Libri dalla categoria Simbolismo Animale
I Dodici Segni Astrologici
Interpretazione esoterico-spirituale
Autore/i: Batà Olga
Editore: Editrice Nuova Era
premessa dell’autrice.
pp. 160, Vitinia di Roma
Dalla premessa dell’autrice:
«[…] Il segno in cui il sole si trova al momento della nostra nascita rappresenta il canale per mezzo del quale è più facile per noi ricevere la conoscenza. Potremmo chiamarla la porta d’ingresso di Dio per giungere alla nostra coscienza.[…]»
Macrofotografia in Pratica
Autore/i: Manti Gaetano
Editore: Editoriale Effe
nuova edizione, presentazione di Cesco Ciapanna, introduzione dell’autore.
pp. 208, interamente e riccamente illustrato b/n, Roma
È possibile per un fotografo dilettante ottenere le stesse fotografie di piccoli oggetti, di piccoli esseri viventi, che illustrano i migliori libri di scienze naturali? Sì.
È necessario comperare costose attrezzature, in aggiunta alla reflex ed agli obiettivi di cui tutti i buoni fotografi dilettanti dispongono? No. È necessario conoscere formule complicate, disporre di tabelle, saperle interpretare? No.
È vero che basta solo un pizzico di buona volontà e qualche pomeriggio di sole da spendere in campagna? Sì.
Questo libro, scritto da un fotografo dilettante che si dichiara apertamente nemico delle formule, delle tabelle e delle complicazioni in generale, contiene tutto ciò che è necessario per riuscire in brevissimo tempo a eseguire macrofotografie perfette. Ad una condizione però: che nella macrofotografia ci mettiate almeno un pizzico di quell’entusiasmo che l’autore ci ha messo, e che traspare ad ogni pagina.
Vivere con l’Astrologia
I pianeti dentro di noi
Autore/i: Alberti Lucia
Editore: Rusconi
premessa dell’autrice.
pp. 120, Milano
Straordinaria mediatrice fra la realtà quotidiana e l’universo zodiacale, Lucia Alberti ci conduce con questo libro lungo le vie della simbologia astrale, quella dei nove pianeti ai quali si aggiungono la Luna e il Sole. Con intelligenza e sagacia, unite a una finissima conoscenza dell’animo umano, Lucia Alberti ci parla dell’astrologia come di un’eco che risuona, più o meno chiaramente, nel profondo di ciascuno di noi.
Ed è proprio del profondo che si occupa l’autrice di Vivere con l’astrologia. Ogni corpo celeste ha un suo preciso influsso sul nostro destino. Ecco, fra gli altri, l’ardita generosità di Nettuno, la sensuale dolcezza di Venere, l’estrosa leggerezza di Mercurio, il passionale dinamismo di Urano. Ma all’influenza esterna dei pianeti, suggerisce Lucia Alberti, corrisponde una dimensione soggettiva, un principio di specularità secondo il quale le «cose» che sono in cielo si riflettono nel nostro Io.
Con un linguaggio limpido e sereno, l’autrice penetra nella ridda dei pianeti per svelarci i loro segreti, spesso esemplificandoli attraverso i personaggi da lei conosciuti: Federico Fellini, Luchino Visconti o Sofia Loren. Il capitolo conclusivo, riservato alle donne, presenta il quadro completo del destino astrale femminile in connessione con il Karma individuale. Poiché «nessun oroscopo è completamente negativo», avverte Lucia Alberti, anche gli spetti meno fortunati possono volgersi al positivo offrendo a ciascuno di noi una luminosa possibilità di affermazione, di felicità . Senza mai dimenticare che ciò che conta è prendere coscienza do sé e della forza creativa che è in noi.
Lucia Alberti è nata e cresciuta a Vienna e la sua passione per l’astrologia risale alla prima giovinezza, per trasformarsi in seguito in vera e propria specializzazione. Nel 1951 si trasferisce in Italia e nel 1953 sposa Guido Alberti, fondatore del Premio Strega e attore. Consultata da amici intellettuali e artisti, esordisce professionalmente negli anni Sessanta: da allora ha tenuto rubriche di corrispondenza astrologica su riviste e settimanali («Novella», «Grazia», «Astra», «Anna»), ha pubblicato ritratti di personaggi noti (su «Paese Sera», dal 1967 al 1972 con la rubrica «Lettere alla Strega»). Da molti anni collabora a Radio Montecarlo ed al quotidiano «Il Mattino». Frequenti le sue apparizioni in televisione.
È autrice di Astrologia e vita quotidiana (1971), Amore e Zodiaco (1978), Sesso e astrologia (1978) e, in collaborazione con E. Campanelli, I contromedici (1975). Ma ciò che ha contribuito a renderla famosa è il Calendario Astrologico, che dal 1967 in poi ha anticipato molti eventi con sbalorditiva precisione.
Iconologia
Autore/i: Ripa Cesare
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
a cura di Piero Buscaroli, prefazione di Mario Praz, in copertina: allegoria dell’Abbondanza.
pp. XVII-566, nn. illustrazioni b/n, Milano
«Con l’Iconologia alla mano», affermò Émile Mâle, «si può spiegare la maggior parte delle allegorie che ornano i palazzi e le chiese di Roma.»
È l’elogio del grande storico dell’arte è da considerarsi senza dubbio riduttivo, poiché da questo prodigioso repertorio di allegorie, raffiguranti, oltre alle Virtù e ai Vizi e alle Passioni, anche le Arti e le Parti del mondo con i loro attributi, attinsero a piene mani generazioni di artisti e poeti di tutta Europa. La fortuna di questo prezioso trattato crebbe durante tutta l’età barocca e la sua influenza dilagò anche nelle epoche successive, dando vita a quella solida tradizione iconologica, di cui le personificazioni allegoriche di Cesare Ripa sono al tempo stesso la Bibbia e i tarocchi.
Scarse sono le notizie su Cesare Ripa. Sappiamo soltanto che nacque a Perugia intorno al 1560 e che morì prima del 1625, dopo un’anonima e schiva esistenza trascorsa per lo più a Siena, tra biblioteche e raccolte antiquarie, al servizio di un certo Cardinal Salviati. La prima edizione della sua Iconologia, senza figure, fu pubblicata a Roma nel 1593, e, sempre a Roma, apparve nel 1603 la seconda edizione illustrata con figure in gran parte derivate da Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, le stesse che furono utilizzate nelle moltissime edizioni che seguirono.
Uri Geller
Autore/i: Puharich Andrija
Editore: Armenia Editore
prefazioni di Piero Cassoli, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Antonio Bellomi
pp. 336, fotografie b/n f.t., Milano
Uri Geller è quel fenomeno che tutti ormai conoscono, che milioni di persone in America ed in Europa hanno visto piegare chiavi, fermare orologi e spezzare metalli senza alcuna azione visibile. Egli è stato esaminato e controllato da centinaia di ricercatori e studiosi di ogni disciplina con risultati sempre positivi. Ma queste capacità eccezionali rappresentano solo lo spunto della “incredibile” storia raccontata in questo libro. Andrija Puharich e Uri Geller, subito dopo il loro prima incontro, furono “contattati” da “Spectra”, una voce che rappresentava un’intelligenza extraterrestre, che spiegò l’origine dei poteri psichici di Uri e le relazioni fra questa intelligenza e gli abitanti della terra. Secondo l’autore, esiste un “Essere cosmico” di superiore intelligenza il quale ha avuto a sua volta da un essere a lui superiore un compito da svolgere sulla terra. Questo “Essere cosmico” non esiste normalmente nello spazio-tempo in cui viviamo, salvo che nei momenti in cui deve interagire con noi. I profeti, gli illuminati, lo stesso Uri, sarebbero dei messaggeri, degli intermediari. I lettori che sono pronti a credere ad oltranza, non esultino di gioia leggendo queste pagine: esse pongono più problemi di quanti non ne risolvano. Chi si sorprenderà invece a sorridere ironicamente mediti sulla brutta figura che ha fatto qualcuno quando ha detto che non potevano esistere le meteoriti perché in cielo non c’erano pietre.
Andrija Puharich è un medico. Dopo aver completato i suoi studi alla Northwestern University Medical School, fondò un suo laboratorio nel Maine per lo studio dei fenomeni parapsicologici. Ha studiato alcuni del più notevoli esempi di attività paranormale che si sono avuti nei tempi moderni ed ha seguito più da vicino il celebre medium-chirurgo Josè Arigò, il più grande guaritore di tutti i tempi. Ha scritto Al di là della Telepatia e Il fungo Sacro in cui sono raccontati i particolari dei suoi interessanti incontri ed esperienze.
Musica Transpersonale
Suoni New Age e armonie interiori
Autore/i: De Luca Arturo
Editore: Xenia Edizioni
presentazione di Aldo Carotenuto.
pp. 216, nn. illustrazioni b/n, Milano
Da trent’anni la musicoterapia va scoprendo nuove e sorprendenti metodiche per restituire all’uomo il benessere e l’armonia. Tra le nuove vie in questo campo, la musica transpersonale rappresenta oggi uno dei metodi più completi ed efficaci perché affronta l’uomo nella sua totalità , guidandolo verso un profondo processo di rinascita interiore.
Alla luce della psicologia transpersonale la musica diviene infatti lo strumento di viaggio verso gli archetipi dell’inconscio: ci insegna a meditare, a evocare in noi esperienze dimenticate e potenzialità sconosciute, a rivivere il suono come forza creatrice e guaritrice, che ci porta a nuovi livelli di coscienza. Musica transpersonale offre un ricco apparato di esercitazioni pratiche, basate sull’uso di precisi brani musicali riportati nella cassetta allegata che, volta per volta, possono essere utilizzati per ridestare le energie dei sette chakra, per trovare soluzioni ai conflitti della personalità , per riscoprire l’armonia con i suoni viventi della natura.
Arturo De Luca, psicologo, è docente all’Università di Roma e dirige la Scuola europea di psicologia transpersonale. Per la Xenia ha scritto La New Age (l994) La psicologia transpersonale (1995), Rebirthing, la terapia della rinascita.
Guaritore d’Anime
La mia storia, la mia fede
Autore/i: Milingo Emmanuel; Allegri Renzo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 240, nn. fotografie a colori e b/n f.t., Milano
«Guarite i malati, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Come avete ricevuto gratuitamente, così date gratuitamente.» (Matteo 10, 8)
Monsignor Emmanuel Milingo è uno degli ecclesiastici più popolari, più amati e insieme più enigmatici del nostro tempo. Le sue funzioni religiose richiamano folle imponenti.
Molte persone sostengono di essere guarite da mali incurabili grazie alle sue preghiere.
Ma Milingo è anche un vescovo «scomodo».
Alcune autorità ecclesiastiche non approvano le sue liturgie di «liberazione dagli spiriti maligni» e le sue «preghiere di guarigione», e da quindici anni tentano di metterlo a tacere.
A causa delle polemiche che la sua attività suscita all’interno della Chiesa, spesso è finito sulle prime pagine dei giornali.
Su di lui, infatti, sono stati scritti migliaia di articoli. C’è chi lo esalta definendolo un santo, l’erede spirituale di Padre Pio, e chi invece afferma che è soltanto uno stregone. Perfino la Chiesa ha dubitato di lui e lo ha sottoposto in Vaticano a un autentico processo, ma Milingo è stato pienamente assolto e ha avuto l’onore di essere difeso dallo stesso pontefice, Giovanni Paolo Il.
Nessuno però, fino a oggi, si è mai preoccupato di spiegare chi sia veramente Milingo, da dove venga, perché faccia il guaritore e l’esorcista. Questa lacuna viene ora colmata da Guaritore d’anime, dove per la prima volta monsignor Milingo racconta in prima persona la sua incredibile vita e la sua straordinaria esperienza religiosa. Dall’infanzia in un villaggio nguni, nello Zambia, alla carica di arcivescovo di Lusaka ricevuta a soli trentanove anni dalle mani di Paolo VI. Dall’attività di «predicatore» radiofonico alla scoperta della vocazione carismatica di guaritore ed esorcista. Dal processo per stregoneria subito in Vaticano alla difesa sostenuta dal Papa in persona.
Un libro unico e affascinante, che racconta candidamente, senza remore e senza rancori, l’avventura spirituale di un uomo che, nel nome di Dio, ha deciso di combattere il Male.
Emmanuel Milingo è nato il 13 giugno 1939 nel villaggio di Mnukwa, nello Zambia,. È stato ordinato sacerdote il 31 agosto 1958; ha studiato Dottrina sociale alla Scuola internazionale delle nazioni in» via di sviluppo dell’Università Gregoriana di Roma e Pedagogia all’Università Cattolica di Dublino. Il 30 agosto 1969 viene consacrato vescovo e nominato arcivescovo di Lusaka, la capitale dello Zambia. Nel 1983 ha datole dimissioni dall’incarico e si è trasferito a Roma, dopo essere stato nominato da Giovanni Paolo Il «Delegato speciale della Pontificia Commissione per la Pastorale delle Migrazioni e del Turismo».
Renzo Allegri, giornalista, scrittore, critico musicale, è nato a Verona e lavora a Milano.
Per ventiquattro anni è stato inviato speciale del settimanale «Gente», poi caporedattore di «Chi». È autore di numerose inchieste di successo, alcune delle quali hanno avuto traduzioni ed eco internazionali. Ha pubblicato molti libri, tra i quali ricordiamo Cronista all’inferno (1990), La vera storia di Maria Callas (1991), e i quattro libri di grande successo sul «santo di Pietrelcina»: Padre Pio, l’uomo della speranza (1984), I miracoli di Padre Pio (1993), A tu per tu con Padre Pio (1995), Il catechismo di Padre Pio (1996).
Le Mitologie Chimiche : Aspetti e Problemi della Droga
Autore/i: Andreoli Vittorino
Editore: Centro Lombardo per l’Educazione Sanitaria
prefazione di Erasmo Peracchi, introduzione di Mario Groppo, nota dell’autore.
pp. XII-148, illustrazioni b/n, Milano
Sommario:
Prefazione del Centro lombardo per l’Educazione sanitaria
introduzione del prof. Mario Groppo
Nota dell’Autore
Cap. 1: I personaggi della droga
Cap. 2: Classificazione delle droghe
Cap. 3: Meccanismi d’azione delle droghe
- Amfetamine
- Mescalina
- LSD 25
- Derivati della Cannabis
- Morfina
Cap. 4: Il nuovi mondi della droga: azione sul comportamento e sull’ideazione
- Amfetamine
- LSD 25
- Marijuana
- Mescalina
- Morfina
- Coca o cocaina
Cap. 5: Uso clinico delle droghe
Cap. 6: Storia, derivazione, vie di somministrazione, quantità delle droghe
- Oppio e derivati
- Mescalina
- Cannabis indica
- LSD 25
- Psilocibina
- Amfetamine
Cap. 7: La dimensione sociale della droga
Cap. 8: Trattamento medico delle tossicomanie – «Trattamento» giuridico delle tossicomanie
Dizionarietto hippy
Bibliografia
Indice generale
Il Pennello e la Spada
La via del samurai
Autore/i: Arena Leonardo Vittorio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
premessa dell’autore.
pp. 144, Milano
Il samurai, leggendaria figura di guerriero sospesa tra mito e realtà , esercita da sempre un grande fascino che è giunto immutato fino a noi. Ma qual è la sua vera essenza e in che cosa consiste la sua modernità , ancora oggi fonte d’insegnamento nella vita quotidiana, nell’etica e nella politica? A questi interrogativi tenta di dare una risposta Leonardo Vittorio Arena in un testo che mescola saggio e narrazione, ricostruzione storica e riflessione filosofica. Il samurai viene analizzato in una duplice prospettiva, culturale e bellica. Ispirandosi al pensiero di Sunzi, secondo cui non si può combattere senza una strategia, né si può vincere senza avvalersi della teoria, i samurai coltivano l’arte (nelle sue molteplici manifestazioni) e la lotta come discipline distinte ma complementari. La lettura dei classici della letteratura e della poesia giapponese, la meditazione filosofica e religiosa, la scrittura di versi sono esercizio sterile se separato dalla vita, dall’azione guerresca, e quest’ultima diventa senza scopo e destinata alla sconfitta se privata della conoscenza. La via maestra per un vero samurai è, dunque, quella del pennello e della spada. Sulla base di questo concetto, l’autore approfondisce vari aspetti che caratterizzano la figura del samurai: il complesso rapporto con le donne, l’ambiguità sessuale, il modo polivalente di concepire il sacro, “frequentando” varie religioni, l’influsso esercitato dallo zen, e il ruolo determinante della morte.
Per il samurai la vita e la morte sono infatti fogli di un unico libro, non ha senso prediligere una rispetto all’altra. Lo dimostra lo scrittore giapponese Yukio Mishima, da considerarsi un samurai “postmoderno”, con il suo suicidio spettacolare.
La morte pervade le arti marziali, le lettere invece la esorcizzano esaltando l’esuberanza vitale e assicurando gloria postuma e immortale. Occorre “mescolare i fiori che appassiscono con quelli imperituri” sentenzia Mishima. E come riuscirci, se non con la morte? Il seppuku, il suicidio rituale, è l’azione estrema in grado di conferire significato a ogni altro atto dell’esistenza. Il gesto sublime, inquietante e paradossale per noi occidentali, che il pennello e la spada del samurai tratteggiano per dare compimento all’opera d’arte che è la vita.
Leonardo Vittorio Arena insegna Religioni e filosofie dell’Asia orientale e Storia della filosofia contemporanea all’Università di Urbino.
Dirige corsi intensivi di meditazione, ispirati al buddhismo zen e al sufismo, sulla morte, la musica e l’amore. Tiene un ciclo di lezioni in tutta Italia, “La Biblioteca di Babele”, sui grandi testi della tradizione orientale e occidentale.
È autore di numerosi libri sulla filosofia e la cultura orientale, tra cui La lanterna e la spada (2007), L’imperatrice e il dragone (2008), L’Ordine Nero (2009), Il maestro e lo sciamano (2010), Il coraggio del samurai (2011) e, in edizione Mondadori, Samurai (2002), Kamikaze (2003), I guerrieri dello spirito (2005), Il pensiero indiano (2008), L’innocenza del Tao (2010), Confucio (2011), Nietzsche in Cina (e-book, 2012) e Note ai margini del nulla (e-book, 2013).
Storia dell’Alchimia
Autore/i: Holmyard Eric John
Editore: Sansoni Editore
introduzione dell’autore, traduzione di C. G. Ciappei.
pp. 352, XVI tavole b/n f.t., nn. illustrazioni b/n, Firenze
Dall’alba della storia l’oro ha sempre esercitato il suo fascino sull’uomo. Ben presto sorse l’idea che dagli altri metalli, trattandoli convenientemente, si potesse estrarre il metallo più prezioso. Una simile idea condusse a multiformi esperimenti, dai quali col passare dei secoli si sviluppò la scienza chimica. Ma il fatto che l’idea della trasformazione fosse quasi universalmente accettata, offrì grandi opportunità a truffatori e ciarlatani che non esitarono a trarre profitto dalla credulità e dalla cupidigia umana. Perciò agli onesti ricercatori si affiancarono abili furfanti che, con l’astuzia con cui eseguivano i loro giuochi di prestigio, ingannarono le loro vittime facendo credere che esisteva un metodo infallibile per acquistare una ricchezza illimitata.
Ci furono anche altri aspetti dell’alchimia: all’oro si attribuirono proprietà terapeutiche e molti alchimisti passarono i loro anni e dispersero le proprie sostanze nel tentativo di preparare un elisir di lunga vita. Altri trovarono nell’alchimia un simbolismo religioso o mistico, considerando scopo di quest’arte il perfezionamento dell’anima umana. In quest’opera E. J. Holmyard descrive le origini e lo sviluppo dell’alchimia, tenendo presente le basi filosofiche di questa «arte». L’elemento romanzesco e avventuroso di questa storia è illustrato da passi riprodotti dalle opere dei suoi più celebri e noti cultori.
John Holmyard (1891-1959), dopo l’iniziale attività di ricercatore e di insegnante nel campo delle scienze naturali al Sidney Sussex College di Cambridge, per venti anni fu a capo del dipartimento delle scienze al Clifton College. Nel 1941 promosse la fondazione della rivista scientifica internazionale «Endeavour», da lui diretta fino al 1954. Successivamente divenne condirettore di A History of Technology, pubblicata dalla Clarendon Press. Dedicò ricerche ampie e impegnative alla storia dell’alchimia e alle origini della chimica, occupandosi soprattutto della cultura araba medievale. A lui si deve la traduzione di numerose opere alchimistiche di autori arabi.
La Religione dell’Uomo
Questo libro nasce dalle conferenze tenute dall’autore nel 1930 al Manchester College di Oxford, sotto gli auspici di Hibbert Trust.
Autore/i: Tagore Rabindranath
Editore: Rusconi
prima edizione, introduzione di Andrew Robinson, traduzione dall’inglese di Alessandro Giorgetta,in sovraccoperta: La selvetta di Ravanen, miniatura della metà del secolo XVIII. Collezione privata, Zurigo..
pp. 232, Milano
Un’idea folgorante attraverso il pensiero di Rabindranath Tagore: «l’uomo universale». Più che una teoria, è un progetto morale che accompagna Tagore per tutta la sua esistenza, illuminandone l’attività di pensatore, poeta, musicologo, educatore, mistico. La tesi dell’«uomo universale» lo ha guidato nella sua lunga lotta in favore dell’autonomia dell’India e per l’abolizione delle caste.
Anche La religione dell’uomo, che raccoglie le conferenze tenute da Tagore nel 1930 al Manchester College di Oxford, si ispira al traguardo di una società nella quale ogni individuo, trascendendo i limiti dell’Ego, si realizzi nel confronto con il prossimo, fino a identificarsi con quell’Uomo infinito ed eterno che è alla base delle teorie, non dogmatiche e non speculative, di Tagore.
Gli argomenti che danno sostanza a La religione dell’uomo sono di un’attualità che il distacco temporale rafforza e rende profetica: fra gli altri, il saccheggio delle risorse naturali, i pericoli di un progresso tecnologico esclusivamente votato al profitto e al potere, la difficoltà di smaltire le scorie industriali, l’incubo dell’apocalisse nucleare, l’insidia di un inquinamento che non è soltanto ambientale, ma anche spirituale.
Con La religione dell’uomo, come in tutta la sua ricerca culturale, Tagore concilia perfettamente la tradizione orientale con la filosofia dell’Occidente. L’autore stesso diventa alla fine un esempio, un modello, una prova visibile che la tesi dell’«uomo universale» ha già preso forma nella nostra compagine sociale. Anche per queste ragioni, i «messaggi poetici» racchiusi in questo libro risultano tanto vitali, creativi e convincenti.
Rabindranath Tagore (1861-1941) nacque a Calcutta da un’aristocratica famiglia bengalese. Studiò per tre anni in Gran Bretagna. Al ritorno in patria iniziò la sua attività di scrittore che lo vide impegnato nelle diverse forme della poesia, del romanzo e del teatro. Per un certo periodo fu a capo del movimento indipendentista indiano. Divenne noto anche per l’ideazione di un nuovo tipo di scuola all’aperto. Scrisse in lingua Bengali. La sua più famosa raccolta di poesie e Offerta di canti, uscita nel 1913, lo stesso anno in cui ottenne il premio Nobel per la letteratura.
Ci Sono gli Angeli in Giardino
Apri gli occhi guarda la realtà – In ogni momento della giornata qualcuno ti è vicino. Incontralo anche tu!
Autore/i: Ladenius Fred
Editore: Edizioni Piemme
pp. 166, Casale Monferrato (AL)
Ogni giorno incontro molte persone e spesso sono chiamato a parlare della mia esperienza.
Qualche tempo fa alcuni amici mi hanno detto: «Fred, vorremmo che tu scrivessi in un libro le cose che ci racconti».
Così sono nate queste pagine che sgorgano dall’esperienza quotidiana, da situazioni e incontri a volte casuali ma mai banali.
Come faccio normalmente quando parlo, non ho seguito una traccia prestabilita di argomenti, ma spero che essi possano essere utili per aprire gli occhi e vedere che la realtà dell’amore trasforma la vita.
Fred Ladenius è nato nei Paesi Bassi nel 1928. Partigiano in Toscana durante la Resistenza e decorato con la Croce di Guerra, dopo la guerra si laurea alla Sorbona di Parigi e diventa corrispondente dal Vaticano per le televisioni olandese e belga e per diversi quotidiani. Dal 1975 al 1983 è direttore a Bruxelles della rivista internazionale Voice, pubblicata in undici lingue. È tra i fondatori del Movimento Carismatico Internazionale.
Ricerca Sui Guaritori e la Loro Clientela
Autore/i: de Martino Ernesto
Editore: Argo
cura di Adelina Talamonti, introduzione di Clara Gallini.
pp. 424, nn. fotografie b/n, Lecce
Nel maggio 1957 Ernesto de Martino effettua un “sondaggio esplorativo” in Lucania per studiare i maciari nei loro rapporti con il tessuto culturale dell’ambiente. La novità di questo “sondaggio” è il suo carattere interdisciplinare che vede affiancati all’etnologo un medico igienista (Mario Pitzurra) e un parapsicologo e psicanalista (Emilio Servadio) coadiuvati da un fotografo (Ando Gilardi). Centrale è l’interrogarsi sui significati di un “guarire” che fonderebbe la sua realtà e trarrebbe la sua efficacia dal vissuto individuale di esperienze simboliche condivise. Rimasti in buona parte inediti, i materiali sono qui corredati da un consistente apparato critico.
Clara Gallini, professore Emerito dell’Università di Roma “Sapienza” e presidente della Associazione Internazionale Ernesto de Martino, dirige per le edizioni ARGO la collana l’Opera di Ernesto de Martino, pubblicandovi Note di campo e l’Opera a cui lavoro. È autrice, tra l’altro, di Il miracolo e la sua prova. Un etnologo a Lourdes, Liguori 1998, e Croce e delizia. Usi abusi e disusi di un simbolo, Bollati Boringhieri 2007.
Adelina Talamonti, ricercatrice e precaria, si occupa di rapporti tra antropologia, religioni e scienze della psiche. È l’autrice di La carne convulsiva. Etnografia dell’esorcismo, Liguori 2005.
La collana “L’opera di Ernesto de Martino” pubblica in edizione critica opere di Ernesto de Martino, scelte tra testi editi ma da tempo fuori commercio e inediti tratti dall’archivio dei suoi scritti.
Dal Laboratorio del «Mondo Magico»
Carteggi 1940- 1943
Autore/i: de Martino Ernesto
Editore: Argo
cura e prefazione di Pietro Angelini.
pp. 168, Lecce
Gli anni dell’entrata in guerra sono decisivi e di vigorosa crescita politica e intellettuale per de Martino: ha appena dato alle stampe Naturalismo e storicismo nell’etnologia e sta già ordinando le idee e pianificando le letture per l’opera che deve saggiare in medias res il programma metodologico là delineato. Da questo lavoro, inizialmente concepito come una Storia del magismo, nascerà per vie complesse il libro più noto e meditato dell’autore: Il mondo magico. I carteggi qui presentati, per la maggior parte inediti, documentano mese per mese le fasi della gestazione dell’opera, che passano anche attraverso i pareri e i consigli di interlocutori illustri o interessati come Croce, Omodeo, Cassirer, Cantoni, Boccassino, Schulien, Bozzano, ecc.
Oltre che ricostruire un importante tassello della biografia demartiniana, queste lettere offrono uno spaccato delle condizioni in cui era costretto a dibattersi il lavoro scientifico in anni così difficili. In appendice il lettore troverà il precedente carteggio con Adolfo Omodeo e il testo della prima lettera di de Martino a Benedetto Croce.
Pietro Angelini è docente di Antropologia culturale e di Conflitti e sincretismi religiosi presso l’Orientale di Napoli. Ha già curato il carteggio tra de Martino e Cesare Pavese (La collana viola, Bollati-Boringhieri, 1991) e più di recente ha pubblicato L’uomo sul tetto. Mircea Eliade e la “storia delle religioni”, Bollati-Boringhieri, 2001.
La collana “L’Opera di Ernesto de Martino” pubblica in edizione critica, opere di Ernesto de Martino, scelte tra testi editi ma da tempo fuori commercio e inediti tratti dall’archivio dei suoi scritti.
I Sacrifici Umani nell’Antica Grecia
Autore/i: Huges Dennis D.
Editore: Salerno Editrice
traduzione di Luca Falaschi, in copertina «cratere apulo» del cosiddetto “pittore di Dario”, proveniente da Canosa (340-330 a.C.) Napoli, Museo Nazionale.
pp. 384, Roma
Sacrificio umano: un misto di orrore e di sottile, perverso fascino sembra promanare da queste parole, evocando immagini cruente veicolate da secolari sedimentazioni letterarie e iconografiche. Oscure divinità esigono un tributo di sangue vergine e innocente, per essere placate o per dispensare favori, in un groviglio freudiano di pulsioni erotiche e distruttive, di eros e tà natos, amore e morte: fanciulle, ragazzi, persino bambini sono le vittime designate di un macabro rituale. Molte civiltà del passato hanno conosciuto questa triste consuetudine; ma cosa si può dire di tale pratica riguardo l’antica Grecia? La presenza del sacrificio umano nel mito e nella letteratura dei Greci è assai consistente, e ha indotto a pensare che ciò riflettesse un’usanza realmente diffusa. L’autore affronta il delicato argomento senza pregiudizi, analizzando e facendo interagire tutte le fonti a disposizione: la documentazione archeologica, innanzitutto; poi, le testimonianze storiche; i loci letterari; il mito. La conclusione – solidamente argomentata – è che occorre distinguere tra l’idea del sacrificio umano e la pratica di esso: se l’una è stata sicuramente vitale e ha alimentato una teoria sterminata di autori e di opere, l’altra è invece tutt’altro che inoppugnabilmente documentata. La fertile fantasia greca, insomma, non sembra essersi macchiata di innocente sangue sacrificale.
Ragguaglio della Schiavitù
Autore/i: Marsili Luigi Ferdinando
Editore: Salerno Editrice
cura di Bruno Basile, in copertina «Maometto IV e guardie del corpo» Bologna Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio.
pp. 78, 16 tavole a colori f.t., Roma
Il conte Luigi Ferdinando Marsili è una figura tuttora poco nota del panorama intellettuale del Settecento, eppure eminente: gentiluomo bolognese, il Marsili (1658-1730) fu militare di carriera, che ebbe lunga e luminosa, terminata come generale al tempo della guerra di Successione di Spagna. Ma il conte fu ben più che un valido soldato: fu scienziato, impegnato sul fronte di numerose discipline naturalistiche, dall’anatomia alla botanica, dalla corografia alla limnologia (la sua Histoire physique de la mer, del 1725, è una vera summa di respiro internazionale); fu collezionista instancabile, tanto da allestire un’immensa raccolta privata di preziosi reperti, nucleo dell’istituenda Accademia felsinea delle Scienze; fu infine orientalista di rango.
Tra le tante opere di lui ci sono rimaste (in latino, in italiano, in francese), questo Ragguaglio della Schiavitù (1728) è un documento per molti tratti agghiacciante. Vi è narrata infatti, in uno stile asciutto ed efficace, l’atroce esperienza patita dal suo autore, fatto prigioniero dai turchi impegnati nell’assedio di Vienna e loro schiavo per quasi due anni (1683-1684). In costante pericolo di vita, ne disprezzo di ogni dignità umana e civile, ridotto a bestia incatenata a un palo, il Marsili vive mesi d’incubo, al seguito d’un esercito prima vincitore e poi sconfitto, traverso paesi desolati, alla mercé di spietati aguzzini. Risaltano mirabilmente in questo racconto la sua fede e la sua immensa forza d’animo, che gli permisero di sopravvivere a prove durissime e di riconquistare infine la libertà , senza nulla perdere del proprio equilibrio interiore. Alle sofferte pagine del Ragguaglio segue Memoriale a Giuseppe re dei Romani, dove l’incredibile personaggio, appena liberato, rende conto della sua sconfitta e si dichiara pronto a riprendere il suo posto di ufficiale in prima linea. Il volume è impreziosito da 12 tavole a colori tratte da un rarissimo codice turco della metà del sec. XVII, vero cimelio nel quale sono illustrati personaggi, costumi e (terribili) usi ottomani coevi alle vicende narrate dal Marsili.
Ipnotismo, Magnetismo e Suggestione
Come diventare ipnotizzatori e sviluppare le proprie facoltà magnetiche
Autore/i: Patrian Carlo
Editore: Casa Editrice Bietti
introduzione dell’autore.
pp. 272, Roma
Scritto da una riconosciuta autorità in materia, un testo ricchissimo e aggiornato che sfata i miti, le superstizioni, i luoghi comuni relativi alla pratica dell’ipnotismo, chiarendone i fondamenti e i metodi di applicazione. Dopo una breve introduzione storica dalle prime forme collegate al magnetismo animale fino alle più moderne interpretazioni, il volume prosegue con una sezione dedicata alle tecniche per potenziare le capacità di suggestione e autosuggestione insite in ogni individuo, illustrandone le molteplici possibilità d’impiego: non soltanto quelle a scopi benefici in campo terapeutico o sportivo, per esempio, ma allertando anche sugli usi impropri, per facilitare rapine ed estorsioni o, in ambito di media, per indurre subdolamente al consumo di un dato prodotto o per incitare alla violenza. Vengono trattati aspetti teorico-pratici della pranoterapia (guarigione con l’imposizione delle mani) e l’applicazione dei poteri magico-religiosi per la soluzione di problemi personali attraverso l’intervento della Mente universale.
L’ultimo capitolo elenca una serie di ulteriori utilizzazioni, meno note e più sensazionali, tutte documentate: dall’ipnosi negli attacchi militari ai collegamenti con fenomeni paranormali, alle connessioni con la veggenza, alle inquietanti visioni profetiche su un futuro apocalittico formulate sotto ipnosi. Corredata di tavole a colori, un’opera di grande interesse, una finestra aperta su nuovi e stimolanti orizzonti.
Carlo Patrian è nato a Milano dove insegna all’Istituto Yoga e si occupa di studi esoterici e di filosofia orientale.
Manuale di Yoga per Prepararsi al Parto
Gli esercizi quotidiani per ottenere la forma fisica migliore e vivere in modo felice la nascita di un bambino
Autore/i: Balaskas Janet
Editore: Red Edizioni
prefazioni di Sandra Sabatini e Yehudi Gordon, introduzione dell’autrice, traduzione dall’originale inglese di Viviana Chiarlo.
pp. 272, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Como
Questo libro suggerisce a ogni donna incinta come vivere al meglio la gravidanza e il parto: l’aiuta, attraverso la pratica dello yoga, a sintonizzarsi col proprio respiro, col proprio corpo che via via si trasforma, con le emozioni e i sentimenti che ogni giorno, sempre nuovi, nascono in lei. Attraverso lo yoga, la madre non solo si rinforza fisicamente, ma conquista un’armonia e una tranquillità che manterrà per tutta la gravidanza, e che la farà giungere al parto in piena forma fisica e nello stato d’animo migliore.
- La respirazione più corretta per il travaglio, per il parto, per le situazioni di ogni giorno.
- Una sequenza di 31 esercizi, semplici e guidati, dedicati al collo, alle spalle, alla pelvi, ai piedi per rimanere in forma durante tutta la gravidanza.
- Il rilassamento più efficace per vivere in modo gioioso l’attesa e la nascita di un bambino.
- Le posizioni migliori per stare sedute, allattare, dormire, tenere il bambino senza stancare la schiena.
(Dalla presentazione di Sandra Sabatini)
Esperienza & Progresso – L’Agopuntura, la Farmacologia, l’Igiene nella Medicina Cinese
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Paracelso
prima edizione, presentazione degli autori, catalogo a cura di Alfio Bangrazi e Filomena Petti, hanno contribuito alla stesura dei testi Aldo Liguori e Rinaldo Rinaldi.
pp. 480, riccamente illustrato a colori e b/n, Roma
Dalla presentazione degli autori:
«”Esperienza & Progresso” è un lungo viaggio nella storia, nei contenuti e nelle possibilità della Medicina Tradizionale Cinese, attraverso immagini, racconti, oggetti, dati statistici e sperimentali.
Incuriosire, stimolare l’attenzione, appagare ove possibile l’interesse per le scienze naturali di un mondo e di una cultura diversi dal nostro e la finalità di questa iniziativa rivolta a tutti coloro che, pur se in diversa misura, possono essere interessati alla cultura cinese e alla sua Medicina Tradizionale.
Di recente una tendenza ideologica definita della “nuova scienza” è venuta alla ribalta nella comunità scientifica mondiale; essa riconosce un ruolo di primaria importanza alla complessa relazione esistente tra il tutto, l’insieme e le parti, risponde all’assunto che “il tutto e diverso dall’insieme” e tiene conto dell’equazione: “l’insieme equivale alla somma delle parti”.
La nuova scienza ritiene che conoscere unicamente una parte di una qualsiasi entità o fenomeno, sia insufficiente per comprendere l’insieme, perchè quest’ultimo si configura inevitabilmente secondo una serie di caratteristiche specifiche che ciascuna sua parte isolata, non ha.
In tale contesto, l’elemento complessivo da un lato e la moltitudine dei suoi componenti dall’altro, vengono presi in considerazione all’interno della concezione secondo cui “l’insieme supera il totale di tutte le parti”; quindi se si vuole raggiungere la comprensione del carattere peculiare dell’insieme, occorre osservare le relazioni e le interazioni tra le differenti parti che lo compongono, a partire dall’insieme stesso.
Senza dubbio rimarchevole è il fatto che lo sviluppo di questa nuova ideologia abbia richiamato l’attenzione sulla concezione di base della MTC. poiché le sue teorie e i suoi mezzi pratici rispondono in modo manifesto a questa più recente concezione scientifica.
L’ideologia fondamentale nella MTC – la concezione dell’equilibrio delle parti nel tutto – consiste nell’osservare l’insieme che forma l’organismo con il suo ambiente e nel considerare le differenti parti del corpo inseparabili dalla sua struttura complessiva, in altri termini il corpo inseparabile dal suo ambiente ed entrambi in relazione reciproca.
Tutte le innumerevoli esperienze e i differenti metodi accumulati nella pratica e nella diagnostica della MTC, riflettono interamente le idee fondamentali della teoria dell’insieme.
Poiché la MTC si colloca molto appropriatamente all’interno di questa nuova tendenza storica della scienza, si può prevedere che il suo sviluppo futuro sarà brillante.
La Medicina Tradizionale Cinese ha qualcosa che la distingue dalle pratiche terapeutiche popolari del resto del mondo, quel qualcosa non è altro che la sua struttura di corpus medico completo con una sua teoria, una sua impostazione diagnostica, un vasto e spesso originale strumentario terapeutico. Ciò deriva dalla peculiarità dello sviluppo sociale, politico e culturale della Cina attraverso i secoli.
Questo vasto e coerente complesso terapeutico ha rappresentato per tutto il primo millennio della nostra era il livello di medicina più elevato del mondo, superato tuttavia nel secondo millennio dagli scienziati europei, la cui levatura è al confronto ineguagliabile. Basti per tutti Paracelso e la sua scuola.
Paracelso (1494-1541), il grande uomo di scienza, rappresenta però anche l’esempio storico di come le conoscenze del passato nei vari campi del sapere, possano essere utilizzate per compiere notevoli progressi in ambito scientifico.
Padre indiscusso della iatrochimica, cioè di tutto Ciò che oggi vi e di moderno in farmacologia, egli giunse alla formulazione ed alla concretizzazione di essa proprio utilizzando la profonda conoscenza delle leggi e delle complesse procedure di quell’alchimia e di quella spagiria da noi oggi aspramente criticate e rifiutate con tanta intransigenza. Paradossalmente, Paracelso era versato in due modi di vedere e interpretare le conoscenze scientifiche, decisamente opposti: quello antico alchemico, fondato sull’analogia, sull’uso della legge del “simile”, sull’impiego dell’empirismo e sul procedimento sintetico; quello moderno, strettamente sperimentale, basato sulla distinzione e sulla selezione,. sullo specifico, sul razionalismo e sul procedimento analitico.[…]»
Fiori di Bach e Psicoterapia
Alla scoperta degli psicofarmaci naturali
Autore/i: Rescaldina Giuseppe
Editore: Xenia Edizioni
introduzione dell’autore.
pp. 186, nn. figure b/n, Milano
La floriterapia di Bach è sorta dalla constatazione che tutte le condizioni patologiche hanno alla loro base un disagio psicologico.
L’autore di questo libro trae la logica conseguenza di questo principio, applicando i Fiori di Bach in modo specifico al campo della psicoterapia, in cui essi vanno rivelando un prezioso e spesso risolutivo ausilio alla guarigione.
Egli mette in parallelo i Fiori di Bach con altrettanti tipi umani affetti da problematiche psicologiche, blocchi della personalità , disturbi psicosomatici, ciò che aiuta a comprendere come la floriterapia agisca in profondità , con l’incisiva delicatezza che è propria di questi fiori, anche là dove la medicina convenzionale è costretta a riconoscere il proprio fallimento.
Affiancata al lavoro psicoterapeutico, la floriterapia rimuove i traumi, l’instabilità , il senso di rifiuto, la timidezza, l’agitazione, che spesso sono all’origine di molte patologie di natura psicosomatica.
Giuseppe Rescaldina, medico e psicoterapeuta che da anni si occupa di terapie naturali, è docente di medicina psicosomatica e professore incaricato al dipartimento di medicina naturale dell’Università internazionale di Milano (UIM). È responsabile del servizio psicologico del Centro studi Coppia di Milano.