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Libri dalla categoria Dinastie Egizie

Le Tracce del Futuro

Le Tracce del Futuro

Divinazione e tempo

Autore/i: Von Franz Marie-Louise

Editore: Red Edizioni

prefazione di Emilio Servadio, traduzione dall’inglese di Augusto Sabbadini.

pp. 160, ill. b/n, Como

Poniamo che qualcuno consulti un Oracolo (per esempio l’i Ching o il Tarocco) e ottenga un responso, una divinazione: questo è un avvenimento psichico. Se nel campo della realtà materiale si verifica ciò che è stato predetto, tra l’accadiment? fisico e quello psichico si realizza un rapporto di sincronicità in senso junghiano. Jung dedicò alla sincronicità solo uno studio, per quanto importante, ma ci pensò per tutta la vita. La sua attenzione alle ipotesi di Einstein, i suoi lavori con Wolfgang Pauli, premio Nobel per la fisica, erano tutti orientati a vedere la realtà come un campo unico; fisico e psichico assieme, teatro di eventi in relazione sincronica.

Marie-Louise Von Franz, allieva di Jung, è fra i principali esponenti della psicologia analitica. Particolarmente importanti le sue ricerche sul patrimonio fiabesco popolare e quelle sui numeri, il tempo e la sincronicità, cui appartiene questo volume.

Ipnotismo

Ipnotismo

Immaginazione Potenzialità Umane

Autore/i: Barber Theodore X.; Spanos Nicholas P.; Chaves John F.

Editore: Piccin Editore

presentazione di Paolo Pinelli, traduzione di Giampiero Mosconi.

pp. 224, Padova

In questo libro svolgiamo una critica nei confronti della spiegazione tradizionale dell’ipnotismo e presentiamo una interpretazione alternativa.
«Ipnosi» e «trance ipnotica» sono i concetti su cui si impernia la spiegazione convenzionale la quale si richiama ai seguenti postulati:

  1. Esiste uno stato di coscienza che differisce in modo sostanziale dallo stato di veglia e dallo stato di sonno profondo. Questo particolare stato è definito «ipnosi», «stato ipnotico», o «trance».
  2. L’ipnosi può instaurarsi, occasionalmente, in modo spontaneo ma è di solito indotta da alcune particolari procedure che sono denominate «induzioni ipnotiche» o «induzioni di trance».
  3. L’ipnosi non è una condizione momentanea che dura soltanto pochi secondi. Al contrario, quando in un individuo è stato provocato uno stato ipnotico, egli vi rimane per un certo periodo di tempo e ne esce abitualmente in seguito ad un comando dell’ipnotista, come ad esempio: «Svegliati!».
  4. Esistono diversi livelli o gradi di ipnosi; essa può variare da uno stato lieve ad uno stato medio o molto profondo.
  5. Più l’individuo entra profondamente in ipnosi e meglio risponde ad una più estesa varietà di suggestioni che comprendono l’anestesia, la regressione dell’età, lo stato allucinatorio e lo stato amnesico.

Noi non accettiamo nessuno di questi cinque postulati sopra riportati ed in questo libro svolgeremo una critica nei confronti di presupposti che costituiscono il fondamento della cosiddetta «trance ipnotica» e presenteremo un diverso modo di comprendere l’ipnotismo.

 

Cosmopolis

Cosmopolis

La nascita, la crisi e il futuro della modernità

Autore/i: Toulmin Stephen

Editore: Rizzoli

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Pietro Adamo.

pp. 320, Milano

Da anni ormai il dibattito sulla modernità, sui suoi fondamenti e sulla sua dissoluzione (o redenzione) nel postmoderno impegna i filosofi e trova un’attenta eco nel dibattito culturale e sui mezzi di informazione.
In questo saggio ambizioso e di esemplare chiarezza, Stephen Toulmin affronta il problema alla radice. Per aiutarci a comprendere la nostra epoca e il suo profondo disagio, ritorna alle origini della modernità, quando si delineò il sogno di una nuova «Cosmopolis», il progetto di una società ordinata secondo i princìpi della nuova scienza della natura: sorta in un’Europa devastata da guerre e fanatismi, cresciuta all’ombra del rigido razionalismo di Cartesio e Newton, questa concezione ha dominato per oltre tre secoli la scena del pensiero. Dopo aver preteso di dettare le sue leggi alla società e a un essere umano concepito sulla sua misura, ci lascia oggi in eredità il crollo delle ideologie in campo politico, la crisi delle certezze in campo scientifico, un vuoto preoccupante in campo etico.
Ma Cosmopolis non è solo una provocatoria e polemica revisione storica, la puntigliosa e illuminante ricostruzione di una pagina fondamentale dell’evoluzione delle idee, la denuncia di un programma filosofico «segreto », o meglio implicito, al quale dobbiamo progressi in tutti i campi dello scibile umano, ma che ora rischia malinconicamente di dissolversi.
Prima di tutto questo saggio sempre lucido e appassionato vuole essere il motivato e convincente manifesto di un riscoperto umanesimo: un nuovo progetto, questa volta esplicito e dichiarato, che ritrovi la saggezza di Erasmo e Rabelais, Montaigne e Shakespeare, e ci permetta di affrontare le grandi sfide del nostro tempo e i problemi di maggiore attualità: dall’ecologia all’ingegneria, dalla morale alla politica. Senza ovviamente offrire ricette miracolose, Toulmin ci suggerisce l’atteggiamento più costruttivo per misurarci con il futuro e con le inevitabili incertezze dell’esperienza umana: riconciliando la precisione delle scienze esatte con la sensibilità e con l’impostazione liberale della tradizione umanistica.

Stephen Toulmin è uno dei più autorevoli filosofi contemporanei. Insegna alla Northwestern University e ha pubblicato numerose opere dedicate all’etica, alla Storia della scienza e all’epistemologia. Tra i suoi libri sono stati tradotti in Italia Che cosa è la filosofia della scienza; Previsioni e conoscenza. Un’indagine sugli scopi della scienza; Ragione e etica. Un esame del posto della ragione nell’etica; Gli usi dell’argomentazione e (scritto in collaborazione con Allan Janik) La grande Vienna.

Corso Completo di Astrologia

Corso Completo di Astrologia

Autore/i: Bertrand Chiara

Editore: Giovanni De Vecchi Editore

introduzione dell’autrice.

pp. 240, nn. ill. b/n, Milano

  • Vuoi saperne di più sul tuo domani? Vuoi ottenere consigli per agire nel modo giusto? E vuoi fare l’oroscopo agli altri, amici e conoscenti?
  • Eccoti il corso di astrologia più completo e più facile da seguire. Oltre a una minuta descrizione dei segni, dei pianeti, delle case, impara a valerti anche di effemeridi e metodi previsionali, di transiti e rivoluzioni solari, di progressioni e nodi lunari…
  • In più, questo corso è aggiornato secondo le ultime scoperte dell’astronomia. L’apparizione recentissima di un nuovo corpo celeste fra Urano e Nettuno modifica infatti alcuni aspetti della vecchia astrologia.
  • Per conoscere il futuro, per ottenere risposte su affetti, interessi, salute ecc., per sé e per gli altri, questo corso offrirà la via più sicura e affidabile, sotto la guida di una famosa studiosa di astrologia moderna.

Chiara Bertrand vive e lavora a Milano e da molti anni si occupa di astrologia, dedicandosi in particolare allo studio della personalità. Collabora da tempo con prestigiose riviste di settore, tra le quali “Astra”, e tiene seminari.

 

Le Terapie Iniziatiche

Le Terapie Iniziatiche

Autore/i: Czechorowski Henri; Czechorowski Claudine

Editore: Hermes Edizioni

presentazione di Michel Random, introduzione degli autori, traduzione di Nicola Cafiero.

pp. 152, 100 disegni b/n, Roma

Una serie di esercizi semplici, facili da eseguire, raccolti un po’ dovunque nel mondo e confrontati ad una esperienza viva quotidiana. Non si tratta di discorsi mistici, ma di vere e proprie tecniche terapeutiche, di respirazioni, di movimenti e di pensieri che possono portare in ciascuno l’armonia e l’equilibrio. Gli autori ci insegnano ad integrare il nostro essere con il mondo che ci sta attorno, dandoci la possibilità di entrare in contatto con le immense energie cosmiche, per utilizzarle a nostro vantaggio.

I Sogni dell’Uomo e della Donna

I Sogni dell’Uomo e della Donna

Guida pratica per una interpretazione chiara e precisa – Con un ampio e prezioso dizionario dei simboli onirici

Autore/i: Senger Gerti

Editore: Gremese Editore

traduzione di Stefania Di Natale.

pp. 192, Roma

Un’interessante, inedita analisi particolareggiata di 99 sogni “maschili” e 99 sogni “femminili” con l’aggiunta di un prezioso dizionario dei simboli più importanti. Una guida piacevole e spigliata per una corretta interpretazione e analisi pratica dei propri sogni e per conoscere meglio se stessi.

Visualizza indice

I sogni non sono “spuma”
I sogni sono la salvezza dell’anima
II significato dei sogni con gli animali
Quando i sogni sono dominati dall’aggressione e dalle paure
II sogno infido dei mezzi di trasporto
Perché i sogni “caldi” possono lasciare freddi
II segreto del sogno ricorrente
Cosa imparare dall’analisi dei sogni
I sogni della donna
I sogni dell’uomo
Dizionario dei simboli onirici dalla A alla Z
Chiarimenti al dizionario dei simboli onirici

Indice analitico
Bibliografia

La Preghiera di Guarigione

La Preghiera di Guarigione

(Sussidio per il ministero dei sofferenti)

Autore/i: La Grua Matteo

Editore: Herbita Editrice

prefazione dell’autore.

pp. 156, Palermo

Matteo La Grua entrato a soli dodici anni nel Seminario Francescano di Montevago, ordinato sacerdote nel 1937, insegna teologia a Palermo. Negli anni Settanta la sua fama di esorcista varca i confini della Sicilia, riscuotendo stima a livello internazionale, in particolare da padre Amorth. Frattanto segue il gruppo di preghiera del Sacro Cuore della Noce, la parrocchia cittadina in cui presta il suo ministero di esorcista. Qui avvengono guarigioni miracolose e liberazioni eclatanti. Divenuto padre spirituale nel Movimento carismatico “Rinnovamento nello Spirito”, continua a ricevere migliaia e migliaia di persone sofferenti nel corpo e nello spirito, malate o vessate dal demonio. Mentre è ancora in vita, inizia a diffondersi la sua fama di guaritore, suffragata dai numerosi faldoni che raccolgono centinaia di cartelle cliniche e di analisi mediche attestanti centinaia di malattie inspiegabilmente risoltesi. Ma assai di più sono le testimonianze delle conversioni, delle liberazioni, delle guarigioni spirituali, al punto che da più parti si richiede già l’apertura della causa di beatificazione. Piemme ha pubblicato “Contro Satana”, l’ultima intervista (a cura di Roberta Ruscica) di padre La Grua, sorta di testamento spirituale di un uomo di intensa preghiera e profonda umanità.

Breve Storia del Caucaso

Breve Storia del Caucaso

Autore/i: Ferrari Aldo

Editore: Carocci Editore

introduzione dell’autore.

pp. 152, 1 cartina b/n, Roma

Il testo traccia un quadro essenziale delle dinamiche storiche del Caucaso, dall’antichità sino ai nostri giorni. Caratterizzato da un’eccezionale complessità etnica e linguistica, il Caucaso ha costituito per millenni il confine geografico e culturale tra il Vicino Oriente e il mondo delle steppe eurasiatiche. La conquista russa ha inserito per circa due secoli questa regione all’interno di un unico sistema politico e culturale, ma dopo la dissoluzione dell’urss il Caucaso ha ripreso il suo carattere ’di frontiera’, trovandosi al centro di vasti e contrastanti interessi internazionali e divenendo una delle aree di maggior rilievo strategico del mondo contemporaneo.

Aldo Ferrari insegna Lingua e letteratura armena presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e dirige il Programma di Ricerca Caucaso-Asia centrale dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ispi) di Milano. È vicepresidente dell’Associazione per lo Studio in Italia dell’Asia centrale e del Caucaso (asiac).

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Introduzione
1. La regione caucasica
Un profilo geografico /Popoli, lingue e religioni/Tra due mondi
2. Il Caucaso nell’Antichità
Gli albori/La Subcaucasia tra Iran, Grecia e Roma/Il Caucaso del Nord: nomadi e sedentari
3. Il Medioevo caucasico
La cristianizzazione/La conquista araba/Apogeo e declino della “Caucasia cristiana”/Il Caucaso settentrionale nei secoli X-XV
4. Nella morsa degli imperi
Tra Ottomani e Persiani/L’espansione della Russia
5. La conquista zarista
La prima fase della conquista russa/L’annessione della Transcaucasia/La sottomissione dei montanari del Caucaso settentrionale/Le guerre russo-turche e la Questione armena
6. La dominazione russa
Una colonia russa?/Amministrare il Caucaso/L’Impero e le nazionalità caucasiche/Sviluppo economico e conflitti sociali/La rivoluzione del 1905/Intermezzo
7. Tra guerra e rivoluzione
La Prima guerra mondiale e il genocidio degli Armeni/La rivoluzione e il Caucaso del Nord/Georgia, Armenia, Azerbaigian: un’effimera indipendenza/La riconquista sovietica
8. Il periodo sovietico
Primi passi del potere sovietico/La politica delle nazionalità/Economia e cultura negli anni venti/Il terrore/La Seconda guerra mondiale e la deportazione dei popoli/Il secondo dopoguerra/Il risveglio dei nazionalismi e la fine dell’URSS
9. Il Caucaso post-sovietico
La “partita del Caucaso”/Il Caucaso settentrionale e la tragedia cecena/Georgia, Armenia, Azerbaigian
Conclusione
Bibliografia

Le Ragioni della Magia

Le Ragioni della Magia

Magico e irrazionale a confronto con il moderno

Autore/i: Ardissone Grazia

Editore: Lupetti – Editori di Comunicazione

prefazione di Giovanna Salvioni, premessa dell’autrice.

pp. 272, Milano

La magia è un modo di ragionare, una struttura di pensiero che ci aiuta perché riduce la tensione del contesto in cui viviamo. L’idea di avere altre possibilità di ragionamento toglie quel senso di morte dato dall’uniformità del pensiero moderno perché abbiamo un modo di ragionare, ormai divenuto automatico.Tutto ciò che non entra nel nostro modo di pensare è un problema al quale dobbiamo dare una soluzione. Le sfere dell’esistenza definite “irrazionali”, o addirittura disfunzionali, dalla cultura dominante emergono in modo confuso ma servono a darci un respiro diverso. Il libro tratta appunto di queste irrazionalità, di magie creative, delle “maschere di Dio”. La visione razionalizzante politico-economica ci ha impedito di riflettere sulla sacralità e spiritualità della natura, sul pensiero femminile e femminista, sull’estetica e senso dell’esistenza, sulla presenza di Dio e degli Dei, sul nostro modo di vivere il silenzio e sulla trascendenza. Il libro ci racconta del nostro “magico” medioevale e ottocentesco, di quello brasiliano e di altre regioni e spazi della mente umana e schizza alcuni percorsi del postmoderno. Si pone domande sul mirabilis e miracolosus, sulle apparizioni delle madonne come religiosità popolare, sul perché suscitino tanto scalpore e su altre modalità spirituali altrettanto fortemente rifiutate. Il libro è una apertura ad altre visioni del mondo, fra le quali quelle irrazionali e magiche.

Grazia Ardissone ha studiato all’Écoles Pratique des Hautes Étude, Parigi. Fino agli anni ottanta ha continuato gli studi di sociologia e insegnato in università italiane ed europee a Trento, Parigi, Varsavia e Lancaster. Ha pubblicato in Italia e Francia Classi sociali e lotte politiche in Polonia, saggi e articoli sulle riviste “Orientamenti”, “Iter”, Psicoterapia e scienze umane”, “Il progetto”, “Segno 7”, “Il nostro tempo”. Scrive per le pagine culturali di Il Sole 24 ore e Il Giorno. Collabora per la ricerca e la docenza alla sezione di Etnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e al centro sociale Ambrosiano. Ha in corso una ricerca in Centro America sulla modernizzazione e sulle identità culturali.

Pagine dall’Islam

Pagine dall’Islam

Autore/i: Eberhardt Isabelle

Editore: La Vita Felice

prefazione di Victor Barrucand, traduzione di Elena Pozzi.

pp. 240, Milano

Icona di indipendenza e libertà, Isabelle Eberhardt (Ginevra 1877 – Ain Séfra 1904) rimane una delle viaggiatrici più affascinanti del Novecento: anima lacerata da un’inquietudine profonda, che la porta a vagare per tutta la vita nei deserti nordafricani, Isabelle scrive prose che assomigliano a poesie. Viene pubblicata una raccolta di racconti che testimoniano il rapporto autentico che Isabelle era in grado di instaurare con i luoghi e le persone che incontrava. Le riflessioni sulla religione, i costumi e la società islamica sono di evidente attualità, così come lo sono i turbamenti di una donna, sinceramente combattuta tra il desiderio di partire e quello di restare. Un libro che farà discutere sia per i contenuti sia per la curatela di Victor Barrucand, spesso accusato di aver riscritto e manipolato le carte di Isabelle dopo la sua morte.

Il Libro dei Dannati

Il Libro dei Dannati

Il capolavoro di Charles Fort, il più noto cronista dell’assurdo, un’impressionante raccolta di fatti che la scienza respinge non essendo in grado di analizzarli e comprenderli

Autore/i: Fort Charles Hoy

Editore: Armenia Editore

prefazione di Gianni V. Settimo, traduzione di Antonio Bellomi.

pp. 352, 1 tavv. b/n f.t., Milano

Charles Fort (1874-1932) era solo un giornalista squattrinato, oltre che un viaggiatore avventuroso, quando nel 1916 ricevette una inattesa eredità che gli consentì di realizzare il suo sogno rimasto fino ad allora inappagato: la raccolta di notizie “insolite” riprese dalla stampa di tutto il mondo.
I fatti riguardavano fenomeni decisamente curiosi: piogge misteriose, avvistamenti di luci dal cielo, casi di reincarnazione, scoperte di oggetti impossibili e via discorrendo. Con l’aiuto dei suoi collaboratori Fort riusci ben presto a formare un archivio impressionante, che in seguito avrebbe raccolto in una serie di volumi.

Apocalittico, surreale, incredibile! Il capolavoro di Charles Fort lo scrittore americano che ha aperto la strada alla “letteratura dell’insolito”.

“Io non credo di fare un idolo dell’assurdo. Io penso che nei primi tentativi, non c’è mezzo di sapere cosa in seguito sarà accettabile. Se uno dei pionieri della zoologia (che è da rifare) sentisse parlare di uccelli che spuntano sugli alberi, dovrebbe segnalare che ha sentito parlare di uccelli che spuntano sugli alberi. Poi dovrebbe occuparsi, ma soltanto allora, di passare al vaglio i dati di questo fatto. Segnaliamo segnaliamo segnaliamo, ma un giorno finiremo per scoprire che qualche cosa ci ha fatto segno”. (Charles Fort)

National Museum of Korea

National Museum of Korea

Autore/i: Autori vari

Editore: Cultural Foundation of National Museum of Korea

pp. 312, fully and rich illustrated in colours

  • Archaeology Gallery
  • History Gallery
  • Fine Arts Gallery
  • Asian Arts Gallery
  • Donations Gallery

 

I Fenici

I Fenici

Autore/i: Harden Donald

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, traduzione di Irene Giorgi Alberti.

pp. 344, 115 fotografie, 66 disegni al tratto, 9 carte geografiche e una tavola cronologica, Milano

Un libro sui Fenici è anche un atto di doverosa riconoscenza, in quanto sono stati i Fenici a dare ai libri la possibilità di esistere, con l’invenzione di quell’alfabeto che essi ci hanno fatto giungere per il tramite dei Greci e dei Romani. Può darsi che, a lungo andare, il segno alfabetico si vizi; ma quando nasce, è il testimone di una cultura che gli si affida, che cerca in esso il mezzo per crearsi una stabilità e insieme per circolare.
Effettivamente, i Fenici furono tra i più attivi propagatori della cultura mediterranea nel primo millennio a. C. Da poche e precarie basi sulla Costa del Levante, la imbarcarono verso Occidente con le merci e le altre risorse, grazie alle quali riuscirono a fondare una serie di colonie e un impero commerciale esteso fino alla Spagna, primo traguardo delle esplorazioni subito spinte di là dalle colonne d’Ercole. La prodigiosa avventura risale all’inizio dell’età del ferro nel Medio Oriente, e l’impulso le venne forse dai navigatori micenei stabilitisi nelle città fenicie.
La tappa più famosa lungo quegli itinerari di espansione fu Cartagine, divenuta a sua volta centro di potenza e focolaio di guerre, prima contro i Greci della Sicilia, poi contro Roma con gli esiti ben noti (Scipione l’Africano, la vittoria romana del 146 a. C.). Ma anche questi episodi di una storia più familiare alla cultura italiana prendono un diverso accento quando vengano integrati nell’insieme delle altre imprese fenicie, illuminati da più concrete nozioni della mentalità, della vita quotidiana di quel popolo ingegnoso, vigoroso e audace. La sua capacità di creare contatti e rapporti è rispecchiata anche da un’arte, qui riccamente documentata, che coniuga in una singolare originalità i più diversi e lontani influssi delle civiltà che le furono contemporanee, lungo un arco che dall’Asia all’Egitto alla penisola iberica tocca le più luminose terre e sedi del mondo antico.

Allievo del Trinity College di Cambridge, Donald Harden vi si è laureato nel 1923. Due anni dopo, compiva le sue prime esperienze sul terreno, al seguito di una spedizione archeologica franco-americana, condotta da F. W. Kelsey della Michigan University. Con le vestigia occidentali del mondo fenicio venne a contatto in Sicilia, Sardegna e Africa del Nord.
Nel 1955 ebbe modo di visitare i luoghi di origine di quella civiltà, da Tiro a Sidone a Beirut a Byblos. Frattanto la sua esperienza teorica, filologica e scientifica si era affinata in quasi trent’anni di assistentato presso la Sezione Antichità dell’Ashmolean Museum di Oxford. Tra i suoi studi e saggi di maggiore risonanza, quelli sulla ceramica fenicia (apparsi in «Iraq» e sull’«American ]ournal of Archaeology»), sulla topografia cartaginese (in Greeee and Rome), sulle esplorazioni fenicie (v. «Antiquity»). Direttore di «Medieval Archaeology» dal 1957, oggi sovrintende anche al London Museum.

Il Cristianesimo Orientale

Il Cristianesimo Orientale

Autore/i: Zernov Nicholas

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Orazio Nicotra.

pp. 488, nn. tavv. a colori e b/n, Milano

Esiste da un millennio e mezzo un’equazione tra Cristianesimo ed Europa, tra Cristianesimo e Occidente. Per i popoli asiatici e africani, Cristianesimo vuol dire non soltanto religione degli Occidentali, ma modo e ideale di vita, struttura storica e visione del mondo che sottendono e condizionano il nostro pensiero, la nostra civiltà scientifica e tecnica. Si tratta di un’equazione verificabile su tutta l’area cristiana? Certamente no: basta pensare che almeno un terzo dei Cristiani di oggi non condividono la mentalità dell’Occidente, al quale non appartengono né dal punto di vista etnico, né da quello geografico. Sono i seguaci della Chiesa Ortodossa Orientale, come essi la chiamano. Se da un pinnacolo librato sul cuore dell’Europa, si potesse abbracciare con un solo sguardo tutto il nostro continente, e spingere l’occhio anche oltre, si ritrarrebbe dall’architettura stessa delle chiese e santuari una visione plastica dei due modi di sentirsi cristiani. In Occidente, guglie campanili e torri sovrastano alle città; in Oriente, volte e cupole modulano il profilo dei tetti. Ancora più sensibili le differenze all’interno di queste chiese: in Oriente il sorgere dell’iconostasi che come una muraglia gemmata e policroma sbarra l’altare, il carattere simbolico delle decorazioni, la disposizione di lumi e candelabri aliena da qualsiasi criterio di funzionalità, l’ombra che avvolge l’officiante e i fedeli, tutto riporta a ispirazioni e fiducie mistiche diverse da quel bisogno di razionalità che in Occidente caratterizza anche la fede. L’abito stesso e i paramenti dei pope e dei papà, rievocano immagini antiche; conventi, monasteri, chiostri arieggiano la povertà del Cristianesimo primitivo. A conoscere e interpretare questi segni documentari o monumentali, ora splendidi, ora toccanti nella loro religiosa semplicità, il libro dello Zernov ci guida con una esplorazione del Cristianesimo Orientale condotta in Grecia, nei Balcani, nel Caucaso, nell’URSS europea, nella Siberia, nell’Asia Occidentale, nell’Egitto e nell’Etiopia. Ma si spinge anche agli avamposti di quel Cristianesimo, toccando l’India, la Persia, l’Uganda e altre terre dove il primitivo messaggio cristiano è stato fortemente influenzato dalla lingua, dal temperamento, dalle consuetudini locali. Conoscere vuol dire capire, e capire vuol dire superare le discordie e i fraintendimenti, appianare quei dissensi religiosi che, in tutto il corso della storia, sono stati tra i fomiti più temibili di discordie, persecuzioni e guerre.

Nato a Mosca nel 1898, Nicolas Zernov si è laureato in teologia all’Università di Belgrado. Per alcuni anni ha tenuto la carica di segretario del Movimento degli Studenti russi emigrati, con sede a Parigi. Trasferitosi in Inghilterra, vi è divenuto segretario dell’Associazione di S. Albano e S. Sergio. Lettore onorario alla Scuola di Studi Slavi presso l’Università di Londra, è anche insegnante di Cultura Ortodossa Orientale in quella di Oxford. Numerosi gli altri incarichi accademici a lui affidati in vari periodi: in particolare, quello di direttore del Catholicate College di Pathanamthitta nell’India meridionale e quello di professore di Teologia Ecumenica presso la Drew University di New Jersey (Stati Uniti). La sua dottrina e la sua efficacia di scrittore sono messe in luce dalle precise analisi e dalle esemplari sintesi contenute in questo esauriente volume.

 

La Religione Egizia

La Religione Egizia

Autore/i: Morenz Siegfried

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Gustavi Glaesser e Wanda Perretta.

pp. 490, 56 tavv. a colori e b/n, Milano

«Nella storia delle religioni, Dio è un frutto tardivo.» Una simile affermazione, per quanto sconcertante, è dovuta a una delle massime autorità in materia, e trova conferma anche in questa ricostruzione storica dell’antica religione egizia: dal primo affacciarsi dell’idea di «potenza», che ancora appartiene alla lunga preistoria «magica» dell’istanza religiosa, fino alla storia mitica, fino a quando il dio diventa un «tu» di fronte all’uomo, che lo fa esistere in primo luogo nominandolo, e poi individuandolo attraverso l’immagine (e quindi l’espressione artistica). E con l’immagine, come incarnazione della potenza stessa, che l’uomo intrattiene il suo dialogo; vi fa confluire le proiezioni delle sue esigenze e dei suoi desideri, vi riconosce l’oggetto capace di placare la sua angoscia esistenziale. Al formarsi dell’immagine corrisponde del resto, nella letteratura sacra egizia, un mutamento degli attributi divini: da «potente», il dio diventa «bello», acquista quindi un volto e una forma peculiare. E, tuttavia, gli dèi egizi non divennero mai «personaggi» alla maniera degli dèi greci, animati di vita propria, di una propria inconfondibile individualità. A differenza delle divinità greche, gli dèi egizi conservano sempre una certa indefinita mutevolezza di forme, tale da poter accogliere via via quelle diverse esigenze di divinità che si venivano configurando nella mente dell’uomo, nel corso della sua indagine speculativa sul mondo, le sue origini, il suo destino. Le divinità locali sono infatti sempre partecipi di divinità cosmiche, e queste a loro volta immanenti in ogni forma di vita: cosi l’uomo ne avverte l’esistenza ovunque, nella pietra inanimata come nell’albero, nell’animale come in se stesso.

Il Saggiatore intitola Portolano questa Collana che, per provata esperienza, interessa un larghissimo strato di lettori in tutte le nazioni. Portolani erano chiamate le antiche carte che indicavano i porti e gli approdi con tutte le informazioni utili a chi naviga e a chi deve sbarcare. I volumi della Collana formano davvero un grande Portolano per le navigazioni attraverso il tempo indispensabili all’uomo moderno. Si tratta in sostanza di una nuova Storia universale dei Popoli e delle Religioni che vuole mettere in luce tutte le età e tutte le grandi vicende in ogni continente sulla base delle scoperte archeologiche, delle ricerche storiche, delle vedute filosofiche e soprattutto attraverso un ricupero e una luminosa interpretazione della vita vissuta. Questa vasta esplorazione di mondi e di pensieri del passato lontano e vicino giunge fino all’oggi e supera tutte le vecchie razziali colonialistiche discriminazioni fra i vari popoli della terra. Dimostra praticamente che la vera storia, sia quella politica che quella morale, è storia della libertà. La trattazione dei grandi periodi di questa suggestiva epopea dell’uomo è stata affidata ai più competenti autori contemporanei che alla sicurezza della dottrina uniscono la perizia e l’arte dello scrivere. Impeccabile serietà scientifica, spregiudicatezza di concezioni esente tuttavia da qualsiasi dilettantismo, bellezza letteraria, ricchezza del materiale fotografico, eleganza della presentazione editoriale: ecco i connotati che insieme alla varietà degli argomenti caratterizzano il Portolano. Una tecnica nuova per una nuova Storia dei Popoli e delle Religioni, documentata come nessun’altra prima d’ora, rivissuta con intensa e comunicativa partecipazione umana. Ogni libro, una fidata lettura, un capitolo di agile sapere pronto ad accrescere l’efficienza dell’uomo che vive e lavora nel mondo d’oggi, che ha il diritto e il dovere di conoscere se stesso.

 

Storia e Visioni di Sant’Ildegarda

Storia e Visioni di Sant’Ildegarda

L’enigmatica vita di un’umile monaca del Medioevo che divenne confidente di papi e imperatori

Autore/i: Pernoud Régine

Editore: Edizioni Piemme

introduzione dell’autrice, traduzione dal francese a cura di Attilio Marasco.

pp. 190, nn. tavv. a colori f.t., Casale Monferrato (AL)

Erbe, piante e alberi apparvero; anche il sole, la luna e le stelle avanzarono secondo il loro ordine e i pesci nell’acqua e apparvero volatili…
Al centro del mondo l’uomo riceve i venti che muovono con il soffio della loro energia l’intero firmamento e l’animano con movimento circolare. Nella forma dell’uomo è la totalità della sua opera che Dio ha consegnato.
Nata nel 1098 in Germania Ildegarda di Bingen visse come umile monaca di un oscuro monastero sulle rive del Reno fino all’età di quarant’anni, quando per ordine del padre spirituale trascrisse le mirabili visioni mistiche che avevano occupato la sua mente fin dalla prima infanzia. Immediatamente il libro divenne oggetto di dispute e controversie in tutta l’Europa finché il papa, i vescovi e san Bernardo di Clairvaux non ebbero dato la loro approvazione.
Da quel momento, Ildegarda di Bingen manifestò i doni straordinari della sua poliedrica genialità: più di settanta sinfonie da lei composte risuonavano nelle chiese di tutta Europa; le sue predicazioni ispirate da sapienza illuminata vennero ripetute a Treviri, Magonza, Colonia e in molte altre città: semplici contadini e uomini potenti si recavano da lei per trovare una via di saggezza; persino i conti delle Fiandre, l’imperatore Carlomagno e il papa stesso si rivolsero a Ildegarda per un consiglio. Ispirata dalle sue visioni mistiche, Ildegarda continuò a scrivere: nei suoi libri si tratta di un universo infinito in continua espansione; delle relazioni tra l’uomo-microcosmo e la natura-macrocosmo; della malattia come rottura dell’armonia cosmica e della medicina dolce come via naturale per ristabilire la sintonia tra corpo e spirito.
Pochi anni dopo la sua morte Ildegarda venne proclamata santa. Ancor oggi, contro ogni forma di razionalismo e di meccanicismo, Ildegarda di Bingen incarna l’ideale di una sapienza «alternativa», intuitiva, ecologica, visionaria.

Régine Pernoud è riconosciuta come una delle massime studiose del Medioevo a livello mondiale. Direttrice degli Archivi Nazionali Francesi e docente di storia medioevale alla Sorbona di Parigi, è autrice di numerose opere scientifiche e di divulgazione, tradotte in tutte le maggiori lingue.

 

I Ching con le Carte

I Ching con le Carte

Divinazione, meditazione, giochi

Autore/i: Bergamino Donatella

Editore: Gulliver Libri

premessa dell’autrice.

pp. 320, esemplare senza il mazzo di carte, nn. ill. b/n, Santarcangelo di Romagna (RN)

Dall’antico Oriente una pratica che non è solo un passatempo, ma un modo per interpretare i segni e gli accadimenti della propria esistenza.
E soprattutto un mezzo per modificarsi e per modificare il corso delle cose.
Scoprirete così che la sorte non è imperscrutabile: tutto può essere modificato, ognuno è libero di scegliere il proprio destino. Attraverso il simbolismo e gli esagrammi, con l’aiuto delle carte o delle monete, Vi impradonirete del più efficace metodo per interrogare e cambiare il vostro destino e per conoscere meglio mi stessi e gli altri.

Lunario

Lunario

Didici mesi di miti, feste, leggende e tradizioni popolari d’Italia – Il tesoro delle tradizioni popolari delle regioni italiane

Autore/i: Cattabiani Alfredo

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione dell’autore, illustrazioni di Sigfrido Bartolini.

pp. 458, nn. ill. b/n, Milano

In ogni villaggio, in ogni valle del nostro Paese si sono tramandate usanze, particolari devozioni, cerimonie o leggende, e si ripetono ancor oggi antichi proverbi legati alle stagioni e al lavoro dei campi. E un patrimonio culturale ricchissimo, alimentato da secoli di vita contadina e da una profonda fede religiosa, nel quale però si possono riconoscere talvolta le tracce di credenze diverse, dall’astrologia caldea ed egizia ai culti solari, dalla mitologia greca alle religioni romana, celtica, germanica e islamica. In questo Lunario, ispirato agli almanacchi che in passato riportavano le tavole delle lunazioni e ricordavano feste e fiere, Alfredo Cattabiani ci accompagna in un affascinante viaggio nelle nostre tradizioni popolari: dodici capitoli, ciascuno dedicato a un mese, in cui vengono descritte le più interessanti e significative ricorrenze, raccontati aneddoti, illustrati simboli astrologici, indicati animali, pietre preziose, piante e colori propri di ogni periodo dell’anno. Scopriamo così che in provincia di L’Aquila il primo giovedì di maggio si porta in processione la statua di san Domenico attorcigliata di serpi. Che a Torino il 25 novembre si festeggiano le caterinette, le sartine, protette appunto da santa Caterina. Che san Martino veglia sui mariti traditi perché un tempo l’11 novembre si teneva una fiera di mucche, tori, caproni, «cornuti» per eccellenza. Che il panettone è nato per la disattenzione di un cuoco. Che, non solo l’aglio, ma anche la ruta tiene lontane le streghe. Che l’animale dei Gemelli e l’usignolo, quello dell’Acquario il pavone e quello della Vergine l’unicorno. Che ai nati della Bilancia si adatta lo smeraldo e a quelli del Capricorno l’onice nerissima. E tante altre curiosità. Un insostituibile e piacevolissimo repertorio da leggere dalla prima all’ultima pagina, da consultare mese per mese, da tenere in valigia, da conservare in biblioteca.

Alfredo Cattabiani (Torino 1937) risiede nel quartiere medievale di Viterbo. E vissuto a Parigi, Milano, Roma. E stato direttore editoriale di Rusconi Libri. Ha tradotto e curato opere di Antonio Rosmini, ]oseph de Maistre, Simone Weil, Georges Bernanos, ]ules Barbey d’Aurevilly, Pierre Drieu La Rochelle e Baltasar Graciàn; ideato e condotto programmi radiofonici per la RAI. Collabora a numerosi quotidiani e riviste. Storico delle religioni, studioso di simbolismo e tradizioni popolari, ha pubblicato Bestiario (Editoriale Nuova 1984; De Agostini 1990; Rusconi 1994), Erbario (Rusconi 1985), Calendario (Rusconi 1988), Simboli, miti e misteri di Roma (Newton Compton 1990), Santi d’Italia (Rizzoli 1993; premio Estense 1993) e, con Marina Cepeda Fuentes, Bestiario di Roma (Newton Compton 1986; premio Tevere 1986).

Tutankhamen il Faraone Dimenticato

Tutankhamen il Faraone Dimenticato

Autore/i: Vandenberg Philipp

Editore: Edizione CDE

traduzione di Adriano Caiani.

pp. 344, nn. ill. b/n, tavv. a colori e b/n f.t., Milano

Philipp Vandenberg, esperto di fama mondiale, ricostruisce in questo libro le entusiasmanti tappe del ritrovamento della tomba di Tutankhamen, il faraone bambino vissuto intorno al 1350 a.C., salito al trono a 9 anni e morto a 18.
Il 30 novembre 1922, la stampa inglese dava la strepitosa notizia: Howard Carter, l’archeologo che dedicò tutta la vita a rintracciare il faraone “dimenticato” (il nome di Tutankhamen non appariva nell’elenco dei re nelle ricostruzioni delle dinastie egizie) era giunto vittorioso al termine di quella che fu poi definita la più grande avventura dell’archeologia.
Al momento del ritrovamento, la tomba aveva il portale sigillato. Oltre il muro strani animali, scheletri umani, vasi di alabastro, carri coi cavalli e poi la camera sigillata con il sarcofago del re. Sotto il sarcofago, la mummia, perfettamente conservata, di Tutankhamen.
Una scoperta sensazionale che fece scalpore in tutto il mondo: la testimonianza di una vita che si era svolta 3260 anni prima!

Philipp Vandenberg è il maggiore autore europeo di libri divulgativi sull’archeologia e la storia antica. Dopo dieci anni di attività giornalistica, ha scritto nel 1973 il suo primo best-seller mondiale. La maledizione dei faraoni. Dei suoi libri, tradotti in 23 lingue, sono noti in Italia anche: Nefertiti, Ramsete il grande, Tutankhamen, il faraone dimenticato, Avventure archeologiche, Oracolo, La valle, L’Ellade sepolta.

 

Il Dono della Paura

Il Dono della Paura

Un istinto da riconoscere, ascoltare e usare a proprio vantaggio

Autore/i: de Becker Gavin

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prefazione dell’autore, traduzione di Elena Malossini.

pp. XII-324, Milano

Non essere una vittima della violenza dipende da noi: è la provocatoria tesi di Gavin de Becker che dagli Stati Uniti il Paese dove si contano più armi che adulti rivaluta il significato della paura come l’«arma» di autodifesa più efficace. Davanti a una situazione a rischio il nostro intuito ci lancia dei segnali di pericolo che vanno decodificati e vagliati senza preconcetti, al fine di valutare correttamente la minaccia incombente e saperla fronteggiare con coraggio, ma soprattutto con intelligenza.
Attraverso un’acuta analisi dei meccanismi della percezione e della capacità di reazione individuale all’imprevisto, prende corpo un incisivo libro-denuncia a lungo ai vertici delle classifiche statunitensi che capovolge il problema della sicurezza attribuendo più importanza all’intuito e alla conoscenza di sé che alle doti fisiche o alle armi. Un contributo decisivo a uno dei maggiori problemi della società moderna che vede aumentare esponenzialmente per i propri cittadini la possibilità di venire travolti dal disagio violento di chi ha smarrito il modo di comunicare con gli altri. Che fare. dunque? Dare un fondamento positivo alla paura, capirla, credervi è la strada che aiuta a recuperare fiducia in se stessi e nella propria capacità di risposta.

Gavin de Becker, nato in una famiglia con problemi legati alla violenza, ha saputo mettere positivamente a frutto le proprie esperienze personali, diventando l’esperto più quotato d’America in materia di sicurezza, tutela della privacy e difesa da molestie personali. Consulente di istituzioni, politici e celebrità (compresi taluni presidenti e la Corte Suprema degli Stati Uniti), interpellato nel processo per omicidio a carico di O. J. Simpson, è anche scrittore di fortunati best-seller che riconsiderano sotto una nuova luce il problema della violenza. Autore di numerosi articoli apparsi sulla stampa specializzata, è la «mente» di un programma informatico in dotazione alla CIA, all’FBl e al dipartimento di Stato perla valutazione e la classificazione dei comportamenti violenti.