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Libri dalla categoria Gioielli

Catalogo d’Oggetti Introvabili

Catalogo d’Oggetti Introvabili

Volume secondo

Autore/i: Carelman Jacques

Editore: Gabriele Mazzotta Editore

traduzione dal francese di Nadine Bortolotti.

pp. 128, riccamente e interamente illustrato b/n, Milano

«Su questa terra mancano due cose: una scala per salire in cielo, un coperchio per coprire l’Oceano.» (Proverbio mongolo)

In ricordo del Reverendo Padre Athanase Kircher (1601-1680) che inventò, tra l’altro, la lanterna magica, la macchina per pulire i vulcani e l’organo a gatti.

La Prospettiva « Come Forma Simbolica »

La Prospettiva « Come Forma Simbolica »

E altri scritti

Autore/i: Panofsky Erwin

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

traduzione di Enrico Filippini.

pp. 240, 24 tavole b/n f.t., nn. illustrazioni b/n, Milano

La prospettiva “come forma simbolica” di Erwin Panofsky è, nell’ambito della teoria dell’arte, una delle più discusse e influenti del Novecento. Per Panofsky la prospettiva non è un semplice elemento tecnico dell’opera d’arte, ma un “momento stilistico”; essa è una di quelle “forme simboliche” per cui “un particolare contenuto spirituale viene connesso a un concreto segno visibile e intimamente identificato con questo”. Lo studio si estende dalle soluzioni dell’antichità classica, improntate alla concezione dello spazio, alla scoperta della prospettiva nel Rinascimento e ai suoi sviluppo nell’arte moderna, dove rivela il suo carattere di consolidamento del mondo esterno, di ampliamento della sfera dell’io. Il saggio è seguito da un gruppo di scritti teorici, in cui Panofsky sviluppa una coerente polemica contro lo psicologismo e il formalismo che minano la sfera del significato artistico.

Erwin Panofsky (1892-1968) è uno dei più grandi storici dell’arte del Ventesimo secolo. Dal 1921 fu professore di Storia dell’arte ad Amburgo. Gli scritti di Alois Riegl e il criticismo kantiano, specie nei moderni sviluppi di Ernst Cassirer, furono i suoi punti di riferimento principali. Fu in stretta e fruttuosa collaborazione con i ricercatori dell’Istituto Warburg di Amburgo, e particolarmente con il suo direttore, Fritz Saxl. All’avvento del nazismo Panofsky si trasferì negli Stati Uniti, dove insegnò nelle università di New York e Princeton. Feltrinelli ha pubblicato La prospettiva come forma simbolica (1961, 1991), La vita e le opere di Albrecht Dürer (1967), Rinascimento e rinascenze nell’arte occidentale (1971, 2009).

La Porta sull’Invisibile

La Porta sull’Invisibile

Una sciamana ci insegna come percorrere il sacro sentiero della consapevolezza fino al cuore della vita

Autore/i: Agiman Anatta

Editore: Sperling & Kupfer Editori

premessa e introduzione dell’autrice, tutte i dipinti sono di Isadora Devamani ed uno di Satyam Veero Ventriglia.

pp. XIX-202, nn. illustrazioni b/n, Milano

Lo sciamanesimo è la Saggezza del Vecchio e l’Innocenza del Bambino è il Sacro e il Profano. È la Danza che possiede, movimento istintivo, naturale. L’unico rigore è quello del cuore, guarigione che passa attraverso l’amore. È risata che sorge dall’aver ritrovato le proprie radici. Risata che nasce dalle viscere della Terra per innalzarsi in un Mantra verso la vastità del Cielo.
È armonia, riconnessione, amore per la Terra, per l’Uomo, per Dio. Rispetto, estasi, alchimia, trasformazione. È ritrovarsi insieme attorno al Fuoco Sacro della Vita per celebrarla, onorarla e venerarla.

Lo sciamanesimo ha radici antiche, che affondano nella cultura di numerosi popoli, ma non appartiene esclusivamente al passato: a lungo erroneamente inteso come insieme di pratiche superstiziose e oscure, oggi si rivela un potente strumento terapeutico capace di ricomporre i dissidi dell’uomo moderno, aiutandolo a superare la separazione fra mente e corpo, fra materia e spirito, e ad aprire la porta dell’invisibile. Attraverso questo manuale – frutto di studi e ricerche, nonché di una lunga attività professionale – l’autrice ci invita a intraprendere e condividere un percorso di conoscenza e trasformazione, in cui la saggezza di antiche tradizioni e l’applicazione di metodologie appartenenti all’attuale terapia umanistica si integrano e si potenziano vicendevolmente. È un viaggio negli strati più remoti della coscienza, un’esperienza interiore e spirituale nella quale è possibile scoprire che i princìpi sciamanici, pur incorporandosi armoniosamente nella nostra vita quotidiana, possono portarci a penetrare realtà non ordinarie e a raggiungere nuovi livelli di consapevolezza e comprensione, recuperando così i nostri talenti creativi e intuitivi e la nostra saggezza profonda, fonte di conoscenza e di guarigione. Affidandoci alle mani del Grande Spirito – l’Esistenza stessa – saremo condotti oltre i confini di una realtà fisica limitante e costrittiva, per varcare le soglie di una nuova coscienza e raggiungere il cuore della vita, dove l’intuito, l’istinto, il magico, il sacro e il rituale conservano un valore e un’incidenza fondamentali per l’essere umano. Riconoscere lungo questa via il nostro potere interiore significa espanderlo, condividerlo, e portare così gioia, luce e comprensione nella nostra vita e intorno a noi.

Nata in Africa, cresciuta in Italia, Anatta Agiman ha viaggiato e vissuto per lunghi periodi in India, America, Germania e in altre parti del mondo. Nel 1978 incontra e diventa discepola di Osho, uno dei più grandi Maestri Illuminati del nostro tempo. E certificata quale Maestra di Meditazione della RIMU University (Oregon), e la sua preparazione terapeutica proviene dalle più avanzate scuole di psicologia umanistica applicata. Da diversi anni segue e pratica gli insegnamenti sulle tradizioni dei «Nativi» con Sudhiro Miyaca Olowan. E una delle fondatrici dell’Osho Gautama Multiversity, una scuola di vita esperienziale, nell’ambito della quale gli insegnamenti della filosofia orientale e delle terapie occidentali trovano una valida e armoniosa sintesi. Organizza e conduce corsi da più di quindici anni e il suo approccio è improntato all’amore, alla gioia e alla trasformazione.

Guida alla Comprensione della Omeopatia e Materia Medica

Guida alla Comprensione della Omeopatia e Materia Medica

Tipologia omeopatica e fondamenti scientifici

Autore/i: Meuris Jean

Editore: Red Edizioni

introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Andrea Caizzi.

pp. 192, Como

Questo libro contiene un’esposizione semplice e chiara dei concetti fondamentali dell’omeopatia, e fornisce una modernissima ipotesi circa le sue basi scientifiche.
L’autore conduce gradualmente chi legge a comprendere il processo che sta a base di ogni malattia e che si fa risalire all’alterazione dell’equilibrio delle sostanze di cui è fatta la materia vivente.
Il ruolo del medico omeopata è quello di riconoscere questo squilibrio e di intervenire con saggezza per ristabilire l’armonia. Egli osserverà il malato, ne studierà la costituzione fisica e psichica, e arriverò, attraverso una meditata ricerca, a definire il suo “tipo” omeopatico, e quindi il rimedio più adatto, il simillimum.
Mettendo in evidenza i rapporti tra i singoli rimedi e i loro raggruppamenti, questo libro costituisce una sicura guida all’interpretazione e alla comprensione “dall’interno” dell’omeopatia: una disciplina ricca e complessa che non è solo arte di guarire, ma anche metodo di conoscenza.

Dall’introduzione:
«Il terreno, un concetto fondamentale. Come vi diverrà sempre più chiaro nel corso di questo lavoro, l’omeopatia è innanzitutto medicina del “terreno”, termine che va inteso, in questo contesto, nel suo senso psicosomatico. Una buona diagnosi omeopatica è impossibile se non si tiene conto prima di tutto dello psichismo del malato.
Dopo Pasteur è prevalsa una concezione della malattia come risultato di aggressioni microbiche: ma ciò significa avere una visione molto parziale delle cose e trascurare quel che di fatto è fondamentale. Se responsabile dei nostri mali fosse solo il microbo, già da lungo tempo l’umanità intera sarebbe scomparsa dalla faccia della Terra. Essa ha ignorato per millenni l’esistenza degli aggressori infinitamente piccoli su cui insiste la medicina di Pasteur, eppure è sopravvissuta lo stesso. Questo significa che alcuni erano naturalmente dotati di mezzi adatti a trionfare, mentre a morire erano gli individui il cui equilibrio si discostava dalla norma naturale.
Perché un bambino “fa” la poliomielite, mentre i fratelli e le sorelle che vivono nella stessa famiglia ne restano indenni? Perché le epidemie colpiscono una frazione soltanto della popolazione? Perché l’infezione primaria non dà sempre inizio a una tubercolosi ed anzi è nella generalità dei casi seguita dalla guarigione?
Questi interrogativi hanno una sola risposta possibile, contenuta in una parola: il terreno. Questa risposta permette di capire facilmente come possano esistere individui che, grazie alla loro costituzione, attraversano indenni tutte le malattie. Fare della medicina una semplice caccia al microbo non significa allora rinunciare ad affrontare il vero problema, mirare a un risultato impossibile, che si può raggiungere soltanto cercando di assicurare a ciascuno il terreno capace di proteggerlo dalla malattia? Un obiettivo disastroso Un tempo il microbo era l’agente della selezione naturale; i deboli scomparivano rapidamente e, nel complesso, giungevano all’età adulta solo i genitori che meglio degli altri erano capaci di procreare un’umanità robusta.
Oggi, grazie in parte a migliori norme igieniche e in parte ad alcuni mezzi di prevenzione e di lotta contro l’aggressione microbica, diventano genitori individui il cui terreno è tarato. In realtà, la medicina ufficiale insegue senza discriminazioni un obiettivo disastroso dal punto di vista della specie: il frutto dei suoi sforzi è un’umanità deficiente e cronicamente malata. Non esiste al mondo allevatore serio disposto ad applicare tali metodi. Basta già questo a dimostrare come la scienza ufficiale volga le spalle al vero problema, che non è quello di consentire a un’umanità tarata di continuare a vivere un’esistenza da malati a forza di “rimedi miracolosi”, ma al contrario quello di trasformare, per quanto possibile, la persona scarsa di difese immunitarie in un essere normale dotato di difese naturali sufficientemente sviluppate perché non ci sia bisogno di rinforzarle continuamente.
È per questa ragione che riteniamo essenziali e primarie le discipline mediche che. concentrano i loro sforzi sulla soluzione del problema del terreno; nella misura in cui questi sforzi sono coronati dal successo, ci sembra che esse dovrebbero essere il fulcro di una medicina moderna, consapevole del fatto che solo questa strada permette di giungere a risultati veramente positivi.[…]»

Jean Meuris ha iniziato la propria formazione profes­sionale di odontostomatologo dopo avere conseguito la laurea in scienze naturali. Si è poi avvicinato alle dot­trine naturali e all’omeopatia, divenendo il primo specialista odontostomatologo omeopata a livello interna­zionale. Autore di numerosi scritti, è stato fondatore e presidente onorario dell’Associazione internazionale ai medicina omeopatica odontostomatologica.

Donne nello Specchio del Medioevo

Donne nello Specchio del Medioevo

Autore/i: Duby Georges

Editore: Edizione CDE

traduzione di Giorgia Viano Marogna.

pp. 170, Milano

Le donne medievali escono dagli sfondi fasulli in cui gli uomini le hanno confinate e brillano di luce propria, assumendo la statura di autentiche protagoniste. Ed ecco che in questo “specchio” rivelatore compaiono le figure di sei dame, nel ruolo ufficiale di esempi morali e in quello sotterraneo di intelligenze autonome: Eleonora d’Aquitania, moglie lussuriosa ma anche ispiratrice dei trovatori; Eloisa e Isotta, modelli negativi di ribellione e insieme positivi di ricerca di libertà; Maria Maddalena, simbolo di umiltà e di coraggio; Juette, tanto forte da preferire il convento agli obblighi coniugali; Soredamor e Fenice, che nel matrimonio trovano la piena realizzazione dell’amore.

«…volevo vedere più chiaramente chi fossero, nella Francia del XII secolo, le donne che erano chiamate dame perché avevano sposato un signore, conoscere quale destino fosse loro assegnato nell’ambiente in cui vivevano, nel bel mondo, ai gradi superiori di quella società brutale e raffinata che chiamiamo feudale». Dall’Introduzione

Eleonora d’Aquitania, lussuriosa e traditrice; Maria Maddalena, peccatrice pentita; Eloisa, ribelle e trasgressiva; Isotta, vittima innocente di un filtro d’amore: queste e altre ancora le figure che Georges Duby descrive magistralmente in questo volume.

Georges Duby (1919-1996), uno dei più grandi storici del Medioevo, ha insegnato per oltre vent’anni al Collège de France. Con Michelle Perrot ha diretto i cinque volumi sulla Storia delle donne in Occidente e ha curato Immagini delle donne. Con Philippe Ariès ha curato i volumi della Vita privata. Con Michelle Perrot ha diretto i cinque volumi sulla Storia delle donne in Occidente e ha curato Immagini delle donne.

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Introduzione

Eleonora

Maria Maddalena

Eloisa

Isotta

Juette

Soredamor e Fenice

Semiologia del Cinema

Semiologia del Cinema

Saggi sulla significazione nel cinema – In che modo comprendiamo un film? Un testo fondamentale per decifrare l’esperienza cinematografica

Autore/i: Metz Christian

Editore: Garzanti Editore

introduzione di Pietro Montani, traduzione di Adriano Aprà, Franco Ferrini.

pp. 328, Milano

Una duplice istanza, critica ed ermeneutica, caratterizza l’intero arco della ricerca di Metz “a proposito del cinema”. Questo libro, riproposto a oltre vent’anni dalla sua prima edizione, conserva una straordinaria vitalità teorica, culturale, didattica, proprio in virtù di quella duplice istanza. Il lavoro di Metz è un lavoro critico, in quanto risponde a queste domande: a che condizioni (linguistiche, semiotiche, immaginarie) comprendiamo i film? E un lavoro ermeneutico, in quanto volto a comprendere il modo in cui il cinema – uno di “quei fenomeni che si «sottraggono» per la loro stessa banalità, per la loro frequenza nella vita sociale, per ciò che hanno di ordinario” – ci riguarda e ci modifica.

Di Christian Metz (1931) ricordiamo, tra te opere tradotte in italiano, Linguaggio e cinema (Bompiani, Milano 1977) e Cinema e psicoanalisi (Marsilio, Venezia 1980).

Dinamica Mentale

Dinamica Mentale

Come utilizzare le vostre onde cerebrali per migliorare la vostra vita – Tensione, difficoltà sessuali, controllo del peso ed altri problemi curati con le onde alfa

Autore/i: Zaffuto Anthony A.; Zaffuto Mary Q.

Editore: Siad Edizioni

prefazione di Francesco Ceramelli e Flavia Ossani, introduzione degli autori, traduzione di Flavia Ossani.

pp. 272, Milano

Durante lo stato di profondo rilassamento che precede il sonno, il nostro cervello emette le onde alfa. A livello alta, la mente è estremamente sensibile alle suggestioni: sfruttando questa caratteristica fisiologica che è innata in ciascuno di noi, possiamo imparare a regolare coscientemente il comportamento, ad esercitare un controllo su corpo, cervello e spirito. E, spingendoci più avanti, ad arrivare sino ai limiti estremi delle nostre potenzialità.
Anthony Zaffuto, sociologo e consulente terapista, ha raccolto in questo volume i risultati di molti anni di ricerca nel campo.
Ne è nato un originalissimo metodo: la «terapia alfagenica», che viene qui illustrata in ogni particolare. Dopo aver imparato a riconoscere i diversi stati di coscienza della propria mente, il lettore sarà in grado di raggiungere il livello alfa e di usarlo con continuità.
Attraverso l’autocontrollo alfagenico, è possibile vincere tensione, insonnia, ansia, obesità, alcolismo, difficoltà sessuali, e molti altri problemi che assillano l’uomo d’oggi; in una parola, vivere in un perenne stato di autocoscienza e felicità.
Il libro contiene numerosi test di autovalutazione che permettono di determinare il tipo d’aiuto di cui si ha bisogno e programmare i relativi esercizi personalizzati.

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Prefazione
Introduzione
Ringraziamenti

PARTE PRIMA – RICERCHE ED ESPERIMENTI SULLE ONDE CEREBRALI

  • 1. Vari metodi di autocontrollo
  • 2. Limiti vaghi della coscienza

PARTE SECONDA – BASI DEL TRAINING ALFAGENICO

  • 3. Dinamica del training alfagenico
  • 4. Basi fisiche del training alfagenico
  • 5. Metodo del biofeedback
  • 6. Basi mentali del training alfagenico

PARTE TERZA – AUTOPROGRAMMA ALFAGENICO

  • 7. Introduzione all’autoprogrammazione
  • 8. Tecniche per la programmazione alfagenica
  • 9. Modifica del comportamento
  • 10. Difficoltà sessuali maschili e femminili
  • 11. Le malattie psicosomatiche
  • 12. Comportamenti incontrollabili
  • 13. Controllo del dolore

Conclusioni
Note
Bibliografia

La Libertà di Essere Diversi

La Libertà di Essere Diversi

Natura e cultura alla prova delle neuroscienze

Autore/i: Maffei Lamberto

Editore: Società Editrice Il Mulino

introduzione dell’autore.

pp. 184, illustrazioni b/n, Bologna

Quanto del nostro comportamento e delle nostre scelte è determinato dal nostro patrimonio genetico e quanto invece dall’ambiente in cui viviamo, dalla cultura in cui siamo immersi? I geni ci fanno essere come siamo: statura eretta, occhi in posizione frontale e, non ultimo, un grande sviluppo della corteccia cerebrale; ma forse pensieri, emozioni, comportamenti, atteggiamenti non dipendono solo da caratteristiche geneticamente determinate. Nell’affrontare la questione il libro riflette sugli scenari aperti dalle scoperte delle nuove «discipline del cervello».

Lamberto Maffei, già direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR e del Laboratorio di Neurobiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei e professore emerito di Neurobiologia alla Scuola Normale.

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Introduzione
I. La rana e Galileo Galilei, ovvero l’informazione sensoriale e la sua interpretazione
II. Intervista al personaggio cervello

1. Specializzazioni funzionali
2. Il cervello imperfetto
3. Cervell e corpo
4. Tempo e cervello
5. E il libero arbitrio?
6. Strategie di apprendimento
7. Condizionamento associativo nell’uomo

III. Cervello: variabili e costanti

1. Il personaggio cervello
2. L’orologio nel cervello
3. Razionale e non razionale

IV. Il rumore cerebrale

1. L’attività spontanea delle cellule nervose
2. L’attività spontanea nel periodo embrionale o durante la prima infanzia
3. Un po’ di microstoria
4. Il rumore del pernsiero e la creatività

V. Il cervello che cambia

1. Quanto possiamo cambiare il nostro cervello?
2. Geni, ambiente e cervello
3. Le proprietà cerebrali: innate o acquisite
4. La plasticità del cervello
5. Valutazione del periodo critico
6. Deprivazione sensoriale durante lo sviluppo nell’uomo
7. Plasticità nell’adulto
8. Efficacia delle preghiere?

VI. Il cervello che invecchia: ricchi e poveri

1. Vecchiaia: fisiologia patologica
2. Invecchiamento e patologie cerebrali
3. Cervello impoverito e informazione
4. Una farmacologia endogena
5. Cervello arricchito
6. Esperimenti di arricchimento e impoverimento nei bambini
7. Ambiente «arricchito» nella vecchiaia
8. Suore colte e suore ignoranti
9. Arricchimento materno

VII. Il sonno della ragione genera mostri

1. Automaticità o semiautomaticità delle risposte cerebrali
2. Risposte automatiche negli animali
3. Le tecniche della persuasione
4. Il potere del «perché»
5. Le risposte automatiche e la vita moderna
6. Il farmaco e la funzione cerebrale

VIII. Visione e televisione

1. La televisione nel Medioevo
2. Il linguaggio del giorno e il linguaggio della notte
3. Videocrazia
4. Il potere dell’immagine
5. Comunicazione visiva e televisione
6. Una patologia da televisione
7. Da Homo sapiens a Homo insipiens?

IX. Il cervello collettivo

1. Ambiente e omologazione cerebrale
2. Il cervello collettivo culturale
3. Conclusione

X. Un antidoto alla globalizzazione: la follia

1. Un premio Nobel da dimenticare
2. Storia e follia
3. Surrealismo, scrittura automatica e memoria implicita
4. La danza pittorica di Jackson Pollock

Bibliografia
Indice dei nomi

Storia della Filosofia Cinese

Storia della Filosofia Cinese

Autore/i: Fung Yu-lan

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione e cura di Derk Bodde, prefazione di Renata Corsini Pisu, traduzione dell’inglese di Mario Tassoni.

pp. XXIV-304, Milano

Opera del più Celebre filosofo e storico della filosofia cinese, questo saggio, sintetico e completo a un tempo, è ormai un classico in Occidente. La Storia della filosofia cinese di Fung Yu-lan si rivolge infatti al lettore occidentale tenendo conto delle sue domande su un mondo tanto lontano e dalla storia plurimillenaria. «Chi era in realtà Confucio? E vero che tutta la storia del pensiero cinese si riduce a Confucio e Lao-tse? Cos’è il neoconfucianesimo?…» Interrogativi, questi, che stimolano una conoscenza meno superficiale della Cina contemporanea, teatro, negli ultimi tempi, di grandi rivolgimenti ideologici e sociali, e sempre alla ribalta della scena internazionale.

Fung Yu-lan, l’autore cinese più affermato nel campo della ricerca filosofica, si è laureato in filosofia all’università di Pechino nel 1918, ha proseguito gli studi negli Stati Uniti (1919-1923) presso la Columbia University e ha seguito i corsi di Dewey.

La Medicina Tibetana

La Medicina Tibetana

5000 anni di esperienza per vivere a lungo e in salute

Autore/i: Tymchyshyn Nadiya

Editore: Armando Editore

introduzione dell’autore.

pp. 96, Roma

Il presente volume raccoglie preziose informazioni su antiche ricette tibetane che risalgono fino a 5000 anni fa. Tra i benefici derivanti dal loro utilizzo vi sono quello di depurare l’organismo dalle scorie accumulate negli anni a causa di fattori come la cattiva alimentazione e la vita sedentaria e, contemporaneamente, quello di integrare il fabbisogno giornaliero di preziosi elementi come minerali, vitamine e aminoacidi.
L’autrice, con La medicina tibetana, desidera mettere a disposizione di un sempre maggior numero di persone i segreti di un’antica medicina orientale e i grandi effetti positivi che i prodotti biologici utilizzati garantiscono.

Nadiya Tymchyshyn studia da diversi anni l’antica tradizione erboristica tibetana e le applicazioni benefiche che questi prodotti biologici consentono.
Naturopata, si avvicina alle discipline finalizzate alla conservazione dell’equilibrio negli anni 90, seguendo un personale percorso di miglioramento psicofisico. Scopre così le filosofie orientali e le loro applicazioni e le riporta allo stile di vita occidentale, perseguendo, come primo obiettivo, il potenziamento delle risorse immunologiche dell’organismo, facendo inoltre riferimento a metodiche di approccio assolutamente naturali, codificate nell’ambito di una visione olistica dell’essere umano.

I Ching

I Ching

Il metodo più facile e pratico per interrogare l’antico oracolo cinese, il più antico del mondo e conoscere il proprio destino

Autore/i: Sorrell Roderic; Sorrell Amy Max

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

premessa di Charles Loren Levenson, prefazione e introduzione degli autori, traduzione di Stella Boschetti.

pp. 302, nn. illustrazioni b/n, Milano

«I mutamenti svelano le cose, portano a compimento le relazioni e comprendono tutte le vie della terra. Questo e null’altro.» (Confucio)

L’I Ching, l’antico oracolo cinese della fortuna e del mutamento, è stato consultato per millenni dagli uomini prima di prendere decisioni importanti. Finora le difficoltà nell’interpretare i responsi dell’oracolo disorientavano i profani. Ora, grazie a questo libro, tutti potranno trovare da sé una risposta rapida e certa alle proprie domande. Bastano sei comuni monete e questo libro a portata di mano per sapere subito se: durerà l’amore che è appena nato; è il momento giusto per comprare una casa nuova; accettare un’offerta di lavoro…

Roderic e Amy Max Sorrell lavorano come terapeuti e sono da sempre affascinati dall’I Ching. Come studiosi e praticanti delle religioni e meditazioni orientali, consultano spesso questo antico oracolo.

L’Onomanzia

L’Onomanzia

Cabala e magia dei nomi

Autore/i: La Paglia Roberto

Editore: Xenia Edizioni

introduzione dell’autore.

pp.126, Milano

Un’arte divinatoria di antica origine che si propone di svelare il legame fra un nome e il destino di chi lo porta.

  • I nomi come combinazione di lettere, vocali e numeri: l’analisi cabalistica
  • Significato, origine, caratteristiche dei più comuni appellativi personali
  • Le loro corrispondenze nell’universo
Roberto La Paglia, giornalista e scrittore, ha già scritto per Xenia: Incantesimi di luce, per la collana Pensieri Felici, Il grande libro dei Tarocchi per la collana Grandi Economici Xenia e per i Tascabili: La divinazione, Lo spiritismo, I viaggi astrali, La chiromanzia, Le erbe magiche e L’onomanzia. Vive a Catania.

Taoismo – Una Via Femminile alla Conoscenza

Taoismo – Una Via Femminile alla Conoscenza

Autore/i: Casaretti Francesco

Editore: Sperling & Kupfer Editori

nota dell’autore alla nuova edizione.

pp. IX-126, Milano

In cinese tao significa «via, strada», nell’accezione concreta del termine. Nulla di astratto, quindi, ma qualcosa di molto semplice. E altrettanto semplice è la filosofia taoista, che sviluppa una teoria attenta ad assecondare i processi naturali, legata alle cose e alla realtà quotidiana. Su questa visione, che esalta gli aspetti femminili della mente umana, si è elaborato un modello che da millenni viene applicato con successo ai campi più disparati: dalla medicina alle arti marziali, dalla sessualità alla cucina. Con chiarezza espositiva non priva di divertenti osservazioni, l’autore si inoltra su questa strada, fornendo al lettore gli elementi per comprendere una delle più antiche costruzioni del pensiero e stimolandolo ad accostarsi senza pregiudizi a una cultura per molti aspetti ignorata o sottovalutata. Un testo che accompagna al rigore dell’analisi la disarmante saggezza dei cinesi, i quali, con storielle apparentemente banali, sanno esprimere la verità con maggiore immediatezza di qualsiasi complessa elaborazione mentale.

Francesco Casaretti ha lavorato fino alla fine degli anni Settanta come attore, commediografo, sceneggiatore e regista.
Ha poi abbandonato il mondo dello spettacolo per dedicarsi completamente allo studio e alla pratica della filosofia taoista di cui fa opera di divulgazione con conferenze, corsi, seminari.
Vive a Castello Cabiaglio, in provincia di Varese. Ha già pubblicato per Sperling & Kupfer Totò, Tati e il Tao: la comicità e l’arte della vita, Il Tao dell’Eros: indicazioni per ritrovare la via del piacere, Perché l’Oriente.

Donne Guerriere

Donne Guerriere

Autore/i: Newark Tim

Editore: Fratelli Melita Editori

prefazione dell’autore, illustrazioni e disegni di Angus McBride.

pp. 144, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, La Spezia

L’importanza della donna nella storia, anche militare, è fuor di dubbio.
Talune assunsero il potere alla morte dei mariti; molte esercitarono il comando come preziose mediatrici per mariti e figli.
Solo poche, tuttavia, emersero come veri e propri condottieri sul campo di battaglia.
In questo libro Tim Newark ci mostra una carrellata di donne combattenti, portandoci, nel corso dei secoli, dalle gesta delle mitiche Amazzoni fino alla drammatica vicenda di Giovanna D’Arco.

La Cosmogonia dei Rosacroce

La Cosmogonia dei Rosacroce

Autore/i: Heindel Max

Editore: I Dioscuri

pp. 626, illustrazioni b/n, Genova

Il Mondo occidentale è senza dubbio l’avanguardia della razza umana, e per le ragioni esposte nelle pagine che seguono, i Rosicruciani ritengono che nè il Giudaismo nè il «Cristianesimo popolare», ma il vero Cristianesimo Esoterico debba essere la religione universale.
Buddha, grande, nobile e sublime, può essere la «Luce dell’Asia», ma Cristo sarà tuttavia riconosciuto «Luce del Mondo». Come il sole supera col suo splendore la più brillante stella dei cieli, dissipa ogni vestigio di tenebre e dà vita e luce a tutti gli esseri, così pure, in un domani non lontano, la vera religione di Cristo sostituirà e sommergerà tutte le altre religioni a eterno vantaggio dell’umanità.

Magia e Civiltà

Magia e Civiltà

Garin • P. Rossi • Frazer • Durkheim • Lévy-Bruhl • Cassirer • Freud • Jung • Piaget • Eliade • Volmat • Malinowski • Lévi-Strauss • Jensen • de Martino

Autore/i: de Martino Ernesto

Editore: Garzanti Editore

introduzione dell’autore.

pp. 296, Milano

Un’antologia critica fondamentale per io studio del concetto di magia nella civiltà occidentale.
La civiltà occidentale si è venuta plasmando come civiltà moderna attraverso una costante opera di esclusioni. Anche nei confronti della magia l’atteggiamento fondamentale è stato quello della presa di distanza. Oggi, ai di là di ambigui e regressivi revivals, il mondo magico e lontano da noi: le lotte del cristianesimo contro il paganesimo, della nuova scienza contro la magia naturale, della società europea contro la stregoneria hanno scavato un solco che non possiamo più colmare. Ma tate distanza rischia di operare come pregiudizio etnocentrico in chi osserva e studia i comportamenti magici dette civiltà extraeuropee o del nostro passato; precludendo così la comprensione della genesi, della struttura e della funzione del magismo.
In questa classica antologia de Martino ricostruisce i vari momenti della polemica antimagica e rilegge alcuni testi dei grandi interpreti moderni che hanno esplorato i fenomeni esterni alla ratio occidentale mediante nuove e pertinenti domande.

Ernesto de Martino (Napoli 1908 – Roma 1965) è stato tra i primi e più attivi promotori, in Italia, del dibattito sulle scienze umane. In il mondo magico (1948) delineò una storia del magismo come esperienza mitico-esistenziale, come modo di reagire alla «crisi di presenza» nel mondo. In seguito egli approfondì le tematiche dell’antropologia culturale contemporanea, elaborandole in chiave storicistica e verificandole in numerose indagini sul campo. Della sua ricca produzione si ricordano: Morte e pianto rituale nel mondo antico (1958), Sud e magia (1959), La terra del rimorso (1959), Furore Simbolo Valore (1962). Particolarmente importanti le ricerche raccolte da Clara Gattini nel volume postumo La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977), che testimoniano il continuo confronto critico di de Martino con Gramsci e Croce da un lato e la fenomenologia e l’esistenzialismo dall’altro.

Storia e Antologia del Surrealismo

Storia e Antologia del Surrealismo

Aragon, Breton, Dalí, Éluard, Ernst, Péret, Picabia, Tzara

Autore/i: Nadeau Maurice

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

avvertenza dell’autore, traduzione di Marcello Militello.

pp. IX-458, Milano

Nell’avventura dell’avanguardia novecentesca europea il surrealismo rappresenta un momento fondamentale della lunga serie di ricerche letterarie e artistiche che, iniziatesi col secolo, dovevano concludersi, dopo alterne vicende, con la seconda guerra mondiale.
Il termine «surrealismo» fu inventato da Apollinaire nel 1916 ma il movimento surrealista ebbe un’incubazione lenta: solo nel 1924 André Breton pubblicò il primo «Manifesto del surrealismo».
In questi otto anni i futuri surrealisti si avvicinarono al gruppo dadaista e a quanti svolgevano un’azione di rottura nei confronti dei valori tradizionali e accademici nel campo dell’arte e della letteratura.
Essi opponevano al pensiero logico, alla morale, all’estetica la forza del sogno, dell’inconscio, dell’automatismo psichico.
Breton, Aragon, Eluard, Soupault, Péret iniziarono una violenta campagna iconoclasta e scandalistica contro l’ordine costituito (politico e culturale): attaccarono i maestri venerati, la patria, l’ipocrisia, l’opportunismo. A poco a poco il movimento surrealista slittò sul piano politico e si ebbero le prime crisi: si formarono due correnti, una anarchica e autonomista rappresentata da Breton e dalla «Révolution Surréaliste», e l’altra comunista rappresentata dalla rivista «Clarté». Il periodo di massimo successo del movimento fu tra il 1930 e il 1939, poi lo scoppio della seconda guerra mondiale spazzò via i sogni e le velleità.
Maurice Nadeau ripercorre in questo libro le tappe principali del movimento surrealista, che se anche è fallito nei suoi obiettivi dichiarati ha certamente influenzato l’arte e la cultura degli ultimi cinquant’anni.
L’opera è divisa in due parti: la prima è costituita da un saggio storico-critico, mentre la seconda raccoglie tutti i documenti surrealisti più significativi, sparsi in riviste, opuscoli, lettere, volantini, manifesti.

Maurice Nadeau è nato a Parigi nel 1911. Critico letterario assai noto, ha collaborato a molti giornali e riviste, come «Mercure de France», «Lettres nouvelles», «France-Observateur», «Express». Dal 1966 è direttore della rivista «La Quinzaine littéraire».

Il Didgeridoo

Il Didgeridoo

Voce antica, spirito moderno

Autore/i: Coughlin Rowan

Editore: Tarabooks – Strade Blu

prologo dell’autore, traduzione e redazione di Stefano Focacci.

pp. 108, Termoli (CB)

In questo manuale troverete interessanti notizie circa le origini del didgeridoo, su come suonarla, come fabbricarvene uno con materiali alternativi, sull’uso che ne viene fatto dagli Aborigeni e su tutti i fatti, i miti, i tabù e le polemiche che lo riguardano. Correda il volume una discografia essenziale.

Une degli strumenti più semplici e al tempo stesso affascinanti esistenti al mondo è senza dubbio il didgeridoo, la tromba degli Aborigeni australiani. Nella propria versione originale esso consiste in un ramo dell’albero dell’eucalipto reso cavo dall’opera delle termiti, soffiando nel quale il suonatore produce un ipnotico suono ronzante, che può essere modulato in molti modi. Usato dagli Aborigeni nelle proprie cerimonie sacre e profane, da qualche tempo il didgeridoo ha valicato i confini dell’Australia per approdare in Europa e negli USA, dove, per le qualità del suo suono, ha riscosso particolare popolarità presso i musicisti New Age.
In questo manuale troverete interessanti notizie circa le origini del didgeridoo, su come suonarlo, come fabbricarvene uno con materiali alternativi, sull’uso che ne viene fatto degli Aborigeni e su tutti i fatti, i miti, i tabù e le polemiche che lo riguardano. Correda il volume una discografia essenziale.

Rowan Coughlin è nato e vive in Scozia, ad Aberdeen, dove fa il grafico pubblicitaria Come molti Europei, è entrato per la prima volta in contatto col didgeridoo grazie ai Jamiroquai.
Nel 1995, in occasione di un soggiorno-lavoro a Kununurra, Western Australia, è entrato in contatto con gli Aborigeni ed ha avute modo di apprendere da loro alcune finezze tecniche che gli hanno consentito di fare enormi progressi con lo strumento. Musicista dilettante, suona in un interessante ensemble chitarra elettrica-percussioni-didgeridoo chiamato Gondwana Sunrise.

Il Significato della Musica

Il Significato della Musica

Autore/i: Schneider Marius

Editore: Rusconi

introduzione di Elémire Zolla, traduzioni dal tedesco e dal francese di Aldo Audisio, Agostino Sanfratello e Bernardo Trevisano.

pp. 288, Milano

Marius Schneider è il massimo etnomusicologo vivente; ha studiato il fenomeno musicale come si presenta nelle grandi civiltà (l’Occidente premoderno, l’India, l’Africa, ecc.). In questi saggi Schneider ci offre una metafisica del suono, della musica e del rito, basata su scoperte etnologiche compiute personalmente. Egli spiega che la musica è la più antica allegoria possibile della creazione. Antichissime e illustri cosmogonie descrivono la realtà precedente alla creazione come un’oscurità sonora in cui nulla è ancora solido e tutto è vibrazione musicale, e la creazione stessa come l’atto sonoro originario, come un passaggio graduale a oggetti sempre più solidi e silenziosi.
Schneider riconduce così la musica alla sua essenza, spiega le connessioni tra musica e magia, il rapporto tra parola e suono, la funzione simbolica dei suoni vocali e strumentali, la struttura linguistica di ritmo-melodia-armonia.

Marius Schneider nacque a Hagenau (Alsazia) nel 1903. Studiò filologia, musicologia, pianoforte e composizione a Strasburgo e a Parigi, e poi a Berlino, dove compì gli studi nel 1930 con una dissertazione sull’ars nova. Direttore dell’Archivio Fonografico di Berlino nel 1932, si dedicò allo studio della tradizione polifonica nei vari continenti, raccogliendo un’immensa documentazione di polifonia «esotica». Più tardi, divenuto direttore della sezione dedicata al folklore nell’«Instituto Español de musicologia» di Barcellona, si è dedicato alla ricostruzione delle antiche cosmogonie e alla ricerca delle relazioni fra l’architettura medievale e la musica. Dal 1954 al 1970 è stato titolare della cattedra di musicologia all’Università di Colonia, occupandosi in prevalenza di simbologia musicale nelle antiche filosofie e religioni.
Le sue opere principali sono:
Geschichte der Mehrstimmigkeit, Berlino 1934-1935.
El orígen musical de los animales-símbolos en la mitología y escultura antiguas, Barcellona 1946.
La danza de espadas y la tarantela, Barcellona 1948.
Singende Steine, Kassel 1955.

Visualizza indice

Introduzione, di Elémire Zolla

Parte prima

L’ESSENZA DELLA MUSICA

1. Il significato della musica

Parola e suono, Creazione, Dottrina del sacrificio, Canzoni, Simboli sonori primari, Simboli sonori strumentali, Gerarchia nel simbolismo, La magia, Conclusione.

2. La musica come modello del mondo

3. Musica e magia

4. La nascita musicale del simbolo

5. Il significato delle ali

Parte seconda

RITMO, MELODIA E ARMONIA

1. Il ritmo

2. Il significato della voce

3. Il canto gregoriano e la voce umana

4. Musica e metafisica: l’armonia delle sfere

Parte terza

LA MUSICA E LE COSE

1. Il tamburo

2. L’armonia tra l’uomo e la natura

Zambomba, Pandero.

3. La gioia e la lode: l’essenza dell’inno

Introduzione al Buddhismo Tantrico

Introduzione al Buddhismo Tantrico

Autore/i: Shashi Bhushan Dasgupta

Editore: Ubaldini Editore

prefazione di Herbert V. Guenther, traduzione di Mario Maglietti.

pp. 200, Roma

Lo studio che per primo ha contribuito a spogliare gli insegnamenti delle scuole tantriche indiane dall’alone di mistero che da sempre li avvolgeva, chiarendo i malintesi e i preconcetti che gettavano sul Buddhismo tantrico una luce esclusivamente esoterica.

I Tantra, sia induisti che buddhisti, devono essere considerati una letteratura religiosa indipendente che ha utilizzato importanti dottrine filosofiche, ma la cui origine non risale ad alcun sistema filosofico particolare; essi constano essenzialmente di metodi e pratiche religiose che, in India, risalgono a tempi molto antichi.
Nel crescente attuale interesse per il Buddhismo tantrico, questo è uno dei pochi libri che presenta gli insegnamenti delle varie scuole tantriche in modo sicuro e utile. Lo studio di Dasgupta è dedicato esclusivamente alle scuole tantriche indiane, ma in esso si trovano rivelate le fonti di gran parte della pratica tantrica tibetana.
Nel corso della storia il Tantra è stato avvolto nel mistero, è stato frainteso e criticato. Quest’opera pionieristica, basata su una grande quantità di materiali inediti, non potrà che stimolare un riesame delle vecchie formulazioni accademiche sul Tantra, dando vita a una nuova valutazione del Buddhismo tantrico.
Alcune delle conclusioni cui l’autore è giunto si riveleranno valide e saranno d’ausilio per ulteriori ricerche, altre saranno ampiamente modificate, se non totalmente respinte. Ma nessuno che intenda studiare seriamente la fase indigena indiana del Buddhismo tantrico potrà trascurare questo studio.