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Introduzione allo Studio del Teatro Giapponese

Introduzione allo Studio del Teatro Giapponese

Autore/i: Ottaviani Gioia

Editore: Ponte alle Grazie

premessa dell’autrice.

pp. 304, Firenze

Il teatro classico giapponese è quello che conserva maggiormente la «sintesi originale delle arti sottesa all’idea asiatica di teatro. C’è la danza come c’è il dramma e per tutti e due c’è la musica, e nessuno di questi ha mai sofferto le inquiete oscillazioni presenti nella storia di altri paesi» (Faubion Bowers). È per questo che il no, il kabuki e il bunraku continuano ad affermare il loro linguaggio scenico, verificato per secoli e dotato di un alto grado di definizione, punto di riferimento delle avanguardie e del teatro di ricerca. Suddividendo la trattazione del teatro classico giapponese nei grandi periodi – dal periodo Nara (710-794) al periodo Tokugawa (1600-1867) – Gioia Ottaviani si sofferma diffusamente sulle varie tipologie di teatro, sulle opere, le compagnie, gli attori, gli autori dei testi, i maestri; grande spazio è dedicato all’opera di Zeami, il «saggio del nō», come autore-attore e teorico. Un panorama di figure, circostanze ed eventi che testimoniano quanto l’arte del teatro sia parte integrante della storia della civiltà giapponese.

Gioia Ottaviani è ricercatrice presso il dipartimento di Studi orientali dell’Università «La Sapienza» di Roma dove svolge la sua attività di ricerca nel campo delle tradizioni teatrali dell’Estremo Oriente.
Sull’argomento ha pubblicato numerosi saggi e il volume L’attore e lo sciamano (1984) e Lo spettatore, l’antropologo, il performer (1999).

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Premessa
Parte Prima
Periodo Nara (710-794)

1.
I «ricettacoli universali»: canto e danza
La danza di Uzume
Wazaogi: i gesti appropriati
La danza di chi ha perduto
Le discendenti di Uzume

2.
Kagura: il divertimento rituale
Il kagura di corte
Kamigakari e modoki

3.
La maschera, il gigaku
Gyōdō e tsuina
Gagaku, musica di corte
Sangaku, il ludus degli stranieri
La festa del 752

Parte Seconda
Periodo Heian (794-1192) e periodo l

1.
Bugaku
Figure della musica
L’assimilazione del sangaku
Mimesi e rappresentazione rituale

2.
Sarugaku
Dengaku
Le compagnie
Il sarugaku degli esorcisti
Aspetti del professionismo nei secoli XII e XIII

Parte Terza
Periodo Muromachi (1333-1573)

1.
Attori compositori
I padri del sarugaku
Kan’ami Kiyotsugu
Innovazioni musica:kusemai
Ricordo di Kan’ami

2.
Zeami Motokiyo
Zeami e lo shōgun Yoshimitsu
Zeami e lo shōgun Yoshimochi
Zeami e lo shōgun Yoshinori

3.
I trattati di Zeami
La mimesi
Le «fonti perenni»
Il Fiore
La luna e la sua luce
Jo ha kyū
Il primo principio del Kakyō
Non-azione
Yūgen
Il «Meraviglioso»
Omoshiro
Impersonazione
La composizione di un nō

4.
Zeami drammaturgo
Kayoi Komachi, Matsukaze
Il «modo della donna»
Evento sciamanico e modello drammaturgia

Atsumori: interventi su un soggetto tragico
La maschera

5.
Dopo Zeami
Konparu Zanchiku
La dispersione del nō

6.
Kyōgen
Nōgaku
Ōkura Toraaki

7.
Il nō e il governo Tokugawa
Lo spazio scenico del nō

Parte Quarta
Periodo Momoyama (1573-1600) e Periodo Tokugawa (1600-1867)

1.
Mutamenti di gusto
Le danze furyū
La festa Hokoku
Nenbutsu odori
Lo spettacolo delle donne
Okuni
Essere «kabuki»

2.
Onna kabuki
Le compagnie di giovanetti
Figure del teatro e della città
Il kabuki di adulti
Monomane kyōgen

3.
Jōruri
Repertorio e stampa
Il jōruri a Edo
Il kabuki a Edo
Il jōruri a Kyoto e Osaka
Germogli di bambù
Takemoto Gidayū
L’estetica della variazione

4.
Il Kabuki a Kyōto e Ōsaka
Il kata della donna: Yoshizawa Ayame
Gli attori e i libretti di scena

5.
Chikamatsu Monzaemon
I suicidi d’amore
«Differenza» e «Contenimento»

6.
Il teatro, il potere, la moda
Xilografia e teatro
Lo spazio scenico
Gli spettatori
Teatro e festa urbana

7.
Schemi e libertà nella drammaturgia kabuki
Chūshingura
Gli autori e la scena
Il gioco delle convenzioni
Tsuruya Nanboku e Kawatake Mokuami

8.
Gli anni della Restaurazione (1868-1912)
Danjūrō IX
Progetti di riforma
La Nuova Scuola
Gli anni novanta
Tsubouchi Shōyō

Riferimenti bibliografici
Appendice I. Bibliografia in lingua italiana
Appendice II. Guida al pananorama bibliografico

Indice analitico

Disegno del Destino

Disegno del Destino

Alla ricerca dei campi elettrodinamici vitali

Autore/i: Russel Edward W.

Editore: Casa Editrice Meb

prefazione dell’autore, traduzione di Maria Luisa Rossi e Franco Ossola.

pp. 224, Torino

Chi siamo?
Perché esistiamo?
Da dove veniamo?
Dove stiamo andando?
Alcune recenti ricerche scientifiche riescono finalmente a suggerire la risposta a questi interrogativi e a svelare il segreto della nostra vita.
Il nostro corpo ed il nostro cervello sono governati da campi elettromagnetici permanenti che organizzano tutto il materiale cellulare. Questi «campi-vitali», o campi-V, possono essere misurati e quantizzati con raffinate e sensibilissime apparecchiature.
A proposito di tali campi colui che li ha scoperti, il dottor Harold S. Burr della Yale University, dice: «Regolano e controllano tutto ciò che vive.
Sebbene in modo alquanto complesso sono intimamente connessi a quelli ben più estesi dell’Universo. In tal modo l’uomo risulta essere, non solo una parte integrale dell’Universo stesso, ma ne condivide appieno sorte e finalità».
La misurazione elettrica dei campi-vitali è importantissima a fini diagnostici e può indicare il grado di salute sia fisica che mentale. come ha scoperto il dottor Leonard Ravitz, Jr.
Dalle ricerche e dagli studi accurati e pazienti di grandi scienziati, quali Penfield e Vasiljev, risulta ormai palese ed evidente che il pensiero è completamente indipendente dal cervello fisico e che è un altro genere di campo: quello mentale.
Questa certezza ci porta ad un’altra conquista: alla spiegazione razionale di che cosa è l’anima umana ed alla accettazione della sua immortalità.
Religione e scienza non sono affatto in conflitto, anzi le conquiste dell’una valgono per l’altra e viceversa; la loro unione è pressoché inscindibile.

Medicina Cinese Medicina Totale

Medicina Cinese Medicina Totale

Una scienza antica fondata sul culto dell’armonia

Autore/i: Lavier Jacques André

Editore: Garzanti Editore

prefazione di Renzo Corcos, introduzione dell’autore, traduzione di Fiorella Pasini.

pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Milano

Non mancano libri di medicina cinese: abbondano, anzi, le opere dedicate all’agopuntura o alle cure cinesi con le erbe. Diligenti trattazioni, che isolano una tecnica, mostrano quali benefici essa possa arrecare, cercano di spiegarne l’efficacia nei termini delle conoscenze occidentali e, quando ciò non sia possibile, insistono sul prestigio dell’inspiegabilità, che non dovrebbe scoraggiare le speranze e le attese miracolistiche del paziente («ho provato tante cose: perché non provare anche questa?»). Tutto diverso è il proposito di Jacques André Lavier: Medicina cinese, medicina totale non vuol descrivere degli espedienti, ma illustrarci un sistema: quello, appunto, della medicina cinese; l’idea dell’uomo e del mondo da cui essa parte.
Penetriamo cosi in una selva di concetti ispirati alla filosofia taoista e al sapere tradizionale cinese (a cominciare da quelli, ormai popolari, di Yin e di Yang); constatiamo come le varie tecniche, dall’agopuntura al controllo dei ritmi organici attraverso i «polsi», si innestino su un modo profondamente originale e peculiare di considerare l’essere umano e il suo posto nell’universo; vediamo le tecniche profilattiche e le varie terapie, tra cui quelle di carattere aggressivo e estirpatore che noi privilegiamo, come la chirurgia, inscriversi in un ordine armonioso che ha al suo sommo quella che i cinesi chiamano «apertura del conscio».
Rendere i principi fondamentali della medicina cinese comprensibili a un pubblico occidentale, senza prendere come punto di riferimento e come misura le idee e le conoscenze occidentali, era il difficile progetto del Lavier: il lettore gli renderà merito di averlo svolto con onesta precisione e rara limpidezza.

Storia della Filosofia Cinese

Storia della Filosofia Cinese

Confucianesimo, Taoismo, Buddhismo

Autore/i: Fung Yu-Lan

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

a cura di Derk Bodde, prefazione alla nuova edizione italiana a cura di Renata Corsini Pisu, traduzione dall’inglese di Mario Tassoni, in copertina: Pannello laccato con il simbolo del Tao, Londra, Welcome Museum.

pp. XXIV-300, Milano

Opera del più celebre filosofo e storico della filosofia- cinese, questo saggio, sintetico e completo a un tempo, è ormai un classico in Occidente.
Scritta da un cinese che ha approfondito i propri studi negli Stati Uniti, la Storia della filosofia cinese di Fung Yu-lan si rivolge infatti al lettore occidentale tenendo conto delle sue domande su un mondo tanto lontano, e dalla storia plurimillenaria.
«Chi era in realtà Confucio? È vero che tutta la storia del pensiero cinese si riduce a Confucio e Lao-tse? Cos’è il neoconfucianesimo?…» Interrogativi, questi, che stimolano una conoscenza meno superficiale della Cina contemporanea, teatro, negli ultimi tempi, di grandi rivolgimenti ideologici e sociali, e sempre alla ribalta della scena internazionale.
Il libro offre allo studioso un ripensamento della cultura cinese attraverso adeguati strumenti storiografici. Un’opera indispensabile quindi per entrare nel vivo di un dibattito filosofico di grande fascino e di grandi prospettive.

Fung Yu-Ian è nato nel 1895 a Tangho, nello Honan. Laureatosi in filosofia all’università di Pechino nel 1918, ha proseguito gli studi negli Stati Uniti (1919-1923) presso la Columbia University seguendo i corsi di Dewey. Dal suo rientro all’università di Pechino, è l’autore più affermato nel campo della ricerca filosofica.

La Mia Storia

La Mia Storia

Le confessioni del più sorprendente fenomeno parapsicologico dei nostri tempi

Autore/i: Geller Uri

Editore: Rizzoli

traduzione di Lydia Magliano.

pp. 256, nn. fotografie b/n f.t., Milano

Il nome di Uri Geller, un israeliano di trent’anni, è ormai familiare a milioni di persone che, in tutto il mondo, si interessano agli esperimenti extrasensoriali. Dei suoi straordinari poteri si stanno occupando dal 1973 parapsicologi, riviste scientifiche specializzate, corporazioni di maghi, fisici e matematici di fama internazionale.
Ma questa «immagine pubblica» rispecchia, ovviamente, solo un versante della sua personalità. L’altro, quello interiore, poteva conoscerlo solo Geller, ed è Geller, appunto, a rivelarcelo ora, in queste pagine semplici e insieme sconvolgenti.
In esse egli rievoca le tappe della sua vita, dai primi, stupefatti «incontri col mistero» degli anni dell’infanzia, al lento maturare in lui, durante l’adolescenza, della consapevolezza di essere stato prescelto da «forze superiori» come un tramite attraverso il quale esse potevano irrompere e manifestarsi nel mondo della normalità.
Un compito che egli infine accetta e porta avanti coraggiosamente esibendosi in conferenze dimostrative in America, in Europa, in Asia, nonostante le diffidenze, i contrasti, le accuse di truffa che gli piovono addosso da ogni parte. Finché, nell’autunno del 1973, nel corso di trasmissioni radio e televisive della BBC, migliaia di radio e telespettatori inglesi, non solo sentono e vedono Geller compiere cose incredibili (piegare oggetti di metallo, far funzionare orologi e apparecchi radio guasti da anni, con la sola forza di volontà), ma riescono, essi stessi, contemporaneamente, a ottenere gli stessi risultati con le posate e gli orologi di casa. Nei mesi seguenti, nel corso di programmi mandati in onda da altri studi radiofonici e televisivi europei, si ripeteranno gli stessi fenomeni.
Scossi dalla sensazionalità di questi ed altri risultati che coinvolgono gli stessi mass media, scienziati di chiara fama come H.E. Puthoff e Russell Targ dello Stanford Research Institute, e, dopo di loro, David Bohm e John Hasted del Birkbeck College, e J.G. Taylor dell’università di Londra chiedono e ottengono che Geller ripeta gli esperimenti nei loro laboratori, sotto il controllo di apparecchiature in grado di fornire ogni possibile garanzia scientifica sui risultati. Su di essi, qualche tempo dopo, Taylor e gli altri scienziati pubblicano memorie scientifiche nelle quali non solo escludono che Geller sia ricorso a trucchi di qualsiasi genere, ma affermano di trovarsi di fronte a fenomeni cui, per il momento, è impossibile dare una spiegazione scientifica. E concludono che se anche in futuro la loro natura continuerà a restare misteriosa, si dovranno ragionevolmente rimettere in discussione i fondamenti stessi della scienza moderna.

Salvami dalle Corna degli Unicorni

Salvami dalle Corna degli Unicorni

(Salmo 22)

Autore/i: Braghin Andrea

Editore: Albagraf Editrice

prefazione dell’autore.

pp. 200, interamente e riccamente illustrato a colori, Pomezia (RM)

Ammirando l’importante collezione di arazzi medioevali raffiguranti la Danza con L’Unicorno, conservati al Musée des Thermes a Parigi, mi sono domandato: perché non far gustare tutto questo anche ad altri attraverso un libro che ne sottolinei il significato?
Il problema successivo a questa mia intenzione era quello di scegliere una strada per presentare queste raffigurazioni. I criteri che potevo adottare erano molti. Esistono, infatti, già in commercio delle guide davvero ottime, sotto ogni punto di vista, capaci di spiegare la composizione tecnica e artistica di queste opere d’arte, la provenienza e le circostanze della loro scoperta. Sarebbe stato, dunque, inutile riproporre un testo con un taglio di questo tipo.
Il genere di presentazione che desideravo era di carattere più vasto, meno specifico e, soprattutto, che potesse essere applicata anche ad altri oggetti d’arte che avessero per tema questo stesso soggetto: La Dama con Unicorno. A dire il vero, non è stato semplice trovare questa chiave di lettura se non dopo qualche tempo, quando, in una delle mie frequenti visite alla Basilica di San Pietro, mi sono soffermato a pensare, nell’atmosfera mistica creata dalle meravigliose opere d’arte, ai molteplici valori simbolici che assumevano le varie raffigurazioni della Vergine Maria, degli oggetti posti nel quadro iconografico cristiano e nei vari parallelismi presenti nell’Antico e nel Nuovo Testamento.
E cosi mi sono tornati alla mente quegli splendidi arazzi e cosa in fondo potessero rappresentare da un punto di vista cristiano. Ecco, dunque, la strada che cercavo: un tipo di lettura di ampio respiro e difficilmente percepibile al primo impatto.
Il testo cammina di pari passo con le immagini, alcune delle quali però lasciate volutamente senza commento, affinché il lettore, sulla base delle indicazioni simboliche da me date, possa trovare egli stesso, nella loro suggestione, il significato religioso che caratterizza questo tipo di iconografia. (Dalla prefazione dell’autore)

Andrea Braghin, nato nel 1968, una laurea in lettere con specializzazione in storia moderna, e uno scrittore che si sta rapidamente affermando come autore di libri a carattere artistico-letterario permeati di spiritualità.
La chiare di lettura delle sue opere è il sentimento religioso che traspare in ogni manifestazione artistica dell’uomo.

La Via Metafisica

La Via Metafisica

Autore/i: Matgioi

Editore: Manilo Basaia Editore

traduzione di Elisabetta Bonfanti, in copertina: Tarocco The Hierophant di Alesteir Crowley.

pp. 140, Roma

Matgioi («Occhio del Sole») è il nome iniziatico di Albert de Pouvourville, un francese che nei primi del novecento ricevette nel Tonchino l’iniziazione taoista. La Voie métaphysique, che costituisce l’opera principale di Matgioi, è appunto un’introduzione alla metafisica estremo-orientale, dovuta a uno dei rarissimi occidentali qualificati per parlarne. Il testo venne inizialmente pubblicato a puntate sulla rivista «La Voie», che uscì dal 1904 al 1907 sotto la direzione di Léon Champrenaud (entrato in Islam col nome di Abd el Haqq) e dello stesso Pouvourville-Matgioi. Nel 1934 Albert de Pouvourville pubblicò, con imprimatur ecclesiastico, un’agiografia dal titolo Sainte Thérèse de Lisieux, dove si poteva leggere che Santa Teresa annoverava parecchi devoti fra i «pagani» dell’Asia. Ciò indusse Guénon a dire che, se Albert de Pouvourville era ancora vivo, Matgioi poteva ormai essere considerato morto.

L’Alfabeto delle Stelle

L’Alfabeto delle Stelle

Fate da soli il vostro oroscopo imparando il linguaggio dell’astrologia

Autore/i: Foglia Serena

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Milano

Che cos’è e a cosa serve l’astrologia? Come mai questa millenaria disciplina ha rinverdito le sue fortune proprio nell’epoca in cui l’uomo ha varcato i confini della Terra?
Si tratta di una scienza, di un’arte o di una ciarlataneria?
L’alfabeto delle stelle risponde a queste e altre domande.
Vi insegna a fare e a interpretare il vostro oroscopo. Indaga sui rapporti tra l’astrologia e la scienza contemporanea.
Spiega come l’astrologia sia un prezioso strumento – appunto un linguaggio – che vi permette di conoscervi meglio, di dare un significato più profondo alle vostre esperienze. Imparando a conoscere i simboli astrologici avrete una nuova e diversa chiave per precisare la vostra personalità e i vostri rapporti con il prossimo.

Nata a Trieste, dove si è laureata in Scienze Politiche, Serena Foglia ha inoltre conseguito la laurea in sociologia a Bryn Mawr College, negli Stati Uniti. Si occupa di astrologia dal ’67 e collabora a riviste astrologiche italiane e straniere. Ha presieduto il primo convegno italiano di studi astrologici che si è svolto a Milano nel settembre del ’75. È la fondatrice del premio letterario «L’Inedito».

I Miracoli Biblici : Prodigi Divini o Fenomeni Paranormali?

I Miracoli Biblici : Prodigi Divini o Fenomeni Paranormali?

I Miracoli descritti nel Nuovo e Antico Testamento sono miracoli veri e propri o fenomeni paranormali? – Si potrebbero ripetere oggi, i prodigi che Gesù compì duemila anni fa? – Le ipotesi dei parapsicologi.

Autore/i: Passian Rudolf

Editore: Armenia Editore

traduzione di Valeria Cesanelli e Stefania Pra Floriani.

pp. 272, Milano

I miracoli descritti nell’Antico e nel Nuovo Testamento sono miracoli veri e propri, e quindi di origine divina, o fenomeni paranormali?
Questo il quesito da cui prende le mosse l’analisi critica, concreta e dettagliatissima di Rudolf Passian, famoso parapsicologo e scrittore tedesco. Egli ritiene infatti che i miracoli biblici potrebbero rientrare nella vasta casistica parapsicologica, da esaminare quindi sotto un profilo diverso: non eventi divini ma fenomeni paranormali e, come tali, reali e concreti.
Si apre così una nuova, sorprendente prospettiva che fa piazza pulita di tutte le questioni sorte tra chi ritiene che i miracoli biblici siano solo delle favole e chi, invece, degli incontestabili atti della divinità: i miracoli sono veri e si sono svolti proprio come la Bibbia li narra perché alla luce delle nuove conoscenze parapsicologiche essi risultano perfettamente possibili.
Ai nostri giorni, in cui sono sempre meno coloro i quali credono in ciò che la Bibbia ha detto, in cui anche tra le fila dei teologi c’è chi ritiene che i miracoli biblici non corrispondono a verità, i temi proposti in questo volume da Rudolf Passian, oltre ad essere indiscutibilmente convincenti, si dimostrano estremamente interessanti per l’apertura di un nuovo orizzonte in cui possono, se vogliono, confluire tutti.
Un libro per laici, dunque, ma da consigliarsi anche ai teologi.

I Numeri della Nascita

I Numeri della Nascita

Il numero del giorno in cui siete nati può rivelarvi molto sulla vostra personalità, su quello che la vita può offrirvi. Scoprire le ragioni delle vostre simpatie e antipatie, la professione che più vi si adatta, i talenti che si celano in voi.

Autore/i: Bunker Dusty; Knowles Victoria

Editore: Armenia Editore

introduzione di Dusty Bunker, traduzione di Enzo Acampora.

pp. 352, illustrazioni b/n, Milano

Il numero corrispondente al giorno del vostro compleanno è qualcosa di più che non semplicemente il giorno in cui siete nati. In effetti è una di quelle cose che rendono ognuno di noi diverso dagli altri e ha una grande influenza sulla propria vita.
Questo volume, scritto in uno stile semplice e vivace dalla famosa esperta in numerologia Dusty Bunker e dalla psicologa Victoria Knowles, vi aiuterà a scoprire i diversi aspetti della vostra personalità o di chiunque vi interessi. Tutto questo senza fare nessun tipo di calcolo. La sola cosa richiesta è sapere il giorno del mese in cui si è nati poi non resta che sfogliare le pagine di questo volume fino a tale numero. Vi troverete descritto non solo cosa significa essere un uomo o una donna «Tre» o «Venti» o così via, ma anche le potenzialità, il tipo di lavoro più adatto, come avere successo con l’altro sesso, insomma tutto quello che è indispensabile sapere per avere una migliore e più completa comprensione di se stessi e degli altri.

La Casa di Pietra

La Casa di Pietra

Tipi e forme

Autore/i: Autori vari

Editore: Luigi Reverdito Editore

a cura di Z. Harej, L. Semerani, N. Križnar, L. Galluzzo, G. Sgubbi, A. Černigoj, L. SPACAL, G. Schumann, introduzione di Zorko Harej, fotografie di Neva Gasparo.

pp. 160, riccamente illustrato b/n, Trento

Il volume, attraverso un itinerario di oltre 150 fotografie, propone un’indagine tipologica ed iconografica delle abitazioni del carso triestino. Essa indica persistenze formali, segno di un peculiare patrimonio culturale.

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Introduzione

  • La casa di pietra
  • Aspetti della cultura materiale nel carso
  • Analisi ed evoluzione dei tipi insediativi ed abitativi nel carso triestino
  • Elementi decorativi nell’architettura rurale carsica
  • Testimonianze
  • Rilievi e ricostruzioni grafiche

Bibliografia

Le Strutture in Architettura

Le Strutture in Architettura

Autore/i: Salvadori Mario; Heller Robert

Editore: Etas Kompass

presentazione di Pier Luigi Nervi, prefazione di Mario Salvadori, traduzione dall’americano di Cesare M. Tatti con la supervisione tecnica dell’Ing. Giuseppe Scattone.

pp. 390, riccamente illustrato b/n, Milano

Nella progettazione delle moderne costruzioni civili la struttura resistente viene accuratamente studiata e dimensionata in modo da garantirne la stabilità e l’efficienza. È in questa fase che vengono utilizzati i metodi di calcolo basati sull’analisi matematica, insostituibile strumento per realizzazioni sempre più spettacolari e tecniche costruttive sempre più perfezionate.
E tuttavia già in una fase precedente, nella prima fase della progettazione, una conoscenza approfondita ma di tipo immediato e quindi intuitivo, del comportamento delle strutture deve soccorrere la fantasia creatrice. Partendo da questa premessa il prof. Salvadori, già docente dell’Università di Roma ed ora della Columbia University, ha dedicato questo libro a quanti sentono la necessità di esercitare ed affinare questa conoscenza intuitiva. Ma l’opera, unica nel suo genere per la semplicità e la chiarezza alle quali sa ricondurre le più complesse formulazioni teoriche, consegue altre due finalità:

  • offre agli studenti della scienza delle costruzioni una intelligente e preziosa introduzione agli studi analitici, sia semplificando l’apprendimento delle prime nozioni, sia stimolando l’interesse con un primo diretto approccio ai concreti problemi strutturali;
  • consente una interpretazione ed una comprensione non puramente estetiche ma anche tecniche ed economiche della architettura a coloro che non dispongono delle cognizioni matematiche e fisiche generalmente ritenute indispensabili. «La mia lunga esperienza nel campo dell’insegnamento delle strutture agli studenti di architettura – rileva il prof. Salvadori nella sua prefazione – mi ha convinto che conoscenze matematiche e fisiche profonde non colo non cono necessarie a chi desideri intuire il funzionamento delle strutture, ma, anzi, possono perfino essere dannose, chè velano di una nebbia teorica fatti fisici di evidente semplicità».

È un libro quindi che si rivolge agli architetti, agli ingegneri, agli studenti, a tutti coloro che sono quotidianamente impegnati nell’attività costruttiva.

Il Tempo del Sogno

Il Tempo del Sogno

Miti Australiani

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione e cura di Graziella Englaro.

pp. 322, Milano

In principio il mondo era apparentemente morto, immerso nell’oscurità.
Ma ecco che, a un certo momento, si svegliarono gli Antenati Totemici ed emersero da sottoterra per dare vita e nome a esseri di cui loro erano l’immagine primigenia, il “Totem”. Era l’inizio del mitico Tempo del sogno, l’era storica che costituisce il punto di riferimento di tutta la cultura aborigena. Di quell’epoca sono qui raccolti i miti e le leggende che vedono protagoniste le creature dello sterminato bush australiano, giganteschi canguri, spaventosi goanna, leggendari koala, insetti, uccelli, tartarughe che pensano e agiscono come uomini, in cui possono trasformarsi immediatamente. Il tempo del sogno rappresenta, quindi, una grande testimonianza della cultura aborigena, mostrandone gli aspetti principali come il Totemismo, i rapporti fra l’uomo e la natura, fra la vita terrena e quella ultraterrena e portando alla luce un patrimonio che per molti anni è stato misconosciuto dagli occidentali.

Radio Mentale

Radio Mentale

Autore/i: Sinclair Upton

Editore: Armenia Editore

presentazione di Albert Einstein, prefaziuone di William McDougall, prefazione dell’autore, traduzione di Cortevesio Del Tanaro.

pp. 288, nn. illustrazioni b/n, Milano

In questo straordinario e famosissimo libro, pubblicato per la prima volta in America nel 1930, lo scrittore Upton Sinclair racconta gli esperimenti di telepatia da lui condotti con la moglie Craig. Introdotto da Albert Einstein e William McDougall, il volume rappresenta una pietra miliare della ricerca parapsicologica: esso infatti stimolò e sollecitò lo sviluppo del lavoro di J.B. Rhine e dei suoi successori, portando ai grandi risultati dei nostri giorni.
Ma La radio mentale non va letto solo come documento di un’epoca, come testimonianza di un impegno che oggi è più vivo che mai. Craig Sinclair ha scoperto un metodo preciso per favorire le percezioni extrasensoriali e ce lo descrive in queste pagine con impareggiabile chiarezza: gli aspetti migliori del grande saggio teorico, quindi, si uniscono alla didattica del manuale semplice, comprensibilissimo, per fornire a tutti la chiave che apre le nuove frontiere della mente.

“La storia è raccontata con tale onestà che non è nemmeno possibile pensare a imbrogli o frodi”. (New York Times)

“Intelligente e convincente… Ve lo raccomandiamo di tutto cuore”. (London Times Literary Supplement)

Spigolature nell’Archivio della Polizia Austriaca di Milano

Spigolature nell’Archivio della Polizia Austriaca di Milano

Autore/i: D’Ancona Alessandro

Editore: Sellerio Editore

introduzione di Gian Franco Grechi, in copertina: incisione di Bruno Caruso.

pp. XXVIII-196, Palermo

Nelle Spigolature Manzoni, Gioberti e Cavour vengono indicati come oggetti del subdolo prepotere repressivo dell’Austria; per non dire poi del Giordani attentamente seguito dal D’Ancona: si ha così l’immagine emblematica del modo e dell’intensità con cui si muovevano gli interventi di polizia… quella stessa polizia, però, che, oltre a non riuscire ad impedire l’unificazione nazionale italiana, non sapeva, o non poteva, collegare un certo de Bell ad Enrico Bayle o Beyle, autore di libri pericolosi. (Dall’introduzione di Gian Franco Grechi)

Guide de Fontainebleau Mystérieux

Guide de Fontainebleau Mystérieux

Les Guides Noirs

Autore/i: Alleau René

Editore: Tchou Éditeur

pp. 288, nn. illustrations en noir et blanc, Lausanne

Visité guidée et commentée de la forêt de Fontainebleau, mais aussi de la ville et du château.

La Città come Aula

La Città come Aula

Per capire il linguaggio e i media

Autore/i: McLuhan Herbert Marshall; Hutchon Kathryn; McLuhan Eric

Editore: Armando Armando Editore

traduzione e cura di Amleto Lorenzini.

pp. 240, nn. illustrazioni b/n, Roma

Il nostro tempo è stato definito L’era di McLuhan.
Marshall McLuhan (profeta dei Mass Media) per molti anni ha lavorato ad un libro di testo, che incorporasse le sue teorie e le sue idee, un manuale da usarsi nell’aula scolastica e nella «scuola parallela». È nato così Città come Aula che dà l’opportunità agli studenti di comprendere l’ambiente che circonda i media, e gli effetti che questi ambienti hanno sulla nostra società.
«Città come aula significa in sostanza che la città a ogni ora, a ogni passo, a ogni crocicchio, da mille appuntamenti diversi con le più varie discipline; impartisce una lezione all’aperto, ricca di infinite pretese e divagazioni che può e deve durare quanto una vita.
Non padroneggio un «medium» se non so come funziona, se non conosco il ruolo che esso ha nel mondo in cui vivo, se qualche volta non mi sono divertito a disobbedire alle norme d’uso. In merito, ad es., al rapporto figura-sfondo, McLuhan ci invita a spostare l’attenzione dalla figura allo sfondo, al quale di solito non prestiamo attenzione lasciandoci così sopraffare da qualcosa di molto importante. Mediante la tecnica figura-sfondo le situazioni (immagini, echi sonori, pagine di giornale, sequenze cinematografiche ecc.) possono essere comprese nella loro globalità. «Figura» e «sfondo» sono le principali chiavi di lettura dello sterminato materiale che ci è offerto dalla città e che dovremmo utilizzare e padroneggiare come il materiale di un’aula scolastica.
La capacità di assumere un atteggiamento critico dinanzi agli svariati messaggi, l’educazione a un’intelligente lettura dei molti canoni ideologici, espressivi, pubblicitari che vanno da un annuncio commerciale alla combinazione di un giornale hanno lo scopo di trasformarci in protagonisti attivi e partecipi in senso creativo e personale, di un mondo che diventando ”villaggio” può chiuderci nei suoi recinti» (O. Todisco)
Hanno collaborato con McLuhan due ricercatori che da anni lavorano con il maestro nel campo dei media e della comunicazione.

Herbert Marshall McLuhan non chiede presentazioni. Tra le sue opere tradotte in italiano la più importante La galassia Gutenberg, è nelle nostre edizioni. Abbiamo anche pubblicato Dall’occhio all’orecchio. Un commento al pensiero di McLuhan è in G. Gamaleri, La galassia McLuhan. Il mondo plasmato dai media, 1983.

Eric McLuhan, figlio di Marshall, insegna al Recording Arts Institute del Dawson College di Montreal e all’0ntario College of Arts di Toronto, Canada.

Kathryn Hutchon, già assistente di M. McLuhan, insegna Comunicazione, Mass Media e Didattica per il Provveditorato agli Studi di North York, Toronto, Canada.

Viaggio Involontario in Siberia

Viaggio Involontario in Siberia

Autore/i: Amalrik Andrej

Editore: Coines Edizioni

prima edizione, traduzione dal russo di Caterina Darin.

pp. 304, Roma

Il 23 novembre 1970 Andrej Alekseevich Amalrik è stato condannato alla deportazione in Siberia per il suo «dissenso solitario» al regime.
I sistemi coercitivi, la politica di repressione e di intimidazione delle autorità, hanno fatto esclamare allo scrittore al termine del processo: «Questo è un clima da Medio Evo, da processo alle streghe , era la seconda condanna subita da Amalrik. La prima risale al 1965, quando fu deportato in uno sperduto kolchoz siberiano nella regione di Tomsk. La «cronaca» di quel periodo, il lungo racconto di quasi due anni di prigionia costituiscono la trama del Viaggio involontario in Siberia.
La vicenda viene riferita dall’autore con fredda precisione e mentre sfiora la dimensione kafkiana del «colpevole senza colpa» svela ai lettori i meandri del «pluralismo burocratico» sovietico, smitizzando quella che vuol apparire la perfezione di un «sistema Viene quindi il «viaggio» vero e proprio. La descrizione accurata, minuziosa, di ambienti e situazioni dà un’immagine della realtà kolchoziana assai diversa da quelle stereotipate, e ufficiali, della «vita radiosa» che si vive nelle campagne collettivizzate sovietiche: incapacità e insufficienze aggravate da un’indifferenza fatalistica e passiva; l’assoluta mancanza di iniziativa, l’abbruttimento dato dall’alcool, l’indifferenza verso il bene comunitario (o che tale dovrebbe essere), l’incredibile ignoranza di tutto ciò che è al di là dei confini del kolchoz e della sua esistenza vegetativa…

Andrej Amalrik è nato a Mosca nel 1938.
A 24 anni fu espulso dall’Università di Mosca dove frequentava la Facoltà di Storia per un suo lavoro in cui sosteneva che erano stati gli Scandinavi ad introdurre la prima civiltà in Russia.
Perso l’incarico di assistente universitario, Amalrik si guadagnò la vita facendo il cartografo, il traduttore e persino il manovale.
Durante il tempo libero compose alcune opere teatrali, una delle quali, una commedia, peraltro non eccezionale dal punto di vista artistico, gli valse l’accusa di «antisovietismo trasformata poi in quella di «parassitismo», e quindi la condanna a due anni e mezzo di lavori forzati in Siberia.
Rientrato a Mosca prima dello scadere della pena (metà della condanna gli era stata condonata per buona condotta), trovò lavoro come portalettere in un villaggio presso Mosca.
Frattanto aveva ripreso a scrivere e compose un saggio storico intitolato Sopravviverà l’Unione Sovietica sino al 1984? ed il diario della sua prigionia in Siberia dal titolo Viaggio involontario in Siberia.
Non essendogli consentita la pubblicazione delle opere nell’Unione Sovietica, Amalrik fece giungere clandestinamente all’estero i suoi libri che sono stati stampati negli Stati Uniti ed in Europa, dove sono diffusi dalla Fondazione Herzen di Amsterdam.
Per queste opere, giudicate anch’esse antisovietiche, lo scrittore fu nuovamente arrestato, processato nel novembre 1970 a Sverdlovsk e condannato a tre anni di campo di lavoro a «regime restrittivo».

Geopsiche

Geopsiche

Autore/i: Hellpach Willy

Editore: Edizioni Paoline

prefazione e introduzione dell’autore, versione dalla sesta edizione tedesca di M. Verdesca.

pp. 448, illustrazioni b/n, Roma

Geopsiche è un libro famoso come pochi altri in Germania, tanto famoso che il regime hitleriano ne aveva proibito la lettura! In esso Willy Hellpach, nella sua qualità di medico, di professore di psicologia all’Università di Heidelberg e di esperto di problemi tecnici, risponde a interrogativi di perenne attualità: quali rapporti intercorrono tra l’uomo e i fenomeni meteorologici, tra la nostra psiche e il vento, i temporali, il clima, il paesaggio, il suolo e le radiazioni vaganti nell’ambiente in cui viviamo. Sono problemi complessi, che interessano la medicina, la geologia, la geografia, la bioclimatica, la psicologia e la storia in genere; ma sono anche problemi secolari, che hanno ricevuto soluzioni contrastanti, da quelle dei semplici e degli ingenui, concretizzate in forme primitive di superstizione e di personificazioni, a quelle degli scettici di ambienti religiosi e scientifici di determinate epoche. Hellpach, utilizzando le scoperte più recenti, propone una soluzione equilibrata, rigorosamente scientifica, senza entusiasmi ingiustificati e senza preconcetti: l’uomo non è un prodotto dello spazio vitale, ne è il signore; ciò però non lo sottrae ai suoi influssi reali e innegabili, anzi la legge del progresso dimostra che il nostro contributo al mondo che modifichiamo consiste nell’umile riconoscimento che la signoria sulla leggi della natura si acquista attraverso la conoscenza del dominio che esse esercitano su di noi. I laboriosi lavori dell’Anno geofisico internazionale 1958-1959 hanno indubbiamente apportato nuove luci: tuttavia «Geopsiche» rimane tuttora il miglior compendio finora pubblicato, che abbracci in uno sguardo sintetico e organico innumerevoli problemi geopsicologici.

Willy Hellpach è prof. e pres. dell’Istituto di Psicologia dell’Università di Heidelberg Professore alla. Scuola Superiore di Tecnologia di Karlsruhe Membro ordinario dell’Accademia delle Scienze di Heidelberg.

Astrologia Lunisolare

Astrologia Lunisolare

L’influenza luni-solare su ogni attività dell’uomo e della natura – Il nostro corpo fluidico e una grande centrale di radio-onde in perenne contatto con le potenze cosmiche – Nello zodiaco le «tavole della legge» del destino umano

Autore/i: Besesti Violetta

Editore: Casa Editrice Meb

illustrazioni delle tavole di Roberta Amante.

pp. 224, nn. tavole b/n f.t., Torino

L’uomo vive nello spazio-tempo e non nel tempo.
È una stella, e il suo respiro e il respiro delle stelle.
Prima che sulla terra fosse aperto il primo solco, e prima ancora dell’epoca felice nella quale il lupo pasceva col leone e con l’agnello, l’uomo conosceva già il linguaggio degli astri e sapeva interpretare i quotidiani messaggi.
Così è nata l’astrologia, madre di ogni scienza e fonte prima di ogni civiltà.
Dopo miliardi di anni l’astrologia può essere ancora, attraverso l’oroscopo la guida sicura e rivelatrice del nostro destino.
Come?
Questo libro ve lo dirà.

Violetta Besesti vive e lavora a Milano e a Roma come Astrologa. È allieva dei Professori Alfonso Del Bello e Nicola Sementovky-Kurilo.
Ha studiato sociologia e filosofia, ha partecipato a movimenti culturali di avanguardia come “gli amici della Francia” in qualità di segretaria nazionale e ha lavorato presso Gallerie d’arte in Brera a Milano.
Oggi si occupa esclusivamente di Astrologia, collegata in questa disciplina a gruppi stranieri, scrive su quotidiani e riviste. specializzate e tiene un rubrica fissa di Astrologia e Scienze Occulte a Radio Milano International. Tra i suoi lavori precedenti il libro “Sulla Divinazione” di prossima ristampa.