Libri dalla categoria Musica
La Tradizione Aristotelica: fra Italia e Inghilterra
Autore/i: Schmitt Charles B.
Editore: Bibliopolis
premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Antonio Gargano.
pp. 124, Napoli
L’eredità di Aristotele in Italia ed Inghilterra: legami, influenze e fonti comuni ci forniscono più chiavi per la comprensione della cultura europea agli inizi dell’età moderna.
Premessa
Introduzione
Capitolo I: La cultura scientifica in Italia nel Quattrocento: problemi d’interpretazione
Capitolo II: John Case e l’aristotelismo nell’Inghilterra del Rinascimento
Capitolo III: William Harvey e l’aristotelismo del Rinascimento: la Praefatio al De generatione animalium (1651)
Elogio dell’Ozio
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Elisa Marpicati.
pp. 160, Milano
Matematico, logico, filosofo della scienza, autore di numerosi scritti divulgativi in campo storico e politico, Russell e sempre stato presente con vivacissimi interventi sui maggiori problemi del mondo contemporaneo. In quest’opera, che raccoglie quindici saggi, egli spazia dalla critica nei confronti di un eccessivo zelo attivistico a scapito dell’aspetto contemplativo della mente, al rifiuto per ciò che hanno in comune fascismo e comunismo; dall’analisi del rapporto tra architettura, benessere del bambino e posizione della donna nella società, ad alcune considerazioni sul cinismo dei giovani e sul conformismo del mondo moderno; dalla tesi che la razza umana corre il pericolo di venir sconfitta e superata dagli insetti, per finire con una scettica riflessione circa l’esistenza dell’anima. La tesi generale che collega i vari saggi e che il mondo soffre per colpa dell’intolleranza e del bigottismo, mentre la società attuale, così complessa, ha bisogno di riflettere, di mettere in discussione i dogmi e di esaminare i più disparati punti di vista con grande larghezza di idee.
Esposte con estrema chiarezza e semplicità, condotte spesso sul filo del paradosso, le tesi di Russell trovano nel vigore polemico e nella straordinaria capacità di stimolo la loro inconfondibile nota di modernità.
Bertrand Russell (1872-1970), premio Nobel per la letteratura nel 1950, fondatore del Tribunale per i crimini di guerra nel Vietnam, e autore di un’impressionante mole di scritti; tra i più noti in Italia i monumentali Principia Mathematica. frutto della collaborazione con A.N. Whitehead. Introduzione alla filosofia matematica, La conoscenza umana, Storia della filosofia occidentale, Matrimonio e morale. Storia delle idee del secolo XIX.
Tutti gli Uomini di Stalin
Autore/i: Medvedev Roy Aleksandrovič
Editore: Editori Riuniti
prefazione dell’autore, traduzione di Davide Panzieri e Carlo Oliva.
pp. 180, Roma
Lo stalinismo non è solo il potere personale di un despota, né quello impersonale di una terribile macchina di coercizione.
il sistema funziona grazie alla complicità e alla sottomissione di uomini che ai più diversi livelli della «Nomenklatura» hanno imparato a pensare e ad agire come chi sta più in alto di loro.
Stalin e la sommità inattingibile dell’ort]anizzazione gigantesca che tutto domina, il capo e il mito. Attorno a lui si raccolgono uomini come quelli che Roy Medvedev ha ritratto in questo libro, Vorošilov e Mikojan, Suslov e Molotov, Kaganovič e Malenkov.
«Tutti percorsero la strada lungo la quale la tenacia rivoluzionaria degenera in durezza, perfino in sadismo, la flessibilità politica in pragmatismo, l’entusiasmo in demagogia. Tutti furono corrotti dalla situazione del tempo in cui vissero.»
Roy Medvedev, nato a Tblisi, in Georgia, nel 1925, figlio di un vecchio bolscevico scomparso durante le repressioni staliniane e riabilitato dopo Il XX Congresso del Pcus, ha pubblicato all’estero opere fondamentali sull’epoca di Stalin. Tra queste Lo stalinismo (Milano, 1972), La democrazia socialista (Firenze, 1977), Intervista sullo stalinismo (Bari, 1977), e nelle nostre edizioni La rivoluzione d’ottobre era ineluttabile? (1976), Dopo la rivoluzione (1978), Gli ultimi giorni di Bucharin. 1930-38 (1979), Stalin sconosciuto (1980).
Il Tormento e lo Scudo
Un compromesso contro le donne
Autore/i: Conti Laura
Editore: Gabriele Mazzotta Editore
premessa dell’autrice.
pp. 144, Milano
C’è una legge che vorrebbe difendere le donne ma non vi riesce: 500.000 donne ogni anno ricorrono ancora al cucchiaio d’oro, alla mammana, al prezzemolo, lungo strade sulle quali incontrano il ricatto, l’umiliazione, a volte la morte. C’è dunque sabbia nell’ingranaggio: ma quale sabbia? E dove? Molti dicono: a livello di attuazione, in una realtà retriva che resiste passivamente, in questo come in altri casi, al tentativo di modificarla. A Laura Conti questa spiegazione, che non è una spiegazione, non basta. Smonta l’ingranaggio pezzo per pezzo, trova la sabbia nel testo stesso della legge. Perché nel testo è filtrato il degradare della democrazia italiana che affonda, giorno per giorno, nell’ammiccare dei patteggiamenti, nella reciproca disistima tra il cittadino e lo Stato, nell’incapacità di assicurare al popolo la sua prerogativa di sovrano. Ma vi è filtrato anche qualcosa di più antico: lo sgomento verso colei che dà la vita e può rifiutarla; il tormento che le si infligge per farsene scudo contro l’angoscia; la difficoltà – finora insormontata – ad accettare la scienza con quello che ha di inquietante: la provvisorietà, le indeterminatezze, la solitudine dell’uomo sotto cieli deserti, il cercare le radici della vita nelle leggi della materia anziché nella divina volontà creatrice.
Laura Conti (Udine, 1921) ancora studentessa partecipò alla Resistenza nelle brigate del Fronte della gioventù; arrestata, fu deportata in un lager. Medico, presiede il Comitato scientifico della Lega per l’ambiente. Negli ultimi anni si è dedicata all’attività di divulgatrice scientifica.
Ha pubblicato tra l’altro: Assistenza e previdenza sociale (Feltrinelli, 1958), Sesso e educazione (Editori Riuniti, 1975) e due libri per ragazzi, Le frontiere della vita e Il dominio della materia (Mondadori, 1972). Ha contribuito ai volumi Chi ha paura del sole? e Icmesa entrambi pubblicati nel 1976 dalla nostra casa editrice, seguiti nel 1977 da Che cos’è l’ecologia. Inoltre ha raccolto in Visto da Seveso (Feltrinelli, 1978) documenti e dati sulla vicenda Icmesa, in base alle conoscenze acquisite come consigliere regionale della Lombardia. Ricordiamo infine i tre romanzi La condizione sperimentale (Mondadori, 1965), Cecilia e le streghe (Einaudi, 1963 – Premio Pozzale) e Una lepre con la faccia da bambina (Editori Riuniti, 1978 – Premio Città di Penne), e una imponente Bibliografia della stampa clandestina antifascista, pubblicata presso l’Istituto Feltrinelli.
Compagno di Dio
Manuale per l’anima
Autore/i: Dadi Janki
Editore: Macro Edizioni
introduzione dell’autore, traduzione di Erminia Minnie Santangelo.
pp. 160, ill. b/n, Cesena (FO)
Questa collezione di semplici ed eleganti gemme di saggezza viene da una donna che possiede una vastissima esperienza spirituale. La saggezza e le parole di Dadi Janki deliziano, stimolano ed educano, fornendo nel contempo un faro potente per dirigere la nostra crescita spirituale ad uno specchio grazie al quale valutare il nostro progresso.
Il Cavaliere che Aveva un Peso sul Cuore – Una Storia Indimenticabile per Ritrovare la Felicità e la Serenità
Titolo originale: The Dragon Slayer With a Heavy Heart
Autore/i: Grad Powers Marcia
Editore: Edizioni Piemme
traduzione di Silvia Bogliolo.
pp. 224, Milano
La vita tante volte ci sorprende, e non sempre le novità hanno i colori dell’arcobaleno. Spesso portano con sé nubi tempestose che preferiremmo di gran lunga far sparire dall’orizzonte. Duke lo sa bene. Lui che è un cavaliere amato e rispettato, e come cacciatore di draghi non ha eguali. La sua vita è perfetta e fatta solo di granitiche certezze. Ma un giorno accade qualcosa di inspiegabile e inaspettato, qualcosa che neanche con tutta la sua forza può impedire: Allie, sua moglie, lo lascia senza che lui riesca a capirne la ragione, mentre suo figlio Johnny delude ogni speranza che aveva riposto in lui. «Perché tutto questo capita proprio a me?» si chiede Duke sconsolato, incapace di accettare questi cambiamenti e frustrato dall’impossibilità di far tornare le cose come prima. Ma combattere contro ciò che è ineluttabile non fa che renderci depressi, stressati, furiosi. Il cuore si appesantisce fino a diventare una zavorra che trascina a fondo ogni energia, e il futuro si dipinge di tinte sempre più fosche. Come imparerà Duke intraprendendo il suo viaggio sulla Via della Serenità, si può essere felici anche se le cose non vanno esattamente come programmato, basta saperle guardare da un altro punto di vista, perché spesso persino le avversità nascondono doni inaspettati. E accettare ciò che non si può cambiare, per concentrarsi su quello che invece dipende dalla nostra volontà è il primo passo per ritrovare la serenità.
Una favola rivelatrice, capace di regalare a ognuno di noi il segreto della vera felicità.
Marcia Grad Powers, vive in California. Specializzata in psicologia, tiene seminari presso scuole e università e insegna tecniche di crescita personale a gruppi di manager e professionisti. Oltre a Il cavaliere che aveva un peso sul cuore, è autrice di altri volumi di grande successo, primo fra tutti La principessa che credeva nelle favole, uno straordinario bestseller internazionale che ha venduto milioni di copie nel mondo, ed è considerato da molte donne una lettura imprescindibile e illuminante.
Vento che Parla Sabbia che Canta – Il Libro di Bod Pa
Nelle steppe dell’Asia centrale uno sciamano, con la sua aspra e selvaggia saggezza, conduce un ragazzo oltre la linea d’ombra dell’adolescenza
Autore/i: Quintana Anton
Editore: Casa Editrice A. Salani
traduzione di Laura Pignatti, titolo originale: Het Boek Van Bod Pa.
pp. 308, Firenze
Dove la terra è ancora selvaggia e vuota, dove le praterie si ripetono all’infinito, l’uomo si sente piccolo e insignificante. Piccolo, insignificante e pieno di paure si sente Perregrin, giunto sulla soglia dell’età adulta che non osa varcare, anche perché ha un problema in più rispetto agli altri: una gamba che, dopo una prima frattura, continua a rompersi. Suo padre si rivolge, come ultima spiaggia, a Bod Pa, un vecchio amico, sciamano errante e valoroso guerriero.
Bod Pa non assomiglia affatto allo stereotipo dello sciamano, non porta amuleti, non fa magie, non evoca gli spiriti e a ben guardare non sa nemmeno guarire: è un nano cieco, col volto segnato da cicatrici, beone e filosofo. Come un piccolo Socrate, Bod Pa provoca il suo discepolo con un comportamento imprevedibile, ordini enigmatici, indovinelli esasperati, scherzi feroci, domande senza risposta che spostano sempre di sorpresa il baricentro delle questioni, mostrando gli aspetti meno consueti e più reali delle cose. E quando si parla di risanare la gamba malata del ragazzo, Bod Pa sembra indifferente e distratto come se non quello, ma altro, fosse il problema. Vagando per le pianure sterminate, Perregrin sperimenta la devastante solitudine della natura, parla del bene e del male, della vita e della morte e, sotto la guida del suo sciamano, cerca di seguire l’antico motto che permette il compimento del viaggio interiore dell’uomo verso la maturità: Conosci te stesso.
Sullo spazio, sul tempo, sui personaggi, sulla nascita di questo libro sono sufficienti le parole dell’autore:
«Il periodo in cui la vicenda si svolge non ha alcuna importanza. Bod Pa infatti è un uomo di tutti i tempi, un angelo di passaggio sulla terra. Perregrin è il futuro Gengis Khan, che significa “Cavaliere celeste”.
E nella figura di Gengis Khan sono fusi i tre protagonisti del mio libro: Perregrin, suo padre e Bod Pa. Perregrin è un uomo che vuole essere se stesso. Solo riuscendo a cavarsela con le proprie forze capisce la vera essenza della vita».
Anton Quintana, pseudonimo di Anton Adolf Kuyten, si è rivelato lui stesso personaggio da romanzo per i suoi travagli personali e le esperienze non comuni di viaggiatore romantico in paesi lontani. È il primo di due gemelli nati nel 1937 ad Amsterdam da madre basca e padre marinaio olandese. Dopo la morte della madre, cresce in orfanotrofio, ma non si adatta alla nuova esistenza, è ribelle, e a diciassette anni fugge in Spagna dove viene arrestato per vagabondaggio. In prigione comincia a scrivere nello stesso periodo in cui il gemello, Andre, in Olanda, comincia a comporre poesie. Da questo momento in poi i due fratelli si dedicheranno interamente alla scrittura. Anton Quintana ha vinto i maggiori premi letterari olandesi, tra cui, per questo libro, il premio della critica dei Paesi Bassi nel 1996 e il maggior riconoscimento belga “Gouden Uil” nel 1997.
Wesley il Gufo – L’Incredibile Storia d’Amore tra un Gufo e la Sua Ragazza
Titolo originale: Wesley the Owl. The Remarkable Love Story of an Owl and His Girl
Autore/i: O’Brien Stacey
Editore: LIT Edizioni
nota dell’autrice, traduzione dall’inglese di Chiara Brovelli.
pp. 256, illustrazioni b/n, Roma
Una perfetta Love Story (con le iniziali maiuscole, proprio come il film). Lei, Stacey, graziosa, un po’ solitaria, con lo spettro della malattia dietro l’angolo. Lui, Wesley, amabile, imprevedibile e giocherellone, ma di polso. Tra i due scocca inevitabile la scintilla. Tutto sembrerebbe normale, persino banale, non fosse che lui, lui Wesley, è un adorabile gufo dei granai (a essere precisi, un barbagianni). Stacey lo accoglie fin da piccolo, lo accudisce, e i due diventano inseparabili. Narrata con brio, con sentimento ma senza sentimentalismi, la favola vera di un rapporto speciale e unico, dove non importa più chi sia l’essere umano e chi l’animale; una vicenda che scalda il cuore.
Stacey O’Brien lavora da anni come biologa e zoologa, esperta nella riabilitazione di animali infortunati, rapaci notturni in particolare. Vive nella California del sud.
Nessuno ci Chiede di Essere Perfetti Nemmeno Dio
Per imparare ad amare noi stessi e gli altri
Autore/i: Kushner Harold S.
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
introduzione dell’autore, traduzione di Elena Campominosi, titolo originale: How good do we have to be?.
pp. 160, Milano
Senso di colpa e inadeguatezza, rabbia, disappunto: chi non li ha mai provati? In questo libro Harold Kushner colloca tali sentimenti nella giusta prospettiva e ci insegna ad accettare noi stessi, e gli altri, anche se siamo, e sono, diversi da come vorremmo…
«Essere integri significa superare il bisogno di fingere di essere perfetti e la paura di venire rifiutati perché non lo siamo. E significa non permettere che gli inevitabili momenti di debolezza ed egoismo divengano parte permanente del nostro carattere. È necessario distinguere il Bene dal Male e, quando sbagliamo, comprendere che non dipende dalla nostra essenza, ma dal fatto che essere uomini è così difficile, che è impossibile non sbagliare mai.»
Harold S. Kushner vive a Natick, nei dintorni di Boston. Attualmente si dedica a tempo pieno all’attività di commentatore su questioni riguardanti Dio e l’esistenza umana. Tra i suoi libri si ricordano: Ma cosa ho fatto per meritare questo?, Chi ha bisogno di Dio, Vivere quando si ha tutto e niente e Vivere bene comportandosi bene.
Dell’Emancipazione delle Donne
Dieci interviste impossibili con Confucio, Platone, Aristotele, Agostino, Avicenna, Tommaso d’Aquino, Hume, Schopenhauer, Stuart Mill, Nietzsche
Autore/i: Sautet Marc
Editore: Ponte alle Grazie
unica edizione, traduzione di Francesco Bruno, titolo originale: Les femmes? de leur émancipation.
pp. 256, Milano
«John Stuart Mill: Affermo che i rapporti sociali fra i due sessi, dove si subordina un sesso all’altro in nome della legge, sono ingiusti e costituiscono uno dei principali ostacoli al progresso dell’umanità. Sostengo che tali rapporti devono lasciare il posto, in tutto il mondo, e senza por tempo in mezzo, a un’uguaglianza assoluta, senza privilegi o poteri di sorta.»
«Nietzsche: Fra gli asini sapienti di sesso maschile non mancano gli idioti, amici e corruttori delle donne, che consigliano a queste ultime di imitare tutte le idiozie che affliggono oggi, in Europa, l’uomo e la virilità europea. A costoro piacerebbe svilire la donna fino alla bassezza della cultura generale, o della lettura dei giornali e perfino della politica! Si vuole anche, qui e la, trasformare le donne in liberi pensatori e letterati. Come se una donna senza fede non fosse per l’uomo profondo e ateo una cosa assolutamente indecente e ridicola.»
Dichiarando tutti gli esseri umani uguali nel diritto, la Rivoluzione francese decretava per la prima volta l’uguaglianza dei sessi, spazzando via secoli di tradizione culturale che voleva il sesso debole subordinate all’uomo.
Presto la reazione riporto le cose come stavano, e ancora Schopenhauer ammoniva gli uomini a non cedere il loro potere alle donne. Bisognò attendere Stuart Mill prima che un filosofo affermasse la necessità della liberazione della donna, come pegno necessario da pagare per il progresso dell’umanità.
In dieci dialoghi immaginari con i più grandi pensatori di tutti i tempi, il filosofo francese Marc Sautet ci offre una panoramica storica della riflessione sul femminile prodotta dalla nostra civiltà, ricostruendo indirettamente il difficile percorso dell’emancipazione delle donne in una cultura tradizionalmente al maschile. E passa quindi idealmente la parola a loro, alle donne, perché entrino a pieno titolo nel dibattito, per costruire una società in cui abbiano finalmente voce in capitolo.
Marc Sautet, esperto e stimato traduttore di Nietzsche, ha insegnato al liceo, all’Universita ed è stato Maître de conférences all’Institut d’etudes politiques di Parigi. Convinto che la filosofia dovesse uscire dalle angustie degli atenei, dal 1992 ha iniziato a dibattere temi filosofici tra la gente in un caffè di Parigi, creandosi una schiera di appassionati fedeli. Da quell’appuntamento domenicale è scaturito il libro Socrate al caffè, che ha raccolto un grande successo anche in Italia, dove e stato pubblicato da Ponte alle Grazie. Sautet è prematuramente scomparso nel 1998.
Il Sogno del Corpo- Cultura e Culturismo
Titolo originale: Bänkpress
Autore/i: Lindqvist Sven
Editore: Ponte alle Grazie
unica edizione, traduzione di Carmen Giorgetti Cima.
pp. 210, illustrazioni b/n, Milano
Nel corpo di un buon culturista, allenamento, cibo e riposo interagiscono come i componenti di un meccanismo d’orologio ben bilanciato. Tramite ciò, egli riesce a costruire una particolare intimità, anzi un’identità con il proprio corpo. Solo il culturista ha la capacità di aggiustare al grammo e al millimetro il proprio corpo. È questo che si chiama «definizione». (…)
Una maniera di scrivere può avere definizione. Pound lo chiamava «risparmiare sulla calcina». Meno calcina si usa, più netta risulta la definizione. È quello che mi sono sempre sforzato di ottenere.
«Il petto non è solo una parte del corpo, ma un concetto che con amore e con forza di volontà è stato trasposto dalla mente nella realtà. Oppure, se si preferisce, una realtà che è stata formata in perfetta corrispondenza con il suo concetto». Così scrive Sven Lindqvist nel Sogno del corpo, un saggio sul bodybuilding, la sua storia e la sua filosofia. Ma è anche il racconto del viaggio esplorativo di un intellettuale nel mondo delle palestre e del culto del corpo, di quel corpo che per tanti anni è stato disprezzato, trascurato, negato. La riscoperta della corporeità e del suo linguaggio prende le mosse naturalmente dall’attività fisica che però ben presto, con la sua caratteristica di individualità e di concentrazione sul proprio corpo e quindi sul sé, diventa uno strumento di estraniazione dalla realtà contingente, che permette di ritrovare il proprio vero io, il proprio passato interiore sepolto sotto anni di vita vissuta. L’allenamento diventa una via verso sogni e ricordi infantili che in precedenza erano stati irraggiungibili. Visionario e poetico, ma anche essenziale e scarno, un libro che apre nuovi orizzonti di riflessione sulla dimensione culturale del culto del corpo.
Sven Lindqvist, nato a Stoccolma nel 1932, è uno dei più importanti autori svedesi, noto in tutto il mondo per i suoi libri sulla Cina, l’America latina e l’Africa. Dal suo debutto letterario nel 1955, ha pubblicato oltre venticinque libri tra saggi, raccolte di aforismi, libri di viaggio e reportage. In Italia, per Ponte alle Grazie, sono usciti Sterminate quelle bestie, Sei morto! e Nei deserti.
La Vita di Lazarillo De Tormes – Seguita dalle Due Continuazioni del 1555 e del 1620
Autore/i: Anonimo
Editore: Rizzoli
introduzione di Roberto Paoli, traduzione e note di Antonio Gasparetti.
pp. 334, Milano
Quando apparve nel 1554, il Lazarillo de Tormes ebbe un enorme successo. Il romanzo offriva un’immagine inedita e veritiera della realtà spagnola, segnata da una crisi incipiente di impoverimento e di degrado. Il protagonista – un ragazzo di strada, costretto a vivere di espedienti sotto miserabili padroni – trova sul suo cammino una folla di diseredati, vagabondi, bricconi, mendicanti, avventurieri, per i quali la vita non è che quotidiana, rabbiosa difesa della sopravvivenza. Sullo sfondo, i paesaggi assolati della Spagna cinquecentesca, le strade sassose, i borghi, le chiese, le locande, gli interni oscuri coi loro poveri arredi e gli oggetti consunti. Lazarillo, piccolo Ulisse cencioso e scaltro, precocemente maturato, conosce la fame, il freddo, i maltrattamenti, la meschinità dei padroni, e infine approda a una modesta tranquillità materiale, conquistata a prezzo dell’onore. Scritto in uno stile rapido e colorito, il romanzo si impone come autentica novità, e segna l’avvio di quella letteratura picaresca destinata a costituire uno dei tratti distintivi della letteratura spagnola.
Indiani – Storia, Vita e Tradizioni dei Nativi del Canada
Allegato a Meridiani n. 88, aprile 2000
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale Domus
prefazione di Massimo Jevolella.
pp. 96, numerose illustrazioni a colori e b/n, Rozzano
Erano nomadi e cacciatori, arrivavano dalla Siberia. Con loro inizia una straordinaria rivoluzione ambientale e culturale in territori vergini e selvaggi. Sbarcarono i vichinghi e, più tardi, i primi esploratori bianchi. Poi più che le epidemie potè il denaro: francesi e inglesi iniziarono a contendersi il ricco mercato delle pelli e la guerra non risparmiò le tribù alleate degli uni e degli altri, finiva l’epopea degli indiani delle foreste e delle montagne. Nasceva il Canada moderno.
Reishi • Il Fungo dell’Immortalità – Un Rimedio Straordinario dalle Incredibili Proprietà Terapeutiche
Autore/i: Schulten Frank-Daniel
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
prefazione del dottor Ivo Bianchi, traduzione di Mariachiara Morra, illustrazioni di Peter Ehrhardt e Wang Ning.
pp. 160, illustrazioni b/n, Vicenza
Il fungo Reishi o Ling Zhi (come lo chiamano i cinesi) è noto da millenni in Oriente per le sue straordinarie proprietà curative, ma solo di recente è apparso in Occidente ed è ora di facile reperibilità anche in Italia sotto forma di integratore alimentare.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che le sostanze contenute nel Reishi agiscono direttamente sul sistema immunitario e ne rafforzano le difese, rendendolo più resistente agli attacchi dannosi. Questo spiega molti degli effetti che, per tradizione, sono stati attribuiti al fungo, non ultimo quello di favorire la longevità.
Utilizzato come afrodisiaco per uomo e donna, è anche apprezzato per alleviare gli effetti secondari della chemioterapia e della radioterapia o per favorire la guarigione delle ferite; è inoltre efficace come disintossicante, ma viene anche impiegato nella cura del cancro ed è comunemente usato per numerosi disturbi, quali allergie, angina pectoris, stati di panico e depressione, artrite, asma, ipertensione, bronchite cronica, diabete, ulcera, reumatismi, insonnia, acne, e molti altri.
Frank Daniel Schulten, nato nel 1966 in Germania, dopo essere diventato terapeuta a Dortmund si è laureato in psicologia alla Ruhr-Universität-Bochum. Scrittore indipendente ed editore, ha curato, tra l’altro, le ristampe di testi antichi di alchimia e spagirica.
L’Uomo del Secolo – L’Ultimo Profeta
Il papa che ha abbattuto i muri delle ideologie, che ha intimorito i grandi della terra, che ha mutato gli equilibri di Paesi e governi.
Autore/i: Kwitny Jonathan
Editore: Edizioni Piemme
seconda edizione aggiornata, presentazione, cura e appendice aggiornata di Marco Tosatti, traduzione di Simone Venturini, titolo originale: Man of the Century.
pp. 496, Casale Monferrato (AL)
Anni di ricerche condotte attraverso le fonti più varie – dai documenti segreti delle curie, alle testimonianze ufficiali, ai rapporti della CIA – illustrano in tutta la sua complessità la vita di uno dei protagonisti più carismatici e dotati di potere mediatico del XX secolo. Il risultato è un’indagine avvincente che smonta colpo su colpo alcune delle presunte teorie costruite intorno alla figura di Giovanni Paolo II. Non è vero che ci fu una sorta di “santa alleanza” fra Stati Uniti e Vaticano in favore dell’elezione del primate polacco. È totalmente priva di fondamento l’ipotesi di una “trama bulgara”, che avrebbe attentato alla vita del papa per volontà dell’Unione Sovietica. È falsa l’idea di un pontefice caparbiamente determinato nell’impegno di contribuire alla caduta del totalitarismo sovietico e dedito alla difesa del capitalismo dei potentati finanziari occidentali, e a dimostrarlo vi sarebbe un quaderno – di cui circolarono in Polonia 250 copie clandestine – in cui il quarantenne Karol Wojtyla avrebbe espresso convinzioni politiche che mai più avrebbe potuto esternare come prelato. Attraverso retroscena, curiosità e aneddoti emerge la vera vicenda di un papa che ha segnato in modo indelebile questo tempo e la difficile transizione della Chiesa verso il terzo millennio.
Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone – Lettere dal Vecchio e Nuovo Mondo
1788-1803
Autore/i: Manfredi Dario
Editore: Società Editrice Il Mulino
unica edizione, presentazione di Bernardino Osio, «IILA – Istituto italo-latino americano».
pp. 488, Bologna
Alessandro Malaspina, appartenente ad un’antichissima famiglia feudale della Lunigiana, fu brillante ufficiale della Real Armada di Spagna. Organizzò e realizzò un’importantissima spedizione scientifica (ricerche idrografiche e naturalistiche; cartografia; aspetti socio-politici, economico-commerciali, strategico-militari, ecc.) nelle Americhe, in Asia ed in Oceania dal 1789 al 1794. Rientrato in Spagna, cadde in disgrazia per le sue idee riformatrici, fu imprigionato per sette anni e poi, esiliato, tornò in Lunigiana. Fabio Ala Ponzone, nobile cremonese e lontano parente del Malaspina, partecipò in qualità di ufficiale della marina spagnola alla spedizione scientifica del congiunto. Negli anni dell’arresto del Malaspina fu nell’America Latina. Il volume raccoglie le lettere scritte dai due negli anni che vanno dalla preparazione della spedizione al ritorno di Malaspina in Italia dopo la prigionia. Dalle lettere del Malaspina balza la figura di un gentiluomo di grande integrità morale, autentico esemplare del secolo dei lumi, italiano e cosmopolita. Le lettere di Ala Ponzone danno invece il quadro incantevole di una numerosa famiglia patrizia della valle del Po. Un filo unisce queste lettere cosi differenti fra loro: l’America Latina, vista con l’occhio dell’illuminista riformatore Malaspina e con la contraddittorietà di Ala Ponzone, combattuto tra la nostalgia dell’Italia ed il fascino delle terre americane. Le lettere sono precedute da un ampio saggio di Dario Manfredi, che ricostruisce, collocandole nelle vicende del tempo, le figure dei due navigatori.
Dario Manfredi dirige il Centro di Studi Malaspiniani «Alessandro Malaspina». Sul navigatore mulazzese ha pubblicato oltre sessanta saggi ed alcuni libri ed ha presentato relazioni in oltre venti congressi internazionali. È membro della Real Academia Hispanoamericana e di numerose altre istituzioni culturali italiane ed estere.
Presentazione, di B. Osio. – Alessandro e Fabio: due uomini dall’entusiasmo all’isolamento ed alla disillusione. – Nota archivistico-bibliografica e criteri di edizione. – Lettere di Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone. – Appendici. – Indice dei nomi.
Jack all’Inferno – La Doppia Vita di un Serial Killer
Titolo originale: Entering Heads
Autore/i: Leake John
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
unica edizione, traduzione di Anna Zapparoli.
pp. 422, Milano
Non accade mai che i serial killer viaggino per il mondo. Così, nel 1991, quando gli investigatori della polizia di Los Angeles cominciano a trovare cadaveri di donne strangolate col proprio reggiseno, non viene in mente a nessuno di collegarli con i corpi delle prostitute rinvenuti nei boschi intorno a Vienna. La polizia di L.A. aspetta che l’assassino colpisca ancora. Nel frattempo, in Austria, le forze dell’ordine seguono i pochi indizi di cui dispongono. Il caso affascina molti giornalisti, ma uno più di tutti: Jack Unterweger. Sempre vestito di bianco, con abiti di taglio elegantissimo, Jack è una figura stravagante e un vero idolo tra gli intellettuali austriaci. Vanta una conoscenza dell’ambiente criminale acquisita a caro prezzo: da giovane, negli anni Settanta, fu accusato di omicidio e punito con l’ergastolo. Mentre era in carcere; però, cominciò a scrivere, e il suo lavoro gli procurò la profonda ammirazione dell’élite letteraria (tra cui anche Elfriede Jelinek, premio Nobel per la letteratura), che si attivò per ottenere la sua libertà: nel 1990, Jack – l’esempio più eclatante di reintegrazione di un criminale nella società che l’Austria abbia mai visto – esce di prigione accolto come un grande artista. Continua a scrivere, e i suoi articoli sul serial killer del bosco di Vienna, le cui vittime continuano ad aumentare, ne fanno una delle penne più amate dell’Austria. Mesi di indagini non approdano ad alcun risultato, finché un giorno la polizia di Los Angeles prende in considerazione un’ipotesi che sulle prime era parsa troppo inverosimile per essere vera: il killer delle prostitute in California è lo stesso del bosco di Vienna, è Jack Unterweger, il celebre scrittore austriaco in viaggio in quel momento negli Stati Uniti, che compie di notte ciò che racconta sui giornali il mattino successivo. John Leake, dopo anni passati a Vienna per ricostruire una storia che l’Austria vorrebbe dimenticare, svela la doppia vita e gli spaventosi crimini di Jack. Mette in luce i dettagli sorprendenti del percorso investigativo che, tra Stati Uniti ed Europa, ha condotto alla sua cattura e racconta un evento giudiziario che nella capitale austriaca ancora oggi viene considerato il «processo del secolo». Il risultato è un libro inquietante, capace di riportare alla luce una storia maledetta, di cui una parte dell’élite letteraria di Vienna si è resa complice.
Tutto il Cinema di Pietro Germi
Autore/i: Sesti Mario
Editore: Baldini & Castoldi
unica edizione.
Vinse i premi più prestigiosi, compreso l’Oscar, e instaurò un dialogo col pubblico di profondità unica; morì povero, solo e dimenticato dalla critica. Mise in scena contadini siciliani e industriali veneti, adulteri proletari e delitti d’onore, l’arretratezza secolare di un Paese e la sua frenetica mutazione sociale e antropologica degli anni del boom.
Esordì nel segno del neorealismo per spiazzare poi amici e critici inaugurando quella che sarebbe diventata la «commedia all’italiana». È l’autore di Divorzio all’italiana e Il ferroviere, L’uomo di paglia e Alfredo, Alfredo: Pietro Germi, genovese. Un uomo testardo e timido, spietato e geniale, lacerato tra il bisogno di sognare una realtà nuova e diversa e la fedeltà a valori tradizionali (la famiglia, la legge, l’onestà) di cui avvertiva la nostalgia nell’Italia che cambiava. Mario Sesti, grazie anche alle testimonianze inedite di chi ha conosciuto, amato e sopportato Germi, ricostruisce in questo saggio appassionato un itinerario unico. Quello di un regista italiano che ha studiato John Ford e Ejzenstejn, che tenta l’impresa impossibile di adattare al cinema nazionale il western e il poliziesco: e che riesce addirittura a portare sullo schermo le pagine di Gadda. Sesti fa piazza pulita di tutti i miti che hanno finora appannato una valutazione serena del regista. E si esce dalla lettura con un desiderio irresistibile di vedere questi film spesso dimenticati, ma tanto più vivi della maggior parte delle immagini che ci circondano.
La Scalata – Gli Uomini, il Denaro e le Lotte nella Nuova Wall Street
Titolo originale: Takeover
Autore/i: Johnston Moira
Editore: Longanesi & C.
unica edizione, premessa dell’autrice, traduzione dall’americano di Carlo Brera, revisione a cura di Tesseract.
pp. 364, Milano
Queste pagine raccontano la stupefacente storia di una nuova stirpe di «guerrieri» di Wall Street che combattono in prima linea nella guerra – svolta a suon di miliardi di dollari – per il controllo delle grandi aziende e stanno in tal modo letteralmente cambiando il panorama societario d’America. Nel luglio 1985 tre drammatiche battaglie furono ingaggiate attraverso il potentissimo network finanziario che scatena le «guerre di scalata»: Carl Icahn stava lottando con la Texas Air per il controllo della TWA; Fred Hartley bendava le ferite dell’Unocal (Union Oil of California) dopo essere sopravvissuto a un terribile scontro con T. Boone Pickens; e Sir James Goldsmith stava tomando a Parigi dopo l’ultimo atto di un duello durato nove mesi per il controllo della Crown Zellerbach, la maggiore società trasformatrice di legnami. La nuova, audace fase nel gioco di acquisizioni e fusioni di società aveva già travolto nei primi anni ’80 l’industria petrolifera e si stava estendendo a ogni altra azienda in cui i «predatori» individuassero un bersaglio vulnerabile. L’arte alchemica di trasformare in oro ogni società in passivo per mezzo di offerte allettanti, scontri legali e il rilevamento forzato di quote azionarie già si stava trasformando in una scienza raffinata. All’epoca in cui le tre battaglie raggiunsero la fase culminante, il network specializzato in rilevamenti di aziende aveva creato un’esperta élite composta di banchieri, legali, procuratori, mediatori, public-relations-men oltre che, naturalmente, dei «predatori» stessi. Questa nuova stirpe mette in gioco enormi fortune personali, parla un gergo guerresco, usa tattiche senza esclusioni di colpi e attua ardite e geniali strategie che determinano la vita o la morte delle maggiori società americane. Moira Johnston, esaminando quelle battaglie e intrecciandole ad altri affari (Texaco-Getty, CBS, Revlon, Union Carbide) da quel periodo sino a oggi, svela – in una narrazione documentatissima ma appassionante come un romanzo – i segreti dei «guerrieri» di Wall Street, nonché i retroscena di scontri che stanno diventando il terreno di prova del sistema americano della libera impresa.
Moira Johnston, scrittrice è giornalista, e autrice di due altri volumi sulle corporation americane. Collabora a Esquire, National Geographic e California e vive a San Francisco.
Diritti e Castighi – Storie di Umanità Cancellata in Carcere
Autore/i: Castellano Lucia; Stasio Donatella
Editore: Il Saggiatore
introduzione e prologo degli autori.
pp. 296, Milano
Carcere di Poggioreale, di Eboli, di Agrigento e di Genova. Carcere di San Vittore a Milano. Sono alcune tappe di un’esplorazione terribile ma rivelatrice della realtà carceraria italiana: sovraffollamento insostenibile, condizioni igienico-sanitarie disumane, violenza e abbrutimento, sprechi di risorse economiche e sociali. Carceri che violano i principi costituzionali della dignità e del recupero dei detenuti. Un sistema carcerario così profondamente ingiusto e così distante dai suoi veri scopi accresce la sicurezza dei cittadini? Scoraggia davvero i criminali dal continuare a delinquere? Diritti e castighi attraverso le voci dell’«umanità cancellata» che vive dentro il carcere nega ogni falsa illusione. Prigionieri, poliziotti, dirigenti, familiari, educatori raccontano con sofferta autenticità le loro esperienze al di là e al di qua del «muro», l’angoscia di una condizione spezzata, marchiata indelebilmente dalla colpa e dalla pena. Se il carcere è il sintomo patologico più grave di una società, può anche diventare un simbolo di speranza e responsabilità. Come testimoniano alcuni tentativi di trovare una via per restituire al detenuto i diritti di cittadinanza.
Lucia Castellano, dopo aver operato nelle carceri di Eboli, Marassi e Secondigliano, dirige dal 2002 il penitenziario di Bollate.
Donatella Stasio, giornalista, si occupa di giustizia e politica sulle pagine del Sole 24 Ore.