Terapia Orientale della Respirazione
Teoria – Pratica – Metodi – Esercizi
Autore/i: Nakamura Takashi
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione dell’autore, traduzione di Roberta Rambelli.
pp. 176, nn. ill. e foto in b/n, Roma
Per molti secoli le sette religiose segrete buddhiste e zen hanno praticato particolari metodi di respirazione che si dice permettessero di ottenere l’eterna giovinezza e l’immortalità. In questi anni si è iniziato lo studio sistematico e scientifico di tali tecniche, e ne è stato tratto, dopo numerose prove cliniche, un sistema terapeutico di provata efficacia per il mantenimento della salute fisica e mentale, basato appunto sull’antica tradizione respiratoria orientale. Grazie a queste tecniche, che comprendono una respirazione consapevole e il rilassamento di muscoli e nervi, viene raggiunta una maggiore resistenza alle malattie, ed una spinta decisiva verso la guarigione nel caso di disturbi già esistenti. Contemporaneamente, la mente trae grande giovamento dagli esercizi, che ne sviluppano le doti e la rendono più efficiente ed equilibrata. Questa introduzione alla terapia respiratoria orientale ne tratta dettagliatamente le basi scientifiche e spiega l’influenza della respirazione sulla psiche e sugli apparati digestivo, circolatorio e nervoso. Dopo aver esposto gli scopi e i punti principali della terapia, l’autore descrive dettagliatamente le posizioni di base, gli esercizi preparatori e un’ampia serie di tecniche di difficoltà graduale che, grazie alle numerose fotografie, possono essere direttamente apprese e praticate dal lettore. Completano il volume alcune serie di esercizi specificamente indirizzati a consolidare i risultati ottenuti e a progredire nella pratica, nonché una parte dedicata al massaggio e allo Shiatsu, utili a coadiuvare la terapia respiratoria.
Takashi Nakamura nato nel 1938, si è laureato nel 1962 in Sociologia alla Meiji Gakuin University e ha ricevuto il Dottorato in Scienze Umane dalla Kornazawa University nel 1973. Attualmente è membro della Japan Association of Psychology, della Japan Association of Applied Psychology e della Japan Association of Clinical Psychology.È professore di Psicologia Clinica all’Otanì Gakuen Women’s College e dirigel’Istituto di Ricerca per i Problemi dell’Infanzia e l’Istituto di Ricerca di RespirazioneOrientale.
Alla Scoperta di Sé con l’Aikido
Come vivere la propria intuizione e procedere lungo il sentiero dell’illuminazione
Autore/i: Wrobel Stan
Editore: Hermes Edizioni
traduzione dall’inglese di Pasquale Faccia.
pp. 120, Roma
L’Aikido è un’arte marziale che risolve il conflitto tra movimenti armonici e minimo sforzo fisico. Alla scoperta di sé con l’Aikido porta numerosi insegnamenti fuori del dojo (la sala dove si pratica l’Aikido) applicandoli alle attività quotidiane, insegnando al lettore a servirsene come strumenti per vivere in modo più intuitivo e a procedere lungo il sentiero dell’illuminazione spirituale. I libri finora pubblicati sull’Aikido spiegano come centrarsi, armonizzarsi, risolvere i conflitti e usare l’energia interna: questo è il primo testo che presenta invece delle lezioni finalizzate alla sperimentazione sensoriale di questi concetti, vissuti nel momento presente. Quando il praticante riuscirà a cogliere con immediatezza gli aspetti fisici dei principi dell’Aikido, potrà cominciare a percepire in modo nuovo se stesso e il mondo.
Stan Wrobel ha studiato Aikido per venti anni e ha il 3° dan cintura nera. Tra i suoi interessi il processo dell’apprendimento nell’essere umano e le funzioni connesse al movimento. Dopo il Dottorato al MIT (Massachusetts Institute of Technology) Wrobel ha lavorato come ricercatore e tecnico nelle industrie chimiche e biomediche. Oggi è un consulente chimico.
Vichinghi
Viaggi, guerre e cultura dei marinai dei ghiacci
Autore/i: Logan F. Donald
Editore: Edizione Mondolibri
prefazioni dell’autore, traduzione di Giulia Guastalla.
pp. 320, ill. b/n, Milano
Draghi o serpenti sarebbero comparsi sul mare all’orizzonte: gli europei che nel nono secolo vivevano lungo un qualsiasi litorale condividevano un incubo. Non mostri marini, ma le prue scolpite nel legno di navi a remi, i fianchi protetti da file di scudi, cariche di feroci marinai guerrieri. Erano i Vichinghi. Quei giganti biondi venuti dall’estremo nord del continente, che roteavano spade e asce come fossero fuscelli, sarebbero saltati a riva, avrebbero issato le navi sulla spiaggia e sarebbero corsi, urlando, a seminare morte, orrore e distruzione senza risparmiare nulla e nessuno. Ma erano davvero solo un popolo di selvaggi assetati di sangue? Donald Logan sostiene che questa visione del contributo dei popoli scandinavi alla nascita dell’Europa sia parziale e prevenuta. La sua è una storia alternativa dei due secoli in cui i Norvegesi colonizzarono l’Irlanda e l’Islanda, i Danesi l’Inghilterra e mezza Francia e gli Svedesi quasi tutta la Russia. Ecco un libro, insomma, scritto “dalla parte dei Vichinghi”, in cui le più recenti ricerche archeologiche sono portate a testimonianza della ricchezza culturale e della sensibilità di quel popolo di marinai dei ghiacci.
F. Donald Logan insegna storia all’Emmanuel College di Boston, nel Massachussets, E autore di un saggio sull’inquisizione nell’Inghilterra medievale e di articoli su svariati altri soggetti.
Questo suo saggio ha avuto un grande successo e molte riedizioni.
Tecnocrazia e Politica
Autore/i: Meynaud Jean
Editore: Cappelli Editore
introduzione di Franco Ferrarotti, traduzione di Maria Teresa Bellinzier.
pp. 192, Rocca San Casciano
Noi oggi assistiamo alla penetrazione nell’analisi sociale di una larga schiera di nozioni: società opulenta, neocapitalismo, americanizzazione dei ceti operai, depoliticizzazione, fine delle ideologie. Rifacendoci però alle fonti, spesso si constata la fragilità di alcuni di questi concetti, la cui utilizzazione risulta più opportuna nella polemica politica che non nella ricerca scientifica. Ma un punto resta fermo in questo panorama: esso è rappresentato dalla funzione, dal ruolo, dalla capacità che ogni classe dirigente possiede nel mettere in moto la società, di cui è espressione e sintesi.
Ma qual’è l’origine e lo sviluppo di questa classe dirigente? Si identifica essa in modo globale con i ceti politici, con i quadri dei partiti o non piuttosto i tecnici si sono costituiti in classe politica, cercando di determinare le scelte di una società?
Di ciò parla in questo saggio Jean Meynaud, professore all’Università di Losanna, di cui avevamo pubblicato – sempre nella Universale Cappelli – un fortunato saggio dal titolo: «Destino delle Ideologie».
Riprendendo ora la brillante analisi colà avviata, il Meynaud giunge ad analizzare le linee fondamentali del binomio tecnocrazia-politica o meglio a studiare dove finisce la realtà e dove comincia il mito della tecnocrazia.
Agile e moderna di concezione, l’Universale Cappelli giunge tempestiva sui temi che maggiormente negli ultimi anni hanno investito l’interesse di estesissimi settori di pubblico: dal dibattito dei problemi economici, al jazz, allo sport, alla medicina, alla fisica nucleare. E quel che più conta vi giunge con materiale di prima mano, appositamente elaborato o tradotto: cosicché la collana rappresenta a tutti gli effetti un contributo originale e nuovo alla informazione e al dibattito delle idee.
Nell’esatta equidistanza tra il fine divulgativo e la precisione scientifica sta la dimensione coraggiosa e generosa che fa di questa collana una delle più complete rassegne di cultura moderna.
Scrittori in Cina
Ventitrè testimonianze autobiografiche
Autore/i: Autori vari
Editore: Manifestolibri
a cura di Giuliano Bertuccioli, Helmut Martin e Federico Masini.
pp. 240, Roma
Chi sono i letterati della Cina moderna? Cosa ha significato per loro l’impegno della scrittura in un paese che ha vissuto l’oppressione straniera, la guerra civile e violente lotte politiche? Ventitrè tra i maggiori scrittori cinesi di questo secolo rispondono a questi interrogativi con i racconti, le interviste e le testimonianze pubblicate in questa antologia. Ci raccontano la loro vocazione e il loro mestiere.
Giuliano Bertuccioli (1923) insegna lingua e letteratura cinese all’Università di Roma “La Sapienza”. Diplomatico in Estremo oriente dal 1946 al 1981, è autore di una Storia della letteratura cinese, II ed., Milano, 1968.
Helmut Martin (1940) insegna lingua e letteratura cinese all’Università di Bochum. Ha pubblicato numerosi volumi tra cui, in italiano, Mao inedito 1949 – 1971, Roma 1975.
Federico Masini (1960) è stato borsista in Cina e interprete dell’Ambasciata d’Italia a Pechino. Nel 1990 è stato insignito del “Premio Nazionale per la Traduzione” del Ministero per i Beni Culturali e nel 1992 ha conseguito il dottorato in orientalistica.
Presentazione
Giuliano Bertuccioli
Il silenzio forzato o le incertezze dell’esilio
Helmut Martin
I PRECURSORI DEL PERIODO REPUBBLICANO
Il risveglio dall’incoscienza
Lu Xun
Decadenza di una famiglia di proprietari terrieri
Ba Jin
Guerra civile a Shanghai
Mao Dun
La società dei lettori
Shen Congwen
Un poeta nell’esilio
Ai Qing
La mia carriera di scrittrice
Ding Ling
Giovent๠a Tokyo
Yu Dafu
SCRITTORI DEGLI ANNI ’80
Il riso enigmatico della malattia
Wang Ruowang
Silenzio nella tempesta
Feng Jicai
Le confessioni di una donna che era stata di sinistra
Dai Houying
Una supplica per la fine della censura
Wu Zuguang
Dell’amore cinese per la letteratura
Bai Hua
Dell’odio bestiale contro la letteratura
Wang Meng
Pietanze dopo la carestia
Lu Wenfu
Ritorno al mondo
Zhang Xianliang
SCUOLE E TENDENZE
La ricerca delle radici
Han Shaogong
La vita cambia anche sulle colline dello Shangzhou
Jia Pingwa
La prima metà della mia vita
Zhong Acheng
Uno studio sulla perseveranza
Zhang Jie
La funzione delle sirene d’allarme
Liu Binyan
L’opera di Pechino e la prosa moderna
Wang Zengqi
Evasione ’made in China’
Jin Yong
La ferita di Tiananmen
Zhang Xinxin
GLOSSARIO
INDICE DEI NOMI E DELLE OPERE
Vedute sul Mondo Reale
Gurdjieff parla ai suoi allievi
Autore/i: Gurdjieff Georges Ivanovič
Editore: L’Ottava Edizioni
traduzione di Igor Legati.
pp. 272, Milano
Gli appunti raccolti nella presente opera si riferiscono ad alcune di quelle riunioni che si tenevano quasi ogni sera attorno a Gurdjieff, in qualunque circostanza egli si trovasse. Senza pretendere di presentare una sintesi delle sue idee, questi appunti, per quanto incompleti, sono stati riconosciuti da coloro che avevano assistito alle riunioni, come il più possibile fedeli alla parola del loro maestro. Questa parola, malgrado l’apparente semplicità, aveva sempre la virtù di risvegliare chi l’ascoltava all’essenziale.
Lo Yoga
Immortalità e Libertà
Autore/i: Eliade Mircea
Editore: Rizzoli
premessa dell’autore, a cura di Furio Jesi, traduzione di Giorgio Pagliaro.
pp. 432, Milano
Simbolo e summa, quasi, di una cultura radicalmente diversa da quella europeo-occidentale, lo Yoga è divenuto uno dei miti della nostra epoca, punto di fuga verso una riacquisizione di valori spirituali che paiono dimenticati da una civiltà, come la nostra, pragmatica e tecnologica.
Quanto poi ci sia di dilettantistico, o di velleitario, nella pretesa assunzione occidentale di una pratica filosofica che ha radici per noi tutto sommato insondabili, è tutto da verificare. Quel che è certo è che il problema va affrontato su basi storiche e scientifiche, cercando di penetrarne l’autentico significato piuttosto che l’esteriore apparenza.
Ecco dunque la ragione di quest’opera di Mircea Eliade, massimo storico contemporaneo delle religioni e conoscitore profondo del mondo orientale. Eliade ha affrontato concretamente, di persona, l’itinerario yoga verso la liberazione, e dunque la sua opera ha il valore di una testimonianza diretta ma, trattando dell’argomento, di tale tradizione propone il quadro scientifico, in una sintesi tanto ricca quanto criticamente rigorosa.
Un’opera dunque che ai pregi del trattato unisce quelli, ancora più stimolanti, della saggistica più brillante.
Mircea Eliade (1907-1986) nacque a Bucarest ma la sua attività si svolse a Parigi, dove tenne corsi di Storia delle Religioni all’École Pratique des Hautes Etudes, e a Chicago, dove occupò la cattedra di Storia delle Religioni dell’Università. Tra le sue pubblicazioni citiamo l’opera maggiore, «Storia delle credenze e delle idee religiose».
Eterno Femminino Mediterraneo
Autore/i: Pestalozza Uberto
Editore: Neri Pozza Editore
con uno studio di Pier Angelo Carozzi.
pp. 144, 16 tavv. b/n f.t., Vicenza
A trent’anni dalla morte di Uberto Pestalozza si ripropone questo volumetto che sintetizza le sue ricerche storico-religiose indomediterranee.
Lo storico milanese offre una interpretazione originale e tenace della religione mediterranea pre-indoeuropea, ricostruita secondo un metodo storico-fenomenologico, mediante analisi e comparazione di fatti religiosi grecoromani e di altre culture mediterranee o limitrofe.
Il bacino del Mediterraneo era caratterizzato da una religiosità di tipo agrario-matriarcale: la donna avrebbe avuto una posizione di rilievo e di privilegio in seno alle comunità e avrebbe giocato un ruolo dominante nella vita sociale e culturale dovuto alla sua stretta identificazione con la Terra Madre.
Segue uno studio dello storico delle religioni Pier Angelo Carozzi che spiega la genesi di questo libro illustrandone anche il contenuto.
Uberto Pestalozza (1872-1966); di antica famiglia valtellinese, fu il primo storico italiano delle religioni. Finissimo umanista e filosofo della cultura, fu redattore della rivista modernista milanese Il rinnovamento e fu legato da vincoli di amicizia e collaborazione adi Antonio Fogazzaro, Geremia Bonomelli, Alessandro Casati, Tommaso Gallarati Scotti, Stefano Jacini. Si deve a lui l’introduzione della Storia delle religioni nell’insegnamento universitario italiano coi corsi che iniziò a Milano nel 1912, di cui divenne titolare nel 1935.
Attorno a lui si formò una scuola di studi incentrati sull’indagine della religione mediterranea della quale vi fecero parte gli allievi Mario Untersteiner e Mamolina Marconi, nonché illustri colleghi: Giovanni Patroni, Benvenuto Terracini, Vittorio Bertoldi, Piero Meriggi e Vittore Pisani.
Pier Angelo Carozzi (1947) è docente di Storia delle religioni nelle Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università di Milano e Verona. Specializzato in filosofia antica, in storia delle origini cristiane e in orientalistica, le sue pubblicazioni vertono su tematiche inerenti la storia della gnosi, l’ermetismo, la soteriologia nelle religioni misteriosofiche del Tardo Antico, la metodologia storico-religiosa e la storia degli studi filosofico e storico-religiosi e sono apparse in volumi e riviste italiane ed europee.
È membro della Società italiana di Storia delle religioni e della International Association for the History of Religions.
Enigmi dal Passato
Autore/i: von Däniken Erich
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione dal tedesco di Ettore Zelioli.
pp. 280, 375 ill. b/n, Milano
«Mi si rimprovera di voler costantemente attaccare la scienza.
È vero? In realtà io mi dò da fare per attirarla sui luoghi degli enigmi irrisolti del mondo… Ogni giorno le pale degli archeologi incappano in oggetti curiosi che solo con grande fatica si lasciano collocare negli schemi preesistenti…»
«Il mondo domani potrà essere diverso, se noi osserveremo finalmente senza paraocchi le testimonianze, i documenti, i monumenti del lontano passato attraverso le lenti del presente, con la conoscenza che ci proviene dalla tecnica spaziale. Nel mio libro Enigmi dal passato non solo presento 375 fotografie a sostegno delle mie tesi, ma offro contemporaneamente nuovo materiale esplosivo».
Erich von Däniken ci offre, infatti, una formidabile documentazione visiva a sostegno delle teorie sui suoi dèi-astronauti per le quali, da anni, è divenuto uno degli autori più discussi in tutto il mondo, da Mosca a Pechino, da Londra a New York, da Oslo a Montreal.
In queste immagini, singolarmente suggestive e che costituiscono per il lettore appassionato un materiale documentario unico nel suo genere, Däniken ci presenta il suo mondo incredibile in cui egli, dal 1954, anno in cui soggiornò per la prima volta in Egitto alla ricerca di traduzioni di testi geroglifici, tenta di rispondere alla domanda: «I nostri antenati ricevettero visite dallo spazio?».
L’autore, con Io scrupolo e la costanza del ricercatore, si è personalmente recato, viaggiando ininterrottamente da vent’anni, in quasi tutti i luoghi di cui parla. I suoi libri, tradotti in 28 lingue e venduti in 12 milioni di copie, hanno suscitato ovunque accesi dibattiti sugli enigmi più misteriosi che da sempre affascinano l’umanità e di cui Dàniken, con l’aiuto ma talvolta anche a dispetto della scienza, contribuisce a svelare il significato.
Erich von Däniken è nato nel 1935 a Zofingen (Svizzera). Ha scritto Erinnerungen an die Zukunft, Zurück zu den Sternen, Aussaat und Kosmos.
La nostra Casa editrice ha anche pubblicato Messaggi dall’ignoto, 11 agosto 3114 a.C., Ricordi dal futuro, Sulle orme della Regina di Saba.
Fiabe Italiane – 2 Volumi
Raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione e cura di Italo Calvino.
vol. 1 pp. 350, vol. 2 pp. 351-696, nn. ill. b/n, Milano
Dall’introduzione di Italo Calvino:
“La prima spinta a comporre questo libro è venuta da un’esigenza editoriale: si voleva pubblicare, accanto ai grandi libri di fiabe popolari straniere, una raccolta italiana. Ma che testo scegliere? Esisteva un «Grimm italiano»?
I grandi libri di fiabe italiane, si sa, sono nati in anticipo sugli altri. Già a metà del secolo XVI, a Venezia, nelle Piacevoli Notti di Straparola, la novella cede il campo alla sua più anziana e rustica sorella, la fiaba di meraviglie e d’incantesimi, con un ritorno d’immaginazione tra gotica e orientale alla Carpaccio, e un’incrinatura dialettale allo stampo della prosa boccacesca. Nel Seicento, a Napoli, Giambattista Basile sceglie per le sue acrobazie di stilista barocco-dialettale i «cunti», le fiabe «de’ peccerille» e ci dà un libro, il Pentamerone (restituito alle nostre letture dalla versione di Benedetto Croce) che è come il sogno d’un deforme Shakespeare partenopeo, ossessionato da un fascino dell’orrido per cui non ci sono orchi né streghe che bastino, da un gusto dell’immagine lambiccata e grottesca in cui il sublime si mischia col volgare e il sozzo.[…]”
La Città Antica
Guida storica e critica
Autore/i: Autori vari
Editore: Editori Laterza
unica edizione, introduzione e cura di Carmine Ampolo.
pp. XLIII-292, Bari
Ampolo introduce alla lettura di: Oppenheim Città, palazzo e tempio in Mesopotamia Archi Città e territorio in Siria e in Anatolia Pugliese Carratelli Dal regno miceneo alla polis Snodgrass La nascita della polis Ehrenberg Quando è nata la polis? Momigliano e Humphreys La struttura sociale della città antica Mazzarino Cittadini e vassalli Arangio-Ruiz Le genti e la città Ampolo e altri Roma diventa città.
Misticismo e Logica
Sul metodo scientifico in filosofia – Il culto dell’uomo libero – La matematica e i metafisici
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Longanesi & C.
traduzione di Luca Pavolini.
pp. 220, Milano
Questa raccolta di saggi del grande filosofo inglese comprende testi scritti ed elaborati in periodi diversi, ma strettamente collegati tra loro: elementi unificanti sono la visione spregiudicata del mondo e delle sue leggi, l’aspirazione a una conoscenza libera e laica che non conosca limitazioni né di ordine «fisico» né di ordine «spirituale», la grande capacità divulgativa che si esplica anche nei casi di argomentazioni maggiormente ardue. Accanto a saggi giustamente famosi, come Misticismo e logica, Il posto della scienza in un’educazione liberale, Il culto dell’uomo libero, Lo studio della matematica, La matematica e i metafisici, ne compaiono altri che Russell stesso definisce «un po’ più tecnici»: Il metodo scientifico in filosofia, Le componenti ultime della materia, Il rapporto tra i dati sensoriali e la fisica, Sul concetto di causa, Conoscenza per apprendimento e conoscenza per descrizione. Ma in ogni caso l’approccio alla materia è consentito a tutti e la lezione di intelligenza e di civiltà che se ne trae costituisce un’esperienza indimenticabile.
Bertrand Russell (1872-1970), filosofo, matematico e scrittore inglese, premio Nobel per la letteratura nel 1950, promotore del tribunale che prese il suo nome per giudicare i crimini di guerra nel Vietnam, è la figura più notevole della filosofia inglese contemporanea. Parallelamente agli studi matematici (fra cui i monumentali Principia Mathematica) ha coltivato il suo interesse per le scienze dell’uomo e la filosofia, contribuendovi con un’impressionante mole di scritti. Tra le sue opere: Storia della filosofia occidentale, La saggezza dell’Occidente, La conquista della felicità, Perché non sono cristiano, Socialismo, anarchismo, sindacalismo, L’Abc della relatività, Saggi scettici, Autorità e individuo e L’Autobiografia.
Come Consultare I Ching
Autore/i: Douglas Alfred
Editore: Rizzoli
traduzione di Alexa, disegni di David Sheridan.
pp. 240, ill. b/n, Milano
Conoscere noi stessi, le forze misteriose e profonde che ci governano e che influenzano il nostro avvenire, conoscere i cicli della perpetua mutazione e conformare a questi le nostre azioni, in modo da vivere in armonia col tutto: tale è l’insegnamento del grande classico cinese «I Ching», fonte di filosofica saggezza e non banale e arbitrario metodo per «indovinare» il futuro. In questo senso C. G. Jung, suo entusiastico cultore, affermava che le risposte dell‘oracolo sono sempre stimolanti e significative. «I Ching» è uno dei libri più antichi del mondo: gli otto trigrammi che ne formano la base risalgono, secondo la tradizione, alla dinastia Hsia (2205-1766 a.C.); il testo, così come lo conosciamo ora, è composto essenzialmente dalle interpretazioni di «re Wên» (1143 a.C.) e dal commento attribuito a Confucio. La presente edizione si divide in due parti: la prima traccia una breve storia dell’«I Ching» e offre una precisa descrizione dei tre metodi tradizionali per consultare l’oracolo; la seconda riproduce il testo secondo la classica edizione K’ang Hsi del 1715.
La Primitiva Arte Cristiana
Autore/i: Syndicus Eduard
Editore: Herder
unica edizione, traduzione di Nerina Beduschi.
pp. 170, 47 ill. b/n f.t., Roma
Sotto la guida esperta dell’Autore, professore di arte cristiana all’Università filosofica-teologica a Francoforte, il lettore potrà Seguire i primi passi dell’arte primitiva attraverso i secoli, ed apprendere come essa poi seppe dare prova della sua efficacia e vitalità manifestatesi in numerose cattedrali e icone; lo autore ci dimostra inoltre come quest’arte sia riuscita a dare una forma visibile alla parola spirituale della rivelazione, ed a facilitare così l’incontro con il divino.
Un impulso decisivo in offerto a questa più antica arte cristiana dall’arte funeraria pagana, e dalla tradizione figurativa della diaspora giudaica dove la legge di Mosè non fu osservata così rigidamente come in Palestina. Il capitolo introduttivo del libro illustra appunto questo problema. L’Autore passa successivamente a ricercare e spiegare lo sviluppo delle strutture architettoniche degli edifici religiosi adattatesi a quelle delle costruzioni private e delle basiliche romane.
Il Syndicus però non si accontenta di illustrare soltanto i principi generali secondo i quali, per esempio, i battisteri ed i mausolei sono stati costruiti, ma enumera anche esempi concreti a Roma, Bisanzio, Ravenna, nell’Africa del nord, in Germania, in Spagna e via di seguito, fornendo nel medesimo tempo anche delle ricostruzioni di chiese distrutte. Vengono trattate ampiamente, inoltre, l’iconografia cristiana fino al periodo delle invasioni barbariche, le conseguenze di queste, per finire con il cosiddetto rinascimento carolingio.
La freschezza e la ricchezza dei simboli di quest’arte primitiva, attraverso i secoli e fino ai nostri giorni, non hanno perso il loro fascino e la loro attrattiva per gli scienziati ed i cristiani di tutto il mondo.
Speriamo dunque di poter contribuire, con questa pubblicazione, ad una più vasta e profonda conoscenza dell’arte cristiana fra tutti gli interessati il cui ambito ci auguriamo essere assai vasto.
L’Impero dei Segni
Le notazioni di viaggio e le perlustrazioni di un grande semiologo nel paese della scrittura, il Giappone.
Autore/i: Barthes Roland
Editore: Giulio Einaudi Editore
traduzione di Marco Vallora.
pp. 140, nn. ill. a colori e b/n, Torino
«Perché il Giappone? perché è il paese della scrittura: fra tutti i paesi conosciuti, è in Giappone che ho incontrato la pratica del segno più vicina alle mie convinzioni e ai miei fantasmi, o, se si preferisce, piú lontana dai disgusti, irritazioni e rifiuti che suscita in me la semiocrazia occidentale». Dice Barthes a proposito di quest’opera, al tempo stesso notazione di viaggio (ma agli antipodi delle cronache del letterato – inviato speciale) e perlustrazione entro un intero sistema di vita. Ne è risultato un libro particolarissimo, esauriente sotto tanti punti di vista, ricco di dottrina e di fatti concreti, perché, come ricorda ancora l’autore, «il luogo dei segni non è cercato negli aspetti istituzionali ma nella città, nel negozio, nel teatro, nella cortesia, nei giardini, nella violenza. Ci si occupa di alcuni gesti, di alcuni cibi, di alcune poesie; ma soprattutto di volti, di occhi e di pennelli con cui si può scrivere, ma non dipingere, il tutto».
Roland Barthes, uno dei principali esponenti dello strutturalismo francese del ’900, è nato a Cherbourg nel 1915 ed è morto a Parigi nel 1980. La sua ricerca si colloca al confine tra diverse scienze umane, assumendo una posizione del tutto originale, a metà fra il lavoro di ricerca teorica e quello di scrittura letteraria. Ha insegnato all’École Pratique des Hautes Études e al Collège de France. Di Barthes, Einaudi ha pubblicato: Elementi di semiologia; Saggi critici; L’impero dei segni; Critica e verità; Sistema della moda; S/Z; Miti d’oggi; Sade, Fourier, Loyola seguito da Lezione; Frammenti di un discorso amoroso; Barthes di Roland Barthes; La camera chiara; Il grado zero della scrittura seguito da Nuovi saggi critici; L’ovvio e l’ottuso; Il brusio della lingua; La grana della voce; Incidenti; L’avventura semiologica; Variazioni sulla scrittura seguite da Il piacere del testo; Scritti. Società, testo, comunicazione; Il senso della moda; Lo sport e gli uomini; Dove lei non è. Diario di lutto.
Nota. – Laggiú. – La lingua sconosciuta. – Senza parole. – L’acqua ed il fiocco. – Bastoncini. – Il cibo decentrato. – L’interstizio. – Pachinko. – Centro-città, centro vuoto. – Senza indirizzi. – La stazione. – I pacchetti. – Le tre scritture. – Animato/inanimato. – Dentro/fuori.- Inchini. – L’effrazione del senso. – L’esenzione del senso. – L’incidente. – Tale. – Cartoleria. – Il volto scritto. – Milioni di corpi. – La palpebra. – La scrittura della violenza. – Il gabinetto dei segni. – Indice delle illustrazioni.
Il Potere Femminile
Storia e teoria
Autore/i: Bachofen Johann Jakob
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, a cura di Eva Cantarella, traduzione di Alberto Maffi.
pp. 272, Milano
Attorno alla metà del secolo scorso Johann Jakob Bachofen (Basilea 1815-1887), singolare figura di Storico, sociologo, archeologo, psicologo e mitologo, formulò una teoria organica del matriarcato, inteso – nel quadro della cultura evoluzionista – come una fase di sviluppo attraverso la quale la società deve passare, nel corso del lungo cammino che conduce dalla barbarie alla civiltà.
Secondo la teoria di Bachofen, prima di giungere all’organizzazione patriarcale l’umanità sarebbe passata attraverso due stadi, rappresentati rispettivamente da uno stadio originario di promiscuità sessuale (afroditismo o etexismo), e da uno stadio matriarcale, caratterizzato dalla serenità, dalla stabilità, dalla sicurezza e dalla pace, e poeticamente definito da Bachofen come «la poesia della storia».
Ripresa da Babel e da Engels, la teoria bachofeniana del matriarcato divenne un argomento che il marxismo utilizzò per dimostrare la transitorietà della famiglia borghese. Accettata da alcuni e vivacemente contestata da altri, essa fu al centro di un ampio dibattito antropologico, che coinvolse Maine, Morgan e McLennan.
Freud, Jung e le loro rispettive scuole ripresero i temi bachofeniani, sviluppando l’analisi della contrapposizione tra femminilità e virilità nelle strutture psichiche. Oggi, infine, parte della letteratura femminista propone un recupero di Bachofen, nella convinzione che la dimostrazione della esistenza storica di un momento matriarcale metta in discussione il potere maschile e, dimostrando che esso non è inevitabile, consenta di prevedere un momento nel quale verrà superato.
L’opera di Bachofen, insomma, è oggi viva più che mai, e i temi da lui svolti si inseriscono in un dibattito ancora aperto, del quale è superfluo sottolineare l’attualità e l’interesse.
Il Futuro è Presente
Il significato della precognizione
Autore/i: Osborn Arthur W.
Editore: Casa Editrice Astrolabio
unica edizione, introduzione di Eileen J. Garrett, prefazioni dell’autore, traduzione di Francesco Cardelli.
pp. 224, Roma
Sommario:
Introduzione
Prefazione
Prefazione alla seconda edizione
- 1. Il problema della facoltà paranormale
- 2. Avvertimenti precognitivi
- 3. Precognizione di morte
- 4. Conoscenza precognitiva di avvenimenti banali
- 5. Precognizione di avvenimenti significativi nella vita di una persona
- 6. Precognizioni di più lunga portata
- 7. Esperimenti designati per valutare il ruolo della coincidenza fortuita
- 8. Ipotesi. Parte I: Teorie filosofiche
- 9. Ipotesi. Parte II: Intervento e causa subliminale
- 10. Quale ipotesi sceglieremo
- 11. La coscienza subliminale e le esperienze extracorporee
- 12. Forme di pensiero
- 13. L’universo come un tutto conscio
- 14. Soluzioni
- 15. Avvenimenti banali: tre ipotesi
- 16. Liberi o schiavi?
- 17. Apparenza e realtà
- 18. Conoscenza della realtà
- 19. Vivere nel presente
Manuale Sintetico e Pratico di Astrologia
Con un’Appendice sulla Astrologia Esoterica Onomantica
Autore/i: Zainaghi Luigi
Editore: Editrice Atanòr
prefazione dell’autore.
pp. 124, ill. b/n, Roma
Dalla prefazione dell’autore:
“Le ragioni di alta nobiltà della bella· scienza astrologica rimontano alle epoche antiche, diremo anzi alle epiche ere preistoriche.
Ed infatti all’alba della storia già troviamo preziosi documenti lasciatici dai grandi imperi scomparsi, che ci rivelano una conoscenza astrologica molto rilevante.
L’Astrologia è la più antica delle scienze dell’umanità; e malgrado tutte le follie ed i delitti commessi dai suoi denigratori, lo studio del cielo stellato e dei suoi Segni precursori fu confidenzialmente mantenuto con istintiva passione dall’uomo preistorico fino ai nostri giorni.
Così noi abbiamo avuto l’intima soddisfazione di raccogliere e riunire, qui in succinto, le osservazioni -fatte da’ oltre due mila anni a questa parte sulle caratteristiche influenze delle stelle che brillano di notte sul nostro capo.
Gli amici delle stelle potranno così conoscere ed apprezzare quali sono le influenze che i pianeti e le, altre stelle esercitano sulla Terra e sull’uomo in particolare.
Queste influenze furono comprovate da molti studiosi e da ispirati oggi purtroppo scomparsi dalla faccia della Terra. Così si estingueranno anche i nostri occhi che hanno avuto la fede costante di osservarle durante più di dieci lustri di appassionato esame.
Ma le nostre osservazioni e la nostra esperienza vissute nel passato verranno trasmesse a coloro che ci succederanno su questa aiuola che ci fa tanto feroci, riunendoci nella comunione dei sentimenti in una vera vita spirituale, ultima meravigliosa meta verso la quale dovrebbe tendere· tutta intera la umanità.”
Tarocchi: un Giallo Storico
Le carte perdute e ritrovate
Autore/i: Fusi Rolando; Pio Rosalynd
Editore: Bonechi Edizioni
pp. 160, interamente illustrato a colori e b/n, Firenze
Un’insolita ricognizione sulle moderne carte da gioco rivela le originali ed irrefrenabili ragioni del loro successo. Inizia quindi una seria indagine a ritroso nel tempo per individuarne l’inventore. Nei testi di letterati di cinque secoli, emergono mezze verità, insolite reticenze, silenzi insospettabili, ironiche conclusioni, ma soprattutto veementi ed inusitate censure da parte delle gerarchie della Chiesa rivolte all’oscuro significato degli antichi Tarocchi più che alla loro potenzialità come strumento di gioco. Un numero unico e indivisibile è la chiave del mistero. Da antichi archivi, emergono i ritratti di Laura, considerati perduti da secoli. La guida misteriosa dei Trionfi è finalmente identificata. Dalla dispersione apparente di pitture, affreschi ed antichi testi, affiorano i tratti unitari di un breviario consolatorio, di una filosofia morale laica, tesa a colpire i vizi ed a punzecchiare la stoltezza umana. Antiche filosofie sono interpretate e spiegate per rendere l’uomo temperante e capace di badare a se stesso. Le insospettabili potenzialità ludiche, la mancanza di cultura dei copiatori successivi ed un’accanita censura ne stravolsero sul nascere il nobile contenuto.
Il Libro Completo dei Tarocchi
Tutti i segreti e i preziosi insegnamenti delle 78 carte degli zingari
Autore/i: Golowin Sergius
Editore: Gremese Editore
edizione italiana e prefazione a cura di Andrea De Pascalis, traduzione di Stefania Di Natale.
pp. 160, interamente illustrato a colori e b/n, Roma
La guida più completa e più autorevole ai millenari misteri dei Tarocchi con la spiegazione dettagliata del significato di tutte le carte e dei modi di interpretarle.
Contrariamente alla maggioranza delle numerose pubblicazioni sui Tarocchi apparse in Europa negli ultimi anni – quasi sempre semplici ristampe di testi risalenti al secolo scorso frutto del lavoro di semiologi e studiosi delle carte o imitazioni dei classici prodotte secondo i dettami del gusto imperante – Il Libro Completo dei Tarocchi è frutto del lavoro di due autori che hanno avuto la fortuna di poter entrare in diretto contatto col mondo dell’autentica magia popolare, da sempre praticata da contadini, zingari e pastori.
Per questo il loro libro ‘e in grado di schiudere almeno una delle numerose porte d’accesso all’antichissimo mondo dei Tarocchi: un universo la cui origine si perde nella notte dei tempi, collegato a culture, religioni, pratiche magiche di divinazione che non cessano di esercitare una straordinaria attrattiva su genti di ogni paese.
Da millenni, le 78 carte dei Tarocchi sono consultate da chi in esse sa «leggere» l’imperscrutabile flusso degli eventi che, ciclicamente, influenzano la storia dell’umanità. Ogni figura delle 78 carte e legata a quegli elementi che sono comuni a tutte le più antiche filosofie e religioni: per questo, i Tarocchi sono in grado di dare risposte valide agli interrogativi dell’uomo, in qualsiasi contesto vengano collocati.
Grazie alla esauriente spiegazione del significato di ogni carta e del modo in cui interpretarla, nonché alla guida alle molteplici simbologie contenute in ogni Arcano e alla ricchezza di rimandi e citazioni che coinvolgono antichissime forme di pensiero, Il Libro Completo dei Tarocchi consente al lettore di compenetrare agevolmente questa materia difficile e affascinante, garantendogli la massima serietà dell’approccio e dell’insegnamento.
Lo splendido mazzo di Tarocchi, disponibile insieme al volume, gli permetterà infine di sperimentare direttamente questa millenaria, affascinante arte di divinazione e autoconoscenza.
Sergius Golowin è entrato sin da bambino in contatto con la civiltà indiana, con il Tantra e con la mistica dei Tarocchi. Per anni si è dedicato alla ricerca e alla registrazione del patrimonio orale delle tribù nomadi di tutto il mondo, riversando in numerose pubblicazioni il vastissimo materiale raccolto. E un grande divulgatore della cultura popolare moderna e delle più disparate forme di cultura «marginale».
Walter Wegmüller, nomade, artista, discendente di un’antica tribù in cui era regolarmente praticata la lettura dei Tarocchi, gira il mondo diffondendo un suo personale stile pittorico, creando abiti e gioielli, propugnando la rinascita di una nuova arte popolare che conta già numerosi adepti. Artista in grado di rielaborare in modo personale antichissime forme artistiche, è l’autore dei Tarocchi acclusi al volume.