Libri dalla categoria Omeopatia
Miti Leggende del Popol Vuh
Autore/i: Autori vari
Editore: Bompiani
introduzione e cura di Michela Craveri.
pp. 160, riccamente illustrato a colori e b/n, Milano
«Questo avvenne quando ancora c’era solo una traccia della prima alba sulla faccia della terra, non c’era ancora il sole…»
Il Popol Vuh, o Libro del Consiglio è l’esempio più alto della produzione letteraria preispanica dell’intero continente americano.
Attraverso il lirismo del suo linguaggio delinea la concezione »cosmogonica secondo la cultura quiche, il significato dell’esistenza umana e della sua funzione nel mondo.
Esso rappresenta l’epopea mitica dei popoli maya.
Questo volume ne raccoglie i passi più suggestivi offrendo in sintesi il quadro leggendario delle origini e delle radici culturali di questo popolo.
Gli Assiri
La scultura del regno di Ashurnasirpal II al regno di Assurbanipal (883-631 a.C.)
Autore/i: Autori vari
Editore: De Luca Editore
introduzione di Adriano La Regina, presentazione di Sabatino Moscati, fotografie di Amleto Lorenzini.
pp. 156, interamente illustrato con un ricchissimo apparato fotografico b/n, Milano
Foro Romano – Curia, marzo – aprile 1980.
Gli Scavi di Oseberg
E le altre scoperte di navi vichinghe
Autore/i: Sjövold Thorleif
Editore: Universitetets Oldsaksamling
introduzione dell’autore, tradotto in italiano da Kolbjørn Blücher.
pp. 80, riccamente illustrato b/n, Oslo
Sommario:
Introduzione
Loscavo di Oseberg
- I. Storia dello scavo
- II. La nave
- III. La suppellettile funeraria
Lo scavo di Gokstad
La nave di Tune
Lo scavo di Borre
Conclusione: L’importanza delle scoperte delle navi vichinghe
Bibliografia
Indice delle illustrazioni
Sette Stati di Coscienza
Una visione delle possibilità suggerite dagli insegnamenti di Maharishi Mahesh Yogi
Autore/i: Campbell Anthony
Editore: Ubaldini Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Sandra Mantici Lavagnino.
pp. 160, Roma
La via che conduce alle proprie profondità interiori, nota in passato ad alcuni, sembrava irrimediabilmente caduta nell’oblio; il messaggio di Maharishi l’ha riportata alla vita.
Il numero sempre crescente di occidentali che si volgono alle filosofie e religioni orientali in cerca di una consapevolezza e di un completamento spirituale non è più spiegabile ormai solo come una moda. Nella sua lunga ricerca spirituale Anthony Campbell ha esplorato molte religioni ortodosse prima di approdare alla meditazione trascendentale. Questo libro non intende però descrivere la filosofia di Maharishi né la tecnica della meditazione, e neppure le esperienze dell’autore (se infatti la meditazione è la stessa per tutti ed è estremamente semplice, a essa si viene tuttavia preparati individualmente e oralmente); il fine di Campbell è invece “mostrare come la pratica della meditazione e lo studio delle idee che ne sono alla base abbiano fatto luce su un gran numero di problemi”. E un solo sguardo ad alcuni dei problemi basterà a rivelare l’enorme portata del libro: il rapporto tra corpo e mente, tra libero arbitrio e determinismo, tra scienza e religione; la natura e le implicazioni filosofiche dell’esperienza mistica e della creatività; i problemi posti dall’uso della droga, dall’ipnosi e da quegli scienziati che cercano di ’spiegare’ gli stati spirituali; infine, domande fondamentali come “Chi siamo noi?”, “È possibile l’unione col Divino?”, “Quali sono gli attributi dell’Assoluto?”.
Campbell ha molto letto e ragionato, e considera i problemi che studia con profondità e cautela. Come medico, e giornalista medico, è particolarmente affascinato dagli effetti psicologici e fisiologici della meditazione.
Definisce in effetti la meditazione come “una semplice tecnica naturale per affinare progressivamente il sistema nervoso in un alternarsi di profondo riposo e attività”, ben diversa dalla ’contemplazione’, che Maharishi paragona al nuotare in superficie invece di tuffarsi in profondo. L’Illuminazione non è perciò la conseguenza dell’azione giusta e virtuosa, bensì di “una particolare condizione del sistema nervoso”, una condizione scientificamente verificabile. La meditazione è dunque una specie di psicoterapia, una scorciatoia che aggira il sistema junghiano. Ma a cosa conduce questa scorciatoia? “Alla restaurazione di una perduta integrità nella nostra concezione di noi stessi e del mondo” e quindi a quello stato di consapevolezza che Maharishi chiama ’coscienza cosmica’ o pura consapevolezza.
La chiarezza espositiva dell’autore e il suo equilibrio garantiscono che anche coloro per i quali è difficile accettare la meditazione o ciò che di essa viene proclamato, troveranno nel libro materia di profondo interesse. E i ’convertiti’ non avranno bisogno di incoraggiamento per assaporare i frutti dell’esplorazione di Campbell.
Cesare
La vita dell’uomo divenuto il simbolo del potere
Autore/i: Horst Eberhard
Editore: Rizzoli
prima edizione, edizione italiana a cura di Augusto Guida.
pp. 392, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Nato nel 100 a.C., fin verso i quarant’anni Cesare rimane una figura di secondo piano nello scenario politico di Roma, un giovane noto più per la sua brillante e chiacchierata vita privata che per capacità o mire politiche. Nella società romana travagliata da violentissimi contrasti di parte e gravata dalle minacce sempre incombenti della guerra civile, altri erano gli uomini che emergevano nelle lotte fra ottimati e popolari, tutti poi sovrastati dall’astro dell’erede di Silla, Pompeo il Grande. Ma ecco che dall’ombra e dalla folla dei mediocri Cesare in pochi anni emerge come la figura centrale della politica di Roma: sapientemente profittando delle possibilità offertegli dal cursus honorum e con raffinatissimi calcoli di alleanze politiche egli si assicura il consolato e quindi il comando militare in Italia settentrionale e in Gallia meridionale. Gli sfolgoranti successi militari in Gallia preludono allo scontro decisivo con i suoi avversari e agli anni di sanguinose guerre civili dalle quali egli infine esce come signore assoluto di Roma.
Le incredibili imprese militari di Cesare, la sua strepitosa ascesa politica, i piani che egli perseguiva e che furono troncati dalle idi di Marzo, posero ai contemporanei e poi alla storiografia di ogni epoca interrogativi a cui furono date le risposte più diverse e contrastanti. Che cosa si proponeva Cesare? La sua azione politica a Roma e militare in Gallia era stata fin da principio preordinata al raggiungimento di uno scopo, il proprio potere assoluto e la distruzione dell’antico ordine repubblicano? Oppure egli si venne chiarendo giorno per giorno le possibilità concrete che gli si offrivano, sospinto se non costretto dagli Stessi avversari a scegliere la strada del potere come l’unica che poteva garantirgli la salvaguardia della propria dignità: e della sua stessa persona fisica?. Un enigma, Cesare, già per i suoi contemporanei, come mostra lo stesso variare dei giudizi espressi su di lui da Cicerone.
Primo degli imperatori romani, naturalmente posto in parallelo ad Alessandro Magno, Cesare è stato un punto di riferimento inevitabile non solo per i suoi successori, ma per i politici e i fondatori di imperi di ogni epoca, da Carlo Magno a Federico II di Svevia, a Carlo V, a Napoleone Bonaparte, a Napoleone III che scrisse una Histoire de Jules César. D’altro canto nella sua figura, associata per contrasto a Catone l’Uticense e a Bruto, sono stati riscontrati non di rado i caratteri tipici del tiranno e del liberticida, da Cicerone a Lucano a Rousseau.
Gli interrogativi suscitati dalla grandiosa personalità di Cesare, le cui risposte di epoca in epoca si sono sempre fortemente colorite delle polemiche politiche e ideologiche del momento (e si pensi al mito di Cesare in Italia da Dante all’Umanesimo al Risorgimento e fino ai giorni nostri) si riaffacciano con immutata vitalità nella storiografia moderna, anch’essa divisasi in interpretazioni drammaticamente contrastanti: basti solo pensare al ritratto offerto dalla Storia di Mommsen – per il quale Cesare rappresenta non solo il geniale conquistatore, ma soprattutto l’uomo di Stato nel senso più profondo della parola, il politico perfetto che si riproponeva la rigenerazione del popolo romano – a cui E. Meyer replicò affermando che ”un uomo come il Cesare di Mommsen non è mai esistito”.
Per ricostruire e interpretare i tratti e le vicende della grandiosa personalità cesariana, E. Horst ha tenuto presenti innanzi tutto le fonti antiche latine e greche, in modo da offrire un quadro rigorosamente documentato in cui le testimonianze di diversa provenienza si integrano e si bilanciano e possono essere valutate nella loro obiettività e validità. All’accurata utilizzazione delle fonti antiche si associa poi l’accortezza con cui il biografo tiene conto degli strumenti e dei risultati offerti dalla moderna ricerca storica. In tal modo il lettore può seguire passo passo e comprendere lo svilupparsi della personalità di Cesare, le drammatiche decisioni che egli si trovò a prendere in anni tempestosi per la Repubblica romana, il graduale chiarirsi dei suoi obiettivi politici e militari nel gioco della possibilità offerte dall’evolversi spesso inatteso delle situazioni.
Sapientemente guidato e ”coinvolto” nelle complesse vicende di un personaggio eccezionale, il lettore alla fine si accorge di disporre degli elementi per poter egli stesso esprimere con cognizione di causa una valutazione sul più grande dei Romani.
Nato a Dusseldorf nel 1924 Eberhard Horst ha studiato filosofia, teologia, lingua e letteratura germanica alle Università di Bonn e di Monaco, dove, nel 1956, si è laureato in lettere e filosofia. In questa stessa collana ha pubblicato nel 1981 Federico II di Svevia.
Storia della Sicilia Medievale e Moderna
3 Volumi
Autore/i: Mack Smith Denis
Editore: Editori Laterza
introduzione dell’autore.
vol. 1 pp. 262, vol. 2 pp. 264-492, vol. 3 pp. 493-806, Bari
Situata al centro del Mediterraneo, fra Oriente ed Occidente, fra l’Africa e il continente europeo, la Sicilia si è trovata coinvolta in tutti gli alterni conflitti della storia, così da sembrare quasi il cuore del mondo civilizzato. Della sua vicenda, Mack Smith ripercorre gli ultimi dieci secoli: dalla conquista araba a quella normanna, dal dominio aragonese a quello borbonico, dall’Unità all’autonomia regionale.
Denis Mack Smith è lo storico inglese più noto nel nostro Paese.
Le Religioni Sono Tutte Sorelle
Cristianesimo, Islam, Ebraismo, Buddismo: come le fedi del mondo si possono parlare
Autore/i: Dalai Lama
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prefazione dell’autore, traduzione di Sergio Orrao.
pp. XVII-270, Milano
Siamo tutti ospiti della Madre Terra, uniti dall’appartenenza alla famiglia umana, legati da un sentimento di fratellanza e reciproca responsabilità e, oggi più che mai, vicini l’uno all’altro in un mondo globalizzato e apparentemente senza frontiere. Non possiamo quindi rimanere indifferenti ai conflitti che dilagano ovunque intorno a noi. Conflitti bollati come “religiosi” e che tradiscono il nucleo profondo di qualunque confessione. Da anni il Dalai Lama si occupa del dialogo tra le fedi e ora, per la prima volta, accetta la sfida di analizzare le maggiori religioni mondiali per trovare una base comune su cui costruire la pace del terzo millennio. Ripercorrendo le sue esperienze personali e gli incontri con leader illuminati di ogni credo, il Dalai Lama individua finalmente un denominatore comune che rende sorelle tutte le religioni: la compassione.
Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, è la massima autorità spirituale e politica del popolo tibetano. A causa dell’invasione cinese del Tibet, vive in esilio in India dal 1959; insignito nel 1989 del premio Nobel per la Pace, è uno dei maggiori esponenti mondiali della cultura del dialogo e della non-violenza. Molti suoi libri sono pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer.
Le Posizioni dell’Amore
Autore/i: Dunkell Samuel
Editore: Sonzogno
disegni di Ruth Dunkell, traduzione di Pieluigi Cecioni.
pp. 208, 68 ill. b/n, Milano
Samuel Dunkell, medico, psichiatra e psicanalista americano, ha esaminato in questo libro le posizioni che si assumono facendo l’amore partendo da una tesi che, al suo primo apparire nei tardi anni settanta, non mancò di fare scalpore. Secondo il dottor Dunkell, infatti, le posizioni che scegliamo nel momento dell’amore rispecchiano il nostro atteggiamento generale nei confronti della vita. Corredato da 68 illustrazioni in bianco e nero, questo libro rivoluziona l’immagine corrente e squallida di manuale sessuale e suggerisce di scegliere il modo di fare l’amore basandosi solo sulle proprie esigenze e sullo stato psicologico del momento. Sono queste infatti le condizioni necessarie per arrivare a una gioia vera e completa, della quale essere partecipi con tutti noi stessi.
Freud
Autore/i: Mannoni Octave
Editore: Editori Laterza
nota dell’autore, traduzione di Alfredo Salsano.
pp. 208, Bari
Non una biografia, ma la storia di una ricerca, di una sperimentazione sul vivo, le cui tappe fondamentali sono i casi-chiave analizzati da Freud (il piccolo Hans, l’«uomo dei topi», l’«uomo dei lupi»), ma che coinvolge, con Io stesso grado di tensione a volte drammatica, la stessa persona del ricercatore, il suo mondo affettivo, i suoi rapporti con i maestri, i colleghi, i discepoli.
Octave Mannoni, dopo aver studiato filosofia, si è recato nel Madagascar dove, nel corso di un lungo soggiorno, si è accostato ai problemi e ai metodi dell’etnologia; nel solco di questi studi si è quindi rivolto alla psicoanalisi. Oggi è psicoanalista all’Ecole Freudienne, di Parigi, diretta da Jacques Lacan. Ha pubblicato: Psychologie de la Colonisation (1950), Lettres personnelles à Monsieur le Directeur (1951), Clefs pour l’lmaginaire (1969).
Marxismo-Leninismo e Società Industriale
Autore/i: Šik Ota
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione dal tedesco di Lapo berti.
pp. 480, Milano
Quest’opera, scritta da Ota Šik dopo il forzato esilio dalla Cecoslovacchia, costituisce il punto d’arrivo della lunga riflessione che ha portato il teorico della «primavera di Praga» a staccarsi definitivamente dal marxismo-leninismo così come è stato elevato a dottrina ufficiale nei paesi comunisti. La critica del grande economista investe tutti i nodi cruciali dell’ideologia marx-leninista – dalla teoria dello sfruttamento e dell’alienazione alla teoria della riproduzione e della crisi, dalla «motivazione scientifica della necessità del socialismo» alla concezione del partito e dello stato – sottoponendoli a una verifica continuamente alimentata dal confronto con i fatti e le idee dell’attuale realtà socioeconomica. L’evoluzione delle società industriali dell’Occidente ha dimostrato che le crisi cicliche di sovrapproduzione non sono inevitabili e che la previsione di Marx sull’impoverimento assoluto e relativo delle classi lavoratrici era sbagliata: altri sono i meccanismi e i ritmi di sviluppo, altre le contraddizioni e le distorsioni della produzione, dei redditi e dei consumi, altri i problemi. Ove i partiti comunisti hanno conquistato il potere, d’altra parte, dogmatismo ideologico, burocratizzazione del potere politico e monopolismo di stato sono l’antitesi di quel «socialismo dal volto umano» che è l’unico, in ogni società, intorno al quale si possano raccogliere i consensi della maggioranza degli uomini, perché «un’ideologia che non corrisponda agli interessi e alle esperienze degli uomini non potrà mai diventare la loro ideologia».
A questo saggio, che sottopone a revisione critica la tradizionale alternativa capitalismo-socialismo, l’autore ne farà seguire un altro in cui esporrà il modello del nuovo Socialismo democratico che di quella alternativa deve essere il superamento.
Ota Šik è nato a Pilsen (Plzen) in Cecoslovacchia nel 1919. Dopo il 1945 visse nel suo paese, retto dai comunisti, l’era dello stalinismo e vide scomparire, vittime di un nuovo terrore, molti dei suoi compagni di fede. Verso la fine degli anni cinquanta si mise alla ricerca di nuove vie e di nuovi ideali.
Nel 1968 fece parte della schiera di giovani comunisti che resero possibile la «primavera di Praga». Fu ministro dell’economia con Dubèek e vicepresidente dei ministri (uno dei cinque) nel gabinetto Cernik dell’aprile 1968. I carri armati sovietici dell’agosto 1968 lo cacciarono dalla Cecoslovacchia. Riparato in Svizzera insegnò per qualche tempo a San Gallo. Attualmente vive a Basilea dove è professore di economia in quell’università.
Manuale dei Chakra
Teoria e Pratica – Guida completa per armonizzare i centri energetici attraverso meditazione, respirazione, musica, colori e cristalli
Autore/i: Sharamon Shalila; Baginski Bodo J.
Editore: Edizioni Mediterranee
pp. 216, 34 disegni, Roma
La conoscenza dei chakra, o centri energetici, fornisce una comprensione generale e profonda degli effetti che le energie sottili hanno sull’organismo umano. Lo scopo di questo libro è fare in modo che ciascun lettore riesca ad utilizzare al meglio quelle potenzialità che sono patrimonio di ogni essere umano. Il livello di percezione delle energie sottili aumenterà con la pratica in maniera considerevole, portandovi ad una capacità di comprensione che vi consentirà di fondere gli sparsi frammenti di conoscenza e di esperienza in un insieme armonioso ed organico. Attivare ed armonizzare i chakra è talmente facile che appare evidente come la loro conoscenza sia stata volutamente avvolta nel mistero affinché la trasmissione di queste conoscenze avvenisse da una generazione all’altra soltanto attraverso gli iniziati per impedire che la gente comune sottovalutasse la loro straordinaria importanza. I recenti progressi ottenuti sulla via dello sviluppo interiore possono spiegare perché ci siano oggi tante persone capaci di utilizzare ed apprezzare questo patrimonio di insegnamenti. Gli Autori, oltre a descrivere in modo chiaro i chakra e il modo di usarli, forniscono anche numerose facili tecniche per armonizzare tali centri energetici. Sono state scelte – tra le varie tecniche – quelle che consentono non solo di rivitalizzare i chakra, ma anche di eliminare i loro eventuali blocchi. Il libro offre una vasta gamma di possibilità per poter lavorare sui chakra tramite l’applicazione di suoni, colori, pietre preziose, essenze profumate, ciascuna con il suo effetto caratteristico, effetto che può essere potenziato con esercizi respiratori e con il massaggio riflesso dei punti chakra del piede e la trasmissione dell’energia vitale universale.
Shalila Sharamon e Bodo J. Baginski vivono in Germania, da molti anni iniziati alla pratica dello yoga, sono studiosi di terapie alternative e di tecniche di evoluzione attraverso i chakra.
Dei e Miti
Enciclopedia di mitologia universale
Autore/i: Morelli A.
Editore: Fratelli Melita Editori
pp. VI-600, riccamente ill. a colori e b/n, La Spezia
«Perchè un dizionario mitologico? Perchè proprio adesso, in un’epoca che sembra irridere a tutto il passato? Ebbene, noi pensiamo che proprio per questa ragione un dizionario mitologico sia, non diciamo indispensabile (le cose veramente indispensabili sono pochissime), ma sommamente auspicabile. Anche un dizionario mitologico serve alla difesa dei valori del passato.
E perchè mai, potrebbe obiettare un contestatore, dovremmo difendere i valori del passato? Perchè, a qualunque passato risaliamo, c’era un nostro antenato. Un millennio sono trenta generazioni. Tre millenni sono novanta generazioni. Soltanto a novanta o cento posti di distanza da noi troviamo un antenato che era contemporaneo dell’assedio di Troia o combatteva addirittura sotto le mura della sacra Ilio. Non pretendiamo che quel nostro antenato fosse Priamo o Agamennone, Achille o Ettore, Paride o Ulisse in persona, benchè nulla ci vieti di pensarlo. Forse era soltanto uno dei fantaccini arringati da Tersite, forse era proprio quel contestatore ante litteram di Tersite; chiunque egli fosse, qualcosa di lui vive ancora in noi, tramandatoci lungo quella fila di novanta o cento antenati. Non è questa forse una ragione sufficiente per sfogliare un dizionario mitologico? […]»
L’Occidente Barbarico
400-1000
Autore/i: Wallace-Hadrill J.M.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Attilio Landi.
pp. 238, Milano
Nel IV secolo d.C., alla vigilia delle invasioni barbariche, l’Impero romano appare travagliato da gravi problemi, sia sociali sia economici: le frontiere sono cosi lontane da rendere la difesa contro i pericoli esterni un onere gravosissimo, la mano d’opera servile è in perenne agitazione, la produttività agricola in costante declino, mentre nelle coscienze permane irrisolto il conflitto tra l’antico culto pagano e il nuovo spirito cristiano. Su questo mondo inquieto calarono i barbari: Goti e Visigoti, Unni, Franchi e Longobardi, popolazioni tutte di origine germanica ad esclusione degli Unni provenienti dall’Asia. In ondate successive, tra il 400 e il 1000, essi compirono quell’opera di disintegrazione dell’Impero dalla quale doveva sorgere il nuovo assetto dell’Europa medioevale: i singoli stati sorti dalle ex province trasformarono le differenze etniche e culturali in definitivi caratteri nazionali. Nell’Occidente barbarico Wallace-Hadrill, professore all’Università di Manchester, esamina, in una sintesi efficace ed esauriente, le cause che determinarono le invasioni, il loro succedersi e le conseguenze storiche che derivarono da questo processo. Nella complessità della materia trattata un motivo chiarificatore emerge su ogni altro: quelle genti barbariche distrussero in massima parte il patrimonio della romanità e, anche quando tentarono di ordinare lo stato sulla base dell’Impero scomparso, vi riuscirono più nell’apparenza che nella realtà; tuttavia, entrate nell’orbita della civiltà romana, furono da questa illuminate e trasmutate, pur lasciando nella civiltà nuova l’impronta della loro forma spirituale. “Gli uomini del primo Medioevo” scrive l’Autore “potevano vivere come barbari, però potevano pensare di essere Romani.”
Poimandres
Autore/i: Ermete Trismegisto
Editore: Marsilio Editori
con testo greco a fronte, introduzione, traduzione dal greco e cura di Paolo Scarpi.
pp. 112, Venezia
La storia dell’ermetismo è mescolata alla storia delle scienze e del pensiero occidentali. Ma è una storia misteriosa e controversa come oscure e misteriose sono le origini di questa dottrina, che si appellava all’Egitto come alla culla di un antico sapere e che aveva in Ermete Trismegisto il suo improbabile autore. Dopo il crollo delle democrazie greche, gli uomini di cultura avevano cominciato a provare un senso di profondo isolamento di fronte ai nuovi orizzonti dischiusi da Alessandro. Ma per questi uomini, che oramai si sentivano in balia di un destino incontrollabile, per questo universo in crisi, come altre forme di pensiero filosofico e religioso anche l’ermetismo aveva una sua proposta di “salvezza”. Se “l’essere nel mondo” è un male, l’uomo, liberandosi degli influssi astrali, può risalire sino al cielo delle stelle fisse per poi “diventare dio”, per riguadagnare quell’Uno che è il solo bene appetibile. Di fronte a un universo senza confini, senza radici e senza sicurezze, l’ermetismo costruiva un mondo parallelo e alternativo e si candidava a governarlo o s’illudeva di poterlo fare.
Paolo Scarpi insegna storia delle religioni e religioni del mondo classico presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Padova. Autore di numerose indagini sulle religioni del mondo antico, ha pubblicato La fuga e il ritorno. Storia e mitologia del viaggio, Venezia 1992; ha curato per la Fondazione L. Valla l’edizione e il commento di Apollodoro, I miti greci (Biblioteca), con la traduzione di Maria Grazia Ciani, Milano 19984, e sempre per la Fondazione L. Valla ha pubblicato Le religioni dei misteri, 2 voll., Milano 2002. Ha contribuito con Le religioni del mondo antico: i politeismi al Manuale di Storia delle religioni, Roma-Bari 20037, tradotto in numerose lingue. Ha curato Tra maghe, santi e maiali (con il coordinamento artistico di S. Zuffi), Milano 1998.
Ermete Trismegisto è una interpretazione greca del dio egiziano Toth; attraverso il suo nome si conferiva autorità e credibilità alle dottrine eclettiche compendiate nel Corpus Hermeticum. Compilato probabilmente tra i secoli i e iii d.C., e suddiviso in 17 trattati o logoi, il Corpus è forse una diramazione di una serie di dottrine che si sono andate formando nell’Egitto tolemaico. Ma non è possibile sapere né come né quando, né chi ha composto e compilato questi testi.
Rasputin
Autore/i: Grillandi Massimo
Editore: Rusconi
pp. 356, nn. tavv. b/n, f.t., Milano
Mancava, fino ad oggi, in tutto il mondo, un’opera biografica veramente attendibile su Grigorij Efimovič Rasputin 1871 1916 il cui destino è stato quello d’essere un eroe della letteratura d’appendice, anziché protagonista di una rappresentazione realistica. Questa impegnativa rappresentazione storica di Massimo Grillandi, basata su documenti ineccepibili, in parte inediti, e leggibile – perché poetica, tragica e composita – come un grande romanzo, restituisce integra, viva e tremenda la figura del monaco seduttore, personaggio di struttura shakespeariana.
Il trascinante racconto di Grillandi ripercorre tutte le tappe dell’”ascesa e caduta” del quasi mitico Rasputin, dalla nascita nel villaggio di Pokrovskoe nel distretto siberiano di Tobol’sk alla morte violenta subita a Pietrogrado in casa del principe Feliks Feliksovič Jusupov dall’iniziazione ai riti orgiastici della setta chlysty ai grandi conflitti di potere con il monaco ortodosso di corte Sergej Trufanov (Il’jodor); dalle avventure vagabonde dell’infanzia all’apoteosi di lussuria nei salotti metropolitani della Vryubova, della Golovina, della Lochtina, della Ignat’eva e delle granduchesse Alessandra e Militza, dalla povera vita di mužik della estrema provincia russa ai fasti della corte imperiale di Carskoe Selo dove visse come guaritore del principe Alessio, figlio emofilo dello zar Nicola II, e come confidente della zarina Alessandra Fedorovna (la ex splendida principessa Alice von Hesse-Darmstadt) Rasputin, nella Russia prerivoluzionaria in cui esplodevano eresie religiose e rivolte populiste, dove stavano per confrontarsi il socialismo moderato di Kerenskij e l’utopia rivoluzionaria di Lenin, fu testimone connivente dello sfacelo dell’autocrazia zarista destinata ad affondare in una palude di ignoranza e strapotere, ma fu anche un inconsapevole e sincero libertario, un pacifista convinto.
Monaco o seduttore? Avventuriero o guaritore? Impostore o profeta? Mago o ciarlatano? Protagonista di una lunga esperienza di violenza e misticismo che lo portò ad attraversare e ad infiammare come una torcia la Russia, nei suoi viaggi da Pokrovskoe a Verchoturye, da Oktoy negli Urali al monte Athos in Grecia, da Kazan a Kiev e da Kiev a Pietroburgo), Grigorij Efimovič Rasputin fu e resta un protagonista sontuoso degli sbandamenti tra messianesimo e nichilismo della storia e della cultura contemporanee.
Massimo Grillandi è nato a Forlì e vive a Roma. Scrive su quotidiani e riviste. Ha pubblicato opere di poesia, di narrativa e di saggistica letteraria. È molto noto per una serie di monografie storiche dedicate a Francesco Crispi 1969) Emilio Treves 1977), Giuseppe Gioacchino Belli 1979) La contessa di Castiglione 1978 gli ha dato successo e grande notorietà.
I Problemi della Psicologia
Autore/i: Miller George A.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione di Diego Fava.
pp. 400, ill. b/n, Milano
Come la biologia è detta ‘scienza della vita’, così la psicologia è stata definita ‘scienza della vita mentale’: il cammino e le esperienze che hanno consentito all’indagine psicologica di troncare il vincolo di sudditanza alla filosofia per diventare autonoma disciplina scientifica, fondata sull’/Osservazione e la sperimentazione, costituiscono l’argomento centrale di questo libro. Ciò che lo rende originale è l’alternarsi dei capitoli nei quali vengono ritratti in una sequenza cronologicamente ordinata i massimi innovatori della ricerca psicologica con i capitoli che illustrano le correnti filosofiche del loro tempo, le idee particolari dell’ambiente sociale in cui vissero, i risultati e il significato delle loro ricerche. Wundt e la psicologia atomistica; Galton e la valutazione statistica delle costanti bio-psicologiche; Pavlov e i riflessi condizionati; Freud e la psicanalisi; il behaviorismo e la psicologia della Gestalt; il comportamento degli animali e la psicologia dell’età evolutiva; l’analisi delle percezioni e la psicopatologia; le più penetranti ricerche di un secolo sono presentate al lettore sfrondate di tutti gli aspetti specialistici, messe a fuoco nei loro temi fondamentali, ravvivate qua e là da precisazioni aneddotiche e curiose. Oggi, grazie anche ai fondamentali apporti dell’antropologia e della sociologia, la psicologia è tanto scienza sociale quanto scienza teologica e tuttavia disciplina filosofica; l’Autore ha il raro dono dell’equidistanza nei confronti dei vari problemi affrontati e dimostra cosi, anche in veste di scrittore, una limpida mentalità scientifica che di ogni posizione culturale sa cogliere i dati maggiormente utili all’ulteriore progresso della ricerca.
George A. Miller, che attualmente alterna l’attività di insegnamento a quella scientifica presso l’Harvard Center for Cognitive Studies, ha svolto particolari ricerche nel campo delle comunicazioni sonore al Psycho-Acoustic Laboratory di Harvard e al M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology).
Il Libro del Training Autogeno
Autore/i: Eberlein Gisela
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
traduzione dal tedesco di Carlo Sallustro.
pp. 200, Milano
Che cos’è il training autogeno? Va sotto questo nome un insieme di tecniche psicoterapeutiche fondate sull’autodistensione da concentrazione e capaci di influire positivamente sul sistema neurovegetativo e perciò di controllare e di ripristinare il buon funzionamento di organi, e di sistemi di organi su cui si scarichino le tensioni e i conflitti psichici. Queste tecniche furono elaborate fra il 1908 e il 1912 da Johannes Heinrich Schultz, psichiatra tedesco. La dottoressa Gisela Eberlein, una sua allieva che dal 1950 esercita con grande successo la psicoterapia basata sul training autogeno (ha avuto in cura ormai più di ventimila persone), espone in queste pagine con chiarezza i fondamenti e le applicazioni del metodo. Chi intende venir a capo di disturbi funzionali d’origine nervosa (cuore, circolazione, stomaco), di stati d’ansia, di distimie depressive, chi vuole ritrovare la calma, dormire meglio, godere di una migliore concentrazione e determinazione nell’affrontare i propri compiti quotidiani può, trovare un aiuto prezioso nella pratica di questi esercizi. L’efficacia degli esercizi, distinti secondo crescenti livelli di complessità, è pari alla capacità di concentrazione e autodominio: come dire che chi si sottopone al training autogeno è tenuto a prendere direttamente in carico se stesso, in un atteggiamento positivo che rende via via possibile guardare le cose con occhio diverso, acquisire un coraggio nuovo di vivere, senza per questo perder di vista le cose nella loro realtà.
Il Libro delle Bacchette Magiche
Simbolo di potere
Autore/i: Tenca Cristiano
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
prefazione e introduzione dell’autore.
pp. 144, nn. ill. b/n, Vicenza
Quando si parla di bacchette magiche, il pensiero corre subito a misteriose e affascinanti immagini della fantasia o di un passato ormai remoto, in cui persone dotate di profonde conoscenze sviluppavano poteri che venivano definiti “magia”. Che senso può avere parlare di magia al giorno d’oggi? In realtà, ne ha molto. La magia, così come viene intesa in questa sede, è alla portata di tutti, perché si basa sullo sviluppo di facoltà proprie di quel meraviglioso e potente strumento che è la mente umana. Con la sua capacità di convogliare l’energia e dirigerla in un punto preciso, la bacchetta magica può dunque fornire un aiuto prezioso a chiunque abbia volontà e intento sufficienti.
Questo libro rappresenta la prima guida completa a tali strumenti di potere. È stato abbinato a una bacchetta di legno di nocciolo, raccolta seguendo le antiche regole tramandate da generazioni di maghi e alchimisti e pronta per essere personalizzata secondo le indicazioni qui contenute. La bacchetta, oltre a essere un ottimo supporto per le parole magiche e a rendere molto più efficace l’incantesimo, può essere impiegata come convogliatore di energie, come conduttore di vibrazioni eteree sul piano materiale, come “mestolo” per pozioni magiche, come strumento di divinazione o come “pennello” per tracciare cerchi e segni magici.
In aggiunta, Il libro delle bacchette magiche descrive, in maniera chiara e completa, come creare, attivare, potenziare, personalizzare e usare le bacchette magiche attraverso una varietà di procedure (da quella energetica a quella numerologica, oppure con gli elementi, i colori, le rune ecc.) tra le quali il lettore potrà scegliere quella che maggiormente si adatta alla personalità, alle caratteristiche e ai poteri personali, nonché agli scopi che intende perseguire, naturalmente sempre benefici.
Cristiano Tenca ha conseguito un diploma di naturopata presso l’Institut de Sciences de l’Homme e uno presso la Libera Università Italiana di Naturopatia Applicata del dottor Rudy Lanza. Da oltre due decenni svolge l’attività di naturopata. Tiene conferenze e corsi su alimentazione naturale, fiori di Bach, varie tecniche di massaggio, geobiologia e piramidoterapia, misteri della piramide, radioestesia, energie sottili e parole magiche (sulle quali svolge regolarmente ricerche e sperimentazioni). Per alcuni decenni ha praticato e insegnato la massoterapia. Negli ultimi anni ha pubblicato Il libro delle bacchette magiche, Il libro delle parole magiche, Parole magiche 2, Parole magiche 3, Le carte delle parole magiche, Un soffio di serenità e Avere un naturopata in casa. Nei social network cura il blog Parole Magiche e fa da consulente in alcune pagine di Facebook sulle parole magiche.
I Sotterranei della Medicina
Omeopatia – Isoterapia – Capillaroterapia – Celluloterapia – Vertebroterapia – Orgonoterapia – Ipnositerapia – Radiestesia – Agopuntura – Fitoterapia – Dieteticoterapia – Idroterapia
Autore/i: Ferrari Franco
Editore: Tattilo Editrice
pp. 320, ill. b/n, Roma
Idroterapia?
Capillaroterapia?
Isoterapia? Ipnositerapia?
Antroposofiterapia?
Fitoterapia?
Da qualche anno queste (e molte altre) forme di medicina eterodossa hanno cominciato a soppiantare l’interesse fino a ieri portato alla medicina tradizionale e a permettere la formazione di antidiscipline: antimedicina, antipsichiatria, antipsicologia, ecc.
Quasi due secoli di razionalismo illuministico e di un illusorio positivismo scientifico, risolti in un clamoroso disastro ecologico, hanno riportato alla luce antiche discipline, collaudate da secoli, che offrono con sempre maggior frequenza quei risultati terapeutici negati alla medicina ortodossa. Proprio quest’ultima,
oggi, si accosta paradossalmente a quelle forme che aveva condannato al rogo della «non scientificità». Basti pensare all’agopuntura.
Questo libro vuol essere non solo una «summa» di queste antiche e nuovissime terapie, ma un manuale d’uso che permetta di approfondirne la conoscenza, se non i meccanismi, tuttora inspiegabili.
Franco Ferrari, nato a Sondrio in Valtellina nel 1929, vive da molti anni a Roma dove svolge attività giornalistica per il Telegiornale ed altre rubriche televisive. Ha pubblicato varie opere di narrativa, poesia e saggistica.
La Razza Maledetta
Origini del pregiudizio antimeridionale
Autore/i: Teti Vito
Editore: Manifestolibri
premessa dell’autore.
pp. 256, Roma
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento si afferma in Italia la teoria razziale dell’inferiorità del Mezzogiorno. Nonostante l’opposizione di numerosi studiosi, questa teoria si diffuse come linguaggio funzionale all’ideologia dei ceti dominanti italiani e stranieri. Ma il pregiudizio antimeridionale non è scomparso e anzi alimenta ancora oggi, in vecchie e nuove forme, le istanze separatiste e antiunitarie. La spiegazione razziale dell’inferiorità morale e sociale dei meridionali, che si richiamava alle teorie di Niceforo e di Lombroso, costituì l’esito più paradossale di una continua e sistematica negazione dell’altro. La teoria della “razza maledetta” fu denunciata da numerosi meridionalisti come un “romanzo antropologico” e una comoda scorciatoia per spiegare le differenze tra Nord e Sud. Questa narrazione influenzò le posizioni di magistrati, medici, psichiatri, politici e, più in generale, l’opinione pubblica del Nord. Essa finì col generare un sentire comune e diffuso, all’origine di stereotipi ancor oggi operanti. Nell’aspro dibattito, documentato nel volume, tra studiosi di matrice positivista e meridionalisti (Niceforo, Sergi, Colajanni, Rossi, Ciccotti, Lombroso, Salvemini, Fortunato) affiorano termini e problemi che tornano oggi a segnare l’attualità sociale e politica.