Libri dalla categoria Discipline Sportive
Jorge Luis Borges
Autore/i: Porzio Domenico
Editore: Edizioni Studio Tesi
pp. XXXI-146, 90 fotografie b/n, Pordenone
«L’avventura consentita da una raccolta di fotografie che accompagnano gli anni di Borges, uomo e scrittore, è proporzionale alla conoscenza che lo “spettatore” ha della letteratura di Borges e al grado della fascinazione subita… Murato dalla sua cecità, Borges… ha avuto ed ha con le immagini, anche fotografiche, un rapporto di tutto eccezionale. Il trasferimento dell’immagine alla immaginazione, sebbene complesso, e in lui sempre coerente. Le immagini “esterne”, a lungo e forse ansiosamente accumulate nella memoria, rivisitate nella quotidiana fucina del sogno, stravolte e fantastiche nei ricorrenti incubi, arricchite e rese significative dalla erudizione, depurare in archetipi dall’ispirazione, guidate dalla creatività, diventano le immagini “interne” riversate, di volta in volta, nel ritmo della prosa o de verso». (Domenico Porzio)
Domenico Porzio (Taranto 1921 – Milano 1990), scrittore e critico letterario dei settimanali «Epoca» e «Panorama» e del quotidiano «la Repubblica», è stato per cinque anni, a partire dal 1957, direttore letterario della Rizzoli. In seguito, dal 1963 al 1984, ha lavorato presso la Mondadori quale direttore dei servizi stampa e assistente del presidente. Oltre che di letteratura si è occupato di arte (Conoscere Picasso, 1974; Conoscere De Chirico, 1979; La litografia, 1983, editi da Mondadori). Ha curato inoltre numerose antologie tra le quali Elagio della libertà (Ferro Edizioni, Milano 1970) e Incontri e scontri col Cristo (ivi 1971). Ha raccolto nel volume Primi piani (Mondadori 1976) alcuni dei suoi profili di scrittori ed artisti contemporanei.
È stato tra i primi in Italia a sottolineare la qualità e l’importanza dell’opera di Jorge Luis Borges, e ha curato la traduzione italiana di tutte le opere dello scrittore argentino (J.L. Borges, Tutte le opere, 2 voll., Mondadori, Milano 1984-1985).
Ideali e Realtà dell’Islam
Autore/i: Nasr Seyyed Hossein
Editore: Jouvence Società Editoriale
introduzione alla nuova edizione italiana e premessa dell’autore, traduzione dall’inglese di Donatella Venturi.
pp. 214, Milano
Da un punto di vista rigorosamente tradizionale, ma con un linguaggio semplice e accessibile, Ideali e realtà dell’Islam consente al lettore occidentale di immergersi, dall’interno, nella spiritualità islamica, nel suo complesso e sfaccettato universo di sensibilità e specificità. Pensiero e rivelazione, istituzioni giuridiche, ricerca intellettuale, impegno esistenziale e vie esoteriche si intrecciano, diventando il simbolo di quella testimonianza dell’unità divina che è il cuore della fede islamica. Seyyed Hossein Nasr, da vero maestro, propone in questo libro sei eccezionali lezioni contro ogni pregiudizio, svela gli elementi universali della fede islamica e mette in luce le molteplici corrispondenze con le categorie filosofiche e religiose dell’occidente cristiano.
Seyyed Hossein Nasr, filosofo e scienziato, nato a Teheran nel 1933, ha studiato prima in Iran, quindi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Ha insegnato presso la Princeton University, la University of Southern California e la George Washington University. Ha pubblicato numerose opere sulla religione e la cultura islamiche. In Italia sono editi: L’uomo e la natura (1977); Il sufismo (1989); L’Islam tradizionale nel mondo moderno (2006); Scienza e civiltà nell’Islam (2012); La crisi spirituale dell’uomo moderno (2012).
Satana Eretico
Nascita della demonologia nell’Occidente medievale (1280-1330)
Autore/i: Boureau Alain
Editore: Baldini Castoldi Dalai Editore
introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Francesco Saba Sardi.
pp. 320, Milano
«In base ai capi d’accusa di Guglielmo di Hangest, balivo reale di Sens, Guichard, che desiderava sbarazzarsi della regina Giovanna di Navarra, moglie di Filippo il Bello, si era recato da un mago, in compagnia di un religioso “che possedeva la scienza di invocare i demoni”. Il demone, invocato dopo aver ricevuto l’omaggio del prelato, consigliò a Guichard di far plasmare un’immagine di cera e di battezzarla con il nome della regina per poi pungere il simulacro. Così fece Guichard, in presenza di padrini e madrine dell’immagine, e finalmente la regina Giovanna morì.»
A differenza di quanto si crede comunemente, l’ossessione per il demonio e il maligno non è sempre stata centrale nella cristianità medievale. Ancora agli inizi del XIV secolo prelati e giuristi condividevano una visione di coesistenza conflittuale, ma controllata, delle forze del Male nell’ordine divino del mondo. Ma un evento decisivo (forse un po’ trascurato dagli storici per le sue implicazioni) avvenne da lì a poco: nel 1320, papa Giovanni XXII promosse una consultazione di esperti volta a ottenere gli argomenti che permettessero di designare come eresia l’invocazione dei demoni e ogni forma di magia. Si trattava di una grande rivoluzione teorica, dal momento che tredici secoli di cristianesimo avevano stabilito che l’eresia poteva risiedere soltanto nel pensiero e nella parola, non già negli atti. La Chiesa medievale aveva costantemente condannato o bandito le pratiche magiche, facendole però oggetto di disprezzo in quanto vane superstizioni e nulla più.
Tuttavia, per comprendere appieno l’impatto dottrinale e politico della consultazione voluta da Giovanni XXII, si deve valutare lo scontro in atto già da alcuni decenni tra due sistemi antropologico-teologici, quello aristotelico-tomista e il neoagostinismo caratteristico della scuola francescana. La paura dei demoni, divenuta via via sempre più temibile nel XIII secolo, sarebbe nata dall’attualizzazione di due antiche tematiche: quella del patto e della possessione. La prima si coniuga con la nascita di una riflessione sui sacramenti basata sull’idea di un patto tra Dio e gli uomini, dottrina che se riduceva la mediazione sacerdotale della Chiesa (motivo per cui fu osteggiata) lasciava l’individuo nudo di fronte al sovrannaturale. Ecco perché la possessione assunse nuovo vigore, unitamente a una maggiore attenzione sulle forze e le debolezze della personalità umana: forze che potevano nutrire la mistica visionaria di fine XIII secolo, e debolezze che legittimavano la paura dell’assoggettamento satanico. A preparare l’avvento di Satana, fu dunque un nuovo cristianesimo e una nuova concezione dell’uomo. Questa la chiave di lettura proposta da Boureau, che punta a offrire una ricostruzione rigorosa e approfondita di un cinquantennio cruciale, in cui ebbe origine quella svolta epocale che avrebbe portato il razionalismo scolastico verso il fanatismo e l’oscurantismo che contagiarono l’Europa cattolica fino alle soglie dell’era moderna.
Alain Boureau (1946), insegna Antropologia storica presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e collabora col Centro di ricerca storica della stesso istituto. Autore di numerose pubblicazioni sulla materia, in Italia è stato tradotto il suo La Papessa Giovanna (1991).
I Sette Miracoli di Cristo
La via dell’iniziazione cristiana
Autore/i: Payeur Charles-Rafaël
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario
prefazione di Padre Jean-Yves Leloup, introduzione dell’autore.
pp. 224, Torino
Charles-Rafaël Payeur, grande studioso dell’esoterismo cristiano, propone in quest’opera una inedita lettura psicospirituale dei sette miracoli di Cristo contenuti nel Vangelo secondo Giovanni. Ogni miracolo – dalle nozze di Cana alla risurrezione di Lazzaro – viene interpretato come un’esperienza iniziatica fruibile da chiunque sia in grado di praticare un profondo lavoro su di sé. La lettura delle Scritture si trasforma in questo modo in una lettura dell’uomo stesso: l’aspetto letterale corrisponde al corpo, la dimensione morale all’anima e quella mistica allo spirito. I luoghi, i fatti, i personaggi presentati nei testi biblici evocano quindi particolari sfaccettature dell’individuo, e richiamano l’attenzione sulla sua propensione all’unione con Dio. A ciascun miracolo Payeur associa inoltre uno dei sette sacramenti, che sono segni dell’opera d’amore del Signore, un’opera che si perpetua grazie alla loro quotidiana celebrazione attraverso il ministero consacrato dei sacerdoti. L’autore intende dimostrare che la dimensione più profondamente mistica dei sette miracoli si compie proprio nella celebrazione dei sacramenti.
Un libro affascinante e illuminante, che conduce a una maggiore conoscenza di sé attraverso un originale percorso di lettura del Vangelo. Un libro che, come afferma Jean-Yves Leloup, arriva al momento giusto e si rivela fonte di benedizione, da assaporare con coscienza e gratitudine.
Charles-Rafaël Payeur, filosofo, teologo, conferenziere internazionale, ha intrapreso il compito di spiegare i misteri della vita alla luce della tradizione dell’esoterismo cristiano. Tutti i suoi libri sono pubblicati dalle Edizioni l’Età dell’Aquario.
Mostri e Prodigi all’Epoca della Riforma
Autore/i: Vega María José
Editore: Salerno Editrice
premessa dell’autore, traduzione di Samanta Martelli, illustrazioni di Carolina Valcárcel.
pp. 152, 24 illustrazioni b/n, Roma
I mostri e i prodigi sono fenomeni insoliti e straordinari, deviazioni del corso della natura. Ma sono anche “significative” manifestazioni della volontà divina, significanti di un significato che a differenza dei testi profetici non è rivelato solo agli eletti e non ha bisogno di una dotta esegesi; sono profezie “vive” che si mostrano chiaramente a tutta la comunità dei credenti.
I fatti straordinari e i portenti più spaventosi hanno sempre trovato spazio nelle cronache o in opere di filosofia e storia naturale, ma nel XVI secolo, e in particolare all’epoca della Riforma, si assiste a una proliferazione di libri di prodigi, cataloghi di portenti, storie della mostruosità. Ingente è la produzione a stampa di libri, foglietti, pamphlets, opuscoli e pagellae con xilografie che riproducono, descrivono, interpretano e diffondono i prodigi più insoliti e spaventosi. In queste pagine l’autrice, fine conoscitrice della letteratura cinque-seicentesca, ripercorre le varie tappe che hanno portato alla codificazione di un vero e proprio genere letterario, riconoscibile e ben caratterizzato: il liber prodigiorum. Largo spazio è dedicato alla emblematica figura di Lutero e alla produzione letteraria che ruota intorno al riformatore; sono presi in considerazione testi particolari come i XVI Centenari di Lezioni memorabili di Johann Woif, compendio di profezie di e su Lutero; si descrivono i meccanismi dell’interpretazione profetica post factum; si riflette sulla strumentalizzazione propagandistica di vaticini e prodigi.
Un libro curioso, impreziosito da una copiosa Appendice nella quale il lettore troverà una ricca bibliografia di prodigiorum libri, selezionata e, nella maggior parte dei casi, commentata.
María José Vega insegna Teoria della letteratura e Letteratura comparata presso l’Università Autonoma di Barcellona. Tra i suoi numerosi lavori dedicati in particolare alla letteratura europea del XVI secolo, si ricordano almeno El secreto artificio. Maronolatría y tradición pontaniana en la poética del Renacimiento (Madrid 1992), La literatura comparada: principios y métodos (Madrid 1998), e, con C. Esteve, Idea de la lírica en el Renacimiento (entre Italia y España) (Barcelona 2004).
Gli Ebrei nel Medioevo
Autore/i: Veronese Alessandra
Editore: Jouvence Società Editoriale
pp. 272, Milano
Ampio panorama storico, storiografico e bibliografico sulla situazione degli ebrei nel mediterraneo cristiano. Dalla diaspora in età-ellenistico romana ai maggiori insediamenti altomedievali: Spagna, Francia meridionale, Italia. I contatti con l’Islam e la relativa convivenza. Situazione nel mondo crociato. Peggioramento progressivo a cominciare dal XII secolo. Persecuzioni ed espulsioni. Un testo prezioso per la conoscenza di una materia antica ma sempre presente, anche oggi.
Alessandra Veronese, allieva di Cinzio Violante e di Michele Luzzati, poi allieva della Scuola Normale e Superiore di Pisa e dell’Arye Maimon Institut für Geschichte der Juden dell’Università di Trier, attualmente si occupa degli ebrei nel Ducato di Urbino e delle migrazioni di ebrei tedeschi nel nord e centro Italia nel XIII-XV secolo. Ha pubblicato numerosi lavori tra cui: Meshullam da Volterra, Viaggio in Terra d’Israele (traduzione e cura, Rimini, Luisè, 1989); Una famiglia di banchieri ebrei tra XIV e XVI secolo: i da Volterra (Pisa, ETS, 1998); Mosheh Basola, A Sion e a Gerusalemme (a cura, con A. David, Firenze, Giuntina, 2003).
A che Serve l’Abbondanza?
Dal mito dell’automobile all’avvento delle comunicazioni di massa nei paesi del terzo mondo, in una serie di studi teorici e di ricerche sul terreno, il processo alla civiltà dei consumi.
Autore/i: Riesman David
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
prefazione dell’autore, traduzione dall’americano di Elisa Calzavara.
pp. 444, Milano
I saggi di questo libro sono stati scritti da Riesman in varie occasioni, spesso in collaborazione con altri studiosi, nel decennio che è seguito alla pubblicazione del celebre La folla solitaria. E appaiono singolarmente attuali in questo scorcio di anni in cui il processo alla società dei consumi investe strati sempre più ampi di cittadini, non rimane più legato alle discussioni dei sociologi e diventa argomento di dibattito politico e di contestazione permanente.
Riesman aveva sottomano, per la sua indagine, quel modello perfetto di società dei consumi che è la società americana e che già ne La folla solitaria era stato studiato nel momento del passaggio da un individuo intro-diretto, orientato virtuosamente verso mete produttive, a un individuo etero-diretto, spinto dal bombardamento incessante dei mass media ad allargare sempre più le frontiere del consumo e dell’abbondanza.
Cosi Riesman solleva la questione degli usi e degli abusi del tempo libero, dei mutamenti di stile intervenuti nei rapporti di socievolezza, dell’educazione femminile in una società industriale, degli atteggiamenti delle nuove generazioni. Appartengono a questo gruppo di studi alcuni saggi ormai celebri, diventati dei classici della ricerca sociologica americana, come l’indagine sull’automobile e lo studio sul passaggio dalle società a comunicazione orale a quelle a comunicazione visiva (studio che aveva anticipato molti temi oggi diffusi dalla sociologia popolare).
Tutti questi studi sono nati in occasioni diverse e Riesman, nel raccoglierli, non tenta di amalgamarli travestendoli da capitoli di un trattato organico. Sono dei sondaggi che spesso acquistano possibilità di lunga vita proprio grazie alla loro occasionalità, il che significa alla loro freschezza, al loro disprezzo per le regole auree della trattatistica sociale. Di volta in volta il discorso scivola dal giornalistico all’erudito e viceversa, si complica di digressioni, non cerca affatto di comporre in una superiore unità speculativa il conflitto politico che lo origina e l’audizione che lo nutre.
Giocando sul doppio registro di una risposta conoscitiva a problemi del momento e di una tensione verso soluzioni utopistiche, questi scritti si presentano per quello che sono: i contributi stesi giorno per giorno da uno dei rappresentanti più stimolanti, più contestati, più polemici e più spregiudicati del pensiero sociale contemporaneo.
La Messa Nera
Autore/i: Rhodes H. T. F.
Editore: Sugar Editore
traduzione di Donatella Cerutti.
pp. 248, Milano
Una ricostruzione storica del fenomeno delle messe nere e delle celebrazioni orgiastiche affini e l’acuta indagine psicologica sui moventi di queste forme religiose aberranti sono la lettura che H.T.F. Rhodes propone in questo libro.
Lo studio spazia dalle prime manifestazioni a quelle più recenti, nei diversi paesi, comparandole e cercando per esse una causa storica. E non solo: perché Rhodes individua anche i sacerdoti e le streghe a cui fecero capo le messe nere ed essi divengono i protagonisti di molte pagine del libro, trascinando il lettore nell’ambiente suggestivo e spaventevole di tali celebrazioni.
Finalmente l’autore si chiede quali siano i rapporti tra la religione ortodossa e queste forme, trovando da tale confronto alcuni elementi comuni; il conflitto primordiale fra bene e male, tra aspetti dionisiaci ed aspetti apollinei, che ritorna in ogni teologia. Proprio questo inserimento della messa nera nell’ambito di una problematica più vasta costringe il lettore ad un ripensamento e il tema presentato da H.T.F. Rhodes diventa problema personale di ciascuno.
Respirare l’Anima del Mondo
Amma la santa degli abbracci
Autore/i: Cornell Judith
Editore: Edizioni Piemme
prologo ed epilogo dell’autrice, traduzione di Gianna Lonza.
pp. 270, illustrazioni b/n, Casale Monferrato (AL)
«Amma dà concretezza alla serenità e all’amore. La sua presenza guarisce». (Deepak Chopra)
Se conoscerete la vostra natura essenziale, l’intero universo diverrà la vostra ricchezza. Allora non avrete niente da guadagnare o da perdere. Sarete padroni dell’acqua, dell’aria, della terra, del sole, della luna; saprete sorridere anche di fronte al dolore. Pure se non possedete niente, sarete davvero ricchi. Non avrete bisogno di oggetti, né che accada qualcosa di particolare. Sarete semplicemente felici, felici come non lo siete mai stati, felici per vostra stessa natura».
Sudhamani ha ventidue anni quando, da un povero villaggio nel sud dell’India, inizia a diffondere il suo messaggio spirituale di amore e consapevolezza. Da allora per una moltitudine di discepoli in tutto il mondo è «la santa degli abbracci», o più semplicemente Amma, la «madre» che compie prodigi, guarisce l’anima, si prende cura dei più poveri tra i poveri. Sono migliaia e migliaia le persone che accorrono per ricevere le sue benedizioni ed ascoltare le sue parole di gioia e di speranza.
Questa è la storia di una donna straordinaria. È una storia prodigiosa di luce che vince le tenebre. Una storia che ci invita a ritornare al cuore.
Judith Cornell è autrice di libri molto apprezzati, tra cui il bestseller Mandala. Per scrivere Respirare l’anima del mondo ha seguito Amma per oltre un anno.
Isolario Arabo Medioevale
Autore/i: Arioli Angelo
Editore: Adelphi Edizioni
premessa dell’autore.
pp. 344, Milano
Come approdi momentanei di un itinerario inventato – dal Mar di Cina e dall’Oceano Indiano al tenebroso «Mare Abbracciante» in Estremo Occidente – sfilano isole mirabili, piccoli universi dagli ambigui confini, viste, immaginate e raccontate da autori musulmani di varia provenienza (dall’Iraq alla Persia, al Marocco, alla Spagna), mercanti e viaggiatori, ma anche sedentari compilatori di opere geografiche, in un arco di tempo che va dalla metà del IX al XV secolo. Isole che appaiono e scompaiono, isole abitate soltanto da donne, o da esseri che si fanno sentire ma non si fanno mai vedere, l’isola delle scimmie, del leggendario e vendicativo uccello Rukhkh, degli antropofagi, del rubino, dei granchi pietrificati, degli androgini. Infinite varianti di isole fantastiche, che evocano meraviglie: come Finzioni di Borges, o Le città invisibili di Calvino o il Libro dei mostri di Wilcock.
«Si trova qui, molto raramente nelle zone più basse, più sovente man mano che si sale, una pietra limpida e di un’estrema durezza, sferica e di grossezza variabile – un vero cristallo, ma, caso straordinario e sconosciuto nel resto del pianeta, un cristallo curvo! È chiamato, nelle lingue di Porto-delle-Scimmie, peradam» (René Daumal, Il Monte Analogo)
«Scelsero un approdo riparato, scesero e si gettarono sulla sabbia rotolandosi sulla tanto sospirata terra. Nessuno era rimasto sulla nave. Mentre se ne stavano così ecco giungere dall’interno dell’isola una quantità sterminata di donne che solo l’Altissimo avrebbe potuto enumerare. Su ciascuno di loro se n’avventarono mille e più e subito li portarono sui monti obbligandoli a godere di sé, senza smettere, contendendosi ogni uomo che si strappavano. E gli uomini, spossati, morivano uno ad uno…»
Angelo Arioli è professore ordinario di Lingua e Letteratura Araba presso il Dipartimento di Studi Orientali dell’Università La Sapienza di Roma. Fra i suoi libri ricordiamo Le città mirabili. Labirinto arabo medievale (2003).
Alla Ricerca dell’Anima
Un viaggio illuminante per colmare il varco tra scienza e religione
Autore/i: Dossey Larry
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prefazione dell’autore, traduzione di Andrea D’Anna.
pp. 296, Milano
«Questo libro esplora alcuni modi alternativi di considerare la mente e, in particolare, fornisce prove scientifiche a favore di una sua visione più ampia. Malgrado le prove addotte, ci sarà che contesterà in linea di principio il concetto di mente non localizzata. Ho scoperto che molte di queste obiezioni paiono basarsi non sulla ragione, ma su qualcosa che potrebbe essere definito come “agorafobia spirituale”. Come nei pazienti affetti da agorafobia psichica ( la paura dei luoghi aperti) negli agorafobi spirituali è profondamente radicato il timore dei vasti spazi, dell’immensità nello spazio e nel tempo evocata dal concetto di mente non localizzata. Essi si sentono più al sicuro quando le cose sono delimitate, finite: per esempio, una mente rigidamente situata nel “qui-e-adesso”. Una mente, in altre parole, che è senz’anima.»
Che cos’e e dove alberga l’anima? Ci sono prove della sua esistenza? E, soprattutto, ha ancora un senso porsi simili interrogativi nell’era dell’intelligenza artificiale, delle ricerche di mercato e del calcolo statistico? L’autore, medico internista, ha potuto sperimentare, nel rapporto quotidiano con i pazienti, quante siano le domande a cui la scienza non è in grado di rispondere: improvvise regressioni di mali giudicati incurabili, esperienze extracorporee durante gli stati comatosi, comunicazioni telepatiche. Partendo da una serie di elementi oggettivi, Larry Dossey sviluppa un’acuta e documentata indagine sulle entità «mente», «coscienza» e «anima», percorrendo un itinerario alternativo costituito da tappe fondamentali quali il pensiero di logici e matematici come Schrödinger, Einstein, Gödel e Margenau, le riflessioni di mistici orientali e occidentali e le più recenti scoperte scientifiche. Ne scaturisce una visione olistica del mondo estremamente seria e coerente, una teoria dalle illuminanti e originali implicazioni, in cui tutti i fattori confluiscono per dimostrare con convincente evidenza la natura non localizzata della mente. Non esistono, sostiene l’autore, tante menti singole «ancorate» a tanti cervelli – e con essi destinate a morire – ma un’unica Mente universale, indipendente da variabili spazio-temporali, non soggetta alle leggi fisiche che incatenano il corpo, intercomunicante. In tale articolata e vitale prospettiva – Dossey illustra con chiarezza e competenza priva di accademismi – l’anima del mondo e quella dell’individuo sono inseparabili, l’una implica sempre anche l’altra e questa nuova consapevolezza potrebbe indurre l’uomo ad abbandonare la condizione di isolamento, paura e arroccamento sulle proprie difese per una più profonda riscoperta dell’essere.
Larry Dossey è medico internista alla Dallas Diagnostic Association, della quale è uno dei fondatori. È presidente dell’Isthmus Institute, un’organizzazione che si dedica allo studio delle convergenze tra scienza e religione. Ha pubblicato numerosi articoli, scritto libri che hanno riscosso un enorme successo negli Stati Uniti e tiene seguitissime conferenze, il cui principale argomento concerne il legame tra la mente e lo stato di salute.
Nascita di un Guru
Kyoso Tanyo
Autore/i: Kitano Takeshi
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Livia Brambilla e E.M.
pp. 204, Milano
Kazuo è messo proprio male: ha appena perso il lavoro, la sua ragazza lo ha lasciato per un altro e – per di più – è tormentato da vertiginosi interrogativi sui fini ultimi dell’esistenza. Quando per puro caso si imbatte in una strana comunità religiosa che ruota attorno a un guru in grado di compiere guarigioni miracolose, vi si aggrappa disperatamente. In breve il giovane viene accolto all’interno del gruppo e comincia quello che dovrebbe essere un vero e proprio apprendistato spirituale. Ma le cose non vanno come Kazuo si aspetta. Nel giro di poco tempo si rende conto che il capo della setta è una figura talmente distaccata da risultare assente e che il suo braccio un individuo cinico e del tutto privo di scrupoli. I seguaci, dal canto loro, sembrano cercare elevazione spirituale nei bar e nei bordelli. Ma non fa niente: Kazuo imperterrito decide di proseguire per questa strada. Tuttavia il destino gli riserva grandi cose, in men che non si dica gli eventi prendono una stranissima piega e lui si ritrova a occupare un ruolo assolutamente inatteso…
Kitano ci mostra in queste pagine – ricche di sorprese e di momenti tragicomici – i due possibili volti della vita religiosa oggi. Da un lato una fede che non è altro che inganno e un Dio che si pone ben al di sopra della comprensione umana, dall’altro una fede capace di salvare una giovane vita alla deriva e di dar luogo non solo ai miracoli ma addirittura alla speranza.
Takeshi Kitano (Tokio, 1947), è tra le figure più interessanti del cinema giapponese contemporaneo. Dopo un’infanzia infelice, ottiene la sua prima notorietà televisiva come comico.
Nel 1989 esordisce nella regia. Ha diretto film che coniugano violenza e poesia in un miscuglio originalissimo definito “taoismo noir”. Tra questi ricordiamo Hana-bi (1997), L’estate di Kikujiro (1999), Dolls (2002), Zatoichi (2003). Ha ricevuto numerosi premi tra cui quelli delle mostre cinematografiche di Cannes e di Venezia. Nel 2002 ha pubblicato Asukusa Kid presso Piccola Biblioteca Oscar.
I Segreti della Scrittura
Autore/i: Sementovsky-Kurilo Nicola
Editore: Edizioni del Graal
pp. 208, illustrazione b/n, Roma
Dal Capitolo “La mia via verso la grafologia“:
“Sin dalla prima giovinezza mi ero sentito spinto a studiare gli uomini, ad esaminarne le varie espressioni, i discorsi, i movimenti, i gesti e «leggere nei loro volti». In certo qual modo la «psicologia» è stata per me sempre una necessità intrinseca, una cosa naturale; non avrei potuto per così dire far a meno di comportarmi… da psicologo! Intuii d’altra parte alquanto precocemente come ogni manifestazione e azione umana fosse connessa ad una qualsiasi altra, intuii cioè l’integrità e l’inscindibilità dell’essere e della vita umana. Fu quindi logico che, dopo aver visto tante e tante volte rispecchiarsi negli occhi d’innumerevoli persone la gioia e il dolore, un giorno arrivassi a persuadermi che una lettera scritta dalla mano di una di queste persone non poteva non rivelarne i medesimi stati d’animo; anzi, non poteva non offrire elementi che permettessero d’individuare i motivi primi delle sue reazioni psichiche[…]”
Nicola Sementovsky-Kurilo, autore del conosciuto Trattato di Astrologia pratica. Le sue analisi di grafologia sono ormai un classico, che le edizioni Libri del Graal ripropongono con questo testo esemplare.
Parapsicologia nel Vangelo
Come ottenere fenomeni paranormali seguendo gli insegnamenti del vangelo • Come utilizzare le misteriose forze dell’inconscio • Cristo, il più grande maestro di tutti i tempi
Autore/i: Cedriano Alberto
Editore: Casa Editrice Meb
prefazione dell’autore.
pp. 144, Torino
Continuazione ideale di una precedente opera dello stesso Autore dal titolo «Dallo Yoga al Training Autogeno», questo libro propone una «tecnica» del tutto originale per riuscire ad ottenere dei fenomeni di carattere «paranormale».
Essa si basa prevalentemente sugli insegnamenti contenuti nel Vangelo e, in un primo momento, potrebbe sembrare distaccarsi da un’interpretazione scientifica della fenomenologia parapsichica. Ma, al contrario, l’Autore è partito proprio dalle sue personali esperienze nel campo dell’ipnosi e dell’autoipnosi scientifica, dalle quali ha dedotto che le parole di Cristo esprimono fondamentalmente dei concetti psicoanalitici, e giunge, quindi, alla conclusione che i poteri del nostro «Inconscio» sono intimamente collegati alla sua capacità di produrre sentimenti di amore.
In questa prospettiva ottenere il «Miracolo» è alla portata di ciascuno di noi, a patto di dedicare un po’ del nostro tempo a semplici esercitazioni mentali, ampiamente descritte in questo volume.
Alberto Cedriano da oltre 15 anni si occupa di didattica, focalizzando i suoi interessi su due argomenti che ritiene essenziali.
Da una parte la «manualità», intesa come una forma più evoluta di psicomotricità nella quale formazione ed informazione si sviluppano di pari passo in modo armonico e spontaneo. Dall’altra l’analisi psicologica della natura umana, indispensabile per adeguare ad essa qualunque strumento educativo di carattere sia manualistico che psicologico.
Su questi due argomenti ha già scritto 10 libri pubblicati dalle Case Editrici MEB, Piccoli, Mursia, E.R.I. Edizioni R.A.I. ed ha Operato diversi interventi nelle scuole.
Si è interessato, inoltre, a livello teorico e pratico di Yoga, Aikido e Zen e tutt’ora tiene diversi corsi di «meditazione».
L’Insegnamento del Saggio Egizio Ptahhotep
Il libro più antico del mondo
Autore/i: Jacq Christian
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione e presentazione dell’autore, traduzione di Matteo Residori, in copertina: Particolare della stele in calcare di Antef II, con scrittura geroglifica, Tebe, XI dinastia, 2118-2069 a.C.
pp. 160, Milano
Più di quattromila anni fa l’ultracentenario Ptahhotep, un visir d’Egitto vissuto nell’Antico Regno al tempo delle piramidi, compose in forma di massime alcuni insegnamenti per trasmettere la sua esperienza e la sua saggezza alle generazioni future. Un miracolo ha permesso che il papiro si conservasse e che una delle testimonianze scritte più antiche arrivasse fino a noi. In un linguaggio semplice, diretto, rivolto al cuore, il vecchio saggio parla dell’umiltà, dell’arte del governo, della vanità degli uomini, della coscienza, della giustizia, dell’ignoranza, della sapienza. Nella traduzione e con la presentazione di Christian Jacq, questo libro risorge dal passato rivelandosi di una modernità stupefacente, tracciando con profondità e precisione il cammino di vita e l’universo dei valori che aiutano l’uomo a costruire la propria esistenza in modo positivo e armonioso.
Christian Jacq, egittologo, direttore dell’Institut Ramsès, è l’autore della serie Il romanzo di Ramses, bestseller venduto in milioni di copie in tutto il mondo, e de Il faraone nero, editi da Mondadori. Ha pubblicato inoltre numerosi saggi sull’antico Egitto, tra cui Le donne dei faraoni, Il mondo magico dell’antico Egitto, Conoscere l’antico Egitto, Storie e leggende della Terra di Ramses, Alla scoperta di Ramses viaggiando nell’antico Egitto.
Conoscere l’Antico Egitto
Autore/i: Jacq Christian
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Raffaele Donnarumma, in copertina: La Dea Iside abbraccia Ramses III Particolare delle pitture della Tomba del, Principe Amonherkhepshef (XX dinastia) Tebe, Valle delle Regine.
pp. 144, illustrazioni b/n, Milano
L’egittologia è una scienza giovane, nasce infatti nel 1822 con la decifrazione dei primi geroglifici da parte di Jean-François Champollion. Una scoperta straordinaria, che fece riaprire le porte dell’Egitto antico, ermeticamente chiuse da quando furono posti i sigilli all’ultimo tempio in attività, quello di File. In questi centosettanta anni i ricercatori hanno cessato di esaminare, confrontare, decifrare una massa di documenti che, nonostante l’incuria e le distruzioni operate nel passato, è veramente impressionante, essendo il risultato di ben quattromila anni di civiltà. Lo scopo di questo libro è quello di offrire un panorama essenziale sui diversi aspetti della cultura dell’Egitto faraonico da cui si possa cogliere la spinta ideale che ne ha permesso una così lunga fioritura, fornendo nel contempo un orientamento bibliografico specifico su ogni argomento trattato, come l’ambientazione geografica e la storia, la società e il pensiero religioso, l’istituzione faraonica, la vita quotidiana, la scrittura e i testi.
Christian Jacq, egittologo, saggista e romanziere, ha riscosso in Francia uno straordinario successo con i suoi libri sull’antico Egitto e ha ricevuto il premio Maisons de la Presse dell’Académie francaise per L’Egypte des grands pharaons. In Italia, al primo volume del ciclo su Ramses (Il figlio della luce), pubblicato da Mondadori nell’aprile 1997 e diventato subito un best-seller, hanno fatto seguito, con pari successo, altri tre volumi della serie: La dimora millenaria, La battaglia di Qadesh e La regina di Abu Simbel.
Piccoli Miracoli
Coincidenze straordinarie di vite ordinarie
Autore/i: Halberstam Yitta; Leventhal Judith
Editore: Sonzogno
prefazione di Bernie Siegel, introduzione delle autrici, traduzione di Maura Parolini e Matteo Curtoni.
pp. 240, Milano
Si racconta la storia di un sant’uomo che irradiava un’insolita aura di pace interiore e di felicità. Una luce ultraterrena, quasi celestiale splendeva dal suo corpo e attraeva vaste folle di persone che lo seguivano dovunque. “Benedetto”, gli gridavano. “Sei tu Dio?” “No”, rispondeva.
“Sei un angelo?” “No.” “Sei un profeta?” “No, mi sono semplicemente risvegliato.”
“Piccoli miracoli vi risveglierà alla ricca promessa di un universo generoso e allo splendore che giace addormentato nelle vostre anime. Le coincidenze sono dovunque e possono avvenire in qualsiasi momento. Quando la vostra anima sarà pronta, succederanno. Tutto ciò che vi si chiede e di aprire i vostri cuori.”
A chi di noi non è mai capitato un momento particolare in cui un avvenimento casuale diventa di colpo stranamente significativo, talvolta addirittura provvidenziale o miracoloso? Che sia banale come prevedere una telefonata o drammatico come ritrovare il perduto amore, chi di noi non ha pensato in queste occasioni “Che strano!” oppure “Che fortuna!”? Spesso le definiamo “coincidenze”: per alcuni, congiunzioni casuali di eventi inesplicabili che sfidano la nostra razionalità; per altri, l’espressione di un aiuto divino o il messaggio di un potere superiore.
Comunque le ,si consideri però – sostengono le autrici – le coincidenze offrono sempre un’opportunità per cambiare; bisogna solo imparare a riconoscerle, a vederle.
Ecco lo scopo di questo libro, che raccoglie sessanta storie vere di coincidenze fuori del comune capitate a gente qualunque, ma ricettiva e pronta ad accoglierne i messaggi.
Piccoli miracoli contiene profonde lezioni di vita e preziosi consigli morali che arricchiscono lo spirito; e se saremo pronti a ricevere e a comprendere il significato di questi doni potremo godere delle opportunità, del senso di pace e di armonia con l’universo che le cosiddette coincidenze ci offrono.
Piccoli miracoli e uno scrigno colmo di eventi piccoli e grandi, quotidiani e straordinari, commoventi e appassionanti, il cui significato profondo e la chiave capace di espandere la coscienza a livelli di consapevolezza superiori, colmandola dell’abbondanza materiale e spirituale della vita. Un piccolo libro di grande significato che insegna a seguire l’intuito e ad ascoltare il proprio cuore.
Yitta Halberstam e Judith Leventhal sono entrambe figlie di due sopravvissuti agli orrori dell’Olocausto proprio grazie a una serie di inspiegabili coincidenze. Sin da bambine hanno ascoltato più e più volte i loro padri raccontare i piccoli, grandi miracoli che hanno salvato loro la vita; così è nata l’idea di cercare altre testimonianze e di raccoglierle in un libro. E hanno avuto ragione: Piccoli miracoli e diventato un bestseller in America, dove in meno di tre mesi ha venduto 250.000 copie.
Il Grande Libro delle Dee Europee
Autore/i: Nipoti Daniela
Editore: Xenia Edizioni
introduzione dell’autrice.
pp. 284, Milano
Il grande libro delle dee europee costituisce una piacevole “passeggiata” mitologica in cui si analizza dapprima il concetto di Grande Madre, in quanto divinità primordiale che rappresenta la fonte originaria di tutte le altre dee, per poi passare ad esaminare la figura e l’opera di Marija Gimbutas, mettendo in luce l’importanza delle sue scoperte archeologiche, gli studi innovativi nell’ambito del matriarcato e le ricerche da lei effettuate sulle migliaia di reperti rinvenuti nel corso degli scavi. Si passa poi, nei successivi capitoli, a tracciare i ritratti che compongono il pantheon delle dee europee: dalle dee baltiche, conosciute ancora in modo poco approfondito, per continuare con le luminose e combattive dee celtiche, con le indecifrabili e misteriose dee etrusche, le quali possono riservare ancora molte sorprese agli studiosi. Si prosegue con le dee greche, alle quali è stato dedicato ampio spazio e una grande varietà di ritratti in quanto si tratta della mitologia meglio conosciuta, e ciò ha permesso di sviscerarne gli aspetti caratteriali più diversi e multiformi, poi le altere, algide dee nordiche, caratterizzate da una grande passionalità nell’espressione dei sentimenti e in guerra e, infine, le meglio conosciute e più vicine alla nostra cultura dee romane.
Dalla Grande Madre, fonte originaria della vita, a tutto il pantheon delle divinità femminili dell’area geografica europea: ritratti di donne nei loro multiformi aspetti, dalle sconosciute dee baltiche alle più note greche e romane, dalle algide nordiche e dalle combattive celtiche alle indecifrabili etrusche.
・Il ruolo centrale della donna nel mistero e nel culto di morte e rinascita
・Mitologia, fonti storiche, iconografia e tradizione popolare ・Corrispondenze e analogie tra diverse culture
・Il contributo di Marija Gimbutas alla fondazione dell’archeomitologia.
Daniela Nipoti, giornalista bolognese, dottore in scienze motorie, studiosa di astrologia e allieva della nota astrologa Lisa Morpurgo, ha scritto Manuale di astrologia (Piemme) e, per Xenia: Le armi della seduzione. Le armi della comunicazione e Il fitness. Ha collaborato a varie riviste, tra le quali Sirio e Astra. Ha curato per ART Servizi Editoriali l’applicazione per iPad Zodiaco 2011.
Gli Aforismi sullo Yoga
(Yogasūtra) – Con il commento di Vyāsa
Autore/i: Patañjali
Editore: Bollati Boringhieri Editore
introduzione, traduzione e note di Corrado Pensa.
pp. 220, Torino
“Mentre prima vagava ciecamente nel buio delle nascita e delle morti, arso dalle terribili braci della trasmigrazione, adesso ho raggiunto la luce dello yoga.”
“Un cieco perforò le gemme, un uomo senza dita le infilò, un uomo senza collo se ne adornò, un muto ne fece l’elogio.”
Prefazione
Introduzione
- Dell’estasi
- Dei mezzi di realizzazione
- Dei poteri
- Dell’isolamento
Appendice
I Riti della Magia
Autore/i: Bouisson Maurice
Editore: Sugar Editore
traduzione di Donatella Cerutti, in copertina: Illustrazione tratta da The Astrologer of the Nineteenth century (1825).
pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Milano
Tra religione, filosofia e scienza, la magia ha avuto un suo sviluppo autonomo che, partendo dagli albori della civiltà, ha raggiunto l’età contemporanea.
Nella magia, tutto è immagine, colore, ritmo, sonorità, movimento, e l’astrazione, questo prodotto del genio greco che domina tutta la tradizione classica, le è completamente estranea. Prima di entrare nel cerchio magico, dobbiamo quindi abbandonare i nostri schemi abituali di pensiero, le nostre forme di ragionamento, la loro logica e il loro rigore quasi matematici, e farci trasportare in un mondo in cui il sogno si confonde talvolta con la vita di ogni giorno.
Maurice Bouisson, il famosissimo studioso di storia delle religioni, ha scritto questo studio affascinante che si rivolge a tutti coloro che si interessano agli aspetti più curiosi della storia e al profondo significato di quelle credenze che sono l’espressione dei più intimi sogni dell’uomo. La magia vi appare in tutto l’arco storico della sua evoluzione; i riti magici vi sono evocati come le scene di un dramma dai molteplici cambiamenti e vengono descritti nel clima stesso in cui sono nati, con l’intento di dedurne leggi fondamentali e di rivelarne gli aspetti successivi attraverso i paesi e i secoli.
È un’opera di sociologia delle civiltà, un testo formativo e informativo, una lettura ideale per gli appassionati di scienze occulte, infine uno studio che non mancherà di interessare gli specialisti e gli iniziati.