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Fratelli dell’Infinito

Fratelli dell’Infinito

I figli delle stelle – L’uomo è universale? Ritorno ad Atlantide – Creature fantastiche popolano altri mondi – L’inferno nel cielo – Esistono monumenti nello spazio? Forse gli extraterrestri sono già fra noi.

Autore/i: Kolosimo Peter

Editore: SugarCo Edizioni

pp. 256, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano

Parliamo seriamente di esobiologia, della possibilità di vita su pianeti sconosciuti, senza abbandonarci ai deliranti sogni esoterici. Vedremo che la realtà è molto più appassionante e sconvolgente di quanto ci prospettano gli scrittori di racconti utopici: qualcuno ci chiama dalle stelle, minuscoli astronauti approdano tra noi viaggiando su raggi di luce, adattandosi alla Terra con forme insospettate.
In questa scorribanda spaziale passiamo tra esseri incredibili insetti organizzatissimi, freddi e aggressivi, piante semoventi, cristalli pensanti, automi perfetti e che potrebbero essere stati scaraventati alla conquista di altri mondi. È un’affascinante avventura senza fine, che Kolosimo ci fa vivere nei suoi più poetici e nei suoi più terrificanti aspetti, delineati non sulla traccia di assurde fantasticherie, ma su quella delle più recenti conquiste scientifiche, molte delle quali ancora avvolte nel silenzio.

«Kolosimo analizza problemi che divengono sempre più affascinanti e attuali con il procedere della nostra corsa verso altri mondi. La documentazione è estremamente obiettiva, il materiale ineccepibile. E, nonostante ciò, la lettura del suo lavoro e avvincente come quella di un romanzo del futuro». (Buchhandlung Naacher – Francoforte s. M.)

Peter Kolosimo, coordinatore dell’A.S.P. (Associazione Studi Preistorici), autore di: «Terra senza Tempo», «Ombre sulle Stelle», «Non è terrestre», «Astronavi sulla preistoria», «Il pianeta sconosciuto», «Odissea Stellare» e «Polvere d’inferno», vincitore del Premio Bancarella, è uno degli scrittori più letti del mondo.
Le sue opere sono state tradotte con grande successo in Francia, Germania, Inghilterra, USA, Olanda, Spagna, Brasile, Finlandia, Turchia, Giappone, Grecia.

Lo Straordinario Potere della Piramide

Lo Straordinario Potere della Piramide

Tutti i segreti della piramide per guarire, influire sul proprio destino, vivere in armonia con se stessi e l’universo con le istruzioni per costruirla

Autore/i: Alberti Emanuele

Editore: Giovanni De Vecchi Editore

introduzione dell’autore.

pp. 192, nn. ill. b/n, Milano

  • Perché i grandi faraoni fecero edificare immense piramidi? Che cosa si nasconde sotto quelle gigantesche e affascinanti architetture di pietra?
  • Che cosa hanno a che fare Io Yin e Io Yang cinese, il Frana indiano, il Nirvana buddhista, i chakra, la geomanzia, l’Ayurveda, con i segreti delle piramidi?
    Scoprirete qui le misteriose connessioni.
  • L’autore vi conduce alla scoperta delle grandi piramidi d’Egitto, non solo di quelle più note, ma anche delle piramidi meno conosciute al grande pubblico.
  • Vi addentrerete nell’enigma di queste costruzioni, enigma sul quale solo oggi comincia a farsi luce; e si parlerà anche del grande mistero della Sfinge.
  • Conoscerete le altre piramidi del mondo, quelle maya, quelle peruviane, le mesopotamiche, le asiatiche, le piramidi dell’Oceania, quelle europee e le altre moderne.
  • Non occorre costruire una grande piramide di pietra per godere degli influssi magici e psicologici della forma piramidale. Una piccola e leggera piramide (persino una cappa sopra i fornelli della cucina) può avere effetti benefici: leggete che cosa ha da insegnarvi a riguardo il Feng Shui.
  • L’autore vi guida a interagire con la piramide: a costruirne una, a sfruttarne l’energia a vostro vantaggio, anche per scopi specifici (concentrazione, risveglio del chakra, lotta allo stress, cura di disturbi fisici ecc.).
  • Questa guida contiene anche un buon numero di esercizi ed esperimenti pratici, che vi serviranno a scoprire altri effetti magici della forma piramidale, e a trarne benefici concreti.

Concentrazione e Meditazione

Concentrazione e Meditazione

Autore/i: Swami Sivananda Sarasvati

Editore: Edizioni Mediterranee

prefazione di Jean Herbert, introduzione dell’autore, traduzione di Ferruccio Ledvinka.

pp. 328, 1 tavv. b/n f.t., Roma

Più di ogni altro libro finora pubblicato sull’argomento, quest’opera illumina sulla pratica della meditazione, particolarmente come essa viene intesa nel mondo indù e come può essere messa in atto nella trasposizione occidentale. La meditazione conduce, forse più rapidamente, a un vasto schiudersi dell’essere in molte delle sue parti e delle sue possibilità, ma la sua via è piena di imprevisti e irta di pericoli. Per tali motivi questo libro è indispensabile a chiunque voglia dedicarsi alla meditazione; esso costituisce una guida pratica e completa, seguendo la quale non si rischia di smarrirsi. Anzi, le sue spiegazioni e i suoi consigli permettono di seguire la via più breve e più sicura verso la realizzazione di sé, che è il fine ultimo di ogni individuo.

Swami Sivananda Sarasvati nacque nel 1887 in una grande e nobile famiglia del Sud dell’India; laureatosi in medicina, si dedicò alla professione in Malesia con grande successo. Nel 1924, attratto dal richiamo della ricerca spirituale, approdò a Rishikesh, alle pendici dell’Himalaya, dove nel 1932 fondò lo Sivananda Ashram e nel 1936 la Divine Life Society. Scomparso nel 1963, ha lasciato più di 300 libri sullo Yoga, traducendo oltre alla Bhagavad Gita anche i Brahmasutra, il Bhagavatam, molte Upanishad e scrivendo moltissimi altri volumi su tutti gli aspetti pratici dello Yoga, del Vedanta e della Sadhana spirituale.

Scienza e Religione

Scienza e Religione

Uomo e natura nella visione junghiana

Autore/i: Meier Carl Alfred

Editore: Edizioni Mediterranee

prefazione e cura di Francesco P. Ranzato, traduzione di Manin De Luca e Francesco P. Ranzato.

pp. 200, Roma

Questo volume contiene una raccolta di saggi scelti che, in vari periodi della vita, sono stati scritti dal grande psicologo junghiano Carl Alfred Meier di Zurigo. Scienza e Religione costituiscono l’oggetto di quest’opera che mette in relazione, arditamente, lo spirito scientifico dell’Autore con il suo grande afflato mistico. Molti saggi sono infatti a carattere scientifico, ma sempre “permeati” da quella religiosità, da quella devozione verso la natura e verso le cose che sono una caratteristica costante di Carl Meier. Autore che, come si ricorderà, è anche appassionato cultore di quel mondo classico (greco e latino) che ha precorso i tempi e che è alla base del pensiero speculativo moderno. “Scienza e Religione” costituisce, pertanto, una piccola “summa” per tutti coloro che amano la psicologia del profondo, e in modo particolare quella junghiana.

Carl Alfred Meier, nato nel 1905 ha rappresentato, dopo Jung, il più grande cultore della Psicologia complessa. Già direttore dell’Istituto Jung di Zurigo, è stato autore di molti saggi, nonché del noto volume Antica incubazione e moderna psicoterapia apparso in questa stessa collana con il titolo Il sogno come terapia. Nel 1949 ha ottenuto la cattedra onoraria di Professore di Psicologia all’Istituto Federale di tecnologia. In seguito ha co-fondato il Centro clinico e di ricerca per la Psicologia Junghiana. È deceduto nel 1995 all’età di 90 anni. Altre sue opere pubblicate sono: Scienza e Religione, L’esperienza dell’inconscio, L’interpretazione del sogno e La Coscienza, queste ultime tre fanno parte del Trattato di psicologia junghiana in quattro volumi di cui il presente completa l’opera.

I Misteriosi Libri dell’India

I Misteriosi Libri dell’India

Dai più antichi libri del mondo, i Veda, incredibili rivelazioni di guerre nucleari nell’antichità. 5000 anni fa erano già note la fecondazione artificiale, l’ingegneria genetica, le armi psicotroniche?

Autore/i: Aprile Giuseppe

Editore: Armenia Editore

pp. 202, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Dai più antichi libri del mondo, i Veda associati al Ramayana, attraverso il filtro dell’analisi e della comparazione con miti e reperti archeologici delle scomparse civiltà indo-europee, Giuseppe Aprile riesce ad estrapolare in questo volume, pubblicato in 1ᵃ edizione con il titolo I Veda, una misteriosa vicenda arcaica che parla di fecondazione artificiale, di clonazione, di conflitti nucleari, di armi laser e psicotroniche che sembra congiungere il lontanissimo passato alla nostra attualità scientifica e tecnologica. Né favole né fantascienza, ma frammentari documenti di una civiltà preistorica, la indo-ariana, che prolungò le sue enigmatiche radici fino alla lontanissima isola di Pasqua.

La Scienza dell’Anima

La Scienza dell’Anima

Autore/i: Dumas André

Editore: Armenia Editore

presentazione di Giorgio di Simone, prefazione di Simone Saint-Clair, traduzione di Pietro Fara Puggioni.

pp. 408, Milano

Accostare la parola scienza alla parola anima potrebbe sembrare un anacronismo se si pensa alla distanza che sussiste tra il nostro concetto di scienza e quelle manifestazioni che sono classificate come «metapsichiche», «parapsicologiche» e «spiritiche», e che sono appunto legate all’inconscio umano e a quella parte dell’individuo che va sotto il nome di anima. Affrontando però la lettura di quest’opera ci si renderà conto di quanto siano rigorose le verifiche applicate allo studio di questi fenomeni.
Il libro di Dumas sorprende soprattutto per il valore probante dei fatti e degli argomenti scientifici che l’autore riunisce in un’esauriente dimostrazione in favore della sopravvivenza dell’essere dopo la morte, delle sue vite anteriori e della sua evoluzione progressiva. Per questo può senz’altro essere considerato un manuale delle scienze psichiche, come fu definito alla sua comparsa. Fu inoltre avvicinato alle opere del Richet, del Delanne, del Bozzano per l’onestà e l’imparzialità nell’analisi dei fenomeni e per la vasta documentazione riportata.
Questa nuova edizione tiene conto dei più recenti lavori dei ricercatori europei, russi e americani, e guida il lettore in questo viaggio cominciando da fatti precisi fino ad arrivare alle più alte concezioni filosofiche e morali, rispondendo nel contempo ai numerosi interrogativi che circondano l’anima e la morte.

L’Alchimia della Felicità

L’Alchimia della Felicità

Il vero scopo della vita

Autore/i: Hazrat Inayat Khan

Editore: Edizioni Mediterranee

introduzione dell’autore, traduzione a cura dell’International Translation Committee del Movimento Sufi Internazionale.

pp. 232, Roma

L’alchimia della felicità è l’argomento di una conferenza tenuta da Hazrat Inayat Khan all’inizio del 1920, ed è posta in questo libro come primo capitolo. Gli insegnamenti di Inayat Khan coprono praticamente ogni aspetto dell’esistenza umana. Da una parte ci sono gli aspetti metafisici: il rapporto fra Dio e l’uomo, i piani e i diversi stadi dell’esistenza, il posto dell’uomo nella creazione, e numerosi altri; dall’altra egli esplora in profondità la vita terrena, analizzandola ed esaminandone i problemi e le possibilità, e indicando la strada verso una esistenza più equilibrata e felice. Per quanto importante ed interessante possano essere lo studio e la pratica degli aspetti metafisici del messaggio Sufi, Inayat Khan ci ricorda costantemente che quello studio e quella pratica sono inutili se la nostra vita quotidiana non è in armonia con tali principi. La reale comprensione della verità avviene vivendola. Il vero scopo della ricerca religiosa è la felicità. Ad essa si può giungere attraverso il processo del quietare la mente, tramite la concentrazione, con la scienza del respiro e con l’amore per Dio, che scioglie il cuore. Allorché il cuore si è riscaldato, in colui che è alla ricerca si sviluppa la conoscenza di Dio e tutti gli aspetti profondi dell’esistenza divengono per lui perfettamente chiari.

Hazrat Inayat Khan nato nel 1882 a Baroda (India) da una famiglia di musicisti, fu egli stesso musicista di grande valore. Tuttavia, preferì rinunciare ad una brillante carriera in campo musicale per dedicarsi completamente alla diffusione del Messaggio Sufi in Occidente. Fu M suo maestro spirituale a dargli il compito di diffondere la saggezza del messaggio Sufi, poiché questo era il compito al quale Dio l’aveva destinato. Egli si recò quindi negli Stati Uniti nel 1910 e successivamente passò in Europa. Il Divino Messaggio fu da lui chiamato il Messaggio dell’Amore, dell’Armonia e della Bellezza. Tornato in India nel 1926, Hazrat Inayat Kahn vi morì, nel 1927, a New Delhi.

Magia e Segreti delle Pietre Preziose

Magia e Segreti delle Pietre Preziose

L’attivazione dei sette centri energetici dell’uomo mediante pietre, cristalli e minerali

Autore/i: Klinger-Raatz Ursula

Editore: Edizioni Mediterranee

traduzione di Stefania Bonarelli.

pp. 128, 15 disegni b/n, Roma

Esistono pietre e centri energetici che hanno vibrazioni analoghe e che reagiscono gli uni agli altri. Attraverso l’energia potenziata della coscienza, noi possiamo trasmettere alle pietre il contenuto «simbolico» che ci permette di aumentare la nostra energia vitale che agisce positivamente su tutti gli aspetti della vita, malattie comprese. Le pietre agiscono per mezzo dell’energia concentrata dalla nostra coscienza. Le reazioni fisiche concrete descritte nel libro sono il risultato dell’applicazione della pietra collegata per affinità vibratoria a ciascun chakra. Viene inoltre insegnato come purificare le pietre per caricarle di energia e in quali casi giova una determinata pietra, quali alterazioni guarisce, quali facoltà potenzia, cosa scatena, come deve essere portata e conservata. Questo libro è uno stimolo che ci aiuta ad individuare la via che attraverso le pietre ci collega con le energie vitali e ci insegna ad usare pietre preziose e cristalli per il bene e per l’evoluzione dell’uomo e della natura.

Ursula Klinger-Raatz ha studiato pedagogia e psicologia. Dal 1970 si occupa dell’uso delle energie spirituali per promuovere l’autoguarigione e ampliare la coscienza. Hanno dato grande impulso alla sua attività gli incontri con molti partecipanti e con le dottrine indiane, orientali, americane, e la conoscenza delle moderne concezioni sull’energia. Dal 1983 lavora come professionista insieme a singoli e a gruppi, allo sviluppo e all’impiego delle energie risanatrici, particolarmente mediante l’uso delle pietre preziose e dei cristalli.

Parapsicologia e Misteri del Mondo Animale

Parapsicologia e Misteri del Mondo Animale

Il libro delle piante intelligenti e degli animali-medium

Autore/i: Talamonti Leo

Editore: Rizzoli

premessa dell’autore.

pp. 232, Milano

È sufficiente amare gli animali per arrivare a comprenderli fino in fondo?
Qualcuno può crederlo, ma non è vero. Nella maggior parte dei casi riusciamo a scoprire solo alcuni aspetti della loro personalità, e magari i più ovvi ed esteriori, perché manchiamo degli strumenti conoscitivi indispensabili ad approfondire tale conoscenza.
Nessun testo scolastico, nessun luminare della scienza accademica hanno mai preso in seria considerazione fatti apparentemente inspiegabili, ma che tuttavia succedono regolarmente, come quelli dei cani che ubbidiscono agli ”ordini mentali” del padrone; dei gatti in pericolo, in grado di chiamare in loro soccorso, telepaticamente, persone assai lontane; delle formiche ”specializzate” in chirurgia; delle piante che giocano d’astuzia col giardiniere, riuscendo in tal modo a non farsi potare le fronde.
Questi, e molti altri esempi clamorosi sono ora qui raccolti, inquadrati e ricondotti ad unità da Leo Talamonti, seguendo e sviluppando i nuovi principi informatori che Mackenzie, Cipriani, Hardy, Ruyer e altri hanno dato alla psicobiologia. Questa scienza, pur restando di minoranza – e non può essere diversamente in un’epoca di prevalente scientismo materialista come la nostra – e tuttavia l’unica che non presenti lacune e contraddizioni. Essa postula l’esistenza di una Psiche diffusa e onnipresente, una ”Psiche primaria” ricca di risorse impensabili e prodigiose che noi possiamo percepire attraverso il telepsichismo, i sensi cosmici, lo psichismo di gruppo e le innumerevoli manifestazioni dell’Intelligenza senza volto.
Si tratta di esperienze che hanno sempre influito, a livello inconscio, sulla vita psichica di relazione degli esseri viventi, ma che la psicobiologia è riuscita a portare alla luce e a interpretare in modo razionale ed organico, operando breccie profonde nel muro di mistero che circonda ancora la vita sulla Terra.
Le centinaia di episodi descritti in questo volume – e che vedono, come protagonisti, piante e animali di specie svariatissime, oltre ai cani e ai gatti che troviamo ogni tanto alla ribalta – non solo rappresentano un contributo importante alla ricerca scientifica: essi aiutano il lettore a individuare i legami di fraternità che uniscono tutti i viventi; ed e soltanto attraverso questa conoscenza globale che l’uomo potrà capire compiutamente se stesso.

Leo Talamonti è nato in Abruzzo e risiede anagraficamente a Roma, ma vive e lavora di preferenza in un paesino arroccato su un’alta collina, presso Tivoli.
Nel 1947 si dedicò al giornalismo e, in particolare, alla divulgazione di una certa problematica psicologica e caratteriologica che ha avuto modo, in seguito, di approfondire in sede scientifica e sperimentale. Già a cominciare dagli anni Cinquanta, i risultati dei suoi studi e delle sue inchieste vennero accettati e pubblicati prima su periodici a larga diffusione, poi su riviste specializzate italiane e straniere. Al suo primo volume, Universo proibito, apparso nel 1966 e che riscuote subito un successo internazionale, fanno seguito, accolti con molto favore di pubblico, Guida al carattere (1968), La mente senza frontiere (1974), Gente di frontiera (1975), e Parapsicologia della vita quotidiana (Rizzoli Editore, Milano 1975).

Antiche Fedi e Moderne Superstizioni

Antiche Fedi e Moderne Superstizioni

Autore/i: Lings Martin

Editore: Edizioni Il leone verde

premessa dell’autore, traduzione dall’inglese di Franco Stefano Filippi.

pp. 104, Torino

Una formidabile introduzione al Pensiero Tradizionale: ecco come si può definire questo splendido saggio che avvicina il lettore alla prospettiva tradizionale in modo preciso, circostanziato e garbato.
I cicli della storia dell’uomo, la sua costituzione spirituale, le moderne credenze nell’evoluzione, i cambiamenti nelle religioni: ecco solo alcuni dei grandi temi che vengono discussi in termini insolitamente semplici e accessibili al non specialista. Veramente straordinaria è la capacità dell’Autore di accostarsi, sviluppare e offrire al lettore quella “sapienza senza tempo” che ha permeato – ad eccezione di quella moderna – tutte le civiltà e tutte le religioni.

Martin Lings nasce nel Lancashire nel 1909. Dopo alcune esperienze accademiche sia in patria, sia all’estero, torna in Inghilterra nel 1952. Laureatosi in lingua araba, entra a far parte della dirigenza del British Museum, ove ricopre la carica di sovraintendente della sezione manoscritti orientali dal 1970 al 1973. Negli anni successivi riveste la medesima funzione presso la British Library. Traduttore di alcune opere ri René Guénon, ha pubblicato – oltre ad alcuni saggi dedicati al misticismo arabo – “Shakespeare in the light of Sacred Art”, “Symbol and Archetype: A Studt of the Meaning of Existence” e numerosi articoli per “Studies in Comparative Religion”, come pure per l’”Encyclopaedia Britannica”.

La Medicina degli Sciamani

La Medicina degli Sciamani

Rivoluzionarie scoperte e casi clinici documentati di un medico che ha studiato e sperimentato le piante miracolose della foresta amazzonica

Autore/i: David Thomas

Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro

premessa dell’autore, traduzione di Fedra Cocca.

pp. 208, nn. ill. a colori e b/n, Vicenza

Oggigiorno, la medicina moderna sta compiendo dei passi importanti nella maturazione di una consapevolezza dei poteri della Natura e del suo utilizzo in ambito medico. Tuttavia, mentre gli indiani dell’Amazzonia hanno imparato da molto tempo a imbrigliare il potere delle piante, i ricercatori occidentali hanno solo di recente scoperto quello che gli aborigeni conoscono da millenni: le proprietà curative delle piante della foresta.
Nel corso di un viaggio di lavoro nella foresta amazzonica, il dottor David assaggia un infuso utilizzato dalle popolazioni indigene per la cura di molte malattie. Incuriosito dai benefici effetti della bevanda, il dottore inizia una serie di analisi sulle piante utilizzate nella miscela. Presto scopre che essa ha un effetto sorprendente su pazienti affetti da cancro, AIDS e altre gravi malattie dovute a carenze immunitarie.
La terapia, che presenta come conseguenza una disintossicazione del corpo e un rafforzamento della risposta immunitaria, è stata supportata dai risultati di laboratorio, i quali hanno confermato queste scoperte. Oggi il sistema terapeutico del dottor David, basato sul CoD Tea, sta aiutando migliaia di pazienti terminali in tutto il mondo a migliorare la salute e ad allungare sensibilmente la durata della vita.
Sostenuto da alcuni tra i più noti medici europei, questo libro contiene la descrizione completa del CoD Tea, le analisi chimiche, i casi clinici, i dettagli del programma terapeutico del dottor David e la sua straordinaria storia, ricca di avventure e scoperte scientifiche nel cuore della foresta pluviale amazzonica.

“Sono assolutamente convinto che il sistema olistico del dottor David costituisca un valido aiuto nella lotta contro le piaghe della nostra società, avvelenata e affetta da gravi carenze immunitarie”. (A. Georgopoulos, Clinica Universitaria di Medicina Interna, Vienna)

Voci dall’Invisibile

Voci dall’Invisibile

Il più completo e aggiornato studio sull’appassionante fenomeno delle «voci al registratore»

Autore/i: Autori vari

Editore: Armenia Editore

presentazione di Paola Giovetti.

pp. 328, nn. tavv. b/n f.t., ill. b/n, Milano

Da quando nel 1959 fu scoperto da Friedrich Jürgenson, ad oggi, il fenomeno delle voci registrate su nastro si è conquistato l’attenzione e l’interesse di un numero sempre maggiore di persone. La relativa facilità di sperimentazione, che lo rende accessibile a chiunque purché dotato di buona volontà, pazienza e orecchio, ha fatto sì che in questo campo del paranormale si incontrino più sperimentatori attivi che in qualunque altro. Inoltre è un fenomeno affascinante, che apre i suoi orizzonti sulla sopravvivenza dopo la morte, sulla comunicazione con l’aldilà, sulla possibilità di contatto con altre dimensioni della realtà.
In questo libro si sono raccolti i contributi dei più importanti studiosi italiani e stranieri del fenomeno delle voci: si troveranno quindi relazioni squisitamente tecniche, corredate da formule e schemi, e relazioni teoriche.
Un libro quindi in cui ogni lettore interessato alla psicofonia potrà trovare ciò che maggiormente lo attira.

Popoli e Lingue d’Europa

Popoli e Lingue d’Europa

Autore/i: Héraud Guy

Editore: Ferro Edizioni

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Giovanni Bogliolo.

pp. 436, 1 tavv. a colori ripiegata f.t., Milano

Il problema delle minoranze linguistiche e nazionali è sempre di attualità in Europa, dove la situazione di minoranza diviene – di volta in volta – veramente drammatica. Ma anche nei periodi di relativa quiete, le minoranze linguistiche e nazionali vivono in una «condizione» minoritaria e alienante: la «nazione-stato», per la sua stessa natura storica e ideologica, non permette generalmente che le minoranze possano raggiungere quella condizione di vita normale che solo consentirebbe loro lo sviluppo completo della propria personalità etnica.
Questo libro affronta in maniera totale e senza titubanze – anzi, con una certa immediata crudezza – le varie questioni connesse con le minoranze etniche. Certamente costituirà per molti lettori una lettura non solo informativa ma soprattutto rivelante: leggere questo libro, infatti, vuol dire essere messi di fronte alla sconcertante realtà della situazione delle minoranze in una maniera violenta; e come alzare un velo su una malattia segreta, e la scoperta di una «morte civile» di migliaia di europei.
L’Autore ha diviso il suo libro in due parti.
Nella prima esamina la problematica inerente alla nazione-stato e chiarisce il concetto di etnia in relazione alla formazione di un’Europa unita dove le minoranze possono ritrovare, o trovare per la prima volta, la loro completa dignità. (L’Autore pensa quindi a un’Europa unita non come fine, ma come mezzo per il libero sviluppo delle «personalità etniche»). La seconda parte è costituita da un’analisi particolareggiata, stato per stato e regione per regione, di tutti i gruppi minoritari esistenti nell’Europa, in modo da far risaltare l’ingiustizia e l’assurdità della loro condizione nel mondo dominato dalle nazioni-stato. A chiusura del volume è riportato per intero un «progetto di statuto» per l’attuazione del diritto dei popoli all’autodeterminazione e per la protezione delle minoranze linguistiche e nazionali in seno a un’Europa unita.

Guy Héraud, nato ad Avignone nel 1920, è professore a Strasburgo alla facoltà di Diritto e di Scienze Economiche dal 1955, ed è uno dei dirigenti del Mouvement Fédéraliste Européen. Ha insegnato alla Facoltà di Diritto di Hanoi (1949-1950) e diretto l’Istituto di Studi Economici e Giuridici del Marocco (1952-1955). Nel 1957 è stato coautore del progetto di trattato per la convocazione di un’assemblea costituente europea, proposto ai presidenti delle assemblee parlamentari dei Sei Paesi. Opere principali: L’ordre iuridique et le pouvoir originaire (Paris 1946); L’Europe des ethnies (Paris 1963).

Allah il Dio del Terzo Testamento

Allah il Dio del Terzo Testamento

Letture coraniche

Autore/i: Saccone Carlo

Editore: Edizioni Medusa

prefazione dell’autore.

pp. 224, Milano

Ma Allah è davvero quello stesso Dio che adorano i cristiani e di cui parlano gli ebrei? E Maometto ha predicato veramente una “religione della spada”? I musulmani sono irrimediabilmente incompatibili con il modo di vita occidentale? Bin Laden è soltanto l’avanguardia di quell’incipiente scontro di civiltà di cui parlano, ossessivamente, studiosi e giornalisti in questo inizio di XXI secolo? Questo libro parte da lontano, da come i musulmani si rappresentano il Divino, il mondo angelico e il mondo animale, da come si raffigurano le vie – la legge, la mistica, la speculazione teologica – che portano le creature all’incontro con il loro Signore. L’autore parte, anzitutto, da un testo sempre citato ma poco letto e studiato, il Corano, che è all’origine di tutta la civiltà musulmana nelle sue diverse tradizioni culturali: araba, persiana, turca, indostana, malese, swahili… Come non si possono comprendere Dante o Pasolini senza aver letto i Vangeli, così non è immaginabile nemmeno pensare di leggere e comprendere i documenti letterari, filosofici, teologici e artistici del mondo islamico senza conoscere le sue sacre scritture. Questo libro non vuole dare risposte immediate, ma offrire altri strumenti di conoscenza di un mondo che resta ancora sconosciuto nelle sue radici storiche e culturali all’Occidente di oggi.

Carlo Saccone, docente di Storia dell’Iran, è membro del Centro Studi in Letterature comparate dell’Università di Bologna e docente di Islamologia a Padova. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Viaggi e visioni di re, sufi, profeti (Luni, Milano 1999); I percorsi dell’Islam: dall’esilio di Ismaele alla rivolta dei nostri giorni (EMP, Padova 2003); Il maestro sufi e la bella cristiana (Carocci, Roma 2005); Il Libro della Scala di Maometto (Mondadori, Milano 1999).

La Vita è Reale solo quando Io Sono

La Vita è Reale solo quando Io Sono

Autore/i: Gurdjieff Georges Ivanovič

Editore: Neri Pozza Editore

prefazione di Jeanne De Salzmann, prologo e introduzione dell’autore, traduzione di Danilo Cassina e Mariella Fumagalli.

pp. 192, Vicenza

«Io sono… Che ne è di quella sensazione globale di me stesso che provavo in passato quando pronunciavo queste parole in stato di ricordo di me?» Così comincia questo libro: con una frase che colpisce dritto al cuore, e con la quale sembra quasi che Gurdjieff voglia svelarsi nella sua umanità rivelandoci qualcosa di sé e del suo cammino sulla via della conoscenza. Il libro fa parte della Terza Serie, rimasta incompiuta, dell’opera che ha come titolo Di tutto e del Tutto.
È composto da un prologo e da un’introduzione seguiti da cinque conferenze tenute a New York nel 1930. L’ultimo capitolo, intitolato Il mondo esteriore ed il mondo interiore dell’uomo, si interrompe a metà di una frase ed è, secondo John G. Bennet, l’ultima cosa scritta da Gurdjieff.
Dopo il grande affresco dei Racconti di Belzebù a suo nipote e la meraviglia di Incontri con uomini straordinari, Gurdjieff si rivela, in queste pagine, diretto ed essenziale al massimo grado.
Il carattere organico delle prime due opere viene sovvertito a favore di una scrittura che ha il sapore di quelle note prese nell’urgenza di lanciare un ultimo appello a chi non si accontenta di risposte frettolose, ma desidera compiere il faticoso cammino della ricerca. Posto in bilico fra il mondo esteriore delle sue acquisizioni e il mondo interiore dei suoi stati d’animo, l’uomo, secondo Gurdjieff, è chiamato a realizzare in sé un nuovo mondo, il «mondo dell’uomo» in cui «Io sono» diventa altro da una vuota affermazione di identità personale, il solo mondo che può, a ragione, chiamarsi «il mondo dell’anima».
L’uomo è un essere incompiuto che, per sua stessa natura, è chiamato a un lavoro per l’essere: è il lavoro dell’uomo, l’unico lavoro che apre e svela il senso della nostra umanità. L’«Io sono» non sarà più qualcosa da affermare ma si trasformerà in una domanda che, nell’atto stesso di chiedere, chiama tutto ciò che ci costituisce a una rinnovata unità, a un ritrovato senso del proprio «Me».
Solo allora la «»realtà” della nostra vita potrà essere pesata alla luce di un gusto dell’essere che indica il lungo cammino dell’uomo verso la coscienza.

Georges I. Gurdjieff (1877-1949), nato ad Alessandropoli nella Russia meridionale, da un ricco allevatore di pecore che godeva grande fama come narratore popolare, fu educato da prima alla grande tradizione orale propria delle regioni a sud del Caucaso dove si incrociano culture diverse e antichissime, poi a rigorosi studi scientifici e ad una profonda educazione religiosa da sacerdoti armeni. Dopo aver viaggiato a lungo in Europa, Africa, Medio Oriente, Asia Centrale per raccogliere i frammenti sparsi delle antiche tradizioni di saggezza, si dedicò a ricostruire organicamente la conoscenza della verità perduta e a trasmetterla agli occidentali attraverso l’insegnamento e, più tardi, una serie di libri ancora oggi fondamentali per tutti coloro che sono interessati alla ricerca spirituale. Tra le sue opere Neri Pozza ha pubblicato I racconti di Belzebù a suo nipote e Vedute sul mondo reale.

Gli Arabi in Italia

Gli Arabi in Italia

Cultura, contatti e tradizioni

Autore/i: Gabrieli Francesco; Scerrato Umberto

Editore: Libri Scheiwiller

prefazione di Giovanni Pugliese Carratelli, saggi di Paul Balog, Alessandro Bausani, Enrico Guidoni, Angelo Michele Piemontese, Antonino Ragona.

pp. 772, ricchissimo apparato di foto e illustrazioni a colori e b/n nel testo e fuori testo, nn. tavv. a colori e b/n ripiegate, Milano

Dalla prefazione di Giovanni Pugliese Carratelli:
La provvidenziale vocazione di ogni gente umana ad accettare e far proprie le conquiste culturali altrui, superando distanze e diversità e risolvendo in arricchimento di umanità anche le dolorose esperienze di antagonismi e di guerre, si è manifestata in tutti i tempi nell’Italia in un grado elevato, a cui è comparabile soltanto quello raggiunto nell’antica Grecia. Se spesso i contatti internazionali sono stati favoriti dalla situazione geografica o promossi da esigenze economiche, è evidente che la disposizione cosmopolitica degli Italiani si è definita e sviluppata per la durata e la molteplicità delle esperienze politiche religiose artistiche ch’essi hanno avuto nel corso della loro storia; e in relazione appunto a tali esperienze si è variamente espressa da regione a regione. Una vicenda particolarmente significativa è stata quella della conquista araba, che nell’Europa medievale ha coinvolto la penisola Iberica (e per un breve momento la Francia occidentale) e la Sicilia (con qualche parte dell’Italia meridionale), e ha lasciato una forte impronta in ambedue i paesi, donde a loro volta i conquistatori hanno ricevuto fermenti e ispirazioni. Come ha scritto Herbert A. L. Fisher nella sua Storia d’Europa, «la civiltà musulmana della Spagna medievale si deve in minima parte soltanto al genio del popolo arabo … : i musulmani di Spagna sposavano fanciulle spagnole, si valevano di dottori giudei e non si vergognavano di cercare a Bisanzio artisti e artigiani che decorassero le loro moschee e i loro palazzi; mentre la coltivazione del suolo era da loro affidata a contadini indigeni, il cui albero genealogico risaliva probabilmente, almeno in Andalusia, all’epoca romana». Non meno intenso, e fervido di mutue suggestioni, il rapporto degli Arabi con la Sicilia. Qui e nella vicina estremità della penisola, l’antica «Magna Grecia», nello spazio di due millenni si erano incrociate scontrate fuse – molto più che nella remota Iberia – tradizioni culturali della più varia origine: dall’Egeo minoico e miceneo, dalla Grecia, dall’Anatolia e dalla Siria, dall’Europa occidentale. Cretesi e Achei, Sicani e Siculi, Elimi e Fenici, Greci e Romani, Giudei e Vandali avevano lasciato nell’isola, naturale punto d’incontro tra l’Europa, l’Asia e l’Africa, necessaria stazione d’ogni viaggio mediterraneo da est a ovest, un’eredità straordinariamente varia e cospicua – di scienza politica, di pratica mercantile, di perizia agricola, di raffinatezza letteraria artistica e tecnica – perennemente rielaborata e distinta da un’impronta unitaria. La dominazione araba durò in Sicilia molto meno che nella Spagna; ma la cultura islamica, ricca di apporti orientali e greci, trovò nell’isola un terreno estremamente propizio, e ne trasse nuovo alimento e un vigore che persistette dopo la vittoria normanna e durante il regno fridericiano. E se numerosi Musulmani preferirono l’esilio alla soggezione agli «infedeli», li accompagnò nella loro diaspora un’acuta nostalgia per l’isola felice; come nei versi di Ibn Hamdis, che rimase per sempre lontano dalla terra dov’era nato: «Ricordo la Sicilia, e il dolore ne suscita nell’animo il ricordo…».

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PRESENTAZIONE di Silvio Golzio

PREFAZIONE di Giovanni Pugliese Carratelli

STORIA, CULTURA E CIVILTÀ DEGLI ARABI IN ITALIA di Francesco Gabrieli

Gli Arabi

Gli Arabi nel Mediterraneo Gli Arabi in Sicilia

Gli Arabi in terraferma italiana

Vita quotidiana, economica e sociale nella Sicilia araba Cultura, poesia, scienza

Gli Arabi nella civiltà italiana dal Trecento al Novecento

ARTE ISLAMICA IN ITALIA di Umberto Scerrato

Per una lettura dell’arte islamica

L’epigrafia

L’architettura

Gli stucchi

La pittura

La ceramica

Gli avori

I vetri

I cristalli di rocca I legni

I metalli

CONTRIBUTI

La componente urbanistica islamica nella formazione delle città italiane di Enrico Guidoni

La Sicilia

L’Italia peninsulare

La ceramica siculo-musulmana di Antonino Ragona

La monetazione della Sicilia araba e le sue imitazioni nell’Italia meridionale

di Paul Balog

La Sicilia normanna

La Penisola italiana

Il contributo scientifico di Alessandro Bausani

Introduzione

Caratteristiche generali

Le matematiche

Astronomia e scienze affini

Scienze occulte e medicina

Conclusioni

I fondi dei manoscritti arabi, persiani e turchi in Italia di Angelo Michele Piemontese

APPENDICE: TESTI E DOCUMENTI (a cura di Francesco Gabrieli)

Antica poesia araba: «Il bandito del deserto» (versione di Francesco Gabrieli)

La cronaca di Cambridge (versione di Michele Amari)

Conquista e perdita della Sicilia nello storico Ibn al-Athìr (versione di Michele Amari)

I Saraceni nel Mezzogiorno, nelle cronache latine dei secoli IX e X

I Saraceni a Brindisi (Chronicon Salernitanum) Apolaffar e Siconolfo (Chronicon Salernitanum)

Un miracolo di San Benedetto (Chronica Sancti Benedicti)

I Saraceni s’impadroniscono di Bari (Chronica Sancti Benedicti; Erchemperto) Presa di Taranto, cattura e uccisione di Massar (Chronica Sancti Benedicti) Saccheggi e nefandezze di Sawdàn (Erchemperto; Chronica Sancti Benedicti) Disfatta di Cincimo, Emiro di Amantea, mosso in aiuto di Sawdàn. Riconquista cristiana di Bari (Andrea da Bergamo; Chronicon Salernitanum; Giovanni Diacono)

Veneziani e Saraceni in Adriatico (Giovanni Diacono) San Vincenzo al Volturno, oggi di Francesco Gabrieli

Valore e funzione dell’elemento saraceno nel Mezzogiorno (da Giosuè Musca, L’emirato di Bari, 847-871, Dedalo, Bari 1964, pp. 153-55)

I Saraceni in Piemonte: «planctum super Pedona»

Gli Arabi e la Sardegna (da E. Besta, La Sardegna Medioevale, Palermo 1908)

Una descrizione araba di Roma nel IX secolo (versione di Francesco Gabrieli) Berta di Toscana e il califfo al-Mùktafi (versione di Giorgio Levi Della Vida)

Gesta di Pisa contro i Saraceni: ricordi poetici ed epigrafici (versione di Amedeo Giacomini)

Vittoria di Reggio Vittoria di Sardegna Vittoria di Bona Vittoria di Palermo

L’impresa delle Baleari (1113-1115)

Descrizione di Palermo e vituperi dei Siciliani in Ibn Hawqal

I (versione di Michele Amari)

II (versione di Francesco Gabrieli)

La nostalgia della Sicilia in Ibn Hamdìs (versione di Francesco Gabrieli) I poeti arabi di Ruggero (versione di Francesco Gabrieli)

La Sicilia arabo-normanna in Ibn Giubair (versione di Celestino Schiaparelli) La virago musulmana di Entella (versione di Francesco Gabrieli)

Un istituto dell’Islàm classico: la ’zakàt’(da Celestino Schiaparelli)

Un trattato moresco d’amore: «Il collare della colomba» (versione di Francesco Gabrieli)

Dal «Libro della Scala», sull’oltretomba musulmano (versione di Amedeo Giacomini)

Il commercio del Levante nel Medioevo (da Guglielmo Heyd, Storia del commercio del Levante nel Medioevo, U. T.E.T., Torino 1913)

REFERENZE FOTOGRAFICHE

RINGRAZIAMENTI

Paranormale Dizionario Enciclopedico

Paranormale Dizionario Enciclopedico

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

vol. 1 pp. 554, vol. 2 pp. 555-1076, Milano

Parapsicologia, spiritismo, ufologia, esoterismo, astrologia, profezie, medicina alternativa. Uno strumento serio e documentato che raccoglie i risultati di più di un secolo di ricerca intorno al multiforme e affascinante universo dei fenomeni paranormali.

I Sentieri si Tracciano Camminando

I Sentieri si Tracciano Camminando

Metodi antichi e contemporanei per trasformare le nostre abitudini emotive

Autore/i: Jacobs-Stewart Thérèse

Editore: Edizioni Corbaccio

introduzione dell’autrice, traduzione dall’americano e cura di Diana Petech.

pp. 238, ill. b/n, Milano

«I sentieri si tracciano camminando delinea la mappa di un viaggio che integra le nuove conoscenze sul cervello con l’antica saggezza spirituale, suggerendo una successione progressiva di esercizi facili e immediati che conducono a una maggiore autonomia, a una maggiore autoconoscenza e a una maggiore intimità nella relazione con gli altri.
In quanto compagno di viaggio il libro vi incoraggia, certo; ma le vostre stesse orme sono la strada. La potete vedere solo gettando uno sguardo dietro le spalle.» (Dall’Introduzione)

Per aiutarci a disintossicarci dal caos della vita di tutti i giorni, l’autrice indica un ponte tra spiritualità orientale e psicologia occidentale. Per liberarsi da inquietudini e ansia imparando e praticando l’esercizio mentale.
Le nostre abitudini emotive, comprese le inquietudini, lo stress, l’ansia, sono paragonabili a sentieri tracciati in profondità nel terreno. Sono percorsi abituali della nostra mente, reazioni consolidate alla realtà esterna, che alla lunga possono condizionare negativamente la nostra salute, il nostro equilibrio interiore e la nostra capacità di relazionarci agli altri. Unendo la psicologia occidentale agli antichi metodi orientali, I sentieri si tracciano camminando guida il lettore verso una maggiore serenità e verso nuove abitudini emotive. È infatti dimostrato scientificamente come il nostro cervello sia in grado di apprendere nuove strade: questo libro, attraverso esempi ed esercizi, ci insegna come raggiungere una migliore qualità della vita.

Thérèse Jacobs-Stewart esercita da più di vent’anni la professione di psicologa e di consulente aziendale. Nel corso della sua carriera si è sempre occupata anche di meditazione, che ha praticato in numerosi centri buddhisti e cristiani.

Cercatore di Verità

Cercatore di Verità

Il sufismo e la scienza dell’uomo

Autore/i: Shah Idries

Editore: Ubaldini Editore

traduzione di Antonella Maggio e Norge Russo.

pp. 192, Roma

Nella sua inafferrabilità, la sua apparente insensatezza, la sua sconcertante ma inesorabile saggezza, il sufismo si offre all’uomo occidentale come uno specchio per vedere se stesso fino in fondo, con distacco, senso dell’umorismo e capacità di riconoscere i propri limiti.

Cercatore di verità è un anello fondamentale della catena di opere che Idries Shah ha scritto per presentare il sufismo all’uomo contemporaneo. In tal senso, egli si ricollega alla tradizione dei grandi maestri sufi del passato, non riproponendone, inalterata, l’eredità, ma sfrondandola degli elementi destinati per altri tempi, luoghi e persone – ora divenuti superflui e inutili – e selezionando ciò che è ancora valido per creare finalmente un materiale nuovo sulla base delle necessità dell’uomo contemporaneo.
Come risultato di questo sforzo, i libri di Shah si presentano ognuno con le proprie, specifiche peculiarità: come una complessa struttura destinata a smantellare nell’individuo le barriere che gli impediscono di avvicinarsi alla Realtà.
Per raggiungere questo scopo e rendere i materiali “funzionali”, Shah utilizza svariati procedimenti: racconti, aneddoti tratti dalla stampa, storie che hanno valore di esempio o di avvertimento, concepite per mettere a fuoco un punto preciso. Non mancano richiami ad alcuni testi sufi medioevali che accennano a problemi quali l’evoluzione, la circolazione sanguigna, l’atomo, e così via.
Tipico, inoltre, è l’uso delle storie-insegnamento, strutture concepite espressamente per penetrare nelle profondità dell’anima umana aggirando tutte le resistenze psichiche dell’io. Notevoli, a questo riguardo, sono le dodici storie-insegnamento contenute nell’ultimo capitolo del libro.
Per la varietà delle funzioni che riveste e la diversità degli individui a cui si rivolge, il libro si rivela assai complesso, senza per questo essere complicato o astruso.
Il lettore deve rendersi conto che la chiave di lettura di questo libro – come lo stesso titolo sembra suggerire – non risiede nell’abituale approccio logico-intellettuale tipico della mentalità occidentale, ma nel perseguimento di quella giusta attitudine interiore ad armonizzarsi con la Verità.
La lettura deve essere concepita come un tirocinio, come un’esposizione alle molteplici quanto ignote influenze che il testo emana. Familiarizzandosi con questo materiale, senza tentare di associare o paragonare i concetti sufi con quelli che già conosce, il lettore ha la possibilità di acquisire a sua insaputa quella specifica elasticità mentale che può aprirgli la strada alla percezione diretta della Verità.

Idries Shah ha scritto numerosi libri sulla letteratura, la filosofia e il pensiero sufi, pubblicati in molte lingue. Erede e ambasciatore in Occidente del pensiero sufi, viaggia in tutto il mondo per tenere conferenze e insegnare. In questa stessa collana sono già apparsi tre suoi libri: La strada del sufi, Imparare a imparare e L’io che comanda. Nella collana “Schegge di saggezza” è inoltre apparso I racconti dei dervisci.

I Sufi

I Sufi

La tradizione spirituale del sufismo

Autore/i: Shah Idries

Editore: Edizioni Mediterranee

nota di Gianfranco de Turris, prefazione dell’autore, traduzione di Paola Davico.

pp. 368, Roma

Già agli inizi del XII secolo il maestro Sufi afgano Sanai scriveva: «L’umanità è come immersa nel sonno, si interessa soltanto di ciò che è inutile e vive nel mondo dell’errore. Credere di essere superiori è soltanto una consuetudine, una convenzione, non una religione. Questa “religione” non ha alcuna utilità…». Studiosi e ricercatori orientali e occidentali si sono completamente dedicati a rendere disponibile per tutto il mondo il materiale letterario e l’insegnamento filosofico dei Sufi. In molti casi hanno riportato fedelmente anche l’affermazione che «la Via dei Sufi non può essere compresa per mezzo dell’intelletto o dall’apprendimento attraverso i libri». Ciò nondimeno, anch’essi hanno cercato di far rientrare il Sufismo nel compasso della loro comprensione. Ma i Sufi non erigono sistemi come degli edifici da lasciare ai posteri: il Sufismo si trasmette attraverso l’esempio umano, il maestro. L’Autore sottolinea come la diffusione del pensiero sufi a partire dal VII secolo avesse scopi essenzialmente divulgativi, ma il vero scopo del Sufismo è quello di sviluppare una linea di comunicazione con la conoscenza reale, non con semplici teorie; né con limitazioni individuali. Questo è quanto questo volume dimostra in modo evidente e concreto. Una parte notevole del materiale raccolto in quest’opera non è conosciuta al di fuori dei circoli Sufi tradizionali e costituisce pertanto una vera e propria rivelazione, particolarmente per il mondo occidentale.

Idries Shah ha scritto numerosi libri sulla letteratura, la filosofia e il pensiero sufi, pubblicati in molti lingue. Ambasciatore in Occidente del pensiero sufi, viaggia in tutto il mondo per tenere conferenze e insegnare.