Libri dalla categoria Fiabe
Guida al Mondo dei Sogni
Autore/i: Kolosimo Peter
Editore: Edizioni Mediterranee
pp. 360, 32 tavv. b/n f.t., Roma
In sogno ci è concesso trasferirci nella più remota antichità, parlare con personaggi vissuti millenni prima della nostra era, con protagonisti di leggende e di favole mai esistiti. In sogno possiamo raggiungere istantaneamente New York, Tokyo, Singapore, la cima dell’Everest e le utopiche città marziane, possiamo sdoppiarci, moltiplicarci, incontrare noi stessi. I morti possono rivivere, i vivi morire d’una morte effimera.
Ma che cosa sta alla base di queste straordinarie facoltà? Quali enigmatici meccanismi dirigono i nostri vagabondaggi notturni? Come giungiamo a tuffarci, nel sogno, in un remotissimo passato, a prevedere talvolta l’avvenire? A tali domande risponde, con una chiarezza, una precisione ed una semplicità esemplari, il dottor Peter Kolosimo, presentandoci un’affascinante panoramica che va dalle manifestazioni oniriche dei bimbi non nati alle visioni dell’adolescenza, della gioventù, dell’età matura. Egli ci dice come, in un certo senso, i sogni siano veramente profetici, come ci svelino i lati più reconditi della nostra personalità, i desideri che non osiamo confessare neppure a noi stessi, le peculiarità del nostro carattere che non riusciamo a vedere e che, scoperte, analizzate, corrette, possono imprimere alla nostra esistenza un nuovo corso, avviandoci a quella vita serena, felice, a cui invano cerchiamo d’indirizzarci brancolando fra vaghi timori, infondati complessi, tendenze che riteniamo inconfessabili.
Appassionante come un romanzo, rigoroso come un trattato scientifico, questo nuovo libro di Kolosimo c’introduce poi al misterioso mondo degli incubi, dei «sogni ideatori», del sonnambulismo: è un’opera che non lascia alcuna zona d’ombra nel regno di Morfeo, che pone i lettori in condizione di sondare gli abissi della psiche, di respingere le assurde credenze superstiziose, di trarre dai sogni gli elementi indispensabili per conoscere veramente le predisposizioni, le doti e le manchevolezze di se stessi e del prossimo; ed a tanto contribuisce in misura notevole la «cabala dello psicanalista» che conclude la trattazione, esponendo i simboli più ricorrenti della sfera onirica.
Parlando di Kolosimo, «Stampa medica» scrive: «uno scrittore ci conduce finalmente, senza falsi pudori, sulla scorta d’inconfutabili dati di fatto, attraverso una giungla affascinante e pericolosa», mentre «La Notte» osserva: «Per la prima volta qualcuno cita Freud senza mettersi in ginocchio».
Peter Kolosimo, il divulgatore scientifico più letto in Italia, autore de “Il pianeta sconosciuto”, “Terra senza tempo”, “Ombre sulle stelle”, “Non è terrestre”, “Psicologia dell’eros”, opere ormai tradotte in cinque lingue, supera forse se stesso con questo libro, che non esitiamo a definire il trattato più chiaro ed esauriente su argomenti tuttora velati da una millenaria foschia di superstizioni.
Piste Perdute, Piste Ritrovate
Racconti Indiani
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione, introduzione e cura di Franco Meli, traduzione di Riccarda Rolandi.
pp. 318, Milano
La letteratura degli indiani americani, in passato nella forma orale e oggi in quella scritta, costituisce una lunga e ininterrotta narrazione che si oppone ad un fosco destino di estinzione fisica e culturale. In effetti al centro della voce indiana si può cogliere il tentativo di riscoperta e ricostruzione di un’identità culturale negata da secoli di violenza ed oppressione.
Piste perdute, piste ritrovate presenta i più significativi scrittori indiani nord-americani che, ora con amarezza ora con ironia, narrano di ambiti sacri e profani, di interconnessioni tra forze ordinarie e trascendenti fornendoci un vivido affresco, lontano da stereotipi e luoghi comuni, della condizione nativa.
Per quanto molto sia andato perduto e alcoolismo, lacerazione e disarmonia devastino molti protagonisti dei racconti, il mondo indiano sembra essere in grado di trarre dalla sua anima più profonda, dal suo ricco patrimonio mitologico, ad un tempo antico e moderno, la forza per affermare una continuità: qualcosa persiste nel tempo, con estrema dignità, e questo non dovrebbe essere ignorato o banalizzato.
Simbolo e Arte in Hegel
Autore/i: D’Angelo Paolo
Editore: Editori Laterza
pp. XI-260, Bari
Una interpretazione complessiva della ”Estetica” hegeliana, che, estendendo l’analisi anche agli appunti inediti – ed e la prima volta che ciò accade in uno studio italiano -, permette di offrire uno Hegel in gran parte nuovo, e di ripensare in modo diverso lo sviluppo della estetica hegeliana dagli anni giovanili a quelli della maturità.
Paolo D’Angelo (Firenze, 1956) ha studiato nelle università di Roma e di Bologna.
Ha pubblicato uno studio su «Carl Gustav Jochmann» (Palermo 1985) e ha curato e introdotto l’edizione italiana della «Estetica» e delle memorie «Sul concetto dell’arte» di F. Schleiermacher (Palermo 1988).
Per i nostri tipi e autore di: «L’estetica di Benedetto Croce» (1982).
Indicazioni per l’Intuizione
(Vita di un monaco zen)
Autore/i: Soko Morinaga Roshi
Editore: Promolibri Magnanelli
prefazione di Myokyo-ni, introduzione dell’autore, traduzione di Renato d’Orlandi.
pp. 64, 3 foto b/n, Torino
Alla fine della seconda guerra mondiale, in un Giappone sconfitto e ormai privo di ideali, il giovane Soko Morinaga bussa alla porta di un monastero Zen.
É l’inizio di un duro ma fruttuoso tirocinio che lo porterà – dopo molti anni – a divenire Superiore del Daishu-in di Kyoto.
In quest’opera autobiografica, breve ma ricca di spunti di riflessione, Soko Morinaga Roshi rievoca gli inizi del suo apprendistato, l’apparente durezza (ma intrisa di profonda partecipazione umana) dei suoi Maestri e ci insegna una semplice, grande verità: soltanto attraverso una disciplina severa – interiore ed esteriore – si può sperare di giungere al safari, quella folgorante intuizione che è il fine ultimo dello Zen.
Prefazione
- Introduzione
- Pensando alla morte
- L’immutabile
- La sofferenza è causa di un incontro
- Fiducia: lavorare interiormente per me stesso senza lamentarmi
- Tra Maestro e discepolo
- Insegnamento: fiducioso nel suo discepolo il Maestro mi fa far fagotto
- Denaro per il mio funerale
- Vivo l’esperienza del mio primo voto
- Conclusione
La Cicuta e la Croce
Le origini delle cospirazioni
Autore/i: Pincherle Mario
Editore: Macro Edizioni
presentazione dell’autore.
pp. 160, nn. ill. a colori e b/n, Diegaro di Cesena (FC)
L’origine della cospirazione, da Socrate a oggi. La vera storia di Socrate. Tutti i documenti che dimostrano che Socrate non era Greco, il mistero della sua morte, perché è stato ucciso e perché rappresentava un pericolo per gli ateniesi.
Inoltre, la scoperta che condannò Socrate alla “cicuta” e quindi alla morte, il suo processo e i veri motivi per cui fu istituito.
Cicuta e Croce, due simboli avvicinati per accostare la figura di Socrate a quella di Gesù. La cicuta rappresenta non solo un fatto fisico, e cioè la morte di Socrate, ma anche il calice della nuova realtà portata dal grande filosofo che si scontrò con la realtà politica e culturale del suo tempo.
Un processo, quello di Socrate, che appartiene a un epoca storicamente diversa dalla nostra ma la cui causa è oggi ancora attualissima e che potrebbe tranquillamente svolgersi ai nostri giorni.
Pincherle ha posto il processo a Socrate fuori dal tempo: non riguardo ai giudici e ai carcerieri, ma a coloro che stanno dietro alle quinte: i persuasori occulti, i manovratori nascosti sono i nemici dell’uomo, i nemici di sempre. Possiamo ritrovare queste persone in ogni epoca, in ogni momento. Sono i responsabili delle torture, delle uccisioni, delle condanne a morte. Sono coloro che hanno fatto accendere i roghi sotto i piedi di migliaia di santi e di martiri, testimoni della Verità.
Un ritratto nuovo e originale di questa figura lontana dal suo tempo, evoluta, grande seguace della conoscenza e della saggezza e precursore di Gesù.
Mario Pincherle (1919-2012) è stato scrittore fecondissimo, autore di numerosi libri che trattano diverse discipline, da quelle tecniche a quelle umanistiche. La sua lunga carriera di insegnante e ricercatore ha registrato una decisa svolta dopo un viaggio in Egitto e dopo la visita alla Piramide di Cheope, in cui scoprì lo “Zed”.
Pincherle si lasciò trascinare dal fascino dell’antico Egitto e si avventurò in un nuovo campo di ricerca, fino ad allora dominio di una certa iconografia occultista. Ha così affrontato lo studio dei classici dell’antichità, soprattutto la Bibbia ed i testi apocrifi, dei quali ha proposto una lettura ed una ricerca fedele alla tradizione orale, ma affrontata anche con curiosità, razionalità, sentimento ed immaginazione; talenti che non gli difettavano e che altri sono disposti a liquidare come “poco scientifici”.
La Danza delle Spade e la Tarantella
Saggio musicologico, etnografico e archeologico sui riti di medicina
Autore/i: Schneider Marius
Editore: Argo
introduzione dell’autore, traduzione e cura di Pierpaolo De Giorgi.
pp. 244, nn. ill. b/n, Lecce
Nato quasi come appendice di un’altra celebre opera di Marius Schneider (Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nella scultura antiche), La danza delle spade e la tarantella è in realtà il primo organico progetto che abbia osato iscrivere in un ampio e complesso schema categoriale tutti gli elementi in gioco nel tarantismo. Più nota in Italia grazie a una spiccia stroncatura demartiniana (“una mitopoiesi personale e infondata”) che non attraverso un approccio diretto, la ricerca dello studioso alsaziano è sicuramente una pietra miliare nel difficile percorso seguito dagli uomini di scienza per tentare di comprendere un fenomeno misterioso e sfuggente. Il generoso tentativo schneideriano si snoda attraverso un articolatissimo confronto tra musiche etniche, folkloriche e primitive, sistemi e teorie musicali, arti plastiche e figurative, testi religiosi e documenti varii: l’esito è l’affresco di un pensiero simbolico che scaturisce dalla civiltà megalitica e che assegna alla musica un significato ontologico essenziale, un vero principio archetipico di tutta la realtà. Anche per chi ritenga definitivi gli approdi dell’autore de La terra del rimorso, leggere o rileggere oggi La danza delle spade e accostarsi a questa affascinante visione del mondo in cui l’uomo si sente in stretta relazione con un animale, una pianta, una costellazione, uno strumento musicale, una costruzione mitologica, è comunque una straordinaria avventura culturale.
Hitler e il Nazismo Magico
Le componenti esoteriche del Reich millenario
Autore/i: Galli Giorgio
Editore: Rizzoli
premessa e introduzione dell’autore.
pp. 304, Milano
Perché Hitler ha attaccato la Polonia con la ferma convinzione che l’Inghilterra e la Francia non sarebbero intervenute, trasformando così una guerra, che doveva essere limitata, in un conflitto prima europeo e poi mondiale? Domanda inquietante, alla quale gli storici hanno provato a dare risposte cercando di individuare una logica in comportamenti che sembravano del tutto estranei a qualsiasi logica. Giorgio Galli, invece, accetta la possibilità che Hitler e il nazismo avessero una logica e una cultura proprie e in questo libro dimostra come alcune radici culturali del nazismo affondino profondamente in quegli antichi mondi di conoscenza (magia, occultismo, esoterismo, astrologia e alchimia) che erano stati sconfitti, ma non cancellati, dal pensiero scientifico del Cinquecento e del Seicento e dall’illuminismo. Un’indagine storica lucida e minuziosa che smaschera un inquietante paradosso culturale offrendo nuovi contenuti e interpretazioni finora sottovalutate.
Giorgio Galli (Milano 1928), già docente di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi di Milano, è uno dei massimi politologi italiani. Tra le sue opere ricordiamo: Hitler e il nazismo magico (Rizzoli 1989, disponibile in BUR), Storia dei partiti politici europei (Rizzoli 1990), Partiti politici italiani (1943-2004) (Rizzoli 1991, disponibile in BUR), Mezzo secolo di Dc (Baldini Castoldi Dalai 2004), Esoterismo e politica (Rubbettino 2010), L’impero antimoderno (Bietti 2013), Il golpe invisibile (Kaos 2015).
Santa Rita degli Impossibili
La storia d’amore e di sangue, di vendetta e di perdono di Rita da Cascia – Estasi, visioni, prodigiose guarigioni della donna che visse da protagonista la tragedia dei figli sullo sfondo di atroci faide medioevali
Autore/i: Cuomo Franco
Editore: Edizioni Piemme
unica edizione.
pp. 352, 8 tavv. b/n f.t., Casale Monferrato (AL)
Rita da Cascia è detta «santa degli impossibili» per la straordinarietà dei miracoli che le vengono attribuiti, soprattutto in materia di guarigioni. Il suo culto ebbe origine intorno alla metà del ’400, quando ancora era in vita, e fu inizialmente avvolto da un’aura talmente leggendaria da far sorgere nelle autorità ecclesiastiche il dubbio che non fosse mai esistita. Tant’è che la prima domanda posta ai testi nella causa di beatificazione fu se avessero certezza che questa suora così popolare, così prodiga di grazie, fosse realmente stata al mondo. Si appurò che era stata una taumaturga dagli eccezionali poteri e una mistica in grado di ascendere ai più elevati stati di estasi. Ma Rita ebbe anche una intensa vita profana, due figli e un appassionato amore coniugale, stroncato poi da una sanguinosa faida tra guelfi e ghibellini. A rendere più fosca la tragedia, dopo l’assassinio del marito, sopravvenne la morte dei figli, da Rita stessa invocata – a quanto si tramanda – perché non si macchiassero di vendetta.
Questa biografia ricostruisce la verità storica, individuando moventi e mandanti dell’omicidio attraverso riscontri storici precisi. Sono accuratamente documentati gli usi e le leggi di Cascia, i meccanismi delle faide familiari e delle lotte di potere, i contrasti determinati dalle dispute religiose, dall’eresia e dallo scisma, nonché gli aspetti più comuni della vita monastica e civile. Non sono tuttavia trascurati gli aspetti leggendari della saga ritiana, nella quale ricorrono elementi fiabeschi e antiche profezie, legate al persistere di superstizioni pagane. Giganteggiano sullo sfondo di tale scenario i grandi santi dell’Umbria, con l’affermarsi delle nuove istanze morali francescane e agostiniane in una società contrassegnata dall’odio. Una particolare cura è dedicata alla ricostruzione dell’aspetto della Santa, dotata di un imperscrutabile fascino, attraverso l’iconografia dell’epoca. Sono stati esaminati infine i simboli della leggenda ritiana, che sono poetici e pervasi di esoterismo. I loro significati facilitano la comprensione del prodigioso mistero di Rita.
Franco Cuomo, giornalista e scrittore, è stato primo finalista al premio Strega con Gunther d’Amalfi cavaliere templare.
Tra gli altri romanzi: Il Codice Macbeth, Il signore degli specchi e I semidei. È autore di un vasto repertorio teatrale, rappresentato in Italia e all’estero da registi quali Carmelo Bene, Maurizio Scaparro, Françoise Petite. Alla sua drammaturgia sono andati i premi Flaiano, Riccione, Vallecorsi, Fondi e Idi. Ha pubblicato saggi sull’ozio, sulla seduzione (Elogio del libertino), su Oscar Wilde e il decadentismo vittoriano (Chi ha guardato negli occhi la bellezza), sulla tragedia di Beatrice Cenci e su temi storici ai margini dell’immaginario, come Gli ordini cavallereschi nel mito e nella storia e Nel nome di Dio, sulla civiltà dei roghi e dei duelli. Ha tradotto l’ultima edizione italiana di Utopia di Thomas More e numerosi classici perla scena, tra cui il Cirano di Rostand (tutt’ora in cartellone, a venti anni dal debutto), il Caligola di Camus, e opere di Shakespeare, Marlowe, Jonson, Musset, Plauto.
Ha curato programmi radiofonici e televisivi per la RAI; è condirettore della rivista culturale «Achab», specializzata in letteratura d’avventura, viaggio e mistero. Ha ricevuto il Premio per la cultura della Presidenza del Consiglio e il Fregene per il giornalismo.
La «Morte dell’Arte» e l’Estetica
Autore/i: Formaggio Dino
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione dell’autore.
pp. 308, Bologna
È stato detto a ragione che, in quanto scienza teoretica di principio razionale ed universale, l’Estetica può uscire dalla sua preistoria solo nella misura in cui essa si fa consapevole della autonomia di campo, soprattutto dinanzi alla critica letteraria o a quella artistica. Il contributo di Formaggio a questa difficoltà sta nell’aver compreso come l’unica autonoma legge a fondamento di ogni esperienza artistica assurga per la prima volta a consapevolezza filosofica attraverso la teoria hegeliana della «morte dell’arte», in quanto «morte-ricominciamento». Questo libro dunque, che nasce come riedizione di saggi ormai introvabili con l’aggiunta di parti inedite, non vuole essere altro che una testimonianza: la testimonianza di una lunga ricerca estetico-filosofica che rende omaggio all’opera di Husserl e Dewey, ma soprattutto all’indimenticabile insegnamento di Antonio Banfi.
Dino Formaggio insegna Estetica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano. E autore di numerose opere, tra le quali possono essere ricordate «Fenomenologia della tecnica artistica» (1953), «L’idea di artisticità» (1962) e «Arte» (1973).
Introduzione. – Parte prima. – Questione prima: la disputa sulla «morte dell’arte». – Appendice: le antinomie romantiche e l’arte contemporanea. – Parte seconda. – Intermezzo documentario: l’Estetica e la ricerca filosofica. – Parte terza. – Questione seconda: l’interrogazione dell’Estetica.
Il Dodicesimo Pianeta
Le vere origini dell’uomo
Autore/i: Sitchin Zecharia
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione di Giulio Arthos, nota dell’autore, traduzione di Roberta Rambelli.
pp. 448, nn. ill. b/n, Roma
L’ipotesi che la vita sulla Terra abbia avuto origine in altri mondi è oggi considerata attendibile anche da parte della scienza ufficiale.
Quest’opera è un complesso e valido tentativo di conciliare una analisi della mitologia sumerica con una approfondita lettura della Bibbia; il senso originario dei caratteri cuneiformi delle antiche civiltà del Tigri e dell’Eufrate con le immagini superstiti di quelle popolazioni, fa pervenire alla conclusione che un pianeta oggi scomparso sia stato la patria di esseri di alto livello tecnologico, i «Neifilim», che avrebbero colonizzato la Terra e creato l’Homo Sapiens, l’Adamo Biblico.
Il Viaggio dell’Anima
Autore/i: Autori vari
Editore: Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, testo latino a fronte, introduzione generale di Piero Boitani, introduzioni parziali, testi, traduzioni, note di commento e indici a cura di Manlio Simonetti, con un saggio si Giuseppe Bonfrate.
pp. LI-570, Milano
Il popolo di Israele, liberato dalla schiavitù dell’Egitto, marcia nel deserto verso la Terra Promessa. Origene, uno dei maggiori Padri della Chiesa, interpreta questo viaggio come l’itinerario dell’anima dall’idolatria e dal peccato verso la virtù, la conoscenza, la fede e Dio. Ogni tappa porta con sé dolore e scoperta, in una ricerca appassionata della Via, della Verità e della Vita che percorre la storia dal Principio alla Fine e ha la sua meta nella Parola. Nell’itinerario si cela un mistero, perché alle quarantadue tappe attraverso le quali Israele «salì» dall’Egitto corrispondono le quarantadue generazioni attraverso le quali Cristo, incarnandosi, «discese nell’Egitto di questo mondo». Salita e discesa sono il cammino della salvezza lungo il quale la carne e lo spirito, l’uomo e Dio si incontrano. Ogni particolare del libro biblico dei Numeri, che quel viaggio racconta, ha una spiegazione: i tempi, i nomi dei luoghi, le tende, i cibi, le bevande, la sorgente, il pozzo. Ogni dettaglio e esaminato alla luce di tutta la Scrittura: l’Esodo viene letto ricordando il Cantico dei Cantici, la Genesi interpretata per mezzo dei Vangeli. E l’esegesi si fa ri-Scrittura, invocando per ognuno il «riversarsi» del discepolo prediletto sul petto di Gesù.
La grande suggestione che l’allegoria di Origene esercita è testimoniata dalle riprese che ne hanno operato, con straordinarie variazioni, Girolamo, Gregorio di Nissa, lo Pseudo-Ambrogio, Agostino, Bruno d’Asti, Bernardo di Clairvaux e Pier Damiani. Ognuno amplifica le intuizioni del maestro alessandrino per i propri scopi, dando ad esse la propria inconfondibile impronta.
Gregorio, ad esempio, immagina un progresso senza fine, in cui l’anima «vuole godere della bellezza non attraverso specchi e riflessi ma faccia a faccia», mentre Dio acconsente alla richiesta «con le stesse parole con le quali rifiuta, mostrando un incommensurabile abisso di mistero». Bernardo, molto più tardi, si concentra sul percorso spirituale del credente e sull’opera della Grazia. Il viaggio dell’anima si diffonde e si trasforma: assume le fattezze del pellegrinaggio di Dante nell’aldilà, del moderno romanzo di formazione, della navigazione che, nei Quattro quartetti di Eliot, conduce a comprendere «il punto d’intersezione del senza tempo col tempo».
Manlio Simonetti ha insegnato storia del Cristianesimo all’Università «La Sapienza» di Roma. Si occupa di storia del Cristianesimo antico e di storia dell’esegesi; ha studiato particolarmente l’Arianesimo, la Gnosi, Origene, l’agiografia. Per la Fondazione Valla ha curato la Vita di Mosè di Gregorio di Nissa (1984), i primi due volumi del Cristo (1990 e 1986), il Commento ai Salmi (1988) e L’istruzione cristiana (1994) di sant’Agostino, i Testi gnostici in lingua greca e latina (1993), le Omelie sul Cantico dei Cantici di Origene (1998) e, insieme a Salvatore Pricoco, La preghiera dei cristiani (2000) e i due volumi delle Storie di santi e di diavoli di Gregorio Magno (2005 e 2006). Per l’edizione delle Confessioni agostiniane ha curato il testo critico e gli apparati scritturistici, e ha composto il commento al tredicesimo libro (1997).
Giuseppe Bonfrate ha compiuto studi e ricerche in filosofia e letteratura cristiana antica all’Università Gregoriana di Roma, a Parigi e alla Harvard University, e insegna storia delle religioni all’Università di Roma Tre.
Piero Boitani insegna letterature comparate all’Università «La Sapienza» di Roma. Ha scritto sul mito, la Bibbia e le sue riscritture, Dante, la tradizione medievale e la letteratura moderna. Fra le sue pubblicazioni più recenti, Parole alate. Voli nella poesia e nella storia da Omero all’11 settembre ed Esodi e Odissee (2004), Poetry of the Donati Family. The Barlow Lectures on Dante (2006), Sulle orme di Ulisse, La prima lezione sulla letteratura e Letteratura europea e Medioevo volgare (2007).
La Civiltà delle Streghe
Autore/i: Battisti Giuseppina; Battisti Eugenio
Editore: Lerici Editori
pp. 240, 15 tavole in b/n f.t., 38 illustrazioni b/n net testo, Milano
Di streghe e di caccia alle streghe si parla, per traslato, ora non meno di ieri, e nessuno dei volumi editi sulla grave questione, dal Quattro al Settecento, nei secoli cioè illuminati dai roghi, ha presumibilmente avuto lettori numerosi quanto il pubblico che ha seguito spettacoli e problemi con questi contenuti.
È difficile spiegare le ragioni di questa attrazione culturale. Si ha a volte la sensazione che, al disotto, ci sia un problema insoluto, ancora aperto e scottante; l’odio contro le streghe, il terrore del demoniaco, sono forse gli episodi più drammatici e inquietanti dello scontro, non fra Rinascimento e Medioevo, come si è creduto fino a non molto tempo fa, ma fra cultura umanistica e tradizione popolare. Il grande scontro, iniziatosi alla fine del Quattrocento, è in realtà il primo grande scontro nell’Europa moderna fra cultura di élites e cultura delle classi subalterne.
È merito esclusivo di una spregiudicatezza moderna e del tutto attuale il riscoprirne e individuare, quasi sociologicamente, gli ambiti in cui questo processo si compi, i contrasti di coscienza a cui diede luogo, le comuni radici nella religione in cui questo processo ebbe inizio.
Dall’introduzione degli autori:
“Man mano che ci si allontana dagli ultimi solenni processi contro la magia, la pubblicistica sulle streghe si moltiplica, quasi a compensare librescamente una fede o un’avversione venuta meno. In modo analogo l’astrologia, nella sua evoluzione e fortuna storica, dunque nella sua realtà umana se non metafisica, non è mai stata tanto indagata e conosciuta come oggi. Di streghe e di caccia alle streghe si parla, per traslato, ora non meno che ieri, e nessuno dei volumi editi sulla grave questione, dal Quattro al Settecento, nei secoli cioè illuminati dai roghi, ha, presumibilmente, avuto lettori numerosi quanto il pubblico che ha affollato i teatri di tutto il mondo anche solo per seguire partecipe la convincentissima ricostruzione data da Arthur Miller nel Crogiuolo del drammatico processo contro le streghe di Salem, pochi anni fa, d’altronde, solennemente riabilitate.[…]”
La civiltà delle streghe
Bibliografia
L’iconografia della strega
Nota alle illustrazioni
15 tavole f. t.
I Papi e le streghe
Le bolle pontificie del 1483 e 1484
Nota introduttiva
Bolla di Sisto IV
Bolla di Innocenzo VIII
In camera di tortura
Nota introduttiva
Costituto dei tormenti dati in Triora a Franchetta Borelli supposta strega, il 19 settembre 1588, in camera di tortura
Descrizioni di Sabba
Nota introduttiva
Processo istruito dall’Ufficio dell’Inquisizione della Santa Fede, ad istanza dello stesso Procuratore dell’Inquisizione della Santa Fede, contro Antonia, ,moglie di Giovanni Rose di Villars Chabod, della parrocchia di Saint]orioz, diocesi di Ginevra
Riassunto della Vauderye del Lionese (1460 circa)
Un dibattito a corte
Nota introduttiva
Ulrico Molitoris e Corrado Schatz
Delle Lamie e Pitonesse
Lettera di Ulrico Molitoris all’illustrissimo Sigismondo Duca d’Austria
Capitolo Primo
Capitolo Secondo
Capitolo Terzo
Capitolo Quarto
Capitolo Quinto
Capitolo Sesto
Capitolo Settimo
Capitolo Ottavo
Capitolo Nono
Capitolo Decimo
Capitolo Undicesimo
I formulari delle streghe
Nota introduttiva
Segreti di magia per farsi amare
Preghiera di San Cipriano
Operazione dei sette spiriti dei pianeti
L’arte magica di Artephius e Mihinius suddivisa in otto proposizioni
Sigilli del Maestro Arnaldo
I Riti della Magia
Autore/i: Bouisson Maurice
Editore: SugarCo Edizioni
prefazione dell’autore, traduzione di Donatella Cerutti.
pp. 254, nn. ill. b/n, Carnago (Varese)
Questo studio affascinante si rivolge a tutti coloro che si interessano agli aspetti più misteriosi della storia e al profondo significato di quelle credenze che sono l’espressione dei più intimi sogni dell’uomo. La magia vi appare in tutto l’arco storico della sua evoluzione; i riti magici vi sono evocati come le scene di un dramma dai molteplici cambiamenti e vengono descritti nel clima stesso in cui sono nati.
I riti della magia è un’opera di sociologia delle civiltà, un testo formativo e informativo, una lettura ideale per gli appassionati di scienze occulte, per gli specialisti e gli iniziati.
Maurice Bouisson, studioso di storia dei fenomeni religiosi e magici, ha insegnato Storia delle religioni alla facoltà di lettere di Aix-Marseille. E anche autore di Storia della magia.
Guida all’Astrologia
Autore/i: Discepolo Ciro
Editore: Armenia Editore
presentazione di Serena Foglia, prefazione dell’autore.
pp. 720, nn. ill. b/n, Milano
Da sempre l’uomo ha cercato con avidità di conoscere il proprio futuro, leggendo i segni che il cielo gli forniva. Nata appunto come studio delle leggi che governano l’universo, l’astrologia ha subìto via via nel tempo sostanziali cambiamenti, diventando ora mito, ora religione, ora strumento tecnico di indagine psicologica. Perdendo il carattere mantico che attraverso i secoli le aveva tributato alterne fortune e sfortune, oggi si avvia verso un riconoscimento ufficiale da parte della scienza accademica, come aveva previsto C.G. Jung, per inserirsi in quello sforzo interdisciplinare volto alla scoperta dell’uomo universo attraverso il linguaggio delle sue mille metafore comportamentali e dei suoi altrettanti miti-archetipi condizionanti.
Nella presente guida l’autore mira soprattutto a svelare i meccanismi che presiedono alla compilazione di un oroscopo. La chiarezza e la scrupolosa attenzione nei particolari fanno di questo libro un manuale completo per chi voglia addentrarsi nello studio dell’astrologia e prepararsi da sé l’oroscopo.
A sostegno della parte teorica l’autore ha inserito le tavole delle Case e le effemeridi insieme a cento oroscopi tipo con relativi grafici illustrativi. Le note relative ai grafici, che riguardano caratteristiche fisiche, temperamentali ed esistenziali dei soggetti esaminati, sono sintetiche e più obiettive possibile per una maggior facilità di utilizzo.
Chianti – Storia e Cultura
Autore/i: Flower Raymond
Editore: Casa Editrice Bonechi
prefazione di Bino Sanminiatelli, traduzione a cura di Sandro Boglione.
pp. 250, numerose tavole b/n f.t., Firenze
Una «storia» del Chianti visto con gli occhi di un forestiero che vi ha preso da anni stabile dimora; meno assillato dei «locali» dai problemi della conduzione agricola e della vinificazione industrializzata, osserva e studia la natura, gli uomini, le loro vicende, antiche e recenti, con sereno distacco simpatia e sensibilità, e vi scopre reconditi significati e valori, tradizioni che hanno radici in un remoto passato, il fascino di un paesaggio in molta parte ancora incorrotto, la bellezza degli edifici che segnano il succedersi d’innumeri generazioni; e si sforza di motivare questo patrimonio, ripercorrendo culture e civiltà che hanno modellato nei secoli la terra chiantigiana e la sua gente.
Nel rigoglioso fiorire di studi dedicati al Chianti, il lavoro del Flower, che è fatto di paziente ed accurata ricerca ma anche di poesia e di amore, occupa un posto a sé, non fosse altro per il ben più ampio panorama di eventi e di tempi nei quali la narrazione è inserita. Storia locale, certo, ma anche un più vasto discorso che da essa scaturisce; non minuziosa ed arida erudizione, ma una avvincente e scorrevole lettura, dove il senso dei fatti e delle persone rispecchia l’universale anche nei limiti di un pur circoscritto territorio.
Raymond Flower è stato per un anno allievo alla Scuola Italiana di Alessandria d’Egitto, prima di terminare gli studi in Inghilterra e in Svizzera, laureandosi poi in Storia all’Università di Oxford. Nel 1963 lasciò i Lloyd’s di Londra e i numerosi affari che aveva nel Medio Oriente per dedicarsi solo all’attività di scrittore, acquistando e restaurando lo storico castello di Grignano, nel cuore del Chianti. .
Tra le altre opere di Raymond Flower: “Da Napoleone a Nasser” (una storia dell’Egitto moderno); la storia dei Lloyd’s di Londra; una storia illustrata degli sports invernali; “L’Automobilismo sportivo” e una storia dell’automobilismo dalle origini ad oggi, uscito nel 1981 per il Royal Automobil Club d’Inghilterra. Attualmente sta scrivendo un libro sulla storia della Malesia e di Singapore.
Il presente volume, uscito nel 1978 in Inghilterra e nel 1979 negli Stati Uniti, e pubblicato oggi in edizione italiana grazie anche alla preziosa collaborazione di Alessandro Boglione, è frutto di molte stagioni trascorse nel Chianti e vuole anche essere, dice l’Autore, un ringraziamento ai suoi amici chiantigiani per la loro gradita ospitalità.
Letteratura Italiana delle Origini
«Il secolo di cui si discorre è in sé incomparabilmente il più importante delle nostre lettere.»
Autore/i: Contini Gianfranco
Editore: Sansoni Editore
avvertenza dell’autore, in copertina: Giotto, L’omaggio dell’uomo semplice (c. 1300), Assisi, Basilica superiore (part.).
pp. IX-1046, Firenze
Una fondamentale scelta di testi delle origini, che ebbe a suo tempo il valore di un’autentica riscoperta dovuta al rigore filo logico e linguistico del massimo studioso e di Dante e del nostro Duecento. La raccolta di Contini ricostruisce l’origine nazionale del nostro linguaggio poetico attraverso la ricerca delle varianti regionali e dei diversi generi letterari, e arriva a trovare il nodo della grande lingua letteraria italiana fino ai risultati danteschi e poi della lirica di Petrarca e della prosa di Boccaccio.
Gianfranco Contini (1912-1990) è stato titolare della cattedra di Filologia romanza all’Università di Firenze e direttore del Centro Studi di Filologia romanza presso l’Accademia della Crusca. Della sua intensissima attività scientifica ricordiamo oltre alla Letteratura dell’Italia unita, l’edizione e commento alle Rime di Dante, i saggi sul Petrarca e la monumentale edizione dei Poeti italiani del Duecento.
Nuovi Racconti di un Esorcista
Autore/i: Amorth Gabriele
Editore: Edizioni Dehoniane Roma
introduzione dell’autore.
pp. 232, Roma
Dodici milioni di italiani frequentano maghi, cartomanti, sedute spiritiche, sette sataniche, occultismo. Al loro servizio operano 100.000 persone, con un giro d’affari incalcolabile.
Perché, invece, è così difficile trovare un esorcista?
Perché è quasi impossibile avvicinare un sacerdote che sia esperto in questo settore, o che almeno creda alla possibilità dei mali malefici?
L’esempio e l’insegnamento di Cristo è molto preciso, come e precisa la tradizione della Chiesa. Ma i cattolici di oggi sono del tutto disinformati. Come riconoscere le persone malefiche? Come prevenirle e come vincerle?
Gli esorcismi sono riservati ai sacerdoti incaricati, mentre tutti i credenti possono fare preghiere di liberazione. Che differenza c’è? Quali norme occorre osservare?
Può un defunto abitare nel corpo di un vivente? Esistono le anime-guida? Quali problemi aperti e non risolti si presentano in questo campo?
Il nuovo libro di don Amorth risponde a queste e a tante altre domande, suffragando il discorso con una ricca esposizione di fatti recenti.
Un prezioso manuale, pratico e istruttivo, per sacerdoti e laici, su come aiutare tanti sofferenti.
Don Gabriele Amorth è nato a Modena nel 1925; laureato in giurisprudenza, è sacerdote della Pia Società San Paolo. Giornalista noto per i molti articoli su Famiglia Cristiana, e ancor più conosciuto per la direzione del mensile Madre di Dio e per i suoi articoli mariani. Autore di vari libri, quattro dei quali sulla Madonna, e membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Esorcista della diocesi di Roma, è molto noto per il suo libro, di nostra edizione: Un esorcista racconta.
Introduzione. Esorcista cercasi. Cristo contro Satana. «Nel mio nome scaccerete i demoni». Satana in azione. Come riconoscere le presenze malefiche. Esorcismi e preghiere di liberazione. Alcune cause e conseguenze delle presenze malefiche. Difficoltà e problemi aperti. Infestazioni. Domande e risposte. La donna nemica di Satana. Conclusione. Preghiere di liberazione dallo spirito del male.
La Preistoria della Società Europea
Autore/i: Childe V. Gordon
Editore: Sansoni Editore
introduzione dell’autore, traduzione di J. P. le Divelec.
pp. 276, numerose tavole b/n f.t., nn. ill. b/n, Firenze
Cinquemila anni fagli abitanti dell’Europa si trovavano, per quanto riguarda l’attrezzatura e l’organizzazione economica, al medesimo livello rivelato quattrocento anni or sono dagli Indiani d’America, e, ai nostri giorni, dagli indigeni della Papuasia. Essi però perdettero le loro Caratteristiche in virtù della contiguità con l’Egitto e la Mesopotamia arrivando a superare gli stessi maestri d’oriente. È soltanto nella valle del Nilo e nel delta del Tigri e dell’Eufrate che poteva essere realizzata l’organizzazione politica ed economica indispensabile alla nascita di una industria metallurgica. È col sorgere di questa che, cinquemila anni or sono, fu mosso in realtà il primo passo verso quel «progresso» che ha reso il vecchio mondo così diverso dal nuovo. I barbari europei beneficiarono dei ’frutti di questa scoperta, ed uscirono dall’Età della Pietra.
V. Gordon Childe, tra i maggiori archeologi del nostro tempo, spiega qui con evidenza come e perché essi giunsero a tanto.
L’intento principale di questo libro e mostrare che anche nei tempi preistorici le società barbare d’Europa si comportavano» in modi nettamente europei, e chiarire inoltre come le società europee abbiano potuto dare origine ad una «scienza europea». La dimostrazione poggia su basi meramente archeologiche e tiene conto di motivazioni offerte dai pescatori e cacciatori dell’età glaciale d’Europa, della rivoluzione neolitica d’oriente, della colonizzazione europea ad opera degli agricoltori, della rivoluzione urbana in oriente, della prima età mediterranea del bronzo, dei missionari, dei commercianti, dei guerrieri, della creazione di una civiltà europea.
Tredici Capitoli sul T’ai-Chi Ch’üan
“Una Via per il Benessere e la Longevità”
Autore/i: Cheng Man-ch’ing
Editore: Pollini Editore
introduzione, traduzione e compilazione in inglese di Douglas Wile, traduzione in italiano di Stefania Rolando.
pp. xvi-128, Venezia
Prima pubblicazione in Italia di un testo del maestro Cheng Man-ch’ing sul T’ai-chi ch’üan. Questa opera, una tra le più importanti nel suo campo, è stata completata dal maestro nel 1946 e pubblicata a Taipei solo nel 1950. Viene tradotta con attenta cura e proposta per la prima volta in lingua inglese nel 1982 dal Prof. Douglas Wile, docente al Brooklin College di New York.
Già alla sua sesta edizione negli Stati Uniti essa può essere senz’altro definita come un eclettica fusione tra un compendio per la prevenzione e la cura alternativa della salute fisica e psichica che come un codice interpretativo della cultura filosofica e medica tradizionale dell’antica Cina.
L’aspetto funzionale terapeutico e preventivo del T’ai-chi ch’üan trasmessoci dal prof. Cheng in questo libro, oltre a rivelarci la sua profonda assimilazione degli ideali di Confucio, vuole esprimerci l’importanza per i nostri tempi di ritrovare la “coltivazione” della propria essenza energetica.
Attraverso un esercizio esteriore di un movimento fluido e ritmico esprimente la consapevolezza del proprio equilibrio, si viene a schiudere la via ad un nuovo esercizio, questa volta statico, di una meditazione interiore che assurge alla ricerca del proprio io. L’armonia tra il corpo e lo spirito è uno dei tanti obbiettivi che questa arte millenaria vuole insegnarci.
Questo libro non solo riuscirà ad essere una guida valida e importante per studiosi, maestri e allievi avanzati, ma potrà soprattutto aprire uno scorcio conoscitivo del T’ai-chi ch’üan a tutti coloro che sono interessati a quel magnifico panorama senza tempo della medicina alternativa di ogni cultura.
Il Professor Cheng Man-ch’ing nato nel luglio 1902 a Yung-chia nella provincia di Chekiang, medico di. grande fama, poeta, maestro di pittura e calligrafia, non a caso chiamato “Maestro delle Cinque Eccellenze”. È stato una delle massime autorità conoscitive internazionali nel campo del T’ai-chi ch’üan, arte filosofico-spirituale, disciplina terapeutica e fisica non violenta.
Fu uno degli allievi prediletti e discepolo intellettuale del Maestro Yang Ch’eng-fu, da cui ricevette tutti. i segreti delle trasmissioni orali del T’ai-chi ch’üan della famiglia Yang.
Docente alle Università di Y’ü-wen e Yi-shu di Pechino, direttore dell’Istituto di Belle Arti di Shanghai e membro della intelligentsia letteraria. Si trasferì prima a Taiwan ove fu docente al Collegio di Cultura Cinese di Taipei, poi negli Stati Uniti ove fondò una tra le più conosciute scuole americane di T’ai-chi e dove insegnò a più di diecimila allievi. A New York rimase esercitando le sue grandi doti.
Morì a Taipei nel 1975.
I Misteri delle Origini
…dallo studio delle dottrine esoteriche, la riscoperta delle radici dell’umanità
Autore/i: Buonagurelli Ciro
Editore: Editrice Lunaris
prima edizione.
pp. 150, nn. ill. b/n, Orentano (PI)
“Essere o non essere, questo è il problema…” e sulla scia di questa grande citazione shakespeariana vengono affrontati i grandi misteri legati alle origini della nostra civiltà. Dalle teorie evoluzionistiche darwiniane ai messaggi di moderni contattisti, dagli insegnamenti segreti della Blavatsky, la fondatrice della Società Teosofica, alle tecniche di meditazione trascendentale, accompagnamo l’autore nel suo meraviglioso viaggio alla scoperta delle nostre radici esoteriche…
Un libro “diverso” che svela al lettore una nuova chiave di lettura di ciò che ci circonda per farlo andare al di là delle apparenze e dei luoghi comuni dettati dalle religioni e dalle certezze della scienza tradizionale, per imparare a scoprire la verità celata dietro i miti e le tradizioni esoteriche tramandate da antiche scuole iniziatiche…
Ciro Buonagurelli, infermiere professionale, vive e lavora a Reggio Emilia. Nel 2000 pubblica I misteri delle origini, nel 2002 pubblica I fiori del bene e del male. Nel 2003 si diploma alla scuola di Raja yoga (MO) ottenendo la qualifica di pranoterapeuta e terapeuta esoterico. Nel 2009 si avvicina al mondo dei cristalli, ed inizia a gestire per alcuni anni un’attività imprenditoriale legata al mondo olistico. Appassionato di basket pubblica nel 2010 la biografia “Dennis Rodman, the worm”. Nel 2016 ottiene la qualifica di cristalloterapeuta, approfondendo lo studio combinato della meditazione e dell’energia olografica dei cristalli. Da questo studio nasce il libro I cristalli, l’energia dell’invisibile.