Libri dalla categoria Energia
Le Profezie di Tutankhamon
Autore/i: Cotterell Maurice M.
Editore: Edizione Mondolibri
introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Isabella Bolech.
pp. 400, nn. ill. b/n, nn. tavv. a colori f.t., Milano
Per più di 75 anni, da quando è stata aperta la tomba di Tutankhamon, gli «esperti» hanno tentato senza successo di spiegare l’eredità dell’enigmatico faraone. Oggi, Maurice Cotterell, che da tempo studia i significati nascosti delle incisioni maya, getta nuova luce sui misteri dell’antico Egitto grazie a una chiave scoperta nelle piramidi del Messico che gli ha permesso di codificare i tesori della tomba del re bambino e di svelare il senso profondo dei sacri segreti sepolti sulle rive del Nilo più di tremila anni fa. Akhenaton era davvero il padre di Tutankhamon? La tomba di Tutankhamon è stata veramente depredata? Che rapporto esiste tra il capo dei maya, Lord Pacal, e quello degli egizi, Tutankhamon? Nel risolvere questi e altri enigmi Cotterell riscopre una sapienza antica che vive ancora oggi, celata nella geometria sacra e custodita come un tesoro dalla Chiesa, dalla Massoneria e da altre società segrete. Per la prima volta, Cotterell rivela le ragioni di tanta segretezza: ragioni che interessano il futuro di ciascuno di noi e gravano su di esso.
Un libro che con la sua perfetta fusione di scienza moderna, spiritualità e antica saggezza regala una lettura appassionante e rivelatrice.
Maurice M. Cotterell, ingegnere e scienziato, ha pubblicato con grande successo numerosi libri in tutto il mondo acquisendo fama internazionale. In Italia ha già pubblicato Le profezie dei maya, scritto insieme ad Adrian Gilbert e I Superdei.
L’Astrologia
Autore/i: MacNeice Louis
Editore: Rizzoli
traduzione dall’inglese di Vittorio Di Giuro
pp. 352, riccamente illustrato a colori e b/n, Milano
“Una persona che si lanci a occhi bendati per le vie d’una città nell’ora “di punta, che probabilità ha di cavarsela? “Più probabilità di chi è senza benda, ma senza oroscopo.” Siamo impotenti di fronte a un traffico omicida, ma trarre il proprio oroscopo è una cosa che oggi finalmente ciascuno può farsi da sé.
Questo libro è un’iniziazione graduale all’astrologia e fornisce al lettore tutti i prospetti e i moduli necessari per compilare e interpretare l’oroscopo personale. Il lettore può verificarvi tanto le proprie attitudini e possibilità, quanto quelle dei suoi amici; e nelle incomparabili appendici al volume troverà – per la prima volta – tutti i chiarimenti di cui ha bisogno.
L’astrologia è una cosa assurda? Agli alberi della civiltà babilonese era “la Scienza Reale”, una prerogativa da re. Oggi ogni mattina milioni di contemporanei per prima cosa cercano nei quotidiani la pagina dell’oroscopo. L’astrologia, “la più meravigliosa delle scienze”, ha esercitato un’enorme influenza in tutte le epoche. Assai più antica del Cristianesimo, è stata (e rimane tuttora) un’innegabile forza sociale, In questo suo inimitabile libro Louis MacNeìce studioso, poeta e commediografo. prende in esame, con serietà e obiettività, tutti gli aspetti, dell‘astrologia. Rivela, della sua storia, tanto i lati rispettabili quanto i lati meno rispettabili; espone Sia le ragioni dei suoi” sostenitori sia quelle dei denigratori ; cita esempi di profezie astrologiche.avveratesi, e di altre fallite. Studia l’influsso dei pianeti sul carattere e il temperamento e discute il significato e l’influenza dei segni zodiacali; offre una panoramica astrologica completa e autorevole e senza prendere posizione, presenta al lettore moderno i dati che gli occorrono per formulare, da sé, il proprio giudizio.
I Popoli Primitivi
Autore/i: Burland Cottie
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, tavole di Maurice Wilson, traduzione di Giuseppe Argentieri.
pp. 252, riccamente illustrato a colori e b/n, Milano
L’uomo sente come non mai il fascino del più remoto passato. Si è ricostruito con cura l’albero genealogico, e benché gli sia impossibile comunicare con i suoi lontani progenitori, con coloro che l’hanno preceduto sulla via dello sviluppo civile, è tuttavia in grado di farsi un’idea precisa della loro vita e dei loro problemi quotidiani studiando quei popoli che, ancor oggi, si trovano al livello tecnologico più elementare: gli ultimi primitivi. È uno studio arduo ma affascinante. Tesori etnologici sono andati perduti nei secoli scorsi, dall’epoca dei grandi viaggi di esplorazione in poi, per mancanza di interesse verso le forme meno evolute di vita associata. Esistono tuttavia i diari e le relazioni degli esploratori intelligenti, che ci danno modo di ricostruire almeno in parte i caratteri genuini di una cultura primitiva, quali erano prima che l’irrompere della civiltà bianca li snaturasse o li facesse perire.
Questo libro, a cura di un valente etnologo del Museo Britannico, ci dà modo di compiere un emozionante viaggio nello spazio, dal cuore dell’Africa alle regioni polari, dall’Amazzonia alla Nuova Guinea, e nel tempo, riconducendoci indietro, pur nel presente, di millenni, mostrandoci attraverso i primitivi i vari modi possibili di progresso, le molteplici forme di evoluzione delle società umane. I pregi di quest’interessante opera sono accresciuti da molte e rare illustrazioni.
La Collana Tutto su…, in cui è inserito il presente libro, comprende monografie che in modo completo e aggiornato affrontano varie discipline scientifiche, per le quali è vivissimo l’interesse di un sempre maggiore numero di lettori. L’importanza della collana sta proprio nel fatto che i volumi in essa pubblicati sono accessibili a ogni pubblico e, in modo particolare, si rivolgono ai giovani che desiderino farsi una solida cultura nei numerosi campi della scienza moderna; essi troveranno nei volumi di questa serie non solo un incentivo per approfondire i propri studi, ma anche l’occasione per appassionarsi a nuovi problemi.
Le singole monografie sono presentate da scienziati di speciale competenza nelle rispettive materie di studio e offrono ciascuna una rassegna dei problemi trattati, che tiene conto degli ultimi ritrovati e delle più recenti scoperte e rivelazioni in ogni campo dello scibile.
I volumi si distinguono per l’abbondanza di materiale illustrativo, sia di fotografie a colori sia in bianco e nero, per le originali tavole, i chiari schemi esplicativi, le documentate cartine geografiche. La ricchezza di tutto questo materiale integra in modo avvincente l’esposizione seria e impegnativa del testo dei singoli volumi che nel loro insieme rappresentano una originale enciclopedia monografica di grande attualità.
Le Letterature Ceca e Slovacca
Con un profilo della letteratura serbo-lusaziana
Autore/i: Meriggi Bruno
Editore: Sansoni Editore
nuova edizione aggiornata.
pp. 374, Firenze
Pur avendo gravitato entrambi intorno alla Grande Moravia e pur servendosi di strumenti linguistici affini, boemi e slovacchi, separati nei secoli da un diverso corso storico, maturano individualità distinte e nettamente definite.
La libertà consentì alla Boemia, prima forse tra gli stati slavi, di sviluppare un’intensa vita culturale e speculativa; la costante necessità di difendere l’indipendenza nazionale precisò ulteriormente la componente realistica e razionalistica; la tipologia sociale, a livello urbano, favorì la nascita di tematiche, dapprima borghesi e in seguito proletarie. Diversi invece i fattori che impressero alla Slovacchia la sua particolare fisionomia: il lungo isolamento culturale, dovuto all’asservimento politico e a una configurazione sociale prevalentemente agricola. Fu così che soltanto nel risveglio indipendentistico del secolo scorso trovarono voce una prosa e una poesia didattiche ed eminentemente patriottiche. Anche dopo la riunificazione, operata nel quadro della Repubblica cecoslovacca, i due popoli proseguono la loro evoluzione parallela ma autonoma, ciascuno nello spirito della propria autenticità. Onde la trattazione autonoma, pur nel raccordo di un volume di sintesi, trova valide motivazioni di ordine storico-sociale, oltre che letterario. L’opera è completata da un profilo della letteratura serbo-lusaziana.
Bruno Meriggi, nato a Orvieto nel 1927, ordinario di filologia slava all’Università di Milano è uno dei più preparati slavisti della nuova generazione. È autore di una grammatica slovacca e di numerosi saggi su varie letterature slave (notevoli soprattutto i suoi studi su Walker e su alcuni autori polacchi: J. Slowacki, A. Michiewicz e S. Wyspianski) nonché su vari argomenti di filologia slava: i canti popolari cechi e slovacchi, gli antichi nomi slavi di popolo. È presente nella nostra collana con due opere: Le letterature ceca e slovacca e Le letterature della Slavia meridionale.
La Letteratura Bulgara
Autore/i: Picchio Borriero Lavinia
Editore: Sansoni Editore
pp. 240, Firenze
L’opera inizia con un «profilo» della letteratura paleoslava: interessante e nitida trattazione che, pur nella sua brevità, inquadra con esattezza una tradizione culturale e letteraria che la Slavia meridionale e cristiana ha trasmesso al mondo slavo moderno. Segue la storia della letteratura bulgara: così il lettore, attraverso la ricostruzione di una plurisecolare evoluzione storica, può scoprire il nucleo di una civiltà letteraria che ha attestato il proprio vigore, agli inizi della simbiosi classicobarbarica, nell’area spirituale di Bisanzio e che l’età risorgimentale ha ricondotto d’impeto, dopo cinque secoli di dominazione turca, in seno alla maggiore civiltà europea. L’ultima parte del volume, dall’esame del realismo nazionale alla nuova estetica dei «Giovani », dal realismo novecentesco alle nuove esperienze (Simbolismo, Futurismo, letteratura proletaria) ci conduce alla letteratura attuale.
Lavinia Borriera Picchio, dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli, nota slavista, si è dedicata in modo particolare allo studio della lingua e della letteratura bulgara e polacca.
Molto frequenti e prolungate le sue missioni di studio all’estero, soprattutto nei paesi slavi. Specialista di alta preparazione, ha collaborato e collabora a varie pubblicazioni di slavistica italiane e straniere. Molto apprezzate le sue traduzioni, sensibili e attente, di opere di Vazov, Vapcarov, Mickiewicz e Herzen.
La Letteratura Neoellenica
Autore/i: Lavagnini Bruno
Editore: Sansoni Editore
nuova edizione aggiornata, prefazione dell’autore.
pp. 352, Firenze
Nei confronti delle precedenti, la presente edizione di questa storia della letteratura neoellenica si presenta totalmente rielaborata e aggiorna. Due nuovi ampi capitoli Sono dedicati, infatti, alla letteratura greca più attuale: «Panorama della nuova poesia», «La storia, l’audizione, la critica».
Il testo dell’opera, corredato da numerosi brani antologici, oltre che di alto valore scientifico risulta, quindi, di viva attualità, tanto più che alcune delle nuove voci della poesia greca si sono imposte e si vanno sempre più diffondendo per ricchezza di fermenti e originalità d’espressione. La lucida e ampia analisi del Lavagnini, si propone come uno dei più, importanti e organici contributi alla storicizzazione; di un processo letterario di ultimissimo interesse. Ampia e aggiornatissima la bibliografia.
Bruno Lavagnini, nato a Siena, è titolare di letteratura greca classica e neoellenica all’Università di Palermo e Accademico dei Lincei.
Notissimi i suoi studi sulle origini del romanzo greco, sui lirici e sulla storiografia greca.
Nel 1957 ottenne il Premio Marzotto per le due raccolte «Trittico neogreco» e «Arodafnusa».
Dopo aver diretto per lunghi anni l’Istituto italiano di cultura di Atene, fondò a Palermo l’Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici del quale è presidente.
È Doctor H.C. delle Università di Atene e Salonicco.
La Verità nella Follia
Saggio di psicologia junghiana
Autore/i: Ranzato Frank
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione di M. Tomaselli, prefazione dell’autore.
pp. 112, Roma
Jung, il grande psichiatra e psicoanalista svizzero, fu il primo ad interessarsi della psicodinamica della schizofrenia e ad applicare ad essa le teorie del suo maestro Freud. Nel 1907 pubblica « Psicologia della demenza precoce » dove, accanto alla supposizione di un’origine organica (tossica) della schizofrenia, si accinge con grande coraggio all’interpretazione psicologica di alcuni sintomi di pazienti schizofrenici, attraverso la supposizione di un’esistenza di conflitti o « complessi » che ne sarebbero alla base e che, in un certo modo, li giustificherebbero.
Anche se in questi anni il problema psicodinamico della schizofrenia è stato ampiamente affrontato da altre scuole e da altri psicoanalisti, resta il fatto che Jung può, a ragione, essere definito come il pioniere dell’argomento e come il propulsore di questo interessantissimo campo di studi.
In questo saggio, Frank Ranzato, muovendosi sempre nell’alveo Aunghiano, da un’interpretazione, se non nuova, più adeguata ai nostri tempi e alla nostra cultura, di quella che è la schizofrenia, la malattia mentale forse più enigmatica e sconosciuta (al grosso pubblico) e forse per questo così ingiustificatamente temuta.
L’Autore si è anche preoccupato di usare un linguaggio particolare – per l’argomento in questione. È forse quello che Bally chiamava « il linguaggio affettivo », avente il compito « di parlare col cuore » e quindi di essere più aderente a un’espressività inconscia da contrapporre al linguaggio strettamente « socializzato » o « scientifico » che sembra talvolta inadeguato a tradurre in contenuti psichici coscienti il simbolismo inconscio individuale o collettivo che sia.
Frank Ranzato segretario del Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica (d’indirizzo Junghiano, ma aperto alle varie istanze psicologiche). Laureato in medicina e specializzato in neuropsichiatria ha sempre cercato di vedere nell’attività psicoanalitica, di qualsiasi indirizzo essa sia, più una missione che una vera e propria prassi terapeutica. Ha condotto studi di biochimica delle malattie mentali ed esperienze sul sonno.
Tutankhamen
Vita e morte di un faraone
Autore/i: Desroches Noblecourt Christiane
Editore: Silvana Editoriale d’Arte
prefazione di Sergio Donadoni, foto di F. L. Kennet, note alle tavole a colori di A. Shoukry, traduzione dal francese di Beatrice Argano.
pp. 312, riccamente illustrato b/n, 75 foto a colori, Milano
Tutankhamen è un nome che simbolizza ciò che vi è di romantico e di affascinante nell’antico Egitto, il paese delle sfingi, all’apice della sua splendida civiltà.
Il tesoro funebre di Tutankhamen, di sbalorditiva ricchezza e di insuperabile bellezza, fu trovato quasi intatto. Fu una scoperta archeologica che fece stupire il mondo intero e fu seguita da una cosiddetta maledizione la maledizione dei Faraoni.
Christiane Desroches-Noblecourt, capo del Dipartimento Egiziano del Louvre, e F. L. Kenett, il più abile fotografo esistente nel riprodurre la scultura, hanno associato il loro singolare talento per produrre quest’importante opera.
Il libro è inoltre unico poichè gli oggetti sepolti col re non furono mai fotografati prima d’ora fuori dalle loro casse di custodia, nè mai così fedelmente riprodotti a colori.
Il testo tratta ampiamente della scoperta fatta da Howard Carter nel 1922 e indaga sulla leggenda della maledizione dei Faraoni.
Con notevole immaginazione storica, la vicenda drammatica viene riportata all’Egitto di 3.000 anni fa.
L’autrice studia la vita primitiva di Tutankhamen , districa il complicato rapporto di parentela, illustrando con ricchezza di particolari la cerimonia della sua incoronazione e ricostruisce i nove anni del suo regno. Sono descritti gli elaborati processi di mummificazione ai quali-fu sottoposto il cadavere di Tutankhamen e i riti funebri per la preparazione alla vita futura e alla immortalità, dando una nuova e spesso controversa interpretazione degli oggetti trovati nel tesoro funebre.
Non c’è stata un’opera più importante su questo soggetto dalla pubblicazione dei libri del Carter.
Il volume comprende anche recente materiale archeologico e, unendo alla drammatica narrazione eccellenti tecniche di riproduzione, diventerà sicuramente un classico di un periodo della storia d’Egitto che ha perennemente interessato e turbato l’umanità.
Miti e Leggende degli Indiani d’America
Autore/i: Autori vari
Editore: Aries – Arcana Editrice
introduzione e cura di Franco Meli, traduzione dall’inglese di Mariella Lorusso.
pp. 278, Padova
Raccolte da un esperto di letteratura indiana americana, questa antologia si divide in due parti corrispondenti a due periodi storici fondamentali: “prima dell’arrivo dell’uomo bianco” e “dopo l’arrivo dell’uomo bianco”. È questo evento che lega tra loro popolazioni dapprima indefinite, sparse ai quattro lati del continente nordamericano, negli altipiani e nelle praterie.
Diversi tra loro anche nei tratti fisici, ma uniti da un comune passato di lotta per la loro preservazione materiale e culturale, questi uomini che non conoscevano la scrittura hanno tuttavia accumulato , un ricco patrimonio di canti, miti, leggende, narrazioni sacre e profane che testimoniano la loro resistenza alla distruzione, tanto che oggi, anziché scomparire, la cultura indiana americana viene propagata in tutto il continente da movimenti di liberazione/salvezza sempre più attivi e determinati.
Un libro per tutti gli amanti dell’etnologia, dell’antropologia, del folclore, della favolistica e della poesia.
Franco Meli insegna letteratura americana ’ all’Istituto Universitario di Lingue Moderne di Milano. Ha introdotto in Italia la letteratura indiana americana contemporanea. Ha scritto e curato molte pubblicazioni sull’argomento.
Toro Seduto
La Vera Storia – Un testo inedito scritto dal pronipote del grande capo lakota
Autore/i: LaPointe Ernie
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
prologo di Lani Van Eck, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Fabio Andreella.
pp. 160, nn. ill. b/n, Vicenza
Per la prima volta la storia di Toro Seduto viene raccontata da un suo diretto discendente, Ernie LaPointe, pronipote del famoso capo dei Lakota Hunkpapa. LaPointe ci svela i racconti di famiglia e i ricordi che gli sono stati trasmessi sul suo bisnonno. Non solo trascrive la ricca storia orale della sua famiglia (i racconti sull’infanzia di Toro Seduto, la sua reputazione di guerriero coraggioso e saggio capo del suo popolo e il tradimento che portò al suo assassinio), ma ci spiega anche che cosa significava essere un Lakota all’epoca di Toro Seduto e cosa significa esserlo adesso.
La tradizione orale differisce in molti punti da quella che è diventata la versione più accreditata della biografia di Toro Seduto. LaPointe spiega le discrepanze, come sono nate, e perché ha voluto raccontare la sua versione della storia di Tatanka Iyotake. Un libro forte: la storia di un nativo americano narrata da un nativo americano, per tutti coloro che vogliono capire meglio una cultura, un leader, un uomo.
Il Culto di Priapo
E i suoi rapporti con la teologia mistica degli antichi – Con un saggio sul culto dei poteri generatori nel Medioevo.
Autore/i: Knight Richard P.
Editore: Fratelli Melita Editori
introduzione di Maria Cristina Martini, nota bibliografica di Ireneo Bellotta, traduzione di Rosetta Ferri.
pp. 240, XL tavv. b/n, La Spezia
Un’ingenuità non oppressa dai tabù contemporanei portò gli Antichi e molte popolazioni dell’Oriente a rendere un suggestivo culto agli organi della generazione, maschili e femminili. Il vigore sessuale, la prolificità, lo stesso piacere non censurato fecero di un rozzo palo campestre, spesso posto a delimitare i confini, una divinità, Priapo, che salvava i raccolti dal malocchio e cui le fanciulle offrivano ghirlande di fiori. Soltanto in epoca posteriore i mitologi e i filosofi trasformarono la rude presenza itifallica nel grande creatore che è al centro del movimento misterico degli Orfici e dei Pitagorici. L’operetta di R. Payne Knight, che parte dalla permanenza di un rituale fallico nella chiesa di Isernia, quale fu osservato alla fine del secolo scorso, riesce a ripercorrere l’itinerario della religione fallica nel mondo antico. Lo fa con i riferimenti, spesso approssimati, ad altri universi culturali, nel tipico gusto degli «antiquarians» inglesi, che sono i precursori della moderna storia delle tradizioni; e, in un’autocensura involontaria, capovolge i termini della situazione storica, nel tentativo di provare che il «rude Priapo» con il suo osceno organo sessuale eretto, è la figurazione mistificata e degradata di una divinità che, all’origine, era il «principe cosmico».
Richard Payne Knight, nato nel 1750, morto nel 1824, svolse in Inghilterra vivace attività politica, ma, come studioso di numismatica, ebbe decisi interessi per il mondo classico. Peregrinò a lungo in Italia e, nel 1786, pubblicò la prima edizione di questo libro «maledetto», che per gli attacchi puritani e violenti di Mathias fu costretto a distruggere, comprando in proprio le copie in circolazione.
I Tarocchi del Duomo di Siena
Autore/i: Pecchioli Arrigo
Editore: Editalia – Edizioni d’Italia
premessa dell’autore.
pp. 112, nn. ill. a colori e b/n, Roma
Com’è noto la famosa Cattedrale senese – uno dei capolavori architettonici del gotico italiano – ha, sul suo pavimento, la più celebre storia grafita, a marmi colorati, dell’Antico Testamento.
Dalle figure del pavimento del Duomo, riallacciandosi alla tradizione cavalleresca senese e a quella che fa di Siena con il cronista Pipozzo di Sandro (XIII secolo), il celebre novelliere Bargagli e il Pontefice Pio II, la depositaria «base» della tradizione del Tarocco italiano, Arrigo Pecchioli, uno studioso appassionato di storia e di esoterismo medioevali, ha ideato un originale mazzo di Tarocchi di splendida fattura. , Infatti le settantotto carte di questi Tarocchi sono firmate da autori come il Pinturicchio, Urbano da Cortona, Domenico di Bartolo, Antonio Federighi, Matteo di Giovanni, Guidoccio Cozzarelli, Neroccio di Lando, Giovanni di Stefano, Domenico Beccafumi, cioè i massimi artefici dell’Umanesimo, della Rinascenza e del Manierismo senesi.
L’opera che “presentiamo narra la storia di questi originali Tarocchi, integrandoli nella tradizione della cultura cavalleresca e Templare di Siena, con notazioni storiche, religiose e di costume che ne fanno anche un libro di storia e di fede, agile e di piacevole lettura.
I Tarocchi
Le arti magiche
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale del Drago
pp. 216, nn. ill. a colori e b/n, Milano
«Per secoli e secoli l’uomo ha cercato la Fonte Miracolosa, citata dai Libri Sacri, dalla Bibbia, dal Vangelo stesso. Per secoli e secoli si è soffermato sul mito, sulla favola, sulla promessa: avrebbe un giorno trovato la chiara polla da cui scaturiva l’Acqua Miracolosa, allora il tempo si sarebbe fermato per lui, la giovinezza eterna l’avrebbe reso immortale, perpetuamente giovane e felice. Attraverso un’infinità di metodi, l’uomo ha cercato di scoprire cosa il futuro gli poteva riservare: divinazione, telepatia, chiaroveggenza, lettura della mano, lettura nelle stelle e sul loro corso. Finalmente, uno strumento avvicinò l’uomo (o il re) alla verità rivelata: segni magici provenienti direttamente dagli dei diedero a un faraone una delle chiavi interpretative più valide: una chiave che ora si chiama “Tarocchi”.[…]»
Prevedere con le Carte
Autore/i: Novak Marika
Editore: Giovanni De Vecchi Editore
introduzione dell’autrice.
pp. 168, nn. ill. b/n, Milano
Fra tutte le scienze divinatorie la cartomanzia è forse la più popolare. Le ragioni del suo successo sono facili da individuare: prima di tutto la grande diffusione delle carte, che vengono usate, oltre che come mezzo di divinazione, anche .per un enorme numero di giochi assai popolari. La cartomanzia è alla portata di tutti anche per la semplicità delle sue regole: non è necessario essere dei professionisti per fare i giochi più facili, assai Simili ai solitari.
Questo manuale è destinato a chi, partendo da zero, intende muovere i primi passi nell ’intricato mondo della cartomanzia; a chi, dovendo prendere una decisione, desidera avere un consiglio “dall’alto” ; a chi, pur senza crederci completamente, si sente incuriosito e attratto da questa misteriosa e, antichissima scienza. Infatti, per quanto possa sembrare un controsenso, in questi tempi di diffuso scetticismo, la chiromanzia ha trovato numerosi e attenti cultori.
“Dato il suo carattere elementare, il libro si limita ai giochi più semplici, che possono essere eseguiti con successo da chiunque. I lettori più interessati all’argomento potranno approfondire la loro conoscenza consultando altre opere pubblicate dalla stessa Casa Editrice. .
In ogni caso, chi dovesse risolvere problemi particolarmente difficili o prendere decisioni molto gravi, farà bene a consultare un cartomante professionista.
Frida Kahlo
La donna e l’artista, selvaggia, visionaria e seducente – La vita e gli amori, i tormenti e la malattia della grande pittrice messicana, figura di culto e icona femminista del ’900.
Autore/i: Jamis Rauda
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione di Flavia Celotto.
pp. 272, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Selvaggia e passionale come il suo Paese d’origine, il Messico, violenta e dolcissima come l’attaccamento alla vita che la caratterizzò, visionaria e realistica come i suoi quadri, Frida Kahlo (1907 ’ 1954) è sicuramente una delle più grandi pittrici contemporanee, a lungo misconosciuta ma recentemente riscoperta dalla critica. Immobilizzata sin dall’età di diciassette anni, in seguito alla poliomielite e a un grave incidente automobilistico, Frida partecipò attivamente alle vicende rivoluzionarie del suo Paese, trovando infine nella pittura lo strumento più versatile per esprimere la sua disperata vitalità. Allieva, moglie e musa di Diego Rivera, ebbe contatti fecondi, e a volte burrascosi, con molti protagonisti dell’arte europea tra le due guerre ’ Duchamp, Breton, Picasso, Kandiskij, tra gli altri ’ lasciando a tutti il ricordo di un’artista tormentata e inconfondibile, di una personalità straziata e indimenticabile. Biografa commossa e partecipe, Rauda Jamis ci rivela con questo libro i multiformi aspetti di una pittrice straordinaria e seducente, dotata ’ come afferma il poeta Octavio Paz ’ «di fantasia, maniera precisa e preziosa, humour crudele, ferite e fiori».
Esperimenti Scientifici non Autorizzati
Finalmente svelate le invenzioni che possono cambiare il mondo. Tecnologie straordinare facilmente applicabili da chiunque sappia usare un cacciavite o svitare una lampadina
Autore/i: Pizzuti Marco
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
prefazione dell’autore.
pp. 240, nn. ill. b/n, Vicenza
In Esperimenti scientifici non autorizzati Marco Pizzuti ci dimostra che è possibile riprodurre in casa scoperte cosiddette scomode! Utilizzando tecnologie non riconosciute dalla scienza ufficiale, questa guida pratica spiega come far levitare un oggetto violando le attuali leggi della fisica, come riprodurre un piccolo sole (fusione nucleare) in un barattolo della marmellata, come provocare la trasmutazione della materia, come convertire la normale elettricità in una nuova forma di energia, come creare un magnete permanente molto speciale e altro ancora.
Del resto, se la scienza e il progresso tecnologico possono salvarci dalla schiavitù del petrolio, nel campo delle nuove energie siamo giunti a un punto di stallo. Da questa situazione trae profitto l’élite delle multinazionali dei carburanti fossili e del nucleare sporco. Basterebbe solo una nuova scoperta, una singola invenzione per liberare i popoli dallo sfruttamento delle multinazionali. Tuttavia, ogni volta che uno scienziato annuncia di avere trovato la soluzione ai nostri problemi energetici, viene accusato di frode scientifica e allontanato dal suo incarico come un ciarlatano.
Ora però, con Esperimenti scientifici non autorizzati chiunque sappia solo svitare una lampadina o premere un interruttore potrà finalmente toccare con mano le energie alternative e assistere a fenomeni straordinari di cui probabilmente non ha mai neppure mai sentito parlare…
Marco Pizzuti è nato a Roma nel 1971. Ex ufficiale dell’esercito, dottore in Legge, scrittore e conferenziere, ha lavorato presso le più prestigiose istituzioni dello Stato (Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e Consiglio di Stato) ed è spesso ospite di emittenti radio e televisive in qualità di esperto in controinformazione e ricercatore scientifico.
Fuori da ogni schieramento politico-ideologico e in aperto contrasto contro l’attuale sistema partitocratico ed elitario di tipo esclusivamente “rappresentativo”, promuove le regole della moderna democrazia partecipativa (modello svizzero) come unica reale possibilità di espressione della sovranità popolare.
Nel campo della divulgazione scientifica ha collaborato con il Museo dell’Energia e nel 2011 ha stabilito il nuovo record mondiale (TEDxBologna 2011) nella trasmissione di corrente elettrica senza fili direttamente in forma di corrente alternata (senza l’impiego del sistema wi-tricity) applicando esclusivamente la tecnologia Tesla di fine ’800.
Collabora con il programma “Mistero” di Italia Uno dove ha mostrato alcuni degli esperimenti scientifici più controversi (reazioni nucleari a debole energia, effetto Biefeld-Brown, trasmissione di energia senza fili ecc.). Pubblica inoltre articoli per l’omonimo magazine uscito per la prima volta in edicola nel 2012 e affermatosi subito come un successo editoriale.
Conversazioni – 1954
Volume primo
Autore/i: Mère
Editore: Edizioni ARKA
nota dell’editore.
pp 246, 1tavv. b/n f.t., Vimodrone (Milano)
“Vi sono nel corpo dei tesori inestimabili e sconosciuti. In tutte queste cellule vi é un’intensità di vita, di aspirazione, di volontà di progresso, di cui abitualmente non ci si accorge. Solo se la coscienza del corpo é del tutto fuorviata dall’azione vitale e mentale non c’è quella volontà di ristabilire immediatamente l’equilibrio. Se manca quella volontà significa che l’intera coscienza del corpo é stata rovinata dall’intervento della mente e del vitale… Il corpo se lasciato a se stesso é straordinario, perchè non solo aspira all’equilibrio e al benessere, ma é anche capace di ristabilire L’equilibrio. Se non si interferisce… il corpo fa spontanemente il necessario per ritrovare il proprio equilibrio.”
La Madre, Mère, il cui nome è Mirra Alfassa, nasce a Parigi il 21-2-1878.
Fin dalla giovinezza approfondisce letteratura, filosofia, arti varie e inizia soprattutto a dedicarsi all’occultismo e alla ricerca spirituale. A più riprese ha la visione di un maestro che in seguito riconoscerà come Sri Aurobindo, quando lo incontrerà a Pondicherry.
Dal 1920 si stabilisce a Pondicherry, dove rimarrà tutta la vita, affiancando con il suo lavoro, pratico e spirituale, quello di Sri Aurobindo. Nel convergere delle loro visioni, vedono entrambi una trasformazione della vita dell’uomo sulla terra; a lei è affidata la responsabilità dell’ashram, quando Sri Aurobindo si ritira nella yoga, essendo lei il tramite diretto con i discepoli.
Scrive Sri Aurobindo: “La coscienza della Madre e la mia sono la stessa: la Coscienza divina che è una in due, poichè tale è la necessità del gioco… Chiunque si volga alla Madre fa il mio yoga… Nulla può essere fatto senza la Sua conoscenza e la Sua forza, senza la Sua coscienza. Se qualcuno sente veramente la Sua coscienza, sappia che io sono presente dietro a essa, se sente me, è lo stesso per la coscienza della Madre”.
Nel1943 viene fondata la Scuola dell’ashram, che diventerà il Centro Universitario e poi il Centro Internazionale di Educazione Sri Aurobindo. Dal 1950 al 1958 la Madre tiene con i bambini della scuola e con i discepoli degli incontri regolari di studio e lavoro spirituale, trascritti nelle “Conversazioni”. Dal 1950 al 1973, il discepolo Satprem, raccoglie dalla sua voce la storia quotidiana del suo yoga, volto alla trasformazione della materia, per una nuova razza sulla terra, nella quale lo spirito sarà il ponte evolutivo nel corpo, così come la mente è stato il passaggio dall’animale all’uomo; è trascritto nei tredici volumi dell”’ Agenda”. Nel 1968 venne posata la prima pietra di Auroville, vicino a Pondicherry: e la città che “appartiene all’umanità… e il luogo di un costante progresso, ponte tra passato e futuro, luogo di ricerca materiale e spirituale, per un’incarnazione vivente dell’Unità Umana… dove persone di ogni nazione vivono, seguendo lo yoga integrale…per vivere in Auroville bisogna essere i servitori della Coscienza Divina”.
La Madre lascia il corpo fisico il 17 -11-1973.
Conversazioni 1950-1951
Autore/i: Mère
Editore: Edizioni ARKA
nota dell’editore.
pp 432, 1 tavv. b/n f.t., Vimodrone (Milano)
Esiste un segno capace di indicare se siamo pronti per il sentiero, sopratutto se non abbiamo un sentiero spirituale?
“Si e il segno più importante é la perfetta equanimità, in qualsiasi circostanza. …Qualcosa di molto tranquillo e pieno di pace, non una tranquillità che viene dall’inerzia, ma la sensazione di una potenza concentrata che vi mantiene sempre in uno stato di equanimità… persino nelle circostanze più tremende…
Un secondo segno: vi sentite totalmente imprigionati nella vostra coscienza normale…il cui disagio divine quasi insopportabile, soffocante… fate uno sforzo per passare, ma non vi riuscite.
Questo é uno dei primi segni, significa che la vostra coscienza é arrivata al punto tale che il suo stampo esteriore é ormai troppo piccola per essa e sentite, allora dentro di voi una forza che vuole distruggere tutto questo.
Esiste ancora un altro segno, quando vi concentrate ed avete una aspirazione particolare, sentite qualche cosa che discende in voi, ricevete una risposta, sentite che una luce e una forza discendono e quasi immediatamente ( non dovete aspettare a lungo, impiegare molto tempo, basta una aspirazione una invocazione) la risposta giunge …”
La lunghissima e inquieta vita di Mère, al secolo Mira Alfassa (Parigi 1878, Pondicherry 1973), si presenta come un’ininterrotta sequela di avventure, sia umane sia spirituali, che nel suo caso la condussero prima ad acquisire una totale padronanza delle tecniche magiche e yogiche, poi a superarle entrambe per immergersi in una propria ricerca del tutto rivoluzionaria.
Figlia di un’egiziana atea e comunista e di un banchiere turco, Mira sposò diciannovenne il pittore Henri Morisset, un allievo di Moreau attraverso il quale ebbe conobbe e frequentò importanti artisti dell’epoca, tra cui Rodin e Cézanne.
Da Henri ebbe un figlio, che però affidò ben presto alla cura delle cognate per dedicarsi a quello che stava diventando il suo interesse primario: l’Occultismo.
Nel 1904 conobbe il magista Max Théon e per due anni visse in Algeria con lui e con sua moglie Alma, medium con poteri eccezionali dalla quale Mira apprese come gestire con rigore e metodo le proprie facoltà paranormali.
Separatasi da Morisset nel 1908, Mira si risposò due anni dopo con il filosofo Paul Richard; e fu seguendo quest’ultimo in una campagna elettorale a Pondicherry che la futura Mère conobbe, nel 1914, Sri Aurobindo, riconoscendo in lui quell’indiano che tante volte l’aveva visitata in sogno.
Tornata in Europa a causa della guerra, si trasferì con il marito in Giappone, dove restò fino al 1920 praticando a fondo lo Zen. Infine in quell’anno, separatasi di nuovo, si stabilì a Pondicherry, dove nel ’26 Aurobindo le affidò la direzione dell’Ashram.
Dopo la morte di lui (1950) Mère continuò a lavorare alacremente con i discepoli – che considerava una rappresentanza della resistenza della specie alla trasformazione Supermentale – e tenne numerose “conversazioni” che furono in seguito pubblicate.
Nel ’58 si ritirò da qualsiasi attività fisica per dedicarsi esclusivamente allo Yoga delle cellule, ma continuò a comunicare le sue esperienze mediante registrazioni effettuate da Satprem, poi edite dallo stesso con il titolo di Agenda.
Infine, nel 1963 Mère fondò nelle vicinanze di Pondicherry Auroville, la “città del futuro”, che oggi, dopo varie dispute immobiliari, è stata nazionalizzata dal governo indiano e che Mère, nella Carta di fondazione, definiva come “luogo di ricerche materiali e spirituali per dare un corpo vivente a una vera umanità”.
La vicenda umana di Mère si concluse nel 1973 quando, ormai novantacinquenne, annunciò che si sarebbe ritirata in uno stato catalettico duraturo, disponendo che non si procedesse alla sepoltura. Ma qualche mese dopo il cuore cessò di battere e tre medici dichiararono Mère clinicamente morta. Il suo corpo è oggi sepolto accanto a quello di Aurobindo.
Le Profezie dei Maya
Alla Scoperta dei Segreti di una Civiltà Scomparsa
Autore/i: Gilbert Adrian G.; Cotterell Maurice M.
Editore: Edizioni Corbaccio
prologo di Adrian Gilbert, traduzione di Lidia Perria e Stella Boschetti.
pp. 384, 40 tavv. a colori e b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Il mondo finirà il 22 dicembre del 2012: è questa l’inquietante profezia che i Maya fecero 5000 anni fa. Ma chi erano i maya? Da dove arrivava questo popolo misterioso che edificò straordinarie piramidi e meravigliosi templi in mezzo alle foreste tropicali dell’America Centrale? Cosa vogliono dirci le eccezionali iscrizioni che hanno lasciato? Perché scomparvero all’improvviso? Cosa accadrà nel 2012? Decodificando le complesse intuizioni e rappresentazioni astronomiche e astrologiche dei maya, Maurice Cotterell e Adrian Gilbert ne annunciano le profezie per l’anno 2012 e, se ci saranno, per quelli seguenti. In questo libro avvincente e per molti aspetti controverso gli autori rivelano:
- che la nascita e il declino delle ere del mondo e delle civiltà coincidono con i cicli delle macchie solari
- che una riduzione dell’attività delle macchie solari ha causato una diminuzione della fertilità nel popolo maya e con ciò l’improvvisa scomparsa di questa civiltà
- che furono gli antichi egizi e i sopravvissuti alla scomparsa di Atlantide a fondare le antiche civiltà dell’America Centrale.
Un libro straordinario di rivelazioni, scoperte e vaticini per leggere con occhi profetici la preistoria della nostra civiltà e per capire ciò che il futuro potrà riservarci.
Adrian G. Gilbert ha acquistato fama internazionale grazie a un documentario della BBC sulle piramidi; è coautore del libro The Orion Mystery di prossima pubblicazione in Italia presso Corbaccio.
Maurice M. Cotterell, ingegnere e scienziato, ha pubblicato con successo numerosi libri in tutto il mondo.
Il Corano
Autore/i: Anonimo
Editore: Rizzoli
introduzione, traduzione e commento di Alessandro Bausani.
pp. 782, Milano
Un’edizione, a cura di Alessandro Bausani, di quello che per tutti i musulmani è il Libro, lo scrigno delle rivelazioni che Maometto ha ricevuto da Dio attraverso l’arcangelo Gabriele. Un testo che oggi è sempre più indispensabile anche ai lettori laici, per una comprensione della profondità assoluta della religione islamica e quindi del nostro presente.