La Passione di Cristo
Secondo il chirurgo
Autore/i: Barbet Pierre
Editore: Edizioni LICE
quarta edizione, prefazione dell’autore, traduzione italiana del dott. Giuseppe Bellardo autorizzata e riveduta dall’autore.
pp. 250, 26 figure b/n f.t., Padova
«Da molto tempo, e recentemente con maggior insistenza, sono stato pregato di raccogliere in un unico volume il complesso dei miei esperimenti anatomici, delle mie indagini archeologiche, delle mie ricerche sulla Sacra Scrittura e delle mie meditazioni sulla Passione di Nostro Signor Gesù Cristo.
Si tratta infatti di un argomento il cui pensiero non mi ha mai abbandonato da più di venti anni, giungendo talvolta sino ad ossessionarmi. Esiste forse al mondo oggetto di meditazione più importante per l’uomo di queste sofferenze, in cui si concretizzano due Verità misteriose, le sole che veramente importino all’uomo, l’Incarnazione e la Redenzione? È necessario e sufficiente, evidentemente, che egli vi aderisca con tutta l’anima sua e ne tragga lealmente la sua norma di vita. Ma in questo evento unico, che è il punto culminante della storia umana, il più piccolo particolare acquista, a mio giudizio, un valore infinito e non dev’essere trascurato anche quando la concisione degli Evangelisti ci riduce a costruire su basi scientifiche, e non più scritturali ed ispirate, ipotesi più o meno solide.
I teologi possono immaginare e descriverci le sofferenze morali che accompagnano la Passione del Salvatore, dall’agonia del Getsemani, ove Egli era oppresso sotto il peso dei peccati del mondo, sino all’abbandono del Padre che sulla Croce Gli strappava un gemito: «Eloi, Eloi, lamma sabacthani!». E si può ancora immaginare che Egli continuasse a recitare a bassa voce quel, magnifico Salmo XXI di cui quel gemito è il primo versetto e che prosegue con accenti di speranza per terminare in un canto trionfale di vittoria.
Ma quando quei teologi ed esegeti vogliono narrarci le sofferenze fisiche di Gesù, si resta colpiti dalla difficoltà che propano per rendercene partecipi, almeno col pensiero. In verità non le comprendono troppo: e nulla sembra meno adeguato a questo argomento delle tradizionali prediche della Passione.
Alcuni anni or sono il Dott. Pasteau, mio buon amico, presidente generale della Società di S. Luca dei medici cattolici francesi, trovandosi in Vaticano con alcuni dignitari ecclesiastici, spiegava loro ciò che, in seguito alle mie ricerche, sapevamo ormai della morte di Gesù e delle sue inenarrabili sofferenze e come era morto per contrazione tetanica di tutti i muscoli e per asfissia.[…]» (Dalla prefazione dell’autore)
La Dinamica Mentale
Come sviluppare le vostre facoltà paranormali
Autore/i: Godefroy Christian H.
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione dal francese di Maria Liù Saraz, in copertina: disegno originale di Dimitri Selesneff.
pp. 256, illustrazioni in b/n, Milano
Anche se abbiamo perso ormai il contatto con la maggior parte dei nostri poteri psichici – smussati dalla vita moderna e dalla civiltà meccanica – noi tutti possediamo tuttavia facoltà paranormali e i mezzi per svilupparle, sia che esse siano da noi ignorate o che siano già attive. Grazie a sessantadue anni di ricerche e alla accumulazione di prove irrefutabili, la giovane parapsicologia può oggi considerarsi una vera e propria scienza: Christian Godefroy ha introdotto in Francia un metodo – ispirato alla sofrologia e al «Training Autogeno» di Schulz – che egli ha battezzato «Dinamica mentale», e che permette, a coloro che desiderino conoscere più a fondo se stessi, di accedere a quel «ritmo alfa» che libera, nella nostra mente, i poteri dell’intuizione, di chiaroveggenza, di telepatia. Grazie alla «dinamica mentale» noi possiamo presentire lo stato psichico e morale delle persone a noi vicine e quindi aiutarle; possiamo perdere molte abitudini nocive (prendere sonniferi, fumare eccetera); possiamo ristabilire un migliore equilibrio interno, una migliore memoria, una creatività più ricca, una concentrazione più efficace. Possiamo, cioè, sviluppare in modo consistente un potenziale altrimenti inutilizzato.
Conclude il libro una nota critica del prof. Tullio Lombardi.
Christian Godefroy ha studiato a lungo – oltre a scienze economiche – psicologia della persuasione e della suggestione. Rientrato in Francia dopo un lungo periodo di ricerca negli Stati Uniti, ha organizzato conferenze e seminari sullo sviluppo personale ispirati al pragmatismo americano. Insegna «Dinamica mentale» – una sintesi di diversi metodi di sviluppo del potenziale cerebrale – fin dal 1974. Articoli, trasmissioni radiofoniche e televisive hanno reso famoso questo metodo, sia presso il grande pubblico sia all’interno del settore della formazione del lavoro. Christian Godefroy dirige attualmente la propria società di formazione e insegna dinamica mentale.
Psicologia dell’Atto Sessuale
Autore/i: Van Lier Henri
Editore: Edizioni Dellavalle
prefazione dell’autore, traduzione di Giuliana Segre Giorgi.
pp. 190, Torino
Per quanto strano possa sembrare non esiste alcuna descrizione sistematica dell’atto sessuale in quanto fenomeno umano. La psicanalisi è più attenta alla sessualità infantile o patologica che non a quella dell’adulto normale. Quindi, in definitiva, le scoperte più notevoli ci provengono dalla letteratura e dalla filosofia che, necessariamente condizionano i loro chiarimenti alle necessità dei loro sistemi o delle loro opere. Una lacuna cosi considerevole deve avere qualche ragione. Fino a qualche tempo fa si poteva addurre il pudore, ma oggi questo sembra meno probabile. È invece certo che “l’abitudine al silenzio” è dura a morire e il “vizio” di non parlare di sesso o di piacere hanno costruito attorno a questo argomento delle alte mura. Così si è finto di dimenticare del tutto che è proprio l’incontro sessuale a rendere profondo al massimo l’incontro umano, così si è sorvolato sul fatto che filosofi come Epicuro e Bertrand Russel hanno scritto una morale apprezzabile partendo dalle sue esigenze, riconoscendo alla sessualità in se stessa non un valore strumentale, ma intrinseco.
Henri Van Lier realizza dunque un’impresa mai tentata. Constata che per essere coerente, o semplicemente per aver luogo, l’atto sessuale mobilita un intricato gioco di energie, segue una sua logica interna, sviluppa molti significati. Tutto ciò che la psicanalisi la fenomenologia, la letteratura, lo strutturalismo hanno acquisito, è raccolto e completato in un’interpretazione generale allo scopo di ottenere finalmente una visione completa e comprensibile di questo fenomeno, esperienza vivissima nella vita di un uomo e di una donna.
Atlante dell’Uomo Medievale
Autore/i: Platt Colin
Editore: Fabbri Editori
introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Bruno Amato e Olimpio Cescatti.
pp. 256, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano
Cosa accadeva nelle Americhe quando la dinastia Sung era al suo apice in Cina? Quali le espressioni architettoniche in India quando in Francia stavano sorgendo le grandi cattedrali? Quali erano i conflitti in Occidente quando Genghis Khan e i Mongoli dilagavano in Oriente? Qual era il progresso in Africa quando il Rinascimento iniziava a fiorire in Italia?
L’Atlante dell’uomo medievale spazia in tutto il mondo attraverso mezzo millennio. Inizia con l’anno 1000, periodo in cui il vichingo Leif Ericsson mise piede nel “Nuovo Mondo”, e termina alla fine del 1500, subito dopo l’arrivo di Colombo in America.
Possiamo così seguire un itinerario suddiviso in otto aree geografiche e culturali principali: Europa occidentale, Europa orientale, Vicino Oriente, Estremo Oriente, Asia sudorientale, India, Africa e America per mettere a confronto in una originale sintesi cartografica e iconografica, secolo per secolo, tutte le culture, evidenziandone con chiarezza i collegamenti e gli isolamenti.
Ogni capitolo copre un secolo e fornisce una traccia degli sviluppi politici, religiosi, militari, seguendo esplorazioni e progressi tecnologici contemporaneamente in ogni parte del mondo conosciuto.
In un contesto storico in crescendo drammatico, si susseguono: Le Crociate, la Morte Nera, le conquiste normanne, lo Scisma, i pellegrinaggi e le eresie, la Guerra dei Cento Anni, i Tartari e gli Ottomani, gli Aztechi e gli Inca, il declino di Bisanzio, l’espansione dell’Islam, l’ascesa dei Ming, il mecenatismo dei Medici….
Colin Platt è stato lettore di Storia a Oxford e attualmente all’Università di Southampton. È anche ricercatore e lettore di Archeologia Medievale presso l’Università di Leeds. Tra le numerose pubblicazioni si segnalano: The English Medieval Town (1976) e Medieval England, A Social History and Archaeology from the Conquest to 1600 AD (1978).
L’Enigma del Futuro
Impressionanti prove di previsione del futuro – Uno studio scientifico sulla precognizione
Autore/i: Mackenzie Andrew
Editore: Siad Edizioni
prefazione di R.H. Thouless, introduzione dell’autore, traduzione di Davide Déttore.
pp. 224, Milano
L’uomo si chiede, da sempre, se il tempo sia un fiume che scorre in un’unica direzione, trascinandoci dal passato al futuro attraverso il presente; oppure se sia possibile anticiparne la corrente, prevedendo ciò che sta per accadere.
Andrew MacKenzie, membro della Society for Psychical Research, indaga in questo volume il tema della precognizione, offrendoci una vastissima serie di casi di svariata importanza: dalla previsione di normalissimi eventi quotidiani alla predizione di grandi catastrofi.
Ne deriva, netta, l’impressione che le strutture del nostro universo non siano poi così solide come si ama credere; e che, soprattutto, ognuno di noi abbia in sé doti precognitive che emergono solo in determinati momenti. Come e perché, ancora non lo sappiamo; ma le ipotesi suggerite in queste pagine possono aprire un primo spiraglio su quel grande enigma che è la conoscenza del futuro.
Presenza e Ulteriorità
Autore/i: Alici Luigi
Editore: Edizioni Porziuncola
introduzione dell’autore.
pp. 368, Assisi
In un contesto culturale dominato dal senso di una insuperabile complessità, anche la riflessione filosofica può trovare un alibi per legittimare nuove forme di disimpegno. Una ragione disposta a riconoscere solo primati assoluti o fallimenti epocali, continuando ad oscillare tra velleitari purismi speculativi e rassegnati compromessi con l’esistente, può dissolversi nella cattiva infinità della moltiplicazione delle “ricerche”, rimuovendo la possibilità di ricercare un punto di vista ulteriore alla complessità stessa.
A partire da questo orizzonte, il volume tematizza il rapporto tra presenza e ulteriorità, tentando di esplorarne la natura della mediazione analogica e il valore della correlazione dialettica. Attraverso una serie di approcci differenziati e convergenti, questo nucleo speculativo viene rintracciato nel panorama filosofico contemporaneo, articolato entro una rete di unità tematiche tra loro coordinate e radicalizzato secondo un percorso che tenta di risalire dal piano epistemologico al piano antropologico, nel punto di intersezione tra essere e dover essere, tra i valori e la storia, dove precisamente si apre la dimensione etica.
L’atto morale interpreta lo scarto tra il presente e l’ulteriore, inteso in senso “forte” come paradigma costitutivo della condizione umana, ancorandolo ad una irriducibile responsabilità personale e accreditandolo, con la promessa di una riconciliazione piena, nella sua massima tensione partecipativa.
Luigi Alici è professore associato di Filosofia morale presso l’Istituto di Filosofia (Facoltà di Lettere e Filosofia) dell’Università di Perugia. I suoi studi nascono da una rilettura del pensiero agostiniano, condotta alla luce di alcune istanze della filosofia contemporanea, e tematizzano il rapporto tra interiorità e intenzionalità, comunicazione e azione, esaminato sotto il profilo della sua rilevanza morale.
Tra gli scritti principali: Il linguaggio come segno e come testimonianza. Una rilettura di Agostino, Studium, Roma 1976; Tempo e storia. Il “divenire” nella filosofia del ’900, Città Nuova, Roma 1978; Il pensiero del Novecento (in coll. con D. Bonifazi), Queriniana, Brescia 1982; ed. 3, 1989; Il valore della parola. La teoria degli “Speech Acts” tra scienza del linguaggio e filosofia dell’azione, Porziuncola, Assisi 1984.
Ha curato l’edizione italiana (introduzione, traduzione e note) delle seguenti opere di Agostino: La città di Dio (Rusconi, Milano 1984; ed. 2, 1990); La dottrina cristiana (Paoline, Milano 1989); Confessioni (Sei, Torino 1992).
La Santa dei Tomasi
Storia di suor Maria Crocifissa (1645-1699)
Autore/i: Cabibbo Sara; Modica Marilena
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione delle autrici.
pp. XIII-194, 15 illustrazioni b/n f.t., Torino
Una giovane monaca siciliana, reclusa nella comunità benedettina del SS. Rosario di Palma Montechiaro, improvvisamente (è il 1668) intraprende una serie di esperienze mistiche. Estasi, rapimenti, cadute prolungate in uno stato di regressione infantile si alternano in lei per anni.
La monaca, Isabella Tomasi (un’antenata dell’autore del Gattopardo), attira l’attenzione delle autorità ecclesiastiche della diocesi di Agrigento. Alla sua morte comincia un processo di canonizzazione, a tutt’oggi non concluso.
Isabella Tomasi non è una monaca qualsiasi: è la figlia secondogenita dei duchi che hanno fondato la città e il monastero. La sua carriera di mistica, più tardi il processo di canonizzazione diventano pedine di una strategia di ascesa sociale, perseguita da una famiglia di nobiltà recente come i Tomasi.
Modelli spirituali e codici di comportamento nobiliare, vita esterna e interna al chiostro, si intrecciano, si compenetrano, reagiscono gli uni sugli altri. Attraverso un sottile intarsio di testimonianze eterogenee (diari, lettere, cronache) le due autrici illuminano di una luce inattesa i rapimenti mistici di Isabella: e insieme mostrano come sia impossibile ridurli alla lucida determinazione dei suoi familiari.
Sara Gabibbo e Marilena Modica sono ricercatrici presso il Dipartimento di Scienze storiche, antropologiche e geografiche dell’Università di Catania.
Donne Potere Religione
Studi per Sara Cabibbo
Autore/i: Autori vari
Editore: Franco Angeli Editore
introduzione e cura di Marina Caffiero, Maria Pia Donato, Giovanna Fiume.
pp. 292, Milano
Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicata, indagando soprattutto i collegamenti che connettono le tre tematiche. Da studiosa laica ha affrontato con sensibilità e intelligenza i temi della storia religiosa, incrociando una pluralità di approcci: da quello propriamente religioso a quello politico-sociale, a quello ecclesiastico, a quello culturale, coniugando sempre l’attività di storica con quella di studiosa aperta alle scienze sociali, di osservatrice del presente. In quest’ottica, i contributi di amiche e amici che hanno collaborato al volume sono ripartiti in tre sezioni, relative alle questioni di genere, alla vita religiosa e alla santità. Gli interventi, pur spaziando su un arco cronologico molto vasto, rivelano un ineludibile intreccio, il cui perno è il protagonismo femminile.
Scritti di: Ángela Atienza López, Javier Burrieza Sánchez, Anna Calissano, Dinora Corsi, Paolo Cozzo, Bernard Dompnier, Ida Fazio, Bernadette Majorana, Elisabetta Marchetti, René Millar Carvacho, Silvia Mostaccio, Claudio Rolle, Roberto Rusconi, Olaya Sanfuentes, Alessandro Serra, Maria Rosaria Stabili, Cécile Vincent-Cassis.
Marina Caffiero insegna Storia moderna alla Sapienza. Studiosa di storia sociale e culturale dell’Europa moderna, ha dedicato particolare attenzione ai rapporti tra religione e politica, alla storia di genere e alla storia delle comunità ebraiche nell’Italia moderna.
Maria Pia Donato, docente di Storia moderna all’Università di Cagliari, lavora attualmente al Cnrs presso l’Institut d’histoire moderne et contemporaine di Parigi. Tra i suoi interessi, la storia politica, sociale e culturale di Roma moderna e la storia della medicina e della scienza.
Giovanna Fiume insegna Storia moderna all’Università di Palermo. Studiosa di storia sociale e storia di genere, si è occupata di schiavitù e conversioni nel Mediterraneo e ha studiato i processi di canonizzazione di Benedetto il Moro e di Juan de Ribera.
Marina Caffiero, Maria Pia Donato, Giovanna Fiume, Introduzione
Questioni di genere
- Roberto Rusconi, Con l’aiuto di Maria
- Dinora Corsi, I libri delle “segrete cose” delle donne
- Silvia Mostaccio, Genere e guerra. Genere in guerra? Storia e storie intorno all’esercito delle Fiandre. Una proposta
- Maria Rosaria Stabili, Cattoliche e suffragiste. Le donne della élite cilena tra Otto e Novecento
- Ida Fazio, Storia delle donne e microstoria
Vita religiosa
- Javier Burrieza Sánchez, Fundaciones y visiones de Marina de Escobar
- Elisabetta Marchetti, Caratteri e sviluppo del Carmelo teresiano in Italia: studi e prospettive
- Ángela Atienza López, Monjas examinadas. Visiones y política en sor Magdalena de la Trinidad, s. XVII
- Paolo Cozzo, La presenza carmelitana nel Piemonte di età moderna, fra istituzioni e devozioni
- Claudio Rolle, El “va pensiero” de los jesuitas chilenos. Dos o tres momentos de nostalgia y construcción de la imágen de la patria lejana
- Olaya Sanfuentes, Esposas de Cristo en España e Hispanoamérica. Registros visuales y prácticas votivas
Santità
- Bernard Dompnier, Le bréviaire des saintes reines. Place et image des souveraines dans la liturgie aux XVIIe et XVIIIe siècles
- Anna Calissano, Ludovica Albertoni, una beata romana tra normalità, onori e oblio
- Cécile Vincent-Cassy, Marguerite de Habsbourg (1584-1611), épouse de Philippe III d’Espagne, et la sanctification des membres féminins de la Maison d’Autriche
- Bernadette Majorana, Spettacoli dell’estasi per la canonizzazione di Maria Maddalena de’ Pazzi (1669)
- René Millar Carvacho, Luisa de Melgarejo. Expresión del poder femenino en la Lima Virreinal
- Alessandro Serra, Rosalia e gli altri. Santi e culti della nazione siciliana nella Roma barocca
Le autrici/gli autori
Adesioni
Indice dei nomi.
Quell’Antica Festa Crudele
Guerra e cultura della guerra dall’età feudale alla Grande Rivoluzione
Autore/i: Cardini Franco
Editore: Il Saggiatore
prefazione dell’autore.
pp. 440, Milano
Non è vero che la guerra sia sempre, comunque e in assoluto, una «sporca faccenda». Se non altro perché essa, come molte altre attività dell’uomo e come molte altre forme dei rapporti fra comunità, si sviluppa nella storia. Non esiste la Guerra, isolata nella metastoria e nella metafisica: esistono le guerre, e non ce n’è una che sia mai davvero e del tutto uguale alle altre.
Studiare la guerra nel suo divenire storico, relativizzarla, fenomenizzarla, significa anche demitizzarla: in un certo senso desacralizzarla.
E quanto negli ultimi decenni hanno fatto i sociologi da una parte, alcuni psicanalisti dall’altra; è l’obiettivo di una scienza recente, la polemologia.
Franco Cardini ha ereditato dal suo Maestro, Ernesto Sestan, l’amore per le ricostruzioni di «lungo periodo» e di ampio orizzonte; nonché il gusto per due precisi periodi storici: il Medioevo da una parte, il Settecento dall’altra. Il che, se per un verso significa crociate e cavalleria (due fenomeni nello studio dei quali Cardini si è a lungo impegnato), per l’altro significa guerre en dentelles, Federico il Grande, Eugenio di Savoia; e magari quel «Bella vita militar» che Cardini, mozartiano convinto, sembra stimare una vera e propria chiave interpretativa.
Guerra come cultura; e cultura della guerra.
Non fingiamo di scandalizzarci: senza la guerra, l’immaginario umano sarebbe privo di quel «bello + terribile» che sembra invece suo compagno inseparabile. La guerra non è mai bella, è vero: però, talvolta, sono belli i guerrieri. Vecchio fascino della maschera rituale, del pennacchio di Ettore alle porte Scee, della «bellezza del cavaliere» tanto più alta ed evidente di quella «dell’agente di cambio».
Elogiare la guerra, quindi? Magari perché ha ispirato Omero e Dürer, Mozart e Jünger?
Oppure perché ha «accelerato il progresso», come si diceva ai tempi in cui nel progresso si credeva senza esitare? Nessuno lo propone; come nessuno propone, del resto, di equiparare, acriticamente e riduttivamente, qualunque guerra allo sterminio assoluto e indiscriminato in cui potrebbe consistere un conflitto nucleare. Nel corso storico della guerra – anzi, delle guerre – c’è stato spazio per molte cose, non tutte né sempre negative e sanguinarie. Talora vi affiorano anche l’intelligenza, la generosità, lo humour, la commozione, la poesia; anche, e perfino, l’amore. ’ Cultura della guerra, alibi per un’apologia della guerra? Non sia mai. Ma occasione per un’apologia dell’uomo, che riesce quasi sempre a esser migliore delle sue stesse scelte: questo sì.
Franco Cardini alterna il suo insegnamento di Storia medievale nelle Università di Firenze e Bari a frequenti soggiorni di studio all’estero. Ha scritto libri sulle crociate, sulla cavalleria, sulla stregoneria, sulle feste nella tradizione europea.
Per la Mondadori ha pubblicato Il Barbarossa (1985). Collabora a «Storia illustrata» e «Panorama». Elzevirista del «Giornale», del «Tempo» e di altri quotidiani, ha al suo attivo anche una lunga esperienza radiofonica e televisiva.
Roma – L’Arte nel Centro del Potere
Dalle origini alla fine del II secolo d. C.
Autore/i: Bianchi Bandinelli Ranuccio
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prima edizione italiana, premessa dell’autore, sovraccoperta: particolare del cameo «aquila con simboli di vittoria», Vienna, Kunsthistorisches Museum.
pp. XII-446, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, nn. tavole a colori e b/n ripiegate, Milano
Sull’arte romana gravano ancora taluni pregiudizi che hanno ritardato la definizione dei suoi caratteri specifici. Se è vero che l’arte romana è legata nelle sue origini al contatto con l’arte greca, quest’eredità fu trasformata in funzione delle esigenze di una società profondamente diversa. Proprio per meglio comprendere gli aspetti e le condizioni di questa evoluzione, del tutto eccezionale nel suo corso storico, l’autore si è limitato a studiare l’arte romana là dov’essa si è formata, ossia a Roma stessa, centro di quel potere politico a cui l’arte dell’epoca romana è rimasta sempre strettamente legata.
Le forme dell’arte romana vengono analizzate in questo libro dalla loro nascita, tardiva e complessa, sino al tempo di Commodo, alla fine del II secolo della nostra èra. In questo momento, nella lunga supremazia del naturalismo ellenistico si manifesta una prima crisi: si apre allora la via a una trasformazione che sfocerà, due secoli dopo, alle soglie del Medioevo.
Ranuccio Bianchi Bandinelli è nato a Siena nel 1900. Archeologo, è stato professore di storia dell’arte greca e romana nelle università di Cagliari, Groninga (Olanda), Pisa, Firenze e Roma. Dal 1965 ha abbandonato l’insegnamento. Direttore generale delle Antichità e Belle Arti dal 1945 al 1948, intraprese la riorganizzazione dei musei e la ricostruzione dei monumenti storici italiani danneggiati dalla guerra. Le sue pubblicazioni vertono sull’arte etrusca, l’arte romana e gli inizi dell’arte bizantina. Si è occupato soprattutto dei caratteri delle forme plastiche, giungendo così ad affrontare anche problemi dell’arte contemporanea. Ha diretto la pubblicazione dei sette volumi dell’Enciclopedia dell’Arte antica classica e orientale (1958-1967). È presidente dell’Istituto Antonio Gramsci di Roma, centro di studi storici sul marxismo.
Eutonia e Rilassamento
La perfetta distensione fisica e mentale secondo il metodo di Gerda Alexander
Autore/i: Brieghel-Müller Gunna
Editore: Longanesi & C.
introduzione dell’autore, traduzione dall’originale francese di Elena Bona, illustrazioni di Jacques Savary.
pp. 252, 250 illustrazioni b/n, Milano
Questo libro si rivolge a tutte le persone che si preoccupano del proprio equilibrio fisico e psichico e che desiderano adattarsi armoniosamente alle diverse circostanze della vita. L’eutonia – un metodo di rilassamento creato dalla dottoressa danese Gerda Alexander – è già applicata da più di trent’anni in campo sia pedagogico sia terapeutico. In pedagogia l’eutonia è impiegata nelle scuole materne ed elementari, per ragazzi normali e per handicappati fisici o caratteriali, come tecnica di formazione degli sportivi, degli insegnanti di educazione fisica e di ritmica, di musica e di danza, nelle scuole d’arte drammatica e persino come psicoprofilassi del parto.
A scopo terapeutico l’eutonia si può applicare alla medicina psicosomatica, in certe affezioni psichiatriche, nella rieducazione di affezioni traumatiche, ortopediche e neurologiche.
Ma l’eutonia, al di là di queste utilizzazioni particolari, è anche e soprattutto un metodo di rilassamento che – messo oggi finalmente alla portata di tutti e non richiedendo espressamente la presenza di un istruttore – risponde a quel bisogno di distensione che la vita moderna ha reso indispensabile.
Con graduali esercizi del corpo e con originali tecniche di concentrazione, impariamo, grazie all’eutonia, a dominare meglio tutte le nostre facoltà fisiche e mentali; e lo studio sistematico di una distensione in profondità ci porta inoltre a prendere coscienza di noi stessi e quindi a sviluppare pienamente la nostra personalità.
Accarezzare la Psiche
Ottenere l’armonia ormonale attraverso l’induzione endogena
Autore/i: Benedikter Franz
Editore: Casa Editrice Meb
prefazione dell’autore, revisione a cura del Dott. Fabio Giommi, disegni di Luca e Serena Jacopini.
pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Padova
Esercizi:
Per persona singola: liberare psiche e corpo da impedimenti e blocchi.
Per due persone: ottenere un contatto profondo fra lo e Tu.
Per gruppi: sentire il mondo circostante.
In Accarezzare la Psiche vengono indicate le diverse possibilità di manipolazione del proprio corpo: attraverso ben definiti “trigger point” (punti scatenanti processi fisiologici a distanza) si può intervenire sulle diverse ghiandole che così liberano i relativi ormoni. Il “lavoro” mira a sbloccare i tre principali sistemi ormonali: Gli ormoni vitali (testosterone/estrogeni) necessari per buoni rapporti interpersonali intimi nelle tre sfere: pensiero, sentimenti, impulsi, e per disporre di vitalità, vigore, efficienza.
Le endorfine che permettono di vivere liberamente i sentimenti, in un armonioso dare ed avere e che fungono da antagonista alle sostanze neuromodulatrici come l’adrenalina e la noradrenalina.
Adrenalina, noradrenalina ed altre, sono usate spesso in eccesso per ottenere il proprio “massimo rendimento” richiesto dalla spietata società, ma diventano anche causa di stress e tensione. Queste possono essere commutate, nel momento voluto, alla piacevole distensione, ottenibile con la ipnosi tattile, uno degli aspetti utili proposti con gli esercizi di induzione endogena.
Con essa il rapporto con il proprio corpo cambia, non sono più agenti esogeni a stabilire il modo del viversi, ma l’Io stesso con le sue esigenze, portando ad una piacevole forma di benessere psicosomatica.
Franz Benedikter, nato a Prato allo Stelvio, Bolzano, ha frequentato a Innsbruck corsi di psicologia e grafologia, laureandosi in filosofia. Dal 1983 è collaboratore della rivista Salve, per la quale, nel corso di 3 test ha esaminato, attraverso la scrittura, la situazione psicosomatica di 70.000 persone. Dopo questa esperienza, dal 1990 in poi, nel suo Centro di Studi “Le Corti” a Velletri, applica la “Induzione Endogena” che permette un approccio diretto alla psiche attraverso il corpo per ristabilire un’armonia ormonale, premessa del benessere psicosomatico, per via endogena, che propone come trattamento ma anche come forma di auto aiuto.
I Poteri della Mente
Autore/i: Atkinson William Walker
Editore: Napoleone Editore
prefazione di A. Lys.
pp. 218, Roma
Atkinson rivela, in questo suo lavoro, senz’altro da annoverare tra i più meditati e interessanti della sua molteplice produzione, che la forza della Mente e uno dei poteri maggiori dell’uomo. Ma l’uomo stesso ne è ancora, purtroppo, inconsapevole.
Attraverso la forza di volontà si può giungere a risultati talora difficili da controllare, ma che una volta immersi in un fermo autocontrollo consapevole, possono senz’altro schiudere la strada alla futura evoluzione bio-psicologica dell’uomo.
La Suprema Sapienza – Jnâna Yoga
Questo libro contiene i più alti insegnamenti Yoga (della Filosofia Orientale) che riguardano l’Assoluto e le sue manifestazioni
Autore/i: Yogi Ramacharaka
Editore: Fratelli Bocca Editori
prefazione e traduzione di V. Benedetti.
pp. VIII-268, Milano
Sommario:
- L’Uno – L’Assoluto
- La Vita onnipresente
- La volontà creatrice
- L’unità della vita
- L’Uno e i Molti (Unita e molteplicità)
- Nella mente dell’Uno
- Evoluzione Cosmica
- L’ascesa dell’uomo
- Metempsicosi
- Evoluzione spirituale
- La Legge del Karma
- Miscellanea occulta
Conclusione
«Cristianesimo mistico»
Storia di Venezia – Volume 2
Dal 1400 alla caduta della Repubblica
Autore/i: Norwich John Julius
Editore: U. Mursia Editore
edizione italiana a cura di Carlo Gottardi, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Aldo Sparagni.
pp. 488, 31 illustrazioni b/n f.t., 4 cartine b/n f.t., Milano
L’apogeo e la fine della Serenissima Repubblica di Venezia in una nuova e interessante analisi critica della sua storia economica, politica e militare.
Alle soglie dell’età moderna Venezia si presenta come uno degli stati più forti e più equilibrati del suo tempo: al possesso di un vasto impero d’oltremare essa è riuscita ad affiancare i domini sulla terraferma, avviandosi a coprire un ruolo di grande potenza tra gli stati dell’Europa. È il momento magico della città, l’apogeo della Serenissima.
Ma, proprio in questo dualismo, nell’ambivalenza terra-mare dei suoi interessi, della sua sfera d’influenza, l’autore ravvisa i germi della decadenza. Al primo volume, nel quale aveva analizzato le motivazioni del sorgere della potenza veneziana, egli fa seguire questo secondo nel quale mette a nudo le gravi lacerazioni che hanno portato Venezia a una lenta, seppur dorata, agonia.
Con l’animo diviso tra l’Oriente e l’Occidente, stretta fra le due grandi potenze emergenti, i turchi e la Spagna, la Repubblica di Venezia operò nel Cinquecento una svolta politica: dalla fase di esuberante espansione essa si ripiegò su se stessa cercando di destreggiarsi in quella crisi permanente che seguì alle guerre della Lega di Cambrai.
L’autore tratteggia gli eventi che hanno visto la Serenissima come protagonista: l’epopea dei grandi condottieri, le leghe per il predominio in Italia, la lotta tra Francia e Impero, la scoperta dell’America, Lepanto, l’Interdetto, le Guerre Peloponnesiache, Passarowitz. Dall’età d’oro al crollo per stanchezza, perché s’era chiuso irrimediabilmente un ciclo storico.
Le idee della Rivoluzione Francese prima e la ventata napoleonica poi ebbero ragione di un sistema oligarchico ormai in sfacelo: quando dalle ceneri napoleoniche sorse una nuova Europa non c’era più spazio per una città-stato sovrannazionale: morta come Repubblica, Venezia è rimasta come mito.
John Julius Norwich è nato nel 1929. Ha studiato dapprima all’Upper Canada College di Toronto, poi a Eton e alle università di Strasburgo e di Oxford. Per dodici anni ha seguito la carriera diplomatica, ma nel 1964 ha rassegnato le dimissioni per divenire scrittore «a tempo pieno». Ha al suo attivo numerosi volumi di carattere storico e di viaggi e alcuni documentari storici per la televisione B.B.C. In questa stessa Collana ha già pubblicato I normanni nel Sud (1016 – 1130) e Il regno nel sole (I Normanni nel Sud: 1130 – 1194). Attualmente e presidente del «Venice in Peril Fund».
Storia di Venezia – Volume 1
Dalle origini al 1400
Autore/i: Norwich John Julius
Editore: U. Mursia Editore
edizione italiana a cura di Carlo Gottardi, traduzione dall’inglese di Aldo Sparagni.
pp. 384, 25 illustrazioni b/n f.t., 4 cartine b/n f.t., Milano
La storia di una città vista attraverso le sue istituzioni politiche ed economiche: un grandioso affresco della Serenissima Repubblica di Venezia dagli inizi alla conquista della terraferma.
Nella copiosa bibliografia su Venezia questo volume ha una ben precisa fisionomia. L’autore in esso espone la storia della città, o meglio la storia dello stato veneziano, vista attraverso gli uomini che la governarono e le sue istituzioni. Si tratta di un vasto affresco che, dai lontani inizi – le origini – che si perdono nel travagliato periodo delle invasioni barbariche, arriva alle soglie del Quattrocento, il periodo d’oro della Serenissima. È questa un’analisi dei primi, incerti passi sino alle gloriose affermazioni dello «spirito» di una città che a buona ragione può definirsi unica. Le prerogative di questa unicità l’Autore le ravvisa come dovute a cause molteplici: al particolare comprensorio geografico, al sistema idrografico cosi come al sistema politico. Egli tesse le lodi della saggezza di un popolo il quale è riuscito a serbare, unico in mezzo alla moltitudine delle società feudali, le «antiche istituzioni repubblicane» magari modificandole ed affinandole con il mutare dei tempi ma non cambiandole mai. Si tratta di uno dei rilievi principali di questa nuova «Storia di Venezia», un Leit motiv che finirà per essere il filo conduttore di un’avventura che abbraccia l’incredibile periodo di 1300 anni durante i quali Venezia si è imposta come potenza economica, territoriale e civile tra gli Stati dell’Europa medioevale.
Questa preminenza non solo politica ma anche morale si estrinsecherà in una fioritura superba delle lettere e delle arti.
John Julius Norwich è nato nel 1929. Ha studiato dapprima all’Upper Canada College di Toronto, poi a Eton e alle università di Strasburgo e di Oxford. Per dodici anni ha seguito la carriera diplomatica, ma nel 1964 ha rassegnato le dimissioni per divenire scrittore «a tempo pieno». Ha al suo attivo numerosi volumi di carattere storico e di viaggi e alcuni documentari storici per la televisione B.B.C. In questa stessa Collana ha già pubblicato I Normanni nel Sud (1016 – 1130) e Il regno nel sole (I Normanni nel Sud: 1130 – 1194). Attualmente è presidente del «Venice in Peril Fund».
Esercizi Spirituali
Autore/i: Ignazio di Loyola
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
con un saggio di Roland Barthes, note a cura di Giuseppe De Gennaro S.I., traduzione di Martino J. Severi.
pp. 132, Milano
«Non occorre essere cattolici, né cristiani, né credenti, né umanisti, per esserne interessati.» (Roland Barthes)
Ignazio di Loyola nacque nel 1491 ad Azpeitia, nella provincia basca di Guipúzcoa. Avviato alla carriera delle armi, nel 1517 fu assunto come gentiluomo da Antonio Manrique de Lara, viceré di Navarra, che gli affidò il compito di mantenere l’ordine nella regione. Nel 1521, durante l’assedio di Pamplona, venne gravemente ferito a una gamba e, nel corso della lunga convalescenza, la lettura del Flos Sanctorum di Giacomo da Varazze e della Vita Christi di Ludolfo di Sassonia operò la sua conversione spirituale: fa voto di castità, si propone di imitare la vita dei santi e progetta di fare un pellegrinaggio in Terra Santa (alla volta della quale partirà nel 1523). Ritiratosi a Manresa, dove si trattenne per circa un anno, compose nei suoi elementi sostanziali gli Esercizi spirituali, che completerà in seguito e che solo nel 1548 ricevettero l’approvazione di papa Paolo III. Di ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa, riprese gli studi, prima a Barcellona e in seguito ad Alcalà de Henares, dove il suo ascetismo suscitò i sospetti delle autorità ecclesiastiche. Dal 1528 al 1535 studiò presso la Sorbona di Parigi e sviluppò il suo programma di apostolato e di rinnovamento. Ordinato sacerdote nel giugno 1537, si recò a Roma per mettersi a completa disposizione del Pontefice. Il testo della Regola del nuovo Ordine fu approvato dal Papa nel 1540, con la bolla Regimini militantis Ecclesiae: nasceva la Compagnia di Gesù. Ignazio non si muoverà più da Roma dove, eletto Generale della Compagnia, redigerà le Costituzioni dell’Ordine e scriverà il suo Diario spirituale. Morirà il 31 luglio 1556. Beatificato nel 1609 da papa Paolo V, sarà canonizzato nel 1622 da Gregorio XV.
Storia dell’Alpinismo
Dai pionieri settecenteschi ai grandi rocciatori d’oggi, una storia ricca di imprese avventurose, che fornisce al tempo stesso un quadro di costume pieno di curiosità e di sorprese.
Autore/i: Engel Claire-Eliane
Editore: Giulio Einaudi Editore
premessa e introduzione dell’autore, in appendice: «Cento anni di alpinismo italiano», di Massimo Mila, traduzione di Bruno Tasso.
pp. XIV-406, 63 illustrazioni b/n f.t., Torino
Verso la fine del Settecento canonici bizzarri e intraprendenti scienziati inaugurarono la moda delle ascensioni, mossi da una passione che conteneva in nuce tutto l’alpinismo, ma che per il momento si nascondeva dietro lo schermo di intenzioni soltanto scientifiche ed esplorative. Poi vennero ricchi inglesi taciturni che compirono sulle Alpi imprese di memorabile audacia, senza darsi molta pena di spiegare ai profani il motivo di queste loro «stravaganze». I contemplativi, i poeti, i mistici, qualche volta gli esaltati, che vennero dopo, dissero e spiegarono fin troppo: tanto che alla fine la confusione fu enorme.
Claire-Eliane Engel riprende le cose da principio e per spiegare che cosa «è» l’alpinismo, si attiene al metodo più corretto, che consiste nel raccontare che cosa «è stato» dalle sue origini ad oggi. Con mano leggera e vivace, e con la competenza di chi ha familiarità sia con i vecchi libri che con le montagne, la scrittrice disegna i ritratti dei protagonisti, uomini non di rado ammirevoli per cultura, carattere, sensibilità; e tali figure ricollega alle correnti letterarie e scientifiche, alle mode, alle tendenze politiche, agli «ideali» del loro tempo. Ne risulta una narrazione avvincente per la singolarità dei personaggi e per l’eccezionalità avventurosa delle loro imprese, e insieme un quadro di costume ricco di curiosità e di sorprese. I pionieri e gli eroi della montagna, da quelli che salirono in alto per puro diletto a quelli che lo fecero per «obbedire a una legge» – come lasciò scritto uno di loro – dimostrano con la disarmante semplicità dei gesti che un’attività umana può nascere, perfezionarsi, «specializzarsi», prima e non dopo che se ne siano chiarite razionalmente le motivazioni: fenomeno che si riscontra, più spesso che non si creda, anche in molte manifestazioni degli uomini di pianura.
I Misteri del Fuoco
Autore/i: Aun Weor Samael
Editore: AGEAC
prologo degli editori.
pp. 120, nn. ill. b/n, Roma
L’opera I Misteri del Fuoco, del V.M. Samael Aun Weor, costituisce l’espressione più sintetica e chiara della dottrina del tantra-Yoga orientale adattata al pensiero occidentale, sempre avido di addentrarsi in queste sfere iniziatiche.
Tutte le virtù attribuibili al fuoco, al di là di considerarlo come uno dei quattro elementi basilari della Natura, sono svelate in queste pagine con la straordinaria acutezza che sui temi ermetici possiede il V.M. Samael Aun Weor. Con la pratica degli insegnamenti qui contenuti il lettore può, se lo desidera, risvegliare e utilizzare nella sua natura biologica e metafisica lo splendore irradiante e meraviglioso del fuoco divino, che ha la sua dimora nel Nanda corporale, all’altezza della sacra regione coccigea. Secondo l’ortodossia tantrica, per risvegliare la divina forza serpentina o Kundalini è necessario contare sulla guida inequivoca di un autentico guru ed effettivamente, essendo questa una verità irrefutabile, noi possiamo assicurare al mistico devoto che l’orientamento fisico e astrale del praticante di questi insegnamenti è garantito, ogni volta che il Maestro Samael Aun Weor avalla con la sua vita e con i suoi fatti la dialettica e didattica di questo trattato.
Oremus…
Genitori Difficili
A tutti i genitori delusi dei propri figli affinché possano capire, e anche correggere, prima di arrendersi, i loro comportamenti verso questi giovani disorientati da una società avara di amore.
Autore/i: Aprile Giuseppe
Editore: Siad Edizioni
pp. 192, Milano
Genitori e figli, due generazioni spesso in aperto contrasto. Si propongono nuovi modelli educativi, si dà la colpa alla società consumistica, si accusano i genitori di lassismo o di autoritarismo, ma la verità – secondo l’Autore – è che finalmente oggi l’arte del genitore si è rivelata per quella che è: pura e semplice improvvisazione.
È questo un volume sui genitori, dei quali scruta i comportamenti, la personalità, le identificazioni, l’affettività, i retroscena individuali e altri atteggiamenti che impercettibilmente «marchiano» i figli. Una parte del volume è dedicata alla conoscenza della mentalità infantile e ai vari traumi psichici, compresi quelli sessuali.
Ne risulta un’esposizione agile, secondo lo stile di Aprile, ma rigorosamente scientifica, dedicata a tutti quei genitori delusi dai propri figli affinché possano capire e anche correggere, prima di arrendersi, i loro comportamenti verso questi giovani disorientati da una società avara di amore.
Opere di Giuseppe Aprile pubblicate dalla SIAD Edizioni e dell’Armenia Editore: I misteriosi libri dell’India, Il dizionario dei sogni, La droga, Stress e antistress, Guida all’interpretazione dei sogni, Il gioco dell’amore, Stress e salute, Coppia: cominciamo dal sesso.