Autore/i: Castaneda Carlos

Editore: Rizzoli

introduzione dell’autore, traduzione di Francesca Bandel Dragone.

pp. 288, Milano

Il Fuoco dal profondo è il settimo libro di Castaneda, settima tappa del suo viaggio nella “sapienza tolteca”. Una tappa decisiva, che lo porta a rivivere i momenti della propria sconvolgente iniziazione alla luce delle sue successive esperienze. Gli uni e le altre si fondono arricchendosi a vicenda, la magia e la quotidianità, il sogno e la riflessione si compenetrano armonicamente spalancando nuovi imprevedibili orizzonti alla coscienza. Castaneda fruga fra le ceneri di antichi riti messicani, messi al bando dalla tirannide dei conquistatori bianchi, facendo sprigionare scintille capaci di infiammare i suoi lettori di tutto il mondo.

ovvero il Kitāb bayān zalal-al-fuqurā’ wa ādābihim di Abu ’Abd ar-Raḥmān Muḥammad ibn al-Ḥusayn ibn Muḥammad ibn Mūsā as-Sulamī al-Azdī an-Nīšābūrī (365/976-412/1021)

Autore/i: Sulami

Editore: Keltia Editrice

prima edizione, traduzione e cura di Giancarlo Rizzo, prefazione di Silvio Canavese.

pp. 176, Aosta

Zalal al-fuqarā’, titolo originale di “I ṣūfī e i Medievali Peccati” è la risposta a una visione imperfetta della creazione attraverso una condotta corretta delle attitudini intime, un gioco di equilibri tra ciò che appare e ciò che resta celato perché rivolto solo a Dio.
Il povero (il ṣūfī) si riconosce solo attraverso i suoi gradi e stazioni spirituali. Unico in grado di riconoscere un povero per i suoi caratteri distintivi è un altro povero che ha il suo stesso livello spirituale.
Abū ’Alī al-Ğūzğānī ha detto: Tra i frutti elevati di coloro che accolgono la povertà vi è la ricerca delle malattie dell’anima e i loro rimedi, la cura del cuore, ogni cosa che entra in esso attraverso i nomi divini. E benedetto colui che le accetta di buon grado nel cuore. È maledetto colui che non li comprende, che cerca il piacere, che è deluso dai segni divini, dimentica la grazia concessa da Dio, diviene orgoglioso, arrogante e attacca gli altri.”

Autore/i: Spector Jack J.

Editore: U. Mursia Editore

introduzione di Alessandro Serra, premessa dell’autore, traduzione dall’inglese di Milli Graffi.

pp. 248, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Freud non ha mai redatto un trattato di estetica, eppure la sua impronta anche in questo campo è stata di capitale importanza.
La sua estetica, infatti, non risiede soltanto nei pochi saggi sulla Gradiva, sulla Gioconda di Leonardo, o sul Mosè di Michelangelo, ma in generale in tutta la sua lunga e appassionata analisi del profondo dell’io.
Spector è ben conscio dei vasti perimetri dell’estetica di Freud e in quest’opera, per alcuni aspetti esemplare, prende in esame ogni minimo indizio che possa fare luce sul fenomeno.
Dopo aver delineato cosa voleva dire per un ebreo diventare ed essere un dottore nell’atmosfera decadente e piena di fermenti della Vienna fine secolo, egli indaga sul senso della raccolta di oggetti antichi che Freud andò collezionando per tutta la vita, scoprendo importanti correlazioni tra i temi ivi ricorrenti della morte e del sogno e l’indagine psicoanalitica.
La biblioteca di Freud è anch’essa profondamente vagliata, sino a trovare, soprattutto nelle opere di Goethe e di Dostoevskij, un ricco materiale di annotazioni oggi illuminanti. Freud era portato a identificarsi con alcuni grandi uomini del passato, e i saggi su Michelangelo e Leonardo da Vinci non sono soltanto le principali fonti delle sue teorie estetiche, ma anche scritti fortemente rivelatori della sua personalità.
Indagando su Freud, Spector impara da Freud come si analizza un’opera e giunge a dimostrare come l’estetica psicoanalitica costituisce un fondamentale metodo d’indagine.
Particolarmente utile è nell’ultima parte di questo saggio lo studio dell’influenza di Freud sui maggiori esponenti dell’arte e della letteratura del Novecento, soprattutto il movimento Dada e il surrealismo.

Autore/i: Ikeda Daisaku

Editore: Bompiani

prefazione dell’autore, traduzione di Sergio Mancini.

pp. 272, Milano

Nel tentativo di rispondere a una delle domande più antiche che l’uomo si sia posto, “Che cos’è la vita?”, Daisaku Ikeda esplora in tutti i suoi aspetti la natura e l’espressione della forza vitale che muove l’uomo e l’intero cosmo, esponendo in maniera chiara e sintetica il punto di vista delle moderne soluzioni scientifiche e delle intuizioni filosofiche proprie della tradizione orientale e occidentale e confrontandole con l’attualità delle risposte che a questa stessa domanda dà il buddhismo.
Nella prima parte del volume si esaminano «i concetti di corpo e di spirito, di uomo e di natura, si indagano l’inalterabilità del Sé, l’enigma del tempo e l’essenza ultima dell’intero cosmo. La vita umana viene vivisezionata cercando di andare oltre le definizioni medico-fisiologiche correnti e le concezioni espresse dalle dottrine monoteistiche, per definire un’idea unitaria e totale di “individualità”.
Nella seconda parte si descrivono i Dieci Stati dell’Essere, una delle chiavi concettuali del buddhismo, utilizzata per definire e interpretare ogni istante della vita. Le infinite possibilità dell’esistenza umana e le differenti risposte che ogni singolo individuo dà agli stimoli dell’ambiente sono qui indagate in ogni loro espressione dal punto di vista buddhista. Nella terza parte, infine, si discute dell’ineluttabilità della morte, del suo significato in rapporto alla vita e dell’interrelazione continua tra l’una e l’alta.
Daisaku Ikeda conclude il suo ricco e stimolante viaggio nei misteri dell’universo con una riflessione sulla possibilità che il buddhismo consegna nelle mani dell’uomo nella vita di tutti i giorni. Al di là di ogni astrazione filosofica egli espone e definisce le condizioni necessarie affinché ognuno giunga a una profonda, completa e responsabile conoscenza della forza vitale che gli è propria e indica la via che l’umanità deve seguire per conseguire la vera dignità dell’esistenza, oggi continuamente minata dagli effetti nefasti dell’inconsulta distruzione della natura, dalle guerre e dai totalitarismi.

Daisaku Ikeda è nato a Tokyo nel 1928. All’età di diciannove anni è entrato a far parte della Soka Gakkai, un’organizzazione buddhista laica per lo sviluppo dell’educazione, della cultura e della pace che conta dieci milioni di membri in Giappone e mezzo milione nel resto del mondo, e nel 1960 è succeduto a Toda nella presidenza della società. Dal 1975 è presidente della Soka Gakkai International e nel 1983 ha ricevuto il premio delle Nazioni Unite per la Pace. Ha fondato organizzazioni culturali quali il Fuji Art Museum e la Minon Concert Association nonché l’università Soka e le scuole ad essa collegate. Per favorire gli scambi culturali e la pace nel mondo, ha visitato trentasette paesi incontrando leader politici e uomini di cultura. Tra le sue opere tradotte in varie lingue: The Human Revolution, Songs from My Heart, On the Japanese Classics, A Lasting Peace, The Living Buddha (La Vita del Buddha, Bompiani 1986), Buddhism. The First Millenium (Buddhismo. Il primo millennio, Bompiani, 1986), Before it is too Late (con Aurelio Peccei) (Campanello d’allarme per il XXI secolo, Bompiani 1985), Human Values in a Changing World (con Bryan Wilson), Zoku Watakushi no huhkyokan (Buddhismo in Cina, Bompiani 1987).

Autore/i: Kitzinger Sheila

Editore: Edizione CDE

presentazione di Anna Del Bo Boffino, premessa dell’autrice, traduzione di Francesco Cimadomo.

pp. 330, riccamente illustrato b/n, Milano

Una grande esperta ha riunito in questo libro il frutto di anni di ricerche e di lavoro. Il risultato è un volume serio, attendibile ed estremamente chiaro che esplora tutte le dimensioni della sessualità femminile (dalle più comuni alle più personali e inconsuete) e si propone come un manuale rivoluzionario che “ogni madre può passare alla propria figlia e ogni donna può regalare al proprio uomo”, come ha detto il Sunday Times.
Ciascun argomento è qui affrontato tenendo conto dell’età, della situazione specifica, della sensibilità di chi lo affronta. Scritto da una donna con l’aiuto di tante donne che l’autrice ha intervistato, Il Sesso e la Donna ha ottenuto i più lusinghieri consensi della critica specializzata.

Sheila Kitzinger è nata in Inghilterra nel 1929, ha studiato al Ruskin e al St. Hugh’s College di Oxford. Si è laureata con una tesi sulle relazioni razziali nel Regno Unito: i suoi interessi si sono rivolti, grazie a uno studio sul campo in Giamaica, eseguito in collaborazione con il Medical Research Council dell’Università delle Indie Occidentali, sui problemi che investono le donne quando devono affrontare la gravidanza e il parto. Antropologa sociale, studiosa e profonda conoscitrice della donna in quanto madre ha pubblicato parecchi libri tra cui i più noti sono: Donne come madri, Il bambino: l’attesa, la nascita, L’esperienza della nascita.

La ricerca dell’estasi

Autore/i: Indra Sinha

Editore: Edizione CDE

traduzione dall’inglese di Mariagrazia Pelaia.

pp. 156, riccamente illustrato a colori, Milano

Il tantra è stato definito “culto dell’estasi” ed è strettamente associato al misticismo sessuale.
Tuttavia, persino nei sistemi tantrici che privilegiano appunto l’eccitazione di energia sessuale, questa costituisce soltanto un aspetto di una complessa opera di meditazione, mantra, yantra e yoga. Il tantra è una ricerca di individuazione vitale che vuole rispondere a questioni fondamentali come: chi sono io, cos’è l’esperienza, cos’è il mondo? Ma al contrario di molte altre tradizioni mistiche non nega la partecipazione del corpo alle più alte esperienze spirituali. Il corpo è anzi visto come qualcosa di sacro: un microcosmo riproducente l’universo.
L’uso sacramentale dell’unione sessuale nel tantra è sempre stato origine di controversie. Con l’ausilio di nuove traduzioni dei testi antichi e medievali, quest’opera analizza le diverse credenze e i molteplici influssi culturali che costituiscono la tradizione tantrica e intende dimostrare che i sacramenti tantrici sono testimonianze superstiti di una gnosi antica quanto l’umanità stessa.
Nel corso dei secoli, il tantra ha prodotto una messe di opere artistiche e letterarie a sfondo erotico. Ancora oggi sono molto popolari testi come il Kamasutra e l’Ananga Ranga, espressione nascosta ed esoterica di una tradizione di segreti insegnamenti sessuali di cui il tantra è il misterioso nucleo. Molte opere d’arte tantriche erano usate per scopi rituali ed erano conosciute solo dagli iniziati. Molti di questi dipinti e di queste sculture si trovano in India 0 fanno parte di collezioni private e sono state appositamente fotografate per questo libro.

Figlio di padre indiano – di volta in volta ufficiale navale, ingegnere, avvocato e insegnante di meditazione – e di madre inglese, scrittrice, Indra Sinha è nato ed è cresciuto in India. È venuto a contatto per la prima volta con le varie tradizioni mistiche indiane presso il Mayo College, ad Ajmer, una scuola sorta al centro del deserto nel Rajasthan, in cui, bambino, ha appreso fra l’altro il sanscrito e l’hindi. Ha continuato ad approfondire i suoi interessi anche quando si è iscritto come studente di anglistica al Pembroke College di Cambridge, dove ha avuto la fortuna di incontrare alcuni profondi meditatori buddhisti, ancora suoi amici dopo vent’anni.
Nel 1980 ha pubblicato una traduzione completamente nuova del Kamasutra di Vatsyayana, la prima in Occidente dopo quella, celeberrima, di Sir Richard Burton, risalente al 1888. La presente opera si basa sulla sua profonda conoscenza delle tradizioni del Kamashastra medievale. Sta attualmente lavorando a Yugma Sutra, un’opera che raccoglie tutti gli sparsi insegnamenti sessuali che colmano il vuoto fra le tradizioni del kama e del tantra.

Dall’antico splendore alla moderna servitù

Autore/i: Westphal Wilfried

Editore: Edizione CDE

introduzione dell’autore, traduzione di Adriano Caiani.

pp. 372, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Milano

Bolivia, Perù, Equador. Sul territorio attualmente occupato da questi tre Stati sorgeva un tempo il più potente impero dell’America precolombiana: il magnifico impero Inca, entrato nella leggenda per il celebre e misterioso El Dorado.
Questo splendido volume ripercorre per intero la vicenda di quella civiltà, dalle origini tino all’esplosiva realtà attuale dell’area andina, incendiata dalla guerriglia rivoluzionaria, inebetita dalla droga, corrotta da governi deboli e incapaci. Il sistema politico e sociale, i riti religiosi, gli usi, i costumi, la lingua, le arti, la straordinaria abilità ingegneristica degli antichi inca (mitici costruttori di ciclopiche strade); e poi le favolose miniere d’oro e d’argento che fecero la fortuna dei conquistatori spagnoli e la miseria seguita all’indipendenza, illuminata soltanto dalla”grande stagione rivoluzionaria di Che Guevara”.
Tutto questo e altro ancora racconta La Civiltà Inca, comunicando al lettore la passione della scoperta e il piacere della conoscenza.

Wilfried Westphal ha studiato etnologia, dedicandosi in particolare alla conoscenza degli antichi popoli dell’America e dell’Egitto. La ricerca scientifica l’ha condotto in più parti: dall’Asia meridionale alla regione mesoamericana e in America Latina.
Dal 1963 si è dedicato con particolare determinazione alle ricerche nel territorio maya e inca, partecipando personalmente agli scavi e stabilendosi per lunghi periodi presso tribù indie pressoché sconosciute ai bianchi. È autore di numerosi lavori tra cui I Maya.
Dal 1975 insegna presso l’Università di Bonn.

L’amore, il sesso e le relazioni sociali rivelati dalla chiromanzia sessuale

Autore/i: Altman Nathaniel

Editore: Euroclub

prefazione dell’autore, traduzione di Enrica Viziale.

pp. 160, nn. ill. b/n, Milano

Benché viviamo in un’epoca di grande curiosità sessuale, con abbondanza di trattati e di manuali di tecniche specifiche, paradossalmente la più grande e comune insoddisfazione del genere umano continua a essere la difficoltà di stabilire rapporti amorosi profondi e soddisfacenti con gli altri.
Per capire veramente la gente bisogna inserirla in un contesto più generale di quello esclusivamente sessuale, trattando “gli altri” come persone distinte, ognuno con il proprio carattere, aspirazioni segrete e capacità d’amare. In ciò può essere utile la chiromanzia.
Attraverso uno studio sistematico della forma e della mobilità della mano, della trama della pelle, dei monti e delle linee, si può raggiungere una più profonda conoscenza non solo della propria e altrui sessualità ma anche dei tratti essenziali delle personalità e di come si esprimono nella vita quotidiana.

Saggio sulla Donna nel Mondo della Tradizione

Autore/i: Minguzzi Edy

Editore: Alkaest

introduzione dell’autrice.

pp. 256, nn. tavv. b/n f.t., Genova

La femminilità, con le connotazioni di passività e dedizione che il Femminismo rifiuta, è una condizione innata, o è l’effetto di un costume politico e sociale?
Se è prodotto di cultura, si può modificare; ma se è innata le Femministe distruggendola si autodistruggono, e, tesa alla ricerca di un maggiore benessere materiale ed economico, perdono irrimediabilmente un potere più arcano, inerente al polo femminile, che si esplicava anche nella magia; un potere che si conservava potenziando proprio quelli che oggi sono ritenuti inutili tabù, e che invece nel mondo della Tradizione avevano una precisa finalità: mantenere integro e intatto il senso dell’esistenza e suscitare la forza magica del femminile.

Edy Minguzzi, laureata in Lettere Classiche, specializzata in Glottologia e Filologia Classica, autrice “di Alchimia, consulente alla Casa Editrice Mursia per Magia, Esoterismo e Astrologia, Traduttrice per la stessa di varie opere dello stesso argomento (Chochod, Storia della Magia,. M. Meyer, Sinastria) collaboratrice per l’Astrologia presso l’Annuario Rizzoli e autrice di parecchi articoli di esoterismo, ermetismo e astrologia su settimanali a grande diffusione e su riviste specializzate.
Collabora al quotidiano «Il Giorno», edizione televisiva, per la parte astrologia. Articoli su Lingue e Didattica, su linguistica e glottologia.

Autore/i: Brauner Alfred; Brauner Françoise

Editore: Giunti

traduzione di Mauro Bonacci.

pp. 256, Firenze

Forti di un’esperienza pluriennale nel trattamento dell’autismo infantile, gli autori discutono in questo libro i problemi concreti che derivano dal disturbo autistico e dai suoi sintomi, problemi sofferti non solo dal bambino, ma anche da quanti lo circondano nella famiglia e nelle istituzioni. Ne deriva un’opera la cui lettura permetterà di fare fronte alle situazioni più delicate che ogni giorno si presentano non solo ai genitori dei bambini autistici, ma anche ai medici, psicologi, insegnanti.

«Non esiste un “bambino autistico-tipo” anche se all’inizio i sintomi di ciascuno costituiscono le stigmate di tutti. Grazie a coloro che lo circondano, il bambino autistico evolve e bisogna trovare il modo di aiutarlo, adattandosi di continuo alla sua trasformazione.
Del resto, non siamo forse esseri normali per il fatto di saperci adattare?» (Alfred e Françoise Brauner)

Alfred Brauner (1910-2002) e Françoise Brauner (1911-2000) dedicarono tutta la loro vita ad aiutare i bambini, prima quelli rifugiati dalla Guerra di Spagna, poi quelli reduci dai lager di Buchenwald e Auschwitz. Tra il 1949 e il 1982 accolsero a Parigi e a Saint-Mandé, nei ”Centri di trattamento educativo”, bambini in grave situazione di handicap.