Libri dalla categoria Dottrine Orientali
Erbe, Magia, Stregoni
Uno straordinario viaggio del famoso guaritore erborista alla ricerca degli antichi segreti degli stregoni delle Antille
Autore/i: Mességué Maurice; Gayot André
Editore: Garzanti Editore
prefazione di André Gayot, traduzione dal francese di Fausta Bernobini.
pp. 272, Milano
Il fascino inquietante della magia, della stregoneria, dell’eterodosso e del « diverso », qui documentato minuziosamente con meraviglia, stupore e talvolta anche con indignazione attraverso i verbali della polizia, gli archivi dei tribunali, referti medici e decine di interviste con i diretti interessati e con testimoni che « hanno visto ». Anche gli autori hanno visto.
Il celebre guaritore ed erborista Maurice Mességué, accompagnato da un amico reporter, ha voluto indagare i misteri degli stregoni delle Antille – i quimboiseurs, come li chiamano laggiù, – e ci guida in un emozionante viaggio di esplorazione attraverso i riti di una magia ancestrale che conserva ancora intatta la liturgia dei sabba e delle messe nere; tra gli antichi segreti delle piante tropicali che il travolgente sviluppo della chimica moderna ha fatto dimenticare; negli oscuri retrobottega che nascondono sconcertanti laboratori dove vengono eseguite «cure» e pratiche inusitate; oltre soglie e porte che talvolta non avremmo voluto varcare. Ma chi desiderasse ripercorrere in un ambito più domestico le tappe di questo straordinario viaggio può provare a confezionare almeno alcune delle molte ricette consigliate da Mességué, elaborate sulla base di questi «semplici» principi attivi e raccolte dalla viva voce dei maghi e degli stregoni.
Maurice Mességué è nato nel 1921 in Guascogna da una famiglia di contadini stabilitasi a Gavarret nel Gers da oltre 450 anni. Giovanissimo apprese dal padre e dal nonno i segreti delle erbe e dei rimedi tramandati da una lunga tradizione di antenati semplicisti e guaritori. Divenuto celebre e ricco, volle studiare privatamente medicina sotto la guida del dottor Echernier di Nizza, e raggiunse la sua massima fortuna quando cominciò ad avere fra i suoi «pazienti» Mistinguett, il presidente Herriot, Churcill, Robert Schuman, Konrad Adenauer, Cocteau, e numerosissimi altri personaggi di risonanza internazionale.
L’Impero Romano – 2
Volume secondo
Autore/i: Mazzarino Santo
Editore: Editori Laterza
pp. VIII-433-966, Bari
Santo Mazzarino affronta i grandi temi della civiltà occidentale, dal “saeculum augustum” alla fondazione degli stati romano-barbarici nel V secolo d.C., in una sintesi che salda la storia dell’Impero alla storia della Chiesa cristiana.
Economia e storia della cultura si intrecciano in questa organica narrazione del lento sfaldarsi delle istituzioni romane e dei primissimi albori delle strutture feudali.
Santo Mazzarino (1916-1987) è stato ordinario di Storia romana presso la facoltà di Lettere di Roma. Tra le sue opere: «Stilicone» (1942); «Dalla monarchia allo Stato repubblicano» (1945); «Fra Oriente e Occidente» (1947); «Aspetti sociali del IV secolo» (1951); «La fine del mondo antico» (1959); «Antico, Tardo-antico ed era costantiniana» (2 voll., 1974-1980). Per i nostri tipi, in questa stessa collana, «Il pensiero storico classico» (3 voll., 1990).
Parte quarta La democratizzazione della cultura e la crisi dello stato antico: I. Da Commodo a Severo Alessandro (180-235) – II. Da Massimino a Gallieno (235-268): le guerre civili e l’ideale filosofico – III. I restitutores illirici e la disperata difesa del vecchio stato (268-312) – Parte quinta Il basso impero e la “prospettiva charismatica”: I. Dal Milvio al Frigido (312-394) – II. Le province romane e la fine del mondo antico – Appendici – Addendum
L’Impero Romano – 1
Volume primo
Autore/i: Mazzarino Santo
Editore: Editori Laterza
introduzione dell’autore.
pp. VII-432, Bari
Santo Mazzarino affronta i grandi temi della civiltà occidentale, dal “saeculum augustum” alla fondazione degli stati romano-barbarici nel V secolo d.C., in una sintesi che salda la storia dell’Impero alla storia della Chiesa cristiana.
Economia e storia della cultura si intrecciano in questa organica narrazione del lento sfaldarsi delle istituzioni romane e dei primissimi albori delle strutture feudali.
Santo Mazzarino (1916-1987) è stato ordinario di Storia romana presso la facoltà di Lettere di Roma. Tra le sue opere: «Stilicone» (1942); «Dalla monarchia allo Stato repubblicano» (1945); «Fra Oriente e Occidente» (1947); «Aspetti sociali del IV secolo» (1951); «La fine del mondo antico» (1959); «Antico, Tardo-antico ed era costantiniana» (2 voll., 1974-1980). Per i nostri tipi, in questa stessa collana, «Il pensiero storico classico» (3 voll., 1990).
Avvertenza – Introduzione – I. Opere generali sulla storia dell’impero – Parte prima Saeculum Augustum: I. Dopo Cesare – II. Dalla “potestas” triumvirale alla “potestas” eccezionale di Ottaviano – III. La fine della “potestas” eccezionale e lo stato dell’”auctoritas” – Parte seconda L’epoca giulio-claudia. Il “luxus” senatorio e la rivoluzione borghese: I. Il principato di Tiberio – II. La rivoluzione spirituale – III. La rivoluzione borghese e la riduzione del “denarius” – Parte terza I Flavii e gli Antonini. I. I Flavii e gli Antonini
L’Architettura degli Animali
Autore/i: von Frisch Karl
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
unica edizione, in collaborazione con Otto von Frisch, premessa dell’autore, traduzione di Giorgio P. Panini.
pp. 320, 107 disegni b/n, 114 fotografie in a colori e b/n, Milano
Senza attrezzi e senza azioni evidenti, i polipi corallini dei mari caldi sanno erigere poderose strutture calcaree. Le termiti edificano città e villaggi-satelliti, con strade di collegamento che portano ai luoghi di lavoro; vivono in abitazioni variamente articolate in cui circola aria condizionata; in caso di necessità, per l’approvvigionamento d’acqua scavano pozzi profondi fino a 40 metri. Il castoro riesce ad aggregare dighe solidissime che raggiungono i 700 metri di lunghezza, e regola in base alle sue esigenze la profondità delle acque intorno ai luoghi dove risiede. Le api costruiscono celle le cui pareti s’incontrano secondo uno stesso angolo fisso e hanno invariabilmente lo spessore di 73 millesimi di millimetro. Nella vastità degli oceani, microscopici esseri viventi, i radiolari, edificano impalcature incantevoli per bellezza e varietà. La maggior parte degli animali disegna e fabbrica guidata, apparentemente, soltanto dall’inconscia forza delle leggi vitali; ma nel comportamento degli uccelli e dei mammiferi entrano in gioco anche l’esperienza individuale e la capacità dei singoli di apprendere e addestrarsi. La natura ha largamente favorito questi architetti: come utensili essi possono usare i denti, il becco, le zampe o altre parti del corpo, meravigliosamente adattati alle prestazioni che se ne richiedono; per le loro costruzioni, ambientate in modo perfetto nel paesaggio, essi ricorrono alla pietra, all’argilla, al legno, e anche a sostanze da loro stessi prodotte; ma su questo supporto materiale offerto dalla natura, l’animale-artigiano interviene con le intelligenti tecniche del muratore, dell’idraulico, del vasaio, del tessitore, del cestaio… In questo spettacoloso catalogo di piccole e grandi meraviglie della natura, il maggiore zoologo contemporaneo, premio Nobel della fisiologia, passa in rassegna le attività costruttive degli animali nelle loro più segrete e “ intime ” espressioni. Architetti dell’ambiente, gli animali sono infatti anche costruttori di se stessi, dei propri elementi di sostegno nel mondo in cui vivono e si muovono, di strutture per proteggere il proprio corpo, di congegni per difendere la prole, per catturare prede, cosi come praticano giochi e scambi infinitamente complessi. Tutta questa attività non ha mai alterato i grandi cicli naturali; e conoscere questa straordinaria gamma di comportamenti è anche, per l’uomo, un modo di riscoprire molti equilibri che la “colonizzazione” umana ha distrutto. È uno dei motivi di fondo della ricerca di Karl von Frisch, che di questa sua opera scrive: «Ho cercato di essere chiaro e comprensibile a tutti, e in particolare al lettore non specializzato. Sono infatti convinto che diffondere la conoscenza della natura sia uno dei modi migliori per prevenirne la progressiva distruzione».
Karl von Frisch è nato a Vienna nel 1886. Iniziata la sua carriera di ricercatore nel 1910 con Richard Hertwig presso l’Istituto di Zoologia di Monaco di Baviera, laureato in filosofia a Vienna, dal 1912 ha insegnato zoologia e anatomia comparata nelle università di Rostock, Graz e Monaco fino al 1958, quando si è ritirato dall’insegnamento. Le sue ricerche spaziano dagli studi sulla fisiologia del sistema nervoso a quelli di etologia, in particolare sul comportamento delle api e dei pesci. Nel 1973 è stato insignito, con Konrad Lorenz e Nikolaus Tinbergen, del premio Nobel per la fisiologia e la medicina.
Sotto il Segno della Pecora
Romanzo
Autore/i: Murakami Haruki
Editore: Longanesi & C.
traduzione dall’inglese di Anna Rusconi.
pp. 352, Milano
Dimenticate tutto quello che sapete sul Giappone ed entrate nel mondo di Haruki Murakami, un universo in cui gli individui soffrono e lottano per fare carriera, si ubriacano spesso, oscillano tra matrimoni falliti e ragazze con orecchie «che parlano» senza che appaia neppure l’ombra di un kimono o la vetta solenne del Fuji Yama. Dimenticate samurai e geishe e immaginate invece un Boss con ricchezze e malattie molto occidentali; un pubblicitario trentenne forse contemplativo, forse annoiato o forse solo mediocre; un uomo soprannominato il Ratto, spirito inquieto e solitario, rifugiatosi in una casa isolata nel gelido e impervio distretto di Junitaki. Ecco: e adesso pensate a una pecora. A un’innocente, placida, mansueta pecora che pare turbare come un incubo o un destino crudele la vita di tutti questi personaggi. A una pecora che entra ed esce dal corpo e dallo spirito degli uomini, che ha un piano preciso, che si diverte a prendere in giro tutti coloro che sono afflitti dal morbo della debolezza esistenziale, che beve birra e parla a raffica. Una pecora che bisogna trovare, che deve essere sconfitta, uccisa, annientata, magari dopo averci fatto amicizia… Follia? Probabilmente sì, ma a ben guardare una follia non molto diversa da quella in cui viviamo tutti i giorni. Perché ognuno di noi vive Sotto il segno della Pecora, anche se, ci suggerisce Murakami, non c’è sempre bisogno di lasciarci la pelle. O le penne. O il pelo. E a volte, per salvarci, bastano un flipper e un juke box…
«È un libro che si legge con gusto e stupore, che mette il lettore occidentale in un curioso stato di ricezione: a continuo contatto con modi di pensare e percepire diversi e lontani, e al tempo stesso, grazie all’operazione continua di rinvio intertestuale alla grande tradizione della narrativa e del cinema occidentali moderni, a contatto con temi e motivi della narrazione fantastica.» (Remo Ceserani)
Haruki Murakami è nato a Kobe nel 1949. Dopo essersi laureato in drammaturgia classica alla Waseda University, si è dedicato alla gestione del suo jazz bar dal 1974 al 1981: durante questo periodo ha pubblicato tre romanzi, tra i quali Sotto il segno della Pecora che ha venduto in brevissimo tempo 150.000 copie solo in Giappone e gli ha fatto conquistare il prestigioso Noma Literary Award. Stimato traduttore (F. Scott fitzgerald, John Irving, Raymond Carver), Murakami è un viaggiatore instancabile, anche se, per il momento, ha deciso di stabilirsi in Italia, a Roma.
Sommario di Storia delle Religioni
Autore/i: Sabbatucci Dario
Editore: Bagatto Libri
pp. 224, Roma
Questo Sommario intende far conoscere che cos’è la Storia delle Religioni. Nella prima parte è esposta la storia della nascita e dello svolgimento di questa disciplina, contemporaneamente alla storia dello stesso concetto di religione qui considerato non come un dato antropologico bensì come una acquisizione culturale e dunque storica.
Nella seconda parte sono esposti e discussi i temi trattati dalla Storia delle Religioni.
L’Autore è Ordinario di Storia delle Religioni presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma «La Sapienza».
Le Basi Documentarie della Storia Antica
Autore/i: Crawford Michael; Gabba Emilio; Millar Fergus; Snodgrass Anthony
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione di Michael Crawford, traduzione di Cesare Saletti.
pp. 256, ill. b/n, Bologna
Ogni volta che uno storico esercita il suo «mestiere» deve per prima cosa occuparsi delle fonti che ha a disposizione e che costituiscono per così dire le strutture portanti delle sue teorie e interpretazioni. Se per la storia contemporanea il problema è quello della selezione fra le numerosissime possibilità che gli sono offerte, la situazione si capovolge quando si va indietro nel tempo e il problema diventa invece quello di utilizzare tutti i frammenti che il passato ci ha trasmesso. Allora ogni «testo», sia esso l’opera di uno storico antico o una lirica, una moneta o una iscrizione, la traccia di una città scomparsa o un reperto archeologico, costituiscono, confrontandosi e integrandosi, fonti per la storia antica.
Quali sono queste fonti e come debbano essere usate è ciò che vuole spiegare anche al lettore non specialista questo libro, in quattro capitoli, ciascuno dei quali scritto da uno dei massimi esperti della disciplina.
Michael Crawford, che ha coordinato il volume ed è autore del capitolo sulla «Numismatica», è professore di Studi classici all’Università di Cambridge. Già noto al pubblico italiano per un suo importante libro, «La moneta in Grecia e a Roma» (Laterza, 1982), ha pubblicato con Il Mulino il volume «Roma nell’età Repubblicana».
Emilio Gabba, che si è occupato del capitolo «Letteratura», è professore di Storia antica nella Facoltà di Lettere dell’Università di Pavia. E autore fra l’altro di «Appiano e la storia delle guerre civili», «Esercito e società nella tarda Repubblica Romana», «Le rivolte militari romane dal IV secolo a.C. ad Augusto».
Fergus Millar, cui si deve il capitolo «Epigrafia», è docente di Storia antica alla University College di Londra. E autore di un importante volume «Emperor in the Roman World».
Anthony Snodgrass, che ha scritto il capitolo «Archeologia», è professore di Archeologia classica all’Università di Cambridge. E autore di «Archaeology and the Rise of the Greek State» e «Dark Age of Greece, an Archaeological Survey of the 11th-8th Centuries BC.».
Introduzione, di Michael Crawford. – I. Letteratura, di Emilio Gabba. – II. Epigrafia, di Fergus Millar. – III. Archeologia, di Anthony Snodgrass. – IV. Numismatica, di Michael Crawford.
Stereogramma
Autore/i: Matassa Lorenzo
Editore: Edizioni Novecento
prefazione di Gian Carlo Caselli.
pp. 224, Palermo
Stereogramma è un viaggio fantastico nel mare aperto della verità. Una navigazione divertita tra ragione e fantasia, caso e necessità, ordine e anarchia, obbligo e libertà.
L’investigazione per risolvere un accadimento criminoso incredibile si traduce in un percorso, sempre in bilico, tra le passioni umane e l’insondabile parte ombrosa di noi stessi.
Da Mandarino a Compagno
Autore/i: Yang Xianyi
Editore: Nuova ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana
unica edizione, prefazione di Wang Mingliu, traduzione di Paola Fiore.
pp. 296, Torino
Da mandarino a compagno è un libro atteso. L’autore, Yang Xianyi, il più noto esperto e traduttore di lingua cinese, scrive la sua autobiografia, un avvenimento per la comunità internazionale legata alla Cina, un regalo prezioso per tutti i lettori, fornendoci un documento unico di vita nella Cina di questo secolo, illuminazione del sinuoso cammino del più popoloso paese del mondo, prima e dopo la tragedia di Tien An Men.
Nella vita di Yang Xianyi impressionano l’assenza di rancore e la forza convincente della verità, come se dalla fusione tra il mandarino e il compagno «fosse nato un gentiluomo, liberato dalle colpe ataviche del primo e dal ribollente empito di rivincita del secondo». La Nuova Eri è orgogliosa di possederne l’esclusiva mondiale.
Yang Xianyi è nato a Tianjin, la vecchia Tientsin, il 10 gennaio 1915, rampollo di una famiglia di banchieri e alti funzionari dell’amministrazione imperiale. È stato uno dei primi cinesi a laurearsi a Oxford in letteratura occidentale classica, rientrando in Cina all’inizio della Seconda Guerra Mondiale per aiutare il suo paese aggredito dal Giappone. Con la moglie inglese, Gladys Taylor, ha insegnato inglese dal 1940 al 1950 in diverse università del Sud della Cina e ha guidato a Nanchino il comitato del Fronte Democratico Unito durante la guerra civile. Chiamato a Pechino ha fondato e diretto la rivista di «Letteratura Cinese», traducendo dal cinese classico e dai contemporanei le maggiori opere di letteratura e poesia; autore di saggi, critico e giornalista, è conosciuto dai sinologi di tutto il mondo, in particolare per il capolavoro della letteratura cinese Il sogno della camera rossa, tradotto insieme alla moglie Gladys. Iscritto al partito comunista ne è uscito dopo i fatti di Tien An Men, restando membro della Conferenza Politica Consultiva del Popolo.
La Calma
“La quiete del saggio non è semplice inerzia: egli è quieto perchè accoglie tutti.”
Autore/i: Chuang Tzu
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione e cura di Claudio Lamparelli, traduzione di Fausto Tomassini.
pp. 136, Milano
Il prezioso insegnamento di uno dei grandi padri della cultura e del pensiero cinesi. Fondatore, nel IV secolo a.C., della filosofia taoista.
Come conquistare la calma dello spirito, mantenere un mondo di pace e recuperare l’armonia cosmica oltre la superficie dei conflitti.
Storie divertenti, dialoghi paradossali, favole e sentenze in un capolavoro letterario di ironia e arguzia che arriva dritto al cuore e alla mente dei lettori.
Storia del Buddhismo
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
a cura di Henri-Charles Puech, introduzione di Giuseppe Tucci, traduzione di Maria Novella Pierini.
pp. 428, 1 cartina b/n, Milano
Il buddhismo: una religione antica che ha ricoperto un ruolo primario nella vicenda sociale e culturale dell’umanità e la cui vitalità si ripropone oggi, con rinnovato vigore, nell’incontro con la civiltà occidentale. Questo credo ha dominato per secoli aree vastissime, dall’India al Tibet, dalla Cina al Giappone, dalla Corea al Sud-Est asiatico e in ognuno di tali paesi il messaggio della salvezza individuale predicata dal Buddha e le corrispondenti pratiche religiose hanno assunto caratteristiche peculiari. Questo volume raccoglie l’enorme patrimonio del pensiero buddhista attraverso una serie di capitoli dedicati ognuno alle caratteristiche che il fenomeno ha assunto nei diversi paesi. Un capitolo conclusivo è dedicato alla storia dei rapporti tra buddhismo e cultura occidentale.
Introduzione di Giuseppe Tucci
- Il Buddhismo indiano di André Bareau
- Il Buddhismo tibetano di Anne Marie Blondeau
- Il Buddhismo cinese di Paul Demiéville
- Il Buddhismo giapponese di Gaston Renondeau e Bernard Frank
- Il Buddhismo a Ceylon e nel Sud-Est asiatico di André Bareau
- Il Buddhismo vietnamita di Pierre-Bernard Lafont
- Il Buddhismo in Occidente di Mauro Bergonzi
I Celti
Autore/i: Powell T. G. E.
Editore: Il Saggiatore
premessa dell’autore, traduzione di Berto Renna.
pp. 278, 79 fotografie b/n, 25 disegni b/n, 9 carte geografiche b/n, Milano
I Celti furono i primi Europei degni di questo nome che crearono una grande civiltà nella zona temperata a nord delle Alpi. Stanziato già in epoca preistorica tra il Mare del Nord, il Reno e il Danubio, questo popolo di artisti e di guerrieri, di sacerdoti e di predoni, si sparse poi per buona parte del nostro continente. Per la loro intelligenza e aggressività si fecero conoscere fin dagli inizi della storia, pur rimanendo, per molti aspetti della loro cultura, fortemente legati alle manifestazioni più vitali della vita contadina nei remoti villaggi sparsi nelle radure delle immense foreste dell’Europa centrale o abbarbicati su colline fortificate e inaccessibili. Furono ben noti, in pace e in guerra, ai Greci e ai Romani. I risultati da loro raggiunti nell’economia rurale e nell’organizzazione sociale hanno lasciato tracce durature, alcune delle quali giunte fino ai nostri giorni. I loro idiomi e le antichissime tradizioni si mantennero pressoché intatti nelle isole poste ai bordi nordoccidentali del territorio da loro un tempo occupato, e queste fonti, insieme alle descrizioni degli autori classici, e alle prove fornite dall’archeologia, contribuiscono a gettar luce sull’antica vita dell’Europa.
E sotto questo aspetto che i Celti vengono esaminati in questo libro, che parte da un’accurata analisi dell’antica nazione barbara, per passare alle relazioni commerciali che essi ebbero con Greci ed Etruschi, dal sorgere della cultura di La Tène alle più tarde manifestazioni artistiche, rimaste, poi, retaggio dell’arte medioevale; dalle invasioni in Italia, in Spagna, in Asia Minore, alla conquista romana.
Importantissime sono le notizie e i dati raccolti sulla loro religione, sulle antiche feste dei clan, sui riti celebrati dai druidi nelle foreste presso gli alberi sacri: nessuno, prima d’ora, aveva così diffusamente indagato su tale popolo e sulla sua civiltà. L’immagine dei Celti che ci viene così presentata, è quanto mai viva e contribuisce a rendere meno oscuri molti periodi della storia antica, di grande importanza per la successione delle culture in Europa.
T. G. E. Powell è uno studioso anglo-irlandese nato a Dublino ed educato in Inghilterra. A Cambridge studiò archeologia, storia e lingue antiche delle Isole Britanniche.
Per completare i suoi studi di preistoria e archeologia ha viaggiato molto nei paesi dell’Europa occidentale, in Africa e in India, e ha, quindi, diretto importanti scavi in Irlanda e Gran Bretagna.
Membro di numerose società scientifiche, vice-presidente della Società di Preistoria e membro corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico, ha rivolto in questi ultimi anni la sua attività e le sue ricerche allo studio dei ritrovamenti di origine celtica in tutta Europa, dando per la prima volta un’opera compiuta e generale di sintesi storica e culturale sui Celti.
E oggi preside della facoltà di archeologia preistorica dell’Università di Liverpool.
Sopravviviamo dopo la Morte?
Nuovi esperimenti sul fenomeno delle «voci»
Autore/i: Raudive Konstantin
Editore: Corrado Tedeschi Editore
prefazione di Igor Istómin.
pp. 472, ill. b/n, Firenze
A poco più di due anni dalla sua scomparsa, esce questo nuovo libro di Konstantin Raudive che si riallaccia al celebre «Voci dall’aldilà» pubblicato in questa stessa collana nel 1973. In esso furono descritti per la prima volta i risultati, obiettivi e probanti, dell’indagine scientifica sulle voci incise sul nastro magnetico, dando così luogo a molteplici discussioni e suscitando in particolare le polemiche dei filosofi nel campo della parapsicologia scientifica.
Con l’aiuto di esperti in diversi campi, si esaminò il fenomeno «Raudive» sotto tutti i punti di vista. Parapsicologi, fisici, ingegneri, teologi, scrittori musicisti, che con la loro indagine lo esaminarono a fondo.
Giunsero alla conclusione che il fenomeno delle voci e di origine obbiettiva deve essere definito come extra-umano.
L’esistenza reale di queste strane voci, oggi non può più essere messa in dubbio, anche se le opinioni sulla loro origine differiscono e sono contrastanti. Il pregio di questo nuovo libro consiste nel fatto che Raudive è riuscito ad esporre obbiettivamente i vari punti di vista, tanto che questa seconda opera, più che una continuazione della prima (che consapevolmente si limitò ad una rigorosa documentazione) si può dire del tutto nuova per la chiarezza delle diverse teorie presentate attraverso l’ordinata esposizione dei risultati dei numerosi esperimenti condotti negli ultimi anni.
In approfonditi commenti si cerca il procedimento per una spiegazione del contenuto delle testimonianze, convalidando così anche l’ipotesi per cui le «voci» provengono da un mondo dell’aldilà, che potrebbe essere una specie di dimora dei defunti.
A conclusione delle deduzioni sull’indagine da lui effettuata, Raudive traccia un parallelo il cui contenuto si riassume brevemente: nessuna cosa esiste da sè, nè il mondo nè l’uomo.
In realtà egli costringe ad un giudizio, o meglio al convincimento che esiste un mondo dell’aldilà. Il bisogno dell’uomo di essere in relazione con un Essere superiore è giustificato dal suo proprio esistere. Il fenomeno delle voci presenta anche un’impensata e obbiettiva para-realtà che sinora vive nel nostro pensiero soltanto come un ricordo.
Nella seconda parte del libro sono descritte le esperienze sulle «voci» effettuate da esperti di sette nazioni e, oltre alle loro opinioni, vengono date anche indicazioni tecniche. (Giulio Brunner)
Francesco Architetto di Dio
L’edificazione dell’Ordine dei minori e i suoi primi insegnamenti
Autore/i: Mistretta Maria Beatrice
Editore: Città Nuova Editrice
pp. 288, ill. b/n e a colori, Roma
In una forma semplice ed essenziale e secondo un modo vivo e diretto, l’A. offre una sintetica visione della vita di S. Francesco d’Assisi, architetto della più alta impresa spirituale del Tardo Medioevo.
Dopo una premessa sulle forme di vita monastica nel Medioevo e sulla costruzione delle abbazie, il libro richiama le condizioni ambientali della vita assisana fra il XII e il XIII secolo e narra la giovinezza di Francesco, la sua «chiamata» alla vita spirituale, la «rivelazione» dei compiti che il Creatore gli affida. Segue la trattazione delle origini e della diffusione dell’Ordine, con i problemi relativi all’inserimento di una comunità di migliaia di frati nella società e nella Chiesa.
Qui il libro aggiunge, con un ampliamento nuovo del tema, altre due parti riguardanti gli insediamenti francescani, argomento finora solo parzialmente esplorato: dalla vita itinerante al carattere dei primi «luoghi» francescani; dalle prime piccole chiese e modesti conventi, alle grandi sedi con chiese monumentali.
Il volume si chiude con due capitoli titolati alla «Roccaforte della povertà» e cioè al monastero di S. Damiano, all’Ordine delle clarisse c specialmente alla luminosa figura di S. Chiara.
La storia umana e superumana di Francesco, la sua eredità spirituale e morale e le vicende che l’hanno trasformata nel tempo, emergono dal libro in un disegno sintetico ed agile, incisivo e sicuro.
Vibra in queste pagine un’intensa ed insieme composta partecipazione a quei fatti, nel senso profondo del loro significato, che, scavalcando di colpo il distacco storico fra quel passato e il nostro presente, si richiama direttamente agli eventi nella loro immediata attualità, quasi fossero ancora oggi vivi e pregnanti di fronte a noi. Per questo le fonti originarie e dirette assumono qui un peso diverso ed una valenza più forte, e la forma letteraria, immediatamente ispirata a quel sentimento della vita e dell’essere, aderisce del tutto ai valori di contenuto; così che erudizione ed agiografia, filologia e informazione, risultano superati in una visione spirituale così ferma e viva da fare di quest’opera un libro esemplare, necessario, inconfondibile: un libro vero.
Presentazione (R. Bonelli)
Sigle e abbreviazioni
Premessa sull’architettura monastica
I. LA VITA MONASTICA E LE GRANDI ABBAZIE
1. Origini della vita monastica. «Laura», eremo, cenobio, abbazia
2. Diffusione del monachesimo in Occidente. S. Benedetto e la sua Regola
3. Le grandi abbazie e i monaci «magistri»
4. Importanza sociale del monachesimo
Parte I
Storia francescana delle origini
II. FRANCESCO «ARCHITETTO DI DIO»
1. Le trasformazioni sociali del secolo XII
2. Il «fiore» dei giovani di Assisi
3. La chiamata
4. La conversione
5. L’architetto di Dio
6. La rivelazione
7. «Perché a te … »
III. LE ORIGINI DEI FRATI MINORI
1. «Il Signore mi donò dei frati … »
2. «Questa è la vita del Vangelo di Gesù Cristo … »
3. Nasce l’Ordine dei frati minori
4. Presenza dei benedettini nelle origini francescane
5. Originalità del carisma di Francesco
IV. LA DIFFUSIONE DELL’ORDINE
1. «Il Signore moltiplicherà la sua famiglia»
2. Il capitolo dei frati
3. Le missioni in tutto il mondo
4. La prima crisi dell’Ordine
5. Le due Regole
6. Il vertice della contemplazione
7. Le laudi della vita e della morte
Parte II
Primitivi insediamenti dei frati
V. LA VITA ITINERANTE
1. Come forestieri e pellegrini
2. «Vivono secondo la forma della chiesa primitiva …»
3. La Regola degli eremi
VI. I PRIMI «LUOGHI» DEI FRATI
1. Il processo di insediamento in dimore stabili
2. I primi luoghi in Italia
3. L’insediamento in Europa
Parte III
La chiesa e il convento nell’architettura francescana
VII LE GRANDI CHIESE FRANCESCANE DEL SEC. XIII
1. Francesco «restauratore» di chiese
2. La basilica di S. Francesco in Assisi
3. Le grandi chiese del secolo XIII
VIII. IL PROBLEMA DEL CONVENTO NELLA EVOLUZIONE DELL’ORDINE
1. « Il nostro chiostro è il mondo!»
2. Il problema dei conventi
3. I grandi conventi urbani
4. S. Bonaventura e le prime norme in materia edilizia
5. I romitori e i piccoli conventi
Parte IV
La roccaforte della povertà
IX. CHIARA, PIANTICELLA DI FRANCESCO
1. «Come fiore di primavera …»
2. La primogenita dei Poveri
3. La diffusione dell’Ordine di S. Chiara
X. IL PRIMO MONASTERO DELLE CLARISSE: S. DAMIANO IN ASSISI
1. La visione profetica
2. Il restauro di Francesco
Bibliografia
Indice delle illustrazioni
I Manuali
Elementi di Fisica – Elementi di Teologia – I Testi Magico-Teurgici – Marino di Neapoli: Vita di Proclo
Autore/i: Proclo Licio Diadoco
Editore: Rusconi
prima edizione, traduzione, prefazioni, note e indici di Chiara Faraggiana di Sarzana, saggio introduttivo di Giovanni Reale, opera curata dal Centro di Ricerche di Metafisica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
pp. CCXXIII-356, Milano
Proclo è un filosofo antico oggi in primo piano: è in atto, infatti, una vera e propria Proclo-renaissance, con contributi che provengono da vari paesi, soprattutto dalla Francia, dove sono in corso di pubblicazione edizioni critiche e traduzioni dei capolavori del filosofo e studi critici e interpretativi condotti ad un livello in passato mai raggiunto. Il volume che presentiamo, oltre che inserirsi in questa grande rinascita, intende anche celebrare il quindicesimo centenario della morte di Proclo, avvenuta nel 485.
Per questi motivi si è voluto presentare, oltre agli Elementi di teologia (già tradotti in italiano, ma in un’edizione ormai introvabile), altre quattro opere, indispensabili per comprendere la nuova immagine di Proclo che oggi si sta ricostruendo.
Gli Elementi di teologia sono l’opera che ha maggiormente influenzato il pensiero occidentale medievale – si trovano alcuni spunti perfino in Dante – anche perché sono circolati sotto forma di parziali estratti con il titolo De causis e sotto il falso nome di Aristotele; solo all’epoca di san Tommaso, in Occidente, vennero ricuperate la totalità dell’opera e l’identità dell’autore. Ma anche in età rinascimentale e in epoca moderna l’opera è stata il punto di riferimento principale dei lettori di Proclo, perché costituisce un eccellente compendio, in forma geometrica, della metafisica neoplatonica nella sua ultima fase.
Anche gli Elementi di fisica sono un compendio in forma geometrica: questa volta, però, delle teorie aristoteliche sul movimento, e proprio perché tali ebbero notevole diffusione. Quest’opera serve a dare un’idea perfetta del modo in cui Proclo recepisce le acquisizioni più cospicue del capolavoro aristotelico, intese come un avvio ai più profondi e impegnativi problemi metafisici.
I «testi magico-teurgici» che presentiamo tutti insieme per la prima volta, a livello nazionale e internazionale, sono costituiti da un cospicuo “torso” pervenutoci dell’Arte ieratica, già tradotta e resa celebre da Marsilio Ficino, e da grossi estratti dalla Filosofia caldaica, trasmessici da Proclo, oltre che da un Inno (il IV) che era circolato con una falsa intitolazione, e che di recente è stato ricuperato alla tematica caldaica. Senza la componente magico-teurgico-caldaica non si comprenderebbe, se non dimezzandola drasticamente, la vera immagine di Proclo.
La Vita di Proclo di Marino – il cui vero titolo è Proclo o della beatitudine – completa il quadro, fornendo una serie di elementi preziosi, che non si potrebbero ricavare da nessun’altra parte.
Giovanni Reale, nell’ampio saggio introduttivo, mette a frutto tutti i complessi studi da lui fatti sul Neoplatonismo, su Proclo e sul suo tempo, soprattutto per la composizione del IV volume della sua Storia della filosofia antica. Chiara Faraggiana, nella traduzione delle opere e ne in apparati, trae profitto dalla sua esperienza alla scuola di Agostino Pertusi che, editore egli stesso dei commentari di Proclo a Esiodo, ha avviato i discepoli, oltre che allo studio del filosofo, a un nuovo tipo critico di traduzione del suo linguaggio.
Questo volume si pone come un punto di riferimento indispensabile per chiunque intenda leggere e comprendere il pensiero di Proclo, grande filosofo dell’età tardo-antica.
Caos
La nascita di una nuova scienza
Autore/i: Gleick James
Editore: Sansoni Editore
prologo dell’autore, traduzione di Libero Sosio.
pp. 352, nn. ill. b/n, Firenze
Una goccia che si spande nell’acqua, le fluttuazioni delle popolazioni animali, i ritmi della fibrillazione cardiaca, la Grande Macchia Rossa di Giove, le oscillazioni dei prezzi, gli errori del computer. Sono fenomeni apparentemente assai diversi, con un solo tratto in comune: per la scienza tradizionale appartengono al mondo dell’imprevedibile, al «caos». Ma da due decenni gli scienziati stanno scoprendo che dietro il «caos» c’è un ordine nascosto, che dà origine a fenomeni complessi a partire da regole semplici. Gleick racconta la nascita e l’evoluzione della «scienza del caos» seguendone le tappe attraverso i ritratti dei suoi protagonisti. Ed in questo percorso appassionante riesce a suggerire un diverso modo di osservare il mondo.
Dietro la Maschera
Le vite segrete degli ossessionati dal cibo
Autore/i: Walkenstein Eileen
Editore: Melusina Editrice
nota dell’autore, traduzione di Luciana Polidoro.
pp. 328, ill. b/n, Roma
Il problema del grasso e dell’ingrassamento è, e lo è da molto tempo, un problema particolarmente sentito. È ormai universalmente riconosciuto ed accettato che tale fenomeno non solo riguarda eccessi alimentari dovuti alla “gola”, ma nasconde un più ampio disturbo di origine psicologica. L’obesità e la bulimia, inoltre, sono problemi propri delle società più evolute e con maggior benessere sociale come la nostra. Su tale argomento sono stati pubblicati recentemente alcuni testi specialistici di grande interesse. Ma ciò che distingue questo libro della Walkenstein dagli altri è il modo di trattare il problema: rigorosamente scientifico, ma con stile e linguaggio accessibile a tutti.
Un libro perciò indirizzato ed offerto non solo al ristretto pubblico degli “addetti ai lavori”, ma per chiunque soffra ed abbia il problema del chilo in più, per tutti coloro che malgrado sforzi inauditi e diete ferree, siano incomprensibilmente rimasti grassi, o lo siano ridiventati subito dopo la dieta.
Il testo della Walkenstein, esponendo in modo particolarmente vivace le vite di alcuni pazienti da lei trattati, invia un messaggio non solo alla razionalità del lettore ed alla sua capacità di apprendere nuove teorie e tecniche terapeutiche, ma principalmente alla sua emotività, facendolo partecipare ed identificare nei personaggi descritti, aiutandolo perciò a gettare le basi per una propria terapia.
Eileen Walkenstein, medico psichiatra, è membro dell’Accademia Americana di Psicoterapia. Ha condotto, numerosi seminari a New York, Parigi, Londra e in Italia. Negli anni settanta tenne un corso di perfezionamento per psicoterapeuti a Firenze dove per la prima volta sviluppò il suo concetto di nucleo: concetto che riveste un ruolo determinante in questo libro.
Ha creato e dirige il Teatro degli Ossessionati che ha presentato a New York, Napoli e Roma. Guida esperienze di creatività e poesia per artisti ed ha ideato una serie televisiva su persone ossessionate dal cibo, trasmessa sui canali nazionali americani. Vive e lavora a Wyncote in Pensylvania.
È autrice dei libri: Beyond the Couch (1972), Shrunk to Fit (1975), Your Inner Therapist (1983). Che, insieme all’edizione originale del presente Fat Chance, hanno riscosso grande successo ed ottime critiche sia nell’ambiente scientifico che nel pubblico americano.
Il Principe delle Tenebre
Il male radicale e il potere del bene nella storia
Autore/i: Russell Jeffrey Burton
Editore: Edizione CDE
prefazione dell’autore, traduzione di Fernando Cezzi.
pp. 288, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Milano
Sommario:
Prefazione
- I. Il male
- II. Il Diavolo nel mondo
- III. Il Signore buono e il Diavolo
- IV. Cristo e il potere del male
- V. Satana e l’eresia
- VI. Dualismo e deserto
- VII. La visione cristiana classica
- VIII. Il Lucifero popolare e l’élite
- IX. Scolastici poeti e drammaturghi
- X. Nominalisti mistici e streghe
- XI. Il Diavolo e i riformatori
- XII. Alto su di un trono di condizione regale
- XIII. La disintegrazione dell’inferno
- XIV. Dalle fantasie romantiche al nichilismo
- XVI. L’integrazione del male
- XVI. Auschwitz e Hiroshima
- XVII. Il significato del male
Appendice
Indice analitico
Jeffrey B. Russell insegna nell’Università della California a Santa Barbara. Tra le sue opere, per i nostri tipi, ricordiamo: Il Diavolo nel mondo moderno (1988), Il Diavolo nel mondo antico (1989), Il principe delle tenebre (1990), Storia del paradiso (1996).
1545
Gli ultimi giorni del Rinascimento
Autore/i: Forcellino Antonio
Editore: Editori Laterza
prima edizione.
pp. 262, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Bari
È la fine del settembre 1545 quando Tiziano arriva a Roma. La lascerà un anno più tardi, e per allora la città non sarà più la stessa e anche il Rinascimento avrà perso il suo splendore. Ma per il momento, la Roma di cui racconta Antonio Forcellino è davvero la Città Eterna: misteriosa, avvolgente e sospesa nel tempo, luogo nevralgico di potere, di gelosie private e di pubblici intrighi. La percorrono personaggi formidabili: ambigui uomini di Chiesa come monsignor Della Casa, splendidi mecenati come Paolo III, donne dalla bellezza leggendaria come Giulia Farnese. E infine loro, gli artisti. Tiziano, Michelangelo e gli altri, semidei risplendenti nell’esercizio della propria arte, e al tempo stesso niente più che esseri umani, capaci come chiunque altro di meschinità e grandezze. In queste pagine li osserviamo lavorare, affannarsi, creare, blandire, o semplicemente annullarsi nell’ebbrezza del Bello. Nello spazio ristretto del recinto cittadino, la loro opera si intreccia al respiro della corte papale e si trasforma in realtà: quella di una civiltà all’apice della propria dissipatezza e munificenza, ritratta l’attimo prima di cadere sotto la falce della Controriforma e della storia.
1. Prologo: Venezia, 20 settembre 1544: Giovanni Della Casa scrive al cardinale Alessandro Farnese – 2. L’arrivo di Tiziano nella città dei papi – 3. Magnifico talento, miserabile vita – 4. Il beneficio ecclesiastico a tutti i costi – 5. Restituire la vita ad ogni cosa – 6. Grandi manovre alla corte dei Farnese – 7. Il papa e gli affari di famiglia – 8. Un concistoro di fuoco – 9. «Quant’ha Roma di mal, di biasimo e duolo» – 10. La divina provvidenza manda due gemelli, e maschi – 11. L’ora di Tiziano: sarà un ritratto a celebrare il trionfo – 12. Una cronaca inventata – 13. A pochi metri, nella Cappella Paolina, c’era Michelangelo – 14. Una gita in convento: le immagini di Michelangelo e le meditazioni di Vittoria – 15. L’errore di Vasari e altre contorte vicende – 16. Un capolavoro per sfidare Sisto – 17. Dalle chiavi alla croce – 18. Il «terribile» richiamo della fede – 19. Rivivere il martirio – 20. L’isolamento di Michelangelo – 21. Un «regista» a Palazzo della Cancelleria – 22. Vasari e la nuova maniera – 23. Un collaboratore zelante – 24. «Son tutte storie de’ fatti di Papa…» – 25. Dalla storia alla pantomima – 26. Se l’artista si chiude in un catalogo iconografico – 27. Epilogo – Appendice – Note – Referenze iconografiche – Indice dei nomi
La Civiltà della Valle dell’Indo
Società urbanistica fra le più misteriose ed elevate, diede inizio cinque millenni or sono al sistema binario, al tantrismo, allo yoga
Autore/i: Mandel Gabriele
Editore: SugarCo Edizioni
unica edizione.
pp. 280, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Balzata d’improvviso sulla scena del mondo nel IV millennio a.C., spenta nel sangue quasi duemila anni dopo dall’immensa, barbarica invasione ariana, La civiltà della valle dell’Indo ci è nota da poco più di cinquant’anni e molti dei suoi aspetti sono tuttora avvolti nel più fitto mistero, benché sia stata la più grande di tutta l’antichità protostorica, per la vastità della superficie coperta e per l’alto grado di evoluzione sociale raggiunto. l manufatti ebbero una straordinaria unità stilistica su tutto il territorio; le grandi città avevano una rete di canalizzazioni urbane e di fognature; servizi igienici e pubblici paragonabili solo a quelli d’oggigiorno. | traffici commerciali dei vallindi andavano dall’Arabia all’Indocina e non è escluso che per le stesse vie si sia diffuso il loro pensiero filosofico e religioso, già altamente formato.
Nella Valle dell’Indo nacquero lo Yoga e il Tantrismo, in cui fu raggiunta una potenza di pensiero che sola potrebbe spiegare l’alto grado sociale di quel popolo, del quale non si possono ancora conoscere l’origine, la lingua, la storia. Misteri affascinanti, infatti, sono la scrittura – perfetta, ben formata, verosimilmente insegnata a tutto il popolo, ma per noi del tutto indecifrabile -, la mancanza di mura delle città, urbanisticamente dunque simili a quelle d’oggi in un tempo in cui le mura costituivano la difesa essenziale, la mancanza quasi assoluta di armi in un territorio che tuttavia contava molti animali feroci, quali la tigre e l’elefante selvatico.
L’A. non si limita ad esporci le teorie finora formulate, fornendoci gli elementi essenziali per comprenderle, ma tenta anche di chiarirne i misteri alla luce obbiettiva di un argomento per solito non accettato dall’archeologia ufficiale: l’evoluzione e la forza del pensiero yogico.
Il prof. Gabriele Mandel è ordinario di Archeologia all’Università del Lussemburgo; docente di Scienze Grafiche al Politecnico di Torino e direttore dell’Istituto Islamico di Archeologia Orientale. Membro e consigliere di Accademie e Associazioni culturali e archeologiche italiane e straniere (fra cui l’ASP); premio di Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Repubblica; da autorevole studioso di archeologia ha promosso o organizzato numerose campagne di studio in paesi dell’Arabia, in Turchia e in India.
Dello stesso Autore: Il Regno di Saba, ultimo paradiso archeologico.
In copertina: Il cosidetto Prete re di Harappa.