Libri dalla categoria Donna
Fisica delle Stelle
Autore/i: Rosino Leonida
Editore: Casa Editrice Francesco Vallardi
pp. 326, 23 tavv. a colori e b/n f.t., 38 ill. b/n, Milano
Sommario:
Cap. I – Dal cannocchiale di Galileo al telescopio del Monte Palomar
Cap. II – Nel mondo siderale
Cap. III – La luce e gli atomi
Cap. IV – Il colore ed il tipo spettrale degli astri
Cap. V – Le stelle nel loro insieme
Cap. VI – Le atmosfere stellari
Cap. VII – Centrali termonucleari nelle stelle
Cap. VIII – La stella che meglio conosciamo: il Sole
Cap. IX – Le stelle variabili
Cap. X – Dalle stelle doppie agli astri ad atmosfera estesa
Cap. XI – Polveri e gas negli spazi interstellari
Istinto e Apprendimento negli Animali
Autore/i: Manusia Mario
Editore: Sansoni Editore
premessa dell’autore, disegni di Adriano Vignola.
pp. 260, nn. ill. b/n, Firenze
Il testo di Manusia offre un’ampia documentazione sulla bibliografia relativa all’istinto e all’apprendimento negli animali a partire dalla metà del secolo scorso, allorché gli studi di psicologia animale cominciarono a registrare una certa espansione in seguito ai primi successi di tale dottrina che – in contrasto con il principio tradizionale della creazione – affermava che le specie (sie vegetali che animali, ivi compreso l’uomo) erano frutto di un lento e lungo processo di trasformazione: in questa prospettiva lo studio del comportamento animale usciva dal campo della semplice curiosità e, della pratica utilità per acquisire un rilievo scientifico e filosofico di primaria importanza.
Le varie fasi del processo di trasformazione degli animali (paura, aggressività, orientamento, apprendimento elementare e complesso, apprendimento sociale ed evoluzione culturale, ecc.) sono tutte esaminate dal Manusia in questo volume, che tuttavia si qualifica anche per alcuni contributi originali che derivano da anni di studio e di frequentazione di istituti scientifici, dal contatto costante con la ricerca e con le istituzioni che la ”producono. Circa una ricerca, qui riportata, che l’Autore fece sulla rapidissima evoluzione culturale del ratto, il Professor Danilo Mainardi – ordinario di Etologia all’Università di Parma, presso cui il Manusia ha lavorato – afferma che “rimane esemplare, e infatti ad essa sempre mi riferisco quando in lezione o in una conferenza devo toccare l’argomento”.
La Dottrina di Dorking
Tratto dal Blackwood’s Edinburgh Magazine – Maggio 1871
Autore/i: Anonimo
Editore: Casa Editrice Nord
prima edizione, testo inglese a fronte, presentazione e nota bio-critica di Carlo Pagetti, traduzione di Riccardo Valla.
pp. XVIII-168, Milano
Pubblicato anonimo nel maggio del 1871 come The Battle of Dorking: Reminiscences of a volunteer, questo testo ebbe ampia risonanza per due motivi entrambi degni di interesse: innanzitutto esso usci sul Blackwood’s Edimburgh Magazine, una delle riviste letterarie inglesi più importanti del secolo, che ospitava a puntate le opere di grandi romanzieri vittoriani come Eliot e Conrad, inoltre The Battle of Dorking si poneva come esplicita e ammonitoria riflessione morale sulle conseguenze di un evento storico attualissimo, che aveva sconvolto l’Europa e che turbava i sonni della classe dirigente inglese: la guerra franco-prussiana che aveva messo in evidenza lo strapotere delle strategie militari e delle tecnologie degli Junker.
Ma al di là di questi fatti La battaglia di Dorking assume grande importanza per essere stato una pietra miliare nel genere della narrativa di science fiction. Come hanno messo in evidenza i più illustri storici della fantascienza, The Battle of Dorking aprì la strada a un nuovo genere narrativo, quello delle «guerre del futuro» che avrebbe avuto sviluppi importanti con Wells, Verne e altri, e poi nel romanzo novecentesco, fino a tramutarsi negli apocalittici scenari dei romanzi di Ballard e Dick.
Immagini di Cristallo
Autore/i: Kawabata Yasunari
Editore: ES
traduzione e cura di Lydia Origlia.
pp. 152, Milano
Questi cinque racconti giovanili, scritti intorno agli anni Trenta e finora mai pubblicati in Italia, rivelano già nel loro stile nitido e sensuale l’inconfondibile universo narrativo di Kawabata. Forse più che in ogni altro scrittore giapponese, la donna è al centro dell’interesse e delle ossessioni di questo grande narratore: la donna, o meglio il corpo femminile, come incessante oggetto di indagine e come enigma affascinante di cui occorre carpire il segreto. Anche in ciascuno di questi racconti campeggiano magistrali ritratti femminili: con una sensibilità estranea alla cultura occidentale e con una capacità di osservazione pronta a cogliere in ogni sguardo, gesto, parola i trasalimenti e le trame del desiderio, Kawabata ci offre qui uno smagliante ventaglio di situazioni pervase di un erotismo a volte sottile e diffuso, a volte cupo e violento.
Il Disagio della Civiltà
E altri saggi
Autore/i: Freud Sigmund
Editore: Bollati Boringhieri Editore
pp. 304, Torino
Il volume raccoglie i saggi in cui Freud applicò i concetti e l’esperienza pratica della psicoanalisi alla vita sociale, morale… religiosa e politica.
La radicale coerenza di pensiero, il realismo e la sistematicità dell’analisi unificano? Venticinque anni di riflessione contenuti in queste pagine, primo e fondamentale studio di psicoanalisi sociale.
L’incrollabile decisione di spiegare tutta la realtà sulla base di principi scientifici innalza qui uno dei grandi monumenti moderni alla Regione.
Totalmente attuali a distanza di quarant’anni, le analisi freudiane abbracciano la critica alle ipocrisie della società occidentale e il giudizio completamente realistico di fronte alla barbarie che la viene travolgendo; le meditazioni sull’anima collettiva e sulla religione, implacabilmente definita la grande illusione dell’umanità; le meditazioni sui fondamenti della civiltà, “unico modo di vita degno di essere vissuto”, e sulla coercizione che le tendenze distruttive degli uomini e la mancanza di spontaneo amore al lavoro rendono indisgiungibile dagli ordinamenti civili; l’avvenire dell’umana convivenza.
- La morale sessuale “civile”
- Sulla guerra e la morte
- Psicologia delle masse
- L’avvenire di un’illusione
- Il disagio della civiltà
- Perchè la guerra
La Banca dei Sogni
La vita onirica è uguale per tutti? Le ansie notturne e le fantasticherie dell’operaio e del dirigente dello studente e della casalinga
Autore/i: Duvignaud Jean; Duvignaud Françoise; Corbeau Jean-Pierre
Editore: Editori Riuniti
prefazione di Alberto Oliverio, traduzione di Claudio Castellano.
pp. 304, Roma
Jean Duvignaud, Françoise Duvignaud, Jean-Pierre Corbeau sono antropologi sociali, i cui studi si sono prevalentemente orientati sull’«inconscio collettivo». Hanno compiuto numerose indagini sui comportamenti dei giovani, sul significato del folklore e della creatività popolare, sulla logica e i miti delle tribù nomadi del Maghreb. In particolare Jean Duvignaud (direttore del laboratorio di antropologia sociale dell’università Rabelais di Tours), ha pubblicato Chebika (1968), La planète des jeunes (1978, in collaborazione con J.-P.
Corbeau) e numerosi altri saggi e interventi in opere collettive (come Les imaginaires, 1976 e 1978).
Il Dispotismo Orientale – Volume 1
Autore/i: Wittfogel Karl A.
Editore: Vallecchi Editore
traduzione italiana di Renato Pavetto.
pp. 364, Firenze
Il presente studio, apparso la prima volta negli Stati Uniti nel 1957, suscitò fin dall’inizio interesse e discussioni per due temi che esso sviluppava con originalità: la peculiarità di un sistema «semi-manageriale» di potere dispotico non-occidentale, sistema caratterizzato da una stretta connessione tra il tipo di tecniche agricole richieste dall’ambiente naturale e gli sviluppi socio-politici, nonché la interpretazione del totalitarismo comunista come una variante manageriale totale, e tanto più dispotica, di quel sistema.
Spaziando con ricchezza di dati dalla Cina antica, al Giappone feudale, all’India indù e musulmana, dall’Egitto faraonico alle società incaica e azteca dell’America precolombiana, Wittfogel sottopone al lettore una ricchissima raccolta di dati storici, economici, sociali, che concorrono a formare un quadro perspicuo della società «orientale», nei suoi imperfetti prototipi del passato remoto e prossimo e nelle forme ben più perfezionate a noi contemporanee.
Karl August Wittfogel è nato in Germania nel 1896, e ha conseguito il dottorato in filosofia a Francoforte sul Meno nel 1928.
Usando il metodo comparato degli economisti classici, di Karl Marx e di Max Weber, Witthgel delineò i principi della storia economica della Cina nel suo libro Wirtschaft und Gesellschaft Chinas (1931 ). Arrestato per attività antifasciste dopo l’incendio del Reichstag, passò la maggior parte del 1933 nelle prigioni e nei campi di concentramento di Hitler. Liberato, si recò in Inghilterra, e dopo essere passato per gli Stati Uniti e il Giappone, si stabilì in Cina, dove dal 1935 al 1937 diresse in loco un vasto programma di studio della storia e della civiltà cinese. Ritornato negli Stati Uniti, ha organizzato il Chinese History Project, che dal 1939 al 1958 è stato ospitato presso la Columbia University e che dal 1947 è co-patrocinato da questa università e dalla University of Washington. Wittfogel è stato professore di storia cinese alla University of Washington dal 1947 fino al suo collocamento a riposo nel 1966. Fin dagli anni cinquanta ha concentrato le sue ricerche sullo studio comparato della storia e della società, soprattutto della Cina e della Russia contemporanee. Oltre a Oriental Despotism, che è l’opera fondamentale dell’autore, e a numerosi articoli, un altro importante lavoro di Wittfogel, compiuto con la collaborazione dello studioso cinese Féng Chiasheng, è la History of Chinese Society Liao, un’indagine comparata della società cinese di conquista, pubblicata nel 1949 negli Stati Uniti.
Il Trigono – Catalogo Generale – Bottega d’Alchimia
Autore/i: Bonini Fulvio
Editore: Il Trigono Edizioni Librarie
premessa e introduzione dell’autore.
pp. 232, nn. illustrazioni b/n, Vicofertile (Parma)
Dalla premessa di Fulvio Bonini:
«Questo Catalogo è riservato agli studiosi delle Scienze Occulte, ossia a coloro che per semplice vocazione o per necessità intellettuale o materiale hanno abbracciato la Via di Ermete.
A tutti va l’avvertimento di usare ogni cosa secondo coscienza, a ragion veduta, e sapendo che fare il male con la Magia non è meno grave che con la violenza fisica.
Questa nuova edizione del Catalogo e talmente ricca di articoli da poter confondere le idee a chi non sia edotto nelle varie discipline che normalmente si racchiudono nel termine “Magia” o “Occultismo”.
La varietà nasce dalla molteplicità delle Scuole magiche. Chi non ha avuto la fortuna di appartenere a qualcuna di queste Scuole, e sicuramente saranno tanti, dovrà essere il Maestro di se stesso e ben presto capirà il filo logico che collega certi articoli o altri.
Poichè però è bene partire da almeno un punto fermo, sappiate che ciò che viene detto per ogni articolo è LETTERALE.
Ossia se le istruzioni sono seguite come prescritto gli esiti saranno quelli annunziati, NE PIÙ, NE MENO. Con questa certezza buttateVi pure a sperimentare (soprattutto tramite i Vostri clienti) i vari articoli, ben presto troverete la Vostra Scuola e capirete profondamente il meccanismo d’azione.» (Fulvio Bonini)
Storia e Civiltà dei Greci – La Società Ellenistica – Volume 8
Economia, diritto, religione
Autore/i: Autori vari
Editore: Bompiani
pp. 314-616-LXX, 24 tavv. b/n f.t., Milano
La Storia e civiltà dei Greci si propone di offrire, in una esposizione sistematica della cultura e della storia civile ed economica, le fondamentali informazioni per l’acquisizione di un’aggiornata conoscenza di quei temi che fanno tuttora dell’antica Grecia un elemento fondamentale della civiltà moderna. Pur riaffermando questo riconoscimento, non si intende seguire in quest’opera la tradizionale interpretazione (cosiddetta «umanistica») dell’antichità classica. Tale interpretazione, sorretta da una tecnica filologica espertissima e ancor oggi valida, ha servito (e talora in modo esplicito) concezioni derivanti dagli interessi di conservazione che erano prevalenti nel secolo XIX. La grandezza dell’antica civiltà greca fu di essere animata, rispetto agli stati orientali e barbarici che la circondavano, da uno spirito di continua invenzione e innovazione, da un anticonformismo che si espresse in quasi tutte le sue manifestazioni. È il valore di questa ardita disposizione all’avventura, alla libera scelta, sia nell’azione che nel pensiero, che occorre riscoprire insieme ai dati obiettivi, economici e sociali, sui quali si fondava, e, accanto ad essa, il significato e i modi di quella tendenza alla riduzione di ogni nuova esperienza a sistema (mai a dogma), che caratterizzano l’antichità greca e la rendono diversa da ogni altra e sempre di nuovo feconda per le età successive. Anche per la nostra. (Ranuccio Bianchi Bandinelli)
Le caratteristiche salienti dell’economia del periodo ellenistico sono l’apertura dei mercati lontani (Arabia, India, Cina), la diffusione universale della moneta, la formazione di grossi capitali e una più spregiudicata manovra fiscale da parte dello Stato, sebbene molti di questi introiti fossero poi impiegati in spese burocratiche e militari. Nel diritto permangono tradizioni secolari ma l’istituto familiare è decisamente democraticizzato e la donna è maggiormente considerata. Nella scuola maestri e allievi sono chiamati a rendere conto del loro operato alla società e si esibiscono insieme in saggi culturali e gare sportive. Infine la religione: il cosmopolitismo e le precarie condizioni economiche determinano un universale sincretismo religioso e un’enorme diffusione della magia oltre alle cabale dell’astrologia, grazie soprattutto alle suggestioni provenienti dall’Oriente. Completano il testo 16 tavole in bianco e nero, l’indice glossario e l’indice dei passi citati (relativi anche al vol. 7).
Ranuccio Bianchi Bandinelli (Siena 1900 – Roma 1975) è stato l’ultimo dei grandi storici dell’arte antica. Grande organizzatore di cultura, è stato direttore delle riviste La critica d’arte (1935-1942) e Società (1945-1946); ha fondato (1967) e diretto fino alla sua scomparsa la rivista Dialoghi d’archeologia.
Fra i suoi scritti d’impegno meditativo e civile vanno ricordati almeno Dal diario di un borghese (1948) e A.A., B.B., AA e B.C. L’Italia storica e artistica allo sbaraglio (1974, & proposito delle istituzioni burocratiche di Antichità, Belle Arti e Beni Culturali). L’Enciclopedia dell’Arte Classica e Orientale (7 volumi, 1958-1966), da lui ideata e diretta, e per la quale ha scritto innumerevoli voci, è strumento di lavoro indispensabile in tutto il mondo. A partire dal 1972 fino agli ultimi giorni si è occupato della Storia e civiltà dei Greci.
Polvere d’Inferno
Autore/i: Kolosimo Peter
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Con questa opera Peter Kolosimo, superando i semplici riferimenti alla storia dell’alchimia e ai maestri delle “Arti occulte”, presenta una raccolta di avvenimenti straordinari sui quali l’autore cerca di fare luce.
Polvere d’inferno è l’introduzione a una dimensione sconosciuta del sapere attraverso la descrizione di episodi sconcertanti: trasformazioni mostruose, creazioni blasfeme, invenzioni del passato che giudicheremmo impossibili, esseri librati ai confini dell’irrealtà, finestre aperte su un agghiacciante futuro. Kolosimo, come sempre, non intende provare nulla, ma solo sottoporre all’attenzione del lettore fatti e ipotesi di rara suggestione.
L’Arte di Conquistar gli Amici e il Dominio sugli Altri
Autore/i: Carnegie Dale
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
traduzione dall’americano del dott. V. Porta.
pp. 268, Milano
L’autore è notissimo al pubblico americano, per le conferenze e lezioni che egli ha tenuto nel corso di questi ultimi anni, dietro invito delle più importanti organizzazioni industriali degli Stati Uniti, agli uomini d’affari e agli impiegati delle grandi aziende, sul modo di condursi nello svolgimento delle proprie relazioni. Il libro, unico nel suo genere, è il risultato diretto dell’esperienza fatta dal Carnegie, il manuale pratico che viene offerto sul come risolvere i problemi che nascono giornalmente dalla convivenza cogli uomini. In confronto a quello che potremmo essere, noi siamo desti solo a metà, cioè utilizziamo solo una piccola parte delle nostre risorse fisiche e mentali. È ben raro che l’uomo applichi tutte le sue possibilità, gran parte delle quali rimangono perennemente in letargo. Lo scopo di questo libro è proprio quello di aiutarci a scoprire, sviluppare e utilizzare queste potenzialità latenti e finora inutili.
«Il grande scopo dell’educazione, – disse Herbert Spencer, – non è la conoscenza ma l’azione». E questo libro vuole essere una azione.
Guarire con l’Astrologia
Corrispondenze astrologiche e sistemi di cura naturali
Autore/i: Starck Marcia
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
premessa e introduzione dell’autrice, traduzione di Fedra Cocca.
pp. 232, Vicenza
Il primo manuale completo che consente a chiunque di portare equilibrio ed energia nella propria vita di tutti i giorni usando le corrispondenze tra l’oroscopo personale e un’ampia gamma di sistemi di cura naturali. Potremo, per esempio, scoprire quali vitamine e minerali si armonizzano con particolari pianeti, oppure saranno facilmente individuabili le erbe curative adatte ad ogni segno zodiacale. Anche la musica e i colori sono studiati in relazione a pianeti e segni astrologici, mentre alcuni capitoli specifici riguardano le tecniche della guarigione planetaria con gemme e cristalli, i rimedi floreali adatti ai segni zodiacali e gli oli essenziali per le corrispondenze planetarie. I rituali per la luna piena, l’equinozio e il solstizio concludono un’opera unica nel suo genere, che costituisce un riferimento importante nel campo dell’astrologia associata alla naturopatia.
Marcia Starck è un’astrologa che lavora nel campo medico e unisce la psicologia a elementi fisiologici quali la nutrizione, gli integratori e le erbe. Autrice di otto libri, tiene conferenze e workshop negli Stati Uniti, in Europa e in Sudamerica. Offre consulti telefonici a Santa Fé. Pratica l’astrologia dal 1970.
La Casa delle Belle Addormentate
con uno scritto di Yukio Mishima
Autore/i: Kawabata Yasunari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
postfazione di Yukio Mishima, traduzione di Mario Teti.
pp. 208, Milano
Premio Nobel per la letteratura nel 1968, Yasunari Kawabata è uno dei maestri della letteratura contemporanea. “La casa delle belle addormentate” è un raffinato racconto erotico centrato sulle visite del vecchio Eguchi a un inconsueto postribolo in cui gli ospiti possono passare la notte con giovanissime donne addormentate da un narcotico. Il regolamento, che vieta di svegliarle, esalta il fascino quasi magico emanato dalle fanciulle e permette a Eguchi, attraverso una delicata rapsodia di sensazioni e di ricordi, di riappacificarsi con se stesso in un viaggio tra i più misteriosi recessi della psiche, evocati con segni incredibilmente semplici, rarefatti e luminosi.
Il presente volume comprende anche due bellissimi romanzi brevi di Kawabata (“Uccelli e altri animali” e “Il braccio”) ed è arricchita dalla postfazione di un altro protagonista della letteratura giapponese del Novecento, Yukio Mishima.
Gli Animali Pensano
Autore/i: Graven Jacques
Editore: Edizioni Dellavalle
prefazione di Jacques Lecomte, premessa dell’autore, traduzione di Cesare Bianchi.
pp. 304, Torino
Dal dogma cartesiano del secolo XVII, alle minuziose osservazioni «sul campo» di Réaumur e Huber che gettarono le basi per uno studio razionale del comportamento animale, sino alla nascita di una nuova scienza, l’etologia, è stato via via un progressivo focalizzare la questione centrale di uno studio del mondo animale: si può parlare di psicologia animale? In questo libro Jacques Graven esamina la vita sociale e affettiva che lega gli animali di una stessa specie, i misteri dell’amore tra specie diverse, la guerra e la coesistenza, la gerarchia nelle società animali, i suicidi, il processo di apprendimento, il linguaggio, gli strani poteri sensori degli animali, ponendosi una serie di straordinari interrogativi e fornendoci una serie ancora più stupefacente di considerazioni. Alla base della ricerca di Graven sta la convinzione che «solo accettando la verità del mondo, fisica e chimica, geologica, biologica e mentale, riusciremo a cogliere la nostra vera posizione nel mondo» e a prepararci, per un domani possibile, all’incontro con altre entità psichiche diverse da noi.
Ötzi l’Uomo Venuto dal Ghiaccio
La mummia del Similaun
Autore/i: De Marinis Raffaele; Brillante Giuseppe
Editore: Marsilio Editori
pp. 192, nn. ill. b/n, Venezia
Nell’epoca di transizione dal Neolitico all’età dei metalli ben 5300 anni fa, un uomo di circa quarantacinque anni moriva a 3213 metri di quota al giogo di Tisa, presso il massiccio del Similaun, sullo spartiacque tra Val Senales e Ötztal al confine tra Italia e Austria. Nel settembre del 1991 il suo corpo e gli oggetti che aveva con sé sono stati ritrovati in perfetto stato di conservazione: per gli studiosi di preistoria si tratta di una delle scoperte archeologiche più incredibili e affascinanti di tutti i tempi. Il racconto del ritrovamento dell’uomo venuto dal ghiaccio, oggi esposto al museo archeologico di Bolzano, è il punto di partenza per la ricostruzione di quell’epoca lontana. Chi era Ötzi? Cosa faceva lassù? Gli enigmi sono tanti. Il libro presenta il risultato delle ricerche più aggiornate e ripercorre un itinerario sulle tracce dell’uomo rimasto custodito dal ghiaccio per millenni.
Raffaele C. De Marinis è nato e vive a Milano. Dal 1987 è professore di Preistoria e Protostoria all’Università degli Studi di Milano. Autore di circa 250 pubblicazioni scientifiche, ha diretto numerosi scavi e organizzato importanti mostre archeologiche. A lui si deve la scoperta del centro etrusco del Forcello di Bagnolo San Vito. Ha collaborato agli studi sull’uomo del Similaun nell’ambito della commissione istituita dalla Soprintendenza di Bolzano.
Giuseppe Brillante Giornalista pubblicista, vive e lavora a Milano, dove collabora a diverse riviste di divulgazione scientifica, tra cui «Airone» e «Newton».
Lucy le Origini dell’Umanità
Autore/i: Johanson Donald; Edey Maitland A.
Editore: Edizione Club del Libro
prologo degli autori, traduzione di Laura Noulian.
pp. 396, 4 tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Milano
Uno, due, tre milioni e mezzo di anni indietro nel tempo sprofondati in pieno pliocene; all’improvviso compare la nitida figura di una creatura che cammina, sicura, eretta. E un ominide, un australopitecino: è Lucy.
Siamo nel novembre del 1974, nel mezzo del Triangolo di A far, il deserto dancalo.
Johanson compie un ritrovamento eccezionale: 52 ossa, circa il 40% dello scheletro di un individuo. Al campo l’eccitazione è enorme, scorre la birra, viene suonato e risuonato il nastro della canzone dei Beatles “Lucy in the sky with diam0nds”, e dal reperto fossile AL 288-1 nasce Lucy, un ominide di sesso femminile di quasi trent’anni, alta poco più di un metro, che, con questo nome, sarà conosciuta in tutto il mondo.
In questo libro, Johanson e lo scrittore scientifico Edey conducono il lettore nell’affascinante mondo della paleoantropologia: scienza travagliata da dilemmi, popolata da insigni personaggi pronti alla polemica e allo scontro frontale. Ma anche scienza che si avvale di tecniche e strumenti moderni.
Lucy, classifficata come Australopithecus afarensis ha arricchito l’albero genealogico degli ominidi di una nuova specie. In tal modo Johanson sfida la tesi dei “Leakey” sull’evoluzione dell’uomo. Ma ecco un’altra , domanda avvincente: perchè Lucy camminava eretta? Potrebbe essere una questione di sesso, un adattamento evolutivo nella locomozione manifestatosi per un cambiamento nella strategia riproduttiva.
E solo un’ipotesi, anche se in parte già documentata. Rimangono, però, ancora inquietanti interrogativi a cui possono rispondere solo i fossili.
Donald C. Johanson è uno dei più validi paleoantropologi a livello mondiale. E nato a Chicago nel 1943 e dopo essersi diplomato in antropologia nel 1966 presso l’università dell’Illinois, ha conseguito la laurea nel 1970 e il dottorato nel 1974 presso l’Università di Chicago, dove ha studiato sotto la guida di F. Clark Howell, insigne paleoantropologo. Nel 1973 Johanson, allora condirettore della International Afar Research Expedition, scopre una articolazione del ginocchio fossile, perfettamente conservata, a Hadar in Etiopia; questo reperto storico rappresenta la prova anatomica più antica della stazione eretta e della locomozione bipede dell’uomo – entrambe garanzia di condizione umana. L’anno seguente, sempre a Hadar, egli trova Lucy: l’anno dopo ancora, la Prima Famiglia.
Direttore nel 1974, di antropologia fisica al Museo di Storia naturale di Cleveland, nel 1976 ne è diventato anche direttore della ricerca scientifica. Johanson ricopre inoltre la carica di professore aggiunto all’Università Case Western Reserve e all’Università statale di Kent. Ha viaggiato e tenuto conferenze in Europa, negli Stati Uniti, in Africa e in Medio Oriente, ha pubblicato più di trentacinque articoli scientifici e di divulgazione in riviste quali «Science», «Nature» e «National Geographic». Lucy e il suo primo libro.
Maitland A. Edey è uno degli scrittori scientifici americani più in vista, si è diplomato all’università di Princeton ed è stato redattore presso «Life» e «Time-Life Books». Lucy e il suo decimo libro: due dei suoi libri precedenti trattano di paleoantropologia e uno di essi è stato scritto in collaborazione con E. Clark Howell.
Al Giardino delle Peonie
E altri racconti
Autore/i: Nagai Kafū
Editore: Marsilio Editori
a cura di Luisa Bienati.
pp. 310, Venezia
I quattro racconti, qui presentati per la prima volta al lettore italiano, sono ambientati nei quartieri tradizionali di Tōkyō, dove l’autore ritrova i valori più genuini del «buon tempo andato». Il fiume Sumida è il grande protagonista, sia nel breve ma suggestivo Al giardino delle peonie, che dà il titolo al volume, sia ne Il Sumida e ancor più in Una strana storia al di là del Sumida. Sempre lungo le sue rive si svolge Pioggia senza fine, un piccolo capolavoro che ricorda la prosa giapponese classica, una evocazione elegiaca di raffinate emozioni. In questo microcosmo dove Kafū indugia sui frammenti del passato con passione quasi da «antiquario», i ritratti di geisha si susseguono in un’atmosfera di raffinato edonismo. Nella descrizione del loro effimero «mondo dei fiori e dei salici» Kafū, esteta e poeta delle forme, rivela un uso sapiente dei modi letterari classici e delinea una dimensione di nostalgia e di tristezza che fa da sfondo all’esperienza d’amore di tutti i suoi protagonisti.
Poeta del passato, interprete di una tradizione messa in crisi dai valori della modernizzazione, Nagai Kafū (1879-1959) è uno dei grandi nomi della letteratura giapponese moderna. Sensibile al fascino della cultura occidentale, si avvicina al naturalismo francese negli anni giovanili, ma della lezione di Zola gli resteranno solo la precisione per il dettaglio e un amore per la descrizione che diventa esercizio di raffinata e colta letteratura. In risposta al veloce avvicendarsi degli eventi e alla frenesia dei tempi, trova rifugio estetico nelle emozioni e nelle atmosfere dei quartieri di piacere, ultimo riverbero della cultura tradizionale. Il passato è rivissuto nel presente, ricercato negli antichi quartieri della sua Tokyo, e riproposto come modello di una nuova creatività: il passato come la sola «luce che può illuminare l’incerto cammino del presente…
Luisa Bienati insegna letteratura giapponese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa in particolare di letteratura del Novecento e ha tradotto testi di vari autori: tra questi, La morte d’oro (Marsilio 1995), I piedi di Fumiko – Ave Maria (Marsilio 1995) e Adolescenti (Bompiani 2000) di Tanizaki Jun’ichirō. Si occupa anche della letteratura sulla bomba atomica, di cui ha presentato in traduzione italiana il romanzo più famoso: La pioggia nera di Ibuse Masuji (Marsilio 1993). Ha inoltre curato il volume Una trama senza fine. Il dibattito critico degli anni Venti in Giappone (Cafoscarina 2003).
Immagini dal Regno dei Morti
Gli esperimenti paranormali di Klaus Schreiber
Autore/i: Holbe Rainer
Editore: Edizioni Mediterranee
presentazione di Paola Giovetti, prefazione dell’autore, traduzione di Stefania Bonarelli.
pp. 192, 95 foto b/n, Roma
I rapporti con altri piani esistenziali sono antichi quanto la stessa umanità. Da una trentina d’anni, in tutto il mondo, si registrano su nastro magnetico le voci dell’«aldilà»; ma ad Aquisgrana, Klaus Schreiber è riuscito anche a rendere visibili i suoi interlocutori. Mediante una tecnica molto complessa, riproducendo e amplificando le singole immagini dei suoi nastri, Schreiber ha consentito di apparire sul teleschermo non solo ai suoi parenti defunti, ma anche a personaggi celebri e a uomini e donne sconosciuti. Da qualche tempo però non è più solo ad operare. Costruiscono per lui strumenti di vario genere e lo sostengono moralmente persone quali il tecnico elettronico Martin Wenzel, anch’egli di Aquisgrana, e lo storico Franz Susmann, di Obertausen. Ha fatto visita più volte a Klaus Schreiber anche il più famoso parapsicologo tedesco, il professor Hans Bender, il quale ha riconosciuto: «Il fenomeno esiste…».
Rainer Holbe nato nel 1940, dopo aver studiato a Francoforte, ha iniziato l’attività giornalistica nel 1959, presso il Frankfurter Rundschau, di cui è stato redattore fino al 1965. Poi, fino al 1977, ha diretto la redazione di Francoforte della rivista Bild und Punk. Dal 1974 presta la sua opera come autore e moderatore, con mansioni speciali, alla RTL di Radio Lussemburgo. Rainer Holbe è inoltre redattore e conduttore dei programmi radiofonici e televisivi di varie reti tedesche, e in particolare della serie «Storie Incredibili», della RTL, che è stata anche pubblicata.
Gelide Notti – Corpo di Cane
Autore/i: Pa Chin
Editore: Club degli Editori
traduzione dal cinese di Renata Pisu.
pp. 296, Milano
Tragica e sommessa descrizione, giorno per giorno, del calvario di un uomo ammalato di tisi nella Cina miserevole che vive l’ultimo anno di guerra. Gelide notti è il capolavoro della maturità di Ba Jin (Wade-Giles: Pa Chin), lo scrittore che nel 1931 con il romanzo-saga Famiglia aveva denunciato il sistema patriarcale confuciano che nel paese percorso dai primi fremiti di rinnovamento ancora mieteva vittime tra i giovani e soprattutto, come da millenni, tra le donne. Gelide notti non è invece una “saga”: i personaggi sono soltanto tre, lui, lei e la madre di lui. Sullo sfondo la Cina martoriata, quella del “tempo del disprezzo” che preclude ogni ottimismo e impedisce allo scrittore di salutare una qualsiasi “nuova aurora”. In questo romanzo ogni evento, ogni gesto, ogni parola sono antieroici, semplici, quotidiani al punto che la banalità esalta e acuisce la tragedia ed è penosamente rivelatrice di una condizione umana universale e al tempo stesso specifica. È il “privato” di oppressi e vinti che guarda caso sono cinesi ma potrebbero essere di ogni luogo se non di ogni tempo. “Bastardo culturale” e “occidentalizzante” è stato definito Ba Jin dai critici di regime. Ma non lo sono in definitiva, in questo mondo che si va facendo uno, tutti i grandi scrittori? L’opera di Ba Jin, come ha scritto Pierre-Jean Rémy su Le monde des livres “si rivela a poco a poco – e peso le mie parole – come un capolavoro. I suoi sono di quei libri ‘maggiori’ che attraversano folgoranti le nostre vite e che ci danno il coraggio e la voglia forsennata, disperata, di leggere e di scrivere ancora…”
Gelide erano le notti nella Cina invasa dai giapponesi, depredata dal corrotto governo di Chiang Kai-shek. Gelida ancora è stata per Ba Jin – nato nel 1904, il più prolifico e famoso romanziere della Cina contemporanea – la lunga notte della rivoluzione culturale. Fu accusato infatti dalle guardie Rosse di essere “la peggiore carogna anarchica della Cina”. In gioventù i suoi idoli erano stati Bakunin e Kropotkin (a loro il giovane Li Feigan rese omaggio scegliendosi lo pseudonimo di Ba Jin: la ba – iniziale del primo, la kin – o jin – finale del secondo), Sacco e Vanzetti, Emma Goldman. Il 20 giugno 1968 venne additato al ludibrio popolare in uno stadio di Shanghai. Ba Jin stava la centro dell’arena, in ginocchio su vetri spezzati: il processo venne trasmesso per televisione. Mandato a rieducarsi in un campo di lavoro, soltanto nel 1972 potè tornare a casa sua, dove visse ignorato, disprezzato, costretto al silenzio sino al 1976, cioè fino alla caduta della “banda dei quattro”. Dei suoi romanzi, tutti messi all’indice durante la rivoluzione culturale, alcuni sono stati ripubblicati in cina non nella versione originale ma in quella del periodo 1952-57, già spurgata da fremiti eccessivamente eterodossi o almeno così giudicati dal partito comunista cinese che allora applicava nei confronti degli intellettuali una politica più “elastica”, ma sempre vigile. Gelide notti non ha ancora visto una riedizione ed è l’unico suo romanzo che non sia stato rimaneggiato rispetto alla prima stesura perché, come dice Ba Jin, “avrei dovuto riscriverlo tutto o distruggerlo”. L’opera di Ba Jin è stata proposta per il premio Nobel.
Ba Jin, il più prolifico e famoso romanziere della Cina contemporanea, nasce nel 1904. Giovanissimo va a vivere a Parigi dove, a contatto con la cultura occidentale, si immerge nello studio della letteratura di tutto il mondo. Comincia a scrivere i primi romanzi e i primi racconti; suoi idoli sono in quel periodo Bakunin e Kropotkin, Sacco e Vanzetti, Emma Goldman, le cui opere e il cui pensiero concorrono a determinare nella figura di intellettuale rivoluzionario che il giovane Ba Jin andava maturando una componente decisamente anarchica. Rientrato in patria, prosegue con la sua attività di scrittore impegnato ma, con l’avvento della Repubblica popolare, la vigilanza del partito comunista cinese lo costringe a spurgare le sue opere di quei fermenti giudicati eterodossi. Nel 1968 la rivoluzione culturale lo travolge: la sua produzione artistica è messa all’indice, lui stesso processato e inviato in un campo di lavoro a “rieducarsi”, per lunghi anni costretto al silenzio e dimenticato. Si tornerà a parlare di lui solo nel 1976, anno che segna la caduta della “banda dei quattro”. Da allora i suoi romanzi sono stati ripubblicati in Cina e tradotti all’estero. Di Ba Jin Bompiani ha pubblicato Famiglia. La sua opera è stata proposta per il premio Nobel.
Il Cielo in Terra
Astrocartografia e Astrologia dello Spazio Locale
Autore/i: Pinneri Rocco
Editore: Xenia Edizioni
prefazione di Grazia Mirti, introduzione dell’autore.
pp. 190, 1tavv. b/n, nn. ill. b/n, Milano
Finalmente viene pubblicato un testo di fondamentale importanza per chi voglia approfondire le nuove strade di ricerca astrologica legate all’Astrocartografia e all’Astrologia dello Spazio Locale, senza dubbio due dei più interessanti e originali apporti contemporanei all’arte delle stelle. Il Cielo in Terra di Rocco Pinneri è il primo libro italiano sull’argomento: un manuale scritto appositamente per gli appassionati di astrologia che non dovranno più basarsi su scritti in lingua originale di ricercatori stranieri.
L’Astrocartografia e l’Astrologia dello Spazio Locale permettono di allargare il campo d’interpretazione del tema astrologico: che viene letto estendendone i confini in senso spaziale. Utilizzando queste due metodiche è infatti possibile «proiettare» i dati celesti sulla sfera del globo terrestre – e oltre – e disporre cosi di informazioni sui luoghi in cui i pianeti estrinsecano la loro azione a livello locale e globale.
L’autore spiega in dettaglio sia come si costruiscono sia come si interpretano i grafici dell’Astrocartografia dello Spazio Locale, mettendone anche in rilievo l’utilità a livello previsionale. Un capitolo è dedicato all’analisi di casi particolari: vengono presi in esame i temi di Napoleone Bonaparte, di Giovanni Paolo Il, di Romano Prodi e di Lamberto Dini. Nell’ambito dell’Astrologia Oraria, uno dei settori in cui l’Astrologia dello Spazio Locale trova applicazione, spicca invece il caso del Titanic.
Rocco Pinneri (Chieri, 29 marzo 1967) si dedica da dieci anni allo studio dell’Astrocartografia e dell’Astrologia dello Spazio Locale e alla sperimentazione di entrambe le tecniche di cui è diventato uno dei massimi esperti.
Dal 1993 collabora a «Linguaggio astrale», organo del CIDA (Centro Italiano di Astrologia). Dal 1995 fa parte del comitato di redazione della medesima rivista.
Il Cielo in Terra, unico testo italiano dedicato interamente all’Astrocartografia e all’Astrologia dello Spazio Locale, e il suo primo libro.