Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Libri dalla categoria Illuminismo

Il Gioco dell’Oca

Il Gioco dell’Oca

Un libro da leggere, da guardare, da giocare

Autore/i: Mascheroni Silvia; Tinti Bianca

Editore: Bompiani

unica edizione, premessa delle autrici.

pp. 144, tavv. I-LXII, interamente illustrato a colori e b/n, Milano

Dalla premessa delle autrici:
«Anche noi pensavamo che il gioco dell’Oca fosse un innocente passatempo infantile da giocarsi preferibilmente, come La tombola e Il mercante in fiera, a Natale o aspettando la Befana, rare occasioni in cui grandi e piccini si ritrovano per divertirsi insieme. Ma nella Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli di Milano (terreno della nostra ricerca) abbiamo scoperto che queste tavole d’indubbio valore artistico, “salvate” dall’amore di uno dei maggiori collezionisti dei nostri tempi, sono documenti altrettanto nobili quanto quelli conservati negli archivi ufficiali, oggetto di studio da parte dei più qualificati storiografi. È possibile dunque, ed è quel che abbiamo cercato di fare, ricostruire aspetti del costume, idee e atteggiamenti, momenti della storia, raccontati fin dal 1600 con quello stesso spirito e linguaggio con cui la civiltà dei media trasmette oggi la sua cultura. Questo libro non ha la pretesa di esaurire gli innumerevoli argomenti del gioco, né di illustrare le diverse connotazioni regionali o nazionali; si propone di offrire un modello per “leggere” (e imparare) quello che il cammino dell’Oca può raccontarci. Le tavole da noi rintracciate ci hanno imposto un criterio di analisi e di classificazione non omogeneo: a volte è stato possibile riunire i documenti secondo un tema comune e seguirne anche lo sviluppo da un punto di vista cronologico, altre volte invece la sporadicità del ritrovamento, caratteristica di queste stampe usate come materiale di consumo, ci ha suggerito di prendere piuttosto in considerazione le diverse finalità sottese alla loro produzione. Ci siamo preoccupate di ricostruire il contesto storico e/o ideologico che ha informato lo spirito del gioco e di commentare i fogli con fonti e materiale iconografico a essi contemporanei. Se accanto agli esemplari italiani molti sono quelli francesi (per i quali ci è stata guida preziosa l’opera di Henry René D’Allemagne), ciò è spiegabile sia per la presenza di centri di imagiers particolarmente attivi e qualificati, sia per una diffusa tradizione di collezionismo, più attento nei confronti della stampa popolare. La nostra ricerca si arresta alla prima metà del ‘900: vogliamo lasciare al lettore il difficile compito di interpretare i valori dei giochi che appartengono alla “cronaca”, se questo libro saprà suscitarne l’interesse.»

Saggi di Psicanalisi Applicata II: Folklore, Antropologia, Religione

Saggi di Psicanalisi Applicata II: Folklore, Antropologia, Religione

Autore/i: Jones Ernest

Editore: Guaraldi Editore

introduzione e cura di Fabio Zambonelli, traduzione di Margherita Novelletto Cerletti.

pp. 368, Bologna

In questo secondo volume dei Saggi (il primo toccava temi di estetica, sociologia, politica) Ernest Jones estende l’applicazione della psicoanalisi – quale metodo di interpretazione globale della realtà – ai campi non, meno affascinanti, e a lui, forse, ancor più congeniali, del folklore, dell’antropologia, delle credenze religiose. Vari sono gli obiettivi delle sue spavalde quanto produttive incursioni, numerosi 6 differenti i problemi che egli affronta: dalla definizione teorica dei rapporti della psicoanalisi col folklore e l’antropologia alla fenomenologia religiosa, dal matriarcato all’arte paleolitica, dalle credenze Sugli incubi al significato del Natale cristiano.
Fra gli altri. due saggi spiccano particolarmente per l’ampiezza dei temi, la ricchezza della documentazione, il rigore del metodo e, insieme, l’acutezza e l’inventiva: Il significato simbolico del sale e il concepimento della Madonna attraverso l’orecchio. Il primo muove da un quesito in apparenza abbastanza futile e di facile soluzione [perché si crede che versare il sale porti male?) per giungere – dopo aver toccato in svariatissimi e talvolta contraddittori significati simbolici di tale sostanza – alla stupefacente ma ineccepibile conclusione che versare sale evochi, a livello profondo, un debilitante e improduttivo spargimento di sperma. Il secondo saggio, attraverso l’analisi di una tradizione oggi estinta, ma vivissima lungo tutto il Medioevo – quella del concepimento auricolare della Vergine -, si, immerge in profondità nel mondo simbolico della religione cristiana. Sarà per il lettore di certo interessante (e, non ne dubitiamo, salutarmente «scandaloso») cogliere in particolare – in questo saggio e in altri della raccolta – la straordinaria ricchezza di significati sessuali che si cela dietro i simboli delle religioni, e non solo di quelle primitive, ma anche della religione cristiana, dove la ,croce’ si rivela un simbolo fallico, l’aspersione con acqua santa la sopravvivenza di una primitiva innaffiatura con urina, l’eucaristia un’egestione di sacro sperma risuscitatore, e lo Spirito Santo ancora un chiaro simbolo fallico nella Sua forma di colomba e’addirittura la trasfigurazione del peto nell’altra forma di pneuma.

Ernest Jones. Gowerton 1879 – Londra 1958 Gallese, di famiglia benestante, fu attratto fin, dall’infanzia dalla professione medica. Laureatosi, dopo alcuni anni di soggiorno in Canada entrò a far parte, al suo ritorno a Londra, della ristretta cerchia dei pionieri della psicoanalisi. Nel 1919 fondò la British Psychoanalytic Society; fu successivamente condirettore, con Otto Rank, dell’«International Journal of Psycho-Analysis»; assunse infine la carica di direttore amministrativo dell’Associazione Psicoanalitica Internazionale.
Fu scrittore assai prolifico; tra i suoi numerosi lavori, vanno ricordati, oltre ai saggi che fanno parte della presente raccolta, quelli inclusi in Papers on Psycho-Analysis (1918), Social Aspects of Psycho-Analysis (1924), On the Nightmare (1931) e, soprattutto, la monumentale e probabilmente definitiva biografia di Freud The Life and Work of Sigmund Freud (1957).

Il Segreto dell’Infanzia

Il Segreto dell’Infanzia

Autore/i: Montessori Maria

Editore: Garzanti Editore

prefazione dell’autrice.

pp. XIV-310, Milano

Madri ed educatori troveranno in questo libro il mondo in cui s’ambienta il metodo montessoriano: si può dire che la lettura de Il segreto dell’infanzia crea lo stato d’animo preliminare all’intelligenza di una pratica pedagogica che, così logica e chiara, porta sottilmente lo spirito da una all’altra verità intellettuale.
Il fatto dell’incarnazione umana, che gli uomini e le madri vedono sotto innumeri e parziali aspetti, splende in queste pagine di tale luce da rivelarci d’improvviso l’angustia del nostro pensiero di fronte a un mistero da cui ci separa l’ispessimento della nostra sensibilità, quell’ottusità che ci ha fatto sordi e ciechi: i sordi e i ciechi a cui si volge la parola del Vangelo.
Mai nessuno ha detto, prima di Maria Montessori, la grande meraviglia del seme umano, aprendo alla verità scientifica tutto lo spazio infinito della verità spirituale. Quando ella si sofferma dinanzi ai gesti più solitamente inavvertiti del bimbo, come dinanzi a gesti sacri perché sbocciati nello sbocciare di tutto il grande mistero della vita, vien da pensare ai doni di gioia spirituale del cantico di frate sole e sorella acqua.
Il muto e misterioso lavoro del bambino nei suoi primi tre anni, l’incarnazione dello spirito umano nella creatura umana, diviene una verità religiosa acquisita alla nostra coscienza; una rivelazione a cui ognuno, a seconda delle proprie forze, può attingere pensiero e materia di meditazione.
E poesia nel senso etimologico della parola, intuizione e «ritrovamento», che è il dono vero e particolare di Maria Montessori: la Donna che ha scelto come terreno suo quello del lavoro per la costruzione di una umanità che risponda al disegno divino, quale è tracciato nella creatura al suo nascere.

Nato: Colpito e Affondato

Nato: Colpito e Affondato

La tragedia insabbiata del Francesco Padre

Autore/i: Lannes Gianni

Editore: Edizioni La Meridiana

prefazione di Andrea Purgatori, introduzione dell’autore.

pp. 224, nn. ill. b/n, Molfetta (BA)

Il 4 Novembre del 1994 nell’Adriatico orientale cinque uomini e il loro cane pescano come sempre. Il “Francesco Padre”, la loro barca, ora è un rantolo contorto e i loro corpi giacciono in fondo al mare. La vicenda rientra tra quelle su cui vige il segreto di Stato. Quella notte, in quelle acque, era in corso l’operazione della Nato “Sharp Guard”.

Gianni Lannes dal 1987 svolge in Italia e all’estero il mestiere di giornalista e fotografo freelance. Ha lavorato nei settimanali “Avvenimenti”, “L’Espresso”, “Panorama”, “Famiglia Cristiana”, “Io Donna”, “D – la Repubblica delle Donne”, “Il Venerdì di Repubblica”, “Diario”.
Ha scritto inoltre per i mensili “Airone”, “La Nuova Ecologia”, “Medicina Democratica”. Attualmente dirige il giornale on-line “Italia Terra Nostra” e collabora col quotidiano “La Stampa”, nonché con la RAI Radiotelevisione Italiana.

 

Il Libro dei Misteri Naturali

Il Libro dei Misteri Naturali

Un viaggio affascinante negli incredibili e misteriosi fenomeni naturali

Autore/i: Corliss William R.

Editore: Armenia Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Enrica Viziale.

pp. 446, nn. ill. b/n, Milano

Intriganti curiosità e stupefacenti rivelazioni sui più misteriosi fenomeni che accadono in natura Neve colorata, pioggia senza nubi, grandine esplosiva, maree indifferenti al ciclo lunare, onde anomale, musiche oceaniche: la natura è bella e ricca di fascino, ma anche strana!
In questo eccezionale volume, William R. Corliss, autorevole scienziato americano, ha raccolto oltre 500 testimonianze sui più grandi misteri della natura, racconti inquietanti e sorprendenti che sono stati pubblicati sulle più accreditate riviste scientifiche, le quali ne hanno documentato le fonti senza tuttavia trovare una plausibile spiegazione.
A chiunque sia certo che la scienza dei nostri giorni sia sempre in grado di offrire risposte definitive e inconfutabili su qualsiasi fenomeno questo libro farà venire qualche dubbio, mentre ai meno fiduciosi nell’onniscienza umana offrirà vasto materiale per confortare le proprie tesi.

Intuizia – Spiritualità Intuitiva

Intuizia – Spiritualità Intuitiva

Channeling medianico, un viaggio multidimensionale

Autore/i: Gehring Slavy

Editore: Anima Edizioni

introduzione dell’autrice.

pp. 240, Milano

Questo libro rappresenta un approccio diverso alla spiritualità individuale. Dall’intuito alla comunicazione con esseri superiori, gli spiriti guida, appartenenti alla sfera spirituale, passando per il channelling medianico, quest’opera accompagna il lettore lungo un cammino avvincente che lo porta all’indipendenza creativa .nei confronti di se stesso, degli altri e del mondo.
L’intuizione è un metodo che consente al cuore e all’anima di comunicare con la nostra coscienza, che è oltre la logica. Ascoltando la voce interiore, siamo in grado di assumere le decisioni più corrette, rendiamo le nostre idee più creative, osserviamo ciò che ci circonda con uno sguardo più consapevole e accurato, individuiamo il percorso più breve per giungere ad una maggiore e più pura consapevolezza di noi stessi e delle nostre scelte.
Quando adoperiamo l’intuito nella maniera più corretta, possiamo riuscire anche a comunicare con i mondi dell’aldilà per entrare in contatto con le entità superiori. Il channelling medianico, basato principalmente sulle percezioni intuitive a livello spirituale, è lo strumento per poter dialogare con le creature del mondo della luce, gli Spiriti Guida.

«Il mio desiderio più grande è accompagnarti, con questo libro, in un viaggio oltre i nostri limiti mentali: sarà un’affascinante esperienza che ti renderà, inaspettatamente, cosciente delle capacità in tuo possesso. Partiremo proprio dall’analisi delle percezioni intuitive e scopriremo quanto possa essere utile saperle gestire in maniera consapevole, nella vita sia privata, sia professionale. Analizzeremo poi come sviluppare l’intuito delle percezioni più sottili, cosa che ti consentirà di comunicare con le Entità dei mondi spirituali». (Slavy Gehring)

Seguendo le tecniche particolari ed i vari stati di meditazione descritti in questo libro, conoscerai meglio l’argomento trattato ed avrai la possibilità di entrare in contatto con la tua parte più misteriosa, intuitiva e spirituale.

Slavy Gehring è nata a Mosca nel 1973. È professional and intuitive coach (diplomata in Svizzera) ed ha un master di Programmazione Neurolinguistica ottenuto in Russia. Ha, inoltre, conseguito la formazione in medianità presso la scuola di Spiritualismo e di Scienze Psichiche dell’Arthur Findlay College, a Stansted in Inghilterra. Da anni lavora nel campo dello sviluppo delle capacità intuitive, extrasensoriali e del channeling. Oltre a praticare sedute private nel proprio studio “Intuizia” in Svizzera, gestisce diversi corsi e seminari in Svizzera, Italia e Russia.

Confesso che ho Sbagliato

Confesso che ho Sbagliato

Ricordi autobiografici

Autore/i: Zeri Federico

Editore: Longanesi & C.

prima edizione, con la collaborazione di Patrick Mauriès, introduzione dell’autore.

pp. 176, 34 fotografie b/n f.t., Milano

Eletto nel corso di una votazione internazionale «Premio Nobel per l’arte» nel 1992, Federico Zeri è riconosciuto unanimemente come uno dei maggiori storici dell’arte contemporanea. Personaggio singolare, esigente, outsider la cui carriera si è dipanata ai margini delle università e delle consorterie dei musei, egli si è imposto per la sicurezza del giudizio, la ricchezza delle analisi e l’intransigenza con la quale non ha mai cessato di denunciare scandali e casi di falsi nell’ambiente artistico. Da molti è considerato successore e pari di Bernard Berenson, il grande connaisseur d’inizio secolo di cui Zeri condivide il metodo. Consigliere e consulente del conte Cini e del miliardario J. P. Getty, frequentatore della nobiltà romana come degli storici più noti della nostra epoca, della buona società londinese come di quella, più eterogenea, di Hollywood, Zeri evoca in una miriade di aneddoti i riti e le follie di un mondo ormai scomparso, ricco di figure affascinanti. Troppo scettico, o caustico, per credere all’opportunità di un’autobiografia, egli consegna qui per la prima volta il racconto di una serie di esperienze, narra la passione che alcuni incontri gli hanno ispirato, rievoca gli umori che alcuni episodi dimenticati della storia dell’arte di questo secolo hanno suscitato in lui. Anche se Zeri avesse sbagliato – come sostiene nel titolo – dedicandosi a un approccio alla pittura troppo esclusivo, questo errore ci avrebbe consegnato una delle opere più notevoli e incisive della nostra epoca.

Federico Zeri, nato a Roma nel 1921, vive ritirato nella sua casa-biblioteca di Mentana, dove conduce con ostinazione la sua battaglia per la difesa e contro il degrado del patrimonio artistico. Da Longanesi sono già apparsi Mai di traverso (Storie e ricordi di quadri, di libri e di persone, 1982), L’inchiostro variopinto (Cronache e commenti dai falsi Modigliani al falso Guidoriccio, 1985), Dietro l’immagine (Conversazioni sull’arte di leggere l’arte, 1988), Orto aperto (I grandi temi dell’arte nella civiltà di ieri e nel mondo di oggi, 1990).

Poema Regius

Poema Regius

Manoscritto Halliwell

Autore/i: Anonimo

Editore: R. L. Pitagora n. 178 Or. di Roma

tratto dalla rivista massonica n. 6 del 1973, a cura della R. L. Pitagora n. 178 Or. di Roma

pp. 43, Roma

“Il più remoto documento massonico viene chiamato «Regius» perché fa parte della Royal Library in Inghilterra, inaugurata da Enrico VII e poi offerta al British Museum da Giorgio II.
È detto anche Halliwell Ms. Perché nel 1840 ii signor James O. Halliwell – non Massone – ne scoprì il carattere massonico e lo pubblicò per la prima volta.
In precedenza, era stato catalogato come «A Poem ot Moral Duties».
Non si può definire, a stretto rigore, una «Costituzione» sebbene abbia più elementi di una costituzione che non caratteri artistici di poesia.
Gli viene attribuita concordemente una data intorno al 1590. É scritto dunque in Middle English, ossia nella lingua del tempo di Chaucer e probabilmente in tale epoca (1340-1400) fu trascritto, per opera di un prete, da un testo più antico.
La massima autorità in tema di studi massonici, Robert Freke Gould, ritiene che esso sia stato scritto per i Massoni speculativi e non per i Massoni operativi.[…]”

Astrologia

Astrologia

Le rispondenze astrali e come fare l’oroscopo completo. – Tabelle per la ricerca dell’ascendente

Autore/i: Barbareschi Fino M. A.

Editore: Raffaele Dimunno Editore

presentazione dell’editore.

pp. 288, interamente illustrato a colori e b/n, Milano

Dalla presentazione dell’editore:
Abbiamo la consapevolezza di offrire al lettore un libro che non mancherà di interessarlo molto, e certamente sotto vari aspetti che non solamente quello della materia trattata.
Questa consapevolezza scaturisce dal fatto che non sono poche le pubblicazioni di questo genere, e che è sentita fortemente l’esigenza di un ’opera che risulti davvero ambiziosa per l’impianto sistematico ed esauriente della trattazione, per l’esposizione accessibile e ancora per la consultazione estremamente agevole. In questo senso ha lavorato, con lo scrupolo e l’attendibilità scientifica che l’hanno sempre distinta, l’Autrice, la prof. Maria Antonietta Barbareschi-Fino, che aggiunge ora questa nuova fatica al suo intenso curriculum di pubblicazioni, anche di carattere letterario. Vogliamo sperare che questa opera di astrologia riesca piacevolissima, com ’era nelle intenzioni, anche sotto il profilo grafico, iconografico e della veste tipografica, in virtù anche dell’inedita e bellissima serie dei segni zodiacali appositamente realizzata dal Maestro Jonathan Bee. (L’Editore)

La Pratica della Meditazione

La Pratica della Meditazione

Autore/i: Trungpa Chögyam

Editore: Edizioni Mediterranee

nota editoriale, traduzione di Franco Pintore.

pp. 112, Roma

Nell’estate dei 1967, il Ling Tibetan Centre iniziò la propria attività sotto la direzione del Venerabile Trungpa Rinpoche. Da allora, egli tenne numerose lezioni e discorsi sui vari aspetti degli insegnamenti fondamentali del Buddhismo. Molti di quei discorsi furono registrati su nastro. Questo libro contiene una selezione di tali insegnamenti, i quali sono, a parer nostro, di grande utilità per coloro i quali siano interessati alla via della meditazione. Il testo è scritto con chiarezza e semplicità, e in esso si avverte una grande profondità di pensiero. Chiunque legga questo libro, sia che abbia cominciato da poco ad interessarsi dell’argomento, sia che cerchi da anni di seguire il sentiero, troverà nell’opera una grandissima utilità. Occorre tuttavia tener presente che l’istruzione alla meditazione richiede un rapporto personale tra maestro ed allievo. Vi sono, peraltro, alcune variazioni nelle diverse tecniche che dipendono dalla personalità del maestro e dalle inclinazioni dell’allievo. Ciò si rileva particolarmente nelle tecniche respiratorie e di concentrazione ed anche nelle diverse posizioni fisiche adottate durante la pratica della meditazione. Pertanto, le istruzioni contenute in questo libro possono avere soprattutto un valore indicativo ed una utilità preparatoria.

Chögyam Trungpa, nato in Tibet nel 1939 e morto negli Stati Uniti nel 1987, fu riconosciuto a un anno e mezzo come l’undicesima reincarnazione di Trungpa Tulku. Dopo aver completato gli studi nelle scuole Kagyù e Nyingma, divenne erede e maestro di meditazione dei lignaggi di Milarepa e Padmasambhava. Fuggito dal Tibet in seguito all’occupazione cinese del 1959, passò tre anni in India e poi si trasferì a Oxford, dove studiò religioni comparate, filosofia, psicologia, arte e lingue. Stabilitosi in America nel 1970, fondò diverse comunità contemplative buddhiste che facevano capo al Vajradhatu, l’organizzazione da lui istituita negli Stati Uniti, e una comunità terapeutica, il Naropa Institute di Boulder, Colorado.

L’Essenza dei Colori

L’Essenza dei Colori

3 conferenze tenute a Dornach, il 6, 7 e 8 maggio 1921, con l’aggiunta di altre 9 conferenze sull’argomento, tenute a Dornach fra il 1914 e il 1924.

Autore/i: Steiner Rudolf

Editore: Editrice Antroposofica

prefazione di Marie Steiner alla prima edizione, traduzione di Irene Cattaneo Vigevani e Dante Vigevani.

pp. 240, nn. ill. b/n, Milano

Le forze spirituali che si nascondono nell’attività dei colori offrono un valido aiuto a pittori ed educatori nella ricerca di una coscienza nuova del fenomeno “colore”, visto anche alla luce della teoria dei colori di Goethe approfondita e ampliata da Rudolf Steiner. Traduzione di: Irene Cattaneo Vigevani, Dante Vigevani

Sommario:

Prefazione di Marie Steiner alla prima edizione (1929)

Prima conferenza Dornach, 6 maggio 1921

L’esperienza del colore – I quattro colori-immagine per arrivare alla conoscenza del fenomeno coloristico è necessario penetrare nell’essenza stessa dei colori ed elevare la trattazione nel campo della vita di sentimento. L’esperienza diretta dei colori spiegata con l’esempio del rapporto tra un fondo verde e il rosso, il fior-di-pesco e il blu. Il colore nella sua reale oggettività: il verde del mondo vegetale come immagine morta della vita, il fior-di-pesco dell’incarnato umano come immagine vivente dell’anima, bianco o luce come immagine animica dello spirito, nero o tenebra come immagine spirituale della morte. Disposizione in cerchio dei colori: nero, verde, fior-di-pesco e bianco: progressione dalla morte, attraverso la vita, all’animico e allo spirituale.

Seconda conferenza Dornach, 7 maggio 1921

Carattere immagine e carattere splendore dei colori, il carattere immagine dei colori bianco, nero, verde e fior-di-pesco. La distinzione fra proiettore d’ombra e sorgente di luce. Il sorgere del verde e del fior-di-pesco. Il carattere splendore del giallo, del blu e del rosso. Nero, bianco, verde e fior-di-pesco sono, nel senso più largo, colori-ombra; giallo, blu e rosso sono modificazioni di ciò che splende. Colori-immagine e colori-splendore nello spettro. Chiusura in cerchio della serie di colori; giallo come splendore dello spirito, blu come splendore dell’animico, rosso come splendore del vivente. Paragone fra i colori-immagine e le stelle fisse dello zodiaco, e fra i colori-splendore e i pianeti in continuo movimento. Importanza di questa teoria dei colori per l’arte. Il fondo oro nell’antica pittura. Il colore eleva l’uomo dal materiale allo spirituale.

Terza conferenza Dornach, 8 maggio 1921

Colore e materia – Dipingere a partire dal colore Il grande enigma: come la materia diventa colorata? Il rapporto del verde vegetale (immagine) con la Luna e quello dei rimanenti colori delle piante (splendori) col Sole. Dipingere un minerale, una pianta, un animale, un uomo per mezzo della differenziazione fra splendore, immagine-splendore, splendore-immagine, immagine. Gli antichi pittori non conoscevano ancora gli “splendori ”, ma soltanto i “colori-immagine”: perciò non dipingevano paesaggi. Dipingere a partire dal colore. Vivere animico con i colori. Il colore forma con io e corpo astrale un’inscindibile unità. Lo studio dei colori elevato all’animico, vivente prosecuzione del goetheanismo.

II CONFERENZE VARIE RIGUARDANTI L’ARGOMENTO DEI COLORI

Il mondo creativo del colore Dornach, 26 luglio 1914

Il rapporto dell’uomo con il colore. L’elevazione dal fluente mare dei colori al puro studio dell’io. L’anima degli animali e il fluente mare dei colori. L’avvenire del fluttuante mare dei colori in relazione con la spiritualizzazione del corpo astrale. Vivente esperienza di colore: rosso e blu come venir incontro e allontanarsi; forma e colore; quiete e movimento. Il nascosto fluire di colori nell’organismo umano. Il compito futuro dell’arte: immergersi nella vita elementare. L’edificio del Goetheanum come inizio del nuovo sforzo artistico.

L’esperienza morale del mondo dei colori e dei suoni come preparazione alla creazione aristica Dornach, 1° gennaio 1915

La via verso una nuova espressione artistica. L’esperienza morale-spirituale di colori, suoni, forme. I colori rosso, arancione, giallo, verde e blu. La conoscenza dell’intima natura dei colori come preparazione alla creazione artistica. Il formarsi spontaneo delle forme a partire dal colore. L’attività creatrice degli Spiriti della forma, gli Elohim. L’approfondimento e la vivificazione della vita animica dell’uomo attraverso il mondo dei suoni. Il conseguimento di una coscienza del legame dell’uomo con le forze dirigenti divino-spirituali.

Luce e tenebra come due entità cosmiche Dornach, 5 dicembre 1920 109 Hegel e Schopenhauer.

Il pensiero come metamorfosi della volontà dell’incarnazione precedente. Il pensiero come luce in immaginazione, ispirazione e intuizione. Il morire del passato nel pensiero: bellezza risplendente. L’esperienza chiaroveggente della volontà come materia, tenebra. Il sorgere del futuro nella tenebra. La parte calorica dello spettro (rosso) è in relazione col passato, quella chimica (blu) con l’avvenire.

La vita nella luce e nella gravità Dornach, 10 dicembre 1920

122 Relazione fra mondo naturale e mondo morale-animico. Abisso fra scienza e religione. La scienza dello spirito come ponte fra la concezione fisica e quella morale del mondo. La luce come mondo morente del pensiero. La vita nella luce e nel peso. Moralizzazione del mondo fisico mediante la spiritualizzazione dei concetti.

Le due leggi fondamentali della teoria dei colori nell’aurora, nel tramonto e nel buio del cielo – Salute e malattia in relazione con la teoria dei colori Dornach, 21 febbraio 1923

142 L’azione dei colori sull’organismo umano. La reciproca azione del sangue, come organo della vita, e del nervo, come organo della coscienza, nell’occhio umano. Il nascere dei colori dell’aurora e del tramonto (luce vista attraverso oscurità: rosso) e del blu del cielo (tenebra vista attraverso luce: blu). Processi di distruzione e di rivivificazione nel sangue e nel nervo nel guardare i colori. L’estrazione dei colori per dipingere: rosso dal carbonio, blu dall’ossigeno; giallo dai fiori, blu dalle radici delle piante. La teoria dei colori di Goethe come difesa della verità contro la teoria dei colori di Newton. La comprensione della salute e della malattia in base alla teoria dei colori. Il nascere della scienza stellare presso gli antichi popoli di pastori.

Dalla prospettiva spaziale alla prospettiva di colore Dornach, 2 giugno 1923

L’essenza dell’arte. La pittura. La profonda comprensione per i colori è andata perduta nel quinto periodo postatlantico e si è trasformata in una falsa comprensione plastica (naturalismo). Il primo materiale per la pittura è la superficie. La necessaria evoluzione verso la prospettiva lineare, spaziale, deve venir superata e riportata alla prospettiva di colore. Il colore è qualcosa di spirituale. L’essenza del colore nella natura inanimata, nelle pietre preziose. Pittura bidimensionale e musica unidimensionale.

La lira di Apollo. Spirito e non-spirito nella pittura – L’Assunzione della Vergine di Tiziano Dornach, 9 giugno 1923

Il bello come ciò che splende, che si manifesta, il brutto come ciò che non appare, che nasconde la sua essenza. Metalli e colori. Colore, luce e chiaroscuro. Colori su tavolozza e colori liquidi. L’Assunzione della Vergine di Tiziano. Disegno e pittura. La trinità di Goethe: saggezza, apparenza, potenza. Impressionismo ed espressionismo. Antichi affreschi nelle chiese. Le moderne esposizioni.

Misura, numero e peso – Il colore senza peso come esigenza della nuova evoluzione della pittura Dornach, 29 luglio 1923

Misura, numero, peso. Verità, bellezza, bontà. Il bello nell’arte. I concetti equivalenti di caos e di cosmo. Il fondo oro nell’antica pittura. Icona e Madonna. Cimabue, Giotto, Raffaello e il Rinascimento. Si deve tendere al colore come elemento portante se stesso, liberato dalla gravità. Il tentativo costituito dalle pitture per i programmi delle rappresentazioni al Goetheanum.

Le Gerarchie e l’essenza dell’arcobaleno Dornach, 4 gennaio 1924

L’attività delle gerarchie spirituali nelle fasi di Saturno, Sole e Luna dell’esistenza terrestre in rapporto con il sorgere di tenebra, luce e colore. L’osservazione immaginativa dell’arcobaleno: sua formazione per opera di entità elementari. L’uomo, come quarta gerarchia, porta la vita dentro il mondo scintillante di colori.

Melatonina

Melatonina

La verità sugli effetti dell’«ormone miracoloso»

Autore/i: Wenzel Axel F.; Greveling Anne

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione di K.H. Schmidt, traduzione dal tedesco di Carla Buttazzi.

pp. 144, Milano

A metà del nostro secolo, gli scienziati scoprirono una nuova sostanza: la melatonina. Da allora si accumulano gli esperimenti che attribuiscono all’ormone effetti sensazionali: per regolare il sonno in modo naturale, come strumento per rafforzare le difese immunitarie, per combattere infarto, cataratta, pressione arteriosa e colesterolo troppo alti, per frenare l’invecchiamento e le malattie che accompagnano spesso questo processo: dai tumori al morbo di Alzheimer e a numerose altre patologie.
Non pochi ricercatori considerano la melatonina un ”ormone della giovinezza”, in grado anche di permetterci una terza età in ottima salute.
La vendita negli Stati Uniti è libera; in molti paesi europei, invece, si può avere solo su ricetta medica. Ovunque, però, voci critiche accompagnano e frenano gli entusiasmi. I benefici sono veramente dimostrati? Quali sono i rischi e gli effetti collaterali? E quelli dovuti all’uso prolungato?
Questo libro, opera di due studiosi tedeschi, informa sullo stato attuale delle ricerche, sui pro e sui contro l’impiego della sostanza, di cui si sentirà parlare sempre più nei prossimi anni.

Axel F. Wenzel Studioso di microbiologia e biochimica, e stato professore incaricato all’università di Saarlandes, direttore di laboratorio e project manager nell’industria farmaceutica, nell’ambito della quale svolge attualmente attività di consulenza.
È ritenuto un’autorità in campo clinico e sanitario.

Anne Greveling Giornalista, specializzata in etologia, medicina e biologia.

Miti e Riti Nel Pensiero Tradizionale

Miti e Riti Nel Pensiero Tradizionale

Il mistero del rito sacrificale – Considerazioni storico-tradizionali sul mito della regina di Saba – Sul rito scozzese antico e accettato

Autore/i: Ventura Gastone

Editore: Editrice Atanòr

a cura di Stefano Momenté.

pp. 160, Roma

In questo volume, che raccoglie alcuni lavori già pubblicati, ma da tempo fuori catalogo, e un inedito, tratto da una conferenza del 1971, c’è l’essenza del credo esoterico e tradizionale di Gastone Ventura. A cominciare dal significato della parola Conoscenza, nel senso spirituale del termine, che nulla ha a che vedere con la moderna accezione di cultura di massa. Un Sapere tradizionale – per Ventura – che si fonda sui principi universali della metafisica, contro il sapere modernamente definito, quello della divulgazione massificata, invece, esclusivamente analitico ed esteriore. I messaggi della Tradizione sono il filo rosso che unisce i testi raccolti in questo volume. Messaggi che arrivano attraverso quella che Ventura definisce Via Sanguigna, l’ereditarietà, i richiami verso un lontanissimo passato, uno stato di coscienza particolare, la memoria e il pensamento. Messaggi velati e ri-velati e incomprensibili ai più. Gastone Ventura ne affronta lo studio utilizzando le chiavi fondamentali della Tradizione: simbolo e mito.
Massonico, infine, è l’argomento di una conferenza che Gastone Ventura tenne nel 1971 a Venezia. Una conversazione sul Rito Scozzese Antico ed Accettato, nella quale, a distanza di trent’anni, ritroviamo elementi sempre attuali, ma anche un’interessante rilettura storica ed esoterica.
A cominciare dalle origini: quella presunzione di appartenenza agli ordini cavallereschi sulla quale Ventura nutriva serissimi dubbi. Ma anche le chiare, controverse se vogliamo, posizioni del Nostro sulle donne in Massoneria e sull’invocazione al Grande Architetto dell’Universo. Un documento fondamentale, insomma, per comprendere la storia e la fortuna di questo Rito.

Gastone Ventura (1906-1981), di nobile famiglia parmigiana, giunta nel Veneto in età napoleonica, viveva a Venezia. Viceammiraglio della Marina Italiana, fu giornalista, critico, scrittore ma, soprattutto, per nostra fortuna, ricercatore metafisico di profonda onestà. Ventura orientò i suoi studi alla soluzione di questioni storico-tradizionali, fin dal tempo dei primi viaggi in Egitto, Yemen, India e Africa orientale. La sua morte ha lasciato un vuoto profondo nel panorama dell’esoterismo internazionale.
Soprattutto in ambito Martinista, ma anche in Massoneria: fu lui infatti a risvegliare e guidare l’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis.

Il Calderone di Medea

Il Calderone di Medea

La sperimentazione sul vivente nell’antichità

Autore/i: Grmek Mirko D.

Editore: Editori Laterza

prefazione dell’autore, traduzione di Claudio Milanesi.

pp. 148, Bari

Un grande storico delle scienze biomediche ripercorre i primi passi della sperimentazione biologica nella storia della civiltà occidentale: dai naturalisti e dai medici ippocratici al razionalismo di Aristotele, dall’insegnamento degli empirici al pragmatismo romano, fino alle vivisezioni di Galeno. Un libro affascinante, che mostra come da sempre la sperimentazione sul vivente racchiuda in sè un aspetto trasgressivo, sollevi inquietanti problematiche di ordine etico.

Una Vita di Battaglie

Una Vita di Battaglie

Autore/i: Mességué Maurice

Editore: Club degli Editori

prefazione dell’autore, traduzione di Charles A. Brofferio.

pp. 372, Milano

Maurice Mességué, famoso in tutto il mondo come cultore delle erbe medicamentose che raccoglie e coltiva egli stesso, ha già scritto numerosi saggi sull’argomento riportando strepitosi successi in questa narrazione.
che è insieme biografia e denuncia, narra ancora della sua folgorante carriera di “guaritore”, ma soprattutto ammonisce l’intera umanità contro i pericoli mortali di una tecnologia usata senza criterio alcuno. Interi ambienti e patrimoni ecologici vengono continuamente distrutti, contaminati, ridotti a zone morte, impraticabili. L’angosciosa catastrofe della diossina a Seveso, contro i pericoli della quale Mességué aveva preavvisato durante una conferenza, diviene tristissimo esempio e spunto per il suo appello a un diverso rispetto della natura.
Parlandoci della sua vita, ricca di gustosi e preziosi aneddoti, Mességué predica di un globale ritorno all’amore per Flora e Fauna, di una presa di coscienza in tal senso che, se rimandata anche di poco, potrebbe avere esiti fatali.
Non mancano saggi consigli, speciali ricette per mantenerci in forma e migliorare il nostro stato abituale.
Il tutto è sempre accompagnato dal suo stile sciolto, comprensibile, che appassiona senza annoiare ed è stato creato proprio per venire incontro alle esigenze del maggior numero di persone. «Una Vita di Battaglie» è un saggio di vitale importanza e di estrema attualità che ci coinvolge tutti direttamente.

Il Libro Completo dei Sogni

Il Libro Completo dei Sogni

Come ricordarli, interpretarli e trarne vantaggio

Autore/i: Parker Derek; Parker Julia

Editore: Gremese Editore

introduzione degli autori, traduzione di Chiara Belliti.

pp. 208, Roma

Una risposta concreta a tutte le domande sui sogni. Una guida pratica per la corretta interpretazione di oltre 1500 temi e soggetti dei nostri sogni, una risposta concreta e affidabile alle mille domande su una delle sfere più affascinanti e misteriose del nostro essere.

Derek e Julia Parker sono da tempo riconosciute autorità mondiali nel campo dell’Astrologia. Le loro pubblicazioni spaziano da questa disciplina al teatro, alla poesia e alla saggistica.

Visualizza indice

Introduzione
La fabbrica dei sogni
Il mistero del sogno
Che cos’è il sonno?
Che cosa è un sogno?
Ricordare e registrare i propri sogni
Il linguaggio dei sogni
Il dizionario dei sogni
Piccola guida all’interpretazione dei sogni
Gli argomenti dei sogni
L’inseguimento
Il paesaggio
II viaggio
I disastri
Il tempo atmosferico
La nascita, la morte e le trasformazioni II fuoco
L’acqua
Gli abiti e la nudità
Il volo
Il mangiare e il bere
Il pesce e gli altri animali
II sesso
L’ambiente
I colori
La folla
L’alfabeto dei sogni
Glossario

Il Monte degli Aromi

Il Monte degli Aromi

Romanzo

Autore/i: Yu Jie

Editore: Edizioni San Paolo

traduzione dal cinese di Anna Maria Paoluzzi.

pp. 584, Cinisello Balsamo (Milano)

Il viaggio di due giovani cinesi alla ricerca appassionata del vero amore, della verità e del significato della vita. Un romanzo autobiografico.

Ning Xuan lavora in un’azienda creata con capitale straniero nel Sud della Cina. Il suo impiego le permette una vita borghese in un ambiente di lusso, ma la lascia insoddisfatta e la lettura è il suo unico vero svago. Un giorno si imbatte in un libro di Tingsheng che la coinvolge e la commuove profondamente; decide allora di scrivere una lettera all’autore. Il romanzo ha inizio proprio con questa lettera, dalla quale nasce una relazione di amicizia prima e di amore coronato dal matrimonio poi. Romanzo autobiografico costruito su lettere e brani di diario dei due protagonisti, Il Monte degli Aromi (il titolo è tratto da una citazione del Cantico dei Cantici) è il viaggio di due giovani cinesi alla ricerca appassionata del vero amore, della verità e del significato della vita; al tempo stesso diventa – attraverso i loro occhi – un affresco della Cina d’oggi e una critica senza sconti al suo sistema politico, che nega la libertà, i diritti umani e la possibilità di parlare apertamente.

«Il nome DaoxiangYuan mi ha fatto venire in mente un nome che compare nella Bibbia, il Monte degli Aromi.
I campi di riso profumano, e quel profumo, come un raggio di sole, illumina e riempie l’esistenza umana. Il Monte degli Aromi è una specie di paradiso terrestre, un posto in cui l’innocenza e la felicità si mischiano al dolore e al peccato, un mondo ultraterreno irraggiungibile, che allo stesso tempo è una metafora del mondo in cui viviamo.
Ogni uomo, ogni popolo ha un suo Monte degli Aromi. Lì le sue colpe verranno lavate, lì si otterranno amore e forza, e si ascolterà la verità. Il Daoxiangyuan sarà il nostro Monte degli Aromi…»

Yu Jie, nato a Chengdu (Cina) nel 1973, è uno degli scrittori più conosciuti in patria. Bandito dal paese per le sue sferzanti critiche al Partito comunista, è noto per l’acutezza dei suoi saggi. L’opposizione di Jie al regime risale al 1997, quando – ancora studente all’Università di Pechino – manifestò contro la mancanza di democrazia. Dopo aver perso il suo lavoro al Museo nazionale di letteratura cinese, decise di vivere della propria scrittura. È tra i fondatori del Centro indipendente degli scrittori internazionali in Cina (PEN), un gruppo che si batte per la libertà di espressione e di pubblicazione. Insieme al Premio Nobel e amico Liu Xiaobo, è uno dei coautori di “Carta 08”, il documento che chiede al Partito comunista di instaurare in Cina un vero rispetto per i diritti umani e una struttura politica multipartitica.
Di religione cristiana, Yu Jie è noto in Occidente per essere un seguace di Martin Luther King e si batte per la difesa della libertà religiosa con mezzi non violenti. Tra i suoi volumi ricordiamo Wen Jiabao, il miglior attore cinese (2011), atto di accusa verso il premier cinese, che lo ha costretto a rifugiarsi in USA per evitare le ritorsioni del governo dal quale aveva già subito pressioni e torture. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Il Monte degli aromi (2012).

La Vita dopo la Morte

La Vita dopo la Morte

Autore/i: Yogi Ramacharaka

Editore: Messaggerie

pp. 152, Genova

Dal capitolo “L’altra sponda“:
“Che cosa c’insegnate circa l’altra sponda del fiume della morte? – È questa una delle domande più frequenti ai maestri della Saggezza d’Oriente, e, per quanto esperti ed evoluti essi possano essere, non manca mai di apparire loro strana, come ad un viandante apparirebbe un’identica domanda circa il «lato opposto» della strada. Sorprende che vi sia alcunchè da insegnare, poichè basta guardare per avere la risposta.
È fonte di incessante maraviglia per i maestri orientali vedere in molti casi a quali risultati conducano i metodi puramente teorici e dogmatici dei maestri e predicatori del mondo occidentale. Ciechi sono questi cosidetti maestri, e guidano altri ciechi, poichè non hanno la possibilità di accertare la verità di quanto affermano e si limitano a trasmettere passivamente nozioni e principi ricevuti da altri che nello stesso modo li hanno appresi.[…]”

Visualizza indice

I – L’altra sponda
II – Non v’è la morte
III – I piani della vita
IV – Il piano astrale
V – Dopo la morte
VI – Il letargo dell’anima
VII – Il risveglio dell’anima
VIII – Geografia del piano astrale
IX – Stati primitivi dell’anima
X – Esperienze religiose astrali
XI – Paradiso e Inferno astrali
XII – L’espressione astrale della personalità
XIII – L’occupazione sul piano astrale
XIV.- La vita sociale astrale
XV – Comunicazione spiritica
XVI – Anime schiave della terra
XVII – Involucri astrali
XVIII – Il secondo letargo dell’anima
XIX – Rinascita
XX – Oltre la reincarnazione

Religioni e Riti Magici Indiani nell’America Meridionale

Religioni e Riti Magici Indiani nell’America Meridionale

Autore/i: Métraux Alfred

Editore: Il Saggiatore

nota preliminare dell’autore, prefazione e cura di Simone Dreyfus, traduzione di Roberto Vigevani.

pp. 326, 34 tavv. b/n f. t., 1 cartina b/n, Milano

Uomini Dio, messia o profeti, «cristi», «predicatori» e «santi», dal messianesimo tupi-guarani che si vale di prestiti cristiani per esprimere la tenace sopravvivenza di antichi miti e credenze indigene, piu volte documentato in tutta la terra indio dall’Amazzonia all’antico Paraguay dei guarani, alle agitazioni mistiche delle regioni andine, fra i Tukano e gli Arawak del Rio Negro, fra i gauchos argentini, Métraux ci presenta tutto un susseguirsi secolare di subitanee rivolte e incredibili migrazioni intercontinentali verso la Terra senza Male o il Paradiso Terrestre.
Come tanti altri aspetti della religiosità indio, anche questi movimenti misticopolitici, cosi terribili e incomprensibili, hanno suscitato la curiosità degli europei; in generale il movimento messianico ha comportato, oltre alla curiosità, la repressione, la condanna a morte dei «capi», la dispersione dei seguaci. Métraux ricostruisce storicamente e geograficamente un profilo di queste agitazioni, e ce ne consegna una chiave interpretativa, procedendo per magistrali sintesi storiche integrate da un suo «vissuto» di etnologo con quarant’anni di esperienza. Questi due aspetti, storia e ricerca sul terreno, sono presenti in tutti gli scritti di questa raccolta che avrebbe dovuto essere una etnografia generale del Sudamerica: pubblicata postuma e incompiuta, nel descrivere alcuni aspetti della vita religiosa e delle pratiche magiche dell’America precolombiana, è quanto di più vicino a una ricerca etnografica esauriente si possa avere oggi, di un’America che nell’espressione religiosa e nel rituale, durante la sua lunga agonia, ha trovato l’unico modo di vivere la propria autenticità indigena. Degli altri scritti, la sintesi storica viene in primo piano nel magistrale capitolo sull’antropofagia rituale dei Tupinamba che ci presenta sotto una luce feroce questi indios della foresta brasiliana che nel XVI secolo furono all’origine del nostro mito del «buon selvaggio». Métraux ha scritto questo lavoro a 26 anni, ma già allora rifiutava il concetto di selvaggi, buoni o cattivi, considerando che non vi sono che uomini in una cultura altra dalla nostra, uomini allegri o tristi, liberi o asserviti, piu o meno intelligenti, piu o meno attivi, e che ogni cultura è sempre una risposta totale alla vita e come tale va spiegata sul suo proprio terreno. L’antropofagia dei Tupinamba Métraux la inscrive fra i riti funebri, oppure, in termini sociologici, come cerimonia che vale a preservare la identità del gruppo. Sono quindi raccolti e studiati gli oggetti i gesti i riti le espressioni religiose e i cerimoniali di popoli quasi estinti o in via di sparire per sempre. Molto spesso, ora che tacciono i canti sciamanistici della foresta, o i canti semiprofani che impigriscono l’anima di chi ascolta, e muoiono le danze, i girotondi sfrenati, né s’odono più così distintamente i suoni dei sonagli sacri o i fruscii del mago di ritorno dal suo viaggio nel sole alla ricerca di informazioni per ricuperare l’anima di un malato, si ha la sensazione di assistere al miracoloso salvataggio di un’immensa arca del comune patrimonio umano, e allora ogni pagina di questo libro dedicato alla vita religiosa entra di colpo in una dimensione sacra, nella misura in cui Métraux, singolare mediatore culturale, consegna all’area linguistica d’Europa un’esperienza mancata del suo passato.

Alfred Métraux nacque a Losanna nel 1902, trascorse l’infanzia in Argentina, compi gli studi superiori in Europa: ginnasio in Svizzera, poi l’École Nationale des Chartres, l’École Nationale des Langues Orientales, l’École Pratique des Hautes Etudes a Parigi, poi in Svezia e infine alla Sorbona, dove si laureò nel 1928, anno in cui appare il suo saggio sui Tupinamba. Suoi maestri furono Marcel Mauss, Paul Rivet, Erland Nordenskiöld; ma anche padre Cooper della Catholic University of America, che lo introduce alla scuola antropologica americana. A questo curriculum cosmopolita Métraux risponde fondendo il meglio delle due tradizioni, europea e americana, e con un’attività che, durata quarant’anni, lo vede impegnato in ricerche storiche e spedizioni sul campo in svariate regioni: insegna brevemente in Argentina, in Cile, nel Messico, negli Stati Uniti, a Parigi, a Honolulu; ma compie numerosi viaggi in Polinesia, nell’Isola di Pasqua, nel Chaco, nelle regioni andine, in Africa, in Messico, un insieme di spedizioni che fruttarono all’etnografia, e anche alla storia, una sterminata massa di scritti che lo pongono come un pioniere nel settore dell’antropologia culturale, in particolare delle culture indigene del Nuovo Mondo, ivi incluse quelle africane. Svolse un ruolo essenziale nel promuovere le scienze sociali negli Stati Uniti, specialmente nell’attività affidatagli dalla Smithsonian Institution, per cui Métraux curò il fondamentale Handbook of South American Indians. Dal 1946 al 1962, anno del suo ritiro, Métraux ha collaborato con l’Unesco (il progetto Hylean Amazon e l’inchiesta antropologica della Marbial Valley, nonché lo studio delle migrazioni interne degli indios aymara e quechua della Bolivia) e per l’Unesco ha diretto tutta una serie di pubblicazioni sotto forma di notiziari, monografie e libri riguardanti il concetto di razza e di minoranza razziale. Oltre a Religioni e riti magici indiani nell’America Meridionale, vanno ricordati i celebri saggi sui Tupinamba, Gli Inca (pubblicato nel 1969 in italiano), L’Île de Paques del 1941, Le Voudou Haitien del 1959; il citato Handbook.

La Filosofia Radicale

La Filosofia Radicale

Autore/i: Heller Ágnes

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, introduzione e traduzione di Laura Boella.

pp. XVI-160, Milano

«Per radicalismo intendo innanzitutto una critica totale della società fondata su rapporti di subordinazione e di dominio, sulla ”divisione quasi-naturale del lavoro”. Radicali sono gli uomini che, allontanandosi dalla forma di vita borghese, ne scelgono una diversa e motivano ed esprimono anche teoricamente questo distacco e questo nuovo orientamento agendo in conformità alle nuove interpretazioni di valore che risultano da tale decisione fondamentale.» Scritta intorno al ’74, questa «confessione per la filosofia» assume una posizione particolarmente importante nell’ambito degli scritti di Ágnes Heller degli anni ’70. Questo libro mette infatti in luce lo sforzo di superare e di rivedere i fondamenti filosofici della teoria dei valori elaborata negli anni ’60. La fondazione ontologico-sociale dei valori (cfr. Ipotesi per una teoria del valore) viene sostituita da una teoria del carattere discorsivo della verità e dei valori. Reinterpretando la concezione di Habermas e di Apel di una «comunità ideale della comunicazione», Ágnes Heller dimostra che attraverso discussioni di Valore il bisogno di filosofia della nostra epoca può trasformarsi in una messa in questione dell’esistente, della sua fatticità reificata e della sua assolutizzazione della ragione strumentale. La trasformazione della vita quotidiana può avvenire solo sotto la guida di un’oggettivazione in grado di fornire essa stessa una forma di vita, non quella esistente, ma quella utopica, che deve essere. Questa oggettivazione è la filosofia che, richiamandosi, non al «consenso» (come Habermas e Apel), bensí alla «discussione», sfugge ai pericoli del relativismo etico e allude a un’utopia radicale fondata sul pluralismo delle forme di vita e sulla massima della tolleranza rivoluzionaria.

Ágnes Heller è nata a Budapest nel 1929. Allieva di Lukács dal ’47 e quindi sua assistente, fu espulsa dall’Università nel ’59 per aver sostenuto le «idee revisionistiche» del maestro.
Delle sue opere principali sono state pubblicate in Italia: Per una teoria marxista del valore (Editori Riuniti 1974), ’ Sociologia della vita quotidiana (Editori Riuniti 1975), L’Uomo del Rinascimento (La Nuova Italia 1977), La Teoria dei bisogni in Marx (Feltrinelli 1978, 6“ ed.) Istinto e aggressività (Feltrinelli 1978), Morale e rivoluzione (Savelli 1979).