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Libri dalla categoria Ipnosi

Il Condizionamento Sociale del Pensiero

Il Condizionamento Sociale del Pensiero

Autore/i: Autori vari

Editore: Loescher Editore

a cura di Alberto Izzo.

pp. XXXVI-388, Torino

Mannheim – Scheler – Stark – Sorokin – Maquet – Durkheim – Mead – Child – Merton – Wolff – Lenk.

Storia dei Popoli Arabi

Storia dei Popoli Arabi

Da Maometto ai nostri giorni

Autore/i: Hourani Albert

Editore: Edizione CDE

prefazione dell’autore, traduzione e cura di Vermondo Brugnatelli.

pp. 568, Milano

Questa storia dei popoli arabi è già un classico del suo genere. Albert Hourani, uno dei massimi islamisti, con la sua immensa erudizione e la sua avvincente capacità espositiva, muovendosi con grande sicurezza in un campo sterminato in cui le istituzioni sociali e la cultura si fondono con la politica e l’economia, ci offre in questo libro una ricostruzione nel contempo dettagliatissima e di ampio respiro di dodici secoli di storia e di civiltà araba, da Maometto ai nostri giorni. Un’esperienza storica irripetibile, in cui si contrappongono fedeltà all’autorità e alla tradizione e sete di rinnovamento, spinte all’unità e dirompenti crisi conflittuali. L’autore illustra il fascino dell’Alhambra e delle grandi moschee, ma anche il ruolo di primaria importanza dell’educazione, i risultati della scienza araba, nonché tematiche più attuali e controverse come i conflitti interni, la miseria diffusa, i movimenti politici, il ruolo delle donne e la questione palestinese.

La Natura Umana

La Natura Umana

Antologia sistematica delle Opere Filosofiche

Autore/i: Hume David

Editore: La Nuova Italia

scelta, traduzione, introduzione e note di Mario Dal Pra.

pp. XXIV-268, Firenze

“Hume scrisse nella Introduzione del Trattato della natura umana che «tutto ciò che può importarci di conoscere e che può contribuire al perfezionamento ed all’ornamento della mente umana» è compreso in quattro scienze principali, al primo posto viene la logica che spiega «i principi e le operazioni della nostra facoltà di ragionare e la natura delle nostre idee»; seguono la morale e l’estetica che riguardano «il gusto ed il sentimento»; viene infine la politica che «considera gli uomini uniti in società e dipendenti gli uni dagli altri». A tale schema Hume si attenne non soltanto nel Trattato, ma anche in tutti i suoi scritti e saggi posteriori, con la sola aggiunta dell’economia come ramo particolare della politica e della storia.
Allo stesso schema si ispira la presente antologia sistematica delle opere filosofiche di Hume; essa raccoglie pertanto l’essenziale delle sue dottrine in fatto di logica o teoria della conoscenza, di morale, di estetica e di politica; per ciascun campo vengono utilizzate le pagine più significative sia del Trattato, sia degli scritti e saggi posteriori, anche se il Trattato occupa nella scelta un posto del tutto preminente.
Alle quattro parti principali dell’antologia è premessa una parte introduttiva che reca i passi più notevoli dell’autobiografia di Hume e le sue pagine più  generali sull’indirizzo della sua riflessione.[…]”

I Messaggi Profetici del Papa Buono

I Messaggi Profetici del Papa Buono

Il futuro letto attraverso le encicliche i pensieri e i discorsi di Giovanni XXIII

Autore/i: Baschera Renzo

Editore: Casa Editrice Meb

presentazione dell’autore.

pp. 152, tavv. b/n f.t., Torino

Diverse persone, molto vicine a Giovanni XXIII, hanno dichiarato di avere avuto l’impressione che questo eccezionale personaggio sentisse gli avvenimenti prima che questi maturassero.
Henry P. Van Dusen, presidente dell’Istituto per l’Unione Teologica, dice testualmente: «il Concilio… venne al papa in una rivelazione privata, analoga alle ispirazioni che hanno guidato e diretto i più grandi veggenti spirituali di tutti i tempi». D’altra parte non può essere che così poiché è dato solamente ai grandi spiriti di vedere al di là dei condizionamenti umani. E negli scritti, nei discorsi, di Giovanni XXIII possiamo trovare delle premonizioni che hanno un loro contenuto profetico: si tratta di sfolgoranti raggi di luce nella profonda notte in cui è precipitato l’uomo. Giovanni XXIII ci dice che ci sarà una nuova, terrificante guerra; ci dice che la sede pontificia verrà trasferita a Milano e poi a Torino (dove l’ermellino verrà macchiato di sangue), prima che il successore di Pietro vada esule al di la dell’oceano.
Ma questi Messaggi Profetici ci annunciano soprattutto il trionfo dell’amore, il trionfo di quella pace universale alla quale gli uomini di buona volontà hanno sempre aspirato. Papa Giovanni aveva già avuto la premonizione di salire al soglio pontificio, aveva anche «sentito» che il suo compito si limitava all’apertura del concilio, perché un altro Papa lo avrebbe concluso.
E sono proprio queste rivelazioni già maturate che conferiscono alle Profezie di Papa Giovanni un valore di verità, serietà e credibilità.

Gli Errori di Darwin

Gli Errori di Darwin

Autore/i: Fodor Jerry; Piattelli Palmarini Massimo

Editore: Edizione Mondolibri

traduzione di Virginio B. Sala.

pp. 272, ill. b/n, Milano

In questo libro Massimo Piattelli Palmarini, biofisico e scienziato cognitivo, e Jerry Fodor, filosofo del linguaggio e cognitivista, sostengono che il principio darwiniano di selezione naturale e di progressivo adattamento all’ambiente non è verificabile. Anzi, con grande probabilità, è sbagliato. Lo dimostrano i dati più recenti della ricerca genetica, embriologica e biomolecolare. E lo dimostra l’esame stringente della logica interna della teoria darwiniana. Sulla scia di Stephen J. Gould e Richard Lewontin, i primi evoluzionisti a mettere in seria discussione il principio di selezione naturale, Piattelli e Fodor processano Darwin e i suoi seguaci più ortodossi. Oggi, sostengono, possiamo affermare con certezza che i viventi evolvono. Quali siano però i meccanismi che innescano il cambiamento è questione controversa e non ancora del tutto chiara. Atei, materialisti, non sospetti di derive creazioniste, i due autori credono che non esistano nella scienza discussioni “inopportune”. Al contrario, proprio nel nome della scienza occorre discutere con chiarezza e onestà i presupposti, i riscontri e le aporie di tutte le teorie scientifiche. Darwin e il darwinismo sono stati a lungo ritenuti fondamentali per comprendere la natura del vivente, ma non sono un feticcio che non possa essere messo sotto osservazione critica.

I Manoscritti del Mar Morto

I Manoscritti del Mar Morto

Alla scoperta della storia, dei misteri e dei significati di una delle più affascinanti e controverse scoperte archeologiche del secolo scorso

Autore/i: Hodge Stephen

Editore: Newton Compton Editori

traduzione di Lucilla Rodinò.

pp. 224, 8 tavv. a colori f. t., Roma

Scoperti nel 1947 nelle grotte di cui sono costellate le rive del Mar Morto, a Qumran, e raccolti poi sistematicamente a partire dal 1949, questi celebri manoscritti non hanno mai cessato di suscitare dibattiti e sollevare interrogativi. Chi è il loro autore? Qual è il loro vero significato? Perché furono scritti? Che importanza hanno dal punto di vista religioso? Fanno parte dell’ebraismo ortodosso o forniscono una chiave per capire le origini del cristianesimo? Stephen Hodge riesce a districarsi nel groviglio delle opinioni discordanti, analizzando le teorie dei maggiori esperti dei manoscritti, mettendone in rilievo gli aspetti più convincenti e gli eventuali punti deboli. Esamina il lavoro dei maggiori studiosi dell’argomento, cristiani ed ebrei, come Geza Vermes, Robert Eisenmann, Lawrence Schiffman e Norman Golb, soffermandosi sulle loro ricerche. Ne risulta un libro di grande valore, scritto con un linguaggio chiaro e adatto a tutti, indispensabile per capire fino in fondo questa straordinaria scoperta archeologica.

Visualizza indice

Introduzione
PARTE PRIMA. LA SCOPERTA DEI MANOSCRITII
1. La scoperta
2. L’odissea delle pubblicazioni
PARTE SECONDA. IL CONTESTO STORICO
3. La rivolta dei Maccabei e il regno degli Asmonei
4. La Giudea sotto il giogo romano
PARTE TERZA. IL CONTENUTO DEI MANOSCRITTI
5. La datazione dei manoscritti
6. Le opere bibliche
7. Le opere non settarie
8. Le opere settarie
PARTE QUARTA. CHI SCRISSE I MANOSCRITTI?
9. L’archeologia di Qumran
10. L’identità della Comunità
11. La Fine dei Tempi e il messianismo
Cronologia giudaica
Glossario
Letture consigliate
Indice analitico

L’Avventura del Graal

L’Avventura del Graal

Autore/i: Sinclair Andrew

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Barbara Carrara e Cristina Saracchi.

pp. 330, 14 tavv. b/n f.t., Milano

Da secoli il Graal, cioè la coppa in cui sarebbe stato raccolto il sangue di Gesù Cristo, è uno dei più affascinanti e misteriosi simboli del sacro. A esso sono dedicati i più bei poemi medievali, e nell’Ottocento persino Richard Wagner vi si è ispirato nella composizione del Parsifal, Lohengrin, Tristano e Isotta. Ma l’immagine di un contenitore dai poteri sovrannaturali risale a epoche molto più antiche, precristiane: la vasca, l’anfora e la coppa – che richiamano probabilmente il grembo materno – rappresentano infatti già nelle grandi civiltà mesopotamiche ed egizie l’origine della vita. E la si ritrova nelle mitologie nordiche, nelle dottrine degli alchimisti, in alcuni culti ereticali, addirittura nel Nordamerica precolombiano.
Nel mondo celtico il simbolo della pentola magica capace di sfamare un intero esercito si fonde con il simbolo cristiano del calice in cui Giuseppe di Arimatea, secondo i Vangeli apocrifi, raccolse il sangue del Cristo morente. Dal loro incontro nasce il Graal, che sarà al centro di un intero nuovo ciclo di leggende: Giuseppe lascia la Palestina alla volta della Bretagna e del Galles, dove i primi cantori dei poemi medievali ambienteranno l’epopea di re Artù e dei suoi cavalieri impegnati nella mistica ricerca del luogo in cui è celata la sacra coppa.
Nell’Avventura del Graal Andrew Sinclair riannoda con grande maestria i molteplici fili di una leggenda che ha forti nessi con la storia politica e religiosa del Medioevo, nonché con le tradizioni letterarie e artistiche di tutto l’Occidente. E, in particolare, ne utilizza la forte carica spirituale e simbolica per sondare il messaggio profondo che il mito ha mantenuto vivo attraverso i millenni: «La ricerca del santo Graal non è altro che la parabola di noi, singoli individui, mossi dall’aspirazione al divino».

Andrew Sinclair discende da un’antichissima famiglia normanno-scozzese. Compiuti gli studi a Oxford e ad Harvard, si è specializzato in storia americana all’università di Cambridge, di cui è divenuto fellow. Profondo conoscitore di miti, leggende e religioni di tutto il mondo, ha scritto numerosi saggi, tra cui The Sword and the Graal (1992), romanzi e sceneggiature cinematografiche. Attualmente lavora al progetto di una storia della letteratura mondiale.

 

Il Vaticano la Terra Santa e il Sionismo

Il Vaticano la Terra Santa e il Sionismo

Autore/i: Minerbi Sergio I.

Editore: Bompiani

prefazione di Renzo De Felice, premessa e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Laura Lovisetti Fuà.

pp. 344, Milano

Il Vaticano, lo Terra Santa e il sionismo è il primo studio specifico che analizza le radici storiche della posizione del Vaticano nei confronti del sionismo. Infatti, è proprio con la comparsa di questo movimento politico che la Santa Sede si trovò ad affrontare un problema che era nello stesso tempo teologico e politico: l’eventualità che venisse creato uno stato ebraico in una terra considerata santa anche dai cristiani.
Il periodo preso in esame va da Teodoro Herzl, cioè dalla fine del XIX secolo, fino al 1925: un periodo denso di avvenimenti al cui centro si pone la Prima guerra mondiale e durante il quale vennero poste le basi del Focolare nazionale ebraico. L’analisi si svolge sullo sfondo degli interessi più generali del Vaticano in Terra Santa, poiché solo in tale contesto si possono capire alcune prese di posizione nei confronti dei sionisti, anche se il fattore teologico restava sempre predominante. Ecco allora il Vaticano appoggiare l’internazionalizzazione della parte centrale della Palestina, lottare per la creazione di una Commissione sui Luoghi Santi e attuare un disperato tentativo per rinviare l’approvazione del mandato sulla Palestina affidato alla Gran Bretagna dalla Società delle nazioni. Nella seconda parte del libro vengono presi in considerazione i timori vaticani che gli ebrei potessero ottenere in Palestina una posizione di privilegio rispetto ai cattolici, il sospetto che sionismo equivalesse a bolscevismo, e gli argomenti addotti contro il sionismo, spesso influenzati da quelli arabi.
Riuscì la Santa Sede a imporre i suoi punti di vista alle “grandi potenze” per quanto concerneva il futuro assetto politico della Palestina? Come dobbiamo considerare il fattore religioso nella storia della Palestina di quell’epoca? A queste e ad altre domande risponde l’autore che, attraverso i tortuosi sentieri della diplomazia, riesce a tracciare il quadro particolareggiato di un problema che resta tuttora di scottante attualità.

Sergio I. Minerbi, nato a Roma nel 1929, emigra nel 1947 nell’allora Palestina dove risiede ancor oggi con la moglie e le tre figlie. Corrispondente di vari giornali italiani, ha seguito il processo Eichmann per la RAITV traendone il libro La belva in gabbia. Dal 1961 è nella carriera diplomatica di Israele, pur continuando le sue ricerche accademiche. Senior lecturer all’Università ebraica di Gerusalemme, ha pubblicato vari libri di storia diplomatica (fra gli altri, L’Italie et lo Palestine, 1914-1920) e numerosi saggi sulla Comunità economica europea. E stato ambasciatore ad Abidjan (1967-71) e a Bruxelles (1978-83).

 

Il Pensiero di Bertrand Russell

Il Pensiero di Bertrand Russell

Autore/i: Russell Bertrand

Editore: Loescher Editore

a cura di Enrico Musacchio.

pp. XXXVIII-352, Torino

Una antologia dagli scritti a cura di Enrico Musacchio.

Indagine su un Antico Delitto – La Sindone di Torino

Indagine su un Antico Delitto – La Sindone di Torino

Autore/i: Siliato Maria Grazia

Editore: Edizione CDE

pp. 208, nn. ill. a colori e b/n f.t., Milano

Un antico lenzuolo di lino tessuto secondo le tecniche di duemila anni fa su cui è tratteggiata una misteriosa impronta umana: il corpo di Cristo, secondo la tradizione. Questa è la Sindone, la più grande scoperta archeologica del nostro tempo.

Maria Grazia Siliato archeologa e storica, ha compiuto numerosi viaggi di ricerca e di studio che l’hanno condotta a Cipro, Istanbul, Venezia, Napoli, Roma e sulle coste sudorientali del Mediterraneo. Delegata per l’Italia del Centro internazionale di studi sulla Sindone, ha pubblicato per Piemme diversi testi sulla Sindone, mentre per Mondadori ha pubblicato un romanzo storico sull’assedio di Famagosta e una biografia di Caligola.

L’Eroe dai Mille Volti

L’Eroe dai Mille Volti

Autore/i: Campbell Joseph

Editore: Ugo Guanda Editore

prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Franca Piazza.

pp. 400, nn. tavv. b/n f.t., Parma

L’edizione americana dell’Eroe dai mille volti, il libro più famoso e importante di Joseph Campbell, risale al 1949, quando fu pubblicato nella Bollingen Series, sigla editoriale della Bollingen Foundation, creata alla fine degli anni Trenta da un facoltoso uomo d’affari americano Paul Mellon su suggerimento di Jung e diretta dallo stesso Joseph Campbell.
Lo scopo del libro, spiega l’autore nella Prefazione, è quello di rivelare alcune delle verità celate dietro le immagini delle numerose religioni e mitologie dell’umanità lasciando che il significato originario, distorto nel corso dei secoli, si riveli da sé: riappropriatosi dell’antica capacità di leggere il linguaggio simbolico, l’uomo moderno potrà cogliere nell’ampia varietà dei miti e dei racconti popolari di tutto il mondo, sia occidentale sia orientale, un filo rosso capace di unire le culture di ogni tempo e di ogni paese. I «mille volti» dell’eroe rimandano alle infinite variazioni dello stesso modello archetipo, invariabilmente e sorprendentemente immutato nel tempo e nello spazio, da Osiride a Giasone, da Ulisse a re Artù, dalle statue azteche alle rappresentazioni maya ai Gemelli Guerrieri navaho. E tracciando il «viaggio dell’eroe», Joseph Campbell descrive l’avventura dell’uomo alla scoperta della vita e del suo significato, attraverso i riti che trasformano i miti in simboli e scandiscono le tappe dell’esistenza. L’ultima parte di questo libro diventato ormai un classico è dedicata al ciclo cosmogonico, dai racconti popolari della creazione, della redenzione necessaria tramite una vergine-madre, alla nascita e alla partenza dell’eroe e alla sua continua metamorfosi, fino alla dissoluzione del ciclo vitale dell’uomo e del mondo. E da questa immersione nel mito e nel sogno il lettore esce profondamente mutato, arricchito, certo di aver compiuto una vastissima, impareggiabile ricognizione culturale.

Joseph Campbell (1904-1987) è stato un grande studioso di mitologia comparata e religioni. Guanda ha pubblicato: Le distese interiori del cosmo, Il potere del mito e Riflessioni sull’arte di vivere.

Universo Proibito

Universo Proibito

Un’inchiesta sui molti fenomeni che la scienza non spiega e ai quali vietarci di credere: veggenza, precognizione, sdoppiamenti, fantasmi, magia

Autore/i: Talamonti Leo

Editore: Sugar Editore

prefazione di William Mackenzie.

pp. 472, tavv. b/n f.t., Milano

Universo Proibito di Leo Talamonti presenta un duplice pregio: quello di unire a un’aneddotica varia, ricca e pittoresca, il tentativo di fornire una sintesi organica e unitaria dei fenomeni studiati. L’universo proibito di cui si parla nel volume è quello che generalmente (e impropriamente) si designa come ambito delle” scienze occulte”, L’Autore analizza con rigore scientifico, ma valendosi di un’esposizione agevole e brillante, tutto quell’insieme di fatti e fenomeni che rappresentano aspetti negletti e ignorati della natura: i ” fatti dannati” che vanno dalla telepatia e la chiaroveggenza a tutti i fenomeni che fanno capo alla medianita, Ma al di là di quest’ambito. il libro conduce il lettore in un mondo sotterraneo della psiche dal quale l’io che sente, che pensa, che vuole resta irrimediabilmente escluso. Infatti oltre al dominio dei sensi esiste, per l’Autore, un’altra realtà, con la quale bisogna fare i conti se si vogliono comporre molte delle antinomie e delle contraddizioni che pesano sulla nostra esistenza. Leo Talamonti, divulgatore scientifico ben noto anche oltre i confini nazionali, si dedica da anni ai problemi della psicologia e parapsicologia e ha reso conto delle sue esperienze di volta in volta su periodici italiani e stranieri (” Scienza e Vita”. “Pianeta”, ” Planète »), È autore anche della Guida al Carattere. L’opera, che la Sugar ripropone in una nuova, attesa ristampa è stata pubblicata in sette paesi: Germania, Spagna. Francia, Danimarca, Inghilterra. Brasile.

L’opera abbonda in informazioni assai interessanti…. L’impressione globale che ne può ricavare un lettore di mente aperta è senza dubbio fortissima. tale da destarlo a nuove dimensioni dell’esperienza, e a nuovi punti di vista sulla reallà e sull”uomo. (Emilio Servadio)

Un’opera che di romanzesco non ha nulla e che tuttavia è più viva di un romanzo inquietante e fascinoso. (Flora Antonioni)

Una prosa suggestiva e una documentazione spesso sconcertante. (Carlo della Corte)

Un’inchiesta su tutti quei fatti e quei fenomeni che la scienza non spiega ed evita di affrontare, trattati in modo documentato’” con rigore. (Guido Vergani)

Consiglio il lettore ansioso di conoscete di più in materia di telepatia e di fenomeni simili di leggere il volume di Talamonli. (Salvatore Quasimodo)

 

L’Angelo della Finestra d’Occidente

L’Angelo della Finestra d’Occidente

Autore/i: Meyrink Gustav

Editore: Basaia Editore

prefazione e introduzione di Julius Evola.

pp. 536, Roma

L’Angelo della finestra d’occidente è la ricostruzione romanzata della vita e delle vicende di John Dee, un alchimista effettivamente vissuto in Inghilterra nel XVI secolo. Meyrink ci propone con John Dee il tema del manifestarsi di un’unica entità spirituale in diversi individui di varie epoche, fino alla chiusura del ciclo con la genesi magica di chi è un «risorto in questo mondo e nell’altro». Per raggiungere il compimento. Fra successi e insuccessi, in un’atmosfera di alta tensione, i personaggi del romanzo affrontano e sperimentano le pratiche magiche e le dottrine iniziatiche più diverse: dalle nozze ermetiche per ricostruire il Rebis, (l’androgine spirituale) alle acque corrosive: dalle pratiche del vajroli-tantra (magia sessuale) alla Via di Elia: dai culti misterici di Iside Nera a operazioni con gli specchi magici (uno di essi, effettivamente appartenuto a John Dee, è tuttora conservato al British Museum di Londra). Il libro ha due chiavi di lettura. Può essere letto come un romanzo, per il suo valore letterario e per l’interesse che suscita la vicenda narrata, oppure come un testo esoterico, per mezzo del quale Meyrink, ci fa partecipi del tesoro delle sue conoscenze e delle sue esperienze magiche ed iniziatiche. Gustav Meyrink. nato a Vienna il 19 gennaio 1868 e morto a Starnberg. nei pressi di Monaco di Baviera. il 4 dicembre 1932, faceva parte di una società segreta cabalistica di Praga. le conoscenze iniziatiche colà apprese, unite ad una innata tendenza verso il fantastico e il mistero, sono praticamente all’origine di tutta la sua produzione letteraria. Meyrink può cosi permettersi di parlare diffusamente di persone, metodi, esperienze che hanno il sapore della verità, in quanto vissuti. non si tratta soltanto di un tipo di suggestioni di origine letteraria, libresca che mira esclusivamente a stupire il lettore.

Il Mistero dell’Atlantide

Il Mistero dell’Atlantide

Autore/i: Berlitz Charles

Editore: Sperling & Kupfer Editori

premessa dell’autore, traduzione dall’inglese di Luisa Theodoli.

pp. 192, 8 tavv. b/n f.t., ill. b/n, Milano

Con Il mistero dell’Atlantide, Charles Berlìtz, autore del best-seller mondiale Bermuda: il triangolo maledetto, archeologo, viaggiatore, subacqueo e appassionato linguista, ripropone alla nostra attenzione l’enigma non risolto della civiltà sommersa del continente Atlantide. All’inizio di questo secolo lo studioso americano Edgar Cayce aveva predetto che Atlantide sarebbe riemersa dal profondo dell’oceano nel 1968 nei pressi dell’isola di Bimini, e nel 1969 un pilota, sorvolando quell’area, vide un tempio antichissimo affiorare dall’acqua. Una moderna spedizione archeologica ha annunciato di aver ritrovato i resti della vera Atlantide tra le isole greche del Mediterraneo. Tutto ciò dimostra l’esistenza di un vivo interesse per questo argomento: il mistero resta ancora molto fitto, anche perché delle molte teorie nate intorno al nome Atlantide, nessuna può dirsi veramente soddisfacente; la naturale curiosità dell’uomo contribuisce ad alimentare ogni sorta di leggende: è stato scritto e immaginato di tutto, ormai. Questo libro è sia un consuntivo storico di tutte le teorie e le dispute che sono sorte nei secoli intorno al nome Atlantide (dal dialogo Timeo di Platone, alle ultime spedizioni e scoperte fatte a Bimini e in Grecia) sia l’esposizione della nuova, personale, attendibile e documentatissima teoria dell’autore che attribuisce alla «perduta» civiltà dell’Atlantide una sua precisa funzione storica, sociale e culturale.

Il Dono dell’Aquila

Il Dono dell’Aquila

Il livello più alto dei poteri magici

Autore/i: Castaneda Carlos

Editore: Rizzoli

prologo dell’autore, traduzione di Francesca Dragone Bandel.

pp. 320, Milano

«Devo, in primo luogo, sottolineare ancora una volta che questa non è un’opera di fantasia. Ciò che sto per descrivere ci è estraneo, al punto da poter apparire irreale.» Un’esperienza realmente vissuta, ma del tutto estranea alla mentalità dell’uomo occidentale del XX secolo; questa la caratteristica fondamentale che si ritrova nelle opere dell’etnologo e antropologo peruviano Carlos Castaneda. Partito intorno alla metà degli anni Sessanta alla volta del Messico per una tesi sulle proprietà delle piante psicotrope, da cui si ricavano farmaci stimolanti della psiche, Castaneda si imbatte in un indio yaqui, Juan Matus (don Juan), grande sciamano e profondo conoscitore delle «piante che danno potere». Si ferma presso di lui, ne diventa un appassionato apprendista, compie inquietanti esperienze alla ricerca d’una vita interiore sconosciuta. Dagli appunti, dalle note che Castaneda stende con scrupolosa precisione in quegli anni, nasceranno i libri che lo renderanno famoso in tutto il mondo e, in particolare, questo «Dono dell’Aquila». Nel paesaggio allucinato delle aride e desolate plaghe di un Messico «diverso», tra le antiche rovine delle civiltà autoctone più remote, l’apprendista raggiunge il livello più alto dei magici poteri: ottiene «il dono dell’Aquila», la libertà, si scioglie da ogni forma di condizionamento e diviene «Nagual», energia cosmica pura.

Alce Nero Parla

Alce Nero Parla

Vita di uno stregone dei Sioux Oglala

Autore/i: Alce Nero; Neihardt John G.

Editore: Bompiani

traduzione di Rodolfo Wilcock, illustrata da Orso in Piedi.

pp. 292, ill. b/n, Milano

Con la naturale autorità degli antichi cantori epici, Alce Nero, vecchio stregone Sioux, ci conduce in questo libro attraverso le vicende della sua vita, nel periodo più tragico della storia del suo popolo: gli ultimi decenni dell’Ottocento, in cui i bianchi, i Wasichu, attirati dal «metallo giallo», distrussero in un lungo, feroce conflitto, ogni possibilità di sopravvivenza, come nazione, dei pellirosse, invano sospinti, alla fine delle loro speranze, da un’estrema fiammata messianica.
Nell’estate del 1931, per giorni e giorni, seduto all’aperto tra una capanna di tronchi e una tenda sacra, alla presenza di alcuni vecchi compagni, Alce Nero raccontò i suoi ricordi a John Neihardt, appassionato rievocatore della storia del West.
A nove anni, Alce Nero aveva avuto il segno della sua vocazione: improvvisamente gli si era rivelata la sua «visione di potere», un immenso teatro di immagini simboliche, che gli indicava la sua missione di guida per la rinascita dei Sioux. Da allora ogni fatto della vita di Alce Nero sarà vissuto in riferimento a quelle immagini, perché, secondo le credenze Sioux, la visione diviene operante solo se chi la ha avuta riesce a renderla visibile agli altri in cerimonie e fatti. Alce Nero tenta continuamente di «mettere in scena» la sua visione, ma ogni volta manca qualche cosa perché essa divenga realtà, e il destino precipita – e appunto in questo è la tragica intensità delle memorie del vecchio stregone.
Con estrema semplicità e insieme con solenne tono cerimoniale, Alce Nero ripercorre le fasi della sua vita: la rivelazione religiosa della sua infanzia, le prime lotte con i bianchi, esseri incomprensibili e rapaci, fino alle rovinose ultime battaglie, descritte con potente respiro drammatico. Infine, come beffa finale, il viaggio in Europa, dove Alce Nero, diventato ormai una curiosità esotica per i bianchi, partecipa a uno spettacolo di circo con Buffalo Bill, e viene presentato alla regina Vittoria. Il mondo occidentale ci appare in pagine memorabili, come una enorme, continua allucinazione, una terra irreale e misteriosa, un incanto maligno da cui fuggire.
Il racconto di Alce Nero ci obbliga a un rovesciamento di prospettive: i «cattivi pellirosse» della rudimentale epopea americana del West si rivelano portatori di una civiltà ricca e complessa, consapevoli della propria agonia, sprezzanti dei beni insidiosi che l’Occidente pretende di imporre loro. E soprattutto, nell’insieme del racconto, si staglia una fisionomia di irriducibile nobiltà: il narratore stesso, il vecchio stregone Alce Nero, lucido e desolato, eppure inflessibile nelle sue certezze.

La Grande Sposa Nefertiti

La Grande Sposa Nefertiti

Autore/i: Jacq Christian

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Alessandra Benabbi.

pp. 234, Milano

Un mistero attraversa i millenni della storia egizia: il destino della “coppia solare”, il faraone Akhenaton e la sua sposa Nefertiti, le cui realizzazioni dopo la morte furono sistematicamente smantellate e solo nell’Ottocento riscoperte e identificate. Perché tale immmotivato oblio?
Nefertiti, la più bella tra le ragine egizie, e Akhenaton, il re “ebbro del divino”, furono protagonisti di una straordinaria avventura umana e spirituale a metà del XIV secolo a.C.: il tentativo di creare un nuovo culto basato sull’adorazione di una sola divinità, Aton, il disco del Sole. Akhenaton fu per questo definito il faraone eretico, ma anche presentato come l’inventore di un monoteismo cui si sarebbe ispirato lo stesso Mosè. Al dio fu dedicata una nuova capitale, la “città del Sole”, dove sorse un gigantesco tempio dalla struttura rivoluzionaria e dove si celebrarono riti inediti, di un misticismo poetico e contemplativo. Alla morte di Akhenaton e Nefertiti, però, il culto tradizionale riprese il sopravvento, e nei secoli le sabbie del deserto coprirono le tracce del faraone eretico e della sua sposa.
Sebbene molti siano gli enigmi che li circondano,
Christian Jacq, con un brillante e minuzioso lavoro di investigazione storica, è riuscito a ricostruire il loro progetto religioso, a offrire un’immagine della suggestiva vita quotidina nella “città del Sole” e a tratteggiare un inedito ritratto dell’affascinante regina e delle sue tre figlie destinate a una morte precoce. Un’avventura, quella della coppia solare, che fu al di là della comune esistenza umana ma che oggi, dietro il disegno simbolico che il sapere antico ci ha fatto pervenire, Jacq ha saputo leggere come vicenda della storia.

Non è Terrestre

Non è Terrestre

Tracce misteriose, oggetti non identificabili, inquietanti presenze, miti: il nostro pianeta è stato abitato da «altri» esseri nella preistoria? Questo best-seller di archeologia spaziale

Autore/i: Kolosimo Peter

Editore: Sugar Editore

pp. 360, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Peter Kolosimo, affronta in questo libro una nuova ricerca, che non mancherà di appassionare i lettori: l’archeologia spaziale. Egli sostiene che l’uomo è un anello di una catena evolutiva iniziata “altrove” nel cosmo e continuata poi sulla terra. E le prove che adduce a favore dell’esistenza di questi nostri « antenati e fratelli” portano a conclusioni sorprendenti. Un teschio di bisonte preistorico ucciso da un arma da fuoco: gli esperti non hanno dubbi di fronte a questo enigma balistico, il foro nell’osso è stato prodotto da un proiettile, non da una lancia né da un sasso. Un altro esempio, cha fa meditare su inquietanti interrogativi: nella caverna del Vallonet sono stati rinvenuti scheletri di elefanti, di balene, di macachi. ecc. risalenti all’inizio del Quaternario; questi animali non si sono certo ammassati spontaneamente in una cavità di 25 metri quadrati, qualcuno deve averli trascinati li… E ancora: il “Lunar Orbiter 2» ha fotografato sul nostro satellite alcune « guglie» la cui disposizione, secondo un sistema basilare coordinato, fa pensare a vere e proprie costruzioni ad opera di esseri intelligenti. Se fosse stato il caso a produrle – aggiunge l’autore – ci troveremmo di fronte a qualcosa d’ancor più strabiliante della rappresentazione grafica del teorema di Pitagora, realizzata da una scimmia alla quale avessimo regalato un gessetto. I dati riferiti da Kolosimo sono innumerevoli, le sue tesi sostenute con prove analizzate con meticolosa precisione: la sua proposta ne risulta affascinante.

Peter Kolosimo, coordinatore dell’ASP (Associazione Studi Preistorici italia – RDl, autore di: “Ombre sulle stelle”, “Terra senza tempo”, “Astronavi sulla preistoria”, “Il pianeta sconosciuto”, “Odissea stellare “,”Polvere d’inferno”, “Fratelli dell’infinito” e “Italia mistero cosmico”, vincitore del premio Bancarella, è uno degli scrittori più letti del mondo. Le sue opere sono state pubblicate con grande, successo in Francia, Germania, Gran Bretagna, USA, Olanda, Spagna, Brasile, Finlandia, Turchia, Giappone, Grecia.

 

Introduzione al Buddhismo Zen

Introduzione al Buddhismo Zen

Autore/i: Suzuki Daisetz Taitaro

Editore: Ubaldini Editore

nota e cura di Christmas Humphreys, prefazione e traduzione di Grazia Marchianò, introduzione di Carl Gustav Jung.

pp. 136, Roma

D. T. Suzuki ha dedicato al buddhismo venticinque opere in inglese e almeno diciotto in giapponese. Come mostra chiaramente la cronologia bibliografica dei suoi scritti sullo zen in inglese, fu pioniere di questa dottrina fuori del Giappone. Infatti, prima del 1927, anno in cui uscì la prima serie dei suoi Saggi sul buddhismo zen, nulla era ancora noto dello zen come vivente esperienza se si eccettua l’opera di Kaiten Nukariya, Religion of the Samurai. Non solo Suzuki ha studiato le opere originali in sanscrito, pali, cinese, giapponese, ma è anche stato profondo conoscitore del pensiero occidentale, nelle lingue tedesca, francese e inglese che egli parlava e scriveva con grande scioltezza. Fu, tuttavia, molto più che uno studioso. Pur non appartenendo ad alcun ordine religioso o associazione buddhista, la sua conoscenza delle cose dello spirito era tanto diretta, profonda ed efficace che veniva onorato in ogni tempio del Giappone. Quando egli parla degli stadi più elevati della coscienza lo fa come un uomo che vi ha, per così dire, abitato e che ha cercato poi di utilizzare simboli intellettuali per descrivere uno stato di coscienza che è ’al di là dell’intelletto’. Per coloro che non hanno ricevuto l’insegnamento diretto del maestro, i suoi scritti sono un prezioso sostituto, e questa Introduzione è la guida più preziosa per coloro che si accostano allo zen per la prima volta.

Il Segreto dell’Uovo Sodo

Il Segreto dell’Uovo Sodo

La scienza della vita quotidiana

Autore/i: Fisher Len

Editore: Longanesi & C.

introduzione dell’autore, traduzione di Libero Sosio.

pp. 320, ill. b/n, Milano

Per quanti minuti bisogna far bollire un uovo? Come prendere al volo una palla? Qual è il modo migliore per evitare che i biscotti si sciolgano nel tè? Come controllare a mente il conto del supermercato? Domande all’apparenza banali alle quali risponde questo libro, il cui autore è convinto che la scienza della vita quotidiana non sia una cosa curiosa da guardare con un sorriso, ma un modo importante per introdurre i profani alla scienza.