Libri dalla categoria Architettura
Fisionomia e Mimica
Autore/i: Cerchiari G. Luigi
Editore: Istituto Editoriale Cisalpino – La Goliardica
ristampa anastatica dell’edizione del 1905.
pp. 336, 77 incisioni nel testo b/n, XXXIII tavv. b/n f.t., Milano
«La faccia umana! Quale libro aperto della natura, il quale tutti, esperti ed inesperti vogliamo e crediamo poter interpretare! Ma quale sfinge misteriosa anche che lascia adito a errate interpretazioni, a fallaci deduzioni! Noi riscontriamo i visi irati corrugati ad un modo, le fisionomie liete ad un modo figurate, eppure spesso sotto la maschera dei lineamenti facciali si nascondono temperamenti diversi.
La madre indaga sul volto del bambino i suoi pensieri e assolutamente severa gli vuol rubare il segreto delle sue marachelle assicurandolo che la bugia, camminando in forma di piccola bestia inafferrabile sulla sua fronte, lo tradirà e nel rossore del bimbo, nell’atteggiamento suo pauroso ella facilmente scopre il suo segreto. Ma chi ruba il segreto al pensoso che in atto lieto medita severi propositi? Chi scoprirà il sentimento dell’ipocrita che mellifluo, gentile, strisciante, con viso atteggiato a lieta simpatia, cova invece nel seno ben diverse intenzioni? A che, allora le maschere dell’ipocrita e dello scemo, a che i Bruti della storia? Pagina indecifrabile la fisionomia umana tanto più spesso quando l’uomo vuole adombrare i propositi suoi o il suo stato d’animo. La religione ha voluto leggere sul volto umano innumerevoli pregiudizi, la giustizia vi cerca le traccie della colpa, l’amore le espressioni sue più dolci.
È la natura che si rivela allora nella sua verità quando crea le divisioni delle razze per la loro differenziazione fisica e fisiognomica e ci dà la razza bianca degli Ariani e dei Semiti, quella nera dei Negri, dei Papuani, degli Australiani, la razza gialla e la razza rossa. […]»
Le Vie dello Spirito
Aforismi, massime, parabole dai testi sapienziali delle religioni del mondo
Autore/i: Lamparelli Claudio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore.
pp. 208, Milano
Una raccolta di testi sapienziali che intende mettere a confronto le varie concezioni religiose del mondo su temi specifici della ricerca spirituale. Che cosa ci dicono l’Induismo, il Buddhismo, il Cristianesimo, il Sufismo, lo Zen, il Giudaismo e le altre grandi tradizioni della terra, antiche e moderne, su argomenti quali l’illuminazione, la consapevolezza, l’abbandono, la contemplazione, la preghiera, il distacco, la meditazione, il silenzio, la sapienza, la liberazione, il tutto e il nulla? Da questa scelta di brani di piacevole lettura – dialoghi, aneddoti, aforismi, parabole – emerge una spiritualità autentica, al di là di fedi e dogmi, di formalismi e ritualismi. Una ricerca della vera saggezza e dell’essenza delle cose che gli illuminati dell’antichità conducono con le guide spirituali del nostro tempo.
«Portami qui la tua anima e io le darò la pace.» (Bodhidharma)
Claudio Lamparelli, scrittore, traduttore, studioso di storia delle religioni, e autore di L’altro Gesù, e ha già pubblicato negli Oscar Tecniche della meditazione orientale e Tecniche della meditazione cristiana.
Storia delle Religioni
19 Volumi in 21 Tomi
Autore/i: Autori vari
Editore: Editori Laterza
a cura di Henri-Charles Puech, traduzione di Maria Novella Pierini.
Bari
In diciannove volumi della «Universale» la grande Storia delle religioni diretta da Henri-Charles Puech fornisce una visione completa del fenomeno religioso sino ai giorni nostri.
1 Egiziani e Sumeri
2 Da Babilonia a Zoroastro
3 Il Mondo Classico
4 L’impero Romano e l’Oriente
5 Slavi, Balti, Germani e Celti
6 Il Popolo d’Israele
7 Il Cristianesimo delle Origini
8 Gnosticismo e Manicheismo
9 L’Islam
10 Il Cristianesimo Medievale
11 Il Cristianesimo Moderno e Contemporaneo
12 Esoterismo, Spiritismo, Massoneria
13 Religione Vedica e Induismo
14 Buddhismo Indiano e Jainismo
15 Tibet e Sud-est Asiatico
16 La Cina e la Corea
17 Il Giappone
18 I Popoli Senza Scrittura
19 Colonialismo e Neocolonialismo
La Luce del Toro
Quali segreti nascondono i nuraghi, monumenti simbolo della Sardegna?
Autore/i: Autori vari
Editore: PTM Editrice
a cura del Gruppo Ricerche Sardegna (G.R.S.)
pp. 224, interamente illustrato con un ricchissimo apparato di illustrazioni a colori e b/n, Mogoro (Oristano)
Quali segreti nascondono i nuraghi, monumenti simbolo della Sardegna? Cosa spinse gli antichi sardi a costruire queste imponenti torri? Erano davvero fortificazioni per la difesa militare, castelli e residenze di antichi capi? Queste sono le domande che hanno spinto un gruppo di liberi ricercatori sardi a studiare per diversi anni fenomeni di eccezionale rilevanza scientifica. Con un ampio corredo fotografico, il libro cerca di dare una risposta agli interrogativi circa lo scopo di queste antiche costruzioni, il cui messaggio fino ad oggi è rimasto celato nel linguaggio delle pietre e della luce.
Racconti
Autore/i: Dürrenmatt Friedrich
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prima edizione, traduzione dal tedesco di Umberto Gandini.
pp. 416, Milano
Il volume raccoglie i racconti di Friedrich Dürrenmatt scritti fra il 1942 e il 1985. Esemplare per la sua narrativa è La panne, del 1956, dove la vicenda assume i toni cangianti del leggero, del comico, dell’angosciante, del tragico e coinvolge il lettore nello stesso modo in cui cattura il protagonista. Il tema dominante è il conflitto dell’individuo con un mondo mostruoso, come dice Dürrenmatt, il quale tuttavia spazia anche in orizzonti più vasti. I primi esili schizzi preannunciano la qualità del suo lavoro futuro che si precisa in una serie di situazioni concrete dello scacco esistenziale e, in qualche caso, come in Guerra invernale nel Tibet, si dilata dalla sfera della attualità a una avveniristica condizione umana. A Dürrenmatt piace esplorare anche le zone del mito in Il ritratto di Sisifo, La morte della Pizia o Il Minotauro, dove la sorte del ferino figlio di Pasife si moltiplica a dismisura, sullo sfondo di un labirinto che, mentre sembra offrire mille possibilità di salvezza, dalla sua parete di vetro riproduce all’infinito l’illusorietà di ogni tentativo di fuga. Su un altro versante, in La caduta, Dürrenmatt costruisce la parabola che dall’alternanza politica porta alle degenerazioni più feroci nella lotta per il potere. Le aporie della civiltà sono messe in risalto, con un divertito anacronismo, in Notizie sullo stato dell’informazione nell’età della pietra.
Ma sarebbe limitativo circoscrivere il mondo di Dürrenmatt a parametri ideologici o a schemi filosofici rigidi; il suo sguardo coglie incubi o dissonanze della vita con un forte senso dello humour e del grottesco, che redime le sue pagine da ogni intenzione moralistica, per abbandonarsi al libero gioco dell’invenzione e della fantasia. Senza mai rinunciare alle sue responsabilità di scrittore: “Il solo modo per superare il conflitto è viverlo.
L’arte, la letteratura, sono, come qualunque altra cosa, un confronto col mondo. Una volta afferrato questo, ne potremo intravedere anche il senso. (Roberto Fertonani)
Friedrich Dürrenmatt, nato a Konolfingen nel 1921 e morto a Neuchâtel nel 1990, è tra i più noti romanzieri e drammaturghi di lingua tedesca. Tra le sue molte opere ricordiamo: per il teatro, Romolo il grande (1949), Un angelo va a Babilonia (1954), Il sosia (1960), I fisici (1962), La meteora (1966); per la narrativa, Greco cerca greca (1955) e La panne (1956). Feltrinelli ha pubblicato: La promessa (1959; già alla base del film Il mostro di Mägendorf di Ladislao Vajda del 1958, è stato portato sullo schermo da Sean Penn, con Jack Nicholson, nel 2001), La visita della vecchia signora (1959), Il giudice e il suo boia (1960, 1986), Il sospetto (1960, 1987), Giuochi patibolari. Tutti i romanzi (1963), Racconti (1988).
Simboli nell’Arte
Breve guida per scoprire i significati nascosti nelle opere
Autore/i: Soave Lorenzo
Editore: Palombi Editori
pp. 160, interamente illustrato con un ricchissimo apparato di illustrazioni a colori, Roma
Una guida agile, con un ricchissimo corredo iconografico a colori che vuole svelare in modo chiaro e comprensibile a tutti i lettori alcuni dei segreti celati e nascosti nei dipinti più celebri, degli artisti più noti, che ammiriamo nei musei. I dipinti, infatti, non sono solo un’operazione estetica: il pittore è al contempo poeta, perché attraverso la sua tela ci narra una storia; regista, perché sceglie la scenografia ideale, gli attori protagonisti e imprime alla scena la luce adeguata; direttore d’orchestra, perché la storia che egli racconta è accompagnata da una sinfonia armoniosa e simmetrica di simboli e allegorie. Quante volte vi siete trovati di fronte ad una “Madonna con bambino” e avete notato con stupore che, oltre alla Vergine e al bambinello, erano raffigurati strani personaggi in adorazione circondati da piante, animali, creature fantastiche, tra costruzioni bizzarre e simboli esoterici sospesi per aria e vi siete domandati se il pittore, mentre pennellava la sua tela, fosse magari in preda ad un qualche delirio? Ecco, questo libro vi aiuterà a capire che “dentro” a un dipinto c’è una storia che l’artista voleva raccontare, che ogni personaggio, animale, pianta e oggetto ha spesso un preciso significato e sfogliando le pagine di questa guida saranno fornite al lettore le chiavi necessarie ad aprire i portali incantati della simbologia. La simbologia è un vero e proprio linguaggio, un codice, e gli stessi artisti utilizzano dei “dizionari” di simboli; così, ad esempio un pittore, che voleva conferire alla tela e trasmettere all’osservatore una sensazione di morte incombente, dipingeva una civetta che rappresenta la notte e il sopraggiungere degli incubi, la clessidra l’approssimarsi della fine dell’esistenza e il teschio la morte; se invece a commissionare la tela erano due promessi sposi, che desideravano un loro ritratto benaugurale da appendere nel salotto di casa, il pittore li avrebbe forse raffigurati insieme ad un coniglio, simbolo di fertilità e con in mano un garofano, simbolo di fedeltà.
Aforismi Mistici
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
scelti e introdotti da Massimo Baldini.
pp. 208, Milano
La nostra società secolarizzata, fondata sul pluralismo e la tolleranza, contrariamente ad ogni previsione, ha visto aumentare l’interesse per le testimonianze di spiritualità dei mistici. Il fascino della trascendenza, il desiderio e la nostalgia del Totalmente Altro, si ritrovano con tutta la loro autenticità nelle massime e negli aforismi mistici, sublimi e pieni di smarrimento. Le parole dell’estasi e della visione creano un linguaggio oscuro, involuto, elevato, astratto, pieno di paradossi e tautologie, trasgressivo, a metà tra il silenzio e la contestazione verbale. Un linguaggio che ci porta al di là del consueto discorso della fede. spesso divenuto acritico. ripetitivo, incolore e banalizzante. Dal Duecento al Novecento, mistici di tutto il mondo – da Al Hallàg a Santa Caterina da Siena, da Giovanni della Croce a Maria Maddalena de’ Pazzi, da Jacob Boehme a Veronica Giuliani e Thomas Merton – ci conducono, con i loro folgoranti aforismi illuminati dall’amore divino, oltre i limiti della filosofia e della teologia.
«La frase mistica è un artefatto del silenzio. Produce del silenzio nel rumore delle parole.» (Michel de Certeau)
Massimo Baldini (Greve in Chianti, 1947) è ordinario di Storia della medicina presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma-«La Sapienza». Ha insegnato alle Università di Bari, Siena e Perugia. Tra le sue opere: Teoria e storia della scienza (1975); Epistemologia contemporanea e clinica medica (1975); Gli scienziati ipocriti sinceri (1978); Bibliografia di metodologia clinica (1989), e, in edizione Oscar Mondadori, la raccolta di aforismi: Medicina: La borsa e la vita (1993).
Della Fisiognomica
Seguito da «Cento Regole Fisiognomiche»
Autore/i: Lavater Johann Caspar
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
con un saggio di Umberto Eco, traduzione di Laura Novati.
pp. 136, ill. b/n, Milano
Della fisiognomica, ovvero: il volto è lo specchio dell’anima.
«Come resistere alla tentazione di pensare che un individuo dagli occhi foschi e iniettati di sangue, dal muso prognato, dal naso camuso, dai grandi canini aguzzi, dalla barba ispida,e sudaticcia non sia la persona meno adatta per affidargli i nostri risparmi o la custodia della nostra macchina con i bambini a bordo?» (Umberto Eco)
Chiromanzia e Tatuaggio
Autore/i: Cerchiari G. Luigi
Editore: Istituto Editoriale Cisalpino – La Goliardica
ristampa anastatica dell’edizione del 1903.
pp. XX-324, XXIX tavv. e 82 incisioni, Milano
Dalla Prefazione:
«Scrivere di chiromanzia e di tatuaggio, costumi e tradizioni che si perdono nelle nebbie dei secoli scorsi e sono ancora soltanto nel dominio degli usi barbarici o, peggio ancora, della ciarlataneria, potrebbe parere cosa fuori di posto in una raccolta seria di manuali scientifici, come questa dell’Hoepli.
Ciò sarebbe invero, se noi volessimo dire della chiromanzia, facendola passare come scienza sicura e decisa e se noi volessimo dare le ricette del tatuaggio per propagare la diffusione di quest’uso; ma, non è questo l’intento nostro.
La chirologia è passata da un’antica tradizione a una delle tante forme di ciarlataneria che vivono ancora ai tempi nostri e sfruttano la ignoranza dei gonzi, ma ora mutata nella sua essenza e nelle sue tendenze batte alla porta del tempio della scienza e vuole esservi ammessa; oggi i tentativi di somme personalità; dal Cardano al Desbarolles, dal D’Arpentigny al Marro, vogliono trarre da ricerche empiriche, deduzioni scientifiche e gradatamente il nuovo studio emette i suoi postulati, i suoi assiomi. […]»
Donne e Sante
Studi sulla religiosità femminile nel Medio Evo
Autore/i: Pasztor Edith
Editore: Edizioni Studium
presentazioni di Marco Bartoli.
pp. 316, Roma
«Lo spazio della donna, nell’immaginario religioso medioevale, oscilla tra due immagini, ambedue evocate in questo volume: Eva e Maria. La prima rappresenta la tentatrice, colei per colpa della quale il peccato si è impossessato dell’uomo. La seconda rappresenta invece la fonte della grazia, l’origine dell’umanità rinnovata in Cristo. In mezzo, tra la colpa e la grazia, ci sono le donne reali, con la loro esistenza faticosa e sofferta. Per queste donne che, per legge, non potevano vivere senza una tutela e passavano dal controllo paterno a quello maritale, l’unico spazio libero era molte volte la dimensione religiosa. E per questo motivo che ripercorrere le idee religiose sulla donna nel Medio Evo vuol dire, allo stesso tempo, tracciare una storia della concreta condizione delle donne medioevali. In una società tutta sacralizzata, lo spazio del sacro rappresenta l’unico spazio di sufficiente autonomia nel quale le donne potessero giungere ad una qualche autoconsapevolezza». (Dalla Presentazione di Marco Bartoli)
Edith Pasztor è nata a Budapest in Ungheria, ma vive a Roma sin dal 1946. In quell’anno, infatti, suo marito è stato nominato segretario dell’Accademia d’Ungheria a Roma e, successivamente, archivista dell’Archivio Segreto vaticano e professore nella Facoltà di Storia Ecclesiastica della Pontificia Università Gregoriana.
Ha compiuto i suoi studi universitari a Roma, presso l’Università «La Sapienza», specializzandosi in Storia medioevale sotto la guida del prof.
Raffaello Morghen. Laureatasi nel 1953 con una tesi su Ludovico d’Angiò – relatore R. Morghen, correlatore F. Chabod – e già in possesso del diploma della Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, incomincia la sua attività scientifica presso questa Scuola, partecipando sia alla bibliografia delle pubblicazioni relative ai documenti dell’Archivio, sia allo studio dei Regesti Vaticani.
Dopo sedici anni di lavoro svolto in Vaticano, nel 1968 entra alla «Sapienza» come assistente del prof. Raoul Manselli, successore del prof. Morghen. Nel 1970 ottiene la libera docenza in Storia medioevale e incomincia l’insegnamento, che termina nel 1997. Intanto nel 1988 era entrata a far parte della comunità accademica della Libera Università «Maria SS. Assunta», assicurando l’insegnamento di Storia medioevale e di Storia della Chiesa. I suoi studi riguardano principalmente, oltre la religiosità femminile, il francescanesimo e la Curia Romana. È autrice di oltre trecento pubblicazioni.
Italia
Autore/i: Beny Roloff
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
epilogo di Gore Vidal, testo e antologia di Anthony Thwaite e Peter Porter, traduzione di Luciano Zeppegno, note storiche sui luoghi illustrati di Brian de Breffny, progetto e fotografie dell’autore.
pp. 428, interamente illustrato con un ricchissimo apparato di tavole a colori e b/n, Milano
Un incontro felice, venticinque anni di appassionato dialogo con l’arte, la natura e la gente d’Italia sono il crogiolo da cui viene filtrato questo straordinario diario fotografico di Roloff Beny.
Regione per regione, guida rigorosa ma raffinata, Beny, uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi, ritrae con sensibilità d’artista, eccezionale senso del colore, della prospettiva, dell’inquadratura luoghi, opere d’arte, genti e, fondendo passato e presente, riesce a fissare, oltre all’immagine, l’atmosfera “che storia, cultura ed espressione artistica hanno creato intorno alla natura e all’opera dell’uomo.
Stampato su carta speciale, con 174 illustrazioni a colori, 120 pagine di illustrazioni a due colori, questo prezioso volume Italia è un tesoro per gli amanti dell’arte, per il viaggiatore avvertito e per tutti coloro che sanno apprezzare un bel libro.
Due poeti anglosassoni, anch’essi innamorati dell’Italia, hanno integrato l’esperienza visiva con un testo stimolante e una scelta antologica che spazia da Virgilio e Dante, da Leopardi, Byron, Shelley, Browning a Lawrence e Quasimodo. Gore Vidal, statunitense di nascita, ma da anni cittadino romano, scrive nell’epilogo, indirizzandosi a un immaginario umanoide che sbarcasse sul pianeta Terra tra millenni: «Studiate queste fotografie e scoprite cosa eravamo, cosa abbiamo costruito e attraverso le vostre lenti multifaccettate prendete nota, per gli atti ufficiali dell’Universo, che questo pianeta era veramente bello».
Roloff Beny, canadese d’origine, dopo gli anni di preparazione universitaria al Trinity College di Toronto, alla State University dell’Iowa, alla Columbia University, alla New York University, fu nominato nel 1952 membro onorario della Fondazione John Simon Guggenheim per la sua attività di pittore. Nel 1973 ricevette il più alto riconoscimento conferito nel suo paese, l’Order of Canada; gli è stata consegnata una laurea honoris causa ed è stato nominato membro a vita dell’Accademia reale canadese. Ritratti, scritti, editoriali di Roloff Beny appaiono su: “Réalités”, “Harper’s Bazaar”, “Connaissance des Arts”, “New Direction”, e “Vogue”; collabora con la sezione editoriale delle case editrici Time-Life e Horizon. Sta preparando, per desiderio dell’imperatrice Farah Pahlevi, un volume sulla Persia.
Roloff Beny ha più di una corda ‘al suo arco.
Quando venne allestita alla Galleria d’Arte Moderna di New York una mostra retrospettiva delle sue fotografie (1958-1968) Jacob Deschin, critico del “New York Times”, scrisse: «Dopo aver ammirato gli originali delle fotografie che illustrano sei tra i più bei volumi fotografici che siano mai stati pubblicati… dobbiamo convenire che a nessun fotografo si è mai dedicato tanto spazio…». Alla fiera internazionale del libro di Lipsia, nel 1968, il suo libro sul Giappone vinse la medaglia d’oro.
Anthony Thwaite ha pubblicato cinque volumi di poesie. È stato collaboratore letterario di “The Listener” e di “The New Statesman”; è attualmente coeditore della rivista “Encounter”. Ha scritto il testo del volume curato e illustrato da Roloff Beny sul Giappone.
Peter Porter ha pubblicato sette volumi di poesie.
Scrive e lavora per la radio e la televisione; è redattore letterario del “Times Literary Supplement”.
Gore Vidal, famoso scrittore e critico, vive da molti anni a Roma; è autore di molti romana tra cui citiamo: Myra Breckinridge, Myron e il recentissimo Burr.
Felicità e Altri Racconti
Autore/i: Mansfield Katherine
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione di Marcella Hannau e Riccardo Mainardi.
pp. 242, Milano
Brevi e raffinati racconti di atmosfera aperti all’indicibile: ogni storia, ogni piccolo cristallo, riflette da ogni parte la complessità dei rapporti di tutta la vita.
In Viaggio Verso Jheronimus Bosch
Un oscuro presentimento
Autore/i: Nooteboom Cees
Editore: Editoriale Jaca Book
tradotto dal nederlandese da Fulvio Ferrari.
pp. 80, nn. ill. a colori, Milano
«Raramente un uomo divenuto invisibile ha lasciato tanto da vedere.»
Jheronimus Bosch (ca. 1450-1516) è colto sovente come uno degli artisti più enigmatici degli inizi dell’età moderna. Inventore di creature mostruose, ibridi grotteschi e bizzarre chimere dell’inframondo e dal mondo dei sogni, Bosch ha dato forme e volti a vizi e desideri dell’umano. “Ero ben consapevole che le sue figure di sogno erano legate al linguaggio letterario, formale e artistico della sua epoca, ma questa strabiliante esuberanza dell’immaginazione, questo incredibile accumulare dettagli anche minimi l’alto cappello dell’uomo vestito di rosso in primo piano, a sinistra, che sembra uscire dai tempi di Toulouse-Lautrec; la vorace testa di pesce tra oggetti indefinibili, ma dipinti con raffinatezza; la donna inginocchiata, in rosa, vicinissima al santo, e poi il santo stesso, che con due dita della mano destra sembra prestare giuramento – qui il mistero degli enigmi era effettivamente accresciuto senza che si intravvedesse una soluzione, a meno che la soluzione non fosse il mistero stesso, e l’unico rimedio fosse la resa.” “Bosch non ci ha lasciato niente di scritto, solo immagini… Raramente un uomo divenuto invisibile ha lasciato tanto da vedere.” Cees Nooteboom, a sessant’anni dal suo primo incontro con Bosch al Prado, racconta il suo viaggio verso i dipinti dell’artista a Lisbona, Madrid, Gand, Rotterdam e nella sua città natale’s-Hertogenbosch nei Paesi Bassi.
Cees Nooteboom, scrittore olandese, autore di romanzi, poesie, saggi, opere teatrali e resoconti di viaggio, come Verso Santiago e Il Buddha dietro lo steccato (Feltrinelli), è ormai ritenuto uno dei più importanti e originali autori europei contemporanei. Rivelatosi a ventidue anni con Philip e gli altri, ha raggiunto il successo internazionale con Rituali e Il canto dell’essere e dell’apparire. Iperborea ha pubblicato anche i romanzi: Mokusei (1994), Le montagne dei Paesi Bassi (1996), La storia seguente (2000, Premio Aristeion della Comunità Europea e Premio Grinzane Cavour 1994 ), Il giorno dei morti (2001), Perduto il paradiso (2006), Le volpi vengono di notte (2010), Avevo mille vite e ne ho preso una sola (2011), Lettere a Poseidon (2013).
A Nooteboom è stato attribuito il Premio Europeo di Poesia 2004, ed è stato insignito del più alto riconoscimento olandese per la letteratura. Nel 2017 viene scelto come vincitore del Premio Letterario Internazionale Mondello, sezione Autore Straniero. Questa la motivazione del giudice del Premio Ernesto Ferrero: «Olandese e cittadino del mondo, viaggiatore incantato che cerca l’uomo e se stesso nell’altrove, reporter che sa trovarsi sui luoghi dei grandi drammi storici, poeta capace di dar vita a ciò che non è visibile, narratore che usa l’immaginazione come strumento principe per cogliere la melodia che si nasconde nel rumore confuso della quotidianità, da decenni Cees Nooteboom incarna magistralmente le ragioni di una scrittura capace di esplorare gli incerti confini che uniscono, più che dividere, realtà e finzione. Nel solco della grande letteratura che va da Cervantes a Pessoa, da Borges a Calvino, Cees Nooteboom cerca con sognante eleganza e ironica leggerezza la saldatura tra l’essere e l’apparire, tra spazio, tempo e linguaggio, tra parola e immagine, simbolo e mito, arte e vita. Appassionato, empatico esploratore di culture, Nooteboom usa la forza rivelatrice dell’invenzione per smascherare le mistificazioni delle ideologie, dei sistemi totalitari, della virtualità dominante. Con lui la libertà della poesia diventa, ancora una volta, rivelazione dei tesori nascosti nelle fragilità dell’umano».
È definito dal New York Times “una delle voci più alte nel coro degli autori contemporanei”. I suoi libri sono tradotti in più di trenta lingue e ha ottenuto più di una candidatura al Premio Nobel.
La Menzogna di Ulisse
Autore/i: Giono Jean
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 180, Milano
Jean Giono, nipote di un mazziniano esule in Francia e figlio di un calzolaio, salì a grandissima fama con la trilogia romanzesca del dio Pan, esaltazione umanistica e dionisiaca della vita naturale, del mito classico, della speranza. Un’atmosfera di classicismo spira anche nelle pagine del libro che presentiamo, ma attraverso un’invenzione sorprendente che sfiora il paradosso; qual è, infatti, la menzogna di Ulisse? È l’Odissea. Pellegrino per anni e anni dopo la guerra di Troia, Ulisse il favolatore, Ulisse il bugiardo, Ulisse il chiacchierone inventò e cantò attorno al fuoco fantastiche avventure di Ciclopi e Sirene. Le sue gesta folli piacquero, e passarono di bocca in bocca, traversarono il mare, giunsero a Itaca prima di Ulisse. Quand’egli sbarcò nella sua isola, si trovò prigioniero della propria bugia, del mito che la menzogna aveva suscitato dal nulla. Era vecchio e stanco, ma lo credettero giovane ed eroe; non aveva forza, ma Antinoo, amante di Penelope, ne venne sconfitto. Cosi Ulisse, passata la paura, si adagiò beato nella sua menzogna, perché gli dèi hanno elargito agli uomini il dono dell’illusione e del sogno. Opera giovanile di Giono, La menzogna di Ulisse è piena della schietta e splendente luminosità della giovinezza: musicale e ricco, favoloso e panico, leggermente burlesco, profuma dell’aroma limpido del mito antico un poco misterioso e di chiarita mediterranea.
Persia
Saggio sulle rappresentazioni erotiche e sull’amore nell’Iran di altri tempi
Autore/i: Surieu Robert
Editore: Edizioni Nagel
a cura di Giuseppe Tucci, nota dell’editore, traduzione di Pino Stampini.
pp. 172, interamente illustrato con un ricchissimo apparato di tavole a colori, Ginevra (Svizzera)
Dall’Introduzione:
In poche civiltà, l’amore nei suoi diversi aspetti ha occupato un posto così preminente, come nell’Iran. Liberatosi lentamente dai riti preistorici legati alla fecondità della specie e all’equilibrio cosmico, il suo culto venne, durante l’evo antico, ad evolversi, sotto l’influenza ellenica, verso quell’ideale cortese che sembra aver appartenuto alla società feudale degli imperi degli Arsacidi, dei Sasanidi sino ai primi secoli della dominazione califfale.
Venne l’Islam e la nascita di una nuova cultura si valse dell’incontro fra la vecchia eredità ariana e la religione monoteista giunta dall’Arabia. Attraverso questa unione, l’amore trovò sviluppi sino allora in immaginabili. Trascendendo le voluttà della carne e l’esaltazione del senso della bellezza l’amore diventò, nell’insegnamento dei saggi, un metodo di conoscenza filosofica e di perfezione mistica, offrendo, nel tempo stesso, il tema centrale ad una letteratura poetica forse la più ricca del mondo.
Affascinata dall’assoluto, estremamente raffinata da millenarie ricerche spirituali e artistiche, l’anima persiana non disdegna, indubbiamente, le gioie umane. Anzi in esse trova motivo per esercitare la sua ingegnosità al fine di meglio gustarne, nella sua estensione, tutte le sfumature. Vedremo come i più grandi poeti dell’Iran, non hanno dimenticato nessuna espressione d’amore pensando di scoprire in esse qualche altro mezzo di congiunzione che fosse riprovato dalla rigorosità morale o, al contrario, esaltato dalla sublimità dello scopo.
Lungo tutta la sua storia, e soprattutto durante l’epoca islamica, l’Iran ha continuato ad alternare periodi di gloria con altri di oscurità e di miseria. Sede, a turno, di imperi prestigiosi e preda di invasioni e di guerre. Queste dure esperienze hanno infuso, a poco a poco, nella razza iranica un profondo senso della relatività delle cose e, di conseguenza, all’appetito per le ineffabili sensazioni dell’aldilà, la sete per tutto ciò che di gioia può donare l’istante fuggevole. La sensibilità persiana continua ad oscillare fra questi due poli opposti. Si immedesima nelle odi mistiche di Saadi, come nelle composizioni scandalose di questo grande poeta, nelle più soavi miniature, come in certe immagini che illustrano questo libro. Tuttavia tale sensibilità è una sola ed è questo che noi vogliamo far sentire.
Rimane da aggiungere che questo «saggio» e le figure che lo completano, si riferiscono ad epoche estinte. Pur avendo salvaguardato gelosamente il suo spirito e le migliori tradizioni, l’Iran moderno, così come l’ha formato la rinascenza iniziata da Reza Chah all’indomani della prima guerra mondiale, ha conosciuto costumi ben diversi da questi che saranno di volta in volta descritti in queste pagine.
Nota dell’editore
Introduzione
- Iran antico
- L’amore cortese
- L’amore nel secolo XI
- Filosofia amorosa
- Estetica amorosa
- I poeti e l’amore
- Le donne
- I giovani
- Conclusione
Indice delle illustrazioni
La Croce Buddista
Romanzo
Autore/i: Tanizaki Junichiro
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione di Lydia Origlia.
pp. 160, Milano
In un’atmosfera di torbida sensualità, quattro personaggi legati da un amore proibito soccombono al piacere disperato della perversione.
Dizionario dei Sogni
10.000 sogni interpretati e relativi numeri cabalistici
Autore/i: Anders Gustav
Editore: Casa Editrice Meb
introduzione dell’autore.
pp. 606, Padova
I sogni sono un accenno di ciò che verrà, ma noi sognamo anche ciò che sta per accadere.
Questa raccolta analitico-alfabetica di sogni chiarisce innumerevoli viaggi cosmici, avvenimenti, luoghi, persone, sensazioni piacevoli e non, che si incontrano nel mondo dei sogni, per rivelare cosa significano, come si interpretano, che valore avranno nella nostra vita presente e futura: ecco l’infelicità, la gioia, gli insuccessi finanziari, le piccole e grandi perdite economiche, i grandi successi e i pericoli.
Mettetevi in contatto perciò con il vostro IO più profondo attraverso questo libro, rassicurante vademecum dei vostri sogni completo dei numeri del lotto.
Erbe e Medicine Magiche
Degli indiani del Nordamerica
Autore/i: Weslager Clinton A.
Editore: Massari Editore
introduzione di Francesca Marazzi, premessa dell’autore, traduzione di Maurizio Pezzanera.
pp. 192, ill. b/n, Bolsena (VT)
Molto prima che arrivasse l’uomo bianco, gli indiani d’America ricavavano medicine portentose dalle erbe, con le quali preparavano pozioni e decotti. Il successo di queste cure era dovuto al fatto che l’uomo della medicina era in parte dottore, in parte stregone e in parte sacerdote.
Utilizzando documenti storici e testimonianze di donne e uomini della medicina sopravvissuti alla «civilizzazione» dei bianchi, Weslager ci introduce in un mondo fatto di piante medicinali, di malattie e sogni, di rituali magici, di pozioni d’amore e cerimonie religiose: ci introduce nella cultura di un popolo di inestimabile saggezza che ha sempre vissuto la natura come amica e quanto da essa si può ricavare come eterno alleato…
Halloween
Nei giorni che i morti ritornano – Tutte le sorprese di una festa più antica, e più italiana, di quanto pensiate
Autore/i: Baldini Eraldo; Bellosi Giuseppe
Editore: Giulio Einaudi Editore
pp. 356, Torino
Dolcetto o scherzetto? La prima guida completa, appassionante come un romanzo, per non perdere la bussola nei giorni che vanno dalla vigilia di Ognissanti a San Martino. Perché ci sarebbe davvero da confondersi, argomentano Baldini e Bellosi. La più nuova delle feste non ha affatto un cuore «americano». Viene dall’Italia, e dall’Europa, dei tempi più profondi. Un viaggio suggestivo e colto, approfondito regione per regione, nel folklore, e nel mare di racconti terrificanti, da cui nasce Halloween.
Bambini mascherati ovunque, feste a tema, film per adolescenti: Halloween è diventata negli ultimi anni un appuntamento quasi scontato. E c’è chi parla di «colonizzazione culturale». Ma com’era la festa di Halloween prima che diventasse Halloween? Si tratta di una moda importata dagli Usa, o di una tradizione millenaria? Baldini, scrittore che mette in scena incubi di oggi che vengono però da mondi arcaici, torna alla sua vocazione di antropologo e insieme a Bellosi, studioso del folklore, racconta la più misteriosa delle nuove festività, attraverso una immersione rigorosa nello sterminato repertorio della nostra cultura popolare. Il viaggio di Baldini e Bellosi continua regione per regione nella seconda parte del libro, offrendo il più completo catalogo italiano delle tradizioni relative ai «giorni che i morti ritornano».
Eraldo Baldini è nato e vive a Ravenna. Nei suoi romanzi e racconti coniuga «gotico rurale», noir e horror in una vena originale. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Medical Thriller (2002), con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi (riedito nella collana Super ET, 2006), Bambini, ragni e altri predatori (2003, Super ET 2017), Nebbia e cenere (2004 e 2012), Come il lupo (2006 e 2008), con Alessandro Fabbri, Quell’estate di sangue e di luna (2008), L’uomo Nero e la bicicletta blu (2011), Gotico rurale (2012), il libro che l’ha consacrato dodici anni fa, in una versione arricchita di nuovi racconti, Nevicava sangue (2013), Trilogia del Novecento (2106) e Stirpe selvaggia (2016). Con Giuseppe Bellosi ha scritto Halloween (2006). Ha partecipato inoltre all’antologia The Dark Side (2005). I suoi libri, ristampati più volte, sono tradotti in varie lingue.
Giuseppe Bellosi è studioso di folklore e antropologia culturale. Ha pubblicato diversi libri.
Le Vie della Civiltà
Autore/i: Schreiber Hermann
Editore: Garzanti Editore
premessa dell’autore, traduzione dal tedesco di Enrico Massa.
pp. 412, 45 ill. b/n, 55 tavv. b/n f.t., Milano
In un ampio diorama storico, Hermann Schreiber, autore, col fratello Georg del fortunato libro Città scomparse, racconta come la strada, una delle più mirabili creazioni dell’uomo, ha accompagnato e contribuito al suo progresso, gli ha reso possibile di allargare i confini della sua conoscenza e del suo dominio, di moltiplicare all’infinito i mezzi per vivere e prosperare, di estendere il suo spazio vitale e collegarlo con lo spazio vitale degli altri uomini.
Ci narra di popoli che dalle strade trassero vita e benessere e con le strade morirono; e di altri a cui le strade causarono indicibili affanni e rovine. Ci fa comprendere perchè dai tempi più remoti a oggi sono state costruite le strade, quali difficoltà si sono dovute superare, come sono sorte, dove si sono incrociate influenzando vicendevolmente popoli e civiltà, come il commercio aprì le proprie strade e le grandi potenze le usarono per consolidare i loro imperi. In una emozionante escursione attraverso i tempi e i continenti, ci conduce alla scoperta delle antichissime vie dell’ambra e della seta, delle carovane, dell’oro e degli schiavi, dell’incenso e dei pellegrini, delle prostitute, dei predoni e dei soldati, ci fa percorrere le strade maestre dei persiani, degli indiani, degli egizi, dei romani, dei mongoli, degl’inca, ci porta lungo le strade agonizzanti del medioevo fino all’improvvisa rinascita napoleonica, ci fa superare la crisi che la strada soffrì all’avvento della ferrovia, per farci conoscere, dopo un viaggio durato migliaia di anni e lungo milioni di chilometri, le vie che valicano e traforano le più alte giogaie del mondo o che scendono in gallerie sotto i fiumi e i bracci di mare, le ardite strade aeree e le grandi autostrade che congiungono i punti estremi dei continenti, create sotto la spinta incontenibile del traffico motorizzato del nostro tempo.
In questo libro la strada acquista una vitalità multiforme e, di volta in volta, quasi una personalità, docile e amica quando l’uomo l’adegua alle necessità per cui l’ha costruita, impassibile e crudele quando l’uomo non sa più condizionarla alla velocità e al numero dei mezzi che per essa ha creato.
È un viaggio che offre continue e inaspettate scoperte, che ci rivela come la strada regia persiana, sui 2500 chilometri della sua lunghezza, fu concepita, come solo le moderne autostrade, prescindendo dai grandi centri urbani, a cui era collegata da raccordi; che ci spiega come la prodigiosa rete stradale dei romani, che si estendeva dalla Scozia al Sahara, fu la prima realizzata nella coscienza che le strade hanno il valore dei punti che collegano; che ci precisa come i grandiosi programmi negli Stati Uniti siano concepiti prevedendo entro poco più di dieci anni una circolazione automobilistica di 90 milioni di unità, pari al 10% in più dell’attuale circolazione mondiale, ecc.
È un libro affascinante, ottimo compagno per il lettore che desideri viaggiare con la fantasia, e prezioso amico per il viaggiatore che voglia evocare sotto i propri occhi le strade percorse dagli uomini dalle più remote età.