Alla Scoperta del Tibet
Storie, paesaggi e prospettive
Autore/i: Costa Marco; Vernole Stefano; Turi Andrea
Editore: Anteo Edizioni
introduzione di Lorenzo Salimbeni.
pp. 268, interamente e riccamente ill. a colori, Cavriago (Re)
La Regione Autonoma Cinese del Tibet, che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario della sua fondazione, risulta essere sempre più direttamente coinvolta dall’impetuoso tasso di crescita della Repubblica Popolare Cinese. Non solo, ma ne è ormai anche parte e contributrice diretta, mettendo a disposizione della Repubblica Popolare Cinese energie e talenti dal valore impareggiabile ed inestimabile. Questa regione è oggi un territorio sempre meno periferico rispetto a Pechino, dove dopo decenni di programmazione ed investimenti si sta colmando quel gap economico e sociale accumulato in secoli di arretratezza feudale. E’ una vasta terra montuosa in cui la custodia di millenarie tradizioni spirituali e di paesaggi maestosi, abbinati a sempre più moderne infrastrutture, attira ogni anno un crescente numero di turisti da ogni parte del pianeta. In questo saggio si approfondiscono tre diversi temi del cosiddetto Paese delle nevi: la sua storia ed il suo patrimonio storico-religioso, i fattori ed i dati dello sviluppo economico, ed infine gli aspetti turistici, paesaggistici e ambientali. Alla scoperta del Tibet è, insomma, un utile e potremmo dire persino indispensabile vademecum per chiunque voglia accedere alla storia di questa terra tanto antica e leggendaria.
Ko – Gi – Ki Vecchie Cose Scritte
Libro base dello shintoismo giapponese – Il più antico libro di mitologia e storia del Giappone
Autore/i: Yasumaro
Editore: Editori Laterza
prima versione italiana dall’originale giapponese di Mario Marega, ristampa anastatica dell’edizione del 1938.
pp. 524, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Bari
Nel 712 il nobile Yasumaro presenta al trono un’opera molti anni prima commissionata dalla volontà sovrana: è il Ko-Gi-Ki, racconto di antiche cose. Siamo in un secolo di grande rilievo per la vicenda storica del Giappone. La cultura cinese è stata da poco tempo accolta e ha portato con sé infinite innovazioni culturali e politiche, dal buddhismo alla concezione dello Stato, dalla scrittura ideografica al modello urbanistico sul quale si plasmano le prime grandi città: come la capitale da cui, nel 710, ha preso nome l’epoca di Nara.
Ma l’apertura entusiasta alla realtà nuova che giunge dal continente esalta la ricerca e il culto per le tradizioni autoctone, la cui codificazione consente alla dinastia di porsi come mediatrice tra vecchio e nuovo e di evitare una definitiva sottomissione culturale (e forse politica) al grande impero vicino.
Il Ko-Gi-Ki è cronologicamente la prima delle grandi opere letterarie giapponesi giunte sino a noi; e per molti versi è tuttora la più importante; esso riceve anche dal suggello imperiale un’aura di sacertà per la quale è stato spesso definito come «la Bibbia dei giapponesi». Si tratta di una definizione per molti versi impropria, visto che esso non pretende in alcun modo di porsi come parola ispirata da un dio, ma raccoglie solo, con pio senso del passato, storie tramandate dai tempi più remoti; e la leggenda stessa della sua stesura ci parla di un personaggio dalla prodigiosa memoria nel quale è possibile intravvedere il ricordo di una fase di trasmissione orale della cultura. E, ancora a differenza della Bibbia, il Ko-Gi-Ki manca di parti normative o profetiche… Per altro verso, l’accostamento si giustifica anche perché esso ha svolto un ruolo essenziale nella formazione e nella conservazione della individualità del popolo giapponese e ad esso ( nonostante lunghi periodi di relativa dimenticanza) i giapponesi hanno fatto ricorso per rivendicare la loro specificità non solo nei confronti della Cina, ma anche davanti all’irruenza della moderna civiltà occidentale.
Ma la lettura evoca altri classici momenti delle più antiche tradizioni religiose. Si legge del corruccio della Dea del Sole e si pensa a quello di Demetra; si legge della discesa agli inferi di Izanaghi alla ricerca della sposa e torna al ricordo il mito di Orfeo; mentre l’alternanza di cicli terrestri e di cicli celesti evoca a volte pagine delle saghe nordiche.
«Al tempo dell’inizio del Cielo e della Terra»: sono queste le parole prime del testo, che introducono a una cosmogonia non creazionista e alla descrizione del complesso politeismo isolano. Poi, la scansione delle vicende celesti degli dèi lascia gradatamente il posto a storie sempre più chiaramente umane: il Giappone, generato dagli dèi e governato per sempre dai discendenti della Dea del Sole, diviene l’implicito protagonista mentre il mito si stempera a poco a poco in una narrazione meno fantastica e si chiude con la scarna cronaca dei sovrani più recenti.
La Donna nella Cina Imperiale
Autore/i: Elisseeff Danielle
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione di Aldo Lualdi.
pp. 320, nn. tavv. a colori e b/n, nn. ill. b/n, Milano
La Cina da sempre esercita un suo fascino particolare, come ha ad esempio testimoniato il successo del film L’ultimo imperatore. Ma che cosa si conosce dell’antica Cina, la Cina imperiale che durò più di duemila anni, dal 221 a.C. al 1911? E che cosa si sa delle donne? «Fiore di Loto» e «Mulan»: due archetipi della donna cinese. La prima è come veniva vista dagli occidentali: sottomessa, fragile, sempre disponibile, esperta nelle arti erotiche, donna-oggetto; la seconda è la combattente, la Giovanna d’Arco delle pianure dello Shantung, che nel VI secolo si arma per lottare contro i barbari e poi, ottenuta la vittoria, riprende il suo posto davanti al telaio nella casa paterna, Due immagini contrastanti, due poli della condizione delle donne negli oltre duemila anni della Cina imperiale, ma anche due clichés troppo riduttivi. Infatti, la storia di questa condizione è segnata dalla violenza. Una violenza sotterranea, che esplode bruscamente, regolarmente, e di cui la donna è spesso la miccia.
Ai suoi inizi la società cinese funziona bene, ognuno ha un suo posto ben definito: l’uomo è yin, aperto verso l’esterno, verso la vita sociale, e a lui tocca il compito di coltivare e cacciare; la donna è yang, rivolta verso l’interno, la casa, ed è lei che si occupa del ménage familiare, dell’allevamento del baco da seta, della tessitura e della fabbricazione dei vestiti (anche se non è uno schema così fisso, come testimonia la storia di Fu Hao, regina dell’età del bronzo – XIII secolo a.C. – a un tempo guerriera e madre di famiglia). E con la nascita dell’impero che la condizione della donna cinese cambia. Il principio della separazione tra i sessi si fa più duro, la donna viene sempre più esclusa dalla vita pubblica, economica, sociale, sempre più confinata in casa e, infine, privata di qualsiasi istruzione.
Termina la monogamia, nascono gli harem, vere e proprie città all’interno dei palazzi, comunità in cui fioriscono intrighi, odi, vendette sanguinose. La donna è ormai confinata. Si rassegna a questo ruolo, a questo asservimento fatto di delicatezza e di crudeltà e che raggiunge il culmine nella fasciatura dei piedi, inventata verso il 950 e che continuerà quasi regolarmente fino al 1912 – raffinatezza erotica suprema per l’uomo cinese, ma tortura mutilante per generazioni di donne. Tuttavia, dice un detto cinese, «Quando un uomo è forte, non lo è per sempre, quando una donna è forte, è invincibile»: così, da queste ombre (non solo celate all’interno delle case, ma anche dissimulate tra le righe dei testi storici redatti da autori confuciani che sembrano voler negare l’esistenza stessa dell’«altra metà del cielo») emergono figure indimenticabili.
«La Cina, con i suoi cinquemila anni di civiltà, e il suo dilagare nello spazio oltre che nel tempo, è un grande mistero. Ma il mistero dei misteri e la donna cinese. Essa infatti si cela completamente dietro la storia dell’Impero di Mezzo che è solo un eterno gioco di potere tra gli uomini, sparisce totalmente dalla società feudale in cui le donne sono considerate fantasmi di volpi e sono escluse da ogni ambito politico. La donna cinese può vivere solo all’ombra degli uomini e può essere citata nelle leggende solo quando ha servito eroicamente il suo uomo. E soltanto un’immagine: dolce, tenera, sensuale, erotica, per non dire sottomessa, pronta a soddisfare i minimi desideri maschili… Ma ecco che Danielle Elisseeff, archeologa di talento, brillante studiosa dell’Estremo Oriente (legge direttamente in cinese), ci svela il segreto: è solo per paura che gli uomini hanno rifiutato di riconoscere alle donne il loro vero ruolo… Da Fu Hao, regina dell’età del bronzo, alla temibile imperatrice Tzu Hsi (la leggendaria Cixi) ; dal mito della società matriarcale alle donne di perdizione; dalla sposa del principe Huang alla principessa dal sudario di giada; dai particolari più deliziosi agli avvenimenti più sconvolgenti, questo libro ci offre un’immagine totalmente diversa da quella che noi abbiamo delle donne cinesi e ci invita a riflettere…» (Ya Ding, autore di Le Sorgho rouge).
«Imperatrici assetate di potere, seduttrici nell’harem, tranquille borghesi, inquiete abitatrici di conventi, raffinate poetesse, affascinanti guerriere e contadine oppresse: dal supplizio dei piedi fasciati ai rapporti amorosi, un affascinante universo viene svelato ai nostri occhi» («La Revue du Gran Livre du Mois»).
«Che sia imperatrice, concubina o semplice contadina, la donna cinese ha sempre dovuto lottare per imporsi e sopravvivere. Semplice oggetto di piacere erotico per l’uomo, è destinata all’ombra, talvolta alla morte… Una testimonianza appassionante» («Elle»).
Danielle Elisseeff, paleografa, diplomata in lingue orientali, laureata in studi estremo-orientali, e una delle principali esperte di storia e archeologia cinesi, su cui ha scritto numerosi saggi.
Il Conte di Gabalis ovvero Conversazioni sulle Scienze Secrete
(1670)
Autore/i: Montfaucon De Villars
Editore: Phoenix
introduzione dell’autore.
pp. 96, Genova
Sommario:
Introduzione
Prima conversazione sulle scienze secrete
Seconda conversazione
Terza conversazione
Quarta conversazione
Quinta conversazione
Orazione delle Salamandre
Agopuntura Clinica – Apparato Osteoarticolare
Autore/i: Menichelli Franco
Editore: CSOA – Centro Studi Omeopatia Applicata
introduzione dell’autore.
pp. 174, nn. ill. b/n e colori, Milano
Dall’introduzione del volume:
Quanto andremo ad esporre nel primo capitolo è essenzialmente ai fini della comprensione del testo. Non è nostra intenzione descrivere le tecniche diagnostiche e terapeutiche classiche dell’Agopuntura che diamo per scontate, considerando il tipo di lettori a cui questo libro si rivolge. Il nostro obiettivo iniziale è: introdurre i colleghi agopuntori che non conoscono l’energetica dei sistemi viventi (ESV) alla conoscenza dei trigrammi. Questi sono infatti un elemento «cardinale» dell’agopuntura tradizionale cinese ma, stranamente, molte scuole europee «tradizionali» l’ignorano o sembrano ignorarli.
Tutti i dati concernenti i trigrammi verranno presentati senza la dimostrazione scientifica, che è argomento dei corsi di ESV presso la nostra scuola in Italia, ma esattamente come ci provengono dai testi antichi e con i corrispettivi riferimenti bibliografici.
Ciò, non allo scopo di appesantire il testo, ma per permettere al lettore una comprensione più profonda dei dati tradizionali che in questa maniera si chiarificano. Conseguentemente anche il livello operativo del medico si modifica, riuscendo egli a sganciare l’atto terapeutico dal vincolo delle ricette e dei postulati che certi tipi di insegnamento invece, impongono.
Franco Menichelli, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma, è presidente dell’Associazione Italiana di Agopuntura dal 1984 e direttore della Scuola Superiore di Agopuntura per le sedi di Roma, Milano, Pisa.
Dal 1982, è responsabile del servizio di Agopuntura presso l’USL-RMI e dell’ambulatorio Hahnemann di Roma. È direttore responsabile del periodico «Primum non nocere» ed autore di molte pubblicazioni scientifiche di cui ricordiamo: Insegnamenti di agopuntura, CISU, Roma; Corso di laser terapia, CISU, Roma; Complessi omeopatici in agopuntura, IMO, Milano; I canali dell’energia, CISU, Roma; Agopuntura: il codice dei punti, (edizione italiana con traduzione a fronte in inglese), CISU, Roma.
La Gnosi di Princeton
La scienza alla ricerca di una religione
Autore/i: Ruyer Raymond
Editore: Nardini Editore
introduzione dell’autore, versione dal francese a cura di Luciano Reali.
pp. 344, Firenze
La nuova gnosi americana – movimento riservato se non addirittura segreto – è sorta in questi ultimi quindici anni a Princeton e a Pasadena, negli ambienti scientifici dei fisici, degli astronomi e dei biologi. Ha raccolto numerosi proseliti tra i membri dell’alta amministrazione, così come tra i rappresentanti dell’alta gerarchia ecclesiastica. Pur rimanendo prettamente scientifica, si considera religiosa nello spirito.
Si tratta di una scienza «ritornata», o meglio riportata nel giusto verso. Per essere capita, richiede quindi un certo rovesciamento dei nostri abituali schemi mentali.
L’universo materiale è come una tappezzeria vista alla rovescia. Esso non è formato né da cose materiali né da energie fisiche: è costituito interamente da domini di coscienza, in corrispondenza con un Dominio o Sorgente fondamentale, con uno spazio-tempo-soggetto. Partecipare di tale universo consiste nel non confondersi.
La Sorgente cosmica è comparabile a una serie di temi-programmi che domina il caso, o ancora a una lingua madre che tutti si sforzano di parlare nella loro maniera e al loro livello. In un universo così riportato al «diritto», la morte, come la vita, assume un aspetto del tutto differente.
La nuova gnosi si presenta anche come una «sapienza». Vuole essere una sorta di neo-stoicismo contro il cinismo contemporaneo.
Libro sconcertante, La gnosi di Princeton tende a rovesciare numerose prospettive e a rinnovare i rapporti tra scienza, filosofia e religione.
Raymond Ruyer è un vecchio scolaro – della Scuola Normale Superiore e professore all’università di Nancy. Ha già pubblicato numerose opere di filosofia delle scienze, in modo particolare sulla cibernetica (La Cibernetica e l’origine dell’informazione, 1954; Paradossi della coscienza e limiti dell’automatismo, 1960) e sulla filosofia biologica (L’animale, l’uomo, la funzione simbolica, 1964; Dio delle religioni, Dio della scienza, 1970). Ha scritto anche alcune opere di critica sociale: Elogio della società del consumismo (1969) e Le Potenze ideologiche (1972).
Introduzione
Prima parte: la scienza neo-gnostica
1. Il mondo al dritto e il mondo a rovescio
2. Cosmologia dei «qui» e cosmologia degli «ego»
3. La visione di sé non ha bisogno di occhi
4. Gli insiemi dei domini e gli oloni
5. La coscienza cosmica
6. La visione senza occhi e il cieco assoluto
7. Un rumore originario di fondo non può creare la parola
8. I selezionatori incorporati
9. L’organismo è un cervello primario
10. L’evoluzione biologica ha un dritto
11. Siamo viventi fin dall’inizio del mondo
12. Il gioco del tempo invertito
13. I partecipabili e il partecipabile universale
14. La «lingua materna» universale
15. Le informazioni nello spazio e le informazioni nel tempo
16. Lo «spacchettamento» (unbundling) dello spirito nell’universo
17. La teologia neo-gnostica
18. L’uomo è un «gigante temporale»
Seconda parte: la sapienza e la fede neo-gnostica
19. L’organismo psichico
20. L’edificazione psicologica
21. Gli schemi e i giochi con gli universi
22. Gli schemi della miseria
23. La morte e l’immortalità
Conclusione
Bibliografia
Mosaici Bizantini della Sicilia
Autore/i: Bottari Stefano
Editore: Principato Editore
unica edizione, prefazione dell’autore.
pp. 144, interamente e riccamente ill. b/n, Milano
Sommario:
Prefazione
Introduzione
1. – I più antichi mosaici della Sicilia
2. – Limiti cronologici dei più antichi mosaici della Sicilia
3. – L’ordinamento dei mosaici
4. – Precedenti e sviluppo dell’ordinamento iconografico
5. – Analisi stilistica
6. – Conclusione
Disposizione dei mosaici
Cappella Palatina
Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio
Cattedrale di Cefalù
Sala di Re Ruggero
Elenco delle illustrazioni
Jeu-P’u-T’Uan ossia la Carne come Tappeto di Preghiera
Autore/i: Ly-Yu
Editore: E. A. R. – Editori Associati Roma
introduzione e note di MIC – MAC, illustrazioni di Aldo Pagliacci.
pp. 280, nn. tavv. a colori f.t., Roma
Dall’introduzione di MIC – MAC:
«La Cina è stata, fino a poco tempo fa, un continente sconosciuto. Oggi, contatti politici, commerciali e turistici più frequenti hanno spruzzato qua e là di vernice occidentale i costumi dell’Estremo Oriente, ma saremmo presuntuosi se ritenessimo di aver fatto un solo passo avanti nei meandri dell’animo cinese.
D’altra parte, tanta impenetrabilità non deve stupire: all’interno della Grande Muraglia si è sviluppata in piena autonomia una civiltà paragonabile, per estensione (nel tempo e nello spazio) e profondità, a quella che, attraverso tre millenni, si è propagata dalle rive del Mediterraneo all’Europa e all’America. Sarebbe forse in grado di comprendere la mentalità di un moderno europeo chi non possedesse alcuna nozione, conscia o inconscia, della tradizione greco-romana, della morale giudeo-cristiana, delle rivoluzioni rinascimentale, protestante, francese, ecc.? Per lui, l’Iliade, la Divina Commedia, l’Amleto sarebbero opere forse poetiche, ma indecifrabili. Si divertirebbe di più leggendo il Boccaccio, ma quante gustose sfumature gli sfuggirebero![…]»
La Pataria
Lotte religiose e sociali nella Milano dell’XI secolo
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione, introduzione e cura di Paolo Golinelli, illustrazioni di Manuela Tarlao.
pp. 208, ill. b/n, Milano
La Pataria – di cui questo volume raccoglie per la prima volta in traduzione italiana le più importanti testimonianze coeve – è una pagina significativa e controversa della storia di Milano nel primo secolo dopo il Mille.
Il popolo milanese, guidato da alcuni chierici accesi di spirito riformatore, e con l’appoggio di responsabili militari e di uomini dell’alta finanza, si scontrò con il proprio clero, potente ed in parte corrotto, rimproverandogli un comportamento non conforme all’insegnamento evangelico.
Il movimento si diffuse a macchia d’olio nel contado e nella città e sconvolse la società milanese; conobbe azioni diplomatiche, violenze fisiche ed omicidi, schieramenti di partiti inconciliabili, interventi pontifici.
I temi agitati furono: la lotta contro il matrimonio del clero, che pure era ammesso dalla tradizione, e l’opposizione alla compravendita delle cariche ecclesiastiche, nonché un’azione in favore di una maggiore dipendenza da Roma a discapito della tradizionale autonomia ambrosiana. Queste tesi ideologiche raggiunsero a volte formulazioni radicali, che non rispondevano alla tradizione della città, né al sentire comune; altre volte trovarono invece l’infiammato consenso del popolo di Milano.
Malgrado gli eccessi propri di un periodo di gravi divisioni, la Pataria lasciò come eredità in campo religioso la diffusione dello spirito di riforma della Chiesa, ed inoltre offrì, dal punto di vista civile, una prima occasione per l’emergere della coscienza e dell’orgoglio cittadino dei milanesi.
Paolo Golinelli insegna storia medievale all’Università degli Studi di Verona. Cresciuto alla scuola di Ovidio Capitani, si occupa soprattutto del rapporto tra religione e società colto nell’agiografia, nella storia monastica e in figure emblematiche dell’età di mezzo e non solo, quali Matilde di Canossa (notissimo il suo volume Matilde e i Canossa, ultima edizione: Milano 2007), Celestino V, Benedetto Bacchini.
Per Jaca Book ha scritto La Pataria. Lotte sociali e religiose nella Milano dell’XI secolo (1984, 1996); Adelaide regina santa d’Europa (2000).
Quello che Videro… nell’Ora della Morte
I risultati di una indagine su oltre 1000 esperienze in punto di morte
Autore/i: Osis Karlis; Haraldsson Erlendur
Editore: Armenia Editore
introduzione di Elisabeth Kübler-Ross, traduzione di Davide Dèttore.
pp. 288, Milano
Il destino che ci attende nell’altra vita è probabilmente il campo più importante dell’esperienza umana che può essere soggetto alla nostra indagine. In questa ottica la sopravvivenza dopo la morte rappresenta il punto focale: è un interrogativo che l’uomo si è sempre posto da quando ha incominciato a prendere coscienza di se stesso, e oggi è diventato anche oggetto di studi approfonditi.
Questo libro ha fatto e continua a fare scalpore per l’originalità e la volontà scientifica con cui il problema della sopravvivenza è stato affrontato dagli autori.
Karlis Osis e Erlendur Haraldsson, due noti psicologi, hanno registrato un enorme numero di casi riguardanti esperienze paranormali di morenti, servendosi anche del personale medico degli ospedali. È sorprendente constatare come le esperienze dei morenti spesso contraddicano i concetti biologici tutt’ora accettati, ossia che la personalità e l’essere dell’uomo cessano di esistere irrimediabilmente dopo che è venuta meno l’attività cardiaca. La ricerca, lunga e meticolosa, è stata condotta su persone appartenenti a diverse religioni per conferire al quadro completo dello studio un carattere di universalità.
Asma e Vaccinazioni
Le ultime ricerche sui danni causati al sistema respiratorio dai vaccini
Autore/i: Pignatta Valerio
Editore: Macro Edizioni
introduzione dell’autore.
pp. 120, ill. b/n, Diegaro di Cesena (FC)
Negli ultimi trent’anni i casi di asma nel mondo sono aumentati vertiginosamente!
Al fenomeno sono state date diverse spiegazioni che girano quasi tutte intorno al binomio crescita dell’inquinamento = aumento delle malattie respiratorie.
Eppure nelle città sovrappopolate e inquinate dei paesi del Terzo Mondo, dove non esiste alcun tipo di norma ambientale protettiva, ci sono meno casi di asma che nelle pulitissime città del Nord Europa.
L’asma potrebbe essere causata dai vaccini?
- Le vaccinazioni sono causa di microencefaliti cerebrali che danneggiano i nervi addetti alla respirazione.
- I metalli pesanti contenuti nei preparati vaccinali (alluminio e mercurio) inducono un’intossicazione che in soggetti sensibili causa una forte reazione allergica.
- I vaccini stimolano reazioni immunitarie di tipo 2 (forte risposta anticorpale), che possono portare direttamente ad affaticamento cronico e a ricorrenti e varie manifestazioni allergiche, compresa l’asma.
Queste sono le principali ipotesi scientifiche ampiamente illustrate, commentate e “tradotte” per il lettore comune.
Esistono terapie efficaci per l’asma?
Anche le malattie infettive per cui si vaccina vengono analizzate alla luce delle più recenti scoperte in ambito immunologico, le quali affermano che le infezioni naturali rafforzano il sistema immunitario.
Che fare dunque? Oltre, ovviamente, a interrompere ed evitare le pratiche vaccinali e tutti i prodotti che favoriscono questo genere di disturbi “allergici”, il libro fornisce alcune indicazioni per ricavarsi un percorso curativo con le terapie naturali più efficaci e prive di effetti collaterali, che spaziano dall’agopuntura all’omeopatia, dalle tecniche manipolatorie all’alimentazione, il tutto supportato da estese citazioni di ricerche e studi che ne accreditano i positivi risultati.
Questo saggio riunisce – insieme ad un’introduzione generale sull’asma ricca di dati e statistiche – le ricerche più aggiornate e studi clinici che stabiliscono l’interrelazione, talvolta drammatica, tra le vaccinazioni e le malattie dell’apparato respiratorio di tipo allergico come l’asma. Informazioni veramente uniche, commentate e “tradotte” per il lettore comune. Infine, una sezione dedicata alla cura dell’asma con le terapie naturali più efficaci e prive di effetti collaterali.
Valerio Pignatta è il responsabile delle collane sulla salute di Macroedizioni. Dopo aver ottenuto 2 lauree si è dedicato allo studio e alla ricerca di testi di medicina naturale. Con Macroedizioni ha già pubblicato, nel 2001, Vaccinazioni Perché e, in collaborazione con Lorenzo Acerra, Cancro: puoi guarire.
I Poteri dell’Angelo Custode
Le cose intorno a noi nascondono una realtà più profonda dove il tempo e lo spazio abituali perdono di senso…
Autore/i: Haziel
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Elena Dal Pra.
pp. 210, Milano
Come incontrare gli Angeli nella vita quotidiana? Una scienza antica lo spiega, in modo semplice e accessibile a tutti. Ognuno di noi può imparare non solo a conoscere i nomi sacri e i particolari poteri delle creature celesti, ma anche a trasformare queste facoltà in doni concreti per migliorare la nostra esistenza. Un tempo, la scienza angelica era rigorosamente segreta e rientrava nel dominio delle ricerche cabalistiche, le cui origini si perdono nell’alto Medioevo. Haziel, uno dei massimi studiosi europei di angelologia, ha il merito di averla riscoperta e divulgata in una serie di opere coraggiose. Questo libro ne fornisce il quadro più completo, con un’ordinata classificazione dei doni accordati dai settantadue Angeli Custodi, dei giorni e delle ore in cui interpellarli e dei loro rapporti con i «mondi intermedi» tra la dimensione umana e quella dell’onnipotenza divina, di cui essi sono il tramite.
Haziel (François Bernard Termès – Gerona, Catalogna, 1927), illustre studioso cattolico della Cabala, firma i suoi libri con il nome di un Angelo, il cherubino Haziel. Ha scritto numerosi trattati di angelologia. Negli Oscar Mondadori ha pubblicato: Gli Angeli Custodi, Angeli e Arcangeli, Gli Angeli Planetari, Il grande libro dei sogni, Il Grande Libro delle Invocazioni e delle Esortazioni, Il nostro Angelo Custode, Gli Angeli Planetari, Preghiere agli Angeli e Riti e preghiere per tutte le situazioni della vita.
Momento a Pechino
Romanzo
Autore/i: Lin Yutang
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
prefazione dell’autore, nota e traduzione dall’inglese di Piero Jahier.
pp. 836, Milano
Dalla prefazione dell’autore:
Cos’altro è un romanzo, se non «una chiacchieratina», come implica lo stesso nome, hsiaosciuo?
Dunque, lettore, ascolta per un po’ questa chiacchieratina, quando non hai nulla i meglio da fare.
Questo romanzo non è né un’apologia della vita cinese contemporanea, ne’ un’esposizione della medesima, come tanti recenti romanzi cinesi sensazionali pretendon di essere. Non è ne’ una glorificazione dell’antico modo di vivere, ne’ una difesa del nuovo.
E soltanto una storia di come uomini e donne nell’era contemporanea siano cresciuti ed abbiano imparato a vivere gli uni con gli altri; di come abbiano amato e odiato, si siano leticati e perdonati, abbian sofferto e goduto; di come certe consuetudini di vita e modi di pensiero vengano a formarsi; e di come, soprattutto, si adattino a le circostanze, in questa vita terrestre dove gli uomini lottano, ma gli Dei decidono.
Libro I: Le figlie di un taoista
Libro II: Tragedia nel giardino
Libro III: Canto d’autunno
Appendice
Alcuni appellativi cinesi
Il Primo Libro di Li Po
Romanzo
Autore/i: Saltini Vittorio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 336, Milano
Questo romanzo evoca e reinventa la vita avventurosa del grande poeta Li Po, vissuto 1200 anni fa (701-762 dopo Cristo) nell’epoca d’oro per la letteratura cinese, sotto la dinastia Tang. Come nella vita, così in questo romanzo la figura di Li Po emerge, con la sua straordinaria ricchezza vitale, come quella di un avventuriero e di un gaudente senza fisso mestiere né dimora, gran bevitore e grande amatore: non meno di dieci sorprendenti figure femminili qui si susseguono a tormentare e a rallegrare la sua giovinezza passionale e sfrenata. Li Po è però anche un colto seguace di quelle anarchiche dottrine taoiste che contrastravano col potere confuciano dei “mandarini”. Sempre ardito ma volubile, egli ora si aggira tutto immerso nei torbidi meandri della “grande città di Hang-chou”, ora si ritira quasi da eremita nelle sue ricerche di poeta, di pittore, di alchimista.
Questo equilibrio tra serietà culturale e gioia di vivere si estende dal protagonista al romanzo. Vi circola una felicità di raccontare che potrà sorprendere il lettore come una virtù d’altri tempi, per il denso incastro tra fatti e psicologie, il rilievo dei tanti personaggi, la varietà di paesaggi e ambienti, la libertà della struttura narrativa, il tono epico e insieme poetico, quasi ariostescamente avventuroso e spesso ironico, aperto a tutti gli aspetti alti e bassi della vita. Il realistico e il fantastico (il favoloso e, a tratti, il mitico) vi sono indistricabilmente uniti. E se la forza felice dei tanti episodi erotici può far pensare essa pure a narrazioni lontane (anche cinesi), un’attenzione moderna alla psicologia amorosa aggiunge delicatezza alle scene più crude. In questo libro l’evocazione di un passato storico presuppone sempre una reale fedeltà al presente (su tale “anacronismo necessario” si veda la “Nota” finale dell’autore). Pur nella sua compiutezza, questa narrazione su Li Po giovane si presenta, fin dal titolo, come la prima di una più vasta serie di Storie di Li Po. Vittorio Saltini si propone di seguire l’antico poeta, dai piaceri della corte imperiale di Chang-an ai drammi di una lunga guerra civile, per tutto il corso della sua vita di straordinario vagabondo.
Nato a Lucca il 3 ottobre 1934, Vittorio Saltini tiene da vent’anni la rubrica Saggi su “L’Espresso” e insegna filosofia all’università.
TARDA PREFAZIONE CINESE ALLE «STORIE DI LI PO»
Il primo libro di Li Po
Parte prima – INIZIAZIONE
1 I briganti. In quale occasione Li Po scrisse, a nove anni, la sua prima poesia.
2 Quel che apprese Li Po dal nonno.
3 Ritratto memorabile del mandarino Yang e di sua moglie Peonia.
4 La cugina Peng.
5 Come Li Po, al suono d’una fanfara, annunciò il suo ritiro fra i monti.
6 Tien Ti. Il sogno iniziatico.
Parte seconda – HANG-CHOU
1 Come Li Po andò a vivere nella grande città di Hang-chou.
2 Miao. La cantina rossa.
3 Idillio a Hang-chou. La bella mandarina.
4 Come il governatore Kung Tao dette invano a Li Po lezioni di confucianesimo e di buon governo.
5 Ma Teh. Compimento dell’iniziazione di Li Po.
Parte terza – IL GIARDINO INCANTATO
1 La Sorgente dei Fiori di Pesco o il Villaggio Perduto.
2 Il giardino.
Nota
A Lhasa e Oltre
L’Ultima esplorazione italiana alla scoperta dei segreti del Tibet
Autore/i: Tucci Giuseppe
Editore: Newton Compton Editori
nuova edizione riveduta e aggiornata, prefazione dell’autore.
pp. 192, 42 foto b/n f.t., ill. b/n, Roma
Il Tibet, quella terra lontana nel cuore dell’Asia, ha costituito sempre un fascino particolare per gli esploratori italiani, anche quando, chiuse per motivi religiosi le sue frontiere, essi furono costretti a limitarne le ricerche alle province confinanti. Giuseppe Tucci, per varie circostanze più fortunato, in ripetuti viaggi è riuscito a varcare le frontiere vietate, attratto, come egli stesso afferma, «con una specie di malia dai suoi orizzonti immensi».
In questo libro, resoconto dell’ottavo viaggio da lui compiuto, seguendo gli itinerari descritti fino a Lhasa e oltre, a Samye, a Yarlung e in altre celebri città del Tibet centrale e sud orientale, il lettore penetra come per incanto nell’intimo di un mondo tutto preso dalla religione. Essa, come in nessun altro luogo della terra, domina infatti la vita intera, regola il calendario, ispira l’arte, informa di sé ogni pensiero e ogni opera.
Un viaggio scientifico e mistico nella terra della Montagna Sacra, sulla scia di asceti e monaci, pellegrini e fedeli desiderosi di purificarsi e reintegrarsi nella pace del nirvana.
Giuseppe Tucci, nato a Macerata nel 1894 e morto a Roma nel 1984, premio Jawaharlal Nehru, è stato professore. di religioni e filosofia dell’India e dell’Estremo Oriente all’Università di Roma. Ha compiuto oltre dieci esplorazioni nel Tibet e nel Nepal, scoprendo documenti che hanno aperto nuovi orizzonti agli studi asiatici. La Newton & Compton ha pubblicato Tibet ignoto, La via dello Swat, Nepal: alla scoperta del regno dei Malla, Tra giungle e pagode.
Grandi Peccatori Grandi Cattedrali
Un affascinante medioevo: diavoli, santi, cortigiane, mercanti e guerrieri nella storia di 15 chiese europee
Autore/i: Marchi Cesare
Editore: Rizzoli
pp. 248, nn. tavv. b/n f. t., Milano
Bologna, Chartres, Colonia, Cordova, Firenze, Genova, Milano, Monreale, Napoli, Parigi, Roma, Siviglia, Venezia, Verona, Vienna: ognuna di queste città può vantare una grande cattedrale costruita nel medioevo, segno, di volta in volta, di fede genuina, di smisurato orgoglio, di ostentata ricchezza. Milioni di persone varcano ogni anno i severi portali di questi quindici templi per pregare Dio, per ammirare tesori d’arte, per semplice curiosità che le poche righe delle guide turistiche quasi mai riescono a soddisfare del tutto. Infatti quanti sono coloro che sanno che Carlo V cinse a Bologna, in san Petronio, la corona imperiale? Che i carri che trasportavano i materiali necessari per costruire la cattedrale di Chartres vennero trascinati da peccatori che intendevano in questo modo saldare i loro debiti con Dio? Che il duomo di Milano è una specie di ex voto voluto da Gian Galeazzo Visconti? Che i muratori che costruirono a Monreale il duomo dedicato alla Vergine erano musulmani? Che la malta adoperata a Vienna per innalzare la cattedrale di santo Stefano fu impastata con il vino? Cesare Marchi ci guida con il suo stile impareggiabile, fatto di humour e di finezza, alla scoperta di un medioevo che nella sua scintillante ricostruzione e interpretazione appare nuovo, diverso, vivo, fatto sì di fede purissima ma anche di più carnali passioni, e delle incredibili storie di queste case di Dio che molto spesso si trasformarono nelle più mondane case degli uomini.
Gli Inca
Profilo storico antropologico di una civiltà
Autore/i: Métraux Alfred
Editore: Edizione CDE
introduzione di Ruggiero Romano, traduzione di Mariolina Romano.
pp. 168, Milano
Per ridare alla meravigliosa civiltà Inca lo splendore del passato, restituendole la ricchezza mitologica, spirituale e sociale, occorreva uno studioso colto e appassionato come Alfred Métraux.
Nelle sue pagine riprendono corpo le leggende che hanno fatto dell’impero Inca la patria dell’El Dorado e di Utopia.
Tornano a sedurre le bellicose Amazzoni, che esigevano dai vinti piume di pappagallo, si cibavano di metalli preziosi e celebravano culti in onore del Sole. Rivivono i contadini, gli eccellenti artigiani, i soldati, i sacerdoti, i cantori di ballate. E sale un’altra volta sull’abbagliante trono aureo l’ultimo imperatore, Atahualpa, circondato dalle donne della sua corte, la fronte nobilmente cinta di una frangia rossa.
Con Gli Inca il grande etnologo e storico francese, uno dei più illuminati del nostro secolo, ci ha lasciato l’opera capitale su questa cosa raffinata e sapiente e insieme l’esempio più alto del on affascinante metodo di lavoro: l’integrazione tra storia, filologia, antropologia e ricerca sul campo.
Alfred Métraux (1902-63) ha sempre alternato l’insegnamento universitario (a Tucuman, Santiago del Cile, México, Berkeley, Yale, Parigi) alle ricerche sul campo, che lo hanno portato dalla Polinesia all’Isola di Pasqua, dall’Africa all’altipiano andino, da Haiti e le Guiane al Chaco e al Messico. Di lui Einaudi ha anche pubblicato Il Vodu haitiano.
I Vantaggi della Degenerazione
Autore/i: Lombroso Gina
Editore: Fratelli Bocca Editori
prima edizione.
pp. 232, numerose figure b/n nel testo, Torino
Gina Elena Zefora Lombroso è stata una divulgatrice scientifica, medico e scrittrice italiana.
La sua intensa attività pubblicistica, la militanza attiva nella vita politica e gli studi condotti sulla condizione femminile la resero nota nell’ambiente intellettuale italiano e internazionale dei primi anni del Novecento.
Gina Lombroso nacque, seconda di cinque figli, da Cesare Lombroso (1835-1909), celebre antropologo e criminologo positivista.
Sommario:
- la degenerazione nell’uomo moderno
- degenerazione nelle piante e sua funzione
- degenerazione negli animali e sua funzione
- degenerazione nell’uomo preistorico e sua funzione
- fenomeni patologici e loro vantaggi
- utilità delle malattie
- la forza della debolezza
- perchè il polmone si è ridotto
- la degenerazione degli organi di senso di moto e di digestione
- perchè si è abbassata la statura
- funzione sociale dei degenerati
- longevità nei paesi popoli razze e individui più degenerati
- inutilità delle leggi sociali.
Per una Cristologia dell’Agire di Gesù
In ascolto di H. Schürmann – C. Duquoc – E. Schillebeeckx
Autore/i: Ruberti Andrea
Editore: EDB – Edizioni Dehoniane Bologna
introduzione dell’autore.
pp. 360, Bologna
Questo studio presenta una cristologia dal basso che, nel suo approccio a Gesù, dà rilievo teologico al suo vivere, al suo agire, al modo in cui egli va incontro alla morte. Attraverso un’analisi «fenomenologica», l’autore dà attenzione e rilievo teologico al Gesù prepasquale, al suo stile di vita, alla sua libertà, alle idealità che l’hanno guidato nell’esistenza. L’architettura metodologica dello studio si snoda su tre parti che costituiscono come tre grandi arcate. Anzitutto viene proposta una visione d’insieme sulla riflessione teologica nel XX secolo (1ᵃ parte). Vengono poi prese in esame le opere di H. Schürmann, C.
Duquoc ed E. Schillebeeckx, dedicate al Gesù della storia (2ᵃ parte). Infine (3ᵃ parte), dopo aver tentato un confronto tra i tre autori e messo in evidenza alcune linee comuni, si delineano alcune piste conclusive di sintesi.
[…] Le strade che si aprono sono quelle di una cristologia dell’azione, che sa parlare agli uomini e alle donne di oggi prendendo sul serio l’historia Jesu, una cristologia dello Spirito, quale forza e compagno di vita del Nazareno, una cristologia che continua nella storia, nel concreto agire dei portatori/portati dello Spirito, e che trova nei sacramenti della Chiesa – letti alla luce degli segni profetici del Primo Testamento – un luogo privilegiato in cui si rende attuale l’agire profetico di Gesù.
Andrea Ruberti è nato a Viareggio (LU) nel 1969.
Ordinato presbitero a Lucca nel 1995, ha compiuto gli studi teologici presso lo Studio teologico interdiocesano di Camaiore (LU) e la Pontificia università gregoriana dove ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica nel 2002. Insegna teologia dogmatica allo Studio teologico interdiocesano di Camaiore (LU) e all’Istituto superiore di scienze religiose di Pisa.
Magia degli Specchi
Autore/i: Shirley Ralph
Editore: Fratelli Melita Editori
pp. 142, Genova
«Quando, qualche anno fa, riunimmo in opuscolo i primi due articoli di questo volumetto, estraendoli dalla Rivista “Ultra”, che allora pubblicavamo, dalle richieste dei numerosi lettori ci accorgemmo che il soggetto interessava moltissimo, e pensammo di darne uno studio più ampio. In mancanza di un’ opera che esaurisse l’argomento, raccogliemmo quanto di meglio era stato scritto dai più noti cultori delle scienze metapsichiche ai giorni nostri e vi aggiungemmo in appendice una dissertazione intorno agli Specchi Magici antichi e moderni.
Abbiamo creduto bene di non ritoccare nulla e di pubblicare un dopo l’altro gli articoli, quelli che trattano delle teorie e quelli che discutono gli esperimenti, in modo che dal loro insieme, l’intelligente lettore possa avere un’idea completa di tutto quanto desidera conoscere intorno a questi fenomeni supernormali, e lo studioso abbia a portata di mano[…]»