Libri dalla categoria Banche
La Parapsicologia
L’Avventura dello spiritismo – Le facoltà medianiche – Le capacità psi – La sensibilità paranormale
Autore/i: Duval Pierre; Saua Riko
Editore: Edizioni Dellavalle
pp. 258, nn. tavole b/n f.t., Torino
I nostri poteri misteriosi.
Nei laboratori dove si conducono ricerche di parapsicologia sperimentale, le facoltà medianiche sono messe al vaglio delle indagini statistiche. La conclusione degli studiosi: ciascuno di noi, in diversa misura, è dotato di “capacità psi” che permettono la trasmissione del pensiero, la comunicazione di energia cinetica a distanza, ecc. L’antica avventura dello spiritismo, dei tavolini parlanti, delle misteriose apparizioni, acquista dunque un nuovo significato: i confini del nostro corpo non sono quelli visibili e “i nostri poteri sconosciuti” possono essere controllati e sviluppati.
La Libertà degli Angeli e l’Origine del Male
Autore/i: Impellizzeri Vito
Editore: Dario Flaccovio Editore
premessa dell’autore.
pp. 112, Palermo
Un breve ma importante studio teologico che porta a domande inesplorate, e forse neanche previste, sugli angeli e sull’origine del male, che attraversano l’intero testo e cercano delle risposte nella meditazione teologica e nell’approfondimento di alcune pagine della Bibbia. Qual è la differenza tra il peccare dell’uomo e il decadere dell’angelo? Ma gli angeli come hanno potuto peccare? Qual è la relazione tra il loro decadere e l’origine del male? Che cosa è la tentazione? Il male è solo assenza di bene o è anche rovesciamento del bene? Qual è la differenza tra ciò che Dio promette (la salvezza) e ciò che Dio permette (il male e l’azione dell’omicida fin dalle origini) e lo rende occasione di bene? Queste domande attraversano l’intero testo e cercano nella meditazione teologica di alcune pagine chiave della Bibbia (Genesi, Giobbe, Matteo, Lettera di Giuda, Lettera agli Ebrei) e nell’approfondimento della fede, grazie al riferimento alla Tradizione e al Magistero della Chiesa, un orientamento e un orizzonte di senso sulla questione della libertà degli angeli e l’origine del male. È una lettura d’interesse per chiunque, in particolare per i credenti e per è chi è affascinato dall’argomento.
Don Vito Impellizzeri, prete della diocesi di Mazara del Vallo, è responsabile diocesano della Comunicazione, della Cultura e della Nuova Evangelizzazione; insegna Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” di Palermo.
Il Vento è Mia Madre
Vita e insegnamenti di uno sciamano pellerossa
Autore/i: Heart Bear; Larkin Molly
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
introduzione di Molly Larkin, traduzione di Cinzia Defendenti.
pp. 256, 1 foto b/n f.t., Vicenza
Nel 1938, un giovane Creek camminò a piedi nudi in una tana di serpenti a sonagli quale primo passo della sua iniziazione alla “Via-di-Medicina”. Dopo sessant’anni, questo vecchio saggio chiamato Bear Heart (Cuore d’Orso), Uomo-Medicina e rispettato anziano dei Creek, racconta la sua storia. Una rara combinazione di applicazioni pratiche e verità universali. Il suo messaggio è allo stesso tempo mistico e pratico e, attraverso racconti suggestivi, esempi pratici e aneddoti curiosi e divertenti, Bear Heart impartisce il suo insegnamento semplice ed essenziale, rivelando che la saggezza tradizionale delle tribù può essere un prezioso strumento di guarigione emotiva e spirituale per il mondo moderno.
Magick
Autore/i: Crowley Aleister
Editore: Casa Editrice Astrolabio
curato, annotato e introdotto da John Symonds e Kenneth Grant, traduzione di Alfredo Pollini.
pp. 616, nn. illustrazioni b/n, Roma
In questa sua opera fondamentale il più grande mago dei nostri tempi riporta a nuova vita i principi dello Yoga e dell’Alchimia, assieme ai culti misterici orientali, dando origine a un nuovo sistema di magia sessuale, la più potente mai praticata.
Magick è il capolavoro di Crowley, l’opera in cui questo grande mago dei nostri tempi ha riversato tutte le sue cognizioni e il suo sapere sulla magia del piano astrale e degli altri piani.
Il libro si divide in due parti: le prime due trattano dei principi dello Yoga e della Magia cerimoniale come è insegnata nella Golden Dawn, dove Crowley fece il suo apprendistato dal 1898 al 1900; la terza parte – la più importante, Scritta principalmente nell’Abbazia di Thelema a Cefalù in Sicilia tra il 1920 e il 1933 – contiene il vero sistema di occultismo pratico sviluppato personalmente da Crowely.
Magick insegna una dottrina e una tecnica per stabilire il contatto con entità extraterrestri – spiriti, demoni, forze elementari – allo scopo di estendere la coscienza umana ed espandere la vita dell’uomo fino a proporzioni cosmiche.
Crowley ha sostituito i riti cerimoniali insegnati nella Golden Dawn con riti di natura sessuale, derivandoli da fonti tantriche e alchemiche. Dal Tantra Crowley ha tratto il suo metodo personale per risvegliare la forza della Kundalini; dall’Alchimia ha derivato una tecnica per trasmutare le energie sessuali in elisir di potenza magica.
La dottrina di Crowley si basa nella sua massima parte sul Book of the Law, il libro della Legge in cui è delineato il futuro del genere umano: l’instaurazione sulla terra di un Nuovo Ordine.
JOHN SYMONDS è l’esecutore letterario di Aleister Crowley.
KENNETH GRANT ha studiato la magia con Crowley e pochi anni dopo la morte di questi ha assunto l’Ordo Templis Orientis (O.T.O.), corpo di iniziati che operano per stabilire la legge di Thelema e la vera tradizione magica, che Crowley e altri iniziati contribuirono a far rivivere. Di Kenneth Grant sono apparsi presso questa Casa Editrice: Il risveglio della magia e Aleister Crowley e il dio occulto.
Aleister Crowley il cui vero nome era Edward Alexander Crowley (1875-1947), inglese, è una figura molto discussa. Occultista, mago, ma anche pittore, scalatore, alchimista. Cresciuto in un contesto fortemente religioso, studiò Letteratura inglese al Trinity College di Cambridge. A soli vent’anni cominciò ad interessarsi di occultismo, di misticismo, di alchimia, di magia e di buddhismo. A 23 anni entrò a far parte dell’Hermetic Order of the Golden Dawn. In seguito alla scissione all’interno del movimento, Crowley lasciò il suo paese e andò a vivere per un breve periodo in Messico con la moglie. Nel 1902 partecipò a una spedizione sul K2 e nel 1905 a una spedizione himalayana. Nel 1904 fondò il culto di Thelema, nel 1907 diede vita all’ordine dell’Argenteum Astrum, nei primi anni venti fondò in Sicilia, a Cefalù, l’Abbazia di Thélema; nel 1930 a Lisbona incontrò Fernando Pessoa e a Berlino lo psicoanalista Alfred Adler e Aldous Huxley. Mito della musica rock, dai Beatles ai Led Zeppelin, Ozzy Osbourne, David Bowie, Marilyn Manson, Mick Jagger, Rolling Stones. Lo scrittore William Somerset Maugham si ispirò a lui per il suo romanzo “Il mago” e Leonardo Sciascia nel suo racconto “Apocrifi sul caso Crowley” racconta dell’espulsione di Crowley dalla Sicilia. Citato nei libri di Vincenzo Consolo, di Daniel Pennac, nel “Pendolo di Foucault” di Umberto Eco, perfino nei fumetti di Martin Mystère e Dylan Dog. Aleister Crowley morì di bronchite cronica all’età di 72 anni.
Le Origini del Monachesimo
Autore/i: Overbeck Franz
Editore: Edizioni Medusa
introduzione e cura di Giovanni Leghissa, traduzione di Paola Sofia Baghini e Giovanni Leghissa.
pp. 72, Milano
Franz Overbeck fu definito da Karl Barth un “teologo senza fede”. Overbeck tentò di conciliare cristianesimo e cultura, trovando un compromesso con la storia. Per lui l’essenza del cristianesimo si trova nell’ascesi, nell’attesa escatologica di Cristo, e come tale consiste nella dimensione dell’eternità. Egli si spingerà nei suoi studi oltre i confini del cristianesimo primitivo, fino a quella che lui stesso chiamerà una «storia profana della Chiesa». Alla luce di tali premesse riveste una grande importanza questo testo sulle «origini del monachesimo»: si tratta di una conferenza che l’amico fraterno di Nietzsche tenne all’Università di Jena nel 1867. Overbeck traccia una storia del monachesimo alternando esposizione storica, aneddoti e riflessioni filosofiche.
Dall’ideale puramente contemplativo degli anacoreti, dal deserto inteso come santuario, alle prime comunità organizzate dei cenobiti, fino alla decadenza di un monachesimo sempre più secolarizzato e strumentalizzato dalla gerarchia. Con la regola, dice Overbeck, «il monachesimo ha accolto in sé il germe della propria fine». Una visione “apocalittica” che impressionò anche Nietzsche.
Franz Camille Overbeck nasce a San Pietroburgo il 16 novembre del 1837.
Si forma in teologia a Lipsia, Gottinga, Berlino e Jena. Nel 1870 gli viene offerto l’incarico di docente di Nuovo Testamento e Storia della Chiesa antica presso l’università di Basilea, dove inizia a frequentare Friedrich Nietzsche, di cui diventerà amico fedele, confortandolo e sostenendolo anche nei momenti più drammatici. Nel 1873 l’editore Fritzsh di Lipsia pubblica, in uno stesso volume, la prima delle Considerazioni inattuali di Nietzsche e lo scritto di Overbeck Sulla cristianità della teologia dei nostri tempi.
Muore a Basilea il 26 giugno del 1905. Tra le opere di Overbeck si segnalano: Ricordi di Nietzsche (Genova 2000), Sulla cristianità della teologia dei nostri tempi (Pisa 2000) e Cristianesimo e cultura (Torino 2000).
Il Simbolismo dell’Acrobazia Antica
Autore/i: Deonna Waldemar
Editore: Edizioni Medusa
introduzione di Pier Angelo Carozzi, traduzione di Maria Elisabetta Craveri.
pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Milano
«Non ci si trova di fronte propriamente a un trattato di storia dell’arte antica – scrive Pier Angelo Carozzi nell’Introduzione a questo saggio di Waldemar Deonna -, benché l’autore attinga cospicuo materiale dagli scavi e dagli studi di archeologia, quanto piuttosto a una ricognizione storica di timbro sistematico e a un tempo fenomenologico, sul tema dell’acrobazia antica. Questa viene letta più che nel significato riduttivo di esercizio profano a finalità sportiva o di divertimento laico, quale festività sociale profana, nella sua valenza originaria e sorgiva di rito e di motivo religioso….
Chi non coglie, sotteso all’apparenza ludica di una movenza acrobatica, l’ancestrale ruolo rituale e simbolico dell’aerobazia, negli innumerevoli casi che la tradizione delle civiltà, dall’antico al medioevale al moderno, ha preservato e trasmesso nel patrimonio vivente dell’umanità, qui analizzato e valorizzato nel suo contesto antico, mediterraneo e occidentale?
Con finezza e competenza, lo storico e archeologo svizzero ha rilevato nel tempo e nello spazio, con sguardo penetrante e un’osservazione che giunge alla contemporaneità, il significato categoriale dell’acrobazia, registrato con ampiezza di parametri culturali e fecondità di stimolanti suggestioni.
Come molti suoi lavori, anche questo non induce a una supina, seppure motivata recezione, ma a un confronto dialogico e a un’aperta prosecuzione d’indagine».
Waldemar Deonna (Cannes 1880 – Ginevra 1959) si formò all’Università di Ginevra. Dopo la pubblicazione di tre volumi di metodologia archeologica – L’archéologie, sa valeur, ses méthodes, Laurens, Paris 1912 – venne promosso libero docente. Dal 1920 al 1951 fu direttore del Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra. Tra le sue opere si ricordano: Les lois et les rythmes dans l’art (1914), L’archéologie: son domaine, son but (1922), L’art en Greee (1924). Postumi sono usciti nel 1961 Croyances et superstitions de table dans la Rome antique (I romani a tavola, Parma 1994), Le symbolisme de l’oeil (1965) e Euodia: croyances antiques et modernes: l’odeur suave des dieux et des élus (Torino 2003).
Mondi della Logica
Autore/i: Carruccio Ettore
Editore: Zanichelli Editore
introduzione dell’autore.
pp. 152, illustrazioni b/n, Bologna
Se la logica sia un capitolo della matematica, o sia una scienza a sé stante, o sia parte di altre discipline, è questione certamente ancora aperta. È un dato di fatto, però, che la matematica, soprattutto se intesa nel senso più moderno, abbraccia nel suo vasto campo un certo tipo di ricerche logiche. Questo è un libro di matematica, anche se include argomenti comuni ad altri campi di indagine e a quel complesso di discipline tradizionalmente noto come filosofia: il tema trattato è assai vicino ad altri, quali i fondamenti della matematica, la teoria degli insiemi, le strutture matematiche, giustamente considerati oggi di grande importanza anche didattica.
Il libro traccia un profilo, storico e sistematico insieme, dei principali orientamenti emersi via via nella storia della logica; presenta il calcolo delle proposizioni, il calcolo delle classi, il calcolo dei predicati, le logiche polivalenti; contiene, fra l’altro, un breve profilo storico iniziale, un utile riassunto della logica aristotelica e della sillogistica, un intermezzo che tratta delle relazioni tra logica matematica e algebra astratta, un finale che tocca la discussione, in primo piano nella cultura contemporanea, su simbolismi, linguaggi e metalinguaggi. Nel corso del libro vengono proposti problemi che il lettore è invitato a risolvere e che vengono in parte ripresi e discussi in fondo al volume.
Ettore Carruccio, libero docente di storia delle matematiche è attualmente incaricato presso le Università di Bologna e di Torino.
Discepolo di Federigo Enriques, ha dedicato i suoi lavori specialmente alla storia e alla filosofia delle matematiche, alla logica simbolica e alla metamatematica.
Shiatsu
L’arte antichissima della pressione digitale per mantenersi in salute
Autore/i: Ridolfi Ray
Editore: Casa Editrice Meb
introduzione dell’autore, illustrazioni di Shaun Williams, traduzione di Luisa Dalla Costa.
pp. 136, nn. illustrazioni b/n, Padova
Lo shiatsu e una tecnica di massaggio ormai ampiamente conosciuta e praticata in Italia; numerosi sono i terapisti, gli istruttori, i centri che propongono trattamenti e corsi per principianti e di aggiornamento. Esistono inoltre molte pubblicazioni e libri sull’argomento, anche se nessuno degli autori sembra essersi posto dalla parte della persona comune, che si accosta allo shiatsu in veste di paziente per goderne i benefici terapeutici ma spesso non riesce ad usufruirne pienamente proprio perché non conosce la filosofia su cui si basa. Lo shiatsu ha un effetto molto più profondo di quanto si pensi. Chiunque lavori nel campo dello shiatsu riconosce e apprezza il miglioramento che avviene nel paziente dopo una serie di sedute. Un cambiamento che interviene anche nella coscienza dell’individuo, modificando la consapevolezza che egli ha del suo ruolo nell’ambiente e nella società.
Questo libro, semplice ma essenziale, vuole aiutare la persona comune a capire, godere e imparare a praticare lo shiatsu. Scoprire le basi dello shiatsu nella concentrazione, nel rilassamento, nel contatto profondo, ritrovare l’armonia mediante la scoperta, la percezione e il movimento controllato dell’energia.
Queste sono le tappe che gradualmente, esercizio dopo esercizio, questo libro vi propone: il resto è compito vostro.
Ray Ridolfi, australiano, ha iniziato ad interessarsi di medicina orientale mentre studiava legge e arte a Brisbane. È co-fondatore della British School of shiatsu-Do di Londra e membro della shiatsu Society. Ha scritto numerosi articoli sull’argomento e ha organizzato corsi in Europa e in Medio Oriente.
La Radiestesia
Mezzo di Conoscenza Universale – Apprendimento • Possibilità • Limiti
Autore/i: Jurion R.P.J.
Editore: Editore Ulrico Hoepli
prefazione dell’autore, traduzione italiana a cura di Mario Fara Puggioni.
pp. 146, ill. b/n, Milano
Dalla prefazione dell’autore:
“«Sì, la radiestesia è vera».
Nel gennaio del 1956 la rivista «Science et Vie» proclama: «La radiestesia non esiste; se diviene scientifica, scompare».
Nel maggio del 1963 la medesima rivista riconosce: «La scienza progredisce a colpi di scena … Sì, la radiestesia è una realtà».
Che è mai avvenuto?
Uno dei più eminenti fisici francesi, Yves Rocard, professore alla facoltà delle scienze di Parigi, direttore del laboratorio di fisica della Scuola Normale Superiore, aveva appena pubblicato uno studio, «Le signal du sourcier», nel quale faceva rilevare come il rabdomante sia sensibile a una debole ineguaglianza locale del campo magnetico terrestre ed esprimeva l’opinione che, nel terreno, l’acqua sia rivelabile per mezzo della bacchetta o del pendolo a causa della comparsa di un campo magnetico generato da correnti di elettrofiltrazione.
Si vede da ciò quanto la gente possa essere sensibile in queste cose; quale che sia il merito del professar Rocard, egli non ha toccato che una piccola parte del problema radiestesico ed ecco che, tutta insieme, l’opinione pubblica si ricrede.
Il professore ha anche un altro merito, quello di avere dimostrato che la radiestesia è materia degna di studio scientifico e che il pendolo e la bacchetta sono strumenti per la ricerca radiestesica.[…]”
Storici Arabi delle Crociate
Autore/i: Autori vari
Editore: Giulio Einaudi Editore
scelta, cura, introduzione, traduzioni originali e note di Francesco Gabrieli.
pp. XXXI-356, Torino
Questo libro vuole aiutare il lettore occidentale a vedere il periodo delle Crociate «dall’altra parte», cioè con l’occhio e con l’animo dell’avversario di allora. L’operazione, sempre interessante e istruttiva, lo è più che mai in questo caso, dell’urto medievale tra Cristianesimo e Islamismo: due civiltà non radicalmente diverse in quel tempo – ché, come è stato giustamente osservato, si fondavano entrambe su un atteggiamento spirituale e su categorie mentali sostanzialmente uguali -, ma che una diversa esperienza religiosa dall’aspirazione ugualmente universalistica sospingeva l’una contro l’altra, irrigidendole nei momenti di crisi fino al fanatismo. Oggi, quel fanatismo almeno da noi è caduto, trasferendosi ad altri e in fondo altrettanto religiosi contrasti; non si agitano più apologetici «pugnali» e «martelli» della fede, ed è anzi divenuto quasi di moda, da parte cristiana e cattolica, un atteggiamento comprensivo e conciliante verso l’Islàm, forse dall’altra parte non altrettanto ricambiato. Ma l’asprezza dell’antico antagonismo risorge violenta se apriamo le pagine dei cronisti, dei polemisti medievali; e, sulla scia di quell’antico odio teologico e di razza, che altre successive lotte approfondirono e inasprirono, noi siam sempre portati, nel seguire la vicenda delle Crociate, a vedere «il nemico» al di là: nel campo di Solimano ed Argante, da cui solo la poesia trasse Clorinda a venire a morire di qua, pacificata con la nostra fede. (Dall’introduzione di Francesco Gabrieli)
L’Ombra del Dio Alato
Autore/i: Arona Danilo
Editore: Marco Tropea Editore
introduzione dell’autore.
pp. 256, Milano
“Lui arriva dal deserto e si abbatte sull’uomo che non teme più il suo Dio, senza che nessuno possa prevedere o parare i suoi colpi. La sua rapidità è quella del vento, del lampo, dell’inondazione. Lui spezza gli uomini come fossero canne, li fa correre come folli, consuma membra e muscoli, lacera loro il petto.”
“Re dei perfidi spiriti dell’aria”, “angelo scuro dei quattro venti” sono solo alcuni tra molti appellativi del dio alato Pazuzu, una delle figure mitologiche più temute dell’antica Mesopotamia, terra che nell’immaginazione dei suoi abitanti pullulava di spiriti ostili da tenere a bada o blandire. Questo demone è il progenitore di una stirpe di esseri alati, ibridi mostruosi che compaiono nelle culture di ogni continente: avversari o servi tori di divinità, creature malefiche o bendisposte nei confronti degli uomini, figure ricorrenti nei racconti dell’iconografia popolare. Il mistero di queste apparizioni è lo spunto per lo studio di Danilo Arona, che segue gli ibridi alati nel corso della storia e, contemporaneamente, rivela come i miti mesopotamici non siano del tutto scomparsi con l’estinguersi delle civiltà in cui ebbero origine, ma siano sopravvissuti sotto forme diverse tramandando si fino ai giorni nostri. Particolare attenzione è dedicata ai meccanismi con cui la cultura contemporanea perpetua le antiche mitologie trasponendo le nella letteratura fantastica, nei film, nelle leggende metropolitane. Per esempio, tutti conoscono L’esorcista di William Friedkin, ma forse non tutti ricordano che nel film il nome del demone è proprio Pazuzu. Attraverso testimonianze di scienziati e archeologi, tracce rinvenute in testi esoterici, documentazioni di fatti inspiegabili, L’ombra del dio alato conduce il lettore in un viaggio appassionante negli aspetti più oscuri dell’immaginario e del mito, un viaggio che incrina molte nostre certezze restituendo all’immaginazione e al fantastico quell’importanza che il mondo moderno sempre più tende a negare.
Danilo Arona è nato ad Alessandria nel 1950. È giornalista e direttore del mensile La guida della notte. Ha pubblicato i saggi Tutte storie: immaginario italiano e leggende contemporanee, Vien di notte l’uomo nero: il cinema di Stephen King, Possessione mediatica (Marco Tropea Editore, 1996) e diversi romanzi fantastici di ambientazione italiana come La penombra del gufo, Un brivido sulla schiena del drago, La pianura fa paura.
I Pericoli del Fluoro
Il rifiuto dell’industria nucleare commercializzato come “toccasana” per i denti! – Ciò che i dottori non dicono
Autore/i: Petrucci Giorgio
Editore: Macro Edizioni
prefazione dell’autore.
pp. 128, illustrato b/n, Diegaro di Cesena (FC)
L’intossicazione da fluoro riguarda ormai la maggior parte della popolazione del mondo occidentale e gli effetti collaterali di questo abuso sono veramente seri, ampi e diffusi.
Fluorosi dentale, fragilità ossea, depressione del sistema enzimatico, sindrome di Down, tumori, sono solo alcune delle conseguenze sull’organismo umano dell’abuso di fluoro dovuto alla nostra igiene quotidiana o causato da altre fonti di inquinamento con cui tutti entriamo normalmente in contatto. Molte multinazionali infatti, dovendo smaltire con alti costi questo scarto di lavorazione (industria atomica compresa) hanno avuto l’idea “geniale” di proporlo a fini salutistici nei dentifrici e negli acquedotti di molti paesi del mondo, ottenendo così ulteriori profitti.
I Pericoli del Fluoro offre tesi scientifiche e non semplici supposizioni riguardo ai meccanismi che determinano la nocività del fluoro.
Completo e aggiornatissimo il testo tratta temi fondamentali, tra i quali:
- il morbo di Alzheimer e le interrelazioni col fluoro;
- la fluorizzazione delle acque e i suoi inquietanti risvolti sulla salute e sulla psiche (specialmente dei bambini);
- il giro d’affari e gli interessi delle multinazionali.
Giorgio Petrucci è dottore in chimica, insegnante di Diritto Industriale e Sicurezza nei Laboratori dell’Università di Firenze e insegnante di chimica nella Scuola Superiore. Ha collaborato con industrie e studi medici in qualità di consulente e ha scritto numerosi articoli su problemi riguardanti l’inquinamento, l’ambiente, l’alimentazione e la medicina.
Il Marchio della Strega
Malleus Maleficarum: il manuale dell’Inquisizione sulla caccia alle streghe e le sue applicazioni
Autore/i: Gallo Ermanno
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione.
pp. 272, Casale Monferrato (AL)
È il 1484 quando, all’alba del Rinascimento, la bolla «Summis desiderantes affectibus» di Innocenzo VIII dà l’avallo a una sistematica caccia alle streghe che attraverserà l’Europa fino al XX secolo, portando sul rogo migliaia di donne. Due anni dopo, due inviati del pontefice, i domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor, pubblicheranno il «Malleus Maleficarum», che diventerà il testo ufficiale dell’Inquisizione sulla stregoneria. Per tre secoli quel testo – un vero e proprio manuale per l’inquisitore in cui si illustrano minuziosamente i malefici operati dalle streghe, i mezzi per riconoscerle, i metodi da applicare per gli interrogatori e le pratiche di tortura – uniformerà il rito di centinaia di processi, in cui andranno in scena le più grottesche superstizioni e la sessuofobia degli accusatori. Un dramma a cui era impossibile sottrarsi, una farsa che non prevedeva che la confessione, perché anche la negazione della stregoneria non era che un’ammissione di eresia. E a cui, spesso, si poteva sfuggire solo salendo sul rogo.
Le pagine più significative e terribili del «Malleus» si alternano qui al racconto di emblematici processi. Rivivono così, in maniera più efficace di qualunque spiegazione, il clima di sospetto, paura e cieca superstizione che si instaura con l’eclissi della ragione.
Il Natale della Luce in Iran
Il sada tra Baghdad e Bukhara tra il IX e il XII Secolo – Una festa del fuoco nel cuore di ogni inverno
Autore/i: Cristoforetti Simone
Editore: Mimesis Edizioni
premessa dell’autore.
pp. 384, Milano
Il sada è unanimemente considerato la festa per eccellenza degli “antichi re di Persia”. Pur presentando indubbi aspetti di grande arcaismo, fra cui il tipo di calendario utilizzato per determinarne il momento, sul sada non si hanno testimonianze anteriori all’età islamica. L’autore raccoglie qui per la prima volta il maggior numero di notizie riguardanti tale festa del fuoco reperibili nelle letterature araba e neo-persiana, e attraverso un’attenta lettura del materiale mitico-rituale rileva, anzitutto, la presenza nel sada di un tema caratteristico riconducibile alla fenomenologia universale nella forma archetipica dell’incontro/scontro Acqua-Fuoco, rintracciata in una variante del pur iranizzante mito di Perseo. L’autore mette poi in luce una sorprendente serie di nessi tipologici con il Natale cristiano delle origini. In particolare, le indagini intorno a una Stella che segna in ambedue i casi l’Evento riaprono con argomenti inediti la secolare discussione intorno all’episodio evangelico della visita dei Magi a Betlemme. I risultati del presente lavoro permettono di rileggere l’intero ciclo delle festività invernali iraniche e rafforzano le ultime ipotesi espresse intorno alla vexata quaestio del calendario iranico.
Simone Cristoforetti è dottore di ricerca in Studi Iranici. Studioso dell’Iran islamico, ha dedicato al complesso problema del calendario iranico un saggio dal titolo Forme “neopersiane” del calendario “zoroastriano” tra Iran e Transoxiana (Eurasiatica n. 64 – Quaderni del Dipartimento di Studi Eurasiatici – Università Ca’ Foscari di Venezia, 2000). È autore di vari articoli scientifici incentrati sui fenomeni di contaminazione e di reciproco influsso tra mondo iranico, islam e cristianesimo. Vive e lavora a Roma.
Custode della Reliquia
Autore/i: Fiebag Peter
Editore: Armenia Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Silvia Bonifacio, Michela Fontana ed Elena Tonazzo.
pp. 416, nn. ill. b/n, Milano
Il libro si basa sulle ricerche di due fratelli, un germanista e uno scienziato, che per anni hanno studiato e seguito le tracce dell’oggetto misterioso descritto nelle Sacre Scritture e risalente ai tempi di Mosè. L’interesse per il sacro manufatto in realtà era iniziato nel Settecento, dopo la scoperta di alcuni racconti relativi alla ricerca di un misterioso tesoro da parte di alcuni boscaioli sull’isola di Oak, al largo delle coste. Ma qual era l’oggetto della ricerca? Tutto porta a pensare che fosse il Graal, anche se in realtà era qualcosa di molto più antico e misterioso: L’Arca dell’Alleanza! Secondo gli autori, e in base alle risultanze di uno studio estremamente accurato, l’Arca celava al suo interno una macchina in grado di produrre la manna, il cibo che permise agli ebrei di sopravvivere nel deserto, e fu donata all’uomo da esseri provenienti da altri pianeti e dotati di conoscenze superiori a quelle dei terrestri. Ecco dunque una nuova teoria su un oggetto dall’immenso potere, uno dei più importanti manufatti dell’antichità, inseguito nei secoli da cristiani, musulmani, Templari e pirati…
Se l’Occhio non Dorme
Centrare il cuore dello zen
Autore/i: Dennis Genpo Merzel
Editore: Ubaldini Editore
prefazione e cura di Stephen Muho Proskauer, introduzione di Hakuyu Taizan Maezumi, traduzione di Giampaolo Fiorentini.
pp. 148, Roma
Siate come l’acqua, fluidi. In un contenitore rotondo, siate rotondi; in un contenitore quadrato, siate quadrati.
“Se l’occhio non dorme, i sogni svaniranno da soli”. Queste parole sono tratte dal celeberrimo Hsin hisin ming, o “Versi sulla mente della fede”, il primo componimento zen in poesia, attribuito al Terzo Patriarca cinese Seng Ts’an. Esso risale alla seconda metà del 500 d.C. circa, e ha goduto di una fama ininterrotta presso tutti i praticanti; come genuina espressione dello spirito zen, è tuttora uno dei testi più studiati e commentati.
In questi quattordici discorsi, tenuti durante alcune sesshin in Olanda e in Inghilterra, Dennis Genpo Merzel prende le mosse da una strofa del testo e quindi la commenta liberamente, venendo incontro ai bisogni e ai problemi delle persone presenti. Il suo commento, non condizionato dalle interpretazioni dei suoi predecessori, non è una disamina accademica, ma una trasmissione fresca e diretta dello spirito dello Zen. Merzel appartiene a una tradizione che ha saputo fondere le due grandi scuole zen, la Rinzai e la Soto, in un’unica Via spirituale che insiste sia sulla meditazione seduta, lo shikantaza, sia sul satori, la percezione improvvisa, immediata, della Realtà. Di qui i riferimenti agli insegnamenti di Dogen Zenji e di maestri quali Rinzai e Huang-po.
Tuttavia, ancora più importante per il praticante occidentale è il fatto che Dennis Genpo Merzel, essendo americano, si sia scontrato inevitabilmente con le difficoltà che incontra chi si accosta allo Zen a partire da una cultura come la nostra, fondata sull’individualismo e l’accumulo di possessi, siano questi oggetti materiali o “beni” spirituali. I suoi discorsi, che passano liberamente dai koan e dagli aneddoti zen alle esperienze personali con la madre, la moglie, il maestro, o con la solitudine delle foreste americane, dimostrano una penetrazione dello Zen che va oltre la semplice comprensione intellettuale.
Dennis Genpo Merzel, maestro zen del Kanzeon Zen Sangha, è successore nel Dharma di Hakuyu Taizan Maezumi, il fondatore dello Zen Center di Los Angeles. Tiene regolarmente ritiri di meditazione in America, in Olanda, in Inghilterra e in Polonia.
La Mappa del Paradiso
“Adesso ho le prove che l’Aldilà esiste”
Autore/i: Alexander Eben; Tompkins Ptolemy
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione degli autori, traduzione di Giuseppe Gallo.
pp. 168, Milano
Dopo il successo internazionale di “Milioni di farfalle”, Eben Alexander è stato contattato da moltissime persone che erano state toccate personalmente dalla sua storia e che a loro volta avevano esperienze analoghe da condividere. Esperienze di vita oltre la vita, visioni di un altro mondo pieno di pace e amore incondizionato. “La mappa del Paradiso” parte da queste testimonianze e le unisce a quelle di colleghi scienziati e grandi saggi di ogni tempo, per mostrarci con sorprendente chiarezza una nuova, sconvolgente prospettiva sull’Aldilà. Il neurochirurgo che con la sua testimonianza di vita oltre la vita ha convinto anche i lettori più scettici dà in queste pagine un potente messaggio di speranza, e ci porta a vedere quale grande destino è riservato alle nostre anime, ben oltre la piccola e limitata esperienza terrena.
Il Buon Gesù e il Cattivo Cristo
Una rilettura provocatoria delle storie evangeliche
Autore/i: Pullman Philip
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione di Maurizio Bartocci.
pp. 166, Milano
Ci sono storie destinate a scolpirsi nella memoria di chi le legge o le ascolta, a durare in eterno, e che, nonostante lo scorrere dei secoli, mantengono intatto il mistero dei loro protagonisti, che a loro volta diventano linfa per altre storie. È così per il Vangelo, forse la storia più universalmente conosciuta, senz’altro la più controversa e dibattuta, perché controversa e dibattuta è la figura su cui è incentrata: Gesù Cristo. Philip Pullman si confronta con la visione religiosa e la critica alla teocrazia, e lo fa partendo proprio dal suo fulcro vitale: la figura di Gesù. Con un linguaggio semplice e immediato, proprio come quello evangelico, l’autore ci restituisce un’affascinante rivisitazione della vita del Cristo, regalandoci una nuova storia, che spalanca le porte a nuove letture e interpretazioni, destinate a risuonare ben oltre la pagina finale.
Philip Pullman è uno dei più grandi scrittori inglesi viventi. Ha scritto romanzi, racconti e lavori teatrali per i quali ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti. Per la trilogia Queste oscure materie, edita da Salani, è stato insignito nel 1995 della prestigiosa Carnegie Medal. Nel 2005 ha vinto l’Astrid Lindgren Memorial Award, il Premio Nobel della letteratura per ragazzi. Per Salani ha pubblicato anche Ero un topo, Il conte Karlstein, Il rubino di fumo, L’ombra del Nord, La tigre nel pozzo, La principessa di latta, Lo spaventapasseri e il suo servitore, Il ponte spezzato, Il fiammifero svedese e il segreto dell’amore e Il falsario e il manichino di cera. Il cannocchiale d’ambra, il volume conclusivo di Queste oscure materie, ha vinto nel 2001 il prestigioso premio inglese Whitbread, attribuito per la prima volta a un libro per ragazzi.
L’Autobiografia di Bertrand Russell – 2 Volumi
Volume primo: 1872~1914 dalla Regina Vittoria a Lenin, Volume secondo: 1914~1944 da Freud a Einstein • La storia di quest’uomo è stata riconosciuta come una delle più grandi di tutto il mondo.
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Longanesi & C.
traduzione di Maria Paola Dettore Ricci.
vol. 1 pp. 416, vol. 2 pp. 512, tavv. b/n f.t., Milano
Volume primo: 1872~1914 dalla Regina Vittoria a Lenin:
Molti critici e uomini di pensiero hanno paragonato Bertrand Russell, il famoso filosofo e matematico, pari d’Inghilterra e Premio Nobel, che con i suoi continui interventi ha dato forma alla storia dell’intelligenza e della coscienza non solo inglese, ma anche europea, a Voltaire. Come Voltaire, Russell ha vissuto a lungo in epoche dense non soltanto di avvenimenti ma anche di grossi personaggi, riuscendo a fare di questa vita un continuo esercizio di curiosità e di scoperta, venata ora da malinconia e ora da stoicismo. Come il filosofo francese, Russell ha tenuto un epistolario immenso e ha toccato tutti i centri nervosi dell’epoca in cui ha vissuto, tra la fine del secolo scorso e l’attuale. Ha pubblicato quasi cinquanta libri; ha discusso la filosofia con Wittgenstein, la narrativa con D.H. Lawrence, il romanzo con Conrad, la politica della resistenza passiva con Gandhi, l’economia con Keynes, il pericolo della guerra atomica con Einstein; ha polemizzato con Stalin, si è congratulato con Kennedy e ha trascinato a isterismi di frustrazione Lyndon Johnson. Come Voltaire, Russell ha visto la sua vita, sin dal principio, entro una luce storica e così ha visto il tempo passare, le idee e gli uomini con ironica precisione, precisione che si ritrova adesso quando, presentando una lettera del tempo o un documento, anche suo, lo commenta. In trecento pagine, racconta la sua infanzia e giovinezza, dal 1872, anno della sua nascita, al 1914, quando interviene nelle prime battaglie politiche contro la guerra, che gli costeranno sei mesi di carcere per propaganda pacifista. In questa prima parte delle sue memorie, cui seguiranno una seconda e una terza, Russell racconta con brutale franchezza, sfiorando talvolta la ferocia, la sua infanzia in un ambiente vittoriano pullulante di tabù, le sue prime ribellioni al conformismo imposto da una nonna aristocratica che lo allevò con severità puritana.
Ci spiega in seguito le sue lotte intellettuali e spirituali: prima contro se stesso, poi, con l’alleanza delle menti più illuminate del suo tempo, contro i pregiudizi e le contraddizioni di una società tra le più ottuse e crudeli, mentre la sua vita privata è scossa dall’amore che lo delude sempre. Infine, ecco la folgorante scoperta della filosofia matematica, i ricordi di Cambridge e di tanti amici e collaboratori famosi: Moore, Strachey, Keynes, Whitehead, Trevelyan, Lloyd George, G.B.
Shaw eccetera sino al suo pacifismo che lo porterà in prigione alla vigilia della prima guerra mondiale.
Volume secondo: 1914~1944 da Freud a Einstein:
La comparsa del primo volume dell’autobiografia di Bertrand Russell ha costituito l’avvenimento letterario più importante del nostro tempo. È inutile qui ricordare gli elogi che hanno accompagnato la sua pubblicazione in tutto il mondo. Il confronto avanzato dall’editore inglese con le Confessioni di Rousseau è stato unanimamente confermato. Potremmo riassumere l’entusiasmo generale così: l’autobiografia di Russell ha il genio dell’uomo che l’ha scritta. Molti avevano già notato che persino nelle opere filosofiche il suo stile era eccezionale. Qui egli si esprime perfettamente nella forma che gli è più congeniale, perché parla della sua vita, dei suoi rapporti con le donne e con gli amici come si addice a un vero filosofo: con candore e senza vanità. Il secondo volume guida il lettore dall’inizio della prima guerra mondiale fin quasi al termine della seconda. Non si tratta, dunque, di un periodo importante soltanto nella vita dell’autore, ma anche nella Storia. Come egli dice «La mia vita prima del 1910 e quella dopo il 1914 sono separate nettamente come la vita di Faust prima e dopo l’incontro con Mefistofele». In questo libro comprendiamo come Russell si sia liberato di molti pregiudizi per affrontare con una nuova freschezza gli interrogativi fondamentali.
Perde molti vecchi amici e ne incontra di nuovi, e questi ultimi contatti lo impegnano a muoversi in direzioni diverse, mentre comincia a scrivere secondo un filone di pensiero che si distacca dalla filosofia puramente matematica. Tutta la sua concezione della natura umana cambia. Egli abbraccia con entusiasmo la causa pacifista che lo porterà in prigione nel 1918. Dopo la fine della guerra ecco il suo primo viaggio in Russia, una specie di incubo. «La crudeltà, la povertà, il sospetto e la persecuzione», scrive, «erano nella stessa aria che respiravo… Nel bel mezzo della notte si sentono spari e si sa che degli idealisti vengono uccisi in prigione…» A Russell non sfugge certamente il fatto che, se tutti vengono chiamati compagno, Vi è una sorprendente differenza in questa parola quando viene pronunciata di volta in volta: se indirizzata a Lenin o a un contadino. Rimprovera a se stesso di non poter gradire «una fede brutta e brutale, ma piena di energia costruttiva, in ciò che si sta creando». In questi ambienti dove «agonizza la bellezza e comincia una vita durissima» cerca di ricordare Dostoevskij, Gorki, Tolstoi, i pogrom e i massacri, per poter tollerare e comprendere «gli antichi splendori distrutti o mummificati nei musei». Dopo la Russia egli si reca in una Cina che ci presenta come tutta una scoperta. Infine, si sposa per la terza volta.
In questo periodo scrive i suoi libri più noti: Storia della filosofia occidentale e Matrimonio e morale.
I Giudizi su questa Opera:
«Un documento che si può soltanto paragonare alle Classiche confessioni di Rousseau.» (Sir Stanley Allen)
«Una autobiografia eccezionale, che dovrebbe essere letta da tutte le persone interessate al pensiero del diciannovesimo secolo.» (Sir Julian Huxley)
«Una delle testimonianze più sorprendenti e completamente soddisfacenti che abbia mai letto.» (Sir Denis Borgan)
«L’autobiografia di Russell ha l’impronta geniale dell’uomo. Nelle sue opere filosofiche è stato spesso lodato per lo stile ottimo. Qui il suo stile è perfetto, e soprattutto perfettamente adatto a lui.
Sulla sua vita e sui suoi rapporti con le donne, egli scrive come dovrebbe scrivere un filosofo: con un totale candore privo di vanità.» (The Listener)
«Un libro straordinario.» (The Daily Telegraph)
«Per me è un libro affascinante, non solo per la testimonianza di quelle sublimi eccentricità vittoriane, ma anche per le minuziose descrizioni della mente di un genio in formazione.» (Jessica Mitford)
Se non Diventerete come Donne
Il femminile nell’esperienza religiosa – Simboli religiosi del femminile
Autore/i: Gentili Antonio
Editore: Editrice Àncora
presentazioni di «una donna», introduzione dell’autore.
pp. 240, nn. tavole a colori e b/n, Milano
Riscoprire il centro. Ritrovare l’anima, la dimensione femminile che è in ciascuno di noi, in una società tentata sempre più, malgrado le apparenze, da atteggiamenti maschilisti che contagiano tutti, donne comprese. Ecco il compito al quale sono chiamati con urgenza maschi e femmine, credenti e non del nostro tempo.
Al di là delle rivendicazioni che hanno ispirato i movimenti femministi – spesso confusi e ambigui – occorre, tutti, “diventare come donne”, non meno di come occorra ridiventare evangelicamente bambini, per rendere il mondo più umano e nello stesso tempo più divino. “Più diventerò donna – scrive lo scienziato e mistico Teilhard de Chardin – più celeste si farà la mia figura”.
L’eterno femminino è destinato a rivestire un ruolo determinante nella nostra epoca, caratterizzata da un travaglio di proporzioni cosmiche.
Siamo di fronte alla scelta suprema: accogliere o rifiutare il disegno di Amore. In quest’ora decisiva per l’umanità, la donna, “vertice della creazione originaria, ultima e più felice delle opere di Dio”, si ripresenta come punto di partenza di un mondo rigenerato.
Il risveglio della dimensione femminile, che vive, anche se spesso sopita e travisata, in ciascuna persona, sarà favorito dalla meditazione dei grandi “simboli” della femminilità che il volume passa attentamente in rassegna: il femminile nella Trinità impersonato dallo Spirito santo; il femminile della creatura che rimanda all’uomo originario e al suo differenziarsi in maschio (Adamo) e femmina (Eva); il femminile adombrato da Gerusalemme, la città divina per eccellenza; il femminile rappresentato da Maria; il femminile costituito dalla chiesa, santa e peccatrice a un tempo, “casta et meretrix”.
Su questo sfondo biblico-teologico, l’autore, specialista di temi spirituali tra i più noti e autorevoli, sviluppa tutta una serie di osservazioni sul femminile propriamente umano e il suo rapporto con la maschilità.
Ne esce un quadro in cui il dato psicologico e quello spirituale si intrecciano con singolare efficacia, in pagine tra le più invitanti del volume.
La penetrazione di un così ricco messaggio è favorita dalla contemplazione delle icone dell’Oriente cristiano, così che queste pagine uniscono la ricerca alla pratica meditativa: illuminano la mente e aprono i cuori.