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Franco Battiato

Franco Battiato

Soprattutto il silenzio

Autore/i: La Posta Annino

Editore: Giunti

pp. 288, ill. b/n, Firenze

In questo libro Annino La Posta realizza un affresco ricco e completo, che parte dalla Milano beat degli anni 60, sfiora Gaber, incrocia il Progressive e l’elettronica anni 70, fa una diversione inattesa verso Sanremo e i primi posti delle classifiche e arriva ai giorni nostri, con un album nuovo previsto entro l’anno. Battiato è ritratto nella sua complessità di cantautore mai banale, capace di uno sguardo acuto e originale nelle sue canzoni; dove si parla, si è sempre parlato, di Amore oltre che di amore, di vita spirituale, di tic e deformazioni della nostra epoca, di “povera patria”, di grande arte e letteratura che siano esempio di una vita degnamente vissuta.

Il Tè Verde

Il Tè Verde

Autore/i: Hsiang-Fan Hu; Zerbst Marion

Editore: Tecniche Nuove

pp. 98, nn. ill. a colori e b/n, Milano

In Asia il tè verde è un antico rimedio molto diffuso che viene utilizzato per risolvere diversi disturbi e per prevenire molte malattie. In questo libro il maestro di tè cinese Hu-Hsiang-Fan spiega le proprietà terapeutiche del tè verde, presenta le varietà migliori di ogni regione dell’Asia e insegna a distinguere le qualità. Vengono inoltre dati consigli su come conservare e preparare in modo ottimale questa bevanda. Le proprietà terapeutiche del tè verde possono essere sfruttate al meglio se lo si beve in modo consapevole e, a tale scopo, il maestro Hu introduce il lettore anche ai segreti della cerimonia cinese del tè. Nella parte finale del libro sono riportate alcune ricette per cocktail, zuppe e altre specialità a base di tè verde. Allegato al libro troverete una bustina di tè verde.

Hahnemann – Vita del Padre dell’Omeopatia

Hahnemann – Vita del Padre dell’Omeopatia

Sonata in cinque movimenti

Autore/i: de Torrebruna Riccardo; Turinese Luigi

Editore: Edizioni e/o

pp. 160, Roma

La vita di Samuel Hahnemann è il viaggio vertiginoso di uno sperimentatore votato a rinnovare l’intero apparato della medicina dei suoi tempi e, forse, dei nostri.
Per raccontarla è stata composta una “sonata in cinque movimenti”, alla maniera di Mozart, suo contemporaneo, in cui lo spartito si divide idealmente in due.
Da una parte gli squarci “in diretta” di alcuni dei momenti più significativi della sua biografia, un’intrusione nel suo mondo privato, nelle sue passioni e nei suoi pensieri, quasi il diario intimo di un ricercatore accerchiato dalla Storia. Dall’altra, la cronologia dei passaggi cruciali delle sue scoperte, la nascita dell’omeopatia e il percorso del suo sviluppo descritti in modo essenziale, ma con un corredo accurato di documenti e di citazioni originali.
Il libro si propone di aprire ai neofiti nuovi orizzonti sul significato della “cura” e di fornire agli esperti una diversa opportunità per “vedere” un grande maestro all’opera, recuperando le ombre e le crisi di un personaggio di enorme statura, ai più ancora sconosciuto. Sull’onda della polemica che ciclicamente cospira contro l’efficacia dell’omeopatia e dei suoi rimedi, questa biografia tratta in modo assolutamente nuovo l’argomento e presenta Hahnemann non solo come un pioniere del metodo scientifico, ma come un precursore della medicina olistica.

Riccardo de Torrebruna è autore teatrale e ha lavorato in Italia e all’estero come attore per il cinema, il teatro e la televisione.

Luigi Turinese e medico e psicoterapeuta.

Al di Là della Grande Muraglia

Al di Là della Grande Muraglia

Mongolia – Geòl – Manciuria – Frontiera della Siberia – Corea – Kurili e Sakhalin

Autore/i: Appelius Mario

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione.

pp. 296, 58 tavv. b/n f.t., Milano

Il viaggiatore e giornalista Mario Appelius racconta com’era, e in gran parte com’è ancora, almeno per quanto riguarda la mentalità delle popolazioni, l’Estremo Oriente, ovvero le terre dove si sta preparando la prossima guerra mondiale. Nazioni divise come la Corea, isole contese come Sakhalin e le Kurili, nuove potenze mondiali come lo Cina furono visitate e descritte minuziosamente negli anni Trenta da uno scrittore dotato di sensibilità politica, che ci mette in guardia dalle potenzialità di stati colossali, pazienti e secolari come quelli che sembrano subire la prepotenza occidentale, ma aspettano solo il momento giusto per riprendere il loro posto sul palcoscenico della Storia.

Ubriachezza e Sobrietà nel Mondo Antico

Ubriachezza e Sobrietà nel Mondo Antico

Alle radici del bere moderno

Autore/i: Nencini Paolo

Editore: Gruppo Editoriale Muzzio

introduzione dell’autore.

pp. 336, Monte San Pietro (BO)

Giovani dediti all’uso dell’alcol, sempre più incidenti per ubriachi alla guida… sono solo alcuni degli allarmi sociali con alla base l’uso dell’alcol.

Ma cosa rappresenta l’alcol in una società e perché il suo uso non è sempre uguale nel tempo?

Dalla civiltà greco-romana abbiamo ereditato un mondo libero dalla droga ma con un debole per il vino.
Il Cristianesimo è stato, a un tempo, l’erede e l’esecutore testamentario di tale lascito ma ha avuto modo e tempo per dimostrare tutta la sua intransigente ostilità verso le altre droghe, presenti e future. Da qui il racconto fino ai nostri giorni.

Il vino è tra i beni materiali che il mondo antico mediterraneo ha lasciato in eredità ai posteri. Quando si parla di vino si intende non solo le tecniche per la sua produzione o, più in generale, la sua economia, ma anche i processi adattativi di tipo socio-culturale che il suo consumo ha generato, le regole del bere, in sintesi.

Da qui il racconto di questo libro, una rilettura del vasto corpus letterario, storico ed iconografico che documentano le situazioni in cui il vino ma anche la birra e, più in generale, le sostanze alcoliche erano assunte per rispondere alla domanda se l’elaborazione delle regole del bere si sia basata su una consapevolezza empirica della molteplicità di effetti neuropsichici
di queste sostanze fermentate.

Un’analisi che si basa sulla reciproca influenza tra bevanda fermentata e ambiente nel determinare quegli effetti farmacologici che costituiscono la motivazione per il radicamento di certi specifici impieghi e non altri. Nel libro si torna infatti ripetutamente sull’interazione tra il farmaco (drug), l’individuo con la sua costituzione biologica e il suo vissuto (set) e l’ambiente socio-culturale (setting), su cui si fondano i tentativi, ancora purtroppo rari, di costruire un corpus coerente di informazioni antropofarmacologiche.

Paolo Nencini è Ordinario di Farmacologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma La Sapienza.
Le basi farmacologiche dell’uso-abuso di sostanze psicoattive sono il suo specifico settore di ricerca. Nell’ambito di tali ricerche ha maturato l’interesse per l’uso materiale delle sostanze psicoattive nel mondo antico, scrivendo, tra l’altro, per Franco Muzzio Editore Il fiore degli inferi. Papavero da oppio e mondo antico.

I Linguaggi del Corpo

I Linguaggi del Corpo

Come il corpo comunica senza parole

Autore/i: Molcho Samy

Editore: Lyra libri

traduzione dal tedesco di Gabriella Galzio.

pp. 280, nn. ill. e fotografie in b/n, Como

La lingua più elementare, quella che tutti conoscono senza averla mai realmente imparata, è la lingua dei gesti. Sguardi, espressioni del viso, movimenti delle mani, posizioni delle gambe… sono mezzi di comunicazione spesso più efficaci delle parole stesse. Ci trasmettono infatti informazioni sull’atteggiamento interiore, sullo stato d’animo, sui sentimenti e le intenzioni di chi ci sta di fronte.
Questo libro è un manuale che ci suggerisce come utilizzare la lingua del corpo in tutte le sue sottili potenzialità:

  • per interpretare correttamente i messaggi che ci giungono
  • per comunicare in modo più efficace e adeguato
  • per dare più peso alle parole

Samy Molcho, attore e straordinario mimo, illustra in questo libro tutta l’espressività del linguaggio del corpo: con esempi concreti della vita di ogni giorno e con la ricchezza di numerose immagini analizzate e commentate in modo semplice, a volte ironico, sempre illuminante.

L’Uomo che Curava con i Fiori

L’Uomo che Curava con i Fiori

Romanzo

Autore/i: Di Somma Federico Audisio

Editore: Edizioni Piemme

pp. 408, Casale Monferrato (AL)

Negli anni del dopoguerra, Cesare Fenoglio, medico chirurgo, rinuncia a una brillante carriera per dedicarsi allo studio dei fiori e delle piante officinali. Irriso da molti colleghi, perseguitato dall’Ordine dei Medici, si rifugia in una piccola casa di campagna per dedicarsi anima e corpo alle sue ricerche e riscoprire gli antichi segreti delle erbe.

Anni dopo, sulle tracce di quest’uomo ormai dimenticato si gettano tre amici, un medico, un docente di storia dell’arte e un assicuratore un po’ playboy. Le testimonianze si susseguono, e le storie private si intrecciano alla storia.
Le ricerche di Fenoglio, l’attenta selezione dei fiori, l’estrazione delle essenze, lo studio delle malattie e dei caratteri individuali rivivono in pagine luminose e poetiche alternandosi a ritratti indimenticabili di piccoli e grandi personaggi, deliziosi excursus su costumi e mode, nonchè un lucido quadro del mondo della sanità visto dall’interno.

E dietro le vicende di questo medico tenero e ombroso, caparbio e geniale si delinea la figura di un altro grande ricercatore i cui studi hanno sconvolto lo statico mondo della medicina ufficiale: Edward Bach.

Il Sapere della Guarigione

Il Sapere della Guarigione

Autore/i: Autori vari

Editore: Editori Laterza

introduzione e cura di Pino Donghi, testi di: Marc Augé, Mary-Jo DelVecchio Good, Byron J. Good, Remo Guidieri, Vittorio Lanternari, Tobie Nathan, Oliver Sacks

pp. 172, Bari

Concretamente, giorno dopo giorno, anche nelle nostre città, negli ospedali, la medicina scientifica si viene confrontando con pratiche terapeutiche “alternative” e saperi diversi.
Da questa “creolizzazione” potrà nascere un arricchimento delle prospettive di cura e di guarigione, se incentrate sull’individuo e intese come trasformazione in senso evolutivo dei suoi processi di crescita.

Pino Donghi (Roma, 1957) ha insegnato e svolto attività di ricerca presso il dipartimento di Semiotica e scienze della comunicazione dell’American College of Rome (Charleston University, West Virginia). Attualmente è segretario generale della Fondazione Sigma-Tau. Per i nostri tipi ha coordinato i volumi: In principio era la cura (con L. Preta, 1995), Il sapere della guarigione (1996), Il patto del diavolo (1997), La medicina di Darwin (1998) e Limiti e frontiere della scienza (1999).

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Introduzione di Pino Donghi

Antropologia, cultura, medicina di Marc Augé

L’abbraccio biotecnico: un invito al trattamento sperimentale di Mary-Jo DelVecchio Good
1. L’oncologia americana – 2. Il mandato della speranza e la medicina basata sull’evidenza – 3. Storie cliniche – 4. La narrativa come prospettiva analitica – 5. La creazione e l’interpretazione della trama – 6. Strategie narrative. L’intreccio terapeutico della trama nella temporalità ordinaria della guarigione – 7. La temporalità e il dolore – 8. Le domande definitive e l’aspettativa di vita – 9. L’ambiguità metaforica e la routine dell’incertezza statistica – 10. L’intreccio terapeutico della trama nel trattamento routinario – 11. Il paziente come partner nelle narrativizzazioni cliniche – 12. Il paziente come lettore – 13. L’integrazione dei due mondi: le incertezze mediche e gli standard nelle cure – 14. Le regole cambiano – 14. L’abbraccio biotecnico e la medicina d’avanguardia – 16. L’estetica della zona d’ombra e l’immaginario medico – Riferimenti bibliografici

Gli studi culturali nelle bioscienze, nella biomedicina e nella biotecnologia di Byron J. Good
1. La critica dei due mondi della biomedicina – 2. Al di là della dicotomia dei due mondi – 3. Studi culturali nelle bioscienze, nella biotecnologia e nella biomedicina – 4. Verso una indagine della cultura e della medicina che facciano parte di un mondo unico – Riferimenti bibliografici
La manutenzione di Remo Guidieri

Quali terapie contro il disagio della civiltà? di Vittorio Lanternari
Bibliografia

La fabbrica culturale degli uomini: avo o padre…? di Tobie Nathan
1. I miti di fondazione – 2. Ipotesi – 3. Edipo – 4. Naaba Wedraogo e Yoro – 5. Osservazione: consentire le offerte – 6. Abramo – 7. Filiazione e affiliazione – 8. La biocrazia occidentale

Biologia e identità di Oliver Wolf Sacks

Gli autori

Il Fiore e la Spada

Il Fiore e la Spada

Zen e Arti Marziali

Autore/i: Bolelli Ferrera Antonella

Editore: Baldini Castoldi Dalai Editori

introduzione di Lorenzo Zago.

pp. 224, nn. tavv. a colori f.t., Milano

Volgete lo sguardo ad Oriente e fatevi guidare in un viaggio nell’antico Giappone per scoprirne l’affascinante ed enigmatica identità. Al centro del racconto c’è infatti il Paese del Sol Levante, con la sua tradizione millenaria di forza guerriera e di delicatissima sensibilità. Dall’inflessibile codice morale dei samurai al suicidio rituale del seppuku, passando per le arti marziali, scorreranno secoli e secoli di battaglie sanguinose e di terribili scontri per il potere, ma anche d’incessante lavoro spirituale nella perenne ricerca del supremo distacco insegnato dallo zen. Preparatevi a entrare in un mondo dai tratti ancora misteriosi, dove non tutto avviene per processi logici, dove la consapevolezza di un’azione va al di là  di qualsiasi ragionamento. Verrete quindi spiazzati dagli insegnamenti dei maestri zen che ai loro discepoli – futuri guerrieri – suggerivano un modo diverso di percepire la realtà , così diverso da permettere loro di trovare una spiegazione a una domanda del tipo: «Circondato da cento nemici, come farai a vincere senza arrenderti e senza combattere».
Un mondo in cui l’Arte della Spada non è soltanto un insieme di raffinate tecniche di scherma, ma una filosofia di vita; e la cerimonia del tè un vero e proprio rituale cui accostarsi con la massima partecipazione interiore.
Tutti segni di un fascino profondo e ancora vivo che a volte sconcerta noi occidentali, ma sempre ci attrae. Spesso in modo irresistibile.

«La storia è piena di guerrieri di eccezionale valore, ma i samurai sono avvolti da un’aura magica che li pone tra l’umano e il sovrannaturale.»

«Bella l’idea, bello il titolo, bello il tema… il ciclo Il Fiore e la Spada dedicato alla cultura giapponese è uno dei migliori di sempre… Insomma: da non perdere.» (Massimiliano Lussana – «il Giornale»)

«Antonella Ferrera tocca uno per uno tutti i temi della tradizione, dalla figura sacra dell’Imperatore, ai monaci guerrieri, alla penetrazione del buddhismo, alla nascita dei samurai, fino alla cerimonia del tè… Una parte del fascino che esercitano queste storie lontane nel tempo… consiste nel fatto che noi viviamo in un mondo che, dal punto di vista dei rituali che scandiscono la vita sociale, è un’ameba informe dove le uniche divise sono quelle imposte dai capricci della moda.»
(Bruno Gambarotta – La Stampa)

Antonella Bolelli Ferrera, giornalista e scrittrice, è nata a Bologna e vive a Roma da molti anni. Scrive e conduce programmi radiofonici per la RAI: Il Fiore e la Spada dedicato allo zen e alle arti marziali, Il Fuoco e il Ghiaccio sui miti e le leggende dei popoli del Nord Europa, 100 anni alla conquista dei cieli, e il ciclo di puntate Sulla Cresta dell’Onda (La Canzone alla radio, I Comici alla radio, Lo Sport alla radio). È anche ideatrice del programma settimanale di Radio 3, La Storia in Giallo – giunto al suo quarto anno – dove ricostruisce fatti e personaggi della storia avvolti dal mistero.

Vita di Milarepa

Vita di Milarepa

I suoi delitti, le sue prove, la sua liberazione

Autore/i: Anonimo

Editore: Adelphi Edizioni

introduzione e cura di Jacques Bacot, traduzione di Anna Devoto.

pp. XVI-236, 1 tavv. b/n f.t., Milano

«Milarepa fu mago, poeta ed eremita. Lo fu successivamente e in modo così completo che i Tibetani fanno fatica a non separare questi tre personaggi e, a seconda del loro punto di vista di maghi, di laici o di religiosi, Milarepa è il loro più grande mago, poeta o santo. Questo essere singolare visse nell’undicesimo secolo della nostra èra e la sua memoria è ancora viva nel Tibet come fosse di una personalità da poco scomparsa». (Jacques Bacot)

«Uno di quei testi preziosi sui quali, a ogni nuova rilettura, si misura ciò che si è capito nel frattempo». (René Daumal)

Il Ciclo del Giorno e della Notte

Il Ciclo del Giorno e della Notte

La vita quotidiana dell’Atiyoga

Autore/i: Norbu Namkhai

Editore: Shang-Shung Edizioni

seconda edizione, traduzione dal tibetano e cura di Giuseppe Baroetto.

pp. 92, Arcidosso (GR)

Questo testo, il cui titolo originale in tibetano è Gdod ma’i rnal ’byor gyi lam ’khyer nyin mtshan ’khor la ma zhes bya ba, illustra la via che conduce l’uomo alla piena realizzazione della propria vera natura e, nonostante la sua brevità, ne traccia il cammino dall’inizio alla fine. Il libro è però nel contempo una testimonianza culturale della capacità della civiltà tibetana di mantenere e trasmettere intatta, in tutta la sua primitiva freschezza, una sapienza millenaria come quella Dzog-chen originaria dell’Uḍḍiyâna, l’attuale Swat nel Pakistan del Nord. Il testo consiste di due parti fondamentali e di una sezione conclusiva. Nella prima parte l’autore presenta il metodo di realizzazione del giorno, diviso in tre punti. La seconda parte del testo presenta il metodo di realizzazione della notte, che consiste nella pratica della sera e in quella del mattino. Attraverso di esse il sonno profondo e il sogno divengono i paralleli del momento puramente contemplativo e di quello attivo della condizione di veglia: il primo è lo stato della luce naturale ed il secondo è la manifestazione della saggezza e della dimensione reale. Con la sezione conclusiva il Maestro spiega come valutare la propria realizzazione per quanto concerne la maturazione dell’esperienza contemplativa, l’autoliberazione delle passioni e il compimento del beneficio per gli altri esseri.
Questa seconda edizione, riveduta e corretta, è arricchita dalla trascrizione di un ampio commento dell’autore e da una introduzione del curatore.

Namkhai Norbu Rinpoche è un maestro spirituale di origine tibetana. Da molti anni risiede in Italia, e dal 1964 è professore di Lingua e Letteratura Tibetana e di Lingua e Letteratura Mongola all’Istituto Orientale di Napoli.
Autore di numerose pubblicazioni, egli è un attento ricercatore delle origini storiche della cultura tibetana. Presidente dell’Istituto di Studi Tibetani Shang-Shung, promuove la ricerca e la conservazione del patrimonio culturale tibetano. Da diversi anni inoltre, conduce ritiri in tutto il mondo, trasmettendo l’insegnamento Dzog-chen in uno stile non settario.

Il Pianeta Sconosciuto

Il Pianeta Sconosciuto

«La terra è un pianeta che un attimo d’irriflessione c’indurrebbe a definire conosciuto fino alla noia… Invece molte risposte, sono suggellate da un punto interrogativo più avvincente di un suspense siderale».

Autore/i: Kolosimo Peter

Editore: SugarCo Edizioni

prefazione di Jakob Eugster.

pp. 304, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Peter Kolosimo – vincitore del Premio Bancarella 1969 – si è affermato come il più importante scrittore di quella nuova scienza che si chiama «archeologia spaziale». La scienza tradizionale, che credeva di spiegare tutto, in realtà – ha scoperto Kolosimo – non spiega che una parte: l’Universo è pieno di misteri. È vero che l’umanità progredisce all’infinito? Kolosimo lo nega, come altri studiosi di lama. Le origini dell’umanità stessa sono avvolte in un’infinità d’ipotesi; tra le stelle e la Terra corre una strada che non è, poi, tanto occulta come si crede e che tatti inquietanti ricordano ogni anno agli uomini. In questo libro Kolosimo prende in esame proprio il vecchio pianeta Terra, che «un attimo d’irriflessione c’indurrebbe a definire conosciuto fino alla noia». Ed ecco che sotto l’impulso geniale di Kolosimo, il nostro globo ci rivela un volto del tutto nuovo. Come e quando è nato? I continenti «navigano»? Come possiamo dormire tranquilli sopra quel cuore di fuoco che è il centro del pianeta? Che cosa ci ha rivelato l’esplorazione sottomarina delle grandi profondità? E Atlantide? E i dischi volanti? L’uomo che si bagna nel fiume Cachoon, in Amazzonia, ne emerge ricoperto da una patina impermeabile che occlude i pori e lo porta alla morte; ed è sempre possibile, in Indonesia, imbattersi in un varano di Komodo, un drago della lunghezza di cinque metri!

«Questa grandiosa opera contiene tante idee originali, per non dire addirittura geniali, che la si legge d’un fiato» (Jakob Eugster).

«La scelta degli argomenti nei diversi capitoli è straordinariamente interessante» (Wernher von Braun).

Peter Kolosimo, autore di «Terra senza tempo», «Ombre sulle stelle», «Non è terrestre» e «Astronavi sulla preistoria», è uno degli scrittori più letti del mondo. Le sue opere sono state tradotte con grande successo in Francia, Germania, Inghilterra, USA, Olanda, Spagna, Brasile, Finlandia, Turchia, Giappone, Grecia, URSS.

La Passeggiata dell’Ubriaco

La Passeggiata dell’Ubriaco

Le leggi scientifiche del caso

Autore/i: Mlodinow Leonard

Editore: Rizzoli

prima edizione, prologo dell’autore, traduzione di Ilaria Katerinov.

pp. 294, Milano

Dalle aule dei tribunali ai tavoli della roulette, dai quiz televisivi al destino degli ebrei nel ghetto di Varsavia: ogni evento della storia e delle nostre vite è segnato dal caso, eppure la maggioranza delle persone non lo comprende né ci riflette sopra. Nel suo bestseller Il cigno nero, Nassim Taleb aveva mostrato che eventi isolati e imprevedibili possono avere conseguenze inattese; nella Passeggiata dell’ubriaco, Leonard Mlodinow illustra come quegli eventi rispondano alle leggi fondamentali della probabilità, e ci insegna a prendere le decisioni più razionali anche nei contesti segnati da incertezze e dubbi.

Alla fine degli anni Settanta, un aspirante attore si guadagnava da vivere come barista a Manhattan: per anni dormì in una topaia sulla Cinquantanovesima, collezionando misere comparsate in spot televisivi. Poi, un giorno d’estate del 1984, andò a Los Angeles per assistere alle Olimpiadi e, per puro caso, incontrò un agente che gli propose un provino per un telefilm. Fece l’audizione e ottenne il ruolo. L’attore si chiamava Bruce Willis, e così iniziò la sua carriera.
A ciascuno di noi, guardandoci indietro, capita di pensare che le cose sarebbero andate diversamente se non fosse stato per decisioni prese d’impulso, persone incontrate per caso, opportunità professionali inaspettate. Il nostro successo nel lavoro, negli investimenti, nelle decisioni importanti e meno importanti di ogni giorno dipende in parte da abilità innate, competenze e impegno, ma in parte anche da fattori casuali e quindi incontrollabili. Non vuol dire che il talento non sia importante, ma il legame tra le nostre azioni e i risultati che otteniamo non è diretto come ci piace credere che sia.
La nostra mente ci induce spesso in errore: dai tecnici di laboratorio alle prese con i «falsi positivi» negli esami medici, fino agli esperti di calcolo probabilistico chiamati a deporre in tribunale, tutti usiamo l’immaginazione e l’intuito per colmare le lacune nei dati a nostra disposizione, imbocchiamo scorciatoie, crediamo di intravedere schemi ricorrenti e regolarità significative dove non ce ne sono, e giungiamo a conclusioni affrettate sulla base di informazioni incerte e incomplete.
Saper compiere scelte sagge di fronte all’incertezza è una dote rara, ma come ogni dote può essere affinata con l’esperienza. Ci sono voluti molti secoli, ma la scienza ha imparato a guardare oltre l’apparenza di ordine e a riconoscere la casualità nascosta nella natura e nella vita quotidiana. In questo saggio brillante e accessibile, il grande fisico Leonard Mlodinow ci accompagna in un viaggio nel mondo del caso e della probabilità che ci farà guardare alla realtà con occhi nuovi.

«Un saggio molto piacevole su quanto la casualità regoli la nostra vita.» (Stephen Hawking)

«Lo studio dei meccanismi della casualità ci ha spinti a pensare in modo nuovo alla realtà che ci circonda, agli eventi delle nostre vite, all’Universo. Sono felice che Leonard Mlodinow abbia illustrato autorevolmente questa branca fondamentale della matematica.» (Stephen Hawking)

«Mlodinow scrive con uno stile brioso e coinvolgente, mescolando enigmi probabilistici e ritratti storici dei grandi scienziati… Il risultato è un affascinante corso accelerato sulla casualità.» (The New York Times Book Review)

Leonard Mlodinow ha conseguito il dottorato in fisica a Berkeley e oggi insegna alla Caltech. È stato sceneggiatore televisivo (MacGyver, Star Trek) ed è autore di molti saggi divulgativi, fra cui La grande storia del tempo, scritto con il celebre astrofisico Stephen Hawking.

Il Mal di Latte

Il Mal di Latte

Intolleranze, allergie e malattie da latte e latticini

Autore/i: Acerra Lorenzo

Editore: Macro Edizioni

introduzione dell’autore.

pp. 208, nn. ill. b/n, Cesena (FC)

La competenza e l’autorevolezza di Lorenzo Acerra per quanto riguarda gli studi di medicina naturale sono indiscusse e questo libro ne è una prova: unico nel suo genere,  “Il mal di latte” rappresenta una guida essenziale per tutte quelle persone che soffrono di intolleranze e allergie al latte.

La letteratura scientifica che riguarda questi disturbi è ormai ricca: da tempo sono ben conosciuti gli effetti dannosi che il latte pastorizzato e i suoi derivati possono provocare alla salute e in particolare a neonati, bambini, anziani, persone sensibili e immunodepresse o di debole costituzione.
Mai fino ad ora però era stato elaborato e sistematizzato, ad uso del lettore non esperto, un numero così alto di prove a dimostrazione dell’esistenza del mal di latte.

Attraverso la propria vicenda e quella di molte altre persone, tra cui anche numerosi personaggi famosi, l’autore di due bestseller come Denti Tossici e Magnesio, affronta con competenza e puntualità scientifica, uno dei temi più attuali della medicina naturale.

In questo prezioso manuale l’autore raccoglie e cataloga, a seconda della patologia, centinaia di studi della medicina ufficiale in cui si dimostra come gli elementi contenuti nel latte lavorato dall’industria alimentare (fenilalanina, tirosina, fosfati, ADH, IGF-I ecc.) possono essere collegati all’insorgere di diabete, problemi di permeabilità intestinale, allergie, otiti, tonsilliti, coliche, sinusiti, orticarie, disturbi al sistema vascolare, osteoporosi, disturbi ormonali, e di altre conseguenze a lungo termine come l’aterosclerosi, la crescita accelerata ma dilatata degli organi e la resistenza insulinica.

Oltre alla descrizione dettagliata dei meccanismi attraverso cui il latte agisce in modo negativo sull’organismo, il libro contiene un’intera sezione dedicata ai test allergici e di intolleranza, compilata alla luce delle più aggiornate ricerche scientifiche, e una ricca selezione di ricette alternative a base di latte di mandorle, di cocco e di riso e latti vegetali.

Lorenzo Acerra, laureato in chimica industriale, attivista per molti anni nell’ambito delle intossicazioni da mercurio, relatore ai seminari della Società italiana di medicina funzionale (SIMF), è stato uno dei soci fondatori dell’Associazione per la difesa dalle otturazioni di mercurio (ADOM).
Ha pubblicato vari libri di medicina naturale tra cui i bestseller Denti tossici e Magnesio (Macro Edizioni).

Il Senso della Preistoria

Il Senso della Preistoria

Il passato illumina il presente

Autore/i: Conserva Giovanni

Editore: Edizioni dell’Ateneo

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 176, tavv. b/n f.t., Roma

La lunga notte preistorica non è l’età delle barbarie, come un quadro di maniera ci prospetta da troppo lungo tempo. Nonostante i risultati della ricerca ci consentano oggi una visione più vicina alla realtà pochi sforzi sono stati fatti per penetrare in quel mondo che fu complesso ed articolato. Quegli uomini ebbero sistemi di vita molto diversificati e nel tempo e nello spazio, furono artisti, filosofi.
Le società umane dei tempi storici sono fenomeni unici in natura e ogni sforzo volto alla loro interpretazione e comprensione è destinato al fallimento se non si affonda lo sguardo molto indietro nel tempo, cioè qualche milione di anni. Lo stesso uomo, creatura unica anch’essa, può capire se stesso solo giungendo alle sue origini.

Giovanni Conserva, nato nel 1921 ha insegnato negli Istituti Tecnici e nelle Università. Da tempo ha abbandonato l’attività didattica per dedicarsi solo alla ricerca scientifica. Conscio dei limiti e dei pericoli della esasperata specializzazione dei nostri tempi coltiva studi di economia, finanza, diritto. Con questo volume si inserisce in una problematica più ampia mettendo a frutto una ricerca quasi trentennale.

Maria Maddalena e il Santo Graal

Maria Maddalena e il Santo Graal

Autore/i: Starbird Margaret

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Terrance A. Sweeney, traduzione di Francesca Donatacci.

pp. 236, 28 tavv. a colori, ill. b/n, Milano

Quando Margaret Starbird, studiosa di matrice cattolica, si è imbattuta nell’eresia del Santo Graal (una teoria che sostiene che Cristo non è morto sulla croce, ma ha sposato la Maddalena e ha generato una discendenza in Europa occidentale), ne è rimasta scioccata. Cercando di saperne di più ha scoperto inconfutabili elementi (primi di tutti i quattro Vangeli canonici) che delineano una nuova immagine della Sacra Famiglia, in cui Maria non muore vergine e Gesù ha fratelli e una moglie: quella stessa donna che lo unse con i preziosi balsami presi da un vaso di alabastro, Maria Maddalena.
In questo libro provocatorio e sconvolgente la Starbird tira le conclusioni delle sue lunghe ricerche e, facendo ricorso a numerose discipline (dalla storia all’araldica, dalla simbologia all’arte medievale, dalla mitologia alla psicologia allo studio delle Scritture), interpreta e rende disponibile ai lettori non specialisti una millenaria tradizione “eretica” che il potere ecclesiastico tenta da sempre di mettere a tacere a suon di dogmi consolidati. Uno studio rigoroso che è anche un vero inno alla libertà di pensiero e alla ricerca della Verità.

La Biologia delle Credenze

La Biologia delle Credenze

Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula

Autore/i: Lipton Bruce H.

Editore: Macro Edizioni

premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Gianpaolo Fiorentini.

pp. 264, ill. b/n, Cesena (FC)

È giunto il momento di abbandonare le vecchie credenze che la comunità scientifica e accademica e i mass media ci hanno inculcato, per muoverci verso la nuova ed eccitante prospettiva di salute, benessere e abbondanza offerta da questa scienza d’avanguardia: l’epigenetica.
Il libro è vincitore del Premio Best Science Book, Best Books 2006, Awards.
Bruce Lipton dimostra, in modo semplice e appassionante, che ciò in cui crediamo determina ciò che siamo, e non è il nostro DNA a determinare la nostra vita e la nostra salute. Si tratta di una grande rivoluzione della scienza e del pensiero umano, che ci libera dalla prigionia del destino. L’Autore dimostra in maniera inoppugnabile che l’ambiente, i nostri pensieri e le nostre esperienze determinano ciò che siamo, il nostro corpo e ogni aspetto della nostra vita.
Quanta importanza acquisisce allora il nostro pensiero, positivo o negativo che sia, quando è in armonia col subconscio, sul comportamento nostro e dei nostri geni? Se l’ambiente e il pensiero influenzano la nostra biologia, questo può cambiare le conoscenze e le esperienze vissute fino a oggi da gran parte di noi. Infatti ognuno di noi ha le potenzialità per creare una vita piena e traboccante di ogni dono e talento, a partire da salute, felicità e amore.
Ogni cellula del nostro corpo può essere paragonata a un essere intelligente, dotato di intenzionalità e scopo, in grado di sopravvivere autonomamente, il cui vero “cervello” è costituito dalla membrana. Questa scoperta porta a una conclusione sbalorditiva: i geni non controllano la nostra biologia, è invece l’ambiente a influenzare il comportamento delle cellule. Questo porta a nuove, importanti conseguenze per quanto riguarda il benessere, la felicità e la natura delle malattie come il cancro e la schizofrenia.

Il Coccodrillo

Il Coccodrillo

O la guerra del bene e del male – Avventura sotto il regno di Luigi X – Poema epico-magico in 102 canti

Autore/i: de Saint Martin Louis Claude

Editore: O.M.U.

edizione privata, traduzione di Milka Becca, collaborazione al desk di Sonia Heusch, illustrazioni a cura di Eugenio Lombardini.

pp. 314, nn. ill. b/n, Milano

La prima edizione non porta alcun nome d’autore se non questa indicazione: “opera postuma di un amatore di cose nascoste”.
Fu pubblicala a spese dell’autore alla tipografia-libreria del Circolo Sociale, Via del Teatro Francese n. 4, l‘anno VII della Repubblica francese (1799).

“Il Coccodrillo, quando è uscito, non ha avuto un grande successo, perchè le basi su cui poggia sono così lontane dalle nozioni abitualmente ricevute, che non è stato capito.
In effetti è pieno di trascuratezze e risente della gran voglia che aveva l’autore di sbarazzarsene. È certo però che, con una ripulita, avrebbe potuto diventare un gioiello. L’argomento si prestava a fornire della straordinario, del dolce, del pungente di tutto quello insomma che vorrebbe il lettore.
Ci si riserverà di farlo in una seconda edizione se questa si farà mai, della qual cosa io dubito”.

Articolo 960 di “un ritratto storico e filosofico di Louis Claude de Saini Martin“, pubblicato da Robert Amadou.

Louis Claude de Saint-Martin (Amboise 1743 – Annay 1803), diviene avvocato ma la professione non lo affascina e si arruola diventando sottotenente, il suo interesse sono gli a studi esoterici e collabora alle logge massoniche del “rito di Cohen”. Adepto del teosofo taumaturgo Martinez de Pasqually, la cui dottrina si presentava come erede delle tradizioni segrete d’Egitto, della Grecia dell’Oriente, abbandona l’esercito nel 1771 per dedicarsi interamente alla ricerca. A Strasburgo (1788-1791) incontra Madame de Böcklin che gli rivela la filosofia di Jacob Böhme sotto la cui influenza scriverà molto, conciliandone gli insegnamenti con quelli del suo primo maestro Martinez e traducendone le opere. Sull’insegnamento di Louis Claude de Saint-Martin, nel 1888, l’esoterista francese Papus, al secolo Gérard Encausse, fonda l’Ordine Martinista, dando vita, di fatto, al Martinismo moderno, diffuso in tutto il mondo.

Sul Dorso di un’Oca

Sul Dorso di un’Oca

Il simbolismo iniziatico del Grande Gioco

Autore/i: Borsani Roberta

Editore: Moretti & Vitali Editori

introduzione dell’autrice.

pp. 224, Bergamo

Molti secoli fa giungeva  presso le corti europee il Gioco dell’oca, incontrando il favore di tutte le classi sociali. La sua funzione non fu semplicemente ludica, di puro intrattenimento: il Gioco offrì all’immaginario occidentale una nuova raffinata metafora del cammino iniziatico che ogni uomo è chiamato a compiere. Fatte della stessa sostanza della poesia e della fiaba, le caselle più significative  del suo percorso a spirale (il ponte, la prigione, la morte…) rappresentano con grande efficacia simbolica le situazioni limite della vita (la caduta, il disonore, il lutto…), la cui portata spinge oltre le dimensioni dell’esistenza singola e si ripercuote sulla storia di una nazione, conferendo grandezza epica al quotidiano e alla cronaca.
Imparare a disporre le vicende personali e collettive entro la cornice di un viaggio spiritualmente orientato, illuminato da una grande guida (l’oca, ad esempio, uccello uranico dalle molte valenze simboliche), è l’arte dei grandi rapsodi: la sola, forse, in grado di offrire all’uomo la salvezza dalla disperazione e dal nichilismo, riconsegnandolo al suo destino di custode dell’essere.

Roberta Borsani svolge da molti anni la professione di insegnante di lettere presso un Istituto superiore della provincia di Milano. Nel 2009 è uscita la raccolta Il rosaio d’inverno (ed. Fara). Nel 2010 è stato pubblicato il suo primo romanzo Sangue del suo sangue (Alacran), seguito nel giugno 2011 da Persuasori di morte (Ed. O.g.e.). Nel giugno 2012 è uscito presso la casa editrice Lindau La danza della vita – Comprendere il femminile attraverso le fiabe.

Storielle Ebraiche

Storielle Ebraiche

Autore/i: Fölkel Ferruccio

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore.

pp. 208, nn. tavv. a colori f.t., Milano

Qualcuno ha detto che la condizione ebraica non è che il precipitato della condizione umana. Se questo è vero, allora anche l’umorismo ebraico non può più essere considerato alla stregua di una caratteristica etnica qualsiasi, quasi puro riflesso d’una particolare esperienza storica ed esistenziale. Certamente, come è stato sottolineato anche troppe volte, la battuta di spirito, il Witz della tradizione yiddish, ha un forte significato di difesa dalla ricorrente e sempre risorgente minaccia esterna: irrisione dell’antisemita, autoassoluzione ironica dalle minacce dello stesso, magari anche autoironica anticipazione e poi spiazzamento dell’interlocutore ostile. Ma non ne va soltanto delle difficoltà più o meno grandi di una minoranza. E la pesantezza, o la leggerezza, del digerire il mondo, che è in gioco, e del non potervi essere senza produrre, insieme, mezzi di sopravvivenza e identità spirituale. Non deve stupire, allora, che questo sia l’umorismo studiato e postillato da Freud, e quello che ha ispirato, oltre ai fratelli Marx e a Danny Kaye, sguardi sulla realtà tremendamente «seri» come quelli di Svevo, Kafka o l’ultimo Woody Allen. Come recita una storiella riportata in questo volume: si deve andare fieri di essere ebrei, perché tanto, anche se non si fosse fieri, si resterebbe comunque ebrei; il riso e il sorriso non possono che associarsi a una probabilmente indispensabile fierezza di esistere e di essere uomini.

Ferruccio Fölkel è nato a Trieste da padre ebreo di origine austro-ungherese e da madre triestina. Come i vecchi Schnorrer della tradizione yiddish vive a Milano dove ha sempre tentato di lavorare assai poco.