Libri dalla categoria Letteratura Giapponese
Voci dal Cielo
La straordinaria conferma che la vita e l’amore sono eterni
Autore/i: Guggenheim Bill; Guggenheim Judy
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prefazione degli autori, traduzione di Grazia Alineri.
pp. XIII-362, Milano
La comunicazione con l’aldilà, o Ade (After-Death Communication), è un fenomeno sempre più diffuso che consiste in contatti spontanei e diretti con familiari o amici deceduti, che avvengono senza il ricorso a droghe o all’intervento di un medium. I due autori, dopo un’esperienza di Adc vissuta in prima persona, hanno fondato una delle più attive associazioni che si occupano di queste manifestazioni e hanno raccolto centinaia di toccanti testimonianze di comunicazioni con l’aldilà, frutto di sette anni di ricerche negli Stati Uniti e nel Canada. Le oltre tremila esperienze prese in esame, raggruppate in dodici differenti tipologie di Adc, mostrano somiglianze che vanno ben oltre la coincidenza. Avvertire una presenza accanto a noi, distinguere voci e odori particolari, avere contatti extracorporei o conversazioni telefoniche con i morti, ricevere «segni» inequivocabili dai propri cari scomparsi: sono messaggi che rappresentano una conferma dell’esistenza di una vita oltre la morte, destinata a modificare in parte, e sempre in meglio, la nostra esistenza. Voci dal cielo è una lettura coinvolgente, destinata ad aprire un nuovo orizzonte di riflessione personale e spirituale.
«Questo libro è una esplorazione assolutamente originale della comunicazione con l’aldilà, vi aiuterà a scoprire nuove dimensioni della conoscenza.» (James Redfield, autore di La Profezia di Celestino)
Bill Guggenheim è membro del Consiglio dell’International Association for Near-Death Studies. Dal 1988 condivide con Judy Guggenheim, sua ex moglie, l’impegno e la passione per la ricerca sulle esperienze Adc.
Entrambi membri attivi dell’Association for Death Education and Counseling, sostenitori di associazioni quali la Compassionate Friends (la più grande associazione mondiale di sostegno a genitori e figli colpiti da gravi lutti), hanno istituito l’Adc Foundation, Inc., un ente senza fini di lucro con sede in Florida, che funziona da centro di raccolta e divulgazione di informazioni inerenti la comunicazione con i morti. Sui risultati dei loro studi hanno tenuto seminari e conferenze in tutti gli Stati Uniti.
La Luce Bianca
I poteri misteriosi dell’anima
Autore/i: Troncarelli Silvano
Editore: Edizioni Piemme
introduzione dell’autore.
pp. 288, Casale Monferrato (AL)
Un viaggio nel cuore dell’anima per scoprirne le emozioni, i poteri, le possibilità. Possibilità inimmaginabili che ci aiutano ad affrontare quelle esperienze che la ragione non può comprendere.
Chiaroveggenza, bilocazione, precognizione, ubiquità, doni dei mistici di ogni epoca, non appartengono al regno della razionalità. Solo l’intelligenza del cuore, l’intelligenza spirituale può sostenerci lungo la strada che porta alla riscoperta dell’anima e della sua esistenza. Perché l’anima sa spaziare in ogni dove, negli spazi dell’universo visibile e invisibile.
L’anima ha poteri che sembrano misteriosi, ma che in realtà possono essere alla nostra portata.
Riscoprire le emozioni dell’anima significa riaprirsi al mondo nella sua totalità, ripercorrere un cammino che porta alla vera conoscenza e all’amore divino.
Silvano Troncarelli, religioso, è laureato in teologia e filosofia, con specializzazione in ricerca filosofica. Già collaboratore di Padre Mariano (di cui è prossima la beatificazione), noto conferenziere, ha partecipato a convegni e dibattiti radiotelevisivi, spesso incentrati sulla realtà spirituale e sui fenomeni cosiddetti inesplicabili, di cui lui stesso è protagonista. Autore di articoli e interviste, recentemente ha curato sulla rivista Gente la rubrica “La Posta di Padre Pio”. Tra le sue opere ricordiamo L’anima ritrovata e le sue meraviglie (Ed. Mediterranee), Il fascino della mente (Reverdito), Padre Mariano (Ed. Dehoniane), Un anno con Padre Pio (Piemme).
Cristallopoli – Volume 3
L’universo spirituale delle pietre
Autore/i: Dini Sin Marco
Editore: Edizioni Metamorfosi
prefazioni di Albina Ferrero e Silvia Pontanari, introduzione dell’autore.
pp. 144, nn. ill. b/n, nn. tavole a colori f.t., Viareggio
Cristallopoli 3 “L’Universo Spirituale delle Pietre” è un vero e proprio percorso iniziatico, un libro in grado di trasformare la solitudine dell’uomo moderno in una miniera di consapevolezza. Il regno di Cristallopoli ci apre ancora una volta i suoi portali di Diamante? nuovi amici, che respirano sogni e si dissetano alle sorgenti delle origini, attendono“ il battito dei nostri cuori…
Marco Dini Sin, scrittore, ricercatore, esperto di arti divinatorie e antiche tradizioni magiche e religiose, interprete del linguaggio delle stelle, Feng Shui e Crystal Master. Laureando in Assiriologia presso: l’Università di Pisa ha collaborato con diverse riviste, tra le quali L’Iniziato. Ha inoltre partecipato a numerosi programmi televisivi sui principali network nazionali. Ha già pubblicato nove libri.
Storia dell’India
Autore/i: Torri Michelguglielmo
Editore: Editori Laterza
prima edizione.
pp. XXII-842, ill. b/n, Bari
L’India è il secondo paese più popoloso del pianeta, è la più grande democrazia del mondo, ha un’antica e complessa civiltà e, nonostante persistenti problemi di povertà e di analfabetismo, ha un’economia che, trainata da settori di punta quali l’industria del software, negli anni Novanta del Novecento si è sviluppata al ritmo del 6-7% all’anno.
Tuttavia, troppo spesso, l’India continua ad essere stereotipata come il paese dei santoni, delle carestie e delle vacche sacre, mentre la sua storia viene vista come caratterizzata da una società statica e da un’economia ristagnante che cominciano a mutare e a trasformarsi solo in seguito all’impatto del colonialismo.
Questo libro mette radicalmente in discussione tali stereotipi e le tesi storiografiche che li sostengono, basandosi sull’enorme volume di ricerche portate a termine negli ultimi trent’anni e sistematizzandole alla luce di nuove correnti storiografiche, non necessariamente focalizzate sulla storia del subcontinente indiano.
In questo modo la millenaria storia indiana viene vista come quella di una società caratterizzata, fin dai tempi più antichi, da continui processi di mutamento, spesso frutto di rilevanti rapporti culturali e commerciali con il resto del mondo civile.
La narrazione inizia con la creazione dei primi insediamenti umani stabili (e. 7000 a.C.) e si conclude con il 2000, in modo da dare al lettore gli strumenti per capire sia la realtà politica, economica e culturale dell’India di oggi, sia le radici storiche – spesso intricate e profonde – di cui tale realtà è frutto.
Michelguglielmo Torri insegna Storia moderna e contemporanea dell’Asia presso l’Università di Torino ed è presidente di Asia Maior, l’Associazione per la diffusione in Italia della conoscenza dell’Asia moderna e contemporanea. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi comparsi su prestigiose riviste internazionali, le monografie Dalla collaborazione alla rivoluzione non violenta (Torino 1975), Regime coloniale, intellettuali e notabili in India (Milano 1996) e la cura del volume collettaneo Il Grande Medio Oriente nell’era dell’egemonia americana (Milano 2004).
La Struttura della Scienza
Problemi di logica nella spiegazione scientifica
Autore/i: Nagel Ernest
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prima edizione italiana, introduzione di Aurelia Monti, traduzione di Carla Sborgi e Aurelia Monti.
pp. XXIV-640, Milano
Dall’introduzione di Aurelia Monti:
«L’opera di Ernest Nagel “The Structure of Science”, di cui presentiamo ora la traduzione italiana, si colloca nel filone della critica della scienza, che si è vigorosamente sviluppato a partire dalla fine del secolo scorso, sotto la duplice influenza della crisi del vecchio positivismo e dei nuovi problemi sorti nell’ambito stesso della ricerca scientifica in relazione ai fondamenti della matematica e della fisica.
Per quanto riguarda i problemi sorti nell’ambito stesso della scienza, ricordiamo che essi risultano connessi: 1) allo sviluppo di nuove ricerche e di nuove teorie, specie nella fisica, le quali dimostrano la insufficienza degli strumenti concettuali tradizionali e la necessità di elaborarne di nuovi; 2) al radicalizzarsi della ‘esigenza del rigore’, già operante da tempo nella matematica, che impose una totale revisione dei fondamenti stessi di tale disciplina, provocando l’estensione delle indagini dalla matematica alla logica, con un conseguente impulso anche allo sviluppo di quest’ultima disciplina. I primi indirizzi filosofici scaturiti da tale movimento di pensiero possono, come è noto, essere ricondotti a due atteggiamenti di fondo abbastanza costanti: l’atteggiamento speculativo e l’atteggiamento critico-metodologico.
Un esempio significativo del primo atteggiamento è costituito da quelle forme di neokantismo tedesco, che impostano l’indagine intorno alla natura della scienza, trasferendola su un piano più ampio, dove debbono venir definite le possibilità e le forme della conoscenza in genere nonché la costituzione del suo oggetto. Le istanze critiche, cui si è poco sopra accennato, vengono da alcuni autori appartenenti a questo indirizzo soddisfatte sostenendo, da un lato che la conoscenza, in generale, e pertanto anche quella scientifica, è rivolta verso una oggettività intellegibile pura, distinta da quella empirica, considerata dai positivisti l’unico fondamento di ogni conoscenza valida, e dall’altro che è necessario conferire alla filosofia il carattere di scienza rigorosa, assumente come modello le strutture formali della matematica e della logica.[…]»
Il Segreto dello Sciamano
Gli insegnamenti perduti della spiritualità Maya – Dalle antiche dottrine Maya sull’immortalità, la strada verso una nuova saggezza
Autore/i: Gillette Douglas
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prologo e introduzione dell’autore, traduzione di Daniela Ferrari.
pp. 318, nn. tavole b/n f.t., ill. b/n, Milano
Il segreto della sciamano è il racconto di un’affascinante avventura alla scoperta delle forze spirituali che animarono l’antica civiltà maya. Partendo dallo studio di opere d’arte, geroglifici e miti, Douglas Gillette è finalmente in grado di far luce sull’inesplicabile scomparsa di questa millenaria civiltà intrisa di magia, miracoli, saggezza, ma anche capace di inaudite spietatezze.
I Maya elaborarono un’eccezionale «tecnica della resurrezione» basata su rituali, sacrifici e stati alterati della coscienza che mirava a preservare l’essenza dello spirito umano oltre la morte corporea. A detenere il segreto dell’immortalità erano gli sciamani: per loro gli uomini devono essere capaci di «abbracciare» il lato oscuro del mondo, la crudeltà, la sofferenza e la morte, poiché soltanto attraversando le tenebre si perviene alla luce.
Attingendo alle proprie conoscenze di studioso delle religioni e utilizzando le proprie esperienze personali in Messico e nell’America Centrale, l’autore restituisce in tutta la sua terribile bellezza la mitologia di questa inquietante e misteriosa civiltà, ne ricostruisce gli archetipi, rivela il modo in cui l’immane conflitto cosmico tra creazione e distruzione, bene e male, vita e morte, ci può portare a una piena consapevolezza di ch’ulel, la forza vitale al cuore di ogni cosa.
Depositari di una cultura di selvaggio splendore, popolata da dei a un tempo benevoli e assetati di sangue, gli sciamani seppero entrare in una relazione simbiotica con la natura e il divino. Gli insegnamenti maya sulla rinascita sono tuttora in grado di illuminare il senso della vita, in un mondo ormai disertato dal sacro. Ai molti che oggi sono in cerca di verità trascendenti nell’esistenza quotidiana, questo libro appassionato e sconvolgente rivela un ricchissimo patrimonio di dottrine, miti e simboli per riscoprire se stessi e la propria dimensione spirituale.
Douglas Gillette si è laureato in teologia e letteratura alla University of Chicago Divinity School e in teologia e psicologia al Chicago Theological Seminary. Esperto di miti, ha partecipato a importanti spedizioni archeologiche nell’America Centrale. È tra i fondatori dell’Institute for World Spirituality. Fra i suoi libri ricordiamo: Primal Love (1995) e con Robert Moore King, Warrior, Magician, Lover (1990).
I Maestri del Chassidismo – Volume 1
Insegnamento, vita, leggenda – Israel Baal Shem Tov, Dov Bär di Meseritz
Autore/i: Autori vari
Editore: Città Nuova Editrice
a cura di Daniela Leoni.
pp. 368, Roma
Questa nuova antologia di testi chassidici si prefigge essenzialmente due scopi: mettere il lettore a contatto diretto con le fonti, e completare l’immagine del chassidismo, offrendo per la prima volta al pubblico non specializzato l’opportunità di conoscere le diverse forme narrative nelle quali il movimento chassidico si è espresso fin dalle sue origini.
A questo riguardo le opere finora pubblicate non bastano, perché nella quasi totalità privilegiano un solo aspetto della vita religiosa dei chassidim, quella cioè che si manifesta nel racconto agiografico. Ora, il racconto è realmente l’elemento più caratteristico e originale del chassidismo. Le leggende agiografiche, gli aforismi, la narrazione di miracoli, le parabole ne esprimono infatti in modo intuitivo e spontaneo il ricchissimo mondo spirituale.
Tuttavia, il pensiero più precisamente mistico e teologico del chassidismo si trova formulato, con maggiore organicità, nei cosiddetti «testi dottrinali». Questi scritti, talora complessi e di non facile comprensione, restituiscono al movimento chassidico la sua connotazione mistica e permettono di ristabilire un giusto equilibrio fra le due dimensioni che lo caratterizzano: quella etico-psicologica, che ritrova l’unità profonda e dinamica fra Dio e l’uomo nell’agire quotidiano del pio ebreo; quella mistica, che sollecita il chassid a fare salire verso l’alto le scintille imprigionate nel mondo, per realizzare una comunione sempre più completa con le realtà celesti.
Le Religioni Orientali
Induismo, buddhismo, taoismo – Nuove prospettive
Autore/i: Girault René
Editore: Neri Pozza Editore
prefazione di Jean Vernette, introduzione dell’autore, traduzione di Marco Cavalli.
pp. 288, Vicenza
Il fascino esercitato dall’Oriente è cosa nota a tutti: mentre gli occidentali se ne vanno in pellegrinaggio a Katmandu e a Benares, i centri di buddhismo tibetano continuano a nascere in tutto l’Occidente. E le correnti spirituali che si moltiplicano con l’approssimarsi dell’era dell’Acquario guardano con simpatia verso l’induismo, il buddhismo e il taoismo.
A tutti quelli che desiderano saperne di più, o per curiosità culturale o per iniziare una ricerca spirituale; al turista che si prepara a visitare l’Oriente e desidera documentarsi prima di partire; al cristiano che ha paura di aprirsi ma la cui fede è messa alla prova, queste pagine forniranno i punti di riferimento preliminari in vista di un incontro all’insegna della simpatia e della critica.
Ognuna delle tre grandi correnti religiose è trattata in modo semplice e chiaro, partendo dal contesto storico-politico in cui si è sviluppata, per arrivare alla situazione contemporanea, dando ampio spazio alla testimonianza personale dell’autore.
Al giorno d’oggi, l’incontro fra le religioni è un evento inevitabile che, se da un lato rischia di risultare traumatico, dall’altro rappresenta un’occasione per tutti: è con il pensiero rivolto verso questa duplice conquista che, a conclusione del libro, vengono proposte le riflessioni sull’incontro e sul dialogo interreligioso.
René Girault, un cristiano, specialista indiscusso delle grandi religioni, ha pubblicato, su questi temi e su quello del dialogo interreligioso, molte opere che sono divenute dei classici. In particolare i suoi studi sul buddhismo sono accolti con la stessa considerazione sia dalle autorità buddhiste che dal Vaticano. Tra le sue opere principali: Dialogues aux frontières de l’Eglise (1965), Croire en dialogue (1979), L’Oecuménisme. Où sont les Églises? (1983), Construire l’Église une (1990). Le prime due sono state pubblicate in italiano: Dialoghi alle frontiere della Chiesa (1968) e Credere in dialogo (1980).
La Via della Felicità
«La felicità terrena in questa vita e la felicità suprema in quella a venire»
Autore/i: al-Fārābi Abu Nasr Muhammad
Editore: Castelvecchi Editore
a cura di Olivier Sedeyn, traduzione di Raphaël Branchesi.
pp. 96, Roma
Il tema di questo libro è il corretto metodo per ottenere la perfezione umana, che nella concezione di Al-Fārābi si identifica con la felicità e con la filosofia. Per lui – primo dei grandi filosofi musulmani e primo a riportare alla luce il pensiero greco nel mondo profondamente mutato delle religioni monoteiste – il raggiungimento della felicità è indissolubilmente legato a un ordine politico, a quello che Platone ha definito “regime virtuoso”. Al-Fārābi accoglie la visione gerarchica della filosofia platonica e l’ideale di un “governante supremo” che deve essere principe, imam e filosofo. Ma, nella ferrea logica che lo porta a disegnare la struttura di una società perfetta e quindi felice, si scontra con la difficoltà di conciliare l’indipendenza della ricerca filosofica con la religione rivelata, “la felicità terrena in questa vita e la felicità suprema in quella a venire”. Prima parte di una trilogia che prosegue con “La filosofia di Platone” e “La filosofia di Aristotele” e che era nota col titolo “Le due filosofie”, questo trattato è anche un mezzo per comprendere meglio la filosofia della Grecia classica e il modo in cui questa ha influenzato, nel corso dei secoli, la nostra civiltà.
Abu Nasr Muhammad al-Fārābi (Wasij, 870 – Damasco, 950) Nato nella provincia di Farab, attuale Turkestan, visse a Baghdad e compì numerosi viaggi. Fu filosofo, matematico e musicista. La vastità dei suoi studi e l’impegno per la diffusione del pensiero greco nell’Islam gli valsero l’appellativo di «secondo maestro» dopo Aristotele. Si occupò di astronomia, di politica e di logica e ideò un modello filosofico fondato sulla sintesi di elementi aristotelici e platonici. Il suo sistema tonale è tuttora utilizzato nella musica araba.
Legami Pericolosi
Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria
Autore/i: Caffiero Marina
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione dell’autrice.
pp. XVI-390, Torino
La storia degli ebrei e dei cristiani è una storia di scambi istituzionali, sociali e culturali: legami pericolosi e proibiti, ma diffusi e quotidiani.
La storia degli ebrei e dei loro rapporti con i cristiani costituisce un capitolo centrale della storia più ampia della difficile convivenza di religioni e culture diverse. In Italia la scarsa comunicazione tra storia degli ebrei e storia generale ha fatto sì che essi siano diventati «invisibili» sul piano storico. Si trascurano così le indicazioni che l’analisi delle istituzioni, delle norme e dei comportamenti che li riguardavano offre per la ricostruzione storica complessiva della società europea. Questo volume esamina, per l’età moderna, caratteri dell’intreccio delle relazioni tra il mondo ebraico e quello cristiano, senza ignorare i conflitti e le paure ma inserendo anch’essi nell’ottica dell’interrelazione costante. È posto così in discussione il paradigma interpretativo consueto, sostanzialmente falsificatorio, della separatezza e dell’incomunicabilità. La definizione dell’eresia e degli eretici, la caccia ai libri proibiti, le condanne della stregoneria e anche dei vietatissimi rapporti affettivi e sessuali tra ebrei e cristiani, il lessico del pregiudizio e della discriminazione, il discorso dei diritti e della cittadinanza, sono le questioni affrontate nel volume che delineano un quadro storico nuovo, tale da incidere sulle interpretazioni consuete di ciascuno di tali fenomeni. Ne nasce una storia unica, non più divisa, fatta di gruppi e di individui che parlano tra di loro e operano spesso insieme.
Perché gli ebrei erano considerati eretici da sottoporre all’Inquisizione? Come nasce l’immagine dell’ebreo stregone? Perché i rapporti sessuali e ogni altra relazione tra ebrei e cristiani erano proibiti? Nel corso della storia gli ebrei, in quanto minacciosamente «diversi», hanno indotto angosce e paure e perciò erano considerati pericolosi dai cristiani, che hanno inventato diversi strumenti per identificarli, distinguerli, isolarli o espellerli. Ma in età moderna, tra XVI e XVIII secolo, la società era meno chiusa di quanto siamo soliti pensare. La storia degli ebrei e dei cristiani è fatta di rapporti, di interazioni, di scambi istituzionali, sociali e culturali che, per quanto denunciati come pericolosi dai poteri religiosi e secolari e dunque vietati, erano diffusi e quotidiani. La lettura dei libri ebraici proibiti, la complicità di ebrei e cristiani nelle pratiche di magia e stregoneria, le credenze superstiziose condivise, come quelle nei sogni, nei demoni e negli amuleti, lo scandalo delle discussioni sulle rispettive fedi, gli amori proibiti delle coppie miste, le accuse agli ebrei di avvelenare i cristiani e le difese degli avvocati cristiani, l’emergere progressivo del discorso razziale: sono le questioni – e le storie – qui esaminate, da cui risaltano lo scarto tra il prescritto e il vissuto e comportamenti caratterizzati da grande libertà e spregiudicatezza rispetto ai divieti e alle norme.
Marina Caffiero insegna Storia moderna all’Università La Sapienza di Roma. Tra i diversi volumi pubblicati ricordiamo La politica della santità. Nascita di un culto nell’età dei Lumi (Laterza 1996); Religione e modernità in Italia. Secoli XVII-XIX (IEPI 2000); Battesimi forzati. Storie di ebrei, cristiani e convertiti nella Roma dei Papi (Viella 2004) e Rubare le anime. Diario di Anna del Monte ebrea romana (Viella 2008), Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria (Einaudi 2012).
Tradizioni Perdute
Viaggio tra mito, storia e religione, alla ricerca delle nostre radici magiche, patrimonio dimenticato dell’umanità intera…
Autore/i: Scott Devon
Editore: Editrice Lunaris
prima edizione, prefazione di Alberto Cesare Ambesi, introduzione dell’autrice.
pp. 392, Viareggio (LU)
Che cos’è la Magia?
questa domanda hanno provato a rispondere in molti, e ognuno ha detto la sua. L’autore preferisce esporre i fatti! Partendo dalla preistoria sino ai giorni nostri vengono analizzati gli aspetti più esoterici e “sottili” di ogni civiltà scoprendo che la Magia è una sola ma si è fusa con le varie tradizioni religiose e spirituali cambiando aspetto, adattandosi alle diverse situazioni e alle diverse epoche. Dai sacerdoti-magi dell’antica Mesopotamia ai moderni esoteristi vi è dunque un sottile filo che purtroppo molti hanno ormai dimenticato…
Un trattato di storia della magia che si legge tutto d’un fiato come un romanzo, per rendere questi argomenti accattivanti e alla portata di tutti, perché proprio tutti dovrebbero conoscerli!
Devon Scott è studiosa di folklore e tradizioni magico-iniziatiche dell’Europa Occidentale e dell’area mediterranea. Ha tenuto conferenze, corsi e seminari in Italia e all’estero, collaborato con riviste e siti web, partecipato a programmi televisivi di informazione e didattici.
Ha pubblicato Tradizioni Perdute, 2001, edizioni Lunaris; I giardini incantati. Le piante e la magia lunare, 2006, edizioni Venexia; Podomanzia. Il cielo sotto di noi, 2008, edizioni L’Età dell’Acquario; Le piante del fascino. Sane, belle e attraenti con l’alchimia verde, 2009, edizioni Aradia; Il cerchio di fuoco. Leggende, folklore e magia dei Celti, 2009, edizioni L’Età dell’Acquario; Almanacco. Il tempo della Magia, 2012, edizioni Spaziofatato, e Le Porte della Luna. Magia del Femminile, 2013/2015, edizioni Spaziofatato.
Ha inoltre tradotto e curato L’Homme Rouge delle Tuileries di Paul Christian, edizioni Venexia.
Demoni e Altre Creature del Caos
Autore/i: Dini Sin Marco
Editore: Editrice Lunaris
prima edizione, prefazione dell’editore, introduzione di Beppe Nelli.
pp. 114, nn. ill. b/n, Viareggio (LU)
“…Presentare un libro sui Demoni è senz’altro un’impresa piuttosto difficile. Il rischio è quello di essere fraintesi dalla massa dei lettori. L’ignoranza e la superficialità con cui questo argomento viene affrontato assumono, a volte, toni esagerati. Ne è complice la cultura religiosa imperante che, negli ultimi duemila anni, ha lavorato senza posa per creare una mentalità bigotta , così saldamente radicata, in tutti i ceti della popolazione e, soprattutto, per cancellare quelle conoscenze antiche, patrimonio dell’umanità, al fine di rendere più incisivo il proprio potere.
Il Demone è la forza presente in ogni manifestazione dell’universo e, in quanto tale, non può essere catalogata secondo gli umani concetti di Bene e di Male. Non si può definire cattivo il leone che sbrana la gazzella o il fulmine che cade dal cielo apportando distruzione e morte. Il fulmine è una scarica elettrica ed ESISTE al di là di ogni limitazione moralistica tipica dell’uomo occidentale moderno.
È in tale contesto che si inserisce quest’opera, il cui scopo è quello di gridare, ad alta voce, verità volutamente taciute. Attraverso la lettura di questo libro impareremo, se non ad amare anche ciò che ci è sgradito, perlomeno a conoscerlo e rispettarlo!”
Marco Dini Sin, nasce a Viareggio 31 anni fa, sotto il segno dello Scorpione. Dopo aver seguito svariati corsi all’Università di Pisa presso il Dipartimento di Archeologia Medio-orientale, si è dedicato interamente allo studio dell’esoterismo e delle antiche religioni, dando particolare importanza a quella che lui considera la “Madre” di tutte le conoscenze e la sorgente principale del sapere magico: la millenaria cultura mesopotamica. Apprezzato conferenziere e scrittore, ha al suo attivo numerosi volumi di successo e svariate dispense realizzate in seno all’Associazione Culturale E.O.S., da lui fondata con lo scopo di risvegliare quelle antiche conoscenze solo apparentemente perdute. Ha collaborato, inoltre, con diverse riviste esoteriche, curando addirittura la direzione editoriale di una di queste. Attualmente guida il culto del Dio-Luna sumero, nel tempio Enamrasit di Viareggio.
Il Castello Eurialo
Nella storia e nell’arte
Autore/i: Mauceri Luigi
Editore: I.R.E.S. – Industrie Riunite Editoriali Siciliane
ristampa della seconda edizione ampliata, prefazione dell’autore.
pp. 92, VI tavole ripiegate b/n f.t., 38 figure b/n, 1 carta topografica ripiegata f.t., Palermo
Sommario:
I – Preliminari storici
II – Descrizione della pianta del Castello
III – Esplorazioni del Castello e stato attuale delle rovine
IV – Topografia del Castello e sua denominazione
V – Particolarità di costruzione del Castello – Successive modificazioni – Investigazioni recenti
VI – Descrizione del primo tratto della grande muraglia di tramontana collegato col forte (N) del Castello
VII – Ricostruzione congetturale del Castello
VIII – Opere di difesa della pentapoli, facenti capo al Castello Eurialo, fatte costruire da Dionisio il Grande
IX – Le latomie e le fortificazioni di Siracusa. la latomia del paradiso, compreso il cosidetto Orecchio di Dionisio, forni il materiale che occorse per la costruzione delle grandi muraglie del Fusco
Il Mistero dei Druidi Sacri Maghi dell’Antichità
Autore/i: Piggott Stuart
Editore: Fratelli Melita Editori
prefazione dell’autore, traduzione di Bianca Franco.
pp. 176, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, La Spezia
I Druidi esistono in parte nella storia, in parte nella fantasia. Secondo la credenza tradizionale, il druidismo era la religione dei Celti della Gallia e della Britannia preromane e i Druidi erano una classe di sacerdoti. Notizie dirette o indirette di scrittori-greci e romani ci forniscono le più antiche informazioni sulla natura e le caratteristiche di questa gente, nonché su certe superstizioni e credenze misteriose in cui furono coinvolti. La loro esistenza, ignorata nel Medioevo e riscoperta nel Rinascimento, colpì la fantasia non solo di studiosi che li ricrearono sulla base di personali interpretazioni, ma anche dei poeti e degli artisti. Dopo secoli di speculazioni e teorie fantasiose, i Druidi hanno finito per occupare una parte sostanziale e ricca di fascino nel folklore europeo. Il presente volume tiene adeguato conto di queste componenti nella conoscenza dei Druidi, ma le supera decisamente in una visione storica che fa pienamente emergere un’antica gente e le sue vicende.
Un mondo misterioso, circondato da superstizioni e credenze millenarie, rivisitato sulla base di testimonianze letterarie ed archeologiche.
Stuart Piggott, professore di Archeologia Preistorica all’Università di Edimburgo, e membro della British Academy, della Royal Society di Edimburgo e della Society of Antiquaries di Londra. Tra le sue numerose pubblicazioni «Neolithic Cultures of the British Isles» e «Ancient Europe».
L’Istruzione in un Migliaio di Versi
Upadeśasāhasrī
Autore/i: Śrī Śamkarācārya
Editore: Edizioni Āśram Vidyā
traduzione dal sanscrito e commento a cura del Gruppo Kevala, in copertina: Saggi in un paesaggio, da “Miniature indiane” della Silvana Editoriale d’Arte, Milano.
pp. 584, Roma
Nell’ampio panorama dei testi del Vedānta Advaita un posto di rilievo spetta all’Upadeśasāhasrī (Distruzione in un migliaio di versi) che viene presentata al pubblico italiano per la prima volta in edizione integrale, ampiamente commentata, del testo sanscrito traslitterato. L’opera è stata composta da Śrī Śamkarācārya (788-820) il codificatore dell’Advaita-vāda, o dottrina filosofico-metafisica della Non-dualità.
Questo grande Advaitin (che e considerato anche un eroe nazionale dell’India) ha realizzato una perfetta sintesi tra conoscenza (jnāna), devozione (bhakti) e azione (karma): nella sua breve vita ha commentato i testi fondamentali della Tradizione indù (Upaniṣad, Brahmasūtra e Bhagavadgītā); ha istruito i suoi discepoli; ha ristabilito l’autorità dei Veda e promosso l’armonia tra i sei darśana (punti di vista della filosofia indù); ha operato una radicale riforma religiosa istituendo dieci ordini ascetici e fondando dei monasteri dove l’insegnamento della Śruti e della Śmṛti potesse essere impartito attraverso una successione di Maestri spirituali (jagadguru) per mantenere viva la Tradizione advaita.
L’Upadeśasāhasrī, scritta sotto forma di un “dialogo” che si svolge tra Istruttore e discepolo, consta di due parti, l’una in prosa e l’altra in versi. Nella prima parte viene indicato come le risposte ai discepoli futuri debbano sempre basarsi sull’esperienza diretta e sulla Śruti. Possiamo qui vedere di quale elevatezza di pensiero e di quale padronanza delle Scritture fosse dotato Śaṁkara. Domande ed obiezioni sono abilmente confutate solo per eliminare l’ultima parvenza di ignoranza-avidyā dalla mente dell’interrogante che, liberatosi da ogni dubbio e paura, può dedicarsi ardentemente alla Liberazione. Nella seconda parte è di particolare importanza il capitolo Tattvamasiprakaraṇa in cui viene preso in esame e sviluppato il mahāvākya (“grande detto”) upanishadico “Tu sei Quello”, che è fondamentale per il Vedānta Advaita.
Il fine dell’Upadeśa è quello di far conseguire la conoscenza-realizzazione del Sé-ātman, privo di attributi, dualità e contraddizioni, libero perciò da ogni condizione conflittuale. Tale realizzazione concede la totale pacificazione e l’integrale liberazione restituendo all’essere la piena consapevolezza della propria natura di ātman. Attraverso la deduzione logica, le prove di evidenza, le testimonianze scritturali e i “grandi detti”, l’“Istruzione” fornisce alla coscienza del ricercatore la giusta stimolazione al riconoscimento immediato della Realtà, ad effettuare, cioè, la totale “presa di consapevolezza” della Realtà ultima che, in quanto tale, e sempre e ovunque presente.
Un’ampia introduzione all’opera chiarisce i punti essenziali dell’Advaita soffermandosi su cosa si debba intendere per Realtà, Coscienza-Conoscenza, Non-dualità, ma soprattutto indica al lettore la giusta posizione coscienziale per intraprendere la lettura, l’ascolto, la riflessione, la meditazione e l’assimilazione dell’“Istruzione”.
L’Erotismo
Il problema dei problemi
Autore/i: Bataille Georges
Editore: Sugar Editore
premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Adriana dell’Orto.
pp. 312, Milano
Di questo saggio può dirsi senza tema che esso rappresenta la sintesi filosofica più ampia, profonda e affascinante dedicata al problema dell’erotismo, vale a dire, secondo l’Autore, al problema filosofico per eccellenza, al “problema dei problemi”. In esso Georges Bataille dispiega le sue doti magistrali di saggista e di scrittore e giustifica pienamente il credito di cui oggi gode, con pochi altri, presso la nuova critica francese.
Per Bataille, gli esseri che si riproducono, gli esseri riprodotti, sono distinti tra loro, separati da un abisso, una fascinosa discontinuità. Ma gli uomini, quali individui che muoiono isolatamente in un’avventura inintelleggibile, serbano la nostalgia della continuità perduta. L’attività sessuale della riproduzione, nella forma umana dell’erotismo, consente di ritrovarla; nel momento in cui le cellule riproduttrici si uniscono, si stabilisce tra loro una continuità volta a formare un nuovo essere a partire dalla loro morte.
Del pari, mediante la morte, la morte violenta, questo sforzo di liberazione s’è manifestato fin dai primordi delle attività umane. Ma il desiderio di uccidere mette in causa tutta l’organizzazione delle comunità fondate sul lavoro e la ragione. Di qui il sorgere di interdetti, cui s’oppone, o piuttosto s’aggiunge, in un necessario superamento, la loro trasgressione. La guerra e la caccia raggiungono qui l’incesto e l’orgia sacra: il sacrificio religioso, forzando chi assiste alla contemplazione della morte violenta, lo conduce all’esperienza della continuità. “La sessualità e la morte non sono”, per Bataille, “che le fasi culminanti di una festa cui partecipa l’infinità delle creature viventi; e l’una e l’altra hanno il senso dello spreco illimitato che la natura contrappone al desiderio di sopravvivere, proprio di ogni essere”.
Georges Bataille (1897-1962) con Maurice Blanchot, Michel Leiris, Pierre Klossowski, fa parte di quel filone sotterraneo della letteratura francese del ’900, che da qualche tempo tende sempre più a imporsi all’attenzione della “nouvelle critique”. Romanziere, saggista, filosofo, Bataille è autore di svariati volumi; per anni, dal ’46 alla morte, diresse la rivista “Critique” di cui fu assiduo collaboratore. Per la, saggistica ricordiamo: Le Coupable (1944), L’Expérience intérieure, di cui si occupò a lungo Sartre, e La Part maudite, “saggio di economia generale”, opera alla quale Bataille teneva in modo particolare. Per la narrativa segnaliamo: l’Histoire de l’oeil, Dirty, L’Abbé C, Le Bleu du ciel e Madame Edwarda; questi romanzi, come ebbe a dire Gaëtan Picon, “senza preoccuparsi della composizione e della continuità narrativa, si limitano a quelle situazioni-limite in cui, nel piacere come nel dolore, nell’erotismo come nella morte, scaturisce il significato della vita.”
I Poteri Segreti delle Piramidi
Autore/i: Schul Bill; Pettit Ed
Editore: Armenia Editore
prefazione degli autori, traduzione di Angelo Giorgio Pagliaro.
pp. 240, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Nessun oggetto costruito dall’uomo ha suscitato tanto interesse e stupore come la Grande Piramide di Gizah. La più grande, massiccia, antica, perfetta struttura creata da mani umane continua a superare ogni immaginazione, a sfidare ogni spiegazione, a sconcertare gli studiosi che la esaminano. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, ma la scienza dei suoi costruttori continua a rivelare incredibili conoscenze sull’uomo e sul suo ambiente.
Dopo le scoperte del piramidologo francese M. Bovis, si cominciò a sospettare che fosse la forma della piramide a dare origine agli strani fenomeni riscontrati dai ricercatori. Seguendo questa nuova linea d’indagine, molti studiosi hanno riprodotto in laboratorio le condizioni necessarie al verificarsi di certi eventi:,è così, che si è riusciti, grazie al semplice intervento della struttura piramidale, a mummificare la carne, a preservare il cibo, ad affilare lame di rasoi.
È ormai indubbio che nel passato si nascondano le chiavi di conoscenze perdute, di scienze occultate dal trascorrere dei secoli. Così, purtroppo,
il segreto della Grande Piramide non è stato trasmesso fino ai nostri giorni; ma finalmente è possibile, anche se in minima parte, comprendere le leggi che regolavano questo stupefacente monumento all’ingegno umano.
Anche voi potete lanciarvi nell’avventura, seguendo la teoria e i consigli pratici che questo volume vi offre. Sarete trasportati sulle ali della fantasia, ma in maniera molto concreta, molto reale: perché, forse, i nostri antichi progenitori già conoscevano i misteri dell’energia universale, e noi oggi possiamo riscoprirli proprio affidandoci alla struttura della piramide.
Voci dall’Aldilà
L’inaudibile si fa udibile – Uno straordinario esperimento di comunicazioni elettroniche coi defunti
Autore/i: Raudive Konstantin
Editore: Corrado Tedeschi Editore
prefazione di Giuseppe Crosa, introduzione dell’autore, traduzione di Ursula Olmini Soergel.
pp. 300, 1 tavv. b/n f.t., Firenze
La «Corrado Tedeschi Editore» inaugura la sua attività libraria con un’opera che ha suscitato le più accese polemiche in tutto il mondo; il rapporto sulle ricerche e scoperte del Dott. Konstantin Raudive sulle «voci» di origine ignota.
In genere i rapporti scientifici non costituiscono una lettura piacevole ma «Voci dall’aldilà» fa eccezione alla regola: spiega in modo accessibile a tutti come queste «voci» furono casualmente scoperte sui nastri dei registratori, i procedimenti adottati per captarle, gli esperimenti effettuati in anni di minuzioso lavoro.
«Voci dall’aldilà» darà a tutti voi il modo di partecipare a questo straordinario esperimento, seguirlo momento per momento, e poter voi stessi verificarlo come stanno facendo, attualmente, in tutto il mondo, squadre di ricercatori ed eminenti scienziati.
“«Voci dall’aldilà» è la testimonianza di qualcosa che non avreste mai creduto possibile; sta a voi, poi. trarne le conclusioni.
Il Prof. Paul Keller ha scritto in proposito: «Questo libro offre una lettura affascinante. E’ un libro che farà epoca, pieno dei più sensazionali avvenimenti. Leggete questo libro, leggetelo tre volte!».
Desideriamo chiudere questa breve presentazione ringraziando il Dott. Konstantin Raudive dell’assidua assistenza che ci ha dato durante la traduzione del suo libro arricchendolo di nuovi capitoli e testimonianze, nonché il Dott. Giuseppe Crosa che ne ha steso la prefazione e una interessantissima «Appendice». (Giulio Brunner)
Konstantin Raudive è nato nel l909 a Lettgalen, in Lettonia.
Ha studiato a Parigi, Madrid.
Edimburgo ed Uppsala. Ha scritto diversi romanzi, tra i quali «La luce invisibile», nel quale viene descritto il tramonto della libera terra di Lettonia. Grande scalpore suscitò nella critica tedesca ed estera anche il romanzo trilogia «Le memorie di Sylvester Perkon» apparso nella seconda edizione sotto il titolo di «Splendore ed ombra».
Laureato in fisica, parapsicologo, Konstantin Raudive, che oggi vive a Bad Krozingen in Germania. ha approfondito le esperienze dello Jürgenson, portandole ad un livello, se così può dirsi, più metodico, cercando cioè di creare le condizioni costanti più idonee per ripetere l’esperimento con buone probabilità di riuscita. Egli, in oltre sei anni di ricerche, ha registrato circa 72000 «voci» misteriose la maggior parte delle quali ha dichiarato di provenire da una dimensione diversa dalla nostra nella quale «conservano quasi tutte le qualità della loro anima». Il dott. Raudive ha raccolto i suoi studi in questo libro (cui è allegato un disco) dove egli stesso spiega come ha cominciato ad interessarsi dell’argomento e passa in rassegna anche numerose delle «voci» da lui registrate.
Il Libro dei Segreti Traditi
Autore/i: Charroux Robert
Editore: Casa Editrice Ceschina
unica edizione, prefazione di Jean Cocteau, traduzione di Donato Piantanida.
pp. 372, nn. tavole b/n f.t., Milano
Il precedente libro di Robert Charroux, Storia Sconosciuta degli Uomini, costituiva un inventario di tutto quanto rimane di inspiegabile sulla storia della terra, per provare l’esistenza di Antenati Superiori. Il Libro dei Segreti va più lontano: Charroux comincia a scrivere una storia «proibita» dell’umanità, appoggiando le sue ipotesi sul documento più antico, il libro di Enoch.
Enoch, come gli altri grandi patriarchi della Bibbia, era nato «da padre sconosciuto»; ed anche lui fu riportato «vivente» al cielo.
Nel suo libro dedica centocinque capitoli agli «angeli» scesi dal cielo per sposare le belle terrestri.
Chi erano questi «angeli»? questo è il maggior segreto della nostra storia sconosciuta – sconosciuta perché fu, ed è ancora, nascosta e proibita. Ma questo non è il solo mistero che Charroux mette in evidenza in questo libro; dimostra ad esempio che la storia dell’uomo non ha inizio con i Sumeri, o gli Indiani o gli Egiziani, ma che le origini vanno cercate in Florida, terra prodigiosa che va forse identificata con la mitologica Iperborea dell’antichità classica…
Il Libro dei Segreti Traditi tratta anche scoperte sconvolgenti, rivelazioni iniziatiche, verità pericolose da conoscere e da ripetere, che tuttavia è tempo, secondo Charroux, di divulgare.
Tu l’Amerai – Ricordi di G. I. Gurdjieff
Nei ricordi inediti di uno dei suoi allievi più stretti, la vita quotidiana di Gurdjieff e i mille volti che era capace di assumere nelle diverse circostanze della vita e dell’insegnamento.
Autore/i: Tchechovitch Tchesslav
Editore: Ubaldini Editore
prefazione di Michel Kalt, prologo dell’autore, traduzione di Emanuele Vacchetto.
pp. 232, Roma
Figura controversa, maestro amato e discusso, uomo dai mille volti solo apparentemente in contraddizione tra di loro, Gurdjieff nella vita quotidiana con i suoi allievi al Prieuré di Fontainebleau assumeva di volta in volta ruoli imprevedibili. Senza preavviso poteva passare dalla leggendaria ferocia dei suoi rimproveri ad atti di disarmante generosità e bontà, e i suoi allievi lo vedevano improvvisarsi ora maestro di danza, ora medico, ora muratore, ora cuoco. Ciò che maggiormente sbalordiva gli allievi non era tanto la gamma delle sue competenze, quanto la precisione, la rapidità e l’attenzione con cui portava a termine l’impegno che si era assunto.
Nei suoi ricordi Tchechovitch, uno degli allievi più vicini al maestro, vissuto con lui per quasi trent’anni, restituisce al lettore proprio quell’atmosfera di imprevedibilità e sorpresa che caratterizzava la convivenza con Gurdjieff: piccoli quadri quotidiani (il rito del bagno turco, la preparazione dell’albero di Natale, le acrobazie di Gurdjieff, i banchetti sontuosi nel mezzo della foresta, la caccia al topo), ma anche ricordi intensi e in parte inediti sulla malattia e sulla morte di Gurdjieff, sul breve passaggio di Katherine Mansfield al Prieuré di Fontainebleau, sulla famiglia e sull’infanzia di Gurdjieff e sulla figura carismatica di Jeanne de Salzmann.
Tchechovitch, che dopo la morte del maestro fondò un suo gruppo, non intende qui riflettere esplicitamente sull’insegnamento di Gurdjieff, ma lasciar trapelare dal racconto scarno dei fatti il senso della sua “missione”: egli dichiara che la sua vita è cominciata nel momento in cui ha incontrato Gurdjieff.
Tchesslav TchechovitchH ha conosciuto Gurcljieff a Costantinopoli negli anni venti e da allora è rimasto in contatto costante con lui. Dopo la morte del maestro ha fondato un gruppo e ha raccolto in un manoscritto questi ricordi, ritrovati quarant’anni dopo nella soffitta di una casa di Formentera dove erano stati custoditi.
Tchesslav Tchechovitch, di origine polacca, è nato in Russia nel 1895. Ufficiale dell’Armata Imperiale dello Zar durante la prima guerra mondiale, diserta nel corso della rivoluzione bolscevica e si trasferisce a Costantinopoli, dove negli anni venti diventa allievo di Ouspensky e conosce Gurdjieff. Da allora ha vissuto con lui per quasi trent’anni, fino alla sua morte, seguendolo a Berlino, Parigi, negli Stati Uniti, e diventando uno dei suoi più stretti allievi e amici. Prestigiatore, circense, campione di lotta e ballerino. Dopo la morte del maestro ha fondato a Parigi un suo gruppo e poi si è ritirato a Formentera dove, diversi anni dopo la sua morte, nella soffitta della sua piccola casa sono state trovate dal suo amico e allievo, Michel Kalt, le sue memorie con racconti, ricordi e aneddoti della sua vita con Gurdjieff. È morto nel 1958.