L’Arte di stare bene

Autore/i: Yogi Ramacharaka

Editore: Libreria Vecchia Roma

prefazione dell’autore.

pp. 256, nn. ill. b/n, Roma

L’Hatha Yoga afferma che solo se curiamo assiduamente il nostro corpo possiamo elevare il nostro “io”. Il corpo è il mezzo usato dallo spirito per manifestarsi, lo strumento attraverso il quale lo spirito può agire. In un organismo debole e malato anche la mente è appannata e imperfetta.
Ne consegue la grande importanza di un corpo sano e vigoroso.
La respirazione, l’alimentazione, l’igiene, il riposo sono alla base di una vita sana.
Questo libro insegna come nutrirsi nel modo più corretto; fornisce spiegazioni sulla digestione, sulla circolazione, sulla respirazione; spiega l’importanza fondamentale dell’acqua (essenza di vita) illustra le tecniche del riposo e del rilassamento.

Quello che il tuo Angelo vuole farti sapere

Autore/i: Virtue Doreen

Editore: MyLife Edizioni

introduzione dell’autrice, traduzione di Vincenzina Varano.

pp. 262, ill. b/n, Coriano di Rimini

Il seguito del libro Terapia degli Angeli di Doreen Virtue è un opera che canalizza e raccoglie nuove ed edificanti informazioni provenienti dal regno angelico.
Gli angeli, tra cui l’Arcangelo Michele, offrono messaggi di guarigione che ti aiuteranno a scoprire lo scopo della tua esistenza, a comprendere le tue relazioni sentimentali, a guarire dalla sofferenza emotiva e a prendere decisioni importanti per la tua vita.
Doreen riceve lettere da tutto il mondo da parte di persone che hanno trovato una fonte costante di conforto e di sostegno in Terapia degli Angeli. Molti lettori tengono il libro accanto al letto e lo aprono in maniera casuale per accedere alla conoscenza spirituale e all’assistenza Divina.
Messaggi dai tuoi Angeli prosegue nella stessa ottica, al fine di farti raggiungere nuovi livelli di appagamento e ispirazione, e per offrirti nuove direzioni da seguire.
Il libro è un efficace strumento di divinazione e ti insegna come ricevere i messaggi inviati dai tuoi angeli personali!
Doreen Virtue, psicologa, da piccola parlava a lungo con gli angeli che l’hanno aiutata a sentirsi protetta e felice. Una volta diventata adulta, ha deciso di insegnare agli altri tutto quello che sapeva sugli angeli, come chiedere il loro aiuto e decifrare i loro messaggi per essere felici e non sentirsi mai soli. Doreen Virtue è l’autrice di moltissimi libri su argomenti riguardanti mente-corpo-spitito. La Dott.ssa Virtue è la fondatrice ed ex direttrice dell’Ospedale Psichiatrico Femminile a Nashville, Tennessee. é stata anche l’amministratrice dell’Ospedale Femminile Woodside nell’area di San Francisco. Entrambi gli ospedali erano specializzati nel trattamento di problemi psicologici femminili. La Dott. Virtue ha anche diretto 3 centri psichiatrici, compreso un centro per adolescenti tossicodipendenti o alcolisti.

Autore/i: Guadalupi Gianni; Manguel Alberto

Editore: Rizzoli

prima edizione, nota di Gianni Guadalupi, illustrazioni di Graham Greenfield, mappe e carte di James Cook, traduzione di Licia Brustolin.

pp. 376, nn. ill. b/n, Milano

Steso subdolamente in forma di guida, questo libro è in realtà un Bedecker ingannevole, teso più che a orientare a far smarrire il lettore fra le selve, i miraggi e i labirinti della geografia immaginaria, qui sistematizzata in ordine alfabetico e notomizzata solo per aumentare la confusione e lo straniamento. Sfilano fianco a fianco, in questo imponente inventario delle contrade inventate da scrittori di tutti i tempo e di tutte le letterature, isole edeniche e incubi vampirici, noiose perfezioni utopiche e brillanti escogitazioni scientifiche; da Swift a Unamuno, da Plinio a Roussel, dai mammut della Grande Euskaria, da cui i baschi appresero la loro lingua, a London-on-Thames, villaggio africano governato da un gorilla di nome Enrico VIII.

“Nella Biblioteca del Superfluo, che vorrei trovasse sempre posto nei nostri scaffali, mi sembra che un ’Dizionario dei luoghi immaginari’ sia un’opera di cui non si poteva fare a meno”. (Italo Calvino – La Repubblica)

Autore/i: von Glasenapp Helmuth

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prefazione e introduzione dell’autore, a cura di Clara Gallini, traduzione dal tedesco di Simona Vigezzi Martini.

pp. 356, ill. b/n, Milano

Dalla prefazione dell’autore:
«Lo scopo del presente volume è quello di fornire un’introduzione, in forma accessibile e limitata strettamente all’essenziale, alla conoscenza delle varie religioni del mondo, esclusa quella cristiana. Questa iniziativa dovrebbe suscitare tanto maggiore interesse nelle persone colte, in quanto oggi la mutata situazione mondiale costringe ciascuno ad occuparsi, chi più chi meno, dei grandi fenomeni religiosi extra-europei.
A tal fine presentiamo qui, in brevissimo spazio, una breve notizia sulle istituzioni religiose, elementi di storia delle religioni e inoltre un’antologia degli scritti sacri delle grandi forme di culto oggi esistenti. Completano il volume un quadro statistico, una tavola cronologica, disegni inseriti nel testo e illustrazioni a piena pagina, come pure alcune cartine riguardanti la storia delle religioni. La bibliografia va intesa come un’indicazione per ulteriori studi. L’ampio indice dei nomi può essere utile come piccolo dizionario mitologico e come opera di consultazione.
Per la sua importanza, il cristianesimo è trattato in un volume a sé da teologi evangelici e cattolici. Per questo mi sono limitato ad accennare solo occasionalmente, nelle mie considerazioni storiche, a corrispondenti elementi cristiani. Nel mio libro “Die fünf grossen Religionen” [Le cinque grandi religioni], 2 ed., Düsseldorf, 1954, mi sono occupato estesamente del cristianesimo, in uno studio comparativo con l’induismo, il buddhismo, l’universismo cinese e l’islamismo.
Quanto alla struttura del libro, nell’introduzione si definisce il tormentatissimo concetto di “religione,” si tratta brevemente delle fonti da cui si può trarre una conoscenza delle forme religiose non cristiane del presente e del passato, si esaminano le varie teorie sull’origine della religione, si indagano le caratteristiche strutturali dei vari tipi di religione e infine si approfondiscono, con forzata brevità, le basi soggettive e oggettive del fenomeno religioso.[…]»

Ovvero l’antica arte orientale di scegliere e preparare i cibi che assicurano la longevità e il ringiovanimento

Autore/i: Abehsera Michel

Editore: Sugar Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Marisa Sanfelice.

pp. 240, Milano

Il grande maestro giapponese George Ohsawa e sua moglie hanno insegnato all’autore di questo libro i segreti dell’antica arte culinaria Zen. Alle varie ricette apprese da Ohsawa, Michel Abehsera ne ha aggiunto altre francesi e del Medio Oriente.
Il risultato: duecento deliziosi piatti, molti dei quali sconosciuti sino ad oggi nel mondo occidentale.
Ma cos’è la cucina Zen? La risposta è quanto mai semplice: è il modo di preparare i cibi usato dai monaci buddisti che, proprio grazie a questo tipo d’alimentazione, sono le persone più longeve e sane che esistano sulla terra.
George Ohsawa s’accostò alla cucina Zen non per tradizione (era stato allevato alla maniera occidentale) ma nel corso dei suoi studi. Divulgò poi le sue scoperte nel mondo moderno coniando parole e termini nuovi per rendere ai suoi allievi più comprensibile il linguaggio Zen. Uno di questi termini è macrobiotica e deriva dal greco: macro, che vuol dire “grande,” bio, “vitalità,” biotico, l’arte del ringiovanimento. Leggendo questo libro – di facile consultazione e dedicato ai non iniziati – il lettore verrà spronato a… prepararsi da solo questi semplici manicaretti e godrà del piacere di mangiare cibi sani ed al tempo stesso appetitosissimi. I monaci Zen, infatti, sono cuochi abilissimi e solo i più preparati hanno libero accesso alle cucine dei monasteri!
Un lessico in appendice fornisce le definizioni dei cibi e dei termini e faciliterà al lettore la preparazione dei vari piatti.

Tra scienza e fantasia, la spiegazione degli influssi lunari sugli esseri viventi

Autore/i: Abel E. L.

Editore: Longanesi & C.

prefazione dell’autore, traduzione di Giorgio Luxoro.

pp. 188, Milano

C’è la luna dei poeti e delle canzoni a conforto dei romantici e degli innamorati, come c’è la Luna toccata con mano dai cosmonauti a realizzazione di un sogno che sembrava irraggiungibile. Ma esiste anche una terza «Luna», sinora abbastanza trascurata: quella i cui influssi paiono reggere e governare tutta la nostra esistenza, dalla nascita sino alla morte, e con essa quella degli altri esseri viventi. Superstizioni, tradizioni, leggende, cronache locali di accadimenti insoliti e conturbanti si sono accumulate nel corso dei secoli: non collegate tra loro e spesso subito scordate dagli stessi protagonisti e testimoni, eppure profondamente radicate nella cultura di ogni popolo.
Pare oggi necessario il recupero, la riscoperta, la verifica di tutte queste vecchie «credenze», alla luce di un dato di fatto non obiettabile: gli influssi elettrici, magnetici, gravitazionali incidono sul nostro assetto biofisiologico, mentale e psichico, e la Luna, il corpo celeste a noi più vicino, ha quindi, in tutto questo complesso gioco di forze e di ritmi vitali, una collocazione importante. Senza lasciarsi troppo impressionare da certa astrologia, ma rendendosi anche conto che esistono verità al di là delle apparenze e apparenze al di là della ragione, Abel ha indagato sull’argomento con infinita pazienza e grande padronanza e ci sottopone l’esito delle sue affascinanti ricerche nei settori più disparati: dall’accoppiamento degli animali acquatici all’esito dei raccolti, dal ciclo mestruale all’epilessia, dalla licantropia al comportamento delle piante, dalla criminalità al sonnambulismo, dalla bioelettricità al concepimento e alla determinazione del sesso del nascituro. Per dimostrarci, in modo spesso inoppugnabile, che su tutti questi e altri fenomeni la Luna non sta certo soltanto a guardare…

Autore/i: Tokitsu Kenji

Editore: SugarCo Edizioni

introduzione dell’autore, traduzione di Valeria La Via.

pp. 192, ill. b/n, Milano

Non solo forma di autodifesa, non solo sport agonistico, ma strumento e via per una migliore integrazione del sé nell’esistenza, il karate può essere capito, valutato e sfruttato a fondo solo se lo si ricollega al più generale fenomeno delle arti marziali e alla cultura orientale da cui, in forma tecnica diversa ma spiritualmente identica a quella attuale, ebbe origine quindici secoli fa. Riscoprendo queste origini e ripercorrendo le tappe della lunga maturazione delle arti marziali attraverso la citazione diretta degli scritti dei grandi maestri di sciabola dall’epoca dei samurai fino ai nostri giorni, questo libro ci fornisce un’affascinante teoria del «combattimento a mani nude» e del suo legame con la filosofia zen.
«Perché ho preferito il karate alle altri arti marziali? Ho avuto la sensazione che, di fronte «al dato reale della violenza esistente in seno alla società, la pratica delle. arti marziali (sciabola, tiro con l’arco ecc.) avesse qualcosa di anacronistico. Il karate mi è sembrato più vicino alla violenza del tempo presente. Tuttavia non considero il karate come una forma di violenza destinata a servirmi… Io vedo nel karate un modo per mettere in causa il nostro rapporto con i nostri stessi gesti e in senso lato con il nostro corpo» (dalla Introduzione) .

Kenji Tokitsu è nato nel 1947. Laureato in sociologia all’università di Tokyo vive attualmente in Francia dove è insegnante di arti marziali.

Autore/i: Yogi Ramacharaka

Editore: Fratelli Bocca Editori

prefazione e traduzione di Vittorio Benedetti.

pp. 296, Milano

«Queste lezioni sono la presentazione più semplice, pratica e piana dei principi elementari della filosofia yoga indiana e dell’occultismo orientale. Ma per quanto elementari, esse hanno destato l’interesse anche degli studiosi più avanzati, poichè ricoprono l’intero campo della Sapienza antica. Esse contengono, succintamente, le verità più profonde ed i misteri più nascosti contenuti nei Vedas e nelle Upanishads, i monumenti più antichi (più volte millenari) che abbia prodotto il pensiero umano e che ancora resistono alle bufere del tempo, della critica, e della opposizione della scienza. Una tale vetustà di dottrine e la vitalità ogni ora più vigorosa che esse vanno acquistando, specialmente ai giorni nostri, impongono il nostro rispetto e meritano la nostra attenzione ed il nostro studio.[…]»

Autore/i: Zheng Wenguang; Xi Zezong

Editore: Ubaldini Editore

unica edizione, introduzione degli autori, prefazione, traduzione e cura di Giuseppina Merchionne.

pp. 128, Roma

Dalla prefazione di Giuseppina Merchionne:
“Questo libro rappresenta nel suo genere un’opera abbastanza unica che si inserisce in quell’enorme lavoro di ricostruzione e di interpretazione del patrimonio culturale classico che ha luogo in Cina già da alcuni anni. Per riscoprire e far conoscere tale patrimonio non poteva essere scelto argomento migliore: è infatti addirittura luogo comune parlare dell’ingegno dimostrato dai cinesi nelle scienze in generale e, nella fattispecie, nell’astronomia e nella cosmologia. Sull’argomento non pochi sono i lavori in lingua occidentale, tra i quali basti citare le opere di Joseph Needham; al contrario, in questi ultimi anni dalla Repubblica Popolare Cinese non era ancora arrivata una trattazione sistematica delle più importanti teorie cosmologiche elaborate in quel paese. Da qui la novità di questo libro apparso a Pechino nel 1975.
Il tentativo da parte degli autori di sistemare l’enorme quantità di materiale reperibile sull’argomento nei testi classici e di dare così corpo a un volume che delineasse la storia delle teorie cosmologiche cinesi, oltreché per il suo valore culturale, risulta ancora più meritoria se si considera che, come questo lavoro stesso sottolinea, nell’antichità cinese non esistevano veri e propri trattati di cosmologia, al contrario ogni riferimento poteva trovarsi in opere dai soggetti più svariati: nelle storie dinastiche, negli appunti e nei diari privati di filosofi o astronomi famosi, nonchè nelle raccolte letterarie e poetiche. Tale dispersione rispecchia forse una visione globale della cultura, dove la divisione in branche risulta spesso puramente formale e la sostanza delle conoscenze è data dalla unità sincretica tra specializzazione e dilettantismo, tra scientismo e improvvisazione che, nel caso della cosmologia, se pure ha dato luogo a intuizioni geniali, non ha però consentito la formulazione di un sistema organico e compiuto come quello di Tolomeo o quello di Copernico.[…]”

Autore/i: Bharatha Iyer K.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione di Moti Chandra, prefazione dell’autore, traduzione di Grazia Lanzillo.

pp. 144, 81 tavv. b/n f.t., Milano

La promiscuità di razze e di culture confluite nella civiltà del sub-continente indiano si riflette, sul piano della creazione artistica, in un processo storico instabile e molteplice. Ma i mutamenti di stile, nei vari periodi e nelle varie regioni, non pregiudicano la fondamentale unità dell’arte indiana: essa è rimasta sempre frutto collettivo, espressione di un popolo che ha saputo assimilare ogni elemento straniero trasformandolo alla luce di un amore quasi superstizioso per il passato e la tradizione. Il libro che presentiamo passa in rassegna i principali periodi dell’arte indiana dal 3000-2000 a. C. alle soglie dell’epoca moderna: dai sigilli e dalle statuette di Harappa e Mohenjo-daro alle enormi sculture Maurya, dai celebri stupa dell’arte Sunga alla monumentale architettura nella roccia e ai sontuosi templi dell’età Pallava. Conclude il libro, pregevole anche per la ricchezza e la qualità delle illustrazioni, un breve cenno sulla pittura indiana. L’opera di Bharatha Iyer, per la serietà della sua indagine e la chiarezza del suo stile, riesce ad accostare anche il lettore non specialista al simbolismo e all’iconografia di un’arte che pur ispirandosi prevalentemente al mondo filosofico e religioso è tuttavia ricca di profondi significati umani e terreni.