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Inconscio, Occultismo e Magia

Inconscio, Occultismo e Magia

Un contributo essenziale allo studio dei fenomeni paranormali e della loro relazione con l’inconscio collettivo

Autore/i: Jung Carl Gustav

Editore: Newton Compton Editori

introduzione di Aldo Carotenuto, traduzione di Celso Balducci.

pp. 256, Roma

Nei saggi raccolti in questo volume viene sottolineata la continua ricerca junghiana d’un parallelo tra le manifestazioni dell’Inconscio individuale ed altre manifestazioni psichiche – collettive – che ne ricordino certi temi di fondo: così che, se l’inconscio di un individuo si evidenzia con una determinata modalità, in qualche parte del mondo deve esistere, nelle espressioni dell’inconscio collettivo (religione, fiabe, miti, alchimia, ecc.), qualcosa che richiami ed echeggi quella manifestazione individuale. Ma perché ha egli bisogno d’un tal tipo di ricerche? Aggiunge Jung: «certo, una psicologia della coscienza può appagarsi del materiale tratto dalla vita personale, ma non appena desideriamo spiegarci una nevrosi abbiamo bisogno di un’anamnesi che si spinga più a fondo di quanto faccia la coscienza»: è necessario, cioè, esplorare tutti i campi possibili per trovare una risposta a immagini dell’inconscio non facilmente riducibili alle proprie esperienze.
Ed il nostro autore fa questo senza nessuna adesione acritica, senza nessuna ipervalutazione, senza nessun narcisistico compiacimento: il suo è l’atteggiamento del puro ricercatore. Ecco, dunque, la necessità di avvicinarsi alla mitologia, al misticismo, all’occultismo, alla magia, alla filosofia, alla religione. Ma tutto ciò non deve trarre in inganno.

Jung non ha mai sposato le tesi della magia e del misticismo. Al contrario, ha privato della tradizionale carica trascendente i suoi soggetti di studio, mostrandone proprio la validità storica.

L’Enneagramma

L’Enneagramma

Un itinerario alla scoperta di sé

Autore/i: Beesing Maria; Nogosek Robert J.; O’Leary Patrick H.

Editore: Edizioni Paoline

introduzione degli autori, traduzione dall’inglese di Caterina Ceruleo.

pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Cinisello Balsamo (Milano)

L’enneagramma ha una storia lunga e misteriosa. Si pensa che abbia avuto origine in Afghanistan, circa duemila anni fa, ed è arrivato fino ai nostri tempi come tradizione orale nota esclusivamente ai maestri sufi.
Il termine «enneagramma» deriva dal greco ennéa (nove). Secondo questo sistema ci sono nove e solo nove tipi di personalità, ognuno dei quali caratterizza un particolare soggetto psicologico.
L’enneagramma è uno strumento molto utile per aiutare le persone a vedere se stesse nello specchio delle proprie menti e in particolar modo a vedere come le immagini della propria personalità siano distorte dai comportamenti tipici dell’io.
Gli autori, esperti dell’enneagramma, con questo libro innovativo e stimolante ci aiutano a individuare e accettare le Compulsioni dominanti dei nove tipi basici di personalità e, di conseguenza, a vedere la vita in modo più profondo e completo e ad acquisire linee di condotta pratiche che permettano il superamento delle dimensioni negative.
Un attento studio dell’enneagramma, infatti, porta a una nuova comprensione di sé e a una maggiore libertà personale.

Storie Vere del Mondo Occulto

Storie Vere del Mondo Occulto

«Quello che voi chiamate morte è la cosa più noiosa della vita» (il fantasma di Oscar Wilde)

Autore/i: Autori vari

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

a cura di Kurt Singer, traduzione dall’inglese di Elena Vaccari.

pp. 160, Milano

Questo non è un libro di racconti nel senso corrente del termine. I fatti di cui si parla sono tutti rigorosamente veri, anche se qualche volta possono sembrare incredibili; alcuni di essi vantano addirittura una documentazione storica ineccepibile. Certo, a qualcuno può sembrare strano che una mano vaghi da sola di notte alla ricerca del corpo a cui era appartenuta e dal quale è stata separata da un deprecabile incidente, o che ci sia chi risolve il problema della scarsità della mano d’opera tirando fuori i morti dalle tombe e facendoli lavorare nelle piantagioni. A costoro ci limitiamo a ricordare che fenomeni che poco tempo fa venivano considerati invenzioni d’impostori o fantasie di nevropatici sono oggi riconosciuti fatti incontrovertibili, e come tali degni di costituire l’oggetto di una nuova scienza. Ma anche chi fosse cosi diffidente da non credere alla veridicità delle storie raccontate nel libro, non avrà perso in ogni caso il suo tempo se apprezza le letture cariche di suspense.
Il volume comprende, tra l’altro, i messaggi del fantasma di Oscar Wilde, l’ultimo volo degli Uccelli Bianchi degli Asburgo e l’assassinio di Sarajevo, fantasmi dongiovanni che visitano solo le giovani signore, una prova vivente della reincarnazione, il messaggio di una sepolta viva, la storia del ritrovamento della tomba di Tutanchamun, un Poltergeist alla televisione, il pensiero di Wernher von Braun sull’immortalità dell’anima.
Si sconsiglia la lettura di questo libro nelle ore piccole.

I Tarocchi

I Tarocchi

Il vostro futuro, in un vero manuale di cartomanzia

Autore/i: Papus

Editore: Napoleone Editore

introduzione dell’autore.

pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Roma

Uno dei testi fondamentali intorno al gioco ed al mazzo dei Tarocchi, Le Tarot divinatoire (prima edizione francese, 1909) viene qui presentato in edizione integrale, con una traduzione completamente rifatta e basata sulla prima edizione italiana dell’opera.
Il libro di Papus include una completa ricostruzione di tutti i simboli dei Tarocchi in un disegno nuovo, secondo il quale il famoso occultista imposta un ’metodo originale di pratiche della divinazione.
Gerard Encausse, il coltissimo medico francese che scriveva sotto lo pseudonimo di Papus, contribuì decisivamente al potenziamento dell‘aspetto occulto dei Tarocchi. Fondatore e capo dell’Ordine Massonico dei Martinisti e membro dell’Ordine Cabalistico dei Rosa-Croce (Rosen-Kreutz), Papus elaborò un’autentica filosofia occulta del Tarot; stabilendo ed andando a decifrare tutta una serie di sotterranee connessioni tra divinazione, significato dei Tarocchi e Società segrete.

Storia del Mondo Romano – Volume 1

Storia del Mondo Romano – Volume 1

Dalla fondazione di Roma alla distruzione di Cartagine

Autore/i: Scullard Howard H.

Editore: Rizzoli

prima edizione, edizione italiana a cura di Emanuele Narducci, prefazioni, premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Rita Lizzi e Massimo Bruno, in sovraccoperta: Enea ferito, affresco da Pompei Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

pp. XVIII-524, Milano

In questo primo volume sono esposte le vicende che vanno dalle lontane origini di Roma fino alla caduta di Cartagine, ultimo ostacolo al dominio del Mediterraneo. Sono secoli densi di avvenimenti: Roma si libera dal dominio regale degli Etruschi ed elabora la costituzione repubblicana; le lotte fra patrizi e plebei portano alla formazione di nuove classi dirigenti: dapprima un’aristocrazia di proprietari terrieri che porta avanti l’ampliamento territoriale, poi una classe sensibile al fascino delle ricchezze che affluiscono dai paesi conquistati, e che si rivolge sempre più a una politica di sfruttamento. Di queste vicende H.H. Scullard ricerca anche i riflessi nella cultura e nelle arti: la fioritura delle arti figurative, che attraverso un’originale rielaborazione dei modelli greci traducono spesso in immagini di chiara lettura l’ideologia del ceto dirigente; la creazione della giurisprudenza e la nascita di una grande letteratura nazionale: due fra i maggiori lasciti di Roma alla civiltà occidentale.

La Storia del mondo romano di H.H. Scullard costituisce da molti anni un indispensabile riferimento per quanti si occupano della civiltà del mondo antico, ma non è solo un’opera specialistica: lo stile della narrazione, spesso avvincente, fa sì che l’opera possa colmare le aspettative anche di un pubblico più vasto.
In questo primo volume sono esposte le vicende che vanno dalla preistoria dell’Italia, e dalle origini di Roma, fino alla caduta di Cartagine, l’ultimo ostacolo al completo dominio del Mediterraneo. Sono secoli densi di avvenimenti importantissimi, sul piano sia della politica interna sia della politica estera; Roma si libera dal dominio regale degli Etruschi ed elabora la costituzione repubblicana; le lotte fra patrizi e plebei portano alla fine all’unificazione dei due ordini e alla formazione di una nuova classe dirigente: dapprima un’aristocrazia di medi proprietari terrieri, salda nei suoi principi, che porta avanti con fermezza l’ampliamento dello stato; in seguito una classe di governo sensibile al fascino delle ricchezze che affluiscono dai paesi conquistati, e che si rivolge sempre più a una politica di sfruttamento, anche per garantire sbocchi economici a una popolazione progressivamente impoverita dalle lunghissime guerre.
Si fa allora nodale il problema dell’imperialismo romano, sul quale ancora non è stata detta una parola definitiva: alcuni (Scullard è fra questi) vedono nell’epoca che precede la distruzione di Cartagine soprattutto lo sviluppo di un imperialismo “difensivo”; altri propendono per un suo carattere più francamente aggressivo. L’Opera di Scullard costituisce anche un’introduzione e una guida sicura al complesso dibattito storiografico, nel quale entrano in ballo fattori ed orientamenti che non sono esclusivamente “accademici”.
La seconda parte del volume fornisce un affresco vasto ed esauriente della vita economica, sociale, culturale e religiosa di Roma nel periodo preso in esame: lo sviluppo di un ceto “affaristico” in seguito alla politica di conquiste, l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di larghe masse, che talora cercano in culti “entusiastici” provenienti dalle regioni orientali uno sbocco alle proprie insoddisfazioni; la fioritura delle arti figurative, che attraverso un ’originale rielaborazione dei modelli greci traducono spesso in immagini di chiara lettura l’ideologia del ceto dirigente; la creazione della giurisprudenza e la nascita di una grande letteratura nazionale, due fra i maggiori lasciti di Roma alla civiltà occidentale.

Howard H. Scullard (1903-1983), per lunghi anni professore all’Università di Londra, è stato fra i maggiori studiosi di storia romana del nostro secolo.
Fra le sue Opere: Roman Politics 220 – 150 BC (2ᵃ ed. 1973); Scipio Africanus, soldier and politician (1970); Le città etrusche e Roma, trad. it. 1977; The Elephant in the Greek and Roman World (1974). Ha inoltre curato e largamente redatto l’Oxford Classical Dictionary, un indispensabile strumento di lavoro.
In questa Storia del mondo romano lo Scullard ha fuso appositamente per l’edizione italiana due sue opere precedenti: A History of the Roman World. 753 to 146 BC (4a ed. 1980) e From the Gracchi to Nero. A History of Rome 13 BC to AD 68 (5ᵃ ed. 1982).

Il Palpito dell’Uno

Il Palpito dell’Uno

L’ipnosi regressiva e i colloqui con l’altra dimensione

Autore/i: Bona Angelo

Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro

pp. 272, Vicenza

Un paziente in trance ipnotica, in uno stato di completa amnesia, diviene tramite di insegnamenti universali. Uno psicoterapeuta riporta i dialoghi di questa esperienza. L’ipnosi sfocia in territori oltre confine, divenendo un viaggio nell’altra dimensione. Nel corso di comunicazioni sconvolgenti e profondamente cariche di pathos, Guide spirituali di saggezza affrontano i temi dell’umanità. La malattia, il male, la legge del tempo, le ombre dell’ego, la reincarnazione, il karma e il “DNA spazzatura” confluiscono in un unico, luminoso messaggio: “la dualità non esiste, esiste solo l’Uno”, un comandamento d’amore sancito dalle parole di maestri conoscitori della saggezza maya e tolteca. Un invito a superare i confini angusti dell’ego, a ritrovare il rapporto con l’universo in vista del cambiamento di polarità cosmica previsto per il 2012.
Un’apertura delle coscienze si rende ormai necessaria in una società sempre più governata dalla separazione. Un testo di straordinario impatto emotivo, un’indimenticabile gestazione del cuore, una linfa d’Amore sgorgata da un paziente speciale, che ognuno potrà chiamare Amico.

Angelo Bona, medico psicoterapeuta ed anestesista, si dedica da più di vent’anni all’ipnosi e all’ipnosi regressiva. E’ presidente dell’Associazione Italiana Ipnosi Regressiva (A.I.I.Re.).
Per le Edizioni Mediterranee ha pubblicato “Vita nella Vita, ipnosi regressiva a vite precedenti” (2001), “Ipnosi regressiva e Psicoterapia dell’Entusiasmo, il profumo dei fiori d’acacia” (2003); per gli Oscar Mondadori “L’Amore oltre la vita, l’ipnosi regressiva ed il segreto della reincarnazione” (2004), “L’Amore dopo il tramonto, l’ipnosi regressiva e il mistero delle anime gemelle” (2005).
L’eclettico medico bolognese ha inciso inoltre un cd, “Ippocanto” (edito da Rai-Trade nel 2005) in cui propone dodici brani che raccontano esperienze di regressione ipnotica a vite precedenti divenute suggestive canzoni da egli stesso scritte in parole e musica e interpretate.

Storia dell’Impero Bizantino

Storia dell’Impero Bizantino

Autore/i: Ostrogorsky Georg

Editore: Giulio Einaudi Editore

prefazioni dell’autore, traduzione di Piero Leone.

pp. XXX-578, nn. cartine a colori ripiegate f.t., Torino

La ricostruzione di Ostrogorsky prende avvio dal trasferimento del centro politico dell’impero romano nell’Oriente ellenistico, per concludersi con la presa di Costantinopoli da parte di Maometto II che, se chiude una parabola politica, non segna certo la fine dell’influsso di Bisanzio sulla vita e la cultura europea.
L’originale fisionomia dell’impero bizantino nasce dall’incontro della struttura statale romana con la cultura greca e la religione cristiana. Sono queste le tre grandi linee di cui tiene conto l’autore nel tratteggiare, accanto allo studio dell’organizzazione giuridica, amministrativa ed economica, un’avventurosa vicenda di lotte armate, di intrighi di corte, di dispute religiose e teologiche e una fioritura artistica che fece di Bisanzio il più importante centro di cultura e di studi. Per il suo rigore scientifico gli studiosi hanno accolto questo libro con le critiche più lusinghiere. La chiarezza dell’esposizione e il vigore narrativo consentono di soddisfare i sempre più numerosi appassionati di letture storiche.

Georg Ostrogorsky è considerato uno dei maggiori bizantinisti del secolo, già professore all’Università di Belgrado. Presso Einaudi ha pubblicato la Storia dell’impero bizantino.

L’Enigma dei Rosacroce

L’Enigma dei Rosacroce

La saggezza nascosta

Autore/i: Ambesi Alberto Cesare

Editore: Edizioni Mediterranee

avvertenza dell’autore.

pp. 264, nn. illustrazioni b/n, Roma

In quest’opera l’Autore riconsidera antichi studi in una forma spesso insolita e originale che poco o nulla concede all’aspetto esteriore, cercando, al contrario, di penetrare nel profondo della materia trattata.
Ad esempio, nel momento in cui una larga parte del mondo accademico  si esprime in maniera diversa circa l’interpretazione simbolistica della poetica di Dante, l’autore preferisce accostarsi alle ricerche di tutt’altro  segno di Margarete Lochbrunner, dimostrando che il  quadruplice  senso  della  scrittura  dantesca è una realtà che non può essere messa in discussione, proprio perché la sua radice esoterica non ha nulla da spartire con l’occultismo.
In queste pagine, inoltre, egli indica nel testo quattrocentesco del Sogno della battaglia d’amore di Polifilo il vero «manifesto»  dei maestri RosaCroce, mostrando così orizzonti nuovi, entro i quali risuonano inascoltate voci.
Ritiene infatti l’Ambesi che una rinnovata devozione a Sophia, la  «Santa   Sapienza», e la riacquisizione di taluni assunti dualistici (zoroastriani-manichei, in specie) potrebbero dischiudere gli animi ad un’interiore conciliazione tra Misteriosofia pagana. Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo ismailita. Ciò senza scadere in un sincretismo di comodo, e sulla base di una «visionarietà» a cui allude in più di un punto.

Alberto Cesare Ambesi, già docente di semiotica, è autore di estesi contributi a importanti opere enciclopediche. Collaboratore di quotidiani e periodici, dall’inizio dell’anno è stato chiamato a coordinare la collana libraria Il volto segreto per le Edizioni Hermatena e a dirigere, per la stessa editrice, il semestrale Muse o Dei Tarocchi. Da ricordarsi, fra le sue opere: il volume I maestri del Tempio (Milano, 1995), il tascabile dedicato a Il panteismo (Milano, 2000) e il nuovo saggio, Nella luce di Mani (Edizioni Cenacolo Umanistico Adytum di Trento) che esce contemporaneamente a questa edizione rinnovata di Scienze, Arti e Alchimia.

Sguardi nell’Ignoto

Sguardi nell’Ignoto

Autore/i: Bennett Alfred Gordon

Editore: Sugar Editore

traduzione di Rossana De Michele

pp. 352, Milano

Molti fenomeni, nel mondo moderno, rimangono inspiegati, e uno spiraglio rimane aperto al mistero, anche in questa epoca cosiddetta atomica, nella quale tanti progressi sono stati fatti dalla scienza e dalla tecnica umana. Sguardi nell’ignoto appunto è un libro che si propone di porre numerosi interrogativi, intorno ad alcuni problemi che finora sono rimasti insoluti e che con molta probabilità lo rimarranno ancora per anni e anni. L’Autore, Alfred Gordon Bennett, è un uomo di una cultura vastissima: ha viaggiato per tutto il mondo e ha voluto sempre rendersi conto personalmente di ogni particolare delle esperienze a cui ha assistito: dalla danza sui carboni ardenti delle isole della Polinesia alle pratiche di magia nera del Galles, dal mistero degli Elementali all’interpretazione dei sogni. Egli tratta quindi con grande padronanza e intelligenza dei più diversi argomenti: il Kraken, il mostro dei mari; la minaccia degli insetti; il mito delle sirene; incantesimi e stregonerie, sia in Europa che in Asia e in Africa; la vita sugli altri pianeti; il mistero dei dischi volanti; l’enigma degli abitanti di Marte; lo Yeti, o abominevole uomo delle nevi; le filosofie occulte orientali; lo Yoga e infine l’interpretazione dei sogni e i viaggi dei corpi astrali nelle dimensioni extra-umane. Soprattutto però l’Autore ha saputo temperare la rigorosità scientifica degli argomenti con uno humour e una scorrevolezza di stile che fanno di questo libro una lettura piacevolissima.

Alfred Gordon Bennett, nato a Warrington, in Inghilterra, dopo avere ultimato gli studi a Cambridge, iniziò la carriera giornalistica; ma il successo dei suoi primi romanzi in patria e in America lo persuase ad abbandonare il giornalismo e ad iniziare la carriera dello scrittore. La sua esperienza si arricchì durante i numerosi e lunghi viaggi compiuti soprattutto in America e in Africa; i suoi scritti su temi scientifici e filosofici hanno molto aumentato il pubblico dei suoi lettori.
I libri di Alfred Gordon Bennett hanno spesso figurato sulle liste dei best-sellers inglesi e americani; l’ultima edizione della americana World Biography dedica più di mezza colonna alla sua carriera letteraria.

Di Nessuna Chiesa

Di Nessuna Chiesa

La libertà del laico

Autore/i: Giorello Giulio

Editore: Raffaello Cortina Editore

pp. 80, Milano

Uno spettro si aggira per l’Europa: il relativismo, cioè il dogma che non c’è nessun dogma. Chierici e laici hanno stretto una santa alleanza in nome dei nostri valori e delle nostre radici. Forse non sanno che dietro quel fantasma ci sono il corpo dell’individuo, la libertà della ricerca, le garanzie dei diritti e la stessa genuinità della fede. Tutto cancellato, se vince il progetto dei teo-con? Affatto, se il laico ha non solo la volontà di reagire ma anche la forza di attaccare. Non questa o quella chiesa, ma la “presunzione di infallibilità” che può viziare qualsiasi istituzione o comunità, compresa quella degli anticlericali. Essere laico vuol dire non solo esercitare l’arte del sospetto ma anche agire per una solidarietà che non ha bisogno di un fondamento.

Giulio Giorello, editorialista del Corriere della Sera , insegna Filosofia della scienza all’Università degli Studi di Milano. Nelle nostre edizioni ha già pubblicato Prometeo, Ulisse, Gilgameš (2004).

La Triplice Via del Fuoco

La Triplice Via del Fuoco

Pensieri che vibrano per un’ascesi alchemica, estetica, metafisica

Autore/i: Raphael

Editore: Edizioni Āśram Vidyā

introduzione dell’autore.

pp. 224, Roma

Raphael, con La Triplice Via del Fuoco, offre una risposta a quanti sono animati dall’autentica ricerca di un “sentiero” capace di guidarli allo svelamento della propria reale ed intrinseca natura che è Compiutezza-Beatitudine. La Triplice Via del Fuoco, favorendo le qualificazioni di ciascuno, si concretizza in tre linee operative: l’Alchimia, l’Amore del Bello, la Metafisica tradizionale.
Queste tre vie di realizzazione non sono opposte tra loro, ma spesso si intersecano e si integrano sviluppandosi lungo tre note perché può essere diverso il nostro accostamento all’Opus, può essere diverso il nostro potenziale energetico, può essere diverso il nostro … Fuoco!
La prima via viene esposta da Raphael con una sintesi mirabile ravvivata dal Fuoco della sua esperienza coscienziale. Egli svela il simbolismo alchemico e i mezzi per compiere le fasi dell’Opera: “rettificazione”, “fissazione”, “separazione”, “congiunzione”. La coscienza e l’intuizione del lettore vengono stimolate da collegamenti e schemi riguardanti le varie fasi realizzative della Filosofia ermetica, della Qabbālāh e del Vedānta Advaita.
La seconda via riguarda la realizzazione mediante l’Amore del Bello: è il sentiero per coloro che hanno sensibilità all’ “Estetica Trascendentale” come Armonia-Accordo col “Mondo intelligibile”; si riferisce, quindi, alla Filosofia di Platone e di Plotino (di cui ci sono nel testo opportune citazioni) e riguarda l’ascesi dell’Eros divino già trattata da Raphael in Iniziazione alla Filosofia di Platone, ma qui presentata con precisi passaggi conseguenziali ed espressa con tale soavità di note da evocare una risposta in quanti hanno l’ardore di inoltrarsi sulla via dell’Accordo-Armonia.
La terza via è quella della Metafisica tradizionale, è il sentiero del Fuoco incolore: nel Veddāta Advaita si parla di asparśa che vuol dire “senza relazione”, “senza sostegno”. È per quei pochi che hanno l’ardire di valicare l’abisso, di abbandonare la mente discorsiva limitata per entrare nell’Intellettività pura (Noûs). È da rilevare come lungo questa strada Raphael autentica espressione della Metafisica tradizionale sappia illuminare e guidare quanti gli donino una “mens informalis” fino a condurli allo svelamento della più alta Realizzazione che si conosca.
La “Via del Fuoco” non è un nuovo insegnamento ne’ un sincretismo dottrinario, ma rappresenta la “Via universale” di realizzazione della propria Essenza, perché in fondo ogni Ramo tradizionale si dimostra come sentiero di Fuoco che rivoluziona e trasforma la totalità della coscienza. Per seguire la “Via del Fuoco” occorrono delle qualificazioni che Raphael, lungo il testo, evidenzia per ciascuna strada: la determinazione di Essere, l’Ardore, l’Ardire; ma per tutte si impone una Dignità regale:
« …se non hai Dignità è meglio non tentare l’Opera… chi non osa con Dignità si perde nell’incertezza della sua inferiore statura ». Si veda, al riguardo, il paragrafo Dignità sulfurea dove Raphael trasmette in un “dialogo saettante fatto di lampi e di rovesci” una vibrazione capace di evocare la potenza stessa della Dignità in quanto stato coscienziale.
La modalità di porgere di Raphael non è discorsiva perché il suo intento non è quello di erudire, ma di indicare, a coloro che sono pronti, una precisa posizione coscienziale da realizzare; così questi aforismi, se meditati adeguatamente, rendono sintonizzata la nostra coscienza con quella di Raphael perché, appunto, rappresentano momenti e posizioni coscienziali del tirocinio spirituale.
Raphael conduce una vita di riserbo, di meditazione e di Silenzio, non ha discepoli, ma pochi Amici sospinti dallo stesso Eros: la sete del Divino.

Amare l’Amore

Amare l’Amore

La giornata di un sessuologo

Autore/i: Abraham Giorgio

Editore: Edizioni Frassinelli

prologo dell’autore.

pp. 212, Milano

Perchè rimanere prigionieri del tempo rassegnandosi all’eiaculazione precoce?
Perchè non sperare che il ghiaccio si sciolga a primavera incontrando un grande amatore che abbia la meglio sulla più irriducibile delle frigidità?
Perchè non provare il gioco delle parti scambiandosi il ruolo nel rapporto con il proprio partner?
Perchè lasciarsi avvelenare la vita, per un periodo più o meno breve, da un disturbo sessuale, qualunque esso sia?
Senza veli e senza falsi pudori, un sessuologo di fama internazionale affronta i vari problemi che in modi diversi affliggono o potrebbero affliggere ciascuno di noi, impedendoci di vivere la nostra sessualità felicemente e serenamente. Con grande competenza e comprensione Giorgio Abraham fornisce una risposta risolutiva e sdrammatizzante a ogni domanda che i suoi pazienti gli rivolgono e così facendo insegna a tutti noi che l’amore è un gioco che va giocato senza altre regole che quelle di erotizzare la sessualità, liberare la fantasia, scatenare l’inventiva.
Amare l’amore è dunque la maniera migliore di amare e di amarci.
Amare l’amore è averne capito il senso più profondo e aver toccato le radici della vita.
Amare l’amore non è un gioco di parole ma è il progetto più saggio ed esaltante per il nostro futuro.

Giorgio Abraham è docente di psichiatria presso le università di Ginevra e di Torino e di sessuologia all’università di Marsiglia. Vive a Ginevra, dove lavora come sessuologo e psicoterapeuta.

La Voce di Gaia : Le Rune dell’Angelo, il Linguaggio Cosmico dei Cerchi nel Grano

La Voce di Gaia : Le Rune dell’Angelo, il Linguaggio Cosmico dei Cerchi nel Grano

Autore/i: Bonifacio Antonio

Editore: Venexia

prefazione di Sebastiano Fusco, introduzione dell’autore.

pp. 252, nn. illustrazioni b/n, Roma

L’affascinante e misterioso fenomeno dei cerchi nel grano attraverso la sua evoluzione dalle forme primitive degli anni ’70 fino ai magnifici e immensi cerchi 3-D attuali, percorrendo con prove e testimonianze scientifiche tutte le ipotesi: UFO, Channeling, falsari e messaggi epocali di gaia espressi nella lingua del pianeta.

L’Uomo e il Suo Divenire Secondo il Vêdânta

L’Uomo e il Suo Divenire Secondo il Vêdânta

Autore/i: Guénon René

Editore: Adelphi Edizioni

premessa dell’autore, traduzione di Corrado Podd, in copertina: La separazione degli atomi dalle acque dell’immanifesto (Rajasthan, XVIII secolo, particolare). Collezione privata.

pp. 176, Milano

Fra tutti i libri di René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta è forse quello che più di ogni altro mostra l’intelaiatura del suo pensiero. Sottintendendo, naturalmente, che tale pensiero non pretende di inventare nulla, ma soltanto di esporre con la massima precisione un pensiero che da sempre è: la Tradizione primordiale, la cui dottrina, secondo Guénon, non traspare mai con altrettanta precisione come nel pensiero vedantico. Ma che cos’è il Vêdânta? Una delle sei «visioni» (darshana) che, secondo le più antiche testimonianze indiane, ci permettono di capire ciò che è. Tutte vere, ma ciascuna in rapporto a un certo livello della realtà. Il più alto, che consente di inglobare in sé ogni altro, è appunto quello del Vêdânta, «il ramo più puramente metafisico di tali dottrine». Così si può dire che il Vêdânta è una sorta di dottrina suprema. Nessuno ha saputo esporla in Occidente con l’evidenza che incontriamo in questo libro di Guénon. Nessuno ha saputo sgombrare il campo, con tale autorevolezza, dai numerosi, tipici equivoci occidentali intorno a una dottrina considerata da tanti una filosofia o una religione o «qualche cosa che partecipa più o meno dell’una o dell’altra», mentre non è in verità niente di tutto questo.

Lo Spirito questo Sconosciuto

Lo Spirito questo Sconosciuto

Ogni elettrone del nostro corpo è immortale e contiene il nostro intero spirito

Autore/i: Charon Jean E.

Editore: Armenia Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Emilio De Paoli.

pp. 224, nn. illustrazioni b/n, Milano

Nel fondo del nostro inconscio noi crediamo a volte di percepire, come in sogno, immagini di un’altra età che traducono in maniera più o meno simbolica un’esperienza che risale a molto tempo prima della nostra nascita. Questo pensiero millenario dimostra la sua presenza anche nel cuore di ciascuna delle nostre cellule, capaci di armonizzare e coordinare in ogni istante tutti i movimenti di questa macchina meravigliosa che è il nostro corpo. Il nostro spirito non ha forse le sue radici in un passato così antico come quello dell’universo? Il nostro Io, quell’essere che pensa in noi, finirà con la morte corporale oppure dividerà l’avventura spirituale dell’universo fino alla fine dei tempi?
Questi sono alcuni degli interrogativi che tratta Jean E. Charon in questo libro. Jean E. Charon è, prima di tutto, un fisico; ma è anche un filosofo di grande notorietà. Le sue ricerche nel campo della fisica, nel corso di questi ultimi anni, lo hanno fatto approdare ad una fantastica scoperta: gli elettroni che costituiscono il nostro corpo contengono uno spazio ed un tempo differenti da quelli a cui noi siamo abituati; in questo nuovo rapporto di spazio-tempo la memoria degli avvenimenti passati si arricchisce senza tregua; in ogni elettrone del nostro corpo vi è contenuto il nostro «intero» spirito. E siccome queste particelle possiedono, in accordo con la fisica, una vita praticamente eterna, nel passato come nel futuro, anche il nostro spirito, cioè ciascuno di noi, è stato e sarà presente finché durerà il mondo.
Per la prima volta troviamo sostenute in maniera scientifica le numerose «manifestazioni» dello Spirito come i fenomeni parapsicologici o gli interventi dell’inconscio. I miti fondamentali nati in tutte le religioni della terra si accendono qui di una luce nuova.

La Schizofrenia

La Schizofrenia

Psicopatologia degli schizoidi e degli schizofrenici

Autore/i: Minkowski Eugéne

Editore: Giulio Einaudi Editore

introduzione di Stefano Mistura, revisione e cura del testo di Anna Maria Farcito, traduzione Giuliana Ferri Terzian.

pp. CIV-232, Torino

La schizofrenia è, insieme al Tempo vissuto, il capolavoro del grande psichiatra e psicopatologo di origine polacca Eugène Minkowski e uno dei più importanti classici della letteratura psichiatrica del Novecento.

Pubblicato per la prima volta nel 1927 e in edizione notevolmente ampliata nel 1953, La schizofrenia è, insieme al Tempo vissuto, il capolavoro del grande psichiatra e psicopatologo di origine polacca Eugène Minkowski e uno dei più importanti classici della letteratura psichiatrica del Novecento. Solida premessa metodologica di tutta l’opera minkowskiana (impostata sui concetti-cardine dalla malattia come perdita del contatto vitale con la realtà, della necessità del coinvolgimento affettivo del terapeuta in sede diagnostica, della definizione di «agire autistico»), La schizofrenia costituisce un punto fermo per la radicale riconsiderazione della persona schizofrenica e nello stesso tempo un cruciale punto di incontro ove le teorie psichiatriche si coniugano con quelle psicoanalitiche e filosofiche, in particolare di orientamento fenomenologico. Di qui l’ampia fortuna di cui continua a godere il libro in campo internazionale, e la ripercussione in particolare che esso ha esercitato su autori del calibro di Ronald Laing, Salomon Resnik o Joseph Gabel.

Eugène Minkowski (Pietroburgo 1885 – Parigi 1972) è considerato uno dei piu eminenti psichiatri e psicopatologi di questo secolo. Laureatosi a Monaco nel 1906, lavorò in Svizzera con Eugen Bleuler nel 1914-15, stabilendosi definitivamente a Parigi dopo la guerra. Subí profondamente l’influenza di Max Scheler, Bergson e Husserl. Oggi è considerato con Ludwig Binswanger uno dei fondatori della psichiatria fenomenologica. Tra i suoi libri pubblicati in Italia: Filosofia, semantica, psicopatologia (Mursia, Milano 1969); Il tempo vissuto (Einaudi, Torino 1971 e 2004); La schizofrenia (Einaudi, Torino 1998); Trattato di psicopatologia (Feltrinelli, Milano 1973); Verso una cosmologia (Einaudi, Torino 2005).

Stefano Mistura, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Piacenza, per Einaudi ha curato Figure del feticismo (2001), Autismo. L’umanità nascosta (2006) e Il disagio nella civiltà (2010) di Sigmund Freud; ha inoltre introdotto La schizofrenia di E. Minkowski (1998), Conversando con i miei bambini (2000), Nodi (2004) e Mi ami? (2007) di R. Laing, Sul buon uso della depressione di P. Fédida (2002), Sulla fuga delle idee di L. Binswanger (2003). È stato fra i curatori di Psiche. Dizionario storico di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (2006-2007).

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Introduzione di Stefano Mistura. – Nota bibliografica. – I. Schizoidia e sintonia. II. Il disturbo essenziale della schizofrenia e il pensiero schizofrenico. III L’autismo. IV. Atteggiamenti schizofrenici. Stereotipie psichiche. -V. La portata terapeutica della nozione di schizofrenia. VI. Prospettive

Le Rivelazioni degli Spiriti – Cielo e Inferno

Le Rivelazioni degli Spiriti – Cielo e Inferno

Volume 2

Autore/i: Kardec Allan

Editore: Edizioni Mediterranee

traduzione di Roberta Rambelli.

pp. 400, Roma

L’uomo vive, pensa, agisce. L’uomo muore. Ma quando lascia la terra, dove va? Che cosa diventa? Sarà o non sarà? Ecco il grande dubbio, l’inevitabile alternativa: essere o non essere. Vivere per sempre o mai più: l’immortalità o la fine di tutto, il nulla. Che cosa sono, in realtà, il Cielo e l’Inferno di cui, in diverse forme, parlano quasi tutte le grandi religioni? Si deve credere alla eternità delle pene? Che nesso c’è tra la nostra attuale esistenza e le nostre incarnazioni precedenti? Allan Kardec, il fondatore dello Spiritismo, risponde a queste domande attraverso gli stessi spiriti. Dalla viva testimonianza dei trapassati è possibile finalmente conoscere la verità, ovvero i molteplici aspetti dell’unica verità. Quest’opera contiene l’esame comparato delle dottrine sul passaggio dalla vita corporale alla vita spirituale, le pene e le ricompense future, gli angeli e i demoni, nonché numerosi esempi sulla vera condizione dell’anima durante e dopo la morte.

Allan Kardec (1804-1869) Animatore entusiasta e instancabile della filosofia spiritualista e della pratica spiritica, dedicò tutto se stesso e gran parte della vita allo spiritismo. In pochi anni raccolse intorno a sé migliaia di seguaci: da allora lo spiritismo si è diffuso ovunque e i testi di Kardec su quest’argomento sono oggi i più venduti in tutto il mondo.

Raja Yoga

Raja Yoga

Corso pratico semplificato

Autore/i: Slater Wallace

Editore: Edizioni Mediterranee

prefazione e introduzione dell’autore, premessa e traduzione dall’inglese di Riccardo Castagnari.

pp. 144, Roma

La pratica personale e l’insegnamento, sostenuto da un vasto studio della letteratura yoga, sono le basi su cui l’autore ha fondato questo Corso semplificato di Raja Yoga.
Diverse opere sull’argomento affrontano nei particolari il tema dello filosofia dello yoga; infatti, numerosi sono i commentari sugli Yoga Sutra di Patanjali, ma nessuno di essi dà dettagliate istruzioni sotto forma di lezione. Si è perciò sentito il bisogno di un corso pratico e graduale, di una guida per tutti coloro che non possono seguire un insegnamento diretto.
Il libro potrà sostituire un insegnante personale, poiché le sue istruzioni non sono soltanto vaghi suggerimenti, ma vere e proprie lezioni pratiche.
Il Corso è stato programmato per la durata di dieci lezioni: una al mese per dieci mesi.
Procedendo con questo ritmo, lezione per lezione, il lettore assimilerà lo spirito e la pratica del Raja Yoga, con tutti i suoi benefici, senza nessuno sforzo.
È stato tenuto conto di coloro i quali hanno un tempo minimo da dedicare a questa materia ma che, nonostante ciò, desiderano ottenerne i benefici, imparando anche come la sua pratica possa essere inserita nella routine giornaliera.

Wallace Slater, studioso inglese, ha trascorso oltre quarant’anni nello studio e nella pratica dello Yoga, di cui è insegnante. In questa stessa collana ha già pubblicato “Hatha Yoga”.

Vite che non Sono la Mia

Vite che non Sono la Mia

Rivista di psicologia analitica – Nuova serie – Volume 89/2014 n. 37

Autore/i: Autori vari

Editore: Editore Gruppo di Psicologia Analitica

a cura di Clementina Pavoni.

pp. 280, illustrazioni a colori, Roma

Andare a cavalcare insieme allo smorto Ronzinante e al suo scapestrato cavaliere per le terre della Mancia, percorrere i mari alla ricerca della balena bianca con il capitano Achab, prendere l’arsenico con Emma Bovary o trasformarsi in insetto con Gregor Samsa, è un modo astuto che abbiamo inventato per alleggerire noi stessi dalle offese e dalle imposizioni di quella vita ingiusta che ci costringe a essere sempre gli stessi mentre vorremmo essere molti, quanti ne occorrerebbero per soddisfare gli incandescenti desideri da cui siano posseduti.
Il romanzo placa soltanto momentaneamente quell’insoddisfazione vitale, ma, in quel miracoloso intervallo, in quella sospensione provvisoria della vita in cui ci immerge l’illusione letteraria – che sembra strapparci dalla cronologia e dalla storia e trasformarci in cittadini di una patria senza tempo, immortale -, siamo altri.

Mario Vargas Llosa, È pensabile il mondo moderno senza il romanzo?, in Il romanzo, a cura di Franco Moretti, volume I, Einaudi, 2001.

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Editoriale di Clementina Pavoni

Una lettera di Giacomo Debenedetti di Mario Lavagetto

Vite clinica romanzo di Nicole Janigro

Psicanalisi e letteratura ai confini dell’anima di Maria Teresa Colonna

Le fiabe del focolare o l’horror del focolare di Lella Ravasi

Dove le tenebre brillano». L’universo contraddittorio della letteratura di Bernardo Baratti

Chi non ha il suo minotauro? di Chiara Mirabelli

L’emergenza del verso. Note di analisi della poesia di Filippo Strumia

«Perduta nella vasca d’ombre» Amelia Rosselli traduce Sylvia Plath di Rita Corsa

Uno scenario narrativo per il giovane adulto: una ricerca aperta di Fabio Madeddu

Forme della memoria. Attorno a qualche storia di Conrad di Paolo Jedlowski

Angoli di solitudine: la narrativa di Marlen Haushofer di Susanna Chiesa

«Come un fragile ponte di fortuna gettato nel vuoto». Parole per ricomporre fratture e rinascere al sentire, alla vita, al mondo. di Daniela Bonelli Bassano

…Facciamo che io ero lo psicoanalista… ” Giochi narrativi di Christopher Bollas di Anna Pintus

Jung e Eliade. La rivelazione delle nozze e della morte di Silvia Lagorio

Appunti su Anna Karénina di Lella Ravasi

Karénina. Prove aperte d’infelicità di Emanuele Trevi e Sonia Bergamasco

recensioni

Lella Ravasi Bellocchio: Come una pietra leggera. Giochi di sabbia che curano,
Skira, Milano, 2013.
Pina Galeazzi

Enrico Ferrari: L’ambiguità del patire. Quando la Psicopatologia svela le radici
culturali del presente,
Moretti & Vitali, Bergamo, 2014.
Clementina Pavoni

Ella Berthoud e Susan Elderkin: Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno,
Sellerio, Palermo, 2013.
Nicole Janigro

Rita Corsa e Gabriella Gabriellini: Corpo Generazioni e destino,
Borla, Roma, 2012.
Lella Ravasi

Valeria Parrella: Tempo di imparare,
Einaudi, Torino, 2013.
Giovanna Rosadini

gli autori

La Terapia del Suono

La Terapia del Suono

Recuperare l’armonia del corpo e della mente

Autore/i: Dewhurst-Maddock Olivea

Editore: Tecniche Nuove

edizione italiana a cura di Maurizio Maltese, prefazione di Sir George Trevelyan, traduzione dall’inglese di Beatrice Botteon.

pp. 128, nn. illustrazioni a colori, Milano

Il suono e la musica sono capaci di generare profonde modifiche nell’uomo, a livello fisico, emozionale e spirituale: l’armonia che pervade il mondo della natura e tutto l’universo può infatti estendere i suoi effetti benefici anche al singolo individuo. Per questo motivo il suono e la musica sono alla base di una delle più antiche terapie naturali, diffusa in tutto il mondo fin dall’epoca preistorica.
Questo affascinante testo, compendio delle scoperte della medicina contemporanea e delle conoscenze trasmesse dalla saggezza antica, fornisce un’introduzione pratica all’utilizzo della voce e della musica strumentale nella terapia del suono.
Vengono illustrate le tecniche e gli esercizi che insegnano ad allentare la tensione, a rilassare il corpo e la mente, a migliorare il proprio benessere generale e a guarire specifici disturbi.

Olivea Dewhurst-Maddock ha iniziato a studiare la voce, il suono e la musica all’età di tre anni e non ha mai cessato di lavorare in questo campo, in qualità di musicista, cantante ed infine docente presso numerose facoltà universitarie in Inghilterra.
L’autrice lavora inoltre come musicoterapista e consulente e insegna tecniche di respirazione, rilassamento e meditazione.