Libri dalla categoria Fisica Nucleare
Volario
Simboli, miti e misteri degli esseri alati: uccelli, insetti, creature fantastiche
Autore/i: Cattabiani Alfredo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 620, numerose tavole a colori e b/n f.t., Milano
Dall’airone al colibrì, dalla farfalla alla mantide religiosa, dalla fenice all’ippogrifo: le Storie, i proverbi e le leggende evocati dagli esseri alati.
Volario è un viaggio fantasmagorico, attraverso il tempo e lo spazio, alla scoperta di miti, simboli, leggende, proverbi, feste, opere letterarie e figurative ispirate dagli esseri alati; un viaggio in cui, uno dopo l’altro, si aprono davanti agli occhi del lettore scenari fantastici, dove si muovono dei e uomini, animali reali e creature immaginarie, e in cui s’intrecciano osservazioni naturalistiche, rievocazioni storiche, tradizioni popolari, considerazioni metafisiche e morali.
L’universo che si disvela non è popolato solo di uccelli (dal colibrì all’aquila, dall’airone allo struzzo) e insetti (dall’ape alla farfalla, dallo scarabeo alla mantide religiosa, dalla mosca alla zanzara), ma anche di esseri fantastici scaturiti dalla fantasia… umana, come il grifone, l’ippogrifo, l’alcione, la fenice, le sirene alate, le arpie, le strigi, i vampiri, il caradrio, il basilisco, l’uccello Rokh, oltre che, naturalmente, di angeli e demoni.
Alfredo Cattabiani, pur mostrando come il simbolismo antico occidentale o orientale sia stato talora cristianizzato, situa ogni simbolo nel suo contesto e offre, grazie ai numerosi esempi tratti dalle arti figurative, la possibilità di interpretare correttamente quadri, sculture, emblemi, rappresentazioni religiose e raffigurazioni architettoniche.
Un’opera unica, improntata da una sorta di amore «religioso» per l’universo animale, che può essere letta come un’enciclopedia alla maniera di Plinio o come un vero e proprio itinerario sapienziale, e che suggerisce un maggiore rispetto per ogni essere vivente. Uno sguardo originale sull’immaginario del mondo alato e una straordinaria miniera di fiabe e leggende, di cui quel mondo è da sempre uno dei protagonisti più affascinanti.
Alfredo Cattabiani, nato a Torino, studioso di storia delle religioni, di simbolismo e di tradizioni popolari, ha pubblicato: Bestiario (Editoriale Nuova 1984; De Agostini 1990), Erbario (Rusconi 1985), Calendario (Rusconi 1988), Simboli, miti e misteri di Roma (Newton Compton 1990), Santi d’Italia (Rizzoli 1993, premio Estense 1993; nuova edizione ampliata Superbur 1999), Lunario (Mondadori 1994), Bestiario segreto (nuova edizione ampliata di Bestiario, Rusconi 1995), Florario (Mondadori 1996, premio Scanno 1997; Oscar 1998), Planetario (Mondadori 1998, premio Repubblica di San Marino 1999), Breve Storia dei giubilei (Bompiani 1999) e, con Marina Cepeda Fuentes, Bestiario di Roma (Newton Compton 1986, premio Tevere 1986).
Ha tradotto o curato opere di Antonio Rosmini, Joseph de Maistre, Simone Weil, Georges Bernanos, Jules Barbey d’Aurevilly, Pierre Drieu La Rochelle e Baltasar Graciàn. Ha diretto dal 1962 al 1979 tre case editrici. Collabora a vari quotidiani e periodici italiani e stranieri.
Il Tarocco Specchio dell’Anima – Tarocchi di Aleister Crowley
Manuale & 80 Carte
Autore/i: Ziegler Gerd
Editore: Urania Verlag
prima edizione, prefazione dell’autore.
pp. 144, 80 carte originali di Tarocco di Thoth di Aleister Crowley, Sauerlach
Tarocco – Specchio dell’anima
Carte di tarocco di Aleister Crowley con presentazione di Gerd Ziegler
Questa combinazione di tarocchi e presentazione illustrata rende più facile a chi ne è interessato l’introduzione all’arte di «fare i tarocchi».
Tarocco – l’antichissimo sistema di saggezza pietra miliare nel viaggio verso noi stessi.
Tarocco – simboli e il loro significato uniti nella varietà di immagini espressive.
Tarocco – una risposta alla problematica della vita quale specchio della nostra anima.
Attraverso quest’opera di Gerd Ziegler si aiuta il lettore a usare le carte in modo facile e comprensibile e quindi, tramite ciò, a muoversi in nuove dimensioni.
Contenuto: 80 carte originali di Tarocco Thoth di Aleister Crowley – Versione Standard e il libro »Il Tarocco – specchio dell’anima« di Gerd Ziegler.
L’Anticristo nel Seicento Inglese
Autore/i: Hill Christopher
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, introduzione di Giulio Giorello, prefazioni dell’autore, traduzione di Pietro Adamo, in copertina: Codice miniato, Burgo de Osma, Cattedrale.
pp. XIII-234, Milano
Il mito di Anticristo (ovvero “la Bestia”) risale alle origini del cristianesimo, e ricompare – attraverso il Medioevo e la Riforma – come simbolo di degenerazione della Chiesa e paradossale annuncio di liberazione. Ma non si tratta solo di storia religiosa: durante la rivoluzione inglese del XVII secolo, Anticristo sarà via via identificato col papa e il re, i vescovi e il parlamento, Cromwell e i cattolici d’Irlanda. In pagine eleganti e appassionate, il grande storico inglese ricostruisce il viaggio di Anticristo nel mondo delle idee e della lotta politica. E il lettore esplorerà con lui, fra gli scenari di una società lacerata, la sconcertante persistenza di un mito che compendia in sé i lati più oscuri della storia. Come afferma Giulio Giorello nella sua densa Introduzione, Anticristo resta una pietra di paragone per le nostre ingiustizie e intolleranze: esso – ammonisce Hill – “in qualche luogo vive ancora”.
Christopher Hill è nato nella Yorkshire nel 1912.
Ha insegnato per un quarantennio al Balliol College di Oxford, di cui è stato Master dal 1965 al 1978.
Fondatore della rivista “Past and Present”, è autore di numerose opere. In traduzione italiana ricordiamo: Lenin e la rivoluzione russa ( Torino 1965), Vita di Cromwell (Roma-Bari 1974), Le origini intellettuali della rivoluzione inglese (Bologna 1976), La formazione della potenza inglese (Torino 1977), Il mondo alla rovescia (ivi 1981).
Introduzione di Giulio Giorello
Prefazione
Prefazione all’edizione italiana
I – Prima del 1640: l’Anticristo di Roma
II – Prima del 1642: Vescovi Anticristiani?
III – 1640-1660: Anticristo in Inghilterra
IV – Dopo il 1660: Anticristo nell’uomo
Appendice 1 – Altri Anticristi
Appendice 2 – Anticristo in America
Appendice 3 – I poeti e Anticristo
Appendice 4 – Anticristo e l’astrologia
Note
Nota Bio-bibliografica
Cronologia
Indice dei nomi e analitico
Mistici e Magia del Tibet
Autore/i: David-Neel Alexandra
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prefazione dell’autrice alla presente edizione italiana, introduzione D’Arsonval, introduzione dell’autrice alla prima edizione italiana, traduzione italiana di Vittorio Alessi.
pp. 244, Roma
“Quando mi accinsi a visitare il Tibet, non fu, come molti possono credere, allo scopo di vedervi fenomeni bizzarri. Mi proponevo di studiare sul luogo una deformazione particolare della dottrina buddhista nella sua commistione nello sciamanesimo dei Peuns: il lamaismo. Fu “per caso” che mi accadde nel corso delle mie peregrinazioni attraverso il Tibet, di assistere al prodursi di fatti straordinari. Ma più che sui fatti stessi, la mia attenzione si fermava sulla personalità di coloro che ne erano gli attori, e sulle idee che essi nutrivano a loro riguardo. Forse nessun libro ha contribuito come questo a dare agli occidentali una conoscenza diretta del Tibet, dei prodigiosi eventi che vi si verificano e dello straordinario potere psichico dei suoi maghi e dei suoi mistici. È tradotto in tutte le lingue europee ed è citato come un classico da tutti gli orientalisti[…]”
Alexandra David-Néel, nata Louise Eugenie Alexandrine Marie David (Saint-Mandé, 1868 – 1969) è stata una scrittrice ed esploratrice francese.
Nota soprattutto per la sua visita a Lhasa nel 1924 scrisse più di trenta libri di viaggi e di Buddhismo.
Nel 1886, all’età di soli diciotto anni, abbandonò la casa dei suoi genitori a Bruxelles per viaggiare in sella ad una bicicletta con la quale si diresse in Spagna. Il suo viaggio proseguì in Francia dove si fermò per un certo tempo presso Mont-Saint-Michel. Trasferitasi in Inghilterra, a Londra, si immerse nello studio delle filosofie orientali, contemporaneamente allo studio della lingua inglese. Lì ebbe modo di conoscere Agvan Dorzhiev inviato del Tredicesimo Dalai Lama e futuro fondatore del primo tempio buddhista in Europa.
Dopo aver fatto ritorno a Parigi dove si iscrisse alla Società Teosofica, seguì le lezioni di Lingue Orientali alla Università della Sorbona. In quello stesso periodo si iscrisse o frequentò numerose società segrete, movimenti femministi ed anarchici. Nel 1899 scrisse un saggio anarchico con la prefazione dell’anarchico e geografo Elisée Reclus. Tuttavia l’opera non trovò nessun editore che avesse il coraggio di pubblicarla, fino a quando il suo compagno, Jean Haustont, non decise di pubblicare l’opera a proprie spese. Nonostante passasse del tutto inosservata dalla maggioranza del pubblico, lo scritto di David-Néel si diffuse ampiamente negli ambienti anarchici e venne tradotto in ben cinque lingue, compreso il russo.
Nel 1890 – 1891, grazie ad una eredità proveniente dalla nonna materna, viaggiò in lungo e in largo per tutta l’India, dove rimase affascinata dalla musica tibetana e dalle tecniche di meditazione apprese grazie al suo maestro locale, Swami Bhaskarânanda.
Con la promessa di fare ritorno in Asia, si trasferì in Africa settentrionale dove si diede allo studio del Corano, e, trasferitasi a Tunisi conobbe l’ingegnere ferroviario Philippe Néel che sposò nel 1904. Ben presto la vita matrimoniale si rivelò insoddisfacente per il suo carattere sempre assetato di novità e viaggi, per questo motivo, d’accordo con suo marito, si trasferì nuovamente in Inghilterra per apprendere in maniera approfondita la lingua inglese, fondamentale per gli studi di orientalistica, di cui era appassionata. Dopo alcuni mesi di studio, si recò in Belgio, per fare una visita alla madre e alla tomba del padre, per fare poi ritorno a Tunisi da suo marito.
Dal 1914 al 1916 visse in eremitaggio in una caverna nel Sikkim praticando esercizi spirituali con il monaco tibetano Aphur Yongden che divenne il suo compagno di vita e avventure e che in seguito adottò come figlio.
Nel 1916 a Shigatse incontrò il Panchen Lama che la riconobbe come reincarnazione. Impossibilitata a tornare in Europa a causa della guerra si recò in Giappone. Là incontrò Ekai Kawaguchi che nel 1901 aveva visitato Lhasa. Desiderosa di imitarlo, si recò a Pechino e di lì, travestita da tibetana, attraversò la Cina in piena guerra civile e a piedi raggiunse Lhasa.
Dopo una parentesi europea, Alexandra nel 1937 tornò in Cina dove rimase, a causa della seconda guerra mondiale, fino al 1946.
Morì a cento anni in Provenza.
I Maghi della Giovinezza
Le rivelazioni segrete dei più grandi medici che hanno sconfitto la vecchiaia
Autore/i: McGrady Jr. Patrick M.
Editore: Ferro Edizioni
traduzione di Margherita Gasparetto Molinari.
pp. 362, Milano
La T.C. o terapia delle cellule e il suo inventore.
Niehans, lo svizzero che curò Pio XII.
Wolf, il medico dell’ultima speranza.
Le confessioni di Ivan Popov.
La porcina è un fattore di ringiovanimento?
Ana Aslan e il suo Gerovital H3.
Le battaglie giuridiche di Cosa Galenti.
I Bogomoleti di Metchnikoff.
Il trapianto del cuoio capelluto.
I siliconi che rassodanti corpo.
Il futuro della geriatria.
Per noi del XX secolo la sconfitta della vecchiaia può apparire in un certo senso ogni giorno più difficile. Nelle nostre strane, affannose, innaturali metropoli, spesso veri e propri termitai e quindi dimore incompatibili con la natura umana, abbiamo diete più ricche e abitudini di lavoro più sedentarie, scegliamo specializzazioni professionali che escludono gli hobby, e ci facciamo appestare dall’inquinamento di aria, acqua e cibi. Tali fattori minano incessantemente e insidiosamente le nostre possibilità di una vecchiaia vigorosa. La ricerca di un effettivo ringiovanimento è spesso poi compromessa da un’ulteriore complicazione, e cioè dalla diffusa «superstizione» che non si possa e non si debba fare nulla per rallentare o ribaltare il processo di invecchiamento. Questo libro vuole screditare tale superstizione esponendo con fedeltà ciò che si è già ottenuto. Dalla «Terapia cellulare» di Paul Niehans al «Gerovital» della Aslan, dalle più note cure ormonali e placentari, alle più diffuse «plastiche» estetiche Patrick McGrady offre al lettore, con rigorosa obiettività, tipica solo di uno spettatore disinteressato, ma al tempo stesso con vivacità, eleganza e stile, il primo resoconto approfondito (ed estremamente ottimista) sulle tecniche e i metodi adottati fino ad oggi nella lotta contro il tempo, sui risultati conseguiti da coloro che hanno voluto rimanere giovani, e sui medici che hanno contribuito a condurli per questa vita.
Patrick M. McGrady Jr., sposato e padre di due figli, corrispondente del «Newsweek», risiede a New York ma è un autentico giramondo. Appassionato di geriatria e di tutti i problemi ad essa connessi, egli ha compiuto un percorso di oltre 30.000 chilometri attraverso il Nord America e l’intera Europa per documentarsi sui «maghi della giovinezza», ascoltarli, registrare le loro esperienze e quelle dei loro illustri pazienti.
Guida all’Occultismo
Dizionario dell’occultismo con 1300 voci
Autore/i: Tondriau Julien
Editore: Sugar Editore
nota dell’autore, traduzione di Gabriella Bertolini.
pp. 360, nn. illustrazioni b/n, Milano
Leggerete nel Dizionario:
Aborym duca degli Inferi – Abracadabra – Alchimia – Androide – Apparizione – Aruspici – Assassinio rituale – Astrologo – Bafomet – Bambini rapiti -Belfegor – Brodo del Sabba – Camera ardente – Capro – Cartomanzia – Catena Spiritica – Convulsioni – Coscinomanzia – Destino – Divinazione – Djinn – Ebreo errante – Efod – Elisir di lunga vita – Ermes Trismegisto – Fachiro- Facoltà PSI – Fattura – Fluido – Frenologia – Gallina nera – Genio – Golem – Graal – Grifone – Guru – Homunculus – Iettatore – In svecchiamento – Invulnerabilità – Ippomani – Karma – larve – Lemuri – Lotteria – Macumba – Malefizio – Mandragola – Messa nera – Mostri – Narcoanalisi – Numerologia – Onomanzia – Oracolo – Patto dei Maggi – Pietra filosofale – Pizia – Poltergeist – Presentimento – Profeta -Psicocinesi – Purificazione – Qabbalah – Rabdomanzia – Risurrezione fachiri – Rota della fortuna – Scongiuri – Scorpione – Sibille – Sigillo di Salmone – Sogni – Sortilegio – Spiritisti – Bassa Magia – Svastica – Talismano – Tarocchi – Telecinesi – Teosofia – Tinozza di Mesmer – Trance- Trifoglio – Trillo del Diavolo – Unguento vulnerario – Uroboros – Vampiro – Veggenza – Viaggio nel mondo astrale – Vudu – Yoga – Zombi.
Questa Guida, che offre un panorama completo dell’occultismo e di tutte le sue manifestazioni, si divide in tre parti: nella prima, Forme cerimoniali e sacre dell’occultismo, l’Autore esamina la magia bianca e nera, la numerologia, l’astrologia e la geomanzia, l’alchimia e infine lo yoga o “scienza dell’uomo integrale”. Nella seconda parte, l’Occultismo deviato, rientrano lo studio dei sogni, l’interpretazione delle linee della mano, la radioestesia, la cartomanzia, il magnetismo, lo spiritismo, con una storia dei grandi medium. Nella terza parte, un excursus sui poteri paranormali: la telecinesi, o arte di spostare gli oggetti a distanza; la psicogenesi (influsso del pensiero sulla materia); la telepatia.
Segue quindi un dizionario delle grandi figure dell’occultismo, con le vedi personaggi straordinari o leggendari come Agrippa di Nettescheim, Alberto Magno, Cagliosto, Faust, Gurdjieff, Kardec, Mesmer, Nostradamus, Paracelso Swedenborg. Nel dizionario vero e proprio, infine, oltre mille trecento voci soddisfano qualsiasi curiosità sulla terminologia del mondo inquietante e misterioso dell’”altra parte”.
“Nella scala del cosmico, tutta la fisica moderna ce lo insegna, solo il fantastico ha delle possibilità di essere vero”. (Teilhard de Chardin)
Julien Tondriau è direttore dei musei d’Arte e Storia belgi, per il dipartimento dell’Estremo Oriente, ha viaggiato a lungo in Asia, in Africa e in America. Da questi viaggi, ha riportato e raccolto una importante documentazione sui fenomeni occulti. Da quindici anni Tondriau si interessa di stregoneria e scienze occulte, e fa parte del Comitato di Investigazione scientifica dei fenomeni reputati paranormali. Ha lavorato a questa Guida per dodici anni.
Uomini e Bestie
le favole dell’Aesopus latinus
Autore/i: Anglico Gualtiero
Editore: Argo
testo latino con traduzione-rifacimento del ’300 in volgare toscano, cura e introduzione di Sandro Boldrini.
pp. 210, nn. illustrazioni b/n, Lecce
Nel territorio sterminato della letteratura favolistica spicca il ruolo di Gualtiero Anglico, l’Aesopus latinus dell’Europa tardomedievale. Gli eleganti componimenti del precettore di Guglielmo II di Sicilia, a partire dalla seconda metà del ’300, grazie all’ardita ermeneutica di un mercante toscano vicino agli ambienti domenicani, conobbero una fortuna eccezionale nella pur vasta letteratura popolareggiante dell’epoca.
Il “bestiario” esotico viene così sottratto all’anonimato di un simbolismo stereotipato e tuffato impietosamente nella storia tumultuosa delle aspirazioni mercantili e degli antagonismi tra ordini religiosi: la rondine e il nibbio, il lupo e la ranocchia, ma anche le antiche storie della matrona di Efeso e del bambino di neve, possono percorrere divenire uno straordinario metatesto che la generosa prosa toscana piega ai canoni di un moralismo da predicazione.
Gualtiero (chiamato erroneamente anche Gualtiero Offamilio) fu cappellano di Enrico II d’Inghilterra e inviato in Sicilia come precettore di Guglielmo II, per il quale compose un trattato dal titolo Pro latina linguae exercitiis. Nominato nel 1169 arcivescovo di Palermo e primate del regno, nel 1185 mise mano alla costruzione della cattedrale di quella città. La sua fama, tuttavia, è legata a un Corpus di favole in eleganti distici elegiaci, derivato dal celebre Romulus di età carolingia. Commentato nelle scuole, parafrasato un pò dappertutto in Europa, divenne l’Aesopus latinus per antonomasia.
La Riserva Ebraica
Il mondo fantastico di Arturo Loria
Autore/i: Pellegrini Ernestina
Editore: Edizioni Diabasis
introduzione dell’autrice.
pp. 176, Reggio Emilia
“Cosa resta di una identità, quando sono scomparsi il linguaggio e la religione?” si chiedeva Stuart Hughes in Prigionieri della speranza, parlando di alcuni scrittori italiani di origine ebraica (da Svevo a Bassani, da Saba a Moravia).
Ernestina Pellegrin con La riserva ebraica continua il percorso, indagando la presenza fantasmatica dell’ebraicità in uno scrittore emiliano contemporaneo di Silvio d’Arzo e di Antonio Delfini, suggestivo ma poco conosciuto, come Arturo Loria, recentemente valorizzato in ambito critico. Definito da molti lettori “il Kafka italiano”, Loria è l’inventore di racconti straordinari e bizzarri, il prezioso pittore di una realtà e di un’umanità ai margini della vita, in un impasto di ironia, tragicità e disincanto. Il motivo sotterraneo ma potente dell’ebraicità permette di capire alcuni meccanismi con cui la letteratura talvolta reagisce e oppone resistenza alla storia, diventando un meraviglioso spazio di “riserva” e di difesa di un’identità minacciata, a dispetto di ogni prevaricazione e di ogni intolleranza. In appendice al libro, un bellissimo saggio di Guido Frank sulla figura dell’ebreo nascosto “mandato in soffitta” nel cinema europeo, da Lubitsch a Truffaut.
Ernestina Pellegrini, docente all’Università di Firenze, ha pubblicato studi soprattutto sulla letteratura del Novecento (futurismo e avanguardie, letteratura femminile, Verga, De Roberto e il verismo, Landolfi, Savinio, Piovene, Loria, Meneghello e Magris).
Ha curato il verghiamo La morte dei vinti e le Novelle vestite di nero di Luigi Pirandello. Suo è uno studio sulle immagini della fine in alcuni grandi scrittori del realismo europeo. Nel 1996 ha pubblicato Necropoli immaginarie.
I Segni delle Stelle
Guida pratica alla nuova Era dell’Acquario – Saper cogliere i messaggi segreti dell’universo per dominare il proprio destino e ottenere salute e longevità, amore, ricchezza e felicità
Autore/i: Goodman Linda
Editore: Armenia Editore
prima edizione, prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Enrica Viziale.
pp. 352, nn. illustrazioni b/n, Milano
Esiste una molteplicità di codici universali che vanno al di là dell’astrologia e, tuttavia, sono inseparabili da essa. Anche se la numerologia, il colore, il suono, la musica e la parola possono sembrare privi di collegamento con l’influenza planetaria, nondimeno hanno tutti origine dai Luminari (Sole e Luna) e dai pianeti e sono, quindi, chiamati i segni stellari della saggezza o, in breve, i segni delle stelle.
L’uso dei codici stellari vi aiuterà a restare in armonia con l’universo che pulsa intorno a voi, a equilibrare i colori nel vostro arcobaleno aurico personale, a usare i numeri e le lettere dell’alfabeto per risolvere gli enigmi della vita. Imparerete come riconoscere il vostro maestro e Guru personale, le insospettabili energie dei cristalli e delle gemme, l’importanza dell’ieri nei progetti per il domani e tanto, tanto altro ancora. I segni delle stelle vi aiuteranno a ricordare tutte le meraviglie che avete dimenticato, incluso il miracolo dell’immortalità fisica, senza invecchiamento e senza malattia.
Linda Goodman, è senz’altro la più famosa astrologa degli Stati Uniti. Ha al suo attivo la pubblicazione Love Signs e Sun Signs, libri che hanno venduto milioni di copie, essendo stati tradotti in varie lingue, e che la nostra casa editrice ha pubblicato con il titolo “I segni dell’amore” e “I segni del successo”.
Manovre e Stratagemmi dell’Inconscio
Autore/i: Chapman Arthur Harry
Editore: Rizzoli
prima edizione, prefazione dell’autore.
pp. 288, Milano
Affascinante come un romanzo, questo libro espone le ragioni profonde del comportamento umano nelle più varie situazioni della vita e i motivi di nevrosi che da esse derivano o che ne sono la causa.
Il Chapman è uno psichiatra ortodosso, scrive con un linguaggio accessibile a tutti e illustra, portando numerosi esempi tratti dalla sua esperienza di medico, non solo il comportamento della gente, ma anche le sue motivazioni riposte.
Emerge così dalla narrazione tutta una serie di manovre e stratagemmi, diabolici o banali, messi in atto da genitori, amanti, coniugi, figli, colleghi di lavoro; manovre e stratagemmi escogitati in nome dell’affetto, dell’amore, dell’amicizia, ma che in realtà procedono sovente, a livello dell’inconscio, da forze repulsive o morbose. Chapman divide queste forze in due categorie: le forze repulsive che tendono a separare le persone, e quelle attrattive che invece cercano di unirle. Le forze repulsive, come l’ira o la frigidità, fanno fallire i matrimoni, scavano abissi tra genitori e figli, distruggono le relazioni amorose, sconvolgono la trama sociale e aziendale. Le forze attrattive, come l’affetto o l’amicizia, costruiscono legami sempre più saldi tra le persone e li mantengono. Ma non e facile riconoscere la forza operante in ogni singola situazione; perciò il Chapman ne indica alcuni modelli fondamentali e ne interpreta Le relazioni e le cause profonde, sempre con umanità, con un umorismo comprensivo, non privo tuttavia di un certo sarcasmo, là dove occorre frustare costumi e abitudini che non hanno nulla di razionale e di sano, anche se ottengono l’approvazione sociale. È un libro che fa aprire gli occhi, ed è scritto anche nella speranza che gli ingenui possano acquistare un minimo di astuzia, e che tutti in genere imparino a districarsi meglio nei rapporti con le persone più scaltre, o psicologicamente più complicate, «perché quelli che leggeranno questo libro sono fratelli di sangue delle persone di cui si parla in questo libro».
Arthur Harry Chapman, nato nel 1924 a San Francisco, studiò dal 1941 al 1947 alla Yale University. Si trasferì poi alla scuola universitaria di medicina di Washington per seguire un corso di specializzazione in psichiatria, e vi ritornò come insegnante, dopo aver lavorato all’ospedale Barnes di Saint Louis e aver svolto servizi di consulenza per il Public Health Service degli Stati Uniti.
Ha lavorato inoltre al St. Mary’s Hospital di Kansas City e alla Mental Heath Foundation della stessa città. Attualmente si occupa in Brasile di psichiatria transculturale. Ha pubblicato: Management of Emotional Disorders: A manual for Physicians (1962); Management of Emotional Problems of Childrens and Adolescents (1965); A Guide for Perplexed Parents (1966); Textbook of Clinical Psychiatry, An Interpersonal Approach (1967).
Uno Stato Mentale – La Mia Storia
L’Autobiografia della canalizzatrice di Ramtha
Autore/i: Knight J.Z.
Editore: Macro Edizioni
prima edizione, prologo dell’autrice, traduzione di Bruna Dalponte.
pp. 480, nn. fotografie b/n f.t., Diegaro di Cesena (FC)
Dopo averla ascoltata portare nel mondo il messaggio di Ramtha, dopo avere letto le parole che un’Entità superiore e divina le suggeriva e che hanno avuto il potere di cambiare la vita di migliaia di persone, finalmente Uno Stato Mentale ci permette di entrare nell’affascinante e incredibile storia di JZ Knight, una donna eccezionale.
Queste pagine sono come una finestra che ci consente di seguire e accompagnare JZ nel suo percorso, cominciato con un’infanzia povera e infelice, e proseguire non senza difficoltà, ma sempre nel segno della speranza, del coraggio e della certezza di riuscire a realizzare “una vita straordinaria”. JZ racconta ogni cosa di sé, senza tralasciare nessun aspetto, anche i più difficili e delicati da raccontare. Ci conduce nelle sue giornate e nei suoi pensieri, per svelarci come sia riuscita a diventare la donna che oggi vediamo, una donna di successo, felice, che è ha creato intorno a sé la realtà che tutti desidererebbero avere.
Una donna, soprattutto, che ha imparato ad amare, ed è stata scelta per portare al mondo un sublime messaggio d’amore.
JZ Knight è il “channel” attraverso cui Ramtha l’Illuminato porta il suo messaggio di speranza, libertà e verità. JZ Knight è una moglie, una madre, una donna d’affari affascinante e di successo. È anche una dei più carismatici, e controversi, leaders della Scuola di Antica Saggezza, una donna apparsa in diversi programmi delle TV nazionali americane, offrendo ispirazione a migliaia dispersione di tutto il mondo.
Cento Anni del Circolo della Caccia
Roma 1896-1969
Autore/i: Autori vari
Editore: Circolo della Caccia Roma
edizione di 1000 copie numerate, nostro esemplare numero 890, prefazione di Lanfranco di Campello, in copertina: Martino Longhi, Androne d’ingresso del Palazzo Borghese.
pp. 166, numerose illustrazioni in b/n e a colori, Roma
Questo libro era già in corso di stampa quando improvvisamente il 20 marzo 1969 veniva a mancare il Presidente del Circolo
Conte Lanfranco Di Campello che nel libro stesso ha dettato la prefazione.
Il Circolo della Caccia costernato per la dolorosa perdita che vela di grande mestizia la ricorrenza centenaria intende anche onorare con la presente pubblicazione da lui promossa la memoria del suo benemerito presidente.
Questo libro con la prefazione del presidente Conte Di Campello è stato scritto dai soci:
Principe Don Urbano Barberini, Conte Massimo Magistrati, nobile Giuseppe Talamo Atenolfi Marchese di Castelnuovo.
Ad essi il ringraziamento dei soci tutti.
Hanno collaborato alla sua compilazione i soci N.H Conte Marino Bon Valsassina, nobile Vincenzo Capasso dei Conti Delle Pastene, Conte Enzo Pecori Giraldi.
Un ringraziamento particolare alla Stamperia di Venezia per il valido appoggio dato nel curare e realizzare l’edizione di questo volume.
1) – Prefazione di Lanfranco di Campello
2) – La fondazione del circolo ed i suoi primi anni di vita(1869-1874)di Giuseppe Talamo Atenolfi
3) – Circolo della Caccia di Roma nel primo cinquantennio dell’Unità italiana(1874-1922)di Massimo Magistrati
4) – Il Circolo della Caccia a Palazzo Borghese di Urbano Barberini
Indice dei nomi
I soci del Circolo nell’anno del centenario
Il Linguaggio della Psicologia
Autore/i: Mandler George; Kessen William
Editore: Società Editrice Il Mulino
a cura di Francesca Castellani, introduzione di Paolo Bozzi, prefazioni degli autori, traduzione di Gerardo Vignoli.
pp. 392, Bologna
La psicologia si è affermata come scienza in epoca relativamente recente; Ciò appare evidente soprattutto dall’analisi del suo linguaggio e dallo studio delle sue teorie. Infatti, mentre l’oggetto proprio della psicologia come scienza, e cioè il comportamento umano, è ormai ben definito e delimitato, il suo linguaggio risente ancora l’influenza del linguaggio comune e delle relative prototeorie, oppure risulta derivato, quasi per una certa illusione riduzionistica, dal linguaggio di altre scienze più antiche e perciò più «sicure».
Eppure, proprio lo sviluppo di un linguaggio adeguato, non equivoco e invariante è la condizione anche per la psicologia, come per qualsiasi altra scienza, per poter giungere alla formulazione di generalizzazioni empiriche aventi valore di teorie scientifiche. Un tale sviluppo non è determinato da scelte «a priori», a tavolino, ma risulta da un gioco dialettico fra osservazione empirica e generalizzazione teorica, che il linguaggio, a sua volta, condiziona e influenza. Questo processo non può mai dirsi definitivamente compiuto per nessuna scienza; nel caso della psicologia, poi, esso appare in una fase ancora iniziale. Nondimeno, proprio l’acquisita consapevolezza fra gli psicologi della necessità di un linguaggio scientifico attendibile e autonomo per la loro ricerca, dimostra la raggiunta autonomia della psicologia moderna come scienza.
Il tema centrale di quest’opera, e cioè lo studio del ruolo del linguaggio per lo sviluppo di teorie scientifiche in psicologia, tocca di necessità, sia pure brevemente, alcuni dei temi fondamentali della moderna filosofia della scienza quali, ad esempio, il problema della spiegazione scientifica, il significato e il limite della analogia, la validità o le illusioni di un riduzionismo estremista. Ne risulta un lavoro assai stimolante, scritto in un linguaggio agevole e comprensibile anche al largo pubblico dei non specialisti. L’analisi risulterà anche di grande interesse per tutti coloro i quali avvertono un’esigenza tutta moderna di affrontare con metodologia scientifica l’analisi di ogni forma dell’attività dell’uomo.
William Kessen è nato a Key West, in Florida, nel 1925. Ha studiato alla Brown University e alla Yale University, conseguendo il Ph. D. nel 1952. Insegna psicologia all’Università di Yale, dove conduce attività di ricerca .sui problemi dell’infanzia. Nel 1970—1971 ha condotto una ricerca sperimentale in Italia, a Firenze, tra i bambini delle scuole materne. Le sue pubblicazioni vertono sui problemi della psicologia dell’infanzia, in particolare sulla percezione e sull’educazione nei primi anni di vita («The Child», 1965; «Childhood in China», 1975).
George Mandler, nato a Vienna nel 1924, ha studiato all’Università di New York e di Basilea, conseguendo il Ph. D. in psicologia all’Università di Yale nel 1953. Professore in psicologia all’Università di California, San Diego, dal 1971 al 1976 ha diretto la «Psychological Review». I suoi interessi scientifici sono rivolti prevalentemente all’area dell’apprendimento e della memoria. Pubblicazioni: «Thinking: from Association to Gestalt» (1964, con Kessen), e «Mind and Emotion» (1975).
Padri e Figli nell’Europa Medievale e Moderna
Autore/i: Ariès Philippe
Editore: Editori Laterza
introduzione dell’autore, traduzione di Maria Garin.
pp. 496, Bari
Attraverso ampi quadri di vita quotidiana, Ariès illustra il posto che il fanciullo e il problema educativo tenevano nei secoli che hanno preparato la nostra sensibilità: dal Medioevo, con la sua totale incomprensione dell’infanzia, all’Ancien Régime e al suo nuovo sentimento del fanciullo e della famiglia.
Rifacendosi alla letteratura e all’iconografia, all’abbigliamento e ai giuochi, alle istituzioni scolastiche e al costume, Ariès ci restituisce uno strato profondo e poco esplorato della storia.
Philippe Ariès (1914-1984) è stato uno dei più importanti storici francesi. Fra le sue opere maggiori ricordiamo, per i nostri tipi: «L’uomo e la morte dal Medioevo a oggi» (19852), «Il tempo della storia» (1987); con Georges Duby ha curato la storia della «Vita privata» in cinque volumi (1986-1988).
Introduzione
Parte prima. Il sentimento dell’infanzia
I. Le età della vita
II. La scoperta dell’infanzia
III. L’abbigliamento infantile
IV. Piccolo contributo alla storia dei giuochi
V. Dall’impudicizia all’innocenza
Conclusione. I due sentimenti dell’infanzia
Parte seconda. La vita scolastica
I. Scolari piccoli e grandi nel Medioevo
La mancanza di gradualità – La simultaneità – La promiscuità delle diverse età e la libertà degli scolari
II. Una nuova istituzione: il collegio
III. Origini delle classi scolastiche
IV. Le età degli scolari
V. I progressi della disciplina
VI. Dall’esternato all’internato
VII. Le «piccole scuole»
VIII. La violenza delle scolaresche
Conclusione La scuola e la durata dell’infanzia
Parte terza. La famiglia
I. Le immagini della famiglia
II. Dalla famiglia medievale alla famiglia modema
Conclusione. Famiglia e socievolezza
Conclusione
Guarire con i Mezzi Psichici
Autore/i: Yogi Ramacharaka
Editore: Libreria Vecchia Roma
prefazione dell’autore, disegni di Mauro D’Amico.
pp. 156, nn. illustrazioni b/n, Roma
Con la forza della mente è possibile guarire se stessi e gli altri: il segreto è nell’osservare le leggi naturali del corpo. Non si tratta, tuttavia, di un generico invito al ritorno ad un ormai irrimediabilmente perduto stato di natura, ma di un richiamo a riscoprire la realtà del nostro corpo nelle sue funzioni essenziali. La salute è a portata di mano ed è in nostro potere recuperarla. Il presupposto fondamentale è una vita retta nel pensiero e nell’azione. È un libro, questo dello Yogi Ramacharaka, che invita ad una profonda meditazione.
Prefazione
1) Il perchè di questo libro
2) Le leggi naturali del corpo
3) La mente instintiva
4) La mente e le comunità cellulari
5) Forme di terapia psichica
6) Il Prana
7) Pratica pranica
8) Respirazione pranica
9) trattamenti
10) Autotrattamento
11) Cura con la forza del pensiero
12) Cure suggestive
13) Pratica suggestiva
14) trattamenti suggestivi
15) Autosuggestione
16) Cura mentale
17) Metodi della cura mentale
18) Cura metafisica
19) Cura spirituale
20) pratica della cura spirituale
21) Considerazioni finali
Come Difendersi dai Metalli Pesanti
Autore/i: Fortuna Luca
Editore: Xenia Edizioni
introduzione dell’autore.
pp. 284, Milano
I metalli tossici entrano in maniera insidiosa nel nostro organismo attraverso l’aria, l’acqua, i cibi, le bevande, i cosmetici, i vestiti, le vernici e altri prodotti, e se è vero che alcuni metalli sono essenziali per il nostro metabolismo nelle giuste quantità, è altrettanto vero che il loro accumulo può provocare danni molto seri. Un eccesso di rame, per esempio, è responsabile di cefalee e mal di testa recidivanti; il cadmio è spesso causa della sterilità maschile; cromo, arsenico, nichel favoriscono l’insorgenza dei tumori. Sempre più spesso la ragione di alcune patologie croniche o misteriose malattie è da ricercarsi proprio in uno squilibrio nella presenza di metalli pesanti.
Con la consueta lucidità e chiarezza l’autore, oltre a fornirci gli elementi per una conoscenza generale dei metalli pesanti e dei pericoli connessi alla loro esposizione, soprattutto in casa, sui luoghi di lavoro e nell’alimentazione, suggerisce anche i modi per difendersene, le opportune analisi e le terapie necessarie in caso di intossicazioni. Approfondisce poi, per i singoli principali metalli, in ognuno dei capitoli ad essi dedicati, le caratteristiche peculiari, l’utilizzo, gli effetti che producono e i rimedi più efficaci per contrastarne la nocività.
“Il numero di persone che soffre di intolleranza o di intossicazione da minerali è in continuo e costante aumento. Se è vero che i metalli sono essenziali per il nostro metabolismo, finché sono presenti nelle giuste quantità, è altrettanto vero che il loro accumulo provoca danni molto seri: un eccesso di rame è responsabile di cefalee e mal di testa recidivanti; il cadmio provoca una scarsa mobilità degli spermatozoi e sterilità maschile; cromo, berillio, arsenico, vanadio, rame e nichel, sono genotossici, causano mutazioni nel DNA, favorendo l’insorgenza dei tumori.
I metalli tossici, non essendo biodegradabili, penetrano in maniera insidiosa nel nostro organismo attraverso cibi, bevande, cosmetici, vestiti, vernici e altri prodotti di uso quotidiano; l’aria, l’acqua e la terra sono veicoli di trasmissione.
La conoscenza dei metalli pesanti, dei pericoli connessi alla loro esposizione, dei sintomi che sono comunemente associati, delle analisi da effettuare, delle terapie necessarie per rimuoverli e delle norme comportamentali per ridurre i rischi di accumulo, è di fondamentale importanza per preservare al meglio lo stato di benessere psico-fisico.”
Il libro è diviso in due parti, una prima panoramica generale sui metalli pesanti, le fonti, il loro ruolo biochimico e le indicazioni su come difendersi dall’intossicazione; una seconda dedicata alle schede dei singoli metalli pesanti, ai loro utilizzi, agli effetti che producono sul corpo e sull’ambiente e a come difendersi dalla loro azione nociva.
Luca Fontana, diplomato in Aromaterapia, Erboristeria, Fitoterapia e Floriterapia, tiene corsi di formazione in tutt’Italia, è dirigente di quattro aziende e collabora con vari centri di medicina naturale. Per Xenia, nella collana L’Altra Scienza, ha scritto Aromaterapia per l’anima, Aromaterapia per la mamma e il bambino, Dimagrire con l’aromaterapia e Le alghe.
Mattei la Pecora Nera
Autore/i: Pietra Italo
Editore: SugarCo Edizioni
introduzione dell’autore.
pp. 288, Milano
Si può raccontare l’America senza Ford e l’Italia senza Agnelli? Pare di no. E il dopoguerra senza Moro e senza Mattei?
Italo Pietra ha studiato senza pregiudizi la figura del leader democristiano trucidato dalle Brigate Rosse, e senza timore reverenziale la famiglia che è una dinastia, una squadra di calcio, un’economia. Adesso è di fronte a Enrico Mattei. Un tema particolarmente difficile a cagione della lunga amicizia, ma l’autore non perde di vista l’obiettivo che è quello di studiare come e perché l’operaio di Matelica ha sfondato a Milano prima della guerra, durante la Resistenza e nel dopoguerra, come e perché il «partigiano bianco» è diventato la pecora nera delle «Sette Sorelle» e dei loro amici italiani. Qui ci sono tanti documenti inediti, tanti brani di vita impressionanti, tante testimonianze autorevoli di amici e di nemici, tanti ricordi.
Mattei aveva un debole, il debole di creare lavoro e di assicurare al lavoro italiano energia a buon mercato. Non andava per il sottile. Ha consumato molte colpe: ma le più «imperdonabili» sono quelle di aver operato contro il cartello petrolifero, contro la destra economica, contro l’immobilismo centrista, e di aver dato vita, prospettive, spirito di bandiera a un’industria dello Stato.
Capiva i tempi. Quando tanta parte della nostra classe dirigente propendeva ancora verso il colonialismo, quando tanti giovani avevano in uggia l’amor di patria in conseguenza del lungo furore nazionalistico, ha sentito profondamente le lotte risorgimentali del Terzo mondo e ha guadagnato all’Italia grandi simpatie sotto tanti cieli offrendo solidarietà, cooperazione, tecnologia avanzata.
Era un corruttore, lo dicono tutti, ma, fra tanto parlare di cleptocrazia, nessuno discute la sua integrità. Fatte le debite proporzioni, si può adattare a lui il giudizio pronunciato da Salvemini in questo dopoguerra su Giovanni Giolitti?
La sua morte è ancora grave di mistero, come tanti episodi dalla fine della guerra a oggi. A proposito della sciagura di Bascapé, le opposte certezze sono più tenaci dei dubbi. C’è chi assevera l’assassinio, chi l’incidente. Dicono che Mattei è morto al momento giusto: ma giusto per chi? Secondo Pietra, per i suoi nemici. È vero che attraversava un periodo difficile, ma qui si dimostra che erano vicine e sicure le grandi prospettive del viaggio in Algeria e di quello in America.
Italo Pietra è nato a Godiasco (Pavia) il 3 luglio 1911. Ha partecipato come ufficiale di complemento degli Alpini alla campagna d’Abissinia e alla guerra d’Albania. Ha comandato le formazioni partigiane nell’Oltrepò pavese.
Ha collaborato a «Iniziativa socialista», «Mercurio», «Critica sociale», «Avanti!». È stato per molti anni inviato dell’«Illustrazione Italiana» e del «Corriere della Sera». Ha diretto «Il Giorno» dal gennaio 1960 al giugno 1972 e «Il Messaggero» dal maggio ’74 al giugno ’75. E autore di I grandi e i grossi (1973), Il Paese di Perpetua (1975), Moro, fu vera gloria? (1983), I tre Agnelli (1985).
Storia della Disabilità
Dal castigo degli dèi alla crisi del welfare
Autore/i: Schianchi Matteo
Editore: Carocci Editore
pp. 256, Roma
Dal “mostro” del mondo greco-romano alla teratologia ottocentesca, dalle pedagogie speciali sviluppatesi a partire dal Seicento agli stermini della Germania nazista, la disabilità fa parte da sempre della storia del genere umano. Nel libro se ne ricostruisce l’articolato percorso storico fino a segnalare il rischio che la crisi dello Stato sociale ci riporti oggi a un “welfare caritatevole” noncurante dei diritti e si registra, al contempo, l’attuale protagonismo di persone e associazioni.
Matteo Schianchi studia Storia sociale della disabilità all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Ha pubblicato La Terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà (Feltrinelli, 2009). Collabora con Federazione Italiana Superamento dell’handicap (Fish).
Disabilità: una questione storica
1. Tracce antichissime
Tra antropologia e storia
Prime tracce
Per una storia del rapporto fra tecnologia e disabilità
2. Nella civiltà greco-romana
Disabili all’interno di due classici
Trattamenti e percezioni differenti delle disabilità
Il regime dell’eliminazione
Il regime dell’abbandono: l’esposizione
3. All’interno dei testi biblici
Scritture e disabilità in una prospettiva storica
Antico Testamento
Nuovo Testamento
4. I mostri
I mostri nel mondo greco-romano
Credenze, saperi e spiegazioni attorno alla nascita dei mostri
I mostri umani nel Medioevo
Paré, Liceti, Aldrovandi
Dagli sviluppi scientifici alla teratologia
La fine dei mostri?
5. L’epoca medievale e moderna
L’elemosina e gli ospitali
La riorganizzazione della carità
Tra assistenza e repressione
Le istituzioni militari
Il sistema industriale e gli infortuni sul lavoro
La codificazione della disabilità intellettiva
Darwinismo sociale e degenerazione
6. Educare, istruire, raddrizzare
Educare i sordomuti
Educare i ciechi
Educare i disabili intellettivi
Raddrizzare
Pubblica istruzione e disabilità
7. Lo spettacolo dei diversi: nani, prodigi e fenomeni da baraccone
I nani alla corte dei potenti
I fenomeni da baraccone e l’industria dello spettacolo
8. Il primo Novecento
Lo sconvolgimento della disabilità: la Grande guerra
Le prime forme previdenziali
Lo sterminio dei disabili nella Germania nazista
“Hai mai avuto paura che il sangue dei nani possa a un certo punto entrare nelle vene di una nazione?” Fascismo, eugenetica, disabilità
9. Scenari della contemporaneità
Surplus di disabilità
Disabilità, Costituzione e welfare: orientamenti e leggi
L’affermarsi del movimento associativo
Le classificazioni internazionali delle disabilità
La Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità
Bibliografia
Indice dei nomi
La Propoli – Chimica, Farmacologia e Terapia
Autore/i: Alì A.; Mearelli F.; Sgrignani M.; Camporese A.
Editore: Edizioni Planta Medica
prima edizione, prefazione e introduzione degli autori.
pp. 162, nn. illustrazioni a colori e b/n, 1 tavola ripiegata a colori f.t., Pistrino di Citerna (PG)
«In considerazione del frequente e consolidato uso di prodotti a base di propoli, del cui solo estratto idroalcolico è stato valutato un consumo annuale nel mercato italiano di almeno 500 mila confezioni da 30 ml, abbiamo ritenuto importante apportare un contributo alla conoscenza di questa sostanza. Abbiamo così condotto da un lato un’attenta analisi dei lavori sin ora pubblicati in campo scientifico, dall’altro attuato un originale studio sulla composizione qualitativa e quantitativa della propoli e del suo olio essenziale.[…]»
La Veggente di Prevorst
Autore/i: Kerner Justinus
Editore: Edizioni del Gattopardo
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Bianca Romagnoli Gigliotti.
pp. 314, Roma
La veggente di Prevorst è il primo studio condotto sistematicamente da un uomo di scienza su di un soggetto di eccezionale sensitività. Venti anni prima che facesse la sua comparsa in America il movimento spiritista, in un piccolo paese della Germania una giovane inferma affermava di vedere quotidianamente gli spiriti e di parlare con loro, e un medico poeta, dopo avere creduto a lungo di curare una nevrotica visionaria, si arrendeva infine a quella che gli appariva una profonda realtà umana.
L’importanza di questo libro consiste infatti soprattutto nel modo singolarmente umano con cui eventi paranormali, che in seguito riappariranno più volte nelle cronache dello spiritismo, furono sofferti e vissuti come fatto morale da una sensitiva estenuata dalla malattia e dalle sofferenze, e dal suo medico che finisce col lasciarsi prendere dal clima eccezionale della propria paziente e la segue giorno per giorno cercando di capire sempre più a fondo questa avventura unica.
L’opera famosa, sebbene vastamente nota come titolo, è rimasta fino a oggi praticamente inaccessibile al pubblico italiano, al quale la presentiamo oggi con la certezza di offrirgli una lettura indimenticabile.