Libri dalla categoria Arte Italiana
Lezioni di Astrologia – La Natura dei Segni
Volume terzo
Autore/i: Morpurgo Lisa
Editore: Longanesi & C.
premessa dell’autrice.
pp. 376, Milano
La natura dei segni è il terzo volume di una serie di lezioni di astrologia iniziata con La natura delle case, continuata con La natura dei pianeti e conclusa con La natura dei transiti. Questa serie è il complemento naturale della famosissima Introduzione all’astrologia, testo ormai indispensabile per chiunque si avvicini a questa antica scienza, o già la pratichi. Fino a qualche anno fa i segni erano la moneta spicciola dell’astrologia, la carta di credito indispensabile per saldare i conti delle conversazioni da ristorante. E tuttora, sebbene riabilitati da un approccio più serio del grande pubblico, appaiono come qualcosa di cui si sa già tutto e che è inutile rianalizzare. La realtà – e l’Autrice ampiamente lo dimostra – è ben diversa perché i segni sono gli elementi definitivi della crittografia zodiacale: ciascuno di essi rappresenta il prodotto di una operazione spazio-tempo che si gioca contemporaneamente su quattro spirali in movimento e coinvolge due sessualità planetarie diverse per ciascuno di due distinti universi. In tal modo Lisa Morpurgo dà ad estimatori e amici quello che hanno sempre voluto e vogliono: un terzo volume di analisi interpretativa che aiuti a leggere in modo sempre più ricco ed esauriente il tema proprio e altrui.
Lisa Morpurgo Dordoni è nata a Soncino in provincia di Cremona, si è laureata in lettere all’università statale (allora regia) di Milano, conosce quattro lingue e cominciò a tradurre giovanissima, soprattutto dall’inglese e dall’americano. Fu appunto la traduzione, dal francese questa volta, di un volume sull’astronomia di François-Regis Bastide a risvegliare un interesse che ben presto divenne accanita passione.
Per molti anni responsabile dell’ufficio diritti esteri di una casa editrice, era anche amica personale di molti grandi scrittori che le fornirono un materiale di osservazione eccezionale. «Le mie prime cavie», essa dice, «furono Montale, Buzzati, Piovene, Gabriel García Márquez, Mario Vargas Llosa e molti molti altri.» Alcuni tra costoro la incoraggiarono a scrivere Introduzione all’astrologia anche perché in un primo romanzo pubblicato nel 1968, Madame andata e ritorno, aveva rivelato uno stile chiaro e brillante, e la capacità di immaginare situazioni al confine tra il quotidiano e il surreale su un sottile filo di ironia. Il suo secondo romanzo, Macbarath, pubblicato nel 1975, è già una traduzione in chiave fantascientifica delle sue scoperte zodiacali, di quel problema del Tempo e della riproduzione dell’universo che troverà espressione completa nel Convitato di Pietra, pubblicato nel 1979. Del 1988 è un quarto romanzo, La noia di Priapo. Nel 1983 è apparso il primo di una serie di volumi di astrologia interpretativa: Lezioni di astrologia. La natura delle case; nel 1986 il secondo: Lezioni di astrologia. La natura dei pianeti. Oggi la serie è completa.
Introduzione all’Astrologia
E decifrazione dello Zodiaco
Autore/i: Morpurgo Lisa
Editore: Longanesi & C.
nuova edizione aggiornata, premesse e introduzione dell’autrice.
pp. 360, Milano
L’interesse sempre crescente che l’astrologia sta sollevando in tutto il mondo da parecchi anni ha provocato i commenti più vari da parte di giornalisti, saggisti, studiosi del comportamento umano. Sembra infatti inverosimile che un’arte divinatoria, e dunque «magica», praticata migliaia di anni fa, possa ancora attirare l’attenzione nel nostro secolo. Che cosa si cela dietro l’astrologia? Perché lo Zodiaco, a dispetto dell’astronomia moderna, continua a fornire indicazioni sorprendentemente esatte sul carattere e sul destino degli individui? È giusto considerare razionale l’atteggiamento di chi si sbarazza di questi inquietanti quesiti con una risata e una scrollata di spalle? Non sarebbe invece più razionale riesaminare il problema da principio e senza pregiudizi di parte? Partendo da tale presupposto, e seguendo un processo rigorosamente logico, questo libro dimostra come lo Zodiaco sia un prodigioso strumento di conoscenza, un vero e proprio «canale di informazione» a schema binario, impostato su quel sistema dello zero-uno che è la base della matematica universale. All’interno di questo canale, i pianeti, i segni e la loro complessa simbologia sono sistemati secondo una struttura di straordinaria precisione geometrica e rappresentano insomma un codice che si presta a un’attenta e intelligente lettura.
Basta possederne la chiave; ed è appunto tale chiave che il presente volume vi fornisce con ampia ricchezza di particolari. Il grande successo delle successive edizioni, che hanno fatto del libro una specie di bibbia per gli studiosi e gli appassionati, e una prova della serietà e dell’efficacia del metodo seguito.
Lisa Morpurgo Dordoni è nata a Soncino in provincia di Cremona, si è laureata in lettere all’università statale (allora regia) di Milano, conosce quattro lingue e cominciò a tradurre giovanissima, soprattutto dall’inglese e dall’americano. Fu appunto la traduzione, dal francese questa volta, di un volume sull’astrologia di François-Regis Bastide a risvegliare un interesse che ben presto divenne accanita passione. Per molti anni responsabile dell’ufficio diritti esteri di una casa editrice, era anche amica personale di molti grandi scrittori che le fornirono un materiale di osservazione eccezionale. «Le mie prime cavie», essa dice, «furono Montale, Buzzati, Piovene, Gabriel García Márquez, Mario Vargas Llosa e molti molti altri.» Alcuni tra costoro la incoraggiarono a scrivere Introduzione all’astrologia anche perché in un primo romanzo pubblicato nel 1968, Madame andata e ritorno, aveva rivelato uno stile chiaro e brillante, e la capacità di immaginare situazioni al confine tra il quotidiano e il surreale su un sottile filo di ironia. Il suo secondo romanzo, Macbarath, pubblicato nel 1975, è già una traduzione in chiave fantascientifica delle sue scoperte zodiacali, di quel problema del Tempo e della riproduzione dell’universo che troverà espressione completa nel Convitato di Pietra, pubblicato nel 1979. Nel 1983 è apparso il primo di una serie di volumi di astrologia interpretativa: Lezioni di astrologia. La natura delle case; nel 1986 il secondo: Lezioni di astrologia. La natura dei pianeti.
Lezioni di Astrologia – La Natura delle Case
Volume primo
Autore/i: Morpurgo Lisa
Editore: Longanesi & C.
premessa dell’autrice.
pp. 296, Milano
Prima di affidare il presente volume alle stampe, l’autrice l’ha sottoposto a una prova ottenendo risultati sorprendenti. Alcune persone di media intelligenza, e che dell’astrologia conoscevano solo i simboli grafici, hanno preso il loro tema natale disegnato dal computer e l’hanno interpretato passo passo leggendo questo libro. E non l’hanno nemmeno letto tutto, ma soltanto le pagine che si riferivano alla loro Luna in casa seconda o alla loro Venere in casa settima. Esclamazioni di stupore («Ma è proprio così! Ma è proprio vero!») furono il miglior commento a un testo ormai attesissimo, dove Lisa Morpurgo ha tradotto le sue grandi scoperte teoriche in un metodo di insegnamento pratico destinato a diventare un autentico «fai da te» in campo astrologico, indispensabile per principianti ed esperti.
Lisa Morpurgo Dordoni è nata a Soncino in provincia di Cremona, si è laureata in lettere all’università statale (allora regia) di Milano, conosce quattro lingue e cominciò a tradurre giovanissima, soprattutto dall’inglese e dall’americano. Fu appunto la traduzione, dal francese questa volta, di un volume sull’astrologia di François-Régis Bastide a risvegliare un interesse che ben presto divenne accanita passione. Per molti anni responsabile dell’ufficio diritti esteri di una casa editrice, era anche amica personale di molti grandi scrittori che le fornirono un materiale di osservazione eccezionale. «Le mie prime cavie», essa dice, «furono Montale, Buzzati, Piovene, Gabriel García Márquez, Mario Vargas Llosa e molti molti altri. » Alcuni tra costoro la incoraggiarono a scrivere Introduzione all’astrologia anche perché in un primo romanzo pubblicato nel 1968, Madame andata e ritorno, aveva rivelato uno stile chiaro e brillante, e la capacità di immaginare situazioni al confine tra il quotidiano e il surreale su un sottile filo di ironia. Il suo secondo romanzo, Macbarath, pubblicato nel 1975, è già una traduzione in chiave fantascientifica delle sue scoperte zodiacali, di quel problema del Tempo e della riproduzione dell’universo che troverà espressione completa nel Convitato di Pietra, pubblicato nel 1979.
Il Vudù
Che cos’è veramente
Autore/i: Planson Claude
Editore: Giovanni De Vecchi Editore
note preliminari dell’autore, prefazione di Léonce Viaud, traduzione di André Victor.
pp. 216, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Il Vudù, culto misterioso che si esprime in canti, danze, sacrifici iniziatici e fenomeni di possessione, fino a non molti anni fa veniva giudicato in Occidente come una forma di magia funesta o, al più, come un fenomeno di pura isteria.
Ora invece gli studiosi che se ne occupano (etnologi, sociologi, medici e psicologi) riconoscono che si tratta di una religione millenaria che lungo i secoli è servita a render più saldi i legami di un popolo, salvando dall‘oblio tradizioni e cultura di una antichissima civiltà. Claude Planson, marito di una mambo, sacerdotessa vudù, è vissuto a lungo nella comunità haitiana, accettando di subire le prove di iniziazione fino a diventare lui stesso membro influente della chiesa militante, così da poter rispondere con pieno diritto alla domanda iniziale: che cos’è veramente il Vudù?
Cittadini delle Tenebre
Le invisibili potenze che ci circondano – Il favoloso «effetto Kirlian»
Autore/i: Kolosimo Peter
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 192, Milano
È possibile superare le barriere del tempo e conoscere il passato e il future? La mente può agire direttamente sulla materia? Quanti “corpi” ha l’uomo? Si sopravvive alla morte fisica? In questo libro Peter Kolosimo esamina i più straordinari fenomeni dell’occulto e li spiega alla luce della scienza.
Il Mondo Dietro di Noi
L’antroposofia tra realtà e visioni – Filosofi e santoni – L’interpretazione magica dell’universo – Gli esercizi mentali
Autore/i: Della Torre Carlo
Editore: Edizioni Dellavalle
premessa dell’autore.
pp. 240, tavv. b/n f.t., Torino
L’antroposofia pone un’interpretazione “magica” dell’universo e insegna a “vedere” aldilà del mondo dei sensi. Una nuova esperienza che affonda le sue radici nelle pratiche della cultura orientale e nello spiritualismo europeo. In questo volume sono descritte le faticose tappe e gli esercizi mentali necessari per raggiungere la perfetta armonia con la vita che vibra misteriosamente in ogni cosa. Guida nel viaggio affascinante è una strana figura di pensatore, Rudolf Steiner, che ancora oggi riscuote l’ammirazione di numerosi seguaci in tutto il mondo.
Arte di Ascoltare e Mondi Possibili
Come si esce dalle cornici di cui siamo parte
Autore/i: Sclavi Marianella
Editore: Bruno Mondadori Editori
introduzione dell’autore.
pp. 352, ill. b/n, Milano
Le sette regole dell’arte di ascoltare:
- Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.
- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.
- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.
- Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.
- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
- Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé.
Tutti noi, se la nostra vita non è completamente manicomiale, mettiamo in pratica esperienze di osservazione guidata dall’ascolto attivo. Lo scopo di questo libro è di renderci consapevoli di cosa facciamo quando ci riusciamo, in modo da permetterci di riflettere su queste dinamiche e darci la possibilità di metterle in atto sistematicamente e volontariamente ogni qualvolta lo riteniamo necessario.
Dersu Uzala
Il piccolo uomo delle grandi pianure
Autore/i: Arsen’ev Vladimir K.
Editore: U. Mursia Editore
con una documentazione sul film e sull’ambiente naturale e umano della tajga, traduzione dal russo di Costantino Di Paola e Sergio Leone.
pp. 256, Milano
Dersu Uzala è un diario di viaggio scritto dal capitano Arsen’ev,esploratore e geografo, durante una serie di viaggi nelle lontane e allora poco conosciute terre della Siberia. Nella prima di queste spedizioni conosce e fa amicizia con uno strano personaggio, Dersu Uzala, un uomo senza casa, senza famiglia, che vive tutto l’anno nella tajga.
Si stabilisce subito una affettuosa amicizia fra Dersu e il capitano; quest’ultimo propone al cacciatore di accompagnarlo lungo il viaggio. Dersu accetta, non finendo mai di stupire Arsen’ev per la sua abilità e soprattutto per la sua umanità, facendogli da maestro e da guida, salvandogli qualche volta la vita stessa.
È difficile qui raccontare le varie avventure e peripezie cui vanno incontro i protagonisti. Fa da sfondo ad esse, insieme all’amicizia fra Dersu e il capitano, la natura, selvaggia e pericolosa, ma tuttavia ricca di fascino, di bellezza e con essa le indimenticabili scene e descrizioni della tigre (Amba), dell’orso, della martora, dei salmoni, e di tanti altri animali e piante, per lo più sconosciuti ai profani. Ed insieme il fascino dell’uomo che lotta con questa natura, spesso poco generosa, la descrizione di elementi che infuriano, di splendidi tramonti…
Sogni Diurni
Autore/i: Vassilikos Vassilis
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione dal greco di Francesco Màspero.
pp. 272, Milano
«Ci sono sogni che vengono messi in vendita al mercato, freschi o conservati, a prezzo d’occasione, sogni d’importazione o del luogo, esenti da tasse, fabbricati sul posto, che spuntano secondo la stagione come i frutti degli alberi, e ci sono invece sogni surgelati…». I sogni, una merce da buttare sul mercato? Tramite una banca, un giornale, una catena di distribuzione – vendere i sogni di ognuno al giusto prezzo – ma prima di tutto inventarli, disegnarli, dare loro lo spessore necessario; creare il circuito del sogno, rispettando le leggi del mercato o adattandolo a questo nuovo prodotto che conosce un successo… onirico.
I sogni hanno la loro storia, la Storia ha i suoi sogni, dai nomi gloriosi o modesti, dalle dimensioni appassionanti, erotiche, strane. In questi racconti Vassilikos, direttore d’orchestra di una musica diurna, ci insegna che si è ben lontani dal sognare soltanto di notte. I suoi eroi – re, governanti, tassisti, ebrei erranti, scrittori e uomini politici poco sedentari – inventano e raccontano la loro propria storia e, a un tempo, la storia greca; il loro sonno non è mai veramente tale. E, tuttavia, i sogni esistono.
Questo tentativo, questa continua ricerca di interpretare la realtà dell’uomo moderno è sempre presente nell’opera di Vassilikos, «in cui non viene mai meno l’impegno politico e la consapevolezza del destino della sua patria, continuamente sottoposta fin dagli anni della lotta per l’indipendenza ’al cinico gioco delle grandi potenze» (Francesco Maspero).
Vassilis Vassilikos, nato a Kavala nel 1933. è forse, tra i narratori greci del nostro tempo, quello più letto e conosciuto in Italia, grazie anche al film Z, l’orgia del potere tratto dal suo romanzo più famoso, Z, in cui l’autore racconta; con una tecnica che ricorda i romanzi-reportage di Truman Capote, l’assassinio del deputato Lambrakis. Durante il regime dei colonnelli ha vissuto in Francia; tornato in Grecia nel 1974, collabora a svariati giornali e continua la sua attività di scrittore. Tra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo: La foglia, il pozzo, l’angelicazione; Il greco errante; Fuori le mura; Diario di Z; L’arpione.
Il Debito del Vivente
Ascesi e capitalismo
Autore/i: Stimilli Elettra
Editore: Quodlibet
introduzione dell’autrice.
pp. 304, Macerata
Questo libro si propone di indagare le radici di un fenomeno che investe l’esistenza di ciascuno tanto dal punto di vista individuale che da quello collettivo: l’essere in difetto, in colpa, in debito senza che dipenda da noi, quasi si trattasse di uno stato preliminare che nessun tipo di scelta consapevole è in grado di emendare. Si ha l’impressione che ogni forma di vita si configuri come una risposta a tale condizione, sia quella che si dedica incondizionatamente al godimento e al consumo, sia quella che sceglie i percorsi del rigore ascetico.
Che l’economia (mercati, investitori, forze produttive ecc.) sottragga ai singoli e alle comunità il controllo del proprio destino, deriva probabilmente da una malattia radicale dell’umano le cui origini di ordine materiale non possono che essere al tempo stesso declinate sul piano culturale, ovvero filosofico e religioso. Riconoscere queste origini sotto le varie maschere che hanno indossato nel corso della storia occidentale è la sfida che qui si tenta di affrontare, con la speranza di individuare almeno qualche spunto di guarigione.
Elettra Stimilli insegna Filosofia Teoretica presso la Sapienza Università di Roma. Tra i suoi libri: Debito e colpa (Ediesse, 2015); Il debito del vivente. Ascesi e capitalismo (Quodlibet, 2011), di recente tradotto in inglese: The Debt of the Living. Ascesis and Capitalism (Suny Press, 2017); e Jacob Taubes. Sovranità e tempo messianico, Morcelliana, Brescia 2004. Di questo autore ha tradotto e curato l’edizione della maggior parte di opere pubblicate in italiano. Tra queste: Il prezzo del messianesimo. Una revisione critica delle tesi di Gershom Scholem (Quodlibet, 2017), di cui ha curato anche l’edizione tedesca (K&N, Würzburg 2006). Con Dario Gentili e Mauro Ponzi ha curato Il culto del capitale (Quodlibet, 2014) e insieme a Dario Gentili, Differenze italiane. Politica e filosofia: mappe e sconfinamenti (DeriveAppprodi 2015). Presso Quodlibet dirige la collana “Filosofia e Politica” e, insieme a Dario Gentili, “MaterialiIT”.
Introduzione
I. Il fine in sé dell’impresa economica
II. Oikonomía e ascetismo
III. La costruzione teologica del governo del mondo
IV. Povertà volontaria al mercato
V. Il capitalismo come religione
VI. Per una critica filosofica dell’ascetismo
VII. «Spirito» del capitalismo e forme di vita
Bibliografia
Indice dei nomi.
L’Induismo Recente – Le Religioni dell’India
Autore/i: Gonda Jan
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione, prefazione dell’autore, a cura di Elio Guerriero, curatrice per l’edizione tedesca Christel Matthias Schröder, traduzione di Giorgio Mion.
pp. 448, Milano
«L’autore ha raccolto e ordinato con grande padronanza una mole imponente di materiale essenziale, e l’ha quindi esposta in modo piacevole, con frequenti richiami ai testi e rinvii alla letteratura secondaria nelle note.
Bisogna essere illimitatamente grati all’autore e riconoscere che è riuscito a compilare un manuale che rispecchia lo stato attuale della ricerca.» (Orientalistische Literaturzeitung)
«Il solo nome dell’autore è sufficiente a garantire l’alta scientificità dell’opera.» (The Times Literary Supplement)
«Nella migliore tradizione occidentale i fatti vengono descritti, interpretati e situati nel loro contesto con una chiara divisione, un linguaggio comprensibile e alta scientificità.» (Universitas)
L’Avventura dei Fenici
Autore/i: Herm Gerhard
Editore: Garzanti Editore
traduzione dal tedesco di Gianni Pilone Colombo.
pp. 326, 8 tavv. b/n f.t., 2 cartine b/n f.t., Milano
Ci sono popoli che hanno raccontato tutto di sé, come i greci e i romani, e altri, come i fenici, che per parte loro hanno taciuto, ma sono stati oggetto continuo di pettegolezzo. In realtà questo piccolo popolo era scarsamente interessato alla storia e all’obbligo connesso di fondare grandi imperi, mentre si dedicava con passione e profitto al commercio e alla tecnica. Si trovò così a dover difendere la sua autonomia tra il susseguirsi di imperi universali (assiri, babilonesi, persiani, macedoni) e in concorrenza con i greci, dei quali, peraltro, aveva contribuito a fondare la civiltà.
I fenici furono dunque degli sconfitti, nonostante l’invenzione del vetro, la circumnavigazione dell’Africa, la progettazione e la realizzazione, con l’aiuto degli egizi, della prima versione del canale di Suez. Tuttavia finché non furono schiacciati definitivamente, da Alessandro e poi da Roma, continuarono a insediarsi su isolette vicino alla costa o su promontori rocciosi quasi inaccessibili e a fondare città che distavano un giorno di navigazione l’una dall’altra.
A lungo avvolti nel mistero e nella diffidenza che crearono intorno a loro i vincitori grecoromani, solo nell’ultimo secolo i fenici sono stati studiati senza pregiudizi e meglio conosciuti.
Gerhard Herm, giornalista specializzato in archeologia e autore di numerosi documentari sulle civiltà del Mediterraneo, è autore di un altro bestseller della divulgazione storica, pubblicato in questa collana: Il mistero dei celti.
L’Epopea dei Vichinghi
Autore/i: Pörtner Rudolf
Editore: Garzanti Editore
premessa dell’autore, traduzione dal tedesco di Gianni Pilone-Colombo.
pp. 400, 34 ill. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Li chiamavano vichinghi, normanni, ascomanni, lochlannach, rus. Per gli arabi erano madjus, cioè demoni pagani. Provenivano dalle inospitali terre del nord; per tre secoli coltre portarono scompiglio e rapina un po’ ovunque, spingendosi sulle coste nordamericane 500 anni prima di Colombo. Fecero guerra al regno dei franchi e alle monarchie anglosassoni, fondarono stati satelliti nel Mediterraneo, il regno di Kiev in Russia, furono pretoriani dei Cesari dell’impero romano d’Oriente. Erano di tutto un po’: contadini, esploratori e colonizzatori; marinai e guerrieri; pirati e mercanti.
Rudolf Pörtner ha sottoposto a sottile esame tutta la congerie delle fonti coeve: cronache, documenti, reperti, immagini, simboli, giungendo a un quadro di grande immediatezza.
Origini e sviluppi della cultura vichinga sono ripercorsi in ogni direzione: antropologica, etnica, sociale, economica, artistica, linguistica.
Nato nel 1912, Rudolf Pòrtner ha studiato storia e archeologia alle università di Marburgo, Berlino e Lipsia. E autore di alcuni studi sul mondo romano-germanico, che hanno avuto larga risonanza; ricordiamo Civiltà romana in Europa (Garzanti 1961).
Candido
Ovvero l’ottimismo – Un racconto filosofico sul migliore dei mondi possibili
Autore/i: Voltaire
Editore: Rizzoli
introduzione di Italo Calvino, traduzione di Piero Bianconi.
pp. 192, Milano
«Candido» è un racconto filosofico che incanta i lettori per il suo umorismo e per il ritmo incalzante della narrazione. Il tema è: il mondo è buono o cattivo, le vicende umane sono guidate da una imperscrutabile Provvidenza o sono abbandonate al cieco caso? Se consideriamo gli orrori e i disastri di cui è disseminata la storia e le disgrazie che capitano a Candido, alla sua amante Cunegonda e ai suoi amici, la risposta non può che essere negativa e improntata al più nero pessimismo. Ma, malgrado ciò, esistono degli incorreggibili ottimisti, come Pangloss il filosofo precettore di Candido, che ritengono che il nostro mondo è il migliore dei mondi possibili e che tutto ciò che avviene, anche se apparentemente negativo, si risolve in realtà in un bene più alto.
Quando avremo letto le traversie e le avventure che capitano a Candido, ognuno di noi, istruito e divertito, sarà certamente in grado di formulare un proprio ponderato giudizio su questa antica questione che ha affaticato le menti di grandi filosofi e studiosi di teologia.
Enciclopedia della Psicanalisi
2 Volumi
Autore/i: Laplanche Jean; Pontalis Jean-Bertrand
Editore: Editori Laterza
prefazione di Daniel Lagache, premessa degli autori.
vol. 1 pp. XXI-320, vol. 2 pp. 321-652, Bari
Più di 400 concetti della teoria freudiana elencati in ordine alfabetico (il più comodo) e seguiti dai termini loro corrispondenti nelle principali lingue europee. Poche righe in corsivo ne definiscono il significato e ne chiariscono l’origine e l’evoluzione all’interno del pensiero di Freud. Una voce ampia e discorsiva. completata da indicazioni bibliografiche, ne spiega l’applicazione terapeutica e gli agganci teorici. Una via nuova, facile e rigorosa, per conoscere la psicanalisi.
Jean Laplanche è un grande studioso europeo di psicoanalisi; è stato presidente dell’Association Psychanalytique de France e titolare della cattedra di Psicoanalisi alla Sorbona.
Jean-Bertrand Pontalis è un grande studioso europeo di psicoanalisi; è agrègè di Filosofia ed è membro onorario dell’Association Psychanalytique de France.
Il Linguaggio Dimenticato
Autore/i: Fromm Erich
Editore: Edizione CDE
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Graziella Benzoni.
pp. 256, Milano
Celebre filosofo, studioso di psicanalisi e autore di opere indimenticabili come “L’arte d’amare” e “Avere o essere?”, Erich Fromm affronta in questo libro uno degli aspetti più misteriosi della nostra mente: l’interpretazione dei simboli e delle immagini dell’inconscio.
Il Linguaggio Dimenticato è un appassionante viaggio nella mitologia, nel sogno, nella fiaba, nei racconti leggendari, nei rituali magici e religiosi.
Attraverso molte “simbolizzazioni dell’inconscio collettivo” Fromm apre le porte di un mondo affascinante e meraviglioso animato dalle allegorie e dalle fantasie dell’uomo di ogni epoca.
Scritto con chiarezza e vivacità, Il Linguaggio Dimenticato è una delle opere più significative di un genio del nostro tempo.
Erich Fromm, nato a Francoforte nel 1900, è morto a Locarno nel 1980.
Filosofo e studioso di psicoanalisi, collaboratore a Francoforte di Adorno, Horkheimer e Marcuse, nel 1934 si trasferì negli Stati Uniti, dove trascorse gran parte della sua vita, insegnando nelle più importanti università. Tra le sue opere: L’arte di amare, La crisi della società contemporanea, Fuga dalla libertà, Può l’uomo prevalere?, Marx e Freud, Avere o essere?, L’amore per la vita, Anatomia della distruttività umana, Grandezza e limiti del pensiero di Freud, La disobbedienza e altri saggi, Psicanalisi della società contemporanea.
La Mano Parla
Chiromanzia e Chirognomonia rivelano personalità, carattere e destino
Autore/i: Droleval A.
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione dell’autore, illustrazioni di Mario De Luca.
pp. 176, 246 disegni b/n, Roma
Un’opera completa sull’argomento, illustrato da circa 270 disegni. Spiega il significato delle linee fondamentali e secondarie della mano stessa, del dorso, del palmo e delle dita. Per conoscere il destino, il carattere e le tendenze di amici e conoscenti.. Un’opera completa sull’argomento, illustrato da circa 270 disegni. Spiega il significato delle linee fondamentali e secondarie della mano stessa, del dorso, del palmo e delle dita. Per conoscere il destino, il carattere e le tendenze di amici e conoscenti.
Storia del Vecchio Testamento – 2 Volumi
I – Dalle origini all’epoca dei giudici • II – Da Samuele a Salomone
Autore/i: Schedl Claus
Editore: Edizioni Paoline
prefazioni dell’autore, prefazione all’edizione italiana di Armando Rolla, tarduzione dal tedesco di d. S. Marsili, A. Masini e A. Rolla.
vol. 1 pp. XVI-504, vol. 2 pp. 424, ill. b/n, cartine ripiegate a colori e b/n, Roma
“Da anni l’Italia possiede la sua «Storia del Vecchio Testamento». È la Storia d’Israele dell’Abate Giuseppe Ricciotti, che s’impose talmente per la sua accurata informazione e la sua brillante presentazione da essere giustamente salutata come una delle migliori trattazioni specifiche. Però gli anni che seguirono furono così ricchi di novità, soprattutto di carattere archeologico, che oggi la Storia di Israele del Ricciotti è ormai lacunosa e antiquata in molte sue parti, e in particolare in quella consacrata ai Patriarchi, all’Esodo, alla legislazione mosaica e alla conquista della Palestina.
Perciò il pubblico italiano saluterà con viva gioia la traduzione della Storia del Vecchio Testamento di Claus Schedl, curata dalla Pia Società San Paolo. Questa edizione italiana ha sulla tedesca il vantaggio di presentare in un unico volume tutte le questioni che nell’originale tedesco occupano due distinti volumi. L’opera ne guadagna così in organicità e linearità.
Un rapido sguardo alla bibliografia e al modo di impostare i problemi mostrerà a sufficienza che l’Autore ha preso visione di tutti gli studi e di tutti i contributi più importanti apparsi in questi ultimi anni. La diuturna frequenza della Biblioteca del Pontificio Istituto Biblico di Roma, che è una delle più ricche di pubblicazioni riguardanti la Bibbia e la scienze ausiliarie, ha permesso all’Autore di fornire questa ricca e accurata documentazione. Dal canto suo l’Autore di questa prefazione all’edizione italiana, che ha tradotto il secondo volume e ha riveduto il primo, s’è poi costantemente preoccupato d’integrare l’aggiornamento, specialmente in vista del lettore italiano, in note contrassegnate dall’asterisco.[…]”
Sulle Orme di Annibale
Autore/i: Faber Gustav
Editore: Garzanti Editore
traduzione dal tedesco di Anna Sartirana.
pp. 250, Milano
Annibale occupa un posto eccezionale nella storia antica e in quella dell’arte della guerra. I suoi principi tattici, di aggiramento e annientamento (studiati e commentati anche da Napoleone), e strategici, di tempestività, concentrazione e sorpresa, lo resero il più temibile e rispettato avversario di Roma. Polibio e Tito Livio testimoniarono l’impressione profonda la- sciata da Annibale nella tradizione antica, sottolineandone – accanto alla «barbara spietatezza» attribuitagli da numerose fonti – l’intelligenza politica, la capacità di governo, la fedeltà all’interesse dello stato e a personalità morale.
Gustav Faber traccia con passione e competenza un ritratto a tutto tondo di Annibale, dal giuramento di eterna avversione per i romani, pronunciato di fronte al padre Amilcare Barca, fino all’ultimo gesto disperato alla corte del re Prusia.
Gustav Faber, storico e germanista, è noto nel mondo di lingua tedesca come uno dei più pro- fondi conoscitori della storia del Mediterraneo.
Sociologia del Sapere
Autore/i: Scheler Max
Editore: Edizioni Abete
seconda edizione, introduzione di Gianfranco Morra, traduzione di Dario Antiseri.
pp. 296, Roma
Tutti i fenomeni della vita culturale risultano incomprensibili senza un riferimento alla realtà storico-sociale in cui sorgono e di cui sono espressione. Solo l’esasperazione romantica poteva rifiutare questo condizionamento ed esaltare il genio e l’eroe, come individualità indipendenti dalla realtà sociale. La crisi del romanticismo, il trionfo dell’ideologia positivistica, la diffusione del marxismo ed il suo incrociarsi con lo storicismo relativistico tendono a condurre all’estremo opposto, cioè a porre un legame causale univoco tra condizione sociale e pensiero. Ristabilire l’equilibrio critico tra queste posizioni opposte e riconoscere, al di là di ogni dogmatismo, l’influenza che esercita la realtà sociale sulla formazione delle categorie mentali, è il compito che si è proposto, appunto, la Wissenssoziologie.
Questa ha avuto la sua data ufficiale di nascita nel 1924, quando compariva, a Monaco, il lavoro collaborativo Versuche einer Soziologie des Wissens, a cura di Max Scheler, che vi aveva premesso il suo saggio Probleme einer Soziologie des Wissens (qui tradotto nella sua successiva rielaborazione). In questo saggio Scheler ha posto per il primo, secondo il comune riconoscimento degli storici, i fondamenti metodologici di questa nuova importante branca della sociologia.
L’approccio tra filosofia e sociologia del sapere rientra in quell’integrazione più vasta, che è accettata oggi come imprescindibile per la fondazione di una realistica dottrina intorno alla situazione ed al compito dell’uomo. In tale richiamo alla necessità di un’integrazione la Wissenssoziologie di Max Scheler agisce potentemente, distruggendo le antiche e nuove utopie sia del razionalismo astratto sia del collettivismo deterministico.
Max Scheler è nato a Monaco il 22 agosto del 1874 ed è morto a Francoforte sul Meno il 19 maggio del 1928.
Scolaro di R. Eucken e O. Liebmann a Jena, insegnò poi nelle università di Jena, Monaco, Colonia e Francoforte s.M. Subì, pur conservando la propria vigorosa originalità, l’influenza del circolo fenomenologico di Husserl, con il quale collaborò, pubblicando nello Jahrbuch husserliano la sua prima opera importante: Der Formalismus in der Ethik und die materiale Wertethik (ristampato in volume ad Halle nel 1927). L’opera che lo rese più celebre nel mondo filosofico europeo è: Wesen und Formen der Sympathie (Bonn, 1923).