Libri dalla categoria Chakra e Punti Energetici
La Sapienza dei Magi – 3 Volumi
Il Mondo Segreto – La Sapienza dei Magi – Dialoghi sull’Ermetismo e Scritti Minori
Autore/i: Kremmerz Giuliano
Editore: Fratelli Melita Editori
introduzioni dell’autore.
vol. 1 pp. 408, vol. 2 pp. VII-414, vol. 3 pp. XI-676, ill. b/n, Genova
Il Mondo Segreto – Volume 1
La Sapienza dei Magi – Volume 2
Dialoghi sull’Ermetismo e Scritti Minori – Volume 3
Dall’introduzione del Volume 2:
“Esiste ed è sempre esistito un secreto iniziatico, che può conferire all’uomo la chiave della sua essenza, squarciare il velo del suo Essere occulto e svelargli la scienza della sua vera evoluzione.
In possesso di tale secreto, l’uomo precorre i termini naturali del suo ascenso ed in relazione ai volghi (intellettuali o no) del suo secolo può apparire come un semideo.
Cotesto secreto è stato sempre gelosamente custodito dalle antiche Teocrazie, anzitutto perchè «la sua scoperta dovette lusingare infinitamente colui che l’aveva fatta e nel contempo convincerlo che Dio, non avendo concesso questa conoscenza a tutti gli uomini, era fuor di dubbio che non voleva fosse divulgata, e poi perchè se talvolta accadeva che nella folla amorfa e profana spuntasse una vasta mente indagatrice, il Sacerdozio invitava nel Tempio costui e dopo averlo spinto all’iniziazione, lo riteneva quale membro del proprio Sacro, Sodalizio».
Bisogna riconoscere che il secreto iniziatico è implicito nella prassi stessa dell’ascenso, per la quale il linguaggio umano è insufficiente a chiarirne il senso e che, volendo servirsi del vocabolario comune, si correrebbe piuttosto il rischio di tradire, anzichè tradurne l’importanza. Peraltro, il secreto iniziatico, poggiando su basi non tutte accertate dalla scienza ufficiale, potrebbe essere facilmente attaccato dalla dialettica profana e aprire così il campo alle dilettevoli esercitazioni verbaiole dei cacosofi, i quali di tutto vogliono discutere, ma non intendono sottoporsi al vaglio della pratica, specie se questa pratica richiede un profondo impegno di coscienza e molti anni di paziente esercitazione.
Essi hanno in parte ragione, perchè oggi l’umanità non ha più tempo a disposizione per pensare a sè stessa, anzi è tanta dimentica di sè che, profittando di tale insensato oblio, pochi uomini, attivi e predisposti, possono manodurla a tutte le loro finalità, e la manoducono difatti coi risultati catastrofici, oggi sotto gli occhi di tutti.
È giunto, pertanto, il momento di restituirsi a sè stessi, di conoscere la propria forza, di fare uso della propria volontà illuminata e di opporsi alla dilagante egemonia del male, consciamente o inconsciamente propagata da uomini e da dottrine che, per esperienza recente e per premonizione avvenire, ci risultano perniciosi «al benessere singolo e collettivo.[…]”
Lezioni di Astrologia – La Natura dei Pianeti
Volume secondo
Autore/i: Morpurgo Lisa
Editore: Longanesi & C.
premessa dell’autrice.
pp. 288, Milano
La natura dei pianeti è il secondo volume di una serie di lezioni di astrologia iniziata con La natura delle case e che si concluderà con La natura dei segni. Questa serie è il complemento naturale della famosissima Introduzione all’astrologia, testo ormai indispensabile per chiunque si avvicini a questa antica scienza, o già la pratichi. Nel presente volume i pianeti vengono analizzati in tutta la loro gamma di simbologie, scrutati nel mistero della loro origine, da cui la loro funzione simbolica dipende, e infine visti nel loro rapporto con ciascuno degli altri pianeti. La ricchezza delle deduzioni interpretative presentate dall’Autrice è eccezionale e consente al lettore di giungere a un’altrettanto eccezionale abilità nella pratica astrologica.
Lisa Morpurgo Dordoni è nata a Soncino in provincia di Cremona, si è laureata in lettere all’università statale (allora regia) di Milano, conosce quattro lingue e cominciò a tradurre giovanissima, soprattutto dall’inglese e dall’americano. Fu appunto la traduzione, dal francese questa volta, di un volume sull’astronomia di François-Regis Bastide a risvegliare un interesse che ben presto divenne accanita passione.
Per molti anni responsabile dell’ufficio diritti esteri di una casa editrice, era anche amica personale di molti grandi scrittori che le fornirono un materiale di osservazione eccezionale. «Le mie prime cavie», essa dice, «furono Montale, Buzzati, Piovene, Gabriel García Márquez, Mario Vargas Llosa e molti molti altri.» Alcuni tra costoro la incoraggiarono a scrivere Introduzione all’astrologia anche perché in un primo romanzo pubblicato nel 1968, Madame andata e ritorno, aveva rivelato uno stile chiaro e brillante, e la capacità di immaginare situazioni al confine tra il quotidiano e il surreale su un sottile filo di ironia. Il suo secondo romanzo, Macbarath, pubblicato nel 1975, è già una traduzione in chiave fantascientifica delle sue scoperte zodiacali, di quel problema del Tempo e della riproduzione dell’universo che troverà espressione completa nel Convitato di Pietra, pubblicato nel 1979. Del 1988 è un quarto romanzo, La noia di Priapo. Nel 1983 è apparso il primo di una serie di volumi di astrologia interpretativa: Lezioni di astrologia. La natura delle case; nel 1986 il secondo: Lezioni di astrologia. La natura dei pianeti. Oggi la serie è completa.
La Macchina si Ferma – L’Omnibus Celeste
Autore/i: Forster Edward Morgan
Editore: Casa Editrice Nord
prima edizione, testo inglese a fronte, introduzione di Carlo Pagetti, traduzione di Roberta Rambelli e Rossana Bonadei.
pp. XVIII-122, Milano
E. M. Forster, il grande romanziere inglese di Passaggio in India, scrisse, nei primi anni del ’900, alcune allegorie fantastiche e fantascientifiche come “L’omnibus celeste” e “La macchina si ferma”.
Egli stesso definì quest’ultima novelette “una reazione a uno dei primi paradisi di H.G. Wells”. In realtà, “La macchina si ferma” si inserisce felicemente in quella corrente narrativa che va dai scientific romances di Wells ai romanzi distopici di Huxley, Orwell e della fantascienza contemporanea. Scrive Mark R. Hillegas nel suo fondamentale The Future as Nightmare: “Ne «La macchina si ferma» Forster dà espressione ad alcune delle più importanti paure umanistiche nei confronti della macchina – la paura che la macchina porterà alla meccanizzazione della vita umana, e, alla fine, al controllo della vita umana”. Ma “La macchina si ferma” è anche uno straordinario magazzino di simboli e di temi dell’immaginario tecnologico novecentesco: la Macchina, metafora totalizzante del ‘progresso’, si materializza come Città sotterranea, Astronave, Teleschermo. La fuga dell’eroe forsteriano, che prelude al Selvaggio del Mondo nuovo di Huxley, è impossibile. L’Apocalisse tecnologica inevitabile.
Il Manierismo nella Letteratura
Alchimia verbale e arte combinatoria esoterica – Contributo a una storia comparata della letteratura europea
Autore/i: Hocke Gustav René
Editore: Garzanti Editore
traduzione dal tedesco di Raffaele Zanasi.
pp. 384, Milano
Lo studio del manierismo è parte integrante del problema dell’uomo moderno. La ribellione alle forme costituite, l’espressionismo, la deformazione, il surrealismo, l’astrattismo, non sono soltanto della nostra epoca: fanno parte di una tradizione nascosta e sotterranea che risale alla cultura delle colonie greche in Asia Minore e cioè all’asianismo. Come all’asianismo si contrappone l’atticismo, così in generale alla cultura classica si contrappongono il manierismo, il barocco, il gongorismo, il concettualismo, l’esoterismo. Il manierismo, in generale, anche se si localizza in Europa tra il 1520 e il 1620, si può ritrovare «come atteggiamento espressivo» in tutte le tendenze che si contrappongono alla classicità, «siano preclassiche postclassiche o contemporanee». Da ciò le ricerche di Hocke dedicate sia al mondo antico che all’età di Shakespeare e diGòngora, sia all’Ars combinatoria di Lullo che a Mallarmé, a Joyce, a Wittgenstein. Nella dialettica tra l’irregolare e il regolare, tra il sotterraneo e lo spirito del nuovo, tra la forma e l’espressività ingegnosa e dedalea, l’uomo diventa una quantità incognita che ricerca di nuovo se stessa ed un proprio volto. Hocke esamina il fenomeno del manierismo in tutte le sue possibili manifestazioni che arrivano fino alla logica, alla musica, alla casistica. L’Europa vive un periodo alessandrino: si tratta di vedere se è possibile o no dedurre dalla tradizione dell’irregolare nuove possibilità creatrici.
Le Piante Medicinali d’Italia
Botanica • Chimica • Farmacodinamica • Terapia
Autore/i: Palma Luigi
Editore: SEI – Società Editrice Internazionale
prefazione di Vincenzo Rivera, introduzione dell’autore.
pp. 840, interamente e riccamente illustrato b/n, Roma
Un manuale capace di valorizzare appieno il patrimonio della nostra flora medicinale e di trasmettere questo messaggio con chiarezza e vitalità alle odierne generazioni di professionisti e appassionati. Il libro è suddiviso in tre parti. La prima: riepiloga le informazioni utili alla raccolta e alla conservazione delle piante medicinali. La seconda: particolarmente ampia, racchiude le schede monografiche di 589 erbe italiane, raggruppate per famiglie di appartenenza. Ogni scheda fornisce dati sull’habitat, l’epoca della fioritura, le parti utilizzabili, la farmacodinamica, l’impiego terapeutico, le modalità di preparazione e la posologia. La terza parte: consta di un calendario per la raccolta ottimale (il cosiddetto “Tempo Balsamico”) e di indici onomastici in latino e nelle lingue vive: italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo.
Il pregio di questo libro è quello di far conoscere il grande valore della flora medicinale d’Italia e i suoi usi popolari, e di far riscoprire molte piante utili oggi dimenticate.
Luigi Palma, erborista e profondo conoscitore di testi botanici antichi, ha dedicato, con passione, la maggior parte della sua vita allo studio delle piante medicinali e del loro uso nella tradizione popolare italiana e nella medicina clinica.
“Le piante medicinali d’Italia” è un’opera che presenta 589 monografie, che riportano ciascuna un’accurata illustrazione in bianco e nero della pianta, i nomi comuni e dialettali con cui è popolarmente nota, l’attività farmacodinamica, le forme e le dosi per il suo utilizzo.
Luigi Palma, erborista e profondo conoscitore di testi botanici antichi che ha dedicato la maggior parte della sua vita allo studio delle piante medicinali e del loro uso nell’ambito della tradizione popolare italiana ed in medicina clinica.
Atti del Secondo Convegno Tenuto a Idice, Bologna, nei Giorni 4 e 5 Novembre 1981
Autore/i: Autori vari
Editore: Carucci Editore
a cura di Fausto Parente e Daniela Piattelli, presentazione di Paolo Sacchi.
pp. 160, Roma
Sommario:
Paolo Sacchi – Presentazione
Pier Cesare Bori – La vicenda del vitello d’oro nella polemica antigiudaica cristiana
Fausto Parente – Le omelie di Giovanni Crisostomo ed il loro significato nello svolgimento della polemica cristiana antiebraica
Gianfranco Fioravanti – Aspetti della polemica anti-giudaica nell’Italia del quattrocento
Andrea Poma – La risposta di Hermann Cohen all’antigiudaismo
Giuliano Tamani – La tradizione della poesia profana di Yehudah Ha-Lewi
Daniela Piattelli – Riferimenti ed editti di sovrani achemenidi nella letteratura ebrica
Bernard S. Jackson – Gesú e Mosè: la condizione di un profeta
Liliana Rosso Ubigli – Il quadro ideologico delle apocalissi della fine del I sec. d.C.
Emanuela Trevisan Semi – Riti di passaggio e regole sulla purità spirituale nel Caraismo contemporaneo come difese dell’identità di gruppo
Pier Cesare Ioly Zorattini – Gli insediamenti ebraici nel Friuli-Venezia
Giulia Giuseppa Saccaro Battisti – Metafisica e Cabbala di Abraham Cohen Herrera nella «Historia Critica Philosophiae» di Jacob Brucker
Storia del Cristianesimo – 2 Volumi in Cofanetto
Autore/i: Autori vari
Editore: Editori Laterza
traduzione di Maria Novella Pierini, a cura di Henri-Charles Puech.
vol. 1 pp. 408, vol. 2 pp. 409-768, nn. tavv. a colori e b/n f.t., nn. ill. b/n, Bari
Scritti di: A. Pincherle – E. Trocmé – J. Le Goff – J. Leroy – O. Clement – R. Stauffer – R. Taveneaux – G. Caprile – J. Guennou – A. Roux.
Antica Arte Magiara
Dal X al XVII secolo
Autore/i: Autori vari
Editore: De Luca Editore
unica edizione, traduzione di Éva Kohut.
pp. 80, 282 tavv. b/n f.t., Roma
Roma, Palazzo Venezia, marzo – maggio 1972.
Il Segreto dei Segreti
Autore/i: ’Abd al-Qadir al-Jilani
Editore: Edizioni 3P
introduzione e traduzione a cura di Andrea Pintimalli, prefazione di Tosun Bayrak.
pp. 248, Bastia Umbra (Pg)
Un’idea presiede la ricerca di perfezionamento in molti grandi pensatori: la felicità verrà raggiunta soltanto quando la propria mente sarà stata educata. La ricerca, ci suggeriscono, è uno spazio interiore, è la capacità di essere padroni dei propri processi, al fine di migliorarsi nel vivere il “qui e ora”, scoprendo in questo il senso stesso della vita.
Il tempo è la possibilità di godere di esso e il mezzo che prepara all’incontro con il divenire. Mantenersi vigili nell’attesa che precede lo svelamento è il vero segreto della vita mistica: un processo inclusivo, nel quale trovano collocazione e utilizzo i più elevati percorsi del pensiero umano.
Il Segreto dei Segreti (Sirr al-Asrar), l’opera attribuita al grande mistico sufi ’Abd al-Qadir al-Jilani, costituisce una tappa fondamentale per il lettore alla ricerca di sé. Un tesoro in grado di guidarlo attraverso le diverse stazioni che conducono alla realizzazione dei più profondi raggiungimenti interiori.
In questa collana vengono presentati alcuni scritti tra i più significativi della mistica di tutti i tempi, a testimonianza dell’intramontabile desiderio dell’uomo di conoscersi per incontrare l’infinito.
Giappone Potere e Splendore
1568-1868
Autore/i: Autori vari
Editore: Federico Motta Editore
a cura di Gian Carlo Calza con Rossella Menegazzo.
pp. 384, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano
Il volume è il catalogo della mostra di Milano, Palazzo Reale, 7 dicembre 2009 – 8 marzo 2010.
La mostra, che raccoglie duecento capolavori provenienti dai più prestigiosi musei giapponesi, quali il Tokyo National Museum, il Kyoto National Museum e l’Osaka Municipal Museum of Art. illustra la trasformazione della società giapponese in Stato moderno attraverso gli stessi secoli in cui tale fenomeno si verificava in Europa (1568 – 1868). In mostra sono stati individuati sei percorsi tematici – Natura, Potere, Occidente, Città, Arti decorative e Tradizione – lungo i quali vengono presentati al pubblico opere e oggetti di straordinaria fattura come alcuni capolavori pittorici, imponenti paraventi, preziose lacche e ceramiche, armi, tessuti e maschere, oltre a preziosi rotoli dipinti su carta o seta che documentano la nascita del Giappone moderno.
L’Ombra e la Grazia
Autore/i: Weil Simone
Editore: Rusconi
introduzione di Georges Hourdin, traduzione dal francese di Franco Fortini, in sovraccoperta: Particolare di una vetrata di K. Moser. Vienna, collezione privata.
pp. 188, Milano
Raccolta di pensieri espressi in forma nuda e tesa, sovente di forte qualità lirica, questo libro è una spietata ed eroica meditazione sugli estremi della condizione umana, i rapporti fra Dio e l’uomo, quelli fra il bene e il male, fra il peso del corporeo (la pesanteur, la forza «deìfuga») e la Grazia. L’autrice, nutrita dei grandi testi taoisti e indù, dei tragici greci e di Platone, oltre che di una assidua meditazione evangelica, è – come scrisse il primo curatore dell’opera – mossa e impregnata da un infinito desiderio di purificazione interiore, di distruzione dell’Io, «questa ombra portata dal peccato e dall’errore». Dalla contraddizione e dalla automistificazione compensatrice si sfugge accettando fino in fondo la lacerazione e lo strazio, cioè la croce; cercando quindi, come fa il cristianesimo, un impiego, non un rimedio, sovrannaturale della sofferenza. Virile e tragico combattimento religioso che – nell’aperta violenza delle sue antitesi – avvicina queste pagine alle maggiori di Kierkegaard, Pascal, Giovanni della Croce, Caterina da Siena, Agostino.
Simone Weil nacque a Parigi nel 1909 da un’agiata famiglia ebrea dalla quale non ricevette alcuna educazione religiosa. D’intelligenza precoce, studiò presso l’École Normale e si laureò nel 1931, dedicandosi poi subito all’insegnamento. La scoperta della condizione operaia la avvicinò ben presto al sindacalismo e la spinse anche a sperimentare di persona la vita di fabbrica. Nel 1936 partì per la Spagna, dove contava d’unirsi agli antifranchisti. Al 1938, dopo una settimana santa trascorsa a Solesmes, risale l’inizio del suo interesse per i problemi religiosi, destinati a diventare centrali nell’ultimo scorcio della sua vita. Nel 1940, all’arrivo dei tedeschi, lasciò Parigi per rifugiarsi a Marsiglia. Nel 1942 parti con la famiglia per New York, di dove subito volle passare a Londra nella speranza di partecipare direttamente alla lotta antinazista. Ma morì in un sanatorio nel 1943. I suoi principali scritti (L’ombra e la grazia, Attesa di Dio, La prima radice, Lettera a un religioso, La condizione operaia, Oppressione e libertà, ecc.) apparvero postumi.
14 Lezioni di Filosofia Yoga
Introduzione alla conoscenza dei principi fondamentali dell’uomo
Autore/i: Yogi Ramacharaka
Editore: Libreria Vecchia Roma
prefazione dell’autore.
pp. 192, nn. tavv. b/n, Roma
Questo libro dello Yogi Ramacharaka racchiude l’antica saggezza della filosofia yoga espressa con grande semplicità e chiarezza.
Si scopre l’esatta funzione del corpo fisico, l’esistenza del corpo astrale; si impara come educare e indirizzare nella giusta direzione la forza vitale o prana che è in ognuno di noi; si ha la spiegazione dei concetti di mente istintiva, intelletto, mente spirituale, spirito; vengono illustrati i poteri paranormali come la chiaroveggenza, la telepatia, il magnetismo.
Un libro affascinante che leggerete più volte perché vi darà la possibilità di osservare l’uomo, la vita, i suoi problemi e le sue manifestazioni secondo una concezione nuova, più ricca e più vera.
Apocrifi dell’Antico Testamento – 2 volumi
Primo Volume: Storia e massime di Achicar, terzo libro di Ezra, libro dei Giubilei, libro di Enoc, frammenti aramaici di Enoc, testamwnti dei dodici patriarchi figli di Giacobbe – Secono Volume: Salmi di Salomone, Apocalisse siriaca di Baruc, quarto libro di Ezra, Apocalisse di Mosè e vita di Adamo ed Eva, libro dei segreti di Enoc
Autore/i: Autori vari
Editore: Utet
a cura di Paolo Sacchi.
vol. 1 pp. 1008, vol. 2 pp. 664, Torino
Secondo una tradizione antichissima, il male ebbe origine quando tra gli uomini nacquero “ragazze belle di aspetto”, e “gli angeli, figli del cielo, le videro e se ne innamorarono”. Da quel momento, con la discesa degli angeli e la loro unione con gli esseri umani, il peccato si diffuse su tutta la Terra. Questo mito delle origini, non incluso nel canone della Bibbia, è raccontato in uno dei testi attribuiti al patriarca Enoc in cui si intrecciano profonde riflessioni sul male e sul rapporto dell’uomo con Dio, scandagliate dagli ebrei fin dal tempo del travagliato esilio babilonese. Non è un caso isolato. È da versioni parallele di tal fatta che fiorirono rami secondari e dimenticati della tradizione biblica, specchio della varietà d’idee che serpeggiava nella Palestina del giudaismo precristiano: visioni teologiche alternative, spesso apertamente confliggenti con le posizioni ufficiali, che approdano fino al II secolo d.C., ponendo le basi delle comunità protocristiane.
Composizioni come le “apocalissi”, i testamenti di patriarchi e le raccolte di proverbi e salmi si mescolano, sotto strati di secoli, a immaginifici miti e compilazioni cosmogoniche, fino a perdersi nel tempo e scomparire sotto i colpi dell’ortodossia. Fu così che gli Apocrifi dell’Antico Testamento – qui raccolti in un nucleo di testi significativi, mai tradotti prima in italiano – furono trascurati per millenni e rivalutati nella loro importanza cruciale solo dopo i rinvenimenti di Qumran. A curarne la ricca e preziosa edizione Utet, in due volumi, è Paolo Sacchi, illustre biblista, considerato il padre dei nuovi studi giudaici italiani.
Paolo Sacchi è professore emerito di Filologia biblica, Ebraico e Aramaico presso l’Università di Torino, tra i maggiori studiosi a livello internazionale di giudaismo del secondo Tempio. Ha fondato la rivista “Henoch” e l’Associazione italiana per lo Studio del Giudaismo. Ha approfondito vari aspetti del giudaismo antico, come l’apocalittica e i manoscritti di Qumran.
Introduzione al Talmud e al Midrash
Autore/i: Stemberger Günter
Editore: Città Nuova Editrice
edizione italiana, riveduta e aggiornata dall’autore, a cura di Daniela e Luigi Cattani, prefazione dell’autore, traduzione dal tedesco di Mariangela Barbieri.
pp. 520, Roma
La traduzione dell’opera di Giinter Stemberger, Introduzione al Talmud e al Midrash segue di poco la pubblicazione di un altro testo dello stesso autore, Il giudaismo classico (edito nel 1991 in questa stessa Collana, «Tradizione d’Israele»), di cui è quasi il proseguimento ideale. Tema generale di questo volume è la letteratura rabbinica nata e sviluppatasi nel primo millennio della nostra èra in Palestina e a Babilonia, i due centri più importanti della vita ebraica di allora.
L’insegnamento dei rabbini è qui presentato non in una dimensione atemporale, ma in rapporto con i principali avvenimenti del tempo. Ne deriva una esposizione completa e varia, avvincente anche sotto il profilo narrativo.
Nella prima arte del volume vengono approfonditi gli elementi essenziali della storia e della cultura del tempo rabbinico; nella seconda e terza parte l’autore inserisce i testi in una vera e propria storia della letteratura, rispondendo così ad un’esigenza primaria della più recente fase di ricerca.
Per l’ampiezza dell’apparato bibliografico, la ricchezza del materiale presentato, la serietà e il, rigore del metodo, la Introduzione al Talmud e al Midrash di Günter Stemberger costituisce un testo fondamentale per quanti si occupano dello studio della letteratura rabbinica, offrendo al lettore una testimonianza preziosa del rinnovato interesse diffusosi, negli ultimi anni, nel mondo ebraico e cristiano, per le testimonianze letterarie del giudaismo post-biblico e l’universo spirituale che in esse si esprime.
Günter Stemberger è nato nel 1940 e insegna Giudaistica all’Università di Vienna.
Introduzione al Buddhismo Zen
Autore/i: Suzuki Daisetz Taitaro
Editore: Ubaldini Editore
nota e cura di Christmas Humphreys, nota dell’autore, prefazione e traduzione di Grazia Marchianò, introduzione di Carl Gustav Jung.
pp. 136, Roma
Qui sono descritte la tecnica e la pratica dello Zen.
Numerosi esempi di dialoghi Zen aiuteranno il lettore a cercare lo Zen solo dove deve essere trovato, cioè oltre i vincoli del pensiero e la portata dell’intelletto.
Le opere maggiori in lingua inglese di D. T. Suzuki dedicate al Buddismo sono venticinque e almeno diciotto se ne contano in giapponese, tuttora sconosciute in Occidente. Come mostra chiaramente la cronologia bibliografica dei suoi scritti sullo Zen in inglese, egli fu il pioniere di questa dottrina fuori del Giappone. Infatti, prima del 1927, anno in cui uscì la prima serie dei suoi, Essays in Zen Buddhism, nulla era ancora noto dello Zen come vivente esperienza se si eccettua l’opera di Kaiten Nukarya, Religion of the Samurai.
Il professor Suzuki ha scritto con autorità. Non solo egli ha studiato le opere originali in Sanscrito, Pali, Cinese, Giapponese ma e anche stato un profondo conoscitore del pensiero occidentale, nelle lingue tedesche, francese e inglese che egli parlava e scriveva con grande scioltezza. Fu, tuttavia, molto più che uno studioso. Pur non appartenendo ad alcun ordine religioso o setta Buddista, la sua conoscenza delle cose dello spirito era tanto diretta, profonda e efficace per tutti coloro che avevano la fortuna di sedere ai suoi piedi, da essere onorato in ogni tempio del Giappone.
Quando egli parla degli stadi più elevati della coscienza lo fa come un uomo che vi ha, per così dire, abitato e che ha cercato poi di utilizzare dei simboli intellettuali per descrivere uno stato di coscienza che è “al di là dell’intelletto”.
A coloro che non hanno potuto sedere ai piedi del maestro, i suoi scritti sono un prezioso sostituto, e questa Introduzione al Buddismo Zen e la guida più preziosa per coloro che si accostano allo Zen per la prima volta.
Daisetz Teitaro Suzuki, professore di filosofia buddista nella Università Orani di Kijoto, nacque nel 1870 ed è morto nel 1966. Egli è stato l’esponente contemporaneo più autorevole del Buddismo Zen.
Psicoterapia e Critica Sociale
E altri saggi
Autore/i: Moreno Mario
Editore: Sansoni Editore
prefazione di Carlo Gentili.
pp. XVI-168, Firenze
Tre sono i temi fondamentali che caratterizzano i saggi di Moreno contenuti in questo volume: la verifica della posizione dello psicoterapeuta di fronte alla società, l’utilizzazione delle esperienze psicoterapeutiche ai fini di una ricerca antropologica, il tentativo di individuare elementi comuni nei vari modelli interpretativi del comportamento umano normale e patologico delle diverse scuole di psicoterapia analitica.
Al primo tema è dedicato Psicoterapia e critica sociale, che contiene tra l’altro una acuta analisi dei rapporti tra psicoanalisi e marxismo, analisi che porta Moreno ad indicare l’ipotesi dell’istinto di morte come il pomo della discordia tra questi due fondamentali aspetti del pensiero contemporaneo.
Il secondo tema è trattato principalmente nel saggio Il rapporto medico-paziente come fondamento dell’azione psicoterapeutica.
Riguardo al terzo tema, si può dire che esso è presente in ogni saggio del volume, anche se in quelli sulla psicodinamica delle nevrosi e l’erotismo magico delle perversioni il confronto tra i diversi approcci interpretativi è più diretto ed evidente, e più chiaro e l’impegno ad indicare possibili sintesi.
Questi temi testimoniano un impegno pieno e coraggioso, di rinuncia alla rassicurante posizione dell’analista chiuso nel proprio studio professionale e nelle proprie ipotesi di lavoro, trasformate in credenze dogmatiche.
Mario Moreno è nato a Roma nel 1928; laureatosi in medicina nel 1952 e specializzatosi poi in neurologia e psichiatria, si è dedicato alla prassi e alla ricerca della psicoterapia.
Formatosi come analista alla scuola di Ernest Bernhard, è stato il primo italiano accolto come membro dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica ed uno dei più autorevoli rappresentanti della scuola junghiana nel nostro paese.
Libero docente di psichiatria nell’Università di Roma, ha insegnato per tre anni psicoterapia nella Scuola di Psichiatria dell’Università di Milano ed ora pratica lo stesso insegnamento nell’Università di Bologna.
Fra le sue opere più recenti ricordiamo: Breve storia della psicoterapia (ERI, 1968); Psicodinamica della contestazione (ERI, 1969); Problemi attuali di psicologia femminile (ERI, 1972) e La dimensione simbolica (Marsilio, 1973).
La Contessa Sanguinaria
Autore/i: Penrose Valentine
Editore: Sugar Editore
premessa dell’autrice, traduzione di Luciana Marchi Pugliese.
pp. 224, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Erzsébet Báthory, nata nel 1560 da una delle più illustri famiglie d’Ungheria, morì nel 1614 murata viva, per decisione del massimo tribunale del tempo, nel suo inaccessibile castello nei Carpazi. Un’oscura vicenda di sangue e di morte congiunge queste due date: una vicenda assolutamente vera, anche se ad ogni pagina verrebbe il sospetto che essa fosse soltanto l’orribile sogno di una mente malata.
Valentine Penrose si è chinata su quest’anima tragica, abissale, indemoniata e ha cercato di carpirne l’oscuro segreto ricostruendo sulla base di validissimi documenti, la vita di Erzsébet e la storia del suo Paese, a quel tempo in gran parte ancora semibarbaro e feudale. Erzsébet, vissuta sin dalla prima infanzia in un mondo sotterraneo, estranea a sé e agli altri, quasi assente, ha sempre celato il suo vero volto dietro la fredda maschera della sua singolare e inusitata bellezza. Per scoprire qual era questo volto, l’Autrice ci conduce nelle sinistre camere di tortura dove perirono forse più di seicento fanciulle; ci mostra le infelici creature, con le carni denudate coperte di piccoli fori procurati dalle punture di spillo, bruciate da attizzatoi ardenti, tagliuzzate, morse dalle tenaglie; ci fa assistere a scene allucinanti durante le quali Erzsébet, aiutata dalle sue fattucchiere, urla di voluttà mentre sulle sue candide spalle scorre il sangue ancora caldo delle giovani e belle vittime.
Chiamata “belva di Csejthe”, “Contessa sanguinaria”, paragonata alla torbida ma forse più umana figura di Gilles de Rais, Erzsébet – tale almeno sembra essere la conclusione del libro – fu una creatura abnorme e mostruosa, è vero, ma al tempo stesso fu anche vittima di un secolo e di un Paese oscuri e crudeli, che la costrinsero a vivere fuori dal tempo degli esseri umani, in un universo di caverne profonde, prigioniera di fosche magie, di assurde superstizioni, di solitudini sconfinate, di costumi e uomini ad un tempo rigidi e crudeli.
E pur senza nascondere nulla degli avvenimenti, l’Autrice, mediante una vivissima partecipazione umana ed un linguaggio affascinante, riesce a mitigare l’asprezza della vicenda e a cancellare ogni traccia di aridità dalla sua precisa ricostruzione storica, facendo di questo libro un documento singolarissimo e appassionante.
Pirandello Fascista
La coscienza borghese tra ribellione e rivoluzione
Autore/i: Vené Gian Franco
Editore: Marsilio Editori
prima edizione, prefazione dell’autore.
pp. 148, Venezia
Durante la più grave crisi del governo fascista, quando l’assassinio di Giacomo Matteotti parve travolgere Mussolini, Luigi Pirandello chiese con un telegramma “l’alto onore” di iscriversi al Fascio. Con questo gesto, non sospettabile di opportunismo, Pirandello esprimeva la crisi culturale europea della quale egli fu forse il massimo protagonista e il più sofferto interprete.
La straordinaria originalità di questo saggio di Gian Franco Vené (saggio che continua il discorso affrontato dall’autore in Capitale e” letteratura e L’ideologia piccolo borghese) e nel rifiuto di ogni facile aneddotica sulla letteratura in camicia nera per ricercare nell’intera opera di Pirandello le profonde, ineluttabili ragioni che portano lo scrittore, sommo interprete delle tensioni borghesi, a riconoscersi nelle ragioni storiche e filosofiche dalle quali nacque il fascismo. A costo di apparire provocatorio, il libro di Vené apre una prospettiva nuova sui reali rapporti tra letteratura e fascismo: se ne deduce che il più importante scrittore italiano del nostro secolo “non potè non essere fascista” per il suo perentorio rifiuto di riconoscere ai partiti il “diritto” di rappresentare gli individui e per aver vissuto fino in fondo la contraddizione tra ribellione individuale e illusione rivoluzionaria. Anche per questo Pirandello fascista è uno studio sul passato da leggere con l’occhio attento del presente.
Gian Franco Vené, ligure, vive a Milano. Saggista e giornalista ha pubblicato diversi libri tra i quali Capitale e letteratura, Il golpe fascista del 1922 e, presso questa casa editrice, L’ideologia piccolo borghese. Per i maggiori quotidiani e settimanali italiani ha seguito come inviato speciale i principali avvenimenti politici e bellici degli anni sessanta-ottanta. E fondatore e responsabile del “Premio internazionale di cultura città di Anghiari”. Dirige l’edizione italiana della rivista internazionale “Penthouse”.
Astrologia Esoterica Onomantica
Autore/i: Del Bello Alfonso
Editore: Editore Ulrico Hoepli
prefazione dell’autore.
pp. 464, 24 figure di cui 6 a colori e numerose tavole sinottiche, Milano
L’uomo, sin dai tempi più remoti, ha sempre voluto sollevare il velo misterioso dell’avvenire. Essere felice è lo scopo dei suoi sforzi, per cui desidera continuamente sapere se lo sarà.
Interrogare l’avvenire è perciò una necessità morale che sorge dall’istinto misterioso che ricerca avidamente la felicità e che non ha riposo se non nella certezza o nella speranza di raggiungerla. Quanto alla facoltà di previsione è necessario, per giudicarla, fare una distinzione tra la divinazione e la congettura. La prima è un fenomeno della sensibilità che permette di presentire gli avvenimenti, grazie ai rapporti tra il sensitivo e il pensiero divino e a mezzo di certi stati psichici. La seconda è il risultato di un lavoro intellettuale fatto di analisi e deduzione.
L’astrologia non è nè una religione, nè una filosofia, nè una superstizione; ma bensì la conoscenza intelligente della natura. In tal senso essa può evidentemente modificare il nostro modo di vedere e il nostro modo di concepire il mondo. Essa non è nè più nè meno occulta del campo d’azione dell’ipnosi, del radium, della radio, della coesione fra i diversi organi del corpo, o della simpatia tra gli uomini. L’astrologa si propone di studiare il carattere, le tendenze buone e cattive che ognuno apporta nascendo e di trovare i mezzi di migliorare, con l’educazione della volontà, in vista della polarizzazione che ci accompagna attraverso la vita sotto una prima forma di destino fatale. Cos’è il destino? L’astrologia lo spiega basandosi sul fatto che tutto l’Universo è una unità e che tutte le manifestazioni di quest’unità della quale noi siamo una parte, sono sottomesse a delle leggi che operano nell’Universo.
Ne consegue che tutto s’incatena e si collega. Conseguentemente i corpi planetari che formano il nostro sistema, influenzato da forze a loro superiori, s’influenzano a loro volta. Noi viviamo sotto quest’azione fluidica e le apparteniamo intimamente. L’astrologia ci permette di conoscere il nostro particolare tipo planetario; di discernere quindi tutte le probabilità della migliore riuscita nella vita; perchè sapremo dirigerci conseguentemente e terremo una decisa linea di condotta, base prima del successo. Consci del nostro carattere, con i suoi fattori positivi e negativi, potremo temperare la nostra passionalità o eliminare il nostro egoismo, barriera insormontabile per ogni armoniosa fusione. In quest’epoca di agitazione, incertezze morali, causate più che altro dalla maschera d’egoismo che l’umanità si è imposta; in quest’epoca ove l’occultismo, perchè spirituale, interessa molte menti elette, non è da meravigliarsi che anche in Italia veda la luce un completo trattato di astrologia esoterica onomantica.
In forma piana, chiara, esauriente, l’autore, Alfonso Del Bello, ispirandosi ai classici lavori degli astrologi medioevali italiani, ha creato un trattato d’astrologia grazie al quale ogni lettore, può indagare nel proprio e nell’altrui destino. Il volume è ricco di esempi, tavole sinottiche, cicli annuali e 800 aforismi per l’interpretazione. È notevole la parte concessa ai tarocchi interpretati, per la prima volta in lingua italiana, in tutti i loro sensi.
La Religione Romana Arcaica
Miti leggende realtà della vita religiosa romana con un’appendice sulla religione degli etruschi
Autore/i: Dumézil Georges
Editore: Rizzoli
prima edizione, edizione italiana e traduzione a cura di Furio Jesi, prefazioni alla prima e seconda edizione francese dell’autore, in sovraccoperta: Statua di Apollo. Roma, Villa Giulia.
pp. 616, Milano
Le qualità peculiari di Dumézil, mitologo, storico e comparatista, in grado di operare con sicurezza filologica su documenti di almeno quindici lingue (oltre a quella dei materiali archeologici), e principale innovatore degli studi sulle civiltà indoeuropee, danno la misura di questo libro, dinanzi al quale viene naturale Pensare alle grandi opere, vive oltre che dottissime, della scienza dell’antichità nel secolo scorso. Si tratta infatti di un libro che non è solo un manuale esauriente, ma anche o innanzitutto una prova assai originale di metodo. I dati e i problemi della religione etrusca e della religione romana dalle origini alla fine della repubblica sono inseriti nel vivo degli studi e delle polemiche più recenti sui rapporti dialettici fra religione e mitologia, fra storia e mito, fra istituzioni sociali e funzioni e strutture delle immagini mitologiche. Questo fa sì che, come scrive Dumézil stesso, nuovi strumenti di osservazione riscoprano «la freschezza dei vecchi paesaggi, a spese dei miraggi che erano stati loro sostituiti… L’audacia di Dumézil consiste spesso nella sua capacità di recuperare, con gli strumenti di una metodologia raffinata e spregiudicata, testimonianze antiche svalutate da analisi moderne miopi e ipercritiche, e di cogliere in una costellazione di dati apparentemente marginali gli indizi di situazioni culturali che, sulla base dei materiali comparativi, vengono a comporsi in un disegno organico e nuovo.
Georges Dumézil, nato a Parigi nel 1898, è stato professore, dal 1933, all’École Pratique des Hautes Etudes e, dal 1948, al Collège de France. Dal 1979 fa parte dell’Académie Française.
Prefazione all’edizione francese
Prefazione alla seconda edizione
Elenco delle abbreviazioni
Bibliografia generale
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
I. Incertezza della storia dei primi secoli; II. Storia politica e storia religiosa; III. La religione romana più antica: Numen o Deus?; IV. Il tipo degli dei romani; V. La mitologia perduta: l’esempio dei Matralia; VI. Dalla mitologia alla storia; VII. L’eredità indoeuropea a Roma; VIII. Conservatorismo della religione romana: il caso del iuges auspicium; IX. Valore di testimonianza delle formule; X. Gli eruditi romani; XI. La pretesa «rivoluzione pontificale»; XII. Alcune caratteristiche della religione romana; XIII. Equilibri nella religione romana; XIV. Il lessico del sacro; XV. Scopo di questo libro
PARTE PRIMA – I GRANDI DEI DELLA TRIADE ARCAICA
I. La triade arcaica: i dati; II. Interpretazione: le tre funzioni; III. Giove; IV. Marte; V. Quirino; VI. La triade arcaica: ulteriori considerazioni
PARTE SECONDA – L’ANTICA TEOLOGIA
I. La triade capitolina
1. Giove Capitolino; 2. Giunone; 3. Minerva; 4. La triade capitolina
II. I fuochi del culto pubblico
III. Strutture;
1. Il dio degli inizi; 2. Il tempo; 3. I luoghi
IV. L’uomo
1. Il vivente; 2. I morti
V. Forze ed elementi
1. Terza funzione; 2. Seconda e prima funzione
PARTE TERZA – ESTENSIONI E MUTAMENTI
I. Astrazioni personificate; II. Gli dèi dei vicini; III. Gli dèi del nemico; IV. Gli dèi dei commercianti; V. I primi dèi greci; VI. Tentativo di cronologia; VII. La religione durante la seconda guerra punica; VIII. Prime testimonianze letterarie; IX. Novità ideologiche; X. Spinte e resistenze; XI. Le guerre civili e la religione
PARTE QUARTA – IL CULTO
I. Sacra publica; II. Sacerdotes; III. «Signa» e «portenta»; IV. Note sui culti privati
APPENDICE – La religione degli etruschi
Considerazioni preliminari; I «libri» degli etruschi; Libri fulgurales; Libri haruspicini; Libri rituales; Gli dèi; Gruppi di dèi; Il mondo dei morti