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Il Fato, la Fortuna, il Futuro con le Rune

Il Fato, la Fortuna, il Futuro con le Rune

Autore/i: Boscolo Renucio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

premessa dell’autore, illustrazioni di Cosimo Musio.

pp. 264, nn. ill. b/n, Milano

In principio all’uomo fu dato un segno… più d’uno, un intero alfabeto, l’alfabeto runico con i suoi 24 segni scolpiti sulle antiche rocce nordiche.
Oggi al lettore diamo delle carte… più d’una, un intero mazzo. Con queste 24 carte potrete finalmente “leggervi” da soli il vostro futuro e interpretare, con il prezioso e illuminante ausilio di questa “guida” alle Rune, i magici segni del Destino.
E non è tutto: facili giochi divinatori saranno alla vostra portata consentendovi di far girare la Ruota dello Zodiaco e trovare così curiose e utili corrispondenze tra le Rune e il vostro segno astrale.

Renucio Boscolo, considerato il maggiore interprete mondiale di Nostradamus, sul quale ha pubblicato negli Oscar Mondadori Nostradamus, l’enigma risolto, e assurto prepotentemente alla cronaca per aver previsto con largo anticipo, attraverso la sua lettura di alcune quartine dell’astrologo francese, i venti di guerra che imperversano sulle regioni del Golfo Persico.

Capitalismo e Teoria Sociale

Capitalismo e Teoria Sociale

Marx, Durkheim e Max Weber

Autore/i: Giddens Anthony

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, a cura di Alberto Martinelli, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Carla Cantini e Marcella Pogatschinig.

pp. 416, Milano

Questo libro offre una esposizione sistematica dei contributi scientifici di quelli che possono essere considerati i tre maggiori esponenti della teoria sociologica, inquadrando tali contributi nel contesto socio-culturale in cui sono stati elaborati e mostrando le ragioni della loro persistente validità. Attraverso la chiarificazione delle fondamentali categorie di analisi adottate da Marx, Durkheim e Weber e la ricostruzione dell’unitarietà del loro pensiero, Anthony Giddens si propone di contribuire alla revisione critica della conoscenza sociologica contemporanea. In virtù della chiarezza dell’esposizione il libro costituisce innanzitutto un rigoroso lavoro di divulgazione ed è quindi consigliabile come introduzione all’opera di questi tre grandi scienziati sociali. Ma la sua lettura offre sollecitazioni e stimoli anche alla riflessione di quanti hanno già familiarità con la materia… del volume. Giddens presenta infatti una chiave interpretativa stimolante sia della teoria marxiana, di cui sottolinea la sostanziale unità al di là delle contrapposizioni tra il «giovane Marx» e il Marx della maturità, sia della sociologia durkheimiana, di cui recupera la dimensione storica trascurata dalla dominante interpretazione funzionalista, sia dell’opera weberiana, in cui individua la unificante matrice epistemologica che accomuna contributi apparentemente eterogenei. Infine, nell’ultima parte del libro, i contributi dei tre autori sono acutamente confrontati al fine di meglio cogliere la rispettiva specificità nel quadro del comune tentativo di comprensione della realtà sociale del capitalismo.

La Bibbia del Diavolo

La Bibbia del Diavolo

Manuale per leggere il futuro con le carte

Autore/i: Caminito Claudia

Editore: Casa Editrice Roberto Napoleone

prefazione di Lucia Alberti.

pp. 140, nn. illustrazioni b/n, Roma

Il primo documento in cui vengono citate le carte da gioco è probabilmente un manoscritto del 1299. Da allora le carte hanno accompagnato la vita dell’uomo nei momenti lieti e in quelli meno felici.
In questo libro sono piacevolmente illustrate storie, leggende e curiosità legate nei secoli al mazzo di carte.
L’opera della Caminito è, tuttavia, soprattutto un autentico manuale di cartomanzia.
I sistemi per la lettura delle carte esposti con estrema chiarezza certamente vi incuriosiranno, sollecitandovi a provare.
Potreste scoprire di avere delle doti che ignoravate.
E il mazzo di carte potrebbe diventare l’amico al quale chiedere consiglio all’inizio di una giornata che si teme faticosa, o alla vigilia di una decisione importante per la vostra esistenza.

L’Occulto

L’Occulto

Una chiara dimostrazione della medianità, della reincarnazione e della chiaroveggenza nel passato e nel futuro

Autore/i: Keyserling Hermann

Editore: Edizioni Mediterranee

traduzione di Guido Gentili.

pp.118, Roma

Questo classico dell’occultismo è ormai entrato nel numero delle opere fondamentali per tutti coloro che si interessano di scienze psichiche, di spiritismo, di metapsichica, di scienze occulte. L’opera apre al lettore il vasto e misterioso mondo dello spirito e dell’inconscio, mostrando fatti reali, esperienze e osservazioni, documenti e obbiettive testimonianze sui fenomeni esaminati. Un’opera di grande interesse e di avvincente lettura per ognuno.

Con uno studio di C. Happich: Esperimenti e loro importanza e uno scritto di K. Hardenberg: Medianità e vocazione artistica.

Antico Oriente

Antico Oriente

Storia società economia

Autore/i: Liverani Mario

Editore: Editori Laterza

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. X-1038, nn. ill. b/n, Bari

Tre millenni di storia (3500-500 a.C.) ripercorsi per la prima volta in modo unitario. In questo volume, Liverani – utilizzando tutta la nuova documentazione portata alla luce dalle più recenti scoperte archeologiche (fra cui Ebla è solo la più nota), e grazie alle sue personali ricerche nell’arco di oltre venticinque anni – ha potuto finalmente ricostruire, in chiave storica e non più prevalentemente filologica, le vicende di popolazioni dai nomi altamente evocativi (Sumeri, Ittiti, Assiri, Babilonesi, ecc.).
Il ricco e vario apparato illustrativo per ogni periodo storico propone il materiale più caratteristico e rappresentativo, documentando il livello tecnologico cui era giunta l’attività produttiva dei popoli dell’Antico Oriente.

Mario Liverani (Roma, 1939) è ordinario di Storia del Vicino Oriente all’università «La Sapienza» di Roma. Già fondatore e direttore della rivista «Vicino Oriente», dirige attualmente la collana di «Geografia storica» e l’«Atlante di Storia dell’Antico Oriente».
Visiting professor all’Oriental Institute dell’università di Chicago, ha tenuto corsi in molte università americane ed europee. Ha collaborato a scavi ad Ebla, in Siria e in Turchia. Oltre ai numerosi articoli in riviste specializzate, fra i suoi scritti vanno ricordati: «Storia di Ugarit» (Roma 1962); «Sargon di Akkad» (Milano 1966); «Three Amarna Essays» (Malibù, Cal. 1979); «L’origine della città» (Roma 1986).

La Via della Tranquillità

La Via della Tranquillità

Meditazioni per un anno – Un percorso quotidiano di meditazione e di saggezza sotto la guida di uno dei maestri spirituali del nostro tempo.

Autore/i: Dalai Lama

Editore: Rizzoli

prima edizione, prefazione dell’autore, nota e cura di Renuka Singh, traduzione di Genevienne Pecunia.

pp. 432, Milano

«Prima dobbiamo aiutare; solo in seguito possiamo metterci a discutere delle cause di ogni tragedia.»

«Fino a quando rimarrà lo spazio, fino a quando ci saranno esseri viventi, fino ad allora possa anch’io durare, per liberare il mondo dalla sofferenza.»

Il Dalai Lama è l’emblema vivente, con le sue parole e le sue azioni, della saggezza antica e sempre più attuale del buddhismo tibetano.
Questo libro offre, per ogni giorno dell’anno, una meditazione sui temi cruciali dell’esistenza: la felicità, la solitudine, la sofferenza, la rabbia, l’insicurezza, la compassione. Con un linguaggio piano e diretto, eppure straordinariamente ricco di risonanze, La via della tranquillità insegna a conquistare la pace dentro di noi per diffonderla nel mondo attorno a noi. È insieme mezzo di crescita spirituale e introduzione privilegiata al pensiero illuminante di un grande leader del nostro tempo. Arricchito da un saggio, scritto per l’occasione, sul potere della meditazione e sulla responsabilità personale, questo libro è un tesoro di saggezza da tenere vicino in ogni giorno dell’anno, e a cui continuare ad attingere per trovare uno stimolo e una guida.

Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, premio Nobel per la pace nel 1989, è la massima autorità del buddhismo tibetano. I suoi ultimi volumi pubblicati da Rizzoli sono Il senso dell’esistenza (1997, quattro edizioni) e La pace dello spirito (1999, tre edizioni).

Renuka Singh ha ottenuto un dottorato in sociologia e lavora presso la Jawaharlal Nehru University di New Delhi.

Il Principio Dialogico

Il Principio Dialogico

Autore/i: Buber Martin

Editore: Edizioni di Comunità

traduzione dal tedesco di Paolo Facchi e Ursula Schnabel.

pp. 268, Milano

La presente raccolta di scritti di M. Buber inizia con il celebre L’Io e il Tu (Ich and Du), un’opera che ha influito profondamente sopra la cultura filosofica europea nel periodo fra le due guerre, e della quale mancava sinora una traduzione italiana. In essa il Buber getta le basi della propria «filosofia del dialogo», che si trova applicata ed estesa in altri suoi scritti, alcuni dei quali sono stati qui tradotti accanto all’opera principale. Il dialogo – tema assai vivo anche per il pensiero italiano postidealistico – è visto dal Buber come la fondamentale attività dello spirito, e quindi dell’uomo in quanto realtà spirituale. Attraverso una costante e approfondita contrapposizione tra il principio del dialogo (che ci fa vedere in ogni altro essere – sia un prodotto della natura, un uomo o lo stesso Dio – un Tu che ci è compagno e fratello) e il principio opposto (per il quale l«altro da noi» è soltanto una cosa, da utilizzare o da conoscere alla guisa delle scienze sperimentali), l’Autore ci offre una visione serena e stimolante della vita dello spirito. Una visione la cui religiosità non pone limiti alla persona umana, e che peraltro offre un valido contributo al superamento dell’individualismo in tutte le sue forme.

Martin Buber è nato a Vienna nel 1878 ed ha studiato alle Università di Vienna, Berlino, Lipsia e Zurigo. Fondò con altri la Jüdischer Verlag in Germania e diresse prima il periodico Der Jude dal 1916 al 1924 e poi il periodico Die Kreatur dal 1926 al 1930. Insegnò scienza della religione all’Università di Francoforte fino al 1933, e nel 1938 lasciò la Germania per l’Università ebraica di Gerusalemme, dove ha insegnato sociologia generale. È autore di numerose opere di argomento filosofica e religioso ( specialmente sul ciassidismo dell’Europa orientale) e, con Franz Rosenzweig, di una versione tedesca della maggior parte della Bibbia ebraica.

Storia di Dio

Storia di Dio

4000 anni di religioni monoteiste

Autore/i: Armstrong Karen

Editore: Marsilio Editori

prima edizione, introduzione dell’autrice, traduzione dall’inglese di Aldo Mosca.

pp. XIV-484, nn. cartine b/n f.t., Venezia

«Karen Armstrong si è documentata ampiamente senza tralasciare nulla: quella che ci offre è una fondata visione del Dio della nostra storia» (Anthony Burgess)

L’idea di Dio è essenziale all’umanità? Perché le religioni monoteiste hanno spesso ispirato nei secoli crudeltà e violenza invece di concepire i principi di realtà dell’induismo o del buddismo? Qual è il carattere peculiare del cristianesimo occidentale e per quali ragioni negli ultimi decenni del XX secolo si assiste sempre più alla diffusione di movimenti fondamentalisti?
Il libro di Karen Armstrong cerca una risposta a questi interrogativi ripercorrendo, attraverso i secoli, la storia delle grandi religioni monoteiste – giudaismo, cristianesimo, islamismo – e rintracciando le sorprendenti similitudini che le accomunano riguardo all’idea di un unico Dio.
L’autrice affronta con magistrale lucidità il tema assai complesso della storia dell’idea di Dio, che l’uomo si è costruito, partendo dal presupposto che il concetto di divinità e proteiforme e assume le caratteristiche entro cui le forzature della storia costringono i bisogni dell’umanità.
Soltanto una considerazione storica di simili idee infatti può mutare e relativizzare i nostri punti di vista e suggerirci che la soluzione alle nostre speranze e esigenze spirituali non consiste tanto nel cercare nuove definizioni di Dio e nuove teologie, quanto invece nell’intendere e collocare le nostre ansie e attese all’interno di una fede che all’autrice appare come l’unico e salvifico contesto spirituale.

Karen Armstrong, per sette anni suora cattolica, attualmente è giornalista e cura importanti rubriche di orientamento religioso. Autrice molto nota anche di programmi televisivi, ha pubblicato nel 1981 un libro di grande successo, Through the Narrow Gate, in cui ha raccontato la sua esperienza religiosa, e nel 1988 Holy War: The Crusades and their Impact on Today’s World, che ha avuto due edizioni in America. Nel 1991 è uscito in Inghilterra e in America Muhammad. A Western Attempt to Understand Islam, tradotto anche in Germania.

La Dottrina Segreta – Antropogenesi

La Dottrina Segreta – Antropogenesi

Sintesi della scienza della religione e della filosofia

Autore/i: Blavatsky Helena Petrovna

Editore: Fratelli Bocca Editori

traduzione di Selma Bedarf.

pp. 736, Milano

Nel volume “Antropogenesi” il tema è visto alla luce delle XII Stanze del Libro di Dzyan.

Sommario:

Note preliminari

Prima parte

  • L’antropogenesi delle stanze dal «libro di Dzyan»

Stanza I

  • Commenti sulle sette stanze e sui loro termini seguendo il loro ordine numerico, in stanze e in Shlokas
  • Due astronomi antidiluviani

Stanza II

  • La natura non aiuta fallisce
  • Creazione degli esseri divini nei racconti exoterici
  • La cronologia dei brahamani

Stanza III

  • Tentativi della creazione dell’uomo

Stanza IV

  • Creazione delle prime razze
  • Dell’identità delle potenze che s’incarnano e delle differenze che le distinguono

Stanza V

  • L’evoluzione della seconda razza
  • Il divino ermafrodito

Stanza VI

  • L’evoluzione dei «nati-dal-sudore»
  • Qualche parola a proposito dei «diluvi» e dei «Noè»
  • Potevano gli uomini esistere 18.000.000 d’anni fa?

Stanza VII

  • Dalle razze semi-divine alle prime razze umane

Stanza VIII

  • Evoluzione degli animali mammiferi: la prima caduta
  • Obbiezioni che si potrebbero fare a ciò che precede

Stanza IX

  • L’evoluzione finale dell’uomo
  • Edens, serpenti e draghi
  • I «figli di Dio» e «l’isola sacra»

Stanza X

  • Storia della quarta razza
  • Insegnamenti arcaici nei «Puranas» e nella «Genesi»
  • Evoluzione fisica
  • Quadro panoramico della prima razza
  • Le razze provviste del «terzo occhio»
  • I Manu primordiali dell’umanità

Stanza XI

  • Civilizzazione e distribuzione della quarta e quinta razza
  • Rovine ciclopiche e pietre colossali testimoniano l’esistenza dei giganti

Stanza XII

  • La quinta razza e i suoi istruttori divini
  • I glifi siderali e cosmici
  • I nostri istruttori divini
  • L’origine del mito satanico
  • Noè era un cabiro, perciò deve essere stato un demonio
  • Le più antiche tradizioni persiane circa il continente polare e quelli sommersi
  • Speculazioni occidentali, fondate sulle tradizioni greche e puraniche
  • La «maleducazione» dal punto di vista filosofico
  • Frammenti addizionali estratti da un commentario dei versi della stanza XII
  • Conclusione

Radiestesia Moderna

Radiestesia Moderna

Come ritrovare le persone scomparse, diagnosticare malattie e scoprire le risorse del sottosuolo.

Autore/i: Kirchner Georg

Editore: Siad Edizioni

traduzione di Margret Trombetta.

pp. 272, nn. ill. b/n, Milano

«Tutto oscilla», sostiene Georg Kirchner nell’introduzione a questo suo volume. «Captare queste oscillazioni è compito del radiestesista e del rabdomante».
Un’intera concezione dell’universo sta alla base delle teorie che sorreggono la radiestesia; e c’è chi sostiene che attraverso l’uso del pendolino si può entrare in una nuova dimensione, la dimensione della conoscenza, dove i nostri sensi e le nostre capacità vengono esaltati molto al di là della norma.
Sappiamo tutti, almeno a livello superficiale, a quali risultati si possa giungere con questa tecnica: ritrovare persone scomparse, diagnosticare malattie, individuare le radiazioni pericolose sono solo alcuni dei compiti del radiestesista. Ma anche in campi come la geologia, la psicologia, l’archeologia, è utile la sua opera.
Attraverso le pagine del libro il lettore potrà rendersi conto, in prima persona, dell’ampiezza e dell’importanza della materia; e imparare i segreti, le tecniche, che consentiranno anche a lui di «far parlare il pendolino».

Il Canto del Derviscio

Il Canto del Derviscio

Parabole della sapienza sufi

Autore/i: Rūmī Jalāl ad-Dīn

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione e cura di Leonardo Vittorio Arena.

pp. 160, Milano

Il Sufismo, importante corrente della mistica islamica, si propone di recuperare lo spirito originario dell’insegnamento di Maometto, deplorando l’esteriorità e l’ossequio puramente formale ai dogmi religiosi per attingere a un’altra dimensione, specificamente interiore. Il canto del derviscio è una raccolta di alcune tra le più significative storie tratte dalle opere di Jalaloddin Rumi. grande letterato e uno dei più importanti maestri Sufi. Egli auspica un mondo senza libri, né tutori, né precettori, in cui l’uomo possa attingere alla verità direttamente, scrutando nel proprio intimo. L’uomo di Rumi è perfetto e non ha bisogno di cercare qualcosa all’esterno: questo è il tipo di consapevolezza che dovrà sviluppare; se riuscirà a farlo, si renderà conto di esaurire in sé il nucleo più autentico di ogni dottrina religiosa, giacché Dio non si trova sulla Croce, né nel tempio indù, né nella moschea, ma piuttosto, com’è evidente a chi su sondarne i recessi, nel proprio cuore. E in nessun altro luogo.

Leonardo Vittorio Arena insegna all’Istituto di filosofia della Facoltà di lettere presso l’Università di Urbino. Negli Oscar Mondadori ha pubblicato: Antologia della filosofia cinese (1991) e Storia del Buddhismo Ch’an (1992).

Le Chiavi Perdute della Predizione

Le Chiavi Perdute della Predizione

Le parti arabe in Astrologia

Autore/i: Zoller Robert

Editore: Casa Editrice Meb

prefazione di Grazia Mirti, presentazione e inroduzione dell’autore, traduzione e revisione a cura di Lucia Bartolotti Scrignari.

pp. VII-368, nn. ill. b/n, Padova

Bisogna andare indietro di molti secoli per ritrovare l’antica dottrina araba delle parti, sistema di predizione il cui uso è stato abbandonato, nel mondo occidentale, fino al ’600. Robert Zoller rende finalmente questa affascinante chiave della predizione accessibile al moderno appassionato di astrologia.
L’uso delle parti in campo astrologico consente lo studio e l’analisi del più recondito significato dell’oroscopo, al di là degli aspetti più esterni che invece vengono spiegati dall’astrologia solare con i suoi pianeti, simboli e case. Il libro si divide in tre sezioni. Nella prima si cerca la risposta all’eterna domanda “Cos’è l’uomo?”, per ritrovare quell’essenza che nel mondo orientale è detta Karma e nel mondo occidentale destino: la natura esoterica del numero e le parti forniranno il sistema per la predizione del destino in rapporto sia al macro che al microcosmo. La seconda contiene l’inedita traduzione italiana dell’opera fondamentale di Guido Bonatti, influente astrologo del ’200, nella quale viene spiegata la derivazione delle cento parti astrologiche, da quelle terrestri a quelle esoteriche, che coprono tutte le aree della vita già rappresentate dalle 12 case. Bonatti è considerato uno dei sapienti dell’astrologia occidentale, paragonabile ai massimi saggi della storia dell’astrologia indiana come Parashara e Varahamihira. Nella terza, infine, il lettore potrà giungere all’uso delle parti stesse con l’esperienza e con la pratica di un vero astrologo, studiando l’ora della nascita e le figure.
Alcuni divertenti esempi sono utilizzati a questo scopo, come ad esempio l’originale spiegazione dello scandalo Watergate, per riportare il lettore al suo secolo.

Robert Zoller vive e lavora nel Vermont (USA). Da anni si occupa di astrologia ed è uno dei pochi seri studiosi preparati su un argomento così difficile quanto appassionante come l’astrologia araba. Egli espone alcuni testi di antichi autori, con l’intento di comunicare al suo lettore le basi culturali e storiche dell’astrologia di oggi.

Le Sette Prove

Le Sette Prove

Racconto taoista

Autore/i: Feng Meng-Lung

Editore: Se

a cura di Giorgio Casacchia, in copertina: Acquarello su carta di autore ignoto (particolare), fine dinastia Ming, secoli XVI-XVII.

pp. 80, Milano

Le sette prove è uno dei racconti compresi nella celeberrima raccolta Le tre parole (San Yen), uno dei più insigni monumenti che la letteratura cinese possa vantare, compilata nella prima metà del Seicento dal grande letterato Feng Meng-lung.
Le sette prove appartiene al filone agiografico taoista. Vi si narra, in forma mitica, la biografia di Chang Tao-ling, il fondatore della setta dei Maestri Celesti, fiorita sotto la dinastia degli Han Posteriori (25-220).
Dopo essere stato magistrato imperiale, Chang Tao-ling (34-156) si ritirò in eremitaggio sul Monte del Canto della Gru, ove scrisse opere di ispirazione taoista e iniziò a curare i malati con un’acqua miracolosa. In seguito, secondo la leggenda, gli apparve in visione Lao-tzu, il Venerabile Signore dell’Alto dei Cieli, che gli rivelò una nuova Via, quella dell’Uno Ortodosso, e lo nominò suo vicario in terra con il titolo di Maestro Celeste e l’incarico di condurre alla Verità il popolo degli eletti.

Corso Pratico di Magia

Corso Pratico di Magia

Autore/i: Papus

Editore: Fratelli Melita Editori

pp. 400, nn. illustrazioni b/n, Genova

Questo trattato di magia pratica è sviluppato come un corso elementare di magia. Partendo dai suoi fondamenti e analizzando i suoi elementi costitutivi, Papus descrive il graduale sviluppo delle tecniche magiche e infine spiega come sia possibile utilizzarle con profitto nelle varie pratiche magiche.

Il Mito della Malattia Mentale

Il Mito della Malattia Mentale

Fondamenti per una teoria del comportamento individuale

Autore/i: Szasz Thomas S.

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Francesco Saba Sardi.

pp. XII-456, Milano

Psichiatri e psicoanalisti prestano oggi la loro assistenza a una massa di pazienti sempre più formata da pazienti di massa. A quel genere di «trattamenti» adesso si ricorre come si ricorreva ieri, quando i microbi erano più di moda, alla tintura di iodio per ogni sbucciatura, o come si fa uso degli antibiotici per ogni mal di gola. La psichiatria e le varie specie di psicoterapia, sostiene l’autore di questo libro, sono adoperate come tranquillanti sociali. Ma a tanta popolarità, a tanta prontezza nel servirsene, non corrisponde più altrettanta certezza scientifica dei loro fondamenti. In Europa e in America, sia la, psicopatologia che la psicologia del profondo vedono moltiplicarsi le posizioni deviazioniste: Thomas S. Szasz ne occupa una delle più radicali e combattive. Attraverso un’adeguata esperienza di psichiatra, egli si è reso conto di quanto sia inesatta, e propriamente mitica, la nozione di malattia mentale, e. quali inconvenienti essa produca nella terapia. Storicamente giustificata, quando apparve, non lo è razionalmente. Una accurata analisi linguistica, condotta coi criteri prevalenti nell’attuale cultura americana, gli permette non solo di distruggere quella nozione; ma di attaccare a fondo la stessa psichiatria, intesa come attività pseudomedica. L’operazione può parere crudelmente moralistica, in quanto sottrae agli uomini, sempre più tentati di fuggire in quel tipo di «malattie», la speranza in una tecnica guaritrice. Ma Szasz elabora altri rimedi, studiando il comportamento umano al lume delle più moderne teorie del gioco. La psichiatria consisterà appunto nel chiarire e «spiegare» i giochi che gli individui fanno tra loro, e come li hanno appresi, e perché amano farli. Da questi accenni, cosi schematici e lacunosi, si potrà sospettare che le dottrine di Szasz si impernino su riferimenti, perfino metaforici, a sistemi e costruzioni culturali assai più lontani dalla realtà psichica di quanto non siano le dirette osservazioni ed esperienze mediche che esse intendono scalzare. Per fortuna, Szasz unisce al coraggio di essere chiaro il dono della chiarezza: se di fronte ai competenti si assume le dovute responsabilità scientifiche, non pretende che il lettore normale sia un iniziato e non muove passo senza dargli tutte le informazioni necessarie a seguirlo. La sua semplicità, però, non è mai semplicistica: si vedano le contestazioni a Freud, che non dissimulano la complessità dei problemi, ma li hanno elaborati quanto occorre per illimpidirli in un discorso immune dai modi ambigui di altri revisionisti. È probabile che il libro faccia scandalo tra i seguaci di indirizzi diversi.
Meglio cosi: vale la pena che sia discusso, perché si propone di segnare «l’inizio di una scienza e tecnologia dell’esistenza umana» e comunque è in grado di promuovere, o addirittura provocare nuove ricerche. La traduzione italiana varrà inoltre a introdurre, nella nostra cultura, una teoria del comportamento, rimasta finora estranea, o in ogni caso, inattiva.

Date principali: nel 1920, Thomas S. Szasz nasce a Budapest; nel 1938 per note ragioni emigra negli Stati Uniti; nel 1941, si laurea in fisica all’Università di Cincinnati; nel 1944, si laurea in medicina all’University College of Medecine. Compie un periodo di tirocinio presso il Chicago Institute for Psychoanalysis, dove poi fa parte per cinque anni della direzione scientifica. Nel 1956, gli viene affidata una cattedra di psichiatria nell’Upstate Medical Center della State University di New York (Syracuse). Ha pubblicato a tutt’oggi oltre settanta lavori su periodici di psichiatria e di neurologia, ha contribuito a simposi concernenti le stesse materie, oltre che la logica, la filosofia, la teoria della scienza; è intervenuto in numerosi congressi. L’altro suo libro di grande risonanza, prima di questo Mito della malattia mentale, è del 1957, si intitola Pain and Pleasure e da parecchi critici viene considerato come una delle tappe più notevoli sulla via aperta da Freud con Al di là del principio del piacere.

La Conoscenza Storica

La Conoscenza Storica

Autore/i: Marrou Henri-Irénée

Editore: Società Editrice Il Mulino

prefazione di di Cinzio Violante.

pp. XXXII-322, Bologna

Questa introduzione critica allo studio della storia è un’indagine sistematica sui limiti e sulle possibilità della conoscenza storica e una discussione approfondita della metodologia della ricerca storica; essa si inserisce nell’alveo dello storicismo, in posizione polemica e critica nei confronti.della filosofia della storia. Gli eventi umani, conosciuti nella loro irrevocabilità, sono l’oggetto specifico della conoscenza storica ma è lo storico che, attraverso tecniche e procedimenti logici specifici, nell’esame di fatti e documenti cerca di cogliere la realtà storica, una verità sempre parziale e progressivamente conquistata. Ma è soprattutto per l’«esprit de finesse» dello storico, per la sua ricchezza di cultura e umanità, per il suo impegno morale che assicura l’esercizio delle virtù caratteristiche dello storico, che è possibile progredire nella conquista della verità storica. In questo volume viene riproposta la reazione spirituale del Marrou (dolorosamente provato dall’esperienza diretta della guerra e della Resistenza) alle conseguenze drammatiche della «filosofia della storia»: essa si era affermata fra le due guerre nella sua manifestazione più rigida e crudele di filosofia di regime.

Henri-Irénée Marrou è nato a Marsiglia il 12 novembre 1904. Ha studiato all’École Normale Supérieure di Parigi e all’École Francaise di Roma. Ha insegnato a Napoli (1932-35) e al Cairo (1937-38), è stato professore di storia antica a Montpellier (1940-41) e a Lione (1941-45). Dalla fine della guerra insegna a Parigi. È uno dei massimi storici viventi della cultura e del cristianesimo antichi. Fra le sue opere ricordiamo: «Saint Augustin et la fin de la culture antique» (1932); «Fondements d’une culture chrétienne» (1938. sotto lo pseudonimo di Henri Davenson; trad. it.: «Fondamenti d’una cultura cristiana», Roma. 1948]; «Histoire de l’éducation dans l’antiquité» (1948; trad. it.: «Storia dell‘educazione nell’antichità», Roma, 1950]; «Saint Augustin et l’augustinisme» (1952; trad. it.: «Sant’Agostino», Milano, 1960).

Visualizza indice

Introduzione all’edizione italiana, di Cinzio Violante
Introduzione: La filosofia critica della storia
1. La storia come conoscenza
2. La storia è inseparabile dallo storico
3. La storia si fa con i documenti
4. Condizioni e mezzi per la comprensione
5. Dal documento al passato
6. L’uso del concetto
7. La spiegazione e i suoi limiti
8. L’esistenziale in storia
9. La verità della storia
10. L’utilità della storia
Conclusione: L’opera storica
Appendice: Risposta ad alcune obiezioni
Indice dei nomi

Heidegger e il Problema dello Spazio

Heidegger e il Problema dello Spazio

Autore/i: Franck Didier

Editore: Ananke

traduzione dal francese, prefazione, nota e cura di Claudio Fontana, introduzione dell’autore.

pp. 192, Torino

L’analisi dell’esistenza proposta da “Essere e tempo”, uno dei capolavori del ’900 filosofico, stabilisce il senso temporale di quell’ente che siamo noi stessi, comprendendo ciascuna delle sue modalità d’essere e, in particolare, la spazialità, come un modo della temporalizzazione. Didier Franck pone audacemente la domanda se sia vero che lo spazio dipenda interamente dal tempo e la risposta contenuta in “Heidegger e il problema dello spazio” è del tutto negativa, giacché egli mostra come il tentativo sostenuto da Heidegger di ricondurre la spazialità alla temporalità sia, in buona sostanza, fallito. Tale fallimento ha come immediata conseguenza il fatto che tanto il concetto di spazio quanto il concetto di “carne” (Leib) si rivelano esorbitanti rispetto all’analitica esistenziale e al progetto di ontologia fenomenologica che ne è la cornice. Al di là della serrata critica nei confronti del pensiero heideggeriano, Franck prospetta, infine, la necessità di un pensiero filosofico che sia finalmente in grado di fare i conti con il fenomeno pregnante della carne.

“Se Essere e tempo naufraga sul problema della carne, è allora necessario far emergere la necessità istoriale di quel problema e stabilire che il compimento della metafisica pone in rilievo l’esigenza di volgersi verso un pensiero dell’incarnazione”. (Didier Franck)

Didier Franck è nato a Neuilly nel 1947. Ha insegnato all’Ecole Normale Supérieure, dove ha ricoperto l’incarico di codirettore degli Archivi Husserl di Parigi X-Nanterre. Ha fondato nel 1984 la rivista «Philosophie». È autore di Chair et corps. Sur la phénoménologie de Husserl, Minuit, Paris 1981; Nietzsche et l’ombre de Dieu, Puf, Paris 2001 (edizione italiana Lithos, Roma 2002); Dramatique des phénomènes, Puf, Paris 2001; Heidegger et le christianesime. L’explication silencieuse, Puf, Paris 2004.

H. Ritter von Srbik

H. Ritter von Srbik

Autore/i: Agnelli Arduino

Editore: Guida Editori

pp. 300, Napoli

Arduino Agnelli, nato a Trieste nel 1932, è titolare di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Si è occupato di pensatori politici democratici dell’Ottocento italiano (Ferrari e Mazzini) e dei primi esponenti dell’utilitarismo inglese (Bentham, Austin), ma è noto soprattutto per i volumi Questione nazionale e socialismo. Contributo allo studio di K. Renner e O. Bauer, Bologna, 1969 e La genesi dell’idea di Mitteleuropa, Milano, 1971, ristampa, 1973.
In questo volume viene studiata la figura d’una delle personalità più complesse della storiografia del nostro secolo, Heinrich Ritter von Srbik. A lui, infatti, si deve il superamento della ristretta prospettiva metodica dominante in Austria fino alla fine del primo conflitto mondiale ed il collegamento alle indicazioni della « storia delle idee », che allora andava sviluppandosi in Germania. Srbik è anche il principale esponente di quell’indirizzo gesamt-deutsch, che aspirava a superare i limiti dei piccolo tedeschi (portati ad escludere dalla storia di Germania tutto quel che non fosse prussiano d’origine) e dei gran-tedeschi (esaltanti il centro viennese e la tradizione imperiale). Si tratta d’un indirizzo che consente di raggiungere più d’un risultato valido, ma è destinato a trasformarsi in ideologia, tanto più compromettente quanto più risoluto è il rifiuto srbikiano di aspetti decisivi del mondo moderno e contemporaneo. La drammatica esperienza di Srbik, nella tensione costante tra la severità di studi rigorosi e la propensione a fungere da guida per vie nuove da percorrere in piena fusione con la comunità popolare di cui si è parte, mantiene un valore emblematico ancor oggi, a trent’anni dalla caduta del regime nazistico con cui lo storico austriaco non poté che confondersi oggettivamente, quali che fossero soggettivamente le intenzioni ispiratrici della sua opera di storico.

La Vita Segreta delle Piante

La Vita Segreta delle Piante

Le relazioni fisiche, emotive e spirituali fra le piante e gli uomini

Autore/i: Tompkins Peter; Bird Christopher

Editore: SugarCo Edizioni

introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Alda Carrer.

pp. 372, nn. ill. b/n, Milano

Questo studio, esplorando il mondo delle piante e le loro relazioni con l’uomo cosi come sono state recentemente scoperte da scienziati delle più diverse discipline, ci rivela un mondo sconosciuto e talvolta incredibile. Le piante hanno qualità tali da reagire quando qualcuno mente, quando ascoltano musica – alcune sembrano preferire Bach al rock – quando vengono insultate o quando «sentono» il pensiero di esseri umani accanto a loro. Le piante sono state sempre considerate insensibili, prive di emozioni, incapaci di comunicare come la roccia. Pochi sono stati coloro che hanno avvertito come le piante possano soffrire, gradire l’attenzione che si presta loro, perfino desiderare di dedicare la loro vita al benessere altrui. Gli autori riescono ad aprire i nostri occhi su una nuova realtà, in cui le piante sembrano avere emozioni come le nostre, comunicare l’un l’altra con la lunghezza d’onda della loro fragranza e col colore dei loro petali, ed essere unite al genere umano con i mezzi di una misteriosa ma istantanea percezione extrasensoriale.

«Leggendo questo libro, si ha la tentazione di credere in molte cose in cui la buona vecchia civiltà occidentale ci ha insegnato a non credere». (New York Times)

«Questo libro pullula di una moltitudine di semplici fatti ed e contemporaneamente ricco di un ”folclore vegetale” sorprendente, sia sul piano scientifico che su quello pratico» (Newsweek)

Nato ad Athens, in Georgia, nel 1919, Peter Tompkins ha studiato in Inghilterra, Francia, Italia e Svizzera. È stato ad Harvard, alla Columbia University e alla Sorbona. Oltre che di corrispondenze giornalistiche e televisive dall’Europa e dall’Africa, dal 1939 al 1941, è autore di numerosi libri di successo: Secrets of the Great Pyramid, Italy Betrayed, The Murder of Admiral Darlan, The Eunuoh and the Virgin, Shaw and Molly Tompkins, A Spy in Rome, To a Young Actress.

Nato a Boston, Massachusetts, nel 1928, Christopher Bird si è laureato ad Harvard. Ha studiato filosofia russa, cinese e giapponese ed è stato fra i primi, dopo il primo «Sputnik» nel 1957, a condurre studi approfonditi sulla scienza e la tecnologia sovietiche. È stato inoltre corrispondente di «Time», prima di dedicarsi esclusivamente alla ricerca scientifica.

La Cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo Mistico

La Cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo Mistico

Trattato elementare sulla passata evoluzione dell’uomo, la sua attuale costituzione ed il suo futuro sviluppo.

Autore/i: Heindel Max

Editore: Fratelli Bocca Editori

prima edizione.

pp. 632, 1 tavola b/n f.t., Milano

Questo libro rappresenta il testo fondamentale degli Insegnamenti Rosacrociani, scritto da Max Heindel in seguito all’incarico e all’istruzione ricevuti dai Fratelli Maggiori dell’Ordine Rosa-Croce per diffondere in Occidente una visione più completa, più profonda e più adatta ai nuovi tempi del Cristianesimo. Il testo è diviso in tre parti: nella prima si esaminano i mondi invisibili e la legge di rinascita, connessi con il viaggio dell’anima dalla morte alla vita successiva; nella seconda si spazia sull’evoluzione del genere umano e le relazioni con gli Esseri Celesti che lo accompagnano nel suo sviluppo, oltre ad una lettura della Bibbia che consente di armonizzare gli insegnamenti occulti con la scienza; nella terza si affronta il futuro dell’umanità, l’Iniziazione e lo scopo dell’azione salvifica del Cristo nell’interiorità di ciascuno di noi.

Max Heindel è considerato il più grande chiaroveggente positivo d’America, iniziato dall’Ordine Rosacroce, all’interno del quale ha raggiunto il grado di Fratello Laico, ebbe l’incarico di promulgare nel Mondo Occidentale i valori più evoluti del Cristianesimo esoterico, in previsione della prossima Era dell’Acquario. A questo scopo fondò nel 1909 la “The Rosicrucian Fellowship”, con sede a Oceanside, California, e scrisse numerosi libri e saggi. Il testo principale nel quale egli raccolse gli “Insegnamenti della Saggezza Occidentale”, così come gli vennero trasmessi nel Tempio eterico dei Fratelli dell’Ordine: “La Cosmogonia dei Rosacroce”, è un esempio di profondità e al tempo stesso chiarezza mai raggiunti da nessun altro autore in questo campo. Intere generazioni vi hanno trovato le risposte e il sostegno ai quali anelavano. L’Associazione Rosacrociana è ora diffusa in tutto il mondo, e migliaia di “studenti rosacrociani” seguono i suoi corsi per corrispondenza di Filosofia, Bibbia e Astrologia.