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Libri dalla categoria Aldilà

Canti Erotici dei Primitivi

Canti Erotici dei Primitivi

Autore/i: Autori vari

Editore: Lato Side Editori

nota introduttiva e cura di Alfonso M. Di Nola.

pp. 194, Roma

Queta raccolta nasce da intense ricerche sulla vita religiosa e le credenze magiche delle popolazioni cosiddette primitive.
Alfonso M. Di Nola, affascinato dalla straordinaria suggestione di voci poetiche che sembravano forzare gli schemi delle raccolte etnografiche e dei resoconti di viaggiatori e studiosi, ha voluto tentare una sorta di «erotikon» svincolato dalle strutture della tradizione lirica classica e occidentale.
L’esito appare stupefacente per freschezza e profondità d’ispirazione; dall’Africa all’Asia, dalle Americhe all’Oceania, il lettore è chiamato a percorrere un itinerario culturale davvero inconsueto riaprendo gli occhi sul mondo perduto degli uomini che, per essere più vicini ai misteri della vita, più spesso parlano come poeti sublimi.

Yoga per Bambini

Yoga per Bambini

Facili esercizi di respirazione, rilassamento e movimento per una maggiore scioltezza e forza

Autore/i: Luchs Esther-Martina

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione di Helge Neu, introduzione dell’autrice, traduzione di Federico Rasetching, fotografie di Volker Stapelberg.

pp. 152, 100 fotografie b/n, Roma

Questo libro vuol essere una guida per l’adulto che ha la responsabilità di assistere amorevolmente i giovani.

Questo libro si rivolge ai genitori, agli educatori, ai medici, a tutti coloro cioè su cui pesa la grave responsabilità di condurre le giovani vite a loro affidate ad una sana adolescenza.

Scienza Folclore Ideologia

Scienza Folclore Ideologia

Le Scienze della Vita nella Grecia Antica

Autore/i: Lloyd Geoffrey E. R.

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prima edizione, avvertenza e introduzione dell’autore, traduzione di Alessandra e Barbara Fiore con la collaborazione di Regina Chiecchio.

pp. 228, Torino

In questo nuovo saggio, che fa seguito a Magia Ragione Esperienza, Geoffrey Lloyd studia rapporti fra sapere scientifico, credenze tradizionali, rappresentazioni ideologiche nell’ambito della biologia e della medicina antiche. I greci, secondo Lloyd, non sono certo un popolo primitivo, ma non sono neppure precursori della scienza moderna. Il loro pensiero scientifico non può essere ridotto ad antropologia, ma non può essere compreso senza antropologia. Anche nei momenti più alti, anche quando la curiosità intellettuale e lo sforzo di razionalizzazione portano più vicini a un’idea moderna di scienza, essi non recidono il cordone ombelicale che li lega alle credenze popolari e al sapere tradizionale. Così è per lo sviluppo della tassonomia zoologica (Aristotele), per le teorie biologiche e ginecologiche (ippocratici, Aristotele, Sorano), per le ricerche botaniche e farmacologiche (ancora gli ippocratici, e Teofrasto), per l’elaborazione di una terminologia anatomica rigorosa e coerente (Rufo, Galeno). Di qui lo fisionomia inconfondibile del pensiero scientifico greco, quella mescolanza di arditezze e trivialità che stride con la moderna idea di scienza, ma che pure ha rappresentato anch’essa una forma d scienza.

Psicobiologia

Psicobiologia

Autore/i: Pinel John P.J.

Editore: Società Editrice Il Mulino

prefazione di Carlo Umiltà e Giuseppe di Pellegrino, introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe di Pellegrino e Alessandro Farnè.

pp. XI-564, nn. figure a colori, Bologna

«Psicobiologia», il titolo di questo volume, richiama in modo esplicito il tema fondamentale della stretta relazione fra processi mentali e meccanismi neurobiologici. Nell’ultimo decennio – la «decade del cervello», com’è stata definita negli Stati Uniti – è risultato sempre più evidente che solo integrando scienze come la psicologia e la neuropsicologia, che studiano i processi mentali e il comportamento, e scienze come la neurobiologia e la neurofisiologia, che studiano i meccanismi molecolari e cellulari cerebrali, si potrà tentare di risolvere uno dei più affascinanti e misteriosi segreti della natura: la mente umana. Una approfondita conoscenza del comportamento e dei processi cognitivi e affettivi, cioè, non ‘ può che tenere conto delle componenti biologiche, delle strutture neuroanatomiche e dei meccanismi funzionali del cervello. Per le sue caratteristiche – il riferimento costante a casi clinici significativi, neurologici e neuropsicologici, l’esposizione chiara e sintetica, la ricchezza dell’apparato iconografico – questo strumento risulterà particolarmente prezioso per gli studenti di Psicologia, Scienze biologiche, Scienze motorie, impegnati nei corsi introduttivi di neuroscienze.

John P.J. Pinel insegna Psicologia alla University of British Columbia di Vancouver. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: «Colorful Introduction to Brain and Psychology» (Allyn & Bacon, 1996).

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Prefazione, di Carlo Umiltà e Giuseppe di Pellegrino. – Introduzione. – I. Anatomia del sistema nervoso. – II. Conduzione nervosa e trasmissione sinaptica. – III. Metodi di studio in psicobiologia. – IV. Lesioni cerebrali nell’uomo e modelli animali. – V. Il sistema visivo. – VI. Meccanismi della percezione. – VII. Il sistema sensorimotorio. – VIII. L’assunzione di cibo e acqua. – IX. Ormoni e comportamento sessuale. – X. Sonno, sogni e ritmi circadiani. – XI. Dipendenza da farmaci e circuiti cerebrali della gratificazione. – XII. Memoria e amnesia. – XIII. Plasticità neuronale. Sviluppo, apprendimento e recupero del danno cerebrale. – XIV. Lateralizzazione emisferica, linguaggio e split-brain. – XV. La psicologia fisiologica delle emozioni, dello stress e della malattia mentale. – Appendici. Riferimenti bibliografici. – Indice analitico.

Pensiero Indiano e Mistica Carmelitana

Pensiero Indiano e Mistica Carmelitana

Titolo originale : Pensee Indienne et Mystique Carmelitain

Autore/i: Svāmi Siddheśvarānanda

Editore: Edizioni Āśram Vidyā

prefazione all’edizione francese dell’autore, prefazione all’edizione italiana di Raphael, traduzione dal francese di Romana Visentin in collaborazione col Gruppo Āśram Vidyā.

pp. 208, Roma

Svāmi Siddheśvarānanda è molto conosciuto sia in India che in Europa dove, per lunghi anni, ha lavorato per la presentazione della dottrina Vedānta.
In questa sua opera, Pensiero indiano e Mistica carmelitana, presentata per la prima volta in italiano, egli mostra l’intima relazione esistente tra la religione cristiana e la spiritualità indù sul piano mistico, e come queste si incontrino perfettamente nel descrivere le qualificazioni necessarie per la realizzazione del Sentiero.
«Intraprendendo questa serie di conversazioni – afferma lo Svāmi – non e mia intenzione di insistere sui dogmi e sulle dottrine ma sulle trasformazioni che arricchiscono l’uomo interiore… Questo studio non ha la pretesa di essere completo: dal confronto delle due correnti di pensiero, esso mira soltanto a far emergere alcuni chiarimenti»; e proprio in questi chiarimenti egli si rivela quale profondo conoscitore della mistica orientale ed occidentale. Si veda, in particolare, lo studio comparativo tra la Notte Oscura di San Giovanni della Croce e l’Astāṅga Yoga (otto mezzi yoga) di Patañjali.
Nel libro, non solo sono riportati molti passi tratti dalla Salita del Monte Carmelo e dalla Notte Oscura raffrontati con quelli della Bhagavad-Gītā e delle Upanisad, ma viene data la chiave, sia al Cristiano che all’Indù, per un giusto accostamento a concezioni diverse dalle proprie: «… l’accostamento consiste nell’adottare momentaneamente la visione dell’altro, di vedere come l’altro vede, dimenticando l’adesione ad una particolare dottrina. Questo metodo, che consiste nel far propri, punti di vista differenti, ci rende capaci di realizzare una vasta sintesi. Ciò non è uno sterile sincretismo ne’ un eclettismo, ma un saper cogliere nelle varie Scritture elementi essenziali che si completino l’un l’altro».
Riteniamo queste parole di Siddheśvarānanda la miglior presentazione a quest’opera che ci fa comprendere come i Mistici (sperimentatori della dottrina) di ogni religione, intesa come «sforzo dell’individuo per realizzare un più alto livello di coscienza e una trasformazione del suo essere», avendo trasceso la sfera della discorsività teologica e dogmatica, possono benissimo intendersi e sentirsi uniti.

Possa questo messaggio dello Svāmi stimolare quanti sono pronti a seguire una sādhanā-ascesi, non ha importanza se cristiana o induista, ha importanza che sia concreta, fattiva e operante. (Raphael)

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I – Pensiero indiano e spiritualità carmelitana
II – Ascesi e sâdhanâ secondo San Giovanni della Croce e la mistica indiana
III – Studio preliminare sullo yoga di San Giovanni della Croce
IV – Il bhakti yoga e l’opera di San Giovanni della Croce
V – Lo yoga di San Giovanni della Croce
VI – Il râȷa yoga di San Giovanni della Croce

No, non Sono un Eccentrico

No, non Sono un Eccentrico

Autore/i: Gould Glenn

Editore: E.D.T. – Edizioni di Torino

prefazione di Enzo Restagno, premessa interviste e montaggio a cura di Bruno Monsaingeon, traduzione di Carlo Boschi.

pp. XV-208, nn. fotografie b/n, Torino

Il Maestro entra e avanza verso il centro del palcoscenico dove spicca la sagoma lucida e scura del pianoforte.
La sala è gremita, il contatto fisico fra gli spettatori può raggiungere livelli fastidiosi, fa caldo, ogni scricchiolio di sedia e ogni starnuto sono colpi mortali inferti alla ricerca di concentrazione.
Nell’aria c’è grande tensione, il Maestro possiede molto carisma, tra lui e il pubblico si stabilisce il feeling, inizia la performance. Sentimento di attesa per le prestazioni virtuose, sentimento di meraviglia: in fondo lui sfida l’impossibile, rischia continuamente l’errore, in quell’atmosfera circense fa la figura di un clown divino.

L’Ostpolitik della Santa Sede

L’Ostpolitik della Santa Sede

Un dialogo lungo e faticoso

Autore/i: Barberini Giovanni

Editore: Società Editrice Il Mulino

prefazione del cardinale Achille Silvestrini.

pp. XIV-426, 8 illustazioni b/n f.t., Bologna

La stagione che nella storia contemporanea delle relazioni internazionali è stata caratterizzata dalla cosiddetta ostpolitik vaticana è risultata certamente una delle più importanti per la Chiesa cattolica nel XX secolo. È stato un periodo di straordinaria attività politico-diplomatica svolta dalla Santa Sede sotto il governo di Paolo VI che, dopo le intuizioni di Giovanni XXIII, anche con l’impegno personale di mons. Casaroli dette vita alla coraggiosa politica del dialogo che ha portato la Chiesa cattolica al confronto difficile e complesso con i sistemi politici fondati sul marxismo-leninismo. Il volume offre una ricostruzione sistematica, sostenuta da molte fonti documentarie inedite, della ostpolitik, della sua origine e dei suoi obiettivi che, essenzialmente pastoriali all’inizio, si sono poi ampliati collocando la Santa Sede nelle relazioni politiche internazionali segnate dalla détente e definite nell’Atto Finale di Helsinki. In questo contesto è emersa la dimensione eccezionale del negoziatore vaticano mons. Agostino Casaroli, autorevolissimo protagonista. Il volume si chiude con riflessioni relative al periodo, profondamente innovativo, del pontificato di Giovanni Paolo II che ha operato per la caduta del comunismo e per la riunificazione del continente europeo.

Giovanni Barberini è professore di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia e collabora con l’Ufficio OSCE del Ministero degli Esteri. Ha pubblicato molti lavori riguardanti gli Stati socialisti (fra gli altri, “La libertà del pensiero religioso negli Stati socialisti europei”, Napoli, ESI, 1985), la diplomazia vaticana (“Chiesa e Santa Sede nell’ordinamento internazionale”, Torino, Giappichelli, seconda ed. 2004) e la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa.

Astrologia e Controllo delle Nascite

Astrologia e Controllo delle Nascite

Come calcolare con l’oroscopo i periodi fertili, il sesso del nascituro e lo sviluppo della gravidanza

Autore/i: Ostrander Sheila; Schroeder Lynn

Editore: Armenia Editore

prefazione dell’autore, traduzione Giancarlo Tarozzi.

pp. 288, illustrazioni b/n, Milano

È possibile controllare la fertilità, lo sviluppo della gravidanza e il sesso del nascituro attraverso calcoli basati sull’oroscopo della donna? Probabilmente si, almeno a giudicare dalle ricerche condotte dal dottor Eugen Jonas, cecoslovacco.
Le autrici di questo volume, pubblicato in prima edizione con il titolo Influssi cosmici e controllo delle nascite, hanno avuto occasione di partecipare, nel 1968, alla prima conferenza annuale di parapsicologia tenutasi a Mosca, e sono entrate casualmente in contatto con le scoperte del dottor Jonas, tuttora circondate dal segreto di stato. Raccolto tutto il materiale disponibile, Sheila Ostrander e Lynn Schroeder ci offrono ora i risultati delle loro indagini, documentando ipotesi e teorie.
Secondo il dottor Jonas, un’adeguata conoscenza astrologica permetterebbe di regolare meglio le nascite. È sua opinione, infatti, che accanto al normale ciclo dell’ovulazione mensile la donna possieda un secondo ciclo di fertilità, che può essere calcolato con la massima esattezza in base al momento di nascita della donna stessa. Il ricercatore cecoslovacco ha postulato un nuovo «ritmo biologico», legato sia alla fertilità che alla determinazione del sesso del nascituro.
L’importanza pratica, immediata, di un simile metodo è ovvia; ma forse ancora più grande è il suo valore conoscitivo, che ci permette di tracciare inedite mappe nei cicli della nostra esistenza quotidiana, aiutandoci a scegliere, con maggior consapevolezza, il momento più adatto per la procreazione.

La Realtà dello Zazen

La Realtà dello Zazen

Il cammino verso se stessi

Autore/i: Kosho Uchiyama Rōshi

Editore: Ubaldini Editore

introduzione e traduzioni dall’edizione originale in tedesco e francese da François-Albert Viallet con la collaborazione di Sadao Nakano, traduzione italiana condotta sulla versione francese da Melina Caudo.

pp. 112, nn. illustrazione b/n, Roma

Questo libro non può essere letto come una fonte di informazione scientifica, né come una poesia. Si tratta di un testo di meditazione, talvolta presentato con il sorriso, ma la cui sottintesa gravità, non lascia alcun dubbio.

Un grande maestro (Roshi) giapponese di Zen, nostro contemporaneo, ci parla in questo libro dell’esperienza dello Zazen, quale è vissuta nei monasteri giapponesi. Si tratta dunque di un libro interamente “giapponese” nel quale lo Zen ci viene spiegato per così dire “dall’interno”, cioè a partire dal pensiero e dall’esperienza.
L’esercizio dello Zen è definito come «vivere a partire dalla realtà del Sé»; lo Zen è interpretato come realizzazione in sé della realtà della Vita quale è. Il fondamento del Buddhismo infatti è la realtà della vita come si afferma in maniera assoluta al di là di tutte le definizioni.
Il cammino del Soto Zen, di cui lo Zazen è lo stadio preliminare, non è affatto il tentativo di costruire una nuova forma di “Io”. Non vi si cerca nemmeno di eliminare a poco a poco istinti e illusioni; non vi si insegue una speciale esperienza mistica; il Satori non è specialmente cercato; il Roshi rifiuta coloro che vogliono fare dello Zen una mistica. La profondità dell’antico oriente non consiste soltanto nella negazione della ragione umana; non è un perdersi in una nebbia di anti-intellettualismo e di non-definizione. La profondità dell’Illimitato si trova al di là della ragione. È come il cielo limpido e senza nuvole.

Abate di Antai-ji, monastero Soto situato alla periferia di Kyoto, Kosho Uchiyama Roshi è perfettamente qualificato per questa introduzione al Soto Zen. Il suo monastero è considerato il più serio del genere: secondo il traduttore, che vi ha soggiornato, ai duri esercizi di meditazione e del kinhin, al vitto più frugale, si uniscono gli studi più intensi. Ad Antai-ji non esiste cerimoniale rigido, non vi sono recitazioni né colpi del bastone d’esortazione (che è ritenuto un “giocattolo”). Ad Antai-ji, al posto della severità troviamo una gaiezza interiore che, da sempre, è stata l’espressione del Dharma vivente e vissuto.

Messaggio dalle Pleiadi

Messaggio dalle Pleiadi

Diario di un incontro ravvicinato

Autore/i: Meier Eduard Billy

Editore: Rizzoli

prefazione di W.C. Stevens, traduzione di Barbara Bellini.

pp. 320, Milano

«Se scrutate i cieli cercando indizi di civiltà extraterrestri, fissate l’attenzione sulle Pleiadi.»

Per oltre dieci anni Eduard Billy Meier ha vissuto un’esperienza straordinaria e irripetibile: creature provenienti da un mondo diverso si sono messe in contatto con lui offrendogli l’opportunità di una serie di incontri a dir poco sensazionali. Dopo il primo contatto con i «cosmonauti delle Pleiadi», Meier decise di scrivere quel che ricordava dell’accaduto e si accorse che immagini, sensazioni e parole gli si ripresentavano alla mente in modo immediato. In seguito scoprì che ogni conversazione veniva registrata dagli extraterrestri e ritrasmessa telepaticamente da un computer a bordo della loro astronave, arrivando a lui come scrittura automatica. Messaggio dalle Pleiadi è la testimonianza appassionante e il resoconto puntuale di questi incontri sorprendenti, spesso polemici e provocatori: le prospettive, i valori, gli ideali di una civiltà aliena in visita sul nostro pianeta emergono dal vivacissimo confronto tra il terrestre e l’ET, con poche censure e grandi scambi di opinioni su temi universali quali la scienza, la religione, l’amicizia, l’amore. Esistono altre forme di vita nell’Universo? Queste pagine intense ed emozionanti, che non deludono mai l’interesse e la curiosità del lettore, mostrano come la forza e il potere della conoscenza dipendano dal desiderio costante di scoprire nuovi orizzonti e nuove verità.

Eduard Billy Meier è nato in Svizzera, dove vive tuttora con la sua famiglia. All’età di cinque anni avvistò per la prima volta un veicolo extraterrestre, sviluppando poi capacità di comunicazione telepatica. Il gruppo di ricerca Stevens-Elders-Welch, diretto da W. C. Stevens, ha seguito i suoi contatti con gli ET, raccogliendo materiali e analizzando le registrazioni delle sue conversazioni.

Popoli Primitivi e Manifestazioni Supernormali

Popoli Primitivi e Manifestazioni Supernormali

Autore/i: Bozzano Ernesto

Editore: Fratelli Bocca Editori

prefazione e classificazione analitica di Gastone De Boni.

pp. 320, Milano

Sommario:

Prefazione del dr. Gastone De Boni

Introduzione

I – Colpi e tonfi – Movimenti di oggetti a distanza (telecinesi) – Levitazioni umane
II – Lettura del pensiero, telepatia propriamente detta, e chiaroveggenza telepatica
III – Chiaroveggenza nel presente, nel passato e nel futuro
IV – Fenomeni d’infestazione
V – Apporti ed aspetti
VI – Fascinazione ipnotica
VII – Magia nera e sortilegi
VIII – Licantropia
IX – La «Prova del fuoco»
X – Stregoni-medici e loro sistemi di cura
XI – Corpo astrale, sdoppiamento, bilocazione
XII – Sedute medianiche con “telecinesi, voci dirette, xenoglassia, materializzazioni spiritiche

Conclusioni

Appendice: Notevoli intuizioni filosofiche e scientifiche tra i selvaggi africani

Classificazione analitica (a cura di Gastone De Boni)

Miti dell’India e del Buddhismo

Miti dell’India e del Buddhismo

Autore/i: Suora Nivedita; Coomaraswamy Ananda K.

Editore: Editori Laterza

premessa di Raniero Gnoli, prefazione di Ananda Kumarasvami, traduzione dall’inglese di Anna Odierno.

pp. 280, Bari

«Una introduzione acuta e profonda alla cultura tradizionale dell’India, che si può ormai considerare un classico.» (Dalla Premessa di Raniero Gnoli)

Suora Nivedita è stata discepola di Vivekānanda. Morta prematuramente nel 1911, è autrice di due libri fondamentali sulla cultura indù: The Web of Indian Life e Kali the Mother.

Ananda K. Coomaraswamy (1877-1947) è stato, con René Guénon, il più acuto e profondo indagatore del sostrato comune, simbolico e dottrinario, delle grandi tradizioni spirituali, nonché impareggiabile conoscitore dell’arte orientale tradizionale. Nato a Colombo da madre inglese e padre tamil, trascorse l’infanzia e l’adolescenza in Inghilterra e visse in seguito in India e negli Stati Uniti. Uomo di vastissima cultura, autore di un gran numero di libri divenuti presto di culto, ha illuminato con i suoi studi i fondamenti della concezione indiana dell’arte, ma anche di quella dell’Occidente medievale.

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Premessa di Raniero Gnoli

Prefazione

  1. Mitologia delle razze indo-ariane
  2. Il Râmâyana
  3. Il Mahâbhârata
  4. Krishna
  5. Buddha
  6. Siva
  7. Altre storie dei Purânas dai poemi e dai Vedas
  8. Conclusione

I Messaggi di Roland

I Messaggi di Roland

Le «Tavolette d’Oro» di Roland De Jouvenel

Autore/i: Prieur Jean

Editore: Hermes Edizioni

prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Patrizia Di Nicola.

PP. 288, Roma

Le reazioni di fronte ai messaggi di Roland – che lui stesso chiama le sue “Tavolette d’Oro” – sono state diverse.
Quest’adolescente, scomparso prima di aver compiuto i quindici anni, era destinato a porre l’élite intellettuale francese del nostro secolo davanti all’eterna questione della sopravvivenza post-mortem e delle comunicazioni con l’aldilà: di fronte a questo spinoso problema, tutti si trovarono a dover rivelare la propria concezione del mondo e della vita.
Riguardo ai messaggi, alcuni credettero alla loro autenticità; tra questi, Gabriel Marcel, che scrisse la prefazione di «Au Diapason du Ciel», R.P. Daniélou è sua madre, Madeleine Daniélou, che sostennero questo libro con calorosi articoli, e, infine, Daniel Rops.
Altri si posero degli interrogativi; tra questi ricordiamo Emmanuel Berl, Robert Aron e, verso la fine della sua esistenza terrena, Jean Rostand, il quale scrisse alla sua amica di gioventù “che si era impegnata nella ricerca dell’essenziale”. Altri infine assunsero un atteggiamento fondamentalmente scettico.
Accanto a Marcelle de Jouvenel, fin dalla sua adolescenza, si erano incontrati i talenti più illustri della Belle Époque e degli anni folli: lo zio Maurice Leblanc, la zia Georgette Leblanc insieme al suo compagno Maurice Maeterlinck, Rosemonde Gérard e i suo figli Jean e Maurice Rostand, il poeta Marcel L’Herbier (poi entrato con successo nel mondo del cinema), Pierre Lecomte de Noüy, alla ricerca di se stesso nella pittura, nel teatro e nella letteratura – non avendo ancora trovato la sua vera vocazione nella scienza -, e Maurice Barrès, prefatore del primo romanzo della stessa Marcelle, «Vivre». Jean Prieur ha scrittola cronaca di questi felici e tragici anni, che coprono quasi un intero secolo.
In uno stile avvincente e limpido, racconta il destino di una donna di cui ha ben conosciuto gli ultimi anni di vita, un destino che inizia come un’avventura spirituale e mistica.
La parte più notevole del libro, naturalmente, è costituita dai messaggi di Roland che accompagnano passo dopo passo l’evoluzione sul piano umano e conoscitivo di sua madre.

Jean Prieur è noto per essere stato uno tra i più impegnati studiosi e divulgatori della scienza dello spirito. Ha pubblicato in Francia non meno di una dozzina di opere dedicate agli argomenti che formano l’oggetto delle sue ricerche. Tra esse, edite in Italia Testimoni dell’invisibile e Gli animali hanno un’Anima (Edizioni Mediterranee) La notte diventa Luce e I messaggi di Roland (Hermes Edizioni)

Variazioni Selvagge

Variazioni Selvagge

Due grandi amori, la musica e i lupi, nella ricerca d’assoluto di un talento straordinario

Autore/i: Grimaud Hélène

Editore: Bollati Boringhieri Editore

traduzione di Patrizia Farese.

pp. 176, Torino

Hélène bambina mangia rane e vermi, vive nuda. Aborrisce bambole e lezioni di danza.
A scuola non parla con nessuno, non cerca affinità né con i maestri né con le compagne.
Fin quando qualcuno si accorge che è dotata di uno straordinario senso ritmico, ed Hélène, a sette anni, incomincia ad avvicinarsi, con la dedizione impostale dal suo stesso talento assoluto ed esigente, alla musica.
Hélène Grimaud, una delle più affermate pianiste di oggi, ci racconta qui le avventure di una enfant terrible che presto si trasforma in enfant prodige. Dice dei suoi rapporti appassionati con la musica, i concorsi, la competizione, ma anche la rottura col mondo parigino, la fuga negli Stati Uniti poco più che ventenne. Una nuova vita che insieme ai primi successi porta dubbi, disperazione e anche solitudine fino alla rinascita grazie all’incontro, imprevisto e travolgente, con i lupi, per i quali acquista un terreno in mezzo alle foreste del Connecticut e crea una riserva in cui si prende personalmente cura del loro benessere. in questa autobiografia, Hélène ci offre la chiave del suo universo interiore, della sua relazione particolare con il mistero della musica e dei lupi, e dell’arte in genere, che hanno fatto di lei un’icona di riconosciuto carisma.

«Hélène Grimaud, inquieta tata musicale e autrice di Variazioni selvagge – libro di culto in Francia e Germania – racconta in un colloquio di grande intensità l’incontro con i lupi e la passione viscerale che ne è seguita.
E come questi animali la abbiano riconciliata con la sua natura sradicata, “sempre altrove”». (Leonetta Bentivoglio – la Repubblica)

Hélène Grimaud (Aix-en-Provence, 1969) diplomata al Conservatorio di Parigi nel 1985, nello stesso anno registra il Secondo concerto di Rachmaninov, con cui ottiene il Grand Prix du Disque dell’Accademia Charles Cros.
A ventun anni si trasferisce negli Stati Uniti.
Oggi è una pianista di fama mondiale.
Da Bollati Boringhieri è apparso anche il suo secondo libro, Lezioni private (2007).

L’Archeometra

L’Archeometra

(Palingénius)

Autore/i: Guénon René

Editore: Editrice Atanòr

prefazione di Alberto Ventura, traduzione di Luigi Mancuso.

pp. 112, nn. illustrazioni b/n, Roma

Il volume si ispira ad un’opera omonima di Alexandre Saint-Yves d’Alveydre (1842-1909), ed è una vera e propria summa di conoscenze cosmologiche tradizionali. Chi conosce l’opera di Guénon potrà qui trovare ad ogni pagina quei concetti che si andranno con gli anni ampliando ed approfondendo nelle opere maggiori: la dottrina dei cicli cosmici, la nozione di etere primordiale, il simbolismo dei solstizi, il significato delle caste, l’interpretazione delle lingue sacre, ecc.
Se dunque dal punto di vista formale L’Archeometra si presenta come un commento all’opera di Saint-Yves e ai suoi grafici, in realtà la portata di questo studio di Guénon va molto al di là degli spunti contenuti nell’originale, anzi dà a questi stessi spunti una ragion d’essere e dei fondamenti ben più significativi ed universali.

Il Cristiano Fedele alla Terra – Teilhard De Chardin

Il Cristiano Fedele alla Terra – Teilhard De Chardin

Autore/i: Grenet Paul

Editore: Vallecchi Editore

a cura di Mario Gozzini e Giorgio Luti, nota dell’editore, con una scelta di testi da Teilhard De Chardin, Jean Daniélou, Henri de Lubac.

pp. 260, Firenze

Testi di Teilhard De Chardin
La fede nella pace
La fede nell’uomo
L’essenza della democrazia

Da un articolo di Jean Danielou

Dal libro di Henri De Lubac

Vorrei esprimere la psicologia dell’uomo che si scopre non più francese o cinese ma terrestre.

La Religione può diventare un oppio. Troppo spesso è concepita come una mera consolazione delle nostre pene. Ma la sua funzione autentica è quella di sostenere e stimolare i progressi della Vita.

Il male che ci agita è soprattutto una febbre di crescenza: in apparenza, sete di benessere; in realtà, sete di più essere; l’umanità, improvvisamente invasa dal senso di tutto ciò che le resta da fare per giungere al termine ultimo del suo potere e delle sue possibilità.

Convinto che il pensiero religioso si sviluppa solo tradizionalmente, collettivamente, “phileticamente”, non .ho altro desiderio e speranza che di sentire o, più esattamente, di prae-sentire cum Ecclesia.

La figura e il pensiero del padre gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin, morto a New York il giorno di Pasqua del 1955, a 74 anni, sono forse l’argomento più affascinante, più ricco di implicazioni e di conseguenze, più suscettibile di rompere schemi e diaframmi divenuti inattuali, che la cultura contemporanea possa offrire. Il mondo intero si è venuto appassionando a Teilhard in misura via via crescente; si moltiplicano gli studi; si riuniscono nel suo nome convegni internazionali frequenti ; l’esaltazione incondizionata e l’opposizione totale cedono il posto a una valutazione più pacata, più critica. E le doverose riserve non escludono più l’eccezionale valore di esempio, di stimolo, di apertura al futuro, contenuto nella testimonianza resa da padre Teilhard, «gesuita proibito» e tuttavia non mai ribelle all’autorità della Chiesa, scienziato fedele alla Terra e tuttavia non mai dimentico che la grande avventura cosmica può trovare compimento autentico soltanto in Dio.
Anche in Italia, finalmente, di Teilhard si comincia a discorrere in modo meno superficiale e approssimativo. Ai libri già usciti è parso opportuno aggiungere ora, in questo « Mezzo Secolo» felicemente inaugurato da Concilio aperto di Mario Gozzini, il saggio biografico e critico di Paul Grenet, eccellente introduzione, anche per il grosso pubblico, alla conoscenza dell’uomo Teilhard e del suo pensiero. Il Grenet, nato nel 1912 in Inghilterra, a Bradford, da un francese e da un’irlandese, compì i suoi studi letterari in Francia, poi quelli filosofici e teologici a Roma, dove fu ordinato, sacerdote nel 1935. Dal 1951 insegna storia della filosofia antica all’Institut Catholique di Parigi. Studioso di Aristotele e di San Tommaso, aveva le carte perfettamente in regola per affrontare Teilhard de Chardin senza correre rischi di entusiasmi eccessivi, in una misura di pieno equilibrio fra la teologia tradizionale e le novità rivoluzionarie dell’autore del Phénomène humain: «A seconda che io parli ad avversari o a partigiani di Teilhard, mi sento portato a difenderlo o ad attaccarlo». I quattro capitoli del libro sono dedicati, rispettivamente, alla ricostruzione delle varie tappe della vita di Teilhard; ai contrasti insiti nella sua persona; ai due versanti – quello scientifico e quello religioso – della sua opera ; al riconoscimento delle intenzioni profonde da cui l’opera stessa scaturisce.
Segue una scelta di testi teilhardiani opportunamente variata rispetto all’originale francese; nonché, del tutto nuova, un’appendice che fa conoscere al lettore italiano, sia pure in rapida sintesi, le opinioni espresse su Teilhard e la sua attuale fortuna da due confratelli, i padri Daniélou e de Lubac, fra i maggiori teologi viventi.

«…non Senza Pazzia»

«…non Senza Pazzia»

Prospettive sul teatro musicale

Autore/i: Della Seta Fabrizio

Editore: Carocci Editore

introduzione dell’autore.

pp. 320, nn. spartiti b/n, Roma

Da sempre l’opera lirica suscita entusiasmi irrazionali e viscerali avversioni. Come suggerisce il verso di Goethe che presta il titolo a questo libro, essa non si dà mai «senza pazzia», ma neppure senza «intelletto e ragione», giacché i capolavori del genere sono «ricchi di significato» e ci pongono di fronte agli enigmi fondamentali dell’uomo, del senso e non-senso della sua esistenza, del suo rapporto con gli altri uomini e con l’assoluto. L’emozione immediata dell’ascolto e dello spettacolo non esclude, anzi esige, il riflettere criticamente sull’attualità dei suoi significati e sul linguaggio, non solo musicale, per mezzo del quale essi sono prodotti e trasmessi. In tale spirito, la prima parte del libro esamina pagine di sei capolavori (La sonnambula, Ernani, Aida, Le nozze di Figaro, Macbeth, Il trovatore), sceverandone i complessi meccanismi verbali, musicali e scenici; la seconda parte allarga la prospettiva ai problemi storiografici e critici che deve affrontare chi voglia accostarsi «con intelletto e ragione» a queste e ad altre opere. Al cuore della discussione sta costantemente il concetto di opera in musica come evento drammatico e come momento essenziale della storia del teatro. Il libro si rivolge perciò non solo a musicologi, musicisti e appassionati del melodramma, ma anche a chiunque sia interessato ai problemi della comunicazione teatrale.

Fabrizio Della Seta è professore ordinario nella Facoltà di Musicologia e coordinatore del Dottorato di ricerca in Musicologia dell’Università di Pavia, sede di Cremona.

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Introduzione
Ringraziamenti
Nota bibliografica
Parte Prima: Teoria e analisi
1. Affetto e azione. Sulla teoria del melodramma italiano
2. Ernani: l’atto di Carlo Quinto
3. «O cieli azzurri»: esotismo e discorso drammatico in Aida/Post scriptum
4. Cosa “accade” nelle Nozze di Figaro, II, 7-8?
5. Re Duncano va a morire
6. «D’amor sull’ali rosee»: genesi e analisi
Parte Seconda: Storia e critica
7. Difficoltà della storiografia dell’opera italiana
8. Verdi: la tradizione italiana e l’esperienza europea
9. Meyerbeer nella critica italiana dell’Ottocento e l’idea di “dramma musicale”/Appendice
10. Alberto Mazzucato e gli esordi della critica verdiana
11. “Parola scenica” in Verdi e nella critica verdiana/Appendice
12. Una teoria dell’opera
Note
Bibliografia
Indice dei nomi.

Il Cervello e il Mondo Interno

Il Cervello e il Mondo Interno

Introduzione alle neuroscienze dell’esperienza soggettiva

Autore/i: Solms Mark; Turnbull Oliver

Editore: Raffaello Cortina Editore

prefazione di Oliver Sacks, premessa di Mark Solms, traduzione di Andrea Clarici.

pp. XX-396, nn. illustrazioni b/n, Milano

Mente e cervello sono complementari, quasi come lo yin e lo yang. Da una parte la psicologia, dall’altra le neuroscienze si sforzano di fornire le spiegazioni più adeguate alla luce degli strumenti specifici di cui dispongono. È ora il momento che gli specialisti dei vari campi collaborino in modo che possa emergere una comprensione globale del “mondo interno”. Quest’ultimo costituisce l’ambito tradizionale della psicoanalisi fin dalla “età eroica” di Freud – il quale aveva suggerito di tralasciare “le strutture anatomiche soggiacenti” (ma solo perché il livello della loro analisi “oggettiva” era ancora troppo basso). Viceversa, i cultori di neuroscienze si sono ben guardati dal prendere in considerazione “stati mentali soggettivi” come la coscienza, le emozioni e i sogni. Invece, nella coraggiosa proposta di Solms e Turnbull non solo vengono abbattute le barriere disciplinari che i vari esperti hanno costruito sul terreno della reciproca diffidenza ma viene delineato un nuovo sapere – quello della neuropsicoanalisi – che non solo mira a sviscerare gli aspetti più profondi della realtà dell’Io ma anche a cambiare le modalità della cura.

Mark Solms ha pubblicato più di 300 articoli su riviste specializzate negli ambiti delle neuroscienze e della psicoanalisi e diversi libri, tra i quali, per le nostre edizioni, Neuropsicoanalisi. Un’introduzione clinica alla neuropsicologia del profondo (con K. Kaplan Solms, 2002) e Il cervello e il mondo interno. Introduzione alle neuroscienze dell’esperienza soggettiva (con O. Turnbull, 2004).

Oliver Turnbull, neuropsicologo, insegna al Centre for Cognitive Neuroscience dell’Università del Galles. Ha pubblicato importanti studi sui disturbi delle funzioni visive e sui disturbi neuropsicologici.

Yoga

Yoga

Autore/i: Wood Ernest

Editore: Sansoni Editore

introduzione dell’autore, appendice e traduzione di Paolo Valli.

pp. 306, nn. fotografie b/n, nn. figure a colori, Firenze

Yoga e il termine generico usato per indicare una serie di sistemi di cultura fisica e spirituale praticati dai tempi più antichi in India, ora divenuto un nome ben noto anche al mondo occidentale. In esso si combinano religione, filosofia, psicologia, esercizio fisico.
L’autore ha unito felicemente a una profonda cultura della tradizione letteraria sull’argomento, l’esperienza personale di lunghi anni e la conoscenza personale di molti dei più avanzati esponenti e praticanti di questa arte.
L’Opera è risultata quindi la fusione dei due aspetti: quello culturale e quello pratico e costituire un arricchimento della cultura e della spiritualità e un sistema di metodi e pratiche ben selezionati che possono riuscire di grande beneficio nelle tempestose e snervanti condizioni della vita moderna. Un’ampia appendice fotografica, a cura di Paolo Valli, commentata da estese didascalie, arricchisce il volume di una vera e propria guida alle varie posizioni e tecniche di apprendimento della pratica Yoga.

Yoga – Teoria e Pratica

Yoga – Teoria e Pratica

Gli esercizi, la storia e i vari tipi di Yoga. Le tecniche del tantrismo. Lo Yoga ieri e oggi.

Autore/i: Feuerstein Georg

Editore: Siad Edizioni

prefazione dell’autore, traduzione di Giorgio Pagliaro.

pp. 232, figure b/n, Milano

Georg Feuerstein, dopo essersi dedicato per parecchi anni allo studio dello Yoga, si è reso conto che molte persone potenzialmente interessate all’argomento non possiedono nessuna cognizione di base; ed è proprio questa considerazione che lo ha Spinto a scrivere Yoga, teoria e pratica.
il volume, infatti, vuole essere un’introduzione generale ai molteplici aspetti di questa affascinante dottrina. Partendo da un’analisi dei diversi tipi di Yoga, l’autore traccia una panoramica della sua storia dall’antichità ai nostri giorni, sempre tenendo presenti le fonti più classiche. Particolare rilievo assume l’aspetto pratico della trattazione, dalle tecniche del tantrismo ai vari tipi di esercizi, che vengono illustrati con semplicità e competenza.
Ne risulta un saggio agile, godibile e informatissimo; una visione d’assieme su un universo piuttosto lontano dai nostri parametri di pensiero, e di estremo interesse appunto per il suo carattere «diverso».
Oggi in particolare, vista l’attenzione che la teoria e la pratica dello Yoga destano nel pubblico occidentale, questo libro è un utilissimo strumento per quanti intendono accostarsi ad esse: come punto di partenza, soprattutto, per ulteriori, più specifiche, letture.