Libri dalla categoria Autopsicanalisi
L’Angelo della Mia Vita – Piccoli Miracoli Intorno a Me
Autore/i: Di Lazzaro Dalila
Editore: Edizioni Piemme
sesta edizione, a cura di Alessandra Beltrame, introduzione dell’autrice.
pp. 210, Casale Monferrato (AL)
Perso il figlio Christian in un tragico incidente d’auto nel 1991, Dalila Di Lazzaro non si è mai arresa alla sua prematura scomparsa. Ma la sua forza e il suo amore ostinati per il figlio appena ventiduenne sono stati presto ricompensati, poiché lo stesso Christian ha cominciato a inviarle segni della sua presenza, a partire da una lettera, scritta da una medium, in cui assicurava alla mamma che le sarebbe stato sempre accanto, come uno dei suoi angeli.
Per Dalila ha così avuto inizio una nuova vita, o meglio la vita di prima si è rivelata in tutta la sua pienezza, mostrando la ricchezza di quelle presenze che riempiono l’esistenza di chiunque abbia il cuore e gli occhi aperti per scorgere una dimensione “oltre” la normalità della vita terrena; una dimensione in cui non si è mai soli, in cui ognuno è sempre accompagnato dai propri angeli, custodi fedeli in ogni prova e difficoltà della vita.
Dalila Di Lazzaro, nata a Udine il 29 gennaio 1953, modella e attrice cinematografica, ha lasciato la carriera dopo un tragico incidente stradale e si è dedicata alla scrittura. Ha pubblicato per Piemme tutti i suoi bestseller: Il mio cielo (2006), L’angelo della mia vita (2008), Toccami il cuore (2009), Il mio tesoro nascosto (2011), Una donna lo sa (2014).
Il Secolo Cinese – Storie di Uomini, Città e Denaro dalla Fabbrica del Mondo
Autore/i: Rampini Federico
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore.
pp. 352, Milano
«Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà.» Questa celebre profezia, pronunciata da Napoleone nel 1816 e poi ripresa da Lenin poco prima di morire, sembra essersi avverata. E le conseguenze per tutte le altre nazioni, prima ancora che politiche o militari, sono di carattere economico. La dirompente potenza industriale di un paese che ospita un quinto della popolazione mondiale e alcune importanti riforme economiche hanno fatto sì che in pochissimi anni la Repubblica popolare cinese superasse quasi tutti i paesi occidentali nella classifica delle nazioni più ricche e che le sue merci invadessero il mercato globale, mettendo in gravi difficoltà molte piccole e grandi imprese, anche quelle tecnologicamente avanzate. Eppure, benché gli indicatori economici e gli ultimi eventi politici suggeriscano che il XXI secolo sarà il «secolo cinese», come il Novecento fu il secolo americano, per noi occidentali questo immenso paese dalla storia millenaria continua a restare in larga parte un mistero. Federico Rampini, attraverso una collezione di storie di vita quotidiana, ritratti di nuovi potenti e uomini comuni, racconti di viaggio in città come Shanghai, Hangzhou e Hong Kong, le capitali del domani, ci apre le porte della nuova superpotenza. Ne percorre le rotte più remote, dai poveri villaggi contadini ai margini dello sviluppo, ai luoghi in cui si stanno compiendo opere di ingegneria di dimensioni mai tentate prima dal genere umano. Incontra i nuovi capitalisti, «i comunisti più ricchi del mondo», i grandi registi cinematografici e gli artisti che lottano contro la pesante censura attuata dal partito unico, il cui potere è ancora ben saldo. Entra nei laboratori e nelle università in cui la qualità della ricerca scientifica non ha più nulla da invidiare agli Stati Uniti, e ci svela il senso delle scelte politiche di una nazione che non fa più mistero delle proprie ambizioni neoimperiali. Sta iniziando un nuovo capitolo della storia dell’umanità e, come ci mostra Rampini, ora più che mai è urgente interrogarsi sul destino del gigante asiatico. Esiste una chance per la democrazia entro i suoi confini? È possibile che il suo impetuoso sviluppo economico non sia altro che un’enorme bolla sul punto di scoppiare, trascinando il resto del pianeta in una crisi di proporzioni inimmaginabili? In che modo gli Stati Uniti difenderanno la propria supremazia? Si tratta di questioni cruciali, perché da esse dipende in gran parte anche il nostro futuro.
Federico Rampini, corrispondente della «Repubblica» da Pechino, ha esordito come giornalista nel 1979 scrivendo per «Rinascita». Già vicedirettore del «Sole 24 Ore» e capo della redazione milanese della «Repubblica», editorialista, inviato e corrispondente a Parigi, Bruxelles, San Francisco, ha insegnato alle università di Berkeley e Shanghai. È autore di numerosi saggi, tra cui Le paure dell’America (Laterza 2003), Tutti in uomini del presidente. Bush e la nuova destra americana (Carocci 2004), San Francisco Milano (Laterza 2004), Il secolo cinese (Mondadori 2005). Nel 2005 ha vinto il Premio Luigi Barzini per il giornalismo.
La Professione di Psicoanalista
Autore/i: Trasforini Maria Antonietta
Editore: Bollati Boringhieri Editore
prima edizione, introduzione dell’autrice.
pp. 246, ill. b/n, Torino
Lo psicoanalista sembra oggi aver acquisito una legittimità sociale: è l’esperto del più immateriale degli ambiti, quello della soggettività e delle sue sofferenze. La sua fisionomia sociale ha perso i caratteri esclusivamente pionieristici o epici della prima ora per guadagnare invece lo statuto, meno eroico, ma più pragmatico e solido, di una professione vera e propria. Una professione che tuttavia continua a essere poco frequentata dalle scienze sociali, a godere di un’insolita «extraterritorialità». A ciò può essere fatta risalire quella rappresentazione dello psicoanalista che ciascuno può quotidianamente riscontrare: egli è di volta in volta investito di carisma esoterico o esposto al sospetto.
Raramente a questa figura competono gli spazi di un mercato del lavoro, di un apprendimento del mestiere, in una parola di quelle coordinate sociali che normalmente definiscono il campo di esercizio di una specifica competenza. Da tale panorama relativamente inesplorato trae origine questo libro: ricerca «sul campo», frutto di un lungo lavoro (effettuato anche con l’ausilio di questionari). L’ipotesi-guida di questo viaggio nel labirinto delle psicoterapie e di coloro che lo frequentano riguarda infatti il percorso di professionalizzazione della figura dello psicoanalista, e ha permesso all’autrice di cogliere circostanze sfuggenti o date per scontate per trasformarle in altrettanti fenomeni sociali da interrogare e interpretare.
Maria Antonietta Trasformi, laureata in Scienze politiche e dottore di ricerca in Sociologia, vive e lavora a Bologna. Si è occupata del processo di medicalizzazione dell’isteria nell’Ottocento e della nascita dell’«esperto medico» come figura professionale.
Sono Morto Ieri – Thriller
Titolo originale: Ja Umer Vchera
Autore/i: Marinina Alexandra
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, traduzione di Rosa Mauro.
pp. 392, Casale Monferrato (AL)
Alexandr Ulanov aveva una vita tranquilla, una bella casa e una brillante carriera di conduttore televisivo davanti a sé. Ma quando scopre che la moglie ha assoldato un killer per ucciderlo, il mondo gli crolla addosso. Vive nel terrore e in video appare nervoso, allucinato, scontroso con gli ospiti. La morte del direttore del programma, saltato in aria con la sua auto, non fa che aumentare la sua paura.
Incaricata delle indagini sulla morte del direttore, la Kamenskaja comprende che l’unico modo per far luce sul caso è entrare dietro le quinte del programma. Con l’aiuto dell’amica scrittrice Tatjana, Nastja scopre l’esistenza di una misteriosa organizzazione che, subdolamente, con ogni mezzo, si insinua nella vita della vittima prescelta, distruggendola.
Alle prese con gravi problemi e dubbi personali, Nastja dovrà ricorrere a tutte le sue capacità di investigatrice per scongiurare altri delitti e per sottrarre Ulanov ai terribili fantasmi che l’organizzazione ha suscitato in lui…
Lettere dalla Droga – Comunità Incontro di don Pierino Gelmini
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Piemme
terza edizione, premessa e cura di Giovanni D’Ercole.
pp. 230, Casale Monferrato (AL)
Il volume raccoglie le lettere scritte da alcuni ragazzi ospiti della Comunità Incontro a don Gelmini. Con tali scritti, riprodotti in stesura originaria e senza ritocchi di stile, i giovani testimoniano le loro esperienze e l’affetto per don Pierino.
La Strategia dell’Aquila
Gli uccelli ci raccontano come eravamo, come siamo, come dovremmo essere
Autore/i: Mainardi Danilo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 272, Milano
«L’uomo è stato prima come l’aquila e poi come il lavoratore dal becco rosso.»
Un grande etologo racconta l’affascinante universo dei padroni dell’aria e la grande lezione che possiamo trarne.
È possibile parlare dell’uomo senza tener conto del suo rapporto con gli animali. «No, non possiamo farlo» sostiene Danilo Mainardi nella sua introduzione «perché fatalmente sono una struttura portante del nostro benessere e della nostra stessa sopravvivenza», e perché da essi, in particolare dagli uccelli, abbiamo molto da imparare.
Si pensi all’aquila. Nella sua maestosità, conduce una vita sobria e organizzata, preleva le risorse del suo territorio senza mai depauperarlo, mantenendo così un virtuoso equilibrio con l’ambiente: un obiettivo che l’uomo, sottolinea l’autore, deve porsi e può conquistare. L’aquila, e ognuno degli uccelli di cui qui si racconta, è un’icona attraverso la quale si descrive la storia evolutiva di un mondo meraviglioso, le diverse strategie di sopravvivenza, le attività quotidiane, gli scambi, le alleanze, le guerre, l’ozio, le abitudini sociali e di riproduzione, i rituali di pulizia e di corteggiamento, e mille altre sorprese.
Un libro fatto di molte storie: quella della rondine, del colombo, del corvo, del marangone, del passero, del pavone e del pappagallo; ma che parla anche di grandi migrazioni, di legami con la terra, della funzione di sentinella, dell’abilità nella pesca, delle offerte d’amore, delle istruzioni di volo, delle parate nuziali, del canto e dei suoi registri.
«Conoscere i nostri coinquilini sul pianeta è, indubbiamente, un’avventura affascinante. soprattutto, un’esperienza indispensabile per comprendere il nostro e il loro ruolo all’interno della diversità della vita. Recitiamo la stessa commedia, condividiamo il medesimo copione, non possiamo non conoscerci bene.»
Sono Guarito – La Storia del Primo Uomo che ha Vinto l’AIDS
Titolo originale: Working on a Miracle
Autore/i: Johnson Mahlon; Olshan Joseph
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione di Abraham Verghese, traduzione di Bruno Osimo.
pp. XI-288, Milano
«Nel corso di un’autopsia, mi è scivolato il bisturi, e mi sono trasformato da medico in paziente, un paziente inseguito dall’HIV. Sono diventato la cavia di me stesso, e su di me ho condotto esperimenti terapeutici. Mentre combattevo per la mia vita, ho conosciuto Vickie, sieropositiva, che come me non si è arresa al fatto che il virus fosse la sua condanna a morte, e le ho dato il mio aiuto. Insieme stiamo conducendo in prima linea una guerra nuova che un giorno, forse, riuscirà a vincere l’AIDS.» (Mahlon Johnson)
Mahlon Johnson è un neuropatologo da sempre impegnato nella ricerca di laboratorio sulle malattie del sistema nervoso. Nel corso di un’autopsia al cervello di una vittima dell’AIDS, d’un tratto, con un movimento brusco del bisturi, da medico si è trasformato in paziente, un paziente che lotta contro l’HIV per salvarsi la vita. Da buon ricercatore, ha seguito giorno per giorno l’evolversi della malattia, tenendo costantemente sotto controllo i linfociti CD4 nel sangue e l’andamento dell’infezione.
In una frenetica corsa contro il tempo, Johnson si è messo in cerca di trattamenti nuovi, studiando con attenzione ogni ricerca promettente. Guidato dalle più recenti scoperte, è divenuto la cavia di se stesso, come fece Louis Pasteur, sperimentando un violento regime di cura che prevede la combinazione di vari tipi di farmaci.
Il tasso dei suoi linfociti CD4, precipitato vertiginosamente, è risalito fino a rientrare quasi nella norma, e da allora non è più stato possibile individuare l’HIV nel suo sangue, nemmeno con i test più sensibili. Non sapendo come interpretare questo straordinario risultato, ha continuato a combattere, aggiungendo al suo cocktail quotidiano di farmaci, man mano che sono stati messi in commercio, gli inibitori delle proteasi. Oggi, quattro anni e mezzo dopo il contagio, il suo sangue risulta privo di quantità individuabili di virus. Johnson è la prova vivente di ciò che pensano molti ricercatori: che l’HIV potrebbe non costituire più necessariamente una condanna a morte.
Sono guarito è un eccezionale giallo medico, all’interno del quale si sviluppa una storia drammatica e coinvolgente di crescita personale: prima del tragico incidente Mahlon Johnson era la personificazione del «topo di laboratorio», un accademico totalmente dedito alla professione, al punto di trascurare la sfera privata; solo quando si è trovato ad affrontare il pericolo della morte ha cominciato ad avvertire il proprio isolamento e a cercare una donna con cui vivere. Per la prima volta ha capito cosa volesse dire sentirsi parte di un gruppo grazie a tre volontari, da lui soprannominati gli «arcangeli», che lo hanno aiutato e commosso per la loro forte umanità. E, infine, in Vickie McCray, sieropositiva, ha trovato l’anima gemella, una compagna di lotta contro l’HIV, un sostegno nella vita che ora ha il coraggio di proiettare nel futuro.
Sono guarito è il resoconto avvincente di una vita riconquistata, di esperienze fondamentali compiute al cospetto dello spettro della morte. È il primo libro a presentare l’alba di una nuova era per il trattamento dell’AIDS, in cui forse la guerra alla peggiore pandemia di questo secolo potrà essere vinta.
Le Tredici Notti dei Magi – Racconti Sotto le Stelle Viaggiando alla Ricerca del Re Bambino
Autore/i: Ruiz Mignone Sebastiano
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione.
pp. 254, Casale Monferrato (AL)
Chi erano i Magi? Nulla di essi ci è stato consegnato dai documenti ufficiali. Unica, primordiale traccia del loro passaggio è la breve frase del Vangelo di Matteo: «E dall’Oriente vennero sapienti…», da cui è scaturita una lunghissima tradizione popolare che, tra l’altro, ha voluto ridurre a tre il loro numero (chissà perché?) e battezzarli (chissà come e quando?) con i nomi di Baldassarre, Gasparre e Melchiorre.
L’autore, in questo splendido libro, fa rivivere i tre personaggi nell’epoca in cui si suppone siano vissuti, nella Palestina del primo secolo, e ricrea intorno a loro un romanzo con personaggi e vicende storiche che sono poi le stesse conosciute da Gesù. Provenienti l’uno dalle bianche steppe siberiane, l’altro dalla Mesopotamia dei labirinti e dallo Yemen il terzo, tutti e tre seguono inconsciamente, insieme alla cometa, un percorso vitale che li porterà alla riscoperta di se stessi.
Ma i Magi sono anche personaggi da fiaba, e così, in tredici notti (quelle dal 24 dicembre al 6 gennaio), i tre Magi raccontano, o sentono raccontare, storie meravigliose dove si parla d’amore, d’invidia, di vita e di morte, di profumi, di musica, di piacere e anche di sesso, nella migliore tradizione di quell’altro libro, anche questo orientale, che di notti ne raccontò mille e una.
Chi è Seduto sulla Sedia del Capo – Come Scoprire la Bestia Aziendale che si Annida in Tutti Noi
Titolo originale: The Ape in the Corner Office
Autore/i: Conniff Richard
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Maria Cristina Coldagelli e Claudia Negri.
pp. 352, Milano
Siete ambiziosi e puntate in alto, ma qual è il modo migliore per farcela? Diventare il predatore più feroce e spietato? L’elefante che travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino? Forse la natura può insegnarvi metodi migliori… Richard Conniff, divulgatore scientifico ed esperto di management, è riuscito a non soccombere sia alla vera giungla, in Amazzonia e in Africa, sia agli attacchi dei predatori più feroci nella giungla della casa editrice che ha diretto. In questo libro, con aneddoti tratti dalla vita aziendale connessi con quella animale, dimostra che aiutare gli altri, appagare i colleghi con belle parole, creare coalizioni e alleanze sono gli insegnamenti per fare strada che ci arrivano direttamente dal mondo selvaggio. È probabile che il tipico bestione darwiniano pensi solo ad accumulare risorse; mentre le scimmie sveglie sanno che spesso è più intelligente distribuirle. Questo non significa automaticamente vivere in un idilliaco regno della pace, ma Conniff mostra chiaramente che se si comprende come le altre specie negoziano il precario equilibrio tra conflitto e cooperazione, è possibile diventare più efficaci e vivere meglio. Questo volume riguarda la quotidianità del nostro lavoro perché ci illustra, con gli strumenti dell’etologia, ciò a cui la gente è davvero interessata: perché a lui hanno dato una poltrona con i braccioli e a me no? Come posso sopravvivere con un capo del genere senza trasformarmi in un miserabile leccapiedi? Perché fare il lupo solitario non paga? Perché sembrano sempre avere la meglio i peggiori, almeno nel breve periodo? Con un sorriso ironico, l’autore ci fa meditare sui comportamenti (sbagliati) che teniamo nell’habitat aziendale e indica un’alternativa per migliorare la nostra posizione.
Il Cuore Oscuro dell’Italia – Un Viaggio tra Odio e Amore
Titolo originale: The Dark Heart of Italy
Autore/i: Jones Tobias
Editore: Rizzoli
prima edizione, premessa all’edizione italiana dell’autore, traduzione di Chicca Galli.
pp. 324, Milano
Nel 1999, per amore di una ragazza italiana, il giornalista inglese Tobias Jones ha lasciato Londra e il suo lavoro all’Independent per trasferirsi a Parma. Da allora, si è messo a insegnare l’inglese e a raccontare l’Italia ai suoi connazionali, prima con una serie di reportage per i principali quotidiani, e poi con questo libro. Il cuore oscuro dell’Italia spiega perché un inglese può considerare l’Italia il luogo ideale dove vivere, e allo stesso tempo trovare sconcertanti molti aspetti della vita italiana. È un viaggio nello spazio, da Parma a Roma e a Milano, da Agrigento a San Giovanni Rotondo e a Torre Pedice, e nel tempo, dalla guerra civile del ’43-’45 alla ricostruzione del dopoguerra agli anni di piombo. Parla delle sottigliezze della lingua e delle complicazioni della burocrazia, di enigmi politici e giudiziari come la strage di Piazza Fontana e il caso Sofri, delle altezze tecniche del calcio e degli abissi del trash televisivo, di religione ed economia, per approdare a un capitolo sul personaggio attorno al quale ruotano il calcio, la televisione, l’economia, la politica, “il politico più originale, più incredibile e geniale degli ultimi cinquant’anni”, “un simbolo dell’Italia”, “amato e odiato da milioni di persone”: Silvio Berlusconi. Quando, nel gennaio 2003, il libro è uscito in Inghilterra, accompagnato da un reportage scritto da Jones per il Financial Times e intitolato Il mio inferno televisivo italiano, in Italia è scoppiato il finimondo: entusiastici consensi, violenta ostilità, minacce di proteste diplomatiche. Oggi, con questa edizione profondamente rivista e aggiornata dall’autore, gli italiani potranno finalmente discutere (e magari polemizzare, ma sui fatti e con cognizione di causa) sulla loro immagine riflessa nelle pagine di un inglese incantato dall’Italia come Tobias Jones.
Voglia di Ammazzare – Analisi di un Desiderio
Chi uccide? Perchè si uccide? Come evitare di uccidere?
Autore/i: Andreoli Vittorino
Editore: Rizzoli
prima edizione.
pp. 288, Milano
Chi non ha mai desiderato, almeno una volta nella sua vita, di eliminare fisicamente un avversario, un «nemico»? Per gelosia, per rivalità di carriera, nel traffico congestionato delle metropoli, ognuno di noi ha avvertito, sia pure per un attimo, il desiderio di sopprimere qualcuno che si dimostra pericoloso per la nostra serenità, o successo, o incolumità. Alcuni – troppi – passano da un progetto fantastico all’azione, per allentamento dei «freni inibitori» che servono a distinguere il mondo deH’immaginario da quello del concreto: un confine che sembra progressivamente dissolversi, soprattutto nelle giovani generazioni, come è dimostrato dalla diffusione di una serie di «giochi di morte». In effetti, l’uomo occupa il primo posto tra gli assassini all’interno della propria specie, a differenza di quanto avviene tra le altre specie viventi, che rispettano la vita reciproca obbedendo all’imperativo biologico della sopravvivenza. Questo è dovuto – paradossalmente – a un fattore culturale. L’uomo ha infatti sviluppato la cosiddetta «cultura del nemico», in base alla quale un potenziale antagonista – un singolo individuo, un gruppo sociale, un intero popolo – può essere agevolmente classificato di livello inferiore, non propriamente umano, ma quasi-umano, e quindi può venire eliminato, se rappresenta un ostacolo o un pericolo, con una fortissima attenuazione del senso di colpa. Ciò risulta storicamente evidente nei conflitti razziali, nelle lotte di religione, nelle conquiste coloniali, nelle guerre in genere, dove uccidere l’uomo diventa un’attività meritoria, anzi, obbligatoria, scatenando una vera e propria «voglia d’ammazzare» di massa.
Famoso psichiatra e studioso del comportamento, autore di saggi di grande successo come La violenza e Giovani, Vittorino Andreoli in Voglia di ammazzare esamina con la consueta, magistrale chiarezza il fenomeno dell’omicidio e del singolare desiderio dell’uomo di commetterlo. Da Caino ai più recenti fatti di cronaca, l’autore esplora l’inquietante, terribile fenomeno dell’uomo che uccide l’uomo, in tutti i suoi aspetti e meccanismi: come si uccide, perché, chi. E perché non si deve, anzi, non si «può» conservare più a lungo la «cultura del nemico». E l’imperativo biologico che lo ordina poiché alle soglie del terzo millennio la diffusione dilagante della «voglia d’ammazzare» e le possibilità apocalittiche di distruzione, alla portata di molti se non di tutti, mettono ormai in pericolo anche la sopravvivenza della nostra specie; e questo libro ci insegna come modificare la nostra cultura per proteggerci da un simile rischio.
Vittorino Andreoli, psichiatra di fama mondiale, è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave ed è membro della New York Academy of Sciences. Tra le sue ultime opere pubblicate in BUR: Le nostre paure (2011), Elogio dell’errore (2012, con Giancarlo Provasi), Il denaro in testa (2012). Con Rizzoli ha pubblicato decine di saggi. Tra gli ultimi compare L’educazione (im)possibile (2014).
I Signori della Morte
Africa, Cina, Giappone, Arabia Saudita, Libia, Afghanistan, Yemen, America Latina, Stati Uniti: dove e come nel mondo si continua ad applicare la pena capitale
Autore/i: Forbice Aldo
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prologo dell’autore.
pp. 338, Milano
«Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza», «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona». Così è scritto negli articoli 1 e 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani proclamata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite. Un grande passo nella storia della collettività. È ormai indubbia la tendenza generale verso l’abrogazione della pena di morte. Infatti oltre la metà dei paesi del mondo l’ha cancellata dalle proprie leggi o non ne fa più uso e il numero dei paesi abolizionisti è in continuo aumento. Nonostante le «buone intenzioni», si continua però a uccidere legalmente in molte parti del mondo, industrializzato e non, e i boia utilizzano metodi che dovrebbero ormai figurare solo nei musei degli orrori. I signori della morte vuole fornire una mappa a livello planetario della pena capitale. Vengono inoltre prese in esame le condizioni sociali e politiche dei paesi in cui operano impunemente i «signori della morte», persino dove la pena capitale è stata ufficialmente abolita. Inoltre Aldo Forbice analizza le problematiche giuridiche, sociali, economiche sollevate dalla pena capitale e fornisce gli elementi per la comprensione e la critica obiettiva della più grave violazione dei diritti umani che ancora insanguina il nostro mondo nel terzo millennio.
Le Brave Ragazze Vanno in Paradiso le Cattive Dappertutto
Perchè essere «brave» non ci porta lontano
Autore/i: Ehrhardt Ute
Editore: Edizioni Corbaccio
traduzione dal tedesco di Stella Boschetti, titolo originale: Gute Mädchen kommen in den Himmel, böse überall hin.
pp. 192, Milano
Che le brave ragazze vadano in Paradiso si sa, ma che le cattive vadano dappertutto è fatto nuovo, tutto da scoprire.
Certo non c’è una formula indolore. Le donne, anche le più agguerrite, tendono tutte a ricadere negli schemi tradizionali di sottomissione e dipendenza e solo a caro prezzo possono liberarsene. Quello che l’autrice propone è quindi un percorso doloroso ma necessario, costellato di esempi e testimonianze femminili, per conquistare una profonda consapevolezza di sé, del proprio valore e delle proprie aspirazioni. Solo attraverso un’attenta analisi dei perché educativi e sociali che hanno condizionato e condizionano le donne è possibile interrompere il circolo vizioso che ci porta ancora oggi, alle soglie del 2000, ad assumere dei ruoli di secondo piano sia sul lavoro che nelle relazioni. Solo smettendo di essere «brave ragazze» si può diventare donne vere, vincenti.
Il Papa di Fatima – Vita di Karol Wojtyla
Autore/i: Allegri Renzo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 338, Milano
“Per capire Giovanni Paolo II, bisogna filtrare i fatti della sua esistenza, i suoi insegnamenti che riguardano anche il nostro futuro immediato, insomma, il suo vero significato nella storia del nostro tempo, attraverso il Segreto di Fatima.”
A un anno dalla scomparsa di Karol Wojtyla questo libro apre una prospettiva inedita, affascinante e per certi versi sconcertante per comprendere fino in fondo la sua vita. Secondo Renzo Allegri, giornalista e scrittore esperto di questioni religiose, resistenza di Papa Wojtyla farebbe parte di un disegno divino legato direttamente alle profezie della Madonna di Fatima. Si tratta di un’ipotesi che pone “enormi interrogativi riguardanti il destino, il libero arbitrio, il fine ultimo dell’esistenza”, ma che poggia su fatti che sembrano andare ben oltre le coincidenze. Il segno più eclatante è senza dubbio l’identificazione dello stesso Wojtyla, dopo l’attentato subito, con quel “vescovo vestito di bianco” della seconda profezia. Ma non è certo l’unico e, fra gli incontri con Padre Pio e la caduta dell’impero sovietico, queste pagine ricompongono una trama mistica che attraversa tutta la vita del Pontefice.
Il Papa di Fatima è infatti anche e soprattutto una biografia, il documentatissimo resoconto di un’esistenza ricca di vita e piena di entusiasmi, di dolori e di svolte inaspettate. Allegri sa raccontare l’epica tragica eppure meravigliosa di un santo magnificamente umano, che ha amato il teatro ed è stato amato dalle donne, che ha lavorato da operaio e pregato in clandestinità. E che da Papa ha cambiato il mondo percorrendolo chilometro dopo chilometro, ha appassionato e commosso le folle mostrando senza filtri né pudori tutta la sua passione e la sua sofferenza.
In queste pagine si racconta la storia di un uomo intrecciata con quella di un secolo e di miliardi di persone. E forse addirittura qualcosa di molto più grande.
La Chiesa del No – Indagine sugli Italiani e la Libertà di Coscienza
Autore/i: Politi Marco
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione di Emma Bonino, introduzione dell’autore.
pp. XII-372, Milano
Troppi «no» ha pronunciato la Chiesa nell’ultimo decennio. A ottant’anni dalla firma del Concordato i suoi rapporti con lo Stato non appaiono regolati dalla reciproca indipendenza, sancita dalla Costituzione. Il bilancio delle leggi non fatte o malfatte in seguito a pressioni ecclesiastiche è cospicuo: si è impedita l’introduzione del divorzio breve; si è varata una legge sulla fecondazione assistita che prevede l’impianto degli embrioni malati; si è bloccata una legge sulle coppie di fatto, demonizzando le unioni gay. Infine – emblematica al riguardo è la vicenda di Eluana Englaro – si contrasta il diritto del malato a sospendere nutrizione e idratazione artificiali in caso di stato vegetativo persistente. Eppure da anni tutte le inchieste dimostrano che gli italiani, senza divisioni tra laici e cattolici, ritengono che la Chiesa non debba interferire nel processo legislativo.
Esplorando il loro credere e sentire, Marco Politi scopre un paese in cui il senso dell’etica convive con la comprensione per le scelte esistenziali difficili e la fede si coniuga alla laicità e all’attenzione per le idee altrui. Il suo viaggio lo ha portato negli ambiti più vari: mondo ecclesiastico, scienza, medicina, politica, teologia, cinema, diritto. A contatto con personalità come Alessandro Flotti, Gustavo Zagrebelsky, Ignazio Marino, Enrico Bellone, Vito Mancuso, Giulio Giorello, Enzo Bianchi. Incontrando donne dai destini diversissimi come Mina Welby, Rosy Bindi, la ginecologa Lisa Canitano o l’avvocato Maria Luisa Maggiolino. Uomini di spettacolo come Lino Banfi, seguace di Padre Pio. Sacerdoti dal percorso travagliato come Franco Barbero.
«Assistiamo a uno straripamento totale della Chiesa» nota Emma Bonino nella prefazione al libro, criticando la debolezza della classe politica, che deve fare i conti con un’istituzione ecclesiastica refrattaria alla modernità, all’idea che la dottrina cattolica non ispiri più la legislazione. Papa Ratzinger, da prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, emanò nel 2003 un documento che non ammette l’autonomia dei parlamentari cattolici su questioni «irrinunciabili» quali aborto, eutanasia, status dell’embrione, famiglia monogamica, scuola libera. In Italia questa linea è fonte di continue tensioni, mentre negli altri paesi europei i politici cattolici agiscono secondo coscienza. Tuttavia Benedetto XVI non è soltanto il fautore di posizioni così intransigenti, ma anche una figura enigmatica. Politi, da oltre tre decenni acuto osservatore del mondo vaticano, ci racconta una personalità dalle molte sfumature e riporta il testo completo inedito dell’ultimo colloquio avuto con lui prima della sua elezione al soglio pontificio.
La Chiesa del no descrive una realtà complessa dove s’intrecciano esperienze e sensibilità molteplici che si muovono in diverse direzioni interrogandosi sul senso dei valori, della religione, dell’esistenza. È il ritratto dell’Italia sotto i nostri occhi, «europea, plurale e sfaccettata».
L’Erba di Mamma
Titolo originale: Momʼs Marijuana
Autore/i: Shapiro Dan
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione di Claudio Carcano.
pp. 252, Milano
«Un feroce desiderio di vivere, la ricerca aggressiva della migliore terapia disponibile, un grande senso dell’umorismo e una madre disposta a qualsiasi cosa (anche a coltivare marijuana nel giardino di casa per aiutarmi con la chemio) mi hanno salvato la vita.»
«Sai, dottore, posso ammetterlo. Amo la speranza. Cavolo, la amo davvero. L’unico momento in cui trovo sollievo è quando ne sono pieno. Nulla mi può toccare quando ci galleggio. Né la nausea, né l’insensibilità alle dita di mani e piedi, né le ustioni interne. E neanche gli sguardi tristi di Teresa. Quando nutro speranze, tutto il resto sparisce.»
A 20 anni Dan Shapiro è colpito dal morbo di Hodgkin, una forma di tumore che aggredisce il sistema linfatico. Costretto a lasciare temporaneamente l’università, torna a casa dei genitori per affrontare le dolorose e pesanti cure: un intervento chirurgico, la radioterapia, diversi cicli di chemioterapia e infine il trapianto di midollo osseo. Durante tutta la malattia, sarà soprattutto la madre a fargli comprendere che bisogna essere disposti a qualsiasi cosa per vincere, e gli sarà d’esempio mettendosi senza esitazione a coltivare, tra i girasoli e i pomodori del giardino di casa, la marijuana per aiutarlo a superare gli effetti collaterali della chemioterapia.
Esclusa dalla Storia
Trecento anni di lotte della donna per la sua liberazione
Autore/i: Rowbotham Sheila
Editore: Editori Riuniti
prima edizione, prefazione dell’autrice, traduzione di Emanuela Stella.
pp. 272, Roma
Questo libro di una nota studiosa della «questione femminile» esamina i mutamenti intervenuti nella posizione della donna in Inghilterra dalla rivoluzione puritana agli anni trenta, raccogliendo un ampio materiale su contraccezione, aborto e sessualità, sul rapporto complesso che esiste tra oppressione femminile e sfruttamento di classe e sulla necessità di fondere i due tipi di lotta contro questo duplice sfruttamento.
La conclusione del libro è che il successo del movimento di emancipazione dipende dalla sua capacità di collegarsi al movimento operaio e dall’azione che le donne lavoratrici sapranno svolgere per dare all’emancipazione femminile l’impronta della loro volontà e delle loro esigenze.
Sheila Rowbotham (Leeds, 1943) milita da dieci anni nel movimento socialista inglese. Oltre ad aver contribuito a una serie di libri sull’emancipazione femminile ha scritto: Donne, resistenza e rivoluzione (trad. it. Torino, 1976) e Women’s Consciousness, Man’s World (Penguin Book, 1973).
Italia Terra di Tesori
(Nascosti e mai ritrovati)
Autore/i: Petacco Arrigo
Editore: Istituto Geografico De Agostini
con la collaborazione di Sergio De Santis, presentazione dell’autore.
pp. 208, Novara
Tremila anni di storia hanno “stratificato” nella nostra penisola una serie infinita di tesori che uomini di tutte le epoche, sin dai tempi più remoti, hanno nascosto senza riuscire poi a recuperare.
I tesori solitamente sono segni di periodi tormentati, frecce lanciate verso il futuro in momenti di pericolo. E come da sempre gli uomini nascondono i propri tesori, da sempre esiste chi ai tesori dà la caccia.
Questo volume naturalmente non intende fare il censimento di tutti i tesori nascosti per l’Italia e in fondo ai mari (per farlo, un volume solo certo non basterebbe!), ma vuole raccontare le più significative fra tutte quelle storie e quelle leggende del passato, prossimo e remoto, che sono incentrate sul “tesoro”, un mito che da sempre accende la fantasia dell’uomo.
Alcuni tesori portano il nome di personaggi storici, come quello dell’etrusco Porsenna, del re dei Goti Alarico, degli Sforza, di Benito Mussolini. Altri invece appartengono a personaggi più oscuri, le cui vicende fosche e appassionanti sono però sembrate degne di essere raccontate; uno per tutti il tesoro di Bargagli, un vero e proprio “giallo” che tanta risonanza ha avuto nella cronaca anche recente. Altri ancora sono legati a episodi clamorosi, come l’affondamento dell’“Andrea Doria”.
Dunque un racconto che, ora per argomento, ora per periodo storico, intende “recuperare”, almeno a livello conoscitivo, un patrimonio ricchissimo, sepolto sotto i no. stri piedi o inabissato nei nostri mari.
Arrigo Petacco è nato nel 1929 a Castelnuovo Magra (La Spezia). Giornalista, inviato speciale, è attualmente direttore della “Nazione” di Firenze. Ha diretto i servizi speciali del TG 1 , creando le rubriche Tam-Tam, Ping Pong e Speciale TG 1, e ha realizzato numerosi programmi televisivi di successo. Ha pubblicato diverse opere, fra cui: L’anarchico che venne dall’America (1969), Joe Petrosino (1972, di cui ha curato la trasposizione televisiva), Dal Gran Consiglio al Gran Sasso (1974, in collaborazione con Sergio Zavoli), Il prefetto di ferro (1975), Battaglie navali del Mediterraneo nella II guerra mondiale (1976), Il Cristo dell’Amiata (1978), Riservato per il Duce (1979), Pavolini, l’ultima raffica di Salò (1982), Come eravamo negli anni di guerra (1984), Dear Benito, caro Winston (1985), 1 ragazzi del ’44 (1987). E inoltre autore dell’opera in 8 volumi I grandi enigmi, edita recentemente dall’Istituto Geografico De Agostini, sui più appassionanti misteri della storia.
Terrore e Idiozia – Tutti i Nostri Errori nella Lotta Contro l’Islamismo
Autore/i: Cardini Franco; Montesano Marina
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione degli autori.
pp. 138, Milano
Venerdì 13 novembre i terroristi sono tornati a colpire Parigi e con gli attentati allo Stade de France, al Bataclan, ai bistrot, hanno mirato al cuore della civiltà europea. Dopo l’attacco a «Charlie Hebdo», siamo scesi nelle strade a difendere le nostre libertà e gridare la nostra indignazione; dopo la strage al Bataclan siamo scesi in guerra. Le forze di polizia e gli organi di sicurezza europei non sono riusciti ad arginare la sfida lanciata dal terrorismo islamico. Daesh, ISIS, Is, le definizioni cambiano, ma le bandiere nere del califfato continuano a svettare su un’ampia porzione del medioriente e a seminare morte e terrore in Europa. La Francia, e prima la Russia, hanno scelto ora dopo molte esitazioni del fronte occidentale di bombardare le posizioni dello stato islamico. Ma siamo sicuri che questa guerra si vinca con i bombardamenti a tappeto? L’Afghanistan con il ritorno dei talebani e l’ingovernabilità dell’Iraq sono un monito che l’Occidente dovrebbe tenere in seria considerazione. In Terrore e idiozia Franco Cardini e Marina Montesano riflettono su quali siano gli strumenti per affrontare questa guerra asimmetrica: «Le armi delle quali disponiamo sono le seguenti: intelligence, infiltrazione, informazione corretta, massima collaborazione tra musulmani e non musulmani contro il comune avversario terrorista, mantenimento della calma e svolgimento di una normale, serena vita civile nelle nostre città». Finora non ci siamo ancora arrivati.
Franco Cardini, Firenze 1940. È professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto italiano di Scienze umane e sociali – Scuola normale superiore e Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, nonché Fellow della Harvard University.
Marina Montesano insegna Storia Medievale all’Università di Messina. Collabora con le pagine culturali del Manifesto e di Europa Quotidiano e scrive sulle riviste Medioevo, Civiltà e Storica del National Geographic. Suoi interessi vertono sulla storia della cultura medievale, con particolare riferimento alle origini della caccia alle streghe, al rapporto tra medicina e magia, alla circolazione di temi e motivi culturali nelle società medievali, ai contatti tra Occidente e Oriente letti attraverso le fonti di storia della crociata e del pellegrinaggio.
Dicono che è Risorto
Un’indagine sul Sepolcro vuoto
Autore/i: Messori Vittorio
Editore: SEI – Società Editrice Internazionale
pp. 296, Torino
Nel 1976, Vittorio Messori, allora giovane redattore del quotidiano torinese “La Stampa”, pubblicava il suo primo libro, “Ipotesi su Gesù”. Uscita in sordina, quell’opera si rivelava subito come uno dei maggiori best seller (e long seller) dell’editoria non solo italiana ma internazionale, con decine di traduzioni nel mondo.
Nel 1992, lo stesso autore pubblicava “Patì sotto Ponzio Pilato?”, con il sottotitolo “Un’indagine sulla passione e morte di Gesù”.
In effetti, dopo aver impostato, in “Ipotesi su Gesù”, il problema generale dei rapporti tra vangelo e storia, Messori aveva deciso di passare al vaglio della critica più radicale i racconti di quello che la tradizione cristiana chiama “il Mistero Pasquale”, cuore e fondamento stesso della fede. Dopo l’inchiesta sulla Passione e Morte, ecco ora, in questo volume, l’indagine sulla Resurrezione. Un’opera attesa con impazienza e richiesta con insistenza dagli innumerevoli lettori dell’originale italiano e delle traduzioni in molte lingue di “Patì sotto Ponzio Pilato?”
Quei lettori troveranno anche qui ciò cui lo scrittore li ha ormai abituati: la chiarezza e la vivacità del giornalista, unita alla solida preparazione dello studioso informatissimo e aggiornato. Con la sorpresa di constatare, ancora una volta, che il modo più semplice di leggere e capire i vangeli è – forse – anche il più ’moderno’ e ’scientifico’.