Libri dalla categoria Bisanzio
Racconti dei Saggi d’Africa
Autore/i: Ba Amadou H.
Editore: L’Ippocampo
traduzione dal francese di Fabrizio Ascari.
pp. 182, Milano
Il volume presenta 15 racconti inediti del grande scrittore africano. Amadou Hampâté Bâ, storico, narratore, poeta, è soprattutto noto nel mondo per la lotta che condusse all’Unesco in favore della riabilitazione delle tradizioni orali africane. Fu in tale sede che nel 1962, invocando un’azione urgente per la raccolta e la salvaguardia di quelle tradizioni orali prima che scomparissero i loro ultimi depositari, pronunciò la frase divenuta in seguito così celebre da essere citata talvolta come un proverbio africano: «In Africa, quando un vecchio muore è una biblioteca che brucia».
Mito
Autore/i: Jesi Furio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore.
pp. 132, Milano
Il problema centrale di questo saggio consiste nel rintracciare le costanti, le oscillazioni, le fratture di significato del termine «mito» dall’antichità greca a oggi; nel ripercorrere, attraverso le tappe fondamentali del costituirsi di una «scienza del mito», i modi della sua appropriazione storica e culturale.
La storia della «mito-logia» rimanda secondo Jesi a un’alternativa ancor oggi presente non solo nell’approccio culturale al mito, ma anche nelle conseguenze radicalmente politiche che da questo derivano: la mitologia può infatti costituirsi come reperimento di costanti rappresentative o simboliche entro un vasto ambito culturale e storico o, all’estremo opposto, come la semplice regola di un gioco linguistico che tende a riunire sotto uno stesso nome la varietà di ciò che di volta in volta si presenta come l’enigma, il limite dell’inaccessibile, per ogni civiltà e per ogni cultura.
Nell’analisi delle ricerche contemporanee – da Cassirer allo strutturalismo, da Eliade a Kerényi, da Jung a Dumézil a Propp – Jesi non abbandona mai la consapevolezza che il problema non è tanto l’accettazione ideologica e irrazionalistica della «sostanza» del mito, o il suo rifiuto, quanto l’indagine sul concreto funzionamento della «macchina mitologica».
Furio Jesi, nato a Torino, ha pubblicato ricerche su temi mitici e religiosi della civiltà egizia, greca e tracia. Si è poi dedicato ai problemi posti dalla sopravvivenza del mito nella letteratura moderna. Tra i suoi scritti: Germania segreta.
Miti della cultura tedesca del ’900 (1967); Letteratura e mito (1968); Mitologie attorno all’illuminismo (1972); monografie su Rilke, Thomas Mann, Brecht, Kierkegaard, Rousseau, Pascal (1971-73); La cultura di destra (1979); Materiali mitologici (1979).
Guida all’Occultismo
Un’enciclopedia delle scienze e delle tecniche magiche
Autore/i: Tondriau Julien
Editore: Garzanti Editore
traduzione di Gabriella Bertolini.
pp. 320, Milano
Agrippa di Nettesheim, Alberto Magno, Cagliostro, Crowley, Faust, Gurdjieff, Kardec, Mesmer, Nostradamus, Paracelso, Swedenborg, cabala, alchimia, magia bianca e magia nera, chiromanzia, numerologia, oniromanzia, astrologia, spiritismo… un’immensa varietà di conoscenze o illusioni.
Julien Tondriau ripercorre la storia delle scienze occulte, elaborando il più completo dizionario sull’occultismo, le pratiche e lo sviluppo storico dei concetti. Senza perplessità o scetticismi, fornisce moltissime informazioni per soddisfare la nostra curiosità e cogliere le suggestioni di quel sapere tradizionale che l’uomo moderno si è lasciato alle spalle, e che talvolta riappaiono come fantasmi.
Modi di essere e di agire alla ricerca di ciò che è nascosto, dei segreti che sfuggono a ognuno di noi, la conoscenza assoluta, il potere assoluto.
Manuale dei Tarocchi
Una guida indispensabile e pratica per chiunque intenda conoscere e imparare ad usare le carte che, per tradizione, vengono considerate le più idonee all’interpretazione del futuro
Autore/i: Peach Emily
Editore: Newton Compton Editori
traduzione di David Mezzacapa.
pp. 288, nn. ill. b/n, Roma
Questo volume e stato concepito per insegnare a leggere correttamente i Tarocchi nel più breve tempo possibile. Pertanto, i significati sono stati molto semplificati, sebbene esposti nel modo più completo. Ogni capitolo fornisce un insieme organico di informazioni seguito da un test pratico che consente al lettore di controllare il livello di apprendimento raggiunto. In tal senso e indispensabile seguire attentamente l’ordine dei capitoli, evitando salti e incursioni in quelli successivi, e ricordando comunque che quella dei Tarocchi e una tradizione viva e che ciò che occorre per l’interpretazione delle sue regole e l’immaginazione, non già una rigida obbedienza alle convenzioni esistenti.
Emily Peach vive in Inghilterra dove lavora con il «Servants of the Light Association», una scuola riconosciuta di Misteri Occidentali, che organizza programmi completi di scienze esoteriche.
Lineamenti di Storia delle Religioni
Autore/i: Donini Ambrogio
Editore: Editori Riuniti
pp. 352, Roma
Il motivo centrale di questo volume è che ogni religione è sì storia di idee, ma di idee nelle quali si riflettono, in modo confuso e imperfetto, determinate strutture di carattere economico e determinate esperienze di origine sociale. Non un manuale di storia delle religioni, quindi, ma un saggio metodologico, affrontato per la prima volta in modo organico e storicamente documentato. Non vi sono tante religioni quante le tribu, le genti e le nazioni della terra, ma quante sono le fondamentali epoche di sviluppo nelle quali si divide la storia dell’umanità.
Laureatosi in storia del cristianesimo all’Università di Roma nel 1925, l’autore vi iniziò i suoi corsi come libero docente l’anno successivo: dovette interromperli nel 1928, quando entrò nella lotta antifascista militante. Nel lungo periodo dell’esilio, insegnò in alcuni istituti universitari americani, dalla Brown University allo Smith College e alla Jefferson School di New York. Dopo la liberazione, riprese i suoi corsi di storia del cristianesimo all’Università di Roma.
Oltre al primo volume di un Manuale introduttivo alla storia del cristianesimo, scritto in collaborazione per l’editore Campitelli (1924-25), sue opere principali nel campo di queste ricerche sono: il volume su lppolito di Roma (1925), un saggio su Dante e il movimento gioachimita, pubblicato dalla Harvard University Press (1930) e il corso universitario su Le basi sociali del cristianesimo primitivo (Roma, edizioni dell’Ateneo, 1946).
Al lettore
Alcune questioni di metodo
1. Marxismo e religione, p. 17. – 2. Indicazioni bibliografiche, p. 18. 3. Quadro statistico attuale, p. 21. – 4. Dal romanzo alla storia, p. 25.
Come nasce la religione
1. L’orda primitiva, p. 30. – 2. Comunità primitiva e «totemismo», p. 31. 3. Il culto dei morti, p. 33. – 4. Magia e religione, p. 36. – 5. Origine del soprannaturale, p. 37. – 6. Carattere di classe del miracolo, p. 39, – 7. Simmaco e S. Ambrogio, p. 41. – 8. Evoluzione del «miracoloso», p. 42.
«Totem» e «tabu»
1. L’animale-parente, p. 46. – 2. I riti di passaggio, p. 48. – 3. L’animale antenato, p. 49. – 4. Divieti matrimoniali e alimentari, p. 51. – 5. Nascita del dio personale, p. 53. – 6. Dall’animale-totem all’animale-dio, p. 55.
Animismo e feticismo
1. La teoria del «mana», p. 60. – 2. Anima-doppio e anima-soffio, p. 62. – 3. Critica dell’animismo, p. 64. – 4. Dal «totem» al «feticcio», p. 65. – 5. La fortuna di un nome, p. 68.
Riti e culti delle tribù australiane
1. I civilizzatori, p. 71. – 2. «Totemismo» australiano, p. 73. – 3. Il culto degli antenati, p. 75.
Le religioni dell’antica società schiavistica: l’Egitto
1. La valle del Nilo, p. 78. – 2. Monarchi e sacerdoti, p. 80. – 3. La riforma solare di Amenofi IV, p. 83. – 4. Miti popolari e culto ufficiale, p. 86. – 5. Dai riti di fertilità ai riti agrari, p. 88. – 6. Le Piramidi e il Libro dei morti, p. 90. – 7. I «misteri» di I side e l’origine del Natale, p. 94.
Assiria e Babilonia
1. Sopravvivenze della lingua nella religione, p. 100. – 2. Il mito della creazione e della caduta del «primo uomo», p. 104. – 3. Il dio-padrone, p. 106. – 4. Politeismo e monoteismo, p. 109. – 5. Gilgamesh e il mito del diluvio, p. 111. – 6. Le torri-tempio di Babilonia, p. 114. – 7. I misteri pasquali di Marduk, p. 116.
Le due religioni della Grecia
1. La cristianizzazione degli dèi dell’Olimpo, p. 120. – 2. Dualismo sociale e dualismo religioso, p. 123. – 3. Gli animali nella mitologia greca, p. 128. – 4. Riflessi mitici del patriarcato, p. 130. – 5. I culti servili: Demètra e Dioniso, p. 135.
Il giudaismo pre-romano
1. La Palestina, p. 138. – 2. Beduini e razziatori, p. 141. – 3. Il monoteismo ebraico, p. 142. – 4. I profeti d Israele, p. 148. – 5. L’attesa del messia, p. 156. – 6. Breve storia della Bibbia, p. 159.
Aspetti religiosi delle grandi rivolte di schiavi
1. Le insurrezioni in Asia, in Sicilia e in Italia, p. 166. – 2. Il regno messianico, p. 168. – 3. «Cancella i nostri debiti», p. 170. – 4. La « città del sole» di Aristonico, p. 173. – 5. La croce: patibolo e glorificazione, p. 176.
Il mito della salvezza
1. La redenzione, concetto di classe, p. 185. – 2. Una terminologia tipica, p. 187. – 3. Le religioni di «mistero», p. 190. – 4. Lo «schiavo di Dio», p. 195.
Alle soglie del cristianesimo
1. Ricchi e poveri, p. 201. – 2. La lelleratura apocalittica, p. 204. – 3. Messianismo e cristianesimo, p. 207. – 4. Il millennio e la crisi del mondo antico, p. 210. – 5. Virgilio e la Sibilla, p. 212.
I manoscritti del Mar Morto
1. Grotte e ruderi del Qumran, p. 221. – 2. Le caverne di Murabba’at e del Khirbet Mird, p. 225. – 3. Descrizione dei principali testi scoperti, p. 227.
La comunità del Nuovo Testamento
1. Il concetto di «alleanza», p. 238. – 2. Il maestro di giustizia del Qumran, p. 239 – 3. Esseni, farisei, sadducei e zeloli, p. 241. – 4. La «nuova alleanza» cristiana, p. 243.
Gesù il Cristo: mito e realtà
1. La leggenda evangelica, p. 249. – 2. Limiti della tesi mitologica, p. 251. 3. Betlemme o Nazareth?, p. 252. – 4. L’annuncio del regno, p. 254. 5. Morte e risurrezione, p. 255. 6. «Beati i poveri», p. 257.
Budda, Confucio e Maometto
1. Il principe Gautama, p. 260. – 2. La dottrina della rassegnazione, p. 262. – 3. Confucio e Lao-tse, p. 266. – 4. L’Arabia prima di Maometto, p. 269. – 5. Il Corano, p. 272.
Elementi di una storia reale del cristianesimo
1. Un problema di cronologia, p. 276. – 2. Greco e latino, p. 279. 3. Il cristianesimo e la schiavitù, p. 281. – 4. Riti lustrali e battesimali, p. 282. – 5. La confessione dei peccati, p. 285 – 6. Il celibato ecclesiastico, p. 288. – 7. Origine magica dell’astinenza, p. 290.
Indice dei nomi e delle materie
I Segreti della Magia
Volume I
Autore/i: Ambesi Alberto Cesare; Ferrara Ruggiero
Editore: Edizioni Dellavalle
prefazione degli autori.
pp. 188, Torino
L’immagine del mago, coloratissime figure del tempo passato, esce dalle tenebre della tradizione per acquisire nuovi contenuti e nuove forme.
Gesti, parole, abbigliamento, strumenti, tempo e luogo sono gli elementi consueti che il mago trasforma fantasticamente nel rito. Questa Opera ci svela i segreti delle tecniche magiche, l’arte di usare le forze invisibili dell’universo e ci insegna l’uso di quegli strumenti che nelle mani del mago, vitalizzati da una forza psichica eccezionale, si trasformano in oggetti vivi e potenti, attraverso una costante ricerca nei meandri della materia e dello spirito.
Storia della Pornografia
Autore/i: Hyde Montgomery
Editore: Edizioni Dellavalle
nota dell’autore, traduzione di Giuseppe Costa.
pp. 288, Torino
Ciò che è pornografia per un uomo è la scintilla del genio per un altro scrisse D.H. Lawrence in un suo saggio.
Di ciò ha tenuto conto l’autore di questa affascinante Storia della pornografia nel mettere a punto la sua ricerca che va dai tempi del Vecchio Testamento ai giorni nostri.
Più che giustificata una tale laboriosa ricerca su un genere di letteratura che, essendo cosi crudo e così poco sofisticato, apre nuovi orizzonti sui costumi e sulle abitudini dell’uomo.
Il campo è vasto; dai “completamente disinibiti” classici greci al copioso filone di libri “osceni” dell’epoca vittoriana, inevitabile reazione alla pruderie del secolo.
Nel capitolo conclusivo Montgomery Hyde fa luce sulle mutate attitudini delle autorità verso la pornografia.
Sino al 1857 in Inghilterra erano pochissimi i processi elevati con tra le opere pornografiche in sè, molto più numerosi in vece quelli contro le opere che con tenevano passi che potevano “offendere” le autorità costituite.
Allo stesso modo, la Chiesa Cattolica, che l’autore considera una dei più potenti istituti di censura della storia, mise all’indice il Decamerone perchè con teneva satire con tra la Chiesa e non tanto per i suoi brani pornografici La Storia della Pornografia di Montgomery Hyde è dunque un altro aspetto, o un modo di verso di considerare, attraverso l’evolversi della morale, dei gusti e degli atteggiamenti sessuali, la storia della civiltà europea.
Monaci – Silenzio e Profezia nell’Era Post-Cristiana
Dialoghi con Divo Barsotti, Enzo Bianchi, Anna Maria Canopi e Ildegarde Sutto
Autore/i: Righetto Roberto
Editore: Giunti
introduzione dell’autore.
pp. 188, Prato
Chi sono i monaci del Duemila e come vivono la clausura e il confronto con il mondo? Nella civiltà post-moderna, questi «cercatori di perfezione» possono essere un modello per credenti e non credenti, per coppie e singles, per giovani e adulti?
Il libro raccoglie le confessioni di due monaci e due monache: quattro testimoni del dialogo tra fede e cultura, tra silenzio e profezia. Roberto Righetto dialoga con don Divo Barsotti, scrittore e teologo, fondatore della comunità dei Figli di Dio di Settignano (Firenze); Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose (Biella); madre Anna Maria Canopi, badessa del convento dell’isola di San Giulio sul lago d’Orta (Novara) e madre Ildegarde Sutto, badessa del monastero di Citerna (Perugia). I lettori, uomini di interrogazione religiosa o laici inquieti che siano, sicuramente saranno coinvolti in questo itinerario di fede, speranza e carità.
La Filosofia Greca e il Diritto Romano – Tomo II
Lo schema Genus-Species nelle sistematiche dei giuristi romani. Colloquio italo-francese – Roma, 14-17 aprile 1973
Autore/i: Autori vari
Editore: Accademia Nazionale dei Lincei
pp. 320, Roma
«Nell’ambito della letteratura romanistica che si è rivolta con maggior consapevolezza della metodologia storiografica ad un rinnovamento delle problematiche relative alla storia giuridica romana è facile cogliere, negli ultimi tempi, un rapido espandersi degli interessi incentrati sull’individuazione delle tecniche operative dei giuristi romani, situate in un quadro più vasto, dove in ordine ai momenti determinanti nelle scelte concrete dei iurisperiti si tende a tener conto di tutte le possibili provenienze e di tutti i livelli.
In questa prospettiva il rapporto tra la filosofia greca ed il diritto romano, risolto più concretamente nei rapporti fra il pensiero filosofico greco e le singole personalità scientifiche dei giuristi romani, rappresenta uno dei momenti più interessanti: ed in questo quadro vanno situate le osservazioni che seguiranno, e che non vogliono costituire se non un primo approccio dell’argomento.
L’angolo visuale da cui mi sono posto può apparire, ad una prima considerazione, piuttosto limitato; ma, al riguardo, vanno proposte talune precisazioni, le quali, da un lato, tenderanno a meglio precisare l’importanza del particolare soggetto prescelto; e, dall’altro, ne delimiteranno ancor di più, in linea di massima, l’estensione ai fini dell’individuazione dei punti da discutere in questa sede».
La Filosofia Greca e il Diritto Romano – Tomo I
Colloquio italo-francese – Roma, 14-17 aprile 1973
Autore/i: Autori vari
Editore: Accademia Nazionale dei Lincei
pp. 204, Roma
Sommario:
- William Seston: «Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Cicéron, d’après la Lex Heracleensis».
- Piero Treves: «La cosmopoli di Posidonio e l’Impero di Roma».
- Michel Villey: « La notion romaine classique de jus et le dikaion d’Aristote».
- Alain Michel: «Philosophie grecque et libertés individuelles dans le De officiis de Cicéron».
- Jean Gaudemet: «Tradition romaine et idéologie grecque dans la conception de la res publica au dernier siècle de la République».
- Claude Nicolet: «L’idéologie du système centuriate et l’influence de la philosophie politique grecque».
- Giuseppe Grosso: «Influenze aristoteliche nella sistemazione delle fonti delle obbligazioni nella giurisprudenza romana».
- Giovanni Vitucci: «Pitagorismo e legislazione ’numaica’».
- Santo Mazzarino: «L’umanesimo romano come problema di storiografia giuridica».
- Joseph Modrzejewski: «Ulpien et la nature des animaux».
La Sapienza dell’Oriente – Cofanetto di 3 volumi
Insegnamenti del Buddha – Piccolo libro di istruzioni Confuciano – La saggezza dei maestri Zen (Nell’Opera di Sengai)
Autore/i: Autori vari
Editore: Ugo Guanda Editore
a cura di Alberto Pelissero, Paolo Lagazzi, Stefania Stafutti.
vol. 1 pp. 96, vol. 2 pp. 96, vol. 3 pp. 96, nn. ill. b/n, Parma
Insegnamenti del Buddha
«Non la definizione di una realtà ultima, non la risposta agli interrogativi sulla natura dell’universo, dell’uomo e del suo destino sono quanto arrovellano la mente e il cuore del principe Siddharta, ma il problema del dolore. La percezione di questo dolore, l’investigazione della sua origine, la possibilità di porvi un termine e la scoperta del modo per attingere tale estinzione costituiscono pilastri, le Quattro Nobili Verità dell’insegnamento buddhista.» Queste frasi, tratte dall’introduzione di Alberto Pelissero, gettano luce sulla natura e gli intenti del presente libretto: offrire al lettore di oggi, attraverso un’ agile ma rigorosa scelta di testi buddhisti (tradotti sia dal pali che dal sanscrito), l’essenza di un messaggio che è ritornato a parlare, più che mai suggestivo, all’uomo occidentale. Chi sfoglierà queste pagine vi troverà una guida ideale per accostarsi alle parole del Buddha, insieme a uno strumento prezioso di quotidiana meditazione.
Piccolo libro di istruzioni Confuciano
«Le teorie di Confucio costituiscono essenzialmente una dottrina di tipo etico-morale rivolta all’uomo quale ’animale sociale’, nella convinzione che egli non possa definire il proprio profilo come singolo individuo ma che, al contrario, la sua esistenza abbia senso in quanto egli rappresenta un ingranaggio di una macchina assai più complessa, la società, alla quale è vincolato da precisi rapporti e da imprescindibili doveri.» Così Stefania Stafutti, nell’introduzione a questo «libro di istruzioni» confuciano, delinea i tratti salienti di una fondamentale esperienza di vita e di pensiero. Attenzione alla terra non significa affatto, per Confucio, il rifiuto di elaborare un sistema completo in cui l’uomo, mediante la pratica della virtù, armonizza il proprio microcosmo (quello dell’individuo e quello dello Stato) al macrocosmo del vasto universo. Forse anche per questo – oltre che per la loro pragmatica saggezza -le parole del Maestro, pronunciate nella Cina del VI-V secolo avanti Cristo, sanno comunicare valori assoluti, che ancora oggi possono essere condivisi da uomini di razza o religione diverse.
La saggezza dei maestri Zen (Nell’Opera di Sengai)
«Non c’è realtà che non contenga in sé il germe del proprio dissolvimento, della propria metamorfosi: il vuoto o (appunto) il nulla. Solo nel nulla, o ’attraverso’ il nulla, l’essere si dà e si sottrae: si incarna e si sposta: si realizza e si fa subito altro. La sola realtà è dunque mu: l’impermanenza, il movimento: il risolversi inarrestabile e infinito del vuoto nella forma, della forma nel vuoto» (così Paolo Lagazzi nell’Introduzione a questo volumetto). Qui, in questa intuizione, è il nucleo essenziale di quel ’pensiero’ Zen che riprende e porta a conseguenze radicali le posizioni di alcune correnti buddhiste. Ma, nella tradizione Zen, la saggezza dei maestri coincide con una profonda tensione alla bellezza, che si esprime nella poesia e nella pittura. Tra le figure di spicco vi è, per la qualità mirabile degli esiti, Sengai Gibon, monaco Zen vissuto in Giappone tra il XVIII e il XIX secolo. La sua opera di poeta e pittore straordinariamente dotato riassume in sé, in forme originali, una grande esperienza spirituale ed espressiva.
Vendetta Storica della Sessualità
Saggio di una teoria demografica dello sviluppo e del fallimento della civiltà
Autore/i: Matteotti Carlo
Editore: Vito Bianco Editore
introduzione dell’autore.
pp. 788, nn. ill. b/n, Roma
Vendetta storica della sessualità costituisce un tentativo di spiegazione della storia della civiltà umana come effetto di un improvviso innaturale aumento demografico insorto circa diecimila anni fa nell’uomo che esiste invece da circa settecentomila anni. Le più importanti religioni, dal buddismo al cristianesimo, appaiono nel loro fondo come tentativi di frenare questa pericolosa tendenza; l’industrializzazione ed il militarismo odierni, come la fase più acuta della malattia civile, foriera di pessimistiche prospettive per l’avvenire dell’uomo. Guardare in faccia senza timore, nei dati e nei fatti, le leggi naturali della sessualità che governano il moto degli esseri viventi come la gravitazione governa il moto degli astri e degli atomi, è il compito che si propone l’opera.
La violazione di queste leggi da parte dell’uomo patriarcale con la formazione forzata della istituzione familiare appare la causa prima dell’aumento demografico umano e di tutta la successiva tragedia storica dell’uomo.
Vendetta storica della sessualità contiene già nel titolo il significato di una tale sintesi storica. Il peccato originale che domina la storia della civiltà umana non è una invenzione delle storie sacre. Esso si può identificare con l’avvento della società patriarcale e la schiavizzazione sessuale della donna, che ha soppresso l’antica libera e poliandrica società umana di tutto il paleolitico.
E’ stato questo fatto ad alterare la fertilità media della specie umana e a provocare quella valanga demografica che, nel lasso di tempo di diecimila anni ha portato l’umanità sull’orlo della guerra di sterminio.
Carlo Matteotti, dopo aver studiato privatamente ha frequentato per qualche anno l’Università di Genova dedicandosi poi per conto proprio allo studio delle scienze naturali e sociali.
Ha fatto parte della resistenza come rappresentante del partito socialista nel Comitato di Liberazione Veneto. Dopo la guerra ha diretto l’organizzazione del Movimento Cooperativo nel Polesine. E’ stato eletto deputato all’Assemblea Costituente e per le tre legislature successive.
La pubblicazione di un libro sul comunismo nel 1951 ha provocato la sua espulsione dal partito socialista italiano.
È membro del Consiglio d’Europa e della Commissione del Controllo degli Armamenti dell’Unione dell’Europa Occidentale in rappresentanza del partito social-democratico. E’ stato Sottosegretario al Ministero del Bilancio del primo governo di centro-sinistra. E’ uno dei fondatori, e ne è stato presidente, dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica, Sezione Italiana dell’International Planned Parenthood Federation. Ha viaggiato in Europa, nel Continente Nord e Sud-americano, lungo l’Amazzonia e per dieci anni nell’Africa Centrale, dove ha raccolto parte delle idee e della documentazione della presente opera.
INTRODUZIONE
PARTE PRIMA
I PREDECESSORI CIVILI DELL’UOMO
Le api
Termiti e formiche
PARTE SECONDA L’OMINIDE
Uccelli e mammiferi
Le lontane origini
Il giardino delle foreste primitive
Lo stadio della raccolta e della caccia singola
La raccolta e la caccia per gruppo Il numero fattore determinante
PARTE TERZA
L’ERA DELLA LIBERTA’ SESSUALE
La scissione della monosessualità originaria
La forza di gravitazione sessuale
La signoria della femmina
La nudità
Una funzione incidentale della sessualità
La funzione equilibratrice della promiscuità sessuale
PARTE QUARTA
IL VERO PECCATO ORIGINALE
La schiavizzazione della donna
Moralità è vestizione
Castrazione e violenza
PARTE QUINTA
LE CONSEGUENZE STORICHE DEL PECCATO
L’inizio dell’aumento demografico
Infanticidio, cannibalismo e sacrifici
La schiavitù degli animali
La guerra
La schiavitù degli uomini
La schiavitù delle piante (l’agricoltura)
PARTE SESTA
I PILASTRI CRIMINALI DELLA CIVILTÀ
I mongoli
Gli indo-europei
I babilonesi
Gli assiri
Gli egiziani
Gli ebrei
I cinesi
Gli indiani
I greci
I romani
I germani
L’Islam
Gli incas
Toltechi e aztechi
I maya
Gli slavi
I giapponesi
Il Sud America
Il Nord America
Il Sud Africa
Il Kenia
PARTE SETTIMA
LA DESERTIFICAZIONE DELLA TERRA
L’incidenza dell’azione dell’uomo
I risultati
PARTE OTTAVA
RICERCA E APPLICAZIONE DEI RIMEDI
Buddismo
Taoismo
Cristianesimo
Feudalismo o schiavitù servile
PARTE NONA
VERSO L’INVASIONE DEL MONDO
La crisi del feudalesimo
L’entrata in azione delle carestie e delle epidemie
Lo scoppio all’esterno
La rivincita rinascimentale della sessualità
PARTE DECIMA
NUOVE CATENE SULLA SESSUALITÀ
La riforma
Conseguenze demografiche e politiche
Nuova ricerca di rimedi (La limitazione delle nascite)
Moderna involuzione puritana
Conseguenze fisiche
Conseguenze psichiche
Deviazioni degenerative
PARTE UNDICESIMA
SVILUPPO E PROGRESSO
La moderna esplosione demografica
L’avvento del capitalismo (Schiavitù salariale)
La guerra
Il peso umano sulle superfici agricole
Disperati tentativi di soluzione economica
L’industrializzazione (Militarizzazione della produzione)
PARTE DODICESIMA
ALLA RESA DEI CONTI
IL FUORILEGGE DELLA NATURA
Conseguenze sulla terra nell’atmosfera e sull’uomo
Moderna disgregazione feudale
Fascismo e comunismo
Verso la catastrofe
CONCLUSIONE
BIBLIOGRAFIA
Iridologia
L’esame delle iridi può rivelare la causa nascosta di molte malattie; interpretando le tendenze in atto consente anche di prevedere disturbi futuri
Autore/i: Fragnay Pierre
Editore: Red Edizioni
traduzione dal francese di Serena Nozzoli.
pp. 128, nn. ill. b/n, Como
L’iridologia è una tecnica di diagnosi che mira a determinare lo stato di salute di una persona attraverso l’esame delle caratteristiche dell’iride: colore, trama, macchie, segni particolari. Utilizzata soprattutto in omeopatia e naturopatia, l’iridologia ha conosciuto recentemente un grande sviluppo anche al di fuori di questi ambiti: consente infatti non solo di individuare le cause profonde di una malattia in atto, ma anche un processo patologico prima ancora che si manifesti. Questo libro espone i fondamenti dell’iridologia e delle sue varie scuole in modo chiaro e sintetico con l’aiuto di schemi, disegni e mappe.
Vita Quotidiana degli Egizi
Autore/i: Cimmino Franco
Editore: Rusconi
prefazione dell’autore.
pp. 368, nn. tavv. a colori e b/n, nn. ill. b/n, Milano
Un viaggio nel tempo per cogliere la realtà concreta di una civiltà millenaria. Sulla scorta della più vasta documentazione oggi esistente, Franco Cimmino ci presenta, nella sua verità umana, l’uomo dell’antico Egitto: i suoi rapporti con la legge, con la burocrazia, con la famiglia, con la religione, con la scienza; le sue idee sull’amore e sulla morte; la sua capacità di adattamento e le sue rivolte.
Questo libro non si limita a esporre una messe vastissima di dati storici, frutto di una ricerca che poggia su basi scientifiche; soprattutto, ci permette di intendere comportamenti e mentalità di un mondo remoto. La civiltà egizia si sviluppò per più di tremila anni – dal 3100 circa, quando Menes unificò le Due Terre, al 30 a.c., quando Cleopatra VII mori insieme con il romano Antonio – in un apparente immobilismo, che non deve tuttavia trarre in inganno: l’Egitto visse senza soluzione di continuità un’esaltante esperienza culturale.
L’equilibrio cosmico creato dagli dèi dopo la vittoria sul Caos primordiale era garantito sulla terra dal faraone e dalla struttura amministrativa che a lui faceva capo. L’uomo egiziano era parte integrante di questo equilibrio, sul quale si basavano i suoi rapporti con l’onnipresente apparato statale, il più complesso e articolato del mondo antico. Si trattava di rapporti improntati alla massima razionalità, che una lunghissima consuetudine aveva arricchito di mille sfaccettature, espresse da saggi ammonimenti, massime morali e norme di vita, tramandate per secoli in composizioni letterarie ancor oggi di grande interesse.
Così, anche quelle che ai nostri occhi paiono contraddizioni, si ricompongono in unità armonica se riusciamo a considerarle nella prospettiva di una civiltà vecchia di cinquemila anni. Questo libro ci consente di farlo, restituendoci nella sua interezza una storia che, spogliata delle molte, troppe approssimazioni fantasiose di una divulgazione carente e spesso disinformata, diviene ancor più affascinante. Le pietre, le vestigia umili o fastose, templi e sepolcri, tornano a parlarci in un linguaggio finalmente comprensibile.
Franco Cimmino è nato a Cosenza. Si è laureato all’Università di Napoli e ha seguito corsi di specializzazione in egittologia a Parigi e a Cambridge. È membro della Société Française d’Egyptologie di Parigi, della Egypt Exploration Society di Londra, della Fondation Egyptologi. que Reine Elisabeth di Bruxelles.
Attualmente lavora presso il Dipartimento scuola-educazione della Radiotelevisione, dove cura trasmissioni culturali per adulti.
Ha pubblicato: Vita quotidiana degli Egizi (Roma 1974), che qui si ripresenta in edizione riveduta e ampliata; Pahor l’egiziano (Milano 1978); e, nella collana di storia di Rusconi Libri, Hašepsowe e Tuthmosis III (1981); Ramesses II il Grande (1984).
La Preistoria
Alla ricerca del paradiso perduto
Autore/i: Camps Gabriel
Editore: Bompiani
introduzione di Pierre Chaunu, prefazione dell’autore, traduzione di maria Cristina Pacinotti, revisione specialistica di Raffaele De Marinis.
pp. 408, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Gli studiosi della preistoria e della paleontologia s’interrogano da tempo sul momento cruciale in cui l’uomo fece la sua comparsa sulla terra. Non il momento dell’evoluzione compiuta, giacché l’evoluzione non si arresta mai, ma quello in cui fu superata la soglia oltre la quale comincia la storia dell’uomo.
Ma in cosa consiste esattamente questa soglia controversa? Nella conquista della stazione eretta, nel raggiungimento di una capacità cranica di 700 cm3, nella fabbricazione del primo utensile? O non è più corretto scegliere come fattore discriminante la comparsa delle attività dello spirito, rese manifeste dalla consuetudine di seppellire i morti, di elevare monumenti a potenze invisibili, di dedicarsi a produzioni artistiche impregnate di religiosità? Storici e sociologi preferirebbero forse collocare il punto critico in tempi a noi più prossimi, quando la grande “mutazione” del Neolitico portò all’instaurazione, meno di diecimila anni fa, di un’economia di produzione.
In ogni caso la testimonianza archeologica è inequivocabile: la progressione dell’“umanità” non può essere concepita come un cammino lineare e in continua ascesa a partire dai primi passi esitanti di una scimmia particolarmente dotata.
A questa angosciosa irregolarità del progresso umano si associa la conoscenza e la consapevolezza della morte, la cui interiorizzazione sviluppa in ogni epoca un fondamentale pessimismo. L’uomo continua a rimpiangere un’età dell’oro che non è mai esistita realmente in alcun luogo. Come ognuno di noi conserva in fondo al cuore la nostalgia della propria giovinezza, così ogni generazione custodisce l’immagine seducente del buon tempo antico. Il paradiso perduto è dunque la rappresentazione di un passato reso più allettante da una memoria poco obiettiva. Ma l’uomo non è naturalmente buono, né il progresso necessariamente cattivo. Il giardino dell’Eden diventa allora soprattutto un’aspirazione: la felicità infatti, che non può essere frutto del caso o della necessità, non “ sta necessariamente dietro di noi.
È questo lo spirito, la proposta originale avanzata da Gabriel Camps nel presente volume, un testo che la critica non ha esitato a definire “unico” perché, per la prima volta, viene offerto al lettore, specialista e non, il panorama mondiale della preistoria umana in uno stile che, nel solco della più classica storiografia francese, rende la lettura appassionante e avvincente come in un romanzo.
Gabriel Camps, docente all’Université de Provence, direttore del Laboratoire d’Anthropologie et de Préhistoire des pays de la Méditerranée occidentale, è uno dei più insigni specialisti della preistoria mediterranea e africana. Nato in Algeria, è stato direttore del Centre de recherche d’Anthropologie, de Préhistoire et d’Ethnographie di Algeri dove ha animato la rivista Lybica e fondato un’importante collana di Mémoires. Ultimo direttore dell’Institut de Recherches sahariennes, ha condotto numerose missioni scientifiche nello Hoggar e nel Tassili n’Ajjer. Autore di molte opere sulla preistoria, cura attualmente l’edizione dell’Encyclopedie berbère (UNESCO) e dell’Atlas préhistorique du Midi méditerranéen francais (CNRS).
Il Medico dei Campesinos
La vita e l’opera di Pietro Gamba in Bolivia
Autore/i: Scotti Riccardo
Editore: Ananke
fotografie di Giovanni Diffidenti.
pp. 208, riccamente illustrato a colori e b/n, Torino
Questo libro non è solo un viaggio in un mondo lontano, tanto diverso da quello occidentale; è soprattutto la cronaca di un’esperienza basata sulla volontà di donarsi agli altri: alla gente che vive in un angolo del mondo dove le condizioni sociali, ambientali e sanitarie sono spesso ai limiti della sopravvivenza. Con un testo contrassegnato da una forte partecipazione emotiva, ma sempre lucido e pregnante e una serie di fotografie che hanno la peculiarità di raccontare senza ambiguità, “II medico dei campesinos” ricostruisce la straordinaria esperienza del dottor Pietro Gamba che da anni lavora in Bolivia accanto a chi soffre. I proventi della vendita di questo libro saranno devoluti per la realizzazione di una fondazione che permetta la continuazione dell’opera del dottor Gamba.
Sette sono Passate e l’Ottava sta Passando
Autore/i: Herrmann Paul
Editore: Aldo Martello Editore
unica traduzione autorizzata di Giuseppe Bianchetti.
pp. 536, 32 carte, 62 illustrazioni nel testo e 57 fotografie f.t., Milano
Quando sulle caravelle di Colombo, nell’ora fra la notte e il giorno, la nuova guardia veniva chiamata in coperta, il mozzo cantava: Nel Nome di Dio: Sette sono passate e l’ottava sta passando. Amen!
E mentre la sabbia della clessidra compiva per l’ottava volta il suo stillicidio di mezz’ora, la nuova guardia dava il cambio a quella smontante. Il grido in uso nei secoli passati su tutte le navi d’Aragona e di Castiglia dà il titolo -a questo libro, che dagli inizi delle civiltà preistoriche dell’età della pietra ci condurrà fino alla scoperta della rotta per l’India, cioè a quell’istante della storia mondiale in cui la nuova guardia si preparò a vivere con Colombo l’avventura delle grandi esplorazioni. La vicenda risale agli albori: alle accademie pittoriche e ai mercanti d’arte della Spagna neolitica, agl’ingegnosi commercianti cretesi, agli uomini degli antichi eserciti di carri falcati, ai minatori egizi di Ophir, ai tintori di Sidone e di Tiro. Racconta di Alessandro e di Pytheas, dei marinai che percorsero l’Oceano Indiano nella protostoria sulle ali del monsone, dei capi—carovana che seguivano le antiche strade cinesi della seta, della gente che viveva nel paese dei Hvitramanna e a Thule, dei « Bianchi Dèi» messicani e dei misteriosi seguaci di Kon-Tiki nel Perù e nella Polinesia. È un libro aperto sul mondo; spirano in esso il soffio degli oceani e la canzone del vento nei deserti.
Vi si evoca l’Atlantide e la Lemuria, il misterioso continente inabissato nel Pacifico. Si levano sul mare mute e gigantesche le teste di granito dell’isola di Pasqua; e i Pigmei delle paludi nilotiche combattono con le gru; e nelle giungle dell’Amazzonia affiorano iscrizioni fenicie; e Marco Polo parla della vecchia Cina e delle sue favolose ricchezze; e appare alla ribalta il Prete Gianni; e l’Arcivescovo cattolico della Cina battezza il Gran Khan dei Tartari; e gli audaci Normanni stabiliscono basi di appoggio nel cuore del Mondo Nuovo, secoli e secoli prima di Colombo, e intraprendono temerarie spedizioni nell’Artide e nell’America centrale. Molteplici sono i temi di questo libro, scritto col pathos degno d’un romanzo.
Ma quanto vi si narra non è invenzione d’un romanziere bensì entusiasmante realtà, sostenuta pagina per pagina da tutta una serie di dimostrazioni: mentre laddove s’avanzino mere ipotesi il lettore viene chiaramente avvertito di quanto è ancora incerto, ignoto, indimostrabile. Trentadue carte, sessantadue illustrazioni nel testo e cinquantasette fotografie accompagnano e illuminano l’esposizione.
Leggere il Destino
Astrologia – Chiromanzia – Cartomanzia – Tarocchi – Radioestesia – Numerologia – Astrologia Cinese -Una guida al futuro per comprendere il Terzo Millennio
Autore/i: Struthers Jane
Editore: Istituto Geografico De Agostini
edizione italiana a cura di Giuseppina Menga, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Giuseppina Menga e Orietta Canna.
pp. 192, 180 foto a colori, nn. tabelle e disegni, Novara
Leggere il Destino insegna con chiarezza, passo dopo passo le più antiche e conosciute tecniche per comprendere lo svolgersi del destino e individuare le linee di forza che portano ciascuno di noi verso determinati eventi futuri.
Ciascuno potrà facilmente imparare a servirsi di queste tecniche per una ricerca personale e per aiutare amici e familiari.
Illustrato con 180 fotografie a colori, tabelle e disegni appositamente realizzati.
La Crisi della Polis – Arte, Religione, Musica
Storia e civiltà dei Greci
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
pp. 355-722-LIII, 76 tavv. a colori e b/n f.t., Milano
Negli ultimi tre decenni del V secolo l’interpretazione manieristica dell’arte partenonica sfocia in un esasperato virtuosismo tecnico che tende a stupire l’osservatore. Al fondo sta la consapevolezza degli artisti di avere elaborato teoricamente il loro modo di operare e‘ di aver sviluppato mezzi tecnici tali da poter attingere ai confini dell’arte. E il segno di un crescente individualismo che tende a porre l’artista in una posizione sociale d’emergenza, simile a quella dei sofisti, e che accomuna la sua concezione della realtà all’idea di fondo dell’allora nascente retorica. Ma lo “stile ricco” e senza sbocco. Accanto ad esso la forma fidiaca sopravvive e si imborghesisce nella folta schiera delle stele sepolcrali.
Il IV secolo vede la decadenza di Atene come punto di raccolta degli artisti. Altre città prendono il suo posto ed inizia il fenomeno dell’itineranza di botteghe e maestri chiamati a realizzare singole opere d’arte o grandi complessi. La posizione individuale nei confronti delle esperienze umane si fa sempre più prioritaria: è privilegiata la sfera del sentimento, mentre la forma artistica si ancora al passato, già riconoscendo al grande secolo classico la sua esemplarità. Sulla scorta di. correnti originate dalla filosofia e dalla medicina muta anche il volto delle città: gli architetti si orientano verso problemi pratici e più generali che rispondano ai bisogni di comunità numerose. Alla metà del secolo, di pari passo con il processo di laicizzazione avviato dalla sofistica, nasce il ritratto fisionomico. Anche la pittura esce dallo spazio e dalla convenzione della polis: colore locale, effetti di luce, forma pittorica, collocazione prospettica delle figure, “lumi”, pittura a macchia, ecco la problematica della grande pittura da cavalletto che l’esame critico delle fonti, dei riecheggiamenti artigianali e delle repliche negli affreschi romani ci permettono di ricostruire. La generale inclinazione profana consente ora-al pittore una libertà di scelta, di invenzione e di visione teorica dell’arte assolutamente nuova e ricca di’ tali possibilità che non saranno compiutamente realizzate fino al Rinascimento e all’età moderna.
Nella seconda parte del volume altrettanti capitoli di appendice affrontano aspetti di notevole importanza per la storia della civiltà greca: la situazione delle campagne e i problemi dell’urbanesimo rapportati alle vicende politiche e agli sviluppi sociali ed economici delle singole regioni; la religione dalle origini micenee alla nascita di esigenze soteriche; la musica nei suoi aspetti tecnici, nei suoi valori artistici, etici, sociali e nel rapporto con la poesia; infine, una prima disamina delle ultime scoperte nel campo delle arti figurative: il bronzo Getty e le tombe dei reali macedoni.
La Donna nell’Antico Egitto
Autore/i: Leospo Enrichetta; Tosi Mario
Editore: Giunti Gruppo Editoriale
presentazione di Mario Tosi.
pp. 120, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Firenze
L’alta considerazione in cui era tenuta la donna nell’antico Egitto è testimoniata dalla grande ricchezza di immagini che essa ha ispirato e che costituisce il corredo iconografico di questo volume. Dedita all’ordinato svolgimento della vita di ogni giorno, la donna dell’antico Egitto esibisce quell’enigmatico fascino e quella compiaciuta serenità che ancora oggi ammiriamo in statue, dipinti murali e rilievi a perenne testimonianza di una delle più raffinate espressioni dell’arte.