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Libri dalla categoria Opus Dei

Il Tao

Il Tao

Autore/i: Demariaux Jean-Christophe

Editore: Edizioni Paoline

traduzione di Stefania Stafutti.

pp. 138, Cinisello Balsamo (MI)

«Organizzazione mistica reazionaria di carattere feudale che induce in errore le masse arretrate», così veniva definito il taoismo dal partito comunista cinese nel 1950. Si perpetuava dunque un atteggiamento persecutorio che risaliva al II secolo a.C., all’ostracismo dei funzionari imperiali confuciani, e che aveva fatto del taoismo un intreccio di tradizioni appartate e provinciali, profondamente innervate si nel tessuto popolare, ma variegate, dissonanti, restie & lasciarsi imbrigliare da una superiore autorità spirituale che le codificasse in dogmi unitari.
Cosicché il saggio di Demariaux abbraccia con autorevolezza una realtà culturale estremamente composita: la grande riflessione cosmologica sul vuoto primordiale (Tao) e sulla natura dell’universo, la morale dell’azione ispirata alla rettitudine, all’assenza di rivalità e all’umiltà, l’antico sapere astrologico, geomantico, di ascendenza sciamanica, le infinite tecniche catartiche e lustrali, dietetiche e ginniche che puntano a trasfigurare il corpo e a purificare lo spirito, il segno lasciato nella poesia cinese, nella pittura, nell’arte dei giardini, nelle scienze naturali, nella medicina, fino alle impreviste coincidenze con alcuni esiti della fisica moderna. Frantumato in scuole e confraternite sovente clandestine, il taoismo ha permeato con i suoi mille rivoli la società cinese e presenta ancor oggi un volto cangiante e una profusione di accenti che sconcertano l’osservatore occidentale.

La Guerra Contro Giugurta

La Guerra Contro Giugurta

Autore/i: Sallustio Crispo

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione, note, appendice, indici, bibliografia a cura di Nicola Criniti, traduzione di Enrico Meroni.

pp. 256, nn. tavv. b/n f.t., Milano

C. Sallustio Crispo nacque nell’86 a.C. ad Amiternum nella Sabina (oggi, San Vittorino nell’Abruzzo), da ricca famiglia plebea, nell’età tormentata e confusa delle guerre civili. Di sicura fede democratica, era – con atteggiamento caratteristico del nuovo ceto dei possidenti – avverso sia al gretto conservatorismo degli ottimati, sia al parassitismo delle masse urbane: seguace, ma non cieco partigiano di C. Giulio Cesare, a lui dovette tutta la sua fortuna politica. Espulso nel 50 dal senato per la sua accesa politica filodemocratica (e per immoralità), veniva riammesso l’anno seguente grazie ai buoni uffici dell’amico e protettore Cesare. Non particolarmente dotato sul piano militare, mostrò invece – come tanti altri contemporanei – una spiccata predisposizione all’estorsione durante il suo governo della nuova provincia numidica dell’Africa Nova. Salvato un’altra volta da Cesare da un’accusa di malversazione e da una nuova espulsione dal senato (44), fu costretto a vita privata, con grande vantaggio per l’umanità, che così ebbe uno dei suoi storici più significativi. Nei suoi splendidi Horti Sallustiani, tra il Quirinale e il Pincio, Sallustio poteva infatti dedicarsi agli studi storici, per scrivere nel decennio seguente La Congiura di Catilina (42), La Guerra contro Giugurta (40) e le incomplete Storie, cui lavorò Eno alla morte, nel 35 circa.

La Guerra contro Giugurta, la seconda monografia sallustiana, scritta attorno al 40, è ispirata alla lunga e sanguinosa guerra combattuta in Africa settentrionale tra Roma e la Numidia nel 112-105.
Alla luce dei gravi mutamenti contemporanei della politica interna ed estera dell’urbe, grandeggia la figura singolare di Giugurta, audace e spregiudicato capo numida, che tenta abilmente di comperare, se non la sua vittoria, almeno i suoi avversari, in una avida ed intrigante Roma ottimate, dove sembra sia solo questione di prezzo: e intorno a lui si muove una pittoresca serie di personaggi grandi e secondari, fra tutti l’homo novus democratico C. Mario, antitesi per eccellenza dell’ambigua politica aristocratica e dell’ideologia ferreamente conservatrice dei ceti dominanti. Il significato del conflitto – al di là dei più immediati connotati d’espansionismo imperialistico – risulta alla fine ancor più profondo per le forze nuove che suscita all’interno della res publica, sollevando discordie e contrasti violenti premonitori delle guerre civili del I secolo a.C. Non è certo estranea, pure in quest’operetta sallustiana (così suggestiva per la personale conoscenza dei luoghi), la pessimistica, e quasi auto – biografica, svalutazione della vita politica romana, laddove prevalgono e sono gratificati gli ambiziosi più cinici, e violenza e cupidigia sono padrone e misure delle cose.

I Costumi Sessuali dei Muria

I Costumi Sessuali dei Muria

Autore/i: Verrier Elwin

Editore: Lerici Editori

prefazione, traduzione dal francese e edizione italiana a cura di Luigi De Marchi.

pp. 356, nn. tavv. b/n f.t., Milano

L’opera di Verrier Elwin è particolarmente interessante per gli spunti e i contributi che offre a una discussione e comprensione più approfondita dei grandi problemi sociali del nostro tempo e, in particolare, della crisi in cui si dibatte da ormai quasi due secoli la nostra etica sessuale tradizionale, Come altre opere classiche dell’etnologia anche il libro di Elwin porta infatti direttamente o indirettamente in discussione l’etica sessuale della nostra civiltà, la sua funzionalità sociale, la sua rispondenza alle esigenze del miglior equilibrio dell’individuo e del gruppo. Attraverso l’esame dell’organizzazione sociale, degli istituti e, soprattutto, dell’educazione sessuale adottata dai Muria. un popolo «primitivo» dell’India, l’auto.
re mette in crisi, come rileva Luigi De Marchi nella lucida prefazione al volume, tutta una concezione «sessuofobica» che è alla base della grande nevrosi collettiva e individuale dei nostri tempi e della nostra «civiltà».

Shabono

Shabono

L’Avventura di un’antropologa nel cuore della foresta amazzonica

Autore/i: Donner-Grau Florinda

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

nota dell’autrice, traduzione di Riccardo Mainardi.

pp. 336, Milano

Nel selvaggio territorio tra il Venezuela e il Brasile, là dove nascono i fiumi di entrambi i Paesi, vivono gli indiani Yanomama in minuscoli agglomerati di capanne costruite con foglie di palma. Shabono è il nome di tali villaggi disseminati nella giungla: alcuni gravitano nell’orbita di una missione o di qualche altro insediamento bianco; altri, per mantenere i loro costumi, si internano quanto più possono nel verde, fumigante sottobosco. Bionda, minuta di forme, giovanissima, Florinda Donner ha vissuto per oltre un anno in una fra le tribù più isolate e retrattili; il suo aspetto l’ha fatta ritenere, più che un’antropologa bianca, un essere anomalo, «né uomo né donna, né bambino né adulto»; lei stessa, scordando in parte la propria identità, si è lasciata assorbire e avvolgere da un mondo caldo, domestico, protettivo, che la esonerava da qualsiasi responsabilità. L’abolizione di ogni distanza, e dunque, in un certo senso, il fallimento della sua ricerca antropologica, hanno tuttavia coinciso, per Florinda Donner, con un’esperienza umana straordinaria, quale oggi non crederemmo più possibile. Una ragazza di Los Angeles ha condiviso i cibi, le magie, i costumi amorosi di una fra le popolazioni più primitive del mondo. Ne è nato Shabono, questo libro tenero e splendido che Carlos Castaneda ha definito «un capolavoro».

Guida a I Ching

Guida a I Ching

Come interrogare l’«oracolo» cinese e capirne le risposte. Una moderna e completa interpretazione del più antico metodo di predizione del futuro.

Autore/i: Reifler Sam

Editore: Armenia Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Giancarlo Tarozzi.

pp. 320, ill. b/n, Milano

L’I Ching, ovvero Libro del mutamenti, è uno dei più antichi testi oracolari tramandati alla nostra civiltà dal trascorrere dei secoli.
Elaborato dalla saggezza cinese tra duemilacinquecento e tremila anni fa, esso rappresenta un semplice ma efficacissimo metodo di divinazione, alla portata di chiunque. Sono sempre esistite, tuttavia, grosse difficoltà per l’interpretazione dei responsi forniti dall’oracolo cinese; difficoltà che in parte derivano dall’oscurità del suo linguaggio simbolico, e in parte dai millenni che ci separano dall’epoca della sua composizione.
Sam Reifler, da anni studioso del pensiero orientale, colma oggi questa lacuna, offrendoci un libro che si pone come guida teorica e pratica, all’uso dell’I Ching. Dopo aver fornito le indicazioni essenziali sulla tecnica relativa al porre le domande, Reifler passa in rassegna i sessantaquattro esagrammi di possibili risposte, illuminandone il significato, l’attualità, agli occhi dell’uomo moderno.
Se, come nota l’autore, e vero che queste risposte «incorporano tutta quanta l’esperienza umana», è altrettanto vero che da esse si può trarre il segno di una volontà superiore, di un disegno che ci trascende.

Il Corpo Astrale

Il Corpo Astrale

Autore/i: Greenhouse Herbert B.

Editore: Armenia Editore

traduzione di Davide Déttore.

pp. 400, Milano

«Talora il secondo corpo esce dal suo involucro fisico, si aggira per la stanza, fluttua fino al soffitto, oppure va a fare un giro per strada. Il secondo corpo può anche percorrere grandi distanze, arrivare in paesi stranieri. Talora viene a trovarsi in un ambiente sconosciuto, addirittura irreale, dove figure evanescenti si muovono tra nebbie e vapori. Altre volte incontra ambienti paradisiaci, luci brillanti, colori accesi. Molti viaggiatori astrali sono andati avanti e indietro nel tempo».
Herbert Greenhouse ci dà il libro più completo che mai sia stato scritto sull’argomento. Partendo dai racconti di personaggi come Aristotele, Goethe, Ernest Hemingway, l’autore si sofferma sulle esperienze degli sciamani, sui «viaggi astrali» dei soggetti più famosi dell’America d’oggi, sulle ricerche condotte in laboratorio dai parapsicologi.
Greenhouse (che ha sperimentato di persona il fenomeno) offre al lettore italiano, in uno stile semplice e piacevolissimo, una preziosa mappa per addentrarsi in un territorio di cui poche cose ci sono note, dove potrebbero essere nascosti grandi tesori per il futuro dell’uomo.

Testi di Medicina Greca

Testi di Medicina Greca

Autore/i: Ippocrate

Editore: Rizzoli

edizione con testo originale greco a fronte, introduzione di Vincenzo Di Benedetto, premessa al testo, traduzione e note di Alessandro Lami.

pp. 266, tavv. b/n f.t., Milano

I testi raccolti in questo volume, tratti dalle opere tramandate dall’antichità sotto il nome di Ippocrate, rivelano aspetti molto importanti, e talvolta poco noti, della cultura greca antica: una cultura nel cui contesto il pensiero scientifico, accanto a quello più strettamente filosofico, occupa un posto di primo piano.
Pur nella specificità dei singoli trattati, viene fuori in queste opere la realtà drammatica dell’uomo che combatte contro la malattia e la morte: una lotta impari, in cui l’insufficienza dell’intervento terapeutico è aggravata dalla limitatezza delle conoscenze anatomiche e fisiologiche. E il sovrapporsi di uno sforzo di organizzazione intellettuale su una base conoscitiva ristretta e su un repertorio terapeutico primitivo è una delle caratteristiche più interessanti della cultura medica greca del V e IV secolo a.C. Pur di fronte a una realtà drammaticamente condizionata l’uomo non rinuncia a registrare dati, a organizzarli, a elaborare teorie – e a sperare.

Vincenzo Di Benedetto è professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Pisa. Dirige un gruppo di ricerca sulla medicina greca antica. Ha pubblicato, tra l’altro, «Euripide: teatro e società» (Torino 1971), «L’ideologia del potere e la tragedia greca. Ricerche su Eschilo» (Torino 1978), «Sofocle» (Firenze 1983), e, in collaborazione con A. Lami, «Filologia e marxismo. Contro le mistificazioni» (Napoli 1981). Alessandro Lami e ricercatore all’Università di Pisa. Si occupa di problemi concernenti il pensiero scientifico e filosofico della Grecia antica.

Firenze Sacra

Firenze Sacra

Autore/i: Adriani Maurilio

Editore: Nardini Editore

presentazione di Franco Cardini.

pp. 348, nn. tavv. a colori e b/n, Firenze

  • Firenze sacra fra storia e leggenda
  • Affermazione storica e rinascita dopo il mille
  • La grande firenze e la divina commedia
  • Polemica «città di vita»
  • La profezia savonaroliana
  • Riforma e controriforma
  • Religione e principato
  • Profilo religioso dell’ottocento e del primo novecento fiorentino
  • Firenze sacra contemporanea

Maurilio Adriani, docente di Storia delle Religioni nell’Università di Firenze, è autore, noto in Italia e all’estero, sia di opere di analisi storica (Storia religiosa d’Italia, Italia magica, Italia mistica, Storia del Cristianesimo, Lineamenti di storia delle religioni, nonché il recente Islam, tradizione e destino), sia di originali studi su particolari aspetti dei fenomeni religiosi (La tradizione religiosa, L’irreligione, Rettorica e Religione, Scrittura e Religione). Fin da giovane impegnato e coinvolto nei momenti culturali e sociali più vivi della città di Firenze, Adriani ha sempre dedicato particolare attenzione alla dimensione sacra della città, giungendo in questo libro a comporre un inedito quadro unitario di cui la letteratura storica lamentava la mancanza e capace di coinvolgere il lettore per lo stile e l’ampiezza critica del discorso.

L’Elba dei Tempi Mitici

L’Elba dei Tempi Mitici

con appendice guida all’Antiquarium archeologico di Marciana

Autore/i: Zecchini Michelangelo

Editore: Tip. Pacini Mariotti

a cura del Comune di Marciana, prefazione dell’autore.

pp. 112, nn. tavv. e ill. b/n, Pisa

Sommario:

Prefazione
L’ISOLA D’ELBA DAI TEMPI PREISTORICI ALL’ETÀ ROMANA
L’Elba preistorica
I tempi paleolitici
La rivoluzione neolitica
L’età dei metalli
Alle soglie dell’età storica
L’Elba ligure, etrusca, greca
L’Elba romana
Bibliografia
GUIDA ALL’ANTIQUARIUM ARCHEOLOGICO DI MARCIANA
L’Antiquarium
Materiali archeologici elbani in Musei italiani e stranieri
Localizzazione geografica dei giacimenti più importanti
Indice generale

Le Leggi Fondamentali della Teosofia

Le Leggi Fondamentali della Teosofia

(Conferenze popolari)

Autore/i: Besant Annie

Editore: Edizioni Alaya

prefazione dell’autrice, traduzione di O. Boggiani.

pp. 160, Milano

Le Leggi fondamentali della Teosofia rappresenta uno dei testi teosofici classici. Il libro, pubblicato nella sua prima edizione nel 1910, contiene la raccolta di sei conferenze tenute da Annie Besant, che fu Presidente della Società Teosofica Internazionale fra il 1907 ed il 1933, ad Adyar nei pressi di Madras, davanti ad un vasto ed interessato uditorio. Si tratta di un’opera di elevato valore socio-culturale che consente non solo di meglio comprendere che cosa sia la Teosofia ma che dà una spiegazione assai convincente del tema della reincarnazione e di quello della legge di azione e reazione, ovvero del karma. Ne emerge un quadro in grado di delineare il significato della vita dell’umanità e del singolo sia sul piano fisico che su quelli astrale e mentale.

Annie Besant è stata una figura di rilievo nel campo spirituale e sociale. Donna colta e brillante, ci ha lasciato insegnamenti di grande importanza e attualità. Fu ispirata ed influenzata dagli ideali teosofici che affermano che la Verità è la religione più elevata. La sua vita è stata così profondamente dedita alla ricerca della Verità che non permetteva che niente si frapponesse tra lei e il suo obiettivo e ha sempre vissuto la sua Ricerca con passione e perseveranza, guidata da uno spirito impavido, capace di liberarsi da tutti i condizionamenti. Le qualità della dottoressa Besant le hanno permesso di conquistare il rispetto e la stima di menti eccezionali quali Jiddu Krishnamurti e Helena Blavatsky.

La Letteratura Bizantina

La Letteratura Bizantina

Da Costantino a Fozio

Autore/i: Impellizzeri Salvatore

Editore: Sansoni Editore

premessa e introduzione dell’autore.

pp. 480, Firenze

Questo libro vuole essere un’interpretazione storica della civiltà letteraria bizantina: ha, cioè, lo scopo di spiegare e interpretare nel suo svolgimento la produzione letteraria che ha espresso l’impero dei «Romani» nato sulle sponde del Bosforo per volontà di Costantino. E intende spiegarla alla luce delle vicende storiche, cioè a dire politiche e sociali e come rispecchiamento di esse: la letteratura viene considerata come l’occhio della società bizantina che esplora se stessa. Il mondo culturale bizantino è determinato dall’incontro fecondo tra l’ellenismo e il cristianesimo, dalla sintesi che si operò nei primi cinque secoli dell’era (soprattutto nel IV, dopo la rivoluzione costantiniana che inserì la societas christiana nella vita dell’impero) tra l’eredità dell’Ellade antica, considerata paradigmatica, e il contenuto della nuova fede. Cristianesimo e tradizione ellenica costituiscono i filtri attraverso i quali le vicende storiche passano nella civiltà letteraria bizantina, in tutta la sua durata. Ma il pregiudizio classicistico, che spesso ha indotto a spregiare i prodotti della letteratura bizantina come opere di un demiurgo maldestro, il quale avesse modellato sulle «idee» perfette dell’iperuranio ellenico un mondo di creature malfatte e deformi, non ha oscurato il giudizio dell’autore di queste pagine.

Salvatore Impellizzeri, studioso della cultura ellenica in tutti i suoi stadi, da Omero alla poesia contemporanea, si è particolarmente dedicato allo studio del mondo bizantino. Insegna, quale professore ordinario, Letteratura greca classica e Filologia e storia bizantina. Collabora a riviste e a giornali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo quelle sull’epica bizantina (Il Digenis Akritas, La morte di Digenis), nonché La precrociata di Roberto il Guiscardo, L’Umanesimo bizantino del IX secolo. Prepara una edizione della Chronographia di Psello.

Il Nuovo Libro degli Spiriti

Il Nuovo Libro degli Spiriti

Il Progetto Spiritico da Allan Kardec alla Nuova Era

Autore/i: Cerchio Medianico Kappa

Editore: Edizioni Mediterranee

a cura di Vitaliano Bilotta, prefazione di Paola Giovetti.

pp. 288, Roma

Quasi un secolo e mezzo dopo la pubblicazione del Libro degli Spiriti di Allan Kardec, ecco un Nuovo Libro degli Spiriti, dettato e quindi scritto anche questo dalle mani invisibili di coloro i quali sono “oltre il tempo”. Da allora, tuttavia, molto è cambiato e all’evoluzione scientifica, tecnologica e sociale fa riscontro un incredibile dilatarsi degli orizzonti spirituali. L’umanità sta faticosamente ma inarrestabilmente “crescendo”, incamminata verso la sua reale meta evolutiva. Questo libro, attuale e necessario, intende, con forme nuove e adatte ai nostri tempi, aggiungere nuove pagine, nuovi capitoli al capolavoro di Kardec, pagine che rispondono alle intime e vere esigenze spirituali dell’uomo di oggi. Il volume tratta centinaia di argomenti, inquadrandoli in quel Progetto Spiritico il quale abbraccia e contiene tutte le manifestazioni, i messaggi e gli insegnamenti che in varie forme ci pervengono dal “mondo dello spirito”. Risposte chiare e penetranti, dirette e profonde a tutte le domande – le più diverse – provenienti dall’uomo e dalla società di oggi. Risposte relative anche ad argomenti esoterici e di conoscenza profonda, su Karma, Reincarnazione, Evoluzione, Medianità, Trapasso e Vita dopo la morte, Malattie e Problemi di vita quotidiana. Un libro che aiuta nella conoscenza di sé e pertanto fornisce un prezioso aiuto sulla via della ricerca interiore.

Il Cerchio Medianico Kappa in attività dal 1985 a Roma, è tramite di preziosi insegnamenti, i primi dei quali sono stati raccolti nel libro VERSO LA SCINTILLA – Dal Tempo all’Eterno. Vitaliano Bilotta, che ne è il curatore, così come lo è stato del volume precedente, ha anche redatto il DIZIONARIO DEL CERCHIO FIRENZE 77, pubblicato in questa stessa collana.

Cominciò a Babele

Cominciò a Babele

La scoperta dei popoli

Autore/i: Wendt Herbert

Editore: Aldo Martello Editore

unica traduzione autorizzata di Giuseppe Bianchetti.

pp. 528, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Nel libro «Cercai Adamo», Herbert Wendt ha narrato in qual modo scienziati, pensatori, sognatori e dilettanti geniali abbiano indagato l’origine dell’uomo. In «Cominciò a Babele» egli racconta come etnologi e archeologi, missionari, esploratori e avventurieri abbiano scoperto i segreti dei popoli esotici.
Come appaiono le civiltà umane? Perché il loro aspetto è tale? Qual è la loro origine? Chi le ha create? E… perché furono create? Problemi appassionanti, che interessano oggi ciascuno di noi nel più profondo dell’animo. Herbert Wendt narra in qual modo gli studiosi e gli scienziati abbiano tentato, dall’antichità sino ai nostri giorni, di risolvere i tanti enigmi dei popoli, delle razze e delle civiltà.
Un «Romanzo della Etnologia», dunque? Non soltanto questo. Infatti, come disse un celebre navigatore dei Mari del Sud, «non c’è al mondo creatura che, come l’uomo, sia tanto accanita contro la sua stessa specie». La storia millenaria dei rapporti tra i popoli è contemporaneamente una ininterrotta catena di contrasti, di guerra e assassinio, di conquista e oppressione, di pregiudizio razziale e annientamento di civiltà. E la ricerca etnologica del passato è una autentica tragicommedia umana, densa di scene grottesche e terribili, di errori e di abbagli, di avventure, incidenti, episodi comici e patetici.
«Cominciò a Babele» costituisce perciò anche la cronaca dei grandi viaggi di scoperta, una storia della colonizzazione, anzi una storia della natura e della civiltà umana. E nata così un’opera interessantissima, piena di tensione, su uno scenario costantemente mutevole, che ci conduce da Babele sino all’isola di Pasqua, dagli Unni di Attila sino alle meraviglie delle civiltà indie, dall’antica Cina sino ai Pigmei della foresta congolese; e contemporaneamente, un’opera di profonda umanità, e profonda comprensione per i caratteri propri delle razze e delle nazioni straniere.
Proprio oggi, infatti, mentre la maggior parte delle civiltà umane è scomparsa irreparabilmente sotto la spinta della nostra civilizzazione, proprio oggi è più necessario che mai conoscere come a poco a poco, quasi con riluttanza, l’uomo abbia compiuto nel corso dei tempi la sua più grande e rivoluzionaria scoperta: quella dell’umanità policroma e poliedrica.

Herbert Wendt, nato a Düsseldorf nel 1914 e residente a Baden-Baden, si dette alla letteratura dopo aver studiato zoologia. Tra i suoi romanzi, «La nave dei dannati» ebbe notorietà anche all’estero. Nel 1953 fu pubblicato il romanzo della paleoantropologia, «Cercai Adamo», tradotto in tutte le lingue del mondo, e che rese di colpo celebre l’autore in Europa e in America. Tre anni dopo seguì la storia dell’indagine zoologica, «L’altra storia della terra», che ebbe un successo altrettanto trionfale.
Herbert Wendt è sposato con la scrittrice Ingeborg Wendt. La coppia ha compiuto diversi viaggi di scoperta, e tra l’altro una spedizione nel centro del Sudamerica, eflettuata nel 1956, nel corso della quale Herbert Wendt visitò tribù indie quasi mai venute a contatto con la civiltà, raccogliendo un copioso materiale etnologico e naturalistico. In «Cominciò a Babele» egli ci parla quindi non solo come scrittore ma anche come scienziato abituato alla mentalità dei popoli esotici, e capace di apprezzarne le caratteristiche.

Regola Sanitaria Salernitana

Regola Sanitaria Salernitana

Per mangiare e vivere meglio le ricette e i metodi dell’antica medicina araba

Autore/i: Autori vari

Editore: Casa Editrice Roberto Napoleone

pp. 128, nn. ill. b/n, Roma

Il «Regimen sanitaris» è una raccolta di consigli, norme, indicazioni medico-dietetiche, frutto dell’esperienza e della dottrina della scuola araba salernitana. Il corpo delle regole sanitarie, redatto attorno al 1100 fu dedicato al re d’Inghilterra che, afflitto da numerose ferite, era giunto a Salerno attratto dalla fama degli illustri ed esperti medici: in 362 esametri ricevette precetti igienici, nozioni dietetiche e terapeutiche di ogni genere. Oggi possiamo dire che il «Regimen sanitaris» è da considerare il capostipite fra i trattati di cura naturale.

I Greci al Tempo di Omero

I Greci al Tempo di Omero

Autore/i: Mireaux Émile

Editore: Il Saggiatore

introduzione dell’autore, traduzione di Hena Lombardi.

pp. 316, 30 fotografie b/n, Milano

Il tempo di Omero comincia non prima dell’VIII secolo a. C. e finisce, al più tardi, col VII. L’anno 700 ha qualcosa di simbolico: infatti, secondo gli archeologi, è proprio intorno a questa data che sarebbe stata fondata l’ottava Troia, quella, cioè, cantata dal poeta cieco; è intorno al 700 che un gruppo di coloni greci avrebbe occupato il luogo sul quale sorgeva l’antica fortezza, facendo così entrare nella storia l’Ilio ellenica che in seguito si sarebbe presentata come l’erede del glorioso e drammatico passato eroico.
Quale posto tiene oggi nella storia greca questa «età omerica» di cui sono qui descritti i sistemi di vita?
Come la maggior parte dei periodi di qualsiasi storia, questa età è un’epoca di transizione in cui si operano grandi trasformazioni relativamente rapide, tra cui la nascita dell’epopea greca. Politicamente questo periodo comincia nel momento in cui scompaiono gli antichi regni di carattere religioso e patriarcale. Ad Atene per prima sparisce un’antica dinastia, poi è la volta di Corinto; subiscono in breve tempo la stessa sorte i principi di Mileto e di Samo. In altre città avviene una analoga rivoluzione, il più delle volte in forma pacifica, poiché in molti luoghi i discendenti delle vecchie dinastie conservano una preminenza onorifica, di cui ci dà una buona immagine la dignitosa figura di Alcinoo nell’isola dei Feaci.
Le grandi famiglie aristocratiche si impadroniscono del potere; si ritrovano le vocazioni dei «padroni del mare» cretesi e dei navigatori achei; la Sicilia, l’Italia meridionale, l’Africa e l’Asia Minore vengono disseminate di colonie; entra in scena la democrazia che chiude la porta al mondo omerico. Tra questi due poli – la grande guerra di Troia e l’instaurazione dei governi popolari – l’Autore ha sistemato i frammenti di un passato verso cui ci attira irresistibilmente il fascino di una grande poesia.

Émile Mireaux è nato il 21 agosto 1895 a Mont de Marsan. Allievo della scuola normale superiore, già nel 1910 fu nominato «aggregato» di storia e geografia; fu poi professore all’Istituto Francese di Madrid.
Mobilitato come ufficiale di fanteria nella guerra 1914-18, combatté con onore: fu ferito due volte; ebbe tre citazioni al merito di guerra e la Legion d’Onore per atti di valore. Al rientro nella vita civile fu redattore, poi direttore generale, della Società di ricerche e informazioni economiche dal 1921 al 1931. Direttore di «Le Temps» dal 1931 al 1944, fu, circa nello stesso periodo, senatore per la circoscrizione degli Alti Pirenei.
Dal 1940 è membro dell’Accademia di scienze morali e politiche. Le sue pubblicazioni, oltre che di carattere storico con particolare riguardo alla antichità classica, si rivolgono anche a problemi di economia.

La Curiosità nei Mondi Antichi

La Curiosità nei Mondi Antichi

Grecia e Cina

Autore/i: Lloyd Geoffrey E. R.

Editore: Donzelli Editore

prefazione e avvertenza dell’autore, traduzione di Massimo Palma.

pp. 208, 30 illustrazioni b/n, Roma

Aristotele diceva che l’aspirazione al sapere è uno dei tratti distintivi della natura umana. Eppure non tutti gli esseri umani sembrano mossi dalla stessa urgenza di espandere le proprie conoscenze o di verificarle; i più si accontentano di accogliere una sapienza tramandata. In questo libro uno dei massimi storici della scienza si interroga su quello che accade quando individui o gruppi sociali coltivano invece l’ambizione di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze e sentono lo stimolo della curiosità verso possibili innovazioni. Esplorando i meccanismi che nelle principali civiltà antiche, in Grecia, in Cina e in Mesopotamia, hanno dato origine e sviluppo all’indagine sistematica sul mondo, Lloyd evidenzia i fattori che hanno stimolato o inibito tale indagine e gli interessi dai quali è stata nel tempo condizionata. Chi stabiliva gli obiettivi? Che ruolo giocava lo Stato nel sostenere, promuovere o bloccare la ricerca in campi quali la storiografia, la filosofia naturale, la ricerca medica, l’astronomia, la tecnologia, la matematica pura e applicata? Qual era il grado di definizione e di sviluppo di ognuno di questi ambiti della conoscenza nelle diverse società antiche? Come sono riusciti i grandi inventori, scienziati, pensatori, innovatori a convincere i contemporanei ad accettare il loro operato? L’autore di questo brillante saggio indaga le differenti strade che l’innovazione ha seguito nel mondo classico, mostrando i risultati inaspettati di molti sforzi di ricerca, concentrando la sua attenzione sulle tensioni tra il controllo dello Stato e l’innovazione individuale e sui diversi modi in cui questi problemi sono stati risolti – affrontando questioni che si rivelano centrali per la ricerca scientifica ancora oggi.

Geoffrey E. R. Lloyd è professore emerito di Filosofia antica e della scienza all’Università di Cambridge, dove è stato preside del Darwin College dal 1989 al 2000. Tra le sue innumerevoli pubblicazioni ricordiamo: Scienza, folclore, ideologia. Le scienze della vita nella Grecia antica (Bollati Boringhieri, 1987); Smascherare le mentalità (Laterza, 1991); Metodi e problemi della scienza greca (Laterza, 1993).

L’Essenza degli Yoga Sūtra

L’Essenza degli Yoga Sūtra

La guida definitiva alla filosofia dello yoga

Autore/i: Iyengar B.K.S.

Editore: Edizioni Mediterranee

premessa di Sua Santità il Dalai Lama, traduzione di Pasquale Faccia.

pp. 240, 1 ill. b/n f.t., Roma

L’essenza degli Yoga Sūtra, la nuova opera accademica di B.K.S. Iyengar, è uno studio sull’essenza filosofica dello yoga: gli Yoga Sutra di Patanjali. Questi sutra, concisi e chiari, costituiscono il fondamento dell’antica filosofia dello yoga, e per ciascuno di essi Iyengar offre ai lettori moderni un commento penetrante e una spiegazione, illustrando il modo in cui la pratica dello yoga può trasformare la mente, il corpo e lo spirito. Questa guida definitiva è un’introduzione alla filosofia spirituale che è alla base della pratica dello yoga, ed è uno strumento completo tanto per i principianti quanto per gli esperti insegnanti di yoga.

Bellur Krishnamachar Sundara Iyengar (1918-2014) È stato uno dei più famosi maestri di yoga del mondo, ed è stato uno tra i primi a introdurre lo yoga in Occidente. Il suo libro Teoria e pratica dello yoga è stato un bestseller ed è a tutt’oggi considerato un testo classico per ogni studente di yoga. Il maestro Iyengar ha deciso di donare i diritti d’autore dalla vendita di questo libro per finanziare progetti d’istruzione e sviluppo nel suo villaggio natale di Bellur, India. Nel 2004 è stato nominato tra le 100 persone più influenti al mondo dalla rivista Time. Le Edizioni Mediterranee, oltre al succitato Teoria e pratica dello yoga, hanno pubblicato anche Teoria e pratica del pranayama, Compendio di Teoria e pratica dello yoga, Iyengar, la vita e l’opera, Commento agli Yoga Sūtra di Patanjali e Vita nello yoga.

Il Grande Oriente

Il Grande Oriente

Romanzo

Autore/i: Peyrefitte Roger

Editore: Longanesi & C.

traduzione dal francese di Anna Malvezzi.

pp. 464, Milano

Di romanzo in romanzo lo scrittore francese Roger Peyrefitte sembra intento a condurre una grande inchiesta sulla società contemporanea che ci introduce ora nell’ambiente dei grandi personaggi della Chiesa cattolica, ora tra le file intricate dei diplomatici, ora tra esteti raccolti nell’isola di Capri e finalmente, con questo suo ultimo libro, nelle logge del grande oriente e dei frammassoni. In compagnia di Georges de Sarre, di Françoise Laurent e di sua figlia Osmonda, il lettore inizia allegramente la scoperta della massoneria, attraverso i segreti delle logge, i riti, i calcoli e gli intrighi dell’istituzione. Sotto nomi falsi si celano personaggi veramente esistiti anche italiani, di cui come al solito, lo scrittore francese conosce alla perfezione ogni vizio e ogni intima debolezza. Peyrefitte non si preoccupa mai delle teorie e poco delle idee generali, ma sicuramente le sue opere avranno un singolare valore per lo storico di domani, perché gli offriranno quei piccoli fatti veri e significativi, di alto valore documentario, necessari per ricostruire qualsiasi periodo della civiltà.

L’Eden a Oriente

L’Eden a Oriente

La straordinaria scoperta della più antica civiltà umana

Autore/i: Oppenheimer Stephen

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Luca Vanni.

pp. XV-568, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Ottomila anni fa un’immane catastrofe naturale, probabilmente il Diluvio universale del racconto biblico, sconvolse il Sudest asiatico, che costituiva allora un unico, enorme continente, noto come «piattaforma della Sonda». Buona parte del territorio fu sommersa e l’esodo di massa, per terra e per mare, della popolazione seguì la rotta dei quattro punti cardinali: a nord verso l’Asia interna, a est verso il Pacifico, a ovest verso l’Oceano Indiano e a sud verso l’Australia.
Considerata in genere una semplice propaggine delle culture continentali dell’India e della Cina, questa affascinante regione dell’Asia sudorientale diventa per Stephen Oppenheimer la vera culla della civiltà, oltre che il luogo d’origine di scoperte epocali (come la coltivazione del riso). Le più recenti ricerche dell’archeologia, della genetica e della linguistica confermano la grande vitalità culturale del Sudest asiatico alla fine dell’era glaciale: non solo area ricca di antichi insediamenti, ma anche centro di irradiazione di una diaspora linguistica e terra natale delle famiglie del ceppo asiatico, la cui diffusione ha interessato le Americhe e il Medio Oriente.
Quale prova decisiva di questa tesi rivoluzionaria, l’autore raccoglie una ricca messe di tradizioni mitologiche locali che, analizzate alla luce di un metodo comparativo ispirato all’illustre modello del Ramo d’oro di James Frazer, rivelano innegabili quanto sorprendenti analogie con alcuni testi fondativi della cultura occidentale e delle più antiche religioni, come i primi dieci capitoli del Genesi.
L’Eden a Oriente un libro che, invitando a volgere lo sguardo a est e a modificare la nostra visione dei rapporti tra Estremo Oriente e continente eurasiatico, ci costringe a ripensare l’intero corso della storia.

Stephen Oppenheimer si è Laureato in medicina a Oxford nel 1971. Trasferitosi in Estremo Oriente, ha alternato il lavoro in numerosi ospedali del Borneo all’attività accademica e a lunghi viaggi di ricerca nell’area del Pacifico. Dal 1990 al 1994 è stato docente di pediatria all’Università cinese di Hong Kong.

Parapsicologia come Scienza

Parapsicologia come Scienza

Autore/i: Pratt Joseph Gaither

Editore: Armenia Editore

prefazione di Massimo Inardi, premessa dell’autore, traduzione di Piero Bona Veggi.

pp. 232, Milano

John Gaither Pratt è stato uno dei primi allievi di J. 8. Rhine a Durham: è proprio attraverso l’opera di questi due grandi ricercatori (e di tutti quelli che hanno collaborato con loro) che si è sviluppata la parapsicologia scientifica, intesa in senso moderno. Pratt ha oggi preso il posto di Rhine alla direzione del laboratorio di Durham, ha viaggiato in tutto il mondo per rendersi conto di persona del livello raggiunto dagli studi parapsicologici in altri paesi. È uno studioso fra i più seri e preparati, oltre che un attivissimo ricercatore.
Questo volume nasce dunque da tutte le sue esperienze di lavoro e vuole essere un panorama completo, esauriente, delle ricerche parapsicologiche condotte nell’ultimo decennio. Gli argomenti che l’autore affronta sono di estrema attualità: dalla reincarnazione al livello degli studi parapsicologici in Russia.
Lo stile con cui la materia viene esposta è semplice e sempre improntato alla massima concretezza. L’onestà dell’informazione, la chiarezza dei concetti fanno di quest’opera un punto di riferimento indispensabile al lettore italiano, ormai sommerso da una marea di pubblicazioni più o meno attendibili tra cui è quasi impossibile scegliere. Il libro, del resto, è nato da un’intima esigenza di Pratt, dal bisogno di rimettere ordine in un campo dove la confusione sta dilagando.
“Perchè un attivo ricercatore di parapsicologia dovrebbe scrivere un libro su queste ricerche se sul mercato ce n’è già una marea? La ragione è che i parapsicologi hanno disperatamente bisogno che la loro ricerca sia capita e ben conosciuta, ben capita e conosciuta nel senso giusto. Ci siamo spesso accorti che questo compito non è assolto dai giornalisti professionisti. Per quanto scrupolosi e coscienziosi essi siano, difficilmente riescono a presentare una ricerca senza le inevitabili distorsioni professionali. Penso che sia importante, quindi, che la ricerca sull’ESP sia presentata al pubblico dal punto di vista del ricercatore”.
Giustificazione migliore di questa, crediamo, non potrebbe esistere.