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Alla Scoperta dell’Antico Egitto

Alla Scoperta dell’Antico Egitto

Tesori segreti e culti misteriosi nella terra del Nilo sulle tracce di esploratori e archeologi

Autore/i: Fagan Brian

Editore: Newton Compton Editori

traduzione di Sergio Bosticco.

pp. 192, nn. tavv. b/n f.t., ill. b/n, Roma

Nell’arco di molti secoli, all’antico Egitto, civiltà ricca di un fascino misterioso, si sono rivolti conquistatori, turisti e archeologi, attratti dai più diversi interessi. Molti di essi, sospinti da una sfrenata speculazione, si comportarono da autentici predatori degli eccezionali tesori riportati alla luce; altri invece s’impegnarono nello studio di una «scoperta» tutta scientifica di questa terra. il presente libro ricostruisce la storia delle ricerche dagli antichi scrittori come Erodoto e Diodoro ai primi viaggiatori dell’epoca moderna come Greaves e Bruce, passando poi in rassegna l’opera dei pionieri dell’egittologia come Champollion, Belzoni e Petrie per giungere fino agli archeologi del nostro tempo. E il racconto vivacissimo di una lunga, splendida, affascinante avventura.
Alla scoperta degli antichi misteri della terra bagnata dal Nilo, nel fascino immutabile delle piramidi, custodi di tesori e culti segreti.

Brian Fagan, archeologo inglese, è professore di Antropologia all’University of California di Santa Barbara e membro del Royal Anthropological institute e della New York Academy of Sciences. Ha scritto libri di archeologia e antropologia e ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate. In questa collana è uscito «Alla scoperta degli imperi del sole».

Linguistica Dinamica

Linguistica Dinamica

Autore/i: Šaumjan Sebastian K.

Editore: Editori Laterza

traduzione, nota alla traduzione e introduzione di Eddo Rigotti, premessa dell’autore.

pp. 436, ill. b/n, Bari

Quest’opera di Sebastian K. Saumjan, uno dei maggiori linguisti contemporanei, è apparsa nell’Unione Sovietica nel 1965. Saumjan costruisce qui un nuovo modello linguistico – il modello generante applicativo – e lo applica in via illustrativa e non sistematica alla lingua russa.
Ma essendo questo modello eminentemente astratto e singolarmente duttile, si presta all’applicazione immediata alle altre lingue. Di questa duttilità, di cui l’Autore stesso dà numerose prove, si è valso il traduttore, che è riuscito ad offrire una traduzione funzionale della grande maggioranza degli esempi russi.
L’opera si divide in due parti. La prima è dedicata alla definizione dell’oggetto e all’elaborazione del metodo che è – né potrebbe essere altrimenti, secondo Saumjan – quello ipotetico-deduttivo, con la sua essenziale distinzione tra osservabili e costrutti. Oggetto diretto dell’indagine linguistica sono i costrutti, vale a dire le strutture profonde, il cui carattere peculiare è la dinamicità. Il concetto di dinamicità sta alla base del concetto di grammatica generativa.
La seconda parte dell’opera è dedicata alla definizione e alla illustrazione del modello linguistico generante-applicativo. Anche Saumjan, come Chomsky, modella la dinamicità linguistica mediante lo strumento logico-matematico; ma, mentre Chomsky si rifà esplicitamente a E. L. Post, Saumjan usa i sistemi a oggetti astratti (o formali) costruiti da H. B. Curry, che gli consentono di elaborare un modello in cui la disposizione lineare degli elementi diventa strutturalmente irrilevante. Questo permette di risolvere molte difficoltà a cui portava l’inclusione del tratto della linearità nell’ambito delle strutture profonde della lingua. Il modello è šaumjaniano aggiunge quindi, ad una singolare semplicità, una grande capacità esplicativa, dovuta alla ricchezza virtualmente infinita delle categorie e delle strutture generate.

Sebastian Kostantinovič Saumjan, di nazionalità armena, ma nato e vissuto lungamente in Georgia, insegna attualmente all’istituto di lingua russa della facoltà di filologia dell’università di Mosca. Fino al 1960 si è occupato soprattutto di fonologia, e particolarmente nei riguardi della lingua polacca. Al 1962 risalgono, oltre alla traduzione dei testi di Chomsky, due saggi fondamentali per lo sviluppo della linguistica dinamica: Preobrazovanie informacii v processe poznanija i dvuchstupenčataja teorija strukturnoi lingvistiki (La trasformazione dell’informazione nel processo conoscitivo e la teoria bigraduale della linguistica strutturale) e Problemy teoretičeskoi fonologii (Problemi di fonologia teoretica). Nel 1968, in collaborazione con Polina Arkad’evna Soboleva ha pubblicato un’applicazione sistematica del suo metodo linguistico alla lingua russa.

 

La Dimora del Re del Mondo

La Dimora del Re del Mondo

Il Mito della Terra Vuota – Lemuria, Mu, Atlantide – Il Mistero del re del Mondo – Simboli e funzioni del Re del Mondo – Il Centro Supremo nascosto

Autore/i: Verni Piero

Editore: Moizzi Editore

pp. 160, tavv. b/n f.t., Milano

Un’antica leggenda, che nonostante le grandi conquiste scientifiche del mondo moderno non è stata cancellata, afferma che le viscere della Terra sono abitate da Uomini dotati di poteri paranormali e di elevate conoscenze esoteriche si sarebbero nascosti, in epoca remota, nei mondi sotterranei per conservare la Tradizione Primor­diale intatta per il giorno in cui il mondo sarà pronto per un nuovo ciclo cosmico. Nel mondo sotterraneo vivrebbe dunque una vera e propria civiltà di iniziati, una civiltà perfetta e meravigliosa governata da una mitica figura di Re Sacerdote chiamato il Re del Mondo.
Piero Verni, appassionato studioso di antropologia, esoterismo e storia delle religioni, esamina in questo libro, in maniera chiara ed esaudiente, questa affascinante leggenda e i miti ad essa legati: la meravigliosa città di Shambala, l’antica credenza di una terra vuota abitata al suo interno, il rapporto che univa il centro occulto ai continenti scomparsi di Atlantide e di Mu. La dimora del Re del Mondo è dunque un libro di affascinanti e spre­giudicate ipotesi, ma anche basato su solide conoscenze etnologiche. Un ponte gettato tra conoscenza scientìfica e immaginazione creativa nel tentativo di scoprire i più straordinari segreti del nostro sconosciuto e misterioso pianeta.

Studi Medievali

Studi Medievali

Serie terza – Anno XVIII – Fasc. I – Giugno 1977

Autore/i: Autori vari

Editore: Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo

pp. 568, Spoleto

Sommario:

Saluto

S. AVERINCEV, Notion de l’homme et tradition littéraire à Byzance

RICERCHE

G. SCALIA, Gli «archiva» di papa Damaso e le biblioteche di papa Ilaro
A. G. RIGG, Golias and other Pseudonyms
A. I. PINI, Gli estimi cittadini di Bologna dal 1296 al 1329. Un esempio di utilizzazione: il patrimonio fondiario del beccaio Giacomo Casella

RECENSIONI

R. SPRANDEL, Verfassung und Gesellschaft im Mittelalter (G. Tabacco)
E. HÖSCH, Orthodoxie und Häresie im altem Russland (E. Patlagean)
F. GABRIELI, La storiografia arabo-islamica in Italia (A. Borruso)
G. ABATE e G. LUISETTO, Codici e manoscritti della Biblioteca Antoniana (B. Baroffio)
G. POLARA, Ricerche sulla tradizione manoscritta di Publilio Optaziano Porfirio, edizione e traduzione dei Carmina (I. Gualandri)
A. C. SPEARING, Medieval Dream-Poetry (D. Pezzini)
English Mystery Plays, a c. di P. HAPPÉ (G. Colombi)
L’oeuvre de jacques de Baisieux, a c. di P. A. THOMAS (A. Menichetti)
A. DE MANDACH, Naissance et développement de la chanson de geste en Europe (R. M. Ruggieri)
RESTORO d’AREZZO, La composizione del mondo colle sue cascioni, a c. di A. MORINO (G. Tanturli)
D. MERTENS, Jacobus Carthusiensis (R. Hauser)
J. COHEN, Struttura del linguaggio poetico (M. Oldoni)
Dizionario degli istituti di perfezione, diretto da. G. PELLICCIA e G. ROCCA (C. L.)

NOTE

S. CAPRIOLI, Satura Lanx, 8: Notizie preaccursiane. 9: Detti e contraddetti sulle copie, ovvero limiti d’una stemmatica
R. CRESPO, Da Macrobio al «Novellino »
B. MURDOCH, Die Bearbeitungen des Hero-und-Leander-Stoffes. Zur literarischen Ovid-Rezeption im späten Mittelalter
M. GIBSON, The Collected Works of Priscian : the Printed Editions 1470-1859

EDITI ED INEDITI

E. MENESTÒ, Il «Tractatus atilissimus» attribuito a Iacopone da Todi

DISCUSSIONI

W. BERSCHIN, Bildgeschichte
R. FUBINI, Papato e storiografia nel Quattrocento. Storia, biografia e propaganda in un recente studio

REPERTORI E CATALOGHI

Nuove testimonianze di scrittura beneventana: nelle Marche, di A. DE LUCA; a Fabriano, di. C. TRISTANO; a Salerno, di F. TRONCARELLI; a Perugia, di M. RONCETTI e M. PECUGI FOP; alla Biblioteca Laurenziana, di C. TRISTANO
M. BRENNAN , A Bibliography of Publications in the field of Eriugenian Studies, 1800-1975 (con un Vorwort di W. BEIERWALTES)

IN RICORDO

NOTIZIE DEI LIBRI RICEVUTI
A cura di B. Andreolli, G. Balbis, N. Bartolomucci, C. Benedetti, G. Calasso, P. Cammarosano, A. Castagnetti, G. Cavallo, G. Colombi, R. Crespo, M. C. De Matteis, C. Dolcini, M. Doni Garfagnini, B. Faes de Mottoni, P. Foiani, G. C. Garfagnini, M.-C. Gérard-lai, R. Grégoire, A. Grohmann, L. Lazzeri, C. Leonardi, V. Licitra, O. Limone, A. M. Luiselli Fadda, L. Mancinelli, G. Matteini, P. Merci, F. Mezzanotte, M. Miglio, M. Montanari, M. Oldoni, V. Pace, N. G. Palmer, L. Paoletti, S. Patitucci Uggeri, A. Peroni, R. Petri, G. Picasso, A. I. Pini, F. Revelli, R. M. Ruggieri, A. Saccardi, A. Stussi, P. Supino Martini, G. Tabacco, H. Toubert, C. Vasoli.
Si parla di M. Balard, B. Barbiche, O. H. Becker, «Beiträge zur Geschichte Italiens», J.-L.R. Bélanger, M. W. Beresford, «Bernardino predicatore», R. R. Bolgar, H. Boockmann, K. Bosl, H. Braet, J. Brecht, D. Brett-Evans, G. L. Bursil-Hall, W. Calin, M. Capperucci, L. CarassoBulow, P. Classen, F. C. Copleston, H. Costello, J. Davidse, J. Décarreaux, R. Deschaux, C. Di Gerolamo, C.-E. Dufourcq, J. Duft, U. Diirmiiller, F. Dvornik, H. Ebling, W. Eikenberg, B. am Ende, R. Ernst, M. Fanti, Festschrift H. ,Heimpel, H. P. R. finberg, J. Fontaine, T. Fotitch, S. L. Frank, M. P. Gilmore, W. E. Gohlman, M. Gonzalez-Haba, R. Goy, P. Haidu, F. Halkin, W. Helmich, C. B. Hieatt, «Hochschulschriften zur Geschichte und Kultur des Mittelalters», M. P. Hogan, L. Holtz, A. Hoste, H. Jedin, J. N. D. Kelly, H. Kissling, H. Köllner, «La guerre au Moyen Age», L. Laing, K. Langosch, J. Lamer, C. R. de Lecea, J. Leroy, U. G. Leinsle, K. W. Littger, A. Loyen, D. E. Luscombe, E. Mango Tomei, T. Manteuffel, P. Meyvaert, E. Mikkers, W. Montorsi, F. Munari, A.M. Nada Patrone, «Nicolai de Cusa Opera omnia», T. Niederquell, E. Panofsky, «Péguy mis à jour», G. B. Pellegrini, Ill. Peri, Isr. Peri, C. Pierucci, A. Polverari, M. M. Postan, A. C. Quintavalle, J. A. Raftis, S. Rizzo, J. T. Rosenthal, R. M. Ruggieri, B. Ruggiero, M. Sanfilippo, L. Santifaller, H. F. Schaliick, T. Schieffer, R. H. Schmid, R. Schweyen, W. E. L. Smith, E. Solmi, E. Spagnesi, R. Sprandel, F. Stegmùller, J. K. Strayer, L. Sturlese, C. H. Talbot, «Theodor Mayer zum Gedenken», R. Thomas, C. Thouzellier, E. Troeltsch, E. Ukena, H. Ultz, E. de Vitray-Meyerovitch, S. Weiniurter, D. C. West, V. G. Wetterlòf, W. Woesler, G. Zanella. – Seguono brevi segnalazioni bibliografiche.

 

Antichi Segreti di Guarigione Taoista

Antichi Segreti di Guarigione Taoista

Autore/i: D’Annibale Paolo; Greco Flavio; Wong Ming

Editore: Nuova Ipsa Editore

prefazione di Hung Chien-chao, presentazione di Giuseppe Cilia, premessa degli autori.

pp. 144, nn. ill. b/n, Palermo

Antichi segreti di guarigione taoista, antichi perchè risalenti al tempo in cui l’uomo viveva in armonia con se stesso e la Natura; segreti perché tramandati da maestro a discepolo attraverso quella continuità costituita dalla comunione dei cuori; di guarigione, perché aventi lo scopo di renderci integri nello spirito e nel corpo; taoista, perché ispirati agli insegnamenti di coloro che ricercavano a lungo in tutti i campi per conseguire e realizzare quel rapporto armonico con la natura.
Questo libro è una guida sicura per tutti e soprattutto per gli insegnanti di Educazione Fisica, i Fiosioterapisti, i Medici Agopuntori, i Naturopati i quali hanno come scopo comune del loro lavoro di mantenere la salute psicofisica dell’essere umano.

Ming Wong è uno dei pochi medici fortunati. I suoi antenati, di generazione in generazione, erano tutti esperti nelle arti di Tae – Kung, Toy – Na, nelle erboristeria e nell’agopuntura. Sin da tenera età, ha appreso gli insegnamenti dai suoi bisnonni, i quali, avevano superato i cento anni di età. Laureato in medicina, ha viaggiato per tutta la Cina, per scoprire i più autentici medici tradizionali, presso i quali apprendere ogni specie di cura. Inoltre il dottor WONG ha anche una conoscenza molto profonda sulla storia della filosofia taoista; prima di venire in Europa, insegnava l’agopuntura, il Tao – King e il Tai – Ki Quan in Cina e a Hong Kong; è autore di molte pubblicazioni. Egli è uno dei Maestri sopravvissuti della scuola GONG.

Paolo D’Annibale è docente di Educazione Fisica in una scuola media statale di Roma. Si occupa di Yoga dal 1973; inoltre studia medicina Ayrveda, le tecniche di agopuntura, il massaggio Om Zoh Su ed il Tai Ch’i Ch’uan Feng con il Maestro taoista Ming Wong. Si diploma erborista ad Urbino, segue corsi di naturopatia e si diploma Heilpraktiker presso lo Gesundheitsaht di Freiburg. Attualmente è iscritto alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Roma. Insegna Kundalini Yoga e Tai Ch’i Ch’uan presso l’ISEF di Roma.

Flavio Greco si occupa di Yoga taoista e tibetano, massaggio e astrologia tradizionale medica cinese da oltre dodici anni. Ha studiato Yantra Yoga e Astrologia Tibetana con Lama Nambkai Norbu, il fortunato incontro nel 1980 con Ming Wong C. Y. gli ha permesso di approfondire le tecniche della astrologia medica tradizionale cinese On Kiu. Dal 1979 è discepolo di B.S. Rajneesh con il nome di Swami Shantamo.

 

Le Scienze Perdute

Le Scienze Perdute

Le straordinarie scienze antiche che anticiparono le più audaci conquiste della scienza d’oggi – L’evoluzione universale – L’inconoscibile – L’energia bioplasmica – Le due scienze della morte o la sostanza primordiale – La scienza dei tre – L’organismo universo

Autore/i: Plez Ugo

Editore: Casa Editrice Meb

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 324, Torino

Se la medicina cinese, con le ormai innumerevoli dimostrazioni dell’efficacia dell’agopuntura, non si fosse imposta di fatto, trionfando su ogni ingiustificato scetticismo, continueremmo a credere di trovarci di fronte ad una superstizione, come sino a pochi anni fa era scritto in quasi tutti i libri di storia della medicina.
Se i russi non avessero fotografato il “prana” nei loro modernissimi laboratori chiamandolo “energia bioplasmica” continueremmo a credere, quando si parla di esso, di trovarci di fronte ad una teoria mistica dello yoga.
Così come continueremmo a credere che sia impossibile indagare sulla morte con strumenti e ricerche di laboratorio come, ovviamente con altri mezzi, e stato fatto in Thibet e nel Nepal, considerando ancora questo campo un dominio esclusivo dei filosofi. Invece nulla sfugge alla scienza, nemmeno la morte. Gli esperimenti psicobiofisici sinora fatti negli Stati Uniti, in Brasile, in Russia, in Turchia, in Francia e, in misura minore, in altri paesi hanno permesso la rivalutazione di tante antiche dottrine sulla vita, sull’evoluzione, sull’universo, sulla morte e sui fenomeni parapsichici. Per la prima volta queste scienze antiche vengono esposte al pubblico occidentale in termini positivi e con un linguaggio facile e accessibile a tutti.

Antico Patto

Antico Patto

Una estetica teologica – Volume sei di Gloria

Autore/i: Von Balthasar Hans Urs

Editore: Editoriale Jaca Book

prima edizione, traduzione di Michele Fiorillo, Ursicin e Cristina Derungs.

pp. 360, Milano

Gloria è la prima parte della grande esposizione balthasariana della fede cattolica. Prendendo le mosse dagli attributi dell’essere (bello, buono, vero), Balthasar ha trattato in questa prima parte della “bellezza” del mondo e della “gloria” di Dio, nella seconda (Teodrammatica) della libertà finita e infinita e nella terza (Teologica) dell’insieme delle questioni concernenti la verità creata, la verità divina, nonché il loro reciproco rapporto.

La Corrente della Vita

La Corrente della Vita

La psicologia del benessere interiore

Autore/i: Csikszentmihalyi Mihaly

Editore: Edizioni Frassinelli

prefazione dell’autore, traduzione di Adriana Guglielmini.

pp. 378, Milano

«La mia ’scoperta’ era stata che la felicità non è qualcosa che capita. Non è la conseguenza della fortuna o del caso. Non la si può comperare con il danaro o ottenere per forza con il potere. Non dipende dagli eventi esterni ma, invece, da come noi li interpretiamo. La felicità, di fatto, è una condizione che va preparata, coltivata e difesa in prima persona da ognuno di noi. Le persone che imparano a controllare la loro esperienza interiore saranno capaci di determinare la qualità della loro vita, che è la cosa più vicina alla felicità che possiamo raggiungere.
Eppure non possiamo trovare la felicità cercandola deliberatamente. ’Domandati se sei felice’, ha detto J.S. Mill, ’e smetterai di esserlo’. È con il coinvolgimento totale in tutti i particolari della nostra esistenza, sia buoni sia cattivi, che troviamo la felicità, non sforzandoci di cercarla apposta.»

L’Intelligenza dei Delfini

L’Intelligenza dei Delfini

Linguaggio, consuetudini, rapporti emotivi tra cetacei dotati di straordinarie doti

Autore/i: Lilly John C.

Editore: SugarCo Edizioni

traduzione dall’inglese di Werther Mazzali.

pp. 264, ill. b/n, Milano

In questo libro il dottor Lilly dimostra che la struttura psicologica della personalità è la chiave che apre la comunicazione tra le menti di individui appartenenti a specie differenti, come risulta dagli esperimenti condotti dall’Autore insieme ai delfini, sul loro modo di vivere, di rapportarsi e di comunicare. I risultati vanno oltre ogni previsione e pertanto Impongono una revisione seria e scientifica di tutto ciò che si conosce circa Il meccanismo del pensiero umano e quindi delle peculiari modalità di comunicazione tra gli uomini. Noi tutti non possiamo sottrarci ad interrogativi di questo tipo: l’«Homo sapiens» è l’animale superiore per eccellenza? Possono gli uomini comunicare con altre specie? SI può comunicare con una specie qualsiasi? Come possiamo accertare la presenza di un cervello che per dimensioni e capacità è veramente paragonabile a quello umano? «Per esperienza personale so che è possibile stabilire un reciproco rapporto amichevole con i cetacei minori; Il delfino “a naso di bottiglia” In particolare è un animale in grado di vocalizzare entro I limiti e I parametri usati dall’uomo. […] Questi animali, sia sull’acqua che nell’aria, emettono fischi, suoni simili al Cigolio di una porta, strilli. grugniti, suoni simili a quelli provocati da una persona che vuole schiarirsi la voce», sostiene Lilly. La prospettiva intelligente allora non è che una sola: conoscere e far conoscere Il mondo animale per svelare neU’uomo le grandi capacità potenziali ancora largamente Inespresse.

25 Racconti del Terrore

25 Racconti del Terrore

Vietati alla TV

Autore/i: Autori vari

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prefazione e cura di Alfred Hitchcock.

pp. 480, Milano

Dalla prefazione di Alfred Hitchcock:
«Buona sera, signori e signore, è Alfred Hitchcock che vi parla.
lo sono, probabilmente, il più invadente dei registi televisivi: e questo mi ha guastato. Non concepisco che si possa presentare un racconto al pubblico senza aggiungervi un mio commento personale. L’editore di questo libro, molto più avveduto dei dirigenti della televisione, ha limitato la mia invadenza a questa succinta prefazione.
Prima di tutto, sarà assolutamente necessario che io avverta che questi racconti non verranno disseminati di avvisi pubblicitari. Ve li potrete godere stando rivolti ad una qualunque delle pareti della vostra stanza o anche fuori di casa, se vi garba. Inoltre, li potrete leggere in qualsiasi momento, e se nel leggerli impiegherete più di mezz’ora per ciascuno, nessuno vi darà una multa. Naturalmente, l’informazione è data ad esclusivo beneficio di coloro che avessero memoria cosi corta e apparecchi televisivi cosi perfetti da aver dimenticato qualcuna delle libertà concesse ad un lettore.
Un’antologia di racconti, come un soufflé, rispecchia i gusti della persona che ne ha scelto e mescolato gli ingredienti. Vuol dire molto, per esempio, che vi si metta cipolla e aglio o che vi si aggiunga dell’arsenico. Dubito che possiate trovare aglio o cipolla in questo volume, ma d’arsenico certamente un po’ ce n’è. Spero che piaccia anche a voi.[…]»

Psicosintesi

Psicosintesi

Per l’armonia della vita

Autore/i: Assagioli Roberto

Editore: Edizioni Mediterranee

edizione riveduta e aggiornata, introduzione di William Mackenzie

pp. 184, Roma

La psicosintesi può essere considerata come una derivazione e uno sviluppo della psicoanalisi, pur essendo, sotto vari aspetti, molto diversa da questa. Nata come metodo di cura dei disturbi neuro-psichici, ha poi esteso le sue applicazioni al campo educativo, nella famiglia e nella scuola, ed a quello dell’auto-educazione o dello sviluppo psico-spirituale. In seguito, è stata usata per contribuire alla soluzione dei problemi riguardanti rapporti interpersonali e sociali. Dal punto di vista scientifico, la psicosintesi si è sviluppata quale una concezione integrale e dinamica dell’essere umano, come una psicologia « a tre dimensioni », che include non solo la personalità cosciente, ma anche i suoi aspetti inconsci, tanto in profondità (inconscio inferiore) quanto in altezza (supercosciente e Sé spirituale). La psicosintesi costituisce oggi un vasto movimento di pensiero e di applicazioni. Questo libro ne tratta i principali indirizzi, esaminando i problemi vitali ed esistenziali dell’essere umano: che cosa o chi è l’uomo, la coscienza e l’inconscio; la psicologia della donna, la sessualità e l’amore; i conflitti psichici; l’aggressività; le potenzialità latenti nell’animo umano e la loro attivazione, e numerosi altri argomenti.

Roberto Assagioli, nato a Venezia il 27 febbraio 1888, è morto a Capolona il 23 agosto del 1974 nella sua residenza estiva in provincia di Arezzo. Laureatosi in medicina all’Università di Firenze nel 1910, presentando una tesi sulla psicoanaìisi che aveva preparato all’Ospedale Psichiatrico Burghòlzli di Zurigo, successivamente si specializzò in psichiatria e si dedicò alla pratica della psicoterapia usando vari metodi e sviluppando, poi, un suo metodo integrale: la psicosintesi. Nel 1926 fondò a Roma l’Istituto di Psicosintesi, che dopo la guerra fu trasferito a Firenze. Fin dal 1905 aveva cominciato a pubblicare articoli in varie riviste e particolarmente in Psiche, da lui fondata nel 1911. I suoi scritti, pubblicati in otto lingue, ammontano a più di trecento. Ha tenuto numerose conferenze in vari paesi europei e negli Stati Uniti d’America ove promosse la creazione della ’Psychosynthesis Research Foundation’ con sede a New York. Altri Istituti e Centri nei quali viene insegnata la psicosintesi esistono negli Stati Uniti, Argentina, Francia, Svizzera, India e Grecia.

 

Il Cervello nelle Mani

Il Cervello nelle Mani

La neurobiologia dalla cellula al robot

Autore/i: Angeletti Sergio

Editore: Longanesi & C.

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 160, Milano

Il cervello può essere compreso nei suoi molteplici aspetti soltanto attraverso gli sforzi congiunti di discipline diverse. Partendo da questa convinzione, la neurobiologia teoretica, avvalendosi del concorso di fisici e matematici, ingegneri e informatici, cibernetici ed esperti di comunicazione, è riuscita ad approfondire il rapporto tra il cervello e le mani, uno dei cardini dell’evoluzione umana. Dalla creazione dei primi utensili all’uso delle dita sui tasti del computer, fino ad accedere alla “realtà virtuale”, questo saggio guida il lettore in un mondo affascinante, risalendo alle radici dell’essere e del comunicare.

L’ Idea Imperiale di Roma

L’ Idea Imperiale di Roma

Nella tradizione del medioevo

Autore/i: Dupré Theseider Eugenio

Editore: Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

prima edizione, introduzione dell’autore.

pp. 354, tavv. b/n f.t., Milano

Bel libro di Eugenio Duprè Theseider, che, per quanto privo di note puntuali, comprende nelle pagine finali alcune dense Note critiche, che fornivano una chiave di lettura dell’opera e preziose indicazioni metodologiche. Monumentale affresco sulla storia di Roma, dal senatorato di Brancaleone degli Andalò (1252) al ritorno dei papi a Roma dopo l’intermezzo avignonese (1377), appare in buona parte ancora valido, nonostante il progressivo dilatarsi, soprattutto a partire dagli anni ’70, degli studi sulla città eterna e sulle sue dinamiche politico-istituzionali, sociali, economiche e culturali, e le correzioni apportate da studi recenti su punti specifici, sulla base di una più ampia documentazione emersa grazie a sistematiche esplorazioni archivistiche. La stagione storiografica in cui apparve l’opera del Duprè (che aveva già pubblicato, rispettivamente nel 1939 e nel 1942, due volumi su I papi d’Avignone e la questione romana e su L’idea imperiale nel Medioevo) era caratterizzata dal prevalere di problematiche di storia universale, per cui emergeva in primo piano la questione dei rapporti tra Papato ed Impero e dell’«imperialità» di Roma. Ciononostante, il Duprè avvertiva già l’esigenza di non trascurare l’analisi delle dinamiche interne alla città di Roma ed del progressivo definirsi, tra Brancaleone e Cola di Rienzo, di una coscienza cittadina, che in età rinascimentale apparirà ormai come un ricordo del passato. Se grazie agli studi degli ultimi decenni (che hanno potuto sfruttare nuove fonti notarili e sviluppare una comparazione con l’evoluzione politico-sociale delle città dell’Italia comunale) conosciamo ora assai meglio le articolazioni interne della società romana, in precedenza rimaste un po’ in secondo piano per il prevalere di uno sguardo storiografico incentrato sulla Roma papale, la monumentale opera del Duprè, attento a non trascurare nessuna delle due dimensioni (universale e locale) della storia di Roma, rimane insuperata tanto per la sua mirabile capacità di sintesi quanto per quella vena narrativa che ne rende assai piacevole la lettura. Un libro, quindi, che può essere riletto con profitto per guardare alla storia di Roma in una prospettiva di lunga durata e di ampio respiro, evitando il duplice rischio di una dicotomia tra storia urbana e storia del papato e di una storiografia tutta concentrata sul «frammento» ed incapace di larghe sintesi.

Visualizza indice

Introduzione – Parte I. Il Comune romano fra papa e imperatore – I. La rinascita del diritto romano e della idea imperiale di Roma – II. La rivoluzione del 1144 – III. L’urto fra il Barbarossa e Roma. Fine della repubblica del 1144. Gli inizi di Federico II – IV. Roma nel programma imperiale di Federico II – V. Brancaleone degli Andalò e Manfredi – VI. Le incoronazioni di Enrico VII e di Lodovico il Bavaro.
Decisione di Rhens – VII. Il dibattito sulla Lex de Imperio – Parte II. Cola di Rienzo – I. Il « buono stato » – II. La « sinoda romana ». L’impero di nazione italiana – III. Epilogo – Bibliografia.

La Dittatura del Capitalismo

La Dittatura del Capitalismo

Dove ci porteranno il liberalismo selvaggio e gli eccessi della globalizzazione

Autore/i: Luttwak Edward N.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Andrea Mazza.

pp. 330, Milano

Globalizzazione, deregulation, privatizzazioni e rapide evoluzioni informatiche hanno generato un’accelerazione del capitalismo moderno che ha portato a drammatiche conseguenze. La ristretta élite dei vincenti, ossia gli architetti del cambiamento economico-strutturale in atto, è destinata a divenire sempre più ricca, mentre i più fortunati tra i perdenti si troveranno a fare i conti con retribuzioni stagnanti e gli altri finiranno per occupare le mansioni tradizionalmente riservate al sottoproletariato, lavorando di più e a paghe inferiori.
In questa situazione di insicurezza socioeconomica, una maggioranza sempre più spaventata riversa la sua rabbia e il suo risentimento nel desiderio di punire, limitare e proibire, con la richiesta di leggi sempre più restrittive e con l’organizzazione di campagne contro il fumo, l’alcol, la droga, la pornografia e il sesso.
Ciononostante, dalla Gran Bretagna all’Argentina, dalla Finlandia alla Nuova Zelanda, in tutto il mondo cresce il numero dei paesi che abbandonano il capitalismo «controllato», instaurato dopo la Seconda guerra mondiale, per importare il «turbocapitalismo» affermatosi negli Stati Uniti sul finire degli anni Settanta, senza però avvalersi delle due grandi forze che in America ne tengono a freno l’enorme potere e la pervasività «totalitaria» su ogni aspetto della società: il sistema giuridico (dall’antitrust alla lotta all’evasione) e la tradizione calvinista coni suoi riflessi sociali, in termini di ammirazione per i ricchi e mancanza di senso di rivalsa se non verso se stessi.
La dittatura del capitalismo si inserisce nel dibattito in corso sul futuro del capitalismo (reso particolarmente pressante dalla grave crisi che ha colpito le cosiddette tigri asiatiche e la Russia), riconoscendo le ricadute positive del turbocapitalismo ma nello stesso tempo sottolineando l’elevato prezzo da pagare e la necessità di superare quel modello economico.

Edward N. Luttwak (1942) è un noto esperto di strategia e politica internazionale. Specializzato in problemi militari, ha esteso l’applicazione della strategia ai fenomeni economici e alle problematiche sociali. Fra le sue opere ricordiamo: Strategia del colpo di Stato (Rizzoli 1983), La grande strategia dell’Unione Sovietica (Rizzoli 1984), Il Pentagono e l’arte della guerra (Rizzoli 1986), La grande strategia dell’impero romano (Rizzoli 1991), C’era una volta il sogno americano (Rizzoli 1994) e, con Susanna Creperio Verratti, Che cos’è davvero la democrazia (Mondadori 1996). E senior fellow presso il Centro di studi strategici e internazionali di Washington DC.

Il Kamasutra Illustrato

Il Kamasutra Illustrato

Ananga Ranga – Il Giardino Profumato

Autore/i: Autori vari

Editore: Gremese Editore

traduzione di Virginia Teodori.

pp. 156, interamente illustrato con un ricchissimo apparato di tavole a colori, Roma

Di origine diversa – indiani i primi due, arabo il terzo – e parimenti diversificati nelle intenzioni come nel linguaggio, i testi raccolti in questo volume sono posti sotto il comune denominatore dell’amore e della sessualità e rappresentano forse quanto di meglio la letteratura orientale abbia dedicato all’argomento.
Frutto di una cultura e di una tradizione tanto diverse dalle nostre, queste opere trascendono la loro pur preponderante caratteristica di letteratura erotica per costituire un’illuminante testimonianza di valori culturali e civili, e di società, filosofie e modi di vita molto lontani da quelli occidentali.
Del KAMASUTRA – certamente il più celebre e diffuso trattato di arte amatoria mai pubblicato – è stata qui privilegiata la parte che contiene l’essenza stessa del testo, e cioè la piena, completa fruizione della sessualità (kama), considerata dagli indiani uno dei tre fini dell’esistenza dell’uomo, accanto al dovere religioso e morale e alle attività della vita pratica.
Sostanzialmente simili le motivazioni dell’ARANGA-RANGA, originariamente concepito come un vero e proprio manuale per la felicità coniugale, per la conoscenza da parte della coppia di tutte le possibili tecniche erotiche, strettamente codificate e spinte sino alla soglia di un’autentica “sapienza del corpo”, intesa come condizione indispensabile per la buona riuscita del matrimonio.
Il terzo testo, IL GIARDINO PROFUMATO, che proviene dalla cultura araba dell’Africa del Nord, può invece essere considerato come un vero e proprio testo erotico, di cui ha la poesia e, a tratti, l’esuberanza” che forse difetta ai più “tecnici” manuali moderni di ars amandi. Scritta non più per coppie di amanti (come il Kamasutra) o sposi (come l’Aranga-Ranga), ma destinata ai soli uomini, l’opera dello sceicco Nefzawi certamente non sfigura se paragonata ai migliori esempi di letteratura erotica di cui è ricca anche la cultura occidentale.
Basati sulle edizioni inglesi curate nell’Ottocento da Sir Richard Burton – scrittore, esploratore e awenturiero britannico che praticamente li rivelò all’Occidente con le sue celeberrime traduzioni – questi testi vengono qui offerti al lettore italiano arricchiti da una cornice iconografica di particolare rilievo, costituita da raffinate, preziose miniature antiche, decorazioni templari, intagli e avori provenienti dalle più importanti collezioni internazionali.

Preistoria del Potere

Preistoria del Potere

Il fiume dispotico e la pioggia democratica

Autore/i: Pasquarelli Gianni

Editore: Rusconi

prefazione di Gianni Granzotto.

pp. 196, Milano

Chi legge questo libro non deve soffrire di vertigini. Preso per mano dall’autore, si troverà condotto sull’orlo di un precipizio di così immensa, sconfinata profondità da restarne sbigottito. E sarà invitato a sporgersi su di esso, a guardarvi dentro. Dovrà farsi forza per non cedere alla voragine. Ma ne resterà affascinato: da non staccarsene più.
Di che abisso dunque si tratta? Lo dice il titolo del libro, con il segnale di rotta verso la preistoria. Stiamo davanti al baratro di decine di migliaia di anni che furono vissuti prima di noi, alla ricerca delle tracce di questa vita. Essa si è svolta al di là d’ogni memoria d’uomo, ma“pur sempre nell’arco dell’esistenza del genere umano, cui apparteniamo; quindi della vita di uomini come noi, che come noi amarono, soffrirono, sperarono, provarono il timore e l’ardimento, la gioia e il dolore. Possiamo esplorare questo abisso del passato?
Gianni Pasquarelli con il suo libro dice di sì, e ci indica come. Va alla scoperta della preistoria tuffandosi nel tempo allo stesso modo di un esploratore che si inoltra nello spazio. È un’avventura, alla quale partecipiamo. E poichè si tratta dell’uomo è una “nostra avventura”, siamo noi stessi gli esploratori e gli esplorati…!
Seguendo il discorso di Pasquarelli – un discorso appassionato e oggettivo, ricco di fantasia e di realtà, com’è l’impasto della vita in ogni tempo lontano e vicino – gli uomini del paleolitico erano, in sostanza, felici.
Più felici di noi. Non è vero, sostiene Pasquarelli, che la loro vita fosse «brutta, bestiale e breve» come la descrive Hobbes. Breve sì, calcolata con tutto ciò che comporta anche di positivo la grande sferza della selezione naturale. Ma non animalesca, non brutta, non afflitta né triste. Nell’uomo paleolitico Pasquarelli vede piuttosto il buon selvaggio che il bestione. La vita dell’uomo, dopo che uomo è diventato, non può più essere disumana… Non tutto, naturalmente, era soffuso di felicità. Si dovevano sempre superare lotte, rischi, avventure e sventure. Non si viveva in paradiso. Ma l’esistenza aveva confini più naturali, e dimensioni più umane di quel che divenne dopo d’allora. Si lavorava meno: una ventina d’ore la settimana, spese nella caccia e nella preparazione degli attrezzi.
C’era più tempo libero. Lo si consumava in lunghe conversazioni, storie leggendarie, racconti… Non c’era il potere. Non era necessario, poiché se si è in pochi si può vivere senza potere mentre non si può prescinderne se si è in molti. Nell’età paleolitica non c’era uno stato, non c’era una classe dominante essendo tutti appartenenti alla medesima classe. Non c’era schiavitù. Tutto questo non poneva nemmeno il problema della scelta della libertà: il mondo di quell’evo lontano non poteva essere diverso da quello che era. Ci sentiamo di invidiarlo? Nel fondo del nostro animo forse sì. Ma non vorremmo, non vorremmo mai che anche per noi la risposta fosse identica: che il mondo del nostro evo, il mondo in cui viviamo, non possa essere diverso da quello che è. La lezione del libro di Pasquarelli, con la sua immagine del fiume dispotico e della pioggia democratica, è tutta qui, nella logica di centomila anni di vita dell’uomo. (Dalla Prefazione di Gianni Granzotto)

Gianni Pasquarelli, nato a Gualdo Tadino nel 1928, ha scritto per giornali e periodici. Dopo aver commentato per alcuni anni alla TV gli avvenimenti economici e sindacali, ha diretto il quotidiano «Il Popolo» ed è stato vice direttore generale della Rai. Attualmente dirige un’azienda del settore pubblico. Ha scritto: Che cos’è questo denaro? (1972); con Germano Palmieri, L’abc dell’economista pratico (1974); Catechismo economico (1975); C’è il capitalismo in Italia? (1979).

L’Italia nell’Alto Medioevo

L’Italia nell’Alto Medioevo

Società e Costume – Panorama di storia sociale e tecnologia

Autore/i: Barni Gianluigi; Fasoli Gina

Editore: Utet

cura di Mario Attilio Levi.

pp. VII-800, illustrato con un ricco apparato fotografico b/n, Torino

La formula della nuova collezione propone lo studio e la conoscenza del modo di vivere civile e sociale delle passate generazioni, secondo una delle maggiori istanze della cultura contemporanea che aspira all’integrazione del «quotidiano» in una più approfondita visione storica.
I singoli volumi monografici, pur essendo presentati piacevolmente per le esigenze di curiosità e di informazione di un vasto pubblico, forniscono fatti documentati e concreti, indispensabili anche ai più severi studi degli specialisti.

Volume primo: La Grecia antica di M. A. Levi
Volume secondo: Roma antica di M. A. Levi
Volume terzo: L’Italia nell’alto Medioevo di G. L. Barni e G. Fasoli
Volume quarto: L’Italia nell’età comunale di A. Viscardi e G. L. Barni
Volume quinto: L’Italia nel Rinascimento di F. Cognasso
Volume sesto: L’Italia nel Seicento e nel Settecento di F. Valsecchi
Volume settimo: L’Italia nell’Ottocento di O. Barié

 

Religione Delfica

Religione Delfica

Autore/i: Lanzani Carolina

Editore: Fratelli Melita Editori

prefazione dell’autrice.

pp. 212, Genova

“L’associazione del fattore religioso al fattore politico, nella storia dell’antichità Greco-Romana, appartiene ad un ordine di studi, da noi lungamente coltivati, che ci hanno indotti ad introdurre e ad adottare, anche in corsi accademici, la espressione di Religione Politica, come denominazione di una speciale disciplina storica. Scopo del presente volume è offrire una larga sintesi della Religione Politica nel mondo Greco-Romano, in funzione di uno dei suoi centri più vitali: l’Oracolo Delfico.
A tutti è nota r importanza che gli studi Delfici presentano sotto l’aspetto archeologico ed epigrafico e come essi vadano acquistando sempre maggiore incremento e, per così dire, carattere di attualità. Insigni epigrafisti quali il Daux, la cui opera abbiamo occasione di citare nel corso della nostra trattazione, non mancano di segnalare agli studiosi la opportunità di ricostruire la storia di Delfo; sotto questo aspetto, se non ci inganniamo, la c Religione Politica. ha specialmente motivo di prendere la parola.
Crediamo necessario avvertire che l’opera nostra, pur esponendo conclusioni, dedotte dagli studi compiuti e dal vasto materiale esplorato, a cui si collega la presentazione di vari problemi e la indicazione di possibili sviluppi della materia trattata, è necessariamente opera di carattere generale, e perciò anche di introduzione e preparazione a speciali ricerche. In questo senso e sotto questo aspetto, le conviene pure il titolo di «Prolegomeni» in quanto anche potranno ad essa far seguito altri volumi, ove la materia trovi il suo svolgimento particolarmente analitico.[…]”

Piombo e Tenerezza

Piombo e Tenerezza

Sette settimane in Colombia, cavalcando il caso e le coincidenze

Autore/i: Baldoni Enzo G.

Editore: Il Saggiatore

introduzione di Giacomo Papi.

pp. 192, Milano

Nell’estate 2001 Enzo Baldoni è in Colombia per la prima volta. Il progetto è quello di intervistare il capo dei capi, il leggendario Tirofijo: il guerrigliero delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane).
Nel suo viaggio il reporter incontra cantanti d’opera, femminielli e tossicodipendenti, conosce guerrigliere e comandanti, contadini e tassisti, descrive, appunta, fotografa, senza mai abbandonare quello sguardo divertito, curioso e partecipe che rende così speciali i suoi reportage.
Sette settimane affollate di incontri indimenticabili e grandi avventure, di tragedie e risate, di sequestri e combattenti.
C’è la Bogotà degli ultimi, dei quartieri dove la polizia ha terrore di entrare, quella degli attori di teatro e dei magistrati, e c’è il Caguàn delle Farc, dei cocaleros e dei contadini.
Baldoni racconta non soltanto le ingiustizie di un paese imprigionato da quarant’anni di guerra civile, ma anche le motivazioni che lo hanno spinto a descrivere la vita e la morte nei luoghi del mondo dove sono più violente, improvvise e quotidiane. Il diario divertente e insieme drammatico di uno straordinario scrittore. L’ultima parola, l’ultima risata, l’ultima puntualizzazione di Enzo Baldoni su Enzo Baldoni.

Enzo G. Baldoni nasce nel 1948 a Città di Castello, Perugia. Si diploma in agraria, ma nella vita fa tutt’altro. Nel 1980 fonda l’agenzia pubblicitaria Le balene colpiscono ancora. Traduce la striscia Doonesbury di Garry Trudeau. Ogni estate parte. Nel 2004 è in Iraq dove organizza due missioni umanitarie a Najaf. Viene rapito con l’amico Ghareeb, con il quale trascorre i giorni di prigionia. La notte del 26 agosto arriva in Italia la notizia della sua morte.

 

Guida alla Scienza per (quasi) Tutti

Guida alla Scienza per (quasi) Tutti

Autore/i: Gribbin John

Editore: Longanesi & C.

traduzione di Libero Sosio.

pp. 344, Milano

Questo libro, che spazia dalla fisica delle particelle alla chimica, alla storia geologica della Terra e alla evoluzione della vita sul nostro pianeta, all’esplorazione del sistema solare e alla vita delle stelle, per avventurarsi infine negli orizzonti sconfinati della cosmologia, introduce ai risultati più profondi e stimolanti della ricerca scientifica. L’autore traccia un panorama generale della scienza moderna, spiegando senza tecnicismi anche i concetti più complessi e presentando le nozioni più importanti delle varie scienze in maniera originale, con esempi che aiutano a capire meglio ciò di cui si parla.