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I Tarocchi e la Cartomanzia

I Tarocchi e la Cartomanzia

Dalla lettura all’interpretazione, alla divinazione

Autore/i: Le Scouézec Gwen

Editore: I libri di Gulliver

pp. 192, nn. ill. b/n, Roma

Uno degli aspetti più spettacolari dell’occasione divinatoria, scrutata e rivelata per tramite di archetipi universali, attraverso la pratica delle carte.

Arte mantica tra le più moderne – nasce come tale alla fine del secolo xv – la cartomanzia si ricollega tuttavia alla divinazione mediante dadi o aliossi, d’origine infinitamente più remota nei tempi: ne risulta una disciplina antica eppure attuale, certamente legata – tramite rapporti analogici essenziali – alle esigenze simboliche più nascoste dell’essere.
Analisi dell’inconscio e magia bianca sembrano così fondersi in una tecnica la cui risoluzione è in gran parte legata alle capacità intuitive dell’esperto come del neofita: entrambi troveranno nella trattazione dell’argomento (approfondita, ma – ove necessario – didattica) tutti gli elementi per un’interpretazione non convenzionale di quelle realtà che troppo spesso si sottraggono ad una rigida investigazione scientifica.

I Sumeri

I Sumeri

Autore/i: Uhlig Helmut

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, traduzione dal tedesco di Gianni Pilone Colombo.

pp. 288, 26 tavv. b/n f.t., 6 disegni b/n, Milano

I sumeri crearono, intorno al 2800 a.C., la prima grande civiltà dell’umanità in Mesopotamia, fra il Tigri e l’Eufrate.
Di dove provenissero, nessuno lo sa.
Scavi condotti nella valle dell’Indo accennano a paralleli fra la civiltà sumerica e le civiltà protostoriche del subcontinente indiano. Unica cosa certa è che, a differenza dei popoli loro succeduti nel Vicino Oriente, i sumeri non erano semiti. Dalle genti semitiche degli accadi, dei babilonesi e degli assiri, essi si distinguono soprattutto per uno scarso interesse alle conquiste militari. Il loro contributo alla storia universale non consiste nella fondazione di un grande impero, né i loro principi si vantano di aver sottomesso un gran numero di popoli o di aver esteso il proprio dominio in ogni direzione.
I sumeri immigrati in Mesopotamia arginano i fiumi, ne convogliano le acque nei campi per mezzo di canali, innalzano i primi grandi templi e inventano, contemporaneamente agli egizi, la scrittura. Essi «inventano» inoltre quasi tutti i temi e i motivi dell’arte e della poesia seguente, dell’Asia Anteriore (Epopea di Gilgamesh). Originale è pure il loro ordinamento sociale; la terra e i suoi frutti appartengono a dio: il re, suo sommo sacerdote, non è che l’amministratore e il legittimo distributore di tutti i beni. La concezione del dio Tammuz, che muore e risorge, si riflette per millenni in quelle di molte religioni.
Il paese di Sumer (nell’odierno Iraq) è stato riscoperto solo agli inizi del nostro secolo. Helmut Uhlig narra le avventure degli scavi e illustra, sulla base dei sensazionali ritrovamenti, come si sia formata a poco a poco l’attuale immagine dei sumeri. Col procedere della ricerca archeologica otteniamo così un’immagine precisa del popolo degli albori della storia.
Il testo è illustrato da tavole e cartine.

Nato a Chemnitz nel 1922, Helmut Uhlig ha studiato storia, letteratura e storia dell’arte.
Collaboratore di vari giornali e riviste, dirige una università popolare e un istituto d’arte a Berlino Ovest.

Dell’Amore Immortale

Dell’Amore Immortale

Autore/i: Scaligero Massimo

Editore: Edizioni Tilopa

pp. 320, Roma

Trama dell’opera, la più significativa forse di Massimo Scaligero, è il darsi del ritmo secondo la propria spontaneità metafisica, il cui volitivo accoglimento, per il lettore, comincia già a esserne l’esperienza. L’argomento sboccia così come forma del ritmo che via via lo trama, sicché forma e contenuto divengono, l’uno per l’altro, reciprocità sonora: il consueto schema della forma a determinarsi per il contenuto, secondo l’ordine di necessità proprio all’intellettualità meccanica, è superato dalla sorgività intuitiva dissipante l’antico dualismo.
L’«Amore Immortale» non è l’oggetto della trattazione, bensì il soggetto. Sperimenta se stesso come fluire della Forza che silenziosamente si dona in chi sappia ad essa coscientemente aprirsi.
L’opera si svolge secondo il triplice orientamento del pensare, del sentire e del volere e le correlative tecniche liberatrici, essenzialmente tutte riconducibili alla segreta sintesi del puro percepire come soglia dell’Amore.

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  1. Del Volere che ama
  2. L’essere dell’Amore
  3. La Luce della forma
  4. Il giuoco di Luce delle tenebre. La brama
  5. Non senso e senso della voluttà
  6. Rattenimento e liberazione imaginativa
  7. L’asse di Luce. La saggezza spinale
  8. Le forze della meditazione
  9. Del pensiero folgorante
  10. Le forme della paura: le metafisiche morte
  11. Resurrezione del sentire. La vita della Luce
  12. La calma

Appendice n. 1
Appendice n. 2

Corso di Ipnosi in 13 Lezioni

Corso di Ipnosi in 13 Lezioni

Come trasformarsi in abili ipnotisti utilizzando l’esperienza diretta di molti che già lo sono divenuti – Come imparare l’auto-ipnosi ed ottenere il meglio di Sé

Autore/i: Airaudi Oberto

Editore: Casa Editrice Meb

prefazione dell’autore.

pp. 192, ill. b/n, Padova

Questo libro nasce dalle «tesi d’ipnosi» di decine di allievi dei corsi tenuti dall’autore, corrette ed ampliate dall’insegnante stesso. Si è avuta cura di utilizzare le intuizioni e le esperienze dirette degli ipnotisti, al fine di risolvere quei punti, particolarmente importanti, che spesso «mettono in difficoltà» gli allievi. Troverete cosi un testo facile da seguire ma completo, un vero e proprio «maestro in casa» che vi dirà tutto quanto è veramente utile per divenire ipnotisti.

Oberto Airaudi è nato a Balangero (Torino) il 29 maggio 1950.
Già da bambino comincia a mostrare insolite capacità che coltiva per molti anni. Innumerevoli sono gli episodi, riportati da vari settimanali, che lo riguardano e nei quali si manifestano i suoi «poteri paranormali».
Svolge l’attività di guaritore, ha fondato una scuola ove si applicano i suoi metodi curativi (gli studi della «Scuola Airaudi»), è presidente-fondatore del Centro di Ricerche Parapsicologiche ed Esoteriche Horus, che conta sedi in tutta Italia ed è oggi uno dei maggiori centri d’Europa.
Inoltre è uno dei fondatori della Comunità di Mamanhur, dove si applicano, esperimentano ed insegnano particolari filosofie di vita.
Da molti anni insegna ipnosi al centro Horus ed i suoi corsi sono affollatissimi (anche se la selezione è rigorosa) in quanto i metodi impiegati nell’insegnamento riescono a trasformare chiunque in un valido ipnotista.

Contro i Falsi Medici

Contro i Falsi Medici

Sette Autodifese

Autore/i: Paracelso

Editore: Editori Laterza

introduzione e cura di Massimo Luigi Bianchi.

pp. XLII-100, Bari

Un’autodifesa contro la corporazione di appartenenza che è anche una denuncia dell’incompetenza, della corruzione e della venalità della classe medica del Rinascimento.
Al di là delle gustose notazioni sugli usi del tempo, il libro ricapitola i princìpi fondamentali della medicina di Paracelso, consentendo un colpo d’occhio rapido ma complessivo sulle idee e la personalità di chi fu designato dai contemporanei come il «Lutero dei medici».

Theophrast von Hohenheim detto Paracelso (Einsiedeln 1493 – Salisburgo 1541), medico, naturalista e filosofo, insegnò medicina all’Università di Basilea, ma fu costretto, a causa dei contrasti con i colleghi e con i farmacisti, ad abbandonare la città. La sua opera è stata determinante nell’evoluzione del pensiero medico, particolarmente in Germania.

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Introduzione di Massimo Luigi Bianchi – Prefazione al lettore del dottissimo signore Aureolus Theophrastus von Hohenheim, dottore in entrambe le medicine; Prima autodifesa riguardante l’invenzione di una nuova medicina da parte del dottor Theophrastus; Seconda autodifesa a proposito delle nuove malattie e dei nuovi nomi del predetto dottor Theophrastus; Terza autodifesa riguardo alla scrittura di nuove ricette; Quarta autodifesa riguardante le mie peregrinazioni; Quinta autodifesa sul rifiuto dei falsi medici e della loro compagnia; Sesta autodifesa a giustificazione dei suoi modi eccentrici e del suo carattere iracondo; Settima autodifesa come neppure io sappia, possa e sia capace di fare tutto ciò che a ciascuno è o sarebbe necessario; Epilogo

Il Sé Transpersonale – Psicologia e Meditazione Yoga-Vedānta

Il Sé Transpersonale – Psicologia e Meditazione Yoga-Vedānta

Il cammino dello sviluppo transpersonale nelle sue implicazioni con la consapevolezza, il benessere psicologico, l’eticità, nella testimonianza di un ricercatore

Autore/i: Boggio Gilot Laura

Editore: Edizioni Āśram Vidyā

prefazione dell’autrice.

pp. 232, Roma

Nell’aspirazione alla comprensione della totalità della vita, sia a livello macrocosmico che microcosmico, la psicologia transpersonale non si limita allo studio di ciò che è oggettivamente verificabile, ma si spinge anche alla considerazione delle realtà superiori esperibili solo soggettivamente e che pertanto, sfuggendo a ogni codificazione scientifica, sono state sinora collocate quasi esclusivamente nell’area della mistica e della metafisica. In quest’opera, nata da personali esperienze, l’autrice ha tracciato un modello del Sé e della psiche, unificando le conoscenze scientifiche e quelle del Vedānta, e ha proposto un percorso conoscitivo ai fini della comprensione della natura umana nella sua totalità.

Laura Boggio Gilot è psicologo clinico e psicoterapeuta. Dopo una personale esperienza di psicologia analitica, ha compiuto training didattico con la Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica della quale è socia ordinaria.
Studiosa di filosofia orientale, esponente dell’International Transpersonal Association, ha tenuto in Italia e negli Stati Uniti seminari e corsi di psicologia transpersonale, unificando le linee della tradizione scientifica occidentale con la tradizione filosofica orientale nello studio della psicoterapia e della coscienza. Nel 1988 sotto la sua presidenza è stata fondata a Roma l’Associazione Italiana di Psicologia Transpersonale (AIPT), membro della European Transpersonal Association (EUROTRAS) e della International Transpersonal (ITA). La prima iniziativa scientifica dell’AIPT, nell’ambito di uno specifico filone di ricerca della Psicologia transpersonale che è la “Scienza della Coscienza”, è stata la costituzione di un Istituto di Meditazione per la pratica, lo studio e l’insegnamento della Meditazione.
Nel marzo del 1992 l’AIPT ha organizzato, ad Assisi, il “Primo Congresso Italiano di Psicologia Transpersonale”. Ha pubblicato: Psicosintesi e Meditazione, Edizioni Mediterranee, Roma 1963; Uomo moderno e nevrosi, Edizioni Paoline, Roma 1980; Forma e sviluppo della coscienza, Edizioni Āśram Vidyā, Roma 1987, Assisi 1984 e Psicoterapia e Meditazione, Mondadori 1991.

La Malattia Mentale

La Malattia Mentale

I saggi che impostano storicamente il problema dell’alienazione mentale, indagandone l’origine, i contenuti, la simulazione, la possibile terapia

Autore/i: Jung Carl Gustav

Editore: Newton Compton Editori

introduzione di Robert Grinnell, traduzione di Celso Balducci.

pp. 240, Roma

Gli scritti raggruppati in questo volume hanno un interesse soprattutto storico, in quanto risalgono per la maggior parte ai primissimi anni della vita professionale di Jung: il periodo in cui il grande discepolo di Freud andava raccogliendo il materiale su cui avrebbe sviluppato le organiche teorizzazioni future. Si possono schematicamente individuare tre fasi presenti nella sua opera giovanile, che puntualmente ritroviamo in questa raccolta: partendo da un’impostazione psichiatrica, attraverso l’elaborazione di una prima teoria autonoma sulla struttura e sulla dinamica della malattia (saggio: «il contenuto delle psicosi»), egli approdò decisamente alla psicoterapia. Dallo studio delle manifestazioni patologiche della psiche, Jung trae i primi elementi per costruire un metodo interpretativo dei processi mentali, basato su tutti gli aspetti dello sviluppo umano, tanto biologici che culturali. È, insomma, con questi scritti che Jung iniziò quel tipo di indagine che lo avrebbe portato molto al di là degli scopi relativamente limitati della psichiatria: dall’esame di questa documentazione siamo in grado di ricostruire gli anni più difficili della sua formazione, di risalire alle origini della psicologia analitica.

Il Nostro Angelo Custode

Il Nostro Angelo Custode

Quando e come incontrarlo

Autore/i: Haziel

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Riccardo Mainardi.

pp. 166, Milano

Sono settantadue. Tutte le grandi religioni del mondo li chiamano «Angeli Custodi». Entità poste al servizio degli esseri umani, hanno il Potere di dominare e attivare gli elementi naturali: l’Acqua, che attiene alla sfera degli amori, dei sentimenti e delle passioni; il Fuoco, che concerne l’azione, i progetti, le iniziative; l’Aria, che riguarda la logica e la comunicazione; la Terra, l’ambito dell’arricchimento e dell’abbondanza. Gli Angeli Custodi trasformano le energie cosmiche in forze interiori che l’uomo può usare prodigiosamente. E poiché sono innamorati degli uomini, esaudiscono sempre le loro preghiere, anche le più impossibili, nel totale rispetto della volontà personale.

François Bernard Termès (Gerona, Catalogna, 1927), illustre studioso cattolico della Cabala, firma i suoi libri con il nome di un Angelo, il cherubino Haziel. Ha scritto numerosi trattati di angelologia. Negli Oscar Mondadori ha pubblicato: Gli Angeli Custodi, Angeli e Arcangeli, Gli Angeli Planetari, Il grande libro dei sogni, Il Grande Libro delle Invocazioni e delle Esortazioni, Il nostro Angelo Custode, I poteri dell’Angelo Custode, Preghiere agli Angeli e Riti e preghiere per tutte le situazioni della vita.

Cronovisore – La Macchina del Tempo

Cronovisore – La Macchina del Tempo

Il nuovo mistero del Vaticano

Autore/i: Brune François

Editore: Edizioni Mediterranee

traduzione di Pasquale Faccia.

pp. 168, Roma

Per la prima volta Padre François Brune, riconosciuto esperto di transcomunicazione e di fenomeni paranormali, rende note le confidenze che Padre Pellegrino Ernetti gli fece riguardo al progetto del «cronovisore» al quale lavorarono per anni una dozzina di scienziati, ricercatori e premi Nobel del calibro di Enrico Fermi. «Un’idea molto semplice, un po’ come l’uovo di Colombo» – rivelò a Brune il monaco benedettino che viveva presso l’abbazia di San Giorgio Maggiore a Venezia – uno strumento, simile ad un televisore, capace di produrre visioni straordinarie. Per questo e per altri oscuri motivi la sconvolgente scoperta dell’équipe di scienziati fu messa a tacere dal Vaticano e l’apparecchio venne smontato. Ora dove si trova? Esistono dei progetti? Sarebbe possibile ricostruirlo? Il sacerdote francese si è posto sulle tracce di tale misteriosa «macchina del tempo» fin dalla morte di Padre Ernetti, avvenuta nel 1944, e come un detective ha ricomposto pazientemente in lunghi anni il mosaico della storia di questa pericolosa invenzione. Le scoperte alle quali è giunto e le circostanziate ipotesi su dove sia finito l’incredibile congegno costituiscono la materia di questo nuovissimo e appassionato libro che sicuramente farà molto discutere e probabilmente creerà un vero e proprio «caso».

François Brune nato nel 1931 a Vernon, ha studiato alla Sorbona. Ha approfondito la sua preparazione prima presso l’Istituto cattolico di Parigi poi all’Università di Tubinga. Ha studiato lingue antiche (latino, greco, assiro-babilonese, ebraico, egiziano) all’Università di Parigi e ha condotto i suoi studi teologici presso l’Istituto Biblico di Roma. È docente di Teologia e Sacra Scrittura e ha studiato a lungo i fenomeni paranormali. François Brune fa anche parte del comitato di ricerca della sezione francese dello IANDS, l’organizzazione internazionale per lo studio delle esperienze in punto di morte; è membro di associazioni sulla transcomunicazione in Lussemburgo e in Germania. Ha tenuto conferenze in molti paesi d’Europa e in America del Nord e ha pubblicato articoli in riviste francesi e straniere. Ha partecipato a trasmissioni radio-televisive sia in Francia che all’estero. Ha diretto per l’editore Robert Laffont una collana sul tema “La vita e l’aldilà”.

Il Silenzio Tra Due Onde

Il Silenzio Tra Due Onde

Il Buddha, la meditazione, la fiducia

Autore/i: Pensa Corrado

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 234, Milano

Corrado Pensa, autorevole esperto di prassi spirituale buddhista, accompagna il lettore in un viaggio attraverso i temi principali del buddhismo: il senso della vita e del dolore, la liberazione, la pratica quotidiana della meditazione e della consapevolezza in azione. Grazie alla sua lunga esperienza di praticante e di insegnante, alla conoscenza dei testi buddhisti, ai suoi riferimenti alla tradizione cristiana e alla psicologia e, non ultimo, alla sua profondità spirituale, l’autore riesce a rendere appassionante e rilevante per il lettore contemporaneo un pensiero nato e sviluppatosi in un clima apparentemente lontano da noi. Con la sua prosa elegante e scorrevole, Il silenzio tra due onde riflette soprattutto su un’impresa tutt’altro che facile e di rara preziosità: la lenta trasformazione del nostro quotidiano in virtù di una risposta via via più convinta e ricettiva all’insegnamento del Dharma, in armonia con altre grandi tradizioni sapienziali, dimostrando che la meditazione è molto di più di una semplice pratica di raccoglimento.

Corrado Pensa, dopo aver portato a termine un periodo di apprendistato presso l’Insight Meditation Society di Barre, Massachusetts, è stato nominato senior teacher presso quella istituzione. Dal 1987 è insegnante guida dell’A.Me.Co (Associazione per la Meditazione di consapevolezza) di Roma. È stato per anni docente di Filosofie dell’India presso l’università La Sapienza di Roma, oltre che psicoterapeuta junghiano. È considerato – non soltanto in Italia – un autorevole insegnante di meditazione buddhista. Conduce ritiri intensivi di varia durata, sempre molto frequentati.

Il Grande Libro dei Sogni

Il Grande Libro dei Sogni

Autore/i: Haziel

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Marina Panatero.

pp. 336, Milano

Il grande maestro Haziel ci propone un dizionario onirico con più di seicento voci e con le chiavi di lettura indispensabili per cogliere appieno (e per non dimenticare al risveglio) i messaggi che i sogni fanno emergere. Ispirandosi alla Cabala ebraica e alla mistica cristiana, ma anche alla più moderna psicologia, Haziel ci offre un manuale pratico per interpretare le immagini e le “storie” che ci visitano durante il sonno, anche quelle più bizzarre e apparentemente prive di senso. Storie che spesso, ci insegna il grande angelologo, sono premonizioni di ciò che possiamo diventare e che ci mostrano la via per superare i nostri ostacoli quotidiani.

François Bernard Termès (Gerona, Catalogna, 1927), illustre studioso cattolico della Cabala, firma i suoi libri con il nome di un Angelo, il cherubino Haziel. Ha scritto numerosi trattati di angelologia. Negli Oscar Mondadori ha pubblicato: Gli Angeli Custodi, Angeli e Arcangeli, Gli Angeli Planetari, Il grande libro dei sogni, Il Grande Libro delle Invocazioni e delle Esortazioni, Il nostro Angelo Custode, I poteri dell’Angelo Custode, Preghiere agli Angeli e Riti e preghiere per tutte le situazioni della vita.

I Segreti dell’Aura

I Segreti dell’Aura

Autore/i: Lobsang Rampa T.

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione dell’autore, traduzione di Bianca Serracapriola.

pp. 160, ill. b/n, Roma

Dopo la comparsa del Terzo occhio, sarebbe inutile presentare al pubblico italiano T. Lobsang Rampa.
Numerosi lettori desideravano avere maggiori precisazioni sui segreti occulti che egli aveva lasciato intravedere nei suoi libri precedenti. Oggi, Lobsang Rampa cede infine ai voti del suo pubblico e ci offre in quest’opera inedita un vero e proprio corso di esoterismo lamaista. Ci insegna cosi a viaggiare nel piano astrale e a discernere l’aura di ciascuno di noi; ci insegna il metodo che permette allo spirito di lasciare il proprio supporto carnale rimanendovi attaccato mediante la “corda d’argento”. Tutte queste rivelazioni, e molte altre ancora, sono spiegate molto semplicemente e sempre da un punto di vista pratico.
La pubblicazione, a partire dal presente volume, di una serie di opere di Rampa, vuole portare un contributo alla più profonda e più ampia conoscenza che per molti versi tali scritti meditano.

Un Re Lear della Steppa

Un Re Lear della Steppa

Autore/i: Turgheniev Ivan Sergeevič

Editore: Rizzoli

traduzione di Alfredo Polledro.

pp. 96, Milano

Composto nel 1870, scolpisce la figura di un patriarca campagnolo, fiero e orgoglioso, sullo sfondo dell’immobile campagna russa. Ispirato ad un famoso personaggio shakespeariano.

Chinese Calligraphy

Chinese Calligraphy

Autore/i: Tingyou Chen

Editore: China Intercontinental Press

translated by Ren Lingjuan.

pp. 128, 120 photos in color and b/n, China

Proceeding from the origins of Chinese characters, Chinese Calligraphy introduces the origins and development of Chinese calligraphy as an art form, its various styles and characteristics, and representative master calligraphers throughout Chinese history. Chinese Calligraphy explains in simple language this profound art and gives simple instruction on the basics of Chinese calligraphy. The book is illustrated with 120 photographs.

Vita e Opere di Freud – 3 Volumi

Vita e Opere di Freud – 3 Volumi

La «biografia» per eccellenza, lo studio fondamentale per conoscere in ogni suo aspetto l’opera del grande Maestro viennese – Vol. 1: Gli anni della formazione e le grandi scoperte (1856-1900) – Vol. 2: Gli anni della maturita (1901-1919) – Vol. 3: L’ultima fase (1919-1939)

Autore/i: Jones Ernest

Editore: Garzanti Editore

introduzione di Emilio Servadio, prefazione dell’autore, traduzione di Arnaldo Novelletto e Margherita Cerletti Novelletto.

vol. 1 pp. 502, vol. 2 pp. 592, vol. 3 pp. 600, Milano

In quest’opera monumentale, che gli psicoanalisti chiamano «la biografia» per eccellenza, Jones, uno dei primissimi e più autorevoli discepoli di Freud, parla del Maestro, rievocando l’essenza di un’epoca ormai tramontata. Sul registro dei fatti, l’autore ripercorre gli anni della formazione e delle grandi scoperte freudiane: gli inizi, la laurea in medicina, i primi successi di clinico e istologo di valore, le angolosità di carattere, le crisi di gelosia quasi nevrotiche, il matrimonio – dopo quat­tro anni di fidanzamento con Martha Bemays, inseparabile compagna. L’incontro e la collabora­zione con Breuer, gli interessi per la psicopatolo­gia, la geniale sostituzione del procedimento ipno­tico col metodo delle associazioni libere, «scandalosa» scoperta della sessualità quale censura dei ricordi più traumatici, il riconoscimento scien­tifico del «materiale» dei sogni, l’autoanalisi ­il primo dei «casi» che Freud sottopone alla sua osservazione – i rapporti con Breuer e Jung, il Congresso di Salisburgo, l’invito in America, le de­fezioni di Adler, di Stekel cui si aggiungerà quella dolorosissima di Jung; sorio altrettante tappe fondamentali che Jones ci restituisce in maniera ma­gistrale, fedele testimonianza, immune da facili con­nivenze e «idealizzazioni».

Ernest Jones è nato nel Galles. nel 1879 ed è morto in Inghilterra nel 1958. Fondatòre e: presidènte dell’lnternational Psychoanalitical Association, redattore dell’International Journal of Psychoanalysis, è autore di im­portanti studi sul simbolismo. Tra le sue opere, ricordiamo:Amleto ed Edipo (1942), Teoria del simbolismo (1948), Saggio di psicoanalisi applicata (1951), Che cos’è la psicoanalisi? (1952).

Tarocchi Bolognesi

Tarocchi Bolognesi

1780 ca.

Autore/i: Zoni Giacomo

Editore: Lo Scarabeo – RBA – Fabbri

78 carte, Milano

La città di Bologna ha un ruolo fondamentale nella storia dei Tarocchi. Questo gioco, infatti, è ancor oggi praticato nel capoluogo emiliano secondo le antiche regole. La prima testimonianza bolognese sul Tarocchi risale al 1477: si tratta di un contratto fra uno stampatore locale e un acquirente riminese. Ma i più importanti documenti bolognesi sono due fogli non tagliati, risalenti alla fine del Quattrocento, l’uno conservato all’École des Beaux Arts di Parigi, l’altro al Louvre. Tutte le figure, a parte Il Diavolo, corrispondono più o meno esattamente a quelle dei Tarocchi bolognesi che si trovano in commercio ancor oggi, solo che la numerazione è diversa. Una particolarità dei Tarocchi bolognesi consiste nel fatto che alcuni mazzi sono “castrati”, cioè hanno 62 carte anziché 78 (vengono tolte le carte numerali dal 2 al 5 di ogni seme), espediente introdotto verso la metà del Cinquecento che serve a velocizzare il gioco. Dell’antica produzione cinquecentesca di Tarocchi bolognesi resta poco: una carta, Il Diavolo, e oggi conservata al British Museum di Londra; un mazzo incompleto, stampato verso la metà del Seicento, e conservato alla Bibliothèque Nationale di Parigi. All’età barocca, invece, risale un famoso mazzo castrato, ideato ex novo dall’incisore bolognese Giuseppe Maria Mitelli (1634-1718) e pubblicato nel 1669 sotto forma di libro intitolato Gioco di Carte con nuova forma di Tarocchini; ha fatto discutere la presenza di due Papi e di due Imperatori, al posto della Papessa e dell’imperatrice, ma non si conoscono i motivi di questa “licenza“. Nel 1725, un curioso “incidente” provocò nei Tarocchini bolognesi un cambiamento definitivo, allorché il sacerdote Luigi Montieri produsse un mazzo di “Tarocchi geografici” che citava come “misto” il governo della città di Bologna, mentre di fatto apparteneva allo Stato Pontificio. Le autorità ecclesiastiche fecero arrestare il sacerdote e i suoi collaboratori, ma si rischiò una sollevazione popolare, così Montieri e gli altri furono rilasciati. Per giustificare la decisione, le autorità finsero di essere state oltraggiate dalla presenza di quattro “Papi”, termine con cui i giocatori definivano Il Papa, La Papessa, L’lmperatrice e L’Imperatore; queste figure, perciò, furono sostituite con quattro “Mori”. (Giordano Berti)

Tarocchi di Aleister Crowley

Tarocchi di Aleister Crowley

1944

Autore/i: Crowley Aleister

Editore: Lo Scarabeo – RBA – Fabbri

78 carte, Milano

Questo mazzo separa nettamente la tradizione esoterica ottocentesca da quella contemporanea. Le carte, chiamate Libro di Thoth, vennero ideate dall‘inglese Aleister Crowley (1875-1947), membro di numerose fratellanze magiche. Dopo essere entrato in conflitto con la Golden Dawn, Crowley fondò l’Argenteum Astrum nel 1907 e, a partire dal 1912, diventò il capo della sezione inglese dell’Ordo Templi Orientis.
In seguito, il mago inglese elaborò una propria filosofia esoterica basata su due formule: “Fa’ ciò che vuoi, sarà tutta la Legge!” e “L’Amore è la Legge, l’Amore sotto la Volontà”. L‘applicazione di queste regole, specialmente la seconda, in un’epoca che in materia sessuale era poco tollerante, procurarono a Crowley il soprannome di “uomo più perverso del mondo”, che egli apprezzava al punto da autodefinirsi “Grande Bestia” e da dare alle sue numerose amanti l’appellativo di “Donna Scarlatta”, con riferimento all’Apocalisse di San Giovanni.
Nel corso della vita, Crowley pubblicò numerose opere poetiche, letterarie ed esoteriche, leggendole quali si comprende la sua straordinaria cultura. Per quanto riguarda il Thoth Tarot, ne affidò la realizzazione a un’adepta dell’Argenteum Astrum legata al movimento surrealista: Lady Frieda Harris (1877-1962), moglie di Sir Percy Harris. deputato del Parlamento britannico.
L’esecuzione del mazzo si colloca tra il 1938 e il 1942, quando Aleister Crowley era ormai giunto alla completa maturazione delle sue innovatrici concezioni esoteriche. Oueste carte, infatti, condensano le istruzioni segrete ricevute al tempo dell’iniziazione alla Golden Dawn e le dottrine magiche dell’Ordo Templi Orientis, che elaborò autonomamente nel corso della sua vita avventurosa.
Il Thoth Tarot venne riprodotto in bianco e nero nel volume The Book of Thoth (Londra 1994) e stampato in forma di mazzo solo nel 1969, quando negli ambienti hippy statunitensi venne riscoperta la filosofia crowleyana. A quella prima, rozza edizione (venne usato il colore blu per le figure e rosso per il dorso) segui, nel 1977, la riproduzione fedele dei 78 acquerelli conservati al Warburg Institute di Londra. (Giordano Berti)

Un Modo di Essere

Un Modo di Essere

I più recenti pensieri dell’autore su una concezione di vita centrata-sulla-persona

Autore/i: Rogers Carl R.

Editore: PSYCHO di G. Martinelli & C.

introduzione dell’autore, traduzione di Mauro Bonacci.

pp. 320, Firenze

Un nuovo libro di Carl Rogers è un evento importante sia per l’uomo di cultura che per il professionista perché Rogers è stato per più di tre decenni una figura centrale nel campo della psicologia umanistica.
Un modo di essere descrive i cambiamenti avvenuti nella vita e nel pensiero di Rogers negli anni settanta. Nello stile diretto e personale suo caratteristico, rivela lo sviluppo ed il cambiamento nel suo modo di essere in capitoli che trattano argomenti quali: l’esperienza di diventare vecchi, i vari aspetti dello sviluppo del suo pensiero professionale, e la sua esperienza nel facilitare l’apprendimento.
In una sezione finale Rogers guarda ai drammatici cambiamenti con i quali la nostra cultura si dovrà confrontare negli anni a venire, e descrive il tipo di persona che potrà vivere in quel mondo nuovo.
Un modo di essere è una completa presentazione di un approccio alla vita centrato-sulla-persona.

Carl Ramson Rogers è nato ad Oak Park, nell’area metropolitana di Chicago, l’8 gennaio del 1902. Nel 1914, trasferitosi assieme alla famiglia in campagna, ha iniziato a dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento. Iscrittosi ad Agraria nel 1919, ha lasciato gli studi per dedicarsi alla Teologia. Nel 1922, in occasione di una conferenza internazionale, è in Cina assieme ad altri studenti statunitensi. Dal confronto con la differente cultura orientale, emerge una profonda riflessione che porta Carl Rogers ad abbandonare la Teologia e dedicarsi a studi Psicopedagogici. Nel 1923 viene assunto presso l’Institute for Child Guidance di New York. L’anno successivo sposa Helen Elliot, con la quale avrà due figli, David e Natalie. La prima opera di Carl Rogers è del 1939 e si intitola “The Clinical Treatment of the Problem Child”. La pubblicazione viene apprezzata nell’ambiente accademico e gli viene assegnata una cattedra di Psciologia clinica in Ohio. Nel 1942 pubblica “Counseling and Psychotherapy” il volume che getta le basi delle sue teorie di psicologia umanistica e client centered therapy. Nel 1944 torna a Chicago, dove fonda il suo primo counseling center. Nel 1947 è presidente dell’American Psychological Association e nel 1956 è presidente dell’American Academy of Psychotherapists. L’anno successivo insegna Psicologia e Psichiuatria presso l’Università del Wisconsin. Nel 1964 lascia l’insegnamento e continua ad occuparsi di ricerca a La Jolla, in California, dove fonda un Istituto per lo studio e la risoluzione dei conflitti. Candidato Nobel per la pace, Carl Rogers muore il 4 febbraio del 1987 a La Jolla.

Ciò che Deve Sapere un Maestro Massone

Ciò che Deve Sapere un Maestro Massone

I riti massonici – Costituzione progressiva dei 33 gradi – Dei simboli e delle loro tradizioni – Discorsi d’Iniziazione Massonica pel I grado, pel II grado e pel grado di Maestro – Parole sacre e di passo

Autore/i: Papus

Editore: Editrice Atanòr

prefazione di Ubaldo Triaca, introduzione dell’autore.

pp. 128, Roma

«Presentiamo oggi ai Massoni che desiderano studiare la Scienza Massonica una prima raccolta destinata principalmente ai membri delle Loggie Simboliche.
È facile constatare che molti Massoni ignorano quasi tutto della Scienza Massonica e sarebbero assai imbarazzati se dovessero spiegare per quale ragione tale grado corrisponde a tale colore nei decori o a tale parola ebraica come parola sacra.
La Scienza Massonica esiste; ma essa permette solo di ricostruire molti segreti di questo Ordine Venerabile e costituisce un adattamento della Kabbala ebraica da una parte, e delle tradizioni gnostiche dall’altra, più o meno modificate dai Templari.[…]»

Il Mito dell’Alchimia seguito da L’Alchimia Asiatica

Il Mito dell’Alchimia seguito da L’Alchimia Asiatica

L’Alchimia nella prospettiva della storia delle religioni

Autore/i: Eliade Mircea

Editore: Bollati Boringhieri Editore

traduzione, note integrative e postfazione di Guido Brivio.

pp. 144, Torino

Il concetto di trasmutazione alchemica è l’espressione ultima, secondo Eliade, di una credenza immemoriale nell’azione umana come metodo di trasformazione della natura. In tal senso, l’idea dell’uomo creatore impersonata dall’alchimista sopravvive in uno dei miti fondatori della scienza occidentale, quello della fede in un progresso illimitato, nel quadro dei progetti prometeici delle società industrializzate. Ma rispetto all’orientamento laico e produttivistico delle moderne scienze sperimentali, lo studio approfondito dell’alchimia in Cina e in India, che completa il volume, riporta in primo piano quello che per Eliade è l’essenziale: l’intimo legame che in tutte le culture – compresa quella occidentale – l’alchimia ha avuto con una tradizione mistica o esoterica.