Libri dalla categoria Pittura
All’Ombra di Kali
Autore/i: Guiducci Armanda
Editore: Rizzoli
seconda edizione.
pp. 184, Milano
La condizione femminile è vasta come il mondo. Ma quasi ovunque è possibile udire il suono sordo di una sopraffazione che confina la donna in destini secondari.
Questo libro capta il risuonare di questo tam-tam sul tamburo gigantesco dell’Asia. Eppure non sono diversi i problemi: altre enormi masse di lavoro femminile ingoiate dalla fatica domestica e da una dedizione sacrificale all’uomo (vedremo come si è arrivati a un sacrificio ben reale e crudele, il rogo per le vedove); la soffocazione, precoce e spietata, della sessualità femminile (con la piaga del matrimonio delle bambine); la grande muraglia della famiglia (e, in più, la morsa della casta); la scarsità di modelli di vita alternativi: o «sposa di dio» o monaca o «santa» nell’ascesi o prostituta. In Oriente i miti maschilisti hanno finito per assegnare la sfera della femminilità a una dea impura e terribile. La dea Kali incombe sull’esistenza della donna: in Bali, per imprigionarla in nette forme di Male o, nel Nepal, per sfrenarla in vertiginose fughe nel delirio.
Abbraccia i continenti un dolore-donna, sotto il cui segno fu scritto «La mela e il serpente». Proiettare ora sullo schermo immenso dell’Asia, ci riappaiono, amplificate e talora stravolte, infelicità e difficoltà femminili profondamente rassomiglianti alle nostre.
Wayang, la ragazza di Bali protagonista di Il mondo di Wayang o le tacite spose indiane che si affollano sullo sfondo di La Dea vivente ci sono ben più sorelle, nella supposta «imperfezione» del loro esistere, di quanto distanza, credenze, costumi farebbero pensare. Anche su di esse cade l’ombra del mito della negatività femminile – l’ombra tremenda di Kali.
Armanda Guiducci dal ’50 in poi direttrice o redattrice di «Ragionamenti», «Arguments», «Opinione», «Passato e Presente», «Tempi Moderni», collaboratrice di numerose riviste fra cui «Cultura e realtà» di Pavese, ha scritto: La domenica della rivoluzione (Lerici, 1961); Poesie per un uomo, (Mondadori, 1965; Premio Cittadella); Dallo zdanovismo allo strutturalismo (Feltrinelli, 1967); Il mito Pavese (Vallecchi, 1967; Premio Pisa); Pavese (Mursia, 1972 e 1974); La mela e il serpente (Rizzoli, 1974, 1976, 1977; traduzione francese: La Pomme et le Serpent, Gallimard, 1976; traduzione spagnola La manzana y la serpiente, Moguer, 1976); Due donne da buttare (Rizzoli, 1976, 1978; traduzione tedesca Beruf: Hausfrau. Beruf: Dirne, Rogner & Bernhard, 1978); La donna non è gente (Rizzoli, 1977).
L’Oltretomba dei Pagani – Volume Primo
Titolo originale: Le Credenze d’Oltretomba
Autore/i: Pascal Carlo
Editore: Alkaest
nota introduttiva di Pietro Fenili.
pp. 202, Genova
Dal capitolo I.: Il fato mortale
«Studiare la concezione della morte presso un uomo, una tribù, un popolo, significa in gran parte studiare la concezione della vita. I due termini sono inscindibili; e i due pensieri procedono uniformi, salvochè quello della morte ha qualche cosa di più sacro, di più profondo, di più solenne. Lo spettacolo della morte rese primamente attonite le menti umane, le richiamò ad una riflessione accorata, ad una meditazione intensa; risvegliò nel fondo dell’anima tutti gli affetti e tutti i ricordi, diffuse dinanzi alla mente le tenebre del mistero. Con quale cruccio, con quale impazienza si voleva a qualunque costo rievocare la vita spenta, e con qual cupo terrore si doveva assistere al dissolvimento del corpo! Che cosa era dunque la vita? Ed una pari sorte aspettava tutti? E dove era andato quel soffio, quell’energia vitale? Tutto un mondo di pensieri, di sentimenti, di affetti si dischiudeva e dava nuove forme ed atteggiamenti ad ogni manifestazione dello spirito.[…]»
Apologia di un Matematico
Titolo originale: «A Mathematician’s Apology»
Autore/i: Hardy Godfrey
Editore: Garzanti Editore
presentazione di Edoardo Vesentini, prefazione di Charles P. Snow, traduzione di Luisa Saraval.
pp. 112, Milano
«L’Apologia di un matematico è, insieme con i Taccuini di Henry James, la descrizione più riuscita di cosa significhi essere un “artista creativo”.»
Un grande matematico del nostro secolo scrive una dichiarazione d’amore per la disciplina a cui ha dedicato la vita. Libro di culto per tutti i matematici, l’Apologia è intessuta di humour, logica e malinconia: anche quando l’autore sembra conversare di cricket o di scacchi, della giovinezza o della vecchiaia, o quando «racconta» un teorema, il lettore viene sempre reso magicamente partecipe dell’intimo piacere che solo la creazione può dare.
Godfrey Harold Hardy (1887-1966), è uno dei massimi matematici del Novecento. Specialista in teoria dei numeri, ha collaborato per tutta la vita con J. Littlewood, con il quale ha pubblicato la maggior parte dei suoi lavori.
Odisseo – Il Ritorno della Personalità all’Anima
Una lettura esoterica e nuova dell’Odissea.
Autore/i: Pisciuneri Vincenzo
Editore: Edizioni Synthesis
introduzione dell’editore, le cartine nel testo sono tratte dall’Odissea, Ed. Lattes.
pp. 112, nn. illustrazioni b/n, Pinasca (TO)
Omero ci racconta, molto prima del Cristo, la parabola del «Figliuol Prodigo», che dopo aver razzolato in mezzo ai porci (la guerra di Troia) si decide a tornare a Casa dalla propria Anima (Penelope).
L’autore ci spiega in modo dettagliato il significato esoterico delle prove che il discepolo-Ulisse deve superare per ritrovare il proprio Sé.
Vincenzo Pisciuneri è un ingegnere teosofo ed un esoterista cresciuto spiritualmente attraverso gli scritti di H.P. Blavatsky e diA.A. Bailey. Profondo conoscitore ed interprete dei miti e dei misteri del passato, ha riscoperto l’antica funzione del mithos: un velo che nasconde Io splendore della Luce.
Introduzione
NÒSTOI, I RITORNI
Il ciclo dell’Iliade
Odisseo il Pensatore
LE MITICHE VICENDE DI ODISSEO
Il Figlio della Luce, l’Eroe Solare
Uomini e maiali
LE DODICI PROVE
La Prima Prova
Allontanamento dalla meta
La Seconda Prova
La Terza Prova
Campana Buddhista
Il Mistero del dolcissimo vino
La nave di Dioniso con l’albero dai sette frutti
La caverna di Polifemo
Il tronco d’ulivo
Il signor Nessuno
La Quarta Prova
La Quinta Prova
La stretta apertura
I due sentieri
Bes armato di fronte al candidato
La Sesta Prova
La bevanda dell’oblio
Circe e Odisseo
La Settima Prova
Ulisse sulle acque dell’oblio
L’Ade e i suoi Abitanti
L’evocazione degli eidolon
Latte, Miele, Farina e Vino
Evocazioni tramite il sangue
Il mistero delle due morti
Gli stadi post mortem
L’oscura profezia di Tiresia
L’Ottava Prova
Il canto delle Sirene
Le rocce cozzanti
Scilla e Cariddi
L’Isola del Sole
La completa perdita dei poteri personali
La Nona Prova
Calipso
Simbolismo della tessitura
Il simbolismo del ragno
Le dee dai riccioli belli
Odisseo e Argo carpentieri
La Decima Prova
Il velo di Leucotea
Nausicaa
La nube protettiva
I Feaci simili agli dei
La nave guidata dal pensiero
L’Undicesima Prova
La grotta d’Itaca
L’antro o la caverna cosmica
Le Ninfe Naiadi
Stoffe color porpora
Il miele e il piacere sessuale
Le due porte della caverna
Il risveglio
L’ulivo
La perdita dei capelli e l’invecchiamento
Il recinto dei maiali
La quercia e la ghianda
Il maiale di cinque anni
Argo
La Dodicesima Prova
L’aquila
Le Porte dei Sogni d’avorio e di corno
Il corno
L’Ascia sacra
L’ascia bipenne
L’arco e le frecce di Ulisse
Penelope con arco e frecce
Il suono della lira e della rondine
Ulisse scaglia la freccia
L’uccisione dei Proci
Il Naos, il Talamo dell’ulivo
Il sacro naos
Democrazia Senza Partiti – Fini e Fine della Politica
Titolo originale: Democrazia Senza Partiti. Per una Economia e Politica Comunitaria
Autore/i: Olivetti Adriano
Editore: Edizioni di Comunità
nota dell’editore, presentazione di Stefano Rodotà, collana: Humana Civilitas.
pp. 80, Roma
Presentato da Stefano Rodotà, questo scritto del 1949 auspica il riconoscimento di un’identità comune tra politica, tecnica e valori spirituali, per restituire alla politica una dimensione veramente collettiva e umana.
“Questo scritto è una difesa appassionata di una dignità che la politica non può abbandonare, e che trova il suo alimento in grandi idealità, in passioni profonde, in opportunità concrete, perché la persona riesca a esprimersi pienamente come cittadino” (dalla presentazione di Stefano Rodotà.)
Adriano Olivetti. (1901-1960) È una delle figure più singolari del Novecento. Imprenditore, intellettuale e politico, il suo progetto di riforma sociale in senso comunitario è oggi riconosciuto come un modello di sostenibilità ancora d’avanguardia.
L’Aldilà dell’Uomo : Nelle Civiltà Babilonese, Egizia, Greca, Latina, Ebraica, Cristiana e Musulmana
Con il testo dell’Apocalisse di Paolo
Autore/i: Moraldi Luigi
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione dell’autore.
pp. 270, Milano
Consentiva, con chiarezza, seguendo un’idea affascinante nel suo estremo nitore, Luigi Moraldi ci prende per mano fin dalle prime pagine per invitarci a guardare con occhi antichi al mondo che attende gli uomini dopo la morte.
Forse da sempre, per certo da quando ne abbiamo testimonianza, i nostri lontani predecessori hanno cercato di ancorare l’insicurezza e la fragilità delle loro vite alle certezze di un aldilà.
Hanno creduto che quei valori che essi amavano e che la vita distorceva o deludeva potessero trovare piena realizzazione in un altro mondo.
O invece hanno pensato che, nel bene e nel male, la vita fosse il valore supremo e hanno immaginato che «dopo» potessero esistere solo il lamento e lo strazio per la sua perdita.
Ogni civiltà, ogni religione si è guardata in questo specchio.
E c’è davvero da stupirsi della estrema varietà delle immagini riflesse, così come della cura, del realismo con cui in ognuna sono stati definiti i particolari più minuti.
Quasi che dandosi un traguardo e una meta li si volesse arricchire di tutto il senso della propria esistenza.
Solo uno studioso della perizia di Moraldi, reduce da anni di lavoro sui più antico testi cristiani, ebraici e gnostici, poteva affrontare senza sgomento una simile traversata, dall’Epopea di Ghilgamesh ai Testi dei Sarcofagi, da Omero a Platone a Virgilio, dall’Antico Testamento al Libro della Scala, fino a un testo recondito straordinario come l’Apocalisse di Paolo.
L’ha saputa compiere con tocco leggero e sicuro, esente da ogni tecnicismo, come si conviene quando si vuol far partecipare ogni lettore di un grande tesoro della nostra cultura.
Luigi Moraldi insegna Letteratura cristiana antica e Lingue semitiche comparate e filologia semitica all’Università di Pavia. Tra le sue opere più importanti segnaliamo: Apocrifi del Nuovo Testamento (2 voll.), Torino 1971; Detti Segreti di Gesù, Milano 1975; Manoscritti di Qumrân (II ed.); Torino 1985, Testi gnostici, Torino 1982; Vangeli gnostici, Milano 1984.
Uomini e Destini
Titolo originale: Menschen und Schicksale
Autore/i: Zweig Stefan
Editore: Edizioni Frassinelli
prefazione e traduzione di Cinzia Romani.
pp. XI-252, Milano
In un volume appassionante, Stefan Zweig si accosta alia vicenda terrena di alcuni personaggi – famosissimi e meno noli – liberandoli dalla maschera che la Storia ha loro applicato a seguilo di errate interpretazioni, leggende, fraintendimenti. Filtrati dalla lucida capacità introspettiva e dalla pietas dell’autore, i capitoli del volume si traducono in gradevolissimi, intensi cammei. In essi Zweig s’impegna, con serena equanimità e con un briciolo di ironia, a restituire a una realtà assai più umana e prosaica, talora sanguigna e vibrante, individui avvolti in un’aura di intangibilità. Figure ormai entrate nel mito vengono dunque riportate a una dimensione più autentica e accessibile. Si scopre quindi che Paul Verlaine non ha mai voluto consapevolmente rappresentare il primo bohémien della letteratura borghese; Beatrice Cenci non corrisponde all’esangue martire dipinta da Guido Reni; l’America non si chiama così per volontà, o merito, di Amerigo Vespucci. E, ancora, la mirabile precisione dello scrittore austriaco ricostruisce le ultime ore di un Nietzsche obnubilato dalla pazzia e accudito dalla pia madre, dopo aver subito l’umiliazione del manicomio – «il più grande genio del secolo viene messo in cella» oppure rievoca un Proust non più ospite raffinato e snob dei salotti mondani, ma «frammento d’uomo, consunto e febbricitante» che osserva e prende appunti sulla sua stessa agonia. Uomini illustri e singolari destini rivivono attraverso una rievocazione nitida e partecipe, priva dell’acrimonia di chi addita le inesattezze storiche e animata, al contrario, dal desiderio di ricollocare nella giusta prospettiva e conoscere più a fondo i tratti salienti di alcuni importanti protagonisti della cultura occidentale.
« …Stefan Zweig di diritto appartiene alla schiera degli umanisti dediti al genere biografico per conoscenza diretta dei personaggi, di volta in volta restituiti a un presente non solo letterario, e in forza d’una profonda empatia per il dolore dei moderni. Diversamente dai numerosi biografi che finiscono con l’identificarsi in pieno coi protagonisti dei loro racconti, perdendone di vista l’identità peculiare, in una sovrapposizione inutile e fuorviante, l’autore Viennese lascia parlare i suoi personali maestri come soltanto un vero maieuta sa fare, un naturale promotore dei talenti altrui, o anche degli abbandoni, delle cadute di tono. Non a caso Stefan Zweig e […] lo scrittore che introdusse la psicanalisi nella letteratura… » (dalla Prefazione di Cinzia Romani)
Stefan Zweig nasce a Vienna nel 1881. Figlio di un industrial ebreo, riceve una raffinata formazione culturale, arricchita da viaggi in tutta Europa. Alio scoppio della prima guerra mondiale, assume una posizione di neutralità e l’ascesa del nazionalismo lo induce a trasferirsi a Londra. Durante un soggiorno in Sudamerica, nel 1942, si toglie la vita assieme alia giovane moglie. La sua produzione letteraria annovera poesie, racconti, romanzi, testi teatrali, biografie, saggi critici e un’opera autobiografica.
Uomini e Dio
Titolo originale: Mensen en God
Autore/i: van der Meer Pieter
Editore: Edizioni Paoline
traduzione di Carlo M. Richelmy.
pp. 416, Alba
Van der Meer – nicciano, socialista anarchico scaricatore di porto, amico di Stravinsky, di Picasso, di Maritain e di Bloy, frate, Scrittore sconcertante ma pieno di fascino – e morto a 90 anni il 16 dicembre 1970. Le Edizioni Paoline hanno pubblicato tutte le sue opere migliori – sette – tra cui Uomini e Dio alla 7 ed. Convertito dopo una giovinezza scettica, il suo ritorno alia fede fu segnato – in netto contrasto con quel suo giovanile scetticismo dall’ansia di superare le inquietudini; dal desiderio di una completa certezza: lo avevano impressionato queste parole di Leon Bloy: «Amico mio, se non sei nella Chiesa sei nell’error». Uomini e Dio narra gli avvenimenti della vita di van der Meer nell’arco di tempo che va dal 1911 al 1935. Vita durissima, segnata dei molti colpi da cui puo essere trafitta – nella gioia e nel dolore – l’esistenza di un uomo: due figli morti, la figlia in convento tra le monache di clausura, egli stesso e la moglie – ottenute le debite dispense – in due diversi monasteri, poi una «riunione» insperata nel mondo e una nuova febbrile attività di editore e di scrittore… E attorno a lui l’intelligenza della Francia di quel quarto di secolo: musici quali Satie, pittori quali Picasso e Rouault, letterati quali Bloy, Cocteau, Erembourg, Du Bos, filosofi quali Maritain; e santi, avventurieri e politicanti; avvenimenti quali il Fascismo e l’Action Frangaise, la vita di ieri e di oggi, il periodo più difficile della storia d’Europa. Per l’uomo che vive di fede e sa proiettare la propria personale avventura nell’incommensurabile moto delle galassie, che la beatificante mano di Dio guida verso spiagge misteriose, anche il dolore e la sofferenza acquistano significato: amore e luce di incomparabile violenza, gioco eterno e terribile, sconcertante e insondabile. E già quaggiù, nel deserto talvolta arido dei sentimenti, lo spirito attento può cogliere i segni di quella Presenza invisibile. Una Presenza che si manifesta attraverso la sofferenza, l’arte, la contemplazione.
Un Nuovo Mondo – Riconosci il Vero Senso della Tua Vita
Titolo originale: A New Earth. Awakening to Your Life’s Purpose
Autore/i: Tolle Eckhart
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione e introduzione di Stella e Marina Borruso.
pp. 262, Milano
Eckhart Tolle rappresenta la sintesi perfetta fra millenni di saggezza e il sentire contemporaneo, condensando chiaramente nelle sue pagine gli insegnamenti dei grandi della storia del pensiero, da Buddha a Gesù, ma anche Shakespeare e i Rolling Stones. Il suo messaggio è semplice e rivoluzionario: basta spegnere il rumore di fondo che affolla di pensieri la nostra mente per abbracciare il presente liberi dell’ingombro del nostro ego. È proprio il modello egocentrico di pensiero, l’eccessiva importanza data al nostro io, uno dei maggiori nemici. Da lì deriva quel senso costante di insufficienza, di mancanza che deve essere in qualche modo colmata.
Se invece si vive nel momento, ci si accorge che le cose positive iniziano ad accadere da sole, e se tutti lasciano da parte il proprio ego e si risvegliano verso una nuova consapevolezza, ecco che un nuovo mondo, davvero migliore e pieno di amore, diventa magicamente possibile.
Come Fare Cose con le Parole
Titolo originale: How to Do Things with Words
Autore/i: Austin John L.
Editore: Casa Editrice Marietti
introduzione e cura di Carlo Penco e Marina Sbisà, refazione alla I ed. originale di J.O. Urmson, prefazione alla II ed. originale di Marina Sbisà e J.O. Urmson, traduzione di Carla Villata.
pp. 176, Bologna
Insieme al Tractatus e alle Ricerche filosofiche di Wittgenstein, Come fare cose con le parole è uno dei testi che hanno maggiormente influenzato la filosofia del linguaggio nel Novecento. Ricco di forza polemica e di intuizioni geniali, il lavoro di Austin ha segnato una svolta dalla concezione del linguaggio inteso come descrizione del mondo a quella del linguaggio come azione. La sua teoria costituisce ancora oggi uno strumento di classificazione e comprensione non solo per filosofi e linguisti, ma anche per gli studiosi di tante discipline: dalla giurisprudenza all’intelligenza artificiale, dalla sociologia alla teoria della letteratura.
John Langshaw Austin (1911-1960) è il più rappresentativo tra i filosofi analitici di Oxford. Formatosi sui testi di Aristotele, è stato tra i maggiori esponenti della cosiddetta «filosofia del linguaggio ordinario», corrente di pensiero nata tra gli anni ’30 e ’40 del Novecento, che ha autonomamente sviluppato idee analoghe a quelle diffuse da Wittgenstein a Cambridge nello stesso periodo.
Introduzione di Carlo Penco e Marina Sbisà
Bibliografia
Scritti di J. L. Austin
Nota alla traduzione di Carla Villata
Come fare cose con le parole
Prefazione alla I ed. originale
Prefazione alla II ed. originale
- Lezione I: Performativi e Constativi
- Lezione II: Condizioni per la felicità dei performativi
- Lezione III: Infelicità: colpi a vuoto
- Lezione IV: Infelicità: abusi
- Lezione V: Criteri possibili per i performativi
- Lezione VI: Performativi espliciti
- Lezione VII: Verbi performativi espliciti
- Lezione VIII: Atti locutori, illocutori e perlocutori
- Lezione IX: Distinzioni tra atti illocutori e perlocutori
- Lezione X: «Nel dire…» vs. «Col dire…»
- Lezione XI: Asserzioni, performativi e forza illocutoria
- Lezione XII: Classi di forza illocutoria
Appendice
Indice analitico
Note sull’autore
Don Luigi Orione e Padre Pio da Pietrelcina
Nel decennio della tormenta: 1923-1933 – Fatti e documenti
Autore/i: Peloso Flavio
Editore: Editoriale Jaca Book
presentazione di Andrea Maria Erba, postfazione di Bartolomeo Sorge.
pp. 192, Milano
«I santi sono la risposta della Provvidenza alle crisi della Chiesa e dell’umanità. Non nascono mai per caso, ma ognuno di essi è latore di un messaggio da parte di Dio…
È avvenuto così anche con don Orione e il padre Pio. I documenti inediti, che ora vedono la luce grazie al prezioso lavoro di don Flavio Peloso, dimostrano che Dio li ha pensati insieme. Il cosiddetto decennio della tormenta (1923-1933), che mise a dura prova le virtù eroiche del frate di Pietrelcina, fu l’occasione provvidenziale perché le strade di don Orione e del padre Pio si incrociassero, e i due santi religiosi insegnassero insieme – con la testimonianza della loro vita – come si ama e si serve la Chiesa. È questo il ‘messaggio’ che essi oggi trasmettono, da parte di Dio, alla Chiesa del terzo millennio…
I documenti finora inediti dell’”Archivio Don Orione” non solo aiutano a ricostruire il retroscena di alcune vicende significative, ma soprattutto rivelano la fede straordinaria e l’amore per la Chiesa con cui esse furono vissute dai due protagonisti». (dalla Postfazione di Bartolomeo Sorge)
Flavio Peloso è nato a Lonigo (Vicenza), nel 1952. È religioso della Piccola Opera della Divina Provvidenza fondata dal beato Luigi Orione. Ordinato sacerdote nel 1979, ba conseguito il dottorato in Liturgia al Pontificio Istituto Sant’Anselmo di Roma. Si è occupato di pastorale giovanile, di formazione dei religiosi e dei laici. Ha scritto diversi articoli di liturgia, di storia e spiritualità orionina.
Tra i libri pubblicati segnaliamo: Santi e santità dopo il Concilio Vaticano II.
Studio teologico-liturgico delle orazioni proprie dei nuovi Beati @ Santi (Bibliotheca Ephemerides Liturgicae, 1991); Frate Ave Maria. Lettere dall’eremo (Piemme, 1996); Don Orione. Intervista verità (San Paolo, 1997); Don Orione, un vero spirito ecumenico (Deboniane, 1997).
Atlante Ideologico
Autore/i: Ronchey Alberto
Editore: Garzanti Editore
pp. 376, Milano
Vent’anni di viaggi e ricerche, sette anni di successivi riepiloghi su culture e società e personaggi distanti fra loro hanno consentito all’autore di questo libro, che è uno dei più autorevoli giornalisti politici italiani, di tracciare una cronistoria visiva e «aperta», una mappa organica dei programmi e delle utopie del nostro tempo. Fra idee generali e realtà particolari, visioni dottrinarie ed esperienza quotidiana, imperativi dettati dall’alto e «duri fatti» che premono dal basso, il confronto è sempre aspro e multiforme. Nella nostra epoca lo esaspera il moltiplicarsi delle possibilità produttive e riproduttive dell’umanità da un lato, dei mezzi di comunicazione e diffusione delle idee dall’altro : ogni precetto ideologico si propaga e si scontra ben presto con la realtà oggettiva d’un mondo ove nelle aree più progredite cresce continuamente la disponibilità di beni e di servizi, mentre in quelle più arretrate cresce con ritmo preoccupante il numero degli esseri umani in lotta per la pura sopravvivenza. Oggetto della scienza politica sono gli uomini. Ma è difficile per gli uomini essere scienziati di se stessi : troppi sentimenti, speranze, utopie inceppano il meccanismo del loro argomentare. Più d’ogni altra, la scienza politica stenta a percorrere il cammino che deve portarla dallo stadio teologico a quello positivo attraverso quello metafisico. Eppure fin dal ’500, in Italia, Machiavelli era diventato scienziato dell’azione umana, insegnando quel che gli uomini fanno e non quello che dovrebbero fare, e su questo fondando l’autonomia della scienza politica. La lezione è stata progressivamente dimenticata per tre secoli; riaffiora necessariamente oggi che gli uomini sono troppo numerosi, la loro vita è troppo complessa e la loro tecnica troppo potente perché possano governarsi in modo artigianale. Morte dell’ideologia?
Arte d’Amare Araba – Raud Al Atir
Autore/i: An-Nefzaui Mohammed
Editore: Edizioni Mediterranee
presentazione dell’editore, introduzione dell’autore.
pp. 160, Roma
Questo classico dell’erotismo arabo è un testo raro, scritto dallo sceicco Nefzaui, che appare per la prima volta nel mondo occidentale in edizione integrale.
Si tratta di un’opera curiosa e interessante, nella quale il lettore non mancherà di trovare un sapore genuino, proprio di un erotismo naturale e spontaneo.
Nelle sue pagine troviamo descrizioni ed episodi di grande vivacità, da cui emerge un quadro completo e dettagliato dell’arte d’amare dei popoli arabi, ricca di sfumature e variazioni.
L’Uomo di Nazareth
Autore/i: Franzolin Ugo
Editore: Trevi Editore
pp. 88, Roma
L’Autore si muove nel racconto evangelico con affascinanti proposte interpretative. Giuda, Lazzaro, Maria stessa, sono osservati con intuizioni originali.
La loro vita a fianco del Messia, il loro ambiente, il tempo in cui si svolge la “storia sono rivissuti con rara capacità di scandaglio psicologico, con una valutazione precisa dei motivi storici e politici che opponevano Gesù alla casta sacerdotale del Tempio, corrotta e conformista e che avevano degradato Israele a una provincia dell’impero romano.
Amicizia, disegno politico, sovversione, predestinazione e misticismo sono i temi attorno ai quali Ugo Franzolin costruisce un vasto affresco della Palestina di Gesù, offrendo al lettore più che un’«altra» versione dei fatti, il loro risvolto umano, la traccia di quel canovaccio che il racconto evangelico non registra, ma che è sembrato all’Autore probabile e plausibile, in ogni caso vicino alla nostra idea di favola, che è tanta parte della trascendenza, e alla nostra’ predisposizione a fabbricare «nostre» interpretazioni.
Un libro condotto con una capacità narrativa ben nota a chi ha seguito altre prove impegnative di questo scrittore elegante ed essenziale.
Sulle Sponde del Nilo
L’avventura dell’archeologia in Egitto tra grandi scoperte e grandi saccheggi
Autore/i: Fagan Brian
Editore: Edizioni Corbaccio
prefazione e nota dell’autore, traduzione di Maria Elisabetta Craveri.
pp. 360, nn. ill. b/n, Milano
Da sempre l’Antico Egitto ha appassionato esploratori, turisti e “tomb raiders” di tutto il mondo. Che sia stato per la ricerca scientifica e storica, per vanità, o per semplice bramosia e avidità, da Erodoto a Howrad Carter – lo scopritore della tomba di Tutankhamon -, la civiltà egizia ha affascinato ampie schiere di studiosi, condottieri, ladri e avventurieri che per secoli si sono riversati nella Valle del Nilo in cerca di fama, gloria, ricchezza, potere, reperti di inestimabile valore destinati ai musei di mezzo mondo. In una ricostruzione agile ma minuziosa degli eventi e dei personaggi più importanti che hanno fondato – spesso ignari – l’archeologia moderna, Fagan ne restituisce il sapore del pionierismo, attraverso i suoi misteri, i suoi racconti, i suoi intrighi con la politica, le sue corse per arrivare per primi laddove nessun uomo aveva messo più piede da millenni. Ecco come ha avuto inizio l’egittologia, e Fagan ce ne fornisce un resoconto limpido e inaspettato.
Brian Fagan, archeologo inglese, è professore di Antropologia all’University of California di Santa Barbara e membro del Royal Anthropological institute e della New York Academy of Sciences. Ha scritto libri di archeologia e antropologia e ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate.
Vestigia degli Dei – Viaggio sulle Tracce di Resti Alieni in Italia, Egitto, Spagna, Francia e Turchia
Titolo originale: Remnants of the Gods
Autore/i: von Däniken Erich
Editore: Armenia Editore
traduzione dall’inglese di Daniele Ballarini.
pp. 208, numerose fotografie e illustrazioni a colori, Cornaredo (MI)
Viviamo in un’epoca di informazioni. Eppure nella nostra preistoria esistono cose di cui non abbiamo la più pallida idea, scrive Erich von Daniken in questo libro. Strutture in pietra erette da mastri costruttori, misteriosi complessi sotterranei, cerchi di pietre geometricamente allineati, le stupefacenti piramidi d’Egitto. Chi li ha costruiti? E, soprattutto, come sono riusciti questi costruttori a ottenere conoscenze così incredibili? L’autore mostra in dettaglio come interi paesi furono mappati, migliaia di anni fa. Centinaia di luoghi santi dell’età della pietra sono equidistanti l’uno dall’altro, formando quadrati e triangoli giganti. Com’è stato possibile tutto questo? L’archeologia classica non fornisce risposte a queste domande. Peggio ancora, non sembra nemmeno essere interessata al problema. Lo siamo anche noi, si chiede Erich? Con oltre 160 foto a colori e illustrazioni, Erich svela i segreti degli edifici impossibili in Europa e nel bacino del Mediterraneo, descrivendo fatti incredibili, smascherando inesorabilmente false credenze.
“In un punto imprecisato della nostra inquieta preistoria, alcune civiltà già erano all’opera sulla Terra, ma su di esse abbiamo scarsissime notizie. Da dove provenivano? Dove andavano? Perché hanno lasciato dietro di sé edifici misteriosi che ci fanno scuotere la testa mentre osserviamo le loro rovine? Cosa stava succedendo davvero in quegli oscuri millenni? Perché le popolazioni di allora fecero ciò che fecero? Chi servivano? Chi le guidava? Chi erano i loro dei? Perché nessuno scritto è mai stato rinvenuto all’interno o all’esterno delle loro meraviglie di pietra? In fondo, gli architetti di quel tempo dovevano pur possedere una qualche forma di scrittura: senza di essa, non sono concepibili costruzioni tanto complesse. Di quali costruzioni stiamo parlando? Vi starete chiedendo dove sto andando a parare!…”
Sovvertimento dei Sensi
Titolo originale: Verwirrung der Gefühle
Autore/i: Zweig Stefan
Editore: Edizioni Corbaccio
traduzione dal tedesco di Berta Burgio Ahrens.
pp. 300, Milano
Un adolescente, bello e fervido, in contra un maestro senza eguali, e sfiora l’abisso in cui si tortura un animo nobile; un vecchio, al tramonto di un’esistenza votata alla felicità altrui, scopre il volto oscuro e torbido che si cela dietro una maschera di serena in nocenza; una donna non più giovane ha la vita sconvolta dalle ambigue pulsioni che l’hanno mossa, d’impeto, a un gesto che intendeva generoso. «noi viviamo miriadi di secondi, eppure sarà sempre uno, uno solo che accenderà tutta la nostra intima natura»: in questi tre racconti di rara tensione narrativa, uniti idealmente dal filo di una sottile indagine psicologica, Stefan Zweig disegna tre momenti esemplari di quel «sovvertimento dei sensi» che svelandoci, come in una terribile epifania, l’altro essere che vive, ignorato, in noi, spesso decide le svolte radicali del nostro destino.
Storie di Fantasmi
Titolo originale: The Walker Book of Ghost Stories
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni EL
scelte da Susan Hill, illustrate da Angela Barrett, traduzione di Giancarlo Sammito.
pp. 208, numerose illustrazioni a colori, San Dorligo della Valle (Trieste)
Chi è abituato alle tradizionali storie di fantasmi potrebbe immaginare spaventose presenze che attraversano stanze e corridoi di case buie, fredde, inospitali e violano il silenzio della notte con fragore di catene, voci terrificanti, lugubri suoni. I racconti di questo libro ci dicono quanto i fantasmi possano essere diversi l’uno dall’altro, agire in scenari differenti e in contesti inusuali. I fantasmi di carta che si annidano in queste pagine non si affidano a effetti speciali, a raccapriccianti particolari, ma giocano tutta la loro «esistenza» sul piano delle emozioni e grazie anche alle stupende, inquietanti e delicatissime immagini di Angela Barrett, coinvolgono il lettore con leggerezza e passione nelle loro vicende.
Dio Benedica l’America
Le religioni della Casa Bianca
Autore/i: Fath Sébastien
Editore: Carocci Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Dora Bertucci.
pp. 236, Roma
La vittoria di George W. Bush jr. ha reso evidente il ruolo essenziale giocato dalla religione nella società americana. Ma quali sono i connotati di questa “religione”’ Quanto è radicata la lettura manichea del mondo che danno Bush e i suoi più stretti collaboratori’ E quali sono le sue origini’ Il far proprie le attese messianiche di un certo fondamentalismo cristiano rappresenta una rottura con le precedenti amministrazioni o un elemento di continuità che solo di recente è caduto sotto i riflettori del dibattito politico e, dunque, è potuto apparire nuovo agli occhi di una distratta opinione pubblica internazionale’ Per rispondere a questi interrogativi Sebastien Fath attinge a una grande quantità di documenti, dai discorsi presidenziali alle trasmissioni televisive dei predicatori, alla produzione cinematografica hoollywoodiana, ricostruendo così l’atteggiamento della Casa Bianca nei confronti delle diverse confessioni religiose negli ultimi trent’anni e in particolare l´ascesa degli evangelici e la conseguente perdita d’influenza delle altre confessioni protestanti. Ne emerge uno spaccato dell’America di oggi e delle sue contraddizioni: un’America combattuta fra aspettative messianiche e volontà di potenza, fra paura e desiderio di controllo.
Sébastien Fath, storico e ricercatore al CNRS (Gruppo di sociologia delle religioni e della laicità), è considerato il migliore specialista in materia di “protestantesimi dissidenti”.
Introduzione/ 1. La crisi irachena del 2003. Uno dei catalizzatori/ 2. «Una nazione con l’anima di una Chiesa». Il panorama religioso americano contemporaneo/ 3. «Dio benedica l’America». Funzione sociale ed evoluzioni della religione civile/ 4. I born-again, cristiani “rinati”. Un protestantesimo conquistatore/ 5. Un hold-up evangelico sulla Casa Bianca. Il caso dell’amministrazione Bush jr./ 6. «America First». Oltre le fantasie: il peso del pragmatismo/ 7. «In Gods We Trust’». Una società plurale e di sangue misto/ 8. Bush jr., un nuovo Wilson’ I mutamenti del messianismo americano/ 9. L’America, nuovo nume tutelare’ Eziologia di un embrione di religiosità globale.
L’Elisir del Furto Secondo il Dharma
(Dharmacauryarasāyana)
Autore/i: Anonimo
Editore: Adelphi Edizioni
a cura di Alessandro Passi, in copertina: Anonimo, Shrimant Patal Mahaji Sindhya a cavallo (1800 ca, particolare). Rao Madho Singh Trust Museum, Fort Kotah..
pp. 80, Milano
Un prezioso manuale che insegna a ogni ladro l’Arte del Furto – e come seguendo i suoi precetti si possano ottenere, anziché biasimo e pene, ricompense ed encomi.