Libri dalla categoria Superstizioni
Il Libro dell’Omeopatia
Autore/i: Sananés Roland
Editore: Edizione CDE
premessa dell’autore, traduzione di Milli Ubertazzi.
pp. 298, Milano
Mentre il mercato dei farmaci elargisce continuamente nuovi prodotti, chi ha bisogno di cure è sempre più disorientato.
La natura ci viene in aiuto con una medicina alternativa, l’omeopatia, che mediante l’utilizzo di sostanze vegetali o animali offre soluzioni immediate a molti disturbi, senza l’incombente minaccia dei dannosi “effetti collaterali”.
Scoperta due secoli fa dal tedesco Hahnemann, l’omeopatia è oggi in grado di offrire almeno 400 sostanze capaci di guarire le malattie fisiche, ma anche i disturbi psicologici “moderni” come la depressione, l’ansia, l’insonnia.
Tutte le tecniche sono chiaramente spiegate in quest’opera in cui la notizia storica, l’annotazione scientifica e l’esempio pratico si uniscono per dare una visione completa dell’argomento.
Roland Sananes È uno dei più noti rappresentanti della medicina omeopatica e da almeno tre decenni la sua azione professionale e divulgativa ha contribuito fortemente ad affermare in Francia ed altrove questo metodo di interpretazione e cura della malattia.
Fondazione della Scienza dei Magi
Autore/i: Bonini Fulvio
Editore: Il Trigono Edizioni Librarie
introduzione dell’autore.
pp. 256, nn. ill. a colori, Vicofertile (PR)
Introduzione all’Arte Suprema del Trigono:
“La Magia, si dice, è vecchia quanto il Mondo. In effetti, nei resti tutte le civiltà antiche, si riscontrano elementi che fanno pensare a un certo grado di sapere esoterico. quella che è sempre mancata, è stata una codificazione sistematica della Magia, diversa dalle tradizioni orali e dai miti, e sfrondata dalle superstizioni e dagli errori. Tutto questo equivale a fondare una nuova scienza, la Scienza dei Magi, appunto. Magi erano i sapienti e autorevoli, sacerdoti-astrologi, dell’antica religione persiana, prima dell’avvento dell’Islam, tra cui saggi re, di cui parla il Vangelo di Matteo. Oggi il nome Magi, va inteso nel suo valore simbolico, di saggio, astrologo, mago, non letterale. la fondazione della Scienza dei Magi non vuole infatti, né ripristinare quell’antica religione, né fondare alcuna religione di sorta.
Si diceva, dunque, che era necessario fondare questa Scienza su basi precise, affinché vi fosse un punto di riferimento chiaro da cui attingere e proseguire. La Magia, infatti, era giunta a noi attraverso mille peripezie, deformata da culti barbari e superstizioni, mutilata da censura e inquisizione, offesa da ignoranza di molti suoi sprovveduti cultori.
La Scienza dei Magi è stata rifondata, ma per farlo non sarebbe bastato l’ingegno dell’Uomo, essa è una scienza rivelata, e non poteva essere altrimenti, qualcuno potrebbe obiettare che non è corretto chiamare scienza la Magia. In effetti, intrisi come siamo dalla logica del positivismo, quando pensiamo ad una scienza, immaginiamo laboratori e provette, camici bianchi e congegni elettronici.
Quella è la scienza dei nostri giorni, dell’era del positivismo, ma il positivismo, se qualcuno se lo fosse scordato, è solo una corrente di pensiero, una filosofia se vogliamo, ma non la verità assoluta, e, in fondo, vecchio solo poco più di duecento anni, un inezia, rispetto alla Magia.
La scienza cui tratta la Magia è la scienza assoluta, quella che gli antichi Greci chiamavano episterne, il sapere universale. La Scienza dei Magi è una scienza unificante, che mira ad una visione globale e unitaria del mondo, la scienza del positivismo è una scienza che tende alla frammentazione, all’ultra specializzazione, sicchè, ogni scienziato, oggi, non vede che una piccola parte dell’insieme.
Ma la grande differenza tra Scienza dei Magi e positivismo, sta nella concezione del mondo. Per la Magia il mondo è innanzi tutto Spirito, e la materia è una manifestazione dello Spirito, per il positivismo, invece, esiste innanzi tutto la materia e le sue leggi.
Attraverso il positivismo l’Uomo ha raggiunto, nei paesi industrializzati, la sicurezza materiale della propria sussistenza. Ma la scienza del positivismo ha, in un certo senso, fallito il suo scopo, con nuovi vecchi nomi, le malattie uccidono e fanno ancora paura, come lo facevano nel medioevo, e catastrofi ecologiche minacciano il mondo intero. l’Uomo ha perso la sua dimensione divina, la morte lo spaventa più che mai, nascono i dilemmi esistenziali, le frustrazioni, l’infelicità, la fuga nella droga o,all’opposto, la cura maniacale del corpo, unica certezza che gli rimane. E con queste, tutte altre problematiche sociali, che tutti ben conosciamo.
Ovviamente i meriti del positivismo, ripeto, ci sono stati, ma adesso, hanno assolto il ruolo storico. L’Evoluzione dello Spirito, attende l’Uomo per più nobili orizzonti. Una Scienza più Divina lo attende, che sappia curarsi non solo del corpo, ma soprattutto dello Spirito, riavvicinandolo a quel Fuoco Divino Immortale, a cui sente di appartenere; permettendo, altresì, una visione più serena del mondo, della vita e del destino.
È tempo quindi che il pensiero del mondo cambi direzione, la Scienza dei Magi è fondata, ora si può cominciare. Chiaramente la Magia è totalmente estranea ai metodi del positivismo, essa procede attraverso lo Spirito per agire sulla materia, non viceversa. Non siamo abituati a questo modo di vedere le cose, molti, leggendo le pagine di questo libro, troveranno cose che gli sembreranno pura pazzia, assurde. Follia spesso è solo il diverso, ma nel diverso non ci si può entrare spiccando un balzo, e per quanto si viaggi si è sempre nel normale, o così sembra, e quando il normale sarà diventato il diverso, forse nessuno se ne sarà accorto. E’ capitato con il positivismo e capiterà ancora. Ci vuole tempo per cambiare la mentalità del mondo. E, probabilmente la Magia non sarà mai alla portata di tutti, in essa vi è un potere capace di scuotere i pilastri dell’Universo. Su cosa si basi questa forza, e come la si possa governare, è l’oggetto di questo libro.
Che altro dire: la Scienza dei Magi è qui, da capire e da sperimentare, e, per chi ha buona volontà, la Via Radiosa degli Iniziati è li, che attende.
Per ultimo un ringraziamento e una dedica, a chi, preferendo restare anonimo, in questa e nell’altra dimensione, mi è stato vicino, e, senza il cui prezioso ausilio, tutto questo non mi sarebbe stato possibile.”
(L’autore – Parma 15 Aprile 1991)
La Donna nella Preistoria
Autore/i: Ehrenberg Margaret
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autrice, traduzione di Roberto Bosi.
pp. 328, nn. ill. b/n, Milano
A partire dagli archeologi più qualificati fino ad arrivare alla forma più banale delle comunicazioni di massa, nella nostra cultura si affronta, comunemente, il mondo della Preistoria attribuendo scoperte, invenzioni, creazioni nonché comportamenti, ad un fantomatico “uomo preistorico”. Margaret Ehrenberg, un’archeologa inglese, tenta invece di leggere nei reperti archeologici classici e nelle documentazioni antropologiche ed etnografiche i ruoli e gli status femminili e maschili. L’importanza dell’analisi non si limita alla scoperta dell’invenzione femminile dell’orticoltura e del ruolo centrale delle donne nella storia dell’economia umana, ma soprattutto mette in luce la dialettica delle relazioni sociali agli albori della civiltà occidentale non nascondendo, parallelamente, la relatività dei nostri luoghi comuni nei confronti di altre culture moderne. L’opera di Margaret Ehrenberg oltre ad essere un viaggio originale nella Preistoria, dal Neolitico all’Età del Ferro, è anche un gradevole esempio di Scienza al femminile.
Marte Pianeta Rosso
La “nuova generazione” di scienziati alla ricerca della vita su Marte
Autore/i: Ducrocq Albert
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione dal francese di Emanuele Giordana.
pp. 224, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Nel 1976 è stata scritta una delle pagine più entusiasmanti e sconvolgenti dell’umanità. Nell’arco di poche migliaia d’anni l’uomo è passato dalla civiltà della ruota al volo delle sonde Viking I e Viking II esplorando lo spazio interplanetaria. Il pianeta Marte è quello che, forse più degli altri facenti parte della nostra Galassia, ha suscitato la fantasia e la curiosità degli uomini in ogni tempo, scienziati e non.
Albert Ducrocq in questo libro presenta le tappe progressive della scoperta e conquista del «pianeta rosso» che nasconde in sé infiniti misteri, ora – in parte – portati a nostra conoscenza. I radar-rivelatori hanno individuato grandi quantità di ferro, di vapore acqueo e incrostazioni glaciali nella sua parte settentrionale, oltreché una prodigiosa forma di vita di natura – fino ad oggi – insospettata. Al fine di completare l’esplorazione di Marte sono già stati approntati apparecchiature e strumenti che sembrano uscire da un libro di fantascienza e, invece, sono viva realtà: il veicolo automatico che potrà muoversi sulla superficie accidentata del pianeta, la macchina che porterà sulla Terra i campioni dei minerali ivi prelevati e molte altre sorprendenti ideazioni.
Grandi e inquietanti interrogativi si aprono a fronte della conquista del «pianeta rosso»: future basi spaziali vedranno la luce su Marte? Bisogna conservare il pianeta al suo stato attuale o trasformarlo, immettere nuove forme di vita, provocare la crescita e lo sviluppo di una specie vegetale «evoluta», esplorare a fondo le sue risorse? A chi apparterranno tutte queste ricchezze?
A quali condizioni per l’uomo e la sua sicurezza?
Diventata adulta, la specie umana si trova di fronte ad immense responsabilità e a speranze illimitate. Albert Ducrocq ci permette di verificare tangibilmente – attraverso queste pagine – il futuro che ci attende.
Alberi Ducrocq è considerato in Francia il pioniere della cibernetica. È altresì «l’uomo dello spazio» che, all’indomani dell’ultima guerra mondiale, idea il primo motore atomico a reazione. Ha pubblicato numerosi libri a carattere specificatamente scientifico insieme ad altri divulgativi sulla scienza e sulla filosofia dell’uomo e della civiltà.
Verso L’Oriente
Entronauti – I cinque continenti – Tra i Sufi di Persia e di Arabia – Corrispondenza con Nata
Autore/i: Scanziani Piero
Editore: Elvetica Edizioni
introduzione di gaia Grimani.
pp. , Chiasso
Verso l’Oriente: riunisce i quattro maggiori scritti di Scanziani nel suo lungo avvicinamento al Sole levante.
Entronauti: l’autore in prima persona ci porta verso l’Asia, dalla Persia, all’India, al Giappone per poi tornare al Monte Athos cristiano.
I Cinque Continenti: John Lucky, giovane miliardario americano, partito nel 1940 su d’un minuscolo aereo, dopo due anni si riduce accattone nell’India francese, alle soglie dell’eremo di Sri Aurobindo.
Tra i Sufi di Persia e d’Arabia: siamo nell’enigmatica Persia odierna, fra i Sufi, uomini e donne per i più oscuri, invece qui si rivelano.
Corrispondenza con Nata: biografia d’un ingegnere fiorentino, Alberto Grassi (1904-1985): costruiti edifici e città in Europa, Africa, Americhe, a sessant’anni diviene contemplativo e trova in India la patria.
In appendice. Testimonianza: uno scritto di Nata, testimone nel 1965 dell’impatto di Scanziani con l’India.
Omeopatia e Psicanalisi
La medicina omeopatica alla luce della p junghianasicologia
Autore/i: Whitmont Edward C.
Editore: Red Edizioni
prima edizione, traduzione dall’inglese di Carla Sborgi.
pp. 272, Como
L’omeopatia ha dimostrato ampiamente che a certi disordini fisici corrispondono determinate caratteristiche mentali; sulla base sia dell’esperienza diretta sui pazienti sia della sperimentazione, ha individuato dei ‘quadri’ in cui sono riassunti i sintomi, fisici e mentali, tipici di ciascun rimedio.
Analogamente, la psicologia analitica junghiana ha messo in luce come i principali fenomeni psicologici siano sintetizzati ed espressi in un linguaggio di immagini, nel quale sono ravvisabili quei simboli archetipici il cui significato è rimasto immutato nel corso dei secoli.
Partendo da queste acquisizioni e riflettendo in maniera approfondita e originale sui lavori di Paracelso, Goethe e Planck, l’autore di questo libro sviluppa una critica serrata a ogni concezione dualistica della realtà,che contrapponga pensiero e materia, spirito e corpo, psiche e soma.
Secondo Edward C. Whitmont, l’omeopatia ‘filtrata’ attraverso la psicanalisi junghiana è la branca della scienza in cui appare in maniera più evidente che «mente e corpo sono come due diversi palcoscenici collegati tra loro, su cui la stessa forza direttrice, l’individualità, rappresenta la stessa commedia, usando, per così dire, due linguaggi diversi».
Questo libro, rileggendo l’omeopatia alla luce della psicanalisi, è un utile strumento sia per medici e psicologi, sia per tutti gli studiosi che vogliano approfondire il problema della salute dell’uomo dal punto di vista olistico.
Edward C. Whitmont si è laureato nel 1936 in medicina all’Università di Vienna e ha passato il primo periodo della sua formazione nell’ambito della psicologia adleriana. L’interesse per l’approccio psicosomatico e olistico lo spinse alla ricerca nel campo della naturopatia, della chiropratica, della nutrizione, dello yoga e dell’astrologia.
Dal 1947 al 1951 ha insegnato omeopatia alla Postgraduate School della Fondazione Americana per l’Omeopatia.
Nello stesso tempo l’interesse per la psicologia analitica lo ha spinto a una corrispondenza e a degli incontri con Carl G. Jung e a seguire il training nella terapia junghiana.
Attualmente esercita privatamente a New York come terapeuta seguendo gli indirizzi della psicologia analitica e insegna al C. Jung Training Center, di cui è membro fondatore e presidente. È autore di The Symbolic Quest: Basic Concepts of Analytical Psychology (La ricerca simbolica: concetti fondamentali della psicologia analitica), edito dalla Princeton University Press.
Donne Celebri del Mondo Antico
Autore/i: Tudor Dumitru
Editore: U. Mursia Editore
prima edizione, presentazione di Franco Sartori, prefazione dell’autore, traduzione dal romeno di Giuseppe Munarini e Achille Tramarin.
pp. 376, 21 tavv. b/n f.t., Milano
Ventisei profili di donne scaglionati nell’arco di ben diciannove secoli compongono questa interessante ed inconsueta opera: dal faraone donna Hatscepsut alla cristiana imperatrice Elena madre di Costantino il Grande. Si tratta di una serie di biografie dei più celebri personaggi femminili del mondo antico ricostruite con accurata e puntigliosa precisione e con notevole penetrazione psicologica attraverso le testimonianze storiche lasciateci dagli autori classici, greci e latini, ma nello stesso tempo raccontate dal Tudor con chiarezza e semplicità in una sorta di variegato affresco, cosi da riportarcele dinanzi agli occhi quasi fossero vive.
Figure avvolte nelle nebbie di lontani ricordi di scuola o rimasteci impresse nella mente tutt’al più per un nome letto su una targhetta ai piedi di una statua in un museo acquistano nuovo colore e, soprattutto, nuovo valore attraverso la lettura di questo volume; inoltre la possibilità di un paragone fra donne vissute in epoche anche molto diverse, ma spesso in situazioni drammatiche non troppo dissimili, permette di rendersi esattamente conto se esse condizionarono la storia del loro tempo o se ne furono semplici strumenti o addirittura vittime.
In ogni caso, dietro le glorie di Atossa e di Cornelia, il dramma di Saffo, l’intelligenza e la cultura di Aspasia, la corruzione di Clodia e di Poppea, la nobiltà di Livia, la modestia di Plotina, l’ambizione di Cleopatra e di Zenobia, quella che appare in tutta evidenza in quest’opera è la donna in sé, con tutte le sue qualità e i suoi difetti, i suoi vizi e le sue virtù, «compagna» dell’uomo nel senso più completo del termine, non a lui succuba o inferiore.
Dumitru Tudor è uno dei maggiori storici ed archeologi romeni. Professore universitario, membro titolare dell’Accademia romena delle Scienze sociali e politiche, i suoi interessi si estendono anche all’epigrafia, alla numismatica, alla topografia, alla filologia. Amico ed estimatore del nostro paese e della cultura classica, ha al suo attivo numerosissime pubblicazioni di carattere storico ed archeologico.
Bisanzio
L’arte bizantina del Medioevo dall’VIII al XV secolo
Autore/i: Grabar André
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, traduzione di Silva de Cesaris.
pp. 244, 55 tavv. a colori, 14 ill. b/n, 7 disegni, 1 carta geografica, Milano
Forse in nessun altro caso, come a proposito dell’arte bizantina, lo studioso è indotto a esaminare tanto costantemente le interferenze fra espressione figurativa e fatti d’arme. In altre parole, gli eventi storici che per secoli dilaniarono l’Impero di Bisanzio fecero letteralmente esplodere fuori dai propri confini una cultura che trovò via via nel tempo nuove «aree geografiche», assoggettandosi alle scorribande di eserciti stranieri e alla più esasperata insicurezza politica, ma sempre mantenendo una esemplare fedeltà ai propri motivi interiori e una sorprendente continuità stilistica. Questo volume traccia appunto il disegno frastagliato dell’arte bizantina medievale, anche nei suoi più sottili movimenti in filigrana, proprio in virtù dei costanti riferimenti alle lotte fra sovrani, alla labilità del territorio dominato da Costantinopoli, alle guerre di espansione. Accanto al quadro storico-geografico, naturalmente, André Grabar ha posto in luce tutte le ragioni di una evoluzione stilistica tesa a esprimere al profondo un preciso senso di universalità religiosa ed etica. Grabar ha studiato e interpretato i valori formali delle pitture, dei mosaici, delle sculture, degli evangelari, dei manoscritti miniati, fino agli oggetti di oreficeria e alle sete istoriate, sempre tenendo presenti i due aspetti contraddittori dei movimenti esterni, cioè politici, e della «cristallinità» interiore di un’arte posta al servizio della fede cristiana. Ne è così uscito un panorama mobile e vibrante che segue con versatilità gli ondulanti caratteri di una cultura espressa nell’essenzialità delle sue formule grafiche e cromatiche, nel distacco fra immagine e realtà, nella sua «autonomia» di fronte al sorgere e al crollare degli imperi.
Nato a Kiev nel 1896 e naturalizzato francese, André Grabar ha frequentato i corsi della facoltà di lettere delle Università di Leningrado e di Strasburgo. Nel 1928 è stato incaricato dell’insegnamento di Storia dell’arte moderna nell’Università di Strasburgo. Dieci anni dopo è stato nominato direttore dell’Ecole des Hautes Etudes pour l’archéologie chrétienne et byzantine, e, nel 1946, professore di Archeologia paleocristiana e bizantina al Collège de France. Dottore honoris causa presso le Università di Princeton e Upsala, fondatore e direttore dei «Cahiers archéologiques», membro di accademie in patria e all’estero, André Grabar ha continuato sempre ad approfondire i problemi dell’arte bizantina, attraverso una ininterrotta attività di studi e di pubblicazioni. Tra le sue opere più importanti figurano, infatti, L’empereur byzantin dans l’art, Parigi 1936; Sculptures byzantines de Constantinople, Parigi 1963; Peinture byzantine, Ginevra 1952.
L’Arte della Guerra nella Bibbia
Come si armavano e combattevano gli eserciti dell’antico Israele
Autore/i: Hobbs T. R.
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, edizione italiana a cura di Flavio Dalla Vecchia, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Licia Minniti.
pp. 208, nn. cartine a colori f.t., Casale Monferrato (AL)
«Una cosa è certa, lungo tutta la storia di Israele la guerra era un dato di fatto, parte della vita, ed era vista come mezzo appropriato per risolvere le dispute tra i popoli.
Israele come i suoi vicini andava in guerra.»
La Bibbia non conosce solo atteggiamenti religiosi, ma presenta l’uomo nell’integralità della sua esperienza. È per questo che anche la guerra vi gioca un ruolo certamente non secondario.
L’evento centrale dell’Antico Testamento – l’esodo – è una guerra di un popolo contro un altro popolo.
Il dono della terra promessa non può avvenire se non a prezzo di sanguinosissime battaglie. Vengono persino date delle regole per la guerra che sembrano particolarmente brutali nell’effetto sul nemico sconfitto. Vi sono addirittura dei Salmi nei quali si prega Dio per la vittoria in battaglia.
Lo studio di Hobbs mostra, con acuta ricostruzione storica, come, secondo la Bibbia, venivano condotte le guerre. Non solo, ma tenendo anche conto di altri aspetti fondamentali della storia dell’antico Israele quali la cultura, la religione, l’economia e la politica, Hobbs cerca pure di risolvere un’annosa questione: come integrare tutto questo materiale in un sistema teologico che tiene in grande considerazione l’assenza di conflitto e di violenza?
T. R. Hobbs è professore di Antico Testamento alla McMaster University di Hamilton, nello stato dell’Ontario in Canada. Ha compiuto i suoi studia Londra e a Zurigo.
È autore di numerosi articoli su riviste specializzate, di un commentario al Secondo Libro dei Re, ed è stato chiamato a collaborare al prestigioso Anchor Bible Dictionary.
Atlantide
Leggende e Testimonianze
Autore/i: Perrone Giacinto
Editore: Edizioni Tilopa
prefazione dell’autore.
pp. 228, nn. ill. b/n, Terano
«Durante molte generazioni, finché parteciparono della natura divina, quegli uomini [di Atlantide] furono obbedienti alle leggi e animati amichevolmente verso il nume della loro schiatta. Poiché nutrivano sentimenti sinceri e magnanimi usavano moderazione e saggezza in tutte le necessità e nei loro rapporti… E non si lasciavano inebriare dal lusso, né andavano in rovina perdendo il dominio di sé per la ricchezza, ma nella loro saggezza osservavano acutamente che tutte queste cose s’accrescono per l’amicizia comune con la virtù, mentre, se ricercate con troppo zelo e brama, deperiscono e con esse anche la virtù. Finché dunque ragionarono così e conservarono la natura divina, s’accrebbe per essi tutto quello che abbiamo già detto. Ma quando l’essenza divina, mescolatasi troppo con la natura mortale, in essi fu estinta, e prevalse la natura mortale, allora, non potendo sopportare la prosperità presente, degenerarono, e a quelli che sapevano vedere apparvero turpi per aver perduto le più belle delle cose più preziose; ma quelli, che non sapevano vedere la vera vita rispetto alla felicità, allora specialmente li giudicarono bellissimi e beati, mentre erano pieni di ingiusta albagia e prepotenza. Ma Giove, il dio degli dèi, che governa secondo le leggi, avendo compreso, come colui che sa vedere queste cose, la degenerazione di una stirpe una volta buona, pensò di punirli, affinché castigati divenissero migliori…». (Platone, Crizia, XII-121)
Ragione e Società nel Medioevo
Autore/i: Murray Alexander
Editore: Editori Riuniti
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione di Maria Lucioni.
pp. 436, tavv. b/n f. t., Roma
Il Medioevo è di solito ricordato come un’epoca dominata dalla fede religiosa che informa e ispira ogni aspetto della realtà, ogni azione dell’uomo. Ma questa è anche un’età in cui si affermano campi di esperienza e di sapere indipendenti da una concezione trascendente e imperniati sul ruolo centrale della ragione. La vita economica, l’impulso straordinario della moneta, la psicologia mercantile dell’ «avarizia» e dell’ «ambizione» sono i primi segni di una cultura che cambia. E lo sviluppo delle matematiche, la progressiva laicizzazione del pensiero filosofico, la nascita di alcune grandi letterature nazionali via via rimodellano l’organizzazione della conoscenza e aprono al nuovo la mentalità sociale. Su questa linea, che si riaggancia a una importante tradizione laica di studio del Medioevo, Murray ricostruisce, con ricchezza di particolari e vivacità di aneddoti, due secoli e mezzo di storia, dalla fine dell’XI secolo agli inizi del XIV, in ampia prospettiva europea.
Un saggio, dunque, che inquadra il «protorazionalismo» della cultura medievale sullo sfondo dei sommovimenti sociali, civili e morali (i commerci, la trasformazione delle città, la dinamica di nobiltà e borghesia) che aprono la via all’età moderna.
Alexander Murray (1934) è Fellow dell’University College di Oxford dove insegna Storia medievale. Della sua intensa attività saggistica ricordiamo in particolare gli scritti dedicati alla mentalità religiosa nel XIII secolo.
Premessa all’edizione italiana
I. Introduzione
1. Greci e ebrei, p. 11 – 2. La ragione nel medioevo, p. 15 – 3. Il piano del libro, p. 22 – Note al capitolo I, p. 29.
Parte prima L’economia e la mente nella formazione della società occidentale
II. La moneta
1. Una teoria della moneta per l’alto medioevo, p. 34 – 2. L’impero carolingio, p. 37 – 3. L’effetto dell’Islam: l’Islam orientale, p. 45 – 4. L’effetto dell’Islam: l’Islam occidentale, p. 51 – 5. L’esplosione monetaria (950-1100 ca.), p. 55 – Note al capitolo II, p. 62.
III. L’avarizia
1. I ladri, p. 69 – 2. La simonia: l’avidità di coloro che vendevano benefici, p. 71 – 3. Gli ebrei, p. 74 – 4. La satira, p. 78 – 5. L’omelia, p. 83 – Note al capitolo III, p. 87.
IV. L’ambizione
1. Il fatto sociale: la mobilità di classe, p. 91 – 2. Il fatto psicologico: l’ambizione, p. 109 – Note al capitolo IV, p. 117.
V. Ragione e potere
1. La ragione di fronte alla natura, p. 124 – 2. La ragione di fronte agli altri uomini, p. 128 – 3. L’intrinseca utilità del sapere e della ragione, p. 140 – Note al capitolo V, p. 146.
Parte seconda L’aritmetica
VI. L’età buia dell’aritmetica europea
1. L’antica Europa germanica (500-800 ca.) p. 155 – 2. L’Inghilterra (650-750 ca.), p. 157 – 3. La rinascita carolingia, p. 161 – 4. L’età di Gerberto, p. 167 – Note al capitolo VI, p. 171.
VII. Lo sviluppo della mentalità aritmetica
1. Gli strumenti: a) l’abaco, p. 175 – 2. Gli strumenti: b) le cifre arabe, p. 179 – 3. L’evoluzione: a) l’assenza di numeri e l’esagerazione, p. 185 – 4. L’evoluzione: b) l’invasione dei numeri, p. 190 – Note al capitolo VII, p. 196.
VIII. Gli uomini e la matematica
I. Il commercio, p. 202 – 2. Il governo, p. 206 – 3. La matematica e l’individuo, p. 214 – Note al capitolo VIII, p. 220.
Parte terza Il leggere e scrivere
IX. La scala dell’università
1. La riforma gregoriana: i suoi effetti sul posto del sapere nella Chiesa, p. 228 – 2. Il carrierismo nelle università: le «scienze lucrative» p. 231 – 3. Lo status del sapere, p. 239 – Note al capitolo IX, p. 244.
X. L’élite intellettuale
1. I «rustici» e «la folla», p. 249 – 2. Le reazioni popolari, p. 255 – 3. L’orgoglio nazionale dell’intelletto: la Francia e Firenze, p. 261 – Note al capitolo X, p. 267.
XI. L’assalto alla cittadella: la teoria
1. L’assalto teorico all’autorità sacerdotale, p. 271 – 2. L’assalto teorico alla nobiltà, p. 281 – Note al capitolo XI, p. 291.
XII. L’assalto alla cittadella: la pratica
1. L’assalto alla politica secolare, p. 296 – 2. L’assalto alla politica ecclesiastica, p. 304 – Note al capitolo XII, p. 322.
Parte quarta La nobiltà e la religione
XIII. La nobiltà e la Chiesa 33
1. I fatti, p. 332 – 2. Gli argomenti: in favore del privilegio nobiliare, p. 335 – 3. Gli argomenti contro il privilegio nobiliare, p. 338 – Note al capitolo XIII, p. 343.
XIV. I nobili erano migliori cristiani?
1. Gli attacchi della letteratura alla nobiltà, p. 346 – 2. I santi nati nobili, p. 350 – 3. La nobiltà e il celibato, p. 353 – Note al capitolo XIV, p. 361.
XV . Gli effetti religiosi della condizione nobiliare
1. La virtu della magnanimità, p. 369 – 2. La conversione: l’anima malata, p. 375 – 3. La conversione: la vita militare, p. 385 – Note al capitolo XV, p. 392.
XVI. Il santo: l’uomo senza classe sociale
1. Il santo come socialmente anfibio, p. 400 – 2. La virtù del parlare con franchezza, p. 406 – 3. L’universalità del richiamo del santo, p. 410 – 4. Conclusione, p. 412 – Note al capitolo XVI, p. 416.
Bibliografia
Indice dei nomi
Storia d’Israele e di Giuda
Dalle origini al II secolo d.C.
Autore/i: Castel François
Editore: Edizioni Paoline
seconda edizione riveduta e corretta, presentazione dell’editore, introduzione dell’autore, versione integrale dal francese di Leonardo Zardi.
pp. 240, cartine b/n, Cinisello Balsamo (Milano)
I molti studenti dei corsi biblici istituzionali, i frequentatori delle scuole diocesane, come anche i lettori più solitari della Bibbia, avvertono spesso l’esigenza di rifarsi a un panorama storico generale sul quale innestare ed eventualmente verificare i molti avvenimenti di cui parla soprattutto l’Antico Testamento.
Ma strumenti del genere non abbondano, o sono troppo voluminosi, o sono ‘datati’, o sono scritti in vista di un pubblico universitario. E non raramente questi limiti si assommano in una stessa opera.
il libro di François Castel sembra uscire assolto con formula piena da un processo del genere: ha dimensioni ragionevoli, è recentissimo e dunque tiene conto degli ultimi risultati della ricerca storico-archeologica, è accessibile anche ai comuni mortali. In ogni caso è assai più discorsivo di quei ‘sommari storici’ che vengono offerti nelle normali ‘introduzioni alla Bibbia’ ed ha il pregio di saper conquistare il pubblico con la sua trasparenza e con la felicità espositiva raggiunta dall’autore.
Questa nuova Storia d’Israele e di Giuda scritta in prospettiva ecumenica, favorendo una più intelligente partecipazione alla «Scuola della Parola», può contribuire a una più vitale assimilazione del Messaggio della Salvezza.
François CastelL, nato a Parigi nel 1942, sposato e padre di quattro figli, esperto in scienze bibliche e licenziato in teologia, animatore di gruppi di ricerca religiosa aperti ad agnostici, protestanti e cattolici, e prematuramente scomparso nel 1983.
Critica dello Spiritismo
Errori e superstizioni
Autore/i: Palmés Fernando
Editore: Fratelli Melita Editori
premessa e prefazioni dell’autore, traduzione di P. Monaci.
pp. XIII-560, nn. tavv. b/n, Genova
Padre Fernando Palmés, gesuita spagnolo, con una lunga esperienza rivolta all’insegnamento della psicologia, è uno dei massimi rappresentanti fra coloro che si sono occupati di opere critiche sullo spiritismo, e il paranormale in genere.
Il suo libro è ricco di citazioni di numerosi brani tratti dalla letteratura internazionale sull’argomento esposto, e permette perciò di accrescere la conoscenza verso testi ormai introvabili. Il maggior pregio dell’opera è la sua critica “totale”: con la sua opposizione allo spiritismo e a tutti i fenomeni paranormali rappresenta un freno per facili e acritici entusiasmi verso ciò che spesso è solo illusione. Si tratta, in sintesi, di un trattato da annoverare fra i classici della metapsichica: un libro indispensabile per chi si occupa, per studio o solo per curiosità, di questa affascinante materia.
Storia della Filosofia Occidentale – 4 Volumi
E dei suoi rapporti con le vicende politiche e sociali dall’antichità ad oggi
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Longanesi & C.
presentazione di Mario Monti, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Luca Pavolini.
vol. 1 pp. XIV-298, vol. 2 pp. 314-633, vol. 3 pp. 648-880, vol. 4 pp. 904-1172, Milano
Volume primo – la filosofia greca
«Vi sono molte storie della filosofia, ma nessuna, che io sappia, ha l’identico scopo che io mi son posto. I filosofi sono insieme effetti e cause: effetti delle loro condizioni sociali e della politica e delle istituzioni del loro tempo; cause (se sono fortunati) delle dottrine che modellano la politica e le istituzioni delle età successive. Nella maggior parte delle storie della filosofia, ciascun filosofo risulta isolato; le sue opinioni sono esposte senza nessun riferimento fuorché, al massimo, alle opinioni di filosofi precedenti. Ho tentato, al contrario, di mostrare ciascun filosofo, fin dove la verità lo consente, come un risultato del suo milieu, un uomo in cui erano cristallizzati e concentrati i pensieri e i sentimenti che in una forma vaga e diffusa erano comuni alla società di cui faceva parte. Ho quindi esposto brevemente quelle parti del cammino fondamentale della storia che, a mio parere, hanno avuto maggiore influenza sul pensiero filosofico, e l’ho fatto più ampiamente nei casi in cui è probabile che la storia sia poco familiare ai lettori. La filosofia, fin dai tempi più antichi, non è stata soltanto un affare di scuola o di discussione tra un pugno di uomini istruiti. Ha fatto parte integrante della vita della comunità, e come tale ho cercato di considerarla. Se vi è qualche merito nel presente volume, deriva da qui.» (Dalla prefazione di B. Russell)
Volume secondo – da Aristotele a san Tommaso
«Nel tentativo di render comprensibili la genesi e il significato della filosofia cattolica, sono stato costretto a dedicare alla storia generale più spazio di quanto non ne sia richiesto dalla filosofia antica o da quella moderna. La filosofia cattolica è essenzialmente la filosofia d’una istituzione, e cioè della Chiesa cattolica; la filosofia moderna, anche quando è lontana dall’ortodossia, è largamente legata a problemi, specie nel campo etico e nella teoria politica, derivati dal punto di vista cristiano sulla legge morale e dalle dottrine cattoliche in merito ai rapporti fra Stato e Chiesa.
Nel paganesimo greco-romano non esisteva la situazione di doppio «lealismo», come quello dovuto, fin dal principio, dal cristiano a Dio e a Cesare o, in termini politici, alla Chiesa e allo Stato. Per queste ragioni il lettore troverà nelle seguenti pagine molta storia ecclesiastica e politica, il cui/rapporto con lo sviluppo del pensiero filosofico può non riuscire a tutta prima evidente.
È tanto più necessario riferire qualcosa della storia di questo periodo, quanto più il periodo stesso è oscuro e tutt’altro che familiare anche archi ha la storia antica e moderna sul palmo della * mano. (Pochi filosofi veri e propri hanno avuto maggior influsso sul pensiero filosofico di quanto ne abbiano avuto Sant’Ambrogio, Carlo Magno e Ildebrando. Riferire ciò che è essenziale intorno a questi uomini e ai loro tempi è quindi indispensabile, se si vuol esporre in maniera adeguata il nostro Soggetto.» (B. Russell)
Volume terzo – dal Rinascimento a Hume
«Il periodo storico comunemente detto «moderno» ha un orientamento intellettuale che differisce per molti versi dal periodo medioevale. Due Sono le differenze fondamentali: la diminuita autorità della Chiesa e l’accresciuta autorità della scienza; Quasi tutto ciò che distingue il_mondo moderno dai secoli precedenti è da attribuirsi alla scienza, che raggiunse i suoi spettacolosi successi nel XVII secolo. Il Rinascimento italiano, per quanto non medioevale, non è moderno; è più vicino alla migliore età della Grecia. Il XVI secolo, con la sua fissazione teologica, è più medioevale del mondo di Machiavelli. Il mondo moderno, per quel che riguarda la forma mentis, comincia nel XVII secolo.
Nessun Italiano del Rinascimento sarebbe stato incomprensibile a Platone o ad Aristotele: Lutero avrebbe atterrito Tommaso d’Aquino, ma questi non avrebbe trovato difficoltà nel capirlo. Il XVII secolo è differente: Platone ed Aristotele, l’Aquinate e Occam avrebbero trovato che Newton non aveva né capo né coda.» (B. Russell)
Volume quarto – da Rousseau a oggi
«La vita intellettuale del XIX secolo fu più complessa di quella d’ogni epoca. Ed eccone le cause. Primo: l’area interessata era più grande di quanto non fosse mai stata prima; l’America e la Russia dettero importanti contributi, e l’Europa acquistò sempre maggior conoscenza delle filosofie indiane, sia antiche che moderne. Secondo: la scienza, che era stata una importante fonte di novità dal XVII secolo, fece nuove conquiste, specialmente in geologia, biologia e Chimica organica. Terzo: la produzione di macchine alterò profondamente la struttura sociale e dette agli uomini un nuovo concetto della loro potenza in rapporto al mondo fisico che li circondava. Quarto: un profondo rivolgimento, sia filosofico che politico, contro i sistemi tradizionali del pensiero, della politica e dell’economia, cominciò a dar luogo ad attacchi contro molte convinzioni ed istituzioni fino allora ritenute inattaccabili. Questo rivolgimento assunse due forme assai differenti, una romantica, l’altra razionalistica (uso questi termini in un senso molto lato). Il rivolgimento romantico passa da Byron, Schopenhauer e Nietzsche a Mussolini ed Hitler; il rivolgimento razionalistico comincia con i filosofi francesi della Rivoluzione, passa, in modo attenuato, ai filosofi radicali in Inghilterra, per poi acquistare una forma più profonda in Marx e affermarsi, infine, nella Russia sovietica.» (B. Russell)
Bertrand Russell nacque in Inghilterra nel 1872 da una famiglia aristocratica. La sua vocazione per la logica e la matematica si affermò negli anni universitari a Cambridge e sfociò nei monumentali Principia Mathematica, frutto della collaborazione con A. N. Whitehead. Parallelamente agli studi matematici Bertrand Russell coltivò il suo interesse per le scienze dell’uomo e la filosofia contribuendovi con una impressionante mole di scritti.
Sempre presente con vivacissimi interventi sui problemi che hanno messo in pericolo la pace del mondo, una delle sue ultime azioni fu quella di dar vita al tribunale che prese il suo nome per giudicare i crimini di guerra nel Vietnam. È morto nel 1970. Le opere di Russell sono pubblicate in Italia dalla Longanesi & C.
Gli Angeli
Scoprirli, sentirli, incontrarli, pregarli
Autore/i: Penna Aurelio
Editore: Edizione Mondolibri
prefazione dell’autore.
pp. 160, nn. ill. b/n, Milano
Chi crede in Dio crede anche negli angeli, attestati dal Vangelo e da quasi tutti gli altri libri della Bibbia. Non solo: anche molte altre religioni non cristiane hanno fede negli angeli, nelle loro missioni presso gli uomini, nell’aiuto benefico che sanno dare al momento opportuno… Come percepire gli angeli? Noi li incontriamo, forse, sotto forma di persone comuni o di animali; li sentiamo come voci, sussurri, pensieri, riflessioni, illuminazioni, sogni, visioni: considerate quanti pensieri improvvisi ci vengono in mente, senza che ne sappiamo spiegare l’origine! Ma c’è angelo e angelo, dai più semplici, capaci di agire come protettori, ispiratori, consolatori, guide, ai più eccelsi e luminosi, quelli descritti dal profeta Ezechiele e che attorniano il trono di Dio. Ma quanti altri tipi di angeli esistono? E proprio oggi gli angeli si riscoprono, se ne parla, se ne discute, e si impara a pregarli, per ottenere particolari favori e aiuto in tanti frangenti della vita. Queste pagine vi rivelano, in parole semplici, la millenaria teologia degli angeli, le esperienze che le grandi anime hanno fatto degli angeli, ma anche quelle vissute dalla gente comune: per fortuna non occorre essere “speciali” per godere dell’amore degli angeli. Qui troverete esempi di preghiere e invocazioni dirette agli angeli in genere, o in particolare all’angelo custode, agli angeli guaritori, agli angeli consolatori (ma ci sono anche gli angeli ribelli, dai quali occorrerà sapersi difendere!). Un volume completo, chiaro, ricco di conoscenze teologiche e per tutti!
Aurelio Penna, laureato in scienze politiche e sociali, ha svolto un dottorato di ricerca psicologica transpersonale negli Stati Uniti. Si interessa particolarmente alle problematiche esistenziali dell’uomo, privilegiando i suoi rapporti col sacro, e a quelle relative agli stati di coscienza. Ha pubblicato numerosi libri e collabora regolarmente a riviste del settore. Tiene conferenze, corsi e seminari.
Il Mattino dei Maghi
Introduzione al realismo fantastico
Autore/i: Pauwels Louis; Bergier Jacques
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione di Sergio Solmi, traduzione di Pietro Lazzaro.
pp. 516, Milano
Romanzo, narrazione fantascientifica, documento su fatti bizzarri e divulgazione di un insegnamento ermetico: Il mattino dei maghi è un pò di tutto questo, e altro ancora. Frutto della collaborazione tra Louis Pauwels, ex occultista ed ex surrealista, e Jacques Bergier, singolare figura di scienziato e mitografo, è – per usare le parole del poeta Sergio Solmi – «una rapsodia della nuova speranza». In queste pagine infatti i due autori illustrano le convergenze tra le scienze matematiche e umane e il pensiero esoterico sul cosmo, l’energia, la materia, tramandato da alchimisti e taumaturghi. A oltre mezzo secolo dalla sua pubblicazione, Il mattino dei maghi resta una lettura di immenso fascino che induce il lettore ad abbandonarsi fiduciosamente al sogno di nuovi scenari possibili.
L’Astrologo il Mago e la Strega
Autore/i: Tarducci Francesco
Editore: Messaggerie Pontremolesi
pp. 160, nn. tavv. b/n, Milano
Sommario:
PARTE I – L’ASTROLOGO
1 . Dalle origini al Medio Evo
2. Il trionfo dell’astrologia
3. Fortune e sfortune degli astrologi
4. Il declino dell’astrologia
PARTE II – IL MAGO
1. Le origini della magia
2. La magia presso i Greci e i Romani
3. Magia bianca e magia nera
4. La scienza“ e l’imbroglio
5. Storie incredibili di magia
6. Il mago nella letteratura
7. La fama dei maghi e delle maghe
8. Iniquità e punizioni
9. La decadenza della magia
PARTE III – LA STREGA
1. Le lamie, le strigi e le streghe
2. Dalle “Buone Cose” al patto col diavolo
3. Dalla superstizione popolare all’inquisizione
4. Qualche ipotesi sul fenomeno
5. Fantasie e realtà
6. Sostenitori e avversari dell’inquisizione
INDICE
La Vita Quotidiana a Costantinopoli ai Tempi di Solimano il Magnifico
Autore/i: Mantran Robert
Editore: Rizzoli
prima edizione, traduzione di Maria Luisa Mazzini
pp. 362, nn. ill. b/n, Milano
Il sedicesimo e il diciassettesimo secolo segnano l’apogeo dell’Impero ottomano: coi suoi eserciti e le sue flotte Solimano il Magnifico – l’alleato di Francesco I di Francia, il nemico implacabile di Carlo V – riempe di terrore l’Occidente. Ma all’interno dei suoi immensi domini regna la pace, e il sultano vuole fare della sua capitale, Costantinopoli, la città più bella e più ricca del mondo, la prova della vittoria dell’Islam sulla Cristanità.
Solimano e i suoi successori concentrano a Istambul artigiani, tecnici e mercanti delle più diverse provenienze e delle più diverse fedi – turchi, greci, ebrei, armeni – che vivranno e lavoreranno gli uni accanto agli altri, conservando le loro culture e le loro lingue senza che si creino problemi e conflitti. Nelle vie della città, che i suoi sovrani hanno dotato di splendidi edifici pubblici, come sulle acque del Bosforo e del Corno d’Oro, regna un’attività febbrile, si agita una folla pittoresca; si assiste alle sfilate dei giannizzeri o alle feste e agli spettacoli organizzati dalle potenti corporazioni di mestiere per celebrare vittorie militari o lieti eventi nel palazzo del sultano: agli estremi confini dell’Asia, la Costantinopoli di Solimano è davvero la più bella, la più affascinante metropoli d’Europa. Questo libro ci mostra come si svolgeva la vita di tutti i giorni nei secoli d’oro della capitale del mondo mussulmano, sullo sfondo di monumenti che ancora oggi suscitano la nostra ammirazione, quali la Moschea azzurra, il Gran Bazar, il Palazzo di Topkapi.
Lo Psicanalismo
Psicanalisi e potere
Autore/i: Castel Robert
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione di Franco e Franca Basaglia, premessa dell’autore, traduzione di Luca Fontana.
pp. 296, Torino
Questo volume di Robert Castel costituisce una delle critiche più serie che siano state mosse alla psicanalisi. Pur essendo infatti inserita, per linguaggio e struttura, nella cultura da cui ha origine, l’opera va oltre le astrazioni e i giochi intellettualistici di cui i saggisti francesi sono spesso maestri, per mettere a fuoco i punti nevralgici su cui poggia l’impalcatura psicanalitica che sostiene attualmente quella cultura.
Castel non si limita a inserirsi nel dibattito tra lacaniani e antilacaniani, ma pone il problema della psicanalisi in rapporto alla struttura sociale e all’uso e al significato che essa praticamente assume.
«Il merito del libro di Castel – scrivono Franco e Franca Basaglia nella loro introduzione – è di tentare una critica di ciò che è la pratica della psicanalisi, collegandola alla pratica da cui trae origine la teoria psicanalitica: la borghesia e i suoi valori. Questo salva il discorso di Castel dal rischio di proporre una ideologia di ricambio attraverso una critica dall’interno del discorso psicanalitico che ne conservi il carattere puramente ideologico».
In Italia, il volume di Castel si inserisce nel dibattito in corso sulle responsabilità degli intellettuali e dei «tecnici» come custodi delle istituzioni, mettendoci in guardia contro le mistificazioni dell’ideologia, che si rinnova sempre per lasciare immutata la realtà sociale che essa serve ad occultare, creandone una a propria immagine.
Robert Castel, sociologo e storico, è direttore di ricerca all’École des hautes études en sciences sociales. Tra le sue opere ricordiamo Métamorphoses de la question sociale (1995) e, con Claudine Haroche, Propriété privée, propriété sociale, propriété de soi (2000). Per Einaudi ha pubblicato Lo psicanalismo. Psicanalisi e potere (1975) e L’insicurezza sociale. Che significa essere protetti? (2011).
Esercizi di Concentrazione
Autore/i: Sadhu Mouni
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione dell’autore, traduzione di Roberta Rambelli.
pp. 216, Roma
Lo scopo di questo libro è quello di dare al lettore una reale conoscenza della sua mente e i sistemi per dirigerla come strumento della propria coscienza. Dopo alcuni capitoli esplicativi, il lettore è avviato agli esercizi, chiaramente esposti in cinque serie, il cui scopo è quello di insegnare la concentrazione mostrandone la pratica e i risultati. Mouni Sadhu fa uso di un metodo “eclettico” che attinge materiale da fonti sia occidentali, sia orientali, dal momento che, pur essendo diverse nelle loro forme esteriori, le tradizioni orientali e quelle occidentali hanno uno stesso contenuto iniziatico. Egli ci offre così una raccolta di lezioni provate ed efficaci, che possono essere seguite da chiunque desideri sperimentare la pace interiore e l’autorealizzazione. Naturalmente, ha un’importanza fondamentale la conoscenza di termini e tecniche orientali, che l’autore illustra dettagliatamente. Il libro è di estrema utilità anche per migliorare la propria efficienza e prontezza mentale, oltre che per una pratica sperimentazione dei più alti stati di coscienza, che conducono alla via della liberazione. Il volume si conclude con brani scelti dalle Upanishad e costituisce un’opera logica e mistica allo stesso tempo.
Mouni Sadhu è lo pseudonimo di un iniziato occidentale che ha raggiunto i più alti gradi della conoscenza ermetica. È vissuto per diversi anni in India, dove è stalo discepolo del grande asceta Ramana Maharshi: tuttavia, le sue opere non rivelano nessuna particolare inclinazione per l’una o l’altra «via», avendo egli compreso l’unicità dell’essere. Quest’opera è per l’Autore l’occasione per realizzare una sintesi nel campo della sapienza iniziatica, offrendo al lettore una sia veramente unica di conoscenza e di evoluzione.
Prefazione
PARTE PRIMA
INTRODUZIONE
- 1. – Premessa e definizioni
- 2. – Il metodo
- 3. – Utilità della concentrazione
- 4. – Il ruolo della concentrazione nella ricerca spirituale
- 5. – Chi è qualificato per lo studio della concentrazione?
- 6. – Le condizioni della riuscita
- 7. – Consigli allo studente
PARTE SECONDA
CHIAVI E PRELIMINARI PSICOLOGICI
- 8. – I Metodi orientali o Yoga (La mente prima del Cuore)
- 9. – La Tradizione occidentale (Il Cuore prima della Mente)
- 10. – Ostacoli e aiuti
- 11. – L’atteggiamento interiore, chiave del successo
- 12. – Che cos’è la mente?
- 13. – Aspetti diversi della coscienza
- 14. – Psicologia del successo
PARTE TERZA
TECNICHE
- 15. – Preparazione diretta degli esercizi
- 16. – Prima Serie: Esercizi elementari
- 17. – Esercizi: Seconda Serie
- 18. – Terza Serie: Esercizi avanzati
- 19. – Esercizi: Quarta Serie
- 20. – Quinta Serie: Esercizi finali
- 21. – Alle soglie della meditazione
PARTE QUARTA
CONCLUSIONE
- 22. – Resurrezione in una coscienza nuova
Bibliografia