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Libri dalla categoria Coscienza

Il Sacro Graal

Il Sacro Graal

Tra mito, leggenda, letteratura e storia

Autore/i: Renda Emilio

Editore: Sellerio Editore

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 860, Palermo

L’avventura e il mistero del Sacro Graal, figura mitica cangiante: di volta in volta calice, piatto, pietra e altro ancora. Uno studio completo e innovativo che trascina il lettore.

In tutto, la prima fonte del Sacro Graal, da cui letterariamente nasce l’avventura e il mistero del calice di Gesù, è racchiusa in un piccolo nucleo di romanzi prodotti in non più di una cinquantina d’anni (dalla seconda metà del XII secolo alla prima del XIII). Eppure da allora se ne parla e l’incidenza e l’influenza di questa figura mitica persistente – e cangiante: di volta in volta calice, piatto, pietra e altro ancora – dura quanto l’intero arco della civiltà occidentale europea. Oltre che la fantastica cerca (i suoi episodi, le sue fonti, i suoi diversi significati) l’oggetto di questo vastissimo studio è appunto quella domanda: come mai una così ingombrante e radicata presenza? Per rispondere l’autore compie del Graal un’esplorazione spettacolare, minuziosa, spericolata verrebbe da dire per la quantità di luoghi visitati (cartacei, ideologici, religiosi, geografici, storici, letterari). Renda è uno studioso di impostazione junghiana, per cui a sorreggere il suo sforzo di ricerca di una vastità più unica che rara, vi è la considerazione del Sacro Graal come di una realtà, poiché ogni fenomeno psicologico è vero e reale per lo psicologo analitico; una realtà viva più di un oggetto materiale, per la sua ricchezza di cause e circostanze, nell’universo dell’Inconscio collettivo.
«Forse il Sacro Graal e le sue leggende rappresentano il tentativo dell’umanità del tempo di “costruire” una nuova mitologia inerente, in maniera più o meno simbolica e occulta, ai valori del mondo cristiano, pagano, musulmano ed ebraico (cioè di tutto il mondo allora conosciuto). Una sorta di “griglia mitologica” dove inserire contenuti pagani che la tradizione popolare, convertita al Cristianesimo, non poteva cancellare del tutto, e valori ebraici e musulmani che solo attraverso la simbologia potevano, per quanto velatamente, essere trasmessi in un mondo sempre più cristiano».

Emilio Renda (Mazzarino, Caltanissetta, 1952), psichiatra di formazione junghiana, si è occupato a lungo di tossicodipendenze. Vive e lavora a Verona. Ha scritto Droga. Immaginario e realtà, Armando, 1999.

La Stella della Redenzione

La Stella della Redenzione

Autore/i: Rosenzweig Franz

Editore: Vita e Pensiero

edizione italiana a cura, avvertenza e traduzione di Gianfranco Bonola.

pp. XXXVIII-448, Milano

A poche opere di filosofia è toccato il singolare destino di venire concepite al fronte durante la prima guerra mondiale. Forse soltanto i Quaderni su cui L. Wittgenstein trascriveva, a pagine alterne, impressioni privatissime e le osservazioni sulla logica che sarebbero poi divenute il Tractatus logico-philosophicus costituiscono un corrispettivo perfetto delle cartoline postali da campo, spedite sistematicamente a casa da Franz Rosenzweig, su cui presero forma in prima intuizione la struttura e il contenuto de La stella della redenzione. Non a caso entrambe queste opere presentano una nuova prospettiva che rompe radicalmente con assetti, concezioni e acquisizioni sedimentati e ritenuti intangibili nelle rispettive discipline. E non sfugge agli autori l’audacia del loro gesto teorico: Rosenzweig sa di avere lanciato con il suo libro «il guanto di sfida all’intera venerabile comunità dei filosofi dalla Ionia fino a Jena».
Con La stella della redenzione Rosenzweig è inoltre consapevole di avere scritto l’opera della sua vita, non solo perché questo lavoro costituisce il rendiconto, e la fondazione, della sua posizione intellettuale personale, ma anche perché esso inaugura un’ardita, innovativa proposta teoretica con cui si ripromette di influenzare l’intero corso della riflessione occidentale. In questo libro l’autore dà corpo all’ambiziosa speranza di portare il pensiero a una nuova condizione, facendogli prendere atto della fine della filosofia nata nella Grecia classica, connotata da processi di astrazione, staticità, essenzialismo, e avviandolo a una nuova modalità della teoresi, fiduciosa e confidente nel linguaggio, nella temporalità, nella narrazione. Condividendo le posizioni dell’ultimo Schelling, Rosenzweig si ripromette di sanare qui quella fondamentale separazione tra filosofia e teologia che condiziona da millenni il percorso intellettuale dell’Occidente e di mostrare come le due discipline possano non solo dialogare e prestarsi a vicenda inestimabili servigi, ma pure trovarsi unite in uno stesso pensatore ‘in unione personale’. Tuttavia non è questa la sola innovazione clamorosa del ‘nuovo pensiero’ qui proposto. Ne La stella della redenzione assume ruolo centrale anche una riformulazione di cristianesimo ed ebraismo, ricondotti alle loro fondamentali prospettive comuni e reinterpretati, pur nella innegabile diversità e divaricazione delle rispettive missioni, come ‘lavoratori intenti a una stessa opera’ al cospetto del medesimo Dio. Una prospettiva di durevole pax theologica tra le componenti della tradizione giudeo-cristiana per cui i tempi paiono, da molti segni, finalmente maturi.

Franz Rosenzweig (1886-1929) è uno dei massimi filosofi del Novecento. Il suo pensiero, che attinge alla tradizione ebraica, si svolge in profondo ascolto del cristianesimo e della filosofia del primo Novecento.

L’Immortalità degli UFO

L’Immortalità degli UFO

Nuove sensazionali prove che non siamo soli nell’universo

Autore/i: Landsburg Alan; Landsburg Sally

Editore: Sperling & Kupfer Editori

introduzione di Rod Serling, fotografie di Andrew Reichline.

pp. 264, nn. fotografie b/n, Milano

A chi appartengono gli occhi che ci scrutano dallo spazio?
Siamo o non siamo soli nell’universo?
A che cosa servivano le mummie?
Gli antichi conoscevano il modo di ricreare la vita?
Gli uomini potrebbero diventare immortali?
Ecco la sbalorditiva teoria su L’Immortalità degli UFO

Chi di noi non vorrebbe poter essere immortale? Questo libro ci dice che non è impossibile. Gli autori ci sottopongono una serie di motivate teorie, prese dalle più diverse civiltà, che attraverso una logica interpretazione si ricollegano tutte al problema dell’immortalità. Ma oltre alle teorie ci sono anche i fatti tangibili: avvistamenti di UFO da parte di astronauti, provati da fotografie inconfutabili; antichi messaggi incisi sulle rocce millenni di anni fa che si ricollegano in maniera precisa ai sofisticati messaggi che gli uomini inviano oggi nello spazio per fare conoscere agli eventuali abitatori dei cieli l’esistenza di un pianeta chiamato Terra, dominato da una specie la cui struttura genetica dipende da una molecola conosciuta come DNA; l’audace e sbalorditiva previsione della data esatta in cui esseri provenienti da una lontana galassia atterreranno sul nostro pianeta. Sono tutti dati forniti dallo studio di antiche civiltà come quella egiziana, nella quale le piramidi erano veri e propri laboratori scientifici carichi di forze psichiche a noi ancora sconosciute e la mummificazione una scienza creata per restituire la vita ai faraoni anche a millenni di distanza, e di antichissimi testi che contengono prove lampanti di conoscenze tecnologiche avanzatissime quali la progettazione di aerei e di aeronavi e l’impiego dell’energia nucleare. Da tutto quello che l’antichità ci ha tramandato, dai riti sanguinari dei Maya, dalle leggende sumeriche ed ebraiche di esseri vissuti mille e più anni, da tutti i remoti misteri che paiono indicare la capacità di far sopravvivere in eterno la gente, gli autori traggono l’affascinante teoria che la razza umana potrebbe eternarsi inviando i propri embrioni in altri mondi e spazi dove potrebbero riprodursi. Un libro appassionante, scritto da due esperti e corredato da una ricca documentazione fotografica, spesso inedita, un libro che potrebbe convincerci che non siamo soli nell’universo e che l’immortalità è a portata di mano.

Il Passaggio degli Stregoni

Il Passaggio degli Stregoni

Viaggio di una donna

Autore/i: Abelar Taisha

Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro

prefazione di Carlos Castaneda, introduzione dell’autrice, traduzione di Piero Sanjust.

pp. 288, Vicenza

Alla fine degli anni sessanta, quando vivevo a Tucson, in Arizona, incontrai una donna messicana di nome Clara Grau, che m’invitò a casa sua, nello stato di Sonora, in Messico. Ella fece del suo meglio per farmi entrare nel suo mondo, perché era una strega e faceva parte di un gruppo compatto di sedici stregoni. Per la maggior parte erano donne. Tutti loro perseguivano con accanimento la stessa meta: infrangere le predisposizioni e i pregiudizi che ci imprigionano entro i confini del normale mondo di ogni giorno e ci impediscono di entrare in altri mondi percepibili.”
Istruita da alcuni stregoni messicani guidati da don Juan Matus, Taisha Abelar compie un cammino di sviluppo e di crescita interiore e spirituale che viene denominato “magia”. Grazie all’addestramento che riceve, Taisha impara a rendere più acute le sue percezioni e la sua consapevolezza, riuscendo a superare le proprie resistenze attraverso tecniche descritte con sorprendente cura e attenzione, che le permettono di acquisire maestria nell’arte dell’agguato. Questo libro è il resoconto di quell’esperienza straordinaria e porta il segno del suo splendido addestramento.

Condillac Filosofo della Comunità Umana

Condillac Filosofo della Comunità Umana

Autore/i: Salvucci Pasquale

Editore: Nuova Accademia Editrice

pp. 136, Milano

«L’evoluzione del pensiero di Condillac (1714-1780) viene ripercorsa, in questo volume, dalla prospettiva della categoria della comunità umana, che agisce in modo determinante nella filosofia condillachiana.
Condillac teorizza l’uomo moderno (copernicano) che, in una stagione felice, respingendo la seduzione metafisica, rivolge il suo sguardo curioso e il suo lavoro al mondo fenomenico, dove viene costruendo la propria casa in dialettico e fecondo rapporto con gli altri.[…]»

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  • La formazione, le opere, l’ambiente
  • Una filosofia della comunità umana
  • Logicismo o fenomenologia?
  • Metafisica, fenomenismo, idealismo
  • Svolgimento delle conoscenze umane
  • La critica dei sistemi
  • Il problema delle realtà

Lo Stato

Lo Stato

(1934 – 1943)

Autore/i: Evola Julius

Editore: Fondazione Julius Evola

a cura di Gian Franco Lami.

pp. 448, Roma

Dal 1930 al 1943, Carlo Costamagna, dapprima con Ettore Rosboch e poi da solo, dirige la rivista Lo Stato: iniziativa dal taglio decisamente politico, anche se con ambizioni scientifiche e accademiche.
Nel 1934, viene chiamato a far parte del corpo redazionale Julius Evola. Non si tratta di un caso. La presenza evoliana diventa subito caratterizzante per la pubblicazione, che si carica di contenuti ideologici d’estrazione “tradizionale”.
Evola s’impegna, nel corso del decennio di collaborazione con Costamagna, a fornire un originale supporto dottrinario alle attività istituzionali del governo fascista, nella speranza non celata di vedere portate a compimento le linee di un’interpretazione “imperiale” della storia contemporanea. È una prova di grande importanza teorica, forse l’unica che risulti in atto negli anni della esperienza congiunta di nazionalsocialismo tedesco e fascismo italiano.
L’utilità della raccolta è quella di consentire un duplice colpo d’occhio, sulla produzione politologica evoliana e sulle prospettive pratiche di una sua realizzazione. I temi dell’antibolscevismo, del nazionalismo, dell’impero, della razza, dell’alleanza italo-germanica, della guerra, del colonialismo, sono affrontati dall’Autore nella consapevolezza d’ispirarsi a una sorta di nuova spiritualità “romana”, pronta a giocare un ruolo significativo nel bacino d’influenza mediterraneo. Ne risulta un campo visivo ricco di suggestioni filosofiche e storiche, sul cui orizzonte si profilano le personalità più rappresentative della cultura internazionale impegnata nella medesima impresa. La Caduta di Mussolini coinvolge le sorti della rivista, che dalla seconda metà del ’43 non viene più stampata. Con la sua avventura, si chiude anche quella del più serio e compiuto tentativo di configurare in forme metodologicamente corrette uno “stato (moderno) della tradizione”. Il merito della sua elaborazione spetta a Julius Evola.

Gian Franco Lami è nato a Roma il 4 luglio 1946. Si è laureato in giurisprudenza (1970) e in scienze politiche (1974), cominciando la sua carriera universitaria presso la cattedra romana di Filosofia della Politica tenuta da Augusto del Noce. Attualmente insegna Scienza della Politica all’Università di Teramo.
È autore di monografie (Introduzione a Julius Evola, 1980; Introduzione a Adriano Tilgher, 1990; Introduzione a Eric Voegelin, 1993), curatore di antologie (testi di Eric Voegelin, Ernst Topitsch, Gregor Sebba), collaboratore di riviste (Modernizzazione e Sviluppo, Nuovi Studi Politici, Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto, Rivista di Studi Politici Internazionali, QR, Archivio Giuridico, e altre).

Il Metodo Bates per Vedere Bene Senza Occhiali

Il Metodo Bates per Vedere Bene Senza Occhiali

Autore/i: Bates William H.

Editore: Casa Editrice Astrolabio

traduzione di Pietro Negri.

pp. 148, 1 tavv. ripiegata b/n f.t., Roma

«Gli occhiali non servono a migliorare la vista, anzi, fanno più male che bene. Solo eliminando gli occhiali si possono rieducare gli occhi a vedere». Questo dice William Bates, padre di una tecnica grazie alla quale milioni di persone in tutto il mondo hanno riacquistato una normale e a volte eccellente capacità visiva.
Avendo constatato, dopo anni di studi ed esperimenti, che molte persone portano occhiali di cui non hanno in realtà bisogno, il dottor Bates ha sviluppato un semplice sistema di esercizi con i quali ripristinare la normale capacità visiva dell’occhio.
I problemi della vista non sono dovuti a un deterioramento del cristallino, bensì alla tensione e all’affaticamento dei muscoli oculari; gli occhiali non fanno altro che rendere permanente quello che può essere soltanto un disturbo momentaneo o passeggero. Se invece si agisce sui muscoli dell’occhio, che sono i veri responsabili degli scompensi visivi, si può far loro riacquistare scioltezza e agilità, innanzitutto con il rilassamento e poi con facili esercizi che possono essere eseguiti da chiunque.
Il metodo di Bates è semplicissimo; è stato sperimentato su persone di ogni età e con ogni tipo di problema visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, strabismo, cateratta e altri ancora), dando sempre risultati eccellenti in tempi brevi. Questo libro, che gode da anni di un’enorme fama, è l’unico testo scritto da Bates stesso per esporre il suo celebre sistema di esercizi. Chiunque soffra di problemi agli occhi ne trarrà grande giovamento e potrà finalmente riottenere una vista migliore senza dover più ricorrere agli occhiali.

Difesa della Luna

Difesa della Luna

E altri argomenti di miseria terrestre

Autore/i: Ceronetti Guido

Editore: Rusconi

prima edizione.

pp. 212, Milano

Forse sarà una morte pompeiana. Potremmo dirci fortunati. Una esecuzione ben preparata è veloce.
Chi sa se qualcuno, scavando, ritroverà il guardiano notturno due volte addormentato, il neonato cesareo sul proprio taglio, il biologo prolungato dal microscopio, il soldato quasi sopra la mina appassita, l’ingegnere a cavallo di due fiumi deviati, la famiglia davanti al televisore con il documentario su Sodoma ammutolito, il capo carismatico che trasporta una folla volata via, il torturatore con un frammento d’unghia tra le dita, il collaboratore scientifico con l’articolo appena incominciato, Fiducia nell’uomo, Jeckill nell’atto di diventare Hyde, l’uccisore di foche appena nate con il randello alzato, e metterà le preziose scoperte, statuificate dal gesso, sotto un tendone archeologico, dove topi focomelici e termiti storpie verranno la domenica mattina ad ammirare gratuitamente il Cammino dell’Uomo? L’Angelo tace i suoi progetti, ma dappertutto si sente che è pronto.
Ci sono stati viaggi sulla luna, solo per dare alla terra un supplemento di segni malaugurosi (astrologi, interpretate), per mostrare che il gesto dello Sterminatore può essere così aristocraticamente largo da sfiorare, mentre va stringendo la terra in una mortale carezza, con i polsini inamidati la luna.
La luna interessando ormai poca gente, anche il segno che ci è stato dato è rimasto muto. La verità squarciata è che abbiamo meno scorte di acqua e di ossigeno che immaginazione per distruggerne e contaminarne. Chi è sulla terra per capire e non per delirare lo sa. Tuttavia, la tentazione naturale di consolarsi col verso greco adespota che è in Suetonio, Morto me vada pure a fuoco tutto, dev’essere allontanata.
Molti sedentari, dove hanno la libertà di farlo, passano al nomadismo, per non essere sorpresi in casa, perché sentono le case come trappole aperte. Non hanno torto, ma qualcuno, a Samarcanda, li aspetta.
lo preferisco la casa, e ai nuovi nomadi i vecchi. La casa umana, prigione-elisir, trappola di elezione, è la più adatta ancora, chiudendone il disperato bisogno, al pensiero da rigirare infinitamente, da liberare per il suo cerchio. Se c’è nella casa un pensiero pensato bene, il più amorosamente sfiduciato e sprezzante, la luce che non abbiamo trovato e non troveremo filtra dal filo della porta, e lì resta.

Per poter fornire questo risvolto, Guido Ceronetti è nato a Torino nel 1927. Da allora sta fabbricando un tappeto di traduzioni in versi di antichi testi, al cui riparo si sforza d’intrecciare tutti i fili che, in certi modi variati e disposti, permettono di distinguere il linguaggio orfico dalla benzina e dalle statistiche. Finora ha fatto: gli Epigrammi di Marziale, i Salmi, le Poesie di Catullo, Qohélet o l’Ecolesiaste, le Satire di Giovenale (tutto edito da Einaudi) e pensa di abbandonare il doppio pedale, latino-ebraico, per il solo ebraico, essendo scritto che il Dio di Giacobbe è un Dio geloso. Sempre da Einaudi, ha stampato i pochi suoi versi, certamente incominciati prima del 1927 e continuanti nella scarsezza: Poesie, frammenti, poesie separate. Lavorando a questi saggi di spazio e d’inquinamento, ha scoperto la sua imperiosa vocazione di pestigrafo.

L’Eclissi di Dio

L’Eclissi di Dio

Considerazioni sul rapporto tra religione e filosofia

Autore/i: Buber Martin

Editore: Passigli Editori

traduzione di Ursula Schnabel.

pp. 128, Firenze

Il punto di partenza di questa serie di riflessioni di Martin Buber (1878-1965), uno dei massimi rappresentanti dell’ebraismo contemporaneo, sta nella celebre e terribile affermazione di Nietzsche della “morte di Dio”. Partendo da essa, il filosofo tedesco-israeliano indaga sui rapporti tra filosofia e religione e tra religione e morale, ripercorrendo lo svolgimento del pensiero moderno da Cartesio a Kant, da Kierkegaarda a Sartre, da Heidegger a Carl Gustav Jung, alla ricerca di quel “Dio vivente” che non può essere ucciso, ma che può invece tragicamente allontanarsi da noi che non siamo più in grado di ascoltarne la voce.
Non la morte, dunque, ma l’eclissi di questo “Dio dell’uomo”, indivisibile dal suo genitivo, deve farci riflettere, perché se l’uomo, il proprietario di quel genitivo, lo rinnega, quel Dio «continuerà a vivere nella luce della sua eternità», mentre «noi invece, gli uccisori, rimaniamo nell’oscurità, in balìa della morte».

«Le lezioni che ho tenuto verso la fine del 1951 nelle università di Columbia, Yale, Princeton e Chicago hanno dato origine a questo libro. A mo’ di introduzione ho posto all’inizio il Resoconto di due colloqui, steso nel 1932, e ad integrazione del capitolo Religione e filosofia ho aggiunto lo scritto del 1943 L’amore per Dio e l’idea di Dio. Per il suddetto capitolo ho utilizzato alcuni passi di una conferenza tenuta nel 1929 a Francoforte, in apertura di una sessione della Società Schopenhauer, dedicata a questo argomento. Il capitolo La religione e il pensiero moderno è apparso per la prima volta nella rivista “Merkur”, fascicolo del febbraio 1952. Nel numero di maggio seguirono una risposta di Carl Gustav Jung e la mia replica, riportata in appendice a questo libro». (Martin Buber)

Cavalieri di Malta

Cavalieri di Malta

Un omaggio a Pio XII – I nomi, le date, i fatti, le scene, i testi citati sono autentici.

Autore/i: Peyrefitte Roger

Editore: Parenti Editore

presentazione dell’editore, presentazione dell’autore, traduzione di Enrica C. Nasti.

pp. 400, VIII tavv. b/n f.t., Firenze

Dalla Presentazione dell’autore:
Non ho scritto questo libro per distruggere, ma per costruire. Potrà aggiungere qualcosa a quel bell’edificio che è la Chiesa cattolica, se arriverà a toccare cristianamente la sua più alta gerarchia. Esso rivela, infatti, il comportamento di alcuni dei suoi Principi nei riguardi di un vecchio Ordine cavalleresco e cattolico.
È un omaggio a quest’Ordine, che ha subito da parte loro un assedio degno di quelli della sua lunga storia. È un omaggio a Pio XII, che impedì agli assalitori di portare a compimento i loro propositi. È un omaggio a quella religione, che è usbergo dell’Occidente, e splendore della Città Eterna, in cui si svolge la maggior parte dell’azione. Dato che il libro vuol compiere opera di giustizia, non può basarsi che sulla verità.

L’Alfabeto Ebraico

L’Alfabeto Ebraico

I ventidue arcani della Qabalah

Autore/i: Lahy Georges

Editore: Venexia

traduzione di Bianca Ferri.

pp. 256, nn. ill. b/n, Roma

Le 22 lettere dell’alfabeto ebraico, da sempre oggetto di grande rispetto perchè consentono la rivelazione dei Nomi divini, sono alla base della contemplazione mistica e rappresentano autentici universi condensati in simboli. Ogni lettera contiene la quintessenza dell’energia universale e la loro pronuncia, scrittura o contemplazione libera forze potenti che entrano in risonanza con i gradi più profondi della coscienza e parlano direttamente alla nostra anima. Il libro approfondisce l’origine dell’alfabeto ebraico, mostrandone l’evoluzione storica e le basi mistiche, anche con l’ausilio dei testi fondamentali della tradizione cabbalistica, che l’autore ha tradotto dall’originale.

La Fonte della Giovinezza

La Fonte della Giovinezza

Melatonina: abbiamo in noi l’ormone che ci impedirà di invecchiare?

Autore/i: Pierpaoli Walter; Regelson William; Colman Carol

Editore: Rizzoli

nota di Daniele Razzoli, prefazione di
William Regelson, traduzione di Brunello Lotti e Francesco Campana; per le appendici di Isabella Blum.

pp. 288, nn. ill. b/n, Milano

La melatonina è solo il punto di inizio della nostra rivoluzione contro un modo di vivere la morte e la filosofia che l’accompagna. All’uomo è stata data, nel misterioso corso dell’evoluzione della specie, la facoltà di decidere e modificare il proprio destino e di poter quindi attingere senza paura alla Fonte della giovinezza. (Walter Pierpaoli)

Crescere ringiovanendo invece di invecchiare: secondo i due brillanti ricercatori Walter Pierpaoli e William Regelson è possibile grazie alla melatonina, ormone prodotto dalla ghiandola pineale. Trent’anni di ricerche hanno portato i due scienziati a scoprire che con l’avanzare dell’età la produzione di melatonina diminuisce e il nostro organismo interpreta questo calo come un ordine di invecchiare. Se, sotto controllo medico, si ristabiliscono i valori giovanili della produzione di melatonina, non soltanto si può impedire l’invecchiamento, ma persino farlo regredire. Un libro semplice e convincente che ci fa pensare alla vecchiaia in modo del tutto nuovo.

Walter Pierpaoli, milanese, è direttore del Jean Choay Institute for Biomedical Research e presidente della Fondazione Interbion for Basic Biomedical Research.

William Regelson, americano, è docente al Medical College of Virginia, Virginia Commonwealth University di Richmond.

Carol Colman è scrittrice specializzata in campo medico e coautrice di numerosi libri di successo.

Sesso a Tutti i Costi

Sesso a Tutti i Costi

L’allarmante verità sulle odierne terapie sessuali

Autore/i: Szasz Thomas S.

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione italiana, prefazione dell’autore, traduzione dall’americano di Guido Viale.

pp. 176, Milano

Nulla sembra interessare più del sesso, eppure nulla più del sesso rimane avvolto nel mistero, nonostante l’inesauribile profluvio di libri sull’argomento. In quest’opera scritta con grande franchezza, Thomas Szasz, il celebre autore de Il mito della malattia mentale, un libro che ha aperto nuove direttrici di ricerca, ce ne spiega le ragioni. Szasz traccia un quadro molto preciso, ma ben poco lusinghiero, per non dire imbarazzante, degli scienziati, degli pseudoscienziati e dei puri e semplici ciarlatani che popolano il mondo dell’educazione e delle terapie sessuali: vi ritroviamo personaggi di primo piano come Mary Calderone del SIECUS (Consiglio per l’informazione e l’educazione sessuale degli Stati Uniti) e l’équipe di Masters e Johnson.
L’idea oggi di moda secondo cui il sesso è un bene è, come Szasz dimostra in modo vivace e arguto, priva di senso e di basi scientifiche non meno di quanto lo fosse l’idea, ora propugnate soltanto dai seguaci di alcune fedi religiose, secondo cui il sesso sarebbe un male. La nostra sessualità, comunque si manifesti, non fa che svelare ed esprimere ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. In realtà, non esistono “disturbi sessuali” come l’“eiaculazione precoce” o la “frigidità” che si possano curare con delle “terapie sessuali”; esiste soltanto il problema, che non avrà mai una soluzione definitiva, di realizzare e plasmare la nostra vita. Affidare la gestione della nostra vita sessuale agli “esperti” e ai terapisti del sesso significa soltanto eludere questo problema, a tutto discapito della nostra integrità fisica e mentale, e delle nostre tasche.
Nel sostenere in termini assai convincenti che l’approccio medico ai problemi sessuali ne favorisce una concezione disumana e falsa, Szasz mette spietatamente sotto accusa tutti coloro che mirano ad utilizzare degli stanziamenti pubblici per manipolare comportamenti personali come quello sessuale. In Sesso a tutti i costi c’è una salutare dose di scetticismo da contrapporre all‘ipocrisia e al cinismo degli onnipresenti “esperti” sessuali.

Thomas Szasz, psichiatra, autore prolifico (ha pubblicato con successo presso la Feltrinelli I manipolatori della pazzia 1972; Disumanizzazione dell’uomo 1974; Il mito della droga 1977; Il mito della psicoterapia 1981), è docente di psichiatria alla State University of New York di Syracuse. Vive a Manlius, New York.

La Bibbia non l’ha Mai Detto

La Bibbia non l’ha Mai Detto

Perché la legge di Dio non deve diventare la legge degli uomini

Autore/i: Biglino Mauro; Forni Lorena

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione degli autori, premessa metodologica di Lorena Forni.

pp. 288, Milano

«La traduzione letterale dei testi sacri rivela che in essi non è scritto quello che la Chiesa cattolica sostiene su aborto, fecondazione assistita, fine-vita.»

In questo libro, Mauro Biglino e Lorena Forni, professoressa di filosofia del diritto dell’Università Bicocca, elencano e analizzano le tante leggi che contengono il “peccato originale” della confessionalità. E col metodo rigoroso e allo stesso tempo vertiginoso che ha reso celebre Mauro Biglino, minano e decostruiscono alle radici i presunti riferimenti ai testi sacri su cui si fonda questo punto di vista.
Il più noto e controverso studioso della Bibbia e un’autorevole professoressa di Filosofia del diritto per un libro che demolisce alla base le pretese di influenza dell’etica cattolica sulle leggi dello Stato.

“Le leggi italiane sono imbevute di cultura cattolica. Dall’interruzione volontaria di gravidanza, al divorzio, dal fine-vita alla fecondazione assistita, i dogmi confessionali hanno influenzato e continuano a influenzare le norme che dovrebbero regolare in modo laico il patto sociale fra le persone. Ciò che rende tutto ancora più assurdo è che la Bibbia non dice in proposito quello che comunemente si pensa.”
In questo libro scritto a quattro mani, Mauro Biglino (studioso della Bibbia e autore bestseller) e Lorena Forni (docente di Filosofia del diritto all’Università Bicocca) elencano e analizzano alcune delle leggi italiane che contengono il “peccato originale” della confessionalità. Si tratta principalmente delle leggi che afferiscono alla sfera etica, condizionate dalla dottrina della Chiesa cattolica.
Anzitutto, sostengono gli autori, uno Stato laico dovrebbe promulgare leggi laiche, evitando di imporre dogmi confessionali a chi non è interessato o respinge una dimensione di fede nella propria esistenza di libero cittadino, o a chi professa una diversa confessione religiosa.
Ma ciò che gli autori rivelano e mettono in evidenza per la prima volta è che a leggere i testi sacri alla luce di una traduzione rigorosa e letterale, quegli stessi passaggi che sono stati usati dai legislatori per scrivere leggi sotto l’egida della morale cristiana, non ci si trova nulla di quelle prescrizioni e quegli indirizzi morali, che risultano piuttosto il frutto di personali interpretazioni.
In La Bibbia non l’ha mai detto, il complesso lavoro di scrittura dei due autori è ben sincronizzato: mentre la professoressa Lorena Forni passa al setaccio le leggi maggiormente influenzate dal cattolicesimo, Mauro Biglino propone la traduzione dei passi biblici “normativi” dimostrando, come è sua abitudine di profondo studioso, che le traduzioni diffuse nel mondo contemporaneo sono lontanissime dal vero senso letterale e sono, al contrario, una palese interpretazione dei teologi.
Un libro coinvolgente e molto scomodo, che riscrive le fonti da cui discendono molti degli assunti morali che guidano la nostra società attraverso le leggi in vigore, e che si candida a diventare un autorevole e dirompente manifesto della laicità.

Mauro Biglino cura le edizioni di carattere storico, culturale e didattico per diverse case editrici italiane. Studioso di storia delle religioni e traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo, collabora con diverse testate giornalistiche. Da circa 30 anni si occupa dei cosiddetti testi sacri nella convinzione che solo la conoscenza e l’analisi diretta di ciò che hanno scritto gli antichi redattori possano aiutare a comprendere veramente il pensiero religioso formulato dall’umanità nella sua storia.

Lorena Forni insegna filosofia del diritto all’Università Bicocca di Milano. Fra i suoi vari incarichi spicca quello di componente, in qualità di esperto di etica, deontologia e diritto, del Comitato per L’Etica di Fine vita (CEF) di Milano.

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Introduzione
Premessa metodologica di Lorena Forni

  • Finalità di Mauro Biglino
  • Avvertenza
  • Diritto, bioetica, laicità
  • In principio…
  • Natura e naturalità
  • Aborto
  • Sul “fine-vita”
  • Considerazioni “non” conclusive Note

Bibliografia
Elenco delle abbreviazioni
Ringraziamenti

I Ching

I Ching

Il libro della mutazione – Il più antico testo divinatorio cinese

Autore/i: Anonimo

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

cura, premessa e introduzione di John Blofeld, prefazione del Lama Anagarika Govinda, traduzione di Alexa.

pp. 240, ill. b/n, Milano

Confucio affermò che se avesse potuto aggiungere cinquant’anni alla propria vita li avrebbe dedicati esclusivamente allo studio di questo libro. Scritto – almeno nel suo nucleo originario – oltre 3000 anni fa, è probabilmente il più antico libro del mondo e certamente quello che più ha influenzato il pensiero cinese. Esso pone al centro dell’osservazione il “mutamento” e considera il “tempo” come fattore essenziale nella struttura del mondo e nello sviluppo dell’individuo. I suoi simboli e i suoi commenti, alcuni dei quali furono aggiunti da Confucio stesso, insegnano all”‘uomo superiore” ad accettare l’ineluttabile e a vivere in armonia con le circostanze del momento, collaborando con esse e trasformandole in proprie alleate. Libro magico di divinazione, I Ching può essere consultato per trarne risposte e auspici in momenti difficili: esso non predice il futuro ma risponde alle nostre domande dandoci consigli in riferimento alle situazioni e ai problemi che non sappiamo affrontare da soli, ci dice cosa possiamo attenderci seguendo i suoi suggerimenti, costituisce insomma un metodo di vita attraverso il quale è possibile giungere ad essere padroni della propria esistenza.

L’Avventura della Conoscenza – Momenti del «Bildungsroman» dal «Parzival» a Thomas Mann

L’Avventura della Conoscenza – Momenti del «Bildungsroman» dal «Parzival» a Thomas Mann

Autore/i: Autori vari

Editore: Guida Editori

a cura di Roberta Ascarelli, Ursula Bavaj, Roberto Venuti.

pp. 320, Napoli

«Spirituale, umano, germanico»: così Thomas Mann definisce il Bildungsroman, il romanzo cioè in cui è narrata la Bildung, la formazione di un eroe che, attraverso una serie significativa di prove, accede a «un certo grado di perfezione».
Su questa forma letteraria, e sulle sue incerte strutture, si sono levate spesso voci discordanti tra loro.
I saggi, contenuti in questo volume, si tengono lontani dalla tentazione di segnare il confine che separa il Bildungsroman da altre forme di romanzo o da altre tradizioni narrative.
Essi offrono semplicemente al lettore la possibilità di percorrere i diversi sentieri che il Bildungsroman, dal Parzival a Thomas Mann, traccia nel grande solco della letteratura tedesca.

Le Mani nella Mente

Le Mani nella Mente

Il Massaggio fra Simbolo e Corpo

Autore/i: Luise Luigi

Editore: Edizioni PIRAMIDE «in»

le tavole con incisioni sono di Bruno Gorlato.

pp. 184, nn. ill. b/n, Roma

Luigi Luise, dal 1966 al 1968 nei circhi equestri apprende da maestri turchi e cinesi l’arte della manipolazione vertebrale (Chiropratica) ed effettua degli interessanti studi sul comportamento della colonna vertebrale dei contorsionisti.
Dal 1968 al 1970 insegna ginnastica e frequenta una scuola per massaggi.
Dal; 1970 ad oggi, in Italia ed all’Estero, pratica l’arte del massaggio collaborando con Istituti Fisioterapici e Psicoterapeutici dedicandosi soprattutto alla ricerca di nuove tecniche.
Nel frattempo la stampa nazionale ed estera lo soprannomina «l’uomo dalle mani d’oro» considerandolo uno dei migliori massaggiatori d’Europa.
In America, presso l’Università Internazionale Pro Deo di New York, nel 1979, per i suoi meriti gli viene conferita la laurea ad honoris causa.
In Italia, nel 1982, è insignito del titolo «Artefice del Lavoro Italiano nel Mondo» e gli viene conferita la medaglia d’oro.
Sue alcune tecniche di massaggio come l’«Idroriflessogeno» l’«Idrolinfodrenante» e per primo in Italia pratica il massaggio profondo con i piedi.
Oggi propone, con questo libro, il massaggio come psicoterapia e le sue ultime ricerche sono indirizzate al massaggio praticato sotto una piramide.

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Introduzione

FINALITÀ DEL MASSTRESS

  1. Il rapporto di «compenetrazione» tra massoterapeuta e paziente
  2. Nel masstress è corollario fondamentale che il massoterapista si curi delle dinamiche di interrelazione fra il soggetto-paziente ed il suo ambiente
  3. Il massoterapista considera la relazione di aspirazioni, ricordi, desideri e paure del paziente con lo stato neuro-vegetativo e fisiologico del suo corpo
  4. Il massoterapista considera le interazioni psicosociali, le mediazioni cognitive e le risposte biologiche nell’uomo
  5. Il masstress, inoltre, si differenzia da altri massaggi per il ritmo delle manipolazioni, per l’idrocinetica e per l’idroriflessologia

Sintesi

PARTE PRIMA: Ambiente e personalità

CAPITOLO I: Motivazione, emozione, affettività
Sintesi

CAPITOLO II: Accenni di psiconeuroendocrinologia
Sintesi

CAPITOLO III: Struttura e finalità delle difese comportamentali
Sintesi

PARTE SECONDA: Difese malattia e salute

CAPITOLO I: Fisico, psichico e spirituale
Sintesi

CAPITOLO II: Tensione, divisione e riunione
Sintesi

CAPITOLO III: Il masstress si differenzia per il ritmo delle manipolazioni
Sintesi

PARTE TERZA: Terapia del masstress

CAPITOLO I: Il massaggio manuale
Sintesi

CAPITOLO II: L’acqua e la pelle
Sintesi

CAPITOLO III: Procedura nella terapia
Sintesi

Bibliografia

Alla Ricerca del Pensiero

Alla Ricerca del Pensiero

Telepatia e ipotesi elettromagnetica

Autore/i: Volterri Roberto

Editore: SugarCo Edizioni

prefazione di Venceslaw Patrovsky, introduzione dell’autore.

pp. 224, nn. foto e ill. b/n, Milano

Molteplici – sia in passato che con l’avvento della fisica quantistica e dei nuovi concetti di spazio-tempo – sono le ipotesi avanzate per cercare di spiegare in termini razionali un fenomeno paranormale diffusissimo, come la telepatia, anche se spesso considerato alla stregua di «coincidenza» o «caso», se non addirittura confutato.
Tra le varie ipotesi, forse ovvia, ma non per questo meno plausibile, è quella «elettromagnetica». Il considerare la Telepatia come un fenomeno di «radio-mentale» – come molto argutamente lo definì Upton Sinclair – è certamente un’ipotesi affascinante che ci consente di vagliare la fenomenologia paranormale da un punto di vista più scientifico e razionale di quanto non consentano le altre – pur interessanti – ipotesi via via elaborate su presupposti di carattere metafisico o, quanto meno, non suffragabili con una diretta sperimentazione.
Alla ricerca del pensiero vuole quindi costituire – precisa l’Autore soltanto un semplice, iniziale supporto tecnico nei confronti di quanti vogliano, anche solo a livello di ricerca personale, approfondire tali problematiche. L’ipotesi elettromagnetica non è infatti – sostiene Volterri – stata sufficientemente verificata in passato – dal Vasiljev e da altri sperimentatori – per poter, quasi aprioristicamente, essere rigettata.
Le esperienze di Cazzamalli e quelle del Vasiljev vengono qui messe a confronto affinché il lettore possa trarre un sereno ed obiettivo giudizio su quanto esposto: è ovvio che ciò vuol essere soltanto un primo approccio verso una più seria ed ampliata sperimentazione, senza la quale crediamo sia alquanto difficile poter giungere ad una chiara visione di tutta la fenomenologia paranormale.

Roberto Volterri, nato a Roma nel 1947, si interessa da circa quindici anni di fenomenologia paranormale.
Di estrazione prettamente tecnica ha inoltre approfondito le varie problematiche della moderna ricerca biologica, cercando quindi le possibili correlazioni tra la Biofisica ed i molteplici aspetti della fenomenologia paranormale.
Collabora da oltre due anni alla rivista «Gli Arcani» – sulla quale, mensilmente, cura una rubrica dedicata ai vari aspetti della Psicotronica – e, sempre nella collana «Universo Sconosciuto», ha pubblicato Psicotronica. Alla ricerca della Bio-energia ed Enigma uomo.
Attualmente è impegnato in uno studio – sempre con apparati elettronici – sulla Precognizione.

Enigma Uomo

Enigma Uomo

Nuove Esperienze di Psicotronica – Introduzione ai fenomeni extrasensoriali – Realizzazione pratica degli apparecchi necessari

Autore/i: Volterri Roberto

Editore: SugarCo Edizioni

prefazione di Massimo Inardi, introduzione dell’autore.

pp. 224, nn. foto e ill. b/n, Milano

Prosegue, con questo volume, il discorso iniziato da Roberto Volterri con Psicotronica – Alla ricerca della Bio-energia circa le possibilità di studiare i vari aspetti di quel profondo «enigma» che è tuttora l’Uomo e la natura che lo circonda. Grazie alla medicina, alla biologia, all’elettronica è possibile avvicinarsi ad una più vasta conoscenza delle possibilità della mente umana, per molti aspetti ancora tutte da scoprire. La ricerca PSI dimostra che la fenomenologia paranormale è un campo d’indagine fertilissimo e che i risultati ottenibili con mezzi modesti possono essere di importanza rilevante. Gli esperimenti di Rhine e della Bose infatti nel campo relativo alla percezione extrasensoriale e alla ricerca sui vegetali furono dovuti non tanto agli scarsi mezzi economici e alle attrezzature semplici a disposizione, quanto all’originale impostazione delle ricerche stesse.
Gli apparecchi descritti dal Volterri sono un po’ più «sofisticati» sia per le tecnologie impiegate sia per le prestazioni ottenibili; per contro sono molto semplici da costruirsi essendo tutti a Semiconduttri – Circuiti Integrati, Transistor, ecc. – e non più elettromeccanici e a valvole.
A conclusione del volume, vengono fornite utilissime informazioni sull’impiego di tali componenti, unitamente ad altri indirizzi ove è possibile reperire il materiale necessario a realizzare i vari apparati.

Roberto Volterri, nato a Roma nel 1947, si è Interessato fin da ragazzo alle scienze e in particolare alla fenomenologia para normale, studiandola dal punto di vista biofisico. Lavora in un’industria elettronica a Roma. Membro effettivo dell’Accademia di Sant’Andrea, dell’Accademia della Quercia e del comitato d’onore dell’Istituto di Melo-Relax Terapia di Roma, collabora da tempo alla rivista «gli Arcani» e, In questa stessa collana, ha pubblicato: Psicotronica – Alla ricerca della Bio-energia.

La Mimica dei Bambini

La Mimica dei Bambini

Gesti ed espressioni del volto, atteggiamenti e posture: i bambini parlano con tutto il corpo

Autore/i: Molcho Samy

Editore: Urra

premessa dell’autore, traduzione di Cristina Malimpensa, fotografie di Nomi Baumgartl.

pp. 192, nn. fotografie b/n, Milano

Sin da neonati, i bambini si esprimono con la mimica dei loro volti e con tutto il corpo, in un repertorio di gesti, atteggiamenti e posture che si fa rapidamente ricco e complesso, e rimane importante anche quando imparano a verbalizzare emozioni, sentimenti o bisogni. Saper interpretare il linguaggio del corpo è cruciale, per i genitori, gli educatori, tutti quelli che in generale hanno a che fare con i bambini, per comprenderli e farsi comprendere.

“Gli occhi grandi guardano da sotto in su, la testa si inclina, le labbra si incurvano verso il broncio. È solo un istante, e noi ci inteneriamo. La nostra bocca si apre al sorriso. Le labbra del bambino si allentano e sorride, gli occhi brillano.
Si è verificata una comunicazione senza parole. Emozioni e bisogni vengono espressi in questo modo. Chi non conosce questa situazione? Il linguaggio del corpo esprime direttamente in noi il mondo delle nostre sensazioni e tradisce immediatamente i nostri stati d’animo.
I neonati e i bambini piccoli dipendono totalmente dagli adulti, i genitori o chi si occupa di loro. La loro dipendenza è così forte, che quegli adulti sono indispensabili alla loro sopravvivenza. Hanno solo una possibilità, per soddisfare i loro bisogni: comunicare. E hanno un solo canale a disposizione, al di là di mettersi a urlare: il linguaggio del corpo.
Le osservazioni che ho condotto nel corso degli anni (ancora prima di diventare a mia volta padre di quattro figli) mi hanno portato a scrivere questo libro.
Quel che ho osservato è che in genere, quando i bambini piangono senza che sia apparente un motivo fisico, vuol dire semplicemente che sono frustrati, perchè non sono stati capiti. Gli adulti non sono stati capaci di capirli.
Un bambino reagisce a quello che vede e non a quello che sente. Il linguaggio del corpo dei genitori dice a un bambino molto più di quello che loro dicono con il linguaggio verbale.
Il bambino si aspetta dai suoi genitori che capiscono il suo linguaggio del corpo: lui ha espresso chiaramente i suoi bisogni e i suoi sentimenti, ma i genitori sembrano non accorgersene, perchè sono troppo abituati a scambiarsi solo informazioni verbali.
Il bambino si percepisce come un tutto e come tale vuole essere inteso. Il mondo degli adulti è invece prevalentemente un mondo verbale di informazioni fattuali, e per questo spesso non riusciamo a cogliere le espressioni e i bisogni dei nostri bambini, per quanto bene vogliamo loro.”

Samy Molcho, attore e straordinario mimo, illustra in questo libro tutta l’espressività del linguaggio corporeo: con esempi concreti della vita quotidiana e con numerose bellissime foto commentate in modo semplice, a volte ironico, sempre illuminante.