Libri dalla categoria Mondo Onirico
Lo Zen Passo per Passo
La pratica dello Zen • Testi sacri dello Zen
Autore/i: Deshimaru Taïsen
Editore: Ubaldini Editore
traduzione di Paolo Imperio.
pp. 200, ill. b/n, Roma
Questo è il primo libro che trasmette direttamente l’insegnamento orale di un grande maestro zen vivente, un insegnamento profondamente concreto che mira alla trasformazione psicofisiologica dell’individuo. I due testi sacri dello Zen risalgono invece a dodici secoli fa e sono considerati la base dello Zen giapponese attuale.
Questo libro riporta l’insegnamento di un grande maestro dei nostri tempi; Taisen Deshimaru è pienamente consapevole delle problematiche dell’uomo occidentale e lo zen da lui trasmesso e perfettamente adeguato a lottare contro le forze d’inerzia del nostro tempo. Le tecniche millenarie che egli insegna restituiscono al corpo la sua scioltezza e alla mente il suo equilibrio. La postura za-zen fa lavorare la spina dorsale, perno di tutta la struttura del corpo, equilibra le tensioni dei muscoli e l’omeostasi del sistema nervoso, calma l’agitazione degli strati superficiali del cervello rinforzando le zone profonde e primitive dove si sviluppano istinto e intuizione. La pratica dello Zen sviluppa l’energia, l’attività, equilibra e concentra la forza, unifica infine corpo e spirito in un’unità indissolubile. » Il volume comprende La pratica della Zen, insegnamento autentico del Maestro Taisen Deshimaru, e due testi sacri dello Zen: Hokyo Zan Mai e San Do Kai. Viene poi il Teisbo, insegnamento dato ai discepoli durante lo za-zen. Il messaggio di Deshimaru è quello di tutti i Maestri e di tutti i Buddha: “Basta solo stare seduti, senza scopo né spirito di profitto. L’essenziale è za-zen. La postura è il risveglio”.
Taisen Deshimaru è nato il 29 novembre 1914 in Giappone, nella provincia di Saga. Il nonno paterno insegnava lo judo ai samurai, e quello materno era dottore in medicina orientale. Il padre era un uomo d’affari e fu sindaco della città, ed è stata la madre, fervente buddhista, a dargli l’istruzione religiosa. Giovanissimo, Deshimaru incontra il Maestro Kodo Sawaki, il cui insegnamento si rifà a quello di Dogen, vale a dire alla fonte stessa dello Zen. Dopo aver studiato all’Università di Yokohama, Deshimaru occupa un posto di responsabilità nelle attività minerarie della società Mitsubishi. Inviato in Indonesia durante la guerra, continua. a seguire l’insegnamento di Kodo Sawaki e a fare za-zen. Al suo ritorno in Giappone fonda l’Istituto culturale asiatico. Prima di morire, il Maestro Kodo Sawaki fa di lui il suo successore e gli conferisce la trasmissione (shiho).
Nel 1967 Deshimaru giunge in Francia dove stabilisce un dojo, elevato al rango di Tempio Zen nel 1975, a Parigi, e un monastero Zen vicino ad Avallon. Oggi Deshimaru è Superiore generale del Soto Zen per l’Europa e l’Africa e da lui dipendono più di quaranta dojo dalla Francia alla Costa d’Avorio.
A Tavola con le Streghe
100 ricette gastronomiche per sedurre
Autore/i: Malizia Enrico; Ponti Hilde
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione di Giuseppe Bigazzi, premessa degli autori.
pp. 256, Roma
Il volume, dopo un rapido excursus sul demonismo e la stregoneria in rapporto alla sessualità e al peccato carnale, considera la gola e la gastronomia con particolari riferimenti alla cucina erotica odierna. Gli autori, dopo aver brevemente esposto il pensiero attuale sulla fisioanatomia dei sensi nella specie umana in rapporto al sesso, descrivono le necessità alimentari e sessuali, il loro legame con l’appagamento e la sazietà, il rapporto con le passioni, il desiderio, il piacere e il dolore. La seconda parte del libro contiene e commenta oltre cento ricette di seduzione. Le “ricette” sono riportate in maniera particolareggiata, con tutti gli ingredienti necessari e le modalità per realizzarle. Alla domanda se le ricette siano in grado di appagare il piacere del gusto e stimolare il sesso, gli autori hanno cercato di rispondere con i singoli commenti, ricordando che in questo settore gioca molto, se non tutto, la fantasia e le condizioni psichiche, ambientali e individuali. Le considerazioni finali parlano degli afrodisiaci e dell’importanza della psiche nella elaborazione del desiderio sessuale.
Enrico Malizia, Professore e Direttore Emerito del Centro Antiveleni dell’Università «La Sapienza» di Roma, Clinico e Tossicologo di fama internazionale. Medaglia d’oro al Merito della Sanità e della Pubblica Istruzione, ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi e lauree Honoris causa in vari paesi. Direttore Onorario della Rivista di Clinica Terapeutica e della Rivista Italiana di Tossicologia. Autore di 320 pubblicazioni scientifiche e libri di cultura, arte ed esoterismo, ha già pubblicato Ricettario delle streghe e Halloween.
Hilde Ponti, scrittrice e giornalista, è attualmente impegnata in attività di giornalismo televisivo.
Mia Madre
Autore/i: Bataille Georges
Editore: Editrice l’Airone
prefazione dell’editore, traduzione di Andreola Pizzetti.
pp. 160, Roma
Bataille scrive per l’apprendista mistico, per colui che, nella solitudine, si avvia al supplizio attraverso il riso e il disgusto. Ma la speranza di essere letto da un così strano Nathanaël non è di nessun conforto per il nostro autore. « Anche quando si predica ai credenti, c’è un elemento d’angoscia nella predicazione ».
E l’eventuale discepolo ha il diritto di ascoltare Bataille, ma – come egli stesso ci ammonisce dall’alto della sua allegria – non di giudicare: «Non c’è lettore… che abbia in sé di che causare un mio disagio. Se il più perspicace mi accusasse, riderei: è di me stesso che ho paura».
…Il modo di esprimersi di Bataille merita l’elogio: offre al saggista un esempio e una tradizione; ci riporta alle fonti, a Pascal, a Montaigne, e, nello stesso tempo, propone un linguaggio e una sintassi più adeguati ai problemi della nostra epoca. (Jean Paul Sartre in «Che cos’è la letteratura»)
Stelle Cannibali
Buchi neri e le singolarità nude: i misteri dell’universo
Autore/i: Cantoni Sergio
Editore: Moizzi Editore
pp. 168, Milano
Perché i buchi neri suscitano tanto interesse nel mondo scientifico e nel vasto pubblico? Perché questa scoperta ha destato l’attenzione non solo di chi si occupa specificamente di astrofisica ma anche di letterati, poeti, filosofi? Quale mistero, quale minaccia o anche quale smagliante promessa nascondono questi vortici ciechi? E soprattutto cosa sono in realtà i buchi neri? A queste domande cerca di rispondere il presente volume. I buchi neri, dice l’autore, sono previsti nell’universo ma essi sono il germe della sua morte: tutta la nostra Terra, la nostra Galassia, il nostro sistema solare finiranno risucchiati nel buco nero. I buchi neri sono cadaveri ambulanti di stelle che, per quanto morte, restano in agguato con la loro enorme massa invisibile e riescono a ghermire, nella loro morte, quanto altro capita loro a tiro. Certo, essi sono stelle cannibali in agguato e suscitano così, nella fantasia degli uomini, un terrore quasi mistico dato che la loro pericolosità reale, per la nostra vita, è praticamente nulla, ma potrebbero rappresentare, in un’ipotetica mappa del cosmo comparata a quella dell’universo medioevale quelle colonne d’Ercole attraverso le quali, l’Ulisse dantesco, emblema dell’uomo della conoscenza, doveva passare se Voleva scoprire il significato della propria. vita. Così i buchi neri, vere e proprie porte aperte nel tessuto del nostro spazio ci terrorizzano con il loro mistero-e ci attraggono con una promessa di conoscenza che potrebbe, forse, rivelarci il mistero del cosmo.
Sette Anni nel Tibet
Autore/i: Harrer Heinrich
Editore: Garzanti Editore
traduzione dal tedesco di Guido Gentilli.
pp. 322, 45 foto b/n f.t, 8 foto a colori f.t., 1 cartina ripiegata b/n f.t., Milano
Heinrich Harrer dalle prime pagine di questo libro porta il lettore al passo rapido e sicuro della sua marcia per gli itinerari più meravigliosi del mondo, pieni di rischi e attraverso maceranti e insieme eroiche fatiche. L’Harrer, più volte vittorioso in gare sportive, giovane alpinista tempratissimo, scala nel luglio del ’58, con tre compagni, per la prima volta, la parete inviolata dell’Eiger. Questa asprissima vittoria lo rende celebre ed egli è chiamato a far parte della spedizione tedesca al Nanga Parbat (m. 8114), nell’Himalaia. La guerra lo sorprende a Karachi, e Harrer è internato con tre compagni in un campo inglese in India; pare debba essere spezzato per sempre l’impeto di questa vigorosa giovinezza. Di qui comincia invece la storia che riempie queste pagine serrate: diario di un uomo d’azione per eccellenza, in cui tutto è movimento, decisione, fatto, disegno, con il tratto secco di chi riassume ed esprime, in uno con le cose reali, il giudizio, le emozioni, gli intimi colloqui dell’uomo audacissimo con la natura e con se stesso.
Dal primo giorno il filo spinato del campo di internamento è per Harrer il bastione della prigionia da cui prepara inesorabile la fuga. Se fallisce una volta e poi un’altra, egli riannoda subito le fila di un nuovo piano di fuga. Le risorse di questo internato sono incalcolabili.
Egli sfuggirà infine al reticolato .e agli inseguitori. L’ingegno, l’ardire, l’istinto lo guidano di rischio in rischio ad aprirsi la porta inviolabile del Tibet. Ma il Tibet non ama gli ospiti stranieri e, nelle condizioni singolari in cui egli e il suo compagno si trovano, la diffidenza viene ad aggiungersi alla naturale ostilità. Due volte Harrer e Aufschnaiter traversano lo spartiacque dell’Himalaya. Da un distretto all’altro cercheranno rifugio e salvezza, con marce interminabili, vinceranno bufere invernali sull’altipiano del Tschang-Thang, incontreranno nomadi, ladroni. Alla fine di così drammatiche avventure ecco la fortuna ambita e miracolosa.
Lhasa, «la città santa», apre le porte all’eroico vagabondo; cinque anni di soggiorno a Lhasa, diversi impieghi statali, la inattesa conquista della fiducia del Dalai Lama, lo spettacolo di pompose feste religiose, la dimestichezza con la vita dei monasteri, l’affacciarsi pauroso della Cina rossa, hanno dato ad Harrer la possibilità di una così vasta documentazione, anche fotografica, da ravvicinare al nostro occhio un mondo lontanissimo e suggestivamente avvolto nel segreto della sua altissima spiritualità. Oggi Harrer ne schiude a noi una visione diretta e realistica; il primo a narrarci con immediatezza e pienezza di particolari quasi giornalistiche il Tibet, egli sarà forse l’ultimo che abbia potuto fermare nel suo sguardo l’immagine del Tibet indipendente e feudale.
Letteratura Moderna e Cristianesimo – Volume III
Malraux • Kafka • Vercors • Sciolokov • Maulnier • Bombard • Sagan • Reymont
Autore/i: Moeller Charles
Editore: Vita e Pensiero
introduzione dell’autore, traduzione di Liana Bortolon.
pp. 464, Milano
Sommario:
Introduzione
Prima Parte – André Malraux o la Speranza Senza Terra Promessa
Capitolo I – La generazione di André Malraux
Capitolo II – La voce dei vivi
Capitolo III – La voce dei morti
Capitolo IV – Malraux e la «morte di Dio»
Capitolo V – La speranza e la conversione al mondo
Seconda Parte – Franz Kafka o la Terra Promessa Senza Speranza
Capitolo I – La generazione di Kafka
Capitolo II – L’incapacità di vivere
Capitolo III – I tentativi di salvezza
Capitolo IV – La mancanza di una legge
Capitolo V – Kafka segna un inizio
Terza Parte – L’Avvicinarsi alla Terra Promessa
Capitolo I – Vercors e la «qualità d’uomo»
Capitolo II – Sciolokov e la speranza della Russia marxista
Capitolo III – Thierry Maulnier e la terra promessa della pietà
Capitolo IV – Da Sartre a Bombard… o a Françoise Sagan
Capitolo V – Ladislao Reymont o la poesia della terra promessa
Conclusioni
Alcuni Aspetti della Speranza Umana
Lawrence d’Arabia o il Sogno Infranto
Autore/i: Benoist-Méchin
Editore: Edizioni Italiane Abruzzini
prefazione dell’autore, versione italiana a cura di Giorgio De Marchis.
pp. 286, nn. foto b/n f.t., Roma
«Mitomane, impostore, ciarlatano o eroe?
Queste le qualifiche che furono attribuite a Lawrence d’Arabia. Per Churchill, sarebbe stato «uno dei più grandi condottieri del genere umano».
Per Lord Allenby, comandante supremo dell’esercito britannico in Egitto durante la prima guerra mondiale, «la storia della sua vita vale tutte le fiabe messe insieme». Secondo altri non sarebbe stato che un buffone assetato di notorietà «un nevrotico dominato da una morbosa attrazione per il fango».
Chi era dunque quest’uomo enigmatico e sconcertante portato alle stelle da Bernard Shaw, vilipeso da Richard Aldington, e di cui la leggenda ha fatto il «non incoronato re d’Arabia»?
Le vicende di questo personaggio ci sono narrate da Benoist-Méchin; frugando e scavando fra i ricordi e le lettere di chi visse «quei tempi, egli inquadra nella cornice epica della rivolta nel «deserto l’uomo d’azione che solleva i Beduini dell’Hedjaz contro la dominazione turca, conquista Akaba con la sua spada e pagando munificamente di persona conduce vittoriosamente a Damasco le truppe dell’Emiro Feisal; è il dramma spirituale del sognatore e dello scrittore prestigioso, che le sofferenze e i tormenti apparentano a un Betz, a un Nietsche e a un Dostojewski.
Vediamo Lawrence, conquistatore di 29 anni lanciarsi sulle orme d’Alessandro il Grande in un turbinio di veli bianchi e di spade scintillanti. Ma lo vediamo anche, a poco per volta, inabissarsi nel mare della più nera disperazione fino a quando cercherà nell’asservimento volontario e nel proprio avvilimento, gli «equivalenti infernali» del suo sogno infranto.
E per concludere, questo colonnello illustre morirà, soldato semplice, dopo essersi arruolato Sotto falso nome nella Raf.
Verrà la morte e infrangerà pure lui alla guida della sua motocicletta.
Liberato così da un mondo dedito alla frode, agli spergiuri e agli impegni non mantenuti, ritroverà finalmente la purezza alla quale aveva anelato.
Un dramma umano di spaventosa intensità, scaturito da un dramma politico dalle ripercussioni imprevedibili, costituiscono i due poli intorno ai quali gravita la carriera di Lawrence.
Ed ecco che per conoscerlo non basta seguire le peripezie della sua campagna d’Africa: occorre penetrare nei più remoti recessi del suo dolore. Ci si accorge allora che, vinto una prima volta dalle circostanze ed una seconda volta da se stesso, ha saputo trasformare questa doppia sconfitta in una unica vittoria che nessuno oramai ha il potere di strappargli».
Passeggera del Silenzio
Dieci anni di iniziazione in Cina, per studiare un’arte antichissima e messa al bando: la calligrafia.
Autore/i: Verdier Fabienne
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione di Marina Visentin.
pp. 278, 42 foto b/n f.t., Milano
«Un cuore tenace e solitario ci guida dove s’incontrano i sentieri della pittura, della poesia e della saggezza.»
La calligrafia cinese è un’arte antichissima, filosofica, e persino terapeutica. Imparare a maneggiare il pennello è anche una forma di meditazione, un modo per entrare in contatto con la natura, per ammirarla. È proprio il rapporto con la natura che spinge Fabienne Verdier, brillante allieva dell’Accademia d’arte di Tolosa, a partire agli inizi degli anni Ottanta con una borsa di studio per la regione del Sichuan, nella Cina meridionale. Ufficialmente per studiare alla locale scuola d’arte, ma in realtà anche per apprendere i segreti della calligrafia, arte messa al bando dal governo. Una volta a destinazione, l’attenderanno numerose difficoltà: condizioni di vita durissime, solitudine ed emarginazione. Ma anche esperienze che l’arricchiranno e la renderanno una donna diversa: dai viaggi in luoghi remoti e sconosciuti, agli incontri con i grandi maestri di arte e di vita, dall’apprendimento di filosofie e tradizioni, alla scoperta di popolazioni lontane e misteriose…
Il Canto del Derviscio
Parabole della sapienza sufi
Autore/i: Rūmī Jalāl ad-Dīn
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione e cura di Leonardo Vittorio Arena.
pp. 176, Milano
Il Sufismo, importante corrente della mistica islamica, si propone di recuperare lo spirito originario dell’insegnamento di Maometto, deplorando l’esteriorità e l’ossequio puramente formale ai dogmi religiosi per attingere a un’altra dimensione, specificamente interiore. Il canto del derviscio è una raccolta di alcune tra le più significative storie tratte dalle opere di Jalaloddin Rumi. grande letterato e uno dei più importanti maestri Sufi. Egli auspica un mondo senza libri, né tutori, né precettori, in cui l’uomo possa attingere alla verità direttamente. scrutando nel proprio intimo. L’uomo di Rumi è perfetto e non ha bisogno di cercare qualcosa all’esterno: questo è il tipo di consapevolezza che dovrà sviluppare; se riuscirà a farlo, si renderà conto di esaurire in sé il nucleo più autentico di ogni dottrina religiosa, giacché Dio non si trova sulla Croce, né nel tempio indù, né nella moschea, ma piuttosto, com’è evidente a chi su sondarne i recessi, nel proprio cuore.
E in nessun altro luogo.
«Queste storie sono rivolte agli amici, affinché imparino a guardare. E intraprendano il cammino, se già non si sono messi in viaggio.»
Leonardo Vittorio Arena insegna all’Istituto di filosofia della Facoltà di lettere presso l’Università di Urbino. Negli Oscar Mondadori ha pubblicato: Antologia della filosofia cinese (1991) e Storia del Buddhismo Ch’an (1992).
Lu Jong
Il segreto della salute dei monaci tibetani
Autore/i: Tulku Lama Lobsang
Editore: Edizioni Mediterranee
premessa dell’autore, traduzione degli insegnamenti tibetani e concezione di Loten Dahortsang, revisore e curatore Li Yeschema Handrup, traduzione dal tedesco di Teresa Galiani.
pp. 160, nn. foto e ill. b/n, Roma
Il Lu Jong – da lu ’corpo’ e jong ’addestramento’. Nel Lu Jong le profonde conoscenze dei maestri riguardo la natura, la mente e il corpo confluirono in 28 esercizi che si concentrano di volta in volta su determinate parti del corpo o su determinati disturbi.Questi maestri avevano capito che la natura e i cinque elementi (acqua, terra, fuoco, aria, spazio) hanno su di noi un notevole influsso. Inoltre sapevano quale forza naturale si trova nel nostro atteggiamento mentale e come essa sia in relazione con le forze della natura. Era loro noto in quale rapporto la mente sta con il respiro e con il lung, il vento interiore inteso come energia vitale sottile che agisce sui meridiani e in ultima analisi sulla nostra salute. Grazie all’osservazione degli animali e del loro comportamento in determinate situazioni essi conoscevano le forze guaritrici della natura: perciò molti esercizi del Lu Jong si rifanno ai movimenti degli animali. Lu Jong, insegnamento del movimento che tutto comprende, non dona la salute solo al nostro corpo ma anche alla nostra mente. Con i suoi esercizi si possono combattere le malattie in modo efficace, ci si può liberare dai sentimenti negativi, come l’odio e l’avidità, e raggiungere un equilibrio emozionale. La maggior parte dei problemi che noi stessi creiamo sorgono a causa di un eccesso di avidità ed egoismo. Attraverso gli esercizi di Lu Jong possiamo influenzare la mente così che essa diventi libera e compassionevole. Nei livelli progrediti di Lu Jong si raggiunge la capacità di controllare il respiro per infine arrestarlo per ore o giorni dopo un lungo esercizio. In tal modo si può influenzare la mente così che essa si riveli a noi in tutta la sua vera natura e ci faccia riconoscere che tutti i fenomeni, perfino la vita e la morte, sono solo illusioni: in una simile fase si raggiunge il risveglio e con ciò la condizione di un Buddha.
Tulku Lama Lobsang, Medico tibetano e astrologo, è nato nel 1957 nella provincia nordorientale del Tibet. A sei anni fu accolto come discepolo nel più vicino monastero per diventare monaco e, molto giovane, iniziò la sua formazione in medicina, in astrologia e nei sutra. Nel 1992 lasciò il Tibet e si recò a sud dell’India per approfondire le sue conoscenze dei testi classici buddhisti; dopo cinque anni fondò un Istituto di medicina tibetana ai piedi dell’Himalaya, a Dharamsala e, in seguito, a Manali. Su invito dei suoi allievi, dal 2000 viaggia per l’Europa, l’America e l’Australia tenendo lezioni e seminari sulla medicina tibetana, sull’astrologia e su argomenti buddhisti.
Archeologia delle Regioni d’Italia
Autore/i: Moscati Sabatino
Editore: Edizione CDE
prologo dell’autore.
pp. 312, nn. ill. b/n, Milano
La storia dell’Italia antica è stata finora divulgata solo lungo la prospettiva romana.
Invece qui l’Autore valica la fitta patina della tradizione classica (di Sallustio o Virgilio), rivelandoci documenti della vita materiale di popoli sopravvissuti alla romanizzazione e testimoniando così la straordinaria varietà e vitalità dell’ambiente italico.
Con centinaia di splendide fotografie – delle quali moltissime inedite -facendo continuamente ricorso a materiali di recentissima acquisizione spesso provenienti da scavi ancora in corso, questo libro ricostruisce la storia della civiltà di ogni singola regione italiana in 20 accuratissime monografie (una per ogni regione) offrendoci un itinerario assolutamente inconsueto attraverso il passato del nostro Paese.
L’assunto è «spiegare le origini», definire i motivi storici di quelle particolarità regionali cosi marcate che caratterizzano il volto attuale d’Italia: queste peculiarità risalgono puntualmente al più lontano passato, dimostrando che i confini delle regioni di oggi non sono il prodotto di decisioni burocratiche ma il risultato di millenni di storia.
Sabatino Moscati, nato a Roma nel 1922, è professore ordinario nell’Università di Roma. Ha promosso e diretto varie missioni archeologiche nel vicino Oriente, nell’Africa Settentrionale, a Malta, in Sicilia e in Sardegna. Gli è stato conferito il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per le scienze morali, storiche e filologiche. È socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e di numerose altre accademie. Per i suoi scritti giornalistici nel campo dell‘archeologia ha ricevuto i premi internazionali “Roma” ed “Europa”. Attualmente è direttore della rivista “Archeo”. Tra le sue opere, tradotte in numerose lingue straniere, ricordiamo: LE ANTICHE CIVILTÀ SEMITICHE (Bari 1958); ARCHEOLOGIA MEDITERRANEA (Milano 1966); IL MONDO DEI FENICI (Milano 1966); ITALIA ARCHEOLOGICA (Novara 1973); L’ALBA DELLA CIVILTÀ (Torino 1976); I CARTAGINESI IN ITALIA (Milano 1977); IL VOLTO DEL POTERE (Roma 1978); SEGRETI DEL PASSATO (Milano 1978); IL MONDO PUNICO (Torino 1980); LA CIVILTÀ MEDITERRANEA (Milano 1980); CARTAGINESI (Milano 1982); GLI ITALICI (Milano 1983); ITALIA RICOMPARSA (Milano 1984).
I Fondatori delle Grandi Religioni
Zarathustra, Mosè, Gesù, Mani, Maometto, Nānak, Buddha, Confucio, Lao-Tzu
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni San Paolo
a cura di Peter Antes.
pp. 310, Cinisello Balsamo (MI)
I fondatori delle grandi religioni fanno parte di quella ristretta cerchia di personalità, che hanno dato un orientamento alla storia.
Nessun altro condottiero, o uomo politico, o scienziato, ha influito come loro sulle nazioni e sui popoli: si pensi, ad esempio, a Maometto, a Buddha, a Gesù. Ma essi non appartengono soltanto alla storia: hanno attraversato il tempo e sono sempre attuali, vivi ancora oggi per milioni di uomini, perché niente come la religione pervade l’esistenza delle persone e delle società. I fondatori sono lo specchio delle religioni: Zarathustra, la, cui visione del mondo si è conservata nei secoli; Mosè, liberatore degli ebrei e custode della legge d’Israele; Gesù, l’uomo Dio all’origine del cristianesimo e della civiltà occidentale; Mani, dal quale si sviluppò lo gnosticismo che tanto fa parlare di sé; Maometto, profeta dell’islam e del timore di Dio; Nānak, il guru indiano inventore della «via sikh» alla redenzione; Buddha, la cui dottrina dall’Oriente sta ora giungendo in Occidente, Confucio, che con la sua scienza ha illuminato per secoli l’antica civiltà cinese; e Lao-Tzu, saggio maestro del «tao».
Attraverso l’analisi delle fonti e la ricostruzione rigorosa della vita di questi personaggi, gli autori conducono il lettore all’origine del mistero della fede che ha accompagnato sempre la storia degli uomini. L’ampiezza dell’argomento, la profondità della prospettiva, l’agilità e l’essenzialità del linguaggio fanno di questo volume una guida fondamentale per conoscere la ricchezza e la varietà delle religioni.
Il Pendolo Magico
Autore/i: Bendinelli Vincenzo
Editore: Campironi Editore
introduzione dell’autore.
pp. 164, Milano
Questo libro di radiestesia vi farà apprendere, mediante il meraviglioso pendolo magico in quale modo potrete conoscere il passato, il presente e il futuro, sviluppando il vostro supersenso.
Tutte le istruzioni necessarie all’uso del pendolo magico.
I Vangeli per Guarire
Lo straordinario potere del mito cristiano
Autore/i: Jodorowsky Alejandro
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Antonio Bertoli.
pp. 420, nn. ill. b/n, Milano
«Senza mito non possiamo vivere. Senza mito non c’è società, nè verità, nè vita emotiva. Il Mito è il fondamento dell’essere umano, ed è necessario viverlo. Oggi, quando esso sembra irrimediabilmente perduto, ritrovarlo è la sfida più ardua.»
Le storie narrate nei Vangeli rispecchiano esigenze assolute, immutabili del cuore umano. Qualcuno si è appropriato dei Vangeli per svigorirli e alterarli, ma noi che li guardiamo con occhi scevri da pregiudizi dobbiamo imparare a restituire loro la purezza originaria e la ricchezza sorgiva.
Un compito necessario non solo per i credenti, ma per tutti coloro che desiderano ritrovare nel “mito” evangelico il fondamento della società, della verità, della vita emotiva. Il libro spiega come dalla lettura dei Vangeli possa nascere una conoscenza che ci arricchisce, cambiando il nostro modo di vivere, muoverci, pensare, sentire, invecchiare e morire. Per sempre.
Gli Ebrei nel Nostro Tempo
Lo sviluppo della vita ebraica nel mondo moderno
Autore/i: Bentwich Norman
Editore: Sansoni Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Lia Moggi.
pp. 232, nn. tavv. b/n f.t., Firenze
La situazione del papolo ebreo ha subito in questi ultimi cinquant’anni una radicale trasformazione. La costituzione dello Stato d’Israele, la persecuzione nazista, che ha distrutto la maggior parte degli ebrei d’Europa, l’eccezionale aumento demografico, lo sviluppo economico e l’importanza che hanno acquistato le comunità americane sono i fattori più importanti che hanno determinato questa trasformazione.
Questo libro ci offre un quadro di questi mutamenti attraverso la storia del popolo ebreo dall’inizio dell’era cristiana ad oggi. È infatti la storia che ha plasmato gli ebrei, quali essi sono attualmente. Esso documenta l’apporto che gli ebrei hanno dato alla vita politica, economica, intellettuale, artistica e sociale del nostro tempo e i rapporti che gli ebrei hanno avuto con i popoli a contatto dei quali hanno vissuto nelle diverse parti del mondo ed esamina le organizzazioni fondate dalle comunità ebraiche per istituire e sviluppare questi contatti.
L’autore, che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio della questione ebraica, guarda al giudaismo non come ad una religione o a una teologia o a una regola di vita, ma in rapporto all’influenza che esso oggi esercita sulla vita ebraica ed ai suoi sviluppi dopo che gli ebrei furono liberati dalla segregazione del ghetto. Infine l’autore esamina la straordinaria. spinta vitale che lo Stato d’Israele e la rinascita ebraica hanno dato non solo ai due milioni di ebrei che vivono nella terra dei loro padri, ma a tutte le comunità ancora disperse. A conclusione dell’opera viene infine indicato che cosa Israele e il nuovo giudaismo possono rappresentare per tutta l’umanità.
Il Ritorno delle Civiltà Perdute
Viaggio alla scoperta delle antiche colonie venusiane sul nostro pianeta. Il mistero della civiltà Maya. Impero terrestre o cosmico? Dall’archeologia terrestre all’archeologia spaziale.
Autore/i: Cardinale Quixe
Editore: Newton Compton Editori
introduzione dell’autore.
pp. 216, 48 tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Roma
Bassorilievo del VI Secolo appartenente al tempio di Palenque: esisteva già la televisione?
L’imbalsamazione, molto in uso presso i popoli primitivi, era la orrida imitazione di un processo di ibernazione, che creature evolute, discese sulla nostra Terra, praticavano ai loro morti.
I Maya, offrendo cuori palpitanti alle Divinità in un assurdo rito, ripetevano un antico tributo.
La Salute nelle Linee della Mano
Come evitare e prevenire le malattie imparando a leggere i segni e le linee delle mani
Autore/i: Steinbach Marten
Editore: Eco
prefazione dell’autore, traduzione di Maria Pia fiorentino e Giancarlo Tarozzi.
pp. 180, nn. ill. b/n, Milano
Un manuale pratico di chiromanzia medica, una nuova proposta per la conquista della salute per tutti i lettori privi di pregiudizi.
La chiromanzia, che molti considerano a torto alla stregua di un passatempo infantile, in realtà è una vera e propria scienza. I segni presenti sulla mano, generalmente ritenuti immutabili, in realtà si modificano a seconda degli eventi: dalla loro «lettura» possiamo quindi desumere indicazioni sul presente e consigli per l’avvenire.
Dopo un’ampia panoramica sulle origini e sulla tecnica della chiromanzia, il volume sviluppa in particolare i rapporti tra questa disciplina e la medicina.
Secondo l’autore, saper leggere i segni sulle nostre mani può aiutarci a:
- riequilibrare le disfunzioni dell’organismo;
- prevenire le malattie;
- comprendere le cause delle varie affezioni.
In sostanza si tratta di un metodo di interpretazione fondato su regole precise, che una volta apprese si trasformano in un prezioso strumento di analisi per aiutarci a vivere meglio difendendo la nostra salute.
Una Storia Crudele
Autore/i: Kirino Natsuo
Editore: Neri Pozza Editore – Giano
traduzione dal giapponese di Gianluca Coci.
pp. 240, Vicenza
Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, e da qualche tempo in crisi di creatività, scompare lasciando un’unica traccia di sé: un manoscritto intitolato Una storia crudele. Atsurō, il marito avvezzo alle stranezze e alla volubilità della donna, lo trova in bella vista sulla sua scrivania con il seguente post-it appiccicato sopra: «Da spedire al Dott. Yahagi della Bunchosha». Editor della casa editrice di Koumi Narumi, Yahagi si getta subito a capo fitto nella lettura dell’opera, nella speranza di avere finalmente tra le mani il nuovo best seller dell’acclamata autrice. Più si addentra nella lettura, tuttavia, più rimane sconvolto e, leggendo l’annotazione finale dell’opera: «Ciò che è scritto in queste pagine corrisponde alla pura verità. Gli eventi di cui si parla sono accaduti realmente», non può fare a meno di avvertire un brivido corrergli lungo la schiena. Koumi Narumi narra, infatti, dell’infanzia di Keiko, vale a dire della propria fanciullezza.
Descritta come una bambina di dieci anni triste e solitaria che patisce l’indifferenza e l’irascibilità della madre, Keiko è impaziente di ricevere amore e attenzione dal prossimo. Una sera, sperando forse di trovarvi il padre, si spinge fino a K, un quartiere ad alta concentrazione di bar e locali a luci rosse. Là si sente a un tratto picchiettare con delicatezza sulla spalla. Sorpresa, si volta di scatto e scorge un giovane uomo con in braccio un grosso gatto bianco. I capelli, aridi e spettinati, gli scendono a ciuffi sulla fronte. Le sopracciglia spioventi gli danno un’aria da ebete. L’uomo la fissa con i suoi occhi piccoli, lo sguardo affettuoso, le pupille che gli brillano. Frastornata, incuriosita, Keiko lo segue in un vicoletto buio, dove lo sconosciuto le infila un sacco nero sul capo e la rapisce. La bambina resta nelle mani di Kenji, il rapitore, per un anno intero stabilendo con lui un rapporto agghiacciante, ambivalente, la cui natura le risulta oscura. Quando infine viene ritrovata, non rivela niente di ciò che è accaduto, né alla polizia né agli psichiatri che vorrebbero aiutarla. Soltanto Miyasaka, un misterioso detective con un braccio solo, non si stanca d’indagare, forse innamorato della verità o forse di Keiko, oppure curioso di venire a capo di una vicenda che sembra nascondere dettagli morbosi. Da quando ha vissuto l’esperienza del rapimento infatti la capacità immaginifica di Keiko cresce a dismisura e, alimentando un innato talento, le permette di diventare a quindici anni acclamata autrice di uno scandaloso romanzo. Opera in cui ne va della sottile linea che separa i fantasmi della scrittura da quelli della realtà, Una storia crudele è uno dei maggiori successi di Natsuo Kirino, «l’unica vera voce innovativa della letteratura giapponese degli ultimi venti anni» (Daisuke Hashimoto).
Natsuo Kirino è nata nel 1951 a Kanazawa, un’antica città del Giappone centrale. È autrice di ventiquattro romanzi, quattro raccolte di racconti e una raccolta di saggi. Ha vinto il Premio dell’Associazione giapponese degli autori di romanzi polizieschi con Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza 2003) e il Premio Izumi Kyoka per la Letteratura con Grotesque (Neri Pozza 2008). Tra le sue opere pubblicate in Italia figurano Morbide guance (Neri Pozza 2004) e L’isola dei naufraghi (Giano 2010).
Il Mistero di Sirio
La Terra è già stata visitata da esseri intelligenti provenienti da un pianeta nel sistema della stella Sirio?
Autore/i: Temple Robert
Editore: SugarCo Edizioni
introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Donatella Cerutti.
pp. 320, nn. tavole b/n f.t., nn. illustrazioni b/n, Milano
La domanda che questo libro si pone è: la Terra è stata visitata in passato da esseri intelligenti provenienti da altri pianeti? Robert K.G. Temple tenta di dare una risposta a questo inquietante interrogativo svelando la tradizione dei Dogon – antica tribù africana del Mali – gelosamente conservata fino agli anni Settanta. L’origine della civiltà nell’antico mondo mediterraneo degli Egizi e dei Sumeri scaturì forse dal contatto extraterrestre con i «visitatori» provenienti da un pianeta del sistema della stella di Sirio avvenuto prima del 3000 a.C.?
Queste antiche civiltà dotate non solo di grande cultura e ingenti ricchezze ma di un patrimonio veramente eccezionale di conoscenze fisico-nucleari e astrofisiche furono influenzate realmente dai misteriosi «visitatori» di Sirio?
Otto anni di ricerche minuziosamente condotte in prima persona, studi e ipotesi del tutto nuove sul mistero di Sirio danno un tale rilievo alle inquietanti ipotesi di Temple da aprire una prospettiva sconosciuta per l’umanità intera circa la possibilità di indagine e di scoperta delle sue stesse origini.
Andare avanti senza sapere dove siamo stati non ha senso. Porsi la domanda sul passato senza fornire certezze facili ma suggerire solamente; questa Operazione compie Temple, consapevole che le domande migliori sono quelle che restano senza risposta per molto tempo e che guidano l’uomo lungo nuove vie del pensiero e dell’esperienza.
Robert Kyle Grenville Temple è nato negli Stati Uniti nel 1945.
Dopo aver frequentato l’Università di Pennsylvania a Philadelphia s’è laureato nel 1965 in studi orientali e sanscrito.
Poi ha contribuito a numerose riviste, tra cui «The Poetry Review» e «The Scientist».
Il Mistero di Sirio è Il suo primo libro, frutto di una fatica durata ben otto anni.
È membro della Royal Astronomical Society.
Storia degli Agrumi
Usi, culture e valori dei frutti più amati del mondo
Autore/i: Laszlo Pierre
Editore: Donzelli Editore
prologo e introduzione dell’autore, traduzione di Salvatore Proietti.
pp. 256, 78 illustrazioni a colori f.t., Roma
Abbondanza, ricchezza, fecondità: sono queste le immagini da sempre associate agli agrumi, i «pomi d’oro», i doni generosi degli dei e della natura. Ma qual è la loro origine? Quali strade hanno percorso per giungere fino a noi? Pierre Laszlo si mette sulle loro tracce, seguendo la «pista degli agrumi». Un viaggio affascinante nei luoghi e nella storia, in cui l’evanescenza esuberante del mito e la materialità della produzione s’intrecciano in microstorie nazionali e regionali: dalla Cina alla Spagna e all’Italia, dalla California all’America Latina e all’Australia. Arance e limoni, cedri e pompelmi, mandarini e clementine diventano così rivelatori di eventi, conflitti sociali e biografie. È un cammino, quello di Laszlo, nel quale gli incontri si succedono imprevisti e sorprendenti: accanto agli esploratori, agli imprenditori, agli scienziati compaiono i grandi della poesia e dell’arte (Goethe, García Lorca, Stevens e de Heem, Matisse, Van Gogh). Curiosità scientifiche si legano ai versi, aneddoti personali a geniali e fortuite «creazioni» biologiche di portata mondiale, improvvisi guadagni a storie di esilio e immigrazione, eleganti nature morte a traffici lucrosi. La scrittura è quella di chi ha fatto dell’insegnamento e della divulgazione lo scopo della propria vita: la prosa accattivante, che affascina e diverte il lettore, non abbandona mai il rigore scientifico che anima il libro e ne sostiene i diversi itinerari esplorati. Il volume si arricchisce di una quantità multiculturale di ricette di ogni epoca. Torna, insistentemente, quella dimensione cosmopolita incarnata dalla stessa biografia dell’autore: in nome del piacere, la storia degli agrumi si traduce così nell’espressione di un’utopia.
Chimico di fama internazionale, professore emerito all’Ecole Polytechnique di Parigi, Pierre Laszlo ha insegnato nelle università di tutto il mondo. Autore di numerosi studi, è conosciuto soprattutto per il ruolo di divulgatore che svolge con passione e successo. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Pourquoi la mer est-elle bleue? e Peut-on boire l’eau du robinet? (2002) e la Storia del sale (Donzelli, 2004), nei quali il rigore scientifico si unisce a una scrittura brillante e spesso irresistibile.