Libri dalla categoria Civiltà Semitiche
Confessioni di un Eretico High-Tech • Perché i Computer nelle Scuole non Servono
Titolo originale: High-Tech Heretic
Autore/i: Stoll Clifford
Editore: Garzanti Editore
introduzione dell’autore, postfazione di Raffaele Simone, traduzione dall’inglese di Andrea Antonini.
pp. 188, Milano
Riviste, giornali, libri, convegni annunciano al mondo intero che le nuove tecnologie risolveranno i drammatici problemi della scuola. La parola d’ordine di questa rivoluzione pedagogica è: «Un computer su ogni banco». Il miracolo è garantito, gli studenti devono imparare a vivere in un mondo fatto più di bit che di cose. Clifford Stoll nutre qualche dubbio e si diverte a demolire diversi luoghi comuni. A un buon insegnante non servono mouse ed e-mail: sono più importanti il contatto umano con lo studente, il rapporto costante con la classe, condividere un’esperienza e un percorso comuni, immersi nella stessa realtà. La scuola, e quindi il futuro della società, sono troppo importanti per essere affidate ai fanatici delle neo-tecnologie, ai fabbricanti di computer e di software, ai loro esperti di marketing.
Clifford Stoll (1951) è professore di astronomia all’Università di Berkeley. È stato anche uno dei pionieri di Internet ed è ora uno dei commentatori più autorevoli sullo sviluppo della rete. Bill Gates l’ha definito «l’avvocato del diavolo» di Internet.
È autore di The Cuckoo’s Egg e Miracoli virtuali (Garzanti 1997). Vive con la sua famiglia non lontano da San Francisco.
La Costruzione della Felicità – Che cos’è l’Ottimismo, perchè Può Migliorare la Vita
Titolo originale: Authentic Happiness
Autore/i: Seligman Martin E. P.
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Teresa Franzosi.
pp. XV-376, Milano
Martin Seligman ha rivoluzionato la psicologia, ribaltandone completamente il punto di vista. Il fondatore della «psicologia positiva» ha infatti messo al centro dei suoi studi non più le patologie, le debolezze o i disagi, bensì l’uomo sano. E ha scoperto che la felicità si può apprendere. La «psicologia positiva» si fonda infatti sull’idea che questa non dipende dai geni o dalla fortuna, né tanto meno dal caso e dalla società in cui ci si trova a vivere, ma può essere coltivata e nutrita. Una vera e propria «scienza dell’ottimismo» che insegna a identificare e rafforzare i tratti positivi che già si possiedono, come la gentilezza, la progettualità, il senso dell’umorismo, la generosità. Tutti gli ambiti della vita – affetti, lavoro, amicizia, salute, longevità, tempo libero, aspirazioni… – vengono scandagliati e analizzati, con l’obiettivo di aiutare il lettore a usare le proprie «potenzialità personali» come efficaci antidoti contro la sofferenza, le avversità, le emozioni negative. Attraverso un articolato test, l’autore consente di individuare le caratteristiche positive della propria personalità: con questa nuova consapevolezza sarà possibile migliorare la realtà che ci circonda e raggiungere inaspettati livelli di gratificazione, dando un senso pieno e soddisfacente alla propria esistenza. Coinvolgente e rigorosamente documentato, un saggio appassionante, capace di apportare sorprendenti benefici a quanti si dibattono alla ricerca di un equilibrio e di una serenità che a volte sembrano irraggiungibili.
Pioniere dello studio dell’ottimismo e fondatore della psicologia positiva, Martin E.P. Seligman è stato per anni presidente dell’American Psychological Association. Insignito di due lauree honoris causa per il suo contributo alla teoria cognitiva, è docente di Psicologia all’Università della Pennsylvania (l’ateneo che, primo nel mondo, nel 1888 istituì un insegnamento di Scienza dell’anima) e direttore del Positive Psychology Network. Autore di successo, ha scritto venti libri, pubblicati in diversi paesi.
Gli Occhi di Beatrice – Com’Era Davvero il Mondo di Dante?
Autore/i: Patapievici Horia-Roman
Editore: Bruno Mondadori Editori
unica edizione, traduzionedal romeno di Smaranda Bratu Elian, collana: Testi e pretesti, in copertina: Hieronymus Bosch, L’ascesa all’Empireo, 1500-1504.
pp. 104, illustrazioni b/n, Milano
Fin dalla notte dei tempi, la Divina Commedia ha dato vita ad arditi e raffinati tentativi di tradurre la cosmologia dantesca in rigorose immagini geometriche e astronomiche. Quasi nessuno, però, fra i dotti esegeti e gli abili illustratori di ogni epoca, ha ravvisato o messo in luce sostanziali differenze fra il trecentesco modello scientifico dell’universo e il singolare e personalissimo modello cui Dante dà prova di ispirarsi nella stesura del suo capolavoro. Formidabile poeta, acuto conoscitore della cultura scientifica, filosofica e teologica del suo tempo, negli ultimi canti del Paradiso Dante raffigura un mondo molto diverso da quello tradizionalmente accettato dalla critica: un mondo non euclideo, impressionantemente affine alle teorie dell’universo che Einstein avrebbe formulato secoli dopo.
A svelarci questo Dante finora pressoché ignoto e la sua complessa visione dell’universo è l’avvincente viaggio che un fisico di formazione, appassionato lettore della Commedia, intraprende sul filo dell’iconografia ufficiale per dimostrare come il genio dantesco travalichi i confini delle umane lettere e divenga profonda visione in grado di conciliare visibile e invisibile, Dio e ragione, mondo sensibile e mondo sovrasensibile.
Horia-Roman Patapievici è stato docente di Fisica all’Università di Bucarest fino al 1996, anno in cui ha abbandonato la carriera accademica per dedicarsi interamente alla cultura umanistica, di cui è oggi una delle voci in Romania più prestigiose e significative. Fondatore e direttore della rivista “Idee in dialogo” e autore di numerosi saggi mai pubblicati in Italia, dal 2005 è direttore dell’Istituto di cultura romeno.
I Misteri del Corpo – Un Grande Viaggio all’Interno del Corpo Umano alla Scoperta dei Nostri Organi Vitali e dei loro Segreti
Titolo originale: The Mysteries Within
Autore/i: Nuland Sherwin B.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Roberta Zuppet, collana: Saggi.
pp. IX-310, illustrazioni b/n, Milano
Quanto è cambiata la nostra conoscenza del corpo umano dai tempi di Ippocrate e Galeno, le cui teorie hanno dominato il pensiero medico-scientifico per oltre un millennio?
Ripercorrendo l’evolversi dall’antichità ai giorni nostri delle credenze legate ai vari organi e el corpo, Sherwin B. Nuland ci illustra in questo libro come la medicina sia stata influenzata da una lunga tradizione di convincimenti filosofico-religiosi, speculazioni fantasiose e superstizioni.
Miti e leggende, dottrine suggestive hanno dominato per secoli: gli Egizi credevano che gli organi principali fossero creature autonome racchiuse dentro di noi, con precise «personalità» e comportamenti peculiari; i Babilonesi erano convinti che il cuore fosse la sede dell’intelletto; per gli Etruschi il fegato era una pagina aperta la cui lettura permetteva di prevedere il futuro; secondo Galeno, quattro umori – il sangue, la bile gialla, la bile nera e la flemma – regolavano l’equilibrio corporeo e le malattie erano provocate dallo squilibrio di tali elementi. Solo nel corso del tempo, vincendo numerose resistenze, la scienza moderna è riuscita a superare la maggior parte di tali convinzioni rivoluzionando il sapere in questo campo.
I misteri del corpo è un originale itinerario attraverso la storia della medicina e del pensiero classico e moderno, che alterna alla ricostruzione storica la narrazione di episodi tratti dall’esperienza di chirurgo dell’intervento eseguito sullo stomaco di un neonato per estrarne una sostanza misteriosa, l’operazione effettuata sul fegato di una donna che aveva subito un grave incidente stradale e l’apertura di – valvola cardiaca in una paziente in fin di vita
Vivace e coinvolgente, è un libro sul corpo e, insieme, una brillante esplorazione sui segreti della mente e dello spirito umano.
Sherwin B. Nuland insegna dal 1962 chirurgia e storia della medicina all’università di Vale. Autore di numerosi libri, da Mondadori ha pubblicato: I figli di Ippocrate (1992), Come moriamo (1995; vincitore del National Book Award e tra i finalisti per il premio Pulitzer e il National Book Critics’ Circle Award) e La saggezza del corpo (1997).
Il Mandarino è Marcio – Terrorismo e Cospirazione nel Caso Moro
Autore/i: Scarano Mimmo; De Luca Maurizio
Editore: Editori Riuniti
premessa degli autori.
pp. 276, Roma
Sei anni dopo l’affare Moro, due giornalisti ricostruiscono il più complesso delitto politico della nostra storia contemporanea. Per la prima volta, sulla base di documenti e testimonianze prodotte nell’arco di un decennio, viene ricomposto con pazienza pari all’attendibilità lo scenario nel quale si sono mossi i protagonisti di una vicenda che ha modificato il corso della storia italiana.
L’inchiesta individua i «punti oscuri», li ordina in un contesto logico e cronologico, e rivela il perché di tanti silenzi o reticenze fuori e dentro lo Stato, dentro e fuori l’Italia. Due le domande essenziali a cui il libro, quasi una guida nel labirinto dei misteri dell’affare Moro, risponde: perché fu rapito e ucciso il presidente della Dc? Quali poteri e quali interessi hanno tratto vantaggi dalla presenza del terrorismo?
Mimmo Scarano, nato a Roma, è stato giornalista alla Gazzetta del popolo e a Il Giorno, e direttore alla Rai del settimanale «G7» e successivamente della prima rete Tv.
Maurizio De Luca, nato a Firenze, è stato giornalista a La Nazione, Panorama e Il Mondo e capo redattore dell’Espresso. Ha scritto, insieme ad altri autori Il crack Sindona, Tutti gli uomini dell’Antilope e L’Italia della P2.
Premessa
I. Minacce contro Aldo Moro
Un tentativo di emancipazione – Qualcosa di troppo – Note al capitolo I
II. Da quel tragico e decisivo 1974
«Opposti estremismi» in un piano eversivo – Spaccatura nel Sid: pilotata anche questa? – Petrolio e finanza d’assalto – La grande svolta – Le forze in campo – Aldo Moro e il partito armato – Gli ultimi giorni di potere – Note al capitolo II
III. Troppi sapevano, e Moro?
«Negligenze, oppure azioni dolose»? – Brigatisti e vigilantes – Leonardi: un ruolo sul filo del rasoio – Nessuno raccoglie avvertimenti e «soffiate» – L’annuncio in diretta – Note al capitolo III
IV. Sempre più fitta la lista dei misteri
La via del petrolio e delle armi – Un uomo della Cia – Agenti israeliani cercano Brigate rosse – «Servizi» senza confini – Una ricorrenza del 18 aprile in via Gradoli – Due choc prefabbricati – Un’occasione perduta: per colpa di chi? – Telefoni sotto chiave: Br e militari – Note al capitolo IV
V. Colonna romana all’attacco, servizi smantellati
A Roma con un obiettivo: Aldo Moro – Un disegno preordinato? – L’inutile summit – Note al capitolo V
VI. «Dentro» la trattativa e la fermezza
Obiettivi diversi – Chi dice camorra e chi vede ex agenti dei servizi – I giorni più lunghi della repubblica – Un duro scontro politico: dc e socialisti – Note al capitolo VI
VII. Cospirazione e complotto, a più mani?
Spaccatura nel partito armato – «Uno contro uno» più crisi di governo? – Qualcuno o qualcosa intervenne – «Il mandarino è marcio» – Assassinio in due tempi, con colpi più uno – Più che una ipotesi – Sotto la sigla Br – Note al capitolo VII
Putin Ora Parla Lui – Basata su Interviste Esclusive l’Unica Biografia dal Kgb a Trump
Titolo originale: Putin
Autore/i: Seipel Hubert
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, traduzione di Rachele Salerno.
pp. 336, Casale Monferrato (AL)
Non passa giorno senza che venga additato da una parte consistente dell’opinione pubblica occidentale come uomo ombra delle ultime elezioni americane, manipolatore di sondaggi, artefice di inconfessabili ingerenze e ideatore di mire espansionistiche. A giudicare dal risalto che molta stampa e televisioni occidentali gli tributano, Putin non è mai stato così potente. E temuto. A lui tutti guardano con apprensione in attesa delle prossime mosse.
Considerato sin dalla sua elezione alla presidenza russa nel 1999 come l’incarnazione del male, è un personaggio scomodo e imprescindibile sullo scacchiere mondiale, mai come ora ago della bilancia di delicati equilibri. Tanto amato in patria, dove ha un consenso superiore all’ottanta per cento, quanto odiato fuori, anche se qualche mente lucida, come Henry Kissinger, osserva che «la sua demonizzazione non è una strategia, ma un alibi per nascondere la mancanza di strategia».
Ma chi è davvero Vladimir Putin? Qual è la sua visione del mondo, quali ragioni lo animano? Hubert Seipel è uno dei pochissimi giornalisti occidentali ad avere costantemente accesso al leader russo da più di sette anni. Lo ha intervistato e incontrato a Mosca, a San Pietroburgo, a Soči e nel corso di svariati viaggi di Stato, conquistando la sua fiducia. Ha parlato con i suoi più stretti collaboratori. Il risultato è un ritratto da vicino del nuovo zar, colto nell’esercizio del potere, soprattutto in occasione di alcuni dei momenti più tesi degli ultimi tempi, dalla rivoluzione ucraina all’intervento in Siria, e un’analisi approfondita del suo operato, che arriva fino alle radici dell’inconciliabilità tra Russia e Occidente. Una fotografia imparziale e attendibile dell’uomo che sembra avere in mano le redini del mondo.
Un brano:
“Putin è tra i pochi leader stranieri che, in tutta Europa, finiscono nel mirino dei giornalisti persino più spesso dei governanti locali. In Occidente vige il diffuso pregiudizio che le sue intenzioni siano sempre e comunque cattive, e si presagisce addirittura che un suo ipotetico successore potrebbe essere anche peggio. Come a dire che da quell’angolo del mondo non può venire nulla di buono. Eppure nessuno sembra tener conto del fatto che Putin è stato eletto più volte dalla maggioranza dei votanti russi. Anzi, sulle consultazioni popolari i giornali fanno puntualmente aleggiare il sospetto di brogli elettorali. I sondaggi in Russia, tuttavia, dipingono un quadro della situazione ben diverso: il grado di popolarità del presidente in patria ha raggiunto e superato la quota record dell’ottanta per cento.
In altre parole: Vladimir Putin non è soltanto un personaggio tra i più chiacchierati. Da un decennio a questa parte, Putin è una realtà. Una grandezza fissa, controversa e insostituibile. Una vecchia conoscenza della quale, malgrado i reiterati tentativi di mandarla via, non ci si può liberare.”
Hubert Seipel, nato nel 1950, è stato redattore e corrispondente dall’estero per Stern e Der Spiegel, prima di dedicarsi alla televisione. È stata sua, nel 2014, la prima intervista diffusa in tutto il mondo a Edward Snowden. Dopo avergli dedicato un documentario trasmesso da ARD, la più importante emittente pubblica tedesca, Seipel ha intervistato diverse volte Putin. Putin. Ora parla lui è frutto di anni di analisi, conversazioni, conoscenza.
I buoni e il regno del male
- I soliti sospetti
- Storia e azione
- Nuove regole o nessuna regola
- Dovere e avere: un bilancio provvisorio
- Desiderio e realtà
- Il prezzo del potere: stato e Chiesa
- God’s own country alla russa. Sulle tracce della propria storia
- Spie o agenti della società civile?
- La morale come arma politica
- La lettera di Berezovskij. Saluti dal passato
- Il Cremlino: la roulette russa
- Il fallimento come opportunità
- L’arrivo al Cremlino
- L’allargamento della zona di guerra
- Potere e mass media
- Le ombre del passato
- Giro di prova
- Soči e soft power
- Frustrazione e libertà
- Patto e fiducia
- Guerra e pace
La pace fredda
Tavola cronologica
Bibliografia
Note
Verso l’Altra Sponda – Con la Meditazione Profonda
Autore/i: Ballester Mariano
Editore: Edizioni Paoline
introduzione dell’autore, collana: Spiritualità senza frontiere, in copertina: particolare di un olio di Rodolfo Cristina, Marina, 1972.
pp. 136, illustrazioni b/n, Milano
Ogni persona porta dentro di sé un richiamo misterioso, una sponda lontana o un paradiso primordiale, appena visibile. Il lavoro frenetico, il chiasso, l’inquinamento e il caos delle grandi metropoli non cancellano questo richiamo. Spesso sorge in noi il ricordo della nostra Sion, la nuova e segreta Gerusalemme, che ci fa vedere e bramare l’altra lontanissima sponda, quella dell’Ultimo Silenzio.
Queste pagine mostrano come fare il viaggio verso l’altra sponda. Attraverso esercizi che si ispirano alle tecniche orientali di meditazione, l’Autore ci insegna a raggiungere i silenzi e i misteri più profondi del nostro spirito.
Mariano Ballester, gesuita spagnolo, dopo i normali studi in filosofia e teologia, si è specializzato presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma nell’applicazione della psicologia all’esperienza spirituale. Collaboratore di varie riviste di spiritualità in Italia e all’estero, autore di diverse opere sulla meditazione cristiana, da venti anni guida corsi di preghiera e di meditazione profonda. Presso le Paoline ha pubblicato Figli del Vento: la meditazione del respiro (Milano 1998).
Ho Fotografato l’Anima – Un Viaggio al Centro della Mente
Autore/i: Norcia Fabio
Editore: Armando Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, collana: Scaffale aperto.
pp. 224, illustrazioni b/n, Roma
Questo saggio è stato scritto alla luce delle ultime scoperte di importanti scienziati a livello internazionale e rappresenta un superamento deciso delle vecchie teorie freudiane e yunghiane. In esso si prospetta la possibilità di curare in profondità le malattie mentali, con risultati nettamente superiori a quelli attuali.
Secondo l’Autore, l’Anima non solo esiste ma è localizzabile in alcune zone del cervello da lui identificate. Essa è formata da un insieme di gruppi di neuroni superspecializzati e si trova al centro della scatola cranica, ben protetta da traumi e irrorata di sangue attraverso un complesso sistema di vasi arteriosi che rimangono efficienti anche nelle situazioni più critiche. Fabio Norcia ha potuto infatti fotografare le cellule nervose che si trovano in tali zone rendendo così disponibili, per la prima volta, le immagini dell’Anima.
Secondo l’Autore, se non è possibile dimostrare niente riguardo all’origine divina dell’Anima, la sua individuazione a livello scientifico permette di poter avere maggiori informazioni sulle malattie della psiche e sul suo ruolo nella salute mentale e fisica dell’uomo. Le malattie della psiche, sempre secondo l’Autore, andrebbero chiamate malattie dell’Anima, perché è questa la sola struttura della psiche che si ammala. Tra i vari argomenti affrontati in questo saggio vi sono, inoltre, la reincarnazione, il nirvana, l’estasi, l’illuminazione e Timmortalità, affrontati in chiave scientifica.
Fabio Norcia (Siena 1948) è laureato in Medicina e Chirurgia ed è specializzato in Pediatria. Vive e lavora a Firenze. Le sue ricerche sono rivolte attualmente alla definizione dei rapporti tra psiche e cervello. È membro della International Neuro-Psychoanalysis Society e presidente dell’Associazione Culturale “Anima la tua Anima” che si propone di diffondere le conoscenze moderne sulla struttura della mente. Collabora con importanti emittenti radiofoniche e televisive toscane in programmi di educazione sanitaria. È autore di numerosi lavori scientifici sull’alimentazione e la salute mentale.
Manuale di Pedagogia Scientifica
Autore/i: Montessori Maria
Editore: Giunti Bemporad Marzocco
prefazione di Marziola Pignatari.
pp. 140, XXIII tavole bianco e nero, Firenze
Sommario:
Prefazione
L’equivoco
- Educazione e bambino
- La scuola
- L’antica sapienza
Anime intraviste
- La nostra opera
- La difesa
L’ambiente
- Il gran problema
- Il locale
- L’arredamento
- Il lavoro del bambino
- L’ordine
- I limiti
- L’organizzazione
- Semplicità
- Bellezza
- La voce delle cose
- Il controllo dell’errore
- La domanda interiore
- Il compito della maestra
- Lo spirito nuovo
- La pratica del metodo
- Esercizi di vita pratica
- Lavoro creativo
Mezzi e procedimenti di perfezionamento collettivo
- L’esercizio sul filo
- Esercizi concomitanti
- Il silenzio
Il materiale di sviluppo
- Gli incastri solidi
- Le tre serie di blocchi
- Esercizi del tatto
- Le sensazioni di colore
- La distinzione delle forme geometriche piane
- Le scoperte nell’ambiente
- Il senso stereognostico
- Solidi geometrici
- I rumori
- Sensazioni musicali
Guida tecnica per la presentazione del materiale sensoriale
- L’isolamento dello stimolo
- L’esperienza diretta
- Il significato della lezione
- La lezione dei tre tempi
Il bambino osservatore
La libertà del bambino
Il progresso
La cultura
- La preparazione diretta alla scrittura
- Analisi dei fattori della scrittura
- Descrizione degli esercizi
- Esercizi per la scrittura dei segni alfabetici
- Esercizi sulla composizione delle parole
- L’esplosione della scrittura
- La lettura senza sillabario
- Insegnamento della numerazione e avviamento all’aritmetica
Conclusione
Indice delle tavole
Indice generale
Archeoastronomia – Alla Ricerca delle Radici dell’Astronomia Preistorica
Autore/i: Proverbio Edoardo
Editore: Nicola Teti Editore
prefazione di Michael Hoskin, introduzione dell’autore.
pp. 254, numerose illustrazioni bianco e nero, Milano
La pubblicazione di questo libro segna un importante passo in avanti nel progresso dell’archeoastronomia verso lo stato di una disciplina accade mica affermata. È giunto il momento in cui la letteratura esistente – che tratta soprattutto di particolari aree d’interesse – debba essere allargata, con una rassegna generale della materia sia riguardo al passato che al presente volume. Il Professor Proverbio è astronomo professionista che da molto tempo si impegna nel campo dell’astronomia ed in particolare in quello dell’archeoastronomia. In questo libro egli passa in rassegna ciò che possiamo definire la “preistoria” dell’astronomia, per poi continuare con una esposizione delle principali aree di crescita avute in questa disciplina, esposizione illustrata da esaurienti citazioni da libri e articoli. Il suo stile di scrittore è caratterizzato dall’equilibrio e dalla moderazione, punti assai importanti in quanto l’archeoastronomia attira un gran numero di persone eccentriche ossessionate da particolarissime interpretazioni degli avvenimenti, e spesso le polemiche si arroventano.
Questi problemi, derivanti dalla verde età della nostra disciplina, vengono eliminati man mano che si delinea il nucleo dei suoi professionisti più seri, tra i quali spetta al Professor Proverbio un posto d’onore. Il suo eccellente libro, con nuovi approcci a vecchi problemi, avrà sicuramente un ruolo importante nel promuovere l’ulteriore sviluppo di questa disciplina ancora in fasce. (Michael Hoskin – Churchill College, Cambridge)
Edoardo Proverbio è professore ordinario di Astronomia all’Università di Cagliari e direttore dell Osservatorio Astronomico della stessa città. Già vice-presidente della Società Astronomica Italiana e membro di numerose Società ed Associazioni scientifiche italiane e straniere e della Commissione di Storia dell’Astronomia dell’Unione Astronomica Internazionale. Ha intrapreso per primo in Italia attività di ricerca in campo archeoastronomico basate sullo studio degli orientamenti di numerosi reperti megalitici esistenti in Sardegna (nuraghi, pozzi sacri, tombe dei giganti).
Fra le sue pubblicazioni ricordiamo i due volumi di Lezioni di astrogeodesia (Edizioni Universitarie, 1967 e 1970), Enciclopedia dell’Universo (Teti, 1982), La Terra e le sue risorse (Editori Riuniti, 1983), Formazione scientifica e programmazione educativa (in collaborazione con T. Mameli, Angelo Viali Ed., 1986).
La Società Aperta e i Suoi Nemici – Vol. 1: Platone Totalitario, Vol. 2: Hegel e Marx Falsi Profeti – 2 tomi in 1 Volume
Titolo originale: «The Open Society and Its Enemies – vol. 1: The Spell of Plato, vol. 2: The High Tide of Prophecy: Hegel, Marx and the Aftermath»
Autore/i: Popper Karl R.
Editore: Armando Editore
nuova edizione rivista e aggiornata, edizione del centenario, prefazioni e cura di Dario Antiseri, prefazioni e introduzione dell’autore, traduzione di Renato Pavetto.
pp. XXIV-988, Roma
I due volumi de La società aperta e i suoi nemici apparvero in Italia il primo nel dicembre del 1973 e il secondo nel gennaio del 1974. Noncurante di tutti i giudizi negativi espressi dai consulenti di mercato, l’Editore Armando, sollecitato dal Prof. D. Antiseri, decise di pubblicare l’opera che poi, sostanzialmente, venne ignorata dall’intellighenzia italiana o addirittura coperta di insulti: cosa poteva mai insegnare ai tanti possessori di modelli di società perfetta, di verità incontrovertibili, e di ineluttabili sensi della storia un “reazionario” come Popper, un “maccartista”, difensore delle società capitalistiche occidentali?
Oggi la situazione è in gran parte cambiata. La società aperta e i suoi nemici è uno dei libri più letti e studiati nei Paesi ex comunisti; l’edizione in lingua russa, apparsa nel 1992, è stata ed
è un successo editoriale; anche le università cinesi mostrano ora attenzione nei confronti sia del Popper epistemologo che del Popper politologo. L’erosione delle ideologie totalitarie prosegue senza sosta; esse hanno perso la loro maschera e ai più appaiono per quel che erano e sono: mitologia che gronda sangue, utopie sanguinarie a cui sono appesi milioni e milioni di uomini e donne sacrificati sull’altare dell’abuso della ragione. E fu proprio l’uso della ragione che Popper intese reintrodurre nella teoria politica con la sua opera – un “lavoro di guerra”, frutto di un impegnativo, appassionato e profondo scavo nelle ragioni della
libertà.
A oltre mezzo secolo di distanza dalla prima edizione, sono milioni gli uomini e le donne che, oppressi, hanno trovato ne La società aperta di Popper una ragione per ribellarsi e, nella libertà, vi trovano lo spazio per la realizzazione dei loro progetti e I affermazione dei loro ideali.
Karl R. Popper (nato a Vienna il 28 luglio 1902 e morto a Kenley il 13 settembre 1994) è stato il più importante filosofo della scienza del XX secolo e, insieme, uno dei più tenaci difensori della società aperta.
Nelle nostre edizioni sono state pubblicate numerose sue opere, tra cui ricordiamo Conoscenza oggettiva (1994), Tre saggi sulla mente umana (1996), Verso una teoria evoluzionistica della conoscenza (1997), Il pensiero essenziale. Brani scelti dall’autore come testamento intellettuale (1998), Lo scopo della scienza (2000), Contro Marx (2000), L’io e il suo cervello (con J. Eccles, 3 voll., 2001), La scienza e i suoi nemici (2001), La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale (2002) e Alla ricerca di un mondo migliore (2002 Nuova ed.).
Premessa all’edizione del centenario
Premessa alla seconda edizione
Nota alla prima edizione italiana
Prefazione alla prima edizione
Prefazione alla seconda edizione
Introduzione
Volume 1: Platone totalitario
- Il mito dell’origine e del destino
- La sociologia descrittiva di Platone
- Il programma politico di Platone
- Il background dell’attacco di Platone
Volume 2:Hegel e Marx falsi profeti
- La nascita della filosofia oracolare
- Il metodo di Marx
- La profezia di Marx
- L’etica di Marx
- Le conseguenze
- Conclusione
Appendici al volume primo
Appendici al volume secondo
Note al volume primo
Note al volume secondo
Nota finale
Indice dei nomi
Indice analitico
Dimmi come Scrivi … – Scoprire il Carattere e la Personalita Attraverso la Scrittura
Autore/i: Crotti Evi
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione di Marcello Cesa-Bianchi, introduzione dell’autrice.
pp. XII-348, numerose illustrazioni b/n, Milano
Già Erich Fromm aveva capito che la scrittura segue e registra la parte più profonda delle emozioni, facendo emergere la nostra struttura psicofisica, unica e irripetibile: la nostra personalità. Non esistono due grafie uguali, come non esistono al mondo due persone uguali. L’analisi grafologica, quindi, se ben condotta, è un efficace test psicologico che può rivelare i tratti distintivi di ciascun carattere, i punti di forza e le debolezze, le paure e i disagi. Vera e propria scienza, la grafologia ci permette di vedere con sguardo preciso e obiettivo le qualità e i limiti di ognuno. Come decifrare dunque i segni dell’inconscio nascosti nelle lettere e nelle parole che scriviamo? In questo libro Evi Crotti, alla luce della sua pluridecennale esperienza, spiega anche ai profani gli elementi essenziali di questa scienza, permettendoci di conoscere e comprendere meglio le nostre potenzialità e quelle di chi ci sta accanto e di scoprire quanto siamo in grado di stimarci e amarci per poi, a nostra volta, saper amare.
Evi erotti, laureata in psicopedagogia, nel 1975 ha fondato a Milano la prima scuola di grafologia morettiana, che tuttora dirige. Collabora con scuole e istituti per l’orientamento e la valutazione dei disagi dell’età evolutiva. Consulente per aziende per la selezione e formazione del personale e di studi legali per le perizie grafologiche, collabora con diversi periodici trattando di scrittura e psicologia dell’età evolutiva. Per gli Oscar Mondadori ha pubblicato E tu che albero sei? (2006) e, insieme ad Alberto Magni, Non sono scarabocchi. Come interpretare i disegni dei bambini (2004), I disegni dell’inconscio. Come interpretare gli scarabocchi degli adulti (2005), Chi è mio figlio? Una guida per conoscerlo e orientarlo nella scuola e nella vita (2007) e Il coraggio di essere genitori. Come cambia la coppia quando arriva un figlio (2008).
L’Arte, all’Ombra di un’Altra Luce – Viaggio nello Scarabocchio degli Adulti Attraverso la Psiconologia
Volume 1
Autore/i: Frascà Nato
Editore: Tipografia G. De Cristofaro
prefazione di Pierre Restany, introduzione dell’autore.
pp. 144, 16 tavole a colori e 27 tavole b/n, Formello (RM)
L’Arte, all’ombra di un’altra luce è un nuovo punto di vista che l’autore ci propone, per entrare nel vivo della Psiconologia: un neologismo che sta per Psicologia dell’Icona, in quanto studio e decodificazione delle icone o immagini, prodotte dall’anima o dal profondo.
Pierre Restany, uno fra i maggiori storici e critici internazionali dell’arte contemporanea, così definisce il metodo teorico-pratico, intuito e sviluppato da Nato Frascà.
“Erede sintetico di tutte le intuizioni dei Grandi maestri, lo Scarabocchio esce dal campo della pittura per entrare nel dominio della psicologia intrauterina, diventando così il barometro dell’ineffabile e dell’indicibile, il catalizzatore di una memoria che sembrava destinata a rimanere per sempre virtuale.
… La Psiconologia, golosa di qualsiasi segno esistenziale, ci invita ad un fantastico viaggio alla ricerca dei luoghi della memoria che erano una volta considerati eternamente virtuali, perché rimasti senza statuto né codice mnemonico.
… Lo Scarabocchio si presenta come un maggiore contributo al fenomeno essenziale della storia evolutiva della percezione estetica d’oggi: la rivoluzione della verità”.
La Spada e la Seta
Titolo originale: Iron and Silk
Autore/i: Salzman Mark
Editore: Neri Pozza Editore
traduzione di Michele Riva, collana: Le tavole d’oro.
pp. 224, Vicenza
Mark Salzman aveva tredici anni quando, dopo aver visto un film per la televisione intitolato Kung Fu, decise che ciò che più desiderava nella vita erano la pace della mente e la testa rapata. I genitori non gli permisero di rasarsi a zero, ma non esitarono a incoraggiare il suo interesse per l’antica civiltà cinese, comprandogli ogni genere di libri sul kung fu e iscrivendolo a una scuola di arti marziali.
L’amore per la Cina non svanì in lui col trascorrere degli anni, lo spinse anzi a imparare la pittura, la calligrafia e la lingua cinese e, subito dopo la laurea a Yale, a ottenere un contratto biennale come insegnante di inglese in una università di Changsha, nella Cina centro-meridionale.
Al suo arrivo in Cina, Salzman viene accolto come una specie di fenomeno. Biondo, occhi azzurri, quando cammina per strada raduna attorno a sé piccole folle incredule: un occidentale che parla cinese, ogni mattina alle cinque si allena in cortile, fa domande impertinenti, accorda pianoforti per vecchie signore, tiene lezioni di inglese assolutamente informali, è uno spettacolo unico per i più oltre che una mina vagante per i burocrati della repubblica popolare.
Con la sua comunicativa e la sua “diversità”, Mark diventa amico di tutti: professori e contadini, calligrafi e maestri di kung fu, criminali e intellettuali. Soprattutto, diventa amico di Pan Qingfu, “Pugno di ferro”, un celebre e venerato maestro di arti marziali che lo prende come allievo e gli insegna a “masticare amaro”, a conoscere i sacrifici e le gioie di un allenamento durissimo.
Opera di una comicità e, insieme, di una profondità irresistibili, La spada e la seta, attraverso la forza incomparabile dell’humour, ci restituisce il ritratto unico di un popolo sospeso tra smanie di modernizzazione e rispetto della tradizione, e di un paese in cui gli antichi saperi conservano ancora intatti il loro potere e il loro fascino.
Mark Salzman è nato nel Connecticut e ha studiato arti marziali, pittura e calligrafia cinese. Ha insegnato inglese alla Facoltà di Medicina di Changsha, nella provincia dello Hunan. Tra le sue opere: Lying Awake, bestseller negli Stati Uniti, Lost in Place e The Laughing Sutra.
Natives – Canti degli Indiani d’America
Il lavoro e la vita quotidiana, l’amore, la guerra, la morte, gli dèi e il mistero del mondo
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
fotografie di Edward S. Curtis, postfazione «Notizie su alcune tribù indiane».
pp. senza numerazione, numerose illustrazioni b/n, Milano
Che parlino del raccolto o della caccia, di dèi dalla straordinaria forza o di umili realtà quotidiane, dell’amore, della morte, del mistero dell’universo, i canti dei nativi americani hanno una caratteristica costante: un’esigenza semplice e intransigente di libertà. Questo sogno irrinunciabile che pervade l’intera cultura indiana affascinò il fotografo Edward S. Curtis il quale, nei primi decenni del Novecento, cominciò a documentare con migliaia di scatti i volti e i costumi di tutte le principali tribù. Le sue emozionanti fotografie accompagnano in questo volume parole antiche e piene di saggezza, e disegnano il ritratto di una civiltà ancora oggi viva nella sua fragilità, ammantata dalla lontananza eterea della fiaba e vicina nella memoria collettiva di noi tutti.
Lettere – David Hume
Autore/i: Hume David
Editore: Franco Angeli Editore
introduzione, nota e cura di Marcello Del Vecchio.
pp. 320, Milano
La pubblicazione dell’Epistolario di un filosofo ha questo di specifico, di infrangere la rigorosità del suo discorrere sulla problematicità dei vari aspetti della vita e di scoprirlo nella misura semplice e immediata del suo rapporto con questi aspetti. Questo vale soprattutto per D. Hume, se si tiene presente che la sua filosofia costituisce, forse più di ogni altra sistemazione teorica, lo scopo di una riflessione puntuale della vita quotidiana, in quanto “le deliberazioni che si prendono in filosofia non sono che le riflessioni della vita di ogni giorno rese metodiche e più accurate”.
Il criterio seguito nella scelta delle lettere è di carattere strettamente qualitativo nell’orientamento di segnalare i punti essenziali del discorso homeano che, procedendo in una tematicità varia e molteplice di elementi, consente di sistemare l’immagine del filosofo a livelli diversi. Al fine di fornire una semplificazione di approccio a questa eterogeneità del contenuto epistolare, si potrebbe suggerire al lettore il tentativo di una schematizzazione provvisoria delle lettere in una triplice schedatura. Un primo titolo si potrebbe indicare nelle lettere che raccolgono scritti attinenti allo Hume più strettamente teorico o filosofo, allo Hume cioè sistematico del Treatise e del suo destino teorico-storico; e senz’altro queste lettere individuano l’immagine più “oggettiva” del filosofo nel senso di un pensatore che, nell’ambito della storia della filosofia, ha portato la ricerca teorica a un incrocio problematico. Un diverso gruppo andrebbe segnalato nelle riflessioni, a volte sistematiche, a volte occasionali, sul concetto di storia in generale mediato dall’amore dell’esperienza, accolta non nella sua arbitraria immediatezza, ma sempre rivissuta con cautela in una diversificazione di approcci sociali, politici ed economici; è un Hume questo, forse, meno esplorato, ma certamente più vivo e attuale per la rilevanza che occupa in lui il tessuto “quotidiano”. Per ultimo si potrebbe inserire una serie di scritti non riconducibili a una tipicità unitaria del genere filosofico o etico-politico, ma che costruiscono una specificità, per così dire, esterna del pensatore, quella dell’atteggiamento dell’uomo che si situa, volta a volta, di fronte al casi della vita privata e pubblica manifestando tendenze e sentimenti che proprio nella loro provvisorietà di punti apparentemente staccati e giustapposti suggeriscono anche al lettore meno attrezzato, il fondo di una sostanzialità riflessiva che rimanda sempre all’immagine del saggio e del filosofo.
In questa sistemazione l’epistolario di Hume rafforza ulteriormente lo spirito di una linea metodologica coerente e costante nel senso appunto di una combaciatura indissolubile tra vita e pensiero, esperienza e filosofia, diversificata solo nella scrittura ora tecnica dello spirito filosofico, ora occasionale dell’uomo conversevole.
David Hume nacque ad Edimburgo il 26 aprile 1771. Dal 1734 al 1737 si trasferì in Francia ove attese alla stesura del Treatise; nel 1752 fu nominato bibliotecario della Facoltà degli Avvocati dell’Università di Edimburgo; dal 1763 agli inizi del 1766 fu segretario d’Ambasciata a Parigi, ove ebbe continui incontri con i massimi esponenti della cultura illuministica. Per ben due volte nella sua vita cercò di ottenere un insegnamento universitario, dapprima ad Edimburgo, nel 1745, con la cattedra di etica e psicologia; e poi a Glasgow, nel 1751, con la cattedra di logica lasciata libera da Adam Smith, ma in entrambi i casi si trovò contro la forte opposizione dei ministri presbiteriani.
Tra le sue opere principali: Treatise of Human Nature 1739-40; Inquiry concerning Human Understanding 1748; lnquiry concerning the Principies of Merals 1751; Political Discourses 1752: History of England 1754-61; Dialogues concerning Natural Religion 1779.
Introduzione
Nota
Lettere
La mia vita
- A Michael Ramsay, 4 luglio 1727
- Al dottor George Cheyne, marzo-aprile 1734
- A Henry Home, 2 dicembre 1737
- A Henry Home, 13 febbraio 1739
- A Pierre Desmaizeaux, 6 aprile 1739
- A Henry Home, I giugno 1739
- A Francis Hutcheson, 17 settembre 1739
- A Francis Hutcheson, 4 marzo 1740
- A Francis Hutcheson, 16 marzo 1740
- A Henry Home, 13 giugno 1742
- A Francis, Hutcheson, 10 gennaio 1743
- A William Mure di Caldwell, 30 giugno 1743
- A William Mure di Caldwell, 4 agosto 1744
- A Matthew Sharpe di Hoddam, 25 aprile 1745
- A Henry Home, 13-15 giugno 1745
- A Henry Home, maggio o giugno 1746
- A Henry Home, 9 febbraio 1748
- A Charles Erskine, Lord Tinwald, 13 febbraio 1748
- Al Presidente di Montesquieu, 10 aprile 1749
- A James Oswald di Dunnikier, 1 novembre 1750
- A Gilbert Elliot di Minto, 10 febbraio 1751
- A Gilbert Elliot di Minto, 18 febbraio 1751
- A Gilbert Elliot di Minto, 10 marzo 1751
- A Gilbert Elliot di Minto, marzo-aprile 1751
- A Robert Wallace, 22 settembre 1751
- A Robert Wallace, 29 settembre 1751
- A John Clephane, 4 febbraio 1752
- Ad Adam Smith, 24 settembre 1752
- A John Clephane, 5 gennaio 175,3
- All’autore de The Delineation of the Nature and Obligation of Morality, 15 marzo 1753
- A Sir David Dalrymple, 3 maggio 1753
- All’abate Le Blanc, 12 settembre 1754
- AI conte di Balearres, 17 dicembre 1754
- Ad Andrew Millar, 12 aprile 1755
- A William Strahan, 3 maggio 1755
- Ad Andrew MiIlar, 12 giugno 1755
- Ad Allan Ramsay, giugno 1755
- A John Clephane, 1756
- A William Strahan, I febbraio 1757
- A William Mure di Caldwell, febbraio 1757
- Ad Adam Smith, febbraio o marzo 1757
- (… ), 3 maggio 1757
- A William Strahan, 25 maggio 17,57
- Ad Andrew Millar, 3 settembre 1757
- A Henry Home, Lord Kames, 4 marzo 1758
- A Horace Walpole, 2 agosto 1758
- A William Robertson, 8 febbraio 17,59
- Ad Adam Smith, 12 aprile 1759
- Ad Adam Smith, 28 luglio 1759
- A Sir David Dalrymple di Newhailes, 16 agosto 1760
- A Sir Alexander Dick, 26 agosto 1760
- Alla contessa di Boufflers, 15 maggio 1761
- Al Reverendo Hugh Blair, autunno 1761
- Ad Andrew Millar, 15 marzo 1762
- Al Reverendo George Campbell, 7 giugno 1762
- A Jean-Jacques Rousseau, 2 luglio 1762
- A Thomas Reid, 25 febbraio 1763
- A Gilbert Elliet di Minto, 12 marzo 1763
- Al Reverendo Hugh Blair, 19 settembre 1763
- A William Robertson, 1 dicembre 1763
- A Catherine Macaulay, 29 marzo 1764
- Al colonnello James Edmonstoune, aprile 1764
- Ad Andrew Millar, 23 maggio 1764
- Al conte di Hardwicke, 23 luglio 1764
- Alla contessa di Boufflers, 29 luglio 1764
- Alla contessa di Boufflers, 3, 4 o 5 agosto 1764
- Al conte di Hardwicke, 8 agosto 1764
- Ad Andrew Millar, 14 gennaio 1765
- A Sua Eccellenza, Segretario di Stato, 12 agosto 1765
- Ad Adam Smith, 5 novembre 17,65
- A Jean-Jacques Rousseau, 22 ottobre 1765
- Al conte di Hertford, 27 febbraio 1766
- A Jean-Jacques Rousseau, 3 maggio 1766
- Al conte di Hertford, 8 maggio 1766
- A Jean-Jacques Rousseau, 26 giugno 1766
- A Richard Davenport, 8 luglio 1766
- A Jean Le Rond D’Alembert, 15 luglio 1766
- Al Reverendo Hugh Blair, 15 luglio 1766
- A Jean-Jacques Rousseau, 22 luglio 1766
- A Jean Le Rond D’Alembert, 25 luglio 1766
- A Horace Walpole, 26 luglio 1766
- Ad Anne-Robert-Jacques Turgot, fine settembre 1766
- A William Strahan, ottobre 1766
- Alla contessa di Boufflers, 1 marzo 1767
- Alla contessa di Boufflers, 17 marzo 1767
- Alla contessa di Boufflers, 22 maggio 1767
- A John Home di Ninewells, 6 ottobre 1767
- Ad Andrew Millar, 19 ottobre 1767
- Alla contessa Boufflers, 27 novembre 1767
- Ad Anne-Robert-Jacques Turgot, 16 giugno 1768
- Al Barone Mure di Caldwell, 18 ottobre 1768
- A William Robertson, 27 novembre 1768
- All’abate Morellet, 10 luglio 1769
- A William Strahan, 16 ottobre 1769
- A William Strahan, 25 ottobre 1769
- A Sir Gilbert Elliot di Minto, 21 febbraio 1770
- A William Strahan, 5 giugno 1770
- Al Reverendo John Douglas, 16 giugno 1770
- Al Reverendo John Douglas, 5 luglio 1770
- A William Strahan, 11 marzo 1771
- A William Strahan, 25 marzo 1771
- A William Strahan, 25 giugno 1771
- A William Strahan, 22 luglio 1771
- A William Strahan, 19 agosto 1771
- A William Strahan, 25 gennaio 1772
- Alla contessa di Boufflers, 25 gennaio 1772
- A Benjamin Franklin, 7 febbraio 1772
- Al Reverendo Thomas Percy, 16 gennaio 1773
- A William Strahan, 30 gennaio 1773
- A William Strahan, 22 febbraio 1773
- A William Strahan, 15 marzo 1773
- A William Strahan, 24 marzo 1773
- A John Home, 20 settembre 1775
- A William Strahan, 26 ottobre 1755
- A William Strahan, 13 novembre 1775
- A David Hume, il giovane, 8 dicembre 1775
- Ad Adam Smith, 8 febbraio 1776
- A William Strahan, 11 febbraio 177,6
- Ad Edward Gibbon, 18 marzo 1776
- Ad Adam Smith, 1 aprile 1776
- Ad Adam Smith, 3 maggio 1776
- Ad Adam Smith, 3 maggio 1776
- A William Strahan, 8 giugno 177,6
- A John Home di Ninewells, 10 giugno 1776
- A William Strahan, 27 luglio 1776
- A William Strahan, 30 luglio 1776
- A William Strahan, 12 agosto 1776
- A Sir John Pringle, 13 agosto 1776
- Ad Adam Smith, 15 agosto 177,6
- Alla contessa di Boufflers, 20 agosto 1776
- Ad Adam Smith, 23 agosto 1776
La Medicina dei Greci e dei Romani – Volume Primo : Letteratura, Lingua
Autore/i: Mazzini Innocenzo
Editore: Jouvence Società Editoriale
pp. 176, Roma
Pensata per studenti e studiosi del mondo antico e in particolare per gli storici della medicina, quest’opera esauriente e accurata è di sicuro interesse anche per chiunque voglia avvicinarsi alla storia della scienza medica ai suoi inizi. L’autore ripercorre l’evoluzione delle conoscenze e della tecnica nel campo medico, che ha da sempre un ruolo fondamentale nella storia di ogni civiltà.
In questo volume l’autore fornisce, in riassunto e/o in traduzione, la letteratura antica essenziale alla conoscenza della medicina dei greci e dei romani. Le opere mediche sono valutate anche in quanto vere opere di letteratura e la lingua medica esplorata come lingua propria di un’arte.
Innocenzo Mazzini è ordinario di Storia della lingua latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata. Ha compiuto i suoi studi e insegnato presso le Facoltà di Lettere delle Università di Urbino, Firenze e Macerata e negli Istituti di Storia della medicina delle Università di Monaco, Kiel, Berlino e Londra. Sulle tematiche storico-mediche ha già pubblicato vari libri: De conceptu. Estratti di un’antica traduzione latina del Perì gynaikeion pseudoippocratico l.I, Bologna 1983; De Observantia ciborum. Traduzione tardo-antica del Perì diaites ps. ippocratico, Roma 1984; Introduzione alla terminologia medica. Decodificazione dei composti e derivati di origine greca e latina, Bologna 1989, e numerosissimi articoli in riviste e Atti di Convegni nazionali e internazionali.
Brodo Caldo per l’Anima – Pensa Positivo
101 storie vere che dimostrano come il pensiero positivo migliori la vita delle persone
Autore/i: Canfield Jack; Hansen Mark Victor; Newmark Ann
Editore: Armenia Editore
premessa di Deborah Norville, traduzione di Roberta Zuppet, collana: Lo scrigno, titolo originale: «Chicken Soup for the Soul: Think Positive – 101 Stories about Counting Your Blessing and Having a Positive Attitude».
pp. 384, Milano
«Andate a caccia di possibilità. Non importa quanto cupe appaiano o siano realmente le cose: alzate lo sguardo e cercate le possibilità. Cercatele sempre, perché esistono sempre.» (Norman Vincent Peale)
Attraverso 101 commoventi e intense storie impregnate di ottimismo, fede e vitalità, questo libro incoraggia alla positività anche durante i periodi di crisi e di cambiamento, poiché un atteggiamento positivo nei confronti della vita non può che essere costruttivo.
Chiunque, leggendo queste pagine, potrà lasciarsi ispirare e consolare dalle storie vere di gente comune che ha scelto di reagire con un sorriso di fronte alle avversità, ricordando quanto si debba essere riconoscenti del dono della vita.
Come tutti i precedenti volumi della serie Brodo caldo per l’anima, anche questo nuovo libro raccoglie storie di speranza e di fede che ci fanno capire che ogni giorno c’è qualcosa di cui essere grati.
Jack Canfield e Mark Victor Hansen sono gli ideatori dei bestseller internazionali Brodo caldo per l’anima, di cui sono state vendute milioni di copie in tutto il mondo.
Amy Newmark è autrice, analista e consulente finanziario, con oltre una trentina di pubblicazioni al suo attivo.
La Saggezza Ebraica
Titolo originale: Jüdische Weisheiten
Autore/i: Autori vari
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
a cura di Manfred Kluge, introduzione di Paolo De Benedetti, traduzione di Franco Bassani, in copertina: miniatura del sec. XV.
pp. 112, Milano
«Possiedi tutto, se hai il sapere, ma se non hai il sapere ti manca tutto.» (Talmùd)
Riprendere i Sensi – Guarire Se Stessi e il Mondo Attraverso la Consapevolezza
Titolo originale: Coming to Our Senses
Autore/i: Kabat-Zinn Jon
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
cura e traduzione dall’originale americano di Diana Petech, introduzione dell’autore.
pp. 624, Milano
Dieci anni fa Jon Kabat-Zinn cambiò il nostro modo di pensare alla pratica di consapevolezza nella vita quotidiana con Dovunque tu vada, ci sei già, ormai un classico. Ora, con Riprendere i sensi ci fornisce il testo di riferimento, nella nostra epoca, sulla relazione fra consapevolezza e benessere fisico e spirituale.
Con rigore scientifico, doti poetiche e pregnanti narrazioni personali il dottor Kabat-Zinn prende in esame i misteri e le meraviglie della nostra mente e del nostro corpo e descrive modi semplici e intuitivi per arrivare, tramite i sensi, a una comprensione più profonda della nostra bellezza, del nostro genio e del percorso che scegliamo per la nostra vita in un mondo complicato, dominato dalla paura e in rapido mutamento.
Jon Kabat-Zinn, medico statunitense, è fondatore e direttore della Clinica per la riduzione dello stress presso l’Università del Massachusetts e professore nel dipartimento di Medicina preventiva e comportamentale.