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Libri dalla categoria Cartagine

La Logica dell’Ipotesi

La Logica dell’Ipotesi

Autore/i: Naville Ernest

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione di Dario Antiseri, traduzione di Anna Fabriziani, in sovraccoperta: Ennemond Alexandre Petitot, disegno a penna acquerellato, particolare, progetto per Aequatio pubblicato nel volume edito da Bodoni, Parma 1798.

pp. 364, Milnao

L’immagine della scienza come tessuto di ipotesi in continuo stato d’assedio da parte dei «fatti» affonda alcune delle sue più robuste radici nella seconda metà del secolo scorso, trova tenaci sostenitori agli inizi del nostro secolo e oggi, con l’epistemologia popperiana e post-popperiana, è un’idea tra le più consolidate della filosofia contemporanea. Ebbene, nella costruzione di siffatta immagine ipotetista e fallibilista della scienza grande rilievo assume La logica dell’ipotesi di Ernest Naville, se non altro per la ragione che l’Autore, nel pieno del positivismo, affermò con decisa consapevolezza «la presenza dell’ipotesi in tutti gli elementi della scienza senza eccezioni».
Ma più in particolare: l’indagine sui presupposti metafisici della scienza, la distinzione tra contesto della scoperta e contesto della giustificazione; la difesa della teoria unificata del metodo; l’individuazione del ruolo dell’errore nello sviluppo della scienza; l’equilibrato atteggiamento nei confronti della storia della scienza; la critica dell’induttivismo; i fatti considerati come «fatti dalla teoria»; la demarcazione tra scienza e non-scienza in base al criterio per cui sono scientifiche le teorie le cui conseguenze descrivono osservazioni all’epoca realizzabili; l’idea che teorie oggi empiricamente non controllabili possono diventarlo domani; l’importanza attribuita alla strumentazione scientifica vista quale decisivo fattore di controllo delle teorie e quindi quale elemento determinante nello sviluppo della conoscenza scientifica: ecco dunque alcune delle idee della Logica dell’ipotesi, idee che costituiscono ragioni più che sufficienti per fare del lavoro di Naville un vero e proprio classico dell’epistemologia.

L’Esperienza della Reincarnazione

L’Esperienza della Reincarnazione

Autore/i: Dethlefsen Thorwald

Editore: Casa Editrice Astrolabio

traduzione di Lia Ruffino von Morgen.

pp. 200, Roma

L’ambizione scientifica di questo libro è tutt’altro che modesta, si propone infatti addirittura la dimostrazione pratica della teoria della reincarnazione.
L’autore, Thorwald Dethlefsen, uno psicoterapeuta che esercita in Germania, ha ottenuto dai suoi pazienti un materiale di enorme interesse, le cui implicazioni teoriche e pratiche appaiono infinite. Il paziente in trance, sotto la guida di Dethlefsen, regredisce fino al momento della nascita e oltre, fino a una o più vite precedenti, di cui riporta testimonianze a volte confuse ma a volte di una chiarezza sorprendente e delle quali è stato facile accertare la veridicità.
Grazie all’opera di Dethlefsen, la reincarnazione, che l’Oriente ha da sempre accettato come una realtà e sulla quale ha basato i propri sistemi filosofici e religiosi, ma che l’Occidente stenta addirittura a prendere in considerazione, riceve finalmente la possibilità di una verifica con esperimenti scientificamente controllati.

Angoscia Femminile e Psicosomatica

Angoscia Femminile e Psicosomatica

Autore/i: Lambergeon Solange

Editore: Rizzoli

introduzione dell’autrice, traduzione, di Mariarita Basevi.

pp. 176, Milano

Dei turbamenti chiamati psicosomatici si diceva in passato: sono nervosi. Si dice al giorno d’oggi: sono psichici ma tutto resta ancora da spiegare. Una sola cosa è certa: che i turbamenti della vita quotidiana e affettiva non colpiscono solo la psiche, ma anche il corpo, e viceversa. l meccanismi attraverso cui avviene questo processo sono in gran parte radicati nell’inconscio e la psicoanalisi ne ha individuati e studiati una buona parte. Molti tuttavia rimangono ancora ignoti. Solange Lambergeon ci descrive qui alcuni fondamentali casi femminili. Ancora legate, in genere, al concetto tradizionale di donna-oggetto, sentimentale e frigida, eppure già attratte e coinvolte nel processo di emancipazione sociale che è tuttora in atto e che si svolge tra ostacoli ancora forti e contraddizioni profonde, le donne finiscono per subire le conseguenze degli squilibri derivanti da una condizione umana e sociale che sta mutando. Dalla sottomissione passiva alla rivolta cieca, la strada verso una libertà consapevole e piena di ostacoli. Gli squilibri psichici e affettivi si traducono perciò in squilibri ormonici, alterazioni dei tessuti, vere e proprie malattie che la medicina comune da sola non riesce a curare. Interviene a questo punto la medicina psicosomatica che cerca di risolvere, o almeno di attenuare quei conflitti interiori che sono stati alla base del turbamento che ha originato la malattia vera e propria o che l’ha accompagnata. Al di sotto del caso clinico traspare il caso umano: sotto le infermità del corpo si rivela la mutilazione della personalità che l’ambiente, le condizioni economiche e sociali, le errate concezioni, i pregiudizi hanno operato con armi sottili. Questo libro è una rassegna documentata di casi umani che può aiutare a meglio comprendere se stessi e gli altri.

Solange Lambergeon che si è affermata nel campo della psicosomatica con studi e ricerche lungo l’arco di un ventennio, ha iniziato i suoi studi a Parigi durante l’ultima guerra.
Allieva del noto dermatologo Touraine, si orienta verso la psicoanalisi sotto la guida del Laforgue e comincia a studiare l’influsso dei turbamenti psichici sulle malattie cutanee. Si afferma ben presto con un Saggio di dermatologia psicosomatica (1949) e prosegue le sue ricerche sotto la guida del dottor A. Tzack. Assistente di psicoterapia e di consultazione psicosomatica presso l’ospedale S. Anna di Parigi dal 1950, esercita tuttora la professione medica alternando la pratica allo studio e alla ricerca.

Il Linguaggio del Corpo

Il Linguaggio del Corpo

La nuova scienza della comunicazione senza parole

Autore/i: Fast Julius

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, traduzione di Delfo Ceni.

pp. 216, illustrazioni b/n, Milano

Hai un carattere fragile?
Il corpo lo rivela.

Vuoi avere successo?
Il corpo può aiutarti.

Hai un comportamento falso?
Il corpo Io smaschera.

Soffri di solitudine?
Il corpo lo dice.

Il corpo non sa mentire: ha un linguaggio che si esprime senza parole. Gesti, movimenti, scatti, atteggiamenti, pose, Sono messaggi inequivocabili. Ampliano, sottolineano, rafforzano i discorsi parlati, oppure li contraddicono o addirittura ne smascherano l’ipocrisia, in ogni caso ne rivelano la sostanza più vera. Una nuova scienza studia il linguaggio della comunicazione senza parole: si chiama cinesica e spiega in quale modo i gesti dell’uomo ne rivelano i più segreti pensieri, il carattere, il comportamento, le aspirazioni. La cinesica è ai suoi primi passi, ma ha già trovato le più diverse applicazioni dalla psicologia alle terapie analitiche.
Tutti riconoscono il significato di taluni gesti, e alcuni atteggiamenti sono convenzionalmente destinati a comunicare sentimenti o stati d’animo risaputi. Gli occhi sbarrati indicano sorpresa o paura. La fronte corrugata trasmette un senso di perplessità o di preoccupazione. Le dita tamburellanti possono dire noia o impazienza, i piedi battuti per terra, stizza o nervosismo. Si sa pochissimo, invece, del reale significato che può assumere una mano posata sulla spalla: è un’offerta di aiuto, di conforto, di amicizia, o nasconde un’insidia o una minaccia? Il contatto con una persona la rende più vicina o più estranea?“ Un certo atteggiamento, apparentemente banale e al quale non si attribuisce in generale nessuna importanza, può essere invece interpretato e risultare illuminante per comprendere situazioni e persone.
La cinesica apre nuove prospettive alle capacità umane di intelligenza di se stessi e del prossimo. Insegna a leggere il linguaggio del corpo, a decifrare, al di là delle parole, l’autenticità dei gesti, la sincerità degli atteggiamenti, la verità del comportamento della gente. Aiuta a identificare quali movimenti sono più confacenti alla personalità di ciascuno, accerta che cosa c’è di positivo o di negativo nel modo di presentarsi, nel proporre un’immagine di se stessi agli altri.
Il linguaggio del corpo è la prima esposizione organica degli elementi fondamentali della cinesica, è un trattato della scienza della comunicazione senza parole e delle sue molteplici applicazioni, un manuale che mette in condizione di essere più sensibili e più comprensivi, più capaci e più operativi nella vita di relazione, che può avere un influsso determinante sui rapporti che ognuno intrattiene quotidianamente in famiglia, in società, nel luogo di lavoro.

Julius Fast (1919), laureato alla New York University, ematologo e batteriologo, direttore di “ OB-Gyn Observer”, collaboratore di “Medical World News” e “Medical News”, è autore di opere scientifiche e letterarie, fra cui Blueprint for Life, a Study of Genetics, What You Should Know About Human Sexual Response, The Beatles, the Real Story. Scrive anche di fantascienza.

Astrochirosofia del Concepimento

Astrochirosofia del Concepimento

Manuale completo – … l’analogia perfetta tra astrologia e chiromanzia… e la mano viene interpretata come se le sue linee fossero un oroscopo tracciato fin dall’istante del concepimento…

Autore/i: Cuccurin Cesare

Editore: Edizioni «Italo Svevo»

prefazione dell’editore, introduzione dell’autore.

pp. 288, nn. illustrazioni b/n, Trieste

Dalla prefazione dell’editore:
«Scrivere d’astrologia oggi non è affatto originale. Quando però si tratti di astrologia e chiromanzia insieme, quando si abbia la caparbietà di applicare alla seconda lo stesso rigore d’indagine che s’usa per la prima, ecco che ne esce un libro diverso: diverso perché la mano vi viene interpretata come se le sue linee fossero un oroscopo.
Il lettore troverà che alcuni degli aspetti secondari dell’astrologia tradizionale son stati mutati, come pure risulta parzialmente diversa l’antica suddivisione palmare in zone consacrate ai sette pianeti. Quella operata dall’autore tien debito conto, infatti, non solo dei pianeti via via scoperti nel nostro sistema solare (Urano, Nettuno e Plutone), ma ne calcola due in più. Alfa e Beta, pianeti ipotetici e «mancanti» nell’universo della nostra conoscenza, vengono così a prender posto nelle zone della mano a pieno diritto, come fossero pianeti reali, per dar da qui luogo a un nuovo avvincente sistema d’interpretazione astrologica.
Alla base del libro v’è inoltre la convinzione che l’oroscopo, sia esso tratto dall’astrologia o dalla chiromanzia, non debba tener conto esclusivamente del momento della nascita, bensì anche di quello del concepimento, considerando del primo, la posizione delle Case, per il secondo quella dei pianeti.
Questi i motivi di scandalo e di fascino del libro. L’autore con umiltà, l’editore con trepidazione lo sottopongono al vaglio dei cultori delle due discipline, astrologica e la chirosofica, e ai profani, sperando ch’esso ve li avvicini e li inviti ad un approfondimento ulteriore.»

Dizionario Enciclopedico del Corano

Dizionario Enciclopedico del Corano

Autore/i: Chebel Malek

Editore: Argo

preambolo dell’autore, in copertina miniatura dell’XI secolo tratta dal manoscritto «Tracce dei secoli passati» di Al-Biruni.

pp. 480, Lecce

Nell’avvio di questo secolo le tematiche religiose paiono avere riguadagnato nel dibattito culturale una centralità a lungo smarrita. In questo scenario la conoscenza dell’Islam, i cui fedeli sono sempre più presenti in tutti gli angoli del Pianeta – e nel nostro Paese -, pare diventata un obbligo. A tal fine la lettura (o la rilettura) del Corano, il libro cui si rifanno oltre un miliardo di credenti, diviene quasi ineludibile. Non è una lettura semplice, né tanto meno a senso unico: l’interpretazione del libro sacro dei musulmani è stata opera di dotti per secoli. Malek Chebel ha inteso soccorrere l’esigenza di comprensione di qualsiasi lettore allestendo questo Dizionario enciclopedico del Corano, in cui passa in rassegna tutti i principali concetti su cui si fonda l’universo coranico che, grazie a una piana illustrazione, divengono largamente accessibili.

Malek Chebel è un celebre antropologo delle religioni e incontrastato specialista dell’Islam. Tra le sue numerosissime opere si ricordano L’imaginaire arabo-musulmano, Paris, PUF, 1993; Dictionnaire des symbols musulmani: ribes, mystiques et civilasation, Paris, Albin Michel, 1995; L’Islam expliqué par Malek Chebel, Paris, Perrin, 2007. Per i tipi di Argo è uscito nel 2012 Il corpo nell’islam.

La Chiave Segreta dell’Immortalità – Ascension

La Chiave Segreta dell’Immortalità – Ascension

Storie e vicende di esseri di luce e maestri immortali

Autore/i: Shumsky Susan

Editore: Macro Edizioni

prefazione di Joanna Cherry, traduzione di Valeria Valli.

pp. 320, nn. illustrazioni b/n, Cesena (FC)

Chi sono i maestri ascesi e gli esseri divini?
Come incontrarli?
Vuoi conoscere le loro storie e i loro volti?
Vuoi sapere cosa significa sperimentare
l’ascensione e camminare al di là della morte?

L’insegnante spirituale e autrice di fama internazionale Susan Shumsky, in quest’opera raccoglie racconti di incontri con esseri divini e storie di persone viventi che potrebbero essere maestri ascesi.
Ci spiega come incontrare le nostre divine guide interiori e scoprire i loro nomi e ruoli.
Ci spinge inoltre in profondità a trovare il nostro sé superiore, l’angelo custode, la guida spirituale, il maestro insegnante e il nostro Dio.
Non moriremo mai!

Al di là dei confini mortali della nostra forma fisica,
noi siamo esseri di luce immortali,
eternamente viventi in uno splendido corpo radioso
di sfere luminose in molteplici dimensioni.

Tu non morirai mai.
Sei un essere di luce immortale e vivi per l’eternità in un corpo di luce.
Questo corpo fisico che temporanea-mente abiti non è la tua vera dimora.
Tu risiedi in uno splendido, radioso corpo di sfere luminose in molteplici dimensioni.
Non sei mai nato e non muori.
Sei eterno, senza inizio né fine.

Fino a questo momento, probabilmente ti sei identificato con il tuo corpo fisico, mortale ed effimero, soggetto a morte, sopravvivenza, crescita, cambiamento, decadenza e morte. Senza una visione dell’immortalità, vedi soltanto la conchiglia. Senza riconoscere la permanenza alla base del tuo essere, percepisci solo le catene della vita mortale.

Leggendo questo libro possiamo:

  • scoprire chi sono i maestri ascesi e gli esseri divini e come incontrarli
  • conoscere le storie, i dipinti e i disegni di esseri immortali
  • comprendere cosa significa sperimentare l’ascensione e camminare al di là della morte
  • leggere racconti di incontri con esseri divini e storie di persone viventi che potrebbero essere maestri ascesi
  • capire come incontrare i nostri divini maestri interiori e scoprire i loro nomi.

“Susan Shumsky fornisce le chiavi segrete che dischiudono la porta dell’immortalità fisica.” (Joe Vitale, autore di fama internazionale)

“Lei c’è stata, è questo che fa di lei una grande insegnante.” (Larry Dossey, autore de Il Potere delle Premonizioni, Macro Edizioni 2011)

Susan Shumsky, insegnante spirituale altamente stimata, pioniera nel campo dello sviluppo personale e speaker professionale di gran fama, la dottoressa Susan Shumsky è autrice di fama internazionale.
Per ventidue anni ha studiato come studente residente con Maharishi Mahesh Yogi, fondatore di Meditazione Trascendentale e guru dei Beatles, facendo parte del suo staff personale per sette anni. Spesso ospite di trasmissione televisive (NBC, CBS, ABC, e FOX TV) è comparsa sulle riviste Woman’s World, Cosmopolitan e GQ.
Ha insegnato a migliaia di persone di tutto il mondo a meditare, sviluppare l’intuizione, e conseguire l’autorealizzazione e l’illuminazione.

Il Volto di Gesù

Il Volto di Gesù

Storia di un’immagine dall’antichità all’arte contemporanea

Autore/i: Caroli Flavio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

premessa dell’autore.

pp. 114, nn. fotografie a colori, Milano

«Dalle Catacombe a Raffaello, da Gauguin a Pasolini: duemila anni di immagini di Gesù.»

La prima immagine. Di Gesù che il mondo possiede è, paradossalmente, una caricatura nata dalla fantasia di un nemico dei cristiani: raffigura un crocifisso con testa d’asino. Risale al II secolo, ed è stata quindi realizzata quando ormai coloro che lo hanno conosciuto vita non ci sono più. Ogni successiva raffigurazione del Figlio di Dio sarà dunque frutto esclusivamente dell’immaginazione umana.
Flavio Caroli si è interrogato sui vari modi di rappresentare Gesù, curiosità nata da ragazzo confrontando il Cristo con la barba del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini con quello imberbe dei mosaici ravennati di Sant’Apollinare Nuovo e del mausoleo di Galla Placidia. Sollecitato da tale contrasto, l’autore ripercorre la tradizione iconografica millenaria che vede il Figlio di Dio raffigurato ora simile a un giovane Apollo ora nei panni di un uomo maturo, con barba e capelli lunghi.E ci mostra come, inizialmente, vengono esclusi gli episodici umilianti della sua vita: Cristo immaginato quale dispensatore di leggi, Maestro o guaritore fino al Medioevo, periodo in cui inizia a dominare la sofferenza della Croce, resa emblematica di Cimabue con la figura di un uomo crocifisso che si contorce in un ultimo brivido di vita. Sarà la Resurrezione di Piero della Francesca, in pieno Umanesimo, a fondere tragedia della carne, magistralmente interpretata da Donatello, e classicismo, in uno dei ritratti più sublimi della storia della pittura. Luce naturale e luce sovrannaturale esprimono la doppia natura di Cristo nella Trasfigurazione di Raffaello, mentre la Pietà Rondanini di Michelangelo concede spazio soltanto al disfacimento del corpo.
Nel mondo contemporaneo Gesù diviene testimone della solitudine e dell’infelicità dell’artista e dell’uomo moderno, come dimostra il Cristo nell’orto degli ulivi di Gauguin, che si ritrae nei panni del figlio di dio abbandonato dagli apostoli. Con Guttuso, invece, il dramma della crocifissione si trasforma nella metafora di uno stato esistenziale che tocca l’umanità intera, soprattutto negli anni tragici della guerra. E Warhol non manca di fare di Gesù un oggetto di provocazione, un’icona del consumo, nella sua rilettura dell’Ultima Cena di Leonardo; un richiamo alla pittura del passato che caratterizza anche i lavori di registi come Pasolini, Zeffirelli e Olmi. Il volto di Gesù è l’appassionante racconto di come nell’arte ha risposto nei secoli al mistero delle sembianze di Cristo. Una sfida alla nostra immaginazione, poiché «anche le immagini che produrrà su di lui la fantasia del futuro non saranno né oggettive né innocenti. Saranno le immagini del Gesù di cui avrà bisogno il mondo di domani».

Flavio Caroli è ordinario di Storia dell’Arte moderna presso il Politecnico di Milano. Storico dell’arte moderna e contemporanea, ha dedicato i suoi studi alla linea introspettiva dell’arte occidentale, con molte pubblicazioni, fra cui: Leonardo. Studi di fisiognomica (1991), Il Cinquecento lombardo. Da Leonardo a Caravaggio (2000), Lorenzo Lotto (1975,1980), Tiziano (1990), Sofonisba Anguissola e le sue sorelle (1987), L’arte dalla psicologia alla psicanalisi. Teoria artistica e ricerche sul profondo dal XV al XX secolo (1984), Fede Galizia (1989), Giuseppe Bazzani. L’opera completa (1988), Il Gran Teatro  del Mondo. L’anima e il volto del Settecento (2003), La pittura contemporanea dal Romanticismo alla Pop Art (1987), Dalla Scapigliatura al Futurismo (2001), Primitivismo e Cubismo (1977), Anni Trenta (1982), La politica dell’arte (1979), Europa, America. L’astrazione determinata 1960-1976 (1976), Parola-Immagine (1979), Nuova immagine (1980), Magico Primario (1982), Anni Ottanta (1985), Storia della fisiognomica da Leonardo a Bacon (1998), La storia dell’arte raccontata da Flavio Caroli (2001), Le tre vie della pittura (2004), Arte d’Oriente Arte d’Occidente (2006), e, con Lodovico Festa, Tutti i volti dell’arte (2007). Poiché ciò che non può essere teorizzato deve essere raccontato, ha anche incontrato due volte la letteratura, con Mayerling, amore mio! (1983) e Trentasette. Il mistero del genio adolescente (1996,2007).

La Religione dei Romani

La Religione dei Romani

La religione e il sacro in Roma antica

Autore/i: Del Ponte Renato

Editore: Rusconi

prima edizione, premessa e introduzione dell’autore, in sovraccoperta: uno dei due Dioscuri, frammento di affresco da Pompei, Napoli, Museo Nazionale.

pp. 304, nn. tavole b/n f.t., illustrazioni b/n, Milano

I Romani furono gli autori di un originale, intenso e straordinario rapporto col divino. Senza questo rapporto non si potrebbero concepire, né la stessa esistenza fisica della città di Roma, né il millenario ciclo della sua civiltà.

Un «re àugure», al quale la tradizione mitologica dà il nome di Romolo, segna con l’aratro i confini della futura città. La fondazione di Roma, scrive Renato Del Ponte nella Religione dei Romani, fu il compimento di un atto giuridico-religioso.
Ebbe così inizio la pax deorum, garanzia di protezione da parte delle divinità. Da quel primo rito, sicuro e tangibile, Renato Del Ponte sviluppa un’indagine storica globale sull’universo religioso dell’antica Roma.
L’autore perlustra l’intero territorio laziale, partendo dai luoghi sacri nei villaggi protostorici per arrivare al culto della miriade di piccoli dèi che sovrintendevano alla vita quotidiana. La ricerca si allarga ai grandi dèi come Vesta, custode del fuoco inestinguibile, o come Marte che presiede alla guerra e Quirino che veglia sulla pace.
Il culmine della potestà religiosa è rappresentato da Giove Ottimo Massimo, definitiva espressione dell’unità fra la res publica e il divino, nella speculare rispondenza delle concezioni religiose dei Romani con le loro strutture giuridiche, sociali, politiche e militari.
Concepita secondo una visione assolutamente originale, diversa dalle tradizionali tendenze storiografiche, La religione dei Romani si propone come la più viva e attuale rivalutazione critica del sistema politeistico della Roma antica. Le ricerche di Renato Del Ponte sono costantemente documentate sulla base dei più recenti scavi archeologici e dei progressi avvenuti negli ultimi vent’anni nel campo delle scienze linguistiche e storico-religiose.

Renato Del Ponte, nato a Lodi nel 1944, vive in Lunigiana dove insegna italiano e latino nei Licei. Dal 1972 al 1990 ha diretto la rivista «Arthos», da lui stesso fondata, rivolta a studi e approfondimenti di carattere storico, archeologico, filosofico e religioso (Vi è comparso un suo saggio Sull’origine dei Liguri, ampliato in libro nel 1992). Ha curato l’edizione critica di un testo politico medievale (Tractatus de potestate summi Pontificis di Guglielmo da Sarzano, 1971) e tradotto e commentato la Relatio III di Quinto Aurelio Simmaco (1987).
Animatore culturale e conferenziere, studioso di storia delle religioni, di simbolismo e di storia delle idee, ha pubblicato Dèi e miti italici. Archetipi e forme della sacralità romano-italica (Genova 1985 e 1988) e Il movimento tradizionalista romano nel ’900. Studio storico preliminare (Scandiano 1987).
Ha in progetto un ampio studio sulle origini del conflitto fra platonismo e aristotelismo nel XV secolo.

Luoghi e Corpi

Luoghi e Corpi

Antropologia dello spazio, del tempo e del potere

Autore/i: Remotti Francesco

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prima edizione, prefazione dell’autore.

pp. 192, Torino

Perché, in numerosi regni dell’Africa precoloniale, alla morte del sovrano il cadavere veniva consegnato alla foresta e la sua capitale abbandonata e distrutta? “Luoghi e corpi” è il nesso fondamentale: da qui la cultura e anche il Potere come separazioni e differenze, come segni che, incidendo luoghi e corpi, danno forma al tempo. Società e Potere decidono su “ciò che scompare”, “ciò che rimane”, “ciò che riemerge”. Il tamburo Bagyendanwa – un Noi sociale che permane al di qua dello scomparire e del riemergere del potere – obbliga a risalire a una convenzione originaria, a far luce sul “come se”, sulla “finzione”, a interrogarsi sulla sacralizzazione e sui processi di desacralizzazione che la modernità non può affatto vantare come suo momento esclusivo.
Anche dèi e altari sono spesso concepiti come precari e transeunti.
Sullo sfondo, il “flusso”, una sorta di basso continuo che ogni società avverte e coltiva. E tra “flusso” e “struttura” ogni Noi sceglie i compromessi della propria identità.

Francesco Remotti (1943) insegna antropologia culturale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha condotto ricerche etnografiche tra i Nande dello Zaire, e dirige la Missione etnologica italiana in Zaire e in Burundi. Tra le sue Pubblicazioni più recenti: con P. Scarduelli e U. Fabietti, Centri, ritualità, potere (Il Mulino 1989); Noi, Primitivi (Bollati Boringhieri 1990).

Ri-Legature Buddhiste

Ri-Legature Buddhiste

Autore/i: Venturini Riccardo

Editore: EUR – Edizioni Universitarie Romane

introduzione dell’autore.

pp. 542, Roma

Il buddhismo, com’è noto, sorse in India in quel fervido periodo in cui, contemporaneamente, fiorivano Socrate, Confucio e Lao-tzu, i profeti di Israele, Zarathustra, periodo nel quale l’umanità ha compiuto un passo fondamentale nell’approfondimento della coscienza di sé e dell’Essere nella sua interezza. Diffusosi in tutto il mondo, è ormai presente anche nel nostro Paese, sempre portando un messaggio di consapevolezza, di compassione, di gentilezza e di eleganza.
Oggi in Occidente, in un mondo ”disincantato” e dopo il tramonto delle ideologie, il buddhismo viene seguito da chi avverte l’esigenza di altre forme di spiritualità e interrogato da chi cerca, nei più diversi sistemi di pensiero, elementi utili per una nuova sintesi culturale.
Ma può un insegnamento nato 2500 anni fa, sviluppatosi lontano da Eschilo e Platone, dal diritto romano e dal cristianesimo, da Pico della Mirandola e da Cartesio, dai ”lumi” e dal Romanticismo, da Nietzsche e da Freud, dalla scienza e dalla democrazia, offrire validi apporti? All’inverso, può la cultura occidentale arricchire la tradizione buddhista, come in passato hanno fatto la Cina, il Tibet e il Giappone?
Con i saggi qui raccolti sotto il titolo di Ri-legature buddhiste, l’Autore offre un contributo di risposta a queste domande, ove ”ri-legare” è legare insieme, evidenziare rapporti, creare nessi, come vuole la parola che già di per sé riporta a religio.

Riccardo Venturini è stato professore ordinario di Psicofisiologia clinica nell’Università di Roma “Sapienza”. Laureato in filosofia e in medicina, si è dedicato agli studi psicofisiologici, svolgendo ricerche in campo sperimentale e clinico. Da vari anni si occupa degli stati di coscienza e dei livelli di vigilanza, nel contesto della psicologia occidentale e in quello delle psicologie tradizionali orientali, interessandosi, in particolare, dell’esperienza religiosa e delle tecniche di meditazione e di preghiera. Tra le opere: I livelli di vigilanza, Roma, Bulzoni, 1973; Coscienza e cambiamento – una prospettiva transpersonale, II ed., Assisi, Cittadella Ed., 1998.

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Introduzione

I. EPITOME

II. DOTTRINA, STORIA

  • Cosa è il buddhismo?
  • Il corpo nell’insegnamento buddhista
  • L’esperienza del corpo tra buddhismo e modernità
  • Armonia tra mente e corpo nel buddhismo?
  • Silenzio e parola nell’insegnamento del Buddha
  • Le religioni alle soglie del 2000
  • Il Dharma buddhista e gli “altri”
  • Bioetica alla luce del Dharma
  • Sulla Lettera su alcuni aspetti della meditazione cristiana

III. PAESI

  • Giappone
  • Cultura europea e religiosità giapponese
  • Religione, salvezza e modernizzazione nella società giapponese
  • Cerimonie degli addii
  • Mongolia
  • Sulle orme di Ossendowski: buddhismo e storia della Mongolia del Novecento

IV. PSICOLOGIA

  • Psicologia transpersonale
  • Altruismo e prosocialità – un approccio interculturale
  • Spiritualità in psicologia, psicopatologia, psicoterapia
  • Psicologia, psicofisiologia e nuovi movimenti
  • Il vuoto mentale nelle psicologie tradizionali e l’ “attività psichica indifferenziata” nelle ricerche di Sante De Sanctis

V. INTERVISTE, LEZIONI E SEMINARI

  • Gli opposti sacro e profano
  • Paura di vivere – Paura di morire
  • Parliamo del corpo

VI. FRAMMENTI

Recensioni
Note dal Blog

B. V. M. – Beata Vergine Maria

B. V. M. – Beata Vergine Maria

Le manifestazioni mariane in una nuova luce

Autore/i: Malanga Corrado; Pinotti Roberto

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

premessa degli autori.

pp. 336, illustrazioni b/n, Milano

Fra tutti i fenomeni che sfuggono alla comprensione della Scienza ufficiale, quelli denominati B.V.M. occupano senz’altro un posto molto particolare. Questa sigla (letteralmente l’acronimo di «Blessed Virgin Mary», cioè «Beata Vergine Maria») è infatti quella con cui i ricercatori del paranormale indicano le «apparizioni mariane», ovvero le inspiegabili manifestazioni di un’entità sacra che possono essere ricondotte alla figura della Vergine Maria. In questo documentatissimo saggio i due autori, prendendo in considerazione una vasta casistica internazionale che va dall’antichità ai giorni nostri, cercano di dipanare i molteplici misteri celati in questo tipo di fenomeni, studiandoli non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche sotto quello sociologico. Un libro che apre spiragli sorprendenti su di un universo sconosciuto.

Corrado Malanga e ricercatore di Chimica presso l’Università di Pisa e consulente del Centro Ufologico Nazionale.

Roberto Pinotti, sociologo, giornalista scientifico e consulente dell’Ente Spaziale Europeo, e autore di diversi saggi divulgativi, tra i quali Angeli, Dei, Astronani (1991), UFO: Scacchiere Italia (1992) e I continenti perduti (1995), tutti già pubblicati negli Oscar.

L’Arte di Persuadere Se Stessi

L’Arte di Persuadere Se Stessi

Autore/i: Boudon Raymond

Editore: Rusconi

prima edizione, avvertenza dell’autore, traduzione dal francese di Giovanna Cifoletti, in copertina: Paolo Viterbini, Miraggio, 1993, tecnica mista su tela, cm. 50 x 70.

pp. 460, Milano

Molte delle scienze umane moderne – scrive Raymond Boudon – hanno apportato, per vie diverse e spesso indipendenti le une dalle altre, contributi sostanziali all’analisi della persuasione e dell’autopersuasione. E proprio con la presente opera Boudon fissa una tappa di grande rilievo nello sviluppo di una delle più significative tradizioni di filosofia e sociologia.
Il filo rosso che attraversa e unifica le affascinanti pagine del libro è l’idea («modello di Simmel») stando alla quale un’argomentazione ritenuta irreprensibile dalla logica e dal pensiero scientifico può produrre idee false, anzi può configurarsi come una delle fonti principali di idee dubbie, fragili e false.
Anche alla luce di siffatta prospettiva teorica, e con la forza probatoria di molti, di molto brillanti e istruttivi esempi, Boudon discute: delle forze che ci inducono ad acconsentire; delle buone ragioni per credere in idee false, e di quegli a priori (epistemologici, logici e linguistici) che – apparentemente innocui e di uso comune – possono condurre, sulla base di solidi argomenti, a idee dubbie e false. Da qui è naturale il passaggio compiuto da Boudon nel rimettere in discussione la teoria della razionalità, persuaso – com’egli è – della bontà e dell’importanza dell’idea di razionalità soggettiva sostenuta da Herbert Simon. E, alla fine, ritornando sul tema del filo conduttore dell’opera, l’Autore situa «il modello di Simmel» all’interno della teoria della conoscenza adottata da Simmel soprattutto nella Filosofia del denaro.

Raymond Boudon, tra i massimi sociologi contemporanei, è membro dell’Institute de France e dell’Accademia americana delle scienze e delle arti. È professore di sociologia presso la Sorbona di Parigi. Fra le sue principali opere, tradotte in italiano, ricordiamo: Metodologia della ricerca sociologica (Il Mulino, 1970); Stratturalismo e scienze umane (Einaudi, 1970); Istruzione e mobilità sociale (Zanichelli, 1979); Effetti «perversi» dell’azione sociale (Feltrinelli, 1981); Il posto del disordine (Il Mulino, 1985); L’ideologia. Origine dei pregiudizi (Einaudi, 1991).

La Conoscenza Personale

La Conoscenza Personale

Verso una filosofia post-critica

Autore/i: Polanyi Michael

Editore: Rusconi

prima edizione, prefazione dell’autore, premessa e traduzione dall’inglese di Emanuele Riverso, in sovraccoperta: Illustrazione tratta da un manoscritto italiano di scienza e strumenti, senza titolo, inedito, Piemonte 1780.

pp. 632, Milano

Quest’opera è certamente una delle più significative e rivoluzionarie del nostro secolo. Essa proclama una nuova maniera di vedere e intendere la scienza, la società, l’uomo, gli altri viventi e l’universo intero in base ad una profonda revisione del processo cognitivo.
Molte voci si sono levate nel corso di questo secolo a criticare la scienza, facendola responsabile delle nostre incapacità di riflessione e delle frustrazioni che giorno per giorno viviamo; ma queste critiche sono venute troppo spesso da fonti sospette; esse hanno generalmente criticato ciò che non conoscevano se non in forma esteriore e confusa. Polanyi è invece uno scienziato autentico, che ha ritenuto di dover condurre in prima persona una riflessione accurata su ciò che egli ed i suoi colleghi scienziati effettuavano nel lavoro che compivano in quanto persone tra persone in una società umana.
Da questa riflessione è scaturita una consapevolezza della realtà della scienza che, mentre la difende da attacchi infondati e ingiustificati, mette in luce la sua dimensione umana in cui la meschinità e l’incertezza non distruggono caratteri di vera e propria epicità.
L’impresa che l’umanità ha compiuto e compie portando avanti la scienza, liberata da ogni falso orpello e da ogni presunzione retorica di tipo positivistico, appare da questa riflessione come la più degna, la più bella, la più nobilitante che possa esserci in un contesto di pace, libertà e convivenza democratica.

Michael Polanyi, professore di Chimica-Fisica all’Università di Manchester dal 1933 al 1948, dal 1948 al 1958 ha tenuto la cattedra di Studi Sociali presso la stessa Università. Successivamente eletto Senior Research Fellow al Merton College di Oxford, è morto nel 1976. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: Atomic Reactions (1933), USSR Economics (1936), The Contempt of Freedom (1940), Science, Faith and Society (1946), The Logic of Liberty (1951), The Study of Man (1958).

La Fisica del Cristianesimo

La Fisica del Cristianesimo

Dio, i misteri della fede e le leggi scientifiche

Autore/i: Tipler Frank J.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Tullio Cannillo.

pp. 362, nn. illustrazioni b/n, Milano

Dobbiamo accettare le implicazioni delle leggi fisiche, qualunque esse siano.
Se le leggi fisiche implicano l’esistenza di Dio, allora Dio esiste.

Mai come di questi tempi la questione della compatibilità tra fede e ragione, tra scienza razionale e credenze religiose ha appassionato il pubblico dei lettori. Molti libri di successo radicalizzano lo scontro, sostenendo che nessuna teologia può resistere di fronte al cammino inarrestabile del progresso scientifico. Frank J. Tipler, fisico americano, non è d’accordo. Passando in rassegna secoli di scritti e discussioni, si è reso conto che in tutto il dibattito su scienza e religione non era mai stata condotta alcuna seria ricerca di carattere scientifico sulle affermazioni e le credenze del cristianesimo e ha deciso di intraprendere questa originalissima indagine. La fisica del cristianesimo presenta gli affascinanti risultati del suo studio pionieristico: nulla, nella dottrina cristiana e nel racconto biblico, è incompatibile con le leggi della fisica moderna. L’esistenza del Dio di ebrei e cristiani, la Causa prima dell’universo, non contraddice nessuna legge di natura; al contrario, sono gli stessi fisici che postulano la necessità di una Singolarità cosmologica, un inizio non causato del cosmo. I miracoli raccontati nei Vangeli, lungi dall’essere improponibili in un quadro di riferimento scientifico, sono invece fisicamente realistici: è addirittura possibile ideare dei veri e propri esperimenti per provare la validità di alcuni dei miracoli più importanti. Dalla verginità di Maria all’incarnazione, alla resurrezione, l’autore ci dimostra come gli assunti in apparenza meno scientificamente plausibili del cristianesimo si fondino, o possano fondarsi, su leggi fisiche certe e possano trovare conferma nei più recenti studi di laboratorio. L’impostazione rigorosamente razionale di Tipler e il suo stile chiaro e accessibile distinguono questo libro da tutti gli altri che trattano dei conflitti tra scienza e religione. Rivolto non soltanto ai lettori cristiani ma anche a chiunque sia interessato a un argomento che suscita accese contrapposizioni intellettuali e appassionati dibattiti culturali, La fisica del cristianesimo costituisce uno straordinario ponte gettato tra la nuova scienza e la teologia.

Frank J. Tipler insegna fisica matematica alla Tulane University a New Orleans. Ha pubblicato La fisica dell’immortalità (Mondadori 1995) e con John D. Barrow Il principio antropico (Adelphi 2002).

Planetario

Planetario

Simboli, miti e misteri di astri, pianeti e costellazioni

Autore/i: Cattabiani Alfredo

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione dell’autore.

pp. 446, nn. illustrazioni b/n, Milano

Perchè l’Orsa Maggiore si chiama così?
Quale dio misterioso si nasconde dietro il Toro?
Quali sono i pianeti, i caratteri, le pietre, i profumi e i fiori di ogni segno zodiacale?

Fin dall’antichità gli uomini, osservando il cielo notturno, hanno riconosciuto fra i pianeti e le stelle immagini fantastiche: l’Ariete, la Vergine, lo Scorpione, ma anche Orione, il Cane, il Cigno… Queste ottantotto figure mitiche, alle quali si legano segni zodiacali, tradizioni religiose, usanze popolari, leggende, sono tuttora adottate convenzionalmente dagli astronomi per identificare le costellazioni.
In Planetario Alfredo Cattabiani affronta un viaggio virtuale nel firmamento simbolico, in cui si ritrovano tracce delle civiltà mesopotamica, egizia e greca, per dipingere un affresco mitico-astronomico che fa da sfondo alla cultura occidentale. Non è un caso, perciò, che il libro sia «costellato» di versi di autori di ogni epoca – da Ovidio a Dante, a Pascoli -, di curiose etimologie di parole quali «artico» (dal greco arktós, orso) e «settentrione» (dal latino septem triones, sette buoi), e di eroi come Ercole o Perseo e divinità come Giove, Marduk, Osiride o Horo, che a loro volta richiamano altri misteri.
Tuttavia, Cattabiani non si limita a indagare figure del nostro immaginario collettivo per restituire a esse il loro autentico significato spesso stravolto da interpretazioni riduttive, ma rilegge temi astronomici e astrologici per coglierne le valenze profonde. Da queste pagine si comprende così come il nostro sapere sull’argomento sia ispirato a una visione sacrale del cosmo, perla quale ogni fenomeno è una manifestazione dell’Uno da cui tutto deriva e su cui tutto si fonda.
Corredato da cartine astronomiche che ne facilitano la lettura, scritto con rigore scientifico, ma anche con uno stile chiaro e accattivante, Planetario è la prima opera completa sulla remota cultura umana che si è sviluppata attorno alle stelle e, al tempo stesso, una guida pratica e originale per osservare il cielo a occhio nudo, come facevano gli antichi, e coglierne profondissime suggestioni.

Alfredo Cattabiani, nato a Torino, vive nel quartiere medievale di Viterbo. Già direttore editoriale di alcune case editrici, ha ideato e condotto molti programmi per Radio Rai, collabora con varie testate giornalistiche e ha curato o tradotto opere di Antonio Rosmini, Joseph de Maistre, Simone Weil, Georges Bernanos, Jules Barbey d’Aurevilly, Pierre Drieu La Rochelle e Baltasar Graciàn. Studioso di storia delle religioni, di simbolismo e di tradizioni popolari, ha pubblicato: Bestiario (Editoriale Nuova, 1984; nuova edizione con il titolo Bestiario segreto, Rusconi, 1995), Erbario (Rusconi, 1985), Bestiario di Roma (con Marina Cepeda Fuentes; Newton Compton, 1986; premio Tevere 1986), Calendario (Rusconi, 1988), Simboli, miti e misteri di Roma (Newton Compton, 1990), Santi d’Italia (Rizzoli, 1993; premio Estense 1993), Lunario (Mondadori, 1994) e Florario (Mondadori, 1996; premio Scanno 1997).

Keiraku-Shiatsu

Keiraku-Shiatsu

Il metodo di cura manuale che nasce dalla tradizione giapponese dello zen. La regolazione dei flussi di energia per ristabilire e mantenere la buona salute.

Autore/i: Yahiro Yuji

Editore: Red Edizioni

disegni dell’autore, fotografie di Toshihiko Sato, in copertina: sole (yang) e nuvole (yin), simboli di energia vitale in trasformazione, stampa tratta da un manuale meteorologico del diciannovesimo secolo.

pp. 176, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Como

Keiraku sono chiamate, nella medicina tradizionale giapponese, le vie percorse dei flussi di energia che costituiscono la struttura‘energetica del corpo; shiatsu è una terapia manuale [assai diversa dal massaggio quale noi lo conosciamo) capace di ristabilire l’equilibrio, il ritmo e la funzionalità dei flussi energetici, dai quali in primo luogo dipende lo stato di salute e di benessere dell’individuo. Questo tipo di conoscenze viene ancora oggi coltivato gelosamente da ristretti circoli di persone e considerato quasi materia iniziatica, oppure – all’estremo opposto – viene divulgato ed occidentalizzato in modo tale che ne risulta appiattito ogni spessore ed ogni valore di confronto per la nostra cultura.
Diversa la via seguita dall’autore di questo libro, che si è proposto la massima chiarezza ed accessibilità, senza decapitare però il suo insegnamento da quegli aspetti propri della filosofia zen che ne costituiscono un grande fascino.

Le illustrazioni in colore nel corso del libro sono tratte da un testo giapponese della fine del Settecento, di cui è autore Rinryohaku Fusuito, e che è alla base anche dell’odierno shiatsu terapeutico.

Yuji Yahiro, nato in Giappone, è stato il primo studioso di shiatsu ad importare e diffondere questa pratica in Italia; viene riconosciuto come maestro da numerosi praticanti e cultori di questa disciplina. Nella sua pratica di vita, Yuji si ispira alla dottrina dello zen; ha fondato da qualche anno un’associazione di filosofia e meditazione orientali a cui fa capo anche una scuola di shiatsu.

Trattato delle Confetture

Trattato delle Confetture

Contenente i modi e le guise di fare ogni sorta di confetture liquide, sia allo zucchero che al miele che al vin cotto.

Autore/i: Nostradamus

Editore: Emme Edizioni

cura e introduzione di Fabrice Guérin, traduzione e note di Maria Luisa Mazzini.

pp. 104, nn. illustrazioni b/n, Milano

Oltre alle “Vrayes centurie et Prophéties”, altre opere altrettanto misteriose e fors’anche solo parzialmente esplicate sono apparse sotto il nome di prestigioso di Nostredatem. Tra le altre: Le Traité des Fardements et Confitures (Antoine Volant, Lyon, 1555), L’excellent et tris utile opuscule de plusieurs exquises recettes (Benoist Rigaud, Lyon, 1557), Le remède tris utile contro la peste et toutes fièvres pestilentielles, avec la manière de guérir. Aussi la singulière recette de l’æuf dont usait l’Empereur Maximilien I, per non parlare d’un testo non citato neppure dal suo biografo Chavigny, Les Hiéroglyphes d’Horapollo (l’”escriture D.M. trouvée“, di Centuria VIII, 66?), di cui solo nel 1968 è stato ritrovato il manoscritto.

Sono tutte “sue” e solo “sue” le opere che vanno sotto il nome dell’Adepto? Sono state scritte da lui per la prima o per l’ultima volta? A ciò sembra contraddire un passaggio del loro stesso “Autore”, contenuto nella Prefazione alle Profezie, e cioè nella lettera a Cæsar Nostradamus filius: “…E stante che molti volumi che sono stati ascosi per lunghi secoli mi son stati manifestati. Ma temendo per quanto sarebbe accaduto, ne ho fatto, dopo lettura, presente a Vulcano che, nel mentre li veniva a divorare, la fiamma, lambendo l’aria, rendeva una chiarità, [più luminosa] insolita, più chiara, [più luminosa] di natural fiamma, siccome luce di fuoco di cataclisma folgorante, illuminante di subito la casa, come se fosse stata in subita conflagrazione”.

Avvertimento che il nostro Autore ci rinnova nella non poco preziosa (poiché certamente inedita in non pochi essenziali passaggi), traduzione dei Geroglifici di Horapollo se, sottolinea, l’ha condotta anche a partire da “un esemplare vecchio, in greco, dei Druidi”.

Lungo quindi, misterioso dunque, il percorso – prima durante dopo – di quest’opera e magistero del fuoco, ch’è cucina sì, ma cucina, quantomeno abbiamo l’ardire di sospettare, d’alchimia, non fosse per le implicazioni greche di esso nome.

Tutte le ricette sono commentate e rese attuabili. Per gli appassionati di numerologia è stata integrata la numerazione originale. Il Lettore vi troverà alcune preziose avvertenze circa la cottura dello zucchero, non semplicissima per gli inesperti, e tuttavia premessa per confettare ogni frutta “in tutta perfezione”.

Culture e Civiltà dell’Asia Centrale

Culture e Civiltà dell’Asia Centrale

Autore/i: Bussagli Mario

Editore: ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana

unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore.

pp. X-322, nn. illustrazioni b/n, 1 tav. b/n f.t., Torino

La storia e la cultura delle regioni centro-asiatiche non sono soltanto una pagina curiosa ed importante dell’evoluzione umana.
Intrecciandosi di continuo con quelle del mondo classico e del medioevo europeo producono una serie vastissima di fenomeni, spesso insospettati, quasi sempre poco noti, che chiarificano ampi periodi della nostra storia e che non dovrebbero essere ulteriormente ignorati. Il volume dedicato all’Asia centrale è nato appunto per questo: per mettere a disposizione degli specialisti e dei curiosi una massa enorme di dati che, dalle antichissime migrazioni preistoriche scende fino alla formazione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. In un arco di tempo che copre più di diecimila anni, figure notissime come Attila, Gengis Khan, Tamerlano ricevono nuova luce affiancandosi all’esame di fenomeni grandiosi come l’espansione ellenistica in Asia, l’azione dei mongoli in Terra Santa, la presenza di avventurieri toscani alla loro corte, la nascita della potenza russa per antitesi difensiva nei riguardi dell’Orda d’Oro.
Dagli antichi cacciatori di mammuth fino alle attuali tensioni prodotte dalla localizzazione delle centrali atomiche e missilistiche russe e cinesi la storia dell’Asia centrale dimostra una singolarissima coerenza ed un’importanza eccezionale, perché le terre dove essa si è svolta e si svolge meritano davvero la definizione di «pernio del mondo».

Mario Bussagli, ordinario di Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia centrale nell’Università di Roma, è nato a Siena il 23-IX-1917. Laureatosi sotto la guida di Giuseppe Tucci, si è dedicato, fra i primi, allo studio del mondo centro-asiatico nei suoi vari aspetti: soprattutto per quanto riguarda i rapporti fra Oriente ed Occidente nell’ambito delle arti figurative. Specialista di fama internazionale ha svolto e svolge una vasta attività scientifica. È membro della Commissione Nazionale Italiana per l’U.N.E.S.C.O. con la quale collabora anche in sede internazionale.
Direttore dell’Istituto per l’India e l’Asia Orientale della Facoltà di Lettere di Roma ha una larga produzione scientifica concretizzata in più di cento pubblicazioni redatte in varie lingue. A queste si affianca una nutrita attività giornalistica, radio-televisiva e cinematografica, diretta ad un’efficace divulgazione delle moderne conoscenze orientalistiche.
Alcune delle sue più importanti e recenti pubblicazioni nel campo degli studi centro-asiatici sono:

  • La peinture de l’Asie centrale, Skira, Genève, 1964
  • Cusanica et Serica, in «Rivista degli Studi Orientali», 1964
  • Steppe culture, in «Enciclopedia Universale dell’Arte», 1966
  • Bronzi cinesi, Milano 1968 (tradotto in inglese, Chinese Bronzes, Londra, New York, Toronto, Sidney 1969)
  • La pittura dell’Asia centrale, Firenze, Sansoni, 1969.
Visualizza indice

Prefazione

I – Introduzione
II – Origini delle culture nomadi
III – Origini e caratteri delle culture e delle civiltà sedentarie
IV – Dalla fase scitica al periodo «Unno-sarmatico»
V – Il problema degli Unni di Attila
VI – Fra Cina ed Iran. Storia politica e culturale delle regioni carovaniere
VII – Gli Imperi Turchi
VIII – Gengis Khan, il dominatore del mondo
IX – La crociata mongola e l’esplorazione dell’Asia

Conclusione
Appendice

Cartine storico-geografiche e tavole illustrative
Bibliografia
Indice dei nomi

Jakob Lorber lo Scrivano di Dio

Jakob Lorber lo Scrivano di Dio

Profetizzò l’esistenza e la natura degli atomi e dei quasar – Previde la nascita delle radiocomunicazioni e dei voli atmosferici e spaziali – Indicò la crisi della nostra epoca industrializzata con tre parole: inquinamento, disoccupazione, inflazione.

Autore/i: Eggenstein Kurt

Editore: Armenia Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Paola Giovetti Tenti.

pp. 504, 1 cartina b/n f.t., Milano

Un numero sempre maggiore di persone ha, ai nostri giorni, la sensazione che i mutamenti del tipo più diverso, che si sono verificati sulla terra nel giro di pochi anni, non possono essere considerati fenomeni passeggeri. Sebbene il livello di vita sia migliorato con sorprendente velocità, regnano ovunque scontentezza, invidia e odio. La barbarie spirituale e morale si diffonde; violenze e assassinii sono all’ordine del giorno. Sempre più preoccupati, gli uomini si chiedono se il costante aumento di catastrofi naturali, come terremoti, inondazioni, siccità, uragani e cambiamenti climatici stiano diffondendo |a tendenza ad una evoluzione terribile.
In questa situazione, all’uomo dell’era industriale viene annunciato un messaggio profetico che risale al XIX secolo e che fa veramente meditare. Questo messaggio soprannaturale, proposto dal profeta Jakob Lorber, la cui autenticità è dimostrata in maniera pienamente convincente, non lascia dubbi sul fatto che l’umanità si trovi ad una svolta e che su di essa si abbatteranno tremende catastrofi.
Il libro di Eggenstein ci presenta la figura di un profeta moderno, profondamente vicino all’anima umana e alle sue aspirazioni di un’esistenza migliore. Inoltre sottolinea come le rivelazioni di Lorber siano state confermate, dopo cento e più anni, dai risultati delle ricerche scientifiche e come questo profeta ci ammonisca sui reali contenuti dell’astronomia, della fisica atomica e dell’antropologia, che sono alla base del nostro pensiero sociale e scientifico.