Libri dalla categoria Astrologia Karmica
I Normanni nel Sud
1016-1130
Autore/i: Norwich John Julius
Editore: U. Mursia Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Elena Lante Rospigliosi.
pp. 384, 19 ill. b/n f.t., 3 cartine b/n, Milano
La conquista normanna dell’Italia meridionale e della Sicilia è stata uno dei momenti più drammatici e decisivi della storia italiana ed europea. In poco più di un secolo, dal 1016 al 1130, gli invasori normanni travolsero la formidabile resistenza dei longobardi, dei bizantini e dei saraceni, conquistarono tutta l’Italia meridionale e fondarono un regno in Sicilia. Gli eroi di questa epopea furono due guerrieri, Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, che fece tremare i troni degli Imperi d’Occidente e d’Oriente ed ebbe suo prigioniero uno ,dei più grandi papi medioevali, e il fratello Ruggero, che cacciò i saraceni dalla Sicilia.
Gli anni epici della lotta e della conquista, che l’autore narra in questo primo volume, si conclusero trionfalmente il giorno di Natale del 1130, con l’incoronazione del figlio di Ruggero, Ruggero II re di Sicilia. La nascita del regno apriva un nuovo periodo, iniziava l’età d’oro della Sicilia normanna; alla storia di questo regno, sfavillante di raffinata civiltà e di cultura cosmopolita, l’autore ha dedicato un secondo volume (Il regno nel sole) che verrà pubblicato in questa stessa collana.
Nell’opera di Norwich l’affascinante epopea normanna viene abbracciata in tutta la sua ampiezza, in una narrazione agile e brillante, partecipe con passione delle vicende degli uomini che vennero dal Nord a fondare il «regno nel sole».
John Julius Norwich, figlio del primo Visconte Norwich, è nato nel 1929. Dopo gli studi a Eton, all’Università di Strasburgo e al New College di Oxford, entrò, nel 1952, nel Foreign Office, prestò servizio presso le ambasciate britanniche di Belgrado e di Beirut e fece parte della delegazione del Regno Unito alla Conferenza per il disarmo di Ginevra. Nel 1964 abbandonò la carriera diplomatica per dedicarsi interamente all’attività di scrittore. Ha pubblicato due libri di viaggi, Mount Athos, in collaborazione con Reresby Sitwell, e Sahara.
Paolina Bonaparte l’Amante Imperiale
Autore/i: Spinosa Antonio
Editore: Rusconi
pp. 352, Milano
Esclusi i giorni della nascita e della morte (il 20 ottobre 1780 e il 9 giugno 1825) che furono due venerdì – e non poteva essere diversamente per chi era destinata ad essere ricordata come la Venere Vincitrice (anche grazie al monumento di levigatissimo marmo firmato da Antonio Canova) – tutti gli altri giorni della vita di Paolina Bonaparte furono domeniche: giorni colmi di feste, di piaceri, di intrighi amorosi, di avventure diplomatiche e mondane. Incantevole, insaziabile, sfrenata, imperiosa, Paolina fu definita «una amorosa superba destinata ad entrare nella storia come un Don Giovanni in abiti femminili». Di Don Giovanni ebbe l’intelligenza e l’impudenza libertina; due volte sposa, ma collezionista di amanti (l’ultimo fu il musicista catanese Giovanni Pacini), un giorno, femminista ante litteram, proclamò con giacobina fermezza: «Il matrimonio è per le donne qualcosa cui non si può sfuggire, ma l’amore è ben altro. L’amore è un nostro diritto, anche se purtroppo è ancora chiuso dentro la Bastiglia. Noi donne avremo mai il nostro 14 luglio?».
Antonio Spinosa, nel descrivere la parabola della vita di Paolina sullo sfondo della storia europea della fine del ’700 e del primo ’800, dipinge, dentro una cornice barocca, una tela gotica in cui domina l’erotismo.
La fiaba di Paolina, ricostruita con un intrecciato contrappunto su quella del fratello Napoleone, viene inserita da Spinosa nell’articolato romanzo storico e di costume che coinvolge l’intera famiglia Bonaparte, con i suoi spericolati personaggi. (compresi la madre Letizia, i fratelli Luciano e Giuseppe, le sorelle Elisa e Carolina) passati dallo smanioso decoro della piccola nobiltà còrsa di Ajaccio ai fasti europei della regalità imperiale.
Sartina, attrice a Marsiglia in spettacoli per marinai, protagonista di un “matrimonio di guarnigione” celebrato in Lombardia nel 1797, moglie irrequieta del governatore dell’esotica San Domingo in preda nel 1801 alla febbre gialla, vedova allegra che accetta per ragion di Stato (i buoni rapporti tra Francia e Chiesa cattolica) di risposarsi con il sessualmente tiepido principe Camillo Borghese, disinvolta duchessa di Guastalla che vende il ducato per sei milioni di lire milanesi, Paolina dimostrerà, alla fine, di possedere, unico angelo consolatore del fratello nell’esilio elbano, umanità, maturità e saggezza. Al fratello, Paolina è sempre stata profondamente legata; la sua alcova è stata il “gran canale diplomatico dell’impero”; di Napoleone, Paoletta è stata una confidente, un’amica e una spia così instancabile e accentratrice che i maligni hanno ipotizzato l’esistenza tra i due di un rapporto incestuoso. Che tempestosa e sismica esistenza quella di Paolina Bonaparte Leclerc Borghese! Antonio Spinosa, narratore ironico ed elegiaco, storico spregiudicato e arguto, tratta, tuttavia, questa materia da tragedia greca con l’impertinente sapienza di un Giraudoux.
La fiaba storica di Paolina s’intreccia intimamente con la vita di Napoleone. Giovanissimi, i due fratelli appaiono subito chiamati ai ruoli del grande guerriero e della irresistibile seduttrice. Il segno che essi lasciano nel mondo è immortale, e sarà Canova a fissare col bronzo e col marmo i loro caratteri nelle sembianze di due divinità, di Marte e di Venere. Se Napoleone, come invasore di terre e prodigioso, non meno portentosa è Paolina come espugnatrice di cuori. Conquistare è il loro destino.
Fratello e sorella possono sembrare diversi fra loro, ma in realtà sono l’uno il riflesso dell’altra. Napoleone è un personaggio ossianico. Egli è indifferente alla morte, perché il suo fine ultimo è il potere o nulla. Paolina è un personaggio sadiano. Ella è indifferente alla vita, perché il suo fine ultimo è il piacere o nulla.
Paolina non ha regni da difendere, e felice della sua libertà. Ed è libera di amare chiunque, di disporre comunque del proprio corpo contro l’esclusivismo dei maschi e le strettoie della morale. E libera di non fermarsi mai troppo a lungo in nessun luogo, in nessuna città, si chiami Parigi o Roma. Vera machine à mouvement va peregrinando da una stazione termale all’altra, da una spiaggia della Costa Azzurra a un borgo montuoso della Provenza, per illudersi di guarire dai suoi mali e per bizzarria. Napoleone intuiva quanto fosse innocuo il delirio psico-motorio d’una sorella inquieta e futile rispetto alle feroci ambizioni e alla sorda rapacità degli altri familiari. Elisa fu granduchessa di Toscana, Carolina fu regina di Napoli. Ma esse furono ben inferiori a Paolina per sentimenti e sembianze, per numero d’amanti. Elisa e Carolina sono passate alla storia, Paolina è salita nella leggenda.
Antonio Spinosa, giornalista e scrittore, è stato inviato speciale del «Corriere della Sera» e de «Il Giornale nuovo». Attualmente dirige a Napoli il quotidiano «Roma». Ha firmato numerose inchieste socio-politiche sul Mezzogiorno d’Italia, raccolte poi in Terzo mondo siamo noi (1974) e Ultimo Sud (Premio Estense 1977). Altre sue opere: Storia delle persecuzioni razziali in Italia (1951), Diario di un’inquietudine (1959), Dottor Schweitzer e dintorni (1960), L’ABC dello snobismo (1968), Come si vive in Italia (1969), ’Ndrangheta, la mafia calabrese (1978).
Tibet Ignoto
Una spedizione fra santi e briganti nella millenaria terra del Dalai Lama
Autore/i: Tucci Giuseppe
Editore: Newton Compton Editori
prefazione dell’autore, fotografie di Eugenio Ghersi.
pp. 160, fotografie in b/n f.t., Roma
Nella terra del Manasarovar e del Kailasa, meta di asceti e sâdlhu, s’inoltrò nel 1935 una famosa spedizione scientifica guidata da Giuseppe Tucci, spedizione ancor oggi ritenuta importante per aver offerto del Tibet una documentazione fondamentale sotto i più vari aspetti culturali. Infatti il diario di quel viaggio, qui pubblicato in una nuova edizione, mentre dà notizia dei monumenti per lo più in rovina che fiancheggiano con la loro mole deserta le piste abbandonate, viene segnalando quanto dal punto di vista storico, religioso e folkloristico attesta la vitalità della gente che abita zone così impervie. Ne risulta una testimonianza appassionata e anche sofferta di tutto quanto concorre infine a trarre dalla dimenticanza e dall’abbandono le misteriose regioni delle convalli himalaiane.
Un viaggio che è non solo ricerca di civiltà scomparse, tramite la ricostruzione di antiche vicende e la scoperta di documenti, ma anche storia di un’iniziazione alle mistiche liturgie orientali: una rivelazione, tra le solitarie contrade del Tibet, dei prodighi e trepidi tesori del nostro profondo.
Dei dell’Acquario
Una nuova sconvolgente ipotesi sulla relazione tra gli UFO e la civiltà umana
Autore/i: Steiger Brad
Editore: Siad Edizioni
traduzione di Giorgio Pagliaro.
pp. 304, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Per secoli, un’intelligenza che divide con noi il pianeta Terra ha cercato di comunicare all’uomo verità basilari.
Esiste una profonda, sottile relazione tra l’Homo Sapiens e l’«altra» razza, sin dai tempi preistorici; forse la stessa evoluzione e la sopravvivenza del pianeta dipendono dalla reciproca interazione tra le due intelligenze, scaturite da un’identica matrice.
Brad Steiger non si è limitato a ordinare i fatti che provano la sua ipotesi: li ha uniti in un tutto coerente, arrivando a creare una nuova cosmologia. E ha spalancato le finestre sul futuro dell’umanità, ha dato un volto coerente al puzzle universale di cui facciamo parte.
Gli UFO, entità di grande potere, capaci di sviluppare immense energie, ci stanno immergendo in una fase di transizione evolutiva, portandoci ad un alto grado di completezza spirituale. Perché il tempo è vicino: presto l’uomo potrà raccogliere i frutti della sua eredità cosmica.
Le Origini dei Poteri Magici
E altri saggi di sociologia religiosa
Autore/i: Hubert Henri; Mauss Marcel
Editore: Fratelli Melita Editori
prefazione degli autori.
pp. 232, La Spezia
- Saggio sulla natura e la funzione del sacrificio.
- L’origine dei poteri magici nelle società australiane.
- Studio sommario della rappresentazione del tempo nella religione e nella magia.
Alla Ricerca dell’Arca dell’Alleanza
Dov’è sepolto Mosè? Dove’è nascosta l’Arca? Svelati i segreti più gelosi della storia.
Autore/i: Barbiero Flavio
Editore: SugarCo Edizioni
premessa dell’autore.
pp. 176, 8 tavv. a colori f.t., Milano
«E si spogliarono dei loro ornamenti da Horeb in poi». Stando alla Bibbia, gli ebrei abbandonarono tutto l’oro, l’argento e il rame che avevano portato dall’Egitto ai piedi del Sinai, che è stato identificato con assoluta certezza dall’archeologo Emmanuel Anati con Har Karkom, una montagna sacra nel deserto del Negev. Flavio Barbiero, su invito di Anati e utilizzando i dati da lui raccolti nel Sinai, si è dedicato alla ricerca di quei tesori, partendo da una rigorosa analisi del testo biblico, che gli ha consentito di ricostruire con sbalorditiva precisione i movimenti del popolo ebraico durante l’Esodo.
E un’entusiasmante «caccia al tesoro» condotta, senza nulla concedere alla fantasia, sulla scorta di una lunga serie di indizi e precise indicazioni di cui è disseminata la Bibbia, che porta infine a svelare il «giallo» più avvincente mai scritto, i segreti tanto gelosamente custoditi dai protagonisti, come il punto esatto in cui si trovano le tombe di Mosè e Aronne, l’Arca dell’Alleanza e i tesori razziati da Giosuè durante la conquista della Palestina.
Flavio Barbiero, ufficiale superiore della Marina, ingegnere, uomo dai molteplici interessi, riesce a conciliare la sua professione con l’attività di esploratore (due spedizioni in Antartide e una nel Sahara). E articolista, conferenziere e scrittore. il presente libro è nato dalla sua passione per l’archeologia, che coltiva in qualità di socio del Centro Camuno di Studi Preistorici.
I Morti Ritornano
Le prove della sopravvivenza umana. Un classico dello spiritismo
Autore/i: Bozzano Ernesto
Editore: Siad Edizioni
prefazione di Gastone De Boni, introduzione dell’autore.
pp. 256, Milano
Ernesto Bozzano è una delle figure più rappresentative nell’ambito degli studi sul paranormale. Nato nel 1862 e morto nel 1943, è autore di circa cinquanta volumi che trattano i più svariati aspetti della parapsicologia e dello spiritismo. Convinto assertore dell’ipotesi spiritica, Bozzano non ha mai cessato di raccogliere prove, documenti, testimonianze, per poi ordinarie all’interno di una teoria unitaria. I morti ritornano. una delle sue più celebri opere, è l’appassionato tentativo di dimostrare che gli uomini sopravvivono alla morte fisica. Attraverso le testimonianze fornite dalle « entità» che si presentano alle sedute spiritiche. attraverso i fenomeni prodotti dai maggiori medium, l’autore traccia un grandioso affresco dell’aldilà e dei meccanismi che regolano la vita oltre la morte.
Ancora oggi spiritismo fideistico e parapsicologia scientifica si combattono sul terreno della speculazione, partendo da opposte premesse. Ma, qualunque sia la vera soluzione dell’enigma, resta incancellabile il fascino di queste pagine, la loro onestà intellettuale, la serena bellezza del velo che si apre per affacciarsi su una dimensione sconosciuta.
Budda
Autore/i: Oldenberg Hermann
Editore: dall’Oglio Editore
pp. 416, Milano
“La storia della religione buddistica ha inizio con quella di una comunità di monaci mendicanti, nel bacino del Gange, i quali, circa cinque secoli prima dell’era cristiana, si raggrupparono intorno alla persona di Gotamo, il Budda. Il legame che li univa, la caratteristica del loro austero ideale, era quel sentimento profondo, condensato in una chiara formula: «Ogni esistenza terrena non è altro che dolore, e non vi è altra liberazione dal dolore che la rinuncia e l’eterno riposo».
In cammino sempre, tanto il maestro che i discepoli, non poco assomiglianti a quelle turbe che poi, attraverso la Galilea, portarono in giro la novella che «il regno dei Cieli era prossimo», essi andarono predicando attraverso i reami dell’India sul dolore e sulla morte, e la novella che annunciavano era: «Aprite le orecchie: la liberazione dalla morte e trovata».
L’INDIA E L’OCCIDENTE. – Profondi abissi separano l’ambiente storico, in mezzo al quale si eleva la figura del Budda, dal mondo a cui siamo abituati a pensare di primo acchito quando si tratta di storia universale.
Le rivoluzioni naturali che, con un gigantesco bastione di enormi montagne, hanno separato l’India dalle contrade meno calde dell’Occidente e del Nord, per ciò stesso hanno assegnato in precedenza un destino solitario e chiuso al popolo che doveva un giorno calpestare quella terra fortunata.[…]”
La Mia Storia
Autore/i: Croiset Gerard
Editore: Armenia Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Betty von Kleef.
pp. 320, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Chi non conosce Gerard Croiset, il celeberrimo sensitivo olandese?
Nel corso di un’attività ancora oggi in pieno rigoglio, Croiset ha dato stupefacenti dimostrazioni dei suoi poteri paranormali: ha aiutato la polizia in innumerevoli casi a ritrovare persone scomparse; ha tenuto prove in pubblico, giustamente famose per ia perfezione degli «esperimenti a sedia vuota»; ha, insomma, valicato i confini della percezione umana, e la sua figura è tanto più ammirevole per la dedizione da sempre dimostrata all’ideale del bene comune.
Questo libro è la sua autobiografia e ci racconta, attraverso il succedersi degli eventi, la storia dell’uomo Croiset e delle sue doti.
Scrive il professor Tenhaeff nell’introduzione al volume: «Non basta la constatazione dei fenomeni e la ricerca delle leggi a cui debbono sottostare. Dobbiamo sempre essere coscienti di avere a che fare con esseri umani che producono questi fenomeni e che con essi formano un tutt’uno. In questo modo arriviamo alla costruzione di una parapsicologia antropologica». Croiset contribuisce in maniera determinante, con le sue pagine, al nascere della parapsicologia antropologica; e offre al lettore un’esperienza unica, irripetibile: poter vivere dall’interno le vicende, i pensieri, le emozioni di un paragnosta.
La Fine di Atlantide
Autore/i: Luce J. V.
Editore: Fratelli Melita Editori
prefazione di Sir Mortimer Wheeler, introduzione dell’autore, traduzione di Celso Balducci.
pp. 192, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, La Spezia
Nel quindicesimo secolo a.C nell’isola di Thera (Santorino) a 75 miglia a nord di Creta si verificò un’eruzione di straordinaria violenza. Fu questa eruzione a provocare la distruzione di Atlantide, che Platone avrebbe narrato al mondo undici secoli più tardi? È mai esistita un’isola quale egli ci descrive, sede di una progredita civiltà e centro di un grande impero? E, in tal caso, dove si trovava e quando fiorì questa civiltà e perché scomparve? In questo libro J. V. Luce avanza l’ipotesi che nella leggenda di Atlantide sia racchiuso un nucleo di falli storici. Egli sostiene che bisognerebbe trattarla nello stesso modo in cui trattiamo, per esempio, la saga di Troia, le scoperte archeologiche (soprattutto il lavoro svolto a Creta da Sir Arthur Evans e dai suoi successori) imponevano di rivedere l’intera materia.
La grande, misteriosa leggenda d’una terra d’Atlantide, al centro del mondo mediterraneo, è riproposta in una dimensione scientifica basata sulle scoperte più recenti ed avanzate dell’Archeologia, della Sismologia e dell’Oceanografia.
J. V. Luce, studioso di civiltà classiche, e stato professore di lingua e letteratura greca all’Università di Glasgow. Attualmente insegna Filologia classica al Trinity College di Dublino.
Vita Dopo la Morte?
Allucinazione e realtà • Voci dal passato •Reincarnazioni e apparizioni • L’esperienza mistica • I fenomeni della parapsicologia sono testimonianze di una vita dell’aldilà?
Autore/i: Jacobson Nils-Olof
Editore: SugarCo Edizioni
premessa dell’autore, traduzione dal tedesco di Maria Luraschi.
pp. 432, Milano
Molta gente è tanto affascinata quanto sconcertata dalla materia multiforme della parapsicologia. Nils O. Jacobson, uno psichiatra che ha fatto una considerevole ricerca in questo campo, è la guida ideale. Il suo libro ha due scopi: introdurre il lettore entro la sfera dei fenomeni « paranormali “, come la chiaroveggenza, la psicometria, la telepatia, la precognizione, la psicocinesi, ecc., e dimostrare come la ricerca in tutti questi campi sia collegata alla questione della sopravvivenza dopo la morte.
Il libro si apre con un breve esame obiettivo della ricerca parapsicologica più o meno recente. Oltre ai tipi più familiari di ESP, come la telepatia, esso include i fenomeni della proiezione astrale, delle aure, delle voci registrate « dallo spazio “, e della xenoglossia (la capacità di parlare lingue straniere senza conoscerle). Ogni fenomeno è corredato da episodi particolarmente rimarchevoli. Il dott. Jacobson descrive sia i lavori iniziati nei laboratori di tutto il mondo, che si fanno sempre più tecnicizzati e computerizzati, sia le esperienze spontanee come le apparizioni, gli stati di possessione e la reincarnazione, episodi controllabili e documentabili ma non suscettibili di prove sicure. Inoltre mostra le relazioni tra l’ESP e gli stati alterati della coscienza (esperienze mistiche e ipnotiche).
La discussione sulla coscienza porta l’autore al problema cruciale del suo libro. Che peso hanno tutti questi esperimenti ed esperienze nell’ambito del problema della sopravvivenza dopo la morte? Alcune esperienze paranormali sostengono la possibilità di una coscienza che continui dopo la morte, mentre altre sembrano potersi spiegare senza dover ritornare alla suddetta « ipotesi della sopravvivenza”.
Sebbene il libro non si concluda con la prova lampante dell’esistenza della vita dopo la morte, lascia tuttavia al lettore idee di straordinaria persuasione. In un campo così confuso dalla ciarlataneria e dal più semplicistico entusiasmo, Nils O. Jacobson è una guida che parla in modo lucido e leggero. Pur non scrivendo per reclutare proseliti, egli stimola un rispetto nuovo per la scienza e gli aspetti della parapsicologia. Alcune esaurienti note bibliografiche condurranno il lettore nel profondo della letteratura in materia.
Nils O. Jacobson, esercita psichiatria a Lund, in Svezia. Ha fatto ricerche nel campo della parapsicologia per parecchi anni e ha scritto, in questo settore, un buon numero di saggi. Recentemente ha indagato sugli effetti fisiologici della meditazione e inoltre sulle abitudini giornaliere di alcune comuni in Scozia e Scandinavia, regolate da un ritmo di vita spirituale. “Vita dopo la morte?” è stato tradotto in otto lingue.
Centurie e Presagi di Nostradamus
Trovata la tanto cercata «chiave», le centurie appaiono ora di una lampante chiarezza. Ognuno potrà conoscere gli avvenimenti futuri perchè mai della profezia si è avuta una testimonianza così insuperabile e inconfutabile
Autore/i: Nostradamus
Editore: Casa Editrice M.E.B.
introduzione, ordinamento, traduzione e cura di Renucio Boscolo.
pp. 256, ill. b/n, Torino
Verso il mezzogiorno del 14 dicembre 1503, nasceva, sotto il segno del Sagittario, a Saint-Remy in Provenza Michele de Nostre-Dame (il cognome verrà poi latinizzato in Nostradamus). Nella stessa città vi era nata la madre Renata di Saint-Remy che andò sposa al notaio Giacomo de Nostre-Dame. Entrambe le famiglie erano di discendenza ebraica, passate dall’Italia in Francia verso il 1470. Il nonno materno Giovanni di Saint-Remy, medico del re Giovanni Il di Navarra, divenne il precettore del piccolo Michele; gli insegnò il greco, il latino, l’ebraico, la matematica, l’astronomia e l’astrologia.
Alla morte del nonno materno l’educazione fu completata dal nonno paterno Pietro de Nostre-Dame. In seguito, ultimò gli studi alla facoltà medica di Montpellier, la più celebre dell’epoca. Nel 1520, durante il dilagare della peste, s’adoperò singolarmente, nella cura dei malati, usando tecniche d’isolamento e profilassi tali da precedere Pasteur. Miracolosamente immune dal contagio, ovunque andava salvava vite umane. Tutti lo esaltavano per le sue capacità, avendo guarito il Cardinale di Claremont e il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Rodi. Appena ventenne, già strabiliava i concittadini per la sorprendente capacità di prevedere il futuro. A ventisette anni conseguì la laurea. Soggiornò ad Agen, l’antica città di Carlo Magno (Aquisgrana). Sposatosi, viene duramente colpito negli affetti familiari, perdendo ben presto sia la moglie sia i figli. Pazzo di dolore scompare. Le sue tracce si perdono per quasi dodici anni. Ritornato in Francia, dopo varie peripezie si stabilisce a Salon, ove si risposa con una ricca vedova e da lei ha ben otto figli maschi. La sua fama esplose nel 1559, dopo il fatale incidente al Re Enrico II, da lui previsto. La sua veggenza lo portò a compilare le «Centurie», che da allora ebbero enorme popolarità. Vivendo in un’epoca di bigottismo religioso, dovette difendersi dai calunniatori e dai censori, che usavano ogni mezzo per screditarlo. Trovò protezione alla corte di Francia sino a ricoprire la carica di protomedico e consigliere. Tutti i potenti fecero a gara per consultarlo. Frattanto l’opera delle «Centurie» volgeva alla fine ed egualmente la sua vita. Colpito da idropisia, andò sempre più peggiorando. Il mattino del 2 luglio 1566 fu trovato esanime, riverso sul tavolo di lavoro, come egli stesso aveva previsto e preannunciato.
Jeane Dixon Profeta del Nostro Tempo
La storia vera e affascinante della più grande veggente e delle sconvolgenti profezie sui fatti e i personaggi della nostra epoca
Autore/i: Vitale Simone J.
Editore: Siad Edizioni
introduzione dell’autore.
pp. 256, Milano
Jeane Dixon è, oggi, una delle più note veggenti del mondo intero. Le sue predizioni, sia quelle di carattere pubblico che quelle di carattere privato, sono raramente errate. A lei sono ricorsi importanti uomini politici come Roosevelt, Churchill, Adenauer.
Simone J. Vitale ha avuto occasione di conoscerla a fondo e ne ha potuto tracciare un suggestivo, completo ritratto, mettendo in risalto l’eccezionalità delle sue doti. La Dixon potrebbe addirittura essere paragonata ai profeti biblici: come loro si sente ispirata dalla divinità, non fa commercio del proprio talento, cerca di salvare un mondo travagliato da profonde crisi. Ed è ricca di una trascinante carica umana. A chi le chiedeva quale fosse il vero· scopo della sua missione, rispose: «Quello che voglio è aiutare gli altri ad aiutare se stessi. Iddio mi ha dato le qualità necessarie per assolvere questo compito».
E’ in questa chiave di semplicità, di dolcezza, di bontà, che la figura della Dixon acquista uno spicco particolare, ricordandoci che anche le persone eccezionali, le persone dotate! di poteri paranormali, sono uomini come noi, e come noi devono compiere il loro cammino nel mondo.
La Storia Segreta di Re Artù
Le radici barbariche della più grande leggenda britannica
Autore/i: Reid Howard
Editore: Edizione Mondolibri
prefazione dell’autore, traduzione di Franco Ossola.
pp. 242, nn. tavv. a colori f.t., cartine b/n, Milano
La storia del leggendario Re Artù, che tutti crediamo di conoscere, raccontata e documentata attraverso chiavi di lettura e parametri di interpretazione completamente stravolti rispetto alle teorie classiche e ormai consolidate.
Sapendo che Artù ha vissuto e regnato nel tempo dei Celti e dei Romani, sarebbe lecito pensare di ritrovare lì le sue radici. Ma nessuno aveva mai elaborato, o quanto meno studiato, un’ipotesi ben più plausibile e così ben documentata da non lasciare adito a nessun dubbio: Artù, figlio dei barbari.
Le origini del mitico sovrano cavaliere andrebbero infatti cercate, e l’autore sembra proprio averle trovate, nella storia dei popoli della steppa, quelli ignorati e liquidati dalla storiografia tradizionale come selvaggi e nomadi invasori. Attraverso un’appassionante ricerca di indizi, prove e documenti, tra antichissime iconografie, corredi funerari e manoscritti perduti, dalla Siberia alle Isole Britanniche, seguiamo il percorso di Re Artù, catturati dal fascino irresistibile di una figura leggendaria, testimoni di un viaggio inedito e avventuroso lungo tutta l’Europa, a cavallo di un dragone.
Howard Reid, antropologo, ha vissuto per molti mesi con i Tuareg del Nord Africa e due anni nel bacino amazzonico. Ha ottenuto il PhD all’Università di Cambridge e ha realizzato molti film sulle antiche civiltà e religioni per la BBC e Channel 4, vincendo premi e riconoscimenti internazionali. La Newton & Compton ha già pubblicato Alla ricerca degli immortali.
L’Esperienza Greca
Autore/i: Bowra C. M.
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, a cura di Roberto Bosi, prefazione dell’autore, traduzione di Vittorio Cosentino.
pp. 364, nn. tavv. a colori e b/n, Milano
Ormai conosciuti nelle dimensioni della loro civiltà, della loro arte, della letteratura, delle particolari congiunture della storia, i Greci restano ancora, in parte, un mistero per quanto concerne le attività quotidiane in stretto rapporto col pensiero e con gli insegnamenti dei grandi. Si comportavano veramente con la saggezza che traspare dalle loro opere? Sono queste opere il risultato di questa saggezza? La vastità del nostro debito verso i Greci è senza dubbio incalcolabile, ma ancor maggiore sarebbe se potessimo misurare quanto nella nostra civiltà, quanto di intimo e profondo; si deve far risalire a quella partecipazione quotidiana ai problemi della vita che fece delle città greche luminosi fari di saggezza civile e politica. Scopo dell’autore di questo volume non è stato, pertanto, di scrivere una nuova storia dei Greci. Egli ha, al contrario, coraggiosamente, accettato quella che, per lo storico, è la sfida più grande, dandoci un quadro analitico dei maggiori risultati del pensiero greco. Il libro copre il periodo che va dal tempo di Omero alla caduta di Atene nel 404 a. C.: vengono analizzati le forme di governo, la politica, la poesia e il dramma, la filosofia e la scienza, la religione e la mitologia. Un’epoca che atterrisce quasi col ricordo delle infinite, durissime lotte sostenute dai popoli ellenici su uno dei suoli più acerbi e avari d’Europa; uno spazio di tempo che diede la misura del carattere e della potenza del pensiero – più che delle armi pur gloriose – dei Greci come individui e come popolo organizzato e disciplinato. Usciti all’alba del I millennio a. C. da un’età favolosa di eroi e di semidèi, incontrarono il sacro in ogni fonte, in ogni roccia, lungo ogni spiaggia; perfino gli alberi dei boschi e i recessi tranquilli delle foreste erano impregnati di leggenda e di mito. Eppure, o, forse proprio per questo, essi diedero all’umanità i più grandi interpreti del razionalismo umano, i sezionatori del pensiero, i ricercatori instancabili del vero, del bello, del buono, della virtù. Più che ogni altro popolo, più degli Egizi che fermarono la vita, essi vinsero la morte, poiché l’accettarono come elemento di perfezione nell’avventura dell’uomo e diedero esempi sublimi di coerenza nell’accoglimento e nella diffusione di questa straordinaria esperienza. L’autore, che unisce una competenza enciclopedica e una forte dote narrativa, ha goduto personalmente nel dividere coi lettori le proprie conoscenze, dandoci così anche un pregevole testo letterario.
Questa nuova Storia delle Civiltà e delle Religioni ha un programma ambizioso: coprire tutti gli avvenimenti e i fenomeni culturali in tutti i continenti alla luce delle scoperte archeologiche, degli studi storici e delle indagini filosofiche, letterarie e religiose, senza farne semplice cronaca o sintesi storica. Si darà rilievo e importanza a quei fenomeni che costituiscono esperienza ed eredità per tutti i popoli della terra in qualsiasi tempo, lasciando ampia libertà agli Autori di trattare il soggetto prescelto senza schemi prefissati, né di scuola. La grande conoscenza degli argomenti e la straordinaria vena narrativa degli Autori ha dato, in tal modo, testi che hanno, da soli, un notevole valore letterario. Tali testi sono accompagnati da un corredo fotografico di eccezionale importanza, commentatu da brani scelti da opere classiche e definitive sull’argomento. Il Libro dei Morti commenta i riti egizi e le foto che li accompagnano; l’Avesta segna il percorso compiuto dalla religione di Zarathustra; la Teogonia di Esiodo accompagna il sorgere dei miti solari nella Grecia preistorica, così come il Gozzadini e il Barocelli commentano le località preistoriche italiane; e i cronisti spagnoli del Seicento spiegano le ragioni della· caduta di Montezuma.
Una tecnica nuova, quindi, per una nuova Storia delle Civiltà, documentata come nessun’altra prima d’ora, rivissuta nei riti, nelle leggende, negli avvenimenti, nei personaggi, nella vita quotidiana del popolo, nei silenzi e negli eroismi, nei drammi, nelle viltà e nel peccato.
Sir Maurice Bowra nacque nel 1898 e studiò ad Oxford, dove si distinse ottenendo anche particolari riconoscimenti. Prese parte come combattente, sul fronte francese, alla Prima Guerra Mondiale. Per la sua attività di studioso gli vennero conferiti premi ed onori accademici, fra cui il Conington Prize nel 1930. Divenne quindi membro del Wadham College. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, ottenne la cattedra di poesia ad Oxford e, cinque anni più tardi, fu nominato rettore dell’Università. Nel 1951 fu insignito del titolo di baronetto.
I Misteri dell’Antica Britannia
Autore/i: Hadingham Evan
Editore: Fratelli Melita Editori
prefazione dell’autore, traduzione di Celso Balducci.
pp. 240, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, La Spezia
Sulle alte brughiere, nelle remote valli e nelle isole dell’Inghilterra e dell’Irlanda si elevano imponenti pietre preistoriche che da più di quattro secoli destano lo stupore di viaggiatori e studiosi, di artisti ed entusiasti. In questo libro vengono illustrate le curiose teorie che sono sorte sull’origine e sulla costruzione di questi monumenti megalitici, poste volta per volta in rapporto alle più recenti scoperte archeologiche sul popolo che quelle pietre eresse: scoperte che ci pongono in grado di delineare la sua organizzazione collettiva ed il suo stile di vita. L’opera descrive pure le strane incisioni a cerchi e spirali che compaiono sulle rocce di tutta l’Inghilterra settentrionale e passa in rassegna le tradizioni e le superstizioni locali, che ancor oggi vi si connettono.
La Britannia megalitica è rivisitata nei suoi grandiosi monumenti, testimonianza dell’audace tecnica costruttiva e della vita misteriosa di un popolo che animò la preistoria europea.
Evan Hadingham è uno scrittore ed archeologo inglese che ha compiuto lunghi viaggi per raccogliere di prima mano l’interessante materiale di questo volume. Si è già affermato come autorevole esperto nel suo campo, come attesta il precedente libro del 1974 intitolato «Ancient Carvings in Britain».
Un Corso in Miracoli
Testo – Libro degli esercizi – Manuale per gli insegnanti
Autore/i: Autori vari
Editore: Armenia Editore
traduzione di Isabella Pompani, Fulvio Merlino e Sergio Pestarino.
pp. 624, Milano
Questa edizione è la sola traduzione italiana autorizzata dalla Foundation for Inner Peace, detentore originario ed attuale del primo copyright internazionale dell’edizione inglese fornita dalla Dr.ssa Helen Schucman, scriba di Un corso in miracoli.
Un’opera che rappresenta una fonte ineguagliabile d’ispirazione per tutti coloro che desiderano cambiare positivamente la propria vita.
Un corso in miracoli è nato grazie all’improvvisa decisione di due persone di unirsi con uno scopo comune. I loro nomi erano Helen Schucman e William Thetford. Erano tutt’altro che spirituali. La relazione tra di loro era difficile e spesso tesa, e la loro preoccupazione era di essere riconosciuti e accettati personalmente e professionalmente, oltre che sul loro status sociale.
Helen racconta:
«Psicologa, educatrice, di idee tradizionaliste, atea, lavoravo in un ambiente altamente accademico e prestigioso. E poi accadde qualcosa che scatenò una serie di eventi che non avrei mai potuto prevedere. […]
La scrittura vera e propria fu preceduta da tre mesi sorprendenti, durante questo periodo Bill mi suggerí di scrivere i sogni altamente simbolici e le descrizioni delle strane immagini che mi arrivavano. Sebbene mi fossi maggiormente abituata all’inaspettato in quel periodo, fui nondimeno molto sorpresa quando scrissi: “Questo è Un corso in miracoli”. Quello fu il modo in cui la Voce mi si presentò. Non emetteva alcun suono, ma sembrava darmi una specie di rapida dettatura interiore che scrivevo in un blocco per stenografia. La scrittura non era mai automatica, […] rappresentava una impresa collaborativa tra Bill e me, e molto del suo significato, ne sono sicura, si trova in questo».
Studiata per essere un vero e proprio “programma di insegnamento”, quest’opera ha lo scopo di portarci fuori dal mondo della percezione per riconoscere l’unica verità, eterna, immutabile: il mondo che noi vediamo riflette la nostra propria struttura di riferimento interna, le idee, le emozioni e i pensieri.
La percezione è una funzione del corpo e pertanto rappresenta un limite alla consapevolezza. La via d’uscita dalla percezione è la visione cristica che riflette unità invece che separazione, amore invece che paura, forza invece che debolezza.
Il volume intende essere una guida spirituale e un manuale di autoapprendimento per la rivalutazione di noi stessi e del mondo. Il testo è stato udito come una sorta di “dettato interiore”, nel corso di un periodo di sette anni, ed è focalizzato sulla “guarigione dei rapporti” in relazione all’esigenza di mutare il modo in cui entriamo in relazione con gli altri.
“Alcune delle idee presentate nel libro di esercizi ti risulteranno difficili da credere, altre potranno sembrarti alquanto sbalorditive. Questo non ha alcuna importanza. Ti viene semplicemente chiesto di applicare le idee secondo le istruzioni date. Non ti si chiede di giudicarle. Ti si chiede solo di usarle. Usandole acquisiranno per te significato e scoprirai che sono vere”.
“Nulla di ciò che è reale può essere minacciato. Nulla di irreale esiste. In questo si trova la pace di Dio”.
I Misteri dell’Universo
Autore/i: Kolosimo Peter; Kolosimo Caterina
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 252, Milano
Ai nostri giorni stiamo vivendo la più fantastica delle avventure, l’esplorazione cosmica, per secoli e secoli soltanto vagheggiata come un sogno irraggiungibile. Questo volume – che non è un manuale di astronomia – ci accompagna in un affascinante viaggio attraverso le credenze, le illusioni, le speculazioni del passato; ci delinea le tappe fondamentali che ci hanno condotto fin qui, all’alba del Duemila; ci prospetta nuovi, stupefacenti interrogativi.
Ecco alcuni tra gli argomenti trattati:
Galassie invisibili e spettri cosmici popolano l’infinito • Esistono universi in cui tutto quanto pensiamo è possibile? • Il grande mistero dell’antimateria • Il sole influenza il genio e la creatività? • La terra è sferica, piatta, o cava? • Vulcano e Zoe, pianeti invisibili • Anche la luna ha i suoi «triangoli maledetti» • Dalla tavolozza di colori di Venere ai canali di Marte • Viaggio tra i giganti cosmici e i mondi delle tenebre • I segreti della NASA e dei sovietici: che cosa fanno 1500 «kosmos» in cielo? • Ultimissime sugli UFO • Le più recenti ipotesi sulle forme di vita extraterrestre.
Peter Kolosimo è uno degli autori più letti e tradotti nel mondo: con la sua preparazione scientifica unita a una particolarissima capacità divulgativa, ha accostato milioni di persone a materie come l’archeologia misteriosa, l’astronautica, l’esobiologia. Tra i suoi libri, ricordiamo: Terra senza tempo (1964), Ombre sulle stelle (1966), Non è terrestre (1968 – Premio Bancarella 1969), Il pianeta sconosciuto (1969), Astronavi sulla preistoria (1971), Odissea stellare (1974), Fratelli dell’Infinito (1975), Italia mistero cosmico (1977), Civiltà del silenzio (1978), Fiori di Luna (1979), Viaggiatori del tempo (1981),
Caterina Kolosimo, attratta come il marito dagli aspetti più enigmatici della scienza contemporanea, ha svolto una nutrita attività giornalistica e televisiva, In edizione Mondadori, ha pubblicato: I poteri segreti della mente (1976), Il libro delle piante magiche (1977), Sopravviveremo al 1982? (1979). Tra gli altri suoi libri, ricordiamo: Magia dei nomi (1971). Fronte del Sole (1979), Graffi sull’anima (1980).
L’Altra Storia
Le sette e le società segrete
Autore/i: Pichon J. C.
Editore: Rosada Arti Grafiche Editrice
prefazione dell’autore, traduzione di Giuliana Segre Giorgi.
pp. 440, Torino
Cos’è una società segreta? Quale la sua origine, quale la sua influenza reale, la sua forza, i suoi ideali? C’è un’altra verità, un’altra storia nella quale le società segrete siano state occulte interpreti? È un problema eccitante. A tal punto che lo storico, affascinato dal segreto, prima ancora di occuparsene è già contro o a favore. Questo libro si propone di mettere in luce l’attività reale delle società segrete nel corso dei secoli e l’influenza che hanno esercitato sulla storia. L’opera affronta la materia estremamente misteriosa in un racconto storico affascinante e avvincente.
Prefazione
Parte prima IL MEDIOEVO
I. I movimenti fraterni
II. I movimenti libertari
III. Fuori dell’Occidente
IV. Cabala e Scolastica
v. L’esilio dei Testimoni
Parte seconda IL RINASCIMENTO
VI. I Protestanti
VII. Le sette del Rimpianto
VIII. La Rosa e la Croce
Parte terza LE DUE LIBERTÀ
IX. La luce interiore
X. Il ritorno della colomba
XI. Il re e i fratelli
XII. L’ occultismo
XIII. La Massoneria
Parte quarta IL CREPUSCOLO DEGLI DEI
XIV. Il fondovalle
XV. Lotta e Utopia
XVI. I Messia della metà del secolo
XVII. L’Icaria e la religione dell’Umanità
XVIII. L’ultimo sussulto
Parte quinta IL RISVEGLIO MITICO
XIX. Classi e Razze
XX. La nuova scienza
XXI. Si scopre un motore
Adoratori del Diavolo e Rock Satanico
Autore/i: Balducci Corrado
Editore: Edizioni Piemme
introduzione dell’autore.
pp. 252, Casale Monferrato (AL)
Non era il caso di attendere oltre nell’affrontare due fenomeni – «Adoratori del diavolo» e «Rock satanico» – che specie in questi ultimi tempi stanno proliferando e dilagando, con riflessi che aggravano la generale crisi di valori, indispensabili a una convivenza serena e pacifica.
I due temi sono connessi e si aiutano a vicenda: il primo ha dato vita al secondo, e questo favorisce e incrementa il primo.
Si deve infatti ad alcune rockstar, consacrate al demonio, la nascita di un particolare tipo di rock, quello satanico. A sua volta, questo tipo di canzoni è una delle cause principali che alimenta e fornisce nuovi giovani ai culti diabolici.
Specie il secondo argomento è pressochè sconosciuto al pubblico e sorprenderà quindi chi si limita a vedere il titolo, ma non più chi avrà letto il libro.
Urge quanto mai prendere conoscenza e coscienza dei due fenomeni. Come mostrerà questo volume, essi sono tra i mali peggiori, anche se tuttora nascosti, che stanno minando e compromettendo l’individuo e la stessa convivenza sociale.
Il libro è dedicato specialmente ai giovani, i più esposti e coinvolti.
Mons. Corrado Balducci, è uno dei più noti demonologi viventi e il massimo esperto in tema di possessione diabolica. Laureatosi in Teologia, in Filosofia, in Diritto canonico e civile, ha ampliato la sua formazione scientifica dedicandosi allo studio della psichiatria e della parapsicologia.
Dopo aver conseguito il diploma della Pontificia Accademia Ecclesiastica, svolse la sua attività in Segreteria di Stato e successivamente in alcune Rappresentanze Diplomatiche della Santa Sede. E stato poi Officiale della Congregazione De Propaganda Fide, Direttore dell’Ufficio Evangelizzazione e Culture e Responsabile dell’Ufficio Relazioni Pubbliche. È autore di tre significativi volumi, tradotti in varie lingue: Gli indemoniati (1959), La possessione diabolica (1974 alla nona edizione), Il diavolo (Ed. Piemme, 1988, uscito aggiornato e ampliato nella decima edizione).
Egli è inoltre autore di numerosi articoli su giornali, riviste, dizionari ed enciclopedie.
Da alcuni anni ha rinunciato ai suoi uffici per dedicarsi maggiormente agli studi demonologici e parapsicologici e ai crescenti impegni derivanti da tali specializzazioni.