Libri dalla categoria Approfondimento Interiore
Storia del Cavallo di Troia
Ovvero il mito della sicurezza
Autore/i: Eis Egon
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dal tedesco di Mario Merlini, disegni di Paul Günther.
pp. 340, 71 illustrazioni b/n f.t., 96 illustrazioni b/n, Milano
In tutti i tempi della sua storia un istinto profondamente radicato ha indotto l’uomo a cercare la sicurezza: dietro la Muraglia cinese, dietro il vallo del limes romano, dietro la linea Maginot, nelle fortezze di Troia e di Singapore, sulle cime dei monti del Perù, nelle città del deserto di Palmira e di Timbuctù, sugli scogli delle isole oceaniche. Baluardi naturali o artificiali alimentavano nell’uomo l’illusione di poter difendere con essi stati e nazioni o di poter conservare regioni conquistate. Ma ogni volta l’uomo dovette riconoscere che prima o poi un’opera difensiva risultava sorpassata o era presa e distrutta dal nemico o da nuove forze.
Sollecitato da profonde esperienze personali fatte nel recentissimo passato, Egon Eis, si è occupato a fondo del destino dei grandi baluardi. Dall’inesauribile materiale della preistoria, della protostoria, della scienza militare, egli ha scelto alcuni fra gli esempi più importanti, completandoli con materiale illustrativo in parte inedito o poco noto, e riunendoli in questo libro di appassionante interesse.
Eis guida il lettore lungo un cammino che si iniziò con la egizia «Muraglia dei principi» e, passando per le grandi fortezze del medioevo e dell’età moderna, per il Vallo atlantico e le «isole radar» del presente, si volge verso un futuro i cui contorni cominciano a delinearsi solo ora coi satelliti artificiali e le stazioni spaziali.
Questo libro eccezionalmente vivace e penetrante, scritto in base a fatti storicamente accertati di sorprendente attualità, pone il problema della sicurezza in una nuova luce. Sarà una lettura avvincente per chiunque abbia interesse per la storia dell’umanità o rifletta sulla soluzione dei problemi del nostro tempo.
Egon Eis è nato nel 1910 a Vienna. Narratore, drammaturgo, autore di soggetti cinematografici, ha svolto la ma attività prevalentemente a Berlino e a Vienna. Nel 1938 lasciò l’Austria e segui, dietro i reticolati di un campo d’internamento francese, l’inaspettato crollo della linea Maginot: e fu un’esperienza indimenticabile. Allorché la Francia fu occupata, Eis si trasferì in Africa, dove ebbe occasione di studiare da vicino i problemi della guerra nel deserto. In seguito, visse cinque anni a Cuba e sette anni nel Messico. Nel 1953 tornò in Germania.
Gli avvenimenti dell’ultima guerra, dalla caduta della linea Maginot a Montecassino, indussero Eis a compiere uno studio storico-critico sui grandi baluardi e gli effetti che essi esercitano sugli uomini. Uno dei risultati di questi studi è il presente volume.
Il Cervello Bloccato
Come liberarsi del disturbo ossessivo-compulsivo • Un programma comportamentale in quattro fasi per modificare senza farmaci la chimica del proprio cervello
Autore/i: Schwartz Jeffrey M.
Editore: Longanesi & C.
con la collaborazione di Beverly Beyette, premessa dell’autore, traduzione dall’originale americano di Donatella Cerutti Pini.
pp. 280, illustrazioni b/n, Milano
Il disturbo ossessivo-compulsivo (doc) è un mostro insaziabile: tanto più gli dai, quanto più famelico diventa. Se appartenete ai milioni di persone che ne soffrono, questo libro vi indicherà come combatterlo. Leggerete le storie di individui coraggiosi che hanno capito come vanificare quella sensazione di «cervello bloccato» causata dal doc.
Il metodo qui proposto permette a chiunque di modificare il funzionamento del proprio cervello, e vi verrà descritto in modo così chiaro da darvi la possibilità di applicarlo facilmente a voi stessi.
Il doc e un nemico tenace, ma si può averne ragione.
Conservate oggetti del tutto superflui perché avete un invincibile timore di buttarli? Controllate più e più volte di aver chiuso la porta di casa prima di andare a dormire? Vi sentite incapaci di controllare l’ordine logico dei pensieri? Vi lavate continuamente le mani senza che ce ne sia un vero bisogno? Provate la necessità di sistemare le cose sempre in un dato ordine? Se avete risposto sì a una di queste domande, siete fra i milioni di individui che soffrono di disturbi ossessivo-compulsivi (DOC): uomini e donne che, nel tentativo di liberarsi da schiaccianti sensazioni di ansia e di terrore, sono costretti a ricorrere a rituali penosi e insensati, con le immaginabili, devastanti conseguenze sulla propria vita e su quella delle famiglie. In questo libro, frutto di una decennale esperienza di trattamenti condotti con successo su oltre un migliaio di pazienti, Jeffrey Schwartz presenta il frutto delle sue innovative ricerche sul cervello e sul ruolo che esso esercita nel nostro comportamento: un efficace metodo autoterapeutico, articolato in quattro «gradini», attraverso il quale chiunque può, in modo autonomo, senza ricorrere a farmaci o costose terapie, modificare la propria chimica cerebrale. Si imparerà dunque a «ridefinire» le idee fisse che bloccano il cervello, svelandone la realtà ossessiva; a «riattribuire» il comportamento irrazionale a uno squilibrio biochimico; a «rimettere a fuoco» gli atti insensati indirizzandoli verso attività più produttive e, infine, a «riconsiderare» il tutto alla luce della nuova consapevolezza acquisita. Significativo passo in avanti nella cura di un disturbo assai più diffuso di quanto si creda, Il cervello bloccato è anche e soprattutto un messaggero di speranza, perché confuta l’idea che il DOC sia indice di un’ineliminabile follia e dimostra invece che può essere tenuto sotto controllo, donando così la chiave per raggiungere la pace con se stessi e con gli altri alle molte persone che credevano di averla ormai perduta per sempre.
Jeffrey M. Schwartz, professore di psichiatria presso la celebre School of Medicine dell’University of California a Los Angeles, è una delle maggiori autorità a livello internazionale nel campo del disturbo ossessivo-compulsivo.
Beverly Beyette è una giornalista del Los Angeles Times.
Opere Politiche
Autore/i: Macchiavelli Niccolò
Editore: Le Monnier
a cura di Mario Puppo, illustrazione originale di Giuseppe Santomaso.
pp. 696, Firenze
Sommario:
Introduzione
De Principatibus
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Descrizione del modo tenuto dal duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, il signor Pagolo e il duca di Gravina Orsini
Del modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati
Indici
Il Codice Orsini – Da Costa delle Rime e dei trionfi del Petrarca
edizione limitata a 300 esemplari numerati, nostro esemplare numero 222, prefazione di D. Ciàmpoli.
Autore/i: Petrarca Francesco
Editore: Danesi Editore
pp. 38-CLXXX, Roma
Pubblicato per celebrare il VI Centenario della nascita di Francesco Petrarca.
Integralmente riprodotto in fotoincisione e tricromia con ventisette miniature e otto tavole aureo-purpuree più tre facsimili dei codici Vaticani 3195, 3196, 3197.
Le Upanisad – Volume 2
Taittirya – Kena – Aitirya – Prashna – Brahmabindu o Amritabindu – Kaivalya
Autore/i: Elenjimittam Anthony
Editore: U. Mursia Editore
introduzione dell’autore.
pp. 184, Milano
Le Upanisad ci danno la base di una religione universale, di una teosofia fondamentale, di una antroposofia, sulle quali le religioni storiche quali l’induismo, il cristianesimo, l’islamismo, il buddhismo, il giudaismo e le altre religioni possono erigere.
Le Upanisad sono testi di dottrina arcana redatti parte in versi e parte in prosa, che rappresentano la parte conclusiva della letteratura vedica. In esse e raccolta l’essenza del pensiero speculativo che sta alla base della cultura e della religione indiane.
Dopo il primo volume – che conteneva le Upanisad Isa, Katha, Mundaka e Mandukya – l’autore offre ora all’esame dei lettori altri sei testi: Taittirya, Kena, Aitirya, Prashna, Brahmabindu (o Amritabindu) e Kaivalya. Di questi, i primi quattro e l’ultimo appartengono alla scuola vedica classica e quindi risalgono assai lontano nel tempo, addirittura – sembra – a parecchi secoli prima di Cristo; il quinto invece trae origine dalla scuola yogica ed è perciò di molto posteriore agli altri, essendo databile circa al VI-VII secolo d.C.
Anche per le Upanisad qui riportate, come per quelle del volume precedente, l’autore si preoccupa per mezzo della sua traduzione e del suo ispirato commento di mettere in rilievo le numerose, profonde affinità che esistono fra i testi upanisadici e il cristianesimo.
Anthony Elenjimittam, allievo del Mahatma Gandhi e padre domenicano, ha fondato nel 1957 la Welfare Society For Destitute Children al fine di aiutare i bambini emarginati di Bombay. È anche il fondatore e il direttore della casa editrice Aquinas Publications di Bombay. Oltre al presente volume, ha pubblicato varie opere di argomento filosofico-religioso, tra le quali ricordiamo St Francis of Assisi, the Bhakti Yogin; Monasticism, Christian and Hindu-Buddhist; e, in questa stessa collana, La filosofia Yoga di Patanjali, Vita e dottrina di Buddha – Il Dhammapada e Le Upanisad (Isa – Katha – Mundaka – Mandukya).
Le Upanisad – Volume 1
Isa • Katha • Mundaka • Mandukya – I testi fondamentali del pensiero religioso dell’India antica
Autore/i: Elenjimittam Anthony
Editore: U. Mursia Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Marielena Zemo.
pp. 184, Milano
Le Upanisad ci danno la base di una religione universale, di una teosofia fondamentale, di una antroposofia, sulle quali le religioni storiche quali l’induismo, il cristianesimo, l’islamismo, il buddhismo, il giudaismo e le altre religioni possono erigere.
Testi di dottrina arcana, le Upanisad rappresentano la parte conclusiva della letteratura vedica; esse contengono l’essenza del pensiero speculativo che sta alla base della cultura e della religione indiane. Le quattro Upanisad traslitterata, tradotte e commentate in questo volume debbono considerarsi fra le più antiche ed autorevoli espressioni di quella corrente di pensiero che, attraverso la meditazione, porta non solo razionalmente ma anche eticamente l’individuo alle più alte vette della metafisica.
La filosofia upanisadica guida l’iniziato (colui che è disponibile a ricevere il messaggio) ad una visione del mondo e dei suoi fenomeni non come fatti contingenti ma trascendenti, come un’esperienza dell’anima. .
Al di là dei sensi vi è un’altra realtà, una realtà superiore; questo concetto, cosi ricorrente nelle Upanisad, è stato sottolineato dall’Elenjimittam, che nei suoi commenti ne ha rilevato le affinità profonde con la più alta spiritualità dell’Occidente: il cristianesimo.
Anthony Elenjimittam, allievo del Mahatma Gandhi e padre domenicano, ha fondato nel 1957 la Welfare Society For Destitute Children al fine di aiutare i bambini emarginati di Bombay. È anche il fondatore e il direttore della casa editrice Aquinas Publications di Bombay. Oltre al presente volume, ha pubblicato varie opere di argomento filosofico-religioso, tra le quali ricordiamo St Francis of Assisi, the Bhakti Yogin; Monasticism, Christian and Hindu-Buddhist; e, in questa stessa collana, La filosofia Yoga di Patanjali, Vita e dottrina di Buddha – Il Dhammapada, Le Upanisad Il (Taittirya – Kana – Altirya – Prashna – Brahmabindu o Amritabindu – Kaivalya), III (Brhadaranyaka – Svetasvatara) e La Bhagavad Gita.
Psicocinesi – La Mente Domina la Materia
Oggetti che si muovono con la sola concentrazione della mente • Guarigioni e operazioni chirurgiche a livello psichico • Le piramidi furono innalzate con la psicocinesi? • Una forza tremenda in ciascuno di noi
Autore/i: Clark Adrian V.
Editore: Casa Editrice Meb
introduzione dell’autore, traduzione di Franco Ossola.
pp. 256, Torino
La Psicocinesi è una delle forze più fantastiche nascoste nell’essere umano. Muovere oggetti con la sola concentrazione della mente, infatti, ha in sé qualcosa di eccezionale e di apparentemente impossibile, ma la realtà dei fatti ci dice che è una cosa possibile, una meravigliosa dimostrazione della potenza umana, i cui limiti ancor oggi ci sono completamente sconosciuti.
Tavoli parlanti, levitazioni, oggetti che fluttuano nell’aria, fenomeni di infestazioni, poltergeist, smaterializzazioni, massi levitanti, forme ectoplasmatiche, fantasmi… perla prima volta sviscerata a fondo da un vero scienziato e con metodologie scientifiche tutta questa serie di fenomenologie paranormali.
Adrian V. Clark, americano, è un fisico che lavora nel campo spaziale in seno alla NASA, l’ente di ricerca statunitense. Ha partecipato attivamente al progetto dello Skylab ed allo sviluppo dei programmi relativi al lancio dei satelliti Vanguard e del modulo lunare del razzo Saturno V.
È quindi una delle maggiori autorità nel campo della missilistica e della propulsione aereospaziale.
Da tempo si interessa anche di paranormale e di occulto e conta al suo attivo molti articoli comparsi su riviste specializzate ed un altro libro, non edito in Italia, dal titolo Cosmic Mysteries of the Universe.
Amore e Orgasmo
Autore/i: Lowen Alexander
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
traduzione dall’inglese di Andrea D’Anna.
pp. 312, Milano
Alexander Lowen, già allievo di Wilhelm Reich, e oggi tra i massimi esponenti e continuatori del suo pensiero.
In questo libro discute tutta una serie di problemi della funzione sessuale alla luce delle fondamentali concezioni reichiane. Per esempio: Quali sono i motivi dell’impotenza orgastica, dell’eiaculazione prematura nell’uomo e della cosiddetta “frigidità” nella donna?
Fino a che punto l’atteggiamento attualmente prevalente nei confronti del sesso, quell’atteggiamento che si pretende affrancato dai vecchi pregiudizi, corrisponde ad un’effettiva maturazione sessuale e non è invece espressione nevrotica?
Come si producono le figure del playboy, del “fratello maggiore” o del “conquistatore”?
Quali fattori fissano la donna nel ruolo di oggetto sessuale-prostituta, di tipo materno o di vergine-sorella?
Quali sono i disturbi fisici dell’omosessuale?
Perché la donna omosessuale diventa “attiva” o “passiva”?
Che cos’è l’omosessualità latente?
Esprime un concetto valido questa definizione? E quali sono gli atteggiamenti che tradiscono l’omosessualità latente in un certo tipo di attività eterosessuale? L’analisi teorica è illustrata da un abbondante materiale clinico, da numerosi esempi: di casi individuali per i quali il Lowen ha attinto ad una lunga esperienza professionale. Scritta in stile limpido e diretto, quest’opera approfondisce la teoria dell’orgasmo di Wilhelm Reich e mette alla portata del lettore concezioni originalissime, frutto di anni ed anni di un’esperienza terapeutica che attribuisce, secondo i principi reichiani, massima importanza alle manifestazioni somatiche delle turbe nevrotiche.
Il Ventre Materno – Le Porte del Sogno • 1
Sonno e sogni – I sogni degli schizofrenici – I sogni dei primitivi – L’animismo – Sognatori e sciamani
Autore/i: Róheim Géza
Editore: Guaraldi Editore
introduzione di Glauco Carloni, introduzione dell’autore.
pp. 442, Rimini
L’ipotesi del sonno come temporaneo ritorno nel ventre materno e quella dell’esistenza di un sogno tipico, di un «prototipo» di sogno, del cosiddetto «sogno fondamentale» (in cui il sognatore raffigura se stesso «fallicizzato», cioè trasformato simbolicamente in un pene, nell’atto di penetrare in una rappresentazione egualmente simbolica dell’utero), l’ipotesi, vale a dire, del sogno come regressione alla madre e, insieme, come coito con la stessa, sono le fondamenta. in cui Róheim, il maggior esponente dell’antropologia psicoanalitica, innalza il suo edificio teorico volto a dimostrare che alla base della «cultura» (in senso antropologico), di ogni cultura, sta il tenace legame del figlio con la propria madre: un rapporto di dipendenza che, biologicamente determinato dalla prolungata infanzia dell’essere umano, ne condiziona l’intera esistenza e in qualche modo gli sottrae sempre il raggiungimento della piena maturità. Sostenitore convinto dell’origine onirica dei miti (da lui colti allo stato nascente fra gli aborigeni australiani), delle favole, di molte credenze popolari, delle manifestazioni religiose primitive (animismo), dei riti magici, ecc., Róheim compie qui un larghissimo giro d’orizzonte per dimostrare che anch’essi, al pari dei sogni costituiscono altrettante raffigurazioni simboliche e altrettanti tentativi di rientrare nel ventre materno.
All’originalità della tesi di fondo, che sposta decisamente l’antropologia psicoanalitica dal piano «paterno» del Freud di Totem e tabù a quello «materno», si accompagna la scrittura distesa, documentatissima e spesso affascinante dell’ultimo Róheim (Le porte del sogno è la sua opera conclusiva e vorremmo dire definitiva), che mette a disposizione del lettore i risultati di trent’anni di ricerche «sul campo», oltre ad un imponente materiale etnologico e folklorico: è un «lungo viaggio» nei cinque continenti attraverso i miti (da quelli mesopotamici ed egiziani a quelli «classici» greci e romani, a quelli eschimesi ed australiani), le tradizioni popolari, le fiabe, le leggende, i cerimoniali religiosi, tutte le elaborazioni fantastiche – insomma – fatte dall’uomo per attenuare la paura e l’angoscia della separazione dalla madre.
Sulle Scogliere di Marmo
Romanzo
Autore/i: Jünger Ernst
Editore: Rusconi
traduzione dal tedesco di Alessandro Pellegrini.
pp. 144, Milano
Un paese estraneo alla nostra storia e alla nostra geografia, ma costruito con frammenti del nostro mondo e della nostra cultura; Una serena regione, la Marina, dove pescatori, artigiani e poeti vivono intensamente una civiltà equilibrata e saggia. Un eremo colmo di libri e di erbari, nel quale cavalieri immersi nello studio e nella meditazione“ ricordano una passata esistenza di lotte, di rischi e di errori. Verso questo mondo comincia a strisciare, dalle tenebre dei boschi circostanti, l’insidia di un essere malefico, il Forestaro, il cui potere si fonda soprattutto sulla paura.
Come una pestilenza, malvagità e astuzia prima fermentano ai margini della vita ordinata e giusta, poi brulicano all’interno e la intaccano. Assalitori notturni, squartatori, incendiari gettano il paese nel terrore, in un crescendo agghiacciante di barbare atrocità. Ma la catastrofe riunisce i migliori, sempre più radi ma sempre più riconoscibili gli uni agli altri per coraggio e saggezza; alla fine, la tragedia si converte per loro in una definitiva illuminazione.
Sulle scogliere di marmo, del 1939, qui presentato nella classica versione di Alessandro Pellegrini integrata sulla base di recenti aggiunte dell’autore, è il primo grande romanzo di Ernst Jünger, uno dei pochi scrittori del Novecento che sappiano sottrarre il racconto al monologo interiore, alla dimensione“ individuale, ritrovando la capacità d’invenzione tipica delle più felici epoche della narrativa.
Questo romanzo non è soltanto epico e tragico; è anche un’allegoria del bene e del male, e come tutte le allegorie (o profezie?) veramente vitali possiede più di un significato nascosto. Quando uscì, molti lo lessero come un’allusione al nazismo; ma è possibile, oggi, intuirvi alcune fra le più cupe prospettive del nostro tempo.
Ernst Jünger è nato a Heidelberg nel 1895, e vive a Wilflingen, nel Württemberg. Fra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo il grande romanzo Heliopolis, i romanzi brevi Ludi “africani e Le api di vetro, e i libri di saggi Tempeste d’acciaio, Giardini e strade, Al muro del tempo, Diario.
Menachem Mendel
Autore/i: Sholem Aleichem
Editore: Casa Editrice Marietti
prima edizione, traduzione, introduzione e note a cura di Daniela Leoni, prefazione dell’autore, in copertina: Marc Chagall, Il vecchio (particolare).
pp. XVIII-174, Casale Monferrato (AL)
Tra Menachem Mendel e sua moglie Sheine-Sheindl si intreccia un fitto epistolario. Meriachem è sempre lontano da casa, dalla sperduta shtetl in cui lo attende impaziente e irritata la moglie. Sheine non sembra capire i grandi traguardi, le certezze di ricchezza e di onore che suo marito insegue tanto ostinatamente quanto invano, abbagliato da una realtà nuova e così diversa da quella del villaggio natio. Menachem si imbarca nelle più disparate operazioni finanziarie e imprenditoriali, dal gioco in borsa alla lavorazione dei legnami, all’edilizia; ogni volta gioiosamente persuaso del grande affare, sopporta poi senza batter ciglio le inevitabili perdite e i rimbrotti esasperati della consorte.
Nei due personaggi principali di questo tenero ed esilarante romanzo epistolare, Sholem Aleichem ha disegnato i due grandi, contrapposti tratti del profilo dell’ebreo nell’est d’Europa alle soglie del Novecento: da una parte, l’attaccamento alla tradizione, il rifugio nel passato piccolo e protettivo della shtetl, della comunità antica, guardata con nostalgia e con affetto; dall’altra, l’eterno miraggio della novità, l’inquietudine dei viaggi, l’anima dei commerci, l’ansia di emancipazione, il desiderio di fuga, di una migliore sistemazione economica, di una diversa identità sociale.
Nel Menachem Mendel, però, questo dissidio etnico e epocale è presentato, come sempre in Sholem Aleichem, il più straordinario cantore dell’opera jiddisch, con levità di toni, dolcezza di scrittura e, al tempo stesso, irresistibile comicità. Le avventure di Menachem sono, nel loro svolgimento insieme scontato e sconcertante, fonte di sempre rinnovato divertimento, non meno delle ripetute recriminazioni di Sheine-Sheindl. Intorno ai due protagonisti si animano, in modo ironico e realistico, il popolo degli avventurieri, dei trafficanti, degli imbroglioni e perditempo e il coro lamentoso e pettegolo, curioso e compassato della vecchia shtetl.
Romanzo di profonda sensibilità e di amabile leggerezza, Menachem Mendel è uno dei capolavori della letteratura jiddisch e il ritratto più vero e sottile dell’ebreo orientale prima della crisi della vecchia Europa.
Shalom Rabinovitz nacque il 2 marzo 1859 a Perejslav e cominciò a scrivere nel 1883 in jiddisch sotto lo pseudonimo di Sholem Aleichem, «la pace sia su di voi». Nel 1892 iniziò il Menachem Mendel, che completò solo molti anni dopo. Del 1894 è il suo romanzo più noto La storia di Tewje il lattivendolo. Dopo i pogrom del 1905, emigrò dalla Russia negli Stati Uniti, dove rimase fino al 1907, quando tornò in Europa e fu celebre ovunque per le sue recite e racconti: Marienbad (1910), Motti, il figlio del cantore (1909 ss.). Ritornato a New York, nel 1916 morì mentre attendeva a un romanzo autobiografico rimasto incompleto: Al ritorno dalla fiera.
Il Libro del Domino
Il gioco, i solitari e 136 puzzles per abbinamento o aritmetici
Autore/i: Berndt Fredrick
Editore: Longanesi & C.
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Licia Brustolin Guadalupi.
pp. 252, 300 illustrazioni b/n, Milano
Scoprire il domino potrebbe diventare una parola d’ordine! Le piccole doppie tessere nere o bianche, recanti dei puntini in numero da uno a sei, sono certamente note a tutti, sin da bambini. Ma molto spesso il gioco che ne deriva resta appunto relegato alla fase degli svaghi infantili. Grande errore e grande peccato. Non soltanto perché il domino è un gioco antichissimo, conosciuto in tutto il mondo e apprezzato presso i popoli più diversi. Non soltanto perché è un gioco in cui tutti possono cimentarsi, assolutamente economico (una serie completa costa poche centinaia di lire) e – a volontà dei partecipanti – estremamente rilassante o estremamente impegnativo. Ma soprattutto perché non esiste una sola forma di gioco del domino, come pure credono quasi tutte le persone che già lo praticano. I giochi, in realtà, sono infiniti, e questo libro tratta di tutti quelli conosciuti, compresi molti creati dall’autore e qui spiegati per la prima volta. Così i classici giochi per più persone non sono uno solo ma almeno venti, con tutte le loro possibili varianti; esistono, proprio come con le carte, i solitari, e l’autore ne illustra una decina di sua invenzione; esistono infine i puzzles, cioè i solitari basati non sulla fortuna bensì sulla pazienza e sull’abilità, e ve ne sono – con le rispettive soluzioni – ben 136: per abbinamento (quelli in cui le tessere devono essere disposte in un certo modo) o aritmetici (quelli che richiedono qualche operazione matematica). Il domino – ve ne accorgerete – è proprio un mondo tutto da scoprire!
Illusioni d’Amore
Le motivazioni inconsce nella scelta del partner
Autore/i: Baldaro Verde Jole
Editore: Raffaello Cortina Editore
nuova edizione.
pp. XI-292, Milano
Il libro è dedicato a quanti desiderano avventurarsi nel labirinto delle motivazioni inconsce per cercare di capire che cosa li ha spinti verso un determinato partner. Perché si ritrovano sempre con lo stesso tipo di partner, perché la loro sessualità, con tutti i partner, con uno solo, a volte oppure ogni volta, è bloccata, perché si innamorano sempre di persone sbagliate, perché non riescono a innamorarsi e così via.
In questa nuova edizione di Illusioni d’amore Jole Baldaro Verde torna a indagare sulla natura della relazione, sotto la spinta delle nuove abitudini sessuali e dei cambiamenti nel costume intervenuti negli ultimi anni. Il divorzio, per esempio, consente di iniziare una relazione già con la possibilità di chiuderla: si sceglie il partner una prima, una seconda, una terza volta, e questa ricerca può rispondere a bisogni sempre diversi oppure spingere verso una coazione a ripetere.
Il nostro “destino sentimentale” affonda le sue radici nell’infanzia. Sulla linea dello sviluppo psicosessuale esistono dei punti critici in cui emergono bisogni fondamentali che devono essere soddisfatti dalla relazione genitore-bambino. In questi punti, veri e propri nodi nel percorso che permette di giungere a una sessualità adulta o genitale, possono essere provocate deviazioni o fermate che porteranno a scegliere un partner sulla base di un bisogno infantile insoddisfatto. La sessualità assume quindi l’importanza di un segnale privilegiato che permette di capire se il rapporto comprende un progetto di vita o deve essere considerato un’Illusione d’amore”.
Jole Baldaro Verde, laureato in medicina e chirurgia, specializzata in pediatria e psicologia dell’età evolutiva, è docente di Teorie della personalità alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova. In questa stessa collana ha pubblicato la prima edizione di Illusioni d’amore (con Gian Franco Pallanca), Donna, Maschere e Ombre e Lo Spazio dell’Illusione.
Le Lezioni della Vita
Un principe siriano e le Crociate
Autore/i: Usāma ibn Munqiḏ
Editore: Edizioni Ariele
traduzione dall’arabo, introduzione, note e cura di Mirella Cassarino, in copertina: Scena di caccia (particolare), Miniatura dal ’Diwân’ di Alishir Nevai (1534) – Istambul, Museo del Topkapi.
pp. 228, Milano
Il Libro delle lezioni della vita del principe e letterato Usāma ibn Munqiḏ (m. nel 1188) è un vivace e appassionante affresco della società araba siriana del XII secolo. Vi si riflettono, infatti, non solo alcuni importanti eventi storici legati agli scontri-incontri fra Musulmani e Crociati, ma anche diversi aspetti della vita concreta, del costume e delle relazioni umane. Narrando gli episodi relativi alle vicissitudini della propria vita e innestando in essi una serie di appassionanti e curiose storie di argomento vario (dal coraggio delle donne in battaglia alle prodezze di falconi e cani da caccia, dalla medicina dei Franchi alle cure prodigiose praticate da medici arabi), Usāma ibn Munqiḏ ci ha lasciato uno scritto senza pari nella storia della letteratura araba, nel quale ha raggiunto un livello assai alto di originalità e d’arte.
Mirella Cassarino, dottore di ricerca dell’istituto Universitario Orientale di Napoli, .è attualmente professore a contratto di Lingua e letteratura araba presso l’Università di Catania. Fra i suoi lavori ricordiamo la versione italiana del Libro di Kalila e Dimna (in collaborazione con A. Borruso), Roma, Salerno, 1991 e il saggio Traduzioni e traduttori arabi dall’VIII all’XI secolo, Roma, Salerno, 1998.
L’Arte della Respirazione
Il metodo della respirazione profonda: trenta esercizi per canalizzare l’energia, per rilassarsi e controllarsi, per migliorare coordinazione e prestazioni.
Autore/i: Zi Nancy
Editore: Red Edizioni
traduzione dall’originale americano di Francesca Speciani.
pp. 176, nn. illustrazione b/n, Como
Insonnia… mal d’auto… indolenzimenti… stress… tensioni… sono solo alcuni problemi a cui la respirazione cosciente può dare una soluzione efficace e duratura.
Questa tecnica ci permette infatti di trasformare l’aria inspirata in energia, migliorando sensibilmente ogni nostra prestazione, sviluppando la coordinazione tra corpo e mente, donandoci nuove sensazioni di forza, equilibrio e vitalità.
Il metodo della respirazione profonda è centrale in tutte le antiche pratiche mentali e corporee, dallo yoga alle arti marziali alla meditazione. Rifacendosi a questa tradizione millenaria, l’autrice ci offre un programma completo di educazione al respiro con esercizi e tecniche di visualizzazione. Potremo così arrivare gradualmente a un controllo consapevole della nostra respirazione per migliorare la salute e per ritrovare una serena armonia psicofisica.
Nancy Zi cantante lirica americana cresciuta in Cina, ha ideato una tecnica respiratoria chiamata qi yi, arte della respirazione.
Identità nel Tempo
Saggi di antropologia della parentela
Autore/i: Palumbo Berardino
Editore: Argo
introduzione dell’autore.
pp. 300, Lecce
Tra i tanti e diversi modi di identificare e classificare gli altri – che nello stesso tempo hanno la funzione di identificare e qualificare noi stessi -, la parentela sembra costituire un discorso ovvio, se non “naturale” per il suo essere fondato su meccanismi biologici. L’antropologia contemporanea ha da tempo esplicitato come l’idea di parentela, ancorata a una griglia elementare di legami biologici, sia una costruzione fortemente simbolica e ideologica: è attraverso queste due dimensioni prioritarie che, in questo volume, si indaga la parentela, vista come uno dei linguaggi attraverso cui esprimere forme, livelli molteplici e compresenti di identità. L’analisi teorica è continuamente confrontata con casi etnografici dove si analizzano gli aspetti, più o meno noti, della concettualizzazione di quei vincoli sociali a cui si dà il nome di parentela: dai meccanismi di attribuzione dei nomi alla produzione, dalle storie locali alle costruzioni narrative riguardanti la riproduzione, il sesso, il corpo e la persona, alle concezioni della morte e della storia. La parentela appare dunque come un discorso intorno all’identità e alla differenza, attraverso il quale comprendere, modellare e rendere manipolabile il gioco delle identità nel tempo.
Berardino Palumbo, ricercatore di Antropologia culturale nell’Università di Messina, ha svolto ricerche etnografiche in Italia (Sannio, Beneventano) e in Africa (Ghana). Da alcuni anni conduce uno studio sui rapporti tra religione, potere e storia nella Sicilia sud-orientale.
Tra le sue pubblicazioni, Madre-madrina. Rituale, parentela e identità in un paese del Sannio, Milano 1991; Come Venere in cielo. Paradigmi di identità nzema, in «Luoghi d’Africa», Roma 1995 e Prove, Finzioni, testimonianze. Forme di validità in antropologia e storia, Roma 1995.
Antologia della Letteratura Cristiana Antica Greca e Latina – 2 Volumi
Volume I : Da Paolo all’età costantiniana – Volume II : Dal concilio di Nicea agli inizi del Medioevo
Autore/i: Moreschini Claudio; Norelli Enrico
Editore: Morcelliana
introduzione degli autori.
vol. 1 pp. 440, vol. 2 pp. 560, Brescia
L’Antologia di testi di Letteratura cristiana antica che qui presentiamo si accompagna ai due volumi della storia letteraria, pubblicati dalla Morcelliana nel 1995 e 1996, e di proposito riprende i criteri interpretativi fondamentali che allora ci avevano guidato nel descrivere la graduale e non sempre facile elaborazione dei nuovi e dirompenti contenuti recati dalla dottrina cristiana in seno al mondo di lingua greca e latina.
Ma una storia letteraria non è completa se non supportata dalla documentazione offerta dai testi, qualora non si forniscano gli strumenti atti a coglierne gli aspetti caratterizzanti, a scorgerne le pagine di poesia o a comprenderne la profondità dottrinale. Di qui il senso dell’Antologia: un contributo alla comprensione della letteratura cristiana antica greca e latina mediante una paziente illustrazione, che non ha voluto accumulare materiale erudito, bensì guidare il lettore alla lettura di testi spesso insoliti, ma tutti capaci di comunicare un messaggio nuovo, sia sul piano formale sia contenutistico e dottrinale. La nostra Antologia non è la prima nel suo genere, ma, nel contesto della letteratura cristiana, non sono molti gli strumenti di cui si può servire un lettore interessato a conoscere in modo diretto il cristianesimo dei primi secoli. Sorretti, come sono, da un’adeguata esegesi, noi crediamo che i testi qui presentati possano manifestare appieno quella ricchezza spirituale, culturale, letteraria di cui il cristianesimo dei primi secoli (e non solo dei primi secoli) è stato il portatore.
(dall’introduzione)
Claudio Moreschini (ordinario di Letteratura Latina nell’Università di Pisa) ed Enrico Norelli (professore di Letteratura Cristiana Apocrifa nella Facoltà di teologia dell’Università di Ginevra) dirigono presso la Morcelliana la collana di Letteratura cristiana antica, in cui è stata pubblicata la Storia della letteratura cristiana antica greca e latina, in corso di traduzione in varie lingue estere.
La Tristezza Inutile
Autore/i: Balestro Piero
Editore: Edizioni Paoline
presentazione dell’autore.
pp. 168, Cinisello Balsamo (Milano)
Del tanto dolore che ci intride, la gran parte si potrebbe evitare imparando a vivere diversamente; e il dolore «inevitabile» potrebbe essere meno sconsolato.
Cos’è la «tristezza inutile»? come evitarla? come appropriarsi liberatoriamente del proprio destino? Ma qual è il proprio destino?
E, ancora: come atteggiarsi davanti al dolore inevitabile? come lenirlo? come farlo diventare addirittura «utile»?
Come si vede, si tratta di un autentico programma, che nel libro viene analiticamente svolto con la calda umanità dell’autore, il quale notoriamente associa alla vasta conoscenza teorica la quotidiana frequentazione psicoterapeutica del dolore, sistematicamente affrontato nella convinzione che si può e si deve «far qualcosa» per superarlo.
Piero Balestro, dopo gli studi in teologia, si è laureato in filosofia e poi in psicologia, specializzandosi in psicopedagogia.
Scrittore e giornalista, alterna la ricerca (fa parte del Comitato scientifico dell’Istituto di bioetica di Torino) a pubblicazioni divulgative. Già assistente presso l’Università Cattolica di Milano, docente di filosofia morale alla Facoltà teologica di Torino, ordinario di filosofia in un liceo statale, attualmente esercita I’attività psicoterapeutica in Torino.
Dei suoi libri ricordiamo: Sesso e persona (Bompiani, Milano 1967), Dialogo o ideologia? (Borla, Torino 1972), Continente adolescenza (de, Leuman-Torino 1974), Legge e libertà sessuale (Rusconi, Milano 1982), Il complesso del primogenito (Sei, Torino 1982), Liberarsi dell’angoscia (Sei, Torino 1986), L’uomo e le sue stagioni (Esperienze, Fossano 1988).
La Scienza della Agopuntura – Manuale Pratico Illustrato di una Tecnica Millenaria
Le enormi possibilità dell’Agopuntura e le sue tecniche di applicazione. L’antica scienza medica cinese grande alleata della medicina moderna
Autore/i: Fisch Guido
Editore: Edizioni Accademia
prefazione di Nguyen Van Nghi, traduzione di Roberto Macchetta.
pp. 176, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Milano
Per molti occidentali l’agopuntura rappresenta una specie di scienza occulta, data la sua origine cinese. Poiché le notizie su questa scienza giungevano attraverso commercianti e missionari, gli scienziati occidentali videro nelle guarigioni solo delle semplici conseguenze di nozioni empiriche sulle quali i cinesi, «il popolo superstizioso per eccellenza», avevano costruito delle teorie mistiche. La realtà è completamente diversa e la diffidenza e l’ostilità derivano da una insufficiente conoscenza della mentalità orientale. Col suo simbolismo, la medicina cinese fornisce all’Occidente una differente interpretazione della vita e dell’uomo e con ciò nuove possibilità terapeutiche. La tradizione cinese ci insegna a rispettare l’unità organica dell’uomo ed i suoi rapporti verso il mondo che lo circonda, liberando l’occidente dalle proprie concezioni materialistiche; per contro, la medicina occidentale offre al simbolismo cinese una base materiale per una terapia efficace e più semplice. Nessuna delle due scienze mediche dovrebbe escludere l’altra.
Shen Shu – Oracolo delle Monete e Libro di Saggezza dell’Antica Cina
Autore/i: Liang Zhuge
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
a cura di Stefan Kappstein, introduzione dell’autore, traduzione di Daniele Doglioli.
pp. 272, solo libro senza le 10 monete cinesi, Vicenza
In Cina, la consultazione dell’oracolo vanta origini molto antiche. Ciononostante, a differenza di altri popoli, i responsi non venivano pronunciati da profeti o sibille, bensì da persone erudite esperte nell’arte della scrittura. Proprio dal pennello di uno di questi saggi, Zhuge Liang, nasce lo Shen Shu, ossia l’oracolo dei numeri sacri, che trae la propria ispirazione dalle credenze popolari, dalla mitologia e dalla sapienza cinese. Grazie alla sua profonda saggezza, da oltre duemila anni quest’oracolo delle monete dell’antica Cina è assai noto in Oriente e ha ispirato generazioni di grandi personaggi e artisti.
Questo testo, mai tradotto in precedenza, viene ora presentato al mondo occidentale. Esso svela una saggezza millenaria, una conoscenza pluridimensionale che si rivela attraverso risposte la cui interpretazione allegorica conduce a una presa di coscienza del sé e della propria vita, liberando nel contempo da ogni dubbio. Il testo, che è caratterizzato da una piacevolissima vena poetica, permette di spaziare con gli interrogativi in un vastissimo campo d’indagine, da questioni prettamente quotidiane a domande di carattere spirituale.
Consultando lo Shen Shu, è possibile dunque rivolgere domande di ogni genere, ricevendo risposte chiare, incisive ed esaurienti, che rappresentato in primo luogo consigli di natura etica e morale. I responsi, forniti in versi, sono seguiti da una profonda e dettagliata analisi che permette di applicare l’oracolo a qualunque quesito. È questo un punto estremamente importante, perché ricorrere allo Shen Shu significa attingere alla sapienza spirituale cinese, che nella nostra epoca costituisce un prezioso e valido aiuto per illuminare il cammino della vita di ogni uomo.