Libri dalla categoria Giordano Bruno
Se il Mondo ti Crolla Addosso – Imparare a Veleggiare tra le Ondate della Vita
Titolo originale: «The Reality Slap: How to Find Fulfilment When Life Hurts»
Autore/i: Harris Russ
Editore: Edizioni Centro Studi Erickson
edizione italiana a cura di Giovambattista Presti.
pp. 224, Trento
Quando il mondo ci crolla addosso può farlo in modi molto diversi. A volte accade con una tale violenza che pare annientarci: è il caso della morte di una persona amata, di una malattia grave, un incidente inaspettato, la disabilità di un figlio, la perdita del lavoro… Altre volte, invece, la realtà ci colpisce in modo meno devastante ma altrettanto diretto, come quando ci sentiamo sopraffatti dall’invidia verso qualcuno che ha quello che desidereremmo avere, dalla solitudine nei momenti in cui misuriamo la distanza fra noi e gli altri, dal risentimento tutte le volte che ci sentiamo trattati ingiustamente, dalla frustrazione per aver fallito un certo traguardo… In qualsiasi modo avvenga una cosa è certa: fa male! E spesso non si è preparati a gestire il dolore, soprattutto se imprevisto.
Questo libro, scritto dall’autore del bestseller La trappola della felicità, adotta l’approccio ACT – Acceptance and Commitment Therapy, basato sulla mindfulness e scientificamente dimostrato. Leggendolo imparerete a resistere agli urti della vita trovando un modo appagante di vivere la realtà anche quando fra questa e i vostri desideri esiste uno scarto difficile da colmare. Utilizzando i principi dell’ACT scoprirete come: • trovare la pace in mezzo alla sofferenza • conquistare la calma nonostante il caos • orientarvi nelle tempeste emotive • aumentare il senso di connessione con voi stessi e con gli altri • utilizzare le vostre emozioni dolorose per coltivare saggezza e tolleranza • trovare appagamento anche quando non è realistico avere ciò che si vorrebbe • guarire dalle ferite e diventare più forti.
Questo è un libro che può cambiare la vostra vita.
La Chiesa e lo Sterminio degli Ebrei
Autore/i: Moro Renato
Editore: Società Editrice Il Mulino
premessa e introduzione dell’autore.
pp. 224, Bologna
«È un vademecum prezioso, questo libro. Perché insegna i passi giusti sul campo minato dei ’silenzi’ di Pio XII sulla Shoah» (Sandro Magister)
Le polemiche sull’atteggiamento della Chiesa dinanzi allo sterminio degli ebrei non accennano a spegnersi. Perché se è vero che Pio XII si espose facendo da tramite, fra 1939 e 1940, fra gli inglesi e un gruppo di generali tedeschi che tramavano contro Hitler, il silenzio pubblico del papa e della Chiesa di fronte alla Shoah appare alla coscienza odierna ingiustificabile. Renato Moro ricostruisce le ragioni di quell’atteggiamento: le radici dell’antisemitismo cristiano; la visione di neutralità assoluta della Chiesa preconciliare nei confronti della guerra; una mentalità diplomatica che preferisce i passi discreti alla denuncia pubblica. Segue poi la storia successiva delle tormentate ricostruzioni della verità, fra la richiesta di perdono di papa Woytila e l’ipotesi di beatificazione di Pio XII.
Renato Moro insegna Storia contemporanea nell’Università di Roma Tre. Con il Mulino ha pubblicato «La formazione della classe dirigente cattolica (1929-1937)» (1979).
Premessa
Introduzione
- I. Cattolicesimo e antisemitismo
- II. La Chiesa e lo Stato razziale
- III. Chiesa, nazismo e guerra
- IV. Il Vaticano e la “soluzione finale”
- V. I termini drammatici di una scelta
- VI. Il peso di una mentalità
Indice dei nomi
Nonostante il Vaticano
La storia degli uomini in abito nero che, dalla strada, vivono accanto a chi soffre denunciando con il loro esempio le ipocrisie e gli affari sporchi compiuti all’ombra della cupola di San Pietro
Autore/i: Ferrara Gianluca
Editore: Castelvecchi Editore
unica edizione, premessa dell’autore, introduzione di Beppe Grillo, contributi di Alex Zanotelli, Vitaliano della Sala, e Andrea Gallo.
pp. 128, Roma
Se, liberandosi dal pregiudizio, si ha il coraggio di dirigere il proprio sguardo verso le sfarzose cattedrali del cattolicesimo, il panorama appare sconfortante. Perché nei luoghi teoricamente destinati alla diffusione del messaggio di Cristo non si aggirano molti pastori di anime ma, fin troppo spesso, banchieri in abito talare o politici ipocriti, pronti a partecipare alla messa soltanto per guadagnare credibilità nei confronti del proprio elettorato. Mentre i presunti cristiani eletti deputati al Parlamento non esitano a esibire le proprie amanti o ad abbandonarsi a festini dal gusto discutibile, all’ombra della cupola di San Pietro fiorisce il malaffare e spericolate operazioni finanziare dettate dalla cupidigia vengono presentate come opere di beneficenza compiute nel nome della carità cristiana. Nonostante il Vaticano, però, esiste un modo diverso di vivere le proprie convinzioni religiose. Un modo che, fedele allo spirito del Vangelo, può essere riscoperto osservando le opere dei tanti preti scomodi attivi nelle drammatiche periferie delle capitali europee come nelle baraccopoli di tutto il mondo. Uomini in grado, con il loro esempio, di mettere in crisi le discutibili politiche varate dallo Stato della Chiesa in ambito non soltanto economico ma anche morale. Ed è proprio a loro che questo coraggioso libro di Gianluca Ferrara è dedicato.
I Nuovi Sciacalli – Osama Bin Laden e le Strategie del Terrorismo
Titolo originale: The New Jackals. Ramzi Yousef, Osama bin Laden and the Future of Terrorism
Autore/i: Reeve Simon
Editore: Bompiani
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Tilde Riva, Pier Francesco Paolini e Olimpia Gargano.
pp. XLI-350, Milano
“Inviato speciale del Sunday Times di Londra, Simon Reeve ha scritto il primo vero libro-inchiesta sulla nuova leva di fondamentalisti islamici e terroristi… Ha avuto accesso a fonti sia arabe che americane, e ha intervistato più funzionari della CIA e dell’FBI di quanto abbia mai fatto nessun giornalista trattando questo tema.” (Ahmed Rashid. Far Eastern Economic Review)
“Chiunque paga le tasse del governo degli Stati Uniti è un bersaglio, perchè sta fronteggiando la macchina da guerra statunitense contro la nazione musulmana.” (Osama Bin Laden)
“Simon Reeve dimostra quanto poco Osama bin Laden e i suoi abbiano realmente a che fare con gli insegnamenti dell’Islam…” (The New Pakistan)
Chi è davvero Osama Bin Laden? Quale mistero, quale storia, quali progetti si nascondono in questa sfuggente figura, capace di orchestrare il terrorismo internazionale, di essere sempre fuori la scena del delitto e di sedurre sempre nuovi adepti? Simon Reeve – giornalista investigativo e saggista – ricostruisce la fitta rete terroristica che bin Laden è riuscito a tessere in un decennio e gli sforzi che l’Occidente e gli Stati Uniti in prima linea hanno profuso per catturare “il massimo organizzatore e finanziatore del terrorismo internazionale oggi in circolazione”, come lo definì l’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton. Documenti e fonti inedite della Cia e dell’FBI; testimonianze dirette dei massimi esponenti dell’intelligence araba e occidentale; dichiarazioni dei terroristi depositate su carte processuali: tutto confluisce in un racconto inquietante, capace di far luce su un mondo sconosciuto ma incredibilmente vicino; sulle strategie di una guerra dichiarata da un nemico invisibile; e su una nuova generazione di terroristi: reclutati nelle università, ferventi religiosi, con una preparazione tecnologica e militare di altissimo livello, pronti a scagliarsi contro “Il Grande Satana” occidentale a qualsiasi prezzo, certi che ogni sacrificio, anche quello della vita, sia chiesto da Dio. “Rimarranno solo fedeli e morti”, questo è il loro spirito. E le domande con cui Reeve lascia il lettore sono di importanza pari alle risposte che dissemina nel corso della lettura: la nuova generazione di terroristi, orchestrata da Osama Bin Laden, sarà capace di usare le armi nucleari, chimiche, batteriologiche che possiede? E l’Occidente ha delle chance di difesa contro un nemico che ha addestrato, usato, allevato e che ora, ironia della storia, gli muove guerra?
Simon Reeve è giornalista e scrittore. Ha scritto per il “Sunday Times” e “Esquire” ed è autore di numerosi saggi su corruzione, crimine organizzato e terrorismo. È in corso di pubblicazione presso Bompiani Un giorno, in settembre.
I Racconti del Vecchio Antonio
Autore/i: Subcomandante Marcos
Editore: Moretti & Vitali Editori
unica edizione, introduzione e cura di Giovanni Donfrancesco, prologo dell’autore.
pp. 120, Bergamo
Invano si cercheranno in questo libro le strategie e le tattiche militari del subcomandante Marcos: qui è l’affabulatore, il cantore dell’epos. Dentro un percorso quasi diaristico, in un’atmosfera di teneri rapporti umani, tra i giochi dei bambini, in una dimensione di quotidianità, racconta le numerose storie che gli sussurra all’orecchio il vecchio Antonio. Prendono corpo fiabe ed apologhi che nascono da un rapporto pieno con la vita e con la storia.
E al quadro drammatico della realtà si sovrappone la ricchezza di miti ancestrali dove il sogno e la visionarietà, attraversati da spinte morali e da accensioni simboliche, sembrano essere un modo per oltrepassare la fame, la miseria, la repressione.
Così emergono le radici umane più segrete e nascoste e le ragioni vere del fare e del rincorrere disperate speranze.
“…Io mi girai e vidi un arcobaleno che non andava e non veniva, che semplicemente stava lì, facendo ponti per i mondi, facendo ponti per i sogni…”
Il Boomerang – Evoluzione, Costruzione e Tecniche di Lancio
Quaderni di YR
Autore/i: Crescimbeni Mario
Editore: Planetario Editore
premessa dell’autore.
pp. 96, numerose illustrazioni b/n, Bologna
Nato come “bastone da lancio” per cacciare e combattere, il boomerang è tra le più antiche invenzioni dell’uomo ad essere ancor oggi in uso. Esiste una vera e propria disciplina sportiva di questo attrezzo, con i suoi regolamenti di gara, i suoi campionati e le sue federazioni internazionali. Ma sono ben pochi coloro che sanno come far volare correttamente un boomerang. Questo manuale, realizzato per iniziativa della Federazione Italiana Boomerang, lo spiega con parole chiare ed efficaci, partendo dalle origini archeologiche dell’attrezzo per giungere ai problemi di fisica del volo. Argomenti trattati: storia ed evoluzione del boomerang; dinamica; tipologie; come costruirsi I’attrezzo; come farlo volare
agonistica e regolamenti di gara internazionali. Il libro in appendice riporta i piani di costruzione dei principali boomerang da competizione.
Figlie del Dolore
Titolo originale: Desert Children
Autore/i: Dirie Waris
Editore: Garzanti Editore
traduzione dall’inglese di Stefania Cherchi.
pp. 256, Milano
La mutilazione genitale femminile non viene praticata solo in qualche remoto villaggio dell’Africa subsahariana: è ormai diffusa anche nelle più moderne metropoli europee. Non esistono statistiche affidabili, ma potrebbero essere centinaia di migliaia – forse mezzo milione – le donne che hanno subito questa tortura e che vivono nel nostro continente. Si calcola che in questi anni siano state mutilate – probabilmente nei loro paesi d’origine – circa 4000 bambine e ragazze residenti in Italia.
Da anni Waris Dirie si dedica con tutte le sue forze alla battaglia contro la MGF. Con la giornalista Corinna Millborn ha realizzato una approfondita e sconvolgente inchiesta in diversi paesi europei e ci racconta il suo viaggio nell’orrore con tutta la rabbia e la forza, la solidarietà e la lucidità, della sua esperienza personale. Dà voce alle donne e alla loro testimonianza, e rende conto anche del dibattito sulla legge per la prevenzione e il divieto della MGF, approvata in Italia nel dicembre 2005.
Figlie del dolore è la denuncia di una tortura che colpisce milioni di donne, ragazze e bambine. È un grido di rabbia e di libertà. È l’appello che una donna lancia alle altre donne affinché questa barbarie inaccettabile finisca al più presto. «Oggi so che le vittime hanno bisogno d’aiuto – dell’aiuto di tutti noi. Io sono pronta. Il mio viaggio è finito, ma la mia missione è solo all’inizio.»
Waris Dirie è nata in Somalia, in mezzo al deserto. Dopo aver subito bambina la terribile mutilazione genitale femminile, si è ribellata. È fuggita di casa, si è trasferita a Londra ed è diventata una delle modelle più richieste del mondo. Ha due figli e vive a New York. È il portavoce ufficiale di Face to Face, la campagna internazionale dell’ONU contro le mutilazioni genitali femminili. Con Garzanti ha pubblicato: Fiore del deserto, Alba nel deserto, Figlie del dolore, Lettera a mia madre.
L’Audiovisione – Suono e Immagini nel Cinema
Titolo originale: L’audio-vision. Son et image au cinéma
Autore/i: Chion Michel
Editore: Lindau
introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Dario Buzzolan.
pp. 208, numerose tavole b/n f.t., Torino
«I film, la televisione e i media audiovisivi in generale non si rivolgono soltanto all’occhio. Essi suscitano nel loro spettatore – nel loro “audio-spettatore” – una specifica disposizione percettiva, disposizione che, nel presente lavoro, proponiamo di chiamare audiovisione. Un’attività, questa, che non è mai stata considerata nella sua novità: si continua a parlare di “vedere” un film o una trasmissione, trascurando la modificazione introdotta dalla colonna audio. Oppure ci si accontenta di uno schema aggiuntivo. Assistere a uno spettacolo audiovisivo consisterebbe insomma nel vedere delle immagini più sentire dei suoni, e ciascuna delle due percezioni resterebbe saggiamente circoscritta al proprio ambito. Scopo di questo libro è mostrare come in realtà, nella combinazione audiovisiva, una percezione influenzi l’altra e la trasformi: non si “vede” la stessa cosa quando si sente; non si “sente” la stessa cosa quando si vede. […] La presente opera è al tempo stesso teorica e pratica, in quanto, descrivendo e formulando il rapporto audiovisivo come contratto (vale a dire come il contrario di un rapporto naturale che rimandi a un’armonia preesistente tra le percezioni), essa delinea un metodo di osservazione e di analisi suscettibile di essere applicato ai film, alle trasmissioni televisive, ai video.» (M. C.)
Michel Chion, nato a Creil in Francia nel 1947, è critico, compositore, regista di film e video, teorico dell’ascolto e dell’audiovisione. Molti suoi saggi sono apparsi sulle pagine dei «Cahiers du Cinéma». Attualmente vive e lavora a Parigi.
La Pensabilità del Mondo – Filosofia e Governanza Globale
Autore/i: Maffettone Sebastiano
Editore: Il Saggiatore
prefazione dell’autore.
pp. 320, Milano
Convivenza tra popoli di culture diverse, diritti umani, pace e guerra, ragione pubblica, natura dell’identità, sostenibilità, rapporto tra morale e capitalismo, futuro della genetica e dell’intelligenza artificiale. Questi sono i temi intorno ai quali si concepisce, si discute e si esercita la «governanza globale». Con gli strumenti della filosofia politica, Sebastiano Maffettone prova a «pensare un mondo» che di fatto non esiste ancora. Partendo dal presupposto che libertà, uguaglianza e identità siano nozioni chiave non riducibili una all’altra, un’etica pubblica delle relazioni internazionali poggia sul concetto di «integrazione pluralistica». Ribaltando le tesi neocon che propongono un modello unico che dal centro si impone alla periferia, l’«integrazione pluralistica» auspica una convergenza plausibile di diritti, opportunità e democrazia a partire dalle diverse culture. Scritto con rigore analitico e semplicità stilistica, La pensabili del mondo affronta problemi essenziali nel dibattito politico e culturale di questi anni.
L’Ultima Veggente di Fatima – I Miei Colloqui con Suor Lucia
Autore/i: Bertone Tarcisio; De Carli Giuseppe
Editore: Rizzoli
presentazione di Papa Benedetto XVI, introduzione dell’autore.
pp. 196, Milano
Una conversazione storica quella fra suor Lucia, l’ultima dei tre pastorelli di Fatima, e il cardinale Tarcisio Bertone, che ha raccolto per volontà di Papa Wojtyla la sua testimonianza definitiva. Nel loro dialogo si dipana, per intero e dalla viva voce della protagonista, la vicenda dell’evento miracoloso che segnò il Novecento: le apparizioni, le profezie sulla guerra e sul destino della Russia, il lungo enigma del “Terzo segreto” svelato da Giovanni Paolo II nel 2000, le teorie sul “Quarto segreto” che dipingono scenari apocalittici e insinuano colpevoli silenzi. Al di là di ogni polemica e sensazionalismo, rivivono in queste pagine l’esperienza del divino incontrata dai tre pastorelli, la “grammatica celeste” dell’annuncio mariano, la figura e la personalità di una carmelitana “tenace, caparbia, esuberante”, spina nel fianco dei Papi del XX secolo ma traboccante di fervore spirituale. La ricostruzione degli eventi è affiancata da una rigorosa ricognizione dei documenti, che riporta le pagine autografe di suor Lucia e l’interpretazione teologica dell’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Joseph Ratzinger.
All’esperienza umana e mistica di Lucia il cardinale Bertone intreccia una riflessione profonda sulla ricerca di Dio nei tempi moderni, sui santuari mariani come “fortezze invincibili della fede”. E si addentra nel pontificato di Benedetto XVI: la tempesta mediatica dopo il discorso di Ratisbona, lo stupefacente viaggio in Turchia. Il messaggio di Fatima non ha perso di attualità, se a distanza di novant’anni l’Occidente ancora vacilla sul bordo di un abisso di indifferenza e relativismo, incapace di affrontare le sfide poste da religioni e civiltà diverse. La testimonianza di suor Lucia invita a meditare ancora sull’ammonizione e sulla promessa della Signora di Fatima: “Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace”.
Tarcisio Bertone è nato a Romano Canavese (TO) il 1 dicembre 1934. Salesiano, è stato Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 1991 è nominato arcivescovo metropolita di Vercelli, nel 1995 Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 2002 arcivescovo metropolita di Genova; il 21 ottobre dello stesso anno Papa Giovanni Paolo II lo crea cardinale. Dal 15 settembre 2006 è il Segretario di Stato Vaticano scelto da Papa Benedetto XVI. Camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 4 aprile 2007.
Giuseppe De Carli è nato a Milano. Vaticanista del Tg1, ha seguito per diciannove anni il pontificato di Giovanni Paolo II. Dal 2003 è responsabile della Struttura Rai-Vaticano. I suoi ultimi libri sono Il grande Giubileo. Immagini e parole (Libreria Editrice Vaticana 2001, tradotto in cinque lingue); Eminenza, mi permette? (Piemme 2004) e Fare la verità nella carità. Da Joseph Ratzinger a Benedetto XVI (Ares 2005). È stato consulente per la fiction Rai Papa Luciani, il sorriso di Dio.
Medjugorje • Il Cammino Del Cuore – Credo Senza Aver Visto
Medjugorje: non occorre il miracolo per confermare la fede
Autore/i: Cammilleri Rino
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa dell’autore.
pp. 242, Milano
Tutto a Medjugorje risulta eccezionale: la durata del fenomeno delle apparizioni, le numerose guarigioni, l’interesse dei media. E, più di ogni altra cosa, l’eco suscitata nel mondo, eco che nel giro di un trentennio ha trasformato questo piccolo e sconosciuto villaggio dell’ex Iugoslavia nella meta di un milione di pellegrini l’anno. Ma cosa spinge i fedeli a intraprendere il viaggio verso una località così remota? Che cosa li induce a percorrere la dura salita del Podbrdo o quella ancora più ardua del Kri¿evac, talvolta persino scalzi? E, al ritorno, cosa rimane loro del cammino spirituale compiuto? Rino Cammilleri ci aiuta a comprendere questa profonda esperienza di fede offrendoci il resoconto di due pellegrinaggi che ha compiuto nel villaggio bosniaco, il primo nel 1990, sull’onda di una crisi esistenziale, e il secondo nel 2011, ricco di una sofferta maturità conquistata nel tempo. Due viaggi, quelli di Cammilleri, compiuti a distanza di un ventennio, durante il quale molte cose sono cambiate. È cambiato il clima politico dopo la caduta del muro di Berlino, la disgregazione della Iugoslavia e la fine della guerra fredda; è cambiato il villaggio, cresciuto e ormai incentrato sull’accoglienza dei pellegrini; sono cambiati i veggenti, diventati oggi degli adulti che vivono una vita quasi «normale». Le aspettative dell’autore stesso, conscio che, come dice Matteo nel Vangelo, «molti sono i chiamati, pochi gli eletti», sono cambiate e sono oggi più pacate, più sommesse. Quella che non è cambiata è l’intensità della sua esperienza religiosa. Come per la stragrande maggioranza dei pellegrini, che in lui immediatamente si riconosceranno, anche per Cammilleri i viaggi a Medjugorje non sono stati caratterizzati da fenomeni soprannaturali. Eppure, in qualche modo, «da Medjugorje nessuno se ne torna a casa a mani vuote»; in fondo, «la guarigione del cuore conta più di quella del corpo, perché è per l’eternità». Per i credenti, infatti, quei viaggi sono percorsi spirituali che si risolvono quasi sempre in una semplice ma profonda conferma della fede, percorsi che condensano in un gesto l’espressione dell’intenso desiderio dell’uomo di comunicare con Dio.
Il Re Bomba – Ferdinando II, il Borbone di Napoli che per Primo Lottò Contro l’Unità d’Italia
Storia e contraddizioni di un sovrano che fu al tempo stesso illiberale e modernizzatore, represse i moti indipendentisti e concesse la costituzione
Autore/i: Campolieti Giuseppe
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 458, Milano
Ferdinando II di Borbone, passato alla storia come «re Bomba» per la dura repressione dei moti del 1848, è uno dei personaggi di maggior fascino e interesse della sua dinastia, per la continua tensione che ne caratterizzò il governo e per i tratti romanzeschi che ne colorarono l’esistenza. Nato nel 1810, dopo l’infanzia trascorsa a Palermo, dove i Borboni erano in esilio in seguito all’ascesa di Napoleone, e il ritorno a Napoli (che segnò, nel 1817, la nascita del regno delle Due Sicilie), salì al trono all’età di vent’anni, dimostrando subito di aver ereditato dal nonno, Ferdinando I, il «re Lazzarone», la capacità di farsi amare dal popolo, ma anche di possedere una singolare vocazione militare, preferendo indossare l’alta uniforme piuttosto che vestire abiti borghesi. Fu sempre geloso dell’indipendenza del proprio regno, si adoperò nel tenace tentativo di guidarlo verso una modernizzazione economica, e nel 1848, con la ripresa dei moti liberali, fu il primo sovrano italiano a concedere una costituzione. Tuttavia a questi suoi atteggiamenti «moderati» vanno contrapposti quelli mostrati nella resistenza ai movimenti democratici e alle rivolte nelle diverse province, in particolare al moto indipendentista siciliano, contro cui scatenò una dura repressione che portò al bombardamento di Messina durato ben cinque giorni. In queste pagine Giuseppe Campolieti, dopo Il re Lazzarone, ci accompagna con spirito di narratore attraverso le vicende pubbliche e private dei trent’anni di governo di Ferdinando, descrivendo, oltre alla figura del sovrano, la vita di corte e i suoi numerosi protagonisti: la regina madre, Isabella di Spagna, insaziabile «divoratrice» di uomini; la prima moglie, Maria Cristina di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele I, figura soave, «venerabile» della chiesa, adorata dal popolo e artefice di presunti miracoli post mortem; il fratello Carlo, principe di Capua, innamoratosi della bella irlandese Penelope Smith, e con lei fuggito per amore. Sullo sfondo di una pagina storica drammatica, una biografia affascinante, che aggiunge un nuovo tassello all’opera di ricostruzione storica, scevra di pregiudizi, del dominio borbonico sul Mezzogiorno italiano.
Giuseppe Campolieti, giornalista, narratore e saggista, ha pubblicato, fra l’altro, il romanzo Maternale (1980) e le biografie Caterina Cornaro (1987), Masaniello (1989), Marin Saliero. Il doge decapitato (1995) e Il re Lazzarone (Mondadori 1999).
Nessun Uomo è un Maestro
Titolo originale: Call No Man Master
Autore/i: Collin-Smith Joyce
Editore: Edizioni Spazio Interiore
introduzione di Colin Wilson, traduzione di Mariavittoria Spina.
pp. 288, Roma
Già Pitagora diceva: «Non chiamatemi Maestro. Anche io sono uno studente. Non chiamate nessun uomo Maestro. Il Maestro è in voi stessi». Eppure, ogni ricercatore spirituale parte, soprattutto all’inizio del proprio viaggio, alla speranzosa ricerca di un guru che sappia indicargli la strada e a cui obbedire silenziosamente, o di una dottrina dentro la quale chiudersi come si fa, in genere, con le religioni. Joyce Collin-Smith, astrologa e tarologa britannica nota in tutto il mondo, ha cercato per gran parte della propria vita un Maestro e una corrente esoterica che potessero rispondere alle sue domande, scoprendo ogni volta il lato oscuro o ridicolo che si cela dietro agli uomini realizzati o ai movimenti spirituali. Da questi incontri è nato Nessun uomo è un Maestro, racconto sincero e dissacrante intorno allepiù influenti dottrine esoteriche del Novecento e ai maggiori guru e maestri di Oriente e Occidente, ma soprattutto un invito a imboccare una Via propria, perché la lotta del singolo aspirante è in se stessa la Via e alla fine conduce alle proprie risposte.
«In tempi recenti ho lentamente maturato l’idea che i mezzi per svilupparsi ed evolvere risiedano da qualche parte dentro al proprio sé e che non dovremmo dimenticare questo fatto nemmeno per un momento. Difatti ci potrebbero essere dei maestri che hanno molte più conoscenze e che in qualunque tempo hanno svolto delle opere di pregio nel mondo; ma ciascuno richiede un prezzo. E ogni prezzo che include vendere una parte della propria libertà di crescere naturalmente per aprire i propri centri di consapevolezza a lungo termine si dimostrerà troppo alto».
Joyce Collin-Smith (1919-2010), tra le principali astrologhe britanniche, nonché affermata scrittrice e insegnante spirituale, ha trascorso la sua vita a contatto con celebri maestri del xx secolo. Si avvicinò alle materie esoteriche negli anni ‘30 attraverso lo studio degli scritti di Rudolf Steiner, per poi praticare la tecnica dell’ascolto di Dio con Frank Buchman, fondatore del Gruppo di Oxford e di Riarmo Morale. In seguito apprese le idee della Quarta Via, introdotta nel Lavoro dal cognato e stretto collaboratore di Ouspensky Rodney Collin, autore de Le Influenze Celesti, che seguì nella sua comunità in Messico. Trascorso un periodo con Pak Subuh, il mistico indonesiano fondatore del Subud, si dedicò per anni agli insegnamenti di Maharishi Mahesh Yogi, dal quale fu iniziata personalmente alla pratica della meditazione trascendentale. Nessun uomo è un Maestro e il romanzo The Pathless Land (2003) contengono l’essenza del suo lavoro e della sua esperienza.
Riaccendi il Desiderio – Riscoprire la Bellezza e la Forza della Libido
Titolo originale: Reclaiming Desire
Autore/i: Goldstein Andrew; Brandon Marianne
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prefazione di Chiara Simonelli, introduzione degli autori, traduzione di Daniela Viezzer.
pp. XVIII-334, Milano
C’è ma non si dice. Ne soffre il 40 per cento della popolazione femminile occidentale, ma se ne parla ancora pochissimo. È il nuovo tabù della società opulenta: il calo del desiderio sessuale femminile. Se ieri non si poteva accettare che le donne vivessero liberamente il sesso, oggi non si può ammettere il contrario. La pubblicità e la cultura imperante le vorrebbero sempre sexy, piccanti, desiderose di prestazioni da record. Ma se la voglia fa cilecca, se ci si sente spossate solo all’idea? È un problema di relazione con il partner o con se stesse, un blocco psicologico, uno squilibrio ormonale, una patologia fisica, pura e semplice stanchezza? A chi rivolgersi, a un medico del corpo (il ginecologo) o a un medico dell’anima (lo psicologo)? È una malattia, una fase della vita, il segnale di qualcosa che non va? Questo manuale rassicurante e ricco di informazioni cerca di districare con delicatezza i mille fili della questione, dagli aspetti clinici ai risvolti emotivi, intellettuali e spirituali, che si intrecciano in modo fittissimo. Un libro approfondito e molto equilibrato, che ha un pregio raro: quello di andare oltre la superficie delle cose, libero da posizioni preconcette, pregiudizi o ideologizzazioni forzate.
Chanel – Una Vita da Favola
Autore/i: Signorini Alfonso
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prologo dell’autore.
pp. 228, numerose tavole b/n f.t., Milano
Quella Coco Chanel che il mondo eleggerà regina del gusto, musa della bellezza, consacrata da successi assoluti, è la protagonista di un’epopea drammatica che vince e lotta contro le brutalità di un mondo, di un secolo.
Curiosità innata, paura divorante che t’insegue, ti fa correre. Un desiderio di grazia e bellezza capaci di sanare un’infanzia e un’adolescenza sfigurate dalla tristezza. Signorini legge nelle pupille accese di questa ragazzina inquieta tutte le intenzioni future di Coco, il brivido d’ansia che la piccola Gabrielle sente sulla pelle, il fuoco segreto che le brucia dentro. Anche la scrittura è pervasa da queste percezioni. Sensualità e passione senza respiro, le stesse che Coco mette nei suoi abiti, nei cappelli, nelle fragranze inconfondibili del suo profumo.
Ma vediamo anche una Gabrielle sorridente, vezzosa, cantare al Café Chantant quel “Chi ha visto Coco al Trocadero”, che le regala il “primo boccone di successo” e quel celebre nome di battesimo artistico: Coco.
Orgoglio, tenacia, ambizione, sguardo verso orizzonti lontani, il talento di Coco comincia a farsi strada. La sartina di campagna dalle idee “fin troppo spavalde”, la graziosa fanciulla travestita da maschietto, incontra Boy Capel, ed è subito emozione. Boy irrompe nei giorni infelici di Coco. La aiuta a trovare la strada, la guarisce dalla sfiducia. Nasce Coco Chanel. La Coco che trionfa nel mondo della moda, con le sue creazioni piene di fantasia e di charme. La Coco dai guadagni sontuosi e dalle frequentazioni famose, Stravinskij, Cocteau, Picasso. E ancora, la Coco visionaria, forse velleitaria, che nel clima torbido del fine guerra giunge a immaginare e proporre una pace negoziata tra Parigi e Berlino. Questo libro racconta un talento straordinario, nato senza privilegi, alle prese con le sue sfide, aspirazioni, drammi familiari, tragedie epocali. Una vita, quella di Coco, di Gabrielle, in cui Signorini si insinua con abilità e garbo, fino a coglierne tratti umorali, sentimenti profondi, creatività travolgente.
Alfonso Signorini si è laureato in Filologia Medioevale all’Università Cattolica di Milano. È direttore di “Chi”. Con Mondadori ha pubblicato: Il Signorini (2006), Troppo fiera, troppo fragile. Il romanzo della Callas (2007), Chanel. Una vita da favola (2009), Marilyn. Vivere e morire d’amore (2010) e Amore, folle amore (2013) e L’altra parte di me (2014).
Si Può Curare – La Mia Storia di Oncologa Malata di Cancro
Si può guarire? Forse. Ma di sicuro si può curare. Il segreto è tutto qui.
Autore/i: Ménard Sylvie; Vozza Lisa
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 186, Milano
Sylvie Ménard è una delle più importanti ricercatrici nel campo della lotta contro il cancro: conosce perfettamente la malattia nelle sue numerose, insidiose forme; ha passato una vita tra laboratori e convegni internazionali, cercando di avanzare sulla strada di una cura; ed è direttore del reparto di oncologia sperimentale dell’Istituto Nazionale Tumori quando, il 26 aprile del 2005, le viene diagnosticato un mieloma multiplo.
Come per tutti, la prima reazione è di paura, smarrimento, disperazione. Come tutti, Sylvie conosce il dramma di dover dare la cattiva notizia ai propri cari e agli amici. Come per tutti, inizia l’itinerario di esami, chemioterapie, ricoveri con il quale la medicina tenta di allungare la vita ai malati di questo terribile male. E, da medico, Sylvie sa cosa la aspetta, conosce le alternative e le possibilità, è in grado meglio di ogni altro di compiere le difficili scelte sulle terapie, i luoghi di cura, gli specialisti da consultare.
Quello che Sylvie ancora non sa, ma che imparerà nei mesi che seguono, è che l’orrore di sapersi malata ha un’altra faccia, fatta della capacità di gioire della propria buona salute finché c’è, della voglia di vivere fino in fondo e con ottimismo il tempo che resta, del cambiamento radicale di sensibilità e di opinione rispetto a temi come il diritto dei malati a una vita degna, il testamento biologico, l’eutanasia.
Attraverso il racconto intimo delle difficoltà di una donna di fronte alla malattia, si snoda allora la riflessione di una scienziata fra le più competenti nel campo della ricerca contro il cancro, con lo scopo di aiutare tutti i pazienti, e chi con loro vive e soffre, ad affrontare il loro dramma, e d spiegare ai medici e ai ricercatori cosa significa stare dalla parte del malato.
E se la prima vita di Sylvie Ménard è finita il giorno della diagnosi, ora una nuova è cominciata, perché, se anche dal mieloma non potrà mai guarire, Sylvie non rinuncia a curarsi, a coltivare il proprio giardino, a sorridere.
Sylvie Ménard ha lavorato per più di trent’anni all’Istituto Nazionale dei Tumori, di cui ha diretto il dipartimento di oncologia sperimentale. Attualmente lavora con l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) e partecipa al comitato per la umanizzazione della medicina istituito presso il ministero della Salute.
Il Velo Impalpabile – Discorsi su Il Giardino Cintato della Verità di Hakim Sanai
Autore/i: Osho Rajneesh
Editore: Urra
prefazione di Swami Anand Videha, traduzione di Giovanna Andreis.
pp. XIV-178, Milano
Proseguono in questo libro i commenti di Osho all’Hadiqa, il Giardino cintato della verità, poema del mistico sufi Hakim Sanai.
L’unica rivoluzione possibile è assumersi l’intera responsabilità: “Io sono la causa della mia sofferenza. Di conseguenza posso essere la causa della mia beatitudine”.
Questa affermazione riassume in sé l’essenza della ricerca del Vero, del sufismo e dello Zen. La religione essenziale implica assumersi l’intera responsabilità di qualsiasi cosa si è. In quel caso, immediatamente affiora un’intuizione: “Se io sono responsabile della mia sofferenza, allora la cosa è semplice: la posso abbandonare. È una mia scelta; ragion per cui posso non sceglierla più”.
Un mistico Sufi visse restando sempre felice. Per settant’anni la gente lo aveva osservato, e non l’aveva mai visto triste. Per cui un giorno gli fu chiesto: “Qual è il segreto della tua felicità?”. Rispose: “Non esiste alcun segreto. Ogni mattina, quando mi sveglio, medito per cinque minuti e dico a me stesso: ‘Ascolta, adesso hai due possibilità: puoi essere infelice, oppure puoi essere estatico. Scegli!’ e scelgo sempre di essere estatico”.
Tutte le alternative sono aperte. Scegli di essere estatico. In questo caso, ci sono persone che riescono a esserlo anche quando sono messe in prigione, mentre ci sono persone che restano infelici anche quando vivono in palazzi di marmo. Dipende tutto da te. (dal capitolo 6)
Osho (1931-1990) è una fonte di ispirazione per milioni di persone nel mondo alla ricerca di un nuovo equilibrio esistenziale in risonanza con le inquietudini e le sfide della vita moderna. La sua proposta per uno stile di vita consapevole integra le perenni e immortali intuizioni della spiritualità orientale con le moderne comprensioni della psicologia e della scienza. Tra i suoi libri: Pioggia a ciel sereno, La mente che mente, La saggezza dell’innocenza, L’avventura della verità, Cogli l’attimo, Una risata vi risveglierà, Scolpire l’immenso.
Il Padre dei Leoni – L’Incredibile Storia dello Zoo di Mosul Sotto l’Occupazione dell’Isis
Titolo originale: Father of Lions
Autore/i: Callaghan Louise
Editore: Ponte alle Grazie
nota dell’autrice, traduzione di Sara Sedehi.
pp. 384, Milano
Siamo nel nord dell’Iraq tra il 2014 e il 2017. Lo Stato islamico, uno dei regimi più brutali e sanguinari della storia recente, è al potere nella città di Mosul: i «traditori» vengono uccisi, i libri bruciati, le donne oppresse. Ma, ed è un fatto che ha del miracoloso, in un parco sul lato orientale del Tigri, uno zoo è rimasto aperto.
Il Padre dei leoni è la storia dello zoo di Mosul e della sua sopravvivenza (all’Isis e non solo) sotto la guida di Abu Laith. Anche se il suo vero nome è Imad, tutti lo hanno sempre chiamato con quel soprannome: Abu Laith, «Padre dei leoni». E sarà grazie ai suoi sforzi che gli animali sopravvivranno non solo a due anni di occupazione dell’Isis, ma all’inedia e ai bombardamenti delle forze di liberazione. Sì, perché quando gli animali cominceranno a non avere più nulla da mangiare, Abu Laith e la sua famiglia faranno la fame per tenerli in vita, raccogliendo il cibo avanzato nel quartiere; fino a quando, in un ultimo ed eroico sforzo…
Louise Callaghan, giornalista esperta di Medio Oriente, ha scritto un libro emozionante e al contempo straniante, tramato da un’ironia e persino da un umorismo del tutto particolare. Ma forse l’aspetto più interessante di questa storia è che è vera. Vero il personaggio, indimenticabile, di Abu Laith, vera la sua famiglia, veri tutti gli animali dello zoo e gli altri personaggi che costellano questo libro: che, parlando di animali, insegna a conservare la propria umanità in mezzo alla barbarie.
Louise Callaghan è la corrispondente del Sunday Times per il Medio Oriente. È stata nominata «nuova giornalista dell’anno» nel 2017 e ha vinto il premio Marie Colvin per il giornalismo britannico nel 2018. Nella motivazione del premio si legge: «L’opera di Louise Callaghan lotta per arrivare alla verità su quanto avviene sul campo nella Siria occupata dai ribelli […]. Ha testimoniato crimini che i governi e i gruppi armati avrebbero preferito tenere nascosti». La rivista Forbes l’ha inserita tra le trenta persone sotto i trent’anni più influenti nel settore dei media.
La Natura dello Spazio e del Tempo
Titolo originale: The Nature of Space and Time
Autore/i: Hawking Stephen; Penrose Roger
Editore: Sansoni Editore
prima edizione, premessa di Michael Atiyah, traduzione di Libero Sosio.
pp. 176, numerose illustrazioni b/n, Firenze
Einstein ha affermato una volta che la cosa più incomprensibile dell’universo è il fatto che esso sia comprensibile. Aveva ragione? La teoria dei quanti e la teoria della relatività – due fra le più affascinanti costruzioni della mente umana – possono essere combinate in un modello generale di spiegazione del mondo? Il concetto di quanti e il concetto di cosmo sono compatibili? Perchè il tempo va avanti e non indietro? A domande così importanti due grandi scienziati come Stephen Hawking e Roger Penrose danno risposte diverse. Questo libro rispecchia i termini del loro affascinante confronto intellettuale riprendendo i testi di un memorabile ciclo di «lezioni a quattro mani» tenuto al Newton Institute for Mathematical Sciences dell’Università di Cambridge. E al termine delle rispettive sezioni, la registrazione del dibattito finale permetterà al lettore di penetrare le intelligenze e i metodi di analisi di due fra le più formidabili menti del nostro secolo, da anni impegnate a «capire l’incomprensibile».
Stephen Hawking occupa la cattedra lucasiana di matematica a Cambridge. È considerato il maggior cosmologo vivente, ed è noto al grande pubblico come autore di Dal big bang ai buchi neri, che è fra i massimi bestseller scientifici degli ultimi anni. Rizzoli ha anche pubblicato il suo Buchi neri e universi neonati.
Roger Penrose insegna matematica all’Università di Oxford. Ha lavorato con Hawking sulla teoria dei buchi neri. È autore della Mente nuova dell’imperatore e di Ombre della mente, entrambi pubblicati in Italia da Rizzoli.
Il Buddhismo e l’Arte della Psicoterapia
Titolo originale: Yungu Shinrigaku to Bukkyō
Autore/i: Kawai Hayao
Editore: Moretti & Vitali Editori
prima edizione, a cura di Antonietta Donfrancesco, traduzione dal giapponese di Marco Montanari.
pp. 164, Bergamo
Occidente e Oriente possono davvero integrarsi? Hayao Kawai è convinto di no: per lui ciascuna delle due culture avrebbe troppo da perdere. Tuttavia è possibile realizzare un ponte che le ponga in dialogo, consentendo loro di conoscersi con reciproco vantaggio. Come è accaduto a lui, che ha acquisito la sua competenza psicoterapeutica in Occidente, scoprendo nello stesso tempo il proprio essere buddhista.
«Io, un orientale, ho imparato moltissimo dalla psicologia junghiana. La mia esperienza personale è il racconto di come un giapponese sia diventato un analista junghiano e di come abbia lentamente capito quanto il buddhismo lo influenzasse. Penso che conoscere questo possa essere utile non solo al lettore giapponese, ma anche a quello occidentale».
Gradualmente, Kawai avvicina il lettore al suo metodo di lavoro e, riconoscendo le radici buddhiste della propria cultura, propone immagini e storie della tradizione buddhista, introducendo il lettore ai princìpi base di questa religione.
Alla fine, si arriva alla domanda fondamentale sottintesa in tutto il testo, quella la cui risposta giustifica l’impossibilità di integrazione tra Oriente e Occidente: “Cosa è l’Io?”, la visuale proposta rivela e spiega la discontinuità decisiva fra psicologia orientale e psicologia occidentale.
Nato nel 1928, Hayao Kawai, si è laureato in Psicologia all’Università di Kyoto. Dopo aver completato nel 1959 gli studi in Psicologia Clinica presso l’Università di Los Angeles, si è specializzato in psicoterapia presso l’Instituto C.G.Jung di Zurigo. Tornato in Giappone, è stato il primo analista junghiano e successivamente formatore di psicoterapeuti. Ha insegnato per oltre venti anni Psicologia Clinica presso l’Università di Kyoto. Nel periodo 2002-2006 è stato Direttore Generale della Agency for Cultural Affair (Bunkacho). Ha scritto e pubblicato oltre cinquanta libri e numerosi articoli, tradotti in più lingue. Tra le sue opere più importanti, oltre il presente testo ora pubblicato anche in Italia, c’è anche Myoe yume o ikiru (Mioe: una vita di sogni) del 1987 che gli è valso il premio Shincho Gakugei. Attualmente vive e lavora tra Nara, Kyoto e Tokyo.