Libri dalla categoria Universo Celeste
Le Cure Omeopatiche – La Medicina Naturale
Una omeoguida per curarsi in modo naturale
Autore/i: Levrat M.; Pigeot C. A.; Setiey P.; Tetau J. M.
Editore: Antonio Vallardi Editore
prima edizione, introduzione di Edoardo Felisi, traduzione dal francese di Vittorio Sirtori
pp. 224, Milano
Un libro completo, affidabile, ricco di consigli pratici, frutto del confronto fra le esperienze di quattro noti medici omeopatici.
La guida esamina oltre 200 malattie, raccolte in ordine alfabetico e per ciascuna consente di rilevare i sintomi chiave e indica il medicamento omeopatico più utile senza dover ricorrere ogni volta all’aiuto del medico.
Con l’aggiunta in appendice degli indirizzi dei medici e delle associazioni omeopatiche.
Il libro è stato approvato dalla Federazione francese delle Società di Omeopatia e Bioterapia.
Robotica
I migliori romanzi e racconti della fantascienza di tutti i tempi su robot androidi e macchine pensanti
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Nord
prima edizione italiana, selezionati e presentati da Sandro Pergameno.
pp. 958, Milano
Il robot, l’uomo meccanico con cellule fotoelettriche al posto degli occhi e un cervello elettronico, e sempre stato, fin dalla nascita delle prime riviste di fantascienza, uno dei soggetti basilari di questa letteratura, pari per importanza ai viaggi spaziali e all’invasione dei mostri dagli occhi piatti. L’automa, l’essere artificiale costruito dall’uomo, ha sempre ispirato nel suo creatore sentimenti contrastanti e ambivalenti, d’amore e d’odio, di paura e di compiacimento, d’invidia e di amicizia. Questa antologia, dedicata interamente alla figura del robot o della macchina pensante in genere, raccoglie quarantadue racconti e romanzi brevi che ritraggono tutti i suoi aspetti fondamentali: dal classico robot positronico di Asimov, al robot innamorato della bella fanciulla umana, dal computer detentore del potere, all’androide che si crede uomo, dal robot spietato guardiano o controllore al ciborg, peculiare ibrido di uomo e macchina. Quarantadue magnifiche storie, in gran parte ancora inedite nel nostro paese, tra cui fanno spicco classici come «La macchina si ferma» di E. M. Forster, «Salvadanaio» di H. Kuttner, «L’ideale» di S.G. Weinbaum, «Boomerang» di E.F. Russell, «Combustione interna» di L.S. De Camp, «L’evoluzione finale» di J.W. Campbell, «Big Joe e l’ennesima generazione» di W. Miller jr., «Girotondo» di I. Asimov, «La critica della ragion impura» di P. Anderson, «Orgoglio» di M. Jameson, «Per un respiro lo indugio» di R. Zelazny, «Memoria perduta» di P. Phillips, «Synth» di K. Roberts, «Nave incendiaria» di J. Vinge, «L’uovo d’oro» di T. Sturgeon, «La notte dei Troll» di K. Laumer, «La cometa» di E Hamilton, «Nelle tue mani» di L. Del Rey, «Chi può sostituire un uomo?» di B. Aldiss.
Un volume che è destinato a diventare l’opera fondamentale e definitiva sul soggetto della macchina e del robot.
Il robot (Introduzione) di Sandro Pergameno
Parte Prima: I Robot e i loro problemi
Io, Robot (Romanzo, Adam Link Robot, 1942) di Eando Binder (traduzione di Maurizio Nati)
Girotondo (Racconto, Runaround, 1941) di Isaac Asimov (traduzione di Maurizio Nati)
Il braccio della legge (Racconto, Arm of the Law, 1958) di Harry Harrison (traduzione di Roberta Rambelli)
Il robot che voleva sapere (Racconto breve, The Robot who Wanted to Know, 1958) di Harry Harrison (traduzione di Beata Della Frattina)
Un codice per Sam (Racconto, A Code for Sam, 1966) di Lester Del Rey (traduzione di Roberta Rambelli)
Salvadanaio (Racconto lungo, Piggy Bank, 1942) di Henry Kuttner (traduzione di Maurizio Nati)
La macchina della personalità (Racconto lungo, The Ego Machine, 1952) di Henry Kuttner, C. L. Moore (traduzione di Gian Luigi Gonano)
La critica della ragione impura (Racconto, The Critique of Impure Reason, 1962) di Poul Anderson (traduzione di Maurizio Nati)
Quasi umano (Racconto, Almost Human, 1967) di Robert Bloch (traduzione di Gabriele Tamburini)
L’ideale (Racconto lungo, The Ideal, 1935) di Stanley G. Weinbaum (traduzione di Maurizio Nati)
Il sesto palazzo (Racconto, The Sixth Palace, 1965) di Robert Silverberg (traduzione di Floriana Bossi)
Big Joe e l’ennesima generazione (Racconto, Big Joe and the nth Generation) di Walter jr. Miller (traduzione di Roberta Rambelli)
Boomerang (Racconto, Boomerang, 1954) di Eric Frank Russell (traduzione di Maurizio Nati)
Orgoglio (Racconto, Pride, 1942) di Malcolm Jameson (traduzione di Roberta Rambelli)
La confessione (Racconto, True Confession, 1940) di F. Orlin Tremaine (traduzione di Roberta Rambelli)
L’inetto (Racconto breve, Misfit, 1953) di Michael Fischer (traduzione di Roberta Rambelli)
Combustione interna (Racconto, Internal Combustion, 1956) di L. Sprague De Camp (traduzione di Roberta Rambelli)
Perché tu ne prenda cura (Racconto, That Thou Art Mindful of Him, 1974) di Isaac Asimov (traduzione di Sandro Pergameno)
Parte Seconda: I Robot come eredi dell’uomo
L’evoluzione finale (Racconto, The Last Evolution, 1932) di John W. jr. Campbell (traduzione di Sandro Pergameno)
Ruggine (Racconto, Rust, 1939) di Joseph E. Kelleam (traduzione di Roberta Rambelli)
Nelle tue mani (Racconto, Into Thy Hands, 1945) di Lester Del Rey (traduzione di Sandro Pergameno)
Il martire di metallo (Racconto, The Metal Martyr, 1950) di Robert Moore Williams (traduzione di Maria Benedetta De Castiglione)
Chi può sostituire un uomo? (Racconto, The Robot Millennia, 1960) di Brian W. Aldiss (traduzione di Luciano Torri)
Per un respiro io indugio (Racconto lungo, For a Breath I Tarry, 1966) di Roger Zelazny (traduzione di Roberta Rambelli)
Epilogo (Racconto lungo, Epilogue, 1964) di Poul Anderson (traduzione di Maurizio Nati)
Memoria perduta (Racconto, Lost Memory, 1952) di Peter Phillips (traduzione di Roberta Rambelli)
Parte Terza: Androidi, Cyborg, Macchine
La formica elettrica (Racconto, The Electric Ant, 1969) di Philip K. Dick (traduzione di Angela Campana)
Sint (Racconto lungo, Synth) di Keith Roberts (traduzione di Roberta Rambelli)
Acciaio (Racconto, Steel, 1956) di Richard Matheson (traduzione di Vincenzo Muscari)
Il santuario di Sebastian (Romanzo breve, The Shrine of Sebastian) di Gordon Eklund (traduzione di Roberta Rambelli)
Ginevra per tutti (Racconto, Guinevere for Everybody, 1954) di Jack Williamson (traduzione di Roberta Rambelli)
L’uovo d’oro (Racconto, The Golden Egg, 1941) di Theodore Sturgeon (traduzione di Maurizio Nati)
La cometa (Racconto lungo, The Comet Doom, 1928) di Edmond Hamilton (traduzione di Roberta Rambelli)
La nave che cantava (Racconto, The Ship Who Sang, 1961) di Anne Mc Caffrey (traduzione di Roberta Rambelli)
Nave incendiaria (Romanzo breve, Fireship, 1978) di Joan D. Vinge (traduzione di Roberta Rambelli)
La macchina si ferma (Racconto lungo, The Machine Stops) di E. M. Forster (traduzione di Roberta Rambelli)
La centrale (Racconto lungo, Dumb Waiter, 1952) di Walter jr. Miller (traduzione di Roberta Rambelli)
La notte dei Troll (Romanzo breve, The Night of the Trolls, 1963) di Keith Laumer (traduzione di Roberta Rambelli)
Un Logico di nome Joe (Racconto, A Logic Named Joe, 1946) di Murray Leinster (traduzione di Hilia Brinis)
Lo psicanalista (Racconto breve, Going Down Smooth, 1968) di Robert Silverberg (traduzione di Beata Della Frattina)
Agnes (Racconto, Agnes, Accent and Ascess, 1973) di Theodore Sturgeon (traduzione di Vincenzo Muscari)
La risposta (Racconto breve, Answer, 1954) di Fredric Brown (traduzione di Sandro Pergameno)
L’Uomo Duplicato
La fantascienza esplora la clonazione e le frontiere della genetica attraverso la più ampia raccolta di classici introvabili e capolavori inediti
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Nord
prefazione e cura di Piergiorgio Nicolazzini, collana: Grandi Opere Nord n° 31.
pp. 640, Milano
Prima ancora che la parola “clone” diventasse popolare, la fantascienza ha esplorato in lungo e in largo la possibilità di duplicare e replicare la forma umana. E prima ancora, la presenza o la creazione del doppio, di un “altro da sé” ha nutrito e animato secoli di letteratura fantastica. Dal mito della creazione di Frankenstein alla figura del golem, dall’ibridazione della forma umana con la macchina o con la sofisticata evoluzione ,del robot in un simulacro di umanità nella figura dell’androide, l’immaginario fantascientifico ha progressivamente disegnato un mondo nel quale l’uomo si è trovato circondato da doppi organico-artificiali.
Soprattutto oggi, allorché le frontiere della genetica hanno ampliato e rilanciato le stesse risorse speculative della fantascienza: infatti, in uno scenario dove cibernetica, genetica e sistemi complessi si fondono e s’intrecciano per disegnare un futuro “neo-biologico”, si sono stabilite nuove e imprevedibili alleanze fra organico e artificiale. All’interno di questa realtà che proietta un nuovo immaginario, la clonazione, cioè la duplicazione asessuata ottenuta da un singolo individuo, è diventata la nuova metafora letteralizzata del doppio e uno dei luoghi privilegiati d’incrocio fra scienza e fantascienza all’alba del nuovo millennio.
In questa scelta di classici introvabili, capolavori inediti e racconti scritti appositamente, si disegna per la prima volta in assoluto e con la massima ampiezza un viaggio narrativo in uno degli scenari più affascinanti che la fantascienza abbia saputo regalarci.
Troverete opere di: Alan Brennert, Richard Calder, Paul DiFilippo, S.N. Dyer, Greg Egan, James Patrick Kelly, R.A.
Lafferty, Ursula K. LeGuin, David Memmott, Franco Ricciardiello, Pamela Sargent, Brian Stableford, Theodore Sturgeon, John Varley, Walter Jon Williams, Gene Wolfe e il racconto di Michael Marshall Smith da cui è nato il bestseller “RICAMBI”.
Piergiorgio Nicolazzini vive e lavora a Milano. È curatore di varie collane di narrativa e saggistica per l’Editrice Nord nel campo della fantascienza e della scrittura creativa. Per la collana “Grandi Opere” ha curato, fra l’altro, un’antologia tematica sulla storia alternativa, I mondi del possibile (1993), e un’altra sulla nuova fantascienza, Cyberpunk (1994), la più ampia mai apparsa sull’argomento.
Ha collaborato a moltissime iniziative e pubblicazioni, in Italia e all’estero, tra cui le riviste Robot, Aliens, Ucrania e Pulp. Si occupa attivamente, a livello critico e editoriale, di temi e autori di fantascienza, cyberpunk e altre letterature di frontiera.
Lavora a varie iniziative nel campo della scrittura creativa ed e curatore del periodico Scrivere.
Presentazione di Piergiorgio Nicolazzini
Riferimenti bibliografici delle opere contenute in questo volume (Bibliografia)
Echi (Racconto lungo, Echoes, 1997) di Alan Brennert (traduzione di Nicola Fantini)
Lilim (Racconto, The Lilim, 1990) di Richard Calder (traduzione di Fabio Zucchella)
Little Worker (Racconto, Little Worker, 1989) di Paul Di Filippo (traduzione di Cristina Pietri)
Le colpe delle madri (Racconto) di Sharon N. Farber (traduzione di Anna Montanari)
L’Alias (Racconto, The Extra, 1990) di Greg Egan (traduzione di Fabio Zucchella)
Mr. Boy (Romanzo breve, Mr. Boy, 1990) di James Patrick Kelly (traduzione di Anselmo Ritori)
Cammelli e dromedari, Clem (Racconto breve, Camels and Dromedaries, Clem, 1967) di R. A. Lafferty (traduzione di Viviana Viviani)
Nove vite (Racconto, Nine Lives, 1969) di Ursula K. Le Guin (traduzione di Roberta Rambelli)
La linea Bohr (Racconto, The Bohr Breakthrough) di David Memmott (traduzione di Enzo Verrengia)
Se io fossi Escherichia coli (Racconto lungo) di Franco Ricciardiello
Sorella clone (Racconto lungo, Sister Clone, 1973) di Pamela Sargent (traduzione di Gianluigi Zuddas)
Meglio ricevere (Racconto breve, To Receive Is Better) di Michael M. Smith (traduzione di Enzo Verrengia)
Il proiettile magico (Racconto, The Magic Bullet, 1989) di Brian M. Stableford (traduzione di Roldano Romanelli)
Fetus in fetu (Racconto, Bedside Conversation, 1990) di Brian M. Stableford (traduzione di Alessandro Zabini)
Quando si ama (Racconto lungo, When You Care, When You Love, 1962) di Theodore Sturgeon (traduzione di Nicola Fantini)
Il fantasma del Kansas (Racconto lungo, The Phantom of Kansas, 1976) di John Varley (traduzione di Nicola Fantini)
Lete (Racconto lungo, Lethe, 1997) di Walter Jon Williams (traduzione di Anna Feruglio Dal Dan)
La quinta testa di Cerbero (Romanzo breve, The Fifth Head of Cerberus) di Gene Wolfe (traduzione di Roberta Rambelli)
Appendice. Il pianeta dei cloni di Danilo Arona
L’uomo duplicato e la clonazione animale: filmografia (Bibliografia)
Quaderni di Simbologia Muratoria
Autore/i: Mosca Ivan
Editore: Firenzelibri
nuova edizione curata e aggiornata da Ovidio La Pera, a cura di Ivan Mosca, prefazione di Vittorio Vanni, stampa e distribuzione su autorizzazione della Giunta del Grande Oriente d’Italia, Palazzo Giustiniani.
pp. 180, numerose illustrazioni in b/n, Reggello (FI)
Il Grande Oriente d’Italia ha autorizzato le Edizioni FirenzeLibri alla pubblicazione dei Quaderni e Seminari di Simbologia Massonica, a cura di Ivan Mosca.
Si tratta di un libro veramente unico che sintetizza modalità e regole rituali della Massoneria. Non esiste, in tutta la sterminata bibliografia massonica mondiale un testo di tale genere, anche perché, per la prima volta, si diffondono tecniche rituali dapprima trasmesse esotericamente.
La primitiva riservatezza della Massoneria non era essenziale, ma legata alle necessità difensive di quando i roghi erano ancora accesi, le forche alzate e le galere per reato d’opinione sempre aperte.
I nostri tempi e la diffusione della Massoneria nei paesi occidentali in cui la democrazia, pur nelle sue imperfezioni, ci dona libertà, ci liberano nel contempo dalla cosiddetta “segretezza”, pur nella consapevolezza che la libertà non è un dono eterno.
Cosa ben diversa è l’ineffabile “segreto massonico” che non è legato a ciò che si può scrivere o dire, ma all’interiorità intangibile del Massone.
Anche l’esplicazione di ciò che una volta era ritenuto “esoterico” non incide su questo interiore “secreto”, in quanto la natura umana riceve ciò che può in maniera diversa e diseguale.
Il “secreto” non ha bisogno quindi di improbabili difensori perché si difende da sé, essendo la sua natura talmente astratta e spirituale da sfuggire a qualsiasi indagine ed a qualsiasi speculazione.
La caratteristica di questo saggio rituale è comunque l’estrema sintesi tecnicistica, che necessiterebbe un’ampia esegesi per la sua comprensione.
Questo compito immane è quindi affidato ai Fratelli di questa e delle prossime generazioni, che costituiranno un ponte fra i nostri tempi ed un futuro imprevedibile ed inimmaginabile.
I Quaderni ed i Seminari di Simbologia Muratoria saranno quindi uno strumento indispensabile ai Massoni che si assumeranno tale compito, ed apriranno a coloro che Massoni non sono, ma che vorranno esserlo, la chiave della comprensione rituale.
Le Piante della Salute – Atlante delle Piante Medicinali
Autore/i: Bianchini Francesco; Corbetta Francesco
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
seconda edizione, presentazione degli autori, tavole di Marilena Pistoia.
pp. 244, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano
Le piante della salute – atlante delle piante medicinali, insieme a I frutti della terra – atlante delle piante alimentari, offre una chiara e ricca serie di indicazioni a tutti coloro che ricercano in un ritorno alla natura il rimedio ai danni che alimenti e medicine artificiali provocano nell’equilibrio organico e psichico dell’uomo.
Il libro presenta una vasta scelta di “piante della salute”: oltre 200 soggetti, raggruppati in un’ottantina di tavole a colori secondo un criterio che tiene conto del loro uso terapeutico. Ogni pianta medicinale, è noto, esplica svariate azioni farmacologiche, anche in relazione ai modi della preparazione e dell’assunzione della ricetta; per ogni pianta, tuttavia, gli autori hanno enucleato la virtù principale, quella che la differenzia dalle altre o che si esalta in unione con piante della medesima qualità.
Un supplemento di informazioni scientifiche e rappresentato dalle appendici, che per ogni pianta forniscono la carta d’identità sulla classificazione e sulle caratteristiche botaniche e offrono la chiave per usare le preziose piante della salute.
Francesco Bianchini è Conservatore della Sezione di Botanica del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. È autore, oltre che di alcune pubblicazioni strettamente scientifiche sulla flora e la vegetazione della regione veronese, anche del volume Piante superiori della “Enciclopedia monografica di Scienze naturali” e della Flora alpina delle “Piccole guide Mondadori”.
Francesco Corbetta è professore incaricato di Botanica per gli studenti di Scienze Biologiche dell’Università di Bologna. E libero docente in Fitogeografia e svolge ricerche sulla vegetazione per la redazione di piani territoriali e urbanistici.
Si occupa inoltre di divulgazione naturalistica e di conservazione della natura attraverso un’intensa attività pubblicistica e polemica. È autore del volume Piante inferiori della “Enciclopedia monografica di Scienze naturali” edita dalla Mondadori.
Marilena Pistoia, diplomata in pittura all’Accademia di Brera, si dedica all’illustrazione di trattati scientifici. Ha illustrato i volumi Piante inferiori e Piante superiori della “Enciclopedia monografica di Scienze naturali”.
Shunga – Ars Amandi in Giappone
Autore/i: Fagioli Marco
Editore: OCTAVO – Franco Cantini Editore
introduzione dell’autore, in copertina: Scuola di Chokyosai Eiri, foglio d’album dipinto a colori e inchiostro su seta, Torii Kiyonaga, foglio dall’album Shikido juni-ban, 1784 ca.; Kitagawa Utamaro, foglio dall’album Komachi Biki, 1802.
pp. 176, 185 illustrazioni a colori, Firenze
Le Shunga, letteralmente “immagini della primavera”, sono xilografie policrome di soggetto erotico, realizzate dai maggiori maestri della scuola Ukiyo-e dagli inizi del sec. XVII fino ai primi del sec. XX. Prodotte per una società urbana gaudente,le Shunga avevano funzioni molteplici, da quella di illustrare i romanzi amorosi, a quella di fogli d’album per l’istruzione delle giovani spose, fino a quella di portafortuna dei guerrieri nella battaglia. Dai pittori primitivi come Moronobu, ai classici come Utamaro e infine ai cosiddetti decadenti come Kunisada, tutti gli artisti dell’Ukiyo-e hanno realizzato nel genere alcuni capolavori.
Segretamente collezionate in Europa dagli inizi dell’Ottocento nei gabinetti degli amatori, negli studi degli scrittori e degli artisti, come Beardsley e Klimt, ed infine raccolti nell’Enfer delle grandi biblioteche del mondo, queste opere considerate pornografiche sono state oggi rivalutate ed apprezzate come uno specchio raffinato dei costumi del loro tempo.
Shunga, Ars amandi in Giappone offre una scelta di stampe eccezionali, accompagnate da un testo di Marco Fagioli – uno dei maggiori specialisti occidentali in materia – Che ne ripercorre la storia. Il volume, riccamente illustrato, è corredato da un apparato biografico degli artisti trattati.
Marco Fagioli, docente di Arte e Cultura dell’Estremo Oriente all’Istituto Superiore Polimoda di Firenze, studioso della pittura giapponese – e dell’Ukiyo-e, in particolare – è uno dei massimi specialisti del genere in Occidente.
Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo: Utamaro, Koi no Hutosao, Firenze 1977; Hokusai, Wakan Ehon Sakigake, Firenze 1978; Utamaro. Opere scelte, Milano 1979; Frammenti dell’Effimero. Stampe giapponesi dal XVII al XX secolo, Sesto Fiorentino 1981; Utagawa Kuniyoshi. Novanta disegni, Firenze 1985; Akira Kurosawa e la tradizione della pittura giapponese, in Akira Kurosawa. Le radici e i ponti, Fiesole 1987; Shunga, images du printemps. L’erotisme dans l’estampe japonaise, Musée d’Ixelles, Bruxelles 1989; L’image de la femme dans l’art Ukiyo-e et dans la litterature, in Estampes Japonaises. Collection des Musées royaux d’Art et d’Histoire, Bruxelles 1989.
Il Populismo Russo – 3 Volumi
Volume 1: Herzen, Bakunin, Černyševskij – Volume 2: Dalla liberazione dei servi al nihilismo – Volume 3: Dall’andata nel popolo al terrorismo
Autore/i: Venturi Franco
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione, prefazione e avvertenza dell’autore.
vol. 1 pp. CXVII-392, vol. 2 pp. 488, vol. 3 pp. 456, illustrazioni b/n, Torino
Volume 1 – Herzen, Bakunin, Černyševskij
Tre uomini eccezionali stanno all’origine dell’intelligencija e del movimento rivoluzionario della Russia ottocentesca. Herzen, lucido testimone della Mosca degli anni ’30 e ’40, geniale partecipe del Quarantotto italiano e francese, guida sensibile della Russia che si apre, con gli anni cinquanta, alla liberazione dei servi. Bakunin, capace di trovare una strada fuori della soffocante atmosfera dell’età di Nicola I verso la sinistra hegeliana, la Francia insorta, una nuova visione dei rapporti tra i popoli slavi e l’Europa. Černyševskij, primo a tradurre le idee populiste in una forza intellettuale e politica effettiva, maestro e modello di due generazioni di giovani rivoluzionari russi, Lenin compreso. Con loro e attorno a loro si muove tutta la Russia scontenta e ribelle del primo Ottocento, dai contadini ancor servi agli studenti ancora in uniforme, dagli intellettuali isolati. ai primi gruppi socialisti e rivoluzionari.
Volume 2 – Dalla liberazione dei servi al nihilismo
Il 19 febbraio 1861 l’imperatore Alessandro II pubblica il manifesto che libera dalla servitù la grande maggioranza della popolazione del suo immenso impero. Rivolte e preghiere, speranze e deprecazioni passano a rapide ondate sulla terra russa, costretta ad ammettere che si è aperta una nuova epoca della sua storia. Se il gran mare.
contadino pare presto assestarsi nella nuova situazione, le nazionalità dell’impero si mettono per la difficile via dei loro risorgimenti, la Polonia tenta, nel 1863, per l’ultima volta nel secolo, di riconquistare la propria indipendenza, l’intelligencija prende coscienza dell’immenso compito che l’attende, e la gioventù dà vita alla prima organizzazione clandestina, «Terra e Libertà». Lo zarismo ripiega allora verso la reazione, col risultato di esasperare i conflitti e di riportare ancora una volta il dibattito nel sottosuolo. Il nihilismo, il terrorismo, la disperata volontà di rivolta di Nečaev chiudono gli anni ’6o, decennio decisivo nella storia moderna della Russia.
Volume 3 – Dall’andata nel popolo al terrorismo
All’inizio degli anni ’70, dopo la fine della Comune parigina e lo schiacciamento del comunismo nihilistico di Nečaev, il movimento rivoluzionario russo ha una rapida, straordinaria ripresa, per mano di giovani capaci di vivere fino in fondo la loro fede populista. Nella «folle estate» del 1874 migliaia di ragazzi e ragazze si gettano nel popolo. Non riescono a far divampare nelle campagne la fiamma della rivolta, ma nei villaggi e nelle carceri, nelle discussioni e nelle organizzazioni, essi creano il movimento rivoluzionario più vivo e profondo che conoscesse l’Europa tra la fine della Prima Internazionale e il sorgere della Seconda. A Pietroburgo e Mosca rivivono le speranze dei passati movimenti socialisti e libertari, sorge il movimento operaio e nasce, con il populismo, una forza rivoluzionaria che risponde ai problemi d’un paese arretrato quale la Russia, la quale pur si va preparando a rapide, difficili trasformazioni. Il duello con il potere autocratico, la volontà di conquistare insieme la libertà e l’eguaglianza portano alla nascita d’un partito di rivoluzionari professionali e al tentativo, tecnicamente riuscito e politicamente fallito, di aprire la strada alla liberazione della Russia con il terrorismo e con l’uccisione dello zar, il 1° marzo 1881.
Questa seconda edizione del Populismo russo, vent’anni dopo la prima, è basata sul vasto lavoro di ricerca compiuto negli ultimi due decenni nell’Unione Sovietica, negli Stati Uniti, in Inghilterra, Francia, Polonia, ecc. In un saggio, che serve da Introduzione al primo volume, viene discusso il posto che il populismo ha tenuto e tiene nella storiografia sovietica poststaliniana, così come nel dibattito internazionale sui problemi economici dei paesi arretrati, sulla funzione che vi svolgono le élites politiche e rivoluzionarie e sulla sempre risorgente esigenza di libertà nel mondo socialista.
In questa Introduzione il lettore troverà un tentativo di sintesi storiografica dei tre volumi, ciascuno dei quali rappresenta un elemento compiuto e a sé stante d’una storia del movimento populista.
Franco Venturi (Roma, 1914 – Torino, 1994), insigne studioso del Settecento e dell’illuminismo europeo, è stato professore di storia moderna all’Università di Torino e direttore responsabile della «Rivista Storica Italiana». Fra le sue opere ricordiamo: Jeunesse de Diderot (Parigi 1939), Le origini dell’Enciclopedia (Firenze 1946, 2a ed. Torino 1963), L’antichità svelata e l’idea di progresso in Nicolas-Antoine Boulanger (Bari 1947), Jean Jaurès e altri storici della Rivoluzione francese (Torino 1948), Il populismo russo (Torino 1952; edizione accresciuta 1973), Alberto Radicati di Passerano (Torino 1954), Il moto decabrista e i fratelli Poggio (Torino 1956), Esuli russi in Piemonte dopo il ’48 (Torino 1959), tomi III, V, VII dei Riformatori nella collezione degli Illuministi italiani (Milano-Napoli 1958, 1962, 1965), edizione di Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (Torino 1965), e l’ampia sintesi Settecento riformatore, l: Da Muratori a Beccaria. 1730-1764 (Torino 1969), II: La chiesa e la repubblica dentro i loro limiti. 1758-1774 (Torino 1976), III: La prima crisi dell’Antico Regime. 1768-1776 (Torino 1979), IV: La caduta dell’Antico Regime. 1776-1789 (Torino 1984), V: L’ltalia dei lumi (2 tomi, Torino 1987 e 1989). Nel 2001 è stato ripubblicato Utopia e riforma nell’illuminismo (1970) e nel 2004 è uscito Pagine repubblicane («Biblioteca Einaudi»).
Sacre Sfilate
Alta moda in Vaticano, da Pio IX a Benedetto XVI
Autore/i: Scarlini Luca
Editore: Ugo Guanda Editore
pp. 192, Parm
«Gli ampi saloni di San Pietro frusciano di sete e damaschi, risuonano di tacchi di scarpa d’alta manifattura, echeggiano del tintinnare di collane, e questo non nella ricorrenza di un ipotetico santo patrono della moda, ma a ogni celebrazione, in tutte le cerimonie in cui chilometri di stoffa giungono a occupare i sacri luoghi…»
La Chiesa ha elaborato nei secoli una ferrea strategia, tra fasto e disciplina, che passa attraverso simboli ben determinati. Tra di essi hanno un ruolo centrale gli abiti, inclusi gli accessori e le decorazioni che spiccano in ogni rituale, specialmente in quelli connessi alla figura del papa. La suggestione estetica deve colpire lo spettatore interessato come quello distratto, in una sequenza coreografata con estrema accuratezza. L’elenco delle vesti che spettano a tutti gli stati del clero, da giorno e da sera, per la quotidianità e ovviamente da cerimonia, da pranzo e da visita benefica o mondana, forma un intero dizionario: almuzia, amitto, cappa, casula, cocolla, falda, pianeta, rocchetto, tunicella, velo, zucchetto, oltre a guanti, ombrelli, scarpe.
Sacre sfilate racconta il mondo rutilante dell’eleganza vaticana disegnando, tra un colpo d’ago e un colpo di tacco, una storia che non è solo quella della corte di san Pietro, ma anche quella italiana, così legata a doppio filo alla storia della Chiesa. Fa Pio IX a Benedetto XVI corrono vicende simili, eppure sempre diverse, tenute insieme da un concetto: l’abito fa il monaco, il rito senza la pianeta giusta non avrebbe la stessa efficacia. Niente è mai lasciato al caso, ogni singolo dettaglio è stabilito dai secoli, ma ognuno dei pontefici aggiunge o toglie a suo gusto, prima di ricominciare l’ennesima sacra sfilata.
Luca Scarlini, saggista, drammaturgo, storyteller in scena, scrive su «Alias» di «il manifesto» e su «L’Indice dei Libri». Insegna all’Accademia di Brera e in altre istituzioni italiane e straniere; collabora con numerosi teatri e festival in Italia e all’estero. Tra i suoi libri: La musa inquietante (2001), Equivoci e miraggi (2003), D’Annunzio a Little Italy (2008), Lustrini per il regno dei cieli (2008).
Elementi Essenziali di Agopuntura Cinese
Autore/i: Istituto di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino; Istituto di Medicina Tradizionale Cinese di Shangai; Istituto di Medicina Tradizionale Cinese di Nanchino; Istituto di Agopuntura dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese
Editore: Edizioni Paracelso
presentazione dell’edizione italiana dell’editore italiano, prefazione all’edizione inglese dell’editore cinese.
pp. XXII-506, nn. illustrazioni a colori e b/n, Roma
Dalla presentazione dell’editore italiano:
«Non è difficile dare riconoscimenti a questo lavoro. Chiunque in Italia legga il libro con appena sufficiente serietà ed impegno, può rendersi conto che esso è unico nel suo genere, si può dir questo pur non entrando nel merito dell’argomento trattato.
È rara in Occidente l’edizione di un libro che non sia un rimaneggiamento di concetti o la riesposizione di argomenti che sono già stati oggetto di stampe e ristampe.
Vista la particolarità e la serietà del lavoro nonché l’importanza dell’argomento trattato, la nostra massima preoccupazione, nel tradurre e stampare il testo, è stata quella di porre tutta la nostra attenzione nel rispettare, oltre che il contenuto originale, anche la forma e il modo con cui l’opera è stata realizzata; abbiamo fatto in modo quindi che la traduzione fosse il più fedele possibile.
A nostro avviso la riuscita del lavoro è dovuta alla integrazione fatta dagli autori tra la teoria e la pratica: l’esposizione degli argomenti è chiara, perché frutto contemporaneamente della padronanza dell’argomento e di anni di insegnamento ad allievi stranieri con enormi difficoltà oggettive nell’apprendere ed accettare le teorie di base della Medicina tradizionale cinese.
Lo stile è conciso perché lo scopo del lavoro non era quello di costruire un trattato, ma di ottenere un libro di testo agevole e nello stesso tempo completo, utilizzabile per i corsi che da anni si tengono in Cina per medici stranieri. Ciò che ne risulta è un’opera che, se ben studiata ed assimilata, offre tutti gli elementi per una utilizzazione terapeutica corrente dell’agopuntura e della moxibustione e contemporaneamente pone tutte le basi per un approfondimento della conoscenza di base della Medicina tradizionale cinese.[…]»
Il Trattato degli Otto Canali Straordinari
Autore/i: Mei Jianhan; Yang Yuhua
Editore: C.E.A. – Casa Editrice Ambrosiana
edizione italiana a cura di Alessandra Gulì, collaborazione sinologica di Laura Caretto, prefazione degli autori, premessa di Mei Jianhan.
pp. XXIII-348, nn. illustrazioni b/n, Milano
La spiegazione più chiara, perfino troppo semplice, del ruolo dei canali straordinari si trova in un testo del I secolo, il Nanjing, che rispondeva alle “difficoltà” del sapere medico del tempo. Da allora, questo tema è rimasto una delle pagine più affascinanti e al tempo stesso più oscure della medicina cinese. Chiunque si sia avvicinato in maniera profonda all’agopuntura, ha colto la complessità e la problematicità dell’argomento, ma anche la potenziale, prodigiosa ricchezza di tali strutture nel campo della diagnostica e della terapia. Nei testi classici si riscontrano spesso spiragli di luce, ma ogni opera emette suoni diversi, difficili da ricomporre in un disegno musicale armonico. Mancava finora un testo che dal cielo dei principi classici scendesse sulla terra della pratica terapeutica, sottoponendo a continua verifica quanto la teoria andava scoprendo e, soprattutto, disponendo in una struttura sistematica le varie parti del mosaico per renderle immediatamente intellegibili. È questo il senso del trattato di Mei Jianhan e Yang Yuhua, simile a quei profondi bacini di acqua a cui tutto il sistema energetico dell’organismo si rifà per assolvere ai suoi compiti più raffinati. Il volume cattura l’attenzione del lettore a un livello sempre più profondo. E come i canali straordinari producono risorse particolarmente pregiate e inconsuete, il libro introduce a una sorta di epifania della conoscenza.
Parte I. Teoria generale dei canali straordinari – Parte II. Revisione degli schemi e verifica clinica: Dumai. Renmai. Chongmai. Daimai. Yangqiaomai. Yinqiaomai. Yangweimai. Yinweimai. – Parte III. Relazione dei canali a coppie: Dumai e renmai. Chongmai e daimai. Yangqiao e yinqiao. Yinwei e yangwei. – Parte IV. Collegamenti per gruppi di tre canali: Chongmai, renmai, dumai. Dumai, yangqiao, yangwei. Renmai, yinqiao, yinwei. Daimai e gli altri canali. – Parte V. Canali straordinari, canali regolari, organi e visceri: Relazione fra i canali straordinari. Relazione fra canali straordinari e ordinari. Relazione dei canali straordinari con il Cuore e il Rene. Relazione fra i canali straordinari e i visceri straordinari. – Parte VI. I punti dei canali straordinari: Punti del dumai. Punti del renmai. Punti del chongmai. Punti del daimai. Punti dello yangqiaomai. Punti dello yinqiaomai. Punti dello yangweimai. Punti dello yinweimai. I punti e le manifestazioni patologiche dei canali straordinari.
Psicologia Omeopatica
Profili di personalità dei maggiori rimedi costituzionali
Autore/i: Bailey Philip M.
Editore: Salus Infirmorum
nota di Roberto Gava, prefazione di Pietro Romagnoli, introduzione dell’autore, traduzione italiana a cura di Chiara Zuccarini e Roberto Gava.
pp. 496, nn. illustrazioni b/n, Padova
È un libro veramente affascinante e originale. L’Autore riporta innumerevoli casi clinici che ha curato e parte da questi per presentare le molte sfaccettature dei principali policresti permettendo finalmente di imparare a riconoscere non solo le immagini classicamente “patologiche” di questi rimedi, come vengono descritti dalle Materie Mediche classiche, ma anche le loro caratteristiche “normali” o “sane” e moltissimi dettagli che saranno di grande aiuto per riconoscere il simillimum nella nostra pratica ambulatoriale.
La conoscenza di questi aspetti è indispensabile per utilizzare la Omeopatia per prevenire la malattia. Ogni rimedio può essere considerato un essere vivente, o uno stesso Paziente, che ha già in sé il germe della malattia. È proprio quel disturbo iniziale che può e dovrebbe essere riconosciuto anche in una fase di relativo benessere in modo da attuare una vera Medicina Preventiva!
In seguito a questi presupposti questo libro ha avuto molto successo nei Paesi anglosassoni e sicuramente può essere di grande stimolo per insegnare a riconoscere il rimedio omeopatico costituzionale in noi stessi, nei componenti la nostra famiglia e nelle persone che ci circondano e vediamo tutti i giorni come per i personaggi del mondo del cinema, del teatro e della politica riportati negli esempi fatti da Bailey in queste pagine.
Philip Bailey si è formato come Medico alla Westminster Hospital Medical School. Studiò Omeopatia al The Royal London Homeopatic Hospital e la approfondì con l’Omeopata greco George Vithoulkas. Trascorse tre mesi nel Esalen Institute studiando la Psicoterapia della Gestalt e si fece una personale esperienza di Terapie Jounghiane, di Terapie Primarie e della Psicoterapia Breathwork. Attualmente esercita come Medico Omeopata a Perth, in Australia, dove tiene frequenti conferenze sulla Omeopatia.
Prefazione:
«In ogni stato di malattia lo stato dell’anima costituisce uno dei sintomi più importanti che deve essere sempre rilevato per poter avere il quadro fedele del male e conseguentemente poterlo guarire con la cura omeopatica. Questo è talmente importante nella scelta del medicamento che spesso lo stato d’animo del paziente è decisivo, perché costituisce un sintomo preciso e caratteristico che meno di qualsiasi altro può sfuggire all’osservazione del Medico attento»3 .
L’Anima, o Spirito, è un qualcosa di difficilmente definibile, una forma di pura energia non relegabile in spazi definiti e circoscritti che regola tutti i processi della mente e della volontà e regola pure il fluire dell’energia vitale all’interno degli organismi viventi.
«Lo Spirito, dotato di ragione e presente nell’organismo, può così servirsi di questo strumento sano e vivo nel tendere verso lo scopo supremo della vita»4 .
In questo modo, la mente risulta essere l’espressione più diretta e meno mediata dell’anima e può quindi manifestare, fin dal momento della loro comparsa, i disturbi di quest’ultima. Il nesso di causalità esistente tra disturbi mentali e insorgenza di malattie organiche più o meno gravi è sempre più evidente. D’altra parte, una patologia inizia spesso in un momento lontano rispetto a quello della visita, che può avvenire anche quando i disturbi sono lievi.
In una società come la nostra basata sulla competizione e sulla valorizzazione del benessere economico rispetto a quello spirituale, le manifestazioni mentali dei pazienti sono spesso compensate, per cui ci si trova spesso a valutare e repertorizzare sintomi il cui reale significato e valore è completamente diverso da quello supposto dal Medico o riferito dallo stesso paziente. Questi motivi spingono a cercare il quadro mentale di quest’ultimo in atteggiamenti la cui compensazione non è richiesta da regole morali di convivenza sociale, familiare e comunitaria, oppure in atteggiamenti negativi per i quali una compensazione sarebbe quanto meno socialmente opportuna. A volte, l’osservazione di come un paziente entra nello studio, si siede, saluta, guarda, parla e risponde, possono far sospettare e percepire condizioni più profonde che neppure l’interrogatorio più accurato potrebbe essere in grado di rivelare. Ma a questo punto sorge un altro problema: i sintomi delle sperimentazioni sono quasi sempre descritti da uno Sperimentatore che, anche se ha percezioni chiare e distinte, è molto difficile riesca a vedersi ‘dall’esterno’, tanto più che è sotto l’effetto del medicamento assunto per il proving.
Ma quali sono le percezioni che possono far riconoscere le prime condizioni di disordine in un paziente affetto per il momento solo da lievi disturbi? Il Bailey cerca di dare una risposta individuale a questo tema.
La peculiarità essenziale che impreziosisce quest’Opera è la presentazione delle linee caratteriali dei rimedi, derivate dall’esperienza diretta di un valente omeopata e Psicologo, spesso lontane dagli aspetti psicopatologici più eclatanti e ben rappresentati dalle Materie Mediche. La conoscenza di questi aspetti, infatti, è indispensabile per utilizzare l’Omeopatia in senso preventivo. Ogni rimedio può essere considerato come un essere vivente, o uno stesso paziente, che ha già in sé il disturbo iniziale, cioè il “germe” della malattia. Ed è proprio quel disturbo iniziale che può e dovrebbe essere riconosciuto anche in una fase di relativo benessere in modo da attuare una vera Medicina Preventiva!
Questa visione in un certo senso ‘miasmatica’ dei rimedi consente di prevedere in anticipo e con una certa approssimazione il tipo di manifestazioni morbose cui sarà soggetto il paziente e che potranno minarne lo stato di libertà e quindi anche di salute.
Nella prefazione a questo suo libro, lo stesso Bailey afferma: «La maggioranza dei pazienti che presenta uno stato Natrum muriaticum dopo una perdita o uno shock, era già Natrum muriaticum prima dell’evento. Analogamente, molti pazienti che sono in uno stato Thuja dopo aver contratto una malattia venerea, erano già in uno stato Thuja prima di prendere quella patologia».
Kent dice: «Se un Medico riesce ad eliminare le prime condizioni di disordine, il benessere dell’organismo sarà assicurato»5 .
Le prime condizioni di disordine, o ‘germe’ della malattia, consistono, come spiega Hahnemann, in quello che un Medico deve guarire o nella totalità dei sintomi di ogni quadro morboso. I sintomi mentali hanno una grande importanza al riguardo. Lo stesso Kent ammette che il momento iniziale di una malattia è segnalato da sensazioni più o meno definite, che il Medico deve essere in grado di comprendere nella loro importanza: «Non c’è alcuna sensazione che l’uomo possa avvertire e che sia priva di finalità, perché nell’universo non esiste niente di inutile. Perciò queste sensazioni morbose rivelano al Medico l’esistenza di un disordine. Anche se non si tratta dei sintomi eclatanti di uno stato delirante o maniacale, il Medico ha il dovere di affinare le sue capacità per riuscire a percepire le sfumature mentali del paziente e di valorizzarle al fine di riconoscere il rimedio adatto a lui.
Altra caratteristica essenziale di quest’Opera che può essere di estrema importanza pratica è la definizione del carattere dei rimedi segnalando le differenze a volte riscontrate nello stesso rimedio tra soggetti di sesso maschile e femminile. Per raggiungere questo tipo di chiarezza espositiva è sicuramente necessaria una vasta esperienza clinica e una notevole sensibilità di osservazione. Questo aspetto tenta di colmare una lacuna spesso presente nelle sintesi delle sperimentazioni per le quali, riguardo a un preciso sintomo, non è possibile risalire all’esistenza di una prevalenza di sesso.
Un altro punto dal quale emerge il taglio pratico che l’Autore conferisce a quest’Opera, è costituito dalla presentazione in termini statistici della prevalenza dei vari rimedi tra la popolazione. Questi ultimi sono dati che potrebbero fuorviare gli Unicisti dalla prescrizione di rimedi più rari, e forse, in queste statistiche, non è neppure possibile appurare dallo stesso Bailey in quale percentuale sia stato prescritto il simillimum al paziente, ma credo possano risultare utili quando capita di trovarsi, magari dopo più di un’ora di colloquio, senza un’idea precisa riguardo al rimedio da prescrivere: non si tratterà forse del simillimum, ma sarà pur sempre un rimedio vicino alla costituzione del paziente.
La lettura dei rimedi in chiave psicologica, anche se a volte può sembrare un po’ semplificata, d’altra parte rende notevolmente lineare lo studio degli aspetti mentali e consente anche di dare un’interpretazione di alcuni sintomi fisici caratteristici dei rimedi. L’esposizione dei rimedi, dopo la presentazione del nucleo psicologico fondamentale, passa poi alla definizione delle varie componenti fondamentali nelle quali il nucleo si realizza nel rimedio, delle varie possibilità evolutive e del suo modo di manifestarsi fino ad arrivare alla descrizione di personaggi, che risulta spesso illuminante e vivida come un ritratto d’autore.
La vivacità espositiva di quest’Opera è particolarmente felice, la memorizzazione degli aspetti mentali dei rimedi è facilitata dai frequenti raffronti che l’Autore presenta tra rimedi e famosi personaggi cinematografici e non. Oltre ad eseguire una preziosa presentazione dei medicamenti in una fase di relativo compenso, anche la descrizione delle fasi e degli stati di deterioramento a carico dei livelli emotivo e mentale risulta vivida, brillante e incisiva come solo raramente è possibile riscontrare nelle Materie Mediche classiche.
Questo testo non ha la pretesa di risultare una Materia Medica esaustiva degli aspetti mentali dei rimedi, ma sicuramente risulta un testo di piacevole lettura che contribuisce ad ampliare le nostre conoscenze e sensibilità professionale. Spesso i nuclei psicologici dei rimedi, particolarmente se policresti, hanno un valore umano universale. La loro comprensione e assimilazione, specialmente per gli omeopati che non hanno conoscenze specifiche in Psicologia, potrebbe aiutare a comprendere meglio sia il nostro Prossimo che noi stessi. (Dr. Pietro Romagnoli)
Philip Bailey si è formato come Medico alla Westminster Hospital Medical School. Studiò Omeopatia al The Royal London Homeopatic Hospital e la approfondì con l’Omeopata greco George Vithoulkas. Trascorse tre mesi nel Esalen Institute studiando la Psicoterapia della Gestalt e si fece una personale esperinza di Terapie Jounghiane, di Terapie Primarie e della Psicoterapia Breathwork. Attualmente esercita come Medico Omeopata a Perth, in Australia, dove tiene frequenti conferenze sull’Omeopatia.
NOTA DELL’EDITORE ITALIANO
PREFAZIONE
RINGRAZIAMENTI DELL’AUTORE
INTRODUZIONE DELL’AUTORE
Una nota su Costituzione, Strati e Stati mentali acuti
Strati
Potenze e aggravamenti
Consigli su come raccogliere e analizzare l’anamnesi mentale
ALUMINA
Deterioramento mentale
Perdita di identità
Depressione e impulsi autodistruttivi
Violenza
Ansia
Aspetto fisico
ANACARDIUM ORIENTALE
Ispirazione divina
Violenza
Paranoia
Annebbiamento mentale
Aspetto fisico
ARGENTUM NITRICUM
Eccentrico
Mente instabile
Animale sociale
Aspetto fisico
ARSENICUM ALBUM
Meticolosità
Insicurezza fisica
Ansia
Sospettosità
Concretezza
Il tipo aristocratico
Determinazione, rabbia ed egoismo
Relazioni
Aspetto fisico
AURUM METALLICUM
Cuore sensibile
Isolamento e relazione
Lavoratore infaticabile
Rabbia
L’oscurità
Aspetto fisico
BARYTA CARBONICA
Origini
Ritardo mentale
Bambino ritardato
Mancanza di perfezionamento
Immaturità emozionale
Concretezza
Senilità
Aspetto fisico
BARYTA MURIATICA
BELLADONNA
Interessi metafisici
Violenza
Mania
Sommario
Aspetto fisico
CALCAREA CARBONICA
Semplicità
Provincialismo e meschinità
Ospitalità e familiarità
Sentimentalismo e sensibilità
La timida ostrica
Ottusità mentale e ostinazione
Aspetto fisico
CAUSTICUM
Idealismo, empatia e ingiustizia
Disillusione e sofferenza psichica
Ossessione, introversione e ansia
La donna Causticum
Sommario
Aspetto fisico
CHINA
Sensibilità
Spirito di contraddizione e irritabilità
Dislessia, indecisione, infondatezza
Aspetto fisico
GRAPHITES
Semplicità e gentilezza
Indecisione e malumore
L’uomo Graphites
Aspetto fisico
HYOSCYAMUS NIGER
Pazzia
Impudicizia
Paranoia
Loquacità
Gelosia patologica
Religiosità
Rabbia, mania e delirio
Aspetto fisico
IGNATIA
Intensità emotiva
L’Ignatia sana
Libere pensatrici e femministe
Insicurezza e malumore
Amore non corrisposto
Panico
Sofferenza psichica
Amarezza e mascolinità
Prestigio
Teatralità
Raffinatezza
Aspetto fisico
KALI CARBONICUM
Convenzionalità
Il più grande razionalista
Insicurezza
Il Kali carbonicum intraprendente
Ansia
GLI ALTRI KALI
KALI BROMATUM
Aspetto fisico
LACHESIS
Loquacità e frettolosità
Appetito e ispirazione
Gelosia, rabbia ed egoismo
Paranoia
Aspetto fisico
LYCOPODIUM
L’accontentatore della gente
Spacconeria
Il Lycopodium medio
Distacco
L’opportunista
L’intellettuale
L’Hippy
Sentimentalismo e dolcezza di cuore
Depressione e disperazione
Senilità e demenza
La donna Lycopodium
Aspetto fisico
MEDORRHINUM
Il bambino Medorrhinum
L’uomo (o donna) di mondo
Indipendenza, socievolezza e flessibilità
Chiaroveggenza, ansia e sensazione di ‘spaziosità’
Aspetto fisico
MERCURIUS VIVUS
La ‘parola fatta carne’
L’eterno bambino (il Puer Aeternis)
Il giullare
L’imbroglione
Distacco e alienazione
Modo di pensare ritualistico e magico
Megalomania e crudeltà
Aspetto fisico
Sommario
NATRUM CARBONICUM
NATRUM MURIATICUM
Le origini
Genitore chiuso, bambino chiuso
Il bambino ribelle
Genitore indulgente, bambino che si aggrappa a lui
Controllo
Dare e rinunciare a se stessi
Perfezionista e lavoratore instancabile
Pensare in positivo
Il ribelle
Moralità e sessualità
Attori e attrici
Il Natrum muriaticum esperto
Lo snob
Depressione
Amore non corrisposto
Il clown
Il dipendente
Intensità emotiva
Sentimentalismo
Paure e fobie
Il Natrum muriaticum sano
Conclusioni
Caratteristiche mentali di Natrum muriaticum
Qualità positive
Alcuni tipi Natrum muriaticum
Aspetto fisico
Una nota circa la psicoterapia
NATRUM SULPHURICUM
Il Natrum muriaticum ispirato
Il custode degli altri
Depressione maniacale
Aspetto fisico
NUX VOMICA
Il Guerriero
Il Cavaliere
L’Imperatore
Il Re
L’Esperto
Il Playboy
Relazioni con gli altri
La donna Nux vomica
Aspetto fisico
PHOSPHORICUM ACIDUM
Sofferenza psichica e amore non corrisposto
Confusione mentale
Miscellanea
Aspetto fisico
PHOSPHORUS
Innocenza
Irresponsabilità ed evasione dalla realtà
La stella brillante
Pensiero nebuloso e confusione d’identità
Paura e ansia
Aspetto fisico
PLATINA
La Platina sana
La Platina pazza
Paura e panico
Aspetto fisico
PULSATILLA
Il bambino Pulsatilla
La Pulsatilla adulta e gli interessi personali
Instabilità emotiva
Passività, semplicità e sensualità
Confusione e parzialità
Innocenza
L’uomo Pulsatilla
Aspetto fisico
POST SCRIPTUM
SEPIA
La Strega
La Ballerina
La Cortigiana
La Bisbetica
La Sgobbona: apatia e isolamento
L’uomo Sepia
Aspetto fisico
SILICEA
Raffinatezza e profondità intellettuale
Timidezza, determinazione e ostinazione
Integrità
Calore e spontaneità
Aspetto fisico
STAPHYSAGRIA
La Staphysagria Dolce
La Staphysagria Selvaggia
La Staphysagria Sottomessa
La Staphysagria Amabile
Aspetto fisico
STRAMONIUM
Oscurità
Rabbia e sessualità
La personalità spezzata
False percezioni e allucinazioni
Paure e fobie
La luce
Comportamento ossessivo-compulsivo
Iperattività
SULPHUR
L’ispirazione intellettuale
Fuori dal comune
Il tradizionalista moderno
Concretezza
L’io, l’egoismo e l’essere un’adorabile canaglia
Testa tra le nuvole
Il romantico
Senilità, introversione del Sulphur anziano
Aspetto fisico
SYPHILINUM
Figlio della morte
Disturbo ossessivo-compulsivo
Autodistruzione e disperazione
Paura e sensibilità psichica
Un caso complesso di Syphilinum maschile
Aspetto fisico
THUJA
La Bella e la Bestia
Segreti oscuri
Sfrenatezza
Al limite della pazzia
Emisfero cerebrale destro
L’uomo Thuja
Aspetto fisico
TUBERCOLINUM
Curiosità intellettuale e distacco
Il bohèmiano sofisticato
Il micio
La donna Tubercolinum
Insoddisfazione, distruttività e iperattività
Aspetto fisico
VERATRUM ALBUM
Psicosi maniaco-depressiva e religiosità
Paura e ossessione
Aspetto fisico
APPENDICE:
Un’analisi elementare dei tipi costituzionali
Terra
Aria
Fuoco
Acqua
I tipi Terra
I tipi Aria
I tipi Fuoco
Il tipo Acqua
INDICE DEI PRINCIPALI ASPETTI MENTALI
INDICE DEI RIMEDI
INDICE GENERALE
I Mondi del Possibile
Che cosa sarebbe accaduto se la storia avesse imboccato altre strade creando infiniti mondi che non conosciamo? Scopritelo nella più ampia e affascinante raccolta di racconti e romanzi brevi sul tema della storia alternativa e degli universi paralleli, firmati dai grandi maestri della fantascienza, dalle origini agli anni ’90.
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Nord
prima edizione, presentazione e cura di Piergiorgio Nicolazzini.
pp. XIV-596, Milano
Che cosa sarebbe accaduto se Mosè avesse polverizzato le Tavole della Legge lasciando l’umanità ad arrovellarsi per ricomporre i Dieci Comandamenti? Se Colombo avesse scoperto un’altra America, se Napoleone non avesse mai combattuto una sola battaglia, se il Sud avesse vinto la Guerra Civile americana, se le truppe naziste avessero trionfato in Europa e in Asia o se qualcuno non avesse sganciato la bomba su Hiroshima, e poi ancora se… con altre ipotesi tra le più affascinanti, bizzarre e sconvolgenti? Insomma, che cosa sarebbe successo se la storia avesse imboccato un’altra strada o se gli eventi che hanno creato il mondo che tutti conosciamo fossero accaduti diversamente o… non fossero accaduti affatto? Semplicemente, avremmo una storia come non l’abbiamo mai conosciuta, un’infinità di mondi possibili, paralleli al nostro, talmente vicini che potrebbe bastare un semplice passo per entrare in uno di essi…
Viaggiare in questi mondi e una delle più emozionanti possibilità che la fantascienza offre ai suoi lettori, quindi ecco finalmente raccolti in quest’ampia e completa antologia i migliori romanzi e racconti – tutti inediti o introvabili – che i più grandi maestri della fantascienza hanno dedicato a questo tema, dalle origini agli anni ’90.
Ringraziamenti
Presentazione
Bibliografia critica
- Giù le mani (Racconto, Hands Off, 1881) di Edward Everett Hale (traduzione di Nicola Fantini)
- Storie della Bibbia per adulti: l’Alleanza (Racconto, Bible Stories for Adults, No. 31: The Covenant) di James Morrow (traduzione di Gloria Barberi)
- Una questione di gravità (Racconto lungo, A Matter of Gravity, 1974) di Randall Garrett (traduzione di Maria Cristina Pietri)
- Lettere dal nuovo mondo (Racconto, Isabella of Castile Answers Her Mail, 1992) di James Morrow (traduzione di Gloria Barberi)
- Spirito indomabile (Romanzo breve, And Wild for to Hold, 1991) di Nancy Kress (traduzione di Edmondo Masuzzi)
- I barbari (Racconto, The Round-Eyed Barbarians, 1992) di L. Sprague De Camp (traduzione di Rosanna Petino)
- Suona la campana della sera (Racconto, The Curfew Tolls, 1935) di Stephen Vincent Benet (traduzione di Carla Della Casa)
- La Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven e altre canzoni perdute (Racconto, The Ninth Symphony of Ludwig Van Beethoven and Other Lost Songs, 1977) di Carter Scholz (traduzione di Roberta Formenti)
- L’ultimo lancio di Custer (Racconto lungo, Custer’s Last Jump, 1976) di Steven Utley, Howard Waldrop (traduzione di Edmondo Masuzzi)
- Se Lee non avesse vinto la battaglia di Gettysburg (Racconto, If Lee Had Not Won the Battle of Gettysburg) di Winston Churchill (traduzione di Maria Cristina Pietri)
- La sera della partita al Fox and Goose (Racconto, Game Night at the Fox and Goose, 1989) di Karen Joy Fowler (traduzione di Maria Cristina Pietri)
- Übermensch! (Racconto, Übermensch!, 1991) di Kim Newman (traduzione di Gloria Barberi)
- L’ultimo imperativo (Racconto lungo, The Last Article, 1988) di Harry Turtledove (traduzione di Carla Della Casa)
- Sulle ali degli dei (Racconto lungo, Thor Meets Captain America, 1987) di David Brin (traduzione di Roberta Formenti)
- Luna di ghiaccio (Romanzo breve, Moon of Ice, 1982) di Brad Linaweaver (traduzione di Carla Della Casa)
- Il Lucky Strike (Racconto lungo, The “Lucky Strike”, 1984) di Kim Stanley Robinson (traduzione di Luisella Artabano)
- La casa di pietra (Racconto lungo, In the Stone House) di Barry N. Malzberg (traduzione di Carla Della Casa)
- Rifare la storia (Racconto, Remaking History) di Kim Stanley Robinson (traduzione di Nicola Fantini)
- Strano aggregato (Racconto lungo, Scattershot, 1978) di Greg Bear (traduzione di Nicola Fantini)
APPENDICE
- Nota introduttiva di Gianfranco de Turris
- Il racconto di un guardiano di spiaggia (Racconto) di Anonimo (XIX Secolo; Italiano)
- Se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale di William Shirer (traduzione di Carla Della Casa)
Note sugli autori
Cyberpunk
La più ampia raccolta di romanzi e racconti inediti dove i grandi autori della nuova fantascienza esplorano le frontiere dell’immaginario e tracciano le mappe del nostro futuro.
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Nord
prima edizione, premessa e cura di Piergiorgio Nicolazzini.
pp. XLII-696, Milano
Il cyberpunk è il fenomeno più innovativo emerso all’interno della fantascienza negli ultimi dieci anni, ma ormai ha travalicato i confini di un genere letterario, è diventato fenomeno multimediale, attraverso il cinema, la musica, le arti visive. Come tale è entrato nel vocabolario degli anni ’90 per indicare un vasto e ramificato evento culturale che meglio di qualsiasi altro è in grado di interpretare il paesaggio globale, multiforme e tecnologizzato, nel quale vive l’umanità alle soglie del 2000, dall’intelligenza artificiale all’ingegneria genetica, dalle reti informatiche alla realtà virtuale. Se il fenomeno è esploso nell’opinione unanime di lettori e critici con Neuromante di William Gibson, il cyberpunk, nel decennio trascorso dalla pubblicazione di quel romanzo si è evoluto, propagato e trasformato, penetrando nella sensibilità di una ricchissima generazione di autori, spesso fra loro, ma uniti dalla comune volontà creativa di esplorare e interrogare il presente e il futuro con il linguaggio della fantascienza.
Questa raccolta di romanzi e racconti inediti e in assoluto la più ampia, articolata ed esauriente mai apparsa sulla nuova fantascienza. Non è solo uno sguardo su un movimento letterario, ma un affascinante viaggio narrativo che traccia una mappa delle frontiere dell’immaginario alla fine del secondo millennio.
Ringraziamenti di Piergiorgio Nicolazzini
Premessa di Piergiorgio Nicolazzini
Introduzione: Il deserto reale di Larry Mc Caffery (traduzione di Piergiorgio Nicolazzini)
Cyberpunk: una guida schematica di Richard Kadrey, Larry Mc Caffery (traduzione di Piergiorgio Nicolazzini e Maria Cristina Pietri)
Bibliografia critica per ulteriori approfondimenti di Piergiorgio Nicolazzini
Bibliografia degli autori di Piergiorgio Nicolazzini
- Un dono dalla Cultura (Racconto, A Gift from the Culture, 1987) di Iain M. Banks (traduzione di Anna Dal Dan)
- Zero assoluto (Romanzo breve, Heads, 1990) di Greg Bear (traduzione di Nicola Fantini)
- Affogarsi (Racconto, Drown Yourself) di Michael Blumlein (traduzione di Ervino Cus)
- Chi credi di essere? (Romanzo breve, Fool to Believe, 1990) di Pat Cadigan (traduzione di Anna Dal Dan)
- Mosquito (Racconto, Mosquito, 1989) di Richard Calder (traduzione di Fabio Zucchella)
- Immacolata (Racconto, Immaculate, 1991) di Storm Constantine (traduzione di Edmondo Masuzzi)
- Morte della ragione (Romanzo breve, Death of Reason, 1992) di Tony Daniel (traduzione di Luciano Lorenzin)
- Torcipelle (Racconto, Skintwister, 1986) di Paul Di Filippo (traduzione di Fabio Feminò)
- Brucia piano piano (Racconto, Slow, Slow Burn, 1988) di George Alec Effinger (traduzione di Maria Cristina Pietri)
- Assiomatico (Racconto, Axiomatic, 1990) di Greg Egan (traduzione di Enzo Verrengia)
- La stanza di Skinner (Racconto, Skinner’s Room, 1993) di William Gibson (traduzione di Nicola Fantini)
- Un computer per amico (Racconto, Computer Friendly, 1989) di Eileen Gunn (traduzione di Alessandro Zabini)
- Sciamano elettrico (Racconto, Ah! Bright Wings) di Howard V. Hendrix (traduzione di Fabio Feminò)
- Diritto di morire (Racconto lungo, Living Will, 1991) di Alexander Jablokov (traduzione di Nicola Fantini)
- Addio Houston Street, addio (Racconto, Goodbye Houston Street, Goodbye, 1987) di Richard Kadrey (traduzione di Giampiero Roversi)
- Il prigioniero di Chillon (Racconto lungo, The Prisoner of Chillon, 1986) di James Patrick Kelly (traduzione di Enzo Verrengia)
- Vanilla Dunk (Racconto lungo, Vanilla Dunk, 1992) di Jonathan Lethem (traduzione di Enzo Verrengia)
- L’assistente del dottor Luther (Racconto, Dr. Luther’s Assistant, 1993) di Paul J. Mc Auley (traduzione di Maria Cristina Pietri)
- L’ultima destinazione (Racconto, Floating Dogs, 1991) di Ian Mc Donald (traduzione di Fabio Zucchella)
- Spirito della notte (Racconto, Spirit of the Night, 1987) di Tom Maddox (traduzione di Nicola Fantini)
- Aracne (Racconto, Arachne, 1987) di Lisa Mason (traduzione di Fabio Zucchella)
- Condotto di probabilità (Racconto, Probability Pipeline) di Rudy Rucker, Marc Laidlaw (traduzione di Enzo Verrengia)
- Morte soft (Racconto, Soft Death, 1986) di Rudy Rucker (traduzione di Giampiero Roversi)
- Poveri geni (Racconto, The Gene Drain) di Lewis Shiner (traduzione di Fabio Zucchella)
- I lupi del Plateau (Racconto, Wolves of the Plateau) di John Shirley (traduzione di Enzo Verrengia)
- Spider Rose (Racconto, Spider Rose, 1982) di Bruce Sterling (traduzione di Fabio Zucchella)
- L’uovo di grifone (Romanzo breve, Griffin’s Egg, 1991) di Michael Swanwick (traduzione di Gloria Barberi)
- Flatline (Racconto, Flatline, 1988) di Walter Jon Williams (traduzione di Ervino Cus)
Le Nozze Chimiche di Christian Rosenkreutz
Titolo originale: Die Chymische Hochzeit des Christian Rosenkreutz
Autore/i: Andreae Johann Valentin
Editore: Se
a cura di Elsa Aichner con uno scritto di Rudolf Steiner, in copertina «schema alchemico» particolare di miniatura del XIV secolo.
pp. 136, Milano
La Rosa e la Croce sono i grandi simboli che agli inizi del Seicento esprimono gli ideali europei del rinnovamento politico e religioso. Tra il 1614 e il 1616 vengono pubblicati in Germania i due manifesti del movimento rosacrociano, che in un’atmosfera di straordinario entusiasmo diffusero le idee e i programmi di una «riforma generale delle cose divine e umane». Con linguaggio millenaristico, con una spiritualità che affonda le proprie radici nella tradizione ermetica e alchemica, viene annunziata una riforma universale che avrebbe riportato il mondo allo splendore dell’età dell’oro di Saturno e all’innocenza paradisiaca del primo uomo.
Il teologo Johann Valentin Andreae (1585-1654) vive in questo clima spirituale. La sua ispirazione è alimentata da una duplice fiamma: la religiosità riformata e il pensiero rinasci mentale, cabalistico, magico-scientifico. Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz è un romanzo alchemico, un meraviglioso viaggio di iniziazione spirituale. La storia di Christian Rosenkreutz è l’avventura dello spirito nel magico segreto della verità: una lunga serie di «prove mistiche» che in sette giorni egli dovrà superare per poter giungere alla visione dell’essenza della realtà e all’unione della sua anima con le forze che governano il mondo.
L’Occhio Nudo – Giro alla Scoperta dell’Uomo
Autore/i: Morris Desmond
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Sylie Coyaud.
pp. 288, Milano
“L’animale uomo sotto la lente dell’etologo.
Dall’autore di La scimmia nuda un affascinante viaggio tra i popoli alla ricerca della diversità umana.”
Nomade per lavoro e per irrequietezza, cronista delle culture più svariate, dalla savana africana ai casinò di Las Vegas, Desmond Morris non può fare a meno di registrare le forme di comunicazione e le usanze sociali. Osserva con uguale distacco i comportamenti delle specie, non importa se dell’Homo sapiens o di altri animali. L’interessano a pari merito di somiglianze collettive e la varietà individuale, le scimmie approdate dal Marocco sulla rocca di Gibilterra, il piccolo vescovo con un’enorme limousine e grandi pretese, i gesti dei napoletani e le regole del calcio medievale ancora in uso in una cittadina inglese. Con la sua straordinaria capacità cogliere il particolare illuminante, Desmond Morris descrive anche se stesso, sempre nostalgico di paradisi perduti e pronto a rischiare la vita per trovarne di nuovi. Come quarant’anni fa, continua a mettersi nei guai e in nuove avventure: perfino un viaggio di conferenze si trasforma in giallo di Agatha Christie e una crociera attorno al mondo con la moglie, da tranquilli pensionati su una nave di lusso, si rivela piena di peripezie, malintesi comici, personaggi sorprendenti. Se in questi diari di vagabondaggio Desmond Morris si dispiace per lo scempio del pianeta e ci invita a trattarlo con maggior rispetto, si rallegra tuttavia per l’ingegnosità con la quale, da scimmie nude, ci adattiamo a vivere in città sovrappopolate, o impariamo a far crescere fiori su brulle isole vulcaniche. Ci racconta come adottiamo usanze nuove senza rinunciare del tutto a quelle ereditate nel corso dell’evoluzione, e come dalla superficie della civiltà globale, chiassosa e livellata da consumi tutti uguali, spunti ovunque una meravigliosa diversità umana. È questa che Desmond Morris sa vedere e far vedere, a occhio nudo.
Desmond Morris, nato nel 1928 nel Whilshire (Regno Unito), è un noto antropologo, autore di due straordinari bestseller: La scimmia nuda, pubblicato in Italia nel 1974, e L’uomo e i suoi gesti, edito da Mondadori nel 1981. Allievo dell’etologo Niko Tinbergen, ha studiato zoologia a Oxford ed è diventato in seguito responsabile della sezione mammiferi dello zoo di Londra, dove ha costituito un proprio gruppo di ricerca. Ha creato documentari televisivi di successo e pubblicato oltre quaranta libri dedicati al comportamento umano e animale. Fra questi sono usciti in Italia, oltre a La scimmia nuda e L’uomo e i sui gesti (1972), Il cane. Tutti i perchè (1988), Il gatto. Tutti i perchè (1988), Il cavallo. Tutti i perchè (1990), Capire il Gatto (1991), Noi e gli animali (1992), Il bambino. Tutti i perchè (1993), L’animale uomo (1994), I gesti nel mondo (1995), Osservare il bambino (1996) e Osservare il cane (1997).
Svegliarsi all’Amore
Autore/i: Green Julien
Editore: Edizioni Logos
prefazione di Jacques Maritain, premessa dell’autore, traduzione di Domenico Giuliotti, in copertina: Antonello da Messina, “Il buon ladrone”, (particolare della Crocifissione, Musée des Beaux Arts, Aversa)
pp. 128, Roma
Quanto ad anni questo libro, che deliberatamente pubblichiamo com’era stato proposto da Giuliotti, s’avvia alla vecchiaia (ne ha cinquantasei). Di vitalità però sovrabbonda. Sprizza anzi giovinezza da tutte le pagine. E non tanto perché rinvigorito nel 1963 dalla prefazione di Maritain (che ne giudica l’apparizione come “una svolta decisiva nella storia della letteratura francese”), e nemmeno perché impreziosito dalla premessa dello stesso autore (che pur non riesce a leggere senza sgomento le enormità scritte “sull’inferno, i roghi spagnoli e l’insufficienza del clero”), quanto perché la guerra che dichiarava nel 1924 non è finita, dura ancora e si combatterà finché ci saranno cristiani che tengano (ci scuserà, Moeller, la parafrasi) in una tasca i libri di Moravia, in un’altra quelli di Berlinguer e tra le mani magari un Parazzoli (nuovo astro del firmamento letterario cattolico italiano).
Julien Green nasce a Parigi il 6 settembre 1900 da genitori protestanti americani. Si converte al cattolicesimo, se ne allontana e vi ritorna restandovi come uno dei maggiori “testimoni dell’invisibile”. Premio Bookman 1928, Gran premio letterario di Monaco 1951 ed Accademia di Francia 1971. Tra le sue opere di narrativa, teatrali o autobiografiche, Adrienne Mesural (1927). L’ennemi (1954), Le bel aujourd’hui (1958), Chaque homme dans sa nuil (1960), Mille chemins ouverts (1964).
L’Uomo : chi è?
Elementi di antropologia filosofica
Autore/i: Mondin Battista
Editore: Editrice Massimo
seconda edizione riveduta e ampliata, prefazioni dell’autore.
pp. 384, Milano
Da millenni filosofi e scienziati studiano l’uomo e cercano di dare una definizione accettabile della sua globalità: natura, origine e fine ultimo. Dal «conosci te stesso» di Socrate, alle motivazioni profonde del Rinascimento, alla forma spiccatamente antropologica della recente filosofia.
Con l’inizio dell’epoca moderna (Cartesio, Spinoza…) l’indagine antropologica abbandona l’impostazione cosmocentrica dei filosofi greci e quella teocentrica degli autori cristiani e si avvia verso l’indirizzo antropocentrico: l’uomo, punto di partenza da cui muove la ricerca filosofica. Esistenzialisti e strutturalisti, marxisti e tomisti, evoluzionisti e spiritualisti, atei e cristiani sono tutti d’accordo nell’ascriver-e allo studio dell’uomo una importanza capitale. Anche i teologi pensano che sia opportuno, se non necessario, dare alla loro disciplina una impostazione antropocentrica.
L’Autore, mediante una analisi ampia e meditata, esamina (nella prima parte dell’opera: Fenomenologia dell’uomo) il fenomeno «uomo» dalle angolature principali, cercando di vedere innanzitutto che cosa è: corporeità, conoscenza, volontà-libertà-amore, linguaggio, socialità, cultura, lavoro, gioco, religione.
Solo dopo una vasta fenomenologia delle apparenze tenta di decifrare e spiegare il senso profondo ultimo e completo dell’uomo (parte II: Metafisica dell’uomo).
Battista Mondin, nato nel 1926, è professore di filosofia medievale e antropologia presso la Pontificia Università Urbaniana. È autore di oltre quindici volumi e una cinquantina di Saggi; collabora a riviste filosofiche e teologiche italiane e straniere.
Il Grande Archimede
Autore/i: Geymonat Mario
Editore: Sandro Teti Editore
prefazione di Luciano Canfora, introduzione di Zhores Alferov, scritti di Piergiorgio Odifreddi.
pp. 144, XVII tavole a colori e nn. figure b/n, Roma
Un’avvincente biografia illustrata ripercorre le scoperte più innovative dello scienziato siracusano.Le testimonianze di autori come Plutarco, Vitruvio, Livio e Cicerone, compongono il ritratto di Archimede, figura poliedrica, ideatore di oggetti come gli specchi ustori, la catapulta e la vite a chiocciola. Il mito del genio siracusano continua a vivere fra le nuove generazioni, dimostrando come ancora oggi Archimede possa essere maestro e ispiratore per la scienza moderna. Dopo il successo negli USA della traduzione inglese, il testo aggiornato, giunto alla quarta edizione, viene ora arricchito da un contributo di Piergiorgio Odifreddi.
Il classicista italiano Mario Geymonat si muove sul confine tra leggenda e verità storica, raffigurando un Archimede scienziato geniale e stravagante.
(Adam Kirsch “New York Intellectuals”)
Geymonat ricostituisce bene le scoperte e la vita di Archimede, vissuta anche con la passione dei problemi civili e politici.
(Giovanni Caprara “Corriere della Sera”)
Un libro nel contempo dotto ed estremamente piacevole nella lettura.
(Annalisa Stancanelli “Focus”)
Mario Geymonat (1941-2012) ha insegnato Filologia Classica e Letteratura Latina a Milano, in Calabria, a Siena e a Venezia, tenendo lezioni anche in Francia, Germania, Inghilterra, Grecia, Spagna, Russia e Stati Uniti. Nel 1964 ha pubblicato a Milano il palinsesto veronese dell’Euclide Latino. Il suo volume denso e accattivante Il Grande Archimede è stato pubblicato in inglese negli Stati Uniti (Baylor University Press 2010) e viene ora tradotto in altre lingue. Sua è l’edizione critica di riferimento del testo latino di Virgilio (Torino 1973, Roma 2008), accompagnata da studi particolari sui codici e sui commenti antichi al poeta latino. Ha scritto la parte greco-latina della Storia della punteggiatura in Europa (Roma-Bari 2008) e ha curato una nuova e più ampia edizione del classico Dizionario delle Abbreviature Latine di Adriano Cappelli (Milano 2011). È autore di volumi di successo per la scuola superiore e ha diretto per Sandro Teti la collana di poesia e letteratura contemporanea ZigZag.
Zhores Alferov, Premio Nobel per la Fisica nel 2000, è considerato uno dei padri dell’informatica e dello sfruttamento dell’energia solare. Vicepresidente dell’Accademia delle Scienze russa, è deputato alla Duma, rettore dell’Università dell’Accademia delle Scienze di Pietroburgo, presidente dello loffe, il più grande istituto di fisica al mondo, e della Fondazione Alferov, che opera anche in Italia, è Presidente scientifico di Skolkovo, il più grande polo tecnologico della Federazione Russa.
Luciano Canfora, Filologo classico e storico di levatura internazionale, originale e stimato editorialista del Corriere della Sera, è autore di numerosi saggi di successo, molti dei quali tradotti nelle principali lingue europee.
Piergiogio Odifreddi, Matematico, logico e saggista italiano. Nei suoi lavori divulgativi esplora le connessioni tra la matematica e le scienze umane. È autore di molti saggi, collabora con trasmissioni radiofoniche e televisive, nonchè con La Stampa, la Repubblica e numerose riviste.
Il Grande Archimede di Mario Geymonat, già vincitore del premio letterario Corrado Alvaro, è un testo affascinante e riccamente illustrato che ritrae in modo moderno il grande scienziato. Per anni interpretato come campione di uno strenuo rigorismo, Archimede, spirito intelligente e aperto, ritrova in queste pagine la forza del suo pensiero attraverso la lettura delle fonti coeve e dei suoi scritti.
Archimede è uno degli scienziati più originali e singolari della storia umana. Vissuto nel III secolo a.C. a Siracusa, allora una delle città più importanti del Mediterraneo, ammirato dai grandi eruditi di Alessandria come pure dal tiranno Gerone e dai suoi concittadini, fu principalmente un matematico. Al suo genio sono dovuti il calcolo esatto del rapporto fra la circonferenza e il diametro del cerchio (il famoso pi greco) e fra la sfera e il cilindro, uno studio approfondito della spirale, una inedita misurazione del peso specifico (“Éureka, Éureka”), l’indicazione di numeri straordinariamente grandi (i granelli di sabbia che servirebbero a riempire l’intero universo). Lo scienziato siciliano fu pure un ingegnere straordinario, come dimostrò costruendo macchine che fecero la gloria della sua città: la nave Siracusana, la vite a chiocciola a flusso continuo, le catapulte e altri imponenti congegni di difesa. Archimede venne barbaramente ucciso da un soldato romano indispettito perché continuava a dedicarsi ad astratti problemi di geometria durante la drammatica presa di Siracusa, nel 212 a.C. Su di lui hanno scritto pagine memorabili Plutarco, Vitruvio, Livio, Cicerone e molti altri, qui riportate in traduzione. Il suo mito è continuato a splendere nel Rinascimento e prosegue a farlo anche fra le nuove generazioni, basti pensare all’introduzione fra i personaggi di Walt Disney di Archimede Pitagorico, il simpatico e altruista inventore di macchine impossibili.
La Vita del Camaleonte
E di altre lucertole
Autore/i: Angel Fernand
Editore: Longanesi & C.
traduzione dal francese di Sestilio Montanelli.
pp. 204, 39 illustrazioni b/n, Milano
Questo libro narra la vita degli esemplari più curiosi di lucertola. Il camaleonte, soprattutto famoso per i suoi cambiamenti di colore, è il personaggio più notevole, ma è seguito da una schiera numerosa di concorrenti non meno strani ed interessanti. Colori, forme, caratteristiche e costumi di ognuno sono decritti con stile attraente e con rigore scientifico. Vederete i camaleonti nutrirsi, crescere, riprodursi, lottare per la vita e difendersi dai nemici. Vi stupirà scoprire in essi attitudini e proprietà che credevate patrimonio esclusivo dell’uomo. Conoscerete le credenze degli antichi attorno a queste lucertole e con sicuro criterio vaglierete il vero dal fantastico. Fernand Angel non si è valso soltanto della conoscenza acquisita sui libri ma ha studiato di persona lungamente gli animali di cui scrive.
Chiunque si interessi alle abitudini degli animali, al loro sviluppo, ai loro amori, alle cause che li conducono alla morte, ai problemi che sono invariabilmente legati alla loro esistenza sulla terra, non potrà scordare tanto presto le nozioni che l’autore, durante la sua lunga esperienza di erpetologista al museo naturale francese, ha raccolto per lui. Sullo sfondo delle più antiche credenze, delle leggende che hanno sempre circondato di mistero e di orrore codesta particolare specie di rettili avrà a sua disposizione, in una forma piana ed attraente, ciò che la scienza moderna ha potuto appurare con matematica sicurezza. Avanti a lui si spalancheranno i cancelli di un mondo sconosciuto ai più, che diventerà alla fine familiare. Oltre che della propria osservazione, l’autore sè valso dei migliori autori e ha rappresentato le diverse specie in disegni che le riproducono da vicino e nelle attitudini che sono loro solite.
Le Luci della Sapienza
Titoli originali: Munqidh min al-ḍalāl – Mishkāt al-anwār
Autore/i: Al-Ghazālī
Editore: Se
cura e postfazione di Massimo Campanini, in copertina «illustrazione del Corano» particolare XVII secolo.
pp. 176, Milano
«Mi hai chiesto, o fratello onorato […], di spiegarti i misteri delle luci divine e, allo stesso tempo, ciò cui alludono le espressioni letterali dei versetti rivelati e delle tradizioni profeti che tramandate. Per esempio, il detto dell’Altissimo: “Dio è la Luce dei cieli e della Terra, e la sua Luce somiglia a una nicchia in cui è contenuta una lampada, a sua volta contenuta in un’ampolla di cristallo, che è come una stella brillante; e la lampada brucia dell’olio di un albero benedetto, un ulivo né orientale né occidentale, che arde quasi come se non lo toccasse fuoco. È Luce su Luce e Dio guida alla sua Luce chi vuole”. Mi chiedi quale sia il significato allegorico sotteso alla nicchia, all’ampolla di cristallo, alla lampada, all’olio e all’albero. Vi è anche la tradizione del Profeta che dice: “Dio è celato da settantamila veli di luce e di tenebra, e se li si rimuovesse, il suo Volto sublime brucerebbe tutto ciò che lo raggiungesse con lo sguardo”.
Con questa domanda ti innalzi ad altitudini vertiginose, alle quali può pervenire soltanto l’occhio acuto dei dotati di vista interiore. Bussi a una porta serrata che si apre solo per i dotti ben fondati nella scienza. Inoltre, non ogni mistero può essere acclarato e svelato, non ogni verità propalata e resa pubblica, perché anzi il petto dei puri è la tomba dei segreti. […] Siccome sono numerosissimi coloro che si ingannano sulle cose di Dio, è necessario preservare i segreti tenendoli ben celati.
Tuttavia vedo che il tuo cuore è stato aperto alla luce e il tuo intimo sottratto alle tenebre dell’ignoranza. Per cui non sarò avaro con te di indicazioni riguardo a quei fugaci balenii, a quei simboli e allusioni che conducono alle verità più sottili e profonde. Tenere all’oscuro chi merita di perseguire la scienza non è meno iniquo che comunicarla a chi ne è indegno».