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Gergo della Malavita

Gergo della Malavita

Autore/i: Autori vari

Editore: Ministero dell’Interno – Direzione Generale della Pubblica Sicurezza

pp. 262, illustrazioni b/n, Roma

Dalla premessa:
“La pubblicazione raccoglie, classificandoli ed interpretandoli, termini ed espressioni più comunemente in uso fra delinquenti, allo scopo di offrire un sussidio valido, sotto l’esclusivo profilo didattico, a facilitare anche per questa via un più rapido ambientamento delle giovani guardie nel delicato ed impegnativo settore della polizia investigativa.
La raccolta potrà rivelarsi, tuttavia, utile anche agli elementi già addentrati nella pratica di istituto, e particolarmente nella polizia giudiziaria, costituendo essa un agevole testo di consultazione e fornendo, insieme, un ampio ed aggiornato panorama della osmosi delle espressioni del linguaggio convenzionale e della terminologia delinquenziale più recente avvenuta fra le diverse regioni.
Della maggior parte delle voci di gergo comprese nel testo viene dato il significato in lessico; di talune locuzioni, invece, non essendosi trovata l’origine o non essendo riusciti a fornire, quanto meno, una particolare interpretazione logica, si è dato il solo significato ad esse convenzionalmente attribuito da coloro i quali se ne avvalgono.
Non sempre è stato possibile attenersi all’esatta grafia delle locuzioni dialettali del gergo perché per talune di esse è stato necessario ricostruire graficamente le corrispondenti parole adoperate esclusivamente nella lingua parlata.
È appena il caso di far presente che il lavoro non ha pretesa di avere carattere scientifico, anche se per alcune locuzioni si è fatto riferimento alla loro presumibile origine; più che altro si è voluto chiarire il significato che il delinquente suole attribuire alla locuzione in se stessa e fornire una spiegazione del «gergo», inteso come mezzo di comunicazione tra appartenenti ad uno stesso mondo.
In particolare, ci si è riferiti alla terminologia entrata in uso fra quella delinquenza che potrebbe definirsi comune, di piccola levatura; fra quella delinquenza, appunto, che nell’uso del gergo trova quasi una ragione di identificazione con l’ambiente chiuso e ristretto in cui vive ed opera.
Le locuzioni qui raccolte non costituiscono, ovviamente, tutto il «gergo»; il lavoro, pertanto, va considerato non come punto di arrivo bensì come base di partenza, poiché esso contiene in sé i presupposti di un ulteriore, proficuo sviluppo e approfondimento.
Saranno quindi ben accetti tutti quei suggerimenti, quelle rettifiche e quegli aggiornamenti che valgano a consentire il perfezionamento della presente raccolta, oltre che a darle una più approfondita dimensione.”

Come Guadagnare un’Ora al Giorno – Oltre 500 Consigli per Risparmiare Tempo e Vivere Meglio

Come Guadagnare un’Ora al Giorno – Oltre 500 Consigli per Risparmiare Tempo e Vivere Meglio

In ufficio, a casa, ovunque: come fare tutto meglio e in minor tempo

Autore/i: Josephs Ray

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Aldo Giobbo, titolo originale: How to Gain an Extra Hour Every Day.

pp. 314, Milano

  • Trasformate la vostra scrivania in una postazione di lavoro salvatempo.
  • Impedite al disordine domestico di complicare la vostra vita.
  • Utilizzate al meglio telefono, segreteria, fax e computer.
  • Trasformate i tempi morti in tempo utile.
  • Delegate il più possibile (anche ai vostri figli).
  • Scoprite le ore in cui rendete di più e sfruttatele al massimo.
  • Mettete da parte ogni giorno un po’ di tempo per migliorare il vostro lavoro e la vostra vita!

«Non so dove vanno a finire le mie giornate. Ci sono tante cose che vorrei fare… ah, solo avessi il tempo!» Troppe volte abbiamo detto o sentito queste frasi, perché troppo spesso ci siamo sentiti impotenti di fronte ai ritmi di lavoro, alla noia della routine, allo stress per le scadenze della vita moderna. Il tempo è diventato ormai il problema principale della nostra società e la sua gestione l’assillo che impedisce non solo di fare meglio ciò che dobbiamo fare ma soprattutto di realizzare ciò che vorremmo fare. Eppure qualcuno ci riesce, qualcuno ottiene successo nel lavoro e nella vita: il suo segreto? Semplicemente saper utilizzare il tempo al meglio.
Ray Josephs, il famoso pioniere della gestione del tempo e delle relazioni pubbliche, spiega come sfruttare il tempo che spesso perdiamo, che non crediamo di avere e che non abbiamo mai saputo come utilizzare. Dall’organizzazione del rituale mattutino all’ottimizzazione del lavoro in ufficio, alla divisione dei compiti in casa, Come guadagnare un’ora al giorno offre centinaia di suggerimenti, decine di semplici strategie e molte tecniche d’astuzia che ognuno potrà scegliere secondo il proprio carattere, i propri ritmi e le proprie esigenze. Come guadagnare un ’ora al giorno è un manuale di successo, che ha venduto in tutto il mondo oltre due milioni e mezzo di copie e che soprattutto in Giappone continua a essere considerato la bibbia dell’efficienza, la bussola della modernità, la guida insostituibile per dominare le giornate e riempirle di soddisfazione.
Completamente riveduta dall’autore, e adattata alla realtà italiana, questa nuova edizione di Come guadagnare un’ora al giorno vi metterà in grado di ottenere e sfruttare un bene prezioso: il tempo. Con una sola ora di lettura, infatti, potrete guadagnare oltre 365 ore all’anno.

Ray Josephs è nato a Philadelphia nel 1912. Giornalista, ha creato una importante agenzia di relazioni pubbliche, presente in 65 paesi. Oltre a Come guadagnare un’ora al giorno, ha scritto diversi libri di management. Vive a New York.

Sequenze Numeriche per Rigenerare e Guarire il Tuo Corpo

Sequenze Numeriche per Rigenerare e Guarire il Tuo Corpo

Dal famoso scienziato russo una nuova e straordinaria tecnica

Autore/i: Grabovoj Grigorij

Editore: Macro Edizioni

introduzione dell’autore, intrduzione di Eleonora Brugger, traduzione di Elisa Caligiana.

pp. 264, Cesena (FC)

Diventa l’artefice della tua vita e del tuo benessere grazie alle sequenze numeriche. Per rigenerare e guarire il tuo corpo.

Scopri le straordinarie ed efficaci tecniche di pilotaggio della realtà e di ripristino cosciente della salute psicofisica, che il famoso scienziato russo Grigorij Grabovoj ti presenta in questa imperdibile opera.

Dopo una breve introduzione in cui accenna al metodo, l’autore si concentra sull’aspetto pratico della tecnica e raccoglie oltre mille sequenze numeriche, ciascuna associata a un determinato disturbo.

Le sequenze numeriche sono costituite da 7-8-9 cifre, e permettono di praticare l’autoguarigione in qualsiasi luogo e in qualunque momento: è sufficiente concentrarsi sulla sequenza di numeri corrispondente ai nostri sintomi o alla nostra malattia per trarne giovamento.

Concentrarsi su tali sequenze possiamo riallinearci alla corretta frequenza, di cui questi numeri sono portatori. Ciò permette non solo di ripristinare il proprio stato di salute corretto, ma contribuisce alla rigenerazione di cellule e organi e al ringiovanimento dell’intero corpo umano.

Questo metodo permette di guarire le persone o di ripristinare la salute in modo preventivo, attraverso la concentrazione sui numeri che corrispondono alle singole diagnosi

Visualizza indice
  • Capitolo 1 – Condizioni critiche
  • Capitolo 2 – Patologie tumorali
  • Capitolo 3 – Sepsi
  • Capitolo 4 – Coagulazione intravascolare disseminata (CID, sindrome trombotico-emmorrogica)
  • Capitolo 5 – Malattie dell’apparato cardiovascolare
  • Capitolo 6 – Malattie reumatiche
  • Capitolo 7 – Malattie degli organi respiratori
  • Capitolo 8 – Malattie degli organi della digestione
  • Capitolo 9 – Malattie dei reni e delle vie urinarie
  • Capitolo 10 – Malattie del sistema sanguigno
  • Capitolo 11 – Malattie endocrine e metaboliche
  • Capitolo 12 – Malattie professionali
  • Capitolo 13 – Avvelenamenti acuti
  • Capitolo 14 – Malattie infettive
  • Capitolo 15 – Malattie dovute a carenza vitaminica
  • Capitolo 16 – Malattie infantili
  • Capitolo 17 – Malattie ostetriche e femminili
  • Capitolo 18 – Malattie nervose
  • Capitolo 19 – Malattie mentali
  • Capitolo 20 – Disturbi sessuali
  • Capitolo 21 – Malattie cutanee e veneree
  • Capitolo 22 – Patologie chirurgiche
  • Capitolo 23 – Malattie delle orecchie, della gola e del naso
  • Capitolo 24 – Malattie degli occhi
  • Capitolo 25 – Malattie dei denti e del cavo orale
  • Capitolo 26 – Malattie e condizioni fisiche sconosciute
  • Capitolo 27 – Valori normali di laboratorio

Appendice 1
La concentrazione sulle sequenze di otto cifre

Appendice 2
La concentrazione sulle sequenze di nove cifre

Senza Tregua • Obiettivo Longtunnel – Due Famosi Romanzi di Fantascienza

Senza Tregua • Obiettivo Longtunnel – Due Famosi Romanzi di Fantascienza

Titoli originali: When Gravity Fails – Flinx in Flux

Autore/i: Effinger George Alec; Foster Alan Dean

Editore: Casa Editrice Nord

presentazione di George Alec Effinger e Piergiorgio Nicolazzini, traduzione di Maria Cristina Pietri.

pp. III-262-IX-306, Milano

Senza Tregua
Nel Budayeen, fantastico e sconvolgente quartiere-ghetto di una metropoli del futuro, si può trovare di tutto: crimine, droghe, corruzione, piaceri sofisticati e terribili insidie, in un allucinante incrocio di culture a forte prevalenza islamica. Marìd Audran, investigatore privato, si trova perfettamente a suo agio nel Budayeen, anche se fa di tutto per non cadere nella spirale di esperienze incontrollabili che il quartiere offre ai suoi più coraggiosi e disinibiti frequentatori, tra cui radicali adattamenti come i “moddy” (moduli di personalità che chiunque può applicare su di sé, cancellando ogni identità preesistente). In questo labirinto di personalità artificiali, che popolano un paesaggio elettrizzante, disseminato di novità e rivelazioni a ritmo continuo, non ci si può stupire di nulla… eppure, accade l’imprevedibile: un misterioso sicario uccide proprio l’uomo con cui Marìd sta concludendo un affare, coinvolgendo il protagonista in un fatale intrigo, complicato dal fatto che il killer (scusate se è poco) si chiama nientemeno che… James Bond.

Obiettivo Longtunnel
L’agente Flinx e il fedele minidrago Pip, chissà come, hanno la abitudine di trovarsi in mezzo a pericoli di ogni tipo ni disperate o colossali intrighi da un angolo all’altro del Commonwealth Galattico; così, quando s’imbattono in una giovane donna che giace priva di sensi sulla riva di un fiume nella fìtta giungla di Alaspin, Flinx non è molto sorpreso. E non sì stupisce neppure di apprendere che la donna, Clarity Held, è in realtà una brillante scienziata, rapita da un remoto avamposto sull’inospitale pianeta Longtunnel da rapitori che si rivelano per un gruppo di fanatici assassini che tramano in segreto e sarebbero disposti a tutto pur di arrestare le avanzate ricerche in corso su Longtunnel. Già, perché è questo pianeta, singolare e misterioso per più di una ragione, il vero cuore dell’enigma… Flinx a questo punto conosce benissimo i rischi che dovrà affrontare, ma ancora una volta è deciso ad andare fino in fondo.

Dopo il Muro – I Volti della Nuova Germania

Dopo il Muro – I Volti della Nuova Germania

Titolo originale: «Extreme Mittellage: Eine Reise durch das deutsche Nationalgefühl»

Autore/i: Schneider Peter

Editore: Sperling & Kupfer Editori

unica edizione, traduzione di Umberto Gandini.

pp. XI-226, Milano

«Gli effetti più immediati e quelli a più lunga scadenza dell’apertura del Muro sono di portata immensa e pongono domande attorno alle quali ci arrovelleremo per decenni: come si intenderanno i cittadini dei due Stati tedeschi, ora che il dialogo non è più distorto dalla presenza del Muro? Dove si collocheranno i due Stati tedeschi: in Occidente, in Oriente o in un qualche punto a metà strada? Il parametro Est-Ovest avrà ancora un qualche senso nel futuro? Ma la vita senza il Muro pone soprattutto questa domanda: riusciremo a vivere senza un nemico?»

Nelle sue dimensioni epocali, la caduta del Muro di Berlino sconvolge vecchie prospettive e ruoli consolidati di amici-nemici. Dopo quel fatidico 9 novembre 1989, Peter Schneider, uno dei più acuti pensatori e scrittori tedeschi, conduce il lettore in un itinerario all’interno delle Germanie di ieri e della Germania unita di oggi. In una lucida e approfondita analisi, l’autore cattura i paradossi e le assurdità della vita «senza il Muro», con tutto ciò che ne consegue. Parlando con la gente comune, con politici e intellettuali, raccoglie aneddoti e testimonianze ma si pone anche quesiti cruciali: il Muro mentale sopravvive alla sua effettiva demolizione, come supponeva nella sua opera del 1982 Der Mauerspringer (Il saltatore del Muro)? Sussistono ancora, dopo la scomparsa del socialismo di Stato, due culture tedesche? Mettendo in guardia contro l’indifferenza e il vuoto morale che minaccia la nazione, egli avvisa del pericolo di scivolare in frettolose abiure o in una coalizione del silenzio che taciterebbe il dibattito sui crimini del passato. Scettico e disincantato, Schneider è la guida perfetta in questo viaggio nel sentimento nazionale tedesco. Scritta con stile elegante, piena di arguzia e ironia, un’opera che contribuisce validamente a chiarirsi le idee sulla nuova, confusa realtà di un Paese che tanta parte ha avuto – e soprattutto avrà – nel teatro europeo e mondiale. Un libro completo che prende in esame storia, economia e società, un’indagine appassionata, accolta con grandissimo successo di critica e di pubblico.

Peter Schneider è nato a Lubecca nel 1940. Saggista politico e romanziere, è stato acclamato internazionalmente per Der Mauerspringer. Ha insegnato a Dartmouth, Princeton, Harvard e Berkeley e collabora regolarmente a Harper’s Bazaar e al New York Times Magazine. Vive a Berlino.

La Bulimia Nervosa

La Bulimia Nervosa

Autore/i: Razzoli Guido

Editore: Sonzogno

prefazione di Umberto Solimene, introduzione dell’autore, in copertina: illustrazione di Aldo Di Gennaro.

pp. 208, Milano

Perché i disordini alimentari e in particolare la bulimia sono aumentati negli ultimi 25 anni in modo imprevedibile nelle società occidentali?

Perché non è più soltanto o in prevalenza il sesso femminile ad essere colpito, ma questo problema si sta sempre più estendendo al sesso maschile? Ma soprattutto perché si diventa bulimici?

Questo libro, scritto in modo chiaro e comprensibile a tutti, cerca di rispondere a queste e a molte altre domande e propone un trattamento che in parecchi casi risolve da solo il problema, in altri consente di attuare una adatta psicoterapia in grado di raggiungere rapidamente ottimi risultati.

Il professor Guido Razzoli, è medico nutrizionista e psicologo, esperto di dietetica e nutrizione presso il Centro di Ricerche di Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali dell’Università Statale di Milano, dove coordina il Gruppo di studio dei Disordini Alimentari. È autore di numerosi libri di dietetica e psicologia, articoli, relazioni, ricerche; collabora con varie testate giornalistiche ed è consulente tecnico di molte industrie ed enti.

Il Rapporto Hite sulla Famiglia : come sono Cambiati Ruoli, Dinamiche e Relazioni

Il Rapporto Hite sulla Famiglia : come sono Cambiati Ruoli, Dinamiche e Relazioni

Titolo originale: The Hite Report on the Family

Autore/i: Hite Shere

Editore: Sperling & Kupfer Editori

traduzione di Elena Malossini Fumero.

pp. XVI-358, Milano

Una nuova mappa della famiglia, frutto di 15 anni di ricerca e confronto condotti dalla studiosa statunitense sulla base di oltre 3000 questionari, affronta temi scottanti e d’indubbia attualità, quali:

  • sensualità, erotismo e limiti dell’intimità fisica
  • lealtà e tradimenti tra genitori e figli
  • intimità violenta e abuso sessuale tra le mura domestiche
  • pornografia
  • apprendimento dei concetti di «mascolinità» e « femminilità »
  • tabù, bugie, finzioni che interrompono il dialogo tra genitori e figli
  • impatto del rischio AIDS in famiglia.

La famiglia cambia: ce lo dice l’indagine di Shere Hite, nota studiosa di fatti sociali, che offre una mappa aggiornata dei rapporti esistenti tra genitori e figli. Non un freddo libro di cifre, semmai un work in progress che interpreta e approfondisce le migliaia di risposte-testimonianze raccolte in tutto il mondo attraverso un semplice questionario, a disposizione dei lettori in fondo al volume. E le sorprese non mancano: meno «ingessata» che in passato, imprescindibile punto d’incontro-scontro fra più generazioni, con le sue bugie e i suoi tabù, la famiglia teme oggi insidie vecchie e nuove, tanto da lasciar supporre che una silenziosa rivoluzione sia in atto tra le mura domestiche. Famiglia biologica e famiglia affettiva non sempre coincidono, crescono i nuclei monoparentali e l’archetipo forte della «sacra famiglia» – che peraltro sin dall’inizio escludeva l’icona della figlia, come rileva ampiamente la Hite – sembra progressivamente andato in crisi… Ma a favore di quali altri modelli emergenti? Dialogo e tolleranza si sono realmente imposti nel tessuto famigliare di oggi? Esistono ancora delle differenze di educazione tra maschio e femmina? Gli adolescenti possono esprimersi compieta-mente in famiglia, manifestando la loro creatività, il loro intelletto e anche la loro energia sessuale? Come vengono affrontati da genitori e figli il diritto alla sessualità e l’autonomia nei sentimenti, e quando si può parlare di lealtà e di tradimenti ? Un inedito viaggio alla (ri)scoperta dell’identità, e del cammino di crescita personale che ha nella famiglia il suo primo banco di prova, quasi un moderno termometro della capacità e delle modalità di amore di oggi.

Shere Hite, esperta di fama internazionale sulle dinamiche sociali e culturali, ha due lauree in Storia e due diplomi in Musica. Membro dell’Associazione internazionale di sociologia, dell’Associazione americana per lo sviluppo della scienza e della Società per le donne e la filosofia, dirige da anni l’Istituto di ricerca Hite che ha visto nascere le sue opere più significative. Si ricordano tra le altre: Il Rapporto Hite sulla sessualità femminile, The Hite Report on Men and Male Sexuality, Il Nuovo Rapporto Hite, Le donne e l’amore e Uomini da amare, uomini da evitare e tutti gli altri (scritto con Kate Colleran e pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer).

Cento Modi per Salvarsi la Vita con un Pacchetto di Sigarette Senza Fumarlo

Cento Modi per Salvarsi la Vita con un Pacchetto di Sigarette Senza Fumarlo

Autore/i: Ferrandino Giuseppe

Editore: Bompiani

pp. 96, Milano

Con un pacchetto di sigarette potete: trasformare l’acqua salata in acqua dolce, fare il sapone, riparare un radiatore, conquistare il sorriso di qualcuno, tamponare una macchia, e, se sperduti nel deserto, segnalare la vostra posizione ai radar dei soccorritori. Sembra impossibile? È tutto vero. Leggete il nuovo libro dell’autore di Saverio del Nord Ovest, Cento modi per salvarsi la vita con un pacchetto di sigarette senza fumarlo. Un manuale scrupolosamente paradossale, scientificamente ineccepibile e irresistibilmente comico.

Paraìnas – Detti e Parole di Barbagia

Paraìnas – Detti e Parole di Barbagia

Autore/i: Niffoi Salvatore

Editore: Adelphi Edizioni

con una nota di Matteo Codignola, in copertina: Su bundu (Il diavolo), maschera tipica di Orani, ceramica raku di Salvatore Niffoi (2001).

pp. 88, Milano

Il modo eccessivo, feroce e comicissimo dei modi di dire barbaricini.

L’Alba Incompiuta del Rinascimento – Pico della Mirandola

L’Alba Incompiuta del Rinascimento – Pico della Mirandola

Titolo originale: Pic de la Mirandole

Autore/i: de Lubac Henri

Editore: Editoriale Jaca Book

presentazione di Louis Bouyer, premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe Colombo, Adriano Dell’Asta.

pp. XV-458, Milano

Pico della Mirandola, nell’analisi appassionante di de Lubac, ci rivela quello che il Rinascimento avrebbe potuto essere e non è stato. La separazione scontata tra Medioevo e Rinascimento viene, in questa figura tipica delle prime generazioni rinascimentali, messa in questione. Scopriamo così non certo che una separazione profonda non è avvenuta, ma che questa rottura data oggi per inevitabile e necessaria di fatto è stata il’ risultato del non aver portato avanti le possibilità culturali del movimento rinascimentale, possibilità irrealizzate per rincalzante supremazia di una concezione del mondo su un’altra, di una cultura su un’altra, di una forma di vita su un’altra, di una fede su un’altra. Pico mostra la possibilità che non si è realizzata. È il perdente, ma un perdente che è stato avvenimento e quindi suscettibile di conseguenze. Non l’utopia irrealizzabile. Censurare Pico, come ha fatto l’orizzonte ideologico contemporaneo, una censura attuata attraverso la capacità di farne semplicemente la caricatura di un’incredulità in anticipo sui tempi, non vuol dire lottare contro un’utopia, ma contro un’ipotesi realistica che si è rifiutata.

Henri de Lubac è nato nel 1896 a Cambrai. Professore onorario alla Facoltà teologica di Lione, è stato perito conciliare, membro della Commissione Internazionale di Teologia, consulente del Segretariato per i non cristiani e i non credenti. Il suo nome rimane legato al grande movimento di pensiero cristiano conosciuto come la «Nouvelle Theologie». Il rinnovamento teologico di questo secolo lo trova padre e maestro indiscusso. Nella vastissima produzione ricordiamo tra le opere pubblicate in italiano: Cattolicismo, Studium, Roma 1948. Il mistero del Soprannaturale Il Mulino, Bologna 1967. Agostinismo e teologia moderna, Il Mulino, Bologna 1968. Esegesi Medievale, Paoline, Roma 1962. Per una teologia delle missioni, Jaca Book, Milano 1975.

Persona per Hora Secreta – Accusa e Delazione nella Repubblica di Venezia

Persona per Hora Secreta – Accusa e Delazione nella Repubblica di Venezia

Autore/i: Preto Paolo

Editore: Il Saggiatore

pp. 368, numerose tavole b/n f.t., Milano

“Persona per hora secreta”: così esordivano le denunce anonime che i cittadini dell’antica Repubblica di Venezia inviavano alle autorità per segnalare i crimini di cui erano venuti a conoscenza. Questa forma di delazione era uno strumento non solo giustificato, ma addirittura incoraggiato dal governo della città, in origine per prevenire congiure politiche e, successivamente, per raccogliere informazioni su una vasta tipologia di delitti. Sotto forma di lettere le denunce venivano fatte pervenire ai pubblici ufficiali oppure infilate in apposite bocche di pietra, spesso riservate a un particolare reato, il cui contenuto venivano periodicamente raccolto e vagliato. A spingere gli anonimi delatori erano i motivi più vari: ora il nobile desiderio di contribuire al bene pubblico, ora il desiderio di una ricompensa, ora la semplice occasione di calunniare un nemico. Lo studio di Paolo Preto è la storia di questi singolari documenti e del loro uso, reso possibile dall’immenso lavoro di ricerca e di analisi, una storia che tocca ogni aspetto della vita pubblica e privata della Serenissima fino alla sua caduta nel 1797. I criminali denunciati nei casi presi in esame sono di volta in volta “sicarij”, “bravazzi”, “homicidiarij et violenti”, “heretici”, “tirani”, “monetari”. I testi spaziano da accuse feroci contro i nobili, nelle quali si intravede forse la mano di un rivale, ad appelli inviati a nome di interi villaggi affinché i Dieci li liberino da fuorilegge e banditi; la lingua è sia quella ricca di iperboli e citazioni delle persone più colte sia quella incerta e volgare dei ceti più umili. Persona per hora secreta ci parla di reati e accuse, ma attraverso di essi ci restituisce i gesti quotidiani, le paure, i lati più oscuri di una società che ha fondato la propria potenza su uno dei sistemi spionistici più efficienti della storia.

La Verità

La Verità

Autore/i: Franzoni Annamaria; De Stefano Gennaro

Editore: Edizioni Piemme

pp. 224, Casale Monferrato (AL)

La mattina del 30 gennaio 2002 Annamaria Franzoni entra nella sua casa di Cogne, nella sua camera da letto, e trova il figlio Samuele, di tre anni, agonizzante a causa di profonde ferite alla testa.
Samuele morirà pochi minuti dopo, sull’elicottero che lo sta portando all’ospedale.
“Gli è scoppiata la testa”, pensa Annamaria, piegata da un dolore irreparabile, alla disperata ricerca di una spiegazione. Ma non è così. Samuele è stato ucciso, colpito ripetutamente con un oggetto.
Chi ha ucciso Samuele?
Cominciano le indagini, i sopralluoghi, gli interrogatori, le perizie. Ma presto appare chiaro che gli inquirenti hanno pochi dubbi. L’assassina è la madre. Per forza. “Non può essere stata che lei”, in un raptus, in un momento di assenza della mente.

Eppure. Eppure Annamaria Franzoni ricostruisce in decine di occasioni, senza mai contraddirsi, ogni suo movimento di quella maledetta mattina, e nega con tutta la forza che ha di essere lei l’assassina. Eppure il suo profilo psicologico è lontanissimo da quello di una figlicida. Eppure l’arma del delitto non è stata mai trovata. Eppure ci sono tracce di sangue all’esterno della casa dei Lorenzi. Eppure ci sono perizie contrastanti sulle impronte e le macchie trovate sul luogo dell’omicidio. Dubbi. Decine, centinaia di dubbi. Ma non c’è nulla da fare: Annamaria Franzoni conoscerà la persecuzione dei media, il carcere, l’umiliazione delle perizie psichiatriche e infine la condanna in primo grado – a trent’anni. Per la prima volta, in questo libro, Annamaria Franzoni ricostruisce in prima persona la sua drammatica vicenda, che ha suscitato l’attenzione morbosa dei media e ha lacerato l’opinione pubblica: l’atroce storia di una donna, di una madre, cui viene strappato un figlio nel modo più crudele, e che deve affrontare la terribile accusa di averlo ucciso lei.

Annamaria Franzoni non è una scrittrice. È una donna che avrebbe voluto avere una vita normale, nella sua casa di montagna, con suo marito e i suoi bambini. Ma la mattina del 30 gennaio 2002 qualcuno ha ucciso suo figlio Samuele, di tre anni, e gli inquirenti hanno accusato lei del delitto. Ha scritto questo libro per difendere la verità.

Gennaro De Stefano, di purissima etnia partenopea, ma abruzzese di adozione, ha 55 anni, vive e lavora a Roma. Ha ricevuto il “Premiolino” 1998 e il “Premio Scanno di giornalismo” 2001. È inviato del settimanale Gente.

Politica e Sviluppo

Politica e Sviluppo

Titolo originale: Política y Desarrollo

Autore/i: Che Guevara Ernesto

Editore: Baldini & Castoldi

traduzione dallo spagnolo di Marzia Branca

pp. 160, Milano

Il 1961 fu un anno decisivo per la storia di Cuba. In aprile, nella Baia dei Porci, un tentativo di invasione da parte di truppe mercenarie organizzate dai servizi segreti del Pentagono fu clamorosamente sventato dalle milizie rivoluzionarie. E in agosto Fidel Castro mandò una delegazione capeggiata dal Che alla Sessione plenaria del Consiglio Interamericano Economico e sociale a Punta del Este, in Uruguay. Di fronte ai delegati di tutti gli Stati americani, riuniti per discutere il progetto kennedyano di una «Alleanza per il Progresso», il Che rivendicò con orgoglio le conquiste economiche e sociali della rivoluzione cubana e le ragioni della lotta antimperialista, partendo dalla celebre frase di José Martí: «Ogni vero uomo deve sentire sulla guancia lo schiaffo dato sulla guancia di qualsiasi uomo». Oggi è fin troppo facile rilevare i limiti dell’idealismo utopistico con cui il Che affrontava temi come quelli del sottosviluppo e dell’imperialismo; ma le questioni che toccava erano quelle decisive: a distanza di decenni, i problemi sono ancora irrisolti, e le divaricazioni tra Nord e Sud del mondo ancora più gravi.
Completano il volume un’intervista televisiva inedita, dove il Che mostra una capacità narrativa degna di un grande cronista, e due altri famosi discorsi: quello tenuto alla sede di Ginevra dell’Onu, nel 1964, e quello del Seminario economico di Algeri, del 1965.

La Contingenza delle Leggi della Natura

La Contingenza delle Leggi della Natura

Autore/i: Boutroux Émile

Editore: Carlo Signorelli Editore

traduzione, introduzione e note a cura di Aldo Testa.

pp. 182, Milano

Sommario:

Premessa
Nota Biografica
Introduzione

  • I. – La necessità
  • II. – L’essere
  • III. – I generi
  • IV. – La materia
  • V. – Dei corpi
  • VI. – Gli esseri viventi
  • VII. – L’uomo

Conclusione
Appendice

Gli Straordinari Viaggi di Ibn Battuta

Gli Straordinari Viaggi di Ibn Battuta

Le mille avventure del Marco Polo arabo

Autore/i: Dunn Ross E.

Editore: Garzanti Editore

traduzione dall’inglese di Maria Teresa Marenco.

pp. 438, nn. ill. b/n, Milano

Nato nel 1304 a Tangeri, Abu ’Abdallah Ibn Battuta è unanimemente riconosciuto come il più grande viaggiatore dell’epoca pre-moderna. Compì spedizioni non solo nelle regioni centrali dell’impero islamico, ma raggiunse le sue remote frontiere, India, Indonesia, Asia Centrale, Africa orientale e Sudan occidentale, attraverso l’equivalente di quarantaquattro paesi moderni. Da molti considerato il Marco Polo arabo, Ibn Battuta si differenzia dal viaggiatore veneziano per l’orizzonte culturale in cui s’inscrivono i suoi viaggi: non esplorazioni di un mondo conosciuto quando non completamente ignoto, bensì visite nella “dimora dell’Islam” (dar al-Islam), ossia in terre già percorse dal vento dell’Islam. Dopo una famosa carriera lunga ventinove anni, Ibn Battuta redasse un libro di viaggi che è, a un tempo, un resoconto di avventure e un ampio ritratto del mondo cosmopolita di principi, mercanti, studiosi e religiosi musulmani con cui venne in contatto nel corso della sua vita. Nessuno meglio di lui ci introduce nella dimensione internazionalistica che fu propria della civiltà islamica. Le sue avventure ci offrono una visione più chiara e più ampia delle forze che fecero della storia dell’Eurasia e dell’Africa del XIV secolo un complesso e unitario sistema di interconnessioni.

Ross E. Dunn insegna storia all’Università di San Diego; è autore tra l’altro di Resistance in the Desert (1977).

Il Libro degli Abbracci – Immagini e Parole

Il Libro degli Abbracci – Immagini e Parole

Titolo originale: El Libro de los Abrazos

Autore/i: Galeano Eduardo

Editore: Bompiani

traduzione di Gianfranco Ciabatti, in copertina: un disegno dell’autore.

pp. 266, Milano

Troverete anche abbracci che potrebbero rivelarsi mortali. Ma chi non ha commercio con la stupidità, l’ipocrisia o la sopraffazione non ha nulla da temere. Sarà sommerso, allora, dalla sovrana tenerezza di questo libro che, senza ingannevoli consolazioni, canta con pari commozione la vita, il sogno, l’amore, il fantasma di una giustizia terrena e possibile, la rabbia appassionata di chi la difende. Ricordi e giudizi, sorrisi e lacrime, un po’ come nella vita di tutti, e la poesia che insieme stempera i dolori più cupi e annulla i confini tra i generi: il disegno, la satira, il giornalismo, la narrazione. Lasciate solo che il libro vi abbracci. Il vostro pensiero si scoprirà capace di lampi. I vostri affetti, di generosità ed emozioni.

Nato a Montevideo nel 1940, Eduardo Galeano è stato giornalista e direttore di settimanali. Nel 1973 andò esule in Argentina, nel 1976 in Spagna. Nel 1985 è rientrato in Uruguay dove risiede tutt’oggi.
Tra i suoi libri, tradotti in oltre venti lingue, ricordiamo, in edizione italiana, la trilogia Memoria del fuoco (1989-1991).

Il Pensiero Multiplo

Il Pensiero Multiplo

L’insonne esercizio della ragione del maggiore critico americano su grandi temi culturali: da Puškin a Flaubert, da Freud al marxismo

Autore/i: Wilson Edmund

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Luciana Bulgheroni Spallino, titolo originale: The Triple Thinkers.

pp. 296, Milano

Inventore, sì può dire, di un genere letterario, la recensione-saggio – occorre scrivere articoli che possano diventare saggi, i quali a loro volta diventeranno libri” -, Wilson ha affrontato con coraggioso eclettismo, superando ogni accademica distinzione fra ricerca erudita e critica militante, temi svariatissimi, ben oltre l’ambito strettamente letterario: da La guerra fredda e l’imposta sul reddito, alla letteratura durante la guerra di secessione, dai manoscritti del Mar Morto all’etnologia degli indiani irochesi, dal simbolismo (Il castello di Axel) all’interpretazione del leninismo (Stazione Finlandia). L’indipendenza di gusto e di pensiero, la proverbiale chiarezza, l’attenzione costante all’uomo prima ancora che all’autore, l’abilità nei darci la ricostruzione culturale di un’epoca aprendo il discorso letterario alla critica sociale, pongono Wilson nel solco della grande tradizione dei “critici totali” alla Sainte-Beuve, ma arricchita della lezione di Marx, resa inquieta da quella di Freud (La ferita e l’arco).
Dei dodici saggi raccolti in questo volume, alcuni sono ormai annoverabili tra i classici della critica letteraria, come quelli sull’Eugenio Oneghin e Il cavaliere di bronzo di Puškin, sul Giro di vite di Henry James, su Flaubert e lo spessore politico di un romanzo come Madame Bovary: altri ci familiarizzano con autori meno noti (Ben Jonson, Alfred Edward Housman, John Jay Chapman), rivelandone inesplorate dimensioni; altri ancora vedono Wilson impegnato in un puntiglioso lavoro di verifica e ridefinizione di alcuni importanti problemi di teoria della letteratura, come gli instabili confini tra prosa e poesia, “la regola del gusto”, i rapporti letteratura-società. Due saggi infine toccano corde più personali: la visita a Paul Elmer More, e il ricordo di un vecchio maestro, “Mr. Rolfe”. In tutti, l’inconfondibile procedere critico wilsoniano, cosi descritto da Giacomo Debenedetti: “Dall’opera Wilson enuclea un tema biografico dell’autore, dal quale ritorna poi all’opera per illuminare dal di dentro il senso e i moti, la riuscita e gli scacchi… È un procedimento che finisce col somigliare all’Arte della fuga, come la intendevano i grandi contrappuntisti.”

Canti Pisani

Canti Pisani

Titolo originale: Pisan Cantos

Autore/i: Pound Ezra

Editore: Ugo Guanda Editore

quinta edizione, testo inglese a fronte, traduzione, introduzione e note di Alfredo Rizzardi.

pp. XLIX-318, Parma

Frammentari e al tempo stesso grandiosamente unitari, ambiziosi al punto da far pensare a una modernaDivina commedia, i Cantos sono l’opera maggiore di Pound, la cui composizione ha occupato l’intera vita del poeta, dal 1925 al 1969. Di questo «flusso magmatico», di questo titanico sforzo di ricapitolare e interpretare poeticamente l’intera storia del mondo e della civiltà umana dalla guerra di Troia alla tragedia del secondo conflitto mondiale, fanno parte anche iCanti pisani, scritti durante la prigionia nel campo di concentramento di Coltano, presso Pisa, e pubblicati nel 1948.

Poesie

Poesie

Autore/i: Prévert Jacques

Editore: Ugo Guanda Editore

testo francese a fronte, introduzione, note e traduzione di Gian Domenico Giagni.

pp. XXX-326, Parma

«Je suis comme je suis» ci avverte Jacques Prévert prima di offrirci i suoi versi disparati e sorprendenti tanto da sembrare una variegata collezione di dischi a cui ognuno è libero di attingere secondo il proprio capriccio o umore. Non si presenta né come un poeta-vate, né come un poeta-eroe, né tanto meno come un poeta-professore esteta e umanista, ma come un uomo che si rivolge alla gente nel suo stesso linguaggio, con una sorta di «poesia parlata», piena di composizioni a scatole cinesi, giochi di parole, doppi sensi ricavati dal cuore di etimologie arbitrarie, falsi proverbi e soprattutto lo fa in argot. È per questo che l’«anti-poesia» con cui celebra i piccoli e grandi piaceri della vita – il bacio in un mattino d’inverno al Parc Montsouris, a Parigi, i suoi ponti e i suoi vagabondi, le sue belle ragazze, i suoi fiori, i suoi bambini, le vrai soleil – risulta così familiare e il lettore, ancora oggi, riesce a trovare in queste pagine sollievo e piacere.

Notti Russe

Notti Russe

Titolo originale: Russkie Noči

Autore/i: Odoevskíj Vladimir Fëdorovič

Editore: Utet

edizione fuori commercio, introduzione, traduzione dal russo e cura di Luciana Montagnani, prefazione dell’autore, in copertina: disegno originale di Franco Francese.

pp. XII-328, Torino

Dalla prefazione:
“[…] Non rimproverate l’artista se sotto un involucro ne scopre ancora un altro, per la stessa ragione per cui non condannerete il chimico se della sostanza analizzata non scopre subito gli elementi più semplici, che sono anche i più remoti. L’antica iscrizione sulla statua di Iside – «Nessuno ancora ha visto il mio volto» – ha conservato fino ad oggi il suo significato in tutti i campi dell’attività umana.
Ecco la teoria dell’autore; giusta o errata, ciò non lo riguarda.
Ancora qualche parola sulla forma di quest’opera che s’intitola Notti russe e che con ogni probabilità sarà oggetto di moltissime critiche: l’autore ha ritenuto possibile l’esistenza di un dramma il cui soggetto non fosse il destino di un solo uomo, bensì il destino di un sentimento comune a tutti gli uomini, che si manifesta in modo diverso in personaggi storico-simbolici; in breve, un dramma in cui non tanto il linguaggio, sottoposto a fugaci impressioni, quanto l’intera vita di un personaggio servisse da interrogativo o da risposta alla vita di un altro. […]”