Libri dalla categoria Nichilismo
Hávamál – La Voce di Odino
Il testo sacro degli antichi vichinghi
Autore/i: Anonimo
Editore: Diana Edizioni
prefazione di Gísli Sigurdsson, traduzione e note a cura di Antonio Costanzo, illustrazioni di Gianluca Martucci.
pp. XVI-260, tavv. b/n f. t., Frattamaggiore (NA)
Gli Hávamál sono un componimento sapienzale di 164 strofe, appartenenti alla raccolta dell’Edda Poetica, conservati in un unico manoscritto islandese medioevale, il Codex Regius dell’Edda Poetica (del 1270 circa), ad eccezione di pochissime strofe e frammenti di strofe che sono testimoniate qui e lì negli antichi scritti islandesi. La parola Hávamál deriva dalla composizione di due elementi: Háva e mál che possiamo rendere in italiano con: parole dell’Alto, ossia di Odino, la massima divinità del pantheon nordico. Nella mitologia nordica egli è il supremo e più saggio degli Déi ed è perciò naturale che sia proprio lui a esporre quegli insegnamenti spirituali di cui l’uomo non può fare a meno.
Possiamo definire gli Hávamál, il carme di Odino, un vero e proprio manuale per la vita, ricco di consigli e massime di cui ogni lettore farà tesoro.
Non si tratta della prima traduzione in italiano di questo famoso carme odinico, in quanto varie traduzioni degli Hávamál sono state pubblicate in passato in italiano insieme a tutta la raccolta dell’Edda Poetica, di cui gli Hávamál costituiscono il carme più lungo. Tuttavia, questa è la prima opera che è dedicata esclusivamenre agli Hávamál corredata di un fitto e necessario apparato di note che guidano il lettore nella comprensione del testo. Abbiamo deciso di suddividere il libro in due parti: la prima dedicata al contenuto, alla filosofia del testo, la seconda, di carattere specialistico, all’analisi dei versi e delle singole parole.
I Mabinogion
La straordinaria raccolta di antichi manoscritti gallesi sul passato eroico e mitico delle isole britanniche, che ha ispirato gli studi arturiani ed è diventato un classico della cultura celtica
Autore/i: Autori vari
Editore: Venexia
a cura di Isabella Abbiati, Grazia Soldati, prefazione di Luciana Percovich.
pp. 264, Roma
Tramandati a lungo per via orale dai bardi, prima di essere messi su carta, i Mabinogion sono una scrittura ispirata, in cui si fondono incredibili storie di dèi e di uomini, gesta eroiche e viaggi in terre lontane e misteriose. Tutti i racconti hanno un grande valore storico-letterario, e permettono, al di là dei miti narrati, di scoprire simboli e insegnamenti utili anche al Cercatore spirituale odierno. Derivati da testi ritrovati in manoscritti di epoca medievale, il White Book of Rhyderch e il Red Book of Hergest, furono curati e tradotti tra il XVIII e il XIX secolo da William Pughe e Lady Charlotte Guest. L’accurato apparato di note esplicative arricchisce la raccolta edita da Venexia con originali spunti di riflessione, rendendo questa edizione unica nel suo genere.
Dio
Una biografia
Autore/i: Miles Jack
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, avvertenza e traduzione dall’inglese di Piero Capelli.
pp. 536, Milano
Di generazione in generazione, l’ebraismo e il cristianesimo hanno tramandato la loro conoscenza di Dio in vari modi. Per una minoranza Vi sono state, e Vi sono tuttora, le ardue e talvolta esoteriche discipline dell’ascesi, della mistica e della teologia. Per i più, c’è un libro che può essere aperto e letto tanto dal credente quanto dal non credente. La conoscenza di Dio come personaggio letterario non preclude né richiede la fede in Dio, ed è di questo tipo di conoscenza che il presente libro intende farsi strumento. (Jack Miles)
Che Dio, oltre che persona – come lo pensano i credenti – sia anche un personaggio, è un’ovvia conseguenza della sua scelta di entrare nella storia e di raccontarsi in un libro o un insieme di libri. Si potrebbe anzi dire che il personaggio-Dio sia più indiscutibile della sua reale esistenza, perché anche chi non crede nell’esistenza di Dio deve ammettere l’esistenza del personaggio-Dio. È appunto a questo che Jack Miles dedica la sua attenzione: che la Bibbia sia una grande opera letteraria e vada letta anche da questa prospettiva, era acquisito già da tempo. Ma che, di conseguenza, Dio possa e debba essere studiato anche come personaggio, è la novità di questa impresa di Miles.
“Impresa” è la parola adeguata a definire una ricerca che richiede conoscenze tecniche notevolissime, e una sensibilità letteraria raffinata e del tutto originale. Di tale impresa si potranno condividere o respingere molte conclusioni, ma non la qualità esplosiva e la ricchezza di spunti offerti anche all’esegeta e al teologo. Il suo discorso, necessariamente paradossale e talvolta perfino blasfemo per chi dimentica che Miles non parla di Dio ma del personaggio-Dio, della sua vita come la narrano gli autori biblici, è al contempo una nuova opera narrativa cresciuta sulla Bibbia, e un vasto saggio critico sulla creatività degli stessi autori biblici.
“La Scrittura parla secondo la lingua degli uomini”: questo antico detto rabbinico trova qui la sua applicazione ermeneutica più estesa. Se poi l’autore in alcuni casi va oltre il personaggio e lascia che il credente vi ritrovi la persona, il Dio inesauribile che cammina nel tempo, anche questo è un bel rischio di una biografia il cui protagonista è troppo ricco per non possedere – come direbbe Anselmo d’Aosta – anche l’esistenza. (Paolo De Benedetti)
Jack Miles è un ex sacerdote gesuita.
Vive con la moglie e la figlia in California.
Dopo aver studiato al Pontificio Collegio Gregoriano a Roma e all’Università Ebraica a Gerusalemme, ha approfondito lo studio delle lingue del Vicino Oriente alla Harvard University. Dopo aver insegnato alla University of California, è ora direttore dello Humanities Center della Claremont Graduate School, in California, dove insegna; e editorialista e collaboratore di numerosi giornali e riviste («The Los Angeles Times», «The Washington Post», «The Atlantic Monthly», «The Boston Globe», «Harvard Theological Review», «Commonweal» e «Tiknun»).
Dio. Una biografia ha vinto il Premio Pulitzer 1996 ed è stato a lungo ai vertici delle classifiche dei libri più venduti negli Usa.
La Madonna
Autore/i: Sheen Fulton J.
Editore: Edizioni Paoline
a cura del p. E. Crippa, in copertina: La Vergine col Bambino di Harue (Giappone).
pp. 176, nn. tavole b/n f.t., Roma
«Nel breve colloquio che ho avuto con Mons. Sheen – così P. Crippa – egli mi ha vivamente raccomandato di pubblicare questi suoi pensieri sulla Vergine. Adesso soltanto sono felice di aver adempiuto al suo desiderio».
Fulton Sheen ha compreso tutta la potenza e l’attrattiva che la Madonna ha sulle anime e questa potenza e attrattiva svela a milioni di cuori, che pendono dalle sue labbra «sotto il palpito di una strana felicità».
Gli aspetti particolari sotto cui l’esimio Presule, ha voluto descrivere la Vergine Maria, sono diversi e originali.
Eccone alcuni:
LA MADONNA DELLA SPERANZA: in mezzo a questo mondo sconvolto da guerre, odi e discordie, c’è una speranza: la Vergine Santa.
LA MADONNA DEL ROSARIO: la preghiera del Rosario rivoluzionerà il mondo intero: rivoluzione di benessere e di pace. Propone per la meditazione dei misteri un.- nuovo punto di vista: il Rosario del mondo missionario. Ognuna delle cinque decine è di color diverso: rappresentano i cinque Continenti nella Visione missionaria.
LA MADONNA DELLA BONTÀ: «a tutte le anime sole, infelici, vorrei lasciare un ricordo: il figlio che riceve più baci dalla mamma è quello che più cade. Può darsi che Ella ne abbia anche uno per voi».
LA MADONNA E LA RUSSIA: interpretazione del grande miracolo di Fatima: «La terza guerra mondiale, non la potrà fermare nè un piano economico, nè un piano sociale o militare. La sola speranza del mondo è un miracolo».
Praga Magica
Splendori e ombre di una città – Un viavai inesauribile di storie, leggende, personaggi.
Autore/i: Ripellino Angelo Maria
Editore: Giulio Einaudi Editore
pp. 358, Torino
Il libro mostra, al di là del cliché turistico di Praga, «città d’oro», tutta l’arcana sostanza, le ambiguità, il tenebrismo, il torpore, il fascino nascosto della città boema. Il capolavoro di un saggista profondamente innamorato della sua materia, ma anche struggentemente poeta in proprio. Praga narrata non solo nei suoi splendori, ma anche nelle sue ombre non meno fascinose: quelle del Quartiere ebraico, del Golem, delle taverne, degli stranieri che vi abitarono, della letteratura tedesca che vi fiori, di Hasěk e di Kafka, di Apollinaire, di Megrink e dei dadaisti boemi.
Angelo Maria Ripellino, nato a Palermo nel 1923 e morto a Roma nel 1978, fu ordinario di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Roma. E stato il primo a presentare in Italia le poesie di Pasternak ed ha tradotto Majakovskij, Čapek Hasěk, Hrabal.
Einaudi ha pubblicato Poesie; Majakovskij e il teatro russo d’avanguardia; Il trucco e l’anima e Saggi in forma di ballate.
Il Corpo Astrale
Il libro più completo sui viaggi fuori dal corpo – Com’è fatto e come appare il doppio – Le prove e i perchè della proiezione astrale
Autore/i: Greenhouse Herbert B.
Editore: Armenia Editore
traduzione di Davide Déttore.
pp. 400, Milano
Non mi trovavo nel mio corpo eppure ero decisamente vivo. Il mio lo fisico giaceva inerte sotto di me, mentre “Io” mi libravo verso il soffitto. Era un sogno? No, ero assolutamente conscio e provavo una sensazione di luce e di libertà. Non desideravo affatto tornare indietro…
Le testimonianze e le prove concrete di un fenomeno inesplicabile, il racconto del viaggio in una dimensione sconosciuta, inafferrabile eppure molto reale.
Partendo dalle testimonianze di personaggi come Aristotele, Goethe e Hemingway, l’autore illustra in particolare:
- le esperienze sciamaniche;
- “viaggi astrali” da parte di soggetti contemporanei;
- le ricerche condotte in laboratorio dal parapsicologi.
Greenhouse, che ha avuto modo di sperimentare il fenomeno in prima persona, offre al lettore una mappa per addentrarsi in un territorio denso di incognite, che forse nasconde tesori inestimabili per il futuro dell’umanità.
Herbert B. Greenhouse è membro dell’Associazione per le Ricerche Psichiche e ha partecipato a molti esperimenti. Lui stesso ha avuto modo di verificare di persona le “esperienze-fuori-dal-corpo”.
Prima Italia
L’Arte italica del I millennio a. C.
Autore/i: Autori vari
Editore: De Luca Editore
introduzione di Massimo Pallottino.
pp. 234, riccamente e interamente illustrato b/n, Roma
Museo Luigi Pigorini, Roma, Piazzale Marconi 14 – EUR, 18 Marzo – 30 Aprile 1981.
Storia della Massoneria Italiana dall’Unità alla Repubblica
Autore/i: Mola Aldo A.
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
prefazione di Paolo Alatri, introduzione dell’autore.
pp. XVI-824, Milano
Colpita dalla scomunica della Chiesa, perseguitata ora da regimi reazionari ora da regimi rivoluzionari, ritenuta “incompatibile” anche dalla Terza Internazionale di Mosca, disciolta e sottoposta a repressione poliziesca sotto il fascismo, la Massoneria sembra oggi ritrovare in Italia una nuova e più precisa collocazione. Recentissimi sono infatti il riconoscimento ufficiale da parte della Gran Loggia Madre d’Inghilterra (antica depositaria del patrimonio iniziatico dell’istituzione), l’unificazione delle “obbedienze” di Palazzo Giustiniani e di piazza del Gesù, e infine anche la sospensione della bisecolare scomunica papale.
E partendo da questi fatti che oggi si può guardare con maggiore obiettività e più precisa prospettiva al ruolo svolto dalla Massoneria in questi ultimi cento anni di storia italiana. E ci si può chiedere che cosa cercassero nelle Logge uomini tanto diversi come Garibaldi, Depretis, Zanardelli, Crispi, Carducci, Bovio… o i gerarchi fascisti Starace e Balbo, il generale Capello; uomini d’armi e di lettere, politici, scienziati, borghesi o semplici operai.
La storia dell’Italia unita ha avuto comunque nella Massoneria un protagonista di primo piano, nel bene e nel male; ovunque troviamo la presenza determinante dei “Fratelli”, magari soltanto a livello di sospetto, come nel caso della famosa seduta del Gran Consiglio del fascismo del 25 luglio 1943; anche se spesso lo “spirito massonico” rivela facce diverse, contrastanti, apparentemente contraddittorie.
Ma al di là di questa attenta inchiesta sulla più segreta e “misteriosa” delle associazioni, il libro è anche una storia d’Italia vista sotto angolazione particolare, una angolazione molto diversa da quella delle storie ufficiali proprio perché tenuta in parallelo con quella della Libera Muratoria. Documentatissimo, come anche testimonia l’appendice, Aldo A. Mola si avvale di materiali in gran parte inediti e solo da poco resi di pubblico accesso, come i carteggi riservati della segreteria di Mussolini, e gli archivi del Grande Oriente d’Italia. E l’opera risulta comunque, oltre che di prima mano, particolarmente importante, anche perché finora sulla Massoneria non si è scritto che a livello di pamphlet, in senso denigratorio o in senso apologetico, quasi mai con l’attendibilità e l’oggettività del saggio storico.
Aldo Alessandro Mola è nato a Cuneo nel 1943, è docente di storia e filosofia e collabora con un quotidiano torinese e con molte riviste specializzate del settore, da Studi Storici 3 Rassegna storica del Risorgimento, & Italia contemporanea ecc. Tra i volumi principali: Anticomunismo e Resistenza, con prefazione di Ferruccio Parri (Cuneo 1969), Stampa e vita pubblica di provincia nell’età giolittiana, 1882-1914 (Milano 1971), L’economia italiana dopo l’Unità : finanza, accumulazione del capitale, industria (Torino 1971), L’età giolittiana (Bologna 1971), Dall’Italia giolittiana all’Italia repubblicana, con prefazione di Guido Quazza (Torino 1976).
Il Volo Magico
Storia generale delle droghe
Autore/i: Leonzio Ugo
Editore: Sugar Editore
introduzione dell’autore, in sovracoperta: Tlaloc, il dio messicano della pioggia, effigiato con i simboli dei funghi sacri. Codex Borbonicus.
pp. 306, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Quali sono le droghe più importanti? Quali le più diffuse? Che effetti esercitano sull’organismo umano? Perché la storia di alcune civiltà e soprattutto quella di molte religioni appaiono intimamente legate con la storia di determinati stupefacenti? Che cosa giustifica la posizione di psichiatri e neurologi che, invece di condannare in blocco le droghe, si sono determinati persino a preconizzarne un oculato impiego?
Quali motivi hanno indotto le civiltà più evolute a bandirle perentoriamente e a riservarle alla discrezione del clinico, mentre alcune culture primitive le consigliano addirittura come mezzo per aumentare la devozione nei culti religiosi? A questi e ad altri stimolanti interrogativi risponde l’erudito e scorrevole saggio di Ugo Leonzio, che viene a colmare una lacuna anche in campo sociologico, dal momento che la difesa della società dall’uso indiscriminato della droga ha fornito un’esca tremenda alla criminalità. che si è riservato il compito di diffonderla su piano internazionale e in forma che rasenta l’organizzazione industriale. In Italia uno studio completo ed esauriente su questo scottante argomento d’attualità mancava e le implicazioni morali, sociali, religiose che l’assunzione degli stupefacenti comporta, per quanto quotidianamente chiamate in causa dalla stampa, non erano mai state affrontate in modo scientifico. Oltre a tracciare una concisa ma esauriente storia delle origini di tali sostanze – dall’oppio alla cocaina, dalla mescalina al peyotl, all’haschisch, all’LSD, per citare solo le più famose – e a rifarsi alle più valide esperienze artistiche legate all’uso di stupefacenti, l’autore esamina dettagliatamente i diversi effetti che le droghe esercitano sull’organismo umano, in particolare sulla psiche. Le droghe estratte nell’antichità e ancora oggi presso le culture meno evolute, mediante manipolazione di foglie o radici, di semi o funghi, e i prodotti più recenti, ottenuti mediante sintesi chimiche, di cui conosciamo esattamente dosaggi e relativi effetti terapeutici, costituiscono per l’uomo un mezzo che gli consente di superare l’impressione penosa di isolamento dal cosmo, di risalire a ritroso nella propria mente e incontrare, per così dire, il futuro; un mezzo, infine, per procurarsi la sensazione che il mondo esterno è la continuazione del nostro corpo. Come in tempi remoti, così anche oggi, i paradisi artificiali tornano a proporsi come un problema ormai non più dilazionabile.
Rune – 2 Tomi
Conoscere l’antica filosofia di un linguaggio attuale nella sua verità
Autore/i: Odal Norak; Bianco Fiordo
Editore: Loquendo Editrice
prima edizione, introduzione degli autori, prefazione di Daniele Beatrici.
tomo 1 pp. XXVII-408, tomo 2 pp. 409-780, nn. ill. a colori e b/n, Mortara
Ringrazio le Rune stesse per avermi cambiato, per avermi concesso tutto ciò che ho imparato, per avermi fatto comprendere quanto è importante mettersi a disposizione degli altri; “aspettando l’incontro divenuto solenne, sorge in me il compito arduo ma divino, di insegnare l’amore e la devozione, che cara è, a chi di occhi non vede”. (Norak Odal, Fiordo Bianco)
Il sapere runico vive, sussurra e porta il pensare; parla di un suo passato, vestito dei giorni a venire, a nostra forma e dimensione. Conosce il trucco delle cose lontane e la magia di chi le sa vedere, comprendere e narrare, in modo limpido ed incontaminato, nello stesso tempo sfuggente e chiarificatore. La verità cambia l’aspetto delle cose vedute.
Qui sono contenute alcune traduzioni del manoscritto “Codex Divinum” di Norak Odal, i segreti racchiusi sulle canalizzazioni e sui contenuti criptati del Codex Regius dell’Edda Poetica, ad oggi ancora in fase di elaborazione. Possa questa opera di contenuti inediti portare luce alla via dell‘Uomo senza nulla pretendere in cambio, se non il comune crescere del sensibile sapere.
Grazie a questo volume è possibile conoscere in modo dettagliato ogni singolo aspetto delle Rune, partendo dallo studio del loro antico utilizzo, giunto ai giorni nostri attraverso i numerosi reperti portati alla luce nei tempi passati, fino al loro moderno impiego. Le varie teorie relative alla loro origine, la loro presenza storica ed il loro sviluppo sotto la forma dei differenti alfabeti, sono accompagnate da approfondimenti mitologici, legati ad Odino ed alle divinità del mondo nordico.
Norak Odal Runologo conosciuto a livello nazionale ed internazionale anche con il nome di “Erilaz”, intraprende il suo percorso di studio degli antichi Archetipi Norreni poco più che ventenne, nella continua ricerca dei manoscritti capostipiti di una cultura ben lontana dal nostro tempo. Dai viaggi nelle terre del nord Europa, apprende i segreti della cultura del popolo vichingo e la conoscenza del Futhark, alfabeto runico, in tutte le sue forme. Esperienze incredibili lo chiamano a sé e le continue sue ricerche donano la visione di nuovi orizzonti sulle origini e i loro reali poteri.
Il suo cammino spirituale, arricchito dal completo sapere runico, lo porta alla traduzione dell’Edda, guidato dalla sua capacità di Canalizzazione attraverso il contatto con le Rune.
Fiordo Bianco Esperto runologo, risveglia un’antica conoscenza frutto di un dono generazionale, verso la metà degli anni novanta, che lo porta ad una pura passione delle arti divinatorie, in modo particolare verso le Rune.
Negli anni a seguire, ricerca materiale inerente le Rune in tutte le parti del mondo e intraprende un percorso di crescita personale, Fiordo entra così in contatto con il mondo delle energie, e in special modo con l’Ond, l’energia nordica operante nella vita dell’essere umano, scoprendone ogni sottile conoscenza. La sua continua ricerca di conoscenza runica gli permette di sviluppare delle applicazioni energetiche presenti nelle Rune per così ottenere una migliore esistenza di vita.
Dal Cuore Attraverso le Mani
Un nuovo metodo per guarire – Amore incondizionato e Therapeutic Touch
Autore/i: Pollock Maud Nordwald
Editore: Longanesi & C.
traduzione dall’americano di Aurora Maggio, illustrazioni di Elizabeth Sundance.
pp. 240, 37 figure b/n, 8 tavole a colori f.t., Milano
L’amore per se stessi e per gli altri, l’amore inteso come una sensazione vibratoria, non come un’emozione, l’amore vissuto come attenzione affettuosa e come una forma di compassione senza giudizio e Amore Incondizionato.
Esso può essere sperimentato soltanto quando si guarda dentro di sé e ci si libera con il Feeling Dissolve dei sentimenti accumulati.
Attraverso il Therapeutic Touch eseguito con comprensione, l’amore fluisce nel proprio essere senza incontrare ostacoli, si riversa nell’altra persona e l’aiuta a curarsi.
Maud Nordwald Pollock, esperta di Therapeutic Touch, un metodo di cura ideato negli Stati Uniti da Dolores Krieger, illustra in questo libro possibilità del tutto nuove di risanare imperniate sull’amore incondizionato – l’accettazione fraterna di tutti gli altri esseri, senza «se» e «ma», senza pregiudizi e aspettative -, dal quale scaturisce un’immensa forza terapeutica che, scorrendo dal cuore attraverso le mani, rende possibile, per mezzo di un contatto amorevole, la guarigione.
In questo nuovo metodo di cura assume particolare importanza il rimuovere i vecchi sentimenti bloccati che interrompono il flusso energetico provocando le malattie. Tale spiegazione del campo dei sentimenti permette di accelerare il processo curativo personale senza dover ricorrere a un terapeuta. Dalla lettura di questo libro si apprende come imporre le mani per «sentire» l’aura, le diverse vibrazioni dei colori e i chakra, come ripulire i corpi di luce più sottili, come lasciar fluire l’energia dalle mani. Passo dopo passo, con l’aiuto di numerosi casi esemplificativi e di esercitazioni, ci si potrà impadronire della pratica di dissolvere i sentimenti che l’autrice chiama Feeling Dissolve.
Mediante vari esercizi e meditazioni, Dal cuore attraverso le mani predispone alle facoltà sensitive e curative, mostrando come l’amore incondizionato può diffondersi in maniera tangibile nella vita quotidiana.
Dopo aver imparato ad amare se stessi e gli altri in questo modo, ogni aspetto della propria esistenza sarà permeato di armonia salutare, anche se ciò sarà possibile soltanto in seguito a un processo di crescita spirituale. Lo scopo di quest’opera straordinaria, indispensabile a chiunque operi in campo terapeutico, e quello di accompagnare il lettore lungo tale cammino.
Otto tavole a colori, dipinte da Elizabeth Sundance, un’artista visionaria che ritrae i corpi di luce, forniscono al libro un’ulteriore attrattiva. Esse rendono visibile l’invisibile e possono servire da icone di meditazione.
Manuale della Medicina di Santa Ildegarda
Erbe medicinali e cereali per vivere in salute
Autore/i: Hertzka Gottfried; Strehlow Wighard
Editore: Casa Editrice Athesia
prefazione degli autori, versione italiana di Elisa Zanolari.
pp. 342, 25 illustrazioni a colori, 28 disegni b/n, Bolzano
In questo «Manuale della medicina di Santa Ildegarda» sono presentate per la prima volta le vere cause fisiche e spirituali delle malattie, le relative medicine ed i metodi curativi.
L’assurdo modo di vivere dell’uomo e le medicine moderne sono la causa delle grandi malattie della nostra civiltà ed in futuro si potranno guarire i malati solo con uno stile di vita completamente diverso.
Per Santa Ildegarda è un fatto naturale il poter constatare che questa svolta, verso un modo di vivere equilibrato, si possa raggiungere sopratutto con il digiuno. Solo le forze curative di Dio (le virtù) sono trasmesse all’uomo e diventano efficaci come forze generatrici e protettrici.
In questo senso la medicina di Santa Ildegarda è veramente un dono di Dio.
«Nell’insieme della creazione sono nascoste delle virtù segrete curative che nessun uomo può conoscere senza l’aiuto della rivelazione di Dio.» Ildegarda di Bingen non fa parte di tante persone del suo tempo che hanno copiato dai libri che trattano delle erbe, che la medicina conosceva allora nelle comunità religiose.
Essa conobbe questi segreti grazie al dono di visione e di audizione interiori. Ogni parte della creazione fu per lei oggetto di seria contemplazione, un arricchimento inesauribile del sapere.
Ildegarda ha ordinato gli individui nel macrocosmo di tutta la natura. Ogni fenomeno esteriore era per lei un simbolo altamente significativo. Così essa vide, sia nell’uomo che anche negli avvenimenti della natura, la realizzazione dei pensieri di Dio, riconoscendo perciò le strette relazioni fra gli uomini e le creature irragionevoli, specialmente il mondo delle piante.
La migliore protezione contro le malattie moderne della nostra civiltà: l‘infarto, i reumatismi o il cancro, consiste in un regime alimentare e nell’eleminazione dei fattori spirituali di rischio, grazie ad un’attitudine positiva riguardo alla vita ed al comportamento morale che ciò esige. La medicina ildegardiana è anche una medicina dell’anima. Ildegarda non ha solo scritto un libro di psicoterapia, ma ha anche descritto gli effetti che hanno sul corpo degli aspetti correnti della vita quotidiana. Essa ha fatto una lista dei fattori di rischio che si possono evitare: la collera che rovina i nervi, la disperazione che scatena la lussuria, fino alla cupidigia che causa il pessimismo deprimente. La mancanza di fede religiosa è la causa di ogni male,la fede aumenta il successo della guarigione.
Questo libro è il risultato di un’esperienza medica decennale e anche di una ricerca scientifica e del lavoro perseverante nel dominio della medicina ildegardiana.
Negli ultimi quarant’anni di ambulatorio sono stati provati più di cinquecento rimedi e metodi di cura, e sono stati coronati da successo per migliaia di pazienti.
I Segreti delle Antiche Razze
Nuove scoperte sulle avanzate tecnologie di alcune antiche civiltà
Autore/i: Noorbergen Rene
Editore: Siad Edizioni
introduzione dell’autore, traduzione di Angelo Giorgio Pagliaro.
pp. 256, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Da decenni, ormai, clamorose scoperte storiche e archeologiche sfidano il senso comune: oggetti di avanzata tecnologia appaiono fra le rovine di antiche civiltà. Dalla Grecia classica è emerso un computer astronomico; sono state ritrovate batterie a secco nella civiltà babilonese; nel 206 a.C., in Cina si faceva uso dei raggi X. E questi sono solo pochi esempi tra i tanti possibili.
Alcuni studiosi, in particolare Erich Von Däniken, hanno avanzato l’ipotesi che si tratti di oggetti portati sulla Terra, in epoche remotissime, da una civiltà extraterrestre; e da qui ha preso il via una suggestiva letteratura parascientifica, ancora fiorente.
In questo volume, Rene Noorbergen rovescia genialmente il problema, delineando una nuova soluzione. Questi misteriosi resti testimonierebbero, secondo la sua opinione, l’esistenza di una razza di super-uomini il cui livello tecnologico era pari a quello del nostro secolo.
Passando in rassegna le più remote civiltà, dai Caldei ai Babilonesi agli Assiri, l’autore dipinge il meraviglioso quadro di un passato in cui un’umanità diversa, progreditissima. era giunta agli stessi risultati scientifici che conosciamo oggi.
Intelligenze Extra-Terrestri
Autore/i: Blondet Maurizio; Pinotti Roberto
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione di Giuseppe Tagliaferri, introduzione degli autori.
pp. 224, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Intelligenze extraterrestri ripercorre, con dovizia di informazioni storiche e scientifiche e di dettagli tecnici, l’affascinante viaggio dell’uomo nel cosmo alla perenne ricerca di altri mondi.
Tra il fanatismo di certe credenze comuni e la prosopopea di alcuni ambienti scientifici, gli Autori hanno preferito il linguaggio dei fatti e il rispetto della ragione, indagando con obiettività e senza pregiudizi su molti fatti oggettivamente misteriosi e inquietanti. Scritte con uno stile semplice e chiaro, queste pagine, che nacquero come servizi giornalistici, rappresentano una lettura stimolante sia per il lavoro degli scienziati sia per l’attività degli ufologi.
Il lettore comune non si senta escluso, a lui è riservato tutto il resto… e non è poco: stupore, mistero e anche suspense.
Sociologia della Città
Autore/i: Musil Jiri
Editore: Franco Angeli Editore
terza edizione, introduzione dell’autore, traduzione dal cecoslovacco di Giacomo Buturaz.
pp. 360, nn. ill. b/n, Milano
«Una rottura brutale, senza precedenti nella storia – scrive Le Corbusier in Manière de penser l’urbanisme – ha lacerato in tre quarti di secolo l’intera vita sociale dell’Occidente. La causa di questa rottura, l’esplosivo che l’ha provocata è l’improvviso intervento – in un’esistenza ritmata sino a quel momento dal passo del cavallo – della velocità nella produzione e nei trasporti.
… La sua comparsa fa esplodere o ingorgare le grandi città, spopola le campagne, viola l’intimità) più segreta della provincia. I due tradizionali insediamenti dell’uomo – la città e il villaggio – attraversano a questo punto una crisi terribile. La città, in quanto organismo urbano coerente, scompare; il villaggio presenta le piaghe di un accelerato decadimento: al contatto con la grande città, si squilibra e viene abbandonato».
Questa crisi appare destinata ad acuirsi nei prossimi anni, e già oggi ha assunto dimensioni tali da porre in drammatica evidenza l’esigenza di dominare il cambiamento provocato dalla sempre più accelerata rivoluzione industriale o di rinunciare a un mondo a dimensione dell’uomo.
Da qui l’attualità anche per i non specialisti della sociologia urbana e l’importanza di questo volume giunto alla 2° edizione e scritto da uno dei più noti studiosi europei; una sintesi brillante e ampiamente documentata sui principali risultati cui sono giunti i sociologi di tutto il mondo nel descrivere e analizzare i fattori sociali nelle città contemporanee. La sociologia urbana, infatti, offre per l’oggetto dei suoi studi e i metodi di ricerca impiegati molte delle conoscenze oggettive di base indispensabili per affrontare in modo coerente i problemi delle città.
Per il sociologo, la città è un sistema sociale, una comunità territoriale molto complessa e diversificata, un insieme di molte dimensioni: urbanistiche, architettoniche, biologiche, geografiche, psicologiche, tecniche, organizzative, storiche, politiche. Gli elementi materiali della città non sono che espressioni di fondamentali e determinate funzioni sociali, apparati che rendono possibile la realizzazione dei bisogni della popolazione che in essa vive. La città infine è un campo di potere, nel quale interagiscono forze in conflitto che tendono a condizionare lo sviluppo e ad influenzarlo in base ai propri interessi.
J. Musil (Ostrava, 1928), laureato in filosofia e sociologia all’Università Carlo di Praga, ha lavorato tra il 1953 e il 1959 come sociologo presso l’Istituto d’Igiene di Praga. Attualmente è capo del dipartimento di sociologia dell’Istituto di Ricerche per l’Edificazione e l’Architettura e docente di sociologia presso la Facoltà di filosofia dell’Università Carlo.
Tra le principali pubblicazioni: I problemi relativi all’abitazione in alti casegiati, Praga, 1964; Housing Needs and Policy in Great Britain and Czechoslovakia, London, 1965; Problemi sociologici relativi al risanamento dei quartieri cittadini, Praga, 1967; Sociologia della città contemporanea, Praga, 1968; Come abitiamo, Praga, 1969.
- Teorie filosofiche e sociali sulla città fino alla fine del XIX secolo
- Il processo di urbanizzazione della società
- Classificazione delle città centri economici, politici, culturali, militari, residenziali, misti
- Sistemi di città aspetti spaziali e verticali dei sistemi di città
- Struttura della popolazione cittadina
- Ricambio di popolazione nelle città
- Ecologia delle città
- Periferia, dintorni e area metropolitana delle città
- La città come collettività territoriale
- La famiglia urbana
- Psicologia sociale della città
- Proiezione sociologica della personalità del cittadino;
- I risultati delle indagini sulla personalità;
- Manifestazioni del non adattamento sociale e crisi della personalità;
- Criminalità e deviazione sessuale;
- Adattamento degli immigrati nella città
- Applicazioni della sociologia urbana
- Bibliografia
L’Astrologia dei Veggenti
Guida completa all’Astrologia Vedica dei saggi dell’India
Autore/i: Frawley David
Editore: Edizioni Vidyananda
introduzione di Ingrid Naiman, prefazione dell’autore, in copertina: Surya Yantra.
pp. 352, nn. ill. b/n, Santa Maria degli Angeli – Assisi (PG)
L’Astrologia dei Veggenti presenta in maniera chiara e completa l’Astrologia dei Rishi (i veggenti vedici) e spiega in maniera pratica i significati dei pianeti, dei segni, delle case, delle carte armoniche, degli aspetti e dei periodi planetari. Parla dei rimedi pratici usati nell’astrologia vedica: le pietre preziose, i colori, le erbe, i mantra, le divinità, le pratiche e il modo di vivere yoga; un capitolo speciale è dedicato all’astrologia medica e all’ayurveda. Infine, oltre a regole di predizione e d’interpretazione, vengono spiegate trentadue carte natali di vario tipo, incluse quelle di molti maestri spirituali.
L’Astrologia vedica viene considerata alla luce della scienza spirituale dello yoga. Non è interessata alla conoscenza intellettuale delle stelle, ma a ristabilire il nostro collegamento con il Divino e le forze cosmiche che operano tramite esse. Non è interessata tanto ai traumi personali quanto all’evoluzione spirituale dell’anima. Spiega il ciclo delle Ere (Yuga) del mondo, svelando la visione vedica della storia umana e la connessione del nostro sistema solare con sorgenti di energia galattica.
Mentre i metodi della psicologia moderna mirano alla comprensione ed alla guarigione della mente condizionata, la psicologia dello yoga mira ad andare oltre la mente. L’astrologia vedica, insieme all’ayurveda e alla medicina vedica, condivide questo orientamento. Il suo interesse non è rivolto tanto ai traumi personali di questa vita, quanto all’evoluzione continua dell’anima.
Per avere una vera comprensione, lo yoga non enfatizza la conoscenza intellettuale ma piuttosto la coscienza – la consapevolezza momento per momento. L’astrologia vedica non è interessata alla conoscenza intellettuale delle stelle, ma a ristabilire il nostro collegamento con il Divino e con le forze cosmiche che operano tramite esse.
Come anime abbiamo tutti lo stesso potenziale e gli stessi problemi fondamentali da affrontare nel nostro destino. La meta spirituale è andare oltre le influenze esteriori, soprattutto oltre il bisogno di essere qualcuno nel mondo esterno. In questo senso la nostra carta di nascita è il ritratto della nostra ignoranza, lo schema del desiderio e del karma nel quale siamo intrappolati. Lo scopo dell’astrologia non è solo quello di dirci quale sia, ma d’indicarci la via per uscirne. Come anime non siamo limitate dal tema natale, anche se esso rappresenta la fase attuale della nostra attività nella manifestazione: è un particolare schema energetico di esperienze che stiamo cercando di comprendere e dominare in quest’incarnazione; è una struttura che abbiamo creato, non interamente in questa vita, e che con il tempo possiamo cambiare modificando il nostro modo di agire.
La psicologia vedica ha un orientamento spirituale e concentra la sua attenzione sul destino dell’anima – sull’evoluzione che ci porta dall’ignoranza alla conoscenza, dalla schiavitù al ciclo delle rinascite sino alla liberazione nel Divino. È qui che l’astrologia ha i suoi limiti, poiché l’anima è il nostro essere eterno, al di là dell’influenza delle stelle. L’astrologia è solo un aspetto della vera scienza della vita che è lo yoga e la meditazione. Per avere un valore duraturo per noi deve sempre muoversi in quella direzione; se si occupa troppo delle mete esteriori della vita, finisce per tradire il suo vero scopo e valore.
L’essenza della psicologia vedica sta nel guidarci verso la vita spirituale. Ciò significa che dobbiamo prima diventare coscienti dell’anima dentro di noi, risvegliarci al nostro sole interiore, alla luce della verità che è la vera luce del mondo. Vuol dire incominciare a vedere l’universo dentro di noi, ed il nostro Sé dietro l’universo. Significa non guardare più al mondo esterno per definire chi siamo, ma ritornare alla nostra luce interiore, alla nostra natura eterna. Vuol dire mettere in discussione la nostra identificazione con il corpo, i sensi e la mente, e trovare pace nella nostra vera natura in quanto esseri coscienti, e non oggetti o persone del mondo. Significa ricollegarci con la volontà della nostra anima nell’incarnazione, per espanderci nella Coscienza e unirci alla Vita.
Il dr. David Frawley è considerato uno dei più importanti esponenti moderni del sapere vedico in Occidente è ritenuto un autentico maestro dell’antica saggezza vedica. Ha scritto più di venticinque libri e innumerevoli articoli sui differenti aspetti della scienza vedica e yogica. È direttore dell’Istituto Americano per gli Studi Vedici, nonché membro del consiglio dell’Associazione Nazionale di Medicina Ayurvedica.
Tra le sue opere vi sono libri sull’Ayurveda, i Mantra e lo Yoga.
La Filosofia in Cinquantadue Favole
Autore/i: Bencivenga Ermanno
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 122, Milano
Per illustrarci i temi chiave sui quali la filosofia da sempre si interroga, Ermanno Bencivenga ha scelto un linguaggio insolito: quello delle favole. Ne è nato, nel 1991, uno dei libri più originali e di maggior successo della divulgazione filosofica italiana, La filosofia in trentadue favole, poi ampliato e diventato La filosofia in quarantadue favole.
In questa nuova edizione il noto filosofo aggiunge altri dieci racconti e torna a parlarci di un mondo in cui il quattro vuole essere dispari, gli oggetti si ribellano, le scuole insegnano cose false e due gemelli sono costretti a scambiarsi un’unica faccia. Ora vi incontriamo anche calendari apparentemente inutili ma capaci di misurare il tempo dell’anima e matite che si ostinano a disegnare ciò che vogliono…
In questo mondo la magia è negli occhi di chi guarda, nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l’innocenza di un bambino, di chi gioca a chiedersi «perché» sapendo che ogni risposta cela sempre in sé una nuova domanda. Perché è proprio dal senso di stupore, dall’incantamento con cui i bambini ascoltano le favole, che nasce la riflessione filosofica.
Ermanno Bencivenga (Reggio Calabria, 1950), professore ordinario di filosofia all’Università di California (Irvine), è autore di numerosi saggi di logica, filosofia del linguaggio e storia della filosofia. Dirige la rivista internazionale di filosofia “Topoi” e collabora a “La Stampa”. Ha pubblicato, fra l’altro: Il primo libro di logica (1984), Filosofia: istruzioni per l’uso (1995; nuova ed. 2007), Giocare per forza (1995; nuova ed. 2007), Platone, amico mio (1997; nuova ed. 2007), I delitti della logica (1998; nuova ed. 2008), Filosofia: nuove istruzioni per l’uso (2000; nuova ed. 2008), Teoria del linguaggio e della mente (2001), I passi falsi della scienza (2001; nuova ed. 2009), Parole che contano (2004), Le due Americhe (2005) e La filosofia in quarantadue favole (2007), La logica dell’amore (2007) e Il pensiero come stile (2008). Ha firmato inoltre numerosi pamphlet, tra cui ricordiamo Oltre la tolleranza (1992), Manifesto per un mondo senza lavoro (1999) e Una rivoluzione senza futuro (2003).
Studi di Cristologia Giovannea
Autore/i: de la Potterie Ignace
Editore: Casa Editrice Marietti
premesse dell’autore, traduzione di Fabrizio Tosolini.
pp. 344, Genova
Da una trentina di anni si assiste nell’esegesi del NT ad un accrescimento spettacolare di pubblicazioni su s. Giovanni. E un campo di ricerca a cui l’autore di questo libro si è sempre interessato: nel 1961 pubblicò (in fiammingo, poi in italiano) una introduzione generale agli scritti giovannei, e nel 1977 una grande opera su La vérité dans Saint Jean. Nel frattempo ha scritto numerosi articoli su diversi aspetti dell’esegesi e della teologia di s. Giovanni. Una serie di questi studi, concernente la pneumatologia giovannea, fu ristampata, insieme ad articoli di S. Lyonnet, in La vita secondo lo Spirito, condizione del cristiano (1967; 1971). Una serie parallela di Studi di cristologia giovannea: era stata presentata in Gesù Verità (Marietti, 1973). La presente opera ne è una nuova edizione, notevolmente aggiornata ed ampliata. Nella sua forma attuale, il volume contiene nove capitoli di esegesi che analizzano alcuni dei punti salienti e più discussi nell’interpretazione del IV vangelo, come il prologo, la concezione verginale di Gesù, Gesù e i Samaritani, il Buon Pastore, la Passione, il costato trafitto, la fede pasquale. L’introduzione e tutta la seconda parte contengono otto capitoli di teologia giovannea, in cui vengono studiati alcuni dei grandi temi di s. Giovanni: verità, grazia, principio (archē), rivelazione, Spirito, fede, conoscenza.
L’opera presenta anche un interesse dal punto di vista metodologico. Mentre nel passato si cercava lo sfondo culturale di Giovanni nell’ellenismo o nello gnosticismo, oggi lo si ricollega piuttosto alla tradizione biblica e giudaica: è ciò che fa anche l’autore di questo libro per l’analisi di alcuni grandi temi giovannei (verità, conoscenza, unzione, impeccabilità, ecc.). D’altra parte, I. de la Potterie si è sempre mostrato molto attento al valore permanente dell’esegesi cristiana (patristica e medievale): dopo la rottura epistemologica dell’Illuminismo, egli spera di poter collaborare così all’elaborazione progressiva di una nuova ermeneutica in cui si possa superare il conflitto tra scienza e fede, l’opposizione tra la lettera e lo spirito.
Ignace de la Potterie s.j. (1914-2003) ha insegnato dapprima a Lovanio e a partire dal 1961 all’Istituto Biblico di Roma, dove è stato ordinario di Esegesi neotestamentaria, specializzandosi in tre materie: la teologia giovannea, la storia dell’esegesi cristiana, i problemi moderni dell’ermeneutica biblica.
Astrologia e Psicologia
Una sintesi nuova
Autore/i: Meyer Hermann
Editore: Frasnelli-Keitsch Coop
prima edizione, nota di Renate Tappeiner, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco a cura di Giorgia Morresco, Renate Tappeiner.
pp. 256, ill. b/n, Bolzano
La psicologia astrologica con l’analisi dell’oroscopo offre la possibilità di riconoscere le nostre potenzialità, di risolvere i blocchi inconsci che ostacolano la nostra esistenza e di progredire nel percorso dell’autorealizzazione.
Un metodo nuovo di calcolare ed interpretare il proprio oroscopo che offre l’opportunità di apprendere i meccanismi del destino.
Un aiuto valido per riconoscere la propria struttura psichica e il destino che ne scaturisce.
Questo libro da al lettore la possibilità di calcolare e d’interpretare il proprio oroscopo.
Differisce però profondamente da altre opere di questo tipo perché offre l’opportunità di apprendere i meccanismi e le leggi del destino.
Se si comprende in quale settore della vita ci si pone in contrasto con la propria scala di valori, si riesce a rimuovere i blocchi autodistruttivi e si promuove lo sviluppo psichico.
L’importanza di questo libro risiede dunque nella possibilità di riconoscere la propria struttura psichica e il destino che ne scaturisce.
L’autore completa il quadro astrologo con elementi sociologici e di psicologia del profondo.
Hermann Meyer astrologo, psicologo, e uno dei più rinomati rappresentanti di un‘astrologia orientata sulla psicologia del profondo.
È fondatore e direttore dell’Istituto di Astrologia e Psicologia a Monaco di Baviera.
È inoltre autore dei seguenti libri:
- Die neue Sinnlichkeit
- Partnerschaft, Gesundheit und Glück
- Gesetze des Schicksals
- Der Tod ist kein Zufall
- Befreiung vom Schicksalszwang
- Psychsomatik und Astrologie
- Die Lebensschule
Fiabe del Focolare
Autore/i: Grimm Jacob; Grimm Wilhelm
Editore: Giulio Einaudi Editore
prima edizione, prefazione di Giuseppe Cocchiara, traduzione di Clara Bovero, le tavole a colori riproducono particolari tratti dai dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio.
pp. XXXI-792, 13 tavole a colori f.t., Torino
Pubblicate per la prima volta tra il 1812 e il 1822, le fiabe dei Grimm, filologi e studiosi di folclore, sono rapidamente diventate un autentico classico della letteratura e della cultura. Il monumento che i Grimm volevano dedicare con la loro opera alla poesia popolare, ad una tradizione nazionale che aveva le sue radici nel Medioevo, non era inizialmente destinato ad essere un libro per ragazzi. Ma già Goethe scriveva alla Stein che era fatto “per rendere felici i fanciulli”: e così è stato, per generazioni e generazioni, sino ai nostri giorni.Questo volume, che ha costituito la prima edizione italiana completa delle celebri fiabe, ne offre una traduzione che serba intatta la fresca vena popolare e la semplicità primitiva del testo originale. Accanto a Biancaneve, Cenerentola, Pollicino, Cappuccetto Rosso, Barbablù, ecco nuovi personaggi, nuovi incantesimi ed eroiche imprese. A chiunque, in un qualsiasi bosco o villaggio, può succedere di incontrare una strega o una fata, e subire strane metamorfosi, o vivere una grande avventura. Ogni rivo, ogni filo d’erba, uccello o albero può giocare un tiro bizzarro, mutare corso al destino. Sono miracoli che scaturiscono senza meraviglia da una realtà quotidiana concreta e terrestre. Un così schietto amore per le semplici cose della terra trova riscontro nelle illustrazioni tratte da quadri di Bruegel: figure, scene di villaggio, dorati paesaggi, tutto un mondo che è appunto fantastico e terrestre al tempo stesso.
Jacob Grimm (1785-1863) fu con il fratello Wilhelm il primo a intendere una raccolta di testi del folklore come un lavoro scientifico, proponendosi di rendere fedelmente la sensibilità e il linguaggio semplice e popolare.
Wilhelm Grimm (1785-1863) fu con il fratello Jacob il primo a intendere una raccolta di testi del folklore come un lavoro scientifico, proponendosi di rendere fedelmente la sensibilità e il linguaggio semplice e popolare.