La Letteratura e il Male
Autore/i: Bataille Georges
Editore: Rizzoli
premessa dell’autore, traduzione di Andrea Zanzotto.
pp. 216, Milano
Georges Bataille, conosciuto in Italia soprattutto come teorico dell’erotismo e come romanziere, viene finalmente presentato (dopo la pubblicazione di Nietzsche. Il culmine e il possibile in cui le pagine di diario, gli scritti polemici, le annotazioni e i testi critici si fondono in una meditazione sul pensatore tedesco inteso – e completamente accettato – come filosofo del Male) nella sua veste più legittima, ricca e ancora poco conosciuta di filosofo e di critico letterario.
Le usuali definizioni del Male e del Bene nella visione di Bataille si capovolgono: accedere al Male e contestare il Bene è la condizione stessa della libertà. Ed è in questa prospettiva, fortemente attuale, che va inquadrato La letteratura e il Male con i saggi dedicati a Emily Brontë, Baudelaire, Michelet, Blake, Sade, Proust, Kafka e Genet. Il Male, per Bataille, rappresenta l’antitesi di tutto ciò che viene convenzionalmente accettato come Bene: l’uomo si distingue dagli animali poiché rispetta una serie di divieti e di interdizioni. Ma questi divieti e queste interdizioni sono anche ambigui e perciò l’uomo deve violarli in quanto la loro trasgressione non è atto di ignoranza ma atto di coraggio in cui egli si realizza.
L’espressione più acuta, e consapevole allo stesso tempo, di questa coscienza di trasgredire è rappresentata, per Bataille, dalla letteratura che lancia la sua sfida al convenzionale.
La letteratura autentica è sempre «prometeica» perché mette in discussione i principi di una uniformità e di una prudenza essenziali. Di conseguenza lo scrittore autentico è colui che osa contravvenire alle leggi fondamentali della società e sa di essere «colpevole». Potrebbe riconoscere i suoi torti, pentirsi, integrarsi; invece il peccato e la condanna rappresentano ai suoi occhi il «culmine» della propria realizzazione.
Georges Bataille nacque il 10 settembre 1897 e morì l’8 luglio 1962. Compiuti gli studi al liceo di Reims e all’Ecole des Chartes, entrò nel 1922 alla Biblioteca Nazionale. Del 1923 è la lettura per lui fondamentale dei testi niciani. Nel 1926 scrive l’Anus solaire. Nello stesso periodo fonda la rivista «Documents» ed entra in contatto con i surrealisti ostili a Breton. Successivamente collabora a «La Critique Sociale», scrive Le Bleu du Ciel e porta a termine la ”Somme athéologique” formata da l’Experiencie interieure, Le Coupable e Sur Nietzsche (Nietzsche. Il culmine e il possibile). Nel 1946 fonda la rivista mensile «Critique» e nel 1949 pubblica La part maudite. Seguono L’erotisme e, nel 1957, La littérature et le Mal.
Il Lupo
Compagno di santi e stregoni, il lupo è nello stesso tempo rigeneratore e distruttore del mondo
Autore/i: Marillier Bernard
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario
introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Lucilla Congiu.
pp. 224, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Torino
Dal lupo delle pitture parietali preistoriche al Upuaut egiziano, dal Fenrir germanico al «lupo blu» dei mongoli, dalla Lupa capitolina e dal «frate lupo» caro a Francesco d’Assisi alla «Bestia del Gévaudan» e al lupo delle fiabe, l’interesse per questo animale accompagna l’uomo da migliaia di anni, anche se assume forme e segni diversi (anche opposti).
In questo saggio accattivante, Bernard Marillier analizza le valenze simboliche del lupo in tutte le sue molteplici espressioni mitiche, storiche e letterarie, spaziando dall’epica nordica, soprattutto scandinava, al mito greco e latino, dal folklore europeo all’epopea cinese, mongola e turca, passando per la licantropia, la fiaba, la lessicologia (dai proverbi ai toponimi) e approdando infine all’alchimia e all’araldica.
«Animale della luce» in grado di conoscere «le vie del Cielo e della Terra» per i pagani, il lupo fu concepito dal cristianesimo come una creatura demoniaca, simbolo di dissolutezza, malvagità e delle forze ostili alla fede. Per questo divenne l’animale feticcio dei maghi e degli stregoni, che potevano assumerne la forma e comprenderne il linguaggio. Da allora è il «grosso lupo cattivo » delle leggende e delle favole raccontate nelle nostre campagne e nella letteratura infantile.
«Se il lupo è sempre presente nella nostra coscienza collettiva, purtroppo non lo e più fisicamente in questo mondo razionalizzato, uniformato e tecnicizzato, composto da individui che hanno abdicato alla propria libertà e indipendenza per un illusorio benessere materiale e intellettuale, sottomettendosi alla falsa guida di pastori ambigui e al consenso dell’”ovile”. Quel libertario e quel ”disadattato sociale” che e il lupo non poteva trovar posto nel mondo moderno, che ha assoggettato la natura – o almeno lo crede – e ripudiato l’autentica libertà creativa in nome di un volgare materialismo e di un assurdo conformismo. A un altro livello, nella distruzione fisica del lupo e possibile quindi vedere chiaramente il sintomo dell’oscuramento della luce e della trascendenza, di cui gli uomini sono ormai privi.» (Bernard Marillier)
Bernard Marillier, studioso di storia e tradizioni europee ed extraeuropee, è autore di numerosi volumi, fra i quali ricordiamo Le Svastika, Les Cathares e, editi dalle nostre edizioni, I Templari. Storia e segreti del più misterioso Ordine medievale e La cavalleria medievale. Origini, storia, ideali.
Preistoria e Storia delle Regioni d’Italia
Una introduzione
Autore/i: Buti Gianna G.; Devoto Giacomo
Editore: Sansoni Editore
presentazione degli autori, in copertina: il Guerriero di Capestrano, Museo Archeologico Nazionale di Chieti, Calcare, altezza m. 2,09.
pp. XVIII-192, 1 tavv. ripiegata b/n f.t., Firenze
Secondo lo schema adottato nel volume parallelo sui «Dialetti delle regioni d’Italia appare qui un panorama dei problemi preistorici ragguagliati e inseriti nel quadro delle regioni d’Italia. Come già nell’altro volume, il criterio politico-amministrativo passa davanti, a sacrificio di quello storico.
Le regioni d’Italia nell’assetto trovato con la costituzione repubblicana sono varie, eterogenee, non confrontabili: con questa classificazione sono sottoposte a una disciplina unica, in parte artificiale. Ma con questo artificio si dà. un contributo all’eguaglianza che deve regnare sovrana tra i cittadini di tutte le regioni italiane. Nessuno ha il privilegio di custodire tesori eccezionali come il guerriero di Capestrano o come le incisioni rupestri del monte Bego o della Valcamonica.
L’anonimato che si accompagna a tutti i resti preistorici è una scuola di eguaglianza che abitua i cittadini a considerare i monumenti del passato con un riguardo distaccato, consci come tutto abbia un significato che si proietta verso orizzonti lontani.
I nomi degli autori si presentano con caratteristiche ben chiare. Giacomo Devoto introduce qui una volta di più un capitolo della sua lunga battaglia contro la specializzazione scientifica e per la ricerca interdisciplinare: per opera sua, archeologia e linguistica sono sottoposte a uno sforzo di cooperazione e collaborazione, lucido implacabile, che a certuni può apparire persino crudele.
Alla scuola di Giacomo Devoto appartiene Gianna Buti: oltre alla parte avuta in questo libro, è sua la monografia «La casa degli Indeuropei: tradizione e archeologia» che si sviluppa secondo la stessa linea di concatenazione di fatti linguistici e fatti storico-culturali.
Tecniche della Concentrazione Interiore
Autore/i: Scaligero Massimo
Editore: Edizioni Mediterranee
pp. 168, Roma
L’Autore, che per qualche decennio praticò lo Yoga e lo Zen, unitamente all’ascesi puramente noetica del Buddhismo mahayanico e del Vedanta, ha rivolto successivamente la sua ricerca alla «facies» occidentale della Tradizione, incontrando, a un determinato momento, il filone facente capo al personaggio considerato l’«Iniziatore degli iniziati in ogni tempo, presso ogni sistema tradizionale, sotto nomi diversi, e che «appare» in Occidente tra il XIII e il XIV secolo, sotto il nome di Cristiano Rosenkreuz. Le discipline dalla concentrazione trattate in questo libro sono il risultato delle esperienze e delle sintesi di anni, ma soprattutto del contatto dell’Autore con portatori dell’insegnamento perenne: insegnamento espresso bensì dalla moderna scienza dello spirito, ma tale che il suo mero apprendimento non è sufficiente a renderne attuale l’intimo contenuto.
Tenuto conto di ciò, e data la precaria situazione della presente civiltà, l’Autore si è regolato secondo la persuasione che talune discipline, sinora trasmesse solo oralmente, debbano oggi essere messe alla portata anche del cercatore indipendente. Sarà questi che, ove muova da decisione assoluta e con purezza d‘intenti, scoprirà la fonte stessa dell’insegnamento giovandosi delle discipline contenute nel libro.
Massimo Scaligero (1906-1980) indagatore fin da giovanissimo della realtà vivente del pensiero, presentita nei grandi demolitori occidentali del pensiero dialettico, approdò attraverso lo Yoga, praticato nelle sue varie forme, a una sintesi personale che gli diede modo di riconoscere in Occidente il senso riposto dell’Ermetismo e il filone aureo di un insegnamento riconducente alla Fraternitas dei Rosacroce. Nella ricerca, nello studio, nell’aiuto verso coloro che, assetati di conoscenza o di umano conforto, si rivolgevano a lui, annullò se stesso, la sua carriera, le ambizioni personali, per essere sempre il sereno soccorritore di tutti. Nella lunga carriera di giornalista e scrittore, collaborò anche a importanti testate e riviste, tra cui la prestigiosa East and West. I suoi numerosi libri non hanno funzione espositiva o dottrinaria, ma unicamente formativa, in quanto concepiti in modo che i pensieri, ripercorsi dal lettore, sollecitino in lui le forze interiori a essi sottese. Con le Edizioni Mediterranee ha pubblicato: Dallo Yoga alla Rosacroce, Tecniche della concentrazione interiore, Guarire con il pensiero, L’uomo interiore, Reincarnazione e karma, Meditazione e miracolo, Kundalini d’Occidente, Iside Sophia, la dea ignota.
Un Uomo Finito
Autore/i: Papini Giovanni
Editore: Vallecchi Editore
pp. 404, Firenze
Un’infanzia solitaria e pensosa; un’adolescenza di sogni tormentosi, illuminata dalle letture; e una giovinezza rivoluzionaria, tra battaglie, giornali, illusioni e disillusioni. “Un uomo finito” (1913) è il romanzo-autobiografia intellettuale nel quale Papini racconta i primi trent’anni di vita di un giovane “nato con la malattia della grandezza”. Affascinato da Bergson e dal titanismo di Nietzsche, lo spirito inquieto e geniale dell’autore, alla perenne ricerca della verità, rivive in un racconto sincero animato da una prosa ricca e brillante, con accenti di profonda poesia. Un’opera imprescindibile per cogliere la temperatura ideale, l’entusiasmo e la delusione della generazione di intellettuali che inaugura il Novecento.
Il Potere dell’Intenzione
Imparare a forgiare il nostro mondo su misura per noi
Autore/i: Dyer Wayne W.
Editore: Edizioni Corbaccio
prefazione dell’autore, traduzione di Silvia Bogliolo.
pp. 308, Milano
Solitamente l’«intenzione» viene concepita come un atteggiamento di forte determinazione volto a conseguire a tutti i costi i risultati prefissi. In quest’ottica, la garanzia di ottenere lo scopo prefissato è data dalla combinazione di un lavoro indefesso e di una costante spinta verso il successo. In questo libro Wayne Dyer propone una visione radicalmente diversa: per Dyer l’intenzione è una forza universale che permette l’atto stesso della creazione, in tutti gli ambiti. L’intenzione non è un atteggiamento individuale che muove ciascuno di noi all’azione, ma un’energia cosmica di cui tutti noi facciamo parte, e alla quale possiamo attingere per plasmare realmente la nostra vita. Dyer mostra come può avvenire la connessione fra il nostro Io e l’intenzione come energia universale – le cui caratteristiche sono l’amore, la bellezza, la creatività e la forza infinita – indicando la via concreta per rendere operante l’intenzione nella vita di tutti i giorni.
Un brano:
“Una persona che vive in stato di unità con la Sorgente della vita ha un aspetto in tutto e per tutto simile agli altri; non ha l’aureola né porta tuniche o altri indumenti speciali che in qualche modo annuncino le sue qualità divine. Ma se la osserviamo ci accorgiamo che vive ogni giorno come se avesse appena vinto il primo premio della lotteria e, se le parliamo, ci rendiamo conto di come sia diversa in confronto alla gente che vive a un livello ordinario di consapevolezza. Bastano pochi minuti di conversazione con qualcuno collegato al potere dell’intenzione per capire la sua straordinaria unicità.
Queste persone, che io definisco «connettivi» per esprimere la loro armoniosa connessione con il piano dell’intenzione, sono individui che si sono resi disponibili al successo. È impossibile trovarli pessimisti riguardo al conseguimento dei loro desideri in questa vita: anziché usare parole che implichino che i loro sogni potrebbero non realizzarsi, le loro frasi sembrano scaturire direttamente dalla radicata e semplice certezza che la Sorgente fornirà loro tutto ciò che di cui avranno bisogno.”
Wayne W. Dyer, psicoterapeuta e scrittore, è autore di numerosi libri di enorme successo in tutto il mondo. Tiene affollatissime conferenze negli Stati Uniti e partecipa spesso alle più seguite trasmissioni televisive e radiofoniche delle reti americane. È stato professore associato alla St. John’s University di New York e insegna alla Wayne State University. Vive con la famiglia in Florida.
A Testa in giù
La scuola del mondo alla rovescia
Autore/i: Galeano Eduardo
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Marcella Trambaioli.
pp. XXI-362, nn. ill. b/n, Milano
Nei paesi più poveri della Terra i bambini, per imparare a vivere, devono frequentare la «scuola del mondo alla rovescia», dove apprendono che la povertà è il giusto castigo per l’inefficienza; che la disuguaglianza è una legge naturale che ha come corollari il razzismo e il maschilismo; che la realtà è quella che si vede in televisione; che il crimine è nero o giallo o di altri colori, ma mai – o quasi – bianco, e cosi via. Il piano di studi prevede corsi obbligatori di impotenza, amnesia e rassegnazione, grazie ai quali gli oppressi del pianeta imparano a subire la realtà invece di cambiarla, a dimenticare il passato per permettere ai dittatori di ogni tempo di restare impuniti, ad accettare passivamente il futuro, perché tentare di immaginarselo è un vizio che viene regolarmente punito… Galeano completa, in questo volume, la storia raccontata in Le vene aperte dell’America Latina con una rappresentazione provocatoria e paradossale del capitalismo e delle sue basi etiche, economiche e sociali. Raccogliendo e rielaborando una ricchissima messe di dati e informazioni sulla situazione del Terzo Mondo, di fonti inedite, di casi tratti dalla cronaca più recente, l’autore va oltre il libro di denuncia: con una prosa corrosiva e raffinata in cui il sarcasmo cela l’indignazione, costruisce un attacco decisivo al neoliberismo, «l’espressione più efficiente del crimine organizzato», mettendone a nudo le contraddizioni, i costi umani, gli effetti disastrosi per l’economia mondiale e il futuro della Terra. E ammonisce i potenti: attenti, nei cunicoli e nei sottoscala di quelle stesse «scuole», allievi clandestini si impegnano nella rifondazione della democrazia e nel recupero della tolleranza, della solidarietà e della comunione con la natura. Sottovalutare questi piccoli combattenti sarebbe un errore perché, come dice un adagio sudamericano, «ognuno è così piccolo come la paura che prova e così grande come il nemico che si sceglie».
«Nel mondo così com’è. il mondo alla rovescia. i paesi che custodiscono la pace universale sono quelli che fabbricano più armi e quelli che ne vendono di più agli altri paesi: le banche di maggior prestigio sono quelle che riciclano più narcodollari o che custodiscono denaro rubato: le industrie di maggior successo sono quelle che avvelenano il pianeta: e la salvezza dell‘ambiente è l’affare più brillante delle imprese che lo distruggono […]. Il mondo alla rovescia ci allena a vedere il prossimo come una minaccia e non come una promessa. ci riduce alla solitudine e ci consola con droghe chimiche e con amici cibernetici. Siamo condannati a morire di fame. di paura o di noia. se non accade che una pallottola vagante ci abbrevi l‘esistenza. Sarò forse questa. la libertà di scegliere fra quelle disgrazie minacciose. la nostra unica libertà possibile?»
Eduardo Galeano (1940-2015), nato a Montevideo, in Uruguay, tra il 1973, anno del colpo di stato militare, e il 1985 ha vissuto in esilio in Argentina e in Spagna. Giornalista, saggista e scrittore, ha ricevuto premi prestigiosi, fra i quali l’American Book Award dell’università di Washington e il premio Dagerman in Svezia. In Italia gli sono stati conferiti i premi Marenostrum e Pellegrino Artusi per la Solidarietà, e in Spagna il premio Vázquez Montalbán del Fútbol Club Barcelona. È stato il primo scrittore a ottenere il Cultural Freedom Prize della Fondazione Lannan. Nel 2008 è stato nominato Cittadino Illustre del Mercosur. Delle sue opere, tradotte in varie lingue, Sperling & Kupfer ha pubblicato Le vene aperte dell’America Latina, Giorni e notti d’amore e di guerra, A testa in giù, Le labbra del tempo, Il libro degli abbracci, Parole in cammino, Specchi, I figli dei giorni e Splendori e miserie del gioco del calcio.
Le Labbra del Tempo
Autore/i: Galeano Eduardo
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Marcella Trambaioli.
pp. 346, nn. ill. b/n, Milano
«Siamo fatti di tempo.
Siamo i suoi piedi e le sue labbra.
I piedi del tempo camminano nei nostri piedi.
Prima o poi, si sa, i venti del tempo cancelleranno le tracce.
Traversata del nulla, passi di nessuno?
Le labbra del tempo raccontano il viaggio.»
Le tante piccole storie contenute in questo libro raccontano, tutte insieme, la Storia, toccando i temi cari allo scrittore uruguayano: l’infanzia, l’amore, la terra, la parola, la giustizia, la paura, la povertà… sono finestre aperte sul mondo, per catturare il senso di episodi, testimonianze, luoghi che ci sfilano davanti. Pagine che schiudono le labbra del tempo, attraverso le quali possiamo sentire le sue mille voci, soprattutto quelle della vita quotidiana, dove è nascosta la grandezza dell’universo. Nello stile aforistico che spesso ha usato, Galeano offre un racconto poetico e insieme ricco di spunti ironici e di denuncia nei confronti del potere, che sempre tenta di limitare la libertà delle coscienze. Un nuovo, grande esempio dell’originale sintesi che l’autore ha saputo creare fra modi differenti di esprimere la vita, nonché della sua straordinaria capacità di narrare la Storia come se i fatti stessero accadendo proprio qui e in questo momento, con quell’immediatezza e quell’intensità che costituiscono la bellezza di tutte le storie. Accompagnano i testi illustrazioni peruviane dipinte, incise o intagliate da autori anonimi, raccolte da Alfredo Mires Ortiz.
Eduardo Galeano (1940-2015), nato a Montevideo, in Uruguay, tra il 1973, anno del colpo di stato militare, e il 1985 ha vissuto in esilio in Argentina e in Spagna. Giornalista, saggista e scrittore, ha ricevuto premi prestigiosi, fra i quali l’American Book Award dell’università di Washington e il premio Dagerman in Svezia. In Italia gli sono stati conferiti i premi Marenostrum e Pellegrino Artusi per la Solidarietà, e in Spagna il premio Vázquez Montalbán del Fútbol Club Barcelona. È stato il primo scrittore a ottenere il Cultural Freedom Prize della Fondazione Lannan. Nel 2008 è stato nominato Cittadino Illustre del Mercosur. Delle sue opere, tradotte in varie lingue, Sperling & Kupfer ha pubblicato Le vene aperte dell’America Latina, Giorni e notti d’amore e di guerra, A testa in giù, Le labbra del tempo, Il libro degli abbracci, Parole in cammino, Specchi, I figli dei giorni e Splendori e miserie del gioco del calcio.
Progetto Extraterrestri
Il contatto con intelligenze aliene per la salvezza dell’umanità futura
Autore/i: Stoneley Jack
Editore: Longanesi & C.
in collaborazione con A.T. Lawton, traduzione di Andrea Terzi.
pp. 252, Milano
Esistono esseri extraterrestri o, per meglio dire, intelligenze aliene? Cercano forse di comunicare con noi? Che cosa stiamo facendo noi per comunicare con loro? E quale e l’importanza di questo contatto?
Sono gli affascinanti quesiti che questo straordinario libro si pone, affronta e, sin dove è possibile, risolve grazie all’esemplare collaborazione fra Jack Stoneley, un brillante divulgatore esperto dell’«insolito», e A.T. Lawton, uno scienziato della Royal Astronomy Society. Muovendo dalla constatazione che la Terra sta diventando troppo stretta, e che è giunta l’ora che l’uomo si affacci al di là di essa, gli autori analizzano le varie strade percorribili per questa inevitabile proiezione verso l’infinito: dalla trasmissione di messaggi cosmici al ricorso alle facoltà extrasensoriali, dal progetto «Dedalus» (che dovrebbe condurre la prima nave spaziale umana sino alla stella , di Barnard, a sei anni luce di distanza) al progetto O’Neil (che prevede la costruzione di un anello nell’orbita terrestre, capace di ospitare venti milioni di persone), dagli interventi di ingegneria biologica alle mutazioni morfologiche. Ma intanto gli alieni potrebbero non stare semplicemente a guardare; ed ecco allora tutta una serie di fenomeni che attendono ancora una risposta: degli eco spaziali di ritorno agli UFO, dai Buchi Bianchi ai Buchi Neri, dal triangolo delle Bermuda agli universi paralleli… In una direzione e nell’altra, qualcosa accade, qualcosa si muove, e il contatto potrebbe non essere lontano. Potrebbe anche essere l’ultima speranza di salvezza, o la prima vera occasione di vita, per un pianeta da sempre dilaniato dall’odio e dalla guerra…
Astroguida
Il carattere, le predisposizioni, i sentimenti e i rapporti con gli altri per ogni segno dello zodiaco
Autore/i: Barilli Mariagrazia
Editore: Xenia Edizioni
introduzione dell’autrice.
pp. 510, Milano
Nuova edizione della preziosa guida per scoprire tutto di sé e degli altri in base al segno zodiacale e all’ascendente; conoscere incompatibilità e affinità tra segni; scegliere la strada nello studio e nel lavoro e individuare i gusti personali.
Una guida dettagliata per scoprire tutto di noi stessi e degli altri in base al segno zodiacale e all’ascendente.
L’opera spiega accuratamente e in maniera comprensibile a tutti:
- Le incompatibilità e le affinità tra segno e segno nella vita quotidiana;
- Le relazioni con i famigliari e con la persona amata;
- Come scegliere la propria strada nello studio e nel lavoro;
- Come conoscere i gusti delle persone in fatto di cibi, di regali, di sport.
L’opera tratta accuratamente tutti gli aspetti di ogni segno, dal carattere alle incompatibilità e affinità tra i vari segni nella vita quotidiana, nelle relazioni con i familiari, con gli amici e con la persona amata.
I Santi
Dagli apostoli al primo medioevo – Volume 1
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale Jaca Book
a cura di Peter Manns, introduzione di Elio Guerriero, traduzione di Cesare Saletti.
pp. 370, Milano
I santi ritornano. Il titolo di un famoso libro si presta a descrivere quanto sta effettivamente accadendo nel campo liturgico devozionale. Dopo un periodo di difficoltà assistiamo, difatti, a un nuovo fervore di devozione e studi intorno ai santi, come testimoniano i convegni, le pubblicazioni, le celebrazioni in occasione di alcuni anniversari che hanno assunto rilevanza nazionale e internazionale.
A questo risultato ha contribuito la pubblicazione del Calendario romano universale nel quale alcuni santi leggendari venivano sostituiti da santi più vicini a noi nel tempo e geograficamente più rappresentativi a dimostrazione della cattolicità della Chiesa.
I Santi è una raccolta di biografie in cui autori famosi hanno delineato con sensibilità storica, ma anche con attenzione liturgica e preoccupazione pastorale, le vite dei santi del nuovo calendario. Ordinati cronologicamente, esse vengono a costituire un percorso essenziale attraverso la storia della chiesa, uno strumento agiografico completo valido per lo studio$o desideroso di attingere le prime notizie essenziali, per il sacerdote che deve preparare il sermone della festa, per il fedele devoto al suo protettore. Notizie sul culto e la pietà popolare rendono ancora più affascinante la lettura dell’opera.
Pirandello Impolitico
Dal radicalismo al fascismo
Autore/i: Providenti Elio
Editore: Salerno Editrice
pp. 248, 4 tavole f.t., Roma
Mussolini lo definì «brutto carattere»; il figlio Stefano, a tre anni dalla morte, ne scriveva come di un «intoccabile» che «non capì mai i rapporti sociali, i doveri di convivenza, le convenienze». E sicuramente Luigi Pirandello non fu persona facile, travagliata nell’intimo e nel quotidiano da mille contraddizioni e difficoltà.
Muovendosi con elegante rigore tra storia, letteratura e politica, questo volume ripercorre la parabola pirandelliana dalla giovanile fede repubblicana e radicale all’adesione al fascismo, avvenuta nel culmine della bufera seguita al delitto Matteotti. Proprio i rapporti di Pirandello con il regime, e con Mussolini in particolare, sono sempre stati un argomento scottante, evitato talora con imbarazzo. Providenti, invece, ricostruisce per la prima volta analiticamente e con ampiezza di documentazione questo aspetto della vicenda umana del drammaturgo, allo scopo di comprenderne meglio l’intera dinamica e di far luce su passaggi fondamentali quanto poco sondati della sua biografia.
Seguire Pirandello nelle sue vicissitudini e nei suoi tormenti esistenziali diviene allora il mezzo per rileggere un capitolo fondamentale della storia d’Italia, dalla conclusione del processo unitario al momento del massimo consenso al fascismo, che coincise con la morte dello scrittore.
L’autore Elio Providenti ha sempre orientato i suoi interessi storico-letterari alla ricerca dell’inedito, con ritrovamenti di carte e di corrispondenze di Luigi Pirandello, Benedetto Croce, Luigi A. Villari, Alberto Cantoni, Luigi Capuana. Ha curato, tra l’altro, l’Epistolario familiare giovanile di Pirandello (Roma 1984-1996, 3 voll.); Archeologie pirandelliane (Catania 1990); il Carteggio B. Croce-L.A. Villari (Bologna 1993); le Lettere di A.Cantoni a L.A. Villari (Roma 1993).
Il Successo con la Volontà
La volontà e la sua educazione – Vi siete mai chiesti che cosa sia veramente la volontà?
Autore/i: Gisal
Editore: Editrice Giusi
prefazione dell’autore.
pp. 160, Roma
La volontà, nel suo funzionamento, è come una macchina. Conoscendola, possiamo regolarla ed indirizzarla a nostro piacimento e darci altresì la spiegazione di tutti i fenomeni psichici umani ed anche di quelli che solitamente ci appaiono inesplicabili.
Scrittori della Jettatura
Autore/i: Autori vari
Editore: Salerno Editrice
a cura di Giuseppe Izzi, con una premessa di Giorgio Manganelli, una nota antropologica di Luigi Lombardi Satriani.
pp. 336, Roma
L’antico motivo del fascino trovò, tra Settecento e Ottocento, in ambiente colto napoletano, una nuova e particolare caratterizzazione, quella di jettatura. I testi raccolti in questo volume documentano appunto il nascere e il consolidarsi di tale credenza, non tanto o non solo nelle sue manifestazioni aneddotiche e folcloristiche, quanto piuttosto nei suoi presupposti “scientifici” e di concezione del mondo.
In particolare obbediscono a tale esigenza, celata dietro l’uso di forme letterarie “leggere”, la Cicalata sul fascino del Valletta, i Capricci sulla jettatura del Marugi, l’Antidoto al fascino dello Schioppa, né di molto se ne discostano le pagine riportate in antologia del De Jorio; mentre l’intelligente curiosità del viaggiatore straniero è documentata dalle pagine del Dumas e del Mayer.
Una Premessa di Giorgio Manganelli, una Introduzione del curatore e una Nota antropologica di Luigi Lombardi Satriani illustrano alcuni dei molti problemi che le opere presentano.
Riuniti per la prima volta in un’unica edizione – che per la prima riproduce fedelmente i dettati originali, spesso sconciamente manipolati dagli editori – i testi in questione possono infatti costituire una «violenta e inquietante sorpresa» (Manganelli) ed offrirsi a diverse angolazioni di lettura. Il che puntualmente avviene anche nelle pagine critiche che introducono e commentano le opere: si che valutazione di costume, ricostruzione storica, osservazione antropologica sottolineano in modo non sempre coincidente la ricchezza di suggestioni che si offre al lettore. Buon auspicio per un’edizione tra. i cui intenti c’è quello di far uscire il tema della jettatura dalla banalità e dalla semplificazione della macchietta.
Storia di Tomoda e Matsunaga
Autore/i: Tanizaki Junichiro
Editore: Marsilio Editori
a cura di Adriana Boscaro, traduzione di Elisabetta Procchieschi.
pp. 120, Venezia
«Cinque o sei anni fa ricevetti una lettera da una donna della provincia di Yamato di nome Shige, a me sconosciuta». …Così l’io narrante lascia che sia una voce di donna a introdurre il lettore nella materia del suo racconto.
Una voce giovane, educata e piena di smarrimento per le strane vicende della sua vita coniugale.
Matsunaga, il marito di Shige, uomo solitamente mite e affettuoso, ha l’abitudine di partire in viaggio per lunghi periodi, senza dare ragioni, salvo poi riprendere, una volta tornato, la propria vita accanto alla moglie.
Un giorno, Shige scopre tra i segreti del marito le tracce di un certo Tomoda.
Muovendo dal tema del Doppio, un topos fra i più antichi della letteratura, Tanizaki costruisce una stupenda macchina narrativa.
L’io narrante a poco a poco ricorda; si egli ha conosciuto Tomoda, un libertino, compagno occasionale di bevute e avventure femminili.
Tomoda è un cosmopolita, ha rinnegato i valori della tradizione. È il contrario di Matsunaga.
Le differenze nell’aspetto e nel comportamento tra i due sono sufficienti a escluderne l’identità?
L’occasione formale di questo racconto risiede nella contrapposizione tra i valori della tradizione orientale e l’inquietudine per la contaminazione con l’Occidente, ma la sua maestria è più ampia della sua stessa poetica; e in un tessuto dove tutto è naturale e verosimile, dove come fanno i grandi scrittori la fatica dello stile è cancellata a tal punto che ogni cosa sembra trasparente e necessaria, Tanizaki sa unire la riflessione sulla contraddittorietà dei desideri degli uomini con il piacere e la tensione di un intreccio da mystery.
Jun’ichiro Tanizaki (1886 – 1965), il più grande scrittore giapponese moderno, è noto in Italia per una serie di capolavori comparsi già a partire dagli anni sessanta. Dei racconti qui presentati, I piedi di Fumiko (1919) è in prima traduzione italiana, mentre Ave Maria (1923) è in prima traduzione mondiale.
Adriana Boscaro ha insegnato letteratura giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Per la Marsilio dirige (insieme a Luisa Bienati) la collana di classici giapponesi «Mille gru», per la quale ha tradotto e curato La bella storia di Shidoken (19903) di Hiraga Gennai, Yoshino (20062) di Tanizaki Jun’ichiro e Storia di un tagliabambù (20075). Ha curato, sempre per Marsilio, i 3 volumi della Storia della letteratura giapponese di Kato Shuichi, e assieme a Luisa Bienati ha pubblicato La narrativa giapponese classica (20102). È presidente onorario dell’Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi.
Lo Zen e la Cerimonia del Tè
Autore/i: Okakura Kakuzo
Editore: Se
traduzione e note di Laura Gentili con uno scritto di Everett F. Bleiler, in copertina: Padiglione per il tè Shokintei, palazzo di Katsura, Kyoto (particolare)..
pp. 112, Milano
«Il cielo dell’umanità moderna si è realmente frantumato nella lotta titanica per la ricchezza e il potere. Il mondo brancola nelle tenebre dell’egoismo e della volgarità. La conoscenza si compra a prezzo della cattiva coscienza, la generosità si pratica a fini utilitaristici. Oriente e Occidente, come due draghi scagliati in un mare agitato, lottano invano per riconquistare il gioiello della vita. Abbiamo nuovamente bisogno di una Niuka [Nü Wa] che ponga rimedio alla completa devastazione; attendiamo il grande avatāra.
Beviamo, nel frattempo, un sorso di tè. Lo splendore del meriggio illumina i bambù, le sorgenti gorgogliano lietamente, e nella nostra teiera risuona il mormorio dei pini. Abbandoniamoci al sogno dell’effimero, lasciandoci trasportare dalla meravigliosa insensatezza delle cose».
La Via di Iside
Dee e donne nell’Antico Egitto
Autore/i: Pavan Russo Ada
Editore: Sassoscritto Editore
prefazione di Giulio Brunner, prefazione di Paolo Crimaldi, introduzione dell’autrice.
pp. 112, nn. ill. b/n, Firenze
In queste pagine che uniscono chiarezza espositiva e sincera partecipazione, l’autrice accompagna il lettore in un viaggio affascinante in un mondo che come pochi altri seppe valorizzare il ruolo della donna, tanto da assicurarle una piena parità con l’uomo, con la possibilità sia di amministrare il suo patrimonio, sia di partecipare al culto, sia di accedere a professioni a lungo ritenute monopolio maschile, come la medicina. Riti e miti, monumenti e tradizioni, dèi e dee, regge e luoghi di culto rivivono in una ricostruzione ampia e documentata, che può essere considerata anche una guida di viaggio alternativa e un’occasione per scoprire il lato esoterico e profondamente spirituale di un’antica civiltà, cui ha largamente attinto anche la cultura greca. Sacerdotessa o dea, moglie o madre, regina o artigiana, la donna dell’antico Egitto rivive nella sua sensibilità e nella sua vita quotidiana, divenendo la protagonista di questo libro scritto con la competenza della studiosa e la passione di chi è capace di far parlare uomini e donne del passato come affascinanti interlocutori di noi contemporanei.
Gem Therapy – Curarsi con le Pietre Preziose
Autore/i: Saponaro Marcella
Editore: Edizioni Life Quality Project Italia
prefazione di Scilla Di Massa, introduzione dell’autrice.
pp. 92, nn. tavv. a colori f.t., Roma
“Le gemme e le pietre della terra sono energie viventi.
Agiscono con il principio delle frequenze vibrazionali, secondo una modalità che le avvicina molto al concetto moderno della cromoterapia.
Le applicazioni sono tantissime e vanno dal campo reumatologico fino a quello estetico.”
Marcella Saponaro Laureata a Pisa in Medicina e Chirurgia, specializzata in ginecologia, si è interessata alla medicina tradizionale cinese, specializzandosi in agopuntura, massaggio, riflessologia plantare. Ha conseguito a Shanghai il diploma di perfezionamento in tecniche agopunturistiche.
Si è specializzata in medicina psicosomatica e ha studiato e approfondito la floriterapia del dr.Bach e la gemmoterapia. Attualmente, oltre all’attività terapeutica, conduce corsi e seminari di medicina naturale.
Divinazione Antica Pagana in Testi e Immagini dell’Età di Lutero
Autore/i: Warburg Aby
Editore: Se
traduzione di Emma Cantimori.
pp. 130, 35 tavole b/n f.t., Milano
«Nello stesso modo in cui i fenomeni celesti venivano circoscritti entro sembianze umane per limitare il loro potere demoniaco almeno attraverso l’immagine, così si voleva sottomettere un uomo demoniaco come Lutero alle leggi astrologiche (e precisamente, come abbiamo visto, già in vita), mediante un collegamento quasi totemistico della sua nascita a una coppia di pianeti. Così si cercava di trovare nell’immagine di una entità superiore, cosmica, che dalla divinità prendeva nome, la causa di una potenza che altrimenti si sarebbe detta sovrumana e pertanto incomprensibile. Il ruolo che in questo ebbe la rinascita dell’Antichità demoniaca è dovuto alla memoria delle immagini, che funziona, per così dire, per empatia sebbene in modo ambivalente. Siamo nell’età di Faustus, nella quale lo scienziato moderno, oscillando fra pratica magica e matematica cosmologica, cerca di conquistare nello spazio del pensiero la distanza fra se stesso e l’oggetto. Per questo occorre sempre di nuovo salvare Atene da Alessandria. Da questo punto di vista le immagini e i testi qui esaminati – e sono solo una piccola parte di quello di cui avremmo potuto disporre – sono da considerarsi all’incirca come documenti sino ad ora mai letti della tragica storia della libertà di pensiero dell’uomo europeo moderno. Al tempo stesso doveva essere mostrato, mediante una indagine positiva, come si possa perfezionare il metodo della storia della civiltà collegando tra loro storia dell’arte e scienza delle religioni.»
Domus et Splendida Palatia
Residenze papali e cardinalizie a Roma fra XII e XV secolo – Atti della giornata di studio, Pisa, Scuola Normale Superiore, 14 novembre 2002
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni della Normale
a cura di Alessio Monciatti.
pp. 168, 154 illustrazioni b/n f.t., Pisa
L’importanza delle residenze delle gerarchie ecclesiastiche nel panorama cittadino medievale: questo delle vicende urbane, è il tema degli Atti raccolti nel volume.
Tema nuovo e originale, se si tiene conto che negli ultimi decenni gli studi sulla topografia medievale si sono in genere occupati degli insediamenti nobiliari e di alcune fortezze baronali, per l’importanza che esse hanno avuto nella definizione della topografia politica e nello svolgimento delle vicende urbane.
Ampliando questa prospettiva – e lavorando sulla tradizione indiretta e sulle sopravvivenze – i contributi qui raccolti sottolineano in modo speciale il rilievo delle residenze dei componenti del collegio cardinalizio.
Ne consegue un allargamento della nostra percezione della città alla fine del Medioevo che, contribuendo ad illustrare i modi dello sviluppo attraverso i secoli degli edifici annessi ai principali insediamenti culturali, mette in luce gli speciali statuti di cui hanno goduto il palazzo in Laterano e gli alloggi papali presso la basilica vaticana.
- Introduzione: Enrico Castelnuovo, Alessio Monciatti
- Le sedi del potere di Romatra tarda antichità e alto Medioevo: archeologia e topografia, Andrea Augenti
- Insediamento aristocratico e residenze cardinalizie a Roma fra XII e XIV secolo, Sandro Carocci
- La mobilità della corte papale nel Duecento. Cura Corporis e vita di corte, Agostino Pallavicini Bagliani
- L’Aula gotica nel complesso dei Santi Quattro Coronari: considerazioni sul ciclo dei mesi, Andreina Draghi
- Nuovi affreschi nella residenza di San Clemente a Roma: gli anni dei “quattro cardinali”, Serena Romano
- Cantieri e residenze dei papi nella seconda metà del XIII secolo. Il caso del “Castello Savelli” sull’Aventino, Pierre Yves Le Pogam
- Due “palazzi papali” ad Assisi. Residenze ed edifici rappresentati nelle relazioni fra la basilica francescana e Roma, Alessio Monciatti
- Edifici e colonne nella Roma della “Liberazione di Pietro di Alife” ad Assisi, Chiara Frugoni
- Il palazzo papale di Niccolò V presso Santa Maria Maggiore. Indagini su un edificio ritenuto scomparso, Georg Schelbert
- I programmi di Niccolò e di Giulio II per il palazzo del Vaticano, Christoph Luitpold Frommel
Sigle ed abbreviazioni
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice dei luoghi
Illustrazioni