Libri dalla categoria Restauro
La Saggezza di Buddha
Come raggiungere la vera pace
Autore/i: Lama Thamthog Rinpoche
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
presentazione e cura di Norbu Lamsang.
pp. 390, Milano
Secondo la dottrina buddista sia la felicità, sia l’infelicità hanno la loro causa nella mente: per questo è così importante conoscerla, individuandone gli aspetti negativi, causa di sofferenza, e quelli positivi che aiutano a conquistare la piena consapevolezza di noi stessi, per imparare ad abbandonare i primi e coltivare i secondi. Questo volume è il commento dedicato dal venerabile Lama Thamthog Rinpoche agli argomenti esposti nel Sentiero Graduale, noto in tibetano come “Lamrim”, l’opera che contiene l’intero corpus degli insegnamenti originari di Buddha. Buddha insegna che per praticare davvero una via spirituale è necessario sviluppare la saggezza nei tre gradi corrispondenti a tre stadi di conoscenza: il primo è basato sull’ascolto, il secondo sulla riflessione, il terzo sulla meditazione. Le parole di questo libro ci aiutano a raffinare progressivamente la mente, superando le emozioni disturbanti e le visioni erronee, approdando alla saggezza ultima e dunque all’illuminazione finale. Thamthog Rinpoche lo fa con quell’immediatezza che solo una profonda conoscenza dell’animo umano abbinata all’esperienza concreta delle cose del mondo può dare, e ci dimostra quanto il buddhismo, nato nella remota India di 2500 anni fa, possa essere vivo e ricco di significato anche per la società occidentale contemporanea.
La Telepatia
Fenomenologia – Ipotesi
Autore/i: Nestler Vincenzo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione e introduzione dell’autore.
pp. 224, Milano
La telepatia – vale a dire la trasmissione a distanza, tra due persone, di impressioni, sensazioni, immagini senza l’ausilio dei cinque sensi e senza altre mediazioni logiche e razionali – è attualmente considerata la branca più consistente e studiata della parapsicologia.
Di fenomeni telepatici si hanno notizie ed esempi fin dall’antichità, ma è solo nella seconda metà del secolo scorso che essi hanno cominciato a essere classificati ed esaminati con un certo rigore scientifico.
Questo libro affronta la materia in modo organico e completo: a una prima parte, infatti, dedicata alla “fenomenologia” se ne affianca una seconda – ed è questa la vera novità rispetto alle altre opere sull’argomento – che esamina i fenomeni telepatici cercando di darne una spiegazione sulla base delle più moderne teorie. L’autore è uno dei più autorevoli parapsicologi italiani ed è noto sia come teorico che come sperimentatore.
Il libro si rivolge quindi da un lato agli studiosi (i quali vi troveranno un ampio indice analitico e una ricca bibliografia) e dall’altro a tutti gli appassionati, ai quali fornisce le istruzioni e i suggerimenti necessari per scoprire le loro eventuali facoltà telepatiche e, se del caso, potenziarle.
Mao Tsetung
Una vita per la rivoluzione 1893-1954
Autore/i: Suyin Han
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
nota dell’autrice, traduzione dall’inglese di Settimio Severo Caruso e Silvia Stefani.
pp. 512, tavv. b/n f.t., Milano
Questo libro è la prima autentica biografia politica e personale di Mao Tsetung. Han Suyin, in dieci anni di lavoro, ha verificato su fonti di prima mano tutte le notizie sulla vita del Presidente, ha consultato migliaia di documenti, ha parlato con tutte le più importanti personalità cinesi.
Attraverso la vita di Mao, dalla nascita alla guerra di Corea, traspare la drammatica vicenda di tutto un grande popolo, di una rivoluzione ancora in corso.
Han Suyin è nota al pubblico soprattutto per la sua impresa autobiografica, consegnata, per ora, a tre libri: L’albero ferito, Un fiore mortale e Un’estate senza voli. Si tratta di un’autobiografia molto particolare: attraverso la sua vicenda personale, di giovane borghese occidentalizzata, sposata a un generale nazionalista, poi sostenitrice della rivoluzione comunista cinese, l’Autrice riesce a tracciare un grande affresco dei radicali sconvolgimenti che hanno trasformato la Cina nel nostro secolo. Han Suyin è di estrazione borghese e cattolica, e di formazione cosmopolita. Ma a un certo punto ha dovuto rendersi conto, come del resto altri membri della sua numerosa famiglia, che il regime comunista giunto alla vittoria nel 1949 era ed è il miglior sistema di potere che la Cina moderna abbia conosciuto. Una presa di coscienza, un dare atto non privi di traumi.
È perciò abbastanza naturale che, a un certo momento, Han Suyin abbia sentito il bisogno di indagare sulla vita di colui che della rivoluzione cinese è stato il massimo protagonista e ne è ormai l’incarnazione simbolica, Mao Tsetung. In questo libro, infatti, si risale al 1893, data di nascita di Mao, s’incontra una famiglia di contadini poveri di Shaoshan, nello Hunan, si leggono le prime ribellioni scolastiche di Mao, le sue prime scoperte letterarie, le sue prime passioni socialiste e contadine. Nel 1918 troviamo Mao a Pechino, assistente bibliotecario all’Università, in contatto con intellettuali radical-progressisti, già teoricamente marxista. Infatti, nel ’21, Mao è tra i fondatori del Partito comunista cinese e, nello stesso anno, si reca a Anyuan per organizzare gli scioperi dei minatori. Di enorme importanza è l’attività di Mao tra il 1921 e il 1925, che è l’attività di un dirigente «operaio»: solo dopo il ’25 egli si dedicherà prevalentemente all’organizzazione dei contadini – e sarà questa l’origine dei futuri contrasti con Liu Shao-chì. Han Suyin insiste anche sulla formazione politica e culturale di Mao, sulla sua lenta assimilazione del marxismo occidentale e sul suo sforzo di adattarlo praticamente alla realtà orientale. Dedica una particolare attenzione al suo atteggiamento anti-estremistico e alla sua costante politica delle alleanze, alla sua permanente consapevolezza dei fattori di classe in giuoco… Soprattutto, Han Suyin ha capito una cosa: che scrivere la vita del Presidente Mao significava scrivere la storia della Cina contemporanea. Ecco perché, accanto alle notazioni personali (che riguardano Mao ma anche moltissimi altri dirigenti politici cinesi), continuamente ci si imbatte in notizie, in informazioni, in notazioni che riguardano l‘intero Paese, un paese dilaniato per quarant’anni da conflitti veramente di fondo.
Questa vita di Mao è perciò, oltre che un grande affresco storico, un contributo alla coscienza politica attuale.
Prologo
PARTE PRIMA
1. L’infanzia
2. L’adolescenza e gli anni di scuola
3. Il primo viaggio a Pechino
4. La prima rivoluzione culturale: 4 maggio 1919
5. L’impegno politico
6. Il primo fronte unito
7. Le due strade
8. Il tradimento
9. La prima base rossa: la prima linea “di sinistra”
10. Mao Tsetung e Li Li – san: la seconda linea “di sinistra”
11. Mao tsetung e Wang Ming: la terza linea “di sinistra”
12. La Lunga Marcia
PARTE SECONDA
13. Il perido di Yenan: il secondo fronte unito
14. Profilo di Yenan
15. Mao Tsetung: uomo e maestro a Yenan
16. Il movimento di rettifica, 1914 – 1944
17. Il VII Congresso, aprile 1945
18. La conquista del potere: preludio
19. La conquista del potere: la guerra civile e la guerra di liberazione
20. Mao Tsetung e Stalin
21. La guerra di Corea
Magia Nera e Riti Satanici
Nei Castelli Romani
Autore/i: Onorati Aldo
Editore: Armando Editore
pp. 128, Roma
I Castelli Romani sono sempre in cronaca a causa delle messe nere.
Ma perché mai il satanismo è tanto forte in questi luoghi così vicini a Roma centro mondiale del cattolicesimo? Castel Gandolfo, ridente Castello Romano, da secoli è la San Pietro estiva dei papi.
Cosa è accaduto in questi luoghi antichissimi, culle di civiltà pagane, intrecci di confederazioni, stirpi battagliere su cui si innestò l’Oriente (Troia) e nacque Albalonga madre di Roma? Perché il paganesimo coi suoi riti prima cruenti e poi dionisiaci non è stato cancellato dal cristianesimo?
A tutti questi interrogativi attuali e inquietanti risponde in questo libro Aldo Onorati, che già trent’anni fa, con La sagra degli ominidi, documentò per primo la forte essenza pagano-dionisiaca dei Castelli. Ma ora c’è la magia nera. Onorati indaga nel retroterra delle superstizioni popolari locali con forza di penetrazione antropologica e narrativa. Così, dal sacerdote assassino negli antichi e mitici boschi nemorensi, alla donna decapitata nel lago Albano, dalle stròliche (astrologhe-maghe-fattucchiere) alle streghe, dai léngheli (fantasmi) alle bevute trimalchioniche nelle osterie degli ominidi, fino alle attuali messe sataniche, si impone una risposta d’obbligo all’interrogativo: le messe nere nascono nei Castelli Romani o vengono da fuori?
Questo libro, preziosa testimonianza d’una realtà inedita, e la prima e più diretta descrizione e spiegazione dei misteri a sud di Roma: Aldo Onorati è il più emblematico scrittore dei Castelli Romani, tradotto da anni in varie lingue del mondo.
Ma perchè non mi Capisci?
Alla ricerca di un linguaggio comune fra donne e uomini
Autore/i: Tannen Deborah
Editore: Edizioni Frassinelli
prefazione dell’autrice, traduzione di Silvia Bianchi.
pp. XX-324, Milano
Perché è così difficile comunicare, soprattutto fra uomo e donna? Deborah Tannen, sociolinguista di fama, affronta un tema tanto complesso e affascinante fornendo risposte rivoluzionarie. Basandosi sui risultati di una lunga analisi clinica, l’autrice dimostra come uomini e donne vivano letteralmente in mondi diversi, persino quando si trovano sotto lo stesso tetto, per cui il dialogare diventa complicato, assomigliando sempre più – a causa del diverso approccio mentale dei soggetti coinvolti – a una comunicazione tra culture. Fin dall’infanzia, le bambine giocano in piccoli gruppi o con la migliore amica e utilizzano il linguaggio per cercare una conferma e rafforzare l’intimità fra loro. I bambini, al contrario, usano le parole per affermare la propria indipendenza e negoziare un ruolo preciso nell’ambito di attività svolte da un gruppo più vasto. Trasportando questi comportamenti nell’età adulta, gli individui di sesso opposto sentono e parlano in modo differente nel corso della medesima conversazione. Best-seller negli Stati Uniti, questo brillante saggio dallo stile scorrevole e chiaro, offre la chiave d’accesso a un comune mezzo d’intesa fra maschi e femmine, al fine di instaurare legami sempre più profondi con le persone amate e un’autentica collaborazione sul lavoro. Un libro innovativo che introduce una ventata di ottimismo nel terreno spinoso dell’incomunicabilità, ponendosi come un vero trattato di pace nella battaglia fra i sessi.
Cambiare la Mente
Consigli di un maestro spirituale
Autore/i: Ghesce Rabten; Ghesce Nawang Dharghie
Editore: Chiara Luce Edizioni
prefazione si Sua Santità il Dalai Lama, tradotto e compilato da Brian Beresford con Gonsar Tulku e Sherpa Tulku, traduzione dall’inglese di Lorenzo Vassallo.
pp. 194, nn. tavv e foto in b/n, Pomaia – Pisa
Il progresso tecnologico ha raggiunto risultati sino a pochi decenni fa ritenuti dominio esclusivo della fantascienza. Nel contempo ha prodotto anche effetti negativi. Questo perchè la tecnologia agisce solo sul mondo esterno, trascurando il suo ’motore’ principale: la mente umana. Perchè dunque non cercare di conoscere meglio questo primario agente di ogni sviluppo – o regresso – umano? In questo campo, le tecniche psicologiche di tecnologia interiore proposte dal Buddhismo tibetano possono offrire varie interessanti indicazioni, validamente sperimentate nella psiche di migliaia di individui che hanno ottenuto una reale trasformazione della propria mente.
Le teorie acquistano vita solo quando vengono messe in pratica – e questo vale in particolare per le tecniche di trasformazione della mente del mahāyāna, cuore della pratica buddhista in India e in Tibet per duemila cinquecento anni. Tali metodi mostrano come possiamo trasformare il nostro abituale limitato egocentrismo in tollerante benevolenza, compassione e saggezza. Cambiando gradualmente il nostro atteggiamento verso noi stessi e verso gli altri, possiamo realmente imparare a vivere felici e soddisfatti in ogni genere di situazioni.
Cambiare la Mente è una raccolta di metodi essenziali del mahāyāna – applicati da tutte le scuole del Buddhismo tibetano – tratta dagli insegnamenti di due lama tibetani di questo secolo, Ghesce Rabten e Ghesce Nawang Dharghie, noti come impeccabili praticanti dei metodi che hanno insegnato. I loro commentari sono ispirati dalla autorevolezza dell’insigne tradizione Kadam, fondata dal grande pandita indiano Atisha (980-1052), che trascorse gli ultimi quattordici anni della propria vita insegnando in Tibet.
In copertina: Vanavasin, uno dei sedici Arhat e diretto discepolo di Sakyamuni, il Buddha storico.
PREFAZIONE
Il Dalai Lama: la tecnologia interiore
Lama Yesce: un metodo efficace
Introduzione
Ringraziamenti
PRIMA PARTE
Le otto strofe della trasformazione del pensiero
SECONDA PARTE
I sette punti della trasformazione del pensiero
Il testo radice
Il commentario
1 – Le pratiche preliminari 2 – La pratica principale
3 – Trasformare le circostanze avverse nel sentiero
4 – La spiegazione della pratica di un’intera vita
5 – La prova della trasformazione della mente
6 – Gli impegni della trasformazione della mente
7 – Le istruzioni della trasformazione della mente
Conclusione
TERZA PARTE
Il rosario di gioielli di un guerriero dell’illuminazione
Il testo radice
Il commentario
QUARTA PARTE: Una preghiera quotidiana
Note
Testi in tibetano
La Via del Potere
Guida pratica al misticismo tantrico del Tibet
Autore/i: Blofeld John
Editore: Ubaldini Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Ramon Prats.
pp. 224, ill. b/n, Roma
Il Vajrayana o Veicolo adamantino è la scuola del Buddhismo Mahāyāna prevalente in Tibet e in Mongolia. È una forma altamente pratica di misticismo, che offre tecniche precise per raggiungere quella saggezza in cui l’ego dell’uomo è negato ed egli realizza la beatitudine della sua propria divinità. Per più di un millennio queste tecniche – sviluppatesi nell’Università di Nalanda, in India, all’epoca dell’occupazione romana della Bretagna – furono tramandate da maestro a discepolo e accuratamente preservate dagli estranei. Il misticismo è esistito sempre e dappertutto fra piccoli gruppi; ma le tecniche mistiche del tantrismo hanno pochi paralleli in altre religioni o in altre scuole del Buddhismo: molte di esse sono praticamente uniche. In Tibet i fondamentali insegnamenti orali, senza i quali le opere tantriche costituiscono puri enigmi, sono accompagnati dall’ingiunzione di non parlarne senza autorizzazione. Questo libro tratta semplicemente della storia dello sviluppo e della situazione presente del Vajrayana, e delle differenti scuole e sette. Riguarda principalmente il metodo tantrico: i mezzi per raggiungere gli straordinari risultati che scaturiscono dal controllo della mente e dalla negazione dell’ego.
Il Buddhismo dell’India
Un’introduzione completa alla tradizione indiana
Autore/i: Williams Paul; Tribe Anthony
Editore: Ubaldini Editore
prefazione di Paul Williams, traduzione di Giampaolo Fiorentini.
pp. 272, Roma
Senza una buona conoscenza di base della dottrina è molto difficile farsi un’idea corretta del buddhismo com’è vissuto giorno per giorno dai buddhisti stessi: con un’ampia parabola storica questo manuale completo e accessibile guida il lettore alla riflessione sui fondamentali concetti filosofici del buddhismo.
Ciò che in primo luogo rende il buddhismo una scienza filosofica oltre che religiosa è il vivo interesse che da sempre esso ha nutrito per le questioni ontologiche. L’indagine volta a individuare ciò che realmente può essere definito esistente e la fondamentale distinzione tra il modo in cui le cose appaiono ai non illuminati e la visione reale delle cose, propria solo dei Buddha, stanno alla base di ognuna delle diverse scuole buddhiste.
Questo libro si rivolge a studiosi, studenti e persone interessate ad avere un quadro sintetico ma esauriente del pensiero filosofico del buddhismo indiano: una conoscenza approfondita del modo in cui il buddhismo si è sviluppato in India è infatti un requisito indispensabile per comprendere la successiva evoluzione delle sue idee in Tibet, Cina, Giappone o altri paesi dell’Asia orientale. Gli autori, particolarmente esperti del genere di difficoltà che possono presentarsi nello studio della filosofia buddhista, riescono a rendere accessibili anche idee apparentemente astratte e complesse: mediante un efficace metodo comparativo illustrano il punto di vista delle diverse scuole su questioni come il dharma e la sua ontologia, la percezione, l’originazione dipendente. Con un’ampia parabola percorrono secoli di pensiero buddhista, dal suo sostrato dottrinale brahmanico alla nascita del Buddha, dal buddhismo ’di base’, rappresentato dalle antiche scuole sarvāsdvāda, sautrāntika, theravāda, mahāyāna e così via, fino ai più tardi sviluppi del buddhismo tantrico. Di grande interesse, in particolare, la trattazione dedicata a quest’ultimo: una delle panoramiche più aggiornate e complete su questa scuola buddhista troppo spesso ignorata o mal compresa.
A completamento di un lavoro già estremamente accurato il lettore troverà un’ampia e completa bibliografia, compilata con la massima precisione filologica: da una parte le fonti originali, sanscrite e pāli, con l’indicazione delle più affidabili traduzioni in lingue occidentali; dall’altra una lunga lista di testi critici occidentali che coprono tutte le fasi dello sviluppo del buddhismo.
Paul Williams insegna al Dipartimento di Teologia e Studi religiosi dell’Università di Bristol. Buddhista praticante da molti anni, è attualmente segretario europeo dell’Associazione Internazionale di Studi Buddhisti. In questa stessa collana è già apparso Il Buddhismo Mahāyāna.
Prefazione
Ringraziamenti
1. La posizione dottrinale del Buddha e il suo contesto
2. Il buddhismo di base. Il pensiero basilare del Buddha
3. Natura e origini del buddhismo mahāyāna
4. Alcune scuole del buddhismo di base
5. La filosofia del Mahāyāna
6. Il Buddha nel buddhismo mahāyāna
7. Mantranaya/Vajrayāna: il buddhismo tantrico in India
Bibliografia delle opere citate
Fonti principali
Fonti secondarie
Indice analitico
Scritture Sacre
Autore/i: Lanczkowski Günter
Editore: Sansoni Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Evelina Polacco.
pp. 272, 16 tavv. b/n f.t., Firenze
Nel campo degli studi odierni di storia delle religioni, particolare importanza assume l’opera di approfondimento scientifico e insieme di ampia divulgazione svolta da Günter Lanczkowski, docente di storia delle religioni e certo tra le massime autorità tedesche ed europee in questo delicato settore di studi e di indagini.
Questa sua opera, che oggi siamo lieti di presentare al pubblico italiano, non intende delineare ancora una volta il tipo delle sacre scritture come tali, ma rappresenta il primo tentativo di dare in un sol libro una descrizione storico-letteraria di tutte le scritture sacre.
Perciò lo scopo dell’opera, che naturalmente non può e non vuole sostituire una biblioteca di opere specializzate, è di giovare ad un primo orientamento di carattere generale e d’indirizzare e preparare alla lettura e all’interpretazione dei testi sacri, la quale sarà sempre una esigenza fondamentale per chi voglia occuparsi di storia delle religioni.
Nella precisa scelta di testi che per il loro carattere di testi rivelati, per la loro forma canonizzata, per il loro impiego nel culto e nella vita privata, nell’uso pratico e nelle magia, hanno sicuramente il carattere di scritture sacre, trascorrono di fronte a noi le tappe fondamentali dello Spirito religioso universale rintracciato e svelato nella stessa sua essenza, sgorgato dai testi che furono alla base della vita dei più grandi popoli, che caratterizzarono per millenni lo sviluppo di ogni civiltà: dai Testi delle piramidi, al Libro dei morti, dall’Antico al Nuovo Testamento, dalle scritture mandeiche al Corano, dall’Avesta al Rig-veda, dalle pagine sacre del buddhismo fino alle lastre d’oro dei mormoni.
Un panorama enorme, dunque, quale mai fino ad oggi era stato presentato all’attenzione del lettore italiano; un avvincente cammino alle fonti della religiosità umana.
Le Minestrine degli Angeli
Come portare l’energia degli angeli nelle nostre cellule e nella nostra vita
Autore/i: Ruland Jeanne; Schaffert Judith
Editore: BIS Edizioni
introduzione delle autrici, traduzione di Silvia Nerini.
pp. 192, interamente e riccamente ill. a colori, Diegaro di Cesena (FC)
Mangiare è un gesto magico e per questo è molto importante preparare il cibo con cura: infatti le ricette cucinate con amore nutrono e danno energia sia al corpo che allo spirito.
Jeanne Ruland e Judith Schaffert ci propongono il modo migliore di preparare zuppe e minestre per noi e per i nostri bambini, i veri “angeli” del nostro focolare, riscoprendo la magia racchiusa in queste squisite preparazioni.
Le ricette presentate in Minestrine degli angeli sono suddivise in base ai colori dell’arcobaleno. Capitolo per capitolo viene spiegato il significato di ogni colore e l’angelo ad esso abbinato e viene proposta una meditazione per connettersi con l’energia dello specifico colore di cui l’angelo è portatore. Attraverso l’energia angelica possiamo così migliorare la nostra vita, immersi in un’atmosfera ricca di gioia e serenità.
Insieme a tante ricette, semplici e poco dispendiose, potrete trovare molte informazioni pratiche sui vari cibi e consigli davvero speciali per la vita quotidiana, tra cui come benedire le vivande prima di consumarle. In questo modo, cucinare può diventare un’esperienza intensa e creativa, che arricchisce la nostra vita e quella dei nostri cari.
Le zuppe riscaldano il cuore e sono un balsamo per l’anima. Sono un saluto dalla patria spirituale. Nutrirsi di luce non significa necessariamente rinunciare al cibo, bensì scoprire la luce negli alimenti e assumerla in coscienza.
Jeanne Ruland è nata a Monaco nel 1966. Coltiva da decenni la propria passione per la saggezza sciamanica. Ha lavorato per molti anni come hostess di volo, cogliendo l’occasione per visitare popolazioni e studiare culture antiche. I suoi libri diffondono ciò che ha appreso sulla gestione delle energie spirituali.
La Via delle Fate
Viaggio alla scoperta di un mondo incantato
Autore/i: Mynne Hugh
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Francesco Saba Sardi.
pp. XII-156, tavv. a colori f.t., ill. b/n, Milano
«Le fate fungono da specchi, rimandandoci sia la nostra luce, sia la nostra tenebra. Sono specchi viventi dell’enigma delle nostre anime, in cui buio e luce sono intrecciati. Incontrando quegli specchi, incontriamo noi stessi, la nostra bellezza e il nostro mistero, e ne usciamo trasformati. […] Se persistiamo nel cercare di ottenere la collaborazione e la fiducia di queste creature, troveremo la tenebra radiante di colori fluorescenti che pulsando si svolgono a rivelare la forma paradisiaca del primo mondo creato. E incontreremo amici dai quali siamo stati divisi prima che i mondi avessero inizio.»
Le fate sono depositarie di straordinarie capacità e incarnano l’energia illuminata degli elementi nonché la sapienza, la potenza e la forza primigenia della creazione. Esseri affascinanti, tanto da indurre autori come Shakespeare e Dickens a scriverne – e Arthur Conan Doyle a restarne così abbagliato da cadere vittima di un crudele scherzo – e pittori famosi a dipingerle, da Reynolds a Tumer, fino a una nutrita schiera di artisti dell’Inghilterra vittoriana. Il presente libro si inserisce nell’impetuosa ondata di rinnovato interesse per queste eteree figure cui la Royal Academy di Londra ha dedicato un’intrigante mostra iconografica e che anche il cinema sta scoprendo. Documentato ed estremamente suggestivo, il testo – impreziosito da un incantevole inserto a colori – schiude i battenti del reame fatato, introducendoci a tutti gli arcani di una dimensione non tanto lontana da noi quanto parallela. Un’opera che apre alla percezione della sacralità di tutti i cicli e cambiamenti vitali, asserendo l’esistenza di una realtà strutturata su più livelli che fonde tutte le credenze e sta alla base di ogni cosa. Dall’incontro con i grandi adepti della tradizione feerica – tra cui Tommaso il Rimatore che penetrò in carne e ossa nella Terra delle fate – alla conoscenza delle quattro mistiche città, un viaggio esaltante che offre profonde sorgenti spirituali di rinnovamento.
Hugh Mynne, nato nel 1950 a Crosby, in Inghilterra, è uno studioso delle religioni. Profondo conoscitore dello Zen, tiene seminari sulle tecniche di guarigione sciamanica e coordina un gruppo di studio sulla tradizione delle fate. Vive in Irlanda con la moglie, l’ artista Eve Reid, e i loro venticinque gatti.
Storia della Chiesa
La penetrazione dello spazio umano ad opera del cristianesimo
Autore/i: Hertling Ludwig
Editore: Città Nuova Editrice
nuova edizione aggiornata e ampliata, prefazioni dell’autore, traduzione a cura di Carlo Vivaldelli e Giovanni D’Alessandro.
pp. 720, Roma
«Le trattazioni di Storia della Chiesa non fanno difetto. Tuttavia, la materia della storia ecclesiastica è cosi inesauribile, e l’interesse con cui i lettori di ogni specie si accostano ad essa presenta aspetti cosi molteplici, che è sempre possibile trattaria in maniera nuova.
In questo libro abbiamo cercato di fare un’esposizione storica che sia leggibile con facilità, lasciando da parte l’apparato dell’erudizione. Inoltre abbiamo posto l’accento sulla vita interna della Chiesa, e precisamente della Chiesa nel suo compito di cura delle anime. Infatti, qui sta il fondamento della sua storia, che è comprensibile soltanto se si considera la Chiesa come missione, come una o piuttosto l’unica missione che Dio ha assegnato all’umanità: trovare e additare il cammino verso la salvezza soprannaturale.
Naturalmente ci sono continue influenze reciproche tra la Chiesa nel suo impegno pastorale e gli Stati, nonché le altre comunità umane. Sono pur sempre i medesimi uomini quelli per i quali la Chiesa si sforza di compiere la propria funzione, e la sua attività si svolge nel medesimo spazio delle altre comunità. Cultura ed economia, guerre, dinastie e strutture dei singoli Stati incidono in continuazione, ora come aiuto ed ora come impedimento, sull’attività pastorale della Chiesa. Da questo punto di vista, una storia ecclesiastica completamente “religiosa” è impossibile. Tuttavia, l’idea direttrice di essa dovrà rimanere sempre la cura delle anime, come missione essenziale della Chiesa.
Nel medesimo tempo abbiamo rivolto particolare attenzione al progressivo sviluppo della Chiesa entro lo spazio geografico, e con ciò anche alla statistica storica, aspetto questo che in parecchie opere del genere forse non viene messo abbastanza in evidenza.
Il contenuto del presente volume potrebbe essere quindi definito: la penetrazione dello spazio umano mediante l’organizzazione pastorale della Chiesa». (L. Hertling)
Ludwig Hertling, per lunghi anni professore di storia ecclesiastica presso l’Università Gregoriana di Roma, è autore di fama, conosciutissimo per i suoi profondi e vagliati studi sull’antichità cristiana, che fanno testo.
Anche la presente opera ha riscosso un largo successo. In Germania è già alla 4ᵃ edizione.
E’ stata inoltre tradotta in inglese, francese, spagnolo, cinese. In Italia viene ora edita con integrazioni e aggiornamenti che vanno fino agli ultimi avvenimenti della Chiesa, il Concilio Vaticano II e l’opera dell’attuale pontificato di Paolo VI.
Yoga
Autore/i: Patrian Carlo
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prefazione dell’autore.
pp. 176, 156 ill. b/n, Milano
Giunto alla diciassettesima edizione, questo testo continua a dimostrarsi valido e necessario per chi pratica o per chi vuole accostarsi allo Yoga. In questo volume tutto è esposto in modo semplice e piano, con una chiara impostazione didattica: la scoperta dello Yoga come mezzo per arrivare all’igiene fisica e psichica più perfetta contro la nevrosi della vita moderna. L’autore di questo volume è nato a Milano nel 1930. Si dedica giovanissimo allo studio delle filosofie orientali. Sin dal ’45-’50 è in contatto con famosi «Swami » oggi scomparsi e con scuole Yoga indiane. Nel ’49 scrive un manuale di ipnosi indù. Fra i primi pionieri dello Yoga, nel ’54 organizza a Milano alcuni corsi serali. Nel ’65 fonda l’Istituto Yoga. Nell’arco della sua ricerca Yoga realizza illuminanti esperienze spirituali che gli infondono sorprendenti energie con le quali stimola la diffusione delle forme di Yoga più semplici e più adatte agli occidentali. Compie viaggi di studio in India, visita i più importanti Ashrams (Eremi Yoga) e riceve, dopo un esame teorico-pratico, il titolo «Yoga Ratna» (gioiello Yoga) dalla «Yoga-Vedanta Forest Academy» di Rishikesh (Himalayas).
Cicerone
Biografia politica
Autore/i: Stockton David L.
Editore: Rusconi
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Paola Boccardi Storoni.
pp. 416, 2 cartine b/n f.t., nn. tavv. b/n f.t., Milano
Cicerone, scrive David L. Stockton, è il personaggio meglio conosciuto di tutta la storia antica, e valutare la sua figura è quasi valutare l’intero significato della civiltà greco-romana. Un nostro giudizio su Cicerone è sempre un banco di prova per noi stessi, e «rivela la personalità del giudice più che quella del giudicato».
Chi è stato il vero Cicerone? Il fanciullo prodigio mirabilmente versatile, il giovane avvocato tanto ambizioso quanto coraggioso nello sfidare i potenti, il vanitoso esibizionista dei propri successi, il vecchio tremebondo che porge il collo alla spada dei sicari poiché una tempesta di mare lo spaventa troppo per consentirgli di salire sulla nave della salvezza? David Stockton ci offre un ritratto in forte rilievo, in cui tutte le facce del prisma sono visibili: nessun intellettuale antico ebbe tanti difetti come Cicerone, ma nessuno ebbe, probabilmente, tante doti. Il libro di Stockton maschera con eleganza un’erudizione fluviale che filtra in ogni riga e si condensa nelle numerosissime ma concise note a piè di pagina, e nelle tre preziose appendici che trattano per la prima volta, di prima mano, temi ciceroniani inediti.
Tralasciando l’eccezionale immagine urbana di Roma, l’Italia in cui nasce Cicerone è una campagna costellata di borghi rurali. Cicerone si definì sempre «romano», ma si diceva che i Tulli Cicerones discendessero da Attio Tullo, il rinnegato volsco che quattro secoli prima della nascita di Marco Tullio aveva dato rifugio al rinnegato romano Coriolano. Cicerone, in realtà, era un «immigrato», come Catilina usava definirlo con dispregio. Ma quella società, di cui la vita stessa di Cicerone è ai nostri occhi specchio nitidissimo, godeva di una mobilità sociale e politica che consentiva possibilità oggi ignote, fortune imprevedibili, clamorosi salti di casta. Era una democrazia a volte sanguino sa, poco rassicurante, mai solcata dalla noia. Lo mostrano i casi polizieschi che impegnarono l’intelligenza di Cicerone, e che Stockton segue con minuziosa e avvincente fedeltà. In quella società, Cicerone ascese e cadde con un’esemplarità da tragedia.
Quell’uomo è oggi un mucchio d’ossa disperse, ma il suo modo di parlare, la sua intonazione, filtrano fino a noi. Senza saperlo, noi uomini civili e colti, in ogni gesto e in ogni parola che scegliamo volutamente o istintivamente, ripetiamo una parte di lui, di tutto quello che egli, con le sue immense debolezze umane, ci ha insegnato.
David Leonard Stockton, nato a Londra nel 1925, ha frequentato la Emanuel School di Londra e il Magdalen College di Oxford. Lettore di studi classici e di storia antica presso la Durham University (1951—1954), membro e tutor del Brasenose College di Oxford dal 1954 (nel 1981 ne è diventato vicepresidente), nel 1962-1963 è stato visiting professor presso la Cornell University di Ithaca (NY.).
Fra le sue pubblicazioni: Thirty-Five Letters of Cicero (1969); Cicero: A Political Biography (1971), che qui si presenta; The Gracchi (1979); From the Gracchi to Sulla: Sources from Roman History 133-80 B.C. (1981). Collabora a riviste internazionali specializzate, sulle quali fra l’altro ha pubblicato studi attinenti all’argomento di questo volume.
Il Vostro Oroscopo e i Vostri Sogni
Autore/i: Ballantyne Ned; Stella Coeli
Editore: Casa Editrice Astrolabio
traduzione di Marina Montanari.
pp. 484, ill. b/n, Roma
Il futuro inizia nel prossimo milionesimo di secondo. Cosa ci riserva? Ci accontenteremo che gli eventi della nostra vita abbiano il loro corso? O, conoscendo cosa ci riserva il futuro, saremo in grado di controllare il nostro destino? Questo libro ci aiuta a trovare le risposte a questi interrogativi. Le 25.000 interpretazioni di sogni ed oroscopi sono una guida al successo di ogni giorno dell’anno.
Il Mito Psicologico nell’India Antica
Autore/i: Falk Maryla
Editore: Adelphi Edizioni
introduzione dell’autrice.
pp. 528, Milano
Quest’opera è una delle più importanti che si possano leggere per avvicinarsi al segreto dell’India arcaica – l’India del Rgveda, dei Brahmana, delle Upanisad. In questi testi per la prima volta sentiamo la voce di un pensiero metafisico, cifrata in simboli, allusioni, prescrizioni rituali. Ma qual è la differenza fra questa voce e, per esempio, quella dei primi pensatori greci? È una differenza sottile ed essenziale, fondamento di ogni ulteriore divaricarsi fra Oriente e Occidente. Forse nessun libro come questo di Maryla Falk individua e descrive quella differenza con tanta limpidezza e precisione. In una trattazione ricca di dottrina e intessuta alle fonti, la Falk ci fa entrare nelle vene di questo pensiero non rappresentante (come tutto il pensiero occidentale), ma identificante, teso a «diventare il Tutto, intuendo il Tutto». Ma come si può percorrere questa via azzardata ed esaltante dell’identificazione? Per i veggenti vedici, innanzitutto, l’atto del conoscere aveva una stupefacente concretezza. Il loro pensiero, prima ancora di parlare del mondo, parla del pensiero stesso, che è più vasto del mondo e lo ingloba. È la mente che qui comincia a parlare della mente, ma «opera con entità mitiche in luogo di concetti»: da qui l’immane profusione di immagini, che rimangono impenetrabili a chi non ne conosca la cifra: a chi, per esempio, non sappia che le «acque» dell’oceano luminoso, fluenti al di sopra della volta celeste, sono le stesse che ondeggiano nell’«oceano del cuore», le acque del kama, del «desiderio», le acque ardenti della psiche. Così sorge il «mito psicologico» nell’India antica: «mentre le forme antiche del mito naturistico attribuivano valore umano, psichico, ai processi cosmici, il nuovo mito psicologico viene a attribuire valore cosmico, universale, ai fatti psichici: mercé un’unica esperienza che fa coincidere interamente le due sfere». Che cosa fosse questa «unica esperienza» è raccontato, con esoterica discrezione, nei testi: la scoperta dell’atman, scoperta che, da sola, basta a definire l’India. Chiuso in quel «luogo celato» che è la «cavità del cuore», c’è un granello, «più piccolo di un grano d’orzo», quasi impercettibile nella sua piccolezza, che improvvisamente può espandersi in una vastità smisurata, può invadere lo spazio, coprirlo, avvolgerlo: quello è l’atman, la beata vastità di cui l’universo è solo una parte, la zampa del cigno immersa nell’acqua. Poggiando sull’esperienza dell’atman, il pensiero indiano si è spinto successivamente verso due conclusioni opposte: da una parte la più radicale affermazione della vita, quale traspare da tanti inni vedici; dall’altra la più radicale negazione della stessa, implicita in certe Upanisad che già presentano lo stampo dove si calerà il buddhismo. Da una parte intravediamo gli ardenti sacrificatori delle origini: «avidi di beni, mai appagati di potere, dagli odi violenti e dai desideri insaziabili: così ci compaiono dinanzi gli uomini vedici nei loro inni». Ma dall’altra parte, fra le righe delle Upanisad, riconosciamo anche una tutt’altra figura: il rinunciante, colui che ha abbattuto l’ascia sul tronco del desiderio e dal mondo si distacca con gesto drastico. Questi sono i due estremi fra cui si muove il pensiero indiano. Per aiutarci a intendere come e perché avvenne questa oscillazione, e come si riprodusse per secoli in molteplici variazioni, il libro della Falk è tuttora indispensabile. Queste pagine offrono «uno squarcio della storia interiore di quei vati ignoti che cantavano le origini dell’universo e le andavano cercando nei propri cuori; e dei loro eredi che in tradizioni secolari continuarono la via da quelli tracciata. Dove sboccò questa via è noto: ma fu non per ultima la troppa pienezza di vita che li condusse a quella condanna finale della vita».
Maryla Falk elaborò a partire dal 1930 la sua opera centrale, Il mito psicologico nell’India antica, che sarebbe stata accolta nel 1939 fra le Memorie della Accademia dei Lincei, relatori i soci Carlo Formichi e Pier Gabriele Goidanich.
Medicina Tibetana
La millenaria arte di curare, sintesi suprema delle grandi tradizioni mediche dell’antichità
Autore/i: Tibetan Medical Center
Editore: Red Edizioni
prima edizione, traduzione dall’inglese e cura di Giovanni Arca.
pp. 176, Como
Nel vasto e articolato universo delle medicine tradizionali, la medicina tibetana occupa uno spazio del tutto particolare.
Si tratta infatti di un sistema medico che sintetizza le conoscenze delle tre grandi scuole dell’antichità: la cinese, la greca, l’indiana.
Della medicina cinese adotta infatti la teoria della circolazione energetica e quella dei ritmi biologici.
Della medicina greca sfrutta la teoria ippocratica degli umori, primo passo della moderna biochimica.
Della medicina ayurvedica utilizza le terapie con i massaggi e i rimedi a base di piante e minerali.
Questo libro è la più completa e affidabile introduzione alla medicina tibetana.
Completa, perché di quel sistema medico si sofferma sulla storia, le influenze, le basi teoriche, la pratica.
Affidabile, perché per la prima volta presenta documenti originali di studiosi del Tibetan Medical Center di Dharamsala (India).
Yoga
Tutte le posizioni e gli esercizi fisici e mentali dello Yoga ampiamente descritti e illustrati con 280 disegni
Autore/i: Verri Mario
Editore: Armenia Editore
prefazione e nota introduttiva dell’autore.
pp. 512, 280 disegni b/n, Milano
Se avete acquistato questo volume o se state semplicemente leggendo queste righe, e chiaro che già siete interessati allo Yoga: ebbene, questo manuale, per la sua chiara esposizione che vi permetterà una facile applicazione degli esercizi, trasformerà sicuramente il vostro interesse in entusiasmo.
Sotto la guida esperta dell’autore, imparerete ad assumere posizioni in armonia con il controllo dell‘energia vitale, tramite le necessarie respirazioni; scoprirete come nutrirvi con soddisfazione, senza costringervi a inutili digiuni o concedendovi pericolose abbuffate; apprenderete a purificarvi mantenendo l’energia dell‘organismo e a tranquillizzare l’animo e la mente penetrandone i meccanismi, col fine ultimo di farvi pervadere e avvolgere dalla vita. E potrete ottenere tutto questo quando volete, ad ogni ora e ogni giorno.
Le ampie spiegazioni per ogni posizione e i 280 disegni che le accompagnano fanno di questa guida un manuale veramente completo e pratico per chiunque, neofita o esperto, intenda acquisire una visione globale ed esauriente di quest’affascinante disciplina.
Mario U. Verri vive e insegna a Roma. È direttore del Centro Puma Yoga dal 1973 e responsabile unico in Italia del Lonavla Yoga Institute (India), fondato dal dottor M.L. Gharote. L’autore ha anche pubblicato il testo Le posizioni classiche dello Yoga, commento al primo capitolo della Hathapradipika.
Kensho
Il cuore dello Zen
Autore/i: Cleary Thomas
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione dell’autore, nota e traduzione dall’inglese di Renato Aprea.
pp. 176, Roma
Il Kensho è lo sguardo che trasforma e rivela la vera natura di tutte le cose. Nella pratica dello Zen, il Kensho è un’esperienza tanto cruciale da essere paragonata al ritrovamento di un inesauribile tesoro che rivela le potenzialità, esistenti in ogni momento, per raggiungere la consapevolezza pura, libera dalle proiezioni dell’ego. Tra le opere Zen tradizionali vi sono un certo numero di importanti testi incentrati sulle profonde sottigliezze di questo essenziale risveglio Zen e sui metodi utilizzati per la sua realizzazione. I brani scelti da Cleary sono estratti da: La retta spiegazione della vera mente, del Maestro Zen coreano Chinul (1158-1210), concernente l’equilibrio necessario per comprendere il Kensho collegandolo ai più vasti insegnamenti delle scritture e dei trattati buddhisti. Numerose opere del Maestro Zen giapponese Hakuin (1686-1769), i cui insegnamenti svelano le tecniche usate nel perfezionamento e nell’applicazione del Kensho, e l’importanza di superare questa stessa esperienza per applicare la visione interiore Zen a tutto l’agire umano. Il libro della tranquillità, una raccolta di koan cinesi dei secoli XII e XIII, con chiose che dimostrano la dimensione concreta di tale classica pratica. Ogni brano è corredato da un’ampia nota introduttiva e da un dettagliato commento del traduttore che aiutano il lettore a capire il vero significato di questa fondamentale esperienza Zen.
Thomas Cleary si è laureato all’Università di Harvard in Lingue e civiltà dell’Asia orientale e attualmente insegna a San Francisco, al California Institute of Integral Studies. Ha tradotto e curato una cinquantina di classici cinesi, tra cui i famosissimi L’arte della guerra, La raccolta della roccia blu, II segreto del fiore d’oro e Lo Zen nell’arte dell’illuminazione.
La Ricerca della Felicità
Seguendo la rivoluzione interiore
Autore/i: Krishnamurti Jiddu
Editore: Rizzoli
traduzione di Vincenzo Vergiani.
pp. 304, Milano
Una riflessione generale sui problemi dell’esistenza, un’esortazione ai giovani, affinché guardino sempre con occhi vergini alla vita, il resoconto di un dialogo a ruota libera fra Krishnamurti e un pubblico che si intuisce essere composto da studenti e dai loro insegnanti su temi quali la libertà, l’amore, l’impegno sociale, i fini dell’educazione. Sono questi i tre scritti del grande pensatore indiano raccolti nel presente libro, attraverso i quali si snoda una critica serrata, ma mai nichilista, della condizione umana attuale. Nelle parole di Krishnamurti si sente vibrare il retaggio della millenaria tradizione spirituale indiana, rivitalizzato dal confronto audace con la modernità, il progresso tecnologico, la coscienza delle ingiustizie e delle sofferenze del mondo contemporaneo. Non vengono offerte risposte prefabbricate, ma piuttosto stimolate domande: la ricerca della felicità, della serenità, di Dio, dell’assoluto, non può che passare attraverso una radicale messa in discussione di tutte le credenze, le ideologie, i miti, i modelli che la società ci trasmette e ci impone, innanzitutto attraverso l’educazione familiare e scolastica. Il messaggio di Krishnamurti ripropone la grande lezione del pensiero religioso e filosofico dell’India: è possibile cambiare il mondo, ma solo a patto di operare in noi stessi una profonda trasformazione interiore, rinunciando a ogni consolante certezza prefabbricata per cercare senza pregiudizi la nostra personale verità. Una lezione quanto mai attuale e potenzialmente feconda per le coscienze dell’Occidente in questa drammatica fase storica.
Jiddu Krishnamurti, nato nel sud dell’India da una famiglia di brahmani, nel 1895, all’età di quindici anni, fu condotto in Inghilterra dalla teosofa Annie Besant. Lì venne educato per assumere il ruolo di World Teacher, ma nel 1929 sciolse l’organizzazione di cui era stato proclamato capo e annunciò che non desiderava avere discepoli. Morì in California nel 1986. Tra le sue opere ricordiamo: «Commentaries on Living» e «The Awakening of Intelligence».