Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Libri dalla categoria Tesi

Occultismo, Stregoneria e Mode Culturali

Occultismo, Stregoneria e Mode Culturali

Saggi di religioni comparate

Autore/i: Eliade Mircea

Editore: Sansoni Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Elena Franchetti.

pp. 146, Firenze

Nati, eccetto l’ultimo, come conferenze, i sei saggi raccolti in questo volume affrontano con lo stile di una conversazione brillante e piacevole, alcuni dei temi più affascinanti della cultura moderna.
Dimostrando che lo storico delle religioni ha molto da dire su alcune mode culturali contemporanee, e, insieme, che argomenti apparentemente ostici possono essere resi agevolmente accessibili anche al grosso pubblico dei non specialisti, Mircea Eliade tratta in queste pagine le problematiche connesse con il revival dell’occultismo, i motivi della popolarità di alcune moderne correnti di pensiero, le radici arcaiche e il profondo significato religioso che sottendono usi e miti della nostra vita quotidiana.
Ognuno dei sei capitoli è autonomo e in sé concluso, ma insieme essi forniscono informazioni, analisi e riflessioni per l’interpretazione di tutto un universo che sfugge alle categorie e ai canoni di un razionalismo scientifico troppo angusto.

Mircea Eliade è nato nel 1907 a Bucarest, ove nel 1934 ha iniziato la sua attività di docente.
Trasferitosi a Parigi nel 1945, vi ha tenuto corsi di Storia delle Religioni all’École des Hautes Études. Dal 1957 ha occupato la cattedra di Storia delle Religioni presso. l’Università di Chicago. Tra le sue opere maggiori citiamo il Trattato di storia delle religioni (Torino, 1972), Lo sciamanismo e le tecniche dell’estasi (Torino, 1954), Il mito dell’eterno ritorno (Torino, 1968), Storia delle credenze e delle idee religiose (Firenze, 1979 e 1980), Lo Yoga (Firenze, 1982). È autore anche di opere di poesia e di narrativa.

Grazie Ancora Dottor Hamer – Volume Secondo

Grazie Ancora Dottor Hamer – Volume Secondo

Perchè hai allungato il braccio per prendere questo libro? Ovvero il senso biologico delle malattie e delle costellazioni schizofreniche, nell’Universo.

Autore/i: Trupiano Claudio

Editore: Macro Edizioni

introduzione dell’autore.

pp. 288, numerose illustrazioni a colori, Diegaro di Cesena (FC)

Un secondo libro sulle scoperte del dottor R. Geerd Hamer, un secondo grazie.
Oltre che per l’ampliamento dei contenuti e la continua verifica, il libro s’impone come spunto per approfondire la pietra miliare di tutto il lavoro del medico tedesco: il senso biologico della malattia nel contesto più ampio dei processi dell’Universo. La scoperta del senso biologico, quale principio informatore di tutti i sistemi, ci consente di comprendere anche i comportamenti ritenuti patologici, come nevrosi e psicosi.
Schizofrenia, bulimia, anoressia, megalomania, costernazione perdono la loro mera etichetta di categorie patologiche per diventare espressioni di programmi utili alla sopravvivenza dell’individuo e del branco. Il risultato finale è la constatazione di un filo conduttore di armonia che regge l’evoluzione del Creato, in un avvicendamento ordinato e teleologico di cause ed effetti.
Non c’è più spazio per il caos, per l’inutile, per il maligno. Emerge invece la visione netta e verificabile di leggi che disciplinano un continuo e inarrestabile percorso verso il miglioramento. Anche le malattie del corpo umano, ritenute sinora, erroneamente, sbagli della Natura, sono rilette e comprese come Programmi Biologici Sensati, includendo tra questi anche l’evento estremo e finale della morte.
Non più quindi terapie contro il corpo umano, ma sostegni per accompagnare e ristabilire l’equilibrio psicofisico della persona. La gratitudine verso questo genio dell’Umanità diventa un atto dovuto, soprattutto per il contributo rivoluzionario che consegue alle sue scoperte: la liberazione dal male peggiore che ha incatenato per secoli l’essere umano, la paura della malattia.
Occorre solo attendere che crollino le mura arroganti di chi ha paura che l’essere umano non abbia paura. Intanto si vedono le prime crepe.

Claudio Trupiano, laureato in Giurisprudenza e in Farmacia con specializzazione in Tecniche Erboristiche, è docente, socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione ALBA (Associazione Leggi Biologiche Applicate), che si occupa di studiare, verificare e diffondere le leggi biologiche scoperte dal Dott. Ryke Geerd Hamer mantenendone l’integrità.

Visualizza indice

Introduzione

Capitolo 1
Il senso biologico

Capitolo 2
Il senso biologico delle patologie

Capitolo 3
Il senso biologico secondo i foglietti embrionali

Capitolo 4
Le costellazioni schizofreniche

Capitolo a sé
“… Solo per pochi”

Capitolo 5
Gli errori presunti di Hamer

Capitolo 6
Una convalida delle leggi biologiche: M. Fukuoka, l’agricoltura naturale e la permacultura

Capitolo 7
L’energia del toroide e la crisi epilettoide: uno spunto di riflessione

Conclusioni

Appendice

Note e Bibliografia

Segni Meravigliosi

Segni Meravigliosi

La decifrazione delle scritture e delle lingue scomparse

Autore/i: Doblhofer Ernst

Editore: La Scuola Editrice

edizione italiana a cura di Elena Ottolenghi, prefazione dell’autore, traduzione di Giorgio Gostini.

pp. 352, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Brescia

Obelischi egiziani coperti di misteriosi disegni stilizzati, iscrizioni in cuneiforme sulle rupi di Behistŭn, pietre incise e murate per le vie di Hama, sigilli ittiti, tavolette d’argilla di Rās Šamra, «pietre da latte» di Creta, monumenti funerari coperti di rune paleoturche sulle rive dell’Orqon, e ancora, ancora: il disco di Festo e le bende della mummia di Zagabria, le iscrizioni proto-indiche sui sigilli di Mohenjo-dāro e i «legni parlanti» dell’Isola di Pasqua… Milioni e milioni di esseri umani, portatori di civiltà lontane da noi secoli e secoli, hanno affidato a semplici oggetti di uso quotidiano, o a imponenti costruzioni d’impronta regale, la testimonianza della loro esistenza e l’espressione del loro pensiero. Hanno scritto nella loro lingua, con il loro particolare alfabeto. Sono questi i segni meravigliosi che archeologi e scopritori si sono trovati davanti, come messaggi che chiedessero di essere raccolti e interpretati perché fosse fondata, o arricchita, la conoscenza che gli uomini hanno della loro stessa civiltà.
La storia della decifrazione delle lingue e delle scritture sconosciute e una vicenda appassionante: hanno parte in essa personaggi che la tradizione ci presenta in un alone di leggenda e semplici artefici di cui non conosceremo mai neppure il nome. Ma soprattutto in essa sono vivi gli studiosi che hanno impegnato tutta la loro dottrina – e la loro umanità – nello sforzo assiduo, pazientissimo, spesso doloroso, talvolta aspro, di interpretare quei segni misteriosi. Noi li seguiamo in queste pagine nel loro lavoro, vediamo nascere i loro dubbi, assaporiamo le loro delusioni, ci impadroniamo dei loro metodi: e i documenti che ci vengono presentati nelle illustrazioni finiscono per parlare anche per noi.
L’opera di Ernst Doblhofer ha infatti, tra gli altri, un merito particolare: il problema storico della ricostruzione di una lingua e di una grafia sconosciuta non è mai sentito e descritto come un fatto esclusivamente e aridamente culturale; l’indagine scientifica non perde mai la propria dimensione umana. Non è un cumulo di dati, ciò che si ricerca, ma la possibilità di un discorso: la via per ritrovare i legami con un passato in cui sono vissuti uomini come noi e da cui discende, nel segno delle stesse esperienze, il nostro stesso presente.

Inventare e Raccontare Storie

Inventare e Raccontare Storie

Scrittura e drammatizzazione

Autore/i: Zipes Jack

Editore: Edizioni Centro Studi Erickson

prologo e introduzione dell’autore, traduzione di Carmen Calovi.

pp. 240, Trento

Il libro propone l’uso della narrazione e dell’elaborazione attiva del racconto come complemento dell’istruzione dei bambini e come attività di animazione da utilizzare con gruppi di ogni età.
Il programma di Zipes presenta fiabe – nelle versioni classiche e nei rifacimenti moderni – favole di animali, leggende di tutto il mondo, miti antichi, frottole che inventiamo esagerando i casi che ci capitano, racconti utopistici di desideri esauditi e storie di fantascienza. L’approccio e coinvolgente e prevede attività di scrittura, disegno, espressione drammatica e gioco mirate a sviluppare le capacità critiche e inventive e le abilità cognitive prerequisite a molti insegnamenti tradizionali.
Attraverso una rilettura critica e creativa dei racconti tradizionali e dei ruoli che propongono, la narrazione diventa un prezioso e divertente strumento di espressione di sé e di riflessione sui valori e sulle convenzioni sociali.
I racconti vengono proposti, elaborati e reinventati in forme completamente diverse e sorprendenti: rovesciando i ruoli, modificando i personaggi, trasportando le storie in un’altra epoca, ecc.
Simpatico e stimolante, il volume si rivolge a insegnanti, educatori, operatori di arteterapia e a tutte le persone interessate a scoprire nuovi aspetti della narrazione.

Jack Zipes è professore di tedesco all’Università del Minnesota.
Esperto di folklore e autore di numerose pubblicazioni nel campo, lavora da vent’anni negli Stati Uniti e in Europa in programmi di narrazione per bambini e adulti.

Visualizza indice

Prologo

Introduzione

CAP. 1 – Il primo incontro
CAP. 2 – Giocare con le parole
CAP. 3 – Giocare con la fortuna
CAP. 4 – In celebrazione della pace
CAP. 5 – La saggezza degli animali
CAP. 6 – Come le leggende guidano i popoli
CAP. 7 – Creare miti
CAP. 8 – Frottole
CAP. 9 – Oltre l’arcobaleno
CAP. 1O – Incontri ravvicinati di strano tipo
CAP. 11 – Nuove prospettive attraverso il teatro e il video creativi
CAP. 12 – Sull’uso e l’abuso della narrazione

Appendice

Bibliografia

La Folle Caccia

La Folle Caccia

La vera storia della scoperta del codice genetico

Autore/i: Crick Francis

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Libero Sosio.

pp. 240, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Francis Crick è stato protagonista di una delle più importanti rivoluzioni scientifiche di tutti i tempi: l’identificazione della struttura del DNA e del meccanismo che regola la trasmissione del patrimonio genetico di tutti gli esseri viventi. Questa scoperta entusiasmante ha fornito una conoscenza senza precedenti delle radici della vita, aprendo straordinarie prospettive all’umanità; ma è stata anche accompagnata da interminabili polemiche, per le vicende che l’hanno preceduta e le personalità fuori del comune che l’hanno resa possibile.
Ora, finalmente, con la corretta distanza storica, Francis Crick ci offre il suo punto di vista sugli aspetti più controversi di quella memorabile stagione: i meriti dei pionieri della biochimica, la feroce competizione tra i diversi gruppi di ricercatori e la caccia al Nobel, lo scambio (volontario e… involontario) di informazioni, e infine l’elegante soluzione escogitata da due enfants terribles ambiziosi, geniali e spregiudicati, Crick e Watson.
Ma la ricostruzione del grande scienziato inglese non si limita a quell’episodio: sul filo di una affascinante e anticonvenzionale autobiografia intellettuale, ci illustra con esemplare chiarezza i vertiginosi sviluppi della genetica negli ultimi decenni. Dopo la scoperta della doppia elica, sempre appassionato dal mistero del «confine tra vivente e non vivente» Crick ha infatti continuato a lavorare con successo nei settori più avanzati della biofisica. Quello che rende unica la sua testimonianza è in particolare la capacità di riflettere sul metodo della ricerca e sul progresso scientifico, in una appassionata analisi del proprio lavoro e di quello dei suoi colleghi, dei successi come dei fallimenti. Ricordando sempre che la vita dello scienziato è fatta, oltre che di razionalità, di passione: è una «folle caccia», ci spiega citando il poeta Keats, in cui strumenti intellettuali come la semplicità degli schemi di pensiero e l’eleganza della loro struttura – in una parola, la loro «bellezza» – hanno un’importanza cruciale nell’aprire nuove strade alla conoscenza.

Francis Harry Crick, nato a Northampton, in Inghilterra, nel 1916, si è diplomato in fisica all’University College di Londra nel 1938.
Dopo la seconda guerra mondiale si è dedicato alle ricerche di biologia, lavorando prima allo Strangeways Laboratory di Cambridge e poi al Cavendish, e conseguendo il dottorato nel 1953. Nello stesso anno ha scoperto, insieme con l’americano James Watson, la struttura a doppia elica del DNA. Eletto nel 1959 membro della Royal Society, nel 1962 ha ottenuto con Watson e con Maurice Wilkins il Premio Nobel per la fisiologia e la medicina per il contributo dato alla conoscenza degli acidi nucleici.
Dal 1976 si è trasferito negli Stati Uniti, al Salk Institute di La Jolla, in California, dove è attualmente Kieckhefer Professor. Da qualche anno si dedica allo studio del cervello umano. Tra i suoi scritti tradotti in italiano, i due libri Uomini e molecole (1970) e L’origine della vita (1983).

Il Grande Ignoto

Il Grande Ignoto

La Terra è vuota? La più grande scoperta geografica della storia, fatta dall’Ammiraglio Byrd nella regione misteriosa al di là dei Poli

Autore/i: Bernard Raymond

Editore: Sugar Editore

premessa dell’autore, traduzione di Vito Messana, in copertina: fotografia di un’aurora boreale.

pp. 248, nn. ill. b/n, Milano

«Il 13 gennaio, alcuni membri della spedizione statunitense hanno effettuato un volo di 2.700 miglia, a partire dalla base di Mc Murdo Sound, 400 miglia a ovest del Polo Sud, e sono penetrati per 2.300 miglia in una terra che si estende al di là dei Poli…»
Con questo laconico messaggio radio, proveniente dalla spedizione antartica condotta dall’Ammiraglio Richard E. Byrd, nel gennaio del 1956, veniva comunicata al mondo intero quella che doveva essere umanamente riconosciuta come la più sconvolgente scoperta geografica della storia. Ma quale interpretazione si può dare alle affermazioni fatte dall’ammiraglio Byrd? A che cosa si riferisce esattamente l’illustre scienziato ed esploratore quando parla di una “terra al di là dei poli”? Che cosa intende precisamente con quell’”incantevole continente nel cielo, paese di eterno mistero”? Perchè si è parlato della sua spedizione come della più importante che mai sia stata fatta? Se da un lato la teoria avanzata da questo libro susciterà non poche perplessità, dall’altro dà finalmente una risposta a quei problemi che hanno tormentato per secoli gli scienziati: perchè la terra è piatta ai poli? Perchè il sole è invisibile per tanto tempo in inverno nei più lontani punti nord e sud? Quali sono le cause dell’Aurora Boreale? Dove e come si sono formati gli Iceberg? Perchè le meteore cadono con maggiore frequenza ai poli, e da dove provengono? Perchè la neve è colorata nella regione antartica? Perchè fa più caldo vicino ai poli che a mille chilometri di distanza? Qual è la vera origine dei dischi volanti? L’autore Raymond Bernard, oltre a verificare le differenti ipotesi con le analisi delle spedizioni polari di Peary, Cook e di altri esploratori minori, ha condotto anche un affascinante esame degli scritti dell’antichità, soprattutto per quanto concerne gli UFO e i misteriosi interventi extraterrestri, uno studio comparato dei riferimenti biblici e mitologici, della concezione buddista di Agartha, Shangri-La, del destino degli abitanti dei continenti perduti di Atlantide e di Lemuria.

La Bottega dello Stregone

La Bottega dello Stregone

Cent’anni di fiabe italiane

Autore/i: Autori vari

Editore: Editori Riuniti

unica edizione, prefazione e cura di Enrico Ghidetti e Leonardo Lattarulo.

pp. XI-420, Roma

Questa antologia – lo prima del genere in Italia raccoglie fiabe «letterarie» di scrittori italiani dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri.
Si tratta di testi che solo in pochi casi e marginalmente hanno un rapporto con lo tradizione popolare, e quindi per lo più sono dovuti ad autori fra i maggiori della letteratura italiana contemporanea, che praticano il genere della fiaba ricorrendo ora alle risorse dell’antico modello esopico, ora ai miti dell’imagerie romantica, ora, più modernamente, alla capacità di rivestire fiabescamente la realtà dei nostri giorni, in vista di un risarcimento fantastico del vivere quotidiano.

Fiabe di Franco Antonicelli, Alberto Arbasino, Giovanni Arpino, Antonio Baldini, Giuseppe Bonaviri, Dino Buzzati, Edoardo Calandra, Italo Calvino, Luigi Capuana, Giovanni Cavicchioli, Bruno Cicognani, Silvio D’Arzo, Grazia Deledda, Carlo Emilio Gadda, Corrado Govoni, Guido Gozzano, Vittorio Imbriani, Tommaso Landolfi, Carlo Linati, Nicola Lisi, Arturio Loria, Luigi Malerba, Carlo Michelstaedter, Alberto Moravia, Anglolo Silvio Novaro, Pietro Pancrazi, Alfredo Panzini, Emma Pero di, Giuseppe Pontiggia, Gianni Rodari, Lalla Romano, Scipio Siataper, ltalo Svevo, Diego Voleri.

Visualizza indice

Prefazione di Enrico Ghidetti e Leonardo Lattarulo

La bottega dello stregone

Vittorio Imbriani, Mastr’Impicca
Edoardo Calandra, La Bell’Alda
Italo Svevo, Favole
Emma Perodi, Il teschio di Amalziabene
Luigi Capuana, La Mammadraga
Carlo Michelstaedter, La bora
Scipio Slataper, Il petalo di rosa
Angiolo Silvio Novaro, La bottega dello stregone
Guido Gozzano, Il re porcaro
Bruno Cicognani, La locanda dei tre re
Antonio Baldini, La strada delle meraviglie
Carlo Linati, Favola marina
Diego Valeri, Il fraticello re
Pietro Pancrazi, L’Esopo moderno
Grazia Deledda, Nostra Signora del Buon Consiglio
Corrado Govoni, La burla del nanino della Tofana
Nicola Lisi, Il cane e il monumento
Alfredo Panzini, Il tesoro rubato
Silvio D’Arzo, Il pinguino senza frac
Giovanni Cavicchioli, Il cavaliere fedele
Carlo Emilio Gadda, Libro di favole
Tommaso Landolfi, La raganella d’oro
Arturo Loria, Quattro favole
Gianni Rodari, L’uomo che rubava il Colosseo
Giovanni Arpino, Schiff il verme
Franco Antonicelli, Favola Gentile
Alberto Arbasino, Luisa col vestito di carta
Giuseppe Pontiggia, Cichita la scimmia parlante
Lalla Romano, Tonino
Dino Buzzati, I dispiaceri del re
Italo Calvino, Le tre isole lontane
Giuseppe Bonaviri, Gesù diventa topo
Alberto Moravia, Secondo corrente sul fiume Zaire
Luigi Malerba, Millepiedi e Millescarpe

Medioevo

Medioevo

V-XV secolo – La civiltà europea nella storia mondiale

Autore/i: Tabacco Giovanni; Merlo Grado Giovanni

Editore: Società Editrice Il Mulino

pp. 664, nn. cartine b/n, Bologna

Il concetto di Medioevo, solitamente riferito a un millennio di storia europea compreso fra il V e il XV secolo, presuppone due nozioni fondamentali nella nostra cultura: l’idea di un’età antica, culminante nell’organizzazione ellenistico-romana dell’area mediterranea, e l’idea di un’età moderna, caratterizzata dalla volontà di trasformare, razionalizzandoli, tutti i rapporti costituenti la società umana. Questo volume muove dall’incontro della civiltà ellenistico-romana con le genti a struttura tribale non ancora stabilizzate, colloca il mondo latino-germanico nel più ampio quadro della cristianità e delle culture religiose a fondamento monoteistico, analizza il radicamento delle preponderanze signorili in ambiti locali di potere e ne commenta la transizione verso le autonomie delle collettività cittadine e rurali, chiarisce nelle sue diversificazioni l’espansione dell’insediamento, dell’economia e della cultura in Occidente, affronta il problema della ricomposizione dell’Europa in grandi apparati politici ed ecclesiastici.

Giovanni Tabacco insegna Storia medievale nella Facoltà di Lettere dell’Università di Torino. Tra le sue opere ricordiamo: «Egemonie sociali e strutture del potere nel Medioevo italiano» (Einaudi, 1979) e «Andrea Tron e la crisi dell’aristocrazia senatoria a Venezia» (Del Bianco, 1980).

Grado Giovanni Merlo insegna Storia della chiesa medievale e dei movimenti ereticali nella Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Milano. E autore tra l’altro di «Eretici e inquisitori nella società piemontese del Trecento» (Claudiana, 1977), di «Valdesi e valdismi medievali» (Claudiana, 1984) e di «Eretici ed eresie medievali» (Mulino, 1989).

Visualizza indice

Parte prima: Alto medioevo, di Giovanni Tabacco. – I. Oriente e Occidente nella genesi del medioevo. – II. L’egemonia greco-orientale e la formazione di un Occidente latino-germanico. – III. Gli imperi di Bisanzio e dei Franchi a confronto con l’Islàm. – IV. I prodromi del dinamismo europeo nell’anarchia postcarolingia. – V. Disegni di riordinamento nell’Occidente precomunale e in Oriente. – Bibliografia.

Parte seconda: Basso medioevo, di Grado Giovanni Merlo. – I. Il dinamismo dell’Occidente europeo: ricerca e creazione di nuovi spazi materiali e spirituali. – II. Il movimento comunale. – III. Dalla frammentazione del potere alla concentrazione delle forze. – IV. Forza e debolezza di una civiltà: crisi, assestamenti e trasformazioni. – Bibliografia.

Giappone

Giappone

Istoria della Compagnia di Gesù

Autore/i: Bartoli Daniello

Editore: Spirali Edizioni

a cura di Nino Majellaro, prefazione di Guido Sommavilla (S. J.).

pp. 292, ill. b/n, Milano

Zipagu (Cipangu) è un’isola in levante, ch’è nell’alto mare mille cinquecento miglia. L’isola è molto grande, le genti sono bianche, di bella maniera e belle; e la gente è idola, e non ricevono signoria da neuno, se non da loro medesimi.
(Marco Polo)

Tre secoli dopo Marco Polo, è Daniello Bartoli a scrivere del Giappone. Non lo visitò mai, lo conobbe attraverso le lettere e i resoconti dei suoi confratelli missionari e dalla carta del Mercatore sulla quale ne seguiva i viaggi. Storico straordinario e scrittore raffinatissimo, nacque a Ferrara il 12 febbraio del 1608. Ancora adolescente entrò nella Compagnia di Gesù di cui divenne lo storico ufficiale. Scrisse la Istoria della Compagnia di Gesù in ventisette libri. Oltre che di storia scrisse di scienza, letteratura, morale e religione.
A parere di molti il più grande prosatore del Seicento, secondo alcuni migliore anche di Galilei; Leopardi lo chiama “Dante della prosa”. Così attraverso i resoconti di viaggio Bartoli descrive con estrema precisione di storico il Giappone medievale: le relazioni, gli scambi e i commerci, la politica, le guerre, l’amministrazione e la religione. Con quello stile che gli è particolare e che l’Anceschi definiva di una “radiosa letizia”.

Un estratto del libro:
«Da molti secoli addietro non v’è stata parte del mondo, che nè a più degno spettacolo, nè più da lungi, nè in atto di più contrarj affetti, abbia a sè tirati gli occhi del mondo, quanto l’Isole del Giappone. Elle (a dirne in prima il naturale) per lo gran circuito che navigandovi convien fare, col dar volta intorno all’Africa e alle costiere marine dell’Asia, sono lungi di qua diciotto, o, come i più sperti nocchieri le contano, dicennove mila e cinquecento miglia di burrascosissimo mare. Stanno su le porte dell’Oriente: e il vero lor nome Nifon, a renderlo in nostra favella, suona, Principio del Sole: e ciò perchè il Sole (dicono i Giapponesi) quando venne a far la sua prima entrata nel mondo, e dargli spirito e vita, comparve in su il loro orizzonte, e di quivi spiccatosi, diè principio alla carriera del giorno; acciochè tutto il mondo riconoscesse dal Giappone, e a lui fosse perpetuamente in debito di quanto vale il Sole. La lor Terra poi (sieguono a dire i medesimi) tratta di fondo all’acque innanzi a tutte l’altre, essere la primogenita della Natura, e per tal preminenza starne separata, e tutta in isola: e perciò anche il Sole a lei, come a prima erede, compartir largamente il più e il meglio della sua luce, con quanto altro di ben ne proviene: e quel che glie ne avanza, dividerlo al rimanente del mondo. Ripartesi in sessantasei, o, come altri li contano, sessantotto Stati, de’ quali, già che non possono ampliare gli spazj, ingrandiscono il titolo, che non vi cape dentro senon per forza, chiamandoli Regni. Ma quanto è più lungo il recitarne i nomi, tanto è più brieve il misurarne i confini, che di poco si scostano l’un dall’altro, e tutti uniti in un corpo s’adeguan solo, o, se avanzano, di poco più che niente d’Italia, nel cui clima egli è, almeno in parte, situato…[…]»

Studioso gesuita del 600, intraprese importanti studi sull’anatomia e la fisiologia dell’udito.
Daniello Bartoli (Ferrara 1608 – ­Roma 1685) attese all’incarico di storiografo della Compagnia, non trascurando altri interessi, come la passione per le discipline fisiche e matematiche. Dopo aver scritto La tensione e la pressione disputanti qual di loro sostenga l’argento vivo, opera pubblicata a Roma nel 1677, realizzò i celebri quattro trattati Del suono de’ tremori armonici e dell’udito (1679). Nel primo studiò la propagazione delle onde circolari sulla superficie dell’acqua, nel secondo descrisse le principali questioni sulla natura e propagazione del suono, nel terzo raccolse le osservazioni sulla risonanza negli strumenti musicali e in altri corpi, nel quarto discusse il problema della consonanza e quello dei suoni di altezze multiple di un suono dato, descrivendo infine l’anatomia e la fisiologia dell’udito.

Poeta, saggista, scrittore di romanzi storici.
Nino Majellaro (Milano 1919-2006) ha pubblicato varie raccolte di poesie e ha collaborato con giornali e riviste di letteratura e con varie antologie. Ha pubblicato: La figura lo spazio (Geiger 1978), Una metafora cieca (Società di poesia 1979), L’universo paziente (Nuove scritture 1985), Dalla collina (Amadeus 1987), L’isola delle comete (Camunia 1990), Cristoforo Colombo (Luisè 1991), Il bargello della Vetra (Camunia 1992), Viaggi di notte (Laboratorio 1992), Un uomo senza immaginazione (Capobianco 1993), La memoria dei fiumi (La Vita Felice 1995), Diavoli e capitani (Giunti 1997). Di recente pubblicazione: Oltre il coma (Nuove scritture 1999), Storia di un paese (Nuove scritture 2000), L’ammazzascrittori (Passigli 2003) e la raccolta di poesie Poesie scelte (Laboratorio 2000). Con Spirali ha pubblicato Il secondo giorno di primavera (1984) e ha curato Giappone. Istoria della Compagnia di Gesù (1985).
Ha pubblicato con Spirali Il secondo giorno di primavera. Milano 1584 (1984).

Visualizza indice

Daniello Bartoli scrittore del Seicento: il giudizio di un gesuita scrittore oggi. Prefazione di Guido Sommavilla S.J.
Introduzione di Nino Majellaro

ISTORIA DELLA COMPAGNIA DI GESÙ
Giappone. Antologia I
Ricordo della precedente istoria e general contezza della presente

LIBRO PRIMO – L’Imperio di Nobunanga
‑Stato presente del governo politico del Giappone.
‑Della Cristianità d’Amangucci; e d’un Tobia cieco vincitore degl’incantesimi de’ Giamambusci
‑Un popolo infestato da’ demonj, liberato col rendersi cristiano.
‑Un figliuolo del Re di Bungo, e seco altri Nobili battezzati.
‑Solenne accoglimento di tredici della Compagnia venuti dall’India al Giappone.
‑Altri otto della Compagnia, dopo una orribil tempesta, approdati al Giappone. Terribili tempeste che mettono in mare i Tifoni.
‑Atto di singolar carità del P. Antonio Prenestino. Contrarj affetti de’ nostri, e de’ mercatanti, in mezzo alla tempesta.
‑Sante morti d’alcuni Cristiani di Meaco, e di colà intorno. Un che parve risuscitato, e volle tornare a morire. Virtù, e santa morte di Scimizu Lione. Una vergine di gran virtù impetra di morire prima che maritarsi.
‑Nuovo Collegio fondato in Anzuciama dal P. Organtino. Fortezza, e palagi maravigliosi fabricati da Nobunanga in Anzuciama. Casa trasportata da Meaco ad Anzuciama, per farne Seminario di giovani.
‑Ambasceria de’ Re Giapponesi al Sommo Pontefice, opera del P. Alessandro Valegnani. E ragioni che vel mossero. 1. Ragione. Grande stima in che i Giapponesi aveano le cose loro: nulla pregiando le nostre. 2. Ragione. Procurare qualche sussidio al mantenimento de gli Operai di colà. 3. Ragione. Riconoscere la S. Sede Romana, e renderle ubbidienza.
‑Perché s’eleggessero giovani per l’ambasceria. Qualità de’ sei giovani eletti.
‑Quanto positiva e modesta ordinasse il Valegnani questa Ambasceria. Quanto, e perché ella fosse calunniata da alcuni.
‑Fastidiosa navigazione che ebbero da Nangasachi a Macao: dove ristettero dieci mesi. Particolar providenza di Dio in camparli da naufragio presso Malacca. Inchiodati a uno scoglio con la nave, finalmente si rianno. Lor viaggio infelice da Malacca a Cocin: dove aspettan sei mesi.
‑Cortesie usate loro in Goa dal Vicerè Mascaregnas. Felice loro viaggio da Goa fino a Lisbona.

LIBRO SECONDO – L’Imperia di Taicasama
‑Chi fosse Taicosama, e come salisse all’Imperio del Giappone.
Solenni esequie fatte a Nobunanga.
‑Disposizione a gran conversioni nel Gochinai. Fasciba ama la Fede, e i Fedeli, e gli onora; e perchè. Chiesa, e casa, conceduteci in Ozaca, e in Sacai. Il Seminario trasferito da Anzuciama a Tacatzuchi.
‑Preparamento di Taicosama al conquisto del Corai e della Cina. Descrizione del Corai. Successi dell’armi di Taicosama nel Corai. D. Costantino Re di Bungo privato del Regno.
‑Memoriali, e accuse date contro a’ Padri del Giappone alle Corti di Spagna. Ed a quella di Roma: e loro risposta. Limosine solite in Giappone darsi alla Chiesa nell’esequie de’ morti, quando accettate, e come dispensate da’ nostri. Cagioni, e modo giustificato del trafficare usato da’ Religiosi per sustentarsi. Risposta all’accusa dell’aver noi quattro Regni ecc. in Giappone.
‑In che i. nostri in Giappone consumavano le limosine loro colà inviate.
‑Orribil tremuoto che atterrò tutto il meglio delle opere di Taicosama. Le chiese, e gli edificj de’ Cristiani non abbattuti dal tremuoto.
‑Forma delle croci, e proprio modo di crocifiggere in Giappone. Particolarità singolari d’alcuni de’ ventisei Martiri crocefissi. Ragionamento che il F. Paolo fece dalla croce al popolo.

LIBRO TERZO – L’Imperia di Daifusama
‑Il Giappone, mutato Imperadore, tutto si muta. Difficoltà del piantare stabilmente la Fede in tanta instabilità a che il Giappone è suggetto. Lettera del P. Organtino del medesimo argomento.
‑Favori e disfavori di Daifusama verso la Cristianità e i Padri. Olandesi in Giappone nocevolissimi alla Fede. Persecuzione in Amangucci. Fortezza di que’ Fedeli.
‑Arrivo al Giappone di tredici della Compagnia. Morte del P. Francesco Rodriguez in ajuto de’ naufraghi. Alcuni casi di virtù singolarmente notabili.
‑Pazze divozioni de gl’Idolatri. Cose notabili della montagna di Fungi. Un Bonzo penitente svergognato da un nostro Fratello, e scopertane la malizia.
‑Persecuzione nell’Isole d’Amacusa. Tormenti e morte d’Aracava Adamo, Portinajo de’ Padri. Avvenimento delle terre di Conzura e Oiano perseguitate.
‑Commozione in Nangasachi per l’esilio, e partenza de’ Religiosi. Congregazion Provinciale in Nangasachi. Il P. Diego Meschita morto di patimenti a Facundà.
‑Qual vita menassero i Padri in servigio de’ Cristiani. Maravigliosa fortezza d’un fanciullo di sette anni.
‑Morte e consacrazione di Daifusama.

LIBRO QUARTO – L’Imperia di Xangunsama
‑Qualità del nuovo Imperadore. Suoi bandi contro alla Fede e i Religiosi.
‑Numero, disposizione, e vita de’ nostri in Giappone dopo i nuovi bandi del Xongun.
‑Contezza di Giezo, e de’ suoi abitatori.
‑Vita del P. Carlo Spinola. Suo nascimento, e doti naturali. Onde avesse la vocazione alla Compagnia, e all’India.
‑Naviga all’India: e per disastro volta al Brasile. È preso da’ corsali Inglesi, e menato in Inghilterra. Dopo gran patimenti e opere fruttuose, torna a Lisbona.
‑Naviga la seconda volta da Lisbona all’India: indi al Giappone. Cose avvenutegli in que’ viaggi.
‑Sua vita in Giappone. Opere e virtù esercitatevi.
‑Mille arti di Feizò rinnegato in distruzion della Fede: e loro effetti.
‑Due arsi vivi in Mogami. Dieci in Iendo fatti morir gelati nel mare. A un Gentiluomo segato il collo in tre dì. Un crocefisso in Gionezava. 2

LIBRO QUINTO – L’Imperio di Toxongun
‑Qualità del nuovo Imperadore, e suo governo.
‑Paolo, sua moglie, e quattro figliuoli, due arsi vivi e due scannati in Ozaca. Altri quattro arsi vivi, e molti perseguitati.
‑I Padri Benedetto Fernandez e Saitò Paolo condannati alla fossa. I Padri Giovanni da Costa e Tocuun Sisto, e il F. Fucaie Damiano, morti nella fossa.
‑Dieci della Compagnia entrati in Giappone: e lor fine.

Appendice. Dal terzo libro de “L’Asia” parte prima: del Giappone
Note storiche sul Giappone
Nota su Daniello Bartoli
Fonti – Bibliografia essenziale
Dizionario – Indice ragionato
Indice delle illustrazioni

Manlio Farinacci il Sacertode dei Misteri

Manlio Farinacci il Sacertode dei Misteri

Autore/i: Armati Andrea; Dore Tommaso

Editore: Eleusi Edizioni

pp. 158, Perugia

Gli Umbri sono celti? Su questa sconcertante teoria il professor Manlio Farinacci alla fine degli anni ottanta costruì la sua fama. Improvvisamente, reperti che avevano riposato nel sottosuolo per secoli senza che nessuno li notasse, saltavano fuori tutti in una volta suscitando il clamore generale. Falli megalitici, pietre runiche divinatorie, mosaici con druidi officianti segretissimi riti a base di droghe e orina. Intanto Farinacci faceva scalpore diffondendo le sue idee eretiche su giornali e televisioni. Finché uno sparuto gruppo di “intellettuali” ternani cominciò a dar man forte alle ardite teorie del professore, si fondò pure un’associazione per difenderle, la sua casa in breve divenne un cenacolo di esoteristi e apprendisti archeologi che vi trascorrevano giornate intere alla ricerca delle origini arcane dei celti Umri…

Andrea Armati studia da autodidatta l’esoterismo locale, il paganesimo e la stregoneria francescana. Ha pubblicato, tra gli altri, La stregone di Assisi, saggio sulla figura storica e magica di Francesco d’Assisi.

Tommaso Dore architetto, ha pubblicato diversi saggi di storia dell’architettura moderna, tra cui gli studi su Attilio Lapadula, sull’edilizia popolare romana e sulle opere pubbliche dell’Ottocento a Tarquinia.

Viaggio nell’Eternità

Viaggio nell’Eternità

L’uomo a mille dimensioni – Proiezioni oltre l’infinito – Le piante antenne biologiche

Autore/i: Buttlar Johannes V.

Editore: Casa Editrice Meb

traduzione di Susanna Zardi.

pp. 196, nn. tavv. b/n f.t., ill. b/n, Torino

La fisica moderna ci ha insegnato che non si può distinguere nettamente lo spazio dal tempo dovendosi parlare di continum spazio-temporale. Ebbene questo sensazionale volume è dedicato ai misteri ed agli enigmi dello spaziotempo: l’uomo è in grado di superare l’enigmatica barriera nel tempo? Le piante sono delle antenne che ricevono segnali dallo spazio? Quali enigmatiche realtà si nascondono negli abissi del cosmo? A queste e ad altre mille inquietanti domande dà delle risposte sensazionali e sconcertanti.
Joannes von Buttlar ha già scritto tre volumi su argomenti d’avanguardia ed ha avuto un grosso successo personale a seguito del suo intervento alla Seconda Convenzione Mondiale di Astro-archeologia tenutasi l’anno scorso in Svizzera.
«Viaggio nell’eternità» è stato tradotto in tutte le lingue e l’edizione originale tedesca ha battuto tutti i record vendendo oltre duemila copie in meno di una settimana!

Johannes Barone di Buttlar-Brandenfels è nato il 20 aprile del 1940 a Berlino. È consulente scientifico presso l’Istituto d’Informazione Scientifica ed è membro della Royal Astronomical Society.
A tutt’oggi ha pubblicato tre volumi: «Schneller als das Lich», «Reisen in die Ewigkeit» e il recentissimo «Der Menschheitstraum» tutti pubblicati in Germania dalla ECON Verlag. Tutti questi volumi hanno ottenuto un eccezionale successo di pubblico ed in particolare questo «Viaggio nell’Eternità» (tit. or. «Reisen in die Ewigkeit») ha battutto ogni record vendendo oltre duemila copie in meno di una settimana.
Johannes von Buttlar ha ottenuto un grosso successo personale alla Seconda Conferenza Mondiale organizzata dalla Ancient Astronaut Society che si è tenuta dal 29 al 31 maggio 1975 a Zurigo (Svizzera). Il titolo della relazione da lui tenuta era «Travels in Time – man conquers time and space» (Viaggi nel Tempo – l’uomo alla conquista dello spazio e del tempo) e si rifaceva direttamente all’argomento di questo libro che è la sua prima opera pubblicata in Italia.

Ecce Homo

Ecce Homo

Come si diventa ciò che si è

Autore/i: Nietzsche Friedrich

Editore: Adelphi Edizioni

a cura di Roberto Calasso, Henry van de Velde, fregio per la prima edizione di Ecce homo, 1908.

pp. 204, Milano

Ecce homo è l’ultima opera compiuta di Nietzsche prima della follia, scritta, nelle sue grandi linee, in tre settimane di immensa esaltazione dell’autunno 1888, a Torino. La pubblicazione di questo testo fu ritardata dalla sorella fino al 1908 – e non è difficile intuirne la ragione: in poche pagine qui Nietzsche pone le esigenze estreme del suo pensiero, esaspera i termini dell’accusa e dell’affermazione; fra l’altro è la Germania, e soprattutto lo spirito dell’Impero germanico, a essere qui vittima di un attacco che per virulenza e acutezza non è stato finora superato. Ma dietro questa drasticità della formulazione, dietro il grandioso gesto teatrale che regge il tutto, molte cose sono da scoprire in questo testo misterioso, dove Nietzsche stesso vuole configurare il proprio destino, dove anche la sua arte labirintica dà una prova suprema – e non meraviglia che molti si siano spersi nei meandri di queste poche pagine. Di fatto, Ecce homo è stato sempre uno dei testi più dibattuti di Nietzsche, di esso sono state proposte le definizioni più discordanti: proclama cosmico? documento psicopatologico? autoritratto? pamphlet antitedesco?
Certo è che quest’opera è un unicum e con essa deve confrontarsi alla fine chiunque si avvicini a Nietzsche: vi troverà un essere che con la sfrontatezza del buffone e del veggente annuncia cose che in buona parte aspettano ancora di essere capite.
Il lettore troverà in questo volume anche un ampio saggio di Roberto Calasso dove la tradizionale interpretazione «degenerativa» degli ultimi scritti di Nietzsche viene capovolta sulla base di un’analisi penetrante dei documenti del 1888 e di una intuizione profonda del loro senso. Ecce homo è così inteso come una coerente e lucida conclusione del pensiero di Nietzsche, che da esso viene illuminato retrospettivamente. La stessa follia, suggerisce Calasso, sarebbe un rifugio quasi volontario, la «caverna» per chi ha pronunciato l’ultima parola, compiuto l’ultimo gesto.

Sotto Ipnosi

Sotto Ipnosi

Viaggio nel tempo

Autore/i: Comelli Albino

Editore: Luigi Reverdito Editore

nota dell’editore.

pp. 160, Trento-Mattarello

«Un magmatico flusso di ricordi, dettati sotto ipnosi, attraversa il tempo e lo spazio viaggiando tra vite vissute.»

«Esperienze raccolte sotto ipnosi, confessioni ed “effetti speciali” provenienti dalla parte oscura della mente umana.»

In un lungo racconto articolato in tredici sedute, sotto ipnosi, una donna di cui sappiamo solo il nome restituisce un flusso di immagini inconsce, riferite a vite trascorse.
Il filo della memoria, o della confessione, si svolge ora in prima persona ora in terza, passando dal vissuto in presa diretta al resoconto e alla visione; da Milano siamo trasportati a Mosca, da Parigi a New York, da un silenzioso paesaggio rurale inglese ai suoni di un’antica città sul mare; insieme allo spazio oscilla come un Sismografo il tempo, sbalzandoci dagli anni Venti e Trenta del Novecento al Settecento, al Seicento, catapultandoci dall’antichità romana a un non meglio precisato “futuro oltre il 2000”.
La protagonista è di volta in volta ballerina, avventuriera, sacerdotessa, raccontatrice di favole; e donna, uomo, ragazzo;preda dei sensi e protagonista di “magiche” esperienze di distacco dal corpo.
Qual è la natura di queste immagini, di questo materiale magmatico che l’ipnosi fa emergere alla comunicazione? Si tratta di ricordi, fantasie, libere rielaborazioni di vissuti propri o altrui, aspirazioni, messaggi?
L’Autore si limita a presentarceli per come sono, nella loro realtà di reperti della “parte oscura” della mente umana. Senza pretendere di spiegarne il mistero, suggerisce però che al fondo del “racconto di Claudia” stia la grande eredità della memoria collettiva della specie, il fascinoso archivio della storia dell’umanità.
Altre sei testimonianze raccolte sotto ipnosi, nella seconda parte del libro, accrescono l’interesse di questo viaggio oltre le “colonne d’Ercole” dell’esperienza comune.

Albino Comelli, nato a Parigi, dopo aver studiato filosofia, scienze politiche, psicologia ha condotto una lunga attività di psicologo clinico. L’ipnosi ha svolto un ruolo importante nelle sue esperienze medico scientifiche e, più in generale, nelle sue ricerche sull’inconscio e sulla memoria umana.

Il Dominio della Magia Nera

Il Dominio della Magia Nera

Guida pratica per streghe e stregoni

Autore/i: Huson Paul

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione, introduzione e illustrazioni dell’autore, traduzione italiana di Francesco Cardelli.

pp. 248, nn. ill. b/n, Roma

Ecco una guida per principianti alla stregoneria, in cui vengono rivelate le tecniche e le operazioni segrete di chi esercita la magia nera.
Indica i primi passi necessari per diventare strega o stregone; risponde a tutte le principali domande sulle fatture, le ricette magiche, i rituali, la divinazione, le maledizioni, gli strumenti, e spiega come sviluppare i propri poteri per mezzo delle pratiche magiche. Particolare cura è dedicata alla stregoneria, e alle quattro grandi regole della magia.
Sono poi elencate le erbe e gli ingredienti impiegati nella stregoneria e il loro uso, nonché il procedimento per gettare il malocchio. Spiega come formare una “congrega”, il significato della parola, l’uso magico dell’azione di gruppo in contrapposizione a quella individuale.
Molti particolari vengono dati sulle fatture per suscitare la lussuria (erbe e sostanze afrodisiache) e sui modi in cui operare l’influsso, raggiungere la vendetta, assicurarsi vantaggi.
È, insomma, un affascinante manuale delle scienze occulte che include anche alcuni brevi profili di streghe famose, storie di caccia alle streghe e processi per magia. Offre inoltre citazioni da libri magici rari e introvabili e introduce alla pratica odierna della stregoneria.

Paul Huson è di origine inglese, e vanta fra le sue antenate scozzesi Alice Huson, impiccata per stregoneria nel XVII secolo. Lavora alla televisione e nel cinema, e questo suo primo libro è il frutto del suo innato – e ereditario – interesse per l’occulto.

Confessioni di una Maschera

Confessioni di una Maschera

Romanzo

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

traduzione dall’inglese di Marcella Bonsanti, in copertina: fotografia di Hideki Fujii.

pp. 224, Milano

Un giovane cui “difetta in via assoluta qualsiasi forma di voglia carnale per l’altro sesso” deve imparare a vivere celando la propria autentica identità. In pagine in cui risultano indissolubilmente commisti sessualità e candore, esultanza e disperazione, il protagonista di questo romanzo, un classico della letteratura giapponese moderna, confessa le proprie esperienze cruciali attraverso le quali è giunto a conoscere se stesso: dalla “adorazione indicibile” per un paio di calzoni all’elaborazione di fantasie sadomasochistiche, dall’identificazione con personaggi femminili celebri alle sconcertanti interpretazioni di fiabe e motivi iconografici occidentali… L’accettazione di se stesso come uomo diverso dagli altri uomini non si attua senza una lotta, tanto strenua quanto vana, per conquistare la normalità: simula vizi immaginari per far passare inosservate le proprie vere inclinazioni, si autocostringe a Corteggiare giovinette per chiarire sino a qual punto la donna possa offrire piaceri reali, corregge con zelo manifestazioni di rischiosa passionalità…
Ma “le emozioni non hanno simpatia per l’ordine fisso” e i suoi sentimenti reali rimangono, tenaci, quelli nascosti dalla maschera della correttezza ufficiale.

Yukio Mishima (pseudonimo di Kimitake Hiroaka) nacque a Tokio nel 1925.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1947 all’Università imperiale di Tokio, si dedicò poi completamente alla letteratura; da allora scrisse numerosi romanzi, più di cinquanta racconti e alcuni atti unici per il teatro. Fra i suoi romanzi di maggior successo i lettori italiani ricorderanno II Padiglione d’oro, Dopo il banchetto e La voce delle onde (pubblicati da Feltrinelli, l’ultimo in questa stessa collana), nei quali vengono drammaticamente giustapposti punti di vista e aspirazioni del vecchio e del nuovo Giappone.
Nel novembre del 1970 Mishima, allora quarantacinquenne e universalmente considerato uno dei più geniali scrittori della sua generazione, si uccise seguendo l’antico cerimoniale del seppuku (o, più popolarmente, harakiri) praticato dai samurai, ovvero si sventrò e poi si fece decapitare da un fedele amico. Ciò avvenne nella sede dello Stato maggiore dell’esercito giapponese; prima di uccidersi, Mishima aveva arringato i militanti di un minuscolo esercito privato che aveva costituito nell’intento di restituire – di contro alla nuova Costituzione del Giappone – autorità assoluta all’imperatore. in Confessioni di una maschera si trova il seguente brano: “Ancora non capivo perché tra le tante fiabe di Andersen, solo quella che s’intitola L’alto e la rosa mi coprisse il cuore d’ombre profonde, solo quel bel giovinetto che, mentre bacia la rosa datagli in pegno d’amore dalla fidanzata, e trafitto a morte da un figuro armato di coltellaccio.” Questo passo proietta retrospettivamente una luce singolare e rivelatrice sulla fine di Mishima e sull’interdipendenza in lui di morte ed erotismo.

Kama Sutra

Kama Sutra

Autore/i: Vatsyayana Mallanaga

Editore: Glénat Italia

prima edizione, edizione italiana a cura e introduzione di Francesco Saba Sardi, illustrato da Georges Pichard.

pp. 160, interamente e riccamente illustrato b/n, Milano

Dall’introduzione “Vangelo o pornografia?” di Francesco Saba Sardi:
«Misterioso oggetto, il Kama Sutra ovvero “Aforismi del piacere” è uno dei testi più noti al mondo, e insieme uno dei meno conosciuti.
Ha avuto centinaia di edizioni in moltissime lingue, da quando, nel 1883, è stato per la prima volta tradotto in una lingua occidentale, l’inglese; per decenni, tuttavia, è rimasto monopolio di una ristretta cerchia di studiosi e di quelli che i britannici definiscono “curious gentlemen”: anni durante i quali ha condotto vita perlomeno semiclandestina, di sussurri, di copie preziose scambiate tra cospiratori. E poi, la straordinaria fortuna, la popolarità, cominciata negli anni Sessanta sull’onda di quella che erroneamente è stata scambiata per “rivoluzione sessuale”.[…]»

I Valori Autentici

I Valori Autentici

Autore/i: Anicio Manlio; Torquato Severino Boezio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione e cura di Massimo Jevolella.

pp. 80, Milano

Le parole illuminanti del primo filosofo medievale, scritte nel buio di un tetro carcere nel quale fu ingiustamente rinchiuso, torturato, ucciso da un potere cieco.

Queste massime, tratte dall’opera che Dante tenne sempre con sé negli anni dolorosi dell’esilio, mostrano quanto la fortuna terrena sia ingannevole e come la vera felicità si conquisti attraverso i valori spirituali e interiori.

Non il possesso delle cose rende infatti felici, ma lo sguardo che l’uomo pone sul mondo e dentro di sé, fino a scoprire una scintilla di luce divina.

Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (Roma, 476 – Pavia, 525), filosofo romano, fu console e senatore sotto il regno goto – romano e si dedicò agli studi fin dall’età giovanile commentando l’Isagoge di Porfirio e componendo dei trattati sulle arti del Quadrivio, di cui restano il De arithmetica e i primi cinque libri del De musica (il quinto è incompleto), sui quali si strutturò l’insegnamento medievale. Nel 510 venne nominato console e in questi anni tradusse e commentò le Categorie e il De interpretatione, fondamenti dell’insegnamento della logica fino al XII secolo, e altre opere purtroppo perdute: i commenti agli Analitici primi e secondi, ai Topici di Aristotele, ai Topici di Cicerone. Scrisse inoltre opere originali di logica: De syllogismis, De divisione, De hypotheticis syllogismis, De differentiis topicis.

Gli Anni Negati

Gli Anni Negati

Inchiesta sulla condizione della vecchiaia in Italia

Autore/i: Malfatti Marisa; Tortora Riccardo

Editore: U. Mursia Editore

pp. 272, Milano

La vecchiaia non è una questione individuale né settoriale, ma un problema che va inquadrato tenendo conto della struttura sociale dei singoli paesi, struttura che spesso, per una scelta politica precisa, vieta a certe categorie (fra cui quella dei vecchi) beni essenziali come il lavoro, la salute, l’istruzione.
La vecchiaia non è emarginata in quanto tale, ma in quanto povera. È cioè la disuguaglianza sociale a creare la discriminazione verso il vecchio.
Gli autori, che si interessano al problema della vecchiaia da molti anni, essenzialmente come ricercatori e operatori culturali, hanno dedicato al problema dei Vecchi numerosi servizi.
Inchieste e programmi televisivi e radiofonici. Dall’ultimo di questi, Gli anni negati, realizzato dai servizi culturali della Televisione italiana, è nata la presente inchiesta, che vuole porre in luce i problemi, sempre più attuali, dell’inserimento dei vecchi nel contesto sociale della nostra epoca.

Lo Specchio del Cielo

Lo Specchio del Cielo

Affascinanti ed enigmatici i monumenti e le città sacre del mondo antico sono stati silenziosi per millenni. Che segreti ci rivelerebbero se potessero parlare?

Autore/i: Hancock Graham; Faiia Santha

Editore: Edizioni Corbaccio

introduzione degli autori, traduzione dall’originale inglese di Isabella Bolech.

pp. 336, riccamente e interamente illustrato a colori e b/n, Milano

«Il punto in cui sorge il sole all’equinozio di primavera era tradizionalmente considerato dagli antichi “linea di fede del sistema” e il carattere di ogni età astrologica veniva determinato dalla costellazione dello zodiaco che “ospitava” il sorgere del sole in quel particolare giorno. Attualmente viviamo “all’alba dell’età dell’Acquario” in cui il portatore d’acqua e succeduto ai Pesci come “casa del sole” nell’equinozio di primavera. Questo significa anche che, quando nascerà la Nuova Età, il tramonto dell’equinozio d’autunno avrà luogo nella casa del Leone, che il solstizio d’inverno sarà ospitato dallo Scorpione e che il solstizio d’estate sarà ospitato dal Toro.»
Un libro che indaga sulle origini della civiltà per svelare le chiavi del futuro.

Nello Specchio del cielo Graham Hancock continua la ricerca cominciata nel suo best-seller Impronte degli dei per scoprire l’eredità nascosta dell’umanità e rivelare che le culture che noi consideriamo antiche erano, di fatto, eredi di una civiltà di gran lunga più antica e della sua saggezza arcaica…
Lavorando con la fotografa Santha Faiia, sua moglie, Hancock traccia il network dei siti sacri intorno al mondo in uno spettacolare viaggio di scoperta che ci porta dalle piramidi e templi dell’antico Egitto alle enigmatiche statue dell’isola di Pasqua, dalle rovine dell’America pre-colombiana allo splendore di Angkor Wat, nel tentativo di decifrare il codice dei nostri antenati. È un’odissea attraverso il mito e la magia, e incredibili rivelazioni archeologiche, che ci costringono a ripensare la nostra concezione delle origini della civiltà.
Lo Specchio del cielo è molto più che un seguito a Impronte degli dei. È un’immersione nella spiritualità degli antichi, una ricerca della rivelazione di un segreto scritto nella lingua dell’astronomia, e conservato nelle fondamenta dei più sacri siti dell’antichità.

Un segreto che parla della misteriosa connessione tra ciclo e terra…

Un segreto che trasforma templi in stelle e uomini in dèi…

Il più oscuro e nascosto segreto del nostro passato dimenticato.

Graham Hancock, sociologo e giornalista scozzese, è stato corrispondente dall’Africa per le più prestigiose testate britanniche. Ha curato numerose pubblicazioni di carattere naturalistico e scientifico. Dell’autore Corbaccio ha già pubblicato, con grande successo, Impronte degli dei (150.000 copie) e Custode della Genesi (50.000 copie), scritto insieme a Robert Bauval.

Santha Faiia è una fotografa di fama internazionale, specializzata in culture e monumenti antichi. E autrice, tra l’altro, delle foto di Impronte degli dei.

Immagini di Volo

Immagini di Volo

Il tema dell’ascesa e della caduta nella cultura occidentale

Autore/i: Hart Clive

Editore: Red Edizioni

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Emma Manzoni.

pp. 264, nn. tavole a colori f.t., nn. illustrazioni b/n, Como

Questo libro è uno stupefacente studio interdisciplinare sui diversi modi in cui l’immaginazione umana ha concepito il volo. Con gli strumenti della critica letteraria, della storia dell’arte, della filosofia e della teologia, Clive Hart analizza le immagini di volo prodotte nel corso dei secoli dalla cultura occidentale: dai poemi di Dante e Milton ai quadri di Tintoretto, dalla cultura classica al Rinascimento, dalle narrazioni agiografiche delle vite dei santi alle miniature medievali, ai grandi dipinti di Bosch, Veronese, Tiepolo.
L’autore identifica tre modalità di movimento alato: ascendente, discendente, orizzontale; e due campi fondamentali che lo attraversano: la religione e la sessualità. Il volo acquista così un significato mistico e salvifico, quando rivolto verso l’alto; diviene segno dell’amore divino, grazia che discende dal cielo sull’umanità, quando rivolto verso il basso; e infine, come spostamento alato orizzontale, simbolo dell’amore erotico, unione di spirito e carne, terra e cielo, corpo e corpo.

Clive Hart è professore di Letteratura presso l’Università di Essex, in Gran Bretagna. Al tema del volo ha dedicato anche il libro: The Prehistory of Flight (1985).