Libri dalla categoria Omeopatia
Neve Sottile
Il più grande romanzo giapponese del ventesimo secolo
Autore/i: Tanizaki Junichiro
Editore: Longanesi & C.
introduzione di Howard Hibbett, traduzione di Olga Ceretti Borsini, in copertina: fotografia di Hideki Fujii.
pp. 544, Milano
Il capolavoro del più grande scrittore giapponese moderno. Anni trenta: la vita quotidiana di quattro sorelle nella impercettibile ma fatale dissoluzione di un mondo e di una psicologia aristocratica e feudale a confronto con l’occidente moderno e la guerra vicina. Un romanzo che è stato definito il Guerra e Pace del Giappone. Questa nuova edizione compare con la presentazione del professor Hibbett dell’Università di Harvard, riconosciuto universalmente come il maggior esperto sulla letteratura giapponese e soprattutto su Tanizaki stesso.
Teoria della Storia
Un progetto di antropologia sociale che rivendica la necessità dell’utopia
Autore/i: Heller Ágnes
Editore: Editori Riuniti
prefazione dell’autrice, introduzione e traduzione di Vittoria Franco.
pp. 344, Roma
Dalla prefazione dell’autrice:
“In questo libro ho voluto evitare, per quanto possibile, rimandi e citazioni. Non ho però mancato di far riferimento ad opere di storiografia e di filosofia della storia considerate classiche e che sono parte integrante di questo studio. Quando, tuttavia, opere e autori sono generalmente noti, le citazioni, salvo alcune brevi e significative, sono state omesse. Sono pienamente consapevole del fatto che la nozione di «classico» è molto vaga e che dipende in gran parte dalla posizione dell’autore quali opere considerare tali. Può esserci un giustificato disaccordo sul fatto che io considero «classici» Weber, Durkheim, Croce e Lukács, mentre ne ometto altri. In genere, comunque, ho fatto riferimento solo a quegli autori da cui ho mutuato proposte teoriche e soluzioni e, talvolta, ad alcuni le cui formulazioni concise e ingegnose ho considerato illuminanti per un aspetto particolare.
I problemi che tratto appartengono al nostro tempo e sono stati oggetto di attenzione di molti studiosi illustri. Ho considerato tuttavia inopportuno riportare sintesi delle soluzioni proposte solo allo scopo di mostrare il mio disaccordo con esse. A tutti questi pensatori sono comunque debitrice, poiché essi hanno messo il dito su problemi reali e mi hanno indotta a pensarli secondo le mie proprie convinzioni.[…]”
Coscienza d’Iniziato
Verità ed errore nell’indagine spirituale – Undici conferenze tenute a Torquay dall’11 al 22 agosto 1924.
Autore/i: Steiner Rudolf
Editore: Editori Laterza
testo riprodotto da appunti stenografici non riveduti dall’autore, prefazione di Maria Steiner, tradotto da Emmelina De Renzis.
pp. 232, Bari
…Questo libro viene pubblicato per coloro che non considerano più l’ignorabimus una barriera insormontabile, che non vogliono più arrestarsi dinanzi ai limiti kantiani della conoscenza e che, colmi di umiltà e di rispettosa venerazione, sono pronti a muovere incontro a ciò che, come enigma in via di rischiararsi, discende dal mondo spirituale e vuole attirare l’uomo a sé.
Gli enigmi si volgono ora alla coscienza dell’uomo, non più alla fede. Questa, della quale si esigeva la rinuncia alla conoscenza, non ha più bisogno di cedere semplicemente il terreno per afferrare il sovrasensibile. La fede può essere accompagnata dalla nostra ragione, può seguire con sano raziocinio il pensiero, che, liberandosi sempre più dell’oscuro peso, estendendosi, s’illumini…
Negli insegnamenti di questo libro, ci vengono rivelati i pericoli che possiamo evitare e sfuggire, se siamo uomini di buona volontà e di lucido pensiero. Qui ci viene descritto il mondo spirituale nella sua concretezza, nella sua differenziazione, nelle sue fasi; ci viene mostrato quel che dalle profonde oscure regioni di esso irrompe nel nostro mondo terrestre in modo da poterne provare l’effettiva esistenza dai suoi sintomi e dalle sue manifestazioni. E quel che ci viene incontro di luminoso dai mondi superiori, se compreso con pensiero sano ma interiormente mobile, libera in noi dei nuovi organi nascenti…
Il Diavolo
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale Milanese
pp. 264, riccamente illustrato a colori e b/n, Milano
Chi è, origini, aspetto fisico, incarnazioni, metamorfosi, prole, storta, nemici, amici, hobbies, animali diabolici, fiori diabolici, che cosa detesta, che cosa cerca, che cosa fugge, che cosa lo diverte, che cosa mangia, che cosa fuma, che cosa canta, che cosa dice, che cosa scrive, a che cosa crede, come fa l’amore, come combatterlo, come farselo amico, come burlarsi di lui, quando appare, dove cercarlo…
La Magia : Riti e Storia
Autore/i: Bouisson Maurice
Editore: Sugar Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Donatella Pini.
pp. 520, nn. ill. b/n, Milano
Tra religione, filosofia e scienza, la magia ha avuto un suo sviluppo autonomo che, partendo dagli albori della civiltà e della cultura, ha raggiunto l’età contemporanea. Eppure le moderne espressioni del pensiero religioso, filosofico e scientifico, si differenziano dalle formule magiche nello stesso modo in cui si differenzia una fuga di Bach dalle melodie di un incantatore di serpenti o dai canti di un carovaniere del deserto. Non è quindi possibile ricostruire la storia della magia con i metodi di indagine tipici del nostro attuale modo di pensare. È necessario studiare la magia « dall’interno », seguendone lo sviluppo autonomo senza trascurare le connessioni, i punti di contatto, con la religione, la filosofia e la scienza, ma impedendo che le influenze di queste prevalgano in modo tale da determinare uno studio della magia dal punto di vista della religione, della filosofia e della scienza.
Maurice Bouisson, un famosissimo studioso di storia delle religioni, avvalendosi della sua vastissima esperienza di ricercatore, consegna con questa sua opera la prima storia della magia basata sull’analisi dei problemi e dei fenomeni magici esaminati «dall’interno». E un libro completo, uno studio minuzioso e affascinante su una delle più antiche arti dell’uomo. La magia vi appare in tutto l’arco storico della sua evoluzione autonoma e nelle relazioni con la religione, la filosofia e la scienza. Un’opera di sociologia delle civiltà, un testo formativo e informativo per il lettore comune, una lettura ideale per gli appassionati di scienze occulte, uno studio che non mancherà di interessare gli specialisti e gli iniziati.
La Perfetta Strega
Ovvero quando la virtù fa fiasco
Autore/i: LaVey Anton Szandor
Editore: Ferro Edizioni
traduzione di Ettore Capriolo.
pp. 248, Milano
«La virtù non fa mai fiasco», ma nella eventualità improbabile che ciò avvenga, Anton LaVey ha preparato uno straordinario arsenale di sapienza stregonesca.
Nel tanto vituperato potere delle streghe c’è molto di più delle solite formule cabalistiche e delle ricette per beveraggi malefici. Sono infatti le loro capacità personali e abilmente perfezionate di manipolazione le cose più utili e meno conosciute.
La Perfetta Strega è una guida sorprendentemente franca dei poteri più pratici che una donna può acquisire, per esempio: come manipolare gli uomini e travolgere le sue nemiche, come approfittare degli uomini convinti di approfittare di lei, come considerare la disapprovazione delle altre donne una misura del suo successo, come non ammaliare il marito di un’altra a meno che non sia proprio lei a volerlo, come scegliersi una immagine o rafforzare quella che si ha, come meglio servirsi del proprio aspetto e della propria personalità e come sfruttare la moda invece di esserne sfruttati.
Anton LaVey prova un piacere appropriatamente diabolico nel rivelare elementi della stregoneria tradizionalmente scottanti e trascurati da altri studiosi di questo argomento. Come « papa nero » della chiesa di Satana a San Francisco, LaVey è apparso più volte alla radio e alla televisione ed è stato oggetto di articoli su numerose riviste americane e straniere.
È stato il consigliere tecnico e ha recitato la parte del diavolo nel film Rosemary-s Baby. È anche autore di La Bibbia satanica.
Fenomenologia e Interpretazione
Autore/i: Nicoletti Enrico
Editore: Franco Angeli Editore
premessa e cura di Francesco Brezzi e Daniela Iannotta, introduzione di Paul Ricoeur.
pp. 304, Milano
Il dibattito intorno ai problemi dell’interpretazione ha assunto negli ultimi anni dimensioni notevoli, né sembra avviato alla conclusione. Al contrario, esso si va facendo sempre più vivo grazie all’intervento di nuovi interlocutori. La sua caratteristica più evidente è senza dubbio rappresentata dalla pluralità di posizioni che in esso si confrontano, sì che il campo ermeneutico è percorso da fermenti e proposte diverse, talora contrastanti.
Punto dì partenza e denominatore comune può essere considerata la consapevolezza, profondamente radicata, di una crisi culturale: la crisi della ragione, che si è venuta trasformando in critica dei grandi sistemi metafisici.
Di tale critica i saggi qui raccolti sono una significativa esemplificazione. Essi documentano l’ultima fase del cammino teoretico di Enrico Nicoletti e gettano luce sul suo distacco dalla filosofia categoriale e sul suo approdo ad una fenomenologia ermeneutica.
Gli scritti qui pubblicati costituiscono la presa d’atto della trasformazione epocale subita dalla ragione nel nostro presente modo di essere. Il dominio planetario della tecnica è il compimento del pensiero oggettivante e quindi il completo occultamento della verità inoggettivabile dell’essere.
Da questa convinzione prende le mosse la fenomenologia ermeneutica, che significa prima di tutto, nell’accezione fatta propria da Nicoletti, possibilità di cogliere in maniera non obiettivante, non categoriale, ma veramente originaria l’essere di ogni ente.
Enrico Nicoletti (1927-1988), è stato titolare della cattedra di Ermeneutica filosofica all’Università di Roma «La Sapienza». Tra le sue opere principali ricordiamo: Esistenza ed essere (1963); La crisi’ della filosofia e il significato delle scienze (1971).
Premessa, di Francesca Brezzi e Daniella Iannotta
Introduzione. Un passo indietro: da Parmenide ad Anassimandro, di Paul Ricoeur
1. Per una fenomenologia ermeneutica
1. La critica di Heidegger alla fenomenologia trascendentale di Husserl
2. Dalla fenomenologia della coscienza trascendentale all’analitica esistenziale del Da-sein
2. 1. La riflessione fenomenologico-trascendentale come
spiegazione della costituzione del mondo
2.2. La riduzione fenomenologica e la ’Faktizitát’
3. Per una ’fenomenologia ermeneutica’ della verità dell’essere
3. 1. La non-originarietà della struttura originaria del sapere nella filosofia categoriale
3.2. La fenomenologia ’precategoriale’ e il suo limite fenomenologico
3.3. Per una ’fenomenologia ermeneutica’
Post scriptum
2. Linguaggio e referenza
1 . Genesi della referenza linguistica in seno alla metafisica e suo processo di graduale riduzione
2. La svolta linguistica contemporanea e la riduzione della referenza extralinguistica
2.1. La sospensione metodologica della referenza nella linguistica strutturale
2.2. La riduzione metodologica della referenza nella epistemologia
2.3. La riduzione della referenza nella filosofia analitica del linguaggio
3. La svolta linguistica contemporanea e il superamento ’metafilosofico’ della referenza linguistica
3. 1. Il linguaggio come ’espressione’ e sua fondazione
fenomenologica nel pre-espressivo
3.2. La trasformazione ermeneutica della fenomenologia
3.3. Oltre l’ermeneutico: il ’salto’ nel simbolico
4. Conclusione
3. Alla radice del segno
1. Dal “parlare” al “Dire originario”
2. Il “Dire originario” (die Sage) in quanto “mostrare” (die Zeige)
3. Il “Dire originario” e l’”Evento appropriante” (Ereignis)
4. Qualche riflessione per concludere
4. Dal nichilismo al postnichilismo
1. L’ambiguità della tecnica
2. L’obiettivazione della tecnica e l’obiettivismo della tecnologia
3. Metafisica e tecnologia
3.1. La tecnologia come ’compimento’ del sapere rappresentativo proprio della metafisica
3.2. La ’tecnologia’ come ’conclusione’ della metafisica
4. La tecnologia come piena realizzazione del nichilismo
5. La tecnologia come fine del nichilismo: il postnichilismo
5. L’apertura ermeneutica della fenomenologia alla differenza ontologica
1. Il problema fenomenologico della scienza e sua soluzione fenomenologico-trascendentale
2. La fenomenologia trascendentale tra apertura ermeneutica e differenza ontologica
3. Il linguaggio non-obiettivante della fenomenologia-ermeneutica ed il linguaggio obiettivante delle scienze: il conflitto delle interpretazioni e l’enigma della differenza
6. Crisi della metafisica e fenomenologia ermeneutica
1. La struttura originaria dell’episteme metafisica e la sua intrinseca aporeticità
1. 1. All’origine del pensiero metafisica: il parmenidismo e le sue aporie
1.2. Le fondamentali figure della mediazione metafisica
1.3. Verso l’interpretazione non più metafisica della differenza
2. L’idea della filosofia come “fenomenologia ermeneutica”
2.1. Il linguaggio come struttura
2.2. Il linguaggio della scienza come interpretazione metodologica del mondo
2.3. Il linguaggio ordinario come apertura semantica al mondo
2.4. L’apertura fenomenologico-ermeneutica del linguaggio
2.5. La fenomenologia-ermeneutica come esperienza della differenza
2.6. Linguaggio obiettivante e linguaggio non-obiettivante
Nota bibliografica
Proiezione Astrale, Magia e Alchimia
Rituali segreti della Golden Dawn
Autore/i: Mcgregor Mathers S. L.
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione e cura di Francis King, edizione italiana e presentazione a cura di Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco, traduzione di Roberta Rambelli.
pp. 240, ill. b/n, Roma
Il ventesimo secolo ha visto un sorprendente «revival» della tradizione magica, ermetica e occulta. Un notevole influsso (sebbene non sempre palese), su tale rinnovato interesse è dovuto all’ordine ermetico della «Golden Dawn», i cui insegnamenti e la cui attività, di contenuto eminentemente pratico ed immediato, hanno certamente avuto una parte decisiva nella rinascita della magia. L’istruzione occulta perveniva agli iniziati dell’Ordine attraverso manoscritti riservati agli adepti, e tali testi sono inclusi nell’opera in quattro volumi «Magia della Golden Dawn» di Israel Regardie.
Esistevano tuttavia anche dei manoscritti semi-ufficiali, diffusi all’interno dell’Ordine con il nome di «rotoli volanti», nei quali molti aspetti della tradizione magico-alchemica venivano trattati in maniera particolareggiata e approfondita. In questo libro sono raccolti e pubblicati per la prima volta tali testi segreti, sconosciuti finora agli stessi studiosi di tradizioni magiche. I documenti, che espongono in modo pratico le tecniche di esorcismo, di viaggio astrale e di magia cerimoniale, sono logicamente coordinati con introduzione e note esplicative di un eminente studioso della materia.
Il Corpo Astrale
Il libro più completo sui viaggi fuori dal corpo – Com’è fatto e come appare il doppio – Le prove e i perchè della proiezione astrale
Autore/i: Greenhouse Herbert B.
Editore: Armenia Editore
traduzione di Davide Déttore.
pp. 400, Milano
“Talora il corpo astrale esce dal suo involucro fisico, si aggira per la stanza, fluttua fino al soffitto oppure va a fare un giro perla strada. Il secondo corpo può anche percorrere grandi distanze”. È questo il volume più completo che sia mai stato scritto fino ad ora sull‘argomento. Partendo dai racconti di personaggi come Aristotele, Goethe, Hemingway, Greenhouse si sofferma sulle esperienze degli sciamani, sui “viaggi astrali” dei soggetti più famosi dell’America di oggi, sulle ricerche condotte in laboratorio dai parapsicologi. L’autore (che ha sperimentato di persona il fenomeno) offre al lettore una preziosa mappa per addentrarsi in un territorio di cui poche cose ci sono note, dove potrebbero trovarsi nascosti grandi tesori per il futuro dell’uomo.
Herbert B. Greenhouse è membro dell’Associazione per le Ricerche Psichiche e ha partecipato a molti esperimenti. Lui stesso ha avuto modo di verificare di persona le “esperienze-fuori-dal-corpo”.
Direzione Spirituale e Meditazione
Autore/i: Merton Thomas
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Elena Lante Rospigliosi.
pp. 124, Milano
Non trattazione sistematica ed esauriente, ma puntualizzazione, in chiave moderna, di due fondamentali mezzi di perfezione cristiana.
Sia la direzione spirituale che la meditazione possono essere vita pulsante o fredde strutture senz’anima; Merton vuole qui suggerire nozioni e accorgimenti perchè questi mezzi, antichissimi e non esclusivi del cristianesimo ma che solo nel cristianesimo hanno trovato la loro piena valorizzazione, possano diventare veramente efficaci nel contesto della vita cristiana contemporanea. La figura del direttore spirituale e della sua azione sulle anime viene quindi riproposta senza quelle mascherature e forzature che spesso ne compromettono l’efficienza: non ricorso a un calcolatore elettronico che ha sempre una risposta tecnicamente esatta per ogni quesito, nè a un taumaturgo che risolve miracolosamente le situazioni più imbrogliate o perplesse; ma un contatto umano «naturale» proprio perchè deve essere soprannaturale, un rapporto «personale» al di là di tutte le formule standardizzate; la convinzione che non tutti i problemi emotivi si possono risolvere con mezzi ascetici; la discrezione che non impone programmi prefabbricati o di proprio gusto, ma asseconda il lavoro della grazia nei modi e nella misura propri di ciascuna anima.
Quando poi viene affrontato il tema della meditazione possiamo leggere affermazioni come questa: «Direi quasi che una suora che ha meditato Sulla Passione di Cristo, ma non ha meditato sui campi di sterminio di Dachau e di Auschwitz, non è penetrata interamente nell’esperienza della cristianità dei nostri giorni.
Perchè Dachau e Auschwitz sono due presentazioni terribili, anzi apocalittiche della realtà della Passione rinnovata ai nostri tempi.» Un realismo e una modernità che porta subito questa pratica ascetica nel pieno della vita quotidiana e nel vivo dei drammi che l’uomo deve affrontare nel corso della sua esistenza.
Quanto Merton dice sulla natura, i metodi, le doti dell’orazione mentale acquista così una “dimensione concreta e un sapore di cosa familiare. Tale è appunto lo scopo e il merito di questa agile puntualizzazione che troverà consenzienti anime religiose e cristiani impegnati, e fornirà ad entrambi preziose indicazioni per rendere sempre più efficiente il modo di vita spirituale proprio di ciascuno.
L’Arte del Cammino e della Pace
In viaggio verso la serenità
Autore/i: Thich Nhat Hanh
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Giusi Valent.
pp. 180, Milano
L’arte del cammino e della pace contiene i diari tenuti dal noto monaco zen Thich Nhat Hanh tra il 1962 e il 1966. Queste pagine offrono una preziosa immagine della giovinezza di questa grande figura della spiritualità contemporanea, dagli anni degli studi alla carriera di assistente a Princeton e alla Columbia University, fino alla sua attività come negoziatore di pace e alla strenua lotta per migliorare le condizioni di vita del suo tormentato paese, il Vietnam. Come di consueto Thich Nhat Hanh scrive in maniera sincera e poetica, e dalle sue parole emerge la formazione morale e letteraria di una delle personalità più delicate e profonde della cultura odierna: un infaticabile messaggero di pace che, nel nostro inquieto presente, ha tanto da insegnare a tutti noi.
Thich Nhat Hanh, monaco buddhista e attivista pacifista, nato in Vietnam nel 1926, è stato perseguitato ed esiliato per trent’anni. Attualmente vive in Francia, a Plum Village, a capo di una comunità di monaci e laici, dove insegna l’”arte della consapevolezza”. Oltre ad aver scritto circa cento libri di poesia, di narrativa e di filosofia, nel 1967 fu candidato da Martin Luther King jr per il premio Nobel per la pace.
Magia Pratica
L’azione magica a distanza – Fatture, jettature e malocchio – Rituali magici con le candele
Autore/i: Forno Guido; Marchiaro Claudio; Killinaboy Paul
Editore: Armenia Editore
prefazione di Franco Ossola.
pp. 320, Milano
Gli appassionati di pratiche occulte troveranno in questo manuale completo di magia pratica una fonte inesauribile di insegnamenti su come praticare fatture o scacciare il malocchio, come sfruttare insospettate facoltà della mente o strumenti magici per proteggersi dagli influssi negativi e per esercitare un’influenza positiva sulla propria esistenza e quella dei propri cari.
Il volume è articolato in tre parti:
- La prima parte, dedicata all’azione magica a distanza, descrive le numerose tecniche operative per evocare le forze cosmiche, sdoppiarsi astralmente, esercitare l’ipnosi e la telepatia, ottenere ciò che si desidera con la visualizzazione creativa o la preghiera.
- La seconda parte, relativa a fatture, jettature e malocchio, illustra le diverse modalità per esercitare, rendere efficaci e annullare fatture e controfatture: preghiere, scongiuri, incantesimi, esorcismi, talismani.
- L’ultima sezione, descrivendo i rituali magici con le candele, mostra come questo strumento, potentissimo nei rituali di difesa e chiaroveggenza, sia un impareggiabile tramite con le forze invisibili.
Un vero e proprio prontuario magico, indispensabile a tutti coloro che, profani o addetti ai lavori, vogliono dedicarsi all’occultismo con la certezza di risultati concreti.
Le Lacrime degli Eroi
Pianto e identità nella Grecia antica
Autore/i: Faranda Laura
Editore: Editoriale Jaca Book
prefazione di Luigi M. Lombardi Satriani.
pp. 228, Milano
Dalla Prefazione di Luigi M. Lombardi Satriani:
Roland Barthes si domandava anni fa «in quali società, in quali epoche si è pianto?». In questo volume si tenta di rispondere, puntualmente e quindi parzialmente a un interrogativo siffatto, delimitando rigorosamente l’ambito temporale e spaziale della ricerca e riflettendo quindi su come e perché si piangesse nella Grecia antica. Si tratta di una suggestiva e criticamente sorvegliata lettura antropologica della rappresentazione del pianto, attuata ricostruendo e sorvegliando l’iter culturale di questo istituto entro un universo di pensiero che va dall’epica omerica ed esiodea alla produzione tragica di Eschilo, fino al messaggio pedagogico-filosofico di Platone.
“Solo chi soffre, sa”, ammonisce il Coro dell’Agamennone; solo chi piange, rende intellegibile il dolore, ne consente l’umanizzazione, la percorribilità e, quindi, il trascendimento. […] La morte, con la sua potenza nullificante viene puntualmente assorbita in elementi di vita e pertanto neutralizzata nella sua radicalità. Attraverso una serie di mediazioni che comprende istituti, figure, scenari simbolici la vita riafferma – anche articolando il linguaggio del pianto – la sua supremazia.
Laura Faranda, nata a Roma nel 1955, è ricercatrice di Antropologia culturale presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Cassino. Attualmente impegnata negli studi di antropologia del mondo classico, si è occupata anche di tematiche inerenti l’emigrazione, gli universi rituali e festivi nel Sud d’Italia, la nozione di ’temporalità’ e le sue implicazioni antropologiche.
Tra le sue pubblicazioni sono da segnalare: Le tradizioni popolari in Puglia, Anthropos, Roma 1983; in collaborazione con L. M. Lombardi Satriani, «Lo sguardo dell’Altrove» in I luoghi dell’identità – Dinamiche culturali nell’esperienza dell’emigrazione, a cura di A. Di Carlo e S. Di Carlo, Angeli, Milano 1986 e «Memoria e autorappresentazione nello scambio di immagini fra nuclei familiari di emigrati italiani all’estero», in Per una storia della memoria. Antropologia e storia dei processi migratori, a cura di C. Pitto, Ionica Editrice, Cassano Ionio 1990; in collaborazione con A. Milillo, «Spunti per una lettura critica delle infiorate», in Riti feste primaverili e il lago di Bolsena, Cultura Subalterna, Viterbo 1988; «Prodigio, fascinazione e metamorfosi del latte», in Salute e malattia nella cultura delle classi subalterne del Mezzogiorno, a cura di M. Di Rosa, Guida, Napoli 1990.
La Guarigione Spirituale
(Psicologica e religiosa)
Autore/i: Graham Ikin Alice
Editore: Fratelli Bocca Editori
prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Mariaclara e Nora Goldschmiedt
pp. 184, Milano
Sommario:
- Prefazione
- La necessità del fattore spirituale nella cura delle malattie
- Istinti e ideali
- L’organizzazione degli istinti
- Malattia morale e peccato: la base psicologica della responsabilità morale
- Suggestione e fede
- Psicoanalisi e confessione
Guerre e Profezie
Autore/i: Bozzano Ernesto
Editore: Fratelli Bocca Editori
introduzione di Gastone De Boni.
pp. 200, Milano
Dall’introduzione di Gastone De Boni:
“Dal giorno in cui vide la luce il mio libro sui «Fenomeni Premonitori», si andarono accumulando nelle mie classificazioni altri numerosissimi casi del genere; ciò che m’indusse a sceglierne i migliori col proposito di riunirli agli altri già pubblicati, in una seconda edizione del libro. Senonchè, così comportandomi, ebbi a riscontrare come anche i casi selezionati risultassero in numero esuberante per essere contenuti in un volume di formato normale. Dovetti pertanto risolvermi a distoglierne una parte da pubblicarsi separatamente in altra monografia complementare. Il che appariva anche consigliabile per motivi tecnici di classificazione, e ciò in quanto un gruppo cospicuo dei casi in discorso risultava costituito da episodi i quali non potevano più considerarsi “premonizioni” nel vero senso del termine, ma “profezie”, visto che non si riferivano alle vicende avvenire di singoli individui, bensì ad eventi d’ordine generale, o collettivo, quali risultano le guerre e le rivoluzioni.
Resta inteso pertanto che il tema fondamentale della presente monografia risulta quello delle “profezie” riguardanti le due “Grandi Guerre mondiali” cui ebbe ad assistere la generazione nostra.
Seguiranno alcuni capitoli dedicati a diverse categorie di fenomeni premonitori che – come si disse – non poterono includersi nella prima monografia per ragioni editoriali.
Ciò spiegato, entro senz’altro in argomento.[…]”
Ernesto Bozzano e la Ricerca Psichica
Vita e opere di un pioniere della parapsicologia
Autore/i: Ravaldini Silvio
Editore: Edizioni Mediterranee
presentazione di Massimo Biondi, premessa dell’autore.
pp. 248, Roma
Ernesto Bozzano è stato un grande pioniere che ha indagato, studiato e analizzato a fondo per tutta la vita la fenomenologia paranormale, considerandone anche e soprattutto le implicazioni che essa comporta al di là dell’aspetto fenomenico. Nel corso della sua vita, Bozzano ha scritto sull’argomento oltre duecento fra libri, monografie e lunghi articoli pubblicati a puntate sulle riviste specializzate italiane e straniere. Nel cinquantenario della morte di Bozzano, l’Autore presenta una panoramica significativa dei fatti che egli ha studiato, analizzato e dibattuto: quindi dei fenomeni di ieri. Ma il paranormale, proprio perché è intrinseco alla natura dell’uomo, non ha tempo, ed i fenomeni di ieri pongono le stesse problematiche di quelli di oggi. Questo libro, pertanto, può rappresentare un approccio per giungere a conoscenza più ampie e più approfondite di un’affascinante materia, la cui fenomenologia fa perno sull’interiorità dell’uomo, e dalla quale indubbiamente proviene. Oltre ad un profilo biografico di Bozzano, Ravaldini accenna – seguendo la sua opera – ai fenomeni prodottisi nei popoli primitivi che vivono allo stato di natura, ai precursori dello spiritismo, ai “fantasmi” materializzati, fino ai fenomeni intellettivi della chiaroveggenza nel futuro e delle produzioni poetiche, soffermandosi poi su quelli che avvengono in particolari condizioni esistenziali che lo stesso Bozzano ha definito “la crisi della morte”.
Silvio Ravaldini nato in Toscana, vive da molti anni a Bologna. È direttore della Rivista «Luce e Ombra». Oltre a numerosi articoli per riviste specializzate, ha scritto Realtà e Mistero (Conti, Bologna 1988). Relatore in vari Convegni di parapsicologia fa anche parte del Gruppo di Lavoro di Bologna per la pubblicazione delle Comunicazioni dell’Entità A. È l’organizzatore e il responsabile della Biblioteca Bozzano De Boni e dell’Archivio di Documentazione Storica della Ricerca Psichica di Bologna.
La Creatività dello Spirito
Una introduzione alle religioni australiane
Autore/i: Eliade Mircea
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione italiana, prefazione dell’autore, traduzione di Massimo Giacometti, in copertina: pittura su corteccia degli aborigeni australiani (foto di A. Hay).
pp. 174, Milano
«… l’Australiano ha bisogno di vivere in un “mondo” reale, ovvero in un territorio articolato, carico di significato e ricco di risorse, formato, arricchito e consacrato da Esseri soprannaturali. Un tale mondo ha un centro o una struttura e, per questo motivo, è orientato, non è un caos, un vuoto amorfo e sconcertante. La comparsa del mondo, delle piante, gli animali e gli uomini, è il risultato di una storia sacra scrupolosamente conservata nei miti e periodicamente rinnovata nelle cerimonie segrete. Questo implica non soltanto che il mondo ha una “storia” (la storia sacra che si è svolta durante il Tempo del sogno), ma che inoltre l’uomo si è assunto la responsabilità di conservare il mondo ripetendo continuamente gli avvenimenti meravigliosi degli inizi e impregnando continuamente la terra della forza attiva del “sogno”. Quando l’uomo cessa di comunicare con il Tempo del sogno e di ripetere la sua storia mitica, il mondo si disintegrerà e la vita sfiorirà e finirà per scomparire dalla faccia della terra.
Ad ogni piè sospinto ci imbatteremo in tratti della religione australiana scaturiti da questa concezione fondamentale. Non sono però mai perfettamente identici. Da una tribù all’ altra e da una cultura all’ altra si possono constatare varianti importanti, spostamenti di prospettiva, innovazioni brillanti. Nessuna cultura viva può ripetersi all’infinito, per la semplice ragione che non c’è cultura che sopporti il totale isolamento. L’incontro di culture, anche di forme apparentate che sono uscite dalla stessa matrice, provoca sempre innovamenti creativi…»
Mircea Eliade è nato a Bucarest nel 1907, ha vissuto in India dal 1928 al 1932 e ha svolto una tesi di dottorato sullo yoga; ha insegnato filosofia all’Università di Bucarest dal 1933 al 1940. Addetto culturale a Londra e a Lisbona, diventa nel 1945 professore alla Sorbona.
Insegna poi in diverse università europee e dal 1957 è titolare della cattedra di storia delle religioni dell’Università di Chicago.
Dello stesso autore la Jaca Book ha pubblicato: Il vecchio e il funzionario (1978), La prova del labirinto (1979), Immagini e simboli (1981).
Prefazione
Capitolo primo
Esseri soprannaturali e Grandi dei
- Gli Esseri celesti dell’Australia del sud-est Storia di una controversia
- Dagli «uomini senza religione» all’«Urmonotheismus»
- I Grandi dei australiani e lo «Zeitgeist» occidentale Grandi dei ed eroi culturali
- Djamar, Nogamain
- Due generi di «primordialità»
Capitolo secondo
Eroi culturali e geografia mitica
- Il mito aranda delle origini
- Numbakulla e il palo sacro
- Il mito di Bagadjimbiri
- Una geografia mitica
- I riti che «ricreano» il mondo Simboli redentori
- Teogonia e mitologia degli Unambal
- Unambal e Ungarinyin
- I Wondjina e il Serpente Arcobaleno
- Ripetizione della creatività del Tempo del Sogno
Capitolo terzo
Riti d’iniziazione e culti segreti
- I riti di pubertà
- La morte simbolica Iniziazione e anamnesi
- I culti segreti della Terra di Arnhem
- Djunggawon
- Kunapipi e Ngurlmak
- Le Antenate e il Serpente Il Serpente Arcobaleno L’iniziazione femminile
- Le cerimonie segrete delle donne
- «È a noi donne che esso appartiene»
Capitolo quarto
Gli uomini medicina e i loro modelli soprannaturali
- «Uomini di alto grado»
- Iniziazione di un uomo medicina wiradjuri
- Baiame e gli uomini medicina
- Uno scenario d’iniziazione
- Il postulante inghiottito da un mostro
- «La traversata delle acque»
- L’ «uccisione» rituale del postulante L’iniziazione degli sciamani in Australia
- Gli uomini medicina e il Serpente Arcobaleno
- Funzioni e prestigio degli uomini medicina «Specialisti» e «innovatori»
Capitolo quinto
Morte ed escatologia: conclusioni
- La morte, i riti funebri e l’ «inchiesta»
- La post-esistenza dell’anima
- Kuràngara
- Culti itineranti e movimenti millenaristici
- Un «movimento di adattamento»
- La ricostruzione storica delle culture australiane
- Interpretazioni storiche delle religioni australiane
- Gli antropologi e le religioni australiane
Attraverso i Cancelli della Morte – Lo Spiritualismo alla Luce della Scienza Occulta
Titolo originale Trough the Gates of Death – Spiritualism in the Light of Occult Science
Autore/i: Dion Fortune
Editore: Editrice Atanòr
nota introduttiva di Luciano Pirrotta, traduzione di Augusta Coffa e Luciano Pirrotta.
pp. 208, Roma
…«Suggerisco di leggere questo libro se sei curioso di sapere cosa succede dopo la morte. Scoprirai perché certe cose vengono fatte quando le persone muoiono. Che tu ci creda o no, queste cose sono così c sono lì per la nostra protezione e per l’aiuto di coloro che stanno morendo. È un piccolo libro e non ti farà male scoprirlo»…(Sw. D. Avikal)
La questione della morte ossessiona la maggior parte degli esseri umani, del tutto inutilmente. È opinione diffusa che nessuno sia mai tornato dalla morte per dirci cosa aspettarsi, ma questo è di per sé un salto nell’ignoranza e nel dubbio. Abbiamo più volte ricevuto ampi indizi sulla morte nel corso dei secoli e questo libro di Dion Fortune è uno dei migliori sull’argomento. L’autrice era una esoterista esperta con esperienza pratica in psicologia clinica. Era in grado di usare le sue doti di chiaroveggenza per osservare il ritiro della connessione spirituale dal corpo fisico al momento della morte, e rintracciarla mentre rimetteva a fuoco la sua coscienza a livelli più sottili e raffinati. Era anche in grado di usare le sue capacità di riportare alla coscienza le vite passate per essere rinata molte, molte volte in migliaia di anni.
Dion Fortune (1891-1946), psicanalista freudiana ed esperta di magia, appartenne per qualche anno all’ordine cabbalistico della Golden Dawn per poi fondare il suo gruppo di studi occulti, The Fraternity of the Inner Light. Fu forse la prima scrittrice di magia cerimoniale e di ermetismo che attinse a piene mani alle opere di Freud e più tardi di Jung. Lo scopo principale che Dion Fortune voleva raggiungere attraverso i suoi romanzi era di allargare al vasto pubblico le sue conoscenze di magia e di occultismo, improntate al ritorno a una libertà individuale naturale in cui l’energia femminile e lunare si innalza a intermediario con il divino. Dion Fortune nacque come Violet Mary Firth a Llandudno (Galles) nel 1890 da una famiglia di albergatori. Alcuni suoi biografi narrano che già a quattro anni avesse visioni di Atlantide che la indirizzarono più tardi verso la magia, ritenendosi la reincarnazione di una grande sacerdotessa del tempio. Durante l’adolescenza, la sua famiglia si trasferì a Londra dove iniziò un percorso di conoscenza attraverso la Christian Science (alla quale aveva aderito la madre), la psicologia freudiana, le società teosofiche, l’ordine cabalistico della Golden Dawn, il tutto condito dagli studi occulti con il professore anglo-irlandese T.W.C. Moriarty. Fu proprio quest’ultimo che la salvò dagli influssi nefasti e protratti negli anni di attacchi psichici, subiti durante la sua permanenza in collegio, e che lei prese a modello per il Dr. Taverner, personaggio principale di uno dei suoi romanzi più famosi, The Secrets of Dr. Taverner. Il tema di questo libro è comune a quello di altri suoi romanzi, quali ad esempio Il Dio dal piede caprino, dove una persona caduta in disgrazia con il mondo, per insuccessi personali, azioni di nemici o motivi di salute, e vicina al crollo psicologico viene salvata da una sacerdotessa potente, o da un mago, e reintegrata socialmente e psichicamente. Prima dello scoppiare della I Guerra Mondiale, quando era poco più che ventenne, studiò psicologia e lavorò per qualche anno come psicanalista, non essendo la professione ancora regolamentata dagli ordini medici. Dion Fortune fu forse la prima scrittrice di magia cerimoniale e di ermetismo che attinse a piene mani alle opere di Freud e più tardi di Jung. Dopo la morte di Moriarty, diresse la Christian Mystic Lodge della Società Teosofica. Nel 1926, sposò Thomas Penry Evans, un dottore gallese che lavorava a Londra, detto Merlino dagli amici per i suoi interessi magici. Il loro rapporto si basò sulle attività magiche comuni incentrate sulla zona di Glastonbury, vicino a Stonehenge, piuttosto che su un’autentica relazione di coppia. Quando nel 1939 Evans la lasciò per un’altra donna, Dion Fortune tenne comunque aperto sia il centro di Londra che quello di Glastonbury che aveva fondato per il loro gruppo, The Fraternity of the Inner Light. Morì di leucemia a Londra nel 1946.
Nota introduttiva: Dion Fortune: dalla psicoanalisi all’occultismo
Parte prima: Attraverso i cancelli della morte
- La grande anestesista
- Varcando la soglia
- Agevolare o meno i defunti
- Il superamento del dolore
- L’ora predestinata
- Usanze tradizionali e realtà psichica
- La morte del corpo
- Andando incontro alla morte
- L’aspetto segreto della morte
- Il Purgatorio
- Il mondo celeste
- La comunicazione con i defunti
- Le patologie della morte – I
- Le patologie della morte – II
- Il modo in cui l’adepto va incontro alla morte
Parte seconda: Lo spiritualismo alla luce della scienza occulta
- Lo Spiritualismo alla Luce della Scienza Occulta
- La Comunicazione con i Defunti
- L’Insegnamento degli Spiriti e la Reincarnazione
- La Chiaroveggenza
- La psicologia della Trance-Medianità
- I Fenomeni fisici della Trance
- I fenomeni Mentali della Trance
- Trance ed Ipnosi
- La Tecnica della Trance
- Gli Abitanti dell’Aldilà – I
- Gli Abitanti dell’Aldilà – II
- Psichismo Astrale
- La Psicologia della Chiaroveggenza
- La Vera Natura della Funzione Visiva
- La Coscienza dei Piani
- L’Alba della Coscienza superiore
Fenomenologia e Psicologia
Autore/i: Husserl Edmund
Editore: Filema Edizioni
introduzione e cura di Anna Donise.
pp. 108, Napoli
Il saggio Fenomenologia e psicologia – che Husserl scrive tra il 1916 e il 1917 – viene tradotto per la prima volta in italiano, sulla base dell’edizione critica dell’Archivio Husserl di Lovanio. Attraverso il confronto tra lo statuto epistemologico della psicologia e della fenomenologia il saggio offre una sintetica e insieme problematica introduzione alla fenomenologia husserliana: dalla distinzione tra atteggiamento naturale e atteggiamento fenomenologico, all’analisi della coscienza come intenzionalità e attività istitutrice dei significati e dei valori che costituiscono il mondo umano. Benché l’analisi della coscienza sia centrale anche per la, psicologia, Husserl delinea lo sviluppo della psicologia descrittiva alla fenomenologia, sottolineando che il percorso della fenomenologia possiede un’autonomia che ne fa una “scienza radicalmente nuova”, che ha di mira l’intuizione dell’essenza, della radice, delle varie regioni dell’esperienza scandagliata nel duplice versante della soggettività e della oggettività ad essa correlata.
La fenomenologia si delinea, dunque, come scienza pura dei fenomeni, pure idealità, mentre la psicologia è scienza dei fatti, del soggetto empirico con i suoi pensieri, le sue volizioni, i suoi sentimenti.
Edmund Husserl (1859-1938) ha insegnato a Halle, Gottinga e Friburgo. E stato il fondatore della fenomenologia e uno dei filosofi più influenti del Novecento. Tra le sue opere fondamentali ricordiamo!
Ricerche logiche (1900-1901), La filosofia come scienza rigorosa (1911), Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica (1913), Le meditazioni cartesiane (1931) e La crisi delle scienze europee (1936).
Anna Donise è assegnista di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II. Si è occupata in particolare delle problematiche della soggettività e dell’immediatezza nella filosofia della cultura tedesca e della relazione tra neokantismo e fenomenologia. Oltre a numerosi saggi ha pubblicato il volume Il soggetto e l’evidenza. Saggio su Heinrich Rickert, Napoli, 2002.
Tantra per l’Occidente
Un metodo di realizzazione mistica attraverso la sessualità
Autore/i: King Francis
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Marina Molinari.
pp. 200, ill. b/n, Roma
Il Tantra è stato definito sia come “una filosofia mistica”, sia come una “tendenza religiosa non ortodossa”. Tuttavia pur comprendendo aspetti mistici, filosofici e religiosi, il Tantra è soprattutto una tecnica d’azione – un sistema di disciplina fisica, mentale e spirituale che incorpora meditazione, yoga e devozione rituale nel senso più ampio del termine. Questo sistema ha uno scopo: la trasformazione dell’individuo, la sua rinascita a una nuova vita. Non esiste una fede tantrica da accettare o rifiutare su base razionale o emotiva. I Tantristi affermano alla stessa maniera dei maghi occidentali: “se seguite una certa linea d’azione, sarete ricondotti alle radici della vostra identità e imparerete la verità su voi stessi e sull’universo in cui vivete”. Questo libro è una guida teorica e pratica alla Via dell’Azione che abbraccia i concetti di dolore, potere e passività, la fisiologia esoterica, il Tantra e la Cabala, il Tantra della mano destra e quello della mano sinistra, i rituali tantrici per gli occidentali e il risveglio di Kundalini, ossia il potere del serpente.
Francis King ha dedicato lunghi e approfonditi studi alla magia tradizionale e alle sette magiche contemporanee. Ha consultato, in particolare, i rituali e gli archivi dell’Ordo Templi Orientis, e delle più note ed importanti organizzazioni magiche.